frammenti 1 Dovremo spezzare il sortilegio. I campi si sono ingialliti come la faccia della giovane sposa. [1947] 2 La pazzia dell'assistenza. Di tutto un poco per ingraziarsi la natura: vigna, seminato, orto. [1947] 3 È secco il pascolo sotto le quercie rade: sono solo in piedi le spine. [1947] 4 Le foglie splendono vetri illuminati dalla luce fredda. [1947] 5 Dove il cielo sconfina dietro le nubi viola io me ne voglio andare solo solo nell'aria delle colline. [1947-48] 6 Solo un momento, fuori del suo mondo dietro un cespo di rose alla finestra ella s'affacciava come un uccello. [1947-48] 7 Di fronte il velluto d'ulivi che tiene la collina le donne al lavatoio di Miglionico tempietto greco. [1948] 8 Dietro i cerri rameici affaccia lo specchio verde della quota arata il giorno dello sciopero. [1948] 9 Sfioriti asfodeli e scaglie d'argilla su Montescaglioso. [1948] 1O Il fuoco di marzo coceva come un tepido sole. [ 1948] 11 I capelli dei prigionieri bianchi come il sole dietro la prigione. [1948] 12 Mi sono messo nel grembo del monte questo protettore che ti abbraccia. Paese mio, lasciati guardare. [1948] 13 Nella Lombardia operaia ti porta fortuna il mazzolino di mughetti che raccogli il giorno dello Maggio. [ 1948-49] 14 Cardi selvatici segnano la parata davanti le masserie. A Miglionico sul ciglio della strada un'agave americana. [1948-49] 15 Basilico pianta dei re della terra accanto al vaso dove cresci la donna povertà carne bianca di stracci. [ 1948-49] 16 Il latte delle foglie dei fichi m'ha bruciato le guancie seminate dalle efelidi. [1948-49] 17 Sono un allampanato da solo mi perdo mi uccido. [1949] 18. AUTORITRATTO lo sono uno degli altri [1949] 19 Salvateci almeno la pietà nella rovina Fateci guardare dall'alto sostare e fuggire [1949] 20 Il vento di novembre chiama le foglie insonnolite sono finite le rotte degli aratri nelle terre. [ 1950] 21 Per te ho dimenticato le più belle in un momento, ma non sei pari loro. [1950-51] 22 Ho portato al lavacro nella casa chiusa tutto il mio sangue raccolto sulla strada. [1950-51] 23 Una simile a te una lucertola sulla canna guardava ansimando [1950-51] 24 Non sono di entrambe: né di lei che mi vuole suo padrone, né dell'altra cui servo, che è integra amica. [1950-51 ] 25 Si affonda nel cuore la pena del muratore che rivolta i tetti fischia le ore uguali fino a sera. [1950-51] 26 Le campane servono il vento me e un uccello ci sente la bella signora che cerca l'auspicio. [1951 ] 27 n bosco è invecchiato un groviglio di oro e di rose nell'autunno. [ 1952] 28 Sono come la paglia che non vale che si brucia e si mena al vento e non va al letame. [1952] 29 Agevola il cammino, tu che te sei accorta Tu hai già tanta vita, tu spina e rosa adolescente sola, né figlia, né sposa. [ 1952] 30 Così dové sentirsi mio padre a New York come io nella città italiana incendiata e furibonda. [ 1952] 31 Ogni lotta per nascere e vivere soffiando nelle canne verrà la canzone [ 1952] 32 Dammi da bere, Leucotea mia che sei alta e lunga come la sorgente. [1952] 33 Non muore niente siamo solo noi provvisori perché a tutti rimane anche una mollica di pane. [1953] IL SARTO Volta e rivolta puzzano di naftalina gli abiti americani. IL BARBIERE Ogni casa un barbiere o un quarto di grano per tutto l'anno ai soli contadini. MINCO CANTIERE SALARIATO lo lavoro, lavoro, lavoro con l'orologio di Basilicata da sole a sole. IL CONTADINO Quattro di foglie e cinque di minestra IL CALZOLAIO Rocco Magro senza lavoro, va a bottega di affitto, senza capitale, e scarpe fatte, qualche cosa vecchia da accomodare. IL FIGULO Uricchio Rocco fu Nicola senza lavoro, disoccupato. Lavora a mano, figulo. Nessuno fabbrica e non vende niente. IL FALEGNAME Noi poveri artigiani a colpi di tasse e ferme le mani. La penicillina ci voleva, siamo quaranta, nemmeno una bara: un morto a settimana. IL MURATORE Manco i giorni buoni a fabbricare: statti in piazza a vedere quanto è alto il sole. LA CAROGNA Menarmi in terra preso in tanto sonno che la carne infine mi abbandoni. C'è una carogna beata al sole. IL LUTTO È stato tutto inutilmente i sacrifici in canna al vento.