Indagine laureati in Fisica in Italia

11/09/2007
Indagine sui laureati in Fisica a Bologna
nel periodo 1991-2005 1
Maurizio Spurio
Dipartimento di Fisica- Università di Bologna
1. Introduzione
Negli ultimi anni crescente attenzione si è data all’evidente disaffezione dei giovani nei
confronti delle materie scientifiche, in particolare di quelle definite come “dure” (chimica,
matematica, fisica). Si è quindi registrata una costante diminuzione delle iscrizioni a percorsi
universitari a contenuto scientifico [1]. Tutto ciò, nonostante l’osservazione che i laureati in queste
discipline risultino essere tra i più richiesti dal mercato del lavoro [2,3] coerentemente con le
principali tendenze dei principali paesi avanzati. In Italia sono state adottate azioni specifiche,
incentivando alcuni corsi di laurea (DM 198/2003, art. 4) e dando vita al “Progetto Nazionale
Lauree Scientifiche” (PLS) [4]. Uno dei punti di forza del PLS è la possibilità d’instaurare una più
stretta collaborazione tra il mondo della scuola (nel transito degli studenti tra la Scuola Secondaria
superiore e l’Università) ed il mondo del lavoro.
Chi scrive è stato per sei anni (dal 2001 al 2006) responsabile delle attività di orientamento
presso i corsi di laurea di Fisica dell’Università di Bologna, e responsabile locale del progetto
“Lauree Scientifiche” [5]. La domanda più ricorrente, in occasione dei frequenti contatti con
studenti ed insegnanti di Matematica e Fisica, era “quali sono i mestieri del fisico?”. La presente
indagine vuole fornire una risposta, supportata da dati, alla domanda. L’attenzione è rivolta più
all’aspetto occupazionale connesso alla laurea in Fisica, che ai temi della durata, dell’andamento o
della qualità dello studio. Infine, vista l’elevata frazione (oltre il 70%) di laureati con attività postlaurea (dottorato di ricerca, scuole di specializzazione, master…), sono state studiate le correlazioni
tra attività post-laurea e condizione occupazionale. La presente è una versione ridotta: il rapporto
integrale ed il link al modulo web utilizzato per il questionario è reperibile sul sito web [5].
2. Metodologia dell’indagine e campione studiato.
Indagini nazionali sui laureati in Fisica sono già state effettuate in passato [6-8],
evidenziando aspetti estremamente interessanti. Gli interpellati erano generalmente laureati degli
ultimi quattro-cinque anni accademici. Lo scopo primario è ottenere un quadro realistico ed
1
Il presente lavoro è dedicato alla memoria della dott.ssa Milena Serra, laureata in fisica a Bologna il 19/07/1995, con
dottorato di ricerca in fisica nucleare teorica a Monaco di Baviera, e deceduta a Tokio durante il periodo di post-doc il
27/6/2004.
1
aggiornato della condizione occupazionale dei laureati in fisica a Bologna, su una scala di tempo
sufficientemente lunga da comprendere anche il periodo di post-laurea. Per questo motivo, si è reso
necessario estendere il periodo di osservazione, sino a coprire un periodo di circa quindici anni. Lo
studio risulta quindi in qualche modo complementare ai puntuali, precisi e sistematici studi
effettuati da Almalaurea [9], che riguardano gli ultimi cinque anni e l’insieme dei laureati del
gruppo scientifico. Con tale termine vengono indicati in maniera aggregata (anche nel seguito) i
laureati, oltre che di fisica, di matematica, scienze dell’informazione ed informatica, astronomia,
scienze dei materiali e scienze nautiche.
2.1 Laureati e Dottorato di Ricerca
La fisica è atipica per un aspetto, ossia l’elevata percentuale di laureati che continua con
attività post-laurea. Le indagine di Basile [6] (sui laureati nel quinquennio 1987-1991) e Anni-Rossi
[7] (laureati nel quadriennio 1993-1996) riportavano entrambe una percentuale di circa il 23% di
laureati in fisica che avevano in corso attività di dottorato di ricerca, o avevano conseguito il titolo.
Per confronto, l’indagine ISTAT 1995 (citata da Anni-Rossi) sui laureati del 1992 mostrava che
sceglieva come post-laurea il dottorato di ricerca l’11.3% dei laureati nel gruppo scientifico, e il
3.5% del totale dei laureati. Queste percentuali crescono, nell’indagine ISTAT 2001 [10] sui
laureati del 1998, al 12.5% per i laureati del gruppo scientifico e al 4.8% del totale dei laureati.
L’ultima indagine ISTAT relativa ai laureati del 2001 [11], differenzia nel prospetto 1.2 i
laureati in Fisica, Matematica ed Informatica. Tra i fisici, non lavorano ma svolgono una attività di
formazione retribuita (che possiamo praticamente far coincidere col dottorato di ricerca) il 30.2%2
dei laureati. Sempre per confronto, la stessa percentuale per il gruppo scientifico e per l’insieme dei
laureati è del 14.0% e 6.0%, rispettivamente. I laureati in fisica risultano quindi al secondo posto,
dopo i medici, per percentuale di studenti occupati in attività di formazione post-laurea retribuita.
La Fig. 1 mostra l’andamento del numero di laureati in fisica ed il numero di iscritti al corso
di dottorato di ricerca in fisica o geofisica a Bologna, in funzione dell’anno accademico, a partire
dall’a.a. 1982/83. I dati evidenziano un costante aumento nel tempo della percentuale di laureati in
fisica che frequenta il dottorato, riscontrabile anche in campo nazionale. Uno dei motivi è dovuto
alla possibilità, a partire dall’anno 1999, di ammettere al dottorato anche studenti non vincitori di
una borsa di studio. In particolare a Bologna il numero di posti è stato aumentato del massimo
consentito dalla legge (ossia, un posto senza borsa per ogni posto con borsa3). A questo, va unito il
decremento del numero totale di laureati.
2.2 Numero di studenti contattati e percentuali di risposte
Il Servizio Informatico di Ateneo (da qui in poi indicato come SIA) ha fornito l’elenco degli
iscritti al corso di laurea in fisica a partire dall’anno accademico 1987/88 sino all’anno accademico
2000/01, con il recapito e l’indicazione dello stato della carriera (laureati, in corso, ritirati,
trasferiti). L’elenco comprendeva oltre 1600 nominativi. Sono stati considerati solo i 958 studenti
laureati entro Maggio 2005 con la laurea quadriennale in fisica. Incrociando le informazioni con
quelle della segreteria didattica, era possibile ricavare se il laureato aveva successivamente
frequentato il dottorato di ricerca in fisica o geofisica a Bologna. I laureati, contattati con una lettera
2
A questa, si può probabilmente aggiungere un ulteriore 4.4% di dottorandi senza borsa di studio.
Occorre dire che in molti casi il gruppo di ricerca in cui svolge attività il dottorando si fa carico di una borsa di studio
equivalente.
3
2
all’indirizzo indicato nel file proveniente dal SIA (che si riferisce, nella maggior parte dei casi, a
quello della famiglia di origine), erano invitati a compilare un questionario disponibile in rete
all’indirizzo: http://www.bo.infn.it/calcolo/laurea-fisica/index.php. Vi era in alternativa la
possibilità di compilare il retro della lettera, e spedirla al dipartimento di fisica con la normale
corrispondenza; in totale, solo una dozzina di risposte sono giunte tramite posta ordinaria. Le lettere
sono state spedite a metà Dicembre 2006, anche sotto forma di e-mail per i circa 300 studenti in cui
nel database del SIA compariva l’indirizzo di posta elettronica, molti dei quali però oramai obsoleti.
160
Laureati
140
Iscritti al Dottorato
Numero Studenti
120
100
80
60
40
20
0
1981
1986
1991
1996
Anno Accademico
2001
2006
Fig. 1 Numero di studenti
laureati
in
Fisica
(vecchio
ordinamento
quadriennale) per anno
accademico a partire dal
1982/83 (indicato in
ascisse
come
1983)
all’a.a.
2004/05. E’
riportato il numero di
ammessi ai dottorato di
ricerca in fisica o
geofisica, sino all’a.a.
2006/07. Si noti la
discontinuità nel numero
di
dottorandi
in
corrispondenza all’a.a.
1999/00 (XV Ciclo).
Le risposte considerate in questo lavoro sono quelle inserite o giunte entro la data del 1
Marzo 2007. A questa data, erano state respinte al mittente 66 lettere, con destinatario senza
indirizzo di posta elettronica: questi laureati definiscono il sottoinsieme degli irreperibili. I laureati
contattati via posta ordinaria o elettronica, che potevano (volendo) compilare il questionario, sono
quindi 892. Le donne sono circa un terzo dei laureati in fisica a Bologna. Hanno risposto in 376:
235 maschi e 141 femmine. La percentuale delle risposte è del 42.2%.
Per evitare inopportune intrusioni, l’inserimento dei dati nel questionario richiedeva
obbligatoriamente il numero di matricola, che era riportato con evidenza nella lettera inviata (via
posta ordinaria o via e-mail). I dati sono stati analizzati sia tramite il foglio elettronico (Excel) che
tramite la creazione di una N-tupla di PAW [12].
Nell’insieme di coloro che hanno risposto, si è reso necessario definire due distinti campioni:
1. LaureaDott@Bo: i laureati poi iscritti al dottorato di ricerca in fisica o geofisica, sempre
nel nostro ateneo. Si tratta di 150 laureati su 892. Di questi, hanno risposto in 107, pari al
71.3%.
2. Laureati@Bo: laureati che hanno frequentato altre attività post-laurea (master, scuole di
specializzazione…), eventualmente anche nel nostro ateneo; oppure che hanno frequentato
il dottorato di ricerca in altri atenei o all’estero; oppure che non hanno frequentato alcun tipo
di attività post-laurea. Il loro numero è di 742 unità. Hanno risposto in 269, pari al 36.3% .
Si noti che coloro che hanno frequentato (o frequentano) il dottorato di ricerca a Bologna hanno una
maggiore percentuale di risposte. Ciò è attribuibile ad una maggiore probabilità di essere raggiunti
3
dall’informazione sull’indagine in corso. Infatti sia l’indirizzo postale, sia quello di posta elettronica
dei dottorandi è risultato aggiornato all’atto dell’ammissione al dottorato, cosa che non si verifica
per coloro che abbandonano l’ateneo dopo la Laurea, o seguono altra attività post-laurea. Questa
differenza nelle percentuali di risposta indica la possibilità di un possibile bias sistematico
nell’interpretazione delle risposte, che necessita quindi di un peso correttivo.
La Fig. 2 mostra la percentuale di risposte, in funzione dell’anno accademico di iscrizione,
per i due campioni di laureati sopra definiti. Si può notare che la percentuale di risposte cresce per i
laureati più recenti; considerando gli ultimi 5 anni, la media è del 61%, analoga a quello riportata
nelle indagini precedenti [6,7]. Per confronto, una recente indagine di Almalaurea [13] sui laureati
di tutte le discipline negli ultimi 10 anni ha ottenuto una percentuale del 47% di risposte.
Percentuale risposte
100%
80%
60%
40%
Laureati@Bo
20%
LaureaDott@Bo
0%
1987
1989
1991
1993
1995
1997
Anno Accademico iscrizione
1999
2001
Fig. 2 Percentuale di
risposte per i due gruppi
considerati per ogni anno
accademico di iscrizione
considerato. I quadrati
rossi (media risposte:
71.3%) si riferiscono al
sottocampione
dei
laureati con dottorato
svolto a Bologna, mentre
i rombi blu (media
risposte: 36.3%) agli altri
laureati.
Le motivazioni del perché un numero significativo di persone contattate non risponde, è già
stato discusso da Basile [6]. Nel nostro caso, può aver anche contribuito il fatto che nel modulo (per
di più, non anonimo) era richiesto lo stipendio netto mensile, informazione interessante nel contesto
della presente indagine. Ovviamente, come per gli altri campi (ad eccezione di quello relativo
all’identificazione personale ed al numero di matricola), era possibile non rispondere.
2.3 Definizione dei pesi per i due sottocampioni
Per combinare le risposte dei due campioni di laureati, correggendo il bias sistematico
dovuto al diverso aggiornamento del database degli indirizzari, occorre definire un differente peso
alle risposte. Al campione Laureati@Bo viene assegnato un peso w1, con 1/w1= 0.363 (pari alla
percentuale delle risposte ricevute); al campione LaureaDott@Bo un peso w2, con 1/w2 = 0.713.
Ciò che importa è il peso relativo tra i due campioni, ossia (w2/w1)=0.51. Risulta in pratica che nei
grafici o nelle tabelle in cui esplicitamente i dati sono indicati come pesati, i valori relativi a coloro
che frequentano (o hanno frequentato) il dottorato a Bologna (LaureaDott@Bo) pesano la metà
rispetto a quelli relativi all’altro campione.
4
3. Alcune caratteristiche del campione di laureati in studio
I laureati in fisica in ciascuna sede risentono di alcuni effetti locali circa il tempo necessario
al conseguimento della laurea o il settore in cui scelgono di laurearsi. Alcune grandezze, come nelle
indagini precedenti [6,7], possono essere utili e sono state utilizzate per verificare come nel
campione non siano presenti altri bias evidenti.
La Tab. 2 riporta la percentuale degli studenti che hanno conseguito la laurea con votazione
compresa entro gli intervalli indicati nella prima colonna. Le percentuali sono calcolate (in colonna
3) anche considerando la correzione per le diverse percentuali di risposta dei due sottocampioni
(sezione 2.3). Nelle ultime due colonne sono riportati i valori delle altre due indagini nazionali,
riferite alla sede di Bologna. Per non appesantire troppo la tabella (come anche nelle successive), gli
errori statistici sono riportati in corrispondenza di due soli valori. La frazione di studenti col
massimo dei voti continua ad essere notevole, ma si evidenzia un calo delle medie dal periodo
studiato da Basile (1987-1991) a quello studiato da Anni-Rossi (1993-96). Il presente studio riporta
coerentemente un valore intermedio, in quanto l’indagine inizia al termine del periodo studiato dal
primo e include molti dei laureati considerati dal secondo.
Voto di
Laurea
<80
81-90
91-100
101-105
106-109
110
110 L
Risposte
0.0%
0.3%
(4.9±1.2)%
11.1%
19.0%
23.3%
(41.5±3.3)%
Risposte
Anni/Rossi
Pesate
[7]
0.0%
0.0%
0.3%
0.4%
5.5%
6.3%
12.0%
13.5%
20.1%
21.5%
23.6%
27.0%
38.4%
31.2%
Basile
[6]
ND
ND
ND
ND
ND
23.2%
42.3%
Tab. 2 Percentuali di studenti che si laureano con voto nell’intervallo indicato nella prima
colonna. La colonna “Risposte pesate” riporta le percentuali, calcolate coi pesi (vedi §2.3). Per
confronto, si riportano anche le percentuali (ove disponibili) delle precedenti indagini nazionali,
riferiti alla sede di Bologna.
La Tab. 3 mostra la durata degli studi per i laureati che hanno risposto al questionario. Nella
seconda colonna sono riportati i dati pesati (§2.3); la terza colonna contiene per confronto i valori
riportati in [7].
La Tab. 4 riporta i valori percentuali delle scelte dei differenti argomenti di tesi, come erano
suddivisi nella nostra classificazione (le opzioni della risposta corrispondevano a 12 diversi
argomenti4, riportati nella prima colonna di Tab. 4). Per confronto, sono anche riportati i valori
della precedente indagine nazionale che si riferiscono a Bologna
4
Erano distinti “Fisica delle particelle senza acceleratori” e “Fisica delle particelle con acceleratori”. Il numero di
risposte per questi due campi si equivalgono, e nel seguito sono stati sommati
5
Durata degli studi
(anni)
<4.5
4.5-5
5.0-6.0
6.0-7.0
7.0-8.0
8.0-9.0
>9.0
Tutte le
Risposte
7.1%
16.0%
(39.1±3.3)%
19.6%
8.7%
3.0%
(6.5±1.4)%
Risposte
Pesate
8.6%
15.0%
38.0%
19.6%
9.5%
3.0%
6.3%
Anni/
Rossi [7]
5.6%
9.0%
30.3%
28.2%
9.4%
7.3%
10.3%
Tab. 3 Durata degli studi per il campione di laureati che ha risposto (anche calcolata coi pesi,
§2.3). Per confronto, si riportano anche le percentuali da [7] riferite a Bologna (ove disponibili).
Argomento Tesi
(376 Risposte)
Fisica sanitaria
Fisica delle particelle
Fisica teorica
Fisica della materia
Geofisica
Fisica Applicata
Fisica sistemi complessi
Astrofisica
Didattica e Storia Fisica
Fisica dell'atmosfera
Fisica Nucleare
Non Risponde
Risposte
Risposte
Anni/ Rossi [7]
(%)
(%)
Pesate (%)
(17.6±2.2)
18.8
18.0
15.4
13.2 (Part.+Infor.) 15.8
13.0
13.0
8.8
12.2
12.4
17.1
10.6
10.1
13.6
7.2
7.4 (Elettr.+BioF.) 7.4
5.6
5.4 (Fisica Matem.) 6.1
4.8
5.3
5.3
(6.4±1.3)
7.0
7.0
4.5
4.7
N.D.
1.1
0.9
0.9
1.6
1.8
0
Tab. 4 Argomento di tesi di laurea per il campione di laureati che ha risposto (prima e dopo
l’operazione di peso §2.3). Per confronto, si riportano anche le percentuali (ove disponibili) dalla
precedente indagine nazionale, riferite a Bologna. La classificazione degli argomenti, ove diversa,
è riportata in parentesi.
4. Post Laurea
La Tab. 5 mostra quale percentuale di laureati ha (o ha avuto) attività di studio post-laurea.
Si noti che sono stati suddivisi coloro che hanno frequentato (o frequentano) il dottorato di ricerca,
da coloro che dopo il dottorato hanno usufruito (o usufruiscono) di un assegno di Ricerca, istituiti a
partire dall’anno 1999. E’ interessante notare che:
il 44% dei laureati ha il dottorato di ricerca come attività post laurea. Questa frazione è
notevolmente cresciuta rispetto al 23% indicato nelle precedenti indagini nazionali [6,7], come
discusso in §2.1.
Non vi è differenza significativa tra i due sessi nelle percentuale dei dottorandi.
I laureati a Bologna che hanno frequentato (o frequentano) il dottorato di ricerca nel nostro
dipartimento sono 150/892, ossia il 17%. Risulta quindi che circa il 27% dei laureati
6
frequentano (o hanno frequentato) un dottorato di ricerca fuori dal nostro dipartimento (in altri
dipartimenti dell’ateneo; in altre università italiane o all’estero).
Il trend vede un aumento della frazione dei dottorandi in funzione dell’anno accademico di
immatricolazione (Fig. 3). Negli ultimi cinque anni, i dati indicano una frazione superiore al
50% dei laureati.
Il 13% dei laureati frequenta una scuola di specializzazione (a Bologna: per l’abilitazione
all’insegnamento oppure scuola di specializzazione in fisica sanitaria). La percentuale di donne
è tripla rispetto a quella degli uomini.
Solo il 23% dei laureati non svolge alcuna attività post-laurea. Questa percentuale è doppia per
gli uomini rispetto alle donne. In prevalenza, come descritto in seguito, coloro che non svolgono
attività post-laurea sono occupati nell’industria.
Era richiesto di indicare anche il numero di mesi trascorsi all’estero per studi universitari ed
attività di post-laurea. 170 laureati hanno trascorso un periodo all’estero. Il valor medio è di 23
mesi. Il 45% di questi 170 laureati ha trascorso all’estero un periodo superiore ad 1 anno.
Post Laurea
Nessuna
Dottorato
Dottorato e assegno
Solo assegno di ricerca
Scuola specializzazione
Master
Altro
Non Risponde
Tutti
(pesati)
Maschi
(pesati)
Femmine
(pesati)
23%
(30±2.7)%
14%
3%
13%
(5±1.5)%
9%
2%
28%
30%
16%
4%
7%
5%
9%
1%
14%
31%
11%
2%
23%
5%
9%
4%
Tab. 5 Tipo di attività post-laurea per i laureati che hanno risposto al questionario. I dati sono
pesati (§2.3). La tabella mostra anche la suddivisione tra le attività dei maschi e delle femmine.
100%
90%
Scuole di Specializzazione
Dottorato di Ricerca
80%
Percentuale
70%
Nessuna
60%
50%
40%
30%
20%
10%
0%
1987
1989
1991
1993
1995
1997
1999
2001
Fig. 3 Frazione di studenti,
in funzione dell’ anno di
immatricolazione:
- senza
post-laurea
(triangoli verdi);
- che
prosegue
col
dottorato
di
ricerca
(quadrati rossi)
- con
scuole
di
specializzazione
(rombi
blu).
Sono indicate anche le
linee di tendenza. Dati
pesati (§2.3).
Anno Accademico Immatricolazione
7
5. Inserimento nel mondo del Lavoro
5.1 Attuale occupazione
La Fig. 4 mostra le percentuali di laureati che al momento dell’indagine hanno una
occupazione: stabile; a tempo determinato; atipica (ad esempio: co.co.co. oppure co.co.pro.);
saltuaria; senza alcuna occupazione. Se suddivisi per genere, i dati evidenziano un leggero prevalere
dei maschi nella percentuale delle occupazioni stabili (55%, contro il 45% delle donne).
1% 4%
2%
51%
Occupazione
11%
Stabile
Tempo determinato
Fig. 4 Attuale occupazione
per
il
campione
in
osservazione. Dati pesati
(§2.3).
Atipica
Saltuaria
Nessuna
31%
Non Risponde
La Fig. 5 mostra la frazione di laureati occupati stabilmente oppure con una occupazione a
tempo determinato, atipica o saltuaria in funzione dell’anno di laurea. Come ci si aspetta, tanto è più
lontano l’anno di laurea, tanto più elevata è la percentuale di occupati in modo stabile.
Lavoro=Stabile
120%
Tempo Determinato,Atipico,Saltuario
Fig. 5 Frazione di
occupati
stabilmente
(quadrati) e di occupati a
tempo determinato, in
modo atipico o saltuario
(triangoli), in funzione
dell’anno accademico di
Laurea.
Dati
pesati
(§2.3)
Percentuale
100%
80%
60%
40%
20%
0%
1990
1992
1994
1996
1998
2000
2002
2004
2006
Anno Accademico di Laurea
5.2 Enti di impiego
Una delle domande del questionario richiedeva l’ente di impiego, tra quelli indicati in Tab.
6. Nella tabella sono riportate il numero di risposte per ogni tipologia. Sono stati calcolati i valori
percentuali, dopo aver però pesato le risposte. In questo caso (al contrario di quanto avvenuto nelle
8
precedenti tabelle), l’operazione di peso modifica significativamente le percentuali: si noti che,
dopo il peso, la percentuale di laureati che dichiara di lavorare nell’Industria e negli Enti di ricerca è
la stessa (20%), mentre il numero di risposte è 66 ed 82, rispettivamente.
La Tab. 7 è strutturata come la precedente, ma include solamente le posizioni stabili. Si può
notare che nell’Industria ed il Commercio le posizioni stabili sono praticamente la totalità; che sono
una buona percentuale negli Enti Locali, in “Altro” ed anche nella Scuola. Sono circa il 20%
nell’Università e negli Enti di Ricerca.
Ente di Occupazione
Università
Ente di ricerca
Industria
Altro
Scuola
Ente Locale
Commercio
Non Risponde
TOTALE
Numero
Risposte
113
82
66
42
30
18
10
15
376
Valori
Percentuali
(pesati)
27%
20%
20%
13%
8%
5%
3%
4%
Tab. 6 Ente di occupazione dichiarato. Nella seconda colonna è riportato il numero di risposte
per ciascun ente. Nella terza, la percentuale è stata calcolata dopo aver pesato (§2.3) le risposte.
Ente di Occupazione
Università
Ente di ricerca
Industria
Altro
Scuola
Ente Locale
Commercio
TOTALE
Numero
Risposte
= stabili
29
20
63
27
17
13
10
179
Percentuali
stabili
(pesati)
20%
21%
93%
63%
45%
69%
100%
Tab. 7 Frazione dei laureati di Tab. 8 con posizioni stabili. L’ultima colonna mostra la
percentuale (pesata) di posizioni stabili per ciascun ente considerato.
5.3 Soddisfazione del lavoro e pertinenza della laurea in Fisica
Il questionario richiedeva di esprimere un giudizio (con una scala di valutazione da 1 a 10)
sulla soddisfazione del lavoro attualmente svolto. La distribuzione dei voti è mostrata in Fig. 6,
suddivisa per i due sottocampioni (Laureati@Bo, istogramma blu; LaureaDott@Bo, istogramma
rosso). NR indica il numero di risposte non espresse. Si può notare che:
- il grado di soddisfazione per il lavoro svolto è estremamente positivo;
9
-
le due distribuzioni hanno (sorprendentemente) entrambe valor medio pari a 7.9, con RMS 1.3.
il valor medio non varia se si considera in funzione del numero di anni trascorsi dalla Laurea;
i giudizi negativi (<6) sono 16, pari al 4.2%
100
Tutti gli altri laureati
Numero di risposte
90
Fig. 6 Distribuzione del
voto attribuito nella
domanda “Soddisfazione
del suo attuale lavoro
(scala da 1 a 10)” dai 107
studenti
che
hanno
frequentato anche il
dottorato a Bologna
(distribuzione in rosso) e
da tutti gli altri laureati
(blu). Il valor medio è 7.9
per entrambe.
Laureati+Dottorati a Bo
80
70
60
50
40
30
20
10
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
NR
Soddisfazione del lavoro attuale (voto da 1 a 10)
Un’altra domanda chiedeva di indicare l’importanza della laurea in fisica per il lavoro svolto
(ossia se fosse richiesta, necessaria, utile o di nessuna pertinenza). La distribuzione delle risposte
(pesate nel modo consueto) è riportata in Tab. 8. I valori non sarebbero significativamente diversi
se il peso non fosse stato applicato. E’ interessante notare che per la stragrande maggioranza dei
laureati, la laurea in fisica risulta utile, quando non indispensabile. Solo il 6% la ritiene non utile al
lavoro svolto. La percentuale cresce leggermente se si considerano solamente coloro occupati in
maniera stabile (ultima colonna di Tab. 8). In questa colonna, diminuisce anche la percentuale di
coloro per cui la laurea in fisica è espressamente richiesta.
Per la sua attuale occupazione, la
laurea in Fisica è:
Tutti
(pesati)
Richiesta
Non richiesta, ma necessaria
Non richiesta, ma utile
Non richiesta, ne utile
Non risponde
(62±4)%
8%
23%
6%
2%
Solo lavoro
stabile
(pesati)
40%
11%
40%
9%
0%
Tab. 8 Distribuzione delle risposte (pesate) alla domanda sulla pertinenza della laurea in fisica sul
lavoro svolto. Sono riportate le percentuali su tutte le risposte, e su quelle di coloro che dichiarano
di avere una occupazione stabile.
5.4 Enti di occupazione in funzione del settore di ricerca di origine
La Tab. 9 indica in quali Enti lavorano i laureati nei diversi campi di Ricerca. Questi, sono
stati identificati con il settore in cui il laureato ha dichiarato di aver svolto la propria tesi di Laurea.
10
Purtroppo, nel questionario non era stato richiesto di indicare se il settore di ricerca fosse variato
durante il Dottorato. Per semplicità e per motivi di statistica, sono raggruppati coloro che dichiarano
di lavorare nell’Industria e Commercio (II colonna); nell’ Università ed Enti di Ricerca (III
colonna); negli Enti Locali, Scuola ed Altro (IV colonna).
Esistono dei settori che offrono maggiore opportunità di lavoro, eventualmente stabile? La
Tab. 10 mostra la percentuale di laureati che ha dichiarato un lavoro stabile (seconda colonna), o un
lavoro a tempo determinato, atipico o saltuario (terza colonna), in funzione del settore di ricerca di
provenienza. I dati sembrano non indicare un settore in cui la percentuale di occupati stabilmente
sia significativamente superiore agli altri.
Argomento Tesi
(376 Risposte)
Fisica sanitaria
Fisica delle particelle
Fisica teorica
Fisica della materia
Geofisica
Fisica Applicata
Fisica dei sistemi complessi
Astrofisica
Didattica e Storia Fisica
Fisica dell'atmosfera
Industria +
Commercio
17%
27%
(30±4)%
30%
18%
38%
29%
35%
9%
0%
Università +
Ricerca
33%
60%
54%
43%
63%
46%
54%
50%
38%
43%
Enti Locali +
scuola+altro
(50±5)%
13%
10%
21%
18%
17%
17%
15%
36%
57%
Tab. 9 Percentuale dei laureati che sono occupati nell’Industria o Commercio; nell’Università o
Enti di Ricerca; negli Enti Locali, nella Scuola o Altro, in funzione del settore in cui hanno svolto
la tesi di laurea. Dati pesati (§2.3). Le righe sono ordinate dall’alto in maniera decrescente in
base al numero di laureati nel settore (Tab. 4).
Argomento Tesi
(376 Risposte)
Fisica sanitaria
Fisica delle particelle
Fisica teorica
Fisica della materia
Geofisica
Fisica Applicata
Fisica dei sistemi complessi
Astrofisica
Didattica e Storia Fisica
Fisica dell'atmosfera
Stabili
(Pesati)
(55±8)%
52%
50%
53%
45%
73%
57%
56%
42%
(33±14)%
Tempo Deter. +
Atipico + Salt.
(pesati)
45%
45%
37%
41%
55%
27%
43%
38%
49%
67%
Tab. 10 Percentuale dei laureati che dichiara una occupazione stabile (seconda colonna) o una
occupazione a tempo determinato, atipica o saltuaria (terza colonna) in funzione del settore in cui
è stata svolta la tesi di laurea. Dati pesati.
11
5.5 Velocità di inserimento nel lavoro e raggiungimento della stabilità
La Fig. 7 mostra il tempo di attesa (in mesi) della prima occupazione dal conseguimento
della laurea. I valori negativi indicano gli studenti che avevano una qualsiasi occupazione durante
gli studi, in genere lavori occasionali (si tratta del 20% del campione). Circa il 50% dei laureati
(oltre il 20% citato) ha la prima occupazione entro un anno dalla laurea: questo include molti
dottorandi che considerano l’attività con borsa come occupazione. Il 20% dichiara di non avere
occupazione entro due anni. Guardando in dettaglio questo 20% di disoccupati a due anni, nella
stragrande maggioranza dei casi si tratta di laureati con dottorato di ricerca come post-laurea.
Anche tenendo conto che qualcuno può aver frequentato (o frequenta) senza borsa, è probabile che
la maggioranza di chi si dichiara disoccupato a due anni non abbia considerato il periodo di
formazione post-laurea retribuito (e talvolta, anche il post-doc) alla stregua di una occupazione.
Fig. 7 Tempo di attesa in mesi
per il conseguimento della
prima occupazione. I valori
nell’asse negativo indicano i
laureati
con
occupazione
(anche saltuaria) durante il
periodo degli studi.
Il raggiungimento della stabilità del lavoro resta comunque un obiettivo verso cui i laureati
tendono, come si evince frequentemente dalla lettura del campo lasciato libero al commento. Per
questo, si è studiata la velocità con cui gli occupati stabilmente sono giunti a questa condizione. In
Fig. 8 è riportata la distribuzione del numero di mesi trascorsi tra il conseguimento di un impiego
stabile e la laurea, separando due tipologie lavorative. L’istogramma in alto si riferisce agli occupati
nell’Università, Enti di Ricerca, Scuola ed Enti locali. Il valor medio del tempo di attesa
corrisponde a 74 mesi. L’istogramma in basso si riferisce invece a coloro che hanno un lavoro
nell’Industria, Commercio o Altro. Il valor medio del tempo di attesa è di 33 mesi. Occorre dire che
altri 20 laureati lavoravano già in questi settori prima di laurearsi, e non sono riportati nel grafico.
5.6 Enti di impiego in funzione del post-laurea
Le Tab. 11 e 12 mostrano il numero di laureati che dichiarano una occupazione stabile (Tab.
11) o una occupazione a tempo determinato, atipica o saltuaria (Tab. 12) in diversi enti (università;
enti di ricerca; enti locali; scuola; industria o commercio; altro), in funzione di diversi percorsi postlaurea: nessuno; dottorato; dottorato seguito da assegno di ricerca; scuola specializzazione; master;
altro. Si può notare che:
- in prevalenza, sono occupati nell’industria (o in “altro”) coloro senza attività di post-laurea;
12
-
un master è seguito in prevalenza da chi è occupato nell’industria o “altro”;
le scuole di specializzazione formano fisici sanitari ed insegnanti;
l’elevato numero di precari nell’università ed enti di ricerca tra coloro che frequentano o hanno
conseguito il dottorato (si tratta di 127 laureati su un totale di 376).
Fig. 8 Tempo di attesa in mesi
per il conseguimento di un
lavoro stabile. In alto (rosso)
istogramma
relativo
ad
Università, Enti di Ricerca,
Scuola ed Enti locali. In basso
(blu) istogramma relativo ad
Industria, Commercio o Altro.
Dati pesati (§2.3).
6. Dove lavorano i Fisici
Di seguito sono riportati alcuni dati relativi ai differenti enti in cui sono occupati laureati in
fisici di Bologna.
6.1 Università
Dichiarano di lavorare nelle Università 113 laureati, di cui 29 in modo stabile.
Tra i 29 occupati stabilmente:
- 8 (pari al 28%) lavorano in Università all’estero (3 USA, 1 Brasile, 4 EU);
- 14 sono presso l’Ateneo di Bologna;
- i rimanenti sono impiegati a: Milano (2), Ferrara, Pescara, Teramo, Urbino, Pol. Marche (1)
- in prevalenza, sono occupati come ricercatori. Ci sono anche 6 Tecnici o Tecnologi, 2
impiegati ed un Dirigente.
- La media dello stipendio mensile netto corrisponde a € 1650.
- Il voto medio sulla soddisfazione del lavoro è 8.3.
Tra gli 84 occupati a tempo determinato, in modo atipico o saltuario:
- 15 (pari al 18%) lavorano in Università all’estero (4 USA, 1 Canada, 10 EU);
- 45 sono presso l’Ateneo di Bologna;
- In prevalenza di tratta di: assegnisti di ricerca, dottorandi, borsisti post doc, ricercatori (o
professori) a contratto.
- La media dello stipendio mensile netto corrisponde a € 1290.
Il voto medio sulla soddisfazione del lavoro è 7.9.
13
Altro
11
2
1
8
2
3
Industria,
Commercio
28
11
1
5
10
7
Scuola
4
5
2
4
1
1
Enti Locali
1
2
1
7
Ricerca
3
8
6
3
Università
5
13
10
1
Nessun
PostLaurea
Dottorato
Dottorato
+
Assegno
Scuola
Special.
2
Master
Altro
Tab. 11 Numero di laureati che dichiara una occupazione STABILE nei diversi enti, in funzione
della loro attività di post-laurea.
Altro
5
2
2
3
Industria,
Commercio
2
1
Scuola
1
11
Enti Locali
1
2
Ricerca
5
32
21
Università
8
42
32
1
2
1
1
1
3
1
2
Nessun
Dottorato Scuola
Master
PostDottorato
+
Special.
Altro
Laurea
Assegno
Tab. 12 Numero di laureati che dichiara una occupazione a tempo determinato, atipica o saltuaria
nei diversi enti, in funzione della loro attività di post-laurea.
14
6.2 Enti di Ricerca
Dichiarano di lavorare negli Enti di Ricerca 82 laureati, di cui 20 in modo stabile.
Tra i 20 occupati stabilmente:
- 2 (pari al 10%) sono all’estero (Francia, Germania)
- I rimanenti sono occupati presso: INGV (5), INFN (4), ENEA (3), INAF (3), CNR (1),
CINECA (1), non indicato (1).
- La media dello stipendio mensile netto corrisponde a € 1750.
- Il voto medio sulla soddisfazione del lavoro è 8.0
Tra i 62 occupati a tempo determinato, in modo atipico o saltuario:
- 13 (pari al 21%) sono all’estero (4 Svizzera, 1 USA, 8 EU). Il loro stipendio medio
corrisponde a € 2600, ed il voto medio sulla soddisfazione è pari a 7.9.
- I rimanenti 49 precari in Enti di Ricerca italiani hanno invece un reddito mensile più basso
(€ 1500) ed il voto medio sulla soddisfazione è pari a 7.9. Il numero di laureati precari per
ente è: INFN (12), INGV (8), CNR (13), ENEA (4), INAF (1), non indicati (11).
- Gli occupati non stabilmente in enti di ricerca con sede a Bologna sono 30.
6.3 Enti Locali
Sono occupati negli Enti Locali 18 laureati, di cui 13 in modo stabile.
Tra i 13 occupati stabilmente, la professione dominante è il Fisico Medico o il Dirigente Fisico.
Compaiono anche Meteorologi ed Analisti di Sistema. Gli enti sono ASL, Agenzie Regionali. La
media dello stipendio mensile netto corrisponde a € 1550. Il voto medio sulla soddisfazione del
lavoro è 7.6. Nessuno è all’estero.
6.4 Scuola
Dichiarano di lavorare nella Scuola 30 laureati, di cui 17 in modo stabile. Questo corrisponde
all’8% (10%) di tutti gli occupati (occupati in modo stabile).
Tra i 17 occupati stabilmente, 11 indicano come sede di lavoro Bologna. La media dello stipendio
mensile netto corrisponde a € 1250. Tuttavia, alcuni indicano nei commenti altre attività saltuarie, o
contratti di collaborazione. Sorprendentemente, il voto medio sulla soddisfazione del lavoro, pari a
8.6, corrisponde al più elevato tra i vari gruppi. I valori cambiano non di molto per i 13 precari:
indicano uno stipendio medio di € 1190, ed il voto medio è 7.7. La seconda cosa sorprendente è il
progressivo calo di occupati nella scuola: il dato nazionale nell’indagine di Basile [6] corrispondeva
al 37% dei laureati; diminuiva al 15%, nell’indagine successiva di Anni-Rossi [7]. La presente
indagine indica un ulteriore calo all’8-10% dei laureati (almeno limitatamente a Bologna). Questo
dato meriterebbe una accurata riflessione.
6.5 Altro
Hanno indicato di essere impiegati in “Altro” settore 42 laureati, di cui 27 in modo stabile.
Tra i 27 occupati stabilmente:
- 3 sono all’estero (11%): 2 in Svizzera, 1 EU.
- Tra le carriere indicate: 6 sono Fisico Medico o Sanitario; 5 si qualificano come
Responsabili di settore; 2 consulenti; 4 impiegati in enti cooperativi.
- La media dello stipendio mensile netto corrisponde a € 1920.
- Il voto medio sulla soddisfazione del lavoro è 8.1
15
Tra i 15 occupati a tempo determinato o in modo atipico, uno è impegnato all’estero. Le qualifiche
sono all’incirca le stesse di coloro che sono occupati stabilmente, mentre è sensibilmente inferiore
lo stipendio mensile medio (1250 €) ed il voto medio sulla soddisfazione, pari a 7.2.
6.6 Industria
Lavorano stabilmente nell’Industria o Commercio circa il 50% di tutti coloro che sono occupati in
modo stabile. Per quanto riguarda il commercio, ci si riferisce al settore commerciale di ditte
medio-grandi. In dettaglio, dichiarano di essere impiegati nel settore Industria o Commercio 76
laureati, di cui 73 (!) in maniera stabile, 2 a tempo determinato e uno in modo atipico. L’elenco
completo delle industrie, dei settori, della qualifica di impiego dei nostri laureati sono riportati nel
sito web (http://www.bo.infn.it/orientamento/laureescientifiche.htm ).
Estero. Lavorano all’estero 16 laureati (21%). Sono impiegati generalmente in
multinazionali dell’informatica, elettronica o altro (banche, assicurazioni, società di revisione
conti…). I paesi sono Austria (2), Germania (3), Gran Bretagna (3), USA (3), Francia, Svizzera,
Olanda, Spagna, Svezia (1). Il loro reddito mensile medio corrisponde a € 3250. Il voto medio
relativo alla soddisfazione del lavoro è pari a 8.1.
Chimica, Biomedicale, Elettronico ed Altro. Sono impiegati 19 laureati. Si tratta in genere di
medio-grandi industrie, molte con sedi nella regione Emilia- Romagna (10 laureati, di cui 5 a
Bologna), ed le rimanenti nel centro-nord Italia. Il reddito mensile medio dei laureati in fisica in
questo settore corrisponde a € 1750. Il voto medio relativo alla soddisfazione del lavoro è pari a 8.0.
Informatica. Il settore informatico è quello che assorbe la frazione maggiore di laureati (24,
ossia il 32% degli occupati nell’industria). In maggioranza, si tratta (a parte alcune eccezioni) di
aziende medio-piccole a livello prevalentemente regionale (20 laureati sono in Emilia-Romagna). Il
reddito medio mensile degli impiegati in questo settore (€ 1480) è quello più basso riscontrato (ad
eccezione degli insegnanti). Anche il voto medio relativo alla soddisfazione del lavoro è
relativamente basso, pari a 7.1.
Settore Meccanico- Sono impiegati 9 laureati, in industrie meccaniche del Nord italia. Il
loro reddito mensile medio corrisponde a € 1950. Il voto medio relativo alla soddisfazione del
lavoro è pari a 7.5.
6.7 Industria e Dottorandi
Un dato molto importante è il numero degli impiegati stabilmente nell’industria, commercio ed
altro, avendo conseguito il Dottorato di Ricerca come post-laurea. Dalla Tab. 11 si evince che si
tratta di 15 laureati. Di questi, 9 (il 60%) lavorano all’estero. La ricettività della nostra industria per
laureati di alto livello, col titolo di dottore di ricerca è estremamente basso, ed il dato non ha
bisogno di ulteriori commenti.
16
7. Commenti liberi
In fondo al questionario, era lasciato spazio per un commento libero. Tra i commenti, vi sono
alcune informazioni personali (dettagli sulla professione o sulla carriera post-laurea). Altri sono
considerazioni sulla laurea in Fisica, che vanno dalle estremamente positive, ad alcune negative (ed
una molto negativa). Sono stati selezionati alcuni di questi commenti, riportati in maniera integrale.
E’ solo stato aggiunto in corsivo il settore di impiego di colui che ha espresso il commento.
- La laurea in Fisica è assolutamente da consigliare a tutti. La preparazione è estremamente
flessibile e dà la possibilità di affrontare qualsiasi tipo di lavoro (occupato nell’industria);
- Dopo la mia laurea in fisica mi erano stati proposti degli impieghi nelle ditte private
unicamente come programmatore, ma con la qualifica di tecnico e non di laureato (tecnico enti
di Ricerca);
- La laurea in Fisica mi ha dato un metodo di lavoro: la capacità di affrontare situazioni nuove in
modo razionale e sistematico, di risolvere problemi di varia natura (occupato nella scuola);
- La precarietà è una compagna costante di vita e non si riescono a fare tanti progetti (Insegnante
precario);
- Sono stata contattata per un lavoro ad appena 1 mese dalla laurea. Frequento tuttora la scuola di
specializzazione in fisica sanitaria (4 anni) e contemporaneamente lavoro nel ramo (Fisica
sanitaria)
- Sono un pò perplesso su questa iniziativa: non credo sia una buona idea pubblicizzare la laurea
in fisica quando non c`e` un mercato del lavoro nell’industria italiana che possa assorbirne i
laureati (fellow al CERN);
- La laurea in fisica mi ha fornito un background culturale tale da poter affrontare altre discipline
tecnico-scientifiche con una curva di apprendimento molto rapida (lavora nell’industria);
- Sono contento di aver studiato fisica e proseguito con il dottorato, per la forma mentis che
questo percorso di studi mi ha fornito. Tuttavia le prospettive occupazionali negli enti di ricerca
pubblici non sono incoraggianti (precario ente di ricerca);
- La laurea in Fisica apre oggi giorno a un vastissima possibilità di impiego soprattutto nel
campo finanziario e assicurativo (in particolare all’estero), a patto che si sia disposti a
trasferirsi (occupato in banca)
- For this degree to really become relevant it needs to be: organised with the industry, rather
than outside it; the university needs to be 100% privatised - outside the control of any
government (occupato nell’industria, all’estero)
- La passione per il mio lavoro è minata dalla precarietà dei miei contratti. Il voto sulla
soddisfazione (7) si basa soprattutto sulla mia passione (assegnista di ricerca);
- Essere al posto giusto nel momento giusto è fondamentale per lavorare nella ricerca... ci vuole
anche fortuna (ricercatore ente di Ricerca);
- L'università è allo sfascio. Da una parte, c'e' un esercito di ricercatori infinitamente precari
sottopagati e ricattabili. Dall'altra, (soprattutto a Bologna) i professori sono scarsamente attivi e
godono di enormi privilegi immeritati. Per di più, la didattica si sta sempre più conformando a
uno standard di bassa qualità. E' profondamente disonesto cercare di reclutare studenti senza
metterli al corrente della situazione attuale e dell'assenza di concrete possibilità per il futuro
(assegnista di ricerca).
- Fisico è bello. (Fisico Sanitario)
17
8. Conclusioni
Chi si laurea in Fisica lavora o nella ricerca o nella scuola. Questa è (l’errata) convinzione
degli studenti delle scuole superiori, dei loro genitori e di molti dei loro insegnanti. I dati indicano
come questi due settori (università e ricerca, scuola) comprendano solo circa un terzo dei laureati in
Fisica stabilmente occupati (Fig. 9b). Con il presente studio, si è cercato di avere un quadro basato
su un periodo di osservazione relativamente lungo rispetto anche al periodo di post-laurea, sulla
condizione occupazionale dei laureati a Bologna in Fisica. E’ da notare che si tratta di uno dei primi
tentativi in assoluto di monitorare lo stato di un campione di laureati su un periodo di tempo della
durata di 15 anni. Vista la particolarità dei laureati in Fisica, può essere di interesse estendere
l’indagine su un campione più vasto e distribuito sul territorio nazionale. Per questo aspetto, il
numero di risposte ottenute è incoraggiante (oltre il 42%, su un campione iniziale di circa 900
laureati).
La particolarità dei laureati in fisica (non solo a Bologna) consiste nell’alta frazione di
laureati con attività post-laurea. L’indagine evidenzia un costante aumento nel tempo: circa il 70%
dei laureati ha attività post-laurea. In particolare, sceglie il dottorato di ricerca un numero crescente
di laureati: all’inizio del periodo di osservazione (laureati nel 1991) erano circa il 35-40%, per
arrivare a ben oltre il 50% al termine del periodo considerato (laureati nel 2004-2005).
Per quanto riguarda l’ingresso nel mondo del lavoro, includendo coloro che svolgono attività
di formazione post-laurea retribuita, la stragrande maggioranza dei laureati ha avuto una
occupazione entro un anno dalla laurea. Tuttavia, il tempo di permanenza in una situazione
occupazionale non stabile per coloro poi stabilmente occupati nel comparto università e ricerca in
enti pubblici è di parecchi anni: ai tre anni di dottorato seguono 4-5 anni di attività post-doc
(assegno di ricerca).
I fisici occupati (sia stabilmente, che a tempo determinato) nell’università e negli enti di
ricerca (Fig. 9a) sono circa il 50% del totale. Quando si considerano solamente gli occupati in
maniera stabile, la frazione si riduce al 25% del totale (Fig. 9b). Questa percentuale (un quarto dei
laureati in Fisica occupati stabilmente nella Ricerca) è la stessa riscontrata nella indagine nazionale
di Basile (vedere le conclusioni in [6]). L’aspirante ricercatore deve quindi prendere atto di questa
realtà: fare ricerca è probabilmente una delle attività più appaganti a cui un brillante5 giovane può
ambire. Deve però prevedere di entrare in competizione in una comunità in cui, almeno
inizialmente, praticamente tutti ambiscono ad entrare nel mondo della ricerca scientifica. Un aspetto
non secondario per la riuscita, è la disponibilità alla mobilità: circa il 20% di coloro che svolgono
attività di ricerca è all’estero. Dal punto di vista dello sperpero di risorse necessarie alla formazione
di un giovane ricercatore, questo è sicuramente un grave danno per il sistema economico del Paese.
Tuttavia, dal punto di vista della gratificazione personale la laurea in fisica può anche essere vista
come una opportunità.
Il numero di occupati nell’industria e commercio corrisponde al 23% del totale delle
risposte, ed al 43% nel caso delle occupazioni stabili: occorre notare che praticamente tutti coloro
che sono occupati in questo settore lo sono in maniera stabile. Con percentuale analoga a quella del
settore ricerca, sono occupati all’estero circa il 20-25% dei laureati. Dai commenti, si evince che i
fisici nell’industria sono talvolta assunti in subordine ai laureati in ingegneria, ma riescono spesso
5
Si ricorda che oltre la metà dei laureati ha conseguito 110 o 110 e lode come voto di laurea. Inoltre, almeno a Bologna,
costantemente circa la metà degli iscritti a Fisica ha conseguito il diploma di maturità col massimo dei voti.
18
ad emergere. Gli stipendi sono sicuramente interessanti (qualche mio ex studente guadagna molto
più di me) ed anche il grado di soddisfazione per il mestiere svolto ha valori medi elevati. Tuttavia,
una frazione significativa dei neo laureati sembra non essere interessata a questo settore di
occupazione, rivolgendo interesse ed attenzione unicamente all’accesso al dottorato di ricerca. Una
conseguenza negativa (segnalata da alcuni fisici con posizioni dirigenziali) è che talune posizioni
che sono disponibili nell’industria sono occupate da laureati di altri corsi di laurea (principalmente,
ingegneria), non dando modo quindi ai fisici di poter emergere, farsi apprezzare e permettere quindi
(in circolo virtuoso) di aprire nuove opportunità occupazionali per laureati in fisica. L’aspetto più
negativo di tutta l’indagine è il dato sui laureati, con dottorato di ricerca, occupati nel settore
industriale: sono meno del 10% del totale, la maggioranza dei quali all’estero.
La disaffezione dei nostri laureati per quanto riguarda la Scuola sembra un altro dato non
positivo. La percentuale di occupati in questo settore è diminuita da circa il 35%, riferita ad un
ventennio fa, all’8% attuale. Anche in questo caso, si rischia di lasciare l’insegnamento della fisica
a laureati di altri corsi di laurea con conseguenze probabilmente negative. L’aspetto positivo è il
voto medio sulla soddisfazione del lavoro svolto: quello degli insegnanti è il più elevato tra tutti i
settori considerati (compreso la ricerca). Ciò probabilmente significa che chi ha scelto
l’insegnamento, lo ha fatto per vocazione e non per ripiego. Una considerazione (segnalata da molti
laureati): i dottori di ricerca (eventualmente con attività post-doc) che volessero passare oggi
all’insegnamento, si troverebbero nettamente svantaggiati rispetto ai colleghi di qualche anno fa.
Anche questo aspetto meriterebbe qualche riflessione, anche per l’incombente necessità di definire
nuove norme di reclutamento degli insegnanti da parte del Ministero della Pubblica Istruzione.
Infine, un altro aspetto rende interessante i dati qui riportati, e rende probabilmente utile una
estensione a breve tempo ed a più ampio livello territoriale di una indagine di questo tipo. Siamo
infatti di nuovo in vista di una possibile “ristrutturazione” dei corsi di laurea (Decreto Legge 270
del 22 ottobre 2004, su Modifiche al regolamento recante norme concernenti l'autonomia didattica
degli atenei) ed indicazioni possono essere utili per modificare eventualmente gli ordinamenti
didattici in modo da poter facilitare l’inserimento dei neo laureati nel mondo del lavoro. Questo
però non coinvolge solamente i corsi di studio: si pensi ad uno dei dati principali evidenziati
nell’indagine, cioè il problematico accesso nel mondo del lavoro dei dottori di ricerca. Per il
dottorato di ricerca, probabilmente è necessaria una severa valutazione di cosa non stia
funzionando, sia in ambito accademico che nei rapporti col mondo del lavoro.
Ringraziamenti
La presente indagine non avrebbe potuto svolgersi senza il fondamentale ruolo del dott. Franco
Semeria, del servizio di Calcolo e Reti della Sezione INFN di Bologna, che ha predisposto e curato
la pagina web e il database per la raccolta delle risposte. La prof. Anna Cavallini (presidente per sei
anni del Corso di Laurea in Fisica) ha costantemente incoraggiato le attività di orientamento e
questa indagine. Un ringraziamento anche ai due direttori del Dipartimento di Fisica che si sono
succeduti (prof. A.M. Rossi, prof. P. Capiluppi). Infine, vorrei sentitamente ringraziare tutti i
borsisti, dottorandi e assegnisti di ricerca che hanno contribuito alla presente indagine ed alle varie
attività del Progetto Lauree Scientifiche: sono più di 30 persone (elencate nel sito web [5]) il cui
entusiasmo è il principale stimolo per gli studenti delle scuole secondarie superiori che si stanno
avvicinando al mondo dell’università, e magari a quello della Fisica.
19
Fig. 9. In alto: percentuale degli
occupati (includendo stabili e a
tempo determinato, anticipo e
saltuario)
nei
vari
enti
considerati. In basso: lo stesso
diagramma a torta, ma solo per
gli occupati in maniera stabile.
Bibliografia
[1] European Commission – Eurobarometer 55,2 – Europeans, Science and Technology
http://europa.eu.int/comm/public_opinion/archives/eb/ebs_154_en.pdf
[2] Si veda in http://www.almalaurea.it/universita/altro/ le ricerche: “ I Laureati in Fisica” (2005);
“Le lauree scientifiche e tecnologiche: dall’accesso all’Università alla prova del mercato del
lavoro” (2006).
[3] Indagine sull’istruzione universitaria, di competenza ISTAT fino all’a.a. 97/98, e MIURMURST
dall’a.a. 98/99; vedi www.istat.it per “Lo stato dell’Università – I principali indicatori” a.a.
1999/2000 e http://www.istat.it/dati/catalogo/20030513_00/
[4] Si veda il portale del progetto Lauree Scientifiche: http://www.progettolaureescientifiche.it/
[5] Si veda: http://www.bo.infn.it/orientamento/laureescientifiche.htm
[6] M. Basile, Il Nuovo Saggiatore, 12 (1996), 38
[7] R. Anni, A. Rossi , Il Nuovo Saggiatore, 1-2 (1998), 11.
[8] S. Focardi, N. Tomasini Grimellini, Giornale di Fisica, 13 (1973), 311
[9] Si veda ad esempio l’indagine 2006 sulla Condizione occupazionale dei laureati:
http://www.almalaurea.it/universita/occupazione/occupazione05/
[10] http://www.istat.it/dati/catalogo/20040517_00/ . Volume “I laureati e lo studio - inserimento
professionale dei laureati. Indagine 2001”. Cod. ISBN: 88-458-1105-0
[11] http://www.istat.it/dati/catalogo/20070227_00/. Volume “I laureati e lo studio: indagine
2004”, Cod. ISBN: 978-88-458-1386-3.
[12] R. Braun et al; PAW (Physics Analysis Workstation), CERN program Library Q121,1988.
[13] Indagine sui Laureati del 2006, “Condizione occupazionale nel lungo periodo: esiti a 10 anni
dalla laurea”, http://www.almalaurea.it/info/convegni/bologna2007/programma.shtml .
20
Appendice: Questionario da compilare http://www.bo.infn.it/calcolo/laurea-fisica/index.php
21
Appendice
Nome Ditta
Tipo Ditta Nazione
Qualifica
Siemens Austria
Sartori-Software.Com
Groupe-Mape
Digilab Biovision Gmbh
Robert Bosch Gmbh
Vac
Silicon & Software Systems
IBM
Ninja Theory - Sony Computer
Acxiom
Hewlett Packard
Replisaurus Technologies
Cargill SA
Wild Brain, Inc.
Merrill Lynch & Co.
Informatica
Informatica
Chimica
Altro
Elettronica
Meccanica
Elettronica
Informatica
Informatica
Altro
Informatica
Altro
Altro
Altro
Altro
Analista Programmato
Chief Software Arch.
Impiegato
Bioinformatico
Development Engineer
Ricercatore
Senior Design Engineer
Advisory Software Eng.
3d Engine Programmer
Quadro
Ingegnere Di Supporto
Scientist Process D
Risk Analyst
Cfo - Responsabile F
Ingegniere Finanziario
Austria
Austria
Francia
Germania
Germania
Germania
Irlanda
Paesi Bassi
Regno Unito
Regno Unito
Spagna
Svezia
Svizzera
Usa, California
Usa, NY
Tab. i) Nome e tipo ditta, nazione e qualifica dei laureati nell’industria all’estero.
Nome Ditta
Tipo Ditta Provincia
Qualifica
Lega COOP
ENI Spa
Nokia
Banca Lombarda
Aimag Spa
Pershing Spa
ENERECO Spa
Coopbox Europe Spa
Marr Spa
G.E. Healthcare
Tyco
Eni Polimeri Europa
Marposs S.P.A.
Selema
Marposs S.P.A.
Site S.P.A.
G.E. Power Controls Italia
Altro
Altro
Altro
Altro
Altro
Altro
Altro
Altro
Altro
Biomedica
Biomedica
Chimica
Elettronica
Elettronica
Elettronica
Elettronica
Elettronica
Impiegata
Quadro
Quadro
Analista Quantitativo
Impiegata
Responsabile Logistica
Responsabile Settore
Quadro
Network Administrator
Impiegata
Engineering Manager
Impiegato
Impiegato 6 Liv. R&D
Impiegato
Progettista Software
Impegato Tecnico
VII Livello Metalmec
Forlì Cesena
Milano
Milano
Milano
Modena
Pesaro
Pesaro-Urbino
Reggio E.
Rimini
Ancona
Modena
Mantova
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Tab. ii) Nome e tipo ditta, provincia e qualifica dei laureati nell’industria elettronica ed altro.
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Nome Ditta
Tipo Ditta Provincia
Qualifica
ARTAX Srl
NSI
Best Union Company Spa
Consorzio Ser. Bancari CSE
CRIF S.P.A.
Gruppo Finmatica S.P.A.
Softech Software Engineering
Wincor Nixdorf Retail Cons.
Xtel Srl
Wuerth-Phoenix
Proxima.It Srl
Studio Pleiadi S.R.L.
Wizard Srl
Mydev
IBM
Sedlex Informatica Srl
Data Management
Datamanagement
Brad di Alessandrini
SSI Emilia
Sedoc S.R.L.
Credito Emiliano Spa
CAP GEMINI
IBM
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Informatica
Impiegato
Progettista Sviluppo
Informatico
Impiegato
Impiegato
Collaboratore
Impiegato 7° Livello
Capo Progetto
Impiegata
Requirement Engineer
Socio Fondatore/Diri
Programmatore
Sistemista
Imprenditore
Impiegato
Amministratore,Socio
Analista Junior
Impiegato
Consulente Informatico
Impiegato
Impiegato 3° Livello
Analista Funzionale
Impiegato
Impiegato 7° Quadro
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bologna
Bolzano
Forlì Cesena
Forlì Cesena
Forlì Cesena
Forlì Cesena
Lombardia
Macerata
Ravenna
Ravenna
Ravenna
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Reggio Emilia
Roma
Roma
Tab. iii) Nome e tipo ditta, provincia e qualifica dei laureati nell’industria Informatica.
Nome Ditta
Tipo Ditta Provincia
Qualifica
CEMM Srl
Sintech
Ducati Motor Holding
Bonfiglioli Riduttori
Unisys
Gruppo Fabbri S.P.A.
CPS Color Equipment S.P.A
Ugolotti
KOMATSU Italia
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Meccanica
Export Manager
Account
Impiegato 7° Liv
Responsabile Logistica
Quadro
Dirigente
Impiegato
Tecnico
Responsabile Analisi
Bologna
Bologna
Bologna
Forlì
Milano
Modena
Modena
Reggio Emilia
Vicenza
Tab. iv) Nome e tipo ditta, provincia e qualifica dei laureati nell’industria Meccanica.
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