Diapositiva 1 - Belmesser-iki

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La scheda madre o scheda di sistema, anche conosciuta
come motherboard o mainboard è una parte fondamentale
di un moderno personal computer: raccoglie in sé tutta la
circuiteria elettronica di interfaccia fra i vari componenti
principali e fra questi e i bus di espansione e le interfacce
verso l'esterno. È responsabile della trasmissione e
temporizzazione corretta di molte centinaia di segnali
diversi: per questo la sua buona realizzazione è un fattore
chiave per la qualità e l'affidabilità dell'intero computer.
È composta di un circuito stampato estremamente
complesso, ricavato da un sandwich di strati di vetronite e
rame: generalmente una scheda madre può avere da
quattro a sei strati di rame.
Il northbridge (dall'inglese ponte nord), conosciuto anche
come Memory Controller Hub (MCH), costituisce, insieme
al Southbridge, la parte logica (chipset) di una scheda
madre. Il chipset montato sulla scheda madre, viene quindi
separato in due parti: Southbridge e Northbridge; sebbene
ci siano delle istanze che collegano i due bridge è comodo
dividere in due parti il chipset per ridurre al minimo effetti
di 'collo di bottiglia'. Il northbridge comunica con CPU, RAM,
AGP o PCI Express e con il Southbridge; è il fattore che
determina tipologia, numero
e velocità della (delle) CPU(s) e
tipologia, quantità e velocità
della RAM che può essere
utilizzata. Inoltre svolge il ruolo
di regolazione del voltaggio e
del numero di connessioni con
le altre periferiche.
L'unità centrale di elaborazione, in sigla CPU (dal corrispondente
termine inglese central processing unit), anche chiamata nella sua
implementazione fisica processore, è uno dei due componenti
principali della macchina di von Neumann, il modello su cui sono
basati la maggior parte dei moderni computer. Compito della CPU
è quello di leggere i dati dalla memoria ed eseguirne le istruzioni; il
risultato dell'esecuzione dipende dal dato su cui opera e dallo stato
interno della CPU stessa, che tiene traccia delle passate operazioni.
Una CPU è un circuito digitale sincrono: vale a dire che il suo stato
cambia ogni volta che riceve un impulso da un segnale di
sincronismo detto clock, che ne determina
di conseguenza la velocità operativa, detta
velocità di clock: quindi il tempo di
esecuzione di una istruzione si misura in
cicli di clock, cioè in quanti impulsi di clock
sono necessari perché la CPU la completi
(misurabile in Hertz).
La CPU cache è la cache utilizzata dalla CPU di un computer per
ridurre il tempo medio d'accesso alla memoria. La cache è un tipo
di memoria piccola, ma molto veloce, che mantiene copie dei dati
ai quali si fa più frequentemente accesso in memoria principale.
Finché la maggior parte degli accessi alla memoria avviene su dati
caricati nella cache, la latenza media dell'accesso alla memoria sarà
più vicina alla latenza della cache piuttosto che a quella della
memoria principale.
In elettronica e informatica, per porta logica
si intende un circuito elettronico molto
semplice che ha il compito di eseguire una
delle operazioni logiche booleane elementari
quali NOT, AND, OR, XOR, NOR, NAND, XNOR.
Queste costituiscono le operazioni più
comuni per esprimere una funzione logica.
AND è una porta logica
che riceve in ingresso
almeno due valori e
restituisce 1 solo se
tutti i valori di ingresso
hanno valore 1.
INPUT
OR è una porta logica
che riceve in ingresso
almeno 2 valori e
restituisce 1 se almeno
un valore di ingresso ha
valore 1.
INPUT
OUTPUT
A
B
OUTPUT
A+B
0
0
0
0
1
0
0
1
1
1
0
0
1
0
1
1
1
1
1
1
1
A
B
0
0
0
Porta logica che inverte il
segnale in ingresso. Questa
porta logica ha un solo
ingresso ed una uscita che
sarà 1 se l'ingresso è 0 o 0
altrimenti.
INPUT
OUTPUT
A
NOT A
0
1
1
0
CPU – Memoria Centrale
Per l'esecuzione di un programma in linguaggio macchina, una CPU esegue, iterativamente, un ciclo di fetch-decodeexecute: preleva (fetch) una istruzione dalla memoria, la decodifica (decode) e la esegue (execute).
Nello schema sono riportati i componenti
principali di una CPU:
-L'interfaccia con i bus: il Memory Address
Register e il Memory Data Register che
permettono alla CPU di dialogare con le altre
componenti
(le
memorie);
costituiscono
l’interfaccia dei bus interni della CPU con l’Address
Bus e con il Data Bus.
-Un bus interno che consente lo scambio di dati fra
i vari componenti interni alla CPU e con i bus
esterni (Internal Bus).
-I registri generali utilizzati per depositare
temporaneamente i dati su cui si stanno
effettuando le elaborazioni.
-L'Unità di Controllo (CU) che ha il compito di
coordinare le altre componenti presenti nel
processore. Per esempio abilita alla scrittura o alla
lettura i vari registri, interpreta le istruzioni. Ad
ogni ciclo di clock invia determinati segnali, in
dipendenza dell'interpretazione dell'istruzione,
utili per l'esecuzione di una istruzione. I segnali
sono ricevuti dalle componenti interessate che
possono, così, predisporsi in modo corretto al
compito da svolgere.
-Il registro PSW (Program Status Word o anche chiamato
Registro dei Flags) in cui viene registrato lo stato delle
operazioni effettuate.
-I registri IR (Instruction Register) e PC (Program Counter)
per puntare all'istruzione corrente o alla prossima istruzione
da eseguire.
-L'ALU (Arithmetic Logic Unit) che effettua le operazioni
aritmetiche e logiche.
Il ciclo fetch-decode-execute eseguito dal processore per ogni istruzione, si può esprimere, tenendo conto del ruolo dei
registri:
Fase di 1. Per avviare un programma, residente
fetch
nella memoria principale, bisogna inserire
l'indirizzo della prima istruzione nel
Program Counter.
2. La CU ricopia il contenuto del PC nel
MAR e viene effettuato un accesso in
lettura a quell'indirizzo.
3. Il dato prelevato dall'indirizzo, cui si è
acceduto, viene conservato in MDR.
4. Il contenuto di MDR viene ricopiato in IR.
Nel frattempo PC si è, in maniera
automatica, aggiornato alla locazione
successiva.
Fase di L'istruzione viene interpretata, prelevando
decode eventualmente dalla memoria altri dati
necessari se l'istruzione completa non è
contenuta nel dato prelevato in precedenza.
In ogni caso, alla fine, PC punterà
all'istruzione da eseguire successivamente.
Fase di Se, per esempio, l'istruzione da eseguire è una
execute somma, i registri verranno caricati con i numeri da
sommare e la CU invia alla ALU il comando per
l'esecuzione della somma. La ALU esegue
l'operazione: il risultato prodotto sarà conservato
in uno dei registri e verrà aggiornata la PSW.
La PSW o registro di stato conserva lo stato di alcune operazioni matematiche ed è un registro che funziona in modo
particolare: ogni singolo bit ha un significato autonomo a differenza degli altri registri dove ha significato l'intera stringa
binaria. Ogni singolo bit del registro di stato è un indicatore (flag) di un determinato evento che si è verificato nel corso
dell'ultima operazione.
Di seguito si esaminano alcuni indicativi:
IF: Interrupt Flag. Abilita o disabilita le interruzioni.
Ogni volta che è terminato un ciclo di fetch-decodeexecute il processore può essere interrotto da una
periferica; interruzione che non si può accettare
durante le tre fasi che comportano l'esecuzione di
una istruzione e che devono essere eseguite, anche
se prevedono diversi accessi in memoria, come se
fosse un unica operazione. Un interrupt da parte di
una periferica comporta, se accettato, che la CU
conservi lo stato del programma attualmente in
esecuzione (il contenuto del PC e dei registri generali)
in una apposita area di memoria (lo Stack di sistema),
carichi nel PC l'indirizzo del programma di servizio
dell'interruzione e, alla fine di questo, ripristini dallo
stack i registri, in modo da continuare l'esecuzione
del programma sospeso.
CF: Carry Flag o flag del riporto. Indica se l'operazione
effettuata ha prodotto un risultato non contenibile
nello spazio predisposto. Per esempio se si effettua
una operazione a 16 bit, indica il riporto al 17-esimo
bit.
ZF: Zero Flag. Indica se il risultato dell'operazione effettuata è
stato nullo.
SF: Sign Flag. Praticamente uguale al bit più significativo del
risultato di una operazione, ne indica il segno.
OF: Overflow Flag. Indica se nell'operazione effettuata si è
verificato un errore di overflow (risultato non rappresentabile
nello spazio predisposto).
La memoria principale è costituita da un insieme di dispositivi in grado di conservare, utilizzando stati binari, l'unità di
informazione. Negli anni i costruttori di hardware hanno standardizzato la dimensione dell'unità di informazione in 8 bit
(1 byte) e, di conseguenza, la memoria è organizzata a byte. Ogni unità in grado di conservare un byte di informazione
viene chiamata cella, locazione o registro di memoria. Ad ogni cella di memoria è associato, in maniera biunivoca, un
indirizzo che è un numero che identifica la cella e che permette di rintracciarla.
La caratteristica principale della memoria principale, a parte la
ROM, è che i dati conservati nelle celle, si distruggono in
seguito alla mancanza di alimentazione elettrica (volatilità
della memoria). Nella memoria è possibile compiere due
operazioni:
Accesso in scrittura: un dato viene copiato in una determinata
locazione di memoria. Si tratta di una operazione distruttiva:
qualsiasi cosa contenuta in precedenza nella cella, viene
cancellata e il nuovo dato viene conservato al suo posto.
Accesso in lettura: un dato, conservato in una determinata
cella, viene reso disponibile. Si tratta di una operazione non
distruttiva: si può leggere il dato più volte e lo si ritroverà
sempre, finché non interviene una operazione di scrittura che
lo distrugge.
La memoria centrale è una memoria ad accesso random. Con
tale terminologia si intende il fatto che si può accedere, in
qualsiasi momento, a qualsiasi locazione di memoria e, inoltre,
la velocità di accesso non dipende dalla storia precedente: è
indipendente dalla posizione della locazione di memoria cui si è
acceduto in precedenza.
Nel grafico riportato di seguito è esemplificato, per mostrare il funzionamento di una memoria, un accesso in lettura:
nel grafico si suppone, per semplicità, che la memoria sia costituita da 8 locazioni che hanno indirizzi da 0 a 7 e, quindi,
in binario, da 000 a 111.
Il dispositivo che effettua l'accesso (generalmente la CPU) specifica:
- nel Control Bus l'ordine di lettura. Il segnale presente in questo
Bus influenza il verso dei dati: nel caso in esempio (accesso in
lettura), il verso andrà dalla locazione di memoria al registro e dal
registro al Bus Dati;
- nell'Address Bus l'indirizzo, della locazione cui si vuole accedere,
che andrà nel selettore presente nella memoria. Nell'esempio
proposto, l'indirizzo 101.
Nel dispositivo di memoria:
- ci si predispone all'operazione di lettura;
- il selettore individua la locazione associata all'indirizzo
specificato;
- il dato contenuto nella locazione individuata viene ricopiato nel
registro dati, presente nella memoria. Questo registro di memoria
viene anche chiamato Memory Buffer. In Informatica con il termine
Buffer si intende, generalmente, una memoria temporanea;
- Il dato viene inviato al Data Bus a disposizione di chi lo ha
richiesto.
Anche una operazione di scrittura, fatte le dovute differenze, avviene in maniera similare.
Nel caso di un accesso in scrittura dal Control Bus arriva un ordine di scrittura (write), e, in questo caso, il verso dei dati
andrà dal Data Bus al registro dati della memoria e dal registro dati della memoria alla locazione selezionata. Dall'Address
Bus arriva l'indirizzo della locazione di memoria in cui si vuole salvare il dato che viaggia nel Data Bus. L'indirizzo arriverà,
al solito, nel selettore che si occuperà di individuare la locazione di memoria interessata, in modo da ricopiargli il dato che,
nel frattempo, è stato depositato nel registro dati.
La memoria ad accesso casuale, acronimo RAM (del corrispondente
termine inglese Random-Access Memory), è una tipologia di memoria
informatica caratterizzata dal permettere l'accesso diretto a qualunque
indirizzo di memoria con lo stesso tempo di accesso. La memoria ad
accesso casuale si contrappone alla memoria ad accesso sequenziale e
alla memoria ad accesso diretto rispetto alle quali presenta tempi di
accesso sensibilmente inferiori motivo per cui è utilizzata come
memoria primaria. L'uso della memoria RAM è comune a tutte le
architetture hardware, sia a singolo processore che multiprocessore e
costituisce la memoria primaria dell'elaboratore. A seconda
dell'architettura usata, la CPU può accedere direttamente alla memoria
oppure accedervi tramite appositi controller. Nel caso di sistemi
multiprocessore, la memoria primaria può essere condivisa da più
processori oppure può essere partizionata, nel qual caso ogni
processore dispone di una memoria privata.
Esistono anche architetture miste dove è presente sia una memoria
primaria condivisa da tutti i processori che una memoria privata
dedicata ad ognuno di essi. Il processore carica dalla RAM, quando non
presenti nella propria cache interna, le istruzioni da eseguire e i dati da
elaborare per poi riscriverli nuovamente in RAM. Poiché generalmente
è più lenta del processore, la sua velocità è un fattore determinante
per le prestazioni dell'intero calcolatore. Caratteristica comune a tutti i
tipi di RAM utilizzati per la memoria principale è quella di perdere il
proprio contenuto nel momento in cui viene a mancare l'alimentazione
elettrica. Sono allo studio altri tipi di memoria, basati su altri principi,
che in futuro potrebbero consentire di superare questa limitazione.
La memoria a sola lettura, acronimo ROM (del corrispondente termine
inglese Read-Only Memory), è una tipologia di memoria informatica, in
particolare una tipologia di memoria non volatile (memoria informatica
in grado di mantenere memorizzati i dati anche se non è alimentata
elettricamente) in cui i dati sono memorizzati nella sua fase di
costruzione e non possono essere più modificati per l'intera durata
della sua vita. In informatica, il Basic Input-Output System o BIOS è un
insieme di routine software, generalmente scritte sulla ROM, che
fornisce una serie di funzioni di base per l'accesso all'hardware e alle
periferiche integrate nella scheda madre da parte del sistema operativo
e dei programmi.
La connessione Accelerated Graphics Port (AGP) è stata sviluppata da
Intel nel 1996 come soluzione per aumentare prestazioni e velocità
delle schede grafiche connesse ai PC. L'idea con cui viene creata è
quella di permettere un accesso diretto alla
memoria fisica del computer da parte della scheda
grafica, in modo da poter gestire texture e oggetti 3D molto
voluminosi.
Il PCI Express è l'evoluzione del bus di espansione PCI,
introdotto con i primi Pentium che sta anche prendendo
il posto della vecchia interfaccia per schede grafiche,
l'AGP. È basato su un trasferimento dei dati seriale, a
differenza di quello parallelo del PCI: ciò consente una
notevole modularità, in quanto possono essere aggregati
più canali per aumentare la banda passante disponibile o
per supportare particolari configurazioni come l'utilizzo
di due o più schede video.
Peripheral Component Interconnect (PCI), (interconnessione
componente periferica), è l'interfaccia sviluppata da Intel intorno agli
anni Novanta per collegare al computer le più svariate periferiche. La
larghezza di banda dell'interfaccia PCI è rimasta negli anni ancorata a
133 MBytes/s. Sebbene l'interfaccia PCI abbia fatto segnare un
notevole passo avanti nell'evoluzione dei pc, sia per il costo contenuto
sia per le buone (e inizialmente sufficienti) prestazioni che ne hanno
decretato la diffusione di massa, i primi limiti si sono fatti sentire poco
dopo in sistemi come server e workstation, dove vi è bisogno di
un'enorme larghezza di banda per la trasmissione dei dati.
Il Southbridge è un chip che implementa le capacità più "lente" di
una scheda madre in un'architettura basata su un chipset
northbrige/southbridge. Generalmente il southbridge è legato alla
CPU tramite il northbridge, il quale invece dialoga direttamente
col processore. La CPU, situata in cima, quindi a nord, è connessa
al chipset con un ponte "rapido" (il northbridge) situato appunto,
a nord rispetto alle altre periferiche di sistema, mentre il
southbridge connette il northbridge al resto dei sistemi tramite un
ponte "lento" situato a "sud".
Una scheda video è un componente del computer che ha lo scopo di
generare un segnale elettrico (output) che possa essere mostrato a
video (display). A seconda del tipo di computer questo dispositivo può
essere più o meno potente: i primi modelli di scheda video potevano
visualizzare solo testo; successivamente si sono diffuse anche schede
video in grado di mostrare output grafici (immagini non testuali) e,
recentemente, anche modelli tridimensionali texturizzati in movimento
e in tempo reale. Questi ultimi tipi di scheda provvedono anche ad
elaborare e modificare l'immagine nella propria memoria interna,
mentre le schede 2D possono mostrare immagini 3D solo con l'aiuto
della CPU che deve eseguire da sola tutti i calcoli necessari.
Le schede video possono essere collegate in diverso modo alla scheda
madre:
* Integrate, la scheda video è ricavata direttamente sulla scheda
madre, questa soluzione viene utilizzata sulle console e su alcuni PC,
per quest'ultimi, si può avere o no la possibilità di utilizzare una scheda
video esterna;
* PCI, porta parallela;
* AGP, porta parallela;
* PCI Express, porta seriale.
Una scheda audio è una scheda di espansione che si occupa di
trasformare un flusso audio digitale in un segnale analogico (o anche
digitale nelle configurazioni più recenti), riprodotto da un set di
altoparlanti. La maggior parte delle schede audio attuali è anche in
grado di ricevere input (da microfoni o strumenti musicali) che invia
all'unità di elaborazione centrale. Una scheda audio tipica include un
chip sonoro solitamente equipaggiato con un convertitore digitaleanalogico che converte onde sonore registrate o generate in digitale in
un segnale analogico. Questo segnale è indirizzato a un connettore al
quale può essere connesso un amplificatore o un'apparecchiatura
simile.
L'hard disk drive (termine di origine inglese), anche chiamato disco
rigido o disco fisso, è una tipologia di dispositivo di memoria di massa
che utilizza uno o più dischi magnetici per l'archiviazione dei dati.
E’costituito fondamentalmente da uno o più dischi in alluminio o vetro,
rivestiti di materiale ferromagnetico in rapida rotazione e da due
testine per ogni disco (una per lato), le quali, durante il funzionamento
"volano" alla distanza di poche decine di nanometri dalla superficie del
disco leggendo e scrivendo i dati. La testina è tenuta sollevata dall'aria
mossa dalla rotazione stessa dei dischi che può superare i 15.000 giri al
minuto; attualmente i valori standard di rotazione sono 5.400, 7.200,
10.000 e 15.000 giri al minuto.
Piatto: un disco rigido si compone di uno o più dischi paralleli, di cui
ogni superficie, detta "piatto" e identificata da un numero univoco, è
destinata alla memorizzazione dei dati.
Traccia: ogni piatto si compone di numerosi anelli concentrici
numerati, detti tracce, ciascuna identificata da un numero univoco.
Cilindro: l'insieme di tracce alla stessa distanza dal centro presenti su
tutti i dischi è detto cilindro. Corrisponde a tutte le tracce aventi il
medesimo numero, ma diverso piatto.
Settore: ogni piatto è suddiviso in settori circolari, ovvero in "spicchi"
radiali uguali ciascuno identificato da un numero univoco.
Blocco: l'insieme di settori posti nella stessa posizione in tutti i piatti.
Testina: su ogni piatto è presente una testina per accedere in scrittura
o in lettura ai dati memorizzati sul piatto; la posizione di tale testina è
solidale con tutte le altre sugli altri piatti. In altre parole, se una testina
è posizionata sopra una traccia, tutte le testine saranno posizionate nel
cilindro a cui la traccia appartiene.
La scheda di rete è un'interfaccia digitale che viene inserita
solitamente all'interno di un Personal Computer, Server, Stampante,
Router ecc., per consentire la connessione ad una rete informatica.
Altri nomi per questa interfaccia possono essere:
* NIC (Network Interface Controller)
* Scheda LAN (Local Area Network)
Esistono diverse tecnologie di rete, la più diffusa oggi è sicuramente la
tecnologia Ethernet.
Il drive (termine mutuato dall'inglese) è una tipologia di componente
hardware che si contraddistingue per essere destinato alla lettura e/o
scrittura di un supporto di memoria. l floppy disk drive (termine di
origine inglese), è il dispositivo atto alla lettura e scrittura del floppy
disk. È presente sulla maggior parte dei personal computer anche se
negli ultimi anni, per le operazioni di salvataggio e trasferimento dati,
vengono utilizzati molto più spesso i CD-R, i DVD e i pendrive USB.
Attualmente l'unico formato di floppy disk ancora utilizzato è quello da
3½ pollici mentre negli anni 80, prima della disponibilità di tale
formato, la maggior parte dei PC usava floppy da 5¼ pollici.
Il drive (termine mutuato dall'inglese) è una tipologia di componente
hardware che si contraddistingue per essere destinato alla lettura e/o
scrittura di un supporto di memoria. I drive ottici odierni sono in grado
leggere e scrivere su supporti ottici come CD, DVD e BluRay, differenti
per capienza.
In Informatica viene definito Input, dall'Inglese immettere, uno o una
sequenza di dati o informazioni, emessi per mezzo di una "Periferica di
Input", successivamente elaborati. In Informatica viene definito Input,
dall'Inglese immettere, uno o una sequenza di dati o informazioni,
emessi per mezzo di una "Periferica di Input", successivamente
elaborati. Nei primi elaboratori il più semplice dato di input era il bit,
che conteneva un'informazione binaria: zero oppure uno. Era fornito
con l'impostazione di un interruttore (switch) o un pulsante.
Il mouse è un dispositivo in grado di inviare un input ad un computer
in modo tale che ad un suo movimento ne corrisponda uno analogo di
un indicatore sullo schermo detto puntatore. È inoltre dotato di uno o
più tasti ai quali possono essere assegnate varie funzioni.
Le tecnologie utilizzate nei mouse hanno essenzialmente tre finalità:
- rilevare il movimento del mouse;
- inviare il dato al dispositivo a cui il mouse è collegato;
- permettere l'attivazione di funzioni.
In ambito informatico la tastiera è un dispositivo di input del computer
atto all'inserimento manuale di dati nella memoria del computer e al
controllo del computer. La tastiera si presenta come una serie ordinata
di tasti la cui pressione permette l'inserimento, nella memoria del
computer, di un particolare carattere, oppure l'esecuzione di un
particolare comando da parte del computer. A tal fine, su ogni tasto, è
presente una serigrafia che ricorda all'utente a quale carattere o
comando corrisponde il tasto.
Sostanzialmente la tastiera si distingue nelle due seguenti tipologie:
- tastiera numerica;
- tastiera alfanumerica.
Lo scanner (termine mutuato dall'inglese), raramente anche chiamato
scansionatore, è una periferica in grado di acquisire in modalità ottica
una superficie piana (fogli stampati, pagine di libri e riviste, fotografie,
diapositive, ecc.), di interpretarla come un insieme di pixel e, quindi, di
restituirne la copia fotografica sotto forma di immagine digitale.
Successivamente, l'utente potrà modificarla mediante appositi
programmi di fotoritocco o, nel caso di una scansione di un testo, di
convertirla in un file di testo mediante riconoscimento ottico dei
caratteri (OCR).
Output, dall'inglese messo fuori, indica in senso stretto il risultato di
una elaborazione ed in senso più ampio il risultato o l'insieme dei
risultati prodotti. Agli inizi erano dati elementari forniti dall'elaboratore
mediante l'accensione o meno di mini lampadine (i led non esistevano)
organizzate in file orizzontali sul pannello di controllo dell'elaboratore.
Erano in pratica file di bit, da interpretare in esadecimale oppure
ottale, secondo la casa costruttrice dell'elaboratore.
Il monitor è un apparecchio elettronico che consente la valutazione dei
dati in uscita da diverse tipologie di strumentazione sotto l'aspetto di
immagini visibili. Le immagini video possono essere statiche o in
movimento. In ambito informatico, collegato ad un computer, viene
considerato una periferica. Può eventualmente essere dotato di casse
per la riproduzione dell'audio e di connettori vari. Il monitor viene
anche chiamato videoterminale o, più semplicemente, video.
Il componente principale di un monitor è il display, cioè il dispositivo
elettronico per la visualizzazione. In base alla tecnologia usata si
distinguono le seguenti tipologie di display:
- display a tubo catodico;
- display al plasma;
- display a cristalli liquidi;
- display OLED.
L'altoparlante (o cassa) è un attuatore che converte un segnale
elettrico in onde sonore. Nei PC, è direttamente collegato alla scheda
audio montata sulla scheda madre, e permette all’elaboratore di
emettere suoni.
Un auricolare è un piccolo altoparlante che si
appoggia all'orecchio, o si inserisce in parte
nell'orecchio (in questo caso si parla di auricolare
in-ear) per ascoltare la fonte alla quale è
collegato. Normalmente gli auricolari sono a
coppie, così da permettere anche l'ascolto
stereofonico. Sono comunque ancora usati anche
auricolari singoli. Una cuffia è costituita da una
coppia di altoparlanti, generalmente (ma non
sempre) più grandi degli auricolari, uniti da un
supporto, e ha la stessa funzione di una coppia di
auricolari. Entrambi i dispositivi sono collegato
con la scheda audio del PC.
La stampante è una periferica di output atta alla stampa,
generalmente su carta ma anche su materiali di altra natura, di
informazioni digitali contenute in un computer. L'operazione
informatica di stampa comporta una perdita di informazioni, in quanto,
una volta stampati, un testo oppure un'immagine, sarà molto difficile
ricostruire perfettamente il documento originale con il processo
inverso, ovvero la scansione o il riconoscimento ottico dei caratteri
(OCR). Molteplici sono le tecnologie sviluppate per stampare
informazioni su carta. Alcune sono state rese obsolete dall'arrivo di
altre, ma spesso non del tutto estinte, semplicemente relegate ad
applicazioni particolari.
Il modem è un dispositivo elettronico che
rende possibile la comunicazione di più
sistemi informatici (ad esempio dei
computer) utilizzando un canale di
comunicazione composto tipicamente da
un doppino telefonico. Questo dispositivo
permette
la
MOdulazione
e
la
DEModulazione dei segnali contenenti le
informazioni, dal nome di queste due
funzioni principali il dispositivo prende
appunto il nome di MODEM. In altre
parole, sequenze di bit vengono
ricodificate come segnali elettrici. In
pratica il Modem attua tutte quelle
procedure di conversione e codifica del
segnale elettrico informativo da analogico
a digitale (demodulazione numerica) e da
digitale ad analogico (modulazione
numerica).
Con hardware, in ingegneria elettronica e informatica si indica la parte fisica di un
personal computer, ovvero tutte quelle parti magnetiche, ottiche, meccaniche ed
elettroniche che ne consentono il funzionamento (dette anche strumentario).
Più in generale il termine si riferisce a qualsiasi componente fisico di una periferica o di
una apparecchiatura elettronica.
L'etimologia del vocabolo nasce dalla fusione di due termini della lingua inglese, hard
(duro) e ware (manufatto, oggetto), in contrapposizione con il software, la parte logica
(e perciò soft, "morbida") che compone il personal computer.
In informatica, una porta è un punto fisico (hardware) o logico (software), sul quale
fare delle connessioni, cioè il canale attraverso il quale i dati vengono trasferiti tra un
dispositivo di Input ed il processore o tra il processore e un dispositivo di Output.
Alcuni tipi di porte sono:
-Porte PS/2: per l’input di dati da mouse e tastiera;
-Porta Seriale (COM): porta di I/O, utilizzata in passato per dispostivi come scanner e
penne ottiche;
-Porta Parallela (LPT): porta di output, adibita alla comunicazione con la stampante;
-Porta USB: porta di I/O, possono esservi collegate fino a 127 periferiche in cascata, con
velocità di trasmissione dati molto elevate, la più diffusa in quanto supporta la
tecnologia Plug and Play;
-Porta SCSI: porta ad altissime prestazioni usata di solito in ambito professionale;
-Porta a infrarossi (IRDA): porta seriale senza fili, dalle velocità di trasferimento ridotte;
-Porta Bluetooth: porta wireless, sicura ed affidabile, dalle prestazioni accettabili. Valida
alternativa alla porta IRDA;
-Porta Firewire: porta ad altissime prestazioni (800Mb/sec), sviluppata da Apple;
-Porta di rete (RJ54): consente di collegare più computer tra loro direttamente o
mediante HUB;
-Porte Video: in ordine crescente di qualità, abbiamo VGA, DVI e HDMI.
-Porte Audio: veicolano i segnali audio provenienti dalla scheda audio alle casse.
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