presenta
OPEN
uno spettacolo diretto e coreografato da Daniel Ezralow
scritto da Daniel Ezralow e Arabella Holzbog
con
DEConstructions Dance Company
assistente coreografo : Michael Cothren Pena
costumi di
OPEN è stato realizzato anche grazie al contributo di
TOUR ITALIANO 2014
Dopo un primo anno di tour e acclamati successi, torna a grande richiesta nei teatri
italiani “Open”, il nuovo spettacolo del geniale coreografo statunitense Daniel
Ezralow.
L’arte coreografica di Daniel Ezralow si fonda su un’idea di danza fatta di
divertimento, agilità, sorpresa, leggerezza, coinvolgimento diretto del pubblico,
utilizzo emozionale delle tecnologie visive più all’avanguardia. Sono questi gli
elementi che hanno reso le sue coreografie veri e propri “eventi” mediatici.
Teatro, cinema, televisione, musica, moda, sport, pubblicità: non c'è interpretazione
dell'arte del movimento, e in generale della comunicazione visiva, che non sia stata
sperimentata da Daniel Ezralow e dal suo straordinario talento. Parte da qui il suo
nuovo spettacolo “Open”, un’originalissima selezione del vasto vocabolario
coreografico creato per il palcoscenico utilizzando celebri brani di musica classica.
Il percorso professionale di Daniel Ezralow lo vede come ballerino professionista nella compagnia
di Paul Taylor e fra i fondatori delle compagnie MOMIX e ISO (per la quale è ballerino solista,
coreografo e direttore). Ha creato coreografie originali per numerose compagnie internazionali fra
le quali The Paris Opera Ballet, Hubbard Street Dance Chicago e Batsheva. Lo spettacolo
multimediale “Mandala” (1999-2002), diretto, coreografato e ballato dallo stesso Ezralow, è
andato in scena in tutto il mondo ed è stato recensito come il lavoro di un “genio moderno”.
Il suo incredibile estro creativo lo hanno portato a lavorare oltre che per il teatro (fra cui il suo
ultimo spettacolo Why, Aeros, Love del Cirque du Soleil, Cats nella versione italiana della
Compagnia della Rancia, Tosca - Amore Disperato di Lucio Dalla, il musical “Spiderman - turn
off the dark”, diretto da Julie Taymor e musiche di Bono e The Edge), anche per il cinema (fra cui
il recentissimo “Across the Universe”, film-musical di Julie Taymor), per la moda (con gli stilisti
Issey Miyake e Koji Tatsuno, Roberto Cavalli, Hugo Boss) e per la musica (con gli artisti Sting,
U2, David Bowie, Pat Metheny, Andrea Bocelli, Ricky Martin).
Per la televisione italiana Daniel Ezralow ha ideato le coreografie per quattro edizioni dello show
“Amici di Maria De Filippi”, per tre edizioni del “Festival di Sanremo”, per lo show di Fiorello
“Il più grande spettacolo dopo il weekend”, senza dimenticare nel 2001 la trasmissione di
Adriano Celentano “125 milioni di caz..te”.
In “Open”, la danza contemporanea si fonde con la musica classica in un esaltante connubio per
trasportare il pubblico in una nuova dimensione dove umorismo e intensità danno vita a una
miscela esplosiva di straordinaria fantasia creativa, emozione scenica e puro entertainment.
Brevi quadri, fulminanti vignette, che tengono il pubblico in uno stato di eccitante attesa e
meravigliata sorpresa e che fanno dello show una inarrestabile ed esaltante serie di climax tecnici
ed emotivi. Il vocabolario espressivo di Ezralow è come sempre provocatorio e con l’intento di
interrogarsi continuamente sul concetto di danza e umanità.
Un cast di otto danzatori e danzatrici della sua compagnia americana con talenti e stili differenti
(dalla danza classica alla danza moderna, dalla ginnastica alla street dance) per uno spettacolo
che sarà di certo tra i più grandi successi della stagione teatrale.
Promo video: http://youtu.be/zC1MABfW6pM
“Dance to classical music,
creative. Touching on family,
through.”
that is accessible,
providing joy and
fun and
breaking
D ANIEL E ZRALOW
Nato a Los Angeles, Daniel Ezralow comincia lo studio della danza a UC
Berkley in California e fra il 1976 e il 1986 collabora con 5x2 Plus, Lar
Lubovitch, Paul Taylor e i Pilobolus.
Eccezionale performer e ballerino solista, come coreografo si distingue per il
suo linguaggio fatto di invenzioni sempre nuove e sorprendenti. È inoltre tra i
fondatori dei celebri MOMIX e ISO (I’m so Optimistic), un gruppo di danza
che unisce al notevole talento artistico uno straordinario virtuosismo tecnico
e acrobatico. Con la compagnia ISO, in qualità di co-direttore, coreografo e
ballerino solista, inizia tournée in tutto il mondo, firmando numerose
coreografie per molti Festival internazionali e grandi compagnie stabili.
Parallelamente agli Iso crea coreografie per Hubbard Street Dance
Company Chicago, Batsheva Dance Company of Israel, Paris Opera Ballet, Rudolf Nureyev,
London Contemporary Dance Company, Maggio Musicale Fiorentino, Manhattan Ballet, Atlanta
Ballet, Kibbutz Contemporary Company e per la Fête de l’Humanité di Parigi e altri. Nel teatro lirico
realizza le coreografie per “L’Olandese Volante” di Wagner all’Opera di Los Angeles, alla Houston
Opera e alla English National Opera.
Nel 1994 debutta con uno spettacolo multimediale di notevole successo, “Salgari”, in qualità di
primo coreografo, ballerino e regista. Per l’apertura del Festival Internazionale della Danza di
Milano 1995/1996, concepisce, dirige e coreografa “Mandala”, lavoro meditativo-multimediale
ispirato al buddhismo tantrico. Con questo spettacolo inizia una lunga tournée nei maggiori teatri
italiani, poi a Londra al Peacock Theatre nella stagione dei Sadlers Wells e in Sud America.
Nell’edizione del 1996 del Maggio Musicale Fiorentino coreografa e balla in “Aida”.
Tra le sue molteplici partecipazioni teatrali, coreografa lo spettacolo a Broadway di Julie Taymor
”The Green Bird” e crea la coreografia (affiancando Vittorio Gassman sul palcoscenico) per un
adattamento del "Moby Dick" di Melville al Teatro Champs Elysees. Fra i suoi lavori più recenti:
coreografie e co-regia del musical “Tosca- Amore Disperato” di Lucio Dalla; coreografie e coregia di “Aeros”, spettacolo unico nel suo genere (che ha debuttato al Teatro Smeraldo di Milano
nel corso della stagione 2004/2005), con David Parsons, Moses Pendelton e i campioni della
Federazione Ginnastica Rumena; collabora alla creazione delle coreografie del Hit Musical
“LOVE” con le musiche dei Beatles e il Cirque Du Soleil. Nell’aprile 2007, debutta a Milano il suo
nuovo spettacolo, “WHY_BE EXTRAORDINARY WHEN YOU CAN BE YOURSELF”, uno show
di grande impatto visivo che si avvale delle più moderne tecnologie scenografiche.
Nel 2001 inizia a collaborare come coreografo con la televisione italiana e lavora per lo show di
Adriano Celentano “125 milioni di caz..te”. Dal 2007 collabora con la produzione della
trasmissione “Amici di Maria De Filippi”: realizza le coreografie che il suo corpo di ballo esegue
durante le sfide dei cantanti nella fase serale del programma.
Nella stagione 2009 firma le coreografie della nuova produzione del musical “CATS”, musiche di
Andrew Lloyd Webber, curando la regia con Saverio Marconi.
Nel 2010, nel 2011 e nel 2012 crea le coreografie di apertura del Festival della canzone
italiana di Sanremo e si esibisce in brevi apparizioni. Nel 2011 firma le coreografie dello show di
Fiorello “ Il più grande spettacolo dopo il weekend”.
Cura le coreografie del Musical “Spiderman - turn off the dark”, diretto da Julie Taymor e
musiche di Bono e The Edge .
Ezralow ha ricevuto dall’American Choreographer Innovetor’s Award il premio come miglior
coreografo in un Tv show special ”Aeros Bravo”, ha ricevuto anche un EMMY AWARD per il “PBS”
special ”Episodes” e una nomination agli EMMY per lo spettacolo del 1998 agli Academy Award,
premi ricevuti anche al Premio Positano e a Nijinsky Award. Nel Luglio 2006 riceve anche il
Premio Ischia Gassman. Nel mondo della musica pop crea coreografie per video musicali e
tournée, collaborando con Sting, U2, David Bowie, Pat Metheny, Andrea Bocelli, Ricky Martin,
Josh Groban e Faith Hill.
Nel mondo del cinema, prende parte alla realizzazione di numerosi film, tra i quali “La visione del
sabba” di Marco Bellocchio, “L’ultimo concerto” di Francesco Laudadio, “Un complicato intrigo
di donne, vicoli e delitti” di Lina Wertmuller, “Ulisse e la balena bianca” di Vittorio Gassman,
“Casa ricordi” di Mauro Bolognini, “The Grinch” di Ron Howard, “StereoFututre” di Nakano
Hiroyuki, fino al recentissimo “Across the Universe”, nuovo Film-Musical di Julie Taymor.
Ezralow ha offerto la sua collaborazione anche nel mondo della moda, lavorando con stilisti quali
Issey Miyake e Koji Tatsuno, Roberto Cavalli, Hugo Boss e inoltre la sua immagine è stata
utilizzata in molte campagne pubblicitarie internazionali.
RASSEGNA STAMPA
Ezralow mattatore: intrattiene, diverte e rilassa
Quando la danza teatrale si apparenta, in unione solida seppur allargata, alla televisione dei
mattatori dai grandi ascolti, una cosa è fuor di dubbio, salvo incidenti di percorso: sa fare
spettacolo. E quella di Daniel Ezralow, istrione della coreografia con un posto al sole negli show
di Fiorello, Celentano e, forse un domani, Giorgio Panariello (era alla prima in platea ad
applaudirlo agli Arcimboldi) intrattiene, diverte, rilassa, nel suo essere profondamente
«transgender», dal classico al modern (da Paul Taylor ad Alvin Ailey in certi gruppi scultorei alla
«Revelations»), passando per Broadway e Hollywood…
VALERIA CRIPPA, CORRIERE DELLA SERA MILANO
La danza di Ezralow trionfa al Delle Palme
È un’esplosione di energia lo spettacolo “Open” l’ultima creazione di Daniel Ezralow. Grattacieli,
mare, librerie, campi aperti, cortili, garage: il mondo reale. E poi l’astratto, quell’altrove in cui il
grande danzatore e coreografo americano sa portare lo spettatore con ironia e leggerezza,
appendendolo senza peso a una danza contemporanea di tecnica e virtuosismo, commistioni di
generi ed eversive scelte musicali. “Open”, è vero, è un inno gioioso alla vita. E nello stesso
tempo un manifesto sulle ossessioni, le contraddizioni, le manie, le malinconie dell’uomo che ci
vive accanto e dentro… Gli otto straordinari atleti acrobati della sua DEConstructions Dance
Company, una macchina perfettamente in sincrono, a interpretare una visione di movimento
sfrontatamente ecologista, tra alberi piantati in diretta, street dance, videoproiezioni e passi
muscolari alternati alle due punte. Fondali mobili entrano ed escono dalla scena, aprendo quadri
d’autore sugli affanni e le speranze dell’uomo contemporaneo, strizzato in una vita ordinaria
scandita dai ritmi di un fast food ma anche proiettato in una sua isola senza tempo, guidato
dall’istinto del cuore. “Open” è un manifesto militante contro gli inquinamenti dell’anima, della
mente, del corpo, dell’ambiente.
L’attimo fuggente della bellezza è nel respiro del movimento, ci dice Ezralow. Ma a salvarci sarà
l’ecologia della mente. In un corpo che crede solo in un dio che sa danzare.
LAURA VALENTE, REPUBBLICA NAPOLI
Per chi si muove con il cuore
L’importante è essere Open. Aperti a tutto: al mondo, all’imprevedibilità della vita, alla bellezza.
Parola di Daniel Ezralow, l’eclettico.
Il ballerino e coreografo californiano torna in Italia per tutto gennaio e firma uno spettacolo pieno
di energia e di ottimismo, che è anche un manifesto ecologico contro gli sprechi che stanno
distruggendo il pianeta. Otto i danzatori in scena, tra pannelli magici e molta musica classica (il
fondatore dei Momix si è divertito a mescolare Beethoven, Bach, Rossini e Strauss) in
un’esplosione di vitalità postmoderna: “Ascolta il battito del tuo cuore”, dice
Ezralow, “è il ritmo della vita che ci invita alla danza”.
SARA CHIAPPORI, AMICA
Open di Ezralow, un gioioso inno alla vita
Lo spettacolo Open del coreografo statunitense Daniel Ezralow, andato in scena domenica a
Ravenna per la stagione di danza dell’Alighieri, è stato un evento sbalorditivo e polimorfo, vivace
e originale, che ha conciliato il rigore del balletto con un’esuberanza senza limiti, fondendo la
complessità sonora dei brani di musica classica con messaggi semplici e chiari, intuitivi e
luminosi. La composizione multietnica del corpo di ballo riflette anche una varietà di stili e di
personalità molto diverse che insieme hanno innescato una miscela esplosiva. E’ sorprendente e
rutilante lo spettacolo di Ezralow che con un corpo di ballo di otto danzatori e danzatrici afferra
l’attimo fuggente della bellezza, colta nelle sue dinamiche epifanie dall’agile dialettica di membra
che si avvolgono e si snodano secondo le divine leggi dell’euforia e dell’entusiasmo.
EMANUELE PALLI, LA VOCE DI ROMAGNA
«Open» di Ezralow è inno alla vita e alla leggerezza
Un´apertura alla vita e a tutto ciò che essa porta inevitabilmente con sé: dalle frenesie quotidiane
all´amore, dalla passione al dolore, dalla rabbia alla gioia. Forse è proprio questo il vero fil rouge se davvero lo si vuole trovare - che, insieme a celeberrimi brani di musica classica, riesce a unire i
venti, veloci ed energici quadri coreografici creati da Daniel Ezralow per il suo nuovo spettacolo,
intitolato appunto Open, andato in scena l´altra sera con strepitoso successo… ELISABETTA
PAPA, L’ARENA
Ezralow apre al mondo. Un successo travolgente l'anteprima di "Open" a Civitanova.
… le luci che giocano con i corpi, l'elementare magia delle quinte mobili, le proiezioni di immagini
dai codici figurati più disparati, il sorriso e gli arti flessibili degli otto giovani obbediscono con
apparente naturalezza a una regia coreografica che è sintesi di tutta la libertà creativa della danza
moderna. LUCILLA NICCOLINI, IL CORRIERE ADRIATICO
Ezralow, energia "Open" Da Bach alla street dance unico flusso di emozioni.
…Dalla danza classica alla moderna passando per la street dance, da Bach a Beethoven con una
puntata nella Carmen di Bizet e la sorpresa Katy Perry nel finale, l´ex ballerino dei Momix pesca
dal suo vasto retroterra e confeziona uno show che include e non esclude, esalta le differenze e
invita gli spettatori ad aprirsi verso un mondo infinito di contaminazioni: somatiche, coreografiche
e tecnologiche. PAOLO MUTTERLE, IL GIORNALE DI VICENZA
Ezralow, in estasi anche Panariello
…Aveva promesso serenità e spensieratezza il coreografo di Los Angeles. Ma ha fatto molto di
più, in questo spettacolo che si snoda sulle note di capolavori di Bach e Debussy, di Beethoven e
Stavinskij. Ezralow ha unito con stile e genialità più discipline coreutiche, ha sposato la danza
moderna-contemporanea e capolavori musicali del passato, ha messo nelle condizioni i suoi
danzatori di potersi raccontare attraverso il cuore e la tecnica…
ADRIANA MALANDRINO, IL MESSAGGERO
American Apparel collabora alla costruzione dello spettacolo "Open" in termini di stile, produce e
realizza i costumi per tutte le coreografie grazie all’interesse per il bello e l’estetica. Intrigati
dall’interesse per l’arte, il design e la cultura e devoti alla socializzazione del pubblico verso forme
di arte più complesse, esprimono un grande senso di libertà, pace e valori umanitari che sono
esemplari all’interno della loro sede a Downtown Los Angeles, dove proprio per questi motivi sono
stati realizzati parte dei servizi fotografici dello spettacolo. American Apparel è quindi un valore
aggiunto allo spettacolo, non solo in termini di costumi ma anche per valori e fondamenti di una
società moderna.
American Apparel è produttore e distributore integrato con sede a Los Angeles in California con
12.000 dipendenti in tutto il mondo (di cui 6.000 solo a Los Angeles) che lavorano in 260 punti
vendita in 20 diversi paesi. Il modello economico scelto dalla compagnia prevede che ogni
processo produttivo consistente nella tessitura, nella tintura, nel taglio, nella cucitura, nella
fotografia, nel marketing, nella distribuzione e nel design abbia luogo nel medesimo stabilimento
di Los Angeles.La società gestisce, infatti, il più grande stabilimento di abbigliamento del Nord
America, proprio in un periodo storico nel quale la gran parte della produzione di abbigliamento si
è delocalizzata all’estero alla ricerca di lavoro a buon mercato.L’obiettivo di American Apparel
consiste nel promuovere l’arte, il design e la tecnologia per progredire sul piano finanziario, pur
continuando a mantenere eccezionali standard di responsabilità sociale e ambientale sul luogo di
lavoro.
DSE IN PARTNERSHIP CON DANIEL EZRALOW L’azienda bolognese sostiene l’arte e la cultura con il contributo a Open, il nuovo spettacolo del grande ballerino e coreografo statunitense, in tour in Italia fino al 6 marzo. Bologna, 15 gennaio 2013 DSE, da sempre impegnata nella promozione della cultura, contribuisce alla realizzazione del tour di Daniel Ezralow, in Italia fino al 6 marzo con il suo nuovo spettacolo intitolato Open. Il coreografo spiega il significato del titolo : “Un proverbio talmudico dice che fra un cuore intero e uno spezzato è meglio quello spezzato, perché dalle fessure si intravede la luce: questo è il significato di 'Open', uno spettacolo sull'apertura e sul risveglio “ DSE è un provider di energia che appartiene al gruppo Tremagi e fornisce in tutta Italia gas, luce e prodotti di illuminotecnica a Led per il risparmio energetico. Fin in dalla sua nascita si caratterizza per gli interventi a favore dello sviluppo dei territori in cui opera. Grazie alla partnership con lo spettacolo di Ezralow, DSE ha scelto ancora una volta di contribuire alla crescita culturale del Paese dando il proprio sostegno alla nuova proposta teatrale del noto coreografo e ballerino statunitense, tornato a calcare le scene italiane dopo quattro anni di assenza. Una collaborazione che risponde in pieno alla volontà dell’azienda di premiare e valorizzare il talento. Lo spettacolo di danza contemporanea firmato da Ezralow si compone di un cast di otto tra danzatori e danzatrici. Il tour tocca oltre 45 città del Paese. Tra le principali ci sono Milano, dal 18 gennaio, Torino dal 30 gennaio, Bologna dall’1 e infine Roma dall’1 marzo.