MUSICard D Campania Napoli Città della Musica Musica forma dellaCittà di Napoli STUDIO DI FATTIBILITA 20 marzo 2012 Progetto Operativo di Assistenza Tecnica MIBAC Rete per la governance delle politiche culturali MUSICard D Campania Napoli Città della Musica Musica forma dellaCittà di Napoli DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CAMPANIA GRUPPO DI LAVORO: Gregorio Angelini coordinamento generale; Anna Capuano responsabile del progetto, Patrizia Nicoletti per gli aspetti riguardanti la comunicazione e promozione, Giuseppe Mandato per aspetti tecno-giuridici DIREZIONE GENERALE PER L'ORGANIZZAZIONE, GLI AFFARI GENERALI, L'INNOVAZIONE, IL BILANCIO ED IL PERSONALE SERVIZIO III - RISORSE AGGIUNTIVE NAZIONALI E COMUNITARIE PER LE POLITICHE DI SVILUPPO, ORGANIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE Beatrice Smeriglio e Elisabeth Videtta, Valeria Arancio CONSULENTI: arch. Carla Maurano - consulenza tecnico-economica prof. Pierpaolo Forte - consulenza tecnico-giuridica SERVIZI: Pierreci codess coopcultura Giovanna Barni, Annamaria Cafarelli, Alberto Caronte, Fernando Cinquegrani, Giuseppe Codispoti, Ugo D’Antonio, Francesca Longo PARTNER REGIONE CAMPANIA Dott.ssa Ilva Pizzorno Coordinatore A.G.C. 13 Turismo e Beni culturali della Regione Campania COMUNE DI NAPOLI Assessore alla Cultura Antonella Di Nocera SOPRINTENDENZA SPECIALE PER PATRIMONIO STORICO, ARTISTICO ED ETNOANTROPOLOGICO E PER IL POLO MUSEALE DELLA CITTÀ DI NAPOLI Soprintendente Fabrizio Vona SOPRINTENDENZA PER I BAPSAE PER NAPOLI E PROVINCIA Soprintendente Stefano Gizzi “TEATRO DI SAN CARLO” Sovrintendente Rosanna Purchia CONSERVATORIO DI MUSICA DI NAPOLI "SAN PIETRO A MAJELLA" Presidente Pasquale Del Vecchio STUDIO DI FATTIBILITA 20 marzo 2012 Progetto Operativo di Assistenza Tecnica MIBAC Rete per la governance delle politiche culturali MUSICard D Campania 3 Prefazione Lo studio effettuato da Pierrecicodess analizza le potenzialità di sviluppo del settore culturale e musicale in particolare nella città di Napoli partendo dall’analisi degli ostacoli che attualmente impediscono la piena realizzazione di tale potenziale. Da tempo si avverte la necessità di un rilancio del patrimonio materiale ed immateriale del sistema culturale cittadino ed un punto di partenza essenziale è sicuramente giungere alla conclusione che la “funzione visiva” da sola non è in grado di rappresentare il perno principale su cui far leva per l’attuazione di una strategia di rinnovamento. Indubbiamente si rende necessario stimolare la motivazione del residente in primis e del turista affinché Napoli diventi una destination particolarmente appetibile dal punto di vista culturale nella sua accezione più ampia. Si rende indispensabile uno strumento che riesca a stimolare e soddisfare le differenti “funzioni d’uso” individuate nel presente lavoro. Un elemento essenziale del rinnovamento è anche il potenziamento delle intese con i differenti stakeholders che operano sul territorio: fermo restano la competenza istituzionale in materia di tutela, valorizzazione, gestione e promozione, risulta fondamentale definire strategie comuni di valorizzazione del patrimonio musicale attraverso una linea d’azione congiunta. Diventa indispensabile creare una regia che sviluppi le capacità di dialogo tra gli stakeholders del comparto che, a vario titolo, hanno competenza sui differenti tasselli della filiera musicale napoletana, agendo in una vera e propria ottica sistemica. L’indagine effettuata assume una rilevanza specifica in ragione della continua variabilità della domanda culturale (nuovi target di utenti, nuovi strumenti di fruizione, nuove tecnologie) e offre nuove opportunità di sviluppo anche in prospettiva di un flusso di target che non si limita solo ad alcuni periodi dell’anno, come troppo spesso accade da anni nella città di Napoli. lo studio effettuato, nell’ottica di definire misure di intervento mirate, sviluppa una metodologia di analisi che ha permesso di individuare anche le caratteristiche oggettive dell’offerta musicale del territorio. In questo quadro la Musicard svolge un ruolo strategico perché rappresenta un valido strumento innovativo che, assolvendo ad innumerevoli funzioni (di conoscenza, educativa, d’ascolto, partecipativa, etc), può svolgere un’azione strategica di potenziamento e valorizzazione dell’offerta musicale e culturale della città di Napoli. Pertanto assumono un ruolo fondamentale anche le condizioni di fruibilità dei beni e di accessibilità perché al visitatore non si offre solo una visita ad un museo o ad un sito di interesse musicale ma un’esperienza composita connessa a tutto quello che la circonda. MUSICard D Campania 4 Premessa NAPOLI CITTÀ DELLA MUSICA, MUSICA FORMA DELLA CITTÀ DI NAPOLI O rmai da anni il dibattito internazionale si interroga sulle nuove prospettive offerte, nell’ambito dei processi di conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, dall’approvazione delle Convenzioni UNESCO sul Patrimonio Immateriale e sulla Diversità Culturale (UNESCO, 2003), e sui possibili “strumenti” da utilizzare per tradurre l’idea di un patrimonio inteso come inscindibile unione di forme materiali ed immateriali, caratterizzanti nella loro unità l’identità culturale di una comunità, in un processo di reale apprezzamento e trasmissione dei valori del patrimonio e della diversità culturale, avente come risultato anche il possibile miglioramento delle condizioni sociali ed economiche della comunità stessa. L’utilità di un tale processo, che già nel 2002 l’allora Direttore Generale dell’UNESCO Matsuura indicava in un articolo a “Le Monde”fondamentale, dichiarando che la possibilità di un aiuto allo sviluppo tramite la valorizzazione del patrimonio culturale passa attraverso la comprensione e l’utilizzo del patrimonio immateriale, appare nei suoi termini teorici oggi accettata e fin troppo esplicitata in contesti accademici, politici, ecc, forse anche per l’apparente dichiarata facilità di ottenere risultati a breve termine. Allo stesso tempo, però, essa pare ancora molto poco dimostrata nella pratica dei sistemi gestionali a medio e a lungo termine, soprattutto in contesti allargati che vedano coinvolte tutte le variabili del patrimonio culturale e le aspettative complesse dell’intera comunità di riferimento. Grandi carenze paiono continuare ad essere quelle della mancata rintracciata specularità esistente tra patrimonio materiale e patrimonio immateriale e, laddove invece verificata, nella assenza di efficaci “strumenti” operativi a supporto dei processi di governante. In realtà, se è infatti vero che quasi tutti i sistemi gestionali contemplano una sezione dedicata al patrimonio immateriale e sottolineano le peculiarità identitarie dei siti, di fatto tale sezione resta troppo spesso una sorta di appendice, una azione strategica che pare non avere bisogno di eccessive specializzazioni e strutturazioni, e in ultima analisi incapace “culturalmente”di integrarsi con ”il tutto” di cui essa è invece uno degli elementi costitutivi e di possibile riferimento, presente e futuro, per la comunità. Le stesse ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) ed IUCN (Internazional Union for Conservation of Nature), organizzazioni riconosciute dall’UNESCO e attentissime alla tematica tanto da avere ad essa dedicate una Assemblea Generale in Canada e un numero sempre crescente di incontri, stentano a trovare e proporre modelli di successo, intendendo qui modelli che non solo ne parlino ma concretamente offrano strumenti operativi che traducano l’esistenza del patrimonio immateriale in una chiave interpretativa e comunicativa della città e in un contributo al suo sviluppo. In questo contesto, il progetto MUSICARD, fortemente voluto per Napoli dalla Direzione Regionale della Campania del MIBAC, rappresenta un modello innovativo di riferimento non solo perché risolve teoricamente l’apparente distanza tra una delle forme del patrimonio immateriale ed il centro storico patrimonio dell’umanità di riferimento, ma perché, di più, costruisce uno strumento di fruizione e di MUSICard D Campania 5 possibile incentivazione economica che utilizza la musica come tramite alla comprensione unitaria dell’identità millenaria, stratificata, complessa, di Napoli stessa, e recupera attivamente la musica, specifica espressione formale della sua identità e diversità culturale, tanto in eventi e luoghi tradizionalmente ad essi dedicati quanto nella struttura fisica generale dell’urbe e nei suoi monumenti, siti archeologici, musei, e, ancora, nei processi di conoscenza e partecipazione attiva delle giovani generazioni napoletane. La sfida di ricostruzione unitaria del patrimonio culturale di Napoli, considerato come unità di forme materiali ed immateriali tramite le quali la città si è strutturata e stratificata per millenni, ha trovato nella possibilità di utilizzare la musica una arma vincente, capace di restituire alla città una sorta di colonna sonora anch’essa strutturata e stratificata per millenni, capace di restituire davvero “voce”, quindi suono, alle sue mura e alle sue pietre, di recuperare i luoghi e gli oggetti, organi ed immagini musive, per ri-costruire una Napoli città della Musica con la musica forma della città di Napoli, assicurando una serie di rimandi in genere non descritti e favorire una serie di iniziative in genere non suggerite. Lo studio ha messo in evidenza la relazione esistente tra la città e la sua musica, suggerendo così la possibilità di conoscerla grazie all’ importante contributo storico e disciplinare dato dalla sua musica, e ciò tanto per i turisti che per gli abitanti, e soprattutto per i ragazzi delle scuole chiamati ad avere un ruolo attivo nelle tutela, che deriva da una piena conoscenza e consapevolezza e da un momento creativo dato da una partecipazione attiva alla rivitalizzazione musicale della città in forme possibili e garantite dalla scuola e dal volontariato 6 MUSICard D Campania Indice Prefazione Premessa Analisi del territorio Segmentazione della domanda e posizionamento attuale dell’offerta L’innovazione della Musicard Introduzione allo studio Metodologia di indagine Parte prima Analisi quantitativa del settore musicale Analisi della domanda in Italia Analisi della domanda in Campania Analisi della domanda nella città di Napoli Indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” Analisi dell’offerta Analisi dell’offerta in Italia Analisi dell’offerta in Campania Analisi dell’offerta nella città di Napoli La propensione al consumo Analisi qualitativa dell’offerta musicale a Napoli: Funzioni d’uso Funzione Visiva: i luoghi della musica da visitare Funzione Partecipativa: l’organizzazione e i luoghi della musica in cui ascoltare Funzione Conoscenza: la musica conservata Funzione Educativa: la formazione musicale Funzione d’Ascolto: la musica da ascoltare Funzione Commerciale Focus: gli stakeholders della musica a Napoli Funzione di Accessibilità Funzione di Accoglienza Focus: Analisi dell’offerta didattica. benchmark dei laboratori musicali europei. Analisi SWOT e gli strumenti di rilancio del settore Conclusioni Parte seconda Descrizione delle caratteristiche tecniche della Musicard Articolazione della struttura L’offerta abbinata alla Card - I servizi dedicati al miglioramento della fruizione Tipologie di attività contenute nella card 3 4 8 9 9 11 13 18 19 19 24 28 31 37 37 38 38 46 47 52 61 66 69 70 71 72 72 72 77 82 84 93 94 94 95 95 MUSICard D Campania Le attività di fascia A Le attività di fascia B Le attività di Fascia C I Plus I Plus con funzione educativa I Servizi aggiuntivi I Servizi di promozione La struttura di gestione Musicard Le politiche di prezzo, la fattibilità economica della Musicard, il piano finanziario pluriennale Il Piano di Marketing Territoriale Premessa Mission Vision Posizionamento Target Posizionamento Prodotto Progetto Musicard: obiettivi ed azioni Obiettivo 1 > Finalità: Ampliamento e qualificazione dell’offerta Rafforzamento dell’immagine del patrimonio culturale di Napoli. Obiettivo 2 > Finalità: Realizzazione di sinergie tra pubblico e privato Organizzazione del coordinamento degli attori pubblici e privati del settore musicale Obiettivo 3 > Ampliamento dell’offerta - Valorizzazione del patrimonio culturale “residente” Obiettivo 4 > Finalità: Ampliamento della domanda promozione del patrimonio culturale all’estero Obiettivo 5 > Finalità: Ampliamento della domanda Sviluppare l’Educazione al patrimonio Musicale Obiettivo 6 > Finalità: Ampliamento della domanda Innovazione tecnologica nei processi di conoscenza e di valorizzazione Obiettivo 7 > Finalità: Qualificazione degli operatori Valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi formativi Strumenti Progetto per lo sviluppo di un’applicazione software per smartphone Struttura generale e caratteristiche hardware e software del sistema musicard Interfaccia web: il portale Musicard.it Governance e sinergia tra enti e istituzioni per manifestazioni culturali in Campania Il quadro istituzionale e normativo La sussidiarietà dinamica nei compiti pubblici sui beni e le attività culturali I presupposti: le norme, le funzioni ed i soggetti implicati I livelli di operatività del sistema Il primo livello Il secondo livello 7 96 96 96 97 97 100 102 104 108 112 112 114 114 114 114 115 115 115 116 118 118 119 120 120 122 124 131 135 135 140 141 142 142 146 MUSICard D Campania 8 ANALISI DEL TERRITORIO U na analisi complessiva del settore culturale in Campania e a Napoli ci aiuta a capire come una programmazione innovativa non possa prescindere dalla messa a sistema di tutti i beni e le attività culturali e il loro collegamento con il territorio in cui gravitano. Questo dato emerge da analisi e riflessioni svolte negli ultimi anni sia nei musei che nei teatri campani dove appare chiaramente una crisi di visitatori a partire dalla crisi globale ed in particolare dalla crisi determinata dalla questione rifiuti. L’analisi dei flussi di visitatori degli ultimi anni nei musei napoletani mostra infatti un andamento negativo, sul quale continuano a pesare l’immagine e le difficoltà del sistema turistico locale. Uno dei primi dati che balzano all’occhio esaminando il circuito museale napoletano è la forte sproporzione nella domanda. Circa la metà dei flussi riguarda difatti un solo sito, il complesso Vanvitelliano della Reggia di Caserta. Nel 2010 questo ha registrato oltre 600mila visitatori totali, pari al 47% dei visitatori paganti e al 54% degli introiti da biglietteria. Il secondo sito più visitato, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ha contato poco meno di 290mila ingressi. Intorno ai 100mila sono stati invece quelli a Palazzo Reale, Museo di Capodimonte e di San Martino, tutti però con una prevalenza di biglietti gratuiti; dati ancora inferiori si sono registrati a Castel Sant’Elmo, Museo Pignatelli Cortes e Duca di Martina. Negli ultimi due vi sono stati una media di 30-50 ingressi al giorno, contro i 1.650 della Reggia di Caserta. Questo dato può essere collegato anche al basso grado di diversificazione dell’offerta dei siti, per i quali colpisce – tranne sporadiche ed elitarie esperienze - l’assenza di proposte di fruizione non esclusivamente legate alla visita culturale. Se si considera il decennio appena trascorso, le visite ai siti culturali del polo museale napoletano sono cresciute fino al 2006-2007, per poi ridursi sensibilmente nel biennio successivo, cominciando poi a risalire solo nel 2010, quando i visitatori totali furono circa 2,3 milioni, compresi circa un milione di ingressi gratuiti al Parco di Capodimonte. La poco lusinghiera performance è facilmente correlabile all’impatto determinato dal sistema turistico napoletano, che negli stessi anni ha sofferto non solo della congiuntura economica poco favorevole ma anche e soprattutto della drammatica crisi dei rifiuti. Tra il 2005 e il 2009 le presenze turistiche in Campania sono calate del 6,6% con una punta del 12,5% tra gli stranieri [Fonte: ISTAT]. Sin peggiore è stato il dato della città di Napoli, dove si è registrato un calo complessivo del 18,6% con un picco del 30,8% tra gli stranieri. Come si è detto, il dato negativo riscontrato a Napoli e in Campania contrasta con l’andamento del settore turistico a livello nazionale e soprattutto internazionale. Nell’ultimo quinquennio gli arrivi turistici in Italia hanno difatti continuato a crescere (+8,2% dal 2005 al 2009 – fonte ISTAT) e tale dato è stato anche più accentuato a livello internazionale (+ 18,2% - fonte World Tourism Organization). In questo scenario alcune destinazioni culturali italiane, come Roma e Venezia, si sono avvantaggiate più delle altre, riportando notevoli aumenti nelle visite ai siti culturali. Per esempio, tra il 2001 e il 2010 il circuito archeologico del Colosseo e il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma hanno aumentato i propri visitatori del 50-60%; nello stesso periodo il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e la Reggia di Caserta hanno perso rispettivamente circa il 9 e il 26% [Fonte MIBAC]. Lo scenario internazionale, comunque positivo per il settore, soffre peraltro anch’esso di una forte asimettricità nei flussi turistici. Secondo le stime della World Tourism Organization, i viaggi a sfondo MUSICard D Campania 9 culturale, che celano peraltro una varietà di motivazioni, costituiscono circa il 40% del turismo mondiale e conservano prospettive di crescita superiori alle altre tipologie di turismo. I nuovi flussi, anzitutto quelli generati dai cosiddetti paesi BRICS, si muovono tuttavia secondo regole che non rispettano in pieno i valori “intrinseci” dei siti culturali. Gran parte dei new comers seguono difatti le “rotte” delle grandi città d’arte internazionali, secondo una logica da “collezionisti” che li porta a toccare solo parzialmente Napoli e Caserta. L’evidenza dimostra che queste ultime sono piuttosto percepite come destinazioni da repeaters, ovvero da “seconda visita” in Italia, se non proprio come mete “da intenditori”. Allo stesso tempo si affacciano con rapidità sul mercato destinazioni culturali alternative, che beneficiano delle convenienze anche temporanee garantite da Internet, veicolate soprattutto da operatori low cost. SEGMENTAZIONE DELLA DOMANDA E POSIZIONAMENTO ATTUALE DELL’OFFERTA Nell’attuale modello di domanda si evidenziano alcune caratteristiche • se rapportata alla rilevanza dei siti e delle collezioni detenute, si nota la limitata presenza di domanda specialistica (nazionale e internazionale), in tutti i siti. I margini di crescita, per questa tipologia di domanda, appaiono tuttavia limitati, se si considera ad esempio che nel 2010 il rapporto tra gli ingressi al museo “specialistico” più visitato (Il Museo Archeologico Nazionale) e gli arrivi turistici nella città di Napoli è stato pari a circa 0,42. Naturalmente il mercato potenziale si allarga estendendo il potenziale bacino di domanda all’intero comprensorio turistico napoletano, da Ischia a Sorrento (che valeva circa 2,8 milioni di arrivi nelle strutture ricettive nel 2010). In questo caso, però, si tratta di una domanda di tipo climatico-balneare che può essere attratta in questi siti solamente attraverso offerte di facile comprensione. L’idea di proporre l’offerta Musicard nel complesso delle sue funzioni potrebbe rappresentare una valida risposta • se si eccettuano i due principali attrattori, appare debole, infine, la domanda locale per tutti gli altri i siti, anche per quelli – come Castel Sant’Elmo e Palazzo Reale – per i quali, vista la favorevole ubicazione, potrebbero ipotizzarsi modalità di fruizione alternative a quella strettamente culturale. In questi casi, data la difficoltà ad attrarre domanda culturale specialistica, potrebbe avere senso – come richiamato nel disegno generale - aprire i siti alla comunità socio-economica locale, sviluppando un’offerta di servizi in collaborazione con una varietà di operatori profit e non profit L’INNOVAZIONE DELLA MUSICARD L’analisi del mercato ogetto dello studio mostra come attualmente intercettati si rivolga a una varietà di segmenti di domanda più o meno culturalmente motivati (specialisti, scolaresche, visitatori ludicooccasionali, “collezionisti”), cui viene proposta una offerta sostanzialmente indifferenziata. Una indagine delle potenzialità rivela tuttavia come i segmenti di domanda attualmente intercettati rappresentino appunto un sotto-insieme della possibile domanda; l’offerta di un “portafoglio prodotti” piuttosto stereotipato nella pratica esclude difatti a priori un grande numero di potenziali utenti ed operatori, profit e non profit. Come si rileva dall’implementazione della matrice prodotto-mercato, concrete innovazioni possono scaturire sia sul piano dell’offerta che dei target di domanda, attraverso l’attuazione di quattro “modelli” di strategia di marketing, che possono anche essere attuati in maniera contemporanea e complementare. Le prime due strategie si concentrano sulla valorizzazione dei mercati attuali. mentre la terza e la quarta prevedono una innovazione dei target: MUSICard D Campania 10 1. la strategia prevede la riformulazione dell’offerta esistente, in modo tale da offrire una nuova “chiave” interpretativa e di fruizione, capace di dare un significato distintivo a tutti i siti dell’offerta, ma in una cornice narrativa unica. 2. un seconda strategia riguarda la diversificazione dell’offerta, con lo sviluppo di nuovi prodotti da rivolgere prevalentemente a nuovi segmenti della domanda. Attraverso tali attività sarà possibile peraltro cogliere due obiettivi collaterali quali: • superare i limiti mostrati delle pur apprezzabili iniziative di promozione turistico-culturale sviluppate negli ultimi anni, in particolare quelle promosse in accordo con la Regione Campania, come l’organizzazione di mostre ed eventi di pregio. Alcune iniziative sono difatte risultate sterili sotto il profilo della crescita della domanda turistica poiché non hanno coinvolto per tempo l’intera filiera turistico-culturale, non solo nell’attività di promozio-commercializzazione ma anche nella conseguente organizzazione dell’offerta • contribuire al raggiungimento di quegli “obiettivi di servizio” che sono oramai considerati, dall’Unione Europea e dal Governo Italiano, intrinseci a qualsiasi iniziativa di sviluppo territoriale. Tali obiettivi fanno riferimento alle ricadute sul piano della crescita dei servizi sociali e per la collettività che dovrebbero essere garantite da qualsiasi investimento pubblico e che sono tanto più importanti in un contesto, come quello di riferimento, che presenta drammatiche carenze da questo punto di vista. 11 MUSICard D Campania INTRODUZIONE ALLO STUDIO P er realizzare lo studio è stato necessario seguire un indice molto dettagliato delle ricerche e delle attività che al primo posto ha visto naturalmente l’analisi della domanda e dell’offerta di musica nel nostro paese con particolare riferimento alla Regione Campania e alla città di Napoli per delineare i tratti distintivi del sistema campano di domanda e di offerta “musicale”. Per giungere a tale risultato si è adottato sia un approccio di tipo quantitativo che qualitativo. L’approccio quantitativo si è basato sui dati rinvenuti negli “Annuari statistici dello Spettacolo” della Biblioteca Statistica dello Spettacolo nei quali la SIAE custodisce il proprio archivio storico sulle attività di spettacolo1 in Italia. Si è ritenuto opportuno, data la pertinenza progettuale, concentrare l’analisi sulle Attività Concertistica e Teatrale i cui aggregati sono specificati nella tabella che segue. 1 ATTIVITÀ DI SPETTACOLO ATTIVITÀ DI SPETTACOLO CONCERTISTICA TABELLA TEATRALE AGGREGATO CONCERTI CLASSICI CONCERTI DI MUSICA LIRICA CONCERTI JAZZ TEATRO LIRICA RIVISTA E COMMEDIA MUSICALE BALLETTO BURATTINI E MARIONETTE ARTE VARIA CIRCO Nell’analisi della domanda esplicitata, gli indicatori utilizzati per sintetizzare le attività di spettacolo sono: • Gli ingressi, che totalizzano il numero di biglietti rilasciati e quelli in abbonamento • Le presenze, indicano il numero di spettatori rilevati, mediante l’attività di vigilanza svolta dalle Siae o in base alle dichiarazioni degli organizzatori, in eventi per i quali non è previsto il rilascio di titoli d’ingresso. Sono compresi in questa casistica gli spettacoli ad ingresso gratuito2 e gli spettacoli totalmente gratuiti3 1] La SIAE classifica come “attività di spettacolo” le seguenti attività: • Cinematografica, Teatrale, Concertistica, Sportiva, Di ballo e concertini, Attrazioni dello spettacolo viaggiante, Mostra ed esposizioni, Attività con Pluralità di generi 2] La SIAE considera come “spettacoli ad ingresso gratuito” quelli in cui l’accesso al pubblico avviene, solitamente, senza il rilascio di un titolo di ingresso (es. i concertini); gli introiti realizzati dall’organizzatore sono spesso legati ai proventi conseguiti dalla somministrazione di consumazione al bar. 3] La SIAE considera come “spettacoli totalmente gratuiti” quelli offerti dall’organizzatore senza alcuna previsione di ritorno economico (e. feste private, concerti corali nelle chiese). • Cultura in cifre è un sistema informativo dedicato alle statistiche culturali che contiene dati ed informazioni sulla produzione, la distribuzione e la partecipazione culturale in Italia. Il sito è ideato e realizzato dall'Unità operativa “Istituzioni e attività culturali", in collaborazione con l'Ufficio "Pianificazione e coordinamento per le innovazioni organizzative e i sistemi informativi", della Direzione centrale per le statistiche e le indagini sulle istituzioni sociali dell’Istat. MUSICard D Campania 12 • la spesa al botteghino espone le somme che gli spettatori destinano all’acquisto di biglietti e abbonamenti • la spesa del pubblico comprende, oltre alla spesa al botteghino, tutte le altre somme che il pubblico paga per assistere allo spettacolo: consumazioni al bar, diritti di prevendita, servizi di guardaroba, di prenotazione ai tavoli, etc • Il volume d’affari è il valore complessivo degli introiti realizzati dall’organizzatore e comprende, oltre alla spesa del pubblico, le somme erogate da non partecipanti per l’allestimento dello spettacolo, quali gli introiti per prestazioni pubblicitarie, i proventi da sponsorizzazioni e da riprese televisive, etc. Nell’analisi dell’offerta, gli indicatori utilizzati per sintetizzare le attività di spettacolo sono: • Il numero di spettacoli che riepiloga gli eventi censiti nel periodo • I luoghi dello spettacolo in cui si verificano le attività di spettacolo. Al fine di profilare le persone che hanno assistito a spettacoli teatrali, concerti di musica classica e musica leggera in Italia e in Campania, nel corso del triennio 2005-2007, ci si è avvalsi delle informazioni contenute nell’indagine Multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" di Cultura in cifre dell’Istat. L’analisi di tipo qualitativo è stata svolta durante il mese di settembre 2011. Sono state realizzate una serie di interviste in profondità, sulla base di una traccia semi-strutturata, agli stakeolders che quotidianamente si rapportano con l’universo delle produzioni culturali (nella loro programmazione, gestione o monitoraggio) e che, pertanto, possono essere a pieno titolo considerati degli “osservatori privilegiati” di questo progetto. L’analisi quantitativa è stata svolta, sia per la domanda che per l’offerta, su scala nazionale, sul territorio Campano e per la città di Napoli. L’arco temporale di riferimento, per l’analisi nazionale e campana, è compreso tra il 2007 e il 2010. Per un’analisi dettagliata della domanda e dell’offerta musicale riguardante la città di Napoli è stato possibile far riferimento agli aggiornatissimi dati SIAE che afferiscono al numero di eventi, di ingressi e alla spesa al botteghino relativamente all’attività concertistica e teatrale del biennio 2009/2010. L’analisi della domanda del settore musicale, in Italia, in Campania e nella città di Napoli in particolar modo, è fondamentale per capire chi è e come si comporta il target di riferimento e quali sono le esigenze degli utenti effettivi e potenziali. MUSICard D Campania 13 METODOLOGIA DI INDAGINE I n merito all’oggetto della ricerca per la redazione dell’elaborato progettuale per la realizzazione dello studio di fattibilità della Musicard quale strumento di valorizzazione, promozione, commercializzazione dell’offerta turistico culturale inerente il mondo della musica la metodologia di indagine è stata la seguente. ANALISI DELL’OFFERTA Scopo di questa analisi è stato raccogliere tutte le informazioni sull’offerta musicale in Italia, in Campania e a Napoli in particolar modo. Una attenta analisi propedeutica ha consentito infatti di identificare i capisaldi su cui orientare lo strumento Musicard, la cui realizzazione costituisce l’obiettivo finale del presente lavoro. Tale indagine è stata effettuata attraverso tre diverse attività: 1. Analisi conoscitiva delle risorse culturali: • analisi degli scenari di riferimento e stato dell’arte: i consumi musicali in Italia • analisi del contesto territoriale di riferimento: i consumi musicali in Campania con particolare riferimento a Napoli • analisi prospettica del Sistema di Offerta Turistica Regionale ed elaborazione di un quadro conoscitivo esaustivo del patrimonio culturale e musicale napoletano • analisi del contesto settoriale e SWOT Analysis: analisi di benchmarking con riferimento alle maggiori istituzioni nazionali ed internazionali specializzate nella didattica musicale; analisi delle istituzioni musicali e concertistiche del territorio che potenzialmente rientreranno nel sistema della card; analisi dello scenario relativo all’offerta didattica musicale del territorio • analisi dell’offerta culturale più in generale in grado di fornire una fotografia della consistenza quali-quantitativa del patrimonio culturale musicale presente nel territorio. • ricognizione sulla fruizione del patrimonio in termini di flussi di utenti registrati nel corso degli ultimi anni 2. mappatura degli stakeholders 3. Individuazione dei fabbisogni e delle criticità espresse dal territorio. INDAGINE DESK Elaborazione ed analisi di informazioni di base disponibili in letteratura o disponibili nei siti web. In particolare è stato fatto riferimento alle seguenti fonti informative: • Soprintendenze • Soggetti proprietari o gestori (sia soggetti di diritto pubblico che di diritto privato) di teatri, musei, festival, sale concertistiche • Assessorati ai beni e alle attività culturali e alle politiche giovanili e al turismo • ISTAT • SIAE • Osservatorio dello spettacolo - MIBAC MUSICard D Campania 14 INDAGINE SUL CAMPO Successivamente all’indagine desk è stata svolta un’indagine sul campo da parte di tecnici mirante a rilevare caratteristiche quantitative e qualitative non desumibili dalle fonti già consultate nell’indagine desk. In particolare sono state effettuate rilevazioni allo scopo di accertare le caratteristiche dell’offerta rispetto alla fruizione. Questa analisi è stata effettuata attraverso una scheda di rilevazione contenente le caratteristiche del luogo: • la localizzazione • la gestione • la tipologia di evento/spettacolo • il prezzo di vendita • il numero di spettatori medio per mese e per settacolo • la stagionalità • le altre eventuali informazioni Il risultato ottenuto da questa attività è stata la classificazione dei soggetti che saranno convenzionati sulla base della diversa tipologia di partecipazione, del livello di attrattività e della valutazione economica. ANALISI DELLA DOMANDA E TARGET DI RIFERIMENTO L’analisi della domanda del settore musicale in Campania si basa sui dati relativi al pubblico degli spettacoli dal vivo, come le rappresentazioni teatrali e musicali e degli intrattenimenti vari. In particolare nelle attività teatrali rientrano tutte le manifestazioni svolte anche al di fuori degli spazi teatrali e musicali tradizionali e comprendono gli spettacoli di prosa, il teatro dialettale, la lirica e i balletti, i concerti e gli spettacoli di musica leggera e di arte varia, gli spettacoli di burattini e marionette, nonché i saggi culturali. Lo studio della domanda consente di conoscere in profondità i fruitori del settore musica e spettacolo e di programmare di “servirli” in maniera ottimale attraverso la progettazione e successivamente alla realizzazione della Musicard. L’analisi della domanda, infatti, è fondamentale per comprendere “chi è” e “come si comporta” il target di riferimento e quali sono le esigenze del pubblico effettivo e di quello potenziale. Le principali informazioni statistiche che permettono lo studio della domanda in oggetto sono elaborate dall’Istat su dati rilevati dalla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Di rilevante importanza per profilare l’utente tipo sono anche i dati e le informazioni reperite attraverso: • CEDIM – Comitato Nazionale Comitato Nazionale Italiano Musica. Il Comitato si propone anche di favorire la conservazione, lo sviluppo e la divulgazione dell’informazione, della documentazione, della raccolta dati e favorire ricerche e iniziative pubbliche e private di interesse musicale e musicologico grazie all'implementazione di banche dati riguardanti i settori del mondo della musica (BDMI, BDCI e l'Archivio Musicale del Mediterraneo);. • Direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero per i beni e le attività culturali (che continua alcune attività esercitate dall’ETI - Ente Teatrale Italiano) • FNAS - Federazione Nazionale Arte di Strada • AIRDANZA - Associazione Italiana per la Ricerca sulla Danza • BURCARDO - Biblioteca e raccolta teatrale del burcardo MUSICard D Campania 15 • FIMI – Federazione Industria di Mercato Italiana. In una sua ricerca di mercato la Federazione mette in evidenza come negli ultimi tre anni sono aumentati di circa 3 milioni e mezzo i consumatori stabili di contenuti culturali e musicali attraverso le tecnologie digitali Il risultato di questo tipo di indagine è stata la stima degli utenti e della propensione al consumo e il pricing della card MAPPATURA DEGLI STAKEHOLDERS Questa mappatura è servita ad individuare attraverso interviste bilaterali e Focus Group4 tutti gli attori da coinvolgere nel progetto oltre i soggetti proponenti, prioritariamente tutti i soggetti, gli enti, le istituzioni presenti ed attive sul territorio di riferimento e potenzialmente in grado di esprimere una propria visione del progetto e del territorio, dei suoi problemi, delle prospettive di sviluppo del comparto e delle azioni da intraprendere in un’ottica di valorizzazione del settore dello spettacolo e della musica in particolare. Gli strumenti utilizzati per l’indagine sono stati: • Lettura dei questionari con risposte aperte e chiuse • Compilazione e lettura dei report delle interviste (dirette bilaterali, focus group,) e delle indagini (desk e sul campo) effettuate • Compilazione e lettura di tabelle, grafici, mappe concettuali Il risultato delle interviste ha permesso l’individuazione dei criteri per la classificazione dei soggetti che potenzialmente parteciperanno allo start up del progetto e del ruolo che essi dovranno avere nella Card. INDIVIDUAZIONE DEI SERVIZI DEDICATI Ai fini della progettazione della Musicard è stato altresì fondamentale individuare dettagliatamente i servizi legati alla fruizione dei siti e iniziative musicali. Sono stati individuati i punti di accoglienza ed informazione strategici per il loro posizionamento ai siti di interesse musicale. Analizzata la segnaletica di percorso, sono stati individuati dei servizi specifici di promozione e convenzioni con strutture ricettive, studiati e proposti percorsi tematici da includere nell'offerta della card. Inoltre sono stati individuati, spettacoli, rassegne musicali, laboratori artistici, laboratori artigianali della tradizione musicale partenopea. Questo tipo di indagine ha permesso l’individuazione e classificazione di servizi ed esercizi convenzionati da includere nella card. 4] Più complessa ma sicuramente molto utile è una tecnica di intervista ad un campo omogeneo di soggetti per approfondire un determinato tema. A ciascun FC partecipa un facilitatore che modera la discussione e un esperto settoriale che affronta i problemi fornendo il proprio contributo tecnico. L’individuazione dei fabbisogni e delle criticità territoriali è resa possibile grazie all’integrazione di differenti elementi quali: • analisi e valutazione del sistema di offerta • criteri per la classificazione di soggetti sulla base del contenuto • contenuti, riflessioni e proposte emerse dallo studio dei risultati delle interviste effettuate agli stakeholders individuati al punto 2. • Analisi e valutazione dell’evoluzione del sistema di domanda La valutazione dei fabbisogni e delle criticità emersi consente di studiare un “prodotto” che abbia come obbiettivo un adeguamento dell’offerta ai bisogni realmente espressi. MUSICard D Campania 16 LA PROGETTAZIONE DI LABORATORI L’analisi comparativa delle maggiori istituzioni nazionali ed internazionali specializzate nella didattica musicale con l’obiettivo di comprendere quali siano gli stili ed i modelli più all’avanguardia nell’ambito della didattica musicale e definirne l’applicabilità all’interno dell’offerta della Musicard al fine di progettare laboratori ed attività didattiche differenziate per i diversi possibili fruitori dei servizi previsti dalla card. È stata svolta la seguente articolazione delle attività: • Analisi conoscitiva volta a scoprire eventuali precedenti specifici (offerta di didattica musicale la cui fruizione avviene attraverso l’adesione ad una card multifunzione del settore musicale) • Analisi comparativa dell’offerta di didattica musicale messa a punto da alcune delle maggiori istituzioni musicali • Definizione di un modello di offerta didattica • Definizione di strumenti e inventari LA DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA MUSICARD Per comprendere quali siano i modelli che in base a caratteristiche tecniche, tecnologiche e gestionali risultino maggiormente adatti e funzionali alla fase di startup della Musicard è stata svolta una analisi delle possibilità di integrazione dei sistemi di biglietteria relativi ai siti che si andranno a coinvolgere: • Analisi delle possibilità di integrazione di trasporti pubblici • Analisi di diverse possibilità di integrazione della fruizione abbinata di spettacoli, eventi e di servizi turistici • Verifica dei moduli applicabili ai diversi soggetti da integrare all’interno della card • Definizione dell’architettura del sistema Inoltre sono stati analizzati dei modelli applicabili e dei possibili contenuti integrabili all’interno di Musicard. Questa analisi è stata realizzata con il confronto con soggetti altamente qualificati (professionisti ed aziende) nel settore di riferimento: • Ingegneri informatici • Sistemisti • Sviluppatori di software • Esperti di diritti d’autore e regolamenti SIAE Definizione degli aspetti economico – finanziari: • Metodologie di determinazione del piano finanziario pluriennale • Metodologie per l’analisi costi – benefici • Definizione delle politiche di pricing Definizione della fattibilità economico finanziaria della Musicard: • Ingressi agevolati • Ingressi scontati • Partecipazione ad eventi ed inaugurazioni • Sconti negli esercizi convenzionati • Trasporti pubblici MUSICard D Campania 17 IL PIANO FINANZIARIO PLURIENNALE La definizione del piano finanziario è stata effettuata sulla base della caratteristiche tecniche del biglietto integrato Musicard per l’ingresso ai siti e ai monumenti della città di Napoli inclusi nell’offerta, utilizzo di trasporti pubblici, la partecipazione ad eventi musicali, l’accesso a servizi commerciali convenzionati e la verifica di compatibilità con la città. IL PIANO MARKETING TERRITORIALE L’elaborazione di un piano di azioni attraverso l'analisi e la scelta delle leve di marketing più adatte al raggiungimento dell'obiettivo, dal consenso degli stakeholders alla scelta dei pacchetti dell’offerta, dagli strumenti di promozione alla comunicazione integrata sarà effettuato attraverso lo studio degli interventi per la progettazione di un brand territoriale di Napoli Città della Musica e attraverso un’architettura articolata che prenda in considerazione le altre risorse del territorio (ambientali, culturali e storiche), le competenze distintive e i servizi turistici offerti; gli interventi prevedranno la realizzazione di azioni previste dalla strategia di marketing territoriale pianificata attraverso la scelta di strumenti più efficaci quali: • realizzazione di campagne di comunicazione esterna • progetti di comunicazione interna al fine di ottenere consenso e coinvolgimento della comunità locale • ideazione e realizzazione di eventi, festival e spettacoli musicali • attività di didattica e di formazione • costruzione di itinerari tematici e attività di animazione culturale • azioni di co-marketing con partner internazionali che operano nel settore della musica FASE 2 Redazione del progetto per lo sviluppo di un’applications smartphone, per: • la promozione culturale, con accesso a informazioni dettagliate sui servizi offerti da Musicard attraverso un’interfaccia web di accesso al database Campania>Artecard • georeferziazione personalizzata dei luoghi inclusi nell’offerta turistico culturale • il supporto alla visita, con accesso a informazioni dettagliate relative ai luoghi e gli eventi inclusi nell’offerta ATTIVITÀ PREVISTE 1. Definizione delle caratteristiche hardware e software del sistema per l’applicativo smartphone che dovranno risultare compatibili con il data base e l’infrastruttura informatica già esistente del sistema Campania>Artecard gestito dalla Regione Campania 2. Analisi della struttura generale del sistema 3. Analisi della struttura di reporting, ovvero di un’interfaccia web che alimenti l’infrastruttura informatica Campanai>Artecard già esistente e attraverso la quale già si realizzano report statistici 4. Verifiche di compatibilità dei sietemi di gestione on line per la bigliettazione relativa ai siti e/o agli spettacoli 18 MUSICard D Campania Parte PRIMA 19 MUSICard D Campania ANALISI QUANTITATIVA DEL SETTORE MUSICALE N apoli intesa come città della musica non figura nel novero delle tante ricerche dedicate alla città, manca, quindi, una vera e propria analisi empirica del suo sistema musicale. Sono state analizzate sia la domanda che l’offerta del settore musicale a livello nazionale, regionale e, in maniera dettagliata, nella città di Napoli. I risultati emersi sono fondamentali ai fini della previsione di azioni strategiche da intraprendere per la progettazione e implementazione delle linee guide dello strumento Musicard. ANALISI DELLA DOMANDA IN ITALIA Lo studio della domanda in Italia è stato svolto su base biennale, confrontando l’andamento dei dati tra gli anni 2007/2008 e 2009/2010. Rispetto al totale complessivo di tutte le attività di spettacolo nazionali, relativamente all’Attività Concertistica Italiana, si sono registrati i seguenti dati: • Gli ingressi sono stati il 4,8% nel biennio 2007-2008 e del 9,2% nel biennio 2009/2010 • Le presenze sono state pari all’8,9% negli anni 2007/2008 e dell’8,0% nel biennio 2009/2010 • La spesa al botteghino è stata pari al 20,7% negli anni 2007/2008 e al 10,5% nel biennio 2009/2010 • La spesa del pubblico ha rappresentato il 15,3% in entrambi i periodi analizzati • Il volume d’affari ha rappresentato il 10,7% nel primo periodo e l’11,7% nel secondo. Per l’Attività Teatrale Italiana, si sono registrati i seguenti dati rispetto al totale complessivo di tutte le attività di spettacolo nazionale: • Gli ingressi sono stati il 9,6% nel biennio 2007-2008 e del 18,3% nel periodo successivo • Le presenze hanno rappresentato il 4,4% nel biennio 2007-2008 e il 3,7% nel periodo seguente • La spesa al botteghino è stata pari al 34,5% per il primo periodo e al 32,6% nel secondo • La spesa del pubblico è stata pari al 25,8% nel primo biennio e al 22,9% nel secondo • Il volume d’affari generato è stato pari al 17,5% nel primo biennio e al 17,3% nel secondo. ATTIVITÀ DI SPETTACOLO IN ITALIA - ANNI 2007-2008 ATTIVITÀ SPETTACOLO INGRESSI PRESENZE SPESA BOTTEGHINO SPESA PUBBLICO CONCERTISTICA 23.417.014 6.740.807 454.750.176,38 562.202.137,33 608.768.312,71 TEATRALE 46.666.590 6.371.578 761.227.561,66 942.945.988,78 990.136.536,11 ALTRE ATTIVITÀ 417.121.827 63.025.765 988.159.218 2.155.624.012 4.070.413.482 TOTALE COMPLESSIVO 487.205.431 76.138.150 2.204.136.956,21 3.660.772.138,36 5.669.318.331,16 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE VOLUME D’AFFARI 20 MUSICard D Campania ATTIVITÀ DI SPETTACOLO IN ITALIA - ANNI 2009-2010 ATTIVITÀ SPETTACOLO INGRESSI PRESENZE SPESA BOTTEGHINO SPESA PUBBLICO VOLUME D’AFFARI CONCERTISTICA 22.843.112 6.072.196 248.682.447 607.828.266 650.829.281 TEATRALE 45.475.276 2.745.376 771.992.189,18 911.318.518 966.867.474 ALTRE ATTIVITÀ 180.370.511 66.068.682 1.349.620.600 2.454.227.441 3.965.655.677 TOTALE COMPLESSIVO 248.688.899 74.886.254 2.370.295.236 3.973.374.225 5.583.352.432 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Confrontando i due bienni si evince, per l’Attività Concertistica Italiana, che: • Gli ingressi sono diminuiti complessivamente del 2,5% • Le presenze hanno subito un calo del 9,9% • La spesa al botteghino ha subito anch’essa un calo del 45,3% • La spesa del pubblico ha registrato un incremento dell’8,1% • Il volume d’affari è aumentato del 6,9% Relativamente all’Attività Teatrale dal confronto dei due bienni si evince che: • Gli ingressi sono diminuiti del 2,6% • Le presenze hanno subito un calo, del 57,0% • La spesa al botteghino ha subito un lieve incremento dell’1,4% • La spesa del pubblico ha registrato un calo del 3,4% • Il volume d’affari è diminuito del 2,4% L’analisi della domanda nel settore musicale nazionale ha consentito di delineare la trasformazione della domanda evidenziando, per l’Attività Concertistica, che: • Gli ingressi mostrano un lieve incremento + 0,68% tra il 2007 e 2008. La variazione percentuale mostra, invece, un trend negativo, - 3,5%, nel biennio successivo • Le presenze evidenziano un trend negativo del 28,3% nel primo biennio e una crescita del 30,3% tra il 2009 e il 2010 ATTIVITÀ CONCERTISTICA - INGRESSI E PRESENZE IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 14 12 10 8 6 4 2 0 2007 2008 2009 2010 INGRESSI 11.668.740 11.748.274 11.623.236 11.219.876 PRESENZE 3.926.055 2.814.752 2.636.961 3.435.235 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE 21 MUSICard D Campania • La spesa al botteghino evidenzia un trend in crescita tra il 2007 e il 2008 (7,8%) per poi registrare un lieve calo del 3,6% nei due anni successivi • La spesa del pubblico presenta lo stesso trend con una crescita negli anni 2007 e 2008 del 5,6% e un calo tra il 2009 e 2010 del 4,6% ATTIVITÀ CONCERTISTICA - SPESA AL BOTTEGHINO E SPESA DEL PUBBLICO IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 350 300 250 200 150 100 50 0 2007 2008 2009 2010 SPESA BOTTEGHINO 218.841.790 235.908.386 257.693.356 248.424.754 SPESA PUBBLICO 273.432.291 288.769.846 311.121.581 296.706.685 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • Il volume d’affari evidenzia un trend in crescita tra il 2007 e il 2008, + 4,3%, per poi registrare un calo del 4,7% nei due anni successivi ATTIVITÀ CONCERTISTICA - VOLUME D’AFFARI IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 340 330 320 310 300 290 280 VOLUME D’AFFARI 2007 2008 2009 2010 297.962.344 310.805.969 333.243.252 317.586.030 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE L’analisi della domanda nel settore musicale nazionale ha consentito di delineare una trasformazione della domanda evidenziando, per l’Attività Teatrale, che: • Gli ingressi mostrano un trend negativo tra il 2009 e 2010 pari al 7,4%. Una lievissima crescita dell’1% si evidenzia nel biennio successivo 22 MUSICard D Campania • Le presenze presentano un trend negativo in entrambi i bienni. Un calo del 15,0% tra il 2007 e il 2008 e dell’8,1% tra il 2009 e il 2010 ATTIVITÀ TEATRALE - INGRESSI E PRESENZE IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 30 25 20 15 10 5 0 2007 2008 2009 2010 INGRESSI 24.231.160 22.435.430 22.628.447 22.846.829 PRESENZE 3.443.352 2.928.226 1.430.830 1.314.546 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • La spesa al botteghino evidenzia un trend negativo tra il 2007 e il 2008 del 7,8% per poi registrare un incremento, nel biennio successivo, del 3,5% • La spesa del pubblico registra un calo della spesa del 10,89% tra il 2007 e il 2008 mentre la variazione percentuale tra il 2007 e il 2008 segna una ripresa dell’1,1% ATTIVITÀ TEATRALE - SPESA AL BOTTEGHINO E SPESA DEL PUBBLICO IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 600 500 400 300 200 100 0 2007 2008 2009 2010 SPESA BOTTEGHINO 396.083.236 365.144.299 379.334.861 392.657.328 SPESA PUBBLICO 498.630.647 444.315.342 453.288.365 458.030.153 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • Il volume d’affari evidenzia un calonel periodo tra il 2007 e il 2008 del 9,8% e dello 0,5% nei due anni successivi 23 MUSICard D Campania ATTIVITÀ TEATRALE - VOLUME D’AFFARI IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 530 520 510 500 490 480 470 460 450 440 VOLUME D’AFFARI 2007 2008 2009 2010 520.543.540 469.592.996 484.707.474 482.160.548 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE 24 MUSICard D Campania ANALISI DELLA DOMANDA IN CAMPANIA L o studio della domanda in Campania è stato svolto su base biennale - anni 2007/2008 e 2009/2010. Si è dapprima effettuata un’analisi del rapporto tra i dati regionali rispetto a quelli nazionali e poi si è confrontato l’andamento dei valori nei bienni. Relativamente all’Attività Concertistica Campana, nell’arco temporale 2007-2010, si sono registrati i seguenti dati rispetto al totale dell’Attività Concertistica Italiana: • Gli ingressi sono stati l’8,8% nel biennio 2007-2008 e il 4,4% nell’arco temporale successivo • Le presenze sono state pari al 4,0% negli anni 2007/2008 e al 2,3% nel biennio successivo • La spesa al botteghino è stata pari al 3,5% negli anni 2007/2008 all’ 8,1% nei due anni successivi • La spesa del pubblico ha rappresentato il 3,6% nel primo periodo e il 4% nel biennio successivo • Il volume d’affari ha rappresentato il 3,7% nel primo periodo e il 4,0% nel secondo. Riguardo ai dati, l’Attività Teatrale campana rispetto al totale dell’Attività Teatrale nazionale: • Gli ingressi sono stati il 7% nel biennio 2007-2008 e il 6,9% nel periodo successivo • Le presenze hanno rappresentato il 3,7% nel biennio 2007-2008 e il 7,1% nel periodo seguente • La spesa al botteghino è stata pari al 7% in entrambi i periodi • La spesa del pubblico è stata pari al 6,2% nel primo biennio e al 6,3% nel secondo • Il volume d’affari generato è stato pari al 6,2% nel primo biennio e al 6,1% nel secondo. ATTIVITÀ DI SPETTACOLO IN ITALIA E IN CAMPANIA - ANNI 2007-2008 ATTIVITÀ SPETTACOLO INGRESSI PRESENZE SPESA BOTTEGHINO SPESA PUBBLICO VOLUME D’AFFARI CONCERTISTICA IN ITALIA 23.417.014 6.740.807 454.750.176 562.202.137 608.768.312 CONCERTISTICA IN CAMPANIA 881.455 266.989 16.076.038 20.327.724 22.261.863 TEATRALE IN ITALIA 46.666.590 6.371.578 761.227.561 942.945.988 990.136.536 3.265.758 238.829 53.410.972 58.395.995 61.681.807 TEATRALE IN CAMPANIA ATTIVITÀ DI SPETTACOLO IN ITALIA E IN CAMPANIA - ANNI 2007-2008 ATTIVITÀ SPETTACOLO INGRESSI PRESENZE SPESA BOTTEGHINO SPESA PUBBLICO VOLUME D’AFFARI CONCERTISTICA IN ITALIA 22.843.112 6.072.196 248.682.447 607.828.266 650.829.281 CONCERTISTICA IN CAMPANIA 995.615 141.131 20.142.384 24.294.508 26.256.356 TEATRALE IN ITALIA 45.475.276 2.745.376 771.992.189 911.318.518 966.867.474 3.136.777 194.234 53.408.867 57.723.171 59.451.253 TEATRALE IN CAMPANIA FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE L’analisi della domanda nel settore musicale in Campania ha evidenziato, per l’Attività Concertistica, che: • Gli ingressi mostrano un incremento tra il 2007 e 2008 del 27,2%. Nel biennio successivo purtroppo 25 MUSICard D Campania si registra un calo del 26,8% • Le presenze presentano un trend positivo del 47,6% nel primo biennio e un calo del 29,4% tra il 2009 e il 2010 ATTIVITÀ CONCERTISTICA - INGRESSI E PRESENZE IN CAMPANIA - ANNI 2007-2010 * 700 600 500 400 300 200 100 0 2007 2008 2009 2010 INGRESSI 387.921 493.534 574.729 420.886 PRESENZE 107.829 159.160 82.710 58.421 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • La spesa al botteghino evidenzia un trend in crescita tra il 2007 e il 2008, +47,6%, per poi registrare un calo del 27% nei due anni successivi • La spesa del pubblico registra una crescita negli anni 2007 e 2008 del 40,6% e un calo tra il 2009 e 2010 del 22,3% ATTIVITÀ CONCERTISTICA - SPESA AL BOTTEGHINO E SPESA DEL PUBBLICO IN CAMPANIA - ANNI 2007-2010 * 16 14 12 10 8 6 4 2 0 2007 2008 2009 2010 SPESA BOTTEGHINO 6.492.590 9.583.448 11.640.688 8.501.696 SPESA PUBBLICO 8.447.203 11.880.521 13.672.846 10.621.662 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • Il volume d’affari evidenzia un incremento tra il 2007 e il 2008 del 41,2% e un calo del 18,9% nei due anni successivi 26 MUSICard D Campania ATTIVITÀ TEATRALE - VOLUME D’AFFARI IN ITALIA - ANNI 2007-2010 * 16 14 12 10 8 6 4 2 0 VOLUME D’AFFARI 2007 2008 2009 2010 9.229.120 13.032.743 14.496.655 11.759.701 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Dall’analisi della domanda nel settore musicale campano è emerso, per l’Attività Teatrale, che: • Gli ingressi evidenziano un trend negativo con una variazione percentuale del 2008, rispetto all’anno precedente, del 16,6%. Un lieve incremento, + 0,2%, si evidenzia tra il 2010 rispetto al 2009 • Le presenze mostrano un trend negativo tra il 2007 e il 2008 pari al 28,9%. Una crescita dell’8,7% si evidenzia nel biennio successivo. ATTIVITÀ TEATRALE - INGRESSI E PRESENZE IN CAMPANIA - ANNI 2007-2010 *2 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 INGRESSI PRESENZE 2007 2008 2009 2010 1.566.729 1.570.048 1.780.497 1.485.261 139.529 99.300 93.062 101.172 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • La spesa al botteghino evidenzia un trend negativo tra il 2007 e il 2008 del 13,24% per poi registrare un incremento, nel biennio successivo, + 3,5% • La spesa del pubblico registra un calo del 14,6% tra il 2007 e il 2008 mentre la variazione percentuale tra il 2007 e il 2008 segna una ripresa del 3,8%. 27 MUSICard D Campania ATTIVITÀ TEATRALE - SPESA AL BOTTEGHINO E SPESA DEL PUBBLICO IN CAMPANIA - ANNI 2007-2010 * 35 30 25 20 15 10 5 0 2007 2008 2009 2010 SPESA BOTTEGHINO 28.599.401 24.811.571 26.251.303 27.157.564 SPESA PUBBLICO 31.498.429 26.897.566 28.318.342 29.404.829 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE • Il volume d’affari evidenzia un calo tra il 2007 e il 2008 del 14% e un incremento del 3,9% nei due anni successivi. ATTIVITÀ TEATRALE - VOLUME D’AFFARI IN CAMPANIA - ANNI 2007-2010 * 34 33 32 31 30 29 28 27 26 VOLUME D’AFFARI 2007 2008 2009 2010 33.158.981 28.522.826 29.154.844 30.296.409 *I VALORI SONO ESPRESSI IN MILIONI DI EURO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE 28 MUSICard D Campania ANALISI DELLA DOMANDA NELLA CITTÀ DI NAPOLI N ell’effettuare l’analisi della domanda nel comparto musicale della città di Napoli è stato ritenuto opportuno sottolineare come i dati disponibili sugli ingressi agli eventi musicali sono poco dettagliati sia perché non contengono le informazioni specifiche relative agli abbonamenti sia perché non offrono possibilità di distinguere gli spettatori stranieri da quelli italiani. Per la progettazione della Musicard la componente extra-nazionale della domanda avrebbe avuto un peso significativo nelle azioni da intraprendere nella politica di comunicazione e promozione della card. Inoltre anche se tutti gli spettacoli hanno una struttura tariffaria differenziata per fasce di età i dati reperiti sono raccolti in maniera aggregata. Individuare la componente demografica relativa all’età degli spettatori avrebbe sicuramente rafforzato i risultati dell’indagine multiscopo (di seguito dettagliata) che ha indirizzato la progettazione dei modelli/tipologia di card che caratterizzano l’offerta Musicard. Ciononostante le informazioni reperite consentono di analizzare l’andamento di due indicatori fondamentali: i flussi degli Ingressi ai luoghi della musica nella città di Napoli e la relativa Spesa al botteghino. Gli Ingressi Lo studio effettuato mostra come nel 2010 rispetto all’anno precedente, per l‘attività teatrale a Napoli, si sia verificato un calo negli ingressi agli spettacoli di Teatro e Rivista e Commedia Musicale. Un incremento del 53% e del 24% hanno registrato invece rispettivamente la Lirica e il Balletto. ATTIVITÀ TEATRALE A NAPOLI ANNI 2009-2010 - NUMERO INGRESSI PER AGGREGATO B1 - Teatro B2 - Lirica 2009 2010 B-3 Rivista e Commedia Musicale B4 - Balletto Altro teatro (burattini, arte varia e circo) 819.633 32.975 81.085 49.862 17.058 708.572 50.672 80.420 62.034 17.322 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE L’attività concertistica a Napoli, nel 2010, mostra un calo del 28% negli ingressi agli spettacoli di Musica Classica; una diminuzione del 7% per la Musica Leggera e la Musica Jazz mostra anch’essa una contrattura con un calo del 42%. 29 MUSICard D Campania ATTIVITÀ CONCERTISTICA A NAPOLI ANNI 2009-2010 - NUMERO INGRESSI PER AGGREGATO 819.633 81.085 49.862 67.057 109.904 5.103 C1 - Concerti Classici C2 - Concerti di Musica Leggera C3 - Concerti Jazz 2009 2010 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Spesa al botteghino Per quanto concerne l’attività teatrale, nel 2010 l’unico aggregato a registrare una crescita sorprendente, rispetto al 2009 è il Balletto. La relativa spesa al botteghino risulta infatti triplicata per questa tipologia di spettacolo. Si è passati da 607.525 euro nel 2009 a 1.852.066 euro nel 2010. ATTIVITÀ TEATRALE A NAPOLI ANNI 2009-2010 - SPESA AL BOTTEGHINO PER AGGREGATO B1 - Teatro 2009 2010 B2 - Lirica B-3 Rivista e Commedia Musicale 12.757.088 1.597.010 1.557.424 607.525 132.240 10.004.175 1.575.301 1.042.484 1.852.066 290.217 B4 - Balletto Altro teatro (burattini, arte varia e circo) FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE I dati relativi alla spesa al botteghino dell’attività concertistica mostrano un calo dell’8% per i Concerti di Musica Classica e del 64% per i Concerti Jazz. Un incremento significativo è registrato per i Concerti di Musica Leggera (+24 %). 30 MUSICard D Campania ATTIVITÀ CONCERTISTICA A NAPOLI ANNI 2009-2010 - SPESA AL BOTTEGHINO PER AGGREGATO 871.641 2.156.451 244.388 799.681 2.680.979 88.360 C1 - Concerti Classici C2 - Concerti di Musica Leggera C3 - Concerti Jazz 2009 2010 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Conclusioni Alla luce dell’andamento complessivamente negativo evidenziato dagli indicatori della Spesa al botteghino e degli Ingressi (unica eccezione i Concerti di Musica Leggera con + 24%) bisogna tener presente che numerosi sono i cambiamenti che nella nostra società si stanno attuando. La congiuntura economica che stiamo attraversando ha sicuramente influenzato negativamente l’andamento degli indicatori che sono stati analizzati, si è verificata infatti un’evoluzione dei valori e bisogni degli spettatori, dei loro nuovi stili di vita e della loro nuova propensioni alla spesa. La progettazione del modello Musicard, partendo dalla consapevolezza dei mutamenti della domanda, cerca di stimolare la domanda attuale e potenziale offrendo un prodotto di “sistema” che individui e attragga nuovi potenziali pubblici al fine di far vivere l’esperienza musicale nella sua completezza. La Musicard, inoltre, nelle sue versioni punta a soddisfare i bisogni e le aspettative dei diversi tipi di pubblico attraverso differenti forme di fruizione del patrimonio musicale cittadino. Musicard, in definitiva, trasforma il ruolo del fruitore culturale: da destinatario passivo di uno spettacolo a protagonista partecipe di un percorso di sviluppo dell’intero sistema musicale della città di Napoli. 31 MUSICard D Campania INDAGINE MULTISCOPO “ASPETTI DELLA VITA QUOTIDIANA” L e informazioni contenute nell'indagine Multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" di Cultura in cifre5 dell’Istat, hanno consentito di profilare le persone che hanno assistito a spettacoli teatrali e concerti di musica classica e leggera in Italia nel corso del triennio 2005-2007. L’indagine è stata rivolta a persone di 6 anni e più che hanno ascoltato almeno un concerto di musica classica, di musica non classica e assistito a spettacoli teatrali nei 12 mesi precedenti l’intervista. I dati sono riferiti a 100 persone che hanno le stesse caratteristiche. Sono classificati in relazione ai seguenti parametri: • Sesso • Classe di età • Titolo di studio L’analisi delle persone che hanno assistito a concerti di musica classica, nel triennio di riferimento ha evidenziato una prevalenza femminile tra il pubblico. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA CLASSICA, CLASSIFICATE PER SESSO - ANNI 2005 - 2007 2007 Femmine 2006 Maschi 2005 8,2 8,4 8,6 8,8 9 9,2 9,4 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE I dati evidenziano che la fascia di età prevalente, per il range 11-34 anni, è quella rappresentata da persone di 20-24 anni. Mentre per il range 35-64 anni la fascia di età prevalente è quella rappresentata da persone di età compresa tra i 45 e i 54 anni. 5] Cultura in cifre è un sistema informativo dedicato alle statistiche culturali che contiene dati ed informazioni sulla produzione, la distribuzione e la partecipazione culturale in Italia. Il sito è ideato e realizzato dall'Unità operativa “Istituzioni e attività culturali", in collaborazione con l'Ufficio "Pianificazione e coordinamento per le innovazioni organizzative e i sistemi informativi", della Direzione centrale per le statistiche e le indagini sulle istituzioni sociali dell’Istat. 32 MUSICard D Campania PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA CLASSICA, CLASSIFICATE PER CLASSI DI ETÀ - ANNI 2005 - 2007 14,2 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 2005 2006 2007 Età 6/10 11/14 15/17 18/19 20/24 25/34 35/44 45/54 55/59 60/64 35/74 75+ Per quanto attiene il titolo di studio degli intervistati emerge che, per questo tipo di spettacoli, il titolo preminente è la laurea. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA CLASSICA, CLASSIFICATE PER TITOLI DI STUDIO - ANNI 2005 - 2007 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 LAUREA DIPL. SUPERIORE LICENZA MEDIA LICENZA ELEMENTARE 2005 2006 2007 Lo studio dei dati riguardanti le persone che hanno assistito a concerti di musica leggera, nel triennio di riferimento, hanno evidenziato che il pubblico è in prevalenza maschile. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA NON CLASSICA, CLASSIFICATE PER SESSO - ANNI 2005 - 2007 2007 Femmine 2006 Maschi 2005 16 17 18 19 20 21 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE L’analisi evidenzia che la fascia di età prevalente è quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 20 e i 24 anni, seguiti dagli appartenenti alla fascia di età 18-19 anni. 33 MUSICard D Campania PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA NON CLASSICA, CLASSIFICATE PER CLASSI DI ETÀ - ANNI 2005 - 2007 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2005 2006 2007 Età 6/10 11/14 15/17 18/19 20/24 25/34 35/44 45/54 55/59 60/64 35/74 75+ Per quanto attiene il titolo di studio degli intervistati emerge che, per questo tipo di musica, la laurea e il diploma si differenziano lievemente. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA NON CLASSICA, CLASSIFICATE PER TITOLI DI STUDIO - ANNI 2005 - 2007 40,0 35,0 30,0 25,0 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 LAUREA DIPL. SUPERIORE LICENZA MEDIA 2005 2006 LICENZA ELEMENTARE NESSUN TITOLO DI STUDIO 2007 Lo studio delle informazioni riguardanti gli spettatori di eventi teatrali, nel triennio di riferimento, ha evidenziato che il pubblico è in prevalenza femminile. I dati evidenziano altresì un aumento costante per entrambi i generi di persone. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A SPETTACOLI TEATRALI, CLASSIFICATE PER SESSO - ANNI 2005 - 2007 2007 Femmine 2006 Maschi 2005 0 5 10 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE 15 20 25 34 MUSICard D Campania L’analisi evidenzia che la fascia di età prevalente è quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 11 e i 14 anni, seguiti dagli appartenenti alla fascia di età 6-10 anni e 15-17 anni. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A SPETTACOLI TEATRALI, CLASSIFICATE PER CLASSI DI ETÀ - ANNI 2005 - 2007 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 2005 2006 2007 Età 6/10 11/14 15/17 18/19 20/24 25/34 35/44 45/54 55/59 60/64 35/74 75+ FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE L’indagine svolta individua anche per regioni gli spettatori che hanno assistito a concerti di musica classica, non classica e spettacoli. In questa sede l’attenzione è rivolta alla Campania per analizzare, nell’arco temporale individuato, l’andamento della tipologia di spettacolo. Nell’anno 2007 si evidenzia un incremento, rispetto al 2005, delle persone che hanno assistito a spettacoli teatrali; si è passati infatti da una media di 18,6 a 19,6 e un incremento anche delle persone che hanno assistito a musica non classica con un passaggio da una media di 18,6 nel 2005 al 19,6 nell’ano 2007. Un calo si evidenzia nella musica classica. Gli spettatori, infatti, passano da una media di 6,9 nel 2005 a 5,7 nel 2007. PERSONE CHE HANNO ASSISTITO A CONCERTI DI MUSICA CLASSICA, NON CLASSICA E SPETTACOLI IN CAMPANIA - ANNI 2005 - 2007 25 CONCERTI MUSICA CLASSICA 20 CONCERTI MUSICA NON CLASSICA 15 SPETTACOLI TEATRALI 10 5 0 2005 2006 2007 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE SINTESI ANALISI DELLA DOMANDA ...in Italia Per l’analisi della domanda, confrontando i bienni 2007/2008 e 2009/2010, si evince, per l’Attività Concertistica Italiana, che: • Gli ingressi sono diminuiti complessivamente del 2,5% • Le presenze hanno subito un calo del 9,9% MUSICard D Campania 35 • La spesa al botteghino ha subito anch’essa un calo del 45,3% • La spesa del pubblico ha registrato un incremento dell’8,1% • Il volume d’affari è aumentato del 6,9%. Relativamente all’Attività Teatrale Italiana dal confronto dei due bienni si evince che: • Gli ingressi sono diminuiti del 2,6% • Le presenze hanno subito un calo, - 57,0% • La spesa al botteghino ha subito un lieve incremento dell’1,4% • La spesa del pubblico ha registrato un calo del 3,4% • Il volume d’affari è diminuito, - 2,4%. ...in Campania Nel biennio 2009/2010 l’Attività Concertistica Campana, rispetto al valore nazionale, ha rappresentato: • Il 4,4% degli ingressi (↓) • Il 2,3% delle presenze (↓) • L’ 8,1% della spesa al botteghino (↑) • Il 4% della spesa del pubblico (↑) • Il 4% del volume d’affari (↑) Nel biennio 2009/2010 l’Attività Teatrale Campana, rispetto al valore nazionale, ha rappresentato: • Il 6,9% degli ingressi (↓) • Il 7,1% delle presenze (↑) • Il 7% della spesa al botteghino (-) • Il 6,3% della spesa del pubblico (↑) • Il 6,1% del volume d’affari (↓) ...a Napoli, esclusivamente nel biennio 2009-2010 L’Attività Teatrale: dall’analisi dei dati è emerso che nella città di Napoli il numero degli ingressi è diminuito dell’8% e la spesa al botteghino ha subito anch’essa una contrattura dell’11%. L’unico aggregato a registrare incrementi interessanti è il Balletto, sia in termini di ingressi che per spesa al botteghino. Attività Concertistica: Il comparto dell’attività concertistica mostra complessivamente un calo. Gli ingressi sono diminuiti del 19% mentre si registra segno positivo, +9%, per la spesa al botteghino. Tale crescita è imputabile unicamente alla crescita della spesa al botteghino dei Concerti di Musica Leggera. RISULTATI INDAGINE MULTISCOPO ...in Italia L’analisi delle persone che hanno assistito a concerti di musica classica, nel triennio di riferimento, hanno evidenziato che il pubblico è in prevalenza femminile. I dati evidenziano che la fascia di età prevalente, per il range 11-34 anni, è quella rappresentata da persone di 20-24 anni. Mentre per il range 35-64 anni la fascia di età prevalente è quella rappresentata da persone di età compresa tra i 45 e i 54 anni. Per quanto attiene il titolo di studio degli intervistati emerge che, per questo tipo di spettacoli, il titolo preminente è la laurea. MUSICard D Campania 36 Lo studio dei dati riguardanti le persone che hanno assistito a concerti di musica leggera, nel triennio di riferimento, hanno evidenziato che il pubblico è in prevalenza maschile. L’analisi evidenzia che la fascia di età prevalente è quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 20 e i 24 anni, seguiti dagli appartenenti alla fascia di età 18-19 anni. Per quanto attiene il titolo di studio del campione emerge che, per questo tipo di musica, la laurea e il diploma hanno un leggero scarto. Lo studio delle informazioni riguardanti le persone che hanno assistito a spettacoli teatrali, nel triennio di riferimento, ha evidenziato che il pubblico è in prevalenza femminile. I dati evidenziano altresì un aumento costate per entrambe le categorie di persone. L’analisi evidenzia che la fascia di età prevalente è quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 11 e i 14 anni, seguiti dagli appartenenti alla fascia di età 6-10 anni e 15-17 anni. ...in Campania Nell’anno 2007 si evidenzia un incremento, rispetto al 2005, delle persone che hanno assistito a spettacoli teatrali, si è passati infatti da una media di 18,6 a 19,6 e un incremento anche delle persone che hanno assistito a musica non classica con un passaggio da una media di 18,6 nel 2005 al 19,6 nell’anno 2007. Un calo si evidenzia nella musica classica, gli spettatori, infatti, passano da una media di 6,9 nel 2005 a 5,7 nel 2007. 37 MUSICard D Campania ANALISI DELL’OFFERTA L o studio dell’offerta del settore musicale in Italia ed in Campania, è stata effettuato analizzando: • il numero di spettacoli • i “luoghi dello spettacolo” ANALISI DELL’OFFERTA IN ITALIA Da una prima analisi a carattere nazionale è emerso che, nell’arco temporale considerato, si sono tenute in Italia 12.201.672 attività di spettacolo di cui l’1,2% è rappresentato dall’attività concertistica e il 5% dall’attività teatrale. NUMERO DI SPETTACOLI IN ITALIA – ANNO 2007-2010 ATTIVITÀ DI SPETTACOLO 2007 2008 2009 2010 TOT. CONCERTISTICA 38.175 36.383 36.235 38.251 149.044 TEATRALE 169.226 156.477 144.997 140.945 611.645 ALTRE ATTIVITÀ 2.409.982 2.595.330 2.827.633 3.608.038 11.440.983 TOTALE 2.617.383 2.788.190 3.008.865 3.787.234 12.201.672 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Analizzando l’andamento degli spettacoli dell’Attività Concertistica in Italia evidenzia nel primo biennio un calo del - 4,7% e un incremento del 5,6% nel biennio successivo. L’Attività Teatrale ha registrato una perdita del – 7,5% nel primo biennio e del – 2,8% nel biennio 2009-2010. ATTIVITÀ CONCERTISTICA – NUMERO DI SPETTACOLI IN ITALIA - ANNI 2007 - 2010 180.000 160.000 140.000 120.000 100.000 80.000 60.000 40.000 20.000 0 ATTIVITÀ CONCERTISTICA ATTIVITÀ TEATRALE ATTIVITÀ CONCERTISTICA ATTIVITÀ TEATRALE 2007 38.175 169.226 2008 36.383 156.477 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE 2009 36.235 144.997 2010 38.251 140.945 38 MUSICard D Campania ANALISI DELL’OFFERTA IN CAMPANIA In Campania, nell’arco temporale considerato, si sono tenute 737.886 attività di spettacolo che rappresentano il 6% di tutti gli spettacoli tenutisi in Italia. Di tutte le attività di spettacolo lo 0,8% è rappresentato dall’attività concertistica e il 5,4% dall’attività teatrale. NUMERO SPETTACOLI IN CAMPANIA – ANNI 2007-2010 ATTIVITÀ DI SPETTACOLO 2007 2008 2009 2010 TOT. CONCERTISTICA 1,427 1.482 1.553 1.397 5.859 TEATRALE 10.727 9.692 10.380 9.406 40.205 ALTRE ATTIVITÀ 148.388 165.969 160.625 216.840 691.822 TOTALE 160.542 177.143 172.558 227.643 737.886 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE In Campania il confronto tra i bienni 2007/2008 e 2009/2010 ha prodotto i seguenti risultati: Per quanto riguarda l’Attività Concertistica nel primo biennio si è registrato un lieve incremento passando da 1.427 spettacoli nel 2007 a 1.482 nel 2008. Nel biennio successivo, invece, la flessione è stata delI’11,2%. L’Attività Teatrale registra nel primo biennio un calo del 10,6% e nell’arco temporale successivo del 10,4%. NUMERO SPETTACOLI IN CAMPANIA – ANNI 2007-2010 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 ATTIVITÀ CONCERTISTICA ATTIVITÀ TEATRALE 2007 2008 2009 2010 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE ANALISI DELL’OFFERTA NELLA CITTÀ DI NAPOLI L’obiettivo dell’analisi quantitativa di questo lavoro consiste nel “mappare” i luoghi della musica, analizzare lo scenario delle varie tipologie di spettacolo nonché l’andamento cronologico delle attività teatrali e di spettacolo al fine di individuare gli elementi di attrattività potenziale ed effettiva, nonché gli elementi di criticità tali da suggerire le linee strategiche per poter meglio comprendere le possibili linee d’azione che possono essere intraprese per la rivitalizzazione del comparto musicale della città di Napoli attraverso lo strumento Musicard. 39 MUSICard D Campania I luoghi della musica Il primo obiettivo dello studio quantitativo è ricostruire l’universo del sistema musicale cittadino. Attraverso i dati SIAE si è potuto delimitare il confine strutturale “musicale” presente nella città di Napoli. Lo scenario è molto vasto e spazia dagli alberghi agli auditorium, dai teatri alle sale cinematografiche, annoverando, nel 2009, 95 luoghi in cui si sono svolte attività teatrali e concertistica che nel 2010 sono diventati 120. Apparentemente sembrerebbe che i luoghi della musica siano aumentati ma questo dato non fa altro che confermare la tendenza del settore musicale napoletano a parcellizzare l'offerta sul territorio. Gli eventi non aumentano (come vedremo di seguito) ma si distribuiscono in più luoghi facendo così aumentare i locali censiti. Tale frammentazione fa, inoltre, aumentare i costi di gestione e fa disperdere nel caos la comunicazione della programmazione musicale. Tante piccole iniziative in tanti piccoli luoghi spesso legati a singole stagioni. Dei luoghi censiti saranno esaminati in maniera dettagliata (paragrafo funzione partecipativa) soltanto le strutture che rappresentano il Network di start up del progetto Musicard. L’andamento degli eventi Si è potuto altresì analizzare l’andamento degli eventi che si sono svolti a Napoli nel biennio 20092010. Dallo studio è emerso che nell’anno 2010, rispetto al 2009, si è avuta una diminuzione complessiva di eventi per entrambe le attività di spettacolo. ATTIVITÀ TEATRALE E CONCERTISTICA A NAPOLI – NUMERO EVENTI COMPLESSIVI - ANNI 2009 - 2010 ATTIVITÀ TEATRALE 2009 ATTIVITÀ CONCERTISTICA 2010 4.514 488 3.970 396 Nel dettaglio è possibile rilevare che, per quanto concerne l’attività teatrale, l’unico aggregato a registrare una crescita è il Balletto passando da 188 eventi nel 2009 a 200 nel 2010. ATTIVITÀ TEATRALE A NAPOLI – NUMERO EVENTI PER AGGREGATO - ANNI 2009 - 2010 2009 2010 B1 - Teatro B2 - Lirica 819.633 32.975 81.085 49.862 17.058 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE 819.633 32.975 81.085 49.862 17.058 B-3 Rivista e Commedia Musicale B4 - Balletto Altro teatro (burattini, arte varia e circo) 40 MUSICard D Campania L’attività concertistica ha registrato nel 2010, rispetto all’anno precedente, una contrazione in tutti e tre i comparti. ATTIVITÀ CONCERTISTICA A NAPOLI – NUMERO EVENTI PER AGGREGATO - ANNI 2009 - 2010 227 239 22 205 175 16 C1 - Concerti Classici C2 - Concerti di Musica Leggera 2009 2010 C3 - Concerti Jazz FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Dalla lettura dei dati è emerso che nella città di Napoli il numero di spettacoli dell’attività teatrale è diminuito del 12%. L’unico aggregato a registrare incrementi interessanti è il Balletto sia in termini di numero di spettacoli, che per ingressi e spesa al botteghino. L’attività concertistica mostra complessivamente un calo del 19%. L’osservazione che scaturisce dalla lettura di questi dati, fatta eccezione per il Balletto, è che il calo degli spettacoli debba essere necessariamente e tempestivamente interrotto attraverso il potenziamento dell’offerta di spettacoli nei luoghi della musica, stimolando la domanda latente. La tipologia di eventi In tutti i locali censiti dalla SIAE si sono svolte prevalentemente attività teatrali (3.495), seguiti dai concerti di Musica Classica (204) e dal Balletto (200). Di rilevante importanza anche Concerti di Musica Leggera con 175 spettacoli. La Rivista e Commedia Musicale registra 128 spettacoli, la Lirica 53 e i Concerti Jazz 16 manifestazioni. Nella voce Altro sono aggregati lo spettacolo di Burattini, Circo e Arte Varia che non rappresentano oggetto di analisi approfondita del presente lavoro. Nella tabella successiva sono dettagliate le attività di spettacolo per tipologia di “locale” che le ospita. 41 MUSICard D Campania ATTIVITÀ DI SPETTACOLO PER TIPOLOGIA DI “LOCALE” CHE LE OSPITA ATTIVITÀ TEATRALE TIPOLOGIA LOCALE EVENTI TEATRALI LIRICA ATTIVITÀ CONCERTISTICA CONCERTI CONCERTI CONCERTI ALTRO BALLETTO RIVISTA E CLASSICI JAZZ MUSICA COMMEDIA CIRCO MUSICALE BURATTINI LEGGERA ARTE VARIA ALBERGO 4 ARENA 25 ASSOCIAZIONE 59 AUDITORIUM 6 16 8 13 2 60 1 4 1 13 CINEMA 127 10 1 0 3 7 39 2 74 3 6 16 4 157 CIRCOLO 1 1 9 12 3 DISCOTECA 11 7 7 CHIESA 43 25 BAR COMPL.SPORTIVO 4 4 ALL’APERTO TOT. 26 26 HOTEL 1 1 ISTITUTO 1 1 MOSTRA/FIERA 3 MUSEO 44 NON SPECIFICATO 19 0 11 1 7 3 13 17 4 90 24 5 PALESTRA PARCO 1 3 3 137 141 4 PIANO BAR 9 RISTORANTE 4 SALA 52 SALA CONCERTO 20 SCUOLA 12 12 SEDE ASSOCIAZ. 43 43 TEATRO TEATRO TENDA 2896 9 9 52 164 16 3495 53 200 1 17 1 12 74 6 26 117 18 100 7 10 18 VILLA TOT 12 128 77 77 3 3427 51 1 1 175 204 2 16 4348 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE LA CRONOLOGICA DEGLI EVENTI Nello svolgere lo studio sull’offerta musicale nella città di Napoli particolare attenzione è stata rivolta all’analisi della cronologia degli eventi tenutisi nell’anno 2010. Sono stati analizzati sia gli eventi dell’aggregato teatrale che di quello concertistico. L’andamento degli eventi concertistici evidenzia che nei mesi primaverili l’offerta subisce un incremento a cui corrisponde un aumento della domanda. Scarsa l’offerta nei mesi estivi. Le attività teatrali sono molto numerose nei mesi invernali e quasi pari a zero nei mesi estivi. 42 MUSICard D Campania L’andamento dell’offerta di breve periodo, evidenzia spiccate oscillazioni nelle attività teatrali a fronte di una sorta di stabilizzazione per l’attività concertistica. Le attività teatrali, infatti, mostrano valori elevati nel periodo autunno/inverno a fronte di forti precipitazioni nel periodo primaverile per scomparire quasi in estate. L’attività concertistica invece è piuttosto stabile durante tutto l’arco temporale analizzato. ATTIVITÀ OFFERTA MUSICALE A NAPOLI NELL’ANNO 2010 600 500 400 300 ATTIVITà CONCERTISTICA 200 ATTIVITà TEATRALE 100 DICEMBRE NOVEMBRE OTTOBRE SETTEMBRE AGOSTO LUGLIO GIUGNO MAGGIO APRILE MARZO FEBBRAIO GENNAIO 0 L’andamento dettagliato delle due attività di spettacolo è stato studiato analiticamente in maniera da rilevare quali sono i periodi in cui si rende necessario un potenziamento dell’offerta musicale in città e quali le tipologia di eventi su cui puntare e quelli che possono rappresentare un potenziale latente. Per l’attività teatrale si è ritenuto opportuno separare gli eventi teatrali dagli altri aggregati per evitare che, graficamente, i primi mettessero in ombra gli altri in cui invece si sono riscontrati dettagli interessanti. Lo studio cronologico dell’aggregato teatro mette in evidenza come l’andamento degli spettacoli sia inversamente proporzionale alla bella stagione. Da Ottobre a Marzo si registra un aumento costante degli spettacoli. Da Aprile fino a Giugno inizia un calo costante fino a d arrivare al periodo Luglio-Settembre in cui gli eventi teatrali sono bassissimi con una media giornaliera di 2 spettacoli al giorno nel mese di luglio, 1 al giorno sia ad Agosto che a Settembre. ATTIVITÀ OFFERTA MUSICALE A NAPOLI NELL’ANNO 2010 600 TEATRO 500 400 300 200 100 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE DICEMBRE NOVEMBRE OTTOBRE SETTEMBRE AGOSTO LUGLIO GIUGNO MAGGIO APRILE MARZO FEBBRAIO GENNAIO 0 43 MUSICard D Campania L’analisi cronologia degli spettacoli di Lirica, Rivista e Commedia Musicale e Balletto mostra un andamento vario per aggregato anche se l’elemento in comune è che durante il periodo estivo quasi tutte le manifestazioni sono esigue. Per la Lirica l’andamento mostra un’attività di spettacolo avutasi da Gennaio a Maggio e durante il mese di Dicembre. Tale andamento rispecchia quello del cartellone del Teatro San Carlo . Il Teatro, infatti, nei mesi da Gennaio a Maggio aveva in cartellone un ricco calendario di appuntamenti conclusosi nel mese di Dicembre 2010 quando ha inaugurato la Stagione Lirica 2010-2011 con “Pergolesi in Olimpiade” . Nell’anno 2010 gli spettacoli di Rivista e Commedia Musicale si sono tenuti prevalentemente presso Il Teatro Augusteo (55 eventi), il Teatro Bellini (con 20 eventi), il Teatro Diana (15 eventi) e il Teatro Viviani (15 eventi). Le restanti manifestazioni si sono svolte tra il Teatro Delle Palme, il San Ferdinando e il Sannazaro, il Totò e il Teatro Tenda. Il periodo in cui si registra una fervida attività di tale tipologia di spettacolo è nei mesi da Aprile a Novembre. Il Balletto, che nell’anno di riferimento se ne è registrata una vera esplosione, è un’attività di spettacolo particolarmente viva nei mesi tra Aprile e Giugno e tra Novembre e Dicembre 2010. Nel trimestre gennaio-marzo le manifestazioni sono state piuttosto costanti con circa 13 Balletti per ogni mese. Tra Luglio e Ottobre invece gli appuntamenti sono stati rari. Le altre tipologie di spettacolo non rappresentando oggetto del presente studio e non saranno commentate. CRONOLOGIA AGGREGATO LIRICA, RIVISTA E COMMEDIA MUSICALE, BALLETTO ATTIVITÀ TEATRALE A NAPOLI - ANNO 2010 50 45 40 35 30 LIRICA 25 20 RIVISTA E C. 15 BALLETTO 10 ALTRO 5 DICEMBRE NOVEMBRE OTTOBRE SETTEMBRE AGOSTO LUGLIO GIUGNO MAGGIO APRILE MARZO FEBBRAIO GENNAIO 0 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Nella tabella seguente è stato rilevato l’andamento cronologico dell’attività concertistica tenutasi a Napoli nell’anno 2010. I risultati mettono in evidenza come i Concerti di Musica Classica siano spettacoli molto frequenti nei cartelloni dei principali teatri della città. Presso il Teatro San Carlo si sono svolti infatti circa il 25% del totale dei concerti tenutosi in città nel periodo di riferimento, seguito dal Teatro San Carluccio e dal Teatro Sannazaro con 8 e 4 concerti di musica classica. A pensare e ideare Concerti di Musica Classica sono soprattutto le associazioni e fondazioni (vedi fun- 44 MUSICard D Campania zione partecipativa) che sul territorio rappresentano i principali organizzatori musicali. Questi ultimi organizzano concerti presso: • musei (Museo Diocesano, Museo Duca Di Martina, Palazzo Reale e museo di San Martino); • chiese (Cappella Palatina, Chiesa Anglicana, Cappella San Salvatore, Chiesa Immacolata Concezione, Chiesa Santa Caterina da Siena, Chiesa Santa Maria di Donna Regina Nuova e Vecchi)a; • all’aperto (Cortile di Palazzo Reale e Villa Pignatelli); • nelle sale concerto (Palazzo Reale e Oneto Maglione); Il trimestre Luglio – Agosto è il periodo in cui non si registra nessun Concerto di Musica Classica, a differenza del mese di Dicembre in cui si rileva un numero considerevole di spettacoli (17%). I Concerti di Musica Leggera presentano un andamento costante registrando cali significativi nel trimestre Settembre – Novembre. La cronologia della Musica Jazz ha evidenziato concerti nei mesi di Gennaio, Aprile, Maggio, Settembre e Dicembre. CRONOLOGIA AGGREGATO CONCERTI CLASSICI, CONCERTI DI MUSICA LEGGERA E CONCERTI JAZZ ATTIVITÀ CONCERTISTICA A NAPOLI - ANNO 2010 40 35 30 CONCERTI CLASSICI 25 20 CONCERTI DI MUSICA 15 10 LEGGERA CONCERTI JAZZ 5 DICEMBRE NOVEMBRE OTTOBRE SETTEMBRE AGOSTO LUGLIO GIUGNO MAGGIO APRILE MARZO FEBBRAIO GENNAIO 0 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE Si può giungere alla conclusione che il trimestre Luglio-Settembre è il periodo particolarmente sofferente dal punto di vista della programmazione teatrale e concertistica della città di Napoli, a differenza del periodo invernale che è ricco di appuntamenti. Dall’analisi scaturisce che il trimestre Gennaio – Marzo e i mesi di Novembre e Dicembre sono i mesi “musicali” della città di Napoli che possono rappresentare una solida base su cui partire per programmare e attuare un potenziamento dell’offerta musicale del territorio. Gli altri mesi risultano essere terreno fertile su cui “costruire” una nuova offerta musicale indirizzata ad un nuovo flusso di target. Questa rimodulazione dell’offerta musicale nella città di Napoli, resa possibile grazie ad una significativa interazione tra gli stakeholders del comparto, potrà essere contenuta nello strumento Musicard. Conclusioni Il panorama dell’offerta musicale nella città di Napoli è indubbiamente caratterizzato da un patrimonio artistico rilevante per qualità e quantità. MUSICard D Campania 45 Vanno però fatte delle osservazioni fondamentali in merito alla gestione dell’offerta che è di tipo “tradizionale”: risultano presenti scarse esperienze innovative, e le poche esistenti, anche se interessanti, sono limitate alle strutture proponenti (vedi la formula Card del Teatro San Carlo) e non producono trasformazioni di “sistema”. È assolutamente indubbio che la valorizzazione del patrimonio musicale, attraverso la riorganizzazione di una filiera musicale ad esso collegate, è considerata una leva strategica attraverso cui contribuire nelle policy volte allo sviluppo economico e sociale della città di Napoli e in quest’ottica la strategia che è alla base della nascita di Musicard si basa sulla consapevolezza del patrimonio artistico-culturale di grande rilevanza da valorizzare in forma “strutturata” fuori dalla quotidianità; sulla necessità di superare gli approcci frammentati che fino ad oggi hanno caratterizzato tutte le attività di organizzazione e promozione dell’offerta musicale cittadina e che sono controproducenti ai fini della competitività rispetto ad altre città di non pari ricchezza materiale ed immateriale; sulla necessità di interrompere il calo dell’offerta nei luoghi della musica; sulla necessità di arginare la discontinuità della programmazione delle attività teatrali e concertistiche nel corso dell’anno (che attualmente non consente una programmazione nemmeno su base semestrale) e dall’adeguamento dell’offerta ad una domanda sempre più esigente e all’avanguardia. SINTESI ANALISI DELL’OFFERTA ...in Italia L’andamento del numero di spettacoli è: • per l’ Attività Concertistica in aumento (↑) • per l’ Attività Teatrale in calo (↓) ...in Campania L’andamento del numero di spettacoli è: • per l’ Attività Concertistica in calo (↓) • per l’ Attività Teatrale in calo (↓) ...a Napoli L’andamento del numero di spettacoli è: • per l’ Attività Concertistica in calo (↓) • per l’ Attività Teatrale in calo (↓) Per quanto riguarda i luoghi dello spettacolo in Italia, nell’anno 2010, rispetto all’anno precedente, si registra un calo del 22% per l’Attività Teatrale e del 15,9% per l’Attività Concertistica. Anche in Campania si registra un calo dei luoghi dello spettacolo di entrambe le attività. Si è passati, infatti, da 902 luoghi dello spettacolo per attività teatrali nel 2008 a 794 nel 2010 e da 871 luoghi dello spettacolo per attività concertistica nel 2008 a 673 nel 2010. 46 MUSICard D Campania LA PROPENSIONE AL CONSUMO L’ analisi dei dati della domanda e dell’offerta del comparto musicale nella città di Napoli ha condotto all’individuazione della propensione media al consumo per ciascuna tipologia di spettacolo. Il dato nasce dall’elaborazione dei dati contenuti negli indicatori SIAE della Spesa al botteghino e gli Ingressi agli spettacoli dei differenti aggregati. I dati riportati nella tabella sottostante sono riferiti all’anno 2010. La propensione media al consumo degli aggregati analizzati (ad esclusione dell’Arte Varia, del Circo e dei Burattini e Marionette) è risultata essere di 17 euro per evento. Lo studio effettuato ha consentito inoltre di “classificare” gli eventi in tre categorie di fascia tenendo in considerazione la propensione media al consumo in base alla tipologia di spettacolo: FASCIA SPESA MEDIA TIPOLOGIA SPETTACOLO A 31 EURO LIRICA BALLETTO B 22 EURO TEATRO CONCERTI DI MUSICA LEGGERA CONCERTI JAZZ C 12 EURO RIVISTA E COMMEDIA MUSICALE CONCERTI DI MUSICA CLASSICA L’articolazione in base alla propensione al consumo evidenzia un maggior valore per quanto riguarda la Lirica e il Balletto (con una propensione media di circa 31 euro), una fascia intermedia costituita dalla Musica Leggera, Jazz e Teatro (con una propensione media di circa 22 euro) e una fascia d’ingresso che si attesta sui 17 euro dentro cui troviamo i concerti di musica classica e la rivista musicale. Il risultato di questa analisi rappresenta un utile strumento di riferimento per la determinazione del valore economico del contenuto della Musicard. Nello specifico i dati evidenziati costituiranno la base su cui sviluppare la strategia legata alla politica di prezzo e di posizionamento strategico della card stessa. MUSICard D Campania 47 ANALISI QUALITATIVA DELL’OFFERTA MUSICALE A NAPOLI: FUNZIONI D’USO L a presenza di grandi e prestigiose istituzioni storiche (dal Teatro San Carlo, al Conservatorio di S. Pietro a Majella), l’antica tradizione di costruire eccellenti e ricercati strumenti a plettro o a pizzico, la canzone classica napoletana che rappresenta uno dei punti d'eccellenza della canzone italiana, divenuti nel corso degli anni simbolo dell'Italia musicale nel mondo, tutto questo, e altro ancora, fa di Napoli una città della musica. Obiettivo primario di quest’analisi è quindi quello di contribuire a migliorare la conoscenza di questo settore culturale. Non è semplice descrivere una città della musica come Napoli. Anche se l’analisi è partita dal centro antico è approdata ad un area più ampia, interessata in relazione alle diverse funzioni e quindi in maniera differenziata. Napoli, infatti, sembra “non finire mai”, talmente numerose e diverse sono le parti che la compongono. Un grande e complesso sistema culturale, fatto di tanti sottosistemi, in cui operano organizzazioni in genere di piccole dimensioni e spesso polifunzionali. Attraverso un lavoro condotto su un serie di fonti “formali e informali” (annuari, siti internet, elenchi vari, opuscoli, ecc.) si è puntato a ricostruire la fotografia, ossia l’”universo”, del sistema musicale napoletano. Laddove per “sistema musica” si è inteso l’insieme di una serie di attività, e relativi “sottosistemi”, che assolvono a molteplici “funzioni d’uso”. Le funzioni sono state a loro volta divise in funzioni “consumer” e funzioni delle “istituzioni”. Le prime afferiscono ai bisogni, in termini musicali, dei fruitori (residenti e turisti). Le funzioni delle istituzioni, invece, segnalano gli obiettivi del bene comune cultura che debbono essere perseguiti dalle istituzioni pubbliche e non solo. • Funzione Visiva – attraverso la visita ai luoghi legati alla produzione e conoscenza della musica e alla partecipazione ad itinerari nel centro storico di Napoli • Funzione Partecipativa – con la partecipazione agli spettacoli, con la messa in sinergia dei principali protagonisti della scena musicale e con la programmazione e promozione degli eventi musicali • Funzione di Conoscenza – attraverso l’accesso alla conoscenza della cultura musicale. Offrire una fotografia della evoluzione storica musicale nel territorio • Funzione Educativa – con un’offerta formativa di tipo innovativo: laboratori didattici on demand • Funzione d’Ascolto - utilizzando nuove tecnologie al fine di dare maggiore visibilità possibile alla cultura musicale napoletana • Funzione Commerciale – attraverso la promozione e valorizzazione dei prodotti e delle produzioni tipiche del settore musicale a Napoli • Funzione di Accessibilità – semplificando l’accesso alla fruizione dell’offerta musicale napoletana • Funzione di Accoglienza – garantendo un sistema integrato di servizi dedicati. Per le “Istituzioni pubbliche” il sistema musicale napoletano deve poter raggiungere i seguenti obiettivi: • Funzione di promozione – Promozione degli spazi musicali all’interno dei siti museali napoletani favorendo l’incontro tra la domanda di spazi musicali da parte degli organizzatori e produttori di eventi e l’offerta del territorio con una particolare attenzione ai siti museali. Promozione della cultura musicale napoletana attraverso l’offerta di strumenti di decodifica del lessico musicale napoletano 48 MUSICard D Campania • Funzione di Tutela – l’oggetto di tale funzione è rappresentato da un patrimonio materiale ed immateriale in termini culturali e musicali. La funzione di tutela consente la definizione di metodologie per la tutela del patrimonio musicale attraverso l’individuazione di politiche attive che coinvolgono il territorio, gli attori pubblici e privati nella “conservazione” e diffusione delle componenti culturali musicali napoletane. Realizzazione di una rete di stakeholders che, con una modalità partecipativa, definisca le strategie di collaborazione dal basso con le istituzioni volte alla “difesa” dell’enorme bagaglio culturale presente in città • Funzione di Gestione – Attraverso tale funzione la musica rappresenta una delle forme di espressione della città richiamando sia la funzione visiva che quella partecipativa. La funzione contempla l’istituzione di una cabina di regia tra attori pubblici e privati del settore musicale e non, per favorire una corretta fruizione del patrimonio culturale integrato individuando una programmazione condivisa dei principali eventi musicali in modo da razionalizzare l’offerta e favorire l’incontro con la domanda • Funzione di Valorizzazione - Individuazione e valorizzazione di siti a vocazione “musicale” inclusi quelli atipici o indirettamente collegati al settore musicale TABELLA 1 FUNZIONI D’USO CONSUMER FUNZIONI CONTENUTI TARGET - SOTTOFUNZIONI ATTIVITÀ LUOGHI FRUIZIONE VISIVA - IMMAGINE DEL TERRITORIO - CONSOLIDAMENTO - PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE - RICOSTITUZIONE IDENTITÀ LOCALI LUOGHI LEGATI ALLA PRODUZIONE INTERNO / CITY USERS E ALLA CONOSCENZA DELLA - VOCAZIONALE MUSICA. - SPECIALISTICO ITINERARI NEL CENTRO STORICO - DI NICCHIA NAPOLI ESTERNO - ECONOMICO - SPECIALISTICO MUSEO TEATRO SAN CARLO, CONSERVATORIO SAN PIETRO A MAJELLA, MUSEO DIOCESIANO, CHIESE, LIUTERIE FRUIZIONE PARTECIPAZIONE “GODIMENTO” - DIVULGAZIONE - TRADIZIONE - CONSOLIDAMENTO QUANTITATIVO DELL’OFFERTA - AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA PARTECIPAZIONE AGLI CITY USERS SPETTACOLI. MESSA IN SINERGIA - GENERALISTA DEI PRINCIPALI PROTAGONISTI - MEDIALE DELLA SCENA MUSICALE. - VOCAZIONALE PROGRAMMAZIONE E PROMOZIONE ESTERNO DEGLI EVENTI MUSICALI - GENERALISTA - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE - DI NICCHIA TEATRO SAN CARLO, ASSOCIAZIONE A.SCARLATTI, ANTICA PIETÀ DEI TURCHINI, FONDAZIONE TEATRO SAN CARLO, NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI, MUSEO DIOCESIANO, AUDITORIUM RAI, CASA DELLA MUSICA, ARENILE SEMPLIFICARE L’ACCESSO ALLA CONOSCENZA DELLA CULTURA MUSICALE. OFFRIRE UNA FOTOGRAFIA DELLA EVOLUZIONE STORICA MUSICALE NEL TERRITORIO. ARCHIVIO SONORO DELLA CANZONE NAPOLETANA, BIBLIOTECA CONSERVATORIO SAN PIETRO A MAJELLA, ARCHIVIO TEATRO SAN CARLO, LIBRERIE MUSICALI, CASE DISCOGRAFICHE FUNZIONE CONOSCENZA: - IMMAGINE DEL TERRITORIO: RILANCIO E CONSOLIDAMENTO - VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO:PATRIMONIO POPOLARE, FOLCLORICO, CULTURALE - RICOSTRUZIONE IDENTITÀ LOCALI INTERNO - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE - ISTITUZIONALE CITY USERS - GENERALISTA - MEDIALE - VOCAZIONALE ESTERNO - GENERALISTA - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE - DI NICCHIA 49 MUSICard D Campania FUNZIONI CONTENUTI TARGET ATTIVITÀ LUOGHI - SOTTOFUNZIONI FUNZIONE EDUCATIVA: - TRADIZIONE - RIAFFERMAZIONE DI VALORI - CONSOLIDAMENTO MAPPATURA DELL’OFFERTA FORMATIVA DI TIPO INNOVATIVO: LABORATORI DIDATTICI ON DEMAND. CITY USERS - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE - DI NICCHIA CONSERVATORIO S. PIETRO A MAJELLA, ANTICA PIETÀ DE TURCHINI, BOTTEGHE DI LIUTERIA, ASSOCIAZIONE SCARLATTI, FUNZIONE ASCOLTO - DIFFUSIONE - RILANCIO - AFFERMAZIONE - VALORIZZAZIONE UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE AL FINE DI DARE LA MAGGIORE VISIBILITÀ POSSIBILE ALLA CULTURA MUSICALE NAPOLETANA GLOBALE, MEDIALE ESTERNO, INTERNO CITY USERS. - GENERALISTA - DI NICCHIA - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE - ISTITUZIONALE CANALE TEMATICO ON LINE DEDICATO. CANTA NAPOLI SULLE FREQUENZE DI RADIO RAI UNO: W7 LA WEB RADIO DELL'ARCHIVIO FUNZIONE COMMERCIALE: - ECONOMICO - RELAZIONI COMMERCIALI - VALORIZZAZIONE - ATTRAZIONE INVESTIMENTI PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLE TIPICITÀ PRODOTTE A NAPOLI NEL SETTORE MUSICALE. CITY USERS, - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE INTERNO ESTERNO - SPECIALISTICO - VOCAZIONALE - GENERALISTA LIUTERIE, VIA DELLO SHOPPING, LIBRERIE MUSICALI, MUSEI FUNZIONE ACCESSIBILITÀ: - MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA - INFRASTRUTTURAZIONE CONNESSA ALL’OFFERTA RENDERE SEMPLICE LA FRUIZIONE DELL’OFFERTA MUSICALE NAPOLETANA TUTTI CONVENZIONI: UNICO CAMPANIA, NAPOLIPARK, CONSORZI/COOPERATIVE TAXI COMARKETING: TRENITALIA COMPAGNIE AEREE FUNZIONE ACCOGLIENZA OFFRIRE OSPITALITÀ ADEGUATA ALL’OFFERTA. ESTERNO: GENERALISTA SPECIALISTICO DI NICCHIA CONVENZIONI CON LE STRUTTURE RICETTIVE. ASSISTENZA TECNICA ALL’OFFERTA - VALORIZZARE E - SISTEMATIZZARE L’OFFERTA - FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE INTERNO: per target interno si fa riferimento agli operatori del settore. CITY USERS: tale target comprende i cittadini residenti nel territorio di riferimento e che non usufruiscono dei servizi di accoglienza. ESTERNO: fanno parte di questo target tutti coloro che non sono residenti nel territorio di riferimento e che usufruiscono dei servizi di accoglienza. 50 MUSICard D Campania TABELLA 2 FUNZIONI D’USO FUNZIONI TARGET CONTENUTI - SOTTOFUNZIONI ATTIVITÀ LUOGHI FUNZIONE PROMOZIONE - PROMOZIONE DELLA CULTURA MUSICALE NAPOLETANA - PROMOZIONE DEGLI SPAZI “MUSICALI” ALL’INTERNO DEI SITI MUSEALI OFFRIRE STRUMENTI DI DECODIFICA DEL LESSICO MUSICALE NAPOLETANO. METTERE IN SINERGIA LE PRODUZIONE MUSICALI CON LE ISTITUZIONI CULTURALI ASSISTENZA TECNICA ISTITUZIONI - DI SETTORE - EE.LL. - ECONOMICHE ASSOCIAZIONI E IMPRESE FUNZIONE DI TUTELA - TUTELA DOCUMENTALE - TUTELA ATTIVA DEFINIZIONE DI METODOLOGIE PER LA TUTELA DEL PATRIMONIO MUSICALE REALIZZAZIONE DI UNA RETE DI STAKEOLDERS INTERNO E ESTERNO ASSISTENZA TECNICA FUNZIONE GESTIONE - RAZIONALIZZAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE DI EVENTI STIMOLO PER LA ISTITUZIONE DI UNA CABINA DI REGIA TRA ATTORI PUBBLICI E PRIVATI DEL SETTORE MUSICALE ISTITUZIONI SPECIALISTICO ISTITUZIONI ASSISTENZA TECNICA FUNZIONE VALORIZZAZIONE - VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DI RIFERIMENTO - VALORIZZAZIONE DEI SITI MUSEALI INDIVIDUAZIONE E VALORIZZAZIONE DI SITI A VOCAZIONE “MUSICALE” IMPRESE ASSISTENZA TECNICA FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE La tabella 3 rielabora le funzioni d’uso sulla base del target di riferimento. Il lavoro ha evidenziato la gerarchia della relazione tra target e funzioni. Al fine di semplificare la lettura si è ritenuto opportuno creare due macrocategorie, Interno/City Users e Esterno, sulla base del criterio di permanenza. La principale relazione che emerge dal quadro sinottico è quella di un pubblico molto specializzato essendo coinvolti i target, sia interno che esterno, di tipo vocazionale, specialistico e di nicchia per tutte le funzioni. In subordine gerarchico è posizionato il target generalista di tipo esterno, essendo coinvolta la funzione commerciale che non è intercettata dal target generalista di tipo interno. Le funzioni, inoltre, intercettano un target mediale esclusivamente di tipo interno a conferma di una difficoltà del settore musicale napoletano ad emergere nello scenario dell’informazione internazionale. Infine un ruolo marginale riveste, al momento, il target di tipo economico ed istituzionale. 51 MUSICard D Campania TABELLA 3 RELAZIONI GERARCHICHE TRA FUNZIONI D’USO E TARGET FRUIZIONE VISIVA - IMMAGINE DEL TERRITORIO - CONSOLIDAMENTO - PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE - RICOSTITUZIONE IDENTITÀ LOCALI FRUIZIONE PARTECIPAZIONE “GODIMENTO” - DIVULGAZIONE - TRADIZIONE - CONSOLIDAMENTO QUANTITATIVO DELL’OFFERTA - AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FUNZIONE CONOSCENZA: - IMMAGINE DEL TERRITORIO: RILANCIO E CONSOLIDAMENTO - VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO: PATRIMONIO POPOLARE, FOLCLORICO, CULTURALE - RICOSTRUZIONE IDENTITÀ LOCALI FUNZIONE ASCOLTO - DIFFUSIONE - RILANCIO - AFFERMAZIONE - VALORIZZAZIONE FUNZIONE COMMERCIALE: - ECONOMICO - RELAZIONI COMMERCIALI - VALORIZZAZIONE - ATTRAZIONE INVESTIMENTI FUNZIONE ACCESSIBILITÀ: - MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA - INFRASTRUTTURAZIONE CONNESSA ALL’OFFERTA FUNZIONE ACCOGLIENZA - VALORIZZARE E SISTEMATIZZARE L’OFFERTA FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI SIAE ECONOMICO ISTITUZIONALE DI NICCHIA SPECIALISTICO VOCAZIONALE MEDIALE GENERALISTA ESTERNO ECONOMICO ISTITUZIONALE DI NICCHIA VOCAZIONALE MEDIALE FUNZIONI GENERALISTA TARGET SPECIALISTICO INTERNO/ CITY USERS MUSICard D Campania 52 FUNZIONE VISIVA: I LUOGHI DELLA MUSICA DA VISITARE Attraverso la visita ai luoghi legati alla produzione e conoscenza della musica e alla partecipazione ad itinerari nel centro storico di Napoli il pubblico, rappresentato sia da residenti che da stranieri, può soddisfare il suo bisogno “visivo” nei confronti del settore musicale. I luoghi della musica da visitare possono dividersi in due macrocategorie: a. Le strutture b. Le liuterie Le principali strutture da visitare sono: • Teatro San Carlo • Conservatorio San Pietro a Majella • Teatro di Corte – Palazzo Reale • Museo Diocesano • Chiese con organi • Residenze d’artista Teatro San Carlo È il più antico teatro d'opera europeo ancora attivo, essendo stato fondato nel 1737 (41 anni prima del Teatro alla Scala di Milano, costruito solo nel 1778); nonché il più capiente teatro all'italiana della Penisola. Può ospitare quasi tremilatrecento spettatori e conta cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo, più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico lungo circa trentacinque metri. Conservatorio San Pietro a Majella Il conservatorio di San Pietro a Majella è il conservatorio musicale di Napoli. Ha sede nel centro antico della città, nell'ex convento dei Celestini annesso alla chiesa di San Pietro a Majella. Il complesso risulta essere una delle più prestigiose scuole di musica ed è stato nel corso della sua storia punto cardine nell'influenza della cultura musicale europea contribuendo fortemente alla nascita della scuola musicale napoletana. Il conservatorio è frutto dell'unione di quattro precedenti istituti musicali6 i quali testimoniano l'elevato interesse della città partenopea verso la cultura musicale. Nei complessi infatti si sono formati un numero elevatissimo di eccellenti compositori che portarono al successo lo stile musicale napoletano che si diffuse a sua volta rapidamente nelle le corti di tutta Europa. Nel 1739, infatti, lo scrittore e politico francese Charles de Brosses, riferendosi alla città partenopea, la definì capitale mondiale della musica. Teatro di corte – Palazzo Reale Il Teatro di Corte di Palazzo Reale fu allestito da Ferdinando Fuga nel 1768, che trasformò la “Gran Sala” o “Sala Regia” in teatro di corte vero e proprio. Le pareti furono dotate di lesene con mensole e capitelli dorati e fu creata una grande balaustra abbellita con dodici pregevoli statue in cartapesta e 6] Il conservatorio nacque nel 1808 dall'unificazione di quattro istituzioni musicali nate all'intero degli orfanotrofi di "Santa Maria di Loreto", della "Pietà dei Turchini", di "Sant'Onofrio a Capuana" e dei "Poveri di Gesù Cristo". In queste istituzioni, a partire dal Cinquecento si era iniziato ad impartire insegnamenti di catechismo e di canto per i fanciulli abbandonati. Il "conservatorio della Pietà dei Turchini" (il nome proveniva dal colore delle divise degli orfanelli) fu l'ultima istituzione a sopravvivere e accolse gli allievi delle altre che man mano venivano chiuse. Sotto la direzione di Giovanni Paisiello si decise di spostarne la sede nel convento di san Sebastiano e la nuova istituzione prese il nome di Regio Collegio di Musica. Dal 1826, per ordine di Francesco I, il complesso fu trasferito nella sede attuale, via San Pietro a Majella 35, assumendo la denominazione di Reale Conservatorio di Musica di San Pietro a Majella. Fra i direttori avuti durante il corso della sua storia, spiccano su tutti Gaetano Donizetti, Saverio Mercadante e Francesco Cilea. MUSICard D Campania 53 gesso raffiguranti le divinità romane Apollo, Minerva, Mercurio e le nove muse della mitologia greca, tutte dal significato ben preciso. Il “Teatrino di Corte” è una delle tante testimonianze della grande dinastia borbonica nonostante sulla volta del palco campeggi sovrapposto l’immancabile stemma sabaudo di risorgimentale memoria. I sovrani napoletani furono i primi in Europa a considerare i teatri come luoghi di rappresentanza e di diplomazia oltre che di cultura, motivo per il quale li vollero belli e sfarzosi al pari delle regge che contemporaneamente realizzarono. Con la seconda guerra mondiale, il Teatrino di Corte andò incontro a un periodo di disastri a cominciare dalla bomba che lo sventrò nel 1943 causando la distruzione della volta. Murato e preservato da pareti di cemento armato, divenne luogo di svago per le soldatesche straniere finché nel 1950 furono avviati i lavori di ripristino. Con il recupero dell’armonia delle forme settecentesche. I bellissimi affreschi sul soffitto hanno infatti recuperato vivacità, le statue in cartapesta delle Muse sono state ripulite, le decorazioni sono tornate di una colorazione in oro verosimile e le tinte tenui originali hanno ripreso il posto delle copiose mani di vernice applicatevi sopra nel corso degli anni. Museo Diocesano Il museo Diocesano di Napoli è stato inaugurato il 23 ottobre 2007 presso la seicentesca chiesa di Santa Maria Donnaregina Nuova, nell'arcidiocesi di Napoli, per volontà dell'arcivescovo e cardinale Crescenzio Sepe. La chiesa, che costituisce la sede museale, appartiene al patrimonio del "Fondo edifici di culto" del Ministero dell'interno e il museo è gestito dall'arcidiocesi con la sorveglianza della Soprintendenza al polo museale di Napoli. Di seguito è stata realizzata una tabella con le caratteristiche dei principali luoghi da visitare. Sono stati infatti specificati: • la tipologia di struttura • l’anno di costruzione • l’orario • le sale espositive • il costo del biglietto d’ingresso, qualora fosse previsto • i servizi e le attività previsti nel sito. 54 MUSICard D Campania TABELLA 4 PRINCIPALI LUOGHI DA VISITARE STRUTTURA TIPO STRUTTURA ANNO COSTRUZIONE ORARIO TEATRO SAN CARLO TEATRO SALA A FERRO DI CAVALLO CON CINQUE ORDINI DI PALCHI PIÙ UN LOGGIONE. FOSSA PRESENTE. 1737 DOMENICA ALLE 11 E ALLE 12:30 PER LE VISITE GUIDATE. CONSERVATORIO SAN PIETRO A MAJELLA EX CONVENTO CELESTINI 1808 BIBLIOTECA DALLE 09:00 ALLE 13:00 TEATRO DI CORTE PALAZZO REALE TEATRO - MUSEO 1768 APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 9.00 ALLE 19.00. CHIUSO MERCOLEDÌ. MUSEO DIOCESANO CHIESA APPARTENENTE AL PATRIMONIO DEL “FONDO EDIFICI DI CULTO” DEL MINISTERO DELL’INTERNO ORIGINI CHIESA 780 CIRCA. INAUGURAZIONE MUSEO 2007. DAL LUNEDI AL SABATO DALLE 9:30 ALLE 16:30. DOMENICA DALLE ORE 9:30 ALLE 14:00. MARTEDÌ CHIUSO FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS COME DA CARTELLONE PER GLI SPETTACOLI. 55 MUSICard D Campania SALA ESPOSITIVA TKT INGRESSO SERVIZI/ATTIVITÀ VENDITA APPLICAZIONE IPOD ORGANIZZAZIONE "TOUR IN MUSICA IN CAMPANIA" STAGIONE ESTIVA VISITE GUIDATE ARCHIVIO MULTIMEDIALE PARCHEGGI CONVENZIONATI VISITA GUIDATA "A SPASSO NEL TEMPO"(TUTTE LE DOMENICHE 2 TURNI, ALLE 11 E ALLE 12:30 - € 15,00) ALTRE VISITE SU PRENOTAZIONE CHIOSTRO SALA BELLINI SALA MARTUCCI SALA SCARLATTI LA BIBLIOTECA IL MUSEO L’ARCHIVIO PIANO TERRA: NAVATA CAPPELLE E PRESBITERIO. PRIMO PIANO: CORO DELLE MONACHE, CORO DELLE CONVERSE SULLA CONTRO FACCIATA, E NEGLI AMBIENTI A DESTRA E A SINISTRA SOPRA LE CAPPELLE LATERALI 4,00 AUDIOGUIDE VISITA GUIDATA AL MUSEO (€ 120/130 GRUPPO MAX 30 PAX) VISITA GUIDATA SCUOLA AL MUSEO (€ 90 GRUPPO MAX 30 PAX) VISITA SPETTACOLO – BALLO A CORTE: UNA FAVOLA REALE (€ 160 – BAMBINI SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA, GRUPPO MAX 25 BAMBINI) ITINERARIO GIOCO – 007 ALLA CORTE DEL RE (€ 160 BAMBINI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA, GRUPPO MAX 25 BAMBINI) ITINERARIO LABORATORIO – VITA DI CORTE (€ 160 - BAMBINI SCUOLA SECONDARIA, GRUPPO MAX 25 BAMBINI) ITINERARIO A TEMA - MUSICA A PALAZZO (€ 160 - BAMBINI SCUOLA SECONDARIA, GRUPPO MAX 25 BAMBINI) 3,00 VISITA GUIDATA AL MUSEO DIOCESANO (€ 80 GRUPPO MAX 30 PAX) LABORATORI DIDATTICI (€ 10 AD ALUNNO – MIN 18 MAX 25 BAMBINI) VISITA “TEATRALIZZATA” LABORATORIO DIDATTICO “LA TECNICA DELL’AFFRESCO” (€ 12 AD ALUNNO – GRUPPO MIN 25 BAMBINI) LABORATORIO DIDATTICO “LA TECNICA DELL’ICONA” (€ 15 AD ALUNNO – GRUPPO MIN 25 BAMBINI) 56 MUSICard D Campania Le chiese con organi Il patrimonio organario della città di Napoli non solo è immenso, ma ha una gran rilevanza storica e artistica. Un’eredità segreta che giace però senza una catalogazione e senza tutela. Gli antichi organi che ornano le chiese napoletane sono, troppo spesso, in un completo stato d’abbandono, privi della parte decorativa o di quella meccanico-fonica, segnati da un’incuria difficile da giustificare. Gran parte delle chiese napoletane conserva stupendi organi a canne risalenti alcuni ai secc. XVII-XVIII. Di seguito l’elenco delle principali chiese del centro storico. TABELLA 5 PRINCIPALI CHIESE CON ORGANI CHIESA ORGANO ANNO COSTRUZIONE S. GREGORIO ARMENO GLI ORGANI "GEMELLI" DI L'ORGANO DI FRANCESCO CIMINO L'ORGANO DI DOMENICO ANTONIO ROSSI L'ORGANO ROTELLI-VARESI 1737 E 1742 1790 1769 1960 S. CATERINA DA SIENA FONDAZIONE PIETÀ DEI TURCHINI ORGANO DELLA CHIESA DI S. CATERINA A CHIAIA 1964 DELL’IMMACOLATA AL GESÙ NUOVO 1986 S. ANGELO A NILO ORGANO DELLA CHIESA DI S. ANGELO A NILO XVIII SEC BASILICA SS. VERGINE MADRE DEL BUON CONSIGLIO - CAPODIMONTE ORGANO MODERNO ORGANO NAPOLETANO XX SEC 1869 BASILICA DI SANTA CHIARA ORGANO DI VINCENZO MASCIONI 1962 BASILICA DI S. RESTITUTA 1750 CAPPELLA DEL TESORO DI SAN GENNARO 1649 CHIESA DI S. MARIA EGIZIACA A FORCELLA XVII SECOLO CHIESA DI SANTA MARIA A FORMIELLO 1718 FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI DELL’ASSOCIAZIONE ORGANISTICA GIOVANNI MARIA TRABACI 57 MUSICard D Campania COSTRUTTORE UBICAZIONE TOMASO DE MARTINO FRANCESCO CIMINO - DOMENICO ANTONIO ROSSI ROTELLI- VARESI TAMBURINI – CREMA NOTE ORGANO NON FUNZIONANTE, USANO UN ORGANO ELETTRICO MODERNO DIETRO L’ALTARE CENTRALE N.D. RESTAURO GUSTAVO ZANIN SU ORGANO 1650 DI POMPEO DE FRANCO FUNZIONANTE ANONIMO RESTAURATO NEL 1970, NON IN USO TAMBURINI DOMENICO ANTONIO ROSSI FUNZIONANTE VINCENZO MASCIONI N.D. THOMAS DE MARTINO ORGANARO DELLA REGIA CAPPELLA RESTAURATO NEL 1994 POMPEO DE FRANCO COLLOCATI SULLE DUE CANTORIE AI LATI DEL PRESBITERIO NON FUNZIONANTE DA RESTAURARE E NON FUNZIONANTI 4 ORGANI GIUSEPPE DE MARTINO CANTORIA A SINISTRA DELL’ALTARE DA RESTAURARE E NON FUNZIONANTE 58 MUSICard D Campania Residenze d’Artista Le residenze d’artista hanno ospitato, nel corso dei secoli, compositori, musicisti, direttori d’orchestra, saggisti e librettisti. Nelle residenze sono nati, morti o vissuti per periodi più o meno lunghi della loro vita. Di seguito sono riportati i più noti nella tradizione culturale e musicale di Napoli. TABELLA 5 PRINCIPALI CHIESE CON ORGANI ARTISTA ORGANO RICHARD WAGNER COMPOSITORE, LIBRETTISTA, DIRETTORE D'ORCHESTRA E SAGGISTA TEDESCO COMPOSIZIONE DEL PRIMO ATTO DEL PARSIFAL GIOACCHINO ROSSINI COMPOSITORE ITALIANO DEL ROMANTICISMO MUSICALE. COMPOSIZIONE OPERA ELISABETTA REGINA D’INGHILTERRA VINCENZO VITALE PIANISTA E MAESTRO DI RICCARDO MUTI CITTÀ NATALE ARMANDO GILL CANTAUTORE CITTÀ NATALE - ATTIVITÀ DI CANTAUTORE E.A. MARIO PAROLIERE E COMPOSITORE CITTÀ NATALE - COMPOSIZIONE VARIE OPERE EDUARDO NICOLARDI PAROLIERE CITTÀ NATALE - COMPOSIZIONI NICOLA GRIMALDI CANTANTE LIRICO CASTRATO ITALIANO (MEZZOSOPRANO) CITTÀ NATALE - CONCERTI RUGGERO LEONCAVALLO COMPOSITORE CITTÀ NATALE - STUDI AL CONSERVATORIO S. PIETRO A MAJELLA ERNESTO MUROLO POETA, DRAMMATURGO CITTÀ NATALE - COMPOSIZIONI MARIO PERSICO MUSICISTA E COMPOSITORE CITTÀ NATALE – COMPOSIZIONE VARIE OPERE FRANCESCO CILEA COMPOSITORE STUDI AL CONSERVATORIO S. PIETRO A MAJELLA FRANCESCO SAVERIO MERCADANTE COMPOSITORE DIRETTORE DEL CONSERVATORIO S. PIETRO A MAJELLA GAETANO PASQUARIELLO COMPOSITORE CITTÀ NATALE - COMPOSIZIONE VARIE OPERE ENRICO DE LEVA MUSICISTA CITTÀ NATALE ENRICO CARUSO TENORE CITTÀ NATALE - CONCERTI GIUSEPPE VERDI COMPOSITORE COMPOSIZIONE VARIE OPERE - RAPPRESENTAZIONE DELL’AIDA NEL 1873 AL TEATRO SAN CARLO VINCENZO BELLINI COMPOSITORE STUDI AL CONSERVATORIO S. PIETRO A MAJELLA GAETANO DONIZETTI COMPOSITORE COMPOSIZIONE VARIE OPERE MOZART COMPOSIZIONE VARIE OPERE DOMENICO CIMAROSA COMPOSITORE COMPOSIZIONE VARIE OPERE FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS 59 MUSICard D Campania PERIODO COSTRUTTORE DA GENNAIO A LUGLIO 1880 VILLA DORIA D'ANGRI - VIA POSILLIPO 408 1815 VILLA ROSEBERY - VILLA BARBAJA CHE SORGEVA NEI PRESSI DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DEL PARTO A MERGELLINA 1908 - 1984 VIO ORAZIO 69 E, POI, VIA MERGELLINA 2 1877-1945 VIA DEPRETIS 62 1884 - 1961 VIALE ELENA 30 1878 - 1994 VIA PIEDIGROTTA 93/6 1676 - 1732 RIVIERA DI CHIAJA 126 (ALL'EPOCA ALBERGO COMO) 1857 RIVIERA DI CHIAJA 102 1876 - 1939 RIVIERA DI CHIAJA 233 E, POI, VIA CIMAROSA 1892-1977 RIONE SIRIGNANO 10 1889 VIA DEL PARCO MARGHERITA 104 1840 - 1870 PALAZZO FILANGIERI, VIA FILANGIERI 72 1886 - 1950 VIA DEI MILLE 59 1867 VIA DEI MILLE 16 1873 - 1921 MORTO ALL'HOTEL VESUVIO, VIA PARTENOPE VILLA ROSEBERY - VIA CHIATAMONE 32 (ALBERGO DELLE CROCELLE) 1819 VILLA ROSEBERY 1818 VILLA ROSEBERY 1770 VILLA ROSEBERY 1783/7 E 1793 MUSICard D Campania 60 Le botteghe di liuteria La liuteria7 ha, a Napoli, origini antichissime. Una ricerca condotta dal gruppo di lavoro di Ernesto de Angelis8 sui liutai napoletani non viventi ne ha identificato, a partire dalla seconda metà del 1600, circa 150, a dimostrazione di quanto la nobile arte di costruire strumenti musicali si sia mantenuta viva, senza interruzioni, fino ai nostri giorni. Napoli è famosa nel mondo per la antica tradizione di costruire eccellenti e ricercati strumenti a plettro o a pizzico come liuti, mandole, mandolini, mandoloncelli, chitarre, lire, etc., e numerose sono le famiglie napoletane che hanno tramandato ai propri figli, nei secoli, questa arte. Strumenti a plettro e a pizzico delle famiglie Fabricatore, Filano, Vinaccia, Calace, così come quelli di tanti altri liutai napoletani, sono entrati nei musei di storia della musica in tutto il mondo e sono ricercati da professionisti e collezionisti sia per la raffinata e impeccabile fattura che per le straordinarie qualità sonore. L'abitudine poi di impreziosire questi strumenti con inserti in madreperla, tartaruga e avorio, e di dotarli di meccaniche fatte a mano e spesso incise da abili artigiani, ha reso tali strumenti dei veri gioielli dell'artigianato campano. Mentre in altre città italiane, dopo il '700, l'arte liutaria ha subito una interruzione a volte completa per periodi più o meno lunghi, Napoli è stata culla di una lunga e costantemente viva tradizione liutaria nei secoli. I liutai napoletani, a differenza di quelli di altre scuole, raramente erano specializzati nella costruzione di un singolo tipo o famiglia di strumenti, più spesso essi costruivano un po' tutti gli strumenti a corde: mandolini, mandole, mandoloncelli, chitarre, liuti, tiorbe, violini, viole, celli, etc. Dei circa 150 liutai napoletani identificati, solo un terzo ha costruito esclusivamente o saltuariamente strumenti ad arco. Pur essendo quindi limitato il numero di maestri operanti a Napoli in questi secoli, essi, occupano un posto preminente nella liuteria internazionale sia per il gran numero di strumenti prodotti, sia per le grandi qualità sonore degli stessi, assolutamente non inferiori a quelle di altre scuole italiane o straniere. Scarse sono le notizie sulle maggiori famiglie di liutai napoletani settecenteschi, nulla è mai stato pubblicato sui liutai napoletani dell'800 e del primo '900, spesso considerati a torto "minori". I Gagliano e i Ventapane, pur rifacendosi ai principi costruttivi cremonesi, furono capaci di imprimere agli strumenti caratteristiche di tale personalità ed originalità da essere considerati come di scuola indipendente esercitando una notevole influenza su chi continuò a lavorare il legno per produrre strumenti ad arco. Per comprendere a pieno la produzione liutaria napoletana, è indispensabile inquadrarla nel tessuto socio-economico in cui i liutai hanno operato. Gli autori napoletani sono stati infatti spesso accusati di aver usato materiali scadenti per la costruzione dei loro strumenti che ne condizionavano la precisione del lavoro e la bellezza finale. Questo è in molti casi effettivamente vero e deriva dal fatto che “Napoli”, come "città del Sud" è sempre stata una “città povera”, così come “poveri” sono stati tutti i liutai di cui parliamo. Di conseguenza, la loro produzione raramente era diretta a qualche strumentista di grido o ai pochi ricchi. Generalmente era la povera gente che acquistava dai liutai strumenti di fattura povera ma ottima voce con i quali si guadagnavano la vita lavornado come "posteggiatori", ovvero suonando per le strade, nei ristoranti e nei locali pubblici per rallegrare le serate e le cene dei ricchi. La maggior richiesta era pertanto di strumenti economici. E quando i liutai non riuscivano a vendere in città gli strumenti prodotti, si recavano al porto ove molti di essi avevano un permesso per salire sulle navi in sosta per vendere gli strumenti ai crocieristi stranieri o agli emigranti che poi li rivendevano al 7] La liuteria è l'arte della costruzione e del restauro di strumenti a corda ad arco (quali violini, violoncelli, viole, contrabbassi, ecc.) e a pizzico (chitarre, bassi, mandolini, ecc.). Il nome deriva dal liuto, strumento a pizzico molto usato fino all'epoca barocca. È un'arte e tecnica artigianale che, dall'epoca classica della liuteria (XVII, XVIII secolo), è giunta fino ai giorni nostri quasi immutata. 8] Medico, liutaio, liutologo, esperto di liuteria napoletana. Autore di "La Liuteria Napoletana dal XVII secolo ai giorni nostri". 61 MUSICard D Campania loro arrivo con un certo guadagno. Questa è forse la spiegazione più logica della massiccia presenza di strumenti napoletani in Europa ed in U.S.A. I liutai napoletani, non avendo la possibilità di acquistare legni e materiali pregiati, si adattavano ad usare una "tavola per il letto" o il pezzo di acero nostrano per costruire un fondo, l'abete della Sila per il coperchio, la tavoletta per le controfasce veniva spesso ricavata dalla "cassetta del pesce", o tavole appena sufficienti per un violino di piccola misura erano trasformate in piano di "cello" fatto in vari pezzi giuntati (ad es. un cello di G.B. Fabbricatore fu costruito con tavola in 5 pezzi e fondo in 3 pezzi giuntati). Ma, come dice il Marino, che rimane il massimo esperto di liuteria ad arco napoletana, "quale meraviglia usciva dalle loro mani allorquando, con il classico colpo di genio scolpivano una testina, rintagliavano una "effe", o verniciavano uno strumento". Attribuire con certezza uno strumento ad un determinato autore è sempre stata prerogativa di esperti liutologi. L'etichetta apposta all'interno dello strumento non è mai stata garanzia di autenticità. Oltre ai milioni di strumenti di fabbrica, specie tedesca, costruiti su modelli classici e dotati di false etichette dell'autore copiato, da sempre, le etichette negli strumenti sono state sostituite con dei falsi o con etichette di liutai con più alte quotazioni. Queste pratiche, comuni a tutto il mondo liutario in ogni epoca, hanno particolarmente afflitto la liuteria napoletana, ma anche questo trova la sua spiegazione nelle condizioni socio-economiche della città ove questi liutai hanno operato, ossia nella estrema povertà della stragrande maggioranza di essi. La sostituzione delle etichette negli strumenti, specie nel tardo 800 - prima metà del '900, era a Napoli quasi una regola, e non era solo riservata a strumenti antichi, ma apparentemente strano, anche a strumenti contemporanei. Se un autore era maggiormente accreditato di un altro, e conseguentemente vendeva a prezzi più alti, qualche concorrente non esitava a mettere nei suoi strumenti l'etichetta del collega più fortunato. Negli anni si è creata una tale confusione nella liuteria napoletana che oggi è veramente difficile, e patrimonio di pochissimi liutologi esperti, attribuire con certezza uno strumento ad un determinato autore, limitandosi molti "esperti" alla sola attribuzione alla "scuola napoletana". Attualmente le botteghe di liuteria “antiche” situate nel centro storico di Napoli sono: NOME INDIRIZZO ATTIVITÀ BOTTEGA LIUTARTE DI GAETANO PUCINO VICO S. DOMENICO MAGGIORE 9 CORSO GIOCOMUSICA BOTTEGA DI LIUTERIA “ANEMA E CORDE” VIA PORT’ALBA 30 BOTTEGA DI LIUTERIA “CALACE” VICO S. DOMENICO MAGGIORE 9 BOTTEGA DI LIUTERIA "LA BOTTEGA DEL MANDOLINO" DI SALVATORE MASIELLO E MICHELE CAIAZZA VIA S. GIOVANNI MAGGIORE PIGNATELLI 5 SCUOLA DI LIUTERIA NAPOLETANA GRATUITA VIA TENORE MICHELE 17 CORSO GIOCOMUSICA BOTTEGA LIUTARTE DI CARLO MAZZACCARA FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS SU DATI F.M.I. FEDERAZIONE ITALIANA MANDOLINI FUNZIONE PARTECIPATIVA: L’ORGANIZZAZIONE E I LUOGHI DELLA MUSICA IN CUI ASCOLTARE Assistere dal vivo agli eventi musicali in programmazione consente di soddisfare la funzione partecipativa del pubblico. La musica dal vivo mobilita una pluralità vasta di attori e luoghi che sono poi quelli che "costituiscono" MUSICard D Campania 62 il sistema musicale a Napoli. Si tratta di un sistema piuttosto eterogeneo, all'interno del quale si possono distinguere due grandi categorie di soggetti: a. le associazioni e fondazioni, producono e organizzano gli eventi musicali • Associazione Alessandro Scarlatti • Antica Pieta’ De Turchini • Fondazione Del Teatro San Carlo • Nuova Orchestra Scarlatti b. • • • • • • • • • • • • • i luoghi in cui ascoltare la musica Teatro San Carlo Antica Pieta’ De Turchini – Chiesa S. Caterina Da Siena, Museo Diocesano Auditorium Rai Casa Della Musica Arenile Villa Pignatelli Castel Sant’elmo Certosa Di San Martino Museo Archeologico Nazionale Museo Di Capodimonte Palazzo Reale I Parchi Di seguito la tabella con le caratteristiche delle principali enti che organizzano eventi a Napoli. Sono stati infatti specificati: • sedi concerti • stagione musicale • prezzo medio del biglietto per assistere ai loro spettacoli 63 MUSICard D Campania TABELLA 7 PRINCIPALI ASSOCIAZIONI/FONDAZIONI CHE PRODUCONO/ORGANIZZANO EVENTI MUSICALI A NAPOLI ORGANIZZATORE SEDI CONCERTI STAGIONE MUSICALE PREZZO TKT ASSOCIAZIONE ALESSANDRO SCARLATTI TEATRO S. CARLO CASTEL SANT’ELMO INVERNALE (OTT. 2011 /APR. 2012) IN CORSO CONCERTI EXTRA STAGIONE ESTIVA CASTEL SANT’ELMO PLATEA I SETTORE \ INTERO €25 PLATEA II SETTORE \ INTERO €20 PLATEA III SETTORE \ INTERO €15,00 \ GIOVANI €8 TEATRO SAN CARLO POLTRONA PLATEA \ €60 PALCO I FILA \ €40 PALCO II FILA \ €40 PALCO III FILA \ €30 PALCO IV FILA \ €30 BALCONATA \ €20 BALCONATA GIOVANI (UNDER 31) €10 ANTICA PIETÀ DE TURCHINI ANNUALE CHIESA DI S. CATERINA DA SIENA (INTERRUZ. MAG.-AGO.) IN CORSO PALAZZO ZEVALLOSS STIGLIANO CONCERTI EXTRA STAGIONE ESTIVA VILLA PIGNATELLI CASTELLO ARAGONESE DI AGROPOLI LUSTRA LAUREANA – CONVENTO S. FRANCESCO FONDAZIONE DEL TEATRO S. CARLO TEATRO S. CARLO TEATRINO DI CORTE PALAZZO REALE INVERNALE (OTT. 2011 /GIU. 2012) IN CORSO STAGIONE ESTIVA (GIU.-SETT.) NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI MUSEO DIOCESANO NAPOLI CORTILE DEL MASCHIO ANGIOINO TEATRO DIANA SALA CHOPIN – A. NAPOLITANO PIANOFORTI AUTUNNO MUSICALE (OTT. /DIC. 2011) PRIMAVERA MUSICALE (APR. /GIU. 2012) MATINEE MUSICALI (MAR. /APR. 2011) FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS INTERO €10,00 OVER 60 E UNDER 30 €7 ARTECARD E FELTRINELLI CARD €7 INT. €15 (7/11 - 16/4 ) RID. €10 (7/11 - 16/4) OPERA (TURNO A DA €45/50 A €140/160) BALLETTO (UNICO TURNO DA €45/50 A €120/130) SINFONICA (CONCERTI NON SPECIALI DA €30/35 A €80/90) PER OPERA E BALLETTO GIOVANI UNDER 30 - €30 PER CONCERTI GIOVANI UNDER30 - €20 BIGLIETTO: €14 (CONCERTI DIOCESANO) 64 MUSICard D Campania Di seguito la tabella con le caratteristiche dei principali luoghi in cui ascoltare musica a Napoli. Sono stati specificati: • sedi concerti • numero posti disponibili • orario spettacoli • servizi e attività disponibili per i visitatori TABELLA 8 PRINCIPALI LUOGHI IN CUI ASCOLTARE LA MUSICA LUOGO SEDI CONCERTI NUMERO POSTI TEATRO SAN CARLO TEATRO S. CARLO TEATRINO DI CORTE PALAZZO REALE 3.285 400 MUSEO CORTES - VILLA PIGNATELLI SALA DELLE FESTE VERANDA NEOCLASSICA 200 200 CASTEL SANT’ELMO AUDITORIUM 650 CERTOSA E MUSEO DI SAN MARTINO REFETTORIO 100 MUSEO DUCA DI MARTINA IN VILLA FLORIDIANA AUDITORIUM 300 MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE SALONE DELLA MERIDIANA - CAPODIMONTE SALONE DELLE FESTE SALA DELLA CULLA AUDITORIUM 200 120 180 PALAZZO REALE TEATRINO DI CORTE 400 MUSEO DIOCESANO SALA NAVATA SALA SOLIMENA 580 140 ANTICA PIETÀ DE TURCHINI CHIESA DI S. CATERINA DA SIENA PALAZZO ZEVALLOSS STIGLIANO VILLA PIGNATELLI CASTELLO ARAGONESE DI AGROPOLI LUSTRA LAUREANA – CONVENTO S. FRANCESCO 200 200 200 ND ND 600 AUDITORIUM RAI CASA DELLA MUSICA SALA FEDERICO – C/O TEATRO PALAPARTENOPE 1.200/2.000 ARENILE TUTTI GLI SPAZI 630 TRIANON FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS 65 MUSICard D Campania ORARIO SERVIZI/ATTIVITÀ COME DA CARTELLONE PER GLI SPETTACOLI. ATTIVITÀ CONCERTISTICA. CONVENZIONI: ISTITUTO CERVANTES NAPOLES, FELTRINELLI, GOETHE INSITUT NAPOLI E FAI IL MUSEO È APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 8.30 ALLE 14.00. CHIUSO MARTEDÌ ATTIVITÀ CONCERTISTICA, ATTIVITÀ TEATRALE IL MUSEO È APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 8.30 ALLE 18.30. CHIUSO MARTEDÌ ATTIVITÀ CONCERTISTICA, ATTIVITÀ TEATRALE, ATTIVITÀ CINEMATOGRAFICA IL MUSEO È APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 8.30 ALLE 19.30. CHIUSO MERCOLEDÌ ATTIVITÀ CONCERTISTICA, ATTIVITÀ TEATRALE ATTIVITÀ CONCERTISTICA, ATTIVITÀ TEATRALE IL MUSEO È APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 9.00 ALLE 19.30. CHIUSO MARTEDÌ ATTIVITÀ CONCERTISTICA IL MUSEO È APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 8.30 ALLE 19.30. CHIUSO MERCOLEDÌ ATTIVITÀ CONCERTISTICA, ATTIVITÀ TEATRALE, ITINERARI TEMATICI, MOSTRE IL MUSEO È APERTO TUTTI I GIORNI DALLE 9.00 ALLE 19.00. CHIUSO MERCOLEDÌ ATTIVITÀ CONCERTISTICA, ATTIVITÀ TEATRALE IL MUSEO È APERTO DAL LUNEDI AL SABATO DALLE 9:30 ALLE 16:30. DOMENICA DALLE ORE 9:30 ALLE 14:00. MARTEDÌ CHIUSO. ATTIVITÀ TEATRALE, ATTIVITÀ CONCERTISTICA. CONVENZIONI: CAMPANIA ARTECARD, FELTRINELLI, ICOM, CATACOMBE DI NAPOLI, RESIDENZE D’EPOCA, BANCO DI NAPOLI, FAI, TEATRO PALAPARTENOPE, A.M.P.I . ATTIVITÀ CONCERTISTICA CASA EDITRICE: SAGGI E PARTITURE MAGAZINE CONVENZIONI: ISTITUTO CERVANTES NAPOLES, FELTRINELLI, GOETHE INSITUT NAPOLI E FAI COME DA CARTELLONE PER GLI SPETTACOLI. ATTIVITÀ TEATRALE, ATTIVITÀ CONCERTISTICA, LIVE SET ATTIVITÀ CONCERTISTICA, LIVE SET COME DA CARTELLONE PER GLI SPETTACOLI. ATTIVITÀ TEATRALE, ATTIVITÀ CONCERTISTICA 66 MUSICard D Campania I Parchi Il fascino degli spazi aperti e la suggestione degli strumenti ad arco, spesso risultano un connubio naturale che consente di unire la passione per il “verde” alla passione per la musica. A Napoli è possibile ascoltare un concerto in modo naturale, immersi nella natura dei parchi. I parchi, infatti, sono spesso teatro di performances musicali acustiche, nel rispetto dell'ambiente. Di seguito l’elencazione dei principali parchi napoletani. PARCO ENTE DI RIFERIMENTO GIARDINI DI PALAZZO REALE SBAPSAE NAPOLI E PROVINCIA PARCO DI CAPODIMONTE SBAPSAE NAPOLI E PROVINCIA GIARDINI DELLA CERTOSA DI SAN MARTINO SPMN – DIREZIONE SAN MARTINO PARCO DELLA FLORIDIANA SPMN – DIREZIONE DUCA DI MARTINA CASSA ARMONICA DELLA VILLA COMUNALE COMUNE DI NAPOLI PARCO VIRGILIANO COMUNE DI NAPOLI PARCO DEL POGGIO COMUNE DI NAPOLI FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS FUNZIONE CONOSCENZA: LA MUSICA CONSERVATA Rispetto alle altre espressioni artistiche, l'opera musicale non ha una sua consistenza oggettiva diretta - come può essere un dipinto, una scultura, un testo letterario, e così via - ma lascia "tracce" che a quell'opera si collegano: uno spartito, una partitura, un manoscritto liturgico, un libretto teatrale, un carteggio, uno stampato, una registrazione sonora o video-sonora. E anche, in modo ancora più indiretto, uno strumento musicale, un metronomo, un leggio, un apparecchio di riproduzione, un documento iconografico, uno studio fonologico. Queste tracce-oggetti si trovano sparse in innumerevoli istituzioni e luoghi preposti in qualche modo alla loro tutela e conservazione: biblioteche e archivi, chiese, musei, associazioni, scuole, accademie, istituzioni concertistiche, teatri, e così via, ai quali sono da aggiungere i "fondi" privati detenuti dai singoli cittadini. Di seguito i luoghi in cui è conservata la maggior parte della storia musicale napoletana: • Archivio Sonoro Della Canzone Napoletana • Biblioteca Del Conservatorio Di San Pietro A Majella • Museo del Conservatorio Di San Pietro A Majella • Archivio Teatro San Carlo • Memus • Librerie Musicali • Case Discografiche Archivio Sonoro Della Canzone Napoletana L'Archivio Sonoro della Canzone Napoletana è un'iniziativa di Radio-RAI, realizzata con la collaborazione della Regione Campania, la Provincia di Napoli e il Comune di Napoli, che si propone di raccogliere, documentare, digitalizzare e mettere a disposizione del pubblico ogni riproduzione musicale del repertorio canoro partenopeo. MUSICard D Campania 67 Biblioteca del Conservatorio S. Pietro A Majella La biblioteca del Conservatorio di Napoli, che dipende dal Ministero per i beni e le attività culturali, conserva un patrimonio di inestimabile valore e può essere annoverata tra le biblioteche musicali più importanti al mondo. Essa trae origine dalla preziosa raccolta di volumi costituita nel 1791 da Saverio Mattei presso l'antico Conservatorio della Pietà dei Turchini. Arricchitasi della prestigiosa collezione di partiture a stampa e manoscritte appartenute alla Regina Maria Carolina, dei libri e delle musiche di Giuseppe Sigismondo, delle partiture manoscritte di tutte le opere andate in scena nei teatri napoletani - tenuti per Decreto Regio fin dal 1795 a depositare alla biblioteca copia di ogni opera rappresentata essa ha sede nel complesso monumentale di San Pietro a Majella dal 1826. L'apporto più consistente all'incremento del suo patrimonio fu dato dalla passione e dalla dedizione di Francesco Florimo, bibliotecario dal 1826 al 1888. A lui si deve l'acquisizione di molte e preziose collezioni di musiche a stampa e manoscritte, importanti autografi, libretti d'opera, periodici, figurini, quadri, cimeli e strumenti musicali; per suo interessamento sono anche stati realizzati gli imponenti decori e arredi dei bellissimi ambienti nei quali la biblioteca è ospitata. Ancora nel corso del Novecento la biblioteca si è arricchita del fondo musicale della Casa Reale borbonica e di importanti donazioni da parte di enti e di privati. Anche l'Istituto ha effettuato, negli anni, significativi acquisti che hanno assicurato alla biblioteca i principali strumenti bibliografico-musicali nazionali e internazionali. La biblioteca conserva complessivamente circa 27.000 manoscritti musicali, 300.000 stampe musicali, 20.000 libri, 10.000 libretti d'opera, 10.000 lettere e 1000 periodici. Particolare attenzione meritano i manoscritti musicali del conservatorio. Nell’ambito delle ricche collezioni del conservatorio, infatti, sono state digitalizzate importanti raccolte di autografi, di cantate e di arie d’opera. La collezione degli autografi della biblioteca di San Pietro a Maiella si è andata formando a partire dall'Ottocento con l’acquisto di interi fondi di compositori (D. Cimarosa e G. Paisiello) e di originali delle composizioni di autori della scuola napoletana del Settecento. Vennero acquistate anche le partiture autografe di compositori quali Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi. Nel corso del Novecento altri autori napoletani hanno arricchito la collezione di autografi. Tra i tantissimi manoscritti della biblioteca del Conservatorio di Napoli, particolare interesse hanno quelli dedicati alla cantata da camera. La biblioteca conserva numerosi manoscritti, spesso testimoni unici, rappresentativi sia della cantata romana del Seicento (L. Rossi, G. Carissimi), sia della cantata cosiddetta napoletana, iniziata da A. Scarlatti. Ampiamente documentata anche la cantata rappresentativa, che veniva eseguita nei teatri in occasioni legate soprattutto a ricorrenze della famiglia reale. L'ampia collezione di arie staccate posseduta dalla biblioteca ci offre una significativa panoramica della vita teatrale e del consumo privato della musica a Napoli, consentendo anche la ricostruzione della storia delle principali copisterie partenopee, alcune delle quali diventarono, nel corso della loro attività, le prime case editrici musicali della città. Sono così ampiamente rappresentate, tra le arie sciolte, le opere dei maestri del Settecento e del primo Ottocento, mentre Gioachino Rossini funge da spartiacque tra il periodo di predominio della musica manoscritta e quello della musica a stampa. La collezione di partiture della regina Maria Carolina d’Austria costituì la prima importante donazione fatta alla biblioteca di San Pietro a Majella nel 1795. La collezione dei manoscritti di Maria Carolina, riconoscibili per la bella rilegatura in pelle con fregi in oro e per l'elegante grafia del testo musicale, consta di 170 titoli, in prevalenza opere rappresentate sulle scene napoletane, ma anche opere rappresentate in altre città, con una attenzione particolare a Vienna. Completano la collezione composizioni strumentali, musica religiosa e opere didattiche. MUSICard D Campania 68 Museo del Conservatorio S. Pietro A Majella Il museo storico del conservatorio contiene una pregevole collezione di ritratti di musicisti celebri, tra cui spiccano il Gioachino Rossini di Domenico Morelli, il Richard Wagner di Francesco Saverio Altamura e il Saverio Mercadante di Francesco Palizzi. Inoltre, completano le collezioni cimeli di musicisti e strumenti antichi di finissima fattura o utilizzati da illustri personalità, come il cembalo di Caterina II di Russia o l'arpetta costruita da Antonio Stradivari, nonché i pianoforti di Saverio Mercadante e di Sigismund Thalberg, le arpe Sébastien Érard, i violini Gagliano e numerosi altri strumenti. Tra le collezioni storiche vanno annoverate anche la rara raccolta di manoscritti autografi di edizioni musicali del XVI secolo e le raccolte di libretti d'opera dell'annessa biblioteca. Tra gli autori interessati vi sono: Alessandro e Domenico Scarlatti, Giovanni Battista Pergolesi, Giovanni Paisiello, Domenico Cimarosa, Gioachino Rossini, Vincenzo Bellini, Gaetano Donizetti e Giuseppe Verdi. Archivio Teatro San Carlo L’archivio del teatro San Carlo ha lo scopo di creare uno spazio museale permanente basato su tecnologie innovative (supporti informatici, rete internet, macchinari per l’allestimento di un museo virtuale permanente) ed un archivio che riguarda: - la documentazione storica esistente nel Teatro e nei più importanti istituti culturali della città - repertorio fotografico a disposizione - bozzetti di costumi e scene - materiale audio e video - libretti storici e programmi di sala - spartiti e partiture musicali Memus Dal primo ottobre 2011 il real teatro ospita il MEMUS (acronimo di "memoria" e "museo"), museo storico nel quale si espongono opere d'arte (quadri, fotografie, strumenti musicali, costumi, documenti d’epoca, un archivio musicale audio ed anche uno delle immagini video) che ripercorrono la storia del san Carlo stesso e dell'opera italiana in generale. Il museo inizia con il percorso storico voluto da Carlo di Borbone nell'adiacente residenza reale, dalla quale si accede al teatro, visitando storici ambienti non visibili né se si accede al palazzo reale, né al san Carlo come spettatore. Libreria Musicale Si sono ormai conclusi i tempi d'oro della "musica stampata", costituendo oggi la vendita e il noleggio di spartiti musicali un business ormai secondario se non marginale , le case editrici musicali continuano a operare per la tutela dei diritti degli autori, ma hanno visto sostanzialmente venire meno il mercato "di massa" dei musicisti dilettanti per il quale costituivano nel passato il riferimento pressochè esclusivo. Attualmente la partiture digitali interattive, servizi di "library" per l'utilizzo di brani musicali a scopi commerciali, compilations, colonne sonore, eventi, editoria libraria, edizioni musicali e discografiche sono le principali attività delle odierne case editrici musicali, non molto diverso, a dire il vero, da quello delle case discografiche. Tra le librerie musicali “storiche” a Napoli di particolare rilievo risultano essere: - la libreria Simeoli. La storia della Casa Editrice Salvatore Simeoli comincia negli anni '20 del sec. MUSICard D Campania 69 scorso, nel quartiere del Vomero, dove il fondatore, dai cui l'azienda prende il nome, intraprende l'attività editoriale con pubblicazione e vendita di testi musicali. Il successivo trasferimento in v. S. P. a Majella, a pochi metri dal conservatorio, contribuisce a creare stretti rapporti con l'intelligenza musicale napoletana: sono numerosi gli autori pubblicati in oltre 80 anni di ininterrotta attività (Florestano Rossomandi, autore del celebre metodo dello studio tecnico del pianoforte); manifestazioni di stima nei confronti dell'editore, arrivarono da compositori come Francesco Cilea e Ottorino Respighi. Oggi, la casa editrice gestita dal nipote del fondatore, Salvatore Simeoli - la libreria L’Ecolibri che è situata nel cuore del centro storico di Napoli, regno di antiche librerie e patrimonio culturale della città; specializzata dal 1980 in musica, arte, scolastica e varia. Nota in ambito locale e nazionale in grado di acquistare intere biblioteche Case Discografiche Le case discografiche napoletane sono rivolte soprattutto ai giovani artisti emergenti e sono particolarmente aperte alla sperimentazione. È un segmento, quello napoletano, rappresentato da numerose piccole etichette indipendenti, per lo più circoscritto alla musica neomelodica e pop-rock e in cui sono presenti anche realtà consolidatesi nel tempo. Le case discografiche lanciando nuove tendenze e puntano a scoprire nuovi talenti, che non raramente entrano poi nel giro delle major. Ma c'è anche chi vive riproponendo i vecchi e intramontabili successi del passato oppure realizzando, insieme a qualche album, jingle pubblicitari o contenuti mobile per gli operatori delle telecomunicazioni. Di seguito le case discografiche “consolidate” a Napoli: • la Canzonetta • Absolutely records • Cheyenne records • Abici • Festa sas • Spai srl • Ferrante productions • Loro di Napoli • Marocco music • Opera prima edizioni musicali FUNZIONE EDUCATIVA: LA FORMAZIONE MUSICALE Nel campo musicale Napoli emerge come un polo formativo di elevata professionalità. Istituzioni quali il Conservatorio di San Pietro a Majella, il Teatro S. Carlo, l’Associazione Alessandro Scarlatti e l’Associazione Domenico Scarlatti costituiscono nel loro insieme un milieu culturale e professionale di notevole importanza. Di seguito sono elencate e schematizzate le istituzioni “storiche” del settore artistico-musicale della città di Napoli. • Conservatorio Di San Pietro A Majella • Teatro San Carlo • Antica Pieta’ De Turchini • Associazione Domenico Scarlatti • Botteghe Di Liuteria 70 MUSICard D Campania LUOGO ATTIVITÀ DIDATTICA CONSERVATORIO DI SAN PIETRO A MAJELLA BIENNIO ABILITANTE CORSI PROPEDEUTICI CORSI S.M.C.V. TRIENNIO DI PRIMO LIVELLO CORSI ORDINAMENTALI BIENNIO SPERIMENTALE TEATRO SAN CARLO LABORATORIO CORO DI VOCI BIANCHE PROGETTO DI FORMAZIONE PER DOCENTI “RACCONTARE LA MUSICA” FORMAZIONE DI QUADRI ARTISTICI SCUOLA DI DANZA BOTTEGHE DI LIUTERIA CORSO DI LIUETRIA NAPOLETANA CORSO GIOCOMUSICA ANTICA PIETA’ DE TURCHINI DIDATTICA - MASTERCLASS 2011 CANTO BAROCCO DIDATTICA - MASTERCLASS 2011 - MANDOLINO BAROCCO E PLETTRI STORICI DIDATTICA - MASTERCLASS 2011 - CANTO, TECNICA E STILE VOCALE FORMAZIONE - VIII° CONCORSO INTERNAZIONALE "F. PROVENZALE" FORMAZIONE - VII° CONCORSO INTERNAZIONALE DI CANTO BAROCCO ASSOCIAZIONE DOMENICO SCARLETTI CORSI AMATORIALI, PROFESSIONALI E DI PERFEZIONAMENTO DEL DIPARTIMENTO DI MUSICA CLASSICA E DEL DIPARTIMENTO DI MUSICA JAZZ FONTE: ELABORAZIONE PIERRECICODESS FUNZIONE EDUCATIVA: LA MUSICA DA ASCOLTARE Le nuove tecnologie consentono di ampliare la dimensione spazio/tempo nella quale si sviluppa la funzione d’ascolto. La rete è diventata nell’ultimo decennio il luogo virtuale dove l’offerta culturale, e nello specifico quella musicale, diventa facilmente accessibile a tutti. Tale offerta si plasma in continuazione con i contributi degli utenti che nell’interazione con le produzioni musicali creano bacini specifici di fruizione. Obiettivo della Funzione ascolto è quella di realizzare una sistematizzazione di tutto quanto concerne l’ascolto della musica on line relativamente alla mission della MUSICARD. A tal fine si propone la realizzazione di un portale dedicato che comprenda le seguenti sezioni: • Canale Tematico On Line Dedicato • Canta Napoli sulle Frequenze Radio Rai Uno: W7 La Web Radio Dell’archivio • Canale Tematico On Line Dedicato Il canale tematico on line dedicato sarà un utile strumento per la fruizione on line dei contenuti e dei servizi offerti dalla Musicard. Conterrà un’area riservata il cui accesso sarà riservato esclusivamente ai possessori della card. Le sezioni di ascolto e di potenziale “acquisto” saranno articolate in base ai generi musicali coinvolti nel progetto. Attraverso il sito sarà possibile accedere a: • Programmazione degli eventi musicali dei siti del circuito; • Alle prove delle orchestre/balletti/concerti in programmazione, al fine di creare un collegamento con la funzione educativa; • Programmazione di laboratori didattici tematici; 71 MUSICard D Campania • • • • • Itinerari “musicali” legati alla funzione visiva; Audioguide digitali; Aggiornamento in tempo reale delle principali notizie del settore; Podcast Collegamenti alle principali Web radio con un’interazione della programmazione. • Canta Napoli Sulle Frequenze Radio Rai Uno: W7 La Web Radio Dell’archivio Napoli canta è la radioweb che accoglie l'enorme patrimonio canoro e musicale raccolto dall'Archivio storico della canzone napoletana. Basta connettersi con la homepage di RadioRAI e cliccare su WR7 e per l'intera giornata è possibile ascoltare le interpretazioni più famose, più stravaganti o più rare dello straordinario repertorio partenopeo. FUNZIONE COMMERCIALE La funzione commerciale si esplica attraverso la promozione e valorizzazione delle tipicità prodotte a Napoli nel settore musicale. Le tre macrocategorie correlate sono: • Vie dello Shopping Musicale • Botteghe Artigiane • Musei Vie dello Shopping Musicale Via San Sebastiano, a Napoli, è da anni denominata la “via della musica” poiché è una strada, nelle adiacenze del Conservatorio di San Pietro a Majella, ricca di negozi che vendono strumenti musicali di ogni genere. In questa strada, infatti, si trovano sia antiche botteghe che da anni producono e vendono strumenti classici che nuovi negozi forniti delle più moderne strumentazioni musicali. Di seguito i negozi più famosi e forniti: NOME INDIRIZZO MILETTI VIA SAN SEBASTIANO 46 ACUSTICA ON LINE VIA SAN SEBASTIANO 5 LOVERI VIA SAN SEBASTIANO 74 CERUTI VIA SAN SEBASTIANO 59 Botteghe Artigiane Le botteghe artigiana sono rappresentate prevalentemente dalle liuterie storiche. Napoli è famosa nel mondo, infatti, per la antica tradizione di costruire eccellenti e ricercati strumenti a plettro o a pizzico come liuti, mandole, mandolini, mandoloncelli, chitarre, lire, etc... Musei La funzione commerciale riguardante i musei fa riferimento ai bookshop che sono delle vere e proprie librerie specializzate, nelle quali sono disponibili i volumi e libri, di editori italiani e stranieri, oltre a oggetti d’arte e prodotti multimediali, tutti legati all’area tematica che caratterizza il museo e alle mostre in corso. MUSICard D Campania 72 FOCUS: GLI STAKEHOLDERS DELLA MUSICA A NAPOLI ELABORAZIONE DI SINTESI DELLE INTERVISTE SOTTOPOSTE AL “FOCUS STAKEHOLDERS MUSICARD”. In attesa delle autorizzazioni alla pubblicazione dei nomi degli intervistati si forniscono i ruoli ricoperti: Docente Universitario, Staff Teatro Lirico, Giornalista organizzatore di Grandi Eventi. Editore, Direttore Marketing, Musicista, Giornalista, Impresario, Organizzatore, Storico, Ricercatore, Dirigente settore P.A. Parte prima: Il contesto (6 domande) analisi dello scenario territoriale e settoriale, analisi del rapporto fruizione culturale/situazione economica, analisi dei mutamenti della fruizione culturale in base alla dimensione spazio temporale 1. A partire dagli anni novanta i mutamenti sociali hanno subito una forte accelerazione modificando atteggiamenti e comportamenti. Ci può dire quanto questi mutamenti hanno influito sulla produzione culturale a Napoli e nelle aree metropolitane? 2. Il settore culturale in questi anni è stato più o meno oggetto di politiche di sostegno e sviluppo? Queste azioni si sono rivelate utili a stimolare un miglior rapporto tra domanda e offerta? 3. Secondo lei i mutamenti che hanno interessato il settore artistico (nello specifico quello a cui lei appartiene) sono stati condizionati dalla attuale fase economica? E dalle innovazioni tecnologiche? Quanto è cambiato il rapporto tra produzione e fruizione culturale? 4. Ritiene che la propensione alla spesa per prodotti culturali dei cittadini napoletani è proporzionalmente uguale, maggiore o inferiore ad altre metropoli europee. 5. Quanto ha influito la cosiddetta rivoluzione “digitale” nella produzione e fruizione culturale? 6. In alcune metropoli del nord Europa le istituzioni si propongono come playmaker dell’offerta culturale avendo come obiettivo l’integrazione dell’offerta e la semplificazione della fruizione. Ritiene che tale attività sia utile? Sarebbe disposto a partecipare a tavoli di settore per la individuazione di strumenti per l’innovazione dell’offerta culturale? FUNZIONE DI ACCESSIBILITÀ Al fine di rendere più agevole e conveniente gli spostamenti dei residenti e dei turisti che vogliono muoversi all’interno del “sistema” musicale napoletano si potrà prevedere la stipula di convenzioni con: • Unicocampania • Napolipark • Cooperative taxi • Trenitalia • Compagnie aeree FUNZIONE DI ACCOGLIENZA Con l’obiettivo di valorizzare e sistematizzare l’offerta musicale a Napoli dovranno essere stipulate convenzioni con strutture ricettive e prevedere un’adeguata assistenza tecnica all’offerta. MUSICard D Campania 73 Riepilogo di sintesi delle risposte fornite dal campione di stakeholders La produzione culturale a Napoli ha avuto un grosso sviluppo a partire dagli anni novanta; artisti in genere, musicisti, registi napoletani si sono affermati a livello nazionale, questo sia grazie al cosiddetto Rinascimento Napoletano, ma anche grazie allo sviluppo dei “nuovi media” che hanno influito sulla diffusione del prodotto culturale locale. Il dato fondamentale è rappresentato da una progressiva marginalizzazione della produzione culturale “locale” fortemente danneggiata da una massiva adesione a modelli e stili dettati dai grandi media (in particolare la TV commerciale). Le poche produzioni, esterne a questi modelli, hanno poi pesantemente subito il ridursi degli spazi che venivano offerti dalle iniziative degli enti locali. Anche questo ha contribuito ad un ulteriore impoverimento della produzione culturale metropolitana. Inoltre i mutamenti sociali, i new media e l’avvento di Internet hanno aumentato, nel nostro settore la divaricazione tra le diverse fasce socio-culturali e generazionali di pubblico, non a favore della mobilità. Inoltre ha influito negativamente l’aumento della politica istituzionale dei grandi eventi a scapito del sostegno e dell’incentivo alla produzione culturale quotidiana e diffusa. Il campione fin qui intervistato ritiene che le politiche di sostegno alla produzione culturale sono risultate in questi anni sempre di più assottigliate, fino a scomparire quasi a scomparire del tutto nel corso dell’ultimo biennio. Non emerge alcuna iniziativa che abbia migliorato il rapporto tra domanda ed offerta e che abbia seppur solo nelle intenzioni tentato di avvicinare il pubblico al mondo della cultura e nello specifico a quello delle produzioni musicali. La presenza di un’attenzione eccessiva sui grandi eventi non ha migliorato, anzi ha sbilanciato ulteriormente il rapporto domanda/offerta sul mercato della produzione di spettacolo e cultura causando una strutturata dispersione delle platee potenziali. Il settore musicale a Napoli ed in Campania è rappresentato da “agenti di subagenti” ovvero mediatori di 3° se non 4° livello. Ciò porta a calendari sempre più ripetitivi e costi notevoli rispetto a Milano e Roma. La professionalità è quasi inesistente. Solo pochissimi attori operano per innovare con proposte e progetti diversi Parlare di cultura non equivale a parlare di business. Anzi, le produzioni sperimentali, l’emergere di nuove tendenze nell’ambito della cultura metropolitana, per poter divenire business, hanno bisogno di serie politiche di sostegno. Non solo economiche ma anche di contesto e di promozione. È evidente che con l’avanzare della crisi e con le scelte fatte di tagli, il settore più colpito, nell’ambito della cultura, è proprio quello della sperimentazione e delle innovazioni. Le nuove forme di comunicazione, i nuovi media, hanno invece contribuito a non far morire del tutto la nuova produzione culturale. I bassi costi di produzione, la facilità di accesso al mezzo, hanno fatto si che si costruisse un nuovo canale di diffusione culturale. Prevalentemente autonomo ed indipendente dal mercato culturale “ufficiale”. La produzione musicale non ha più bisogno di grandi strutture, studi di registrazione, case discografiche grazie alla possibilità di creare e registrare professionalmente in casa. La diffusione di internet il file sharing e la nascita dei social network nel frattempo hanno favorito la diffusione del prodotto musicale in modo trasversale e globale dando la possibilità di una fruizione immediata e capillare. A questo il combinato disposto di Internet e depressione economica ha dislocato in grandissima parte il luogo della fruizione di cultura e spettacolo dai luoghi materiali alla platea immateriale del web. Ne soffre in particolare tutto il settore dello spettacolo dal vivo. MUSICard D Campania 74 La destinazione del reddito disponibile per fruire di attività culturali è striminzita per motivi di carattere culturale/formativa. Il pubblico locale spende molto per il cibo e per il divertimento ma sempre pochissimo per la cultura. In crisi, poi, questo fenomeno è ancor più evidente. Nell’ultimo triennio, inoltre, emerge una forte contrazione a causa del peso della crisi. In genere, la spesa culturale a Napoli, anche se si indirizza su prodotti particolari e specifici, è sicuramente inferiore a quella di altre aree europee, ma non in modo drammatico. Infine tutto il campione intervistato si è dichiarato disponibile a partecipare a forme di sperimentazione di innovazioni del settore musicale. Parte seconda: criticità e potenzialità (3 domande) Individuazione dei punti di debolezza e dei punti di forza 1. Ci può individuare in modo sintetico le carenze e le potenzialità della industria culturale napoletana (soffermandosi su tutto il ciclo produttivo)? 2. Ritiene che le carenze strutturali possano essere colmate con la messa in sinergia di attori pubblici e privati che influiscono nella produzione culturale? 3. Ritiene che le enormi potenzialità riconosciute dal pubblico internazionale alle produzioni culturali napoletane possano essere maggiormente valorizzate? Con azioni rivolte al pubblico napoletano, ai turisti o ad entrambi? Nello specifico un’azione di semplificazione della fruizione culturale deve essere destinata prioritariamente ad un pubblico locale o che proviene da altre realtà? Riepilogo di sintesi delle risposte fornite dal campione di stakeholders L’ industria culturale napoletana è pressoché inesistente sia per mancanza di strutture professionali che per mancanza di coordinamento ed interscambio tra le poche presenti con il ciclo produttivo. Scarsi investimenti, poco sostegno da parte del “pubblico”, difficoltà a realizzare a livello nazionale una serie politiche di sostegno alla produzione culturale partenopea. Grandi potenzialità soprattutto dal punto di vista della capacità della cultura napoletana ad esprimere, pur in un ambito di forte caratterizzazione locale, nuove forme, nuove personalità che sempre di più fondendosi con filoni della cultura emergente nazionale, finiscono con il divenire essi stessi, avanguardie nazionali. Non basta una pura politica di coordinamento, pure indispensabile, se non vi sono risorse ed opportunità nuove. La cultura napoletana, nonostante il forte danno d’immagine che la città ha subito negli ultimi anni, ha ancora una forte capacità di attrazione. Potrebbe quindi rappresentare un volano decisivo per rilanciare nel mondo Napoli. Resta comunque inteso che i maggiori fruitori delle produzioni culturali partenopee sono e restano i napoletani cui si dovrebbero dare nuove e significative opportunità di fruizione. Carenze: nei contenuti, spesso uso parassitario della napoletanità e dei suoi cliché (un uso che non valorizza il nostro patrimonio culturale, la sua continuità nei secoli) • atomizzazione delle iniziative • scarsa attenzione alle location, anche per loro carenza • spesso scarsa attenzione alla diffusione sui vari canali di informazione • spesso scarsa attenzione alla concreta fruibilità per il pubblico • spesso non facile accessibilità per il pubblico (vedi problema reperibilità biglietti) MUSICard D Campania 75 • carenza infrastrutture, difficoltà nella mobilità; carenza di accoglienza degli eventi Potenzialità: • ricco sommerso di iniziative non del tutto formalizzate, soprattutto nel mondo della cultura giovanile (dalla nuova musica all’arte digitale) che andrebbe in qualche modo censito • patrimonio culturale napoletano da indagare in profondità, fuori dai cliché vecchi e nuovi • uso formale (estetico) e non parassitario (contenutistico) dello speciale contesto napoletano Parte terza: innovare le modalità di offerta e fruizione dei prodotti culturali (6 domande) individuazione di strumenti e servizi per il sostegno alla fruizione culturale 1. Dal vinile ai lettori MP3, dal cinema muto alle produzioni 3D, dall’offerta unidirezionale della radio e della televisione alla interazione on demand. L’industria culturale ha trasformato più volte il proprio ciclo produttivo, spinta dall’innovazione tecnologica e dal mutamento delle forme di comunicazione. Ritiene che si possa sostenere la realtà culturale napoletana con “infrastrutture” di servizi volte a stimolare una maggiore fruizione culturale? 2. Può individuare, sulla base della sua esperienza, quali iniziative occorrerebbe mettere in campo per avvicinare il mondo della produzione culturale a quello della fruizione? Ritiene che il marketing nel suo settore sia un valore aggiunto o un elemento negativo? 3. Se tutti gli attori (pubblici e privati) dell’ambito culturale napoletano si proponessero di dotare il settore di un Piano Integrato di Marketing Culturale sarebbe disposto a dare il suo contributo per individuare i contenuti e le strategie? 4. Il sistema museale napoletano si è dotato di uno strumento (artecard) per presentarsi al pubblico dei visitatori in modo unitario senza annullare le singole diversità. Ritiene che uno strumento del genere possa essere adottato anche in ambito musicale e teatrale sia per i servizi rivolti al pubblico che agli operatori? Ci può dire, se condivide uno strumento del genere, come lo caratterizzerebbe? 5. Sarebbe disposto ad entrare a far parte di un circuito dove la domanda e l’offerta si potenziano reciprocamente così come avviene con i gruppi di acquisto globalizzati? 6. Lei è d’accordo con quanti ritengono che “fare sistema” significa essere “più forti e strutturati” per sviluppare settori strategici della vita comunitaria di una metropoli? Ritiene che, in tal senso, la definizione di uno strumento per agevolare la realizzazione di un sistema “culturale” capace di attrarre turismo e stimolare la domanda risponda a questa esigenza. Riepilogo di sintesi delle risposte fornite dal campione di stakeholders Napoli negli anni ’20 era una capitale dell’industria culturale italiana. Perse il primato per avvento di disco e radio. Oggi il gap va recuperato con una maggiore attenzione all’infrastrutturazione del mondo digitale in tutte le fasi di produzione, marketing, distribuzione del prodotto culturale e di spettacolo. Le realtà culturali giovanili già sono più attente a questo, meno le istituzioni culturali formalizzate (musei, teatri ecc., ma vedi l’esperienza della tv digitale del Museo di Rivoli). Potrebbe essere utile in tal senso un’azione integrata. Trovare nuovi canali di diffusione e nuove forme di promozione mettendo a fuoco vecchi e nuovi target potenziali: bisogna ragionare sul nuovo profilo(/i) socioeconomico del fruitore di cultura del XXI secolo. Il marketing è più di un valore aggiunto, è uno strumento di rilancio vitale per il settore, ma deve conoscere 76 MUSICard D Campania le specificità del prodotto (di ciascun prodotto di cultura e spettacolo), deve saper ‘dialogare’ con esso. Uno strumento simile ad artecard sarebbe utile, se accompagnato a un coordinamento reale, nei tempi e nei contenuti, delle varie programmazioni. Uno dei mali attuali è l’avvicendarsi di periodi di vuoto a periodi di sovrapposizione. Emerge dalle interviste la proposta di caratterizzare lo strumento come una sorta di chiave di accesso privilegiato/mappa orientativa di una grande “Città/Palcoscenico del teatro e della musica”, e dovrebbe consentire un’attività interattiva sulla rete con aggiornamenti in tempo reale ed offerte last minute. Inoltre quasi la totalità del campione propone di dotare il mondo della produzione di incentivi e risorse nonché di strutture attrezzate. Infine il campione ritiene che gli operatori locali sono molto frammentati e poco disposti all’unione, quindi un’eventuale messa in sinergia degli operatori deve essere un’operazione “etero guidata”. QUADRO DI SINTESI DEL FOCUS DI ASCOLTO DEGLI STAKEHOLDERS DELLA MUSICARD CONTESTO CRITICITÀ E POTENZIALITÀ INNOVAZIONE Marginalizzazione delle produzioni Abuso dell’utilizzo del cliche legato alla napoletanità Individuare il nuovo profilo socio culturale del fruitore di cultura Divario socio culturale Location poco ospitali, cattiva diffusione delle informazioni Napoli Città Palcoscenico del teatro e della musica Assenza di un censimento delle produzioni culturali e relativa dipersione delle stesse Definizione di una politica di sostegno delle produzioni culturali Eccesso di grandi eventi Dispersione della domanda potenziale Forte disagio economico Ricco sommerso di produzioni Radici identitarie molto profonde Realizzare una cabina di regia per razionalizzare l’offerta e ottimizzare i costi di produzione 77 MUSICard D Campania Profilo Marketing Territoriale Capacità d’attrazione del brand Napoli Definizione del nuovo profilo socio economico del fruitore culturale Profilo socio culturale Nuove forme di governance del settore culturale Politiche di sostegno per lo sviluppo del settore Napoli Città Palcoscenico del teatro e della musica Presenza di produzioni culturali sommerse Radici culturali Operatori molto frammentati Forte disagio economico Uso improprio della “napoletanità” Dinamiche economiche penalizzanti Presenza di fenomeni di micro e macro delinquenza Profilo economico Eccesso grandi eventi Produzioni marginali Divario socio culturale Dispersione della domanda Profilo socio economico FOCUS: ANALISI DELL’OFFERTA DIDATTICA. BENCHMARK DEI LABORATORI MUSICALI EUROPEI. L’obiettivo dell’indagine svolta è stato raccogliere e valutare una sintesi di esperienze di riconosciuto valore e successo, realizzate in Italia ed all’estero, da soggetti specializzati nella realizzazione di vere e proprie stagioni di didattica musicale. L’analisi contribuirà al processo di definizione degli ambiti di intervento, delle modalità di attuazione delle azioni da compiere, del livello di diversificazione ed integrazione con altre attività, della gamma e declinazione delle singole iniziative, dei servizi offerti e dei target serviti. Lo studio si è focalizzato sulla ricerca di realtà che proponessero un’offerta didattica in grado di rispondere alle esigenze di diversi target e tipologie di pubblico. In particolare sono stati osservati soggetti che si rivolgono a bambini, ragazzi, famiglie, scuole e turisti. Il panorama nazionale ed internazionale è costellato di strutture che vantano, specie in Europa, proposte di didattica musicale estremamente qualificate. Si è deciso di raggruppare i soggetti in due diverse categorie. 1. Strutture ed enti che propongono delle stagioni musicali didattiche rivolte a diversi target 2. Enti che offrono percorsi didattici finalizzati ad una vera e propria formazione pre-professionale o professionale. Dall’analisi effettuata è emerso che non è opportuno prendere in esame i soggetti di cui al punto 2, in quanto si tratta di soggetti le cui attività non potrebbero mai essere considerate come spunto per la progettazione di attività didattiche legate ad una city card. La ricerca dunque si è concentrata sui soggetti rientranti nella categoria di cui al punto 1. MUSICard D Campania 78 Sia in Italia che all’estero esistono molte realtà che propongono programmi musicali di carattere didattico. Si è ritenuto però di selezionare tre eccellenze nel panorama in base a due caratteristiche fondamentali attinenti alla programmazione. Si tratta di soggetti che propongono una vera e propria stagione musicale didattica che sta in piedi tutto l’anno e che si rivolge con diverse proposte a diverse fasce di utenti. Tali soggetti producono oltre il 90% di eventi e concerti in programmazione. Di seguito sono elencate alcune tra le esperienze didattiche più significative a livello internazionale dove l’offerta didattica è intesa nell’accezione di offerta dedicata alla famiglia e agli utenti che non sono quelli propriamente allievi delle istituzioni stesse. Accademia Nazionale di Santa Cecilia- Fondazione L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo (fondata nel 1585). Sin dal 1997 propone Tutti a Santa Cecilia! la stagione di concerti, spettacoli ed altre iniziative a carattere didattico e divulgativo dedicate a diversi pubblici: bambini (a cominciare dai neonati), giovani, scuole, famiglie, diversamente abili ed in generale al nuovo pubblico che vuole avvicinarsi all’universo della Musica. Il calendario si compone di circa 70 diverse produzioni per un totale di oltre 100 appuntamenti/anno e si compone di 7 sezioni. MICRO NOTE DEDICATA AI PICCOLISSIMI DA 0 A 5 ANNI, HA L'OBIETTIVO, DA UN LATO, DI STIMOLARE ATTRAVERSO LA MUSICA E LE VIBRAZIONI SONORE LO SVILUPPO EQUILIBRATO DEL SENSO DELL'ASCOLTO DEL BAMBINO E DALL'ALTRO DI OFFRIRE AL PUBBLICO ADULTO UN MODO NUOVO E RIVOLUZIONARIO DI GODERE L'ASCOLTO MUSICALE. RAGAZZI AI RAGAZZI DA 5 A 11 ANNI L’ACCADEMIA DEDICA UNA RICCA STAGIONE CONCERTISTICA FATTA DI LEZIONI-CONCERTO, OPERE E SPETTACOLI, E TUTTI CON LA PREROGATIVA ASSOLUTA DELL'INTERATTIVITÀ! ATTRAVERSO PERCORSI MUSICALI QUANTO MAI VARI, RICCHI ED IMPREVEDIBILI I GIOVANI LEONI POTRANNO ENTRARE NELL'AFFASCINANTE, COLORATISSIMO MONDO DELLA GRANDE MUSICA, SCOPRENDONE I SEGRETI PIÙ INTIMI ED I TESORI PIÙ PREZIOSI. TEEN AI RAGAZZI SONO RIVOLTE DELLE LEZIONI-CONCERTO SOTTO FORMA DI VERI E PROPRI PERCORSI MUSICALI INTERATTIVI E INTERDISCIPLINARI, FORTEMENTE INCENTRATI SULL’EMOZIONE DELL’ASCOLTO ATTRAVERSO UN APPROCCIO CHE PUNTA ALA SCOPERTA. DI GRANDE SUCCESSO, METTIAMOCI ALLA PROVA, UNA LEZIONE CONCERTO CHE SI TIENE SUL PALCO NEL BEL MEZZO DELL’ORCHESTRA CHE CONSENTE UNA VERA E PROPRIA SPERIMENTAZIONE. FAMIGLIE RIVOLTI IN REALTÀ AD UN VASTO PUBBLICO, I FAMILY CONCERT SONO DESTINATI A GIOVANI, STUDENTI E FAMIGLIE CHE INTENDONO AVVIARE UN RAPPORTO “LEGGERO” E VIVO CON L’ESPERIENZA DELL’ASCOLTO MUSICALE. LA DOMENICA MATTINA L’ORCHESTRA DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA, SOTTO LA GUIDA DI DIRETTORI DI FAMA INTERNAZIONALE, PROPONE GRANDI CAPOLAVORI SINFONICI PRECEDUTI DA CONVERSAZIONI INTRODUTTIVE, UTILI QUANTO SEMPLICI GUIDE ALL’ASCOLTO. I CONCERTI DURANO MASSIMO 1 ORA SENZA INTERVALLO AD UN COSTO ACCESSIBILE. BENESSERE TUTTI A SANTA CECILIA! INTENDE PROPRIO TUTTI . ANCHE CHI POTREBBE AVERE DIFFICOLTÀ. SI TRATTA DI UNA LINEA DI CONCERTI DEDICATI ALLO "STAR BENE" E NON SOLO: IL DISAGIO SOCIALE E LA DIVERSA ABILITÀ AVRANNO I LORO SPAZI. ESEMPI SIGNIFICATIVI MUSICA IN-ATTESA PER DONNE IN GRAVIDANZA E DO, RE, MI, FA… BENE! CONCERTI PRESSO IL REPARTO PEDIATRICO DELLA CLINICA EMATOLOGICA - POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA. JuniOrchestra Coro di Voci Bianche Cantoria PER CHI INVECE VOGLIA PERFEZIONARE LE PROPRIE ABILITÀ MUSICALI, ESISTONO PERCORSI DIDATTICI AD HOC IN CUI I RAGAZZI IMPARANO LA PRATICA DEL SUONARE E CANTARE INSIEME, ESIBENDOSI IN CONTESTI PRESTIGIOSI. LEZIONI DI MUSICA È UNA SEGUITISSIMA INIZIATIVA DI DIVULGAZIONE MUSICALE PROMOSSA DAGLI AMICI DI SANTA CECILIA E COPRODOTTA CON LA FONDAZIONE MUSICA PER ROMA. OTTO INCONTRI AFFIDATI A NOMI PRESTIGIOSI CHE PRENDONO IN ESAME ASPETTI DIVERSI ED AFFASCINANTI DELL'UNIVERSO MUSICALE. MUSICard D Campania 79 London Symphony Orchestra Costituitasi nel 1904, la London Symphony Orchestra è oggi considerata una delle più importanti orchestre del mondo. Molte e differenti le attività che svolge: dall’innovativo programma Discovery alla creazione di una casa discografica, dalla gestione del centro di educazione musicale LSO St Luke ad un pionieristico lavoro nel campo della musica digitale, dalla radio alla tv, dai giochi per computer ai programmi musicali, fino al recente lancio della YouTube Symphony Orchestra, prima orchestra online in assoluto, la LSO riesce costantemente a rinnovare la propria storia ed il proprio prestigio cogliendo sfide sempre diverse all’insegna dell’innovazione. L’innovativo programma educativo LSO Discovery nasce nel 2003 e si prefigge di portare la conoscenza della musica a persone di ogni età e provenienza. Dalla fondazione il programma ha sede presso il St Luke’s UBS e LSO Music Education Centre, una ex chiesa abbandonata trasformata in centro artistico, che vede crescere a livello nazionale e internazionale il programma di diffusione musicale della London, raggiungendo oltre 60.000 persone ogni anno. SCUOLE e INSEGNANTI IL PROGRAMMA PER LE SCUOLE INCLUDE PROGETTI, CONCERTI E WORKSHOP PROGETTATI PER GLI ALUNNI IN TUTTE LE CLASSI. TRE LE PROPOSTE: KEY STAGE CVONCERT, GCSE & A LEVEL, WORKSHOP FAMIGLIE E BAMBINI I CONCERTI O EVENTI PER LE FAMIGLIE, COSTITUISCONO IL MODO PIÙ IMMEDIATO PER INTRODURRE I BAMBINI ALLA MUSICA . DAI NEONATI AI 12 ANNI, GLI EVENTI PIÙ ADATTI SONO: FAMILY CONCERT, EARLY YEARS LABORATORI , FAMILY SATURDAY MOPRNING PER LE FAMIGLIE CON BAMBINI DI ETÀ SUPERIORE AI 12, SONO PARTICOLARMENTE ADATTI IL BACKSTAGE PASS, CHE COMPRENDE I BIGLIETTI A PREZZO SPECIALE PER I CONCERTI BARBICAN E UN PRE-CONCERTO CHE CONSENTE DI PARLARE DIRETTAMENTE CON I MUSICISTI DELLA LSO (MUSICA EXPLORERS, LSO BACKSTAGE PASS) LIFELONG LEARNING PARTICOLARE ATTENZIONE È POSTA ANCHE AL TEMA DELL’ APPRENDIMENTO PERMANENTE. SI TRATTA DI ATTIVITÀ DESTINATE A TUTTE LE ETÀ, RIVOLTA A DIFFONDERE CONOSCENZA ED EDUCAZIONE MUSICALE. LE ATTIVITÀ SONO VARIE: CONCERTI DA 45 MINUTI ALL'ORA DI PRANZO VENERDÌ, CONFERENZE PRE-CONCERTO PRESSO L’LSO ST LUKE, CONFERENZE DI APPROFONDIMENTO CON DEI COMPOSITORI, LSO DISCOVERY DAY IN CUI GLI ADULTI POSSONO AMPLIARE LA LORO CONOSCENZA DELLA MUSICA, INIZIARE DA ZERO O SCOPRIRE QUALCOSA DI NUOVO. RESIDENTI SIA CHE SI TRATTI DELLA LSO COMMUNITY CHOIR CHE DEL GRUPPO GAMELAN, DELLA FUSION ORCHESTRA O DEL CORO GIOVANILE, CI SONO TANTI MODI IN CUI I RESIDENTI DELLE ZONE INTORNO A ST LUKE POSSONO FARE MUSICA CON DISCOVERY LSO: DAI CORI SETTIMANALI PER ADULTI E BAMBINI AI LABORATORI PER ADULTI CON DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO, SPESSO RICORRENDO ALL’UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA DIGITALE. MUSICard D Campania 80 Berliner Philharmonie Nata dallo scioglimento di due complessi orchestrali berlinesi nel 1882, sin dalle origini si è organizzata in forma consociativa al fine di conservare piena autonomia amministrativa e artistica. La successione dei direttori stabili comprende nomi come H. von Bulow (1887-94), A. Nikisch (1895-1921), W. Furtwangler (1922-45), S. Celibidache (1946-51), H. von Karajan (1954-89), C. Abbado (1989-2001) e dal 2002 è sotto la direzione di Sir Simon Rattle. La stagione didattica è stata promossa a partire dal 2002 da Sir Simon Rattle ed è stata sin dall’inizio patrocinata dalla Deutsche Bank – Sponsor dell’Orchestra - con due obiettivi fondamentali: diffusione ed accessibilità. L’Orchestra opera al fine di rendere il lavoro dei Berliner e più in generale il mondo della forma sonora e musicale dal vivo, accessibile al più ampio pubblico possibile. Particolare attenzione è rivolta al pubblico dei residenti a cui sono dedicati veri e propri progetti formativi. CREATE! I PROGETTI CREATIVI SONO IL CUORE DEL PROGRAMMA DIDATTICO. ESSI SONO INTERDISCIPLINARI E CERCANO DI INDAGARE LE MOLTE PROSPETTIVE DIVERSE DEL REPERTORIO DELL'ORCHESTRA. LE VARIE SFACCETTATURE SONO SUGGERITO DAI NOMI STESSI DEI DIVERSI PROGETTI, AD ESEMPIO, MUSICART, MUSICFILM, CANZONI, REMIX, DANCE. QUESTI I PROGETTI SONO DESTINATI PRINCIPALMENTE AGLI STUDENTI DELLE SCUOLE E COINVOLGONO COMPOSITORI, ARTISTI E MUSICISTI DEI BERLINER. IN GENERE SONO PROGRAMMATI PER PRECEDERE I PROGRAMMI CONCERTISTICI SERALI, SI SVOLGONO SIA ALL’INTERNO DELLA PHILHARMONIE CHE IN ALTRI LUOGHI ED ISTITUZIONI A BERLINO (CARCERI, SCUOLE , TREPTOW) MEETING POINT ORCHESTRA I CONCERTI PER LE FAMIGLIE, RIENTRANTI ORMAI NELLA PROGRAMMAZIONE ORDINARIA, SONO UN PUNTO DI INCONTRO MUSICALE PER TUTTE LE GENERAZIONI ALL’INTERNO DELLA PHILHARMONIE. SI TRATTA DI ATTIVITÀ PROGETTATE ED ESEGUITE DAGLI STESSI MUSICISTI, CHE CONSENTIRE UN DIALOGO INFORMALE CON IL PUBBLICO ATTRAVERSO VARI CONTESTI MUSICALI. TRA LE TANTE ATTIVITÀ: 'ON THE MOVE 'PORTA I MUSICISTI DI VARIE ISTITUZIONI SOCIALI IN TUTTA BERLINO E IN ALTRE CITTÀ DURANTE I TOUR DELL’ORCHESTRA; KLANGKIDS, DESTINATO AI PIÙ PICCOLI, È UN PROGETTO IN CUI I MEMBRI DEL ORCHESTRA VISITANO OGNI STAGIONE TRE DIVERSI ASILI , E VI INTRODUCONO LA CONOSCENZA DI TUTTI GLI STRUMENTI DELL’ORCHESTRA. A QUESTI SI AGGIUNGONO L’ASCOLTO DI PROVE GENERALI E LABORATORI CORALI PER BAMBINI ED INSEGNANTI. WORLD MUSIC È UN VERO E PROPRIO CROSS POINT: UNA SERIE DI DIALOGHI CULTURALI INVITANO GLI ASCOLTATORI INTERESSATI A LEZIONI, WORKSHOP E CONCERTI FINALIZZATI ALLA ESPLORAZIONE DELLA MUSICA DI ALTRE CULTURE. PER LA STAGIONE 2011/2012 IL NUOVO PROGETTO LATE LOUNGE, PROPONE L'INTRODUZIONE ALLA MUSICA CONTEMPORANEA E DEL MONDO ESEGUITA DA MEMBRI DEI BERLINER E DA ARTISTI E COMPLESSI OSPITI. GIOVANI TALENTI SI TRATTA DI UN CONCORSO DESTINATO A STUDENTI DI MUSICA E GIOVANI COMPOSITORI. L'OPERA VINCITRICE SARÀ ESEGUITA DAI MEMBRI DELLA BERLINER. ANCORA, IL CORSO ANNUALE ORCHESTRA EXTRAVAGANZA, INVITA I TALENTUOSI GIOVANI STRUMENTISTI A PARTECIPARE A TUTORIAL TENUTI NEL FINE SETTIMANA DA MUSICISTI DELL'ORCHESTRA E SI CONCLUDE CON UNA PROVA FINALE E CONCERTO DIRETTO DA SIR SIMON RATTLE. LISTEN AND DISCOVER SI TRATTA DI UNA SERIE DI CONFERENZE IL SABATO MATTINA, CHE FORNISCONO UN'INTRODUZIONE ALLE VARIE EPOCHE MUSICALI ED AUNA SORTA DI GUIDA ALL’ASCOLTO. IL PROGRAMMA COMPRENDE ANCHE LABORATORI DI FORMAZIONE IN EDUCAZIONE CREATIVA PER INSEGNANTI ED EDUCATORI. MUSICard D Campania 81 Cité de la Musique Inaugurata nel 1995 a Parigi, la Cité de la Musique è un luogo di arte e vita immerso nel verde del Parc de la Villette. Progettata in maniera innovativa, la Cité è un luogo dedicato alla trasmissione di musica ed è oggi un centro di riferimento nazionale ed internazionale con circa 250 concerti l'anno per adulti e giovani, un Museo della Musica con collezioni rare, una mediateca con oltre 100000 documenti, una ricca ed articolata offerta di formazione ed educazione. La Cité de la Musique accoglie ogni anno molti artisti internazionali e collabora con le più prestigiose istituzioni musicali europee per favorire la creazione e la promozione di talenti musicali europei. CONCERTI EDUCATIVI PROGETTATI INTORNO AD UN FORMATO DI UN'ORA, QUESTI CONCERTI SONO INTRODOTTI DA UN PRESENTATORE O DA ARTISTI E GUIDANO LO SPETTATORE NEL MONDO DELLA MUSICA, MESCOLANDO ASCOLTO E RACCONTO DI ANEDDOTI. LABORATORI MUSICALI I LABORATORI MUSICALI SONO ORGANIZZATI COME INTRODUZIONE AI CD. CONCERTI EDUCATIVI, AL FINE DI APPROFONDIRE LA PREPARAZIONE ALLO SPETTACOLO ATTRAVERSO L'ASCOLTO ATTIVO. SONO ARTICOLATI PER CATEGORIE DI PUBBLICO E COINVOLGONO SIA ARTISTI CHE EDUCATORI. PER LE FAMIGLIE, ESISTONO LABORATORI BASATI SULLA PARTECIPAZIONE E SULLA CONDIVISIONE DELL’ESPERIENZA, CHE COMBINANO PIACERE E CREATIVITÀ. PER LE SCUOLE, I LABORATORI SONO CONDOTTI CON UN APPROCCIO ATTIVO E CREATIVO, GLI STUDENTI SONO IMMERSI NEL CUORE DEL MATERIALE MUSICALE. VOCE, CANTO, PERCUSSIONI E LE ATTREZZATURE SONO UTILIZZATI COME MATERIALE DIDATTICO. PER GLI ADULTI, NELLO SPAZIO “FOLIE MUSIQUE” VENGONO CONDOTTI QUESTI LABORATORI CHE PROPONGONO LA PRATICA MUSICALE COLLETTIVA. CULTURE ORALI E LINGUAGGI CONTEMPORANEI SONO LE CHIAVI FONDAMENTALI ALLA BASE DEI LABORATORI. PER IL 2012 L’OFFERTA PREVEDE UN LABORATORIO DI MUSICA CUBANA E SABAR DAL SENEGAL. LA MEDIATECA LA MEDIATECA DELLA CITTÀ DELLA MUSICA ACCOGLIE LE FAMIGLIE PER OFFRIRE UN PERCORSO COSTRUITO INTORNO AD UNO STRUMENTO, LA RIPRODUZIONE DI UN RACCONTO MUSICALE, PICCOLI GIOCHI, ATTIVITÀ ON-LINE E POI TRA LE COLLEZIONI DI MUSEO ALLA RICERCA DELLO STRUMENTO. LA SESSIONE SI CONCLUDE CON UN MINI-CONCERTO NEL MUSEO. SALON MUSICALE EN FAMILLE SI TRATTA DI SPETTACOLI MUSICALI CHE SVELANO I SEGRETI DELLA COMPOSIZIONE CON L’AUSILIO DELL'IMMAGINE E DEL RACCONTO. IL RACCONTO DI EPISODI UMORISTICI DELLA STORIA DELLA MUSICA, L’ASCOLTO DI BRANI MUSICALI E PROIEZIONI VIDEO SUL GRANDE SCHERMO. l’offerta si sviluppa soprattutto attorno ad un tema centrale di carattere artistico-esperienziale; le attività svolte tentano di coprire più ambiti possibili: dalla musica alla danza e all’arte, dall’opera alla musica etnica a quella contemporanea ed elettronica, dallo strumento antico all’utilizzo delle nuove tecnologie; la maggiore attenzione è rivolta a bambini e famiglie, ma cresce l’attenzione all’inclusione sociale; i casi analizzati trovano sede in strutture appositamente realizzate: gli asset fisici si connotano come spazi innovativi e creati per rispondere ai bisogni degli utenti; in tutti i casi l’esperienza didattica o formativa (un po’ meno solo per la Cité de la Musique) è rivolta al pubblico dei residenti. Le interviste al Professor Gregorio Mazzarese Responsabile del Settore Education dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ed al maestro Giovanni Bietti Pianista, musicologo e compositore, collabora con le più prestigiose istituzioni musicali in Italia ed all’estero 82 MUSICard D Campania ANALISI SWOT E GLI STRUMENTI DI RILANCIO DEL SETTORE T enuto conto dell'analisi dei dati quantitativi del settore, delle funzioni d'uso citate e dei target di riferimento individuati è stato possibile evidenziare, in una matrice SWOT, i punti di forza e debolezza nonché le opportunità e le minacce del sistema musicale napoletano. PUNTI DI FORZA FATTORI INTERNI • PRESENZA DI UN PATRIMONIO STORICO • IL SISTEMA MUSICALE NAPOLETANO CULTURALE DELLE PRODUZIONI MUSICALI E LETTERARIE DA OFFRIRE AI VISITATORI • FORTE VALENZA DELLA MUSICA NAPOLETANA NEL BRAND MARKETING GLOBALIZZATO • VOCAZIONE LOCALISTICA DELLE PRODUZIONI MUSICALI RISULTA ESSERE PARTICOLARMENTE FRAMMENTARIO E PARCELLIZZATO • LA PROGRAMMAZIONE MUSICALE È CONDIZIONATA FORTEMENTE DALLA SITUAZIONE ECONOMICA • GLI “EVENTI MUSICALI” SONO COMUNICATI IN MODO SUPERFICIALE E DIFFICILMENTE OTTENGONO LA VISIBILITÀ RICHIESTA SUI MEDIA • SCARSITÀ DI MISURE NEL TESSUTO SCOLASTICO OPPORTUNITÀ • PRESENZA DI EVENTI CONCERTISTICI FATTORI ESTERNI PUNTI DI DEBOLEZZA STAGIONALI • PRESENZA DI LUOGHI STORICI, DI FAMA INTERNAZIONALE, VOCATI ALLE PRODUZIONI MUSICALI • UN’OFFERTA MOLTO ARTICOLATA E DIVERSIFICATA DI LUOGHI IN CUI POSSONO SVOLGONO CONCERTI • PRESENZA DI ATTIVITÀ VOLTE ALLA FORMAZIONE E ALLA DIFFUSIONE DELL’ASCOLTO E DELLA PRODUZIONE MUSICALE • REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA MUSICALE VOLTA ALL'INTERNAZIONALIZZAZIONE MINACCE • MANCA UN COLLEGAMENTO (ORIZZONTALE) CON IL TERRITORIO: SPESSO GLI EVENTI ESAURISCONO LA PROPRIA FUNZIONE NEL CORSO DELLA PERFORMANCE ARTISTICA • MANCA UN COLLEGAMENTO (VERTICALE) CON TUTTO CIÒ CHE RIGUARDA LA PRODUZIONE MUSICALE DALL’ARTIGIANATO ALL’EDITORIA • MANCA UNA “CABINA DI REGIA” CHE POSSA METTERE IN SINERGIA GLI ATTORI DEL CONTESTO MUSICALE NAPOLETANO L’analisi di contesto effettuata illustra con precisione i fattori che possono migliorare la competitività del settore musicale nella città di Napoli. In estrema sintesi, l’analisi mostra che si rende necessario: • semplificare l’incontro tra la domanda e l’offerta, aumentando la visibilità degli eventi, razionalizzando la programmazione e contenendo i costi e i prezzi • fidelizzare i fruitori attraverso servizi dedicati dall’informazione alle “priority list”: Musicard è a disposizione del residente e del turista che intenda partecipare al circuito musicale e culturale cittadino • ampliare e diversificare l’offerta musicale nella città di Napoli in particolare creando collegamenti MUSICard D Campania 83 culturali con il territorio e con l’offerta di settore: creazione di un “sistema” musicale che coinvolga i principali stakeholders del comparto musicale napoletano • offrire nuove opportunità di conoscenza della cultura musicale napoletana, realizzando: un canale tematico on line, audio guide ed editoria dedicata • collocare, a livello internazionale, il settore musicale napoletano in un contesto altamente qualitativo come l'Unesco e il Forum delle culture 2013: tutelare il patrimonio musicale della città di Napoli valorizzando anche i siti atipici, come i musei, o indirettamente collegati al settore musicale Questi elementi sintetici mettono in luce l’esistenza di importanti opportunità di sviluppo per il settore musicale nella città di Napoli, tuttavia, queste potranno essere colte a condizione di creare un vero e proprio “sistema” del comparto al fine di poter modificare profondamente l’orientamento dell’offerta musicale. L’insieme degli elementi indicati nella tabella SWOT dovrà trovare, nella realizzazione della Musicard, la risposta operativa per fare della città di Napoli un grande “attrattore musicale” sia per i residenti che per i turisti. La Musicard consentirà di sfruttare al meglio le risorse musicali esistenti anche nei periodi dell’anno attualmente poco sfruttati, con l’obiettivo di puntare sui residenti e sui flussi turistici di nicchia. L’insieme delle azioni della Musicard dovrà promuovere quelle condizioni che permettano di puntare anche verso un vero e proprio turismo che, in linea generale, è stimolato da: • concentrazione effettiva di risorse storico-musicali e culturali • presenza di un attrattore musicale in un territorio relativamente limitato e accessibile • alta qualità e la differenziazione dell’offerta musicale e culturale della città • effettiva accessibilità dei luoghi e la fruibilità dei diversi servizi • specializzazione e la professionalità degli addetti al settore • utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione MUSICard D Campania 84 CONCLUSIONI L a congiuntura economica che stiamo attraversando ha portato a tenere in considerazione, per le conclusioni finali di questo lavoro di analisi, il biennio 2009-2010. È emerso che in Italia tutto il comparto concertistico, che comprende concerti di musica leggera, concerti di musica classica e concerti jazz, è in sofferenza. Nel 2010 a fronte di un aumento dell’offerta di spettacoli (+ 5,56%), si registra una flessione della domanda: il numero degli ingressi registra un calo del - 3,47% rispetto all’anno precedente, con conseguenti flessioni della spesa al botteghino (- 3,6%) e della spesa del pubblico (- 4,63%). La lieve flessione registrata nella spesa al botteghino è dovuta alla diminuzione del prezzo medio d’ingresso (- 4,23%). In Campania, rispetto alle altre regioni del Sud Italia, nel 2010 a fronte di una diminuzione dell’offerta di spettacoli, si registra una flessione della domanda: il numero degli ingressi (420.886) è decisamente diminuito (- 26,75%) rispetto all’anno precedente, con conseguenti flessioni della spesa al botteghino (- 26,97%) e della spesa del pubblico (- 22,32%). Nella città di Napoli il numero di spettacoli è diminuito del 19%. La spesa al botteghino mostra un calo dell’8% per i Concerti di Musica Classica e del - 64% per i Concerti Jazz. Un incremento è registrato per i Concerti di Musica Leggera (+24%). Un calo del - 28% si registra negli ingressi agli spettacoli di Musica Classica; una diminuzione del - 7% per la Musica Leggera e la Musica Jazz mostra anch’essa una contrattura con un calo del - 42%. Per quanto attiene le attività teatrali in Italia è possibile affermare che si è registrato un aumento degli ingressi (+0,97%), con conseguenti incrementi della spesa al botteghino (+3,51%) e della spesa del pubblico (+1,05%). Si è contratta invece l’offerta di spettacoli (-2,79%). Lievissima la flessione del volume d’affari con una variazione percentuale dello - 0,53%. In Campania, rispetto alle atre regioni del Sud Italia, gli ingressi registrano un un lieve incremento (+ 0,21%). Anche la spesa al botteghino (+ 3,45%) e la spesa del pubblico (+3,84%) registrano una leggera ripresa. Il volume d’affari mostra un incremento del 3,9% rispetto all’anno precedente. Lo studio evidenzia, per l‘attività teatrale a Napoli, un calo nel numero degli spettacoli (- 12%) e negli ingressi agli spettacoli di Teatro, Rivista e Commedia Musicale. Un Incremento del 53% e del 24% hanno registrato rispettivamente la Lirica e il Balletto (unico aggregato a far registrare una spesa al botteghino triplicata da € 607.525 nel 2009 a € 1.852.066 nel 2010). Nella città di Napoli la crescita degli indicatori della spesa al botteghino per i Concerti di musica Leggera, della Lirica e del Balletto, a fronte del calo dell’offerta, fa sperare in un andamento meno critico dell’intero comparto ma soprattutto che sia possibile stimolare, con strumenti adeguati e innovativi, la domanda potenziale. L’analisi “qualitativa” del settore musicale nella città di Napoli, ha evidenziando la gerarchia della relazione tra target e funzioni, ha indicato come target di riferimento principale un pubblico molto specializzato, più di nicchia. In subordine gerarchico è posizionato il target generalista di tipo esterno, essendo coinvolta la funzione commerciale che non è intercettata dal target generalista di tipo interno. Le funzioni, inoltre, intercettano un target mediale esclusivamente di tipo interno a conferma di una difficoltà del settore musicale napoletano ad emergere nello scenario dell’informazione internazionale. Infine un ruolo marginale riveste, al momento, il target di tipo economico ed istituzionale. Le informazioni contenute nell'indagine Multiscopo "Aspetti della vita quotidiana" hanno consentito di profilare le persone che hanno assistito a spettacoli teatrali e concerti di musica classica e leggera in Italia nel corso del triennio 2005-2007. L’analisi delle persone che hanno assistito a concerti di musica classica, nel triennio di riferimento, hanno evidenziato che il pubblico è in prevalenza femminile. I dati MUSICard D Campania 85 evidenziano che le fasce di età prevalente, sono quelle rappresentate da persone di 20-24 anni e quelle di età compresa tra i 45 e i 54 anni. Per quanto attiene il titolo di studio degli intervistati emerge che, il titolo preminente è la laurea. Lo studio dei dati riguardanti le persone che hanno assistito a concerti di musica leggera, nel triennio di riferimento, hanno evidenziato che il pubblico è in prevalenza maschile. L’analisi evidenzia che la fascia di età prevalente è quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 20 e i 24 anni, seguiti dagli appartenenti alla fascia di età 18-19 anni. Per quanto attiene il titolo di studio degli intervistati emerge che, per questo genere, la laurea e il diploma si differenziano lievemente. Lo studio delle informazioni riguardanti le persone che hanno assistito a spettacoli teatrali, nel triennio di riferimento, ha evidenziato che il pubblico è in prevalenza femminile. I dati evidenziano altresì un aumento costate per entrambe le categorie di persone. L’analisi evidenzia che la fascia di età prevalente è quella delle persone che hanno un’età compresa tra i 11 e i 14 anni, seguiti dagli appartenenti alla fascia di età 6-10 anni e 15-17 anni. Alla luce dei dati sopra riportati lo studio ha evidenziato la necessità di uno strumento “integrato” che sappia coniugare patrimonio culturale materiale e immateriale della città di Napoli: MUSICARD. La card pensata come uno strumento di promozione, valorizzazione e tutela del patrimonio musicale e culturale in genere è articolata in maniera completa e mette in relazione le molteplici sinergie del territorio. Gli stakeholders coinvolti nella realizzazione di questo ambizioso prodotto culturale sono enti pubblici e privati, chiese, istituti culturali e di formazione, ecc che creano così il Sistema Musicard. La card strutturata in tre versioni: eventi, caricabile e turistica soddisfa i diversi target di riferimento individuati mettendo a disposizione un’offerta tanto educativa quanto innovativa nell’ottica globale dell’apprendimento permanente. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 S. Caterina da Siena S. Gregorio Armeno Gesù Nuovo Basilica SS Vergine del Buon Consiglio S. Chiara S. Restituta Duomo Cappella del Tesoro di S. Gennaro S. Angelo a Nilo S. Maria Egiziaca a Forcella CHIESE CON ORGANI 1 4 LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 1 3 5 2 6 8 10 9 7 MUSICard D Campania 86 1 2 3 4 Teatro S. Carlo Conservatorio S. Pietro a Majella Museo Diocesano Palazzo Reale I LUOGHI DELLA MUSICA LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 2 4 1 2 3 MUSICard D Campania 87 1 2 3 4 5 6 Parco di Capodimonte Giardini di Palazzo Reale Giardini della Certosa di S. Martino Parco della Villa Floridiana Cassa armonica della Villa Comunale Parco Virgiliano I PARCHI LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 3 6 5 4 3 2 1 MUSICard D Campania 88 1 2 3 4 5 Conservatorio di S. Pietro a Majella Antica Pietà de’ Turchini Associazione Domenico Scarlatti Teatro S. Carlo Botteghe di liuteria - Bottega Liutarte - Anema e Corde - Calace - La bottega del mandolino - Bottega Liutarte LA FORMAZIONE MUSICALE 2 LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 4 4 3 5 1 5 5 5 MUSICard D Campania 89 1 Archivio sonoro della Canzone Napoletana 2 Biblioteca del Conservatorio di S. Pietro a Majella 3 Museo del Conservatorio di S. Pietro a Majella 4 Archivio del Teatro S. Carlo 5 Libreria Simeoli 6 Libreria L’Ecolibri 1 LA MUSICA CONSERVATA LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 5 4 2 5 6 3 MUSICard D Campania 90 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Museo Diocesano S. Caterina da Siena Auditorium RAI Palapartenope Arenile Certosa di San Martino Museo Archeologico Museo di Capodimonte Palazzo Reale Castel Sant’Elmo Villa Pignatelli Villa Floridiana Teatro S. Carlo Teatro Trianon 5 4 3 LUOGHI IN CUI ASCOLTARE LA MUSICA LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 6 11 12 2 10 6 13 9 7 8 1 14 MUSICard D Campania 91 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Richard Wagner Donizetti, Rossini, Bellini, Mozart, Verdi Enrico Caruso Enrico De Leva Gaetano Pasquariello Domenico Cimarosa Vincenzo Vitale Armando Gill E. A. Mario Eduardo Nicolardi Nicola Grimaldi Ruggero Leoncavallo Ernesto Murolo Mario Persico Francesco Cilea Francesco S. Mercadante 1 7 7 LE RESIDENZE D’ARTISTA 10 9 LE MAPPE DELLA MUSICA A NAPOLI 7 13 13 16 11 15 12 5 4 14 3 8 MUSICard D Campania 92 93 MUSICard D Campania Parte SECONDA MUSICard D Campania 94 DESCRIZIONE DELLE CARATTERISTICHE TECNICHE DELLA MUSICARD L a Musicard ha l’ambizione di essere lo strumento per una nuova lettura della città di Napoli. La forte integrazione cercata nella progettazione di diverse tipologie di card ha proprio lo scopo di offrire un prodotto che leghi musica e patrimonio in ogni sua forma e nel territorio della città intera. Pensata con questo spirito Musicard è un prodotto pensato per diversi tipi di pubblico, e realizzabile in tre forme differenti: una card caricabile, una card eventi ed una card turistica. Questa differenziazione permetterà al gestore di programmare la partecipazione ad eventi prestabiliti a tariffe scontate così come la realizzazione di eventi ad hoc. La realizzazione di questi eventi creati per il sistema Musicard sarà costituita dalla programmazione di concerti all’interno di musei, di laboratori nelle antiche liuterie, nelle visite ad archivi musicali, di itinerari guidati con la possibilità di scaricare musica di accompagnamento. L’innovatività e completezza, mai realizzati nell’intero panorama italiano, fa di Musicard uno strumento all’avangurdia sia dal punto di visto tecnologico che conoscitivo. La Musicard rappresenta, sia dal punto di vista dei contenuti che per quanto concerne il relativo sistema hardware e software, la naturale evoluzione del prodotto Artecard. Tenendo in considerazione il lavoro sulle funzioni d’uso di Musicard è stato possibile constatare che la funzione visiva di Artecard ha raggiunto il suo momento di picco nel 2006 per poi subire una flessione a partire dal 2007, confermando la tesi che lo strumento di fruizione ha funzionato fino a quando era in linea con le esigenze del turista e che oggi è indispensabile l’introduzione di un prodotto in grado di assolvere a più funzioni. La card Musicard svolge, per il possessore, più funzioni: • è una tessera di adesione a un circuito informativo: l’iscrizione comporta la possibilità di accesso all’area riservata del portale e quindi ai materiali informativi destinati ai possessori di Musicard: audioguide, mappe interattive, documentazioni bibliografiche, partiture, libretti, brani musicali, forum, ecc • è una tessera di adesione a un circuito di sconti: il possessore potrà avvalersi delle opportunità di sconto degli esercizi commerciali convenzionati e, in particolare, di quelle legate ai trasporti e alle strutture ricettive • è una tessera di riconoscimento al sistema di prenotazione per la partecipazione agli eventi musicali e culturali, gratuiti o scontati, pubblici o riservati, che costituiscono il nucleo principale dell’offerta Musicard ed è quindi titolo di accesso a queste iniziative, ossia ai concerti, ai laboratori, agli itinerari tematici • È una tessera di accesso al patrimonio museale (1/2 musei) fatto attraverso una modalità innovativa ARTICOLAZIONE DELLA STRUTTURA L’articolazione della struttura è in cinque assi strategici: Gestione del circuito associativo: attraverso un portale di riferimento e canali diversi di comunicazione per offrire informazioni costantemente aggiornate sul circuito Musicard. Offerta informativa: calendario degli eventi, disponibilità di spazi e strumenti di approfondimento sugli stessi (audioguide, mappe interattive, documentazioni bibliografiche, partiture, libretti, brani musicali, forum, etc). Accesso privilegiato: opportunità di accesso privilegiato (per prezzo, per riserva di posti, ecc.) proposte dai gestori delle attività musicali aderenti al circuito Musicard. 95 MUSICard D Campania Accesso a molti eventi musicali della città, tramite prenotazione gratuita obbligatoria, con sconti significativi (circa il 60%) ovvero con riserva di posti agli eventi a maggior richiesta. Il centro prenotazioni è di tipo multicanale, quindi la prenotazione può essere inoltrata sia dal portale che telefonicamente. Eventi ad hoc: promossi dal portale e rivolti ai soli soci Musicard quali visite guidate, concerti, conferenze, sessioni di addestramento alla navigazione sul portale, sessioni di addestramento alla redazione di articoli sul portale. Questo secondo tipo di eventi è solitamente ad accesso gratuito e anche in questo caso la partecipazione è condizionata alla prenotazione e limitata dalle possibilità di realizzazione dell’evento. L’OFFERTA ABBINATA ALLA CARD - I SERVIZI DEDICATI AL MIGLIORAMENTO DELLA FRUIZIONE I servizi dedicati, di seguito descritti, sono finalizzati al miglioramento della fruizione dell’offerta Musicard da parte dei possessori della card. Musicard, proprio attraverso i servizi dedicati, punta alla messa in rete del patrimonio musicale e culturale della città di Napoli. Oltre alla accessibilità fisica ai luoghi della musica e della “conservazione” musicale, saranno garantite anche le modalità per accedere e comprendere i valori del patrimonio musicale e culturale diffuso, includendo anche quei luoghi che non hanno una naturale vocazione musicale, come i siti museali, ma che hanno valenza culturale, capaci di dare un importante contributo nel rigenerare l'intera proposta culturale della città. TIPOLOGIE DI ATTIVITÀ CONTENUTE NELLA CARD Le card contengono quattro tipologie di attività, nella tabella di seguito schematizzate: FASCIA ATTIVITÀ FUNZIONE D’USO DI APPARTENENZA A GRANDI ATTRATTORI MUSICALI CONCERTI, OPERE E BALLETTI DEL TEATRO SAN CARLO CONCERTI DI MUSICA CLASSICA E LEGGERA GRANDI EVENTI FUNZIONE PARTECIPATIVA SPETTACOLI MUSICALI CONCERTI DI MUSICA JAZZ CONCERTI DI MUSICA LEGGERA PROVE DEI CONCERTI FUNZIONE PARTECIPATIVA B CONCERTI E SPETTACOLI C EVENTI CREATI AD HOC A SUPPORTO DELLA CARD VISITE MUSICATE NEI LUOGHI DELLA CULTURA CONCERTI NEI MUSEI CONCERTI NEI PARCHI LABORATORI NELLE BOTTEGHE DI LIUTERIA LABORATORI DEL CONSERVATORIO FUNZIONE PARTECIPATIVA FUNZIONE EDUCATIVA ITINERARI NEL CENTRO STORICO CON AUDIO GUIDA SCARICABILE TOUR DEL SABATO MATTINA NELLE CHIESE CON ORGANI VISITA ALLE LIBRERIE MUSICALI ANTIQUARIE CANALE TEMATICO ON LINE DEDICATO WEB RADIO FUNZIONE PARTECIPATIVA FUNZIONE VISIVA FUNZIONE EDUCATIVA FUNZIONE CONOSCENZA FUNZIONE D’ASCOLTO CONVENZIONI CON RADIOTAXI CONVENZIONI CON TRENITALIA TRASPORTI DEL CIRCUITO ARTECARD CONVENZIONI CON STRUTTURE RICETTIVE SEGNALETICA INFORMATIVA PUNTI INFORMATIVI FUNZIONE COMMERCIALE FUNZIONE ACCESSIBILITÀ FUNZIONE ACCOGLIENZA ACCESSO ALTRI MUSEI MUSICARD SCONTI CIRCUITO COMMERCIALE MUSICARD FUNZIONE VISIVA FUNZIONE PARTECIPATIVA FUNZIONE COMMERCIALE PLUS SERVIZI AGGIUNTIVI SCONTISTICA MUSICard D Campania 96 Le attività di fascia A sono rappresentate dai “Grandi attrattori musicali” ovvero eventi di grande richiamo e prestigio quali concerti, opere e balletti del San Carlo, grandi concerti di Musica Classica e Leggera, grandi eventi. Le attività di fascia B sono rappresentate concerti e spettacoli quali Spettacoli Teatrali, Concerti di Musica Leggera, Concerti Jazz, Concerti nei musei, prove generali di grandi concerti Le attività di fascia C sono le attività ed eventi creati ad hoc che hanno la caratteristica di unire i due temi identitari di Napoli Musica e Arte, in proposte semplici ma diffuse come i concerti nei musei, le visite musicate, i concerti nei parchi, visite alle librerie musicali antiquarie I PERCORSI TEMATICI MUSICARD Al fine di arricchire l’offerta della card, per far conoscere, divulgare, promuovere e rendere più appetibile l’offerta della cultura musicale del territorio, per i possessori di Musicard saranno organizzati momenti ad hoc: • Laboratori • Eventi • Festival • Itinerari Tematici Attraverso la progettazione e realizzazione dei percorsi tematici si punta ad attuare un modello innovativo di valorizzazione del territorio, mediante servizi diversificati di visita al patrimonio musicale e culturale della città di Napoli. LABORATORI MUSICALI Per i possessori di musicard saranno organizzati: - Laboratori di “Musica insieme” con l’associazione IAAM (Associazione Italiana per le Arti e la Musica), presso i principali siti museali, biblioteche, archivi musicali e antiche liuterie (es. Bottega Liutarte di Gaetano Puccino) della città l’interpretazione di un’opera d’arte attraverso il linguaggio musicale - Laboratori di Liuteria: presso la bottega del Mandolino di S. Masiello e M. Caiazza è possibile partecipare a laboratori per la costruzione di strumenti a plettro come il classico “mandolino” EVENTI Gli eventi che potranno essere inseriti nell’offerta della card saranno: - concerti di musica dal vivo nella liuteria “Anema e Corde”. L’evento consente ai possessori di musicard di assistere a concerti di noti musicisti direttamente nell’antica liuteria di via Port’Alba - “Musica in itinere al museo”, un appuntamento che offre ai possessori di musicard la possibilità di gustare un evento musicale in itinere per le storiche sale dei luoghi della cultura del circuito musicard in cui gli allievi del conservatorio di San Pietro a Majella eseguiranno avvincenti performance musicali. - “Vespri d’organo” con un ricco programma di musica sacra per organo nelle chiese della città di Napoli - “Prima che inizi lo spettacolo” con l’offerta ai possessori di musicard della possibilità di assistere alle prove di importanti eventi musicali MUSICard D Campania 97 FESTIVAL Nel circuito Musicard saranno inseriti i festival che hanno appuntamenti consolidati nella città, come: - Napoli Jazz Festival: dedicato agli appassionati di musica jazz. si svolge in estate presso l’arenile di Bagnoli. organizzato da “Arenile reolad” - Sguardo Di Ulisse: si svolge in estate. il festival focalizza l’attenzione sull’intero panorama musicale internazionale - Etnos: festival internazionale di musica etnica – organizzato da “La bazzarra” - Festival Del Blues: dedicato alla musica blues, si svolge in estate presso l’ex ospedale militare di Napoli – organizzato dal Comune di Napoli - Neapolis Rock Festival: dedicato alla musica rock, si svolge in estate – organizzato da Neapolis I PLUS Sono attività calendarizzate, senza costo per l’utente, progettate come animazioni di supporto alla card in tutti i fine settimana con un programma che varia nell’arco dell’anno. Rientrano nei Plus gli itinerari nel centro storico con audio guida scaricabile, i tour del sabato mattina nelle chiese con organi, i laboratori nelle botteghe di liuteria, l’accesso ad un canale tematico on line dedicato, la web radio, etc. I PLUS CON FUNZIONE EDUCATIVA I LABORATORI DIDATTICI È prevista la realizzazione di laboratori didattici destinati a differenti tipologie di pubblico: EDU DIN DON - Laboratorio di educazione al suono e alla musica: il laboratorio prevede un vero e proprio percorso di acquisizione dei parametri musicali, scandito da attività ludiche, che consentono al bambino di sperimentare ed apprendere suono/silenzio suono/rumore, altezza, intensità, durata, velocità. La durata varia da un minimo di 6 ore ad un massimo di 20 ore. I destinatari sono bambini con età dai 3 ai 12 anni (con moduli differente per tre fasce d’età). MI FA SOLletico - Laboratorio di improvvisazione strumentale e vocale: la modalità è anche qui attiva ed esperenziale, grazie all’utilizzo di strumenti musicali, della voce e del movimento. Mediante l’improvvisazione, i ragazzi saranno stimolati a sperimentare le loro capacità espressive ed il linguaggio corporeo-sonoro e musicale, come mezzo alternativo per comunicare, interagire e prendere coscienza di sé e degli altri. La durata varia da un minimo di 6 ore ad un massimo di 15 ore. I destinatari sono ragazzi con età dai 14 ai 18 anni (con moduli differente per tre fasce d’età). LEGNETTI E PIATTINI - Laboratorio di costruzione strumenti: il laboratorio prevede la costruzione sia individuale che collettiva di strumenti musicali a partire da materiale non strutturato di vario genere, attraverso giochi musicali. Attraverso questa attività, i ragazzi sperimentano le proprie risorse e guadagnano fiducia in se stessi e nelle proprie qualità. Finita la fase della costruzione, si giunge all’ultima fase del percorso, che prevede l’utilizzo degli strumenti in un contesto di improvvisazione sonora: qui gli strumenti creati acquisteranno un particolare significato relazionale. La durata è di circa 10 ore. I destinatari sono bambini e ragazzi con età dai 6 ai 18 anni (con moduli differente per tre fasce d’età). MINImusico - Laboratorio di musicalità per i piccolissimi: semplici melodie cantate o suonate con MUSICard D Campania 98 strumentini musicali elementari ed il movimento, mirano a creare dialoghi sonori tra l’educatore e i piccoli, stimolandone creatività e potenzialità creative. La durata varia da un minimo di 6 ore ad un massimo di 10 ore. I destinatari sono bambini con età dai 0 ai 3 anni. UN GIORNO DA VIOLINO - Gli strumenti musicali visti da vicino: un contatto diretto ed immediato con la musica e gli strumenti dedicato a quei ragazzi che hanno poche occasioni di assistere ad esecuzioni dal vivo. Ogni incontro sarà dedicato alla conoscenza di uno strumento, raccontato, descritto e suonato dal vivo da un musicista. Un incontro finale sarà dedicato alla musica d’insieme: qui saranno presenti tutti i musicisti che eseguiranno brani coinvolgendo i ragazzi. La durata è variabile in relazione al numero di strumenti. Ogni incontro dura circa un’ora. MUSICANTO - La pratica musicale collettiva per gli adulti: il laboratorio è finalizzato ad un approccio consapevole dell'alfabeto musicale, mediante un percorso di lettura cantata ed un'esperienza consapevole degli elementi base di tecniche di emissione vocale e di pratica di musica d'insieme corale con repertorio corale di genere e stili diversi. La durata è di circa di due ore. I destinatari sono insegnanti, cantanti, strumentisti e amatori che vogliono acquisire elementi didattici e metodologici. ITINERARI MUSICALI Il punto di partenza non poteva non essere che la disamina del patrimonio culturale millenario di Napoli, dalla sua fondazione, dopo Palepolis, Neapolis, con la rigorosa struttura ippodamea caratterizzata dai tre decumani giunta praticamente intatta fino a noi, con l’innalzamento degli edifici all’interno dei lotti, con la presenza dei grandi spazi interni giunti fino ad oggi sotto forma di corti interne, i conventi, i palazzi, ma anche le grandi espansioni urbane, e soprattutto con i tagli del Rettifilo e di Corso Cavour, quasi a completare, con una matrice “moderna”, un ideale pentagramma che, con note coincidenti a resti archeologici e monumenti, modella il disegno della città, una città che ha come forma anche la musica. Ecco, allora, le tracce più antiche. Presso Port’Alba, i resti delle mura della città greca. Sorgono vicinissime al Conservatorio, il luogo che simbolicamente raccoglie tutta la musica e la capacità di creare la musica, in una piazza dedicata a un compositore, il grande Bellini. Questi resti raccontano di un confine, di un limite, che è anche quello temporale di una musica i cui strumenti sono “visibili” nel vicino Museo Archeologico Nazionale, sul Corso Cavour, dove potrebbero essere visti e magari ascoltati, e che nella loro semplicità possono da progetto essere ascoltati ancora oggi e sicuramente visti sul luogo vuoi grazie a una strumentazione multimediale, oppure a scuola, quando ad occuparsene sono gli istituti scolastici. Ma qui c’è anche Bellini, con la sua musica, il Conservatorio, e a pochi passi Santa Chiara, di cui poco resta del disegno gotico ma che suona ancora altra musica, grazie al suo organo e potenzialmente nel suo splendido chiostro. Lungo il decumano, tra botteghe che vendono ogni tipo di musica, si arriva a Piazza San Domenico Maggiore, dove nascerà il nuovo Museo della Musica. Un punto fondamentale del sistema Musicard, che permetterà di ripercorrere e di ascoltare, nel tempo e nello spazio, la musicalità di Napoli. Ancora, vicinissima, a Piazzetta Nilo, ancora un salto nella musica più antica, a fianco della statua del Nilo, ma ciò solo come base dei grandi momenti del Barocco, con le scale aperte come quella di Via Nilo, della scuola del San Felice, che si apre come tutte quelle dei cortili del centro storico su quelle che furono le antiche corti delle case romane. Ma parlando di Barocco, e poi di interventi settecenteschi, come non collegarsi alle corti, alle regge, e quindi subito all’immagine di Capodimonte, alla sua musica, e alle MUSICard D Campania 99 potenzialità delle sue stanze e del suo parco, per visite guidate al suon di musica di corte, concerti dal vivo. Altri esempi sono sicuramente nello spettacolare complesso di San Lorenzo Maggiore e di San Paolo, con la città greco romano visitabile al di sotto delle fondazioni, la chiesa con i suoi momenti gotico-barocchi, e la vicinanza con San Gregorio Armeno; e nel Duomo, con la stessa stratificazione, il battistero di Santa Restituta che rimanda da un alto a Ravenna dall’altro al doppio culto presente per secoli nelle chiese napoletane e ai canti delle celebrazioni in greco. Ma tutta la città, con il reticolo di vicoli, ricorda e canta le “villanelle”, e si offre all’allegria di “tammorre” e strumenti popolari fino alle melodie contemporanee e alle contaminazioni mediterranee, e non solo, così amate dal popolo napoletano. A completamento della parte teorica, la “Musicard”. Si tratta dello strumento che trasforma la ricostruzione unitaria del patrimonio della città in bene fruibile e che fa da propulsore per il lancio di nuove iniziative in nuovi contesti, oltre, ovviamente, a supportare i luoghi della tradizione musicale e gli eventi dei ricchi cartelloni napoletani. Gli itinerari tematici e territoriali che saranno offerti ai possessori di Musicard consentiranno di svelare i tesori “musicali” della città di Napoli, nello scenario di storiche chiese e di caratteristiche locations. AUDIO GUIDE Gli itinerari tematici sono: - “Visitando le Residenze d’Artista” con un itinerario tra le abitazioni che hanno ospitato, per importanti periodi della loro vita, musicisti, compositori, librettisti, etc - “Percorso tra le liuterie storiche napoletane” con la visita alla bottega di liuteria Calace e la liuteria Sirleto, per assistere alla lavorazione degli strumenti a plettro effettuata rigorosamente a mano nel rispetto delle tecniche tradizionali - A spasso nella “via dello shopping musicale” che prevede un percorso in via San Sebastiano dove si possono trovare sia antiche botteghe che da anni producono e vendono strumenti classici che nuovi negozi forniti delle più moderne strumentazioni musicali - “Ascoltando gli organi” con l’associazione organistica Giovanni Maria Trabaci e’ possibile visitare gli organi più importanti conservati nelle principali chiese della città Gli itinerari territoriali sono raggruppati in 5 proposte: - Itinerario A - San Gregorio Armeno, S. Restituta, Duomo, Museo Diocesano, Santa Maria Egiziaca, Libreria Simeoli,Libreria Ecolibri - Itinerario B - Gesù Nuovo, S. Chiara, S.Pietro a Maiella Conservatorio e biblioteca, tre liuterie, casa di A. Gill - Itinerario C - Santa Caterina da Siena, Teatro San Carlo Palazzo Reale Antica Pietà dei Turchini, Associazione D. Scarlatti, Casa di Caruso, Casa di M.Persico - Itinerario D - Case di E.Leva, G.Pasquariello, R.Leoncavallo, F.Cilea, N.Grimaldi, F.Mercadante, E.Murolo - Itinerario E - Case di E.Nicolardi, E.A.Mario, V.Vitale, R.Wagner Le prime due proposte coincidono con l’itinerario tematico “Visitando le Residenze d’Artista”. Gli itinerari C, D ed E sviluppano i temi all’interno delle aree territoriali di riferimento. Al possessore di Musicard saranno offerti i servizi “trasversali” di informazione, sia mediante call center sia mediante infopoint, di prenotazione a supporto del percorso tematico da scegliere. 100 MUSICard D Campania I SERVIZI AGGIUNTIVI I servizi musicard dedicati sono: 1. Punti di Accoglienza ed Informazione 2. Servizi di Promozione 3. Segnaletica di percorso 4. Convenzioni con strutture alberghiere e di ristoro 5. Convenzioni con radiotaxi 1. I Punti di Accoglienza ed Informazione Il progetto Musicard prevede un servizio di accoglienza ed informazione nei punti strategici per l’intercettazione dei flussi turistici in generale e dei possessori di Musicard: - Gli Infopoint dell’AACST di Napoli - Gli Infopoint dell’EPT di Napoli Il personale di accoglienza saprà fornire tutte le informazioni relative alla card e potrà distribuire agli interessati il relativo materiale informativo. Il servizio di informazione sarà, inoltre, erogato anche attraverso il call center dedicato. Il call center Musicard sarà in grado di offrire un servizio qualificato e dinamico rispetto alle informazioni relative alla fruizione di tutti i servizi compresi nella card. 2. Servizi di Promozione Il progetto prevede la creazione di una rete di operatori turistici locali (strutture ricettive, luoghi d’arte, centri di informazioni) che fungano da punti di contatto al fine di ampliare la diffusione e la promozione del prodotto ai turisti e ai residenti. L’azione rivolta al visitatore si concretizzerà nella costituzione di una rete informativa territoriale attraverso dei punti dislocati nei principali luoghi di transito di turisti, escursionisti e residenti della città di Napoli. La rete sarà costituita da tre tipologie di punti di contatto, nell’ambito delle quali sono stati selezionati i luoghi con dati numerici particolarmente significativi. Hub di transito Centri di accoglienza turistica e punti informativi Centri di contatto residenziale MUSICard D Campania 101 Hub di transito • Aeroporto di Napoli • Porto di Napoli • Stazione di Napoli • Stazioni Circumvesuviana Napoli- Sorrento Destinatari : turisti in arrivo e/o in visita Centri di informazione e accoglienza Turistica • Uffici di Informazioni e Accoglienza Turistica • Enti ed Associazioni Territoriali • Strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere • Agenzie di viaggio • Musei e Monumenti Destinatari : turisti in visita e di prossimità, escursionisti e/o residenti Centri di contatto residenziale • teatri, librerie • biblioteche, università, conservatori • caffè e ristoranti • associazioni, centri culturali e musicali • circoli e club sportivi e ricreativi • comunità di studenti (es. ESN Erasmus) Destinatari: residenti, pubblico motivato La distribuzione di materiali BTL verrà organizzata attraverso la progettazione e la successiva implementazione di piani che terranno conto delle stagioni e dei flussi turistici, dei target specifici intercettabili nei diversi punti di contatto. La capillarità del piano di distribuzione verrà garantita anche dalla collaborazione con soggetti partner, tra i quali campania>artecard, che metterà a disposizione la propria rete di distribuzione territoriale, il consolidato circuito vendita per la commercializzazione del prodotto e la rete di soggetti convenzionati con i quali definire specifici accordi di co-marketing. Rete vendita La commercializzazione della card avverrà mediante l’attivazione di canali dedicati di vendita e di prevendita: • prevendita telefonica, mediante un contact center dedicato • prevendita on line, portale web dedicato e dispositivi mobili • rete di prevendita territoriale, attivazione di molteplici punti vendita dislocati nei luoghi di maggior transito turistico e residenziale e si avvarrà della collaborazione con campania>artecard, che metterà a disposizione il proprio circuito vendita costituito da punti di contatto strategici quali - strutture ricettive - agenzie di viaggio - punti di informazione e accoglienza turistica MUSICard D Campania 102 - musei, siti archeologici e monumenti della città di napoli - teatri, librerie e centri culturali • prevendita tour operator, il circuito di prevendita esterna sarà costituito da una rete di tour operator, nazionali ed internazionali, definita grazie ad una serie di accordi che si andranno a stipulare con alcuni dei maggiori tour operator. Anche in questo caso ci si avvarrà della collaborazione di campania>artecard che metterà a disposizione i propri canali di prevendita trade nonché la rete di soggetti convenzionati (es IKEA; Aci, Touring ) con l’intento di ampliare il circuito vendita e migliorare la commercializzazione 3. La Segnaletica di percorso La segnaletica di percorso sarà inizialmente rappresentata da vetrofanie che saranno distribuite ed esposte all’interno del circuito Musicard. Il logo Musicard sarà così facilmente riconoscibile per i possessori della card e rappresenterà anche un valido strumento di promozione. In occasione degli eventi ad hoc Musicard a rafforzamento delle attività di “accoglienza” del pubblico, verranno realizzati supporti visivi temporanei, dislocati nei siti (parchi, musei, liuterie) interessati dagli eventi, che fungeranno da punti di raccolta/informazione/assistenza al pubblico. I supporti saranno facilmente riconoscibili e rimarranno installati per tutto il periodo della manifestazione. Si propongono ad esempio dei roll-up per uso esterno di formato cm 80x200 ca. da collocarsi presso gli ingressi o le biglietterie di ciascun sito. Sfruttando i supporti già presenti, verranno sostituite, le segnaletiche esistenti e aggiunti pannelli dedicati al progetto e indicanti i percorsi per il pubblico. I SERVIZI DI PROMOZIONE Promozione sul territorio attraverso la distribuzione di flyer informativi presso strutture ricettive, musei e luoghi di maggior transito turistico. Promozione al consumer, turismo associato e trade attraverso azioni di: • Direct e-mail marketing a utenti profilati del settore musica e cultura. Periodicamente sarà inviata una newsletter con il programma degli spettacoli, eventi, concerti ad hoc musicard e visite tematiche • Educational tour destinato agli insegnanti per la presentazione del programma musicale di attività didattiche per le scuole, ai tour operator specializzati nei viaggi “musicali” e culturali per la presentazione dell’offerta contenuta nella card • Web marketing: si prevede la realizzazione di un easy web, un sito dedicato al progetto Musicard contenente tutte le informazioni sulla card (tipologia, costi, durata, etc), video e/o foto degli eventi in programma, itinerari tematici, etc. Il progetto sarà promosso inoltre sui canali web 2.0 e sui portali web settore turismo, cultura e musica a livello regionale e nazionale 4. Convenzioni con strutture alberghiere e di ristoro Attraverso le convenzioni stipulate per gli associati, tutte le strutture ricettive, di ristoro e gli esercizi commerciali aderenti al circuito Musicard, riconoscono una percentuale di sconto sul prezzo di listino applicato al momento della prenotazione o dell’acquisto del prodotto. Tale sconto, per le strutture alberghiere, potrà essere richiesto all’atto della prenotazione e riconosciuto al momento del pagamento, tramite l’esibizione della card, o del relativo bar code, valido per il periodo di riferimento, facendo riferimento alla convenzione esistente. MUSICard D Campania 103 5. Convenzioni con radiotaxi Sarà possibile, inoltre, usufruire della convenzione con una radiotaxi che consentirà, ai possessori di Musicard, di avere uno sconto sulle tariffe di percorso predeterminate. Per ottenere lo sconto sarà sufficiente segnalare il possesso della card al momento della prenotazione telefonica del taxi o, per chi non lo prenota, all’ingresso della vettura facendo riferimento alla convenzione esistente. I SERVIZI TURISTICI della card sono rappresentati da quei servizi che comportano l’aumentano dell’appetibilità della card con un’offerta di convenzioni ed agevolazioni ai servizi di accoglienza e di accessibilità. MUSICard D Campania 104 LA STRUTTURA DI GESTIONE MUSICARD C on principale riferimento ai due segmenti di pubblico prima evidenziati, city users e pubblico esterno, o, più genericamente, cittadini e turisti, e al peso che nei due gruppi rivestono le diverse funzioni, è necessario distinguere tra una card caricabile, che comporta l’adesione all’intero circuito e ai benefici delle diverse funzioni, e una card consumabile, concentrata sugli eventi e quindi di durata e benefici più ridotti. Con la card caricabile, l’utente sceglie le opportunità d’accesso agli eventi in qualsiasi momento dell’anno, mentre con la card consumabile l’utente sceglie le opportunità d’accesso al momento dell’acquisto. La card caricabile ha durata annuale ed è nominativa: all’interno del periodo di validità assicura all’utente la possibilità di partecipazione alle diverse opportunità del sistema Musicard. La card consumabile, poiché la selezione delle opportunità interviene al momento dell’acquisto, si differenzierà in base agli eventi incorporati, già tutti calendarizzati, e la sua durata è limitata all’intervallo di tempo necessario a garantire al possessore, non identificato, la partecipazione agli eventi incorporati, assicurando per lo stesso periodo, solitamente un weekend, la gratuità dei trasporti. Materialmente la prima incorpora un sistema di riconoscibilità, la seconda è un semplice sistema di controllo delle disponibilità. La card è pensata in due tipologie che prevedono un costo diverso, servizi diversi, destinatari diversi proprio per abbracciare tutte le potenzialità che questo strumento può sviluppare. La Musicard presenta le seguenti caratteristiche: • è una card integrata che assolve alle varie funzioni d’uso individuate • è una card di adesione a un circuito informativo: la sua attivazione comporta la possibilità di accesso all’area riservata del portale e quindi ai materiali informativi destinati ai possessori di Musicard quali audioguide, mappe interattive, documentazioni bibliografiche, partiture, libretti, brani musicali, forum, ecc • rappresenta uno strumento di accesso ad un circuito di sconti: il possessore potrà avvalersi delle opportunità di sconto degli esercizi commerciali convenzionati e, in particolare, di quelle legate ai trasporti e alle strutture ricettive • è una chiave “preferenziale” di ingresso al sistema di prenotazione per la partecipazione agli eventi musicali e culturali, gratuiti o scontati, pubblici o riservati, che costituiscono il core principale dell’offerta Musicard In relazione al fatto che Musicard nasce per stimolare un pubblico nuovo e per potenziare i segmenti di pubblico prima evidenziati, city users e pubblico esterno, o, più genericamente, cittadini e turisti, e che risponde alle diverse funzioni individuate, è necessario distinguere tra una card caricabile, che comporta l’adesione all’intero circuito e ai benefici delle diverse funzioni, e una card consumabile, concentrata sugli eventi e quindi di durata e benefici più ridotti. Con la card caricabile, l’utente sceglie le opportunità d’accesso agli eventi in qualsiasi momento dell’anno, mentre con la card consumabile l’utente sceglie le opportunità d’accesso al momento dell’acquisto. La card caricabile ha durata annuale ed è nominativa: all’interno del periodo di validità assicura all’utente la possibilità di partecipazione alle diverse opportunità del sistema Musicard. MUSICard D Campania 105 La card consumabile, poiché la selezione delle opportunità interviene al momento dell’acquisto, avrà diverse edizioni o, meglio, si differenzierà in base agli eventi incorporati, già tutti calendarizzati, e la sua durata è legata all’intervallo di tempo necessario atto a garantire al possessore (non identificato) la partecipazione agli eventi incorporati. Materialmente la prima incorpora un sistema di riconoscibilità (chip), la seconda è un semplice sistema di controllo delle disponibilità. La card caricabile ha un prezzo definito, assicura la partecipazione a titolo gratuito a eventi già calendarizzati rivolti ai possessori, consente la partecipazione a titolo gratuito o con sconti significativi a tutte le iniziative e gli eventi, calendarizzati o meno, del sistema Musicard. La card consumabile ha un prezzo direttamente legato agli eventi incorporati. Questi possono essere eventi unici, concerti o spettacoli di importanza superiore, su cui Musicard gode di una riserva di posti, ma l’obiettivo perseguito sarà principalmente quello di associare più eventi, di tipo musicale e culturale, quale contributo alla scoperta da parte del pubblico, alla qualificazione dell’offerta e alla valorizzazione dei siti minori. Le card contengono sempre direttamente o indirettamente (tramite sconti, agevolazioni o semplicemente l’informazione) tutte le funzioni d’uso individuate (cfr cap funzioni d’uso). Relativamente al prezzo e ai contenuti dell’offerta, la caricabile, per un prezzo di 70 euro, sono associate a queste opportunità: - partecipazione a un evento di tipo A già calendarizzato a titolo gratuito partecipazione a un evento di tipo B già calendarizzati o programmato a titolo gratuito partecipazione a un eventi di tipo C calendarizzato o programmato per l’anno a titolo gratuito partecipazione con sconto al 50% a eventi già calendarizzati o programmati per l’anno partecipazione a titolo gratuito nei limiti dei posti disponibili, o con sconto alle iniziative associate al circuito (concerti, laboratori, itinerari tematici, conferenze, …) - accesso a tutti i siti del circuito Campania > ArteCard Napoli a prezzo scontato, - accesso all’area riservata del sito con accesso ai contenuti informativi e possibilità di proposta, prenotazione, pagamento - per tutte le opportunità elencate, il possessore godrà dell’assistenza del personale Musicard e, in quanto sistema a prenotazione, senza fila d’ingresso la consumabile, per un prezzo 30 euro, sono associate a queste opportunità: - partecipazione a un singolo evento, di tipo B o di tipo C - partecipazione a titolo gratuito nei limiti dei posti disponibili, o con sconto alle iniziative associate al circuito (concerti, laboratori, itinerari tematici, conferenze, …) - accesso a due siti museali del circuito Campania > ArteCard Napoli a titolo gratuito, - accesso a tutti i siti del circuito Campania > ArteCard Napoli a prezzo scontato - per tutte le opportunità fin qui elencate, il possessore godrà dell’assistenza del personale Musicard e, in quanto sistema a prenotazione, senza fila d’ingresso - biglietto gratuito weekend per tutti i servizi di trasporto aderenti al circuito Campania > ArteCard 106 MUSICard D Campania Si ipotizza la realizzazione e commercializzazione di due tipologie di card: la card caricabile e la card consumabile. TIPOLOGIA CARD COSTO OFFERTA DURATA CARICABILE 70 1 EVENTO DI FASCIA A 1 EVENTO DI FASCIA B 1 EVENTO DI FASCIA C 1 INGRESSO GRATUITO AD 1 MUSEO DEL CIRCUITO ARTECARD PLUS SERVIZI AGGIUNTIVI SCONTISTICA 1 ANNO CONSUMABILE (TURISTICA A) 30 1 EVENTO DI FASCIA B 1 EVENTO DI FASCIA C 1 INGRESSO GRATUITO AD 1 MUSEO DEL CIRCUITO ARTECARD PLUS SERVIZI AGGIUNTIVI TRASPORTI SCONTISTICA (COMPRESO CIRCUITO ARTECARD) 72 ORE CONSUMABILE (TURISTICA B) 30 1 CONCERTO DI FASCIA B 2 INGRESSO GRATUITO AD 1 MUSEO DEL CIRCUITO ARTECARD INGRESSO AL 50% NEGLI ALTRI MUSEI DEL CIRCUITO ARTECARD PLUS SERVIZI AGGIUNTIVI TRASPORTI SCONTISTICA 72 ORE CONSUMABILE (SCUOLA) 30 1 CONCERTO DI FASCIA B 2 INGRESSO GRATUITO AD 1 MUSEO DEL CIRCUITO ARTECARD INGRESSO AL 50% NEGLI ALTRI MUSEI DEL CIRCUITO ARTECARD PLUS SERVIZI AGGIUNTIVI TRASPORTI SCONTISTICA 1 ANNO Si osservi che il prezzo della card rispetto al prezzo di mercato dei servizi in esse incluso assicura all’utente un notevole risparmio stimabile, con riferimento a prezzi medi e prescindendo dagli sconti, nell’ordine del 15% sulla caricabile e del 30% sulla consumabile. CARICABILE EVENTO A 31.00 – 80.00 EVENTO B 22.00 EVENTO C 8.00 CONSUMABILE 17.00 VISITE MUSEALI 8.00 PASS TRASPORTI 8.00 SERVIZI AGGIUNTIVI: FUNZIONE VISIVA 10.00 10.00 SERVIZI AGGIUNTIVI: FUNZIONE CONOSCENZA 10.00 TOTALE PREZZO SERVIZI 81.00 43.00 PREZZO MUSICARD 70.00 30.00 RISPARMIO DAL 30% AL 60% 30.2% MUSICard D Campania 107 Musicard richiede infatti un significativo contributo dei produttori dei servizi. Nel caso degli accessi museali e nel caso del pass trasporti, tale contributo, già fissato dalle convenzioni Campania > ArteCard, è nell’ordine rispettivamente del 50 e del 60% del prezzo al pubblico (rispettivamente 3.83 euro e 3.10 euro). Nella situazione di scarsa programmazione e assenza d’integrazione dell’attività musicale e culturale che il panorama napoletano presenta, una richiesta ai produttori d’eventi di tipo A, B e C di simili soglie di sconto può sembrare eccessiva, ma la creazione del circuito Musicard e delle card associate al circuito, per la dimensione della domanda aggiuntiva e per la capacità di identificazione, fidelizzazione e regolazione del bacino d’utenza, è appunto condizione e strumento perché programmazione e integrazione possano realizzarsi assicurando in tal modo, con ponderata valutazione dei costi e dei benefici comportati, l’adesione dei produttori. 108 MUSICard D Campania LE POLITICHE DI PREZZO, LA FATTIBILITÀ ECONOMICA DELLA MUSICARD, IL PIANO FINANZIARIO PLURIENNALE M usicard è una iniziativa complessa che associa diverse istituzioni pubbliche e private e soggetti giuridici e non. La fattibilità economico- finanziaria è legata agli interessi dei soggetti in campo. Pare opportuno distinguere: • il soggetto investitore, ossia le istituzioni pubbliche, musicali e culturali, e gli sponsor privati che avviano l’iniziativa assicurando l’investimento iniziale necessario allo start up; i benefici per il soggetto investitore sono soprattutto economici, valutabili in termini di investimento sociale, ma anche di tipo finanziario e in termini di ritorno d’immagine • il soggetto gestore, ossia il soggetto privato o pubblico/privato che ha in carico la gestione amministrativa (convenzioni con i partner, convenzioni con i distributori, operazioni con i fornitori, gestione del personale diretto e indiretto, operazioni di cassa, rendicontazione finanziaria ai soggetti investitori) e la gestione operativa delle reti al fine di garantire il mantenimento dei livelli di funzionalità del sistema. Anche le attività di promozione, comunicazione e informazione fanno capo direttamente al soggetto gestore. Questi potrà avere utili di bilancio che vanno reinvestiti direttamente nella iniziativa o in attività complementari (qualificazione dell’offerta in termini di valorizzazione e fruibilità) • il soggetto promotore/organizzatore, che sviluppa i progetti e che organizza gli eventi di tipo C e le iniziative aggiuntive, opera a diretto contatto con il pubblico Musicard gestendo direttamente i servizi d’accoglienza e di presidio agli eventi. A questo soggetto, la cui forma giuridica più adeguata potrebbe essere quella della cooperativa di servizi culturali, è assicurata la remunerazione del lavoro mentre eventuali utili sono reinvestiti nell’adeguamento della struttura operativa ai compiti delegati Nell’ambito di questa compagine, il soggetto gestore assume il ruolo centrale di indirizzo, di pianificazione, di coordinamento e di garanzia. Il bilancio del soggetto gestore, che introita l’insieme dei ricavi e che assicura, tramite convenzione onerosa con il soggetto promotore/organizzatore, la realizzazione dell’insieme delle iniziative, è, per il ruolo diverso dei soggetti operanti nel progetto, l’elemento di valutazione della fattibilità finanziaria dell’iniziativa. Investimenti La successiva simulazione del bilancio finanziario del soggetto gestore presuppone un piano esecutivo di durata quinquennale in cui siano assicurati dal soggetto investitore, senza obblighi di ripianamento del debito da parte del soggetto gestore, gli investimenti necessari all’avvio del progetto. L’importo complessivo dell’investimento, valutabile in circa 500.000 euro, può essere fortemente ridotto se ricondotto all’adeguamento del sistema Campania > ArteCard alle esigenze di gestione del circuito Musicard. In questa eventualità, che si considera la più opportuna in termini di efficienza e efficacia, la spesa per investimenti, in ammortamento quinquennale, può essere così quantificata: INVESTIMENTI 2012 2013 2014 2015 2016 ADEGUAMENTO CIRCUITO DI VENDITA 13.500 12.800 12.100 11.400 10.700 IMMAGINE COORDINATA E LANCIO 37.800 35.840 33.880 31.920 29.960 ADEGUAMENTO INFRASTR. RETE (PRENOTAZIONE, COMUNICAZIONE) 20.250 19.200 18.150 17.100 16.050 ADATTAMENTO STRUTTURE PER LA FRUIZIONE 27.000 25.600 24.200 22.800 21.400 TOTALE INVESTIMENTI 98.550 93.440 88.330 83.220 78.110 109 MUSICard D Campania Ossia in circa 365.000 euro destinati: • all’adeguamento del circuito di vendita, che comprende l’estensione del circuito di Campania > ArteCard a nuove sedi, con aggiornamento delle tecnologie e dei sistemi di trasferimento, e l’istituzione di uno specifico infopoint • alla formulazione e realizzazione dell’immagine coordinata, che comprende la creazione del marchio e la progettazione e realizzazione dei supporti informativi e di comunicazione dell’iniziativa • all’adeguamento della infrastruttura di rete, che comprende la creazione del portale e il rinnovo dei sistemi tecnologici di comunicazione, prenotazione e pagamento del circuito Campania > ArteCard Ipotesi sul prodotto Le ipotesi a base della successiva simulazione di bilancio, almeno quelle a maggior incidenza sul conto finanziario, sono: • che la domanda sia in grado di assorbire 20.000 card all’anno, 5.000 di tipo caricabile e 15.000 di tipo consumabile (la suddivisione in 1 e 2 contempla tutte le diverse composizioni di eventi e di prezzi associate alla card) al primo anno e che tale mercato si incrementi del 4.25% l’anno • che lo sconto praticato dai produttori sugli eventi di tipo A e B sia del 60% del prezzo attuale di mercato (31 e 22 euro) • che Musicard possa avvalersi del prezzo praticato a Campania > ArteCard per i musei e per i trasporti (mediamente 3.83 e 3.10 euro), e che per gli eventi di tipo C il prezzo per Musicard sia pari al solo costo di organizzazione e di realizzazione dell’evento • che il prezzo di vendita delle card, di 70 euro per la caricabile e di 30 euro per la consumabile, resti invariato nel proiezione pluriennale, mentre i costi subiscano un incremento annuo di causa inflazionistica del 1,1% annuo IPOTESI DI PRODOTTO 2012 2013 2014 2015 2016 CARD CARICABILE NUMERO 5.000 5.250 5.513 5.788 6.078 A COSTO UNITARIO 18,60 18,60 18,60 18,60 18,60 B COSTO UNITARIO 13,20 13,20 13,20 13,20 13,20 C COSTO UNITARIO 8 8 8 8 8 NUMERO 9.000 9.360 9.734 10.124 10.529 B COSTO UNITARIO 10,50 10,62 10,73 10,85 10,97 C COSTO UNITARIO 8 8,09 8,18 8,27 8,36 TRASPORTI COSTO UNITARIO 3,10 3,13 3,17 3,20 3,24 CARD CONSUMABILE 2/3 NUMERO 6.000 6.240 6.490 6.749 7.019 COSTO UNITARIO 13,20 13,35 13,49 13,64 13,79 VISITA GRATUITAX2 COSTO UNITARIO 7,66 7,74 7,83 7,92 8 TRASPORTI COSTO UNITARIO 3,10 3,13 3,17 3,20 3,24 VISITA GRATUITA TRASPORTI CARD CONSUMABILE 1 A VISITA GRATUITA A B C 110 MUSICard D Campania IPOTESI DI PRODOTTO 2012 2013 2014 2015 2016 CARD NUMERO 20.000 20.850 21.737 22.661 23.625 A TOTALE 90.675 95.209 99.969 104.968 110.216 B TOTALE 233.708 245.637 258.175 271.353 285.205 C TOTALE 109.200 114.761 120.605 126.747 133.202 VISITA GRATUITA TOTALE 44.811 47.116 49.540 52.088 54.767 TRASPORTI TOTALE 45.338 47.670 50.122 52.700 55.411 EVENTI NUMERO 152 158 165 172 179 A NUMERO 50 52 54 57 59 B NUMERO 67 70 72 76 79 C NUMERO 35 36 38 40 41 Il numero di eventi del circuito rende palese l’obiettivo di Musicard di porsi come principale strumento di riorganizzazione dell’intero circuito musicale napoletano. Il raggiungimento di tale obiettivo richiede una programmazione in grado di proporre settimanalmente eventi di significativo interesse interamente dedicati o con una notevole riserva di posti al pubblico Musicard. Ricavi I ricavi sono i soli ricavi di vendita delle card, delle vendite aggiuntive associate alle card caricabili, e delle sponsorizzazioni. RICAVI 2012 2013 2014 2015 2016 CARD CARICABILI 350.000 367.500 385.875 405.169 425.427 CARD CARICABILI (PRENOTAZIONI AGGIUNTIVE) 6.000 6.300 6.615 6.946 7.293 CARD CONSUMABILI 450.000 468.000 486.720 506.189 526.436 CONTRIBUTI E SPONSORIZZAZIONI 80.000 83.550 87.260 91.136 95.186 TOTALE RICAVI 886.000 925.350 966.470 1.009.439 1.054.343 Si stima pari al 60% dei possessori di Musicard la richiesta di eventi e ingressi aggiuntivi a pagamento rispetto alle opportunità gratuite offerte dalle card. Del volume di spesa così generato si porta nel conto la sola prenotazione (2 euro). I contributi e le sponsorizzazioni sono fissati al 10% degli importi delle card vendute. A prezzo invariato delle card, l’incremento dei ricavi, che passa nel periodo da 885mila a circa un milione di euro, è unicamente correlato all’incremento delle vendite. Costi I costi sono articolati in: • costi di produzione e commercializzazione: ossia i compensi ai gestori degli eventi e la produzione e commercializzazione delle card • costi di gestione per l’attività amministrativa e di tesoreria, il coordinamento e la gestione del personale e della rete, nonché l’attività di promozione e la gestione dei servizi d’informazione (portale) e comunicazione (call center) • costi di organizzazione, ossia i costi della convenzione con il soggetto promotore/organizzatore, che comprendono i costi di progettazione, preparazione e organizzazione degli eventi di tipo C, i costi di accoglienza agli eventi e alle iniziative Musicard, i costi dei servizi aggiuntivi 111 MUSICard D Campania COSTI 2012 2013 2014 2015 2016 PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE 883.062 927.632 974.457 1.023.649 1.075.329 RIMBORSO PRODUTTORI E SERVIZI 414.531 435.631 457.806 481.109 505.599 EVENTI A,B 324.383 340.845 358.144 376.321 395.421 EVENTI C, INGRESSI MUSEALI, TRASPORTI 90.149 94.786 99.662 104.788 110.178 STAMPA 14.000 14.595 15.216 15.863 16.538 RIMBORSO DISTRIBUTORI 40.000 41.775 43.630 45.568 47.593 GESTIONE INTERNA 310.000 313.410 316.858 320.343 323.867 SPESE DI GESTIONE 230.000 232.530 235.088 237.674 240.288 MANUTENZIONE 20.000 20.220 20.442 20.667 20.895 UTENZE 10.000 10.110 10.221 10.334 10.447 AMMINISTRAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE 50.000 50.550 51.106 51.668 52.237 PRENOTAZ. E INFORMAZ. (CALL CENTER E PORTALE) 150.000 151.650 153.318 155.005 156.710 PROMOZIONE 80.000 80.880 81.770 82.669 83.579 COSTI CONVENZIONE 195.500 199.084 202.769 206.559 210.458 ACCOGLIENZA 45.500 47.434 49.451 51.554 53.748 PROGETTAZIONE, ORGANIZZAZIONE, REALIZZAZIONE 150.000 151.650 153.318 155.005 156.710 TOTALE PRODUZIONE, GESTIONE E SERVIZI 1.388.562 1.440.126 1.494.083 1.550.550 1.609.653 La quota dei ricavi destinata ai produttori degli eventi di tipo A e B è, pur godendo Musicard di uno sconto del 60% sul prezzo praticato, è del 51,8% e costituisce naturalmente la voce più impegnativa dei costi. I costi di convenzione con la cooperativa di organizzazione e gestione degli eventi di tipo C, delle iniziative e dei servizi aggiuntivi è valutata in rapporto alle dinamiche di vendita e di iniziativa solo per la quota relativa all’accoglienza, in modo da fornire alla società, probabilmente di nuova costituzione, un quadro di prospettiva stabile in cui collocare l’organizzazione delle attività. I ricavi complessivamente compensano le voci d’uscita relative alla produzione e commercializzazione degli eventi di Musicard, mentre uno scompenso dell’ordine dei 500.000 euro/anno è comportato dal backoffice di gestione dei servizi diretti o aggiuntivi. CONTO FINANZIARIO 2012 2013 2014 2015 2016 RICAVI-COSTI -502.562 -514.776 -527.613 -541.111 -555.310 AMMORTAMENTI -98.550 -93.440 -88.330 -83.220 -78.110 DIFFERENZA DA COMPENSARE 601.112 608.216 615.943 624.331 633.420 Questo importo, al pari degli ammortamenti dell’investimento iniziale, può essere ripianato solo con stanziamenti del soggetto investitore. MUSICard D Campania 112 IL PIANO DI MARKETING TERRITORIALE Premessa Il Piano Integrato di Marketing e Comunicazione della Napoli>Musicard si propone di realizzare un complesso di azioni volte alla implementazione delle politiche di valorizzazione del patrimonio culturale, alla messa in sinergia dei principali attori istituzionali e dei principali operatori privati e, in funzione di tutto ciò, la messa in campo di una modalità di incontro tra la domanda e l’offerta musicale atta ad aumentare e facilitare la fruizione di prodotti culturali a partire dalle produzioni musicali. Il Piano si propone, attraverso la progettazione di un sistema organico di OBIETTIVI ed AZIONI, di rispondere alla esigenza di posizionamento strategico di prodotto (Napoli>Musicard) e di territorio (la valorizzazione del centro storico di Napoli) coniugando le prescrizioni del marketing territoriale con le azioni e gli strumenti del marketing emozionale. Si tratta quindi di un piano atipico che nella fase di definizione deve tener conto delle indicazioni legislative (legge 150 del 7 giugno 2000 e segg.) e di programmazione strategica in materia di promozione e valorizzazione con l’obiettivo di realizzare un “prodotto” che abbia nella ricerca della sostenibilità di mercato l’asse della propria strategia progettuale. In ambito istituzionale il Piano tiene conto: a) delle linee guida del MIBAC, in funzione di servizi e cultura erogata; b) del piano nazionale di promozione e valorizzazione dei luoghi della cultura e delle aree archeologiche; c) dei processi di innovazione tecnologica che interessano la riorganizzazione e la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione; d) le attività di sostegno al “made in Italy” per tutto quanto concerne le produzioni tipiche; e) gli atti di programmazione culturale delle Istituzioni territoriali, Piano Regionale, e degli Enti Locali per la promozione turistica. In ambito placement di prodotto il Piano opera le scelte strategiche a partire: a) dalla definizione delle funzioni attribuite al prodotto; b) dall’analisi della domanda e dell’offerta; c) dalla propensione individuale al consumo; d) dalla definizione del target di riferimento; e) dalla capacità di fidelizzazione degli strumenti; f) dalla innovazione di prodotto e di progetto. Questi due ambiti di pianificazione rappresentano nello stesso tempo la complessità del progetto Napoli>Musicard e la sua enorme potenzialità; anticipando alla fase di analisi e di progettazione l’incontro strategico tra pubblico e privato. Per semplificare tale complessità e tale potenzialità, che si è scelto di procedere con un’articolazione del Piano organizzata per “obiettivi” ed “azioni” con un’appendice dedicata agli strumenti operativi. La scelta di avere “solo” un’appendice per gli strumenti risponde all’esigenza di fornire un indirizzo strategico piuttosto che esecutivo ai contenuti del Piano. MUSICard D Campania 113 La strategia generale del Piano si svilupperà a partire dalla definizione del prodotto come Sostenibile, Innovativo, Delicato. Sostenibile: l’obiettivo principale per uno strumento promosso da una Pubblica Amministrazione è quello di poter avere “vita autonoma” e non assistita coerentemente con le indicazioni del QSN e delle Direttive Comunitarie. Realizzare un progetto che abbia nella sostenibilità una delle caratteristiche fondamentali significa renderlo credibile. Innovativo: la caratteristica della Napoli>Musicard è quella di stimolare, fluidificare e rendere accessibile l’incontro tra la domanda e l’offerta musicale divenendo uno strumento multifunzione al servizio delle istituzioni, degli operatori e degli utenti. L’innovazione consiste nel valorizzare il tessuto culturale a partire dalla messa in sinergia di attori diversamente protagonisti della scena musicale napoletana. Con una dinamica centripeta e centrifuga dei processi culturali. Delicato: La modalità della Napoli>Musicard è quella di intercettare l’esigenza senza interferire con i processi culturali. Stimolare l’incontro tra domanda e offerta in modo discreto dando senso ai contenuti senza condizionarli. L’essere uno strumento che si pone in modo “delicato” all’interno di una dinamica culturale fa si che esso rappresenti essenzialmente un valore aggiunto per la produzione culturale napoletana. In sintesi la Musicard: …è uno strumento multifunzione orientato su tre macro aree di target - istituzionale, operatori e utenti. …è rivolta ad un pubblico residenziale e turistico …è governata dai principali attori istituzionali …è volta a valorizzare, attraverso la chiave di lettura musicale, l’identità culturale di Napoli …è finalizzata a semplificare l’accesso alla fruizione musicale della città di Napoli Gli obiettivi del piano rispondono alle esigenze precedentemente indicate e sono la premessa generale per le strategie operative per realizzare la Napoli>Musicard. Essi sono: • • • • • • • • • Rafforzare l’immagine del patrimonio culturale di Napoli Organizzare ed assicurare il coordinamento degli attori pubblici e privati del settore musicale Valorizzare il patrimonio culturale “residente” Investire in comunicazione a sostegno della promozione culturale Promuovere e valorizzare attraverso il miglioramento dell’offerta i luoghi d’arte meno frequentati dal grande pubblico Promuovere il patrimonio culturale all’estero Sviluppare l’Educazione al patrimonio Musicale Innovazione tecnologica nei processi di conoscenza e di valorizzazione Valorizzazione delle risorse umane attraverso percorsi formativi Ciascun obiettivo prevede una o più azioni che rappresentano l’ambito operativo di intervento dentro una mappa dove avviene l’interscambio e la sinergia di progetto. MUSICard D Campania 114 Dopo aver descritto gli obiettivi e le azioni di competenza, il Piano indica, nel capitolo degli strumenti, alcune scelte coerenti con le azioni prescritte dagli obiettivi. Nello specifico sono indicate le strategie per la realizzazione e l’utilizzo di: • Brand, immagine coordinata, packaging, claim e payoff • Card come strumento di “fidelizzazione” al progetto • Il portale internet • Web marketing, payperclick • Sponsorizzazioni, Co – marketing • Marchio di “appartenenza” • Animazione territoriale MISSION La mission che la Napoli>musicard intende raggiungere è così sintetizzata: Semplificare la fruizione degli eventi musicali, migliorare l’offerta del settore e l’accessibilità logistica ed economica, migliorare l’immagine del territorio, realizzare un’azione di sistema che incroci politiche culturali e politiche di sviluppo territoriale. VISION La Vision della Napoli>musicard tiene conto della forza dell’identità musicale napoletana nel mondo e l’intento di ampliare il numero di fruitori dei prodotti musicali facilitando l’accessibilità logistica, la comunicazione e soprattutto intercettando la propensione alla spesa aumentandone la capacità d’acquisto. In sintesi la vision può essere rappresentata sinteticamente come segue: Musicard La vocazione musicale della città di Napoli alla portata di tutti. POSIZIONAMENTO TARGET Le azioni previste si rivolgono a tre macro categorie di riferimento: a) Le Istituzioni b) Gli operatori privati (musicisti, artigiani, scuole, imprenditori culturali) c) I fruitori di prodotti culturali ed i potenziali fruitori POSIZIONAMENTO PRODOTTO La Musicard si colloca nell’ambito dei servizi culturali con uno strumento nuovo dal punto di vista dei contenuti e della gestione. Risulta essere, al momento, una innovazione nel settore dell’intermediazione culturale dove pur essendoci “carte servizi” (prepagate per biglietteria, fidelity card, carte sconti) nessuna è assimilabile per funzioni e mission alla musicard. La principale caratteristica che fa la differenza con le altre carte, è l’aver inserito in un unico strumento servizi per i fruitori (biglietteria, scontistica, visite guidate, virtual community, etc. ) per gli operatori (realizzazione di network, formazione, newsletter) e per le Istituzioni (assistenza tecnica nella governance e cabina di regia). MUSICard D Campania 115 PROGETTO MUSICARD: OBIETTIVI ED AZIONI OBIETTIVO 1 > FINALITÀ: AMPLIAMENTO E QUALIFICAZIONE DELL’OFFERTA RAFFORZAMENTO DELL’IMMAGINE DEL PATRIMONIO CULTURALE DI NAPOLI. Il primo obiettivo del presente piano di marketing riguarda il posizionamento strategico della città di Napoli sullo scenario internazionale contribuendo a rilanciarne l’immagine ed il suo ruolo di grande capitale culturale. Napoli è una città il cui patrimonio culturale ne segna in modo determinante l’identità, costituendo una ricchezza quale fattore rilevante di competitività e crescita per l’intera area metropolitana. Questo patrimonio ha la capacità di interagire con altri comparti della vita economica, come il turismo e la protezione del paesaggio, e contribuisce al raggiungimento di macro obiettivi come i nuovi modelli di sviluppo e di consumo. La identità culturale napoletana ha segnato fasi importati di cambiamento storico della città e del bacino del mediterraneo, scandendo con puntualità fasi di sviluppo politico, istituzionale ed economico. L’obiettivo è quindi quello di contribuire, con uno strumento innovativo di gestione della domanda e dell’offerta musicale, alla valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. Uno strumento che svolga funzioni e compiti nei settori della promozione, della conoscenza, della fruizione pubblica e della valorizzazione del tessuto storico culturale. Con esso si intende quindi contribuire, limitatamente al settore musicale e alla città di Napoli, alla più complessa strategia nazionale creando valore culturale e sviluppo economico. Azioni: • Studio e analisi della domanda per il miglioramento dell’offerta percepita La prima azione prevista per il raggiungimento di questo obiettivo è finalizzata all’individuazione della relazione tra domanda ed offerta del settore musicale nella città di Napoli. L’individuazione dei meccanismi che governano e che condizionano l’offerta, lo scenario economico, la disponibilità di spazi e risorse e la propensione al posizionamento dell’offerta in campo internazionale. Nell’ambito della domanda l’analisi del target di riferimento e della sua propensione al consumo costituiscono il principale dato per il raggiungimento dell’obiettivo • La realizzazione dello strumento così come progettato nello studio di fattibilità contribuisce alla realizzazione dell’obiettivo. Semplificare l’accesso all’offerta sia dal punto di vista economico che dal punto di vista logistico. Ampliare il messaggio comunicativo sia in termini temporali (anticipando notevolmente la programmazione che risulta essere attualmente sempre a ridosso degli eventi) che in termini spaziale (realizzare luoghi fisici e virtuali unici) dove diffondere la programmazione degli eventi. Rendere appetibile l’acquisto della Musicard facendo emergere non solo la convenienza economica ma anche l’offerta di servizi esclusivi e di accesso valoriale al progetto OBIETTIVO 2 > FINALITÀ: REALIZZAZIONE DI SINERGIE TRA PUBBLICO E PRIVATO ORGANIZZAZIONE DEL COORDINAMENTO DEGLI ATTORI PUBBLICI E PRIVATI DEL SETTORE MUSICALE Le attività che il Progetto Musicard prevede rivolte al target interno, istituzioni e operatori, sono tutte finalizzate alla realizzazione di una cabina di regia condivisa che possa consentire una diversa gestione MUSICard D Campania 116 degli spazi e dei tempi delle produzioni musicali a Napoli. Musicard può svolgere un’azione di supporto e di assistenza tecnica per ottimizzare l’offerta, per ampliare l’informazione e per aumentare una cultura della partecipazione nei processi di gestione delle iniziative musicali. Pianificare gli eventi per un calendario unico condiviso e comunicato per tempo agli utenti ed agli operatori dell’incoming napoletano. Diffondere le iniziative territorialmente utilizzando gli spazi in modo da garantire un offerta costante ed aumentarne la visibilità. Azioni: • Censimento delle produzioni musicali napoletane Napoli capitale della musica da sempre dispone di un archivio delle produzioni musicali basato principalmente sulla memoria collettiva. Il censimento delle produzioni consente di dare stabilità al patrimonio affidato alla memoria collettiva e a mettere gli attori della governance nelle condizioni di conoscere di cosa si dispone per incrementare e sviluppare il settore • Realizzazione del network “napolimusicard” Occorre procedere con la messa in rete degli operatori. L’offerta culturale non può essere condizionata da un’assenza di condivisione di strategie e di obiettivi. La sinergia degli operatori privati trasforma un patrimonio di pochi in ricchezza per tutti • La Newsletter degli operatori Tra i servizi offerti dalla Musicard al target operatori c’è quello dell’attività di condivisione delle informazioni di processo e di prodotto. La redazione di una newsletter consente agli operatori culturali di condividere le scelte, di esaltare il confronto strategico e di evitare “conflitti a somma zero” • La partecipazione dei cittadini nello sviluppo di politiche culturali La Napoli>musicard prevede un forte coinvolgimento dei fruitori dei prodotti culturali ed ha l’obiettivo di trasformare i “consumatori di cultura” in “propulsori di cultura”. Escludendo nel processo produttivo lo scambio, come tradizionalmente inteso in termini economici, ed attribuendogli una funzione sociale dove lo scambio avviene su un contenuto culturale. E, quindi, la realizzazione di un contesto dove i cittadini sono protagonisti non del consumo ma della “propulsione culturale” come attori principali della diffusione di un patrimonio sociale • Il sito web Nel portale della Napoli>musicard è prevista un’area di confronto tra operatori e di sviluppo di progetti condivisi. L’obiettivo è quello di “contaminare”, grazie agli strumenti tecnologici, i percorsi di ricerca e di espressività musicale OBIETTIVO 3 > AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE “RESIDENTE” La vocazione musicale della città di Napoli si incontra nella quotidianità dei luoghi, essa non è rappresentata solo dalla classica fruizione durante i concerti ma anche dai tanti luoghi che grazie all’incontro tra la comunità napoletana e i musicisti sono ora la testimonianza di radici culturali profonde. Così come lo sono i tanti artigiani che producono strumenti musicali con intramontabile passione da generazioni. In questo ambito l’obiettivo della Musicard è quello di realizzare una rete sul territorio di tutto ciò che riconduce alla cultura musicale napoletana. Dai luoghi delle residenze storiche dei MUSICard D Campania 117 musicisti che hanno vissuto a Napoli alle vie dello shopping musicale, dai musei ai liutai. Tutti dentro un grande percorso “visivo” della identità musicale napoletana. Investire in comunicazione a sostegno della promozione culturale. Per fare questo occorre investire in risorse umane ed economiche per realizzare un piano integrato di comunicazione che sostenga la promozione culturale della città. Strumenti semplici ed economici che messi in sinergia fanno emergere le potenzialità di una tra le principali capitali della musica e, più in generale, della cultura nel mondo. Occorre cogliere le opportunità che si presentano costantemente e che spesso sono sottoutilizzate in termini di marketing territoriale. Una diversa presenza nei grandi eventi, aumentare e sostenere le produzioni musicali stabili, stimolare il brand di festival tematici. Azioni: • I grandi eventi a carattere nazionale Gli eventi nazionali sono un’opportunità da non perdere per la promozione del network. Non solo perché essi dovranno essere svolti dentro il circuito Musicard ma anche perché rappresentano l’opportunità di presentare il sistema “Musicard” in un ambito più ampio. A tal fine la partecipazione deve prevedere attività di co marketing e di posizionamento strategico del brand • Produzioni musicali stabili Il coinvolgimento nel circuito Musicard prevede accordi con le produzioni stabili per sostenere il progetto attraverso una dotazione di biglietti a costo zero o scontati. La possibilità di attivare priority list ed eventi esclusivi • I festival tematici La costituzione di network per la realizzazione di festival a tema è un presupposto per ampliare l’offerta in funzione di una domanda di eventi dedicati a contesti culturali specifici. I target coinvolti in questa azione specifica risultano essere di tipo interno ed esterno con una alta specializzazione ed un pubblico che in alcuni casi risulta essere di nicchia • Promuovere e valorizzare attraverso il miglioramento dell’offerta i luoghi d’arte meno frequentati dal grande pubblico. Ampliare l’offerta significa non solo incrementare il numero di eventi ma dare valore a luoghi significativi che a partire da una chiave di lettura, quella musicale, possono essere vissuti a tutto campo. Luoghi espositivi interessati da eventi musicali, luoghi identitari, luoghi adibiti per la prima volta alla fruizione culturale. E dentro questi luoghi musica colta da vivere a tutto campo con un’esperienza sensoriale che attiva memoria, vissuto, identità e creatività Azioni: • Funzione visiva dentro la Musicard Fornire, attraverso la musica, una lettura storico culturale di Napoli e dei luoghi che in qualche modo sono stati contaminati dalle produzioni musicali significa stimolare l’interesse culturale per un patrimonio meno frequentato • Circuiti locali di musica “colta” La Musica diventa con questo progetto, anche lo strumento per attivare un diverso utilizzo degli spazi museali e del patrimonio storico della città di Napoli. La messa in sintonia dell’offerta di spazi del beni culturali e delle produzioni di musica colta consente il raggiungimento di un duplice obiettivo: la messa a disposizione di spazi per concerti che interessano un target di nicchia e l’av- MUSICard D Campania 118 vicinamento a questi luoghi di nuovi visitatori. • Concerti d’estate Tra i beni che si intende valorizzare oltre agli spazi espositivi ed ai siti di interesse storico culturale il progetto intende realizzare un percorso di eventi che utilizzando gli spazi verdi adiacenti ai siti museali possa ospitare i concerti nel periodo estivo OBIETTIVO 4 > FINALITÀ: AMPLIAMENTO DELLA DOMANDA PROMOZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE ALL’ESTERO Napoli capitale, Napoli internazionale. La vocazione musicale di Napoli è proiettata, con la sua cultura, nel mondo con una grande ricaduta d’immagine. Occorre trasformare, con un’azione di sistema, il potenziale di questa proiezione in opportunità per far crescere e sviluppare ulteriormente le produzioni culturali musicali. Individuare il posizionamento strategico in ambito internazionale, pianificare la promozione, semplificare il sistema di accoglienza, significa rendere più accessibile la fruizione di un target internazionale non solo specialistico. Azioni: • Fiere Turistiche Internazionali La partecipazione di Musicard alle fiere internazionali risponde all’esigenza di presentare “fisicamente” il progetto ad un target di operatori economici interessati alla realizzazione di servizi turistici. Le relazioni che nascono durante eventi fieristici hanno una ricaduta non solo sul prodotto ma soprattutto territorio. In questo caso la presentazione di una complessa “azione di sistema” nel settore culturale come la Musicard rappresenta un potenziale comunicativo non solo nel settore turistico e culturale ma anche in quello della innovazione della pubblica amministrazione • Web Marketing e Placement internazionale Il posizionamento del prodotto in ambito internazionale prevede, oltre al portale multilingue, un’attività di web marketing finalizzata ad intercettare un pubblico molto specialistico, con una forte passione musicale e interessi culturali medio alti e con una alta propensione al consumo • Seguimi L’attività di web marketing internazionale prevede, individuato ed intercettato il target, un programma di azioni, “seguimi”, che tiene viva la relazione in essere e fa si che il turista fruitore dei servizi della Musicard possa essere costantemente aggiornato sulle attività. Si tratta di un accompagnamento diverso da quello proposto per il target interno. In termini di offerta di servizi e di messaggio comunicativo OBIETTIVO 5 > FINALITÀ: AMPLIAMENTO DELLA DOMANDA SVILUPPARE L’EDUCAZIONE AL PATRIMONIO MUSICALE La funzione educativa di Musicard è finalizzata alla diffusione di strumenti che possano essere MUSICard D Campania 119 utilizzati per una corretta fruizione musicale. Educare all’ascolto musicale per diffondere cultura, capacità di elaborazione del messaggio, ampliare la domanda e incrementare le produzioni. Azioni: • Didattica laboratoriale. Creare strumenti, percorsi esperienziali nelle botteghe delle liuterie, nelle sale di incisione, durante le prove dei concerti. • Educazione all’ascolto musicale Laboratori didattici di educazione all’ascolto della musica per fornire gli strumenti di decodifica dei messaggi musicali • ‘Antichi mestieri’: le liuterie. Percorsi di apprendistato presso le botteghe artigiane finalizzati a non disperdere un patrimonio di manualità per la realizzazione di prodotti unici nel mondo • Campagna di comunicazione sociale Promozione della musica come strumento per accedere alle risorse culturali. • Promuovere e comunicare la cultura ai giovani attraverso una didattica divulgativa Attività volte al coinvolgimento degli studenti per stimolare l’ascolto consapevole della musica e stimolarli nella partecipazione attiva alle produzioni musicali, in particolare, attraverso il Progetto “Adotta un’orchestra” con il quale si propongono percorsi condivisi tra scuole e orchestre a tutela di un patrimonio culturale che ha ricadute positive su tutta la comunità • Liberi di suonare. Predisposizione di spazi dove è possibile esprimere la propria vocazione musicale OBIETTIVO 6 > FINALITÀ: AMPLIAMENTO DELLA DOMANDA INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEI PROCESSI DI CONOSCENZA E DI VALORIZZAZIONE Raggiungere il target di comunicazione utilizzando media in grado di veicolare efficacemente il contenuto del programma nel rispetto del budget assegnato. A tal fine Musicard è uno strumento innovativo nei contenuti, nelle modalità di gestione e nell’utilizzo di nuove tecnologie per la diffusione della cultura. L’utilizzo del web 2.0, georeferenziazione, applications per smartphone, strumenti di fidelizzazione on line e le comunità virtuali costituiscono i principali mezzi con cui si intende rendere la musica “alla portata di tutti”. Azioni: • Prove e non solo in webcam La principale azione che si propone per questo obiettivo intende evitare dispersioni di contenuti culturali che solitamente restano inutilizzati. Si riferisce a tutte quelle produzioni di contenuti non finalizzate agli eventi come le prove concertistiche, le prove in fase di registrazione e le ricerche musicali che restano tutte un’esperienza intima dei musicisti. Rendere questa esperienza un evento collettivo fruibile on line eviterebbe la dispersione di prodotti che attualmente restano inutilizzati. Tali prodotti potrebbero essere usati durante le attività previste dalla funzione educativa e più in generale per rendere “sensoriale” anche la fase di acquisto di ticket online. MUSICard D Campania 120 OBIETTIVO 7 > FINALITÀ: QUALIFICAZIONE DEGLI OPERATORI VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE ATTRAVERSO PERCORSI FORMATIVI Le imprese culturali, e tra queste quelle legate alle produzioni musicali, si sono sviluppate in questi anni principalmente sulla spinta vocazionale di musicisti e operatori culturali. Disperdendo spesso durante il processo produttivo risorse non solo culturali. Tante micro imprese culturali con una vita media molto bassa e con una volatilità delle produzioni che in alcuni casi risultano essere legate all’occasionalità di eventi più o meno grandi e così anche la loro durata. Superare la frammentazione delle produzioni culturali, stimolare la realizzazione di associazioni di imprese (cooperative, consorzi) magari tematiche (per genere, per attività, per territorio) significa trasformare l’impostazione di un settore che spesso si basa sulla quotidianità, dovuta ad assenza di politiche, di disponibilità economiche e di spazi, in uno capace di sviluppare piani pluriennali di sviluppo e penetrazione di mercato. Che utilizzi con sapienza il marketing culturale e possa costituire un riferimento certo per l’indotto economico collaterale. Azioni: • Laboratori on the job per il management delle imprese culturali La realizzazione di attività volte alla qualificazione manageriale ed a fornire strumenti di gestione delle imprese culturali è la principale azione che sarà rivolta agli operatori napoletani. Questa risponde all’esigenza di far emergere nel migliore dei modi una nuova classe dirigente del settore musicale in grado di accompagnare lo sviluppo del progetto e, più in generale, la creazione di attività che possano sedimentare nel tempo le produzioni culturali. I laboratori proposti saranno orientati alla formazione on the job attraverso accordi con imprese culturali di altre realtà territoriali, con scambi di esperienze di gestione, di creazione d’impresa e di realizzazione di associazioni di scopo (consorzi e cooperative) STRUMENTI Lo sviluppo degli strumenti di comunicazione della Musicard terranno conto dell’analisi della domanda e dell’offerta, della premessa e degli obiettivi indicati in questo Piano. L’articolazione degli strumenti terrà conto, inoltre, della scelta strategica di procedere con l’assegnazione di valore alla relazione tra il “prodotto” e il target di riferimento. La creazione di appartenenza attraverso le esperienze sensoriali, emotive, intellettuali, coinvolgono il fruitore della Musicard in modo da incidere in maniera più diretta sul ricordo, sulla percezione, sull’associazione; in modo da potenziare la relazione e le utilità di sistema. Ogni evento culturale rappresenta un’esperienza legata al contenuto, al momento contingente della fruizione ed al legame territoriale che si ha con essa. Ogni evento è un’esperienza esclusiva, unica, irripetibile espressione di un mix sensoriale. Ed è a partire da questa analisi che si caratterizzano gli strumenti di comunicazione: realizzare anche attraverso la comunicazione un’esperienza sensoriale sfruttando al massimo le funzioni attribuite alla Musicard. Coinvolgere i fruitori di produzioni culturali attraverso la percezione dei cinque sensi. La vista con la funzione visiva ed i percorsi individuati, l’udito con la funzione ascolto, il tatto attraverso le visite alle liuterie, l’olfatto ed il gusto attraverso il sistema dell’accoglienza. L’associazione delle “esperienze” sensoriali ha l’obiettivo di attivare nel profondo la memoria in modo da renderle oltre che uniche soprattutto “ripetibili” attraverso il circuito Musicard. MUSICard D Campania 121 Brand, immagine coordinata, packaging, claim e payoff La definizione di questi strumenti terrà conto della triade di target a cui si rivolge la Musicard: il target istituzionale, il target degli operatori ed il target dei fruitori. Per quanto riguarda la definizione della relazione con il target istituzionale si darà priorità all’esigenza di creare appartenenza dentro la pianificazione strategica del MIBAC e degli Enti Locali. La relazione valutativa sarà rivolta principalmente al target degli operatori al fine di sviluppare l’adesione al progetto e l’ampliamento dell’offerta. L’esperienza sensoriale che si proporrà ai fruitori (target interno ed esterno) mirerà alla fidelizzazione attraverso l’attivazione della sfera emotiva. La card come strumento di “appartenenza” al progetto. Dentro la strategia precedentemente esposta la card diventa uno strumento che testimonia l’appartenenza al progetto, dentro cui, simbolicamente, sono contenute le funzioni e i messaggi assegnati alla Napoli>musicard. Uno strumento, grazie al quale, si intraprenderà il percorso sensoriale e digitale. Il portale internet Ispirato alla comunicazione web 2.0 e alla virtual community rappresenta lo strumento attraverso cui veicolare le informazioni delle attività della Musicard. Un luogo virtuale dove avere accesso ai servizi (ticket eventi, visite guidate, educational, priority list) ma anche informazioni settoriali, confronto tra appassionati, operatori istituzioni con aree riservate e attività di network. Attraverso il portale sarà veicolata anche la promozione del progetto con il web marketing, il payperclick, 1. Sponsorizzazioni e co marketing La sostenibilità del progetto e soprattutto del communication mix prevede l’attivazione di forme di collaborazione commerciale unidirezionali e/o bidirezionali. Il sostegno economico attraverso le sponsorizzazioni ed accordi di co marketing consentiranno lo sviluppo di attività di nicchia come quelle previste dalla funzione educazione e attività di comunicazione globale attraverso il co marketing con emittenti radiofoniche, giornali quotidiani e riviste di settore sia cartacee che on line. 2. Marchio di “appartenenza” Il “sistema” Musicard attiverà operatori privati e non del settore musicale e dell’indotto allargato. L’appartenenza al progetto sarà esplicitata attraverso l’utilizzazione all’uso del “marchio di appartenenza” secondo un decalogo di garanzia di servizi ed offerte commerciali. Il marchio espliciterà la funzione “IN” per tutte quelle attività rivolte all’accoglienza (Eventi, Ristorazione, Mobilità etc.) e ”OUT” per tutte quelle attività con un funzione la cui direzione è verso gli interlocutori (funzione didattica educativa, qualificazione degli operatori, assistenza tecnica) 3. Animazione territoriale Il progetto vede nella creazione della rete territoriale degli operatori, degli utenti e delle istituzioni la principale strategia operativa. A tal fine saranno svolte attività di presentazione e di definizione di ulteriori strategie sia di settore (istituzioni, Operatori, Utenti) che in forma collettiva. In questa sede sarà condiviso un modello di governance che consentirà il pieno coinvolgimento e la più ampia partecipazione dei target individuati. MUSICard D Campania 122 PROGETTO PER LO SVILUPPO DI UN’APPLICAZIONE SOFTWARE PER SMARTPHONE ANALISI DELLA STRUTTURA GENERALE L a Musicard è una card a disposizione del residente e del turista che consente di far parte del circuito musicale e culturale cittadino e più in dettaglio permette: - la promozione della cultura musicale della città di Napoli - la Creazione di un sistema musicale che coinvolga i principali stakeholder del comparto musicale napoletano - la valorizzazione di siti a vocazione “musicale” inclusi quelli atipici, come musei, o indirettamente collegati al settore musicale - la tutela del patrimonio musicale della città di Napoli Vendita Il processo di vendita della card avviene tramite i canali tradizionali come rivendite autorizzate, edicole , tabaccai, Hotel, tour operator, o attraverso i portali Musicard.i o pierrecicodess.it La card è confezionata assieme a materiale informativo ed eventualmente ad agevolazioni incluse quali trasporto pubblico. La vendita Web ed il sistema di informazione integrato di Musicard Per le card acquistate tramite portali di vendita web il ritiro può essere concordato presso uno dei punti di ritiro disponibili sul territorio. - sito ufficiale www.musicard.it e siti collegati - n. verde telefonico 800 con informazioni - kit informativo sulle modalità di utilizzo e sul circuito integrato Centro servizi Il centro servizi ha la funzione di predisporre e promuovere presso i clienti potenziali un elenco sempre aggiornato di offerte integrate musicali-culturali nel territorio campano, attraverso i canali informativi e commerciali resi disponibili dal sistema: sito Web e call center. A tale scopo il centro gestisce la commercializzazione centralizzata di eventi e itinerari culturali, programmi di eventi, reti di trasporti, previa la stipula di convenzioni ad hoc. Il centro servizi ha anche una funzione di front office allorché contattato da un utente a scopo informativo o di acquisto di un’offerta. Ricarica Le card una volta utilizzate o scadute possono essere riattivate con nuovi pacchetti a seguito di nuove iniziative. La ricarica avviene selezionando su un portale di vendita Musicard il pacchetto desiderato. Il pagamento avviene con carta di credito. Al termine della ricarica i nuovi servizi acquistati saranno disponibili per la fruizione diretta o per la pre- MUSICard D Campania 123 notazione degli eventi musicali. Ovviamente la ricarica può essere differente da quella originaria prestampata sulla card. Una card Annuale può essere ricaricata con una Card Musicale di 3 mesi o addirittura con eventi musicali singoli. Utilizzo I punti in cui la card può essere utilizzata sono attrezzati in modo che al momento dell’utilizzo (ingresso ai musei, ingresso a concerti, ingresso in manifestazioni, eventi teatri convenzionati) il servizio corrispondente è segnato come utilizzato sia sulla card che nel sistema centrale. Il controllo accessi locale è interfacciato con il server del sistema garantendo così la sincronizzazione delle informazioni sui diritti di accesso gestiti dal server centrale di Omnisale per l’intero circuito. Tutte le convenzioni stipulate prevedranno presso gli ingressi e/o le biglietterie l’attrezzatura hardware e software capace di riconoscere la Musicard, saper “leggere” i diritti relativi ai servizi acquistati e scaricare le informazioni del consumo sul server centrale. Attivazione - la card acquistata deve essere attivata sul sito di musicard - le card non attivate non sono utilizzabili - l’attivazione permette la registrazione dei dati personali, l’attivazione delle funzionalità della card, la possibilità di selezionare i servizi offerti - al termine dell’ attivazione la tessera nominale è pronta all’utilizzo Scelta eventi Una tessera abilitata è pronta per poter usufruire secondo la formula acquistata. Se ad esempio la card permette di assistere ad un evento di fascia A , un evento di fascia B ed un evento di fascia C. L’utilizzatore potrà scegliere come e quando utilizzare gli eventi a disposizione. Eventi non Siae senza necessità di prenotazione Nel caso gli eventi siano ingressi a Musei o attività senza bisogno di prenotazione semplicemente presentandosi presso il luogo dell’ evento (Museo, Laboratorio) Eventi musicali o artistici assoggettati a Siae (sistema SIAE con smaterializzato) Nel caso in cui l’evento sia un Evento musicale assoggettato a SIAE accedendo tramite il portale alla selezione guidata nel portale che ne gestisce la parte Fiscale SIAE . La selezione degli eventi effettivi per ogni tipo di fascia avviene dall’ apposito portale che gestisce l’evento (Es Circuito Charta). L’utilizzatore verrà re direzionato nell’ apposita pagina per la selezione della evento / data ora. Sul sistema che gestisce l’ evento verrà emesso un titolo smaterializzato collegato alla Musicard. L’utilizzatore della musicard potrà procedere, anche in tempi successivi, ma all’interno della validità della card a selezionare e prenotare gli ulteriori eventi ancora a disposizione, fino al loro completo utilizzo. Essendo le card vendute a gruppi di turisti e/o famiglie, deve essere possibile effettuare la scelta degli eventi per più card contemporaneamente, per poter avere in caso di posti assegnati posti contigui. MUSICard D Campania 124 Eventi Siae (senza la possibilità di avere una card smaterializzata). Nel caso in cui non sia possibile avere nel luogo dell’evento un sistema di controllo accessi smaterializzato, verrà emesso del sistema di vendita un titolo di accesso a norma SIAE che dovrà essere presentato all’evento congiuntamente con la Musicard. Utilizzo della card nel luogo degli eventi . L’accesso al luogo del evento avviene presentando la card agli ingressi. A seconda della tipologia della card e dell’ evento questi sono i casi possibili. - Utilizzo di ingresso a Museo, visita guidata o attività (non SIAE) nella quale non è necessaria la prenotazione. L’utilizzatore presenta la tessera all’ingresso, dove attraverso un apposito lettore la card viene controllata nel server centrale dove il diritto all’utilizzo viene controllato - Utilizzo di ingresso a Evento musicale Assoggettato a SIAE. L’utilizzatore ha precedentemente, attraverso il portale prenotato l’evento desiderato, per il quale può aver ricevuto una conferma via email o a video legata alla propria card. La card smaterializzata è quindi riconosciuta come valida all’ingresso dell’evento STRUTTURA GENERALE E CARATTERISTICHE HARDWARE E SOFTWARE DEL SISTEMA MUSICARD Portale Il portale presenta l’ iniziativa e tutte le informazioni su di essa. Il portale è composto da alcune funzioni principali: CMS (Content Management System) Dedicato a tutti gli utenti che vogliano avere informazioni sull’iniziativa, le sue caratteristiche, e le iniziative interessate. Questa parte è gestita dal gestore del servizio. Omniticket non è interessata nel disegno o gestione delle informazioni messe on-line. Vendita, registrazione e gestione delle card Una parte vendita ,registrazione e attivazione della card acquistata. Questa sezione permette di: - Vendere le card - Registrarsi e registrare la propria card - Attivare la propria card - Selezionare gli eventi musicati per i quali è necessaria la prenotazione - Acquistare nuovi pacchetti e caricarli sulla card Queste funzionalità possono risiedere su un server Omnisale gestito da Omniticket. Gestione e manutenzione delle configurazioni e delle attività delle card. Permette la gestione e la configurazione delle card, il monitoraggio delle loro attività In particolare permette di: - Configurare nuovi pacchetti CARD MUSICard D Campania 125 - Pre-caricare delle card destinate alla distribuzione attraverso i canali quali rivendite , hotel, agenzie - Visualizzare lo stato di una card - Visualizzare i nominativi collegati ad una card - Visualizzare gli utilizzi di una card - Bloccare / sbloccare una card Queste funzionalità possono risiedere su un server gestito da Omniticket Gestione e rendicontazione delle vendite e dei consumi Un’ulteriore funzione da gestire presso il centro servizi è la gestione delle diverse informazioni relative sia alla vendita (cariche) che al consumo oltre che i diversi aspetti di ogni singola carta: periodo di validità, data di attivazione, utilizzi ecc. La raccolta e memorizzazione dei dati sulle transazioni avviene in una base dati centralizzata, tramite una rete di applicazioni distribuite nei punti di utilizzo e di vendita appositamente attrezzati che comunicano con un server centrale. In dettaglio il sistema consente: - un monitoraggio “real-time” dei dati raccolti, con una reportistica completa e con diversi livelli di aggregazione - la generazione di rendicontazioni sui dati di accesso, secondo regole configurabili dall’utente - la configurazione delle attribuzioni sulle vendite per tutti i soggetti (organizzazioni, siti, agenzie) coinvolti - la reportistica su vendite e accessi per i diversi siti del circuito - la rendicontazione dei diritti riconosciuti in base agli ingressi agli spettacoli - archiviare le transazioni, che in qualunque momento possono essere recuperate Vi è poi una parte riservata a soli utenti autorizzati per la gestione vera e propria del “back-office” secondo uno schema di gruppi e permessi. Ciascun utente è associato ad un’organizzazione, che a sua volta comprende un determinato sottoinsieme di siti appartenenti al circuito. In questo modo è possibile stabilire in sede di configurazione quali informazioni saranno visualizzate da ciascun utente e il modo in cui saranno aggregate. La configurazione del circuito di siti è integrabile con i sistemi di biglietteria eventualmente installati e i processi di vendita, controllo accessi, rendicontazione, sono sincronizzabili utilizzando come ‘intermediari’ dei moduli aggiuntivi Le informazioni sono rese disponibili sotto forma di report statistici che aggregano in diversi modi i dati di ingresso relativi ad uno specifico periodo di interesse impostato dall’utente. La ‘granularità’ delle informazioni può andare dal livello di organizzazione (a cui un gruppo di siti afferisce), fino a quello della singola area di accesso all’interno di un determinato sito. Per ciascun sito o gruppo di siti il sistema visualizza informazioni aggregate e dettagliate sul numero di utilizzi in un determinato periodo per ciascuna tipologia di carta e per il totale delle carte nel complesso del circuito. E’ possibile visualizzare per ogni singola carta lo storico degli utilizzi. Il sistema infine, consente analisi statistiche sui dati di utilizzo, permettendo di individuare non solo i siti più e meno visitati in determinati periodi, ma anche, per esempio, i percorsi mediamente preferiti dagli utenti delle carte. MUSICard D Campania 126 Portale selezione eventi assoggettati a SIAE o eventi con capacità controllata. Le card, a seconda della loro configurazione possono dare diritto anche alla fruizione di eventi musicali, quali concerti , o spettacoli teatrali per i quali è necessaria la prenotazione del posto. In termini strettamente SIAE questo vuol dire che la card è un titolo smaterializzato al quale vengono poi legati dei biglietti per spettacoli selezionati dall’utilizzatore. L’idea generale di integrazione con il portale che gestisce gli eventi musicali è quella di permettere al sistema Musicard di accedere ad un inventario preselezionato direttamente sul sito del gestore es Charta. Tale ingresso dovrebbe passare le seguenti informazioni : una o più Card (registrazione congiunta) - Classe degli eventi da visualizzare : A,B,C,D (A Fascia A, Fascia B) - Codice carta smaterializzata - Nome Utilizzatore ed email Il sistema visualizzerà solamente gli eventi e le possibilità contenute nella classe di evento scelta. Al termine della transazione il sistema confermerà con email l’avvenuto acquisto. Il costo simbolico del biglietto verrà addebitato al portale, un quanto l’utilizzatore ha gia pagato per i servizi ivi inclusi gli eventuali spettacoli. Al termine dell’ operazione i relativi sigilli verranno emessi sul server omologato SIAE e la card smaterializzata verrà inserita come valida per il relativo spettacolo. Le card smaterializzate richiedono, che esista un controllo accessi al sito/evento. Questo deve essere provvisto dal sistema di biglietteria che gestisce l’ evento in loco. E’ da considerarsi prioritario che un solo portale gestisca tutti gli eventi messi in vendita per facilitare le operazioni di integrazioni tra Portale e sistema Musicard e il portale di vendita omologato SIAE. Controllo accessi e controllo della MusiCard. Il Sistema è provvisto di lettori posti presso i luoghi di utilizzo quali musei, teatri, luoghi della cultura. I lettori sono collegati a dei computer (desktop o portatili ) connessi attraverso linea internet al server centrale di Musicard. I lettori permettono, nei luoghi ove non è prevista la prenotazione e non assoggettati a SIAE, di verificare in tempo reale la validità della tessera e la sua abilitazione all’ ingresso nelle evento. Nel caso di eventi, quali concerti gestiti da un sistema di biglietteria esterno SIAE, il riconoscimento della card viene effettuata dal sistema stesso attraverso la White list di tessere smaterializzate. 127 MUSICard D Campania Diagramma di flusso vendita / Prenotazione Musicard. Vendita Ricarica Prenotazione (WEB) Prenotazione dei servizi Selezione dei servizi Memorizzazione dei servizi prenotati Memorizzazione dei diritti sulla card acquistata e a sistema Ritiro della card (trasferimento dei servizi prenotati) Ingresso (museo, cinema, mostra) Hotel Check-in Pruduzione di report e statistiche (WEB) Verifica e registrazione dell’utilizzo a sistema e sulla card MUSICard D Campania 128 Il sistema informatizzato per la gestione di Musicard è una personalizzazione di BOS (Best Overview Solution), software proprietario di Best Union SPA, ed è un insieme integrato di soluzioni per la gestione di sistemi di biglietteria, prenotazione e prevendita di biglietti e servizi e controllo accessi. BOS permette di controllare e gestire in modo interattivo ed in tempo reale i seguenti flussi: • la vendita, la distribuzione dei biglietti ed il fatturato • le vendite di gruppi di biglietti, le prevendite e le prenotazioni • gli accessi e il numero dei visitatori • il controllo delle frodi e la sicurezza • un database di informazioni per la gestione operativa, l’accounting ed il marketing Il sistema è basato su un’architettura SOA (Service Oriented Architecture) che gli permette di essere scalabile e modulare e di interagire con altri sistemi della stessa natura. Inoltre possiede tutte le funzioni di biglietteria, di marketing e di amministrazione necessarie per la gestione della Musicard e per garantire i complessi requisiti richiesti dalla vigente normativa fiscale (SIAE). A tal riguardo BOS poggia la sua struttura su di un database di tipo transazionale ed è in grado di colloquiare con la periferia sia nella classica modalità client/server, tramite rete locale, che attraverso “web services” per le reti di topologia più complessa tra cui quelle che si appoggiano a connessioni internet. Nonostate ciò BOS è utilizzabile sia in modalità on-line che, in caso di problemi di connettività, in modalità off-line. La suite BOS si basa su un server centrale connesso tramite VPN dedicate, alle stazioni di controllo accessi, box office, rivendite intelligenti e call center per realizzare principalmente: • la sincronizzazione in tempo reale delle informazioni sui diritti di accesso ai vari show • la raccolta delle informazioni sugli utilizzi effettuati per ciascuna Musicard • la pubblicazione dei dati statistico-amministrativi su pagine internet consultabili unicamente da utenti autorizzati Protocolli comunicazione Considerato che l’architettura del sistema BOS è fondamentalmente di tipo client-server, la comunicazione tra i dispositivi è realizzata mediante protocolli della famiglia internet (comunemente noti come TCP/IP) che assicurano omogeneità di tecnologia di comunicazione sia in ambito locale che geografico. Il sistema garantisce quindi la correttezza della gestione fiscale per qualsivoglia sistema di comunicazione tra quelli a standard TCP/IP sia utilizzato dalle applicazioni client per collegarsi con il server. Sono intercambiabili dal punto di vista dell'Applicativo infrastrutture di comunicazione basate su collegamenti locali (LAN) o con accesso attraverso rete geografica (Internet) purché vi si possa instaurare una comunicazione TCP/IP. Tra gli standard comunemente utilizzati si possono citare 802.3 (Ethernet), 802.11 (radio WiFi), VPN (canale privato virtuale su Internet) e HTTPS (protocollo HTTP sicuro su Internet o intranet). 129 MUSICard D Campania Database centrale BOS Call Center Vendita WEB Attivazione/ Ricarica BOX-OFFICE Ricevitorie INTERNET Sistema di vendita esterno Reportistica Database Centrale BOS Web services Configurazione Controllo accessi Verifica prenotazione hotel Sistema esterno di validazione (museo, cinema, parco, ...) BOS funge, di fatto, da ‘web application’ che raccoglie in un database centrale le informazioni sulla configurazione per i vari show, gli utenti autorizzati, i diritti di accesso, i titoli ammessi, gli utilizzi effettuati. Poiché l'interfaccia utente è completamente indipendente dalla logica di business l'interfaccia client può essere completamente personalizzabile. Potrebbe essere fondata sullo standard dell'applicazione, basata su Web, Java o qualsiasi altra interfaccia che meglio soddisfa il tipo di utente ed i vincoli imposti dalla infrastruttura di rete del cliente. Per esempio, i client di rete a livello locale possono utilizzare l'applicazione standard, mentre un distributore di ticket remoto può connettersi tramite un'interfaccia portale web. L’applicativo fornisce quindi una sezione pubblica in cui l’utente finale può gestire dall’attivazione sino alla ricarica della propria card e consultare tutte le varie informazioni ad essa pertinenti nonché le prenotazione degli show secondo i criteri stabiliti dal gestore. Attraverso quindi l’interfaccia web che BOS propone, un utente autorizzato può, connettendosi ad internet con un comune browser, gestire interamente la configurazione del calendario degli eventi e controllare, attraverso una serie di report forniti in tempo reale, il funzionamento del sistema a diversi livelli di dettaglio. Mediante l’uso degli applicativi gestionali di BOS sarà possibile chiedere al sistema la flessibilità necessaria per adattarsi alle complesse esigenze di un sistema con deposito a scalare. I dati anagrafici, come tutte le informazioni sensibili, saranno trattate nel pieno rispetto delle norme vigenti MUSICard D Campania 130 Mobile ticketing Rappresenta un’ulteriore modalità innovativa di acquisto biglietti già sperimentato da Pierreci Codess per l’ingresso al circuito Colosseo, Palatino e Foro Romano da febbraio 2011 nell’ambito del progetto I-Mibac– Top 40, un’applicazione per smartphone o tablet. Nel caso specifico del progetto Musicard, una volta acquistata la card e avendo prenotato su internet o al call center il proprio spettacolo l’utente riceverà direttamente sul display del proprio smartphone o tablet un codice a barre permettendo in tal modo la convalida al controllo accessi senza ulteriori passaggi al botteghino. Il processo si lega alle più avanzate sperimentazioni nel campo della biglietteria elettronica, dove le applicazioni basate su iPhone possono semplificare e velocizzare il processo di registrazione e preaccredito, affiancandosi all'ormai consolidata soluzione basata su print@home (biglietto acquistato su internet e stampato). Una considerazione sugli sviluppi del progetto vedono iPhone - e gli SmartPhone in generale - come una soluzione elegante nel processo di smaterializzazione dei titoli di accesso per eventi SIAE. Reporting Il modulo di Management di BOS permette in generale il controllo del business nei minimi dettagli e secondo le seguenti funzionalità chiave: • Report vendite • Dettaglio vendite per periodo, prodotto, evento • Dettaglio vendite per giorno, settimana, anno. Compara con gli anni precedenti • Dettaglia le vendite per canale di distribuzione, Operatori di vendita • Report statistici per nazione o CAP di provenienza • Calcolo automatico degli aggi delle tessere turistiche per l’ ingresso nei musei • Report di accesso • Dettaglio per data e fascia oraria di visitatori/utenti di musei, teatri, mostre, manifestazioni fiere ecc Con il modulo report design (BOSRA) è possibile accedere ai dati del sistema e costruire o personalizzare i report. È possibile visualizzare i dati selezionandoli da una libreria di informazioni disponibili. I dati possono essere raggruppati e totalizzati a piacere. La veste grafica del report può essere scelta tra quelle disponibili o personalizzata con loghi e informazioni Con tools specializzati il Management potrà costruire reports personalizzati attingendo direttamente alla base dati relazionale. Requisiti hardware e di sistema - Blade Server con numero di “lame” sufficienti a garantire ridondanza e continuità degli applicativi sistema operativo virtualizzante VM WARE connessione fisica ad internet dedicata presso il CED di uno dei più importanti carrier italiani - Postazione periferica personal computer dotato di tecnologia touch screen MUSICard D Campania 131 sistema operativo Windows collegamento ad internet tramite router/VPN IPSEC lettore di codice a barre portatile (pistola scanner) lettore di card magnetiche (“swiper”) lettore di smart card INTERFACCIA WEB: IL PORTALE MUSICARD.IT Al fine di coordinare la progettualità della Musicard con gli strumenti di comunicazione si evidenziano, di seguito, le strategie per la realizzazione del portale www.musicard.it come un sito web innovativo e al passo coi tempi che possa poi essere utilizzato come strumento dell’intera strategia di social media marketing. La strategia di social media marketing punta molto alla creazione di valore per le community, valore solo rappresentato dal prodotto/servizio che si propone, quanto da un’esperienza di consumo mediatica ed emozionale che offriamo ai tre target della Musicard (appassionati, operatori e istituzioni) e alla capacità di rafforzare le relazioni tra i membri delle community che si andranno a costruire. Compito del network Musicard - istituzioni proponenti e gestore del progetto - è quello di integrarsi nelle community con gli strumenti comunicativi a disposizione oggi nel mondo online, i social network, i motori di ricerca e il sito web. Il sito web resta, anche in periodi di proliferazione di social network e di spostamento dell’intero flusso comunicazionale più sui social media, che sui siti web, lo strumento cardine al centro della strategia, il punto di riferimento per chi viene a conoscenza, dalle community o da altri canali promozionali, delle attività di valorizzazione e promozione e dei servizi ad esse collegati. Il social web ha introdotto dinamiche relazionali che non si formano più dall’alto verso il basso ma dal basso verso l’alto: in sostanza il target, sia nella dimensione “appassionati” che in quella “operatori” chiede il dialogo con il network Musicard e “pretende” che quest’ultimo l’ascolti, perché dall’ascolto possono generarsi processi di co-creazioni funzionali del prodotto atte a definire un’offerta più performante e più in linea con le specifiche esigenze delle community di fruitori “consapevoli” dei processi-eventi culturali. L’architettura del sito in funzione del social web (social web development). 1) Strutturare un sito aperto Requisito fondamentale, per il portale della Musicard, è quello di fare in modo che il sito permetta la partecipazione degli utenti ai contenuti che vengono pubblicati. Questo si concretizza con l’avere un blog, integrato o meno nello stesso dominio del sito web, nel quale pubblicare contenuti (post) che vertano poco, e comunque solo indirettamente, sulla promozione delle attività e dei servizi legati alle funzioni della Musicard. A tal fine è necessario pubblicare contenuti di valore per il lettore, che ruotano attorno all’universo della mission culturale della Musicard. Stesso discorso vale per il fatto che il gestore possa postare argomenti o news riguardanti il territorio in cui si trova e quindi notizie che possono comunque interessare i lettori incrociando il mondo materiale con quello immateriale. Utilizzando in questo modo il social media marketing costruendo storie per i consumatori. 2) Licenze Creative Commons Progettate il sito in modo che parte dei contenuti possano essere riutilizzati (coerentemente con la condivisione e il riutilizzo dei contenuti), come ad esempio l’utilizzo delle licenze 2.0 Creative Commons per la possiblità di leggere e condividere i contenuti. MUSICard D Campania 132 3) Account social media, Open Graph e pulsanti di condivisione Facebook ha reso disponibile, ormai da tempo, il protocollo Open Graph, che permette di estendere alcune funzionalità del social network anche al di fuori della piattaforma stessa. In sostanza con l’open graph i contenuti di Facebook possono viaggiare al di fuori dello stesso e i contenuti presenti nel web possono giungere dentro Facebook. Tutto grazie ai diversi pulsanti di condivisione e di “mi piace” messi a disposizione, oltre al fan box che mostra gli utenti che hanno messo “mi piace” al sito web. Oltre all’Open Graph di Facebook il sito Musicard deve prevedere il pulsante Twitter per retwittare il post o la pagina, e gli altri pulsanti di condivisione degli altri maggiori social network. I pulsanti social fondamentalmente sono capaci di innescare meccanismi di diffusione virale dei contenuti che condivisi appaiono nello stream delle bacheche degli utenti Facebook, nello stream di Twitter come Retweet, nello stream di LinkedIn o possono venire salvati come segnalibri in Delicious. Ovviamente quanto più un post sarà di qualità, tante più probabilità avrà di diventare virale! Il sito dovrà quindi disporre di una redazione “social” che possa animare quotidianamente le community. Infine, l’utilizzo del web social marketing risulta fondamentale per guadagnare in tempi rapidi e senza particolari costi il posizionamento nei motori di ricerca. 4) Syndication dei contenuti Il portale Musicard si caratterizza per l’essere un sito web 2.0 e deve, coerentemente con la propria vocazione, permettere agli utenti di seguire gli aggiornamenti anche al di fuori del sito stesso, attraverso altri supporti web 2.0. Occorre quindi offrire interfacce per i web service e syndication dei contenuti e riutilizzate i data service degli altri. Quindi feed Rss e possibilità di iscrizione alla newsletter. L’utilizzo di Feedburner di Google può essere un ottimo strumento d’aiuto in questo caso. 5) I colori del sito I colori e la grafica dovranno essere lineari, leggibili e genuini. Occorre prevedere in fase di progettazione del portale l’utilizzo di lettering essenziale e colori vivaci quali il bianco, il blu, l’azzurro e il giallo. Da escludere i colori troppo spenti e le sfumature tonali. Il portale deve essere in linea con il posizionamento di marketing comunicando “sostenibilità, innovazione e delicatezza”. 6) Predisposizione del sito web per una navigazione da mobile La versione mobile e le applications (APP) per gli smartphone dovranno essere sviluppate in coerenza con la piattaforma web. In particolare strategico risulterà l’utilizzo di “QR code” per reindirizzare il webmobile a specifiche pagine e la possibilità di utilizzare i terminali mobili per l’accesso agli eventi. MUSICard D Campania 133 Schema interfaccia web del portale Musicard Di seguito l’elenco della struttura gerarchica primaria (menu) del portale musicard.it Presentazione della Musicard (presentazione del progetto e dei partner della Musicard) Funzioni (Organizzazione per funzioni dell’offerta legata al network musicard) InfoMusic (canale dedicato sull’aggiornamento delle news del mondo della musica) Radio Musicard (Selezione delle principali radio web oltre a canta napoli) Video Musicard (Selezione delle produzioni musicali napoletane) MusicBook Social Network delle produzioni musicali napoletane Musicdoc (Archivio produzioni culturali in ambito musicale) My MusiCard - Area Riservata • Appassionati • Operatori • Istituzioni • Partner • Programmazione • Organizzazione degli eventi: • per data • per produzione • per spazi • per “tema” • MyMusic • Planner di prenotazione on line degli eventi. • News Modalità di funzionamento di MyMusic (powered Musicard) 1. ACQUISTI EVENTI RISPARMIANDO! Per prenotare devi aver prima acquistato la Musicard ed esserti registrato all’area riservata. 2. TI REGISTRI SU MYMUSIC.IT Per prenotare devi registrarti. La registrazione a MyMusic (la piattaforma di prenotazione utilizzata da Musicard) è differente da quella di Musicard. 3 VERIFICHI LA DISPONIBILITÀ E PRENOTI Per prenotare devi aspettare che l’evento sia programmato sul planner. Cliccando sul tasto PRENOTA MUSICard D Campania 134 ONLINE presente nel programma elettronico, potrai verificare la disponibilità e concludere la tua prenotazione a partire dalle 00:01 del giorno dopo la pubblicazione del programma elettronico, a meno che non sia indicato esplicitamente che si tratta di un evento istantaneo (come nel caso della card Turisti). 4. SE NON TROVI SUBITO POSTO, PROVI PER UN ALTRO GIORNO La ricerca di disponibilità tiene conto dei dati sulla capienza dell’evento e delle prenotazioni già ricevute. Se non riesci a prenotare, e l’evento prevede repliche, prenota per un altro giorno. 5. NON DEVI TELEFONARE AL GESTORE DELL’EVENTO Una volta completata la prenotazione NON devi contattare telefonicamente il gestore dell’evento. La prenotazione risulterà immediatamente confermata e il posto sarà riservato. 6. RICEVI UNA MAIL CON I DETTAGLI DELLA PRENOTAZIONE Dopo aver prenotato ti verrà inviata una mail con tutti i dettagli della prenotazione. Se dovessi spostare la tua prenotazione, nel caso di eventi con replica, puoi tranquillamente farlo in seguito in base alla disponibilità dei posti che comparirà in una specifica finestra. 7. MODIFICHI O ANNULLI QUANDO VUOI Puoi modificare o annullare una prenotazione fino alle 24.00 del giorno precedente dell’evento per cui hai prenotato andando su mymusic.it > Le tue prenotazioni > Dettagli della prenotazione. Solo se la prenotazione risulterà annullata su MyMusic il tuo codice MUSICARD risulterà disponibile per una nuova prenotazione. Per modificare o annullare una prenotazione vai su mymusic.it > Le tue prenotazioni > Dettagli della prenotazione. 8. IN CASO DI ANNULLAMENTO DI UN EVENTO DA PARTE DELL’ORGANIZZATORE Nel caso in cui un evento dovesse essere annullato procedi con una nuova prenotazione troverai la tua musicard con la nuova disponibilità di posti da riservare.. L’indagine è stata rivolta a persone di 6 anni e più che hanno ascoltato almeno un concerto di musica classica, di musica non classica e assistito a spettacoli teatrali nei 12 mesi precedenti l’intervista. I dati sono riferiti a 100 persone che hanno le stesse caratteristiche. Sono classificati in relazione ai seguenti parametri: sesso, classe di età e titolo di studio. MUSICard D Campania 135 GOVERNANCE E SINERGIA TRA ENTI E ISTITUZIONI PER MANIFESTAZIONI CULTURALI MUSICALI IN CAMPANIA. IL QUADRO ISTITUZIONALE E NORMATIVO È ormai ben noto ed indagato quanto, a cavallo fra i secoli XIX e XX, la disciplina riguardante i beni culturali sia stata attraversata da corpose, sostanziali e, per certi aspetti, decisive innovazioni, ma anche, e per limitarsi a soli pochi aspetti ulteriori, quanto questo rivolgimento si sia collocato in un rutilante percorso di trasformazione dell'intero sistema istituzionale, che ha investito praticamente tutto l'impianto sul quale si regge la costruzione e la realizzazione delle politiche pubbliche. Non è infatti cambiato solo (e non sarebbe affatto poco), il tanto discusso impianto dei luoghi del potere politico e di governo, con l'avanzare del così detto federalismo, e le trasformazioni costituzionali che hanno esaltato il ruolo del governo locale, ma anche l'organizzazione giuridica delle scelte di governo, con il consolidarsi della così detta distinzione tra politica e amministrazione, la quale ha inciso sui poteri effettivi dei tradizionali organi dei corpi pubblici (Ministri, sindaci, presidenti, assessori), ed ha reso maggiormente protagonisti i dirigenti delle amministrazioni pubbliche, chiamati oggi a scelte che sono proprie di una burocrazia che deve, perciò, dimostrarsi degna di meritare il significato positivo, e persino nobile dell'appellativo. E' mutata la modalità con la quale le risorse pubbliche "camminano", con l'introduzione - solo per limitarsi - della tecnica del budgeting anche nei bilanci pubblici, la qual cosa non costituisce affatto un mero aggiustamento tecnico, poiché si riverbera sul modo con cui le decisioni pubbliche vengono assunte, e dovrebbe farlo anche in termini di efficienza. E' cambiata la stessa "idea" di cultura che trapela dall'approccio che su essa hanno le istituzioni, per dimostrare il che basterebbe, icasticamente, riguardare la trasformazione della denominazione del luogo statale di intervento su di essa, il Ministero, il quale non è più dei "beni culturali ed ambientali", ma si rivolge ormai ai "beni ed alle attività culturali", tanto che nel suo portafoglio competenziale rientra ormai stabilmente un novero di argomenti di interessantissima varietà ed ampiezza: vi sono, si, i beni "classicamente" culturali ed ambientali, ma anche l'arte contemporanea, le attività performanti, il teatro, la musica, il cinema, la creazione immateriale (il che ha forti incidenze, solo per fare un esempio, sul tema di internet e della tutela delle idee in rete), la fotografia, l'architettura viva ed il design; e la riconduzione sotto un unico ombrello d'indirizzo politico di temi e capacità di intervento, oltre che di risorse umane ed economiche, riguardanti molteplici aspetti dell'eterogenea materia culturale non è solo numero di fattori, dato che la capacità propulsiva che - potenzialmente - ne risulta è ben maggiore della somma delle competenze oggi in mano a quel dicastero. Avere capacità decisionale sui musei, sui monumenti, sulla musica e sullo spettacolo in generale, ad esempio, consente ed impone iterazioni nella costruzione delle politiche e della gestione. La rivoluzione di impianto nell'allocazione delle sedi di Governo e dei flussi decisionali pubblici in generale, operata soprattutto – ma non solo – con la modifica del titolo V della Costituzione, è un percorso ancora in cammino; senza addentrarsi troppo nel complesso tema, si potrebbe tentare una sintesi affermando che il nerbo delle modifiche si sia incentrato intorno ad una idea, ad un concetto largo di sussidiarietà, che ha comportato il riassetto delle attribuzioni dei compiti pubblici fra i vari MUSICard D Campania 136 livelli territoriali, nello schema che viene definito verticale, ma anche, come si vedrà, il coinvolgimento di soggetti non pubblici nelle relative decisioni, tipico della sussidiarietà così detta orizzontale. Quanto al primo schema (sussidiarietà verticale), l'impianto costituzionale, in breve, oggi stabilisce che tutti i compiti amministrativi pubblici siano tendenzialmente di livello locale, anzitutto comunale; che il compito legislativo, invece, sia tendenzialmente regionale, salvo che per alcune materie, tassativamente elencate e definite a legislazione concorrente, nelle quali lo Stato abbia capacità di definire principi di uniformità nazionale, cui la legislazione regionale deve rispetto, o per altre importanti materie in cui invece lo Stato conserva una capacità legislativa esclusiva. Fra queste ultime, riservate cioè per intero alla legge statale, è ricompresa la tutela dell'ambiente, dell'ecosistema e dei beni culturali (art. 117.2 Cost., lett. s), mentre è di potestà concorrente la legislazione riguardante la valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali (art. 117.3 Cost.). L'assetto così delineato presenta margini di ambiguità, che non hanno tardato a rivelarsi; qui tuttavia ci si limita a rilevare due dati. In primo luogo, allo Stato è costituzionalmente riservata la potestà di far leggi sulla tutela, non l’attività di tutela: spetta insomma ad una legge statale stabilire in cosa consista questa funzione, e chi, tra i soggetti pubblici, debba esercitarla. E ancorché la vigente legislazione statale attribuisca tendenzialmente ad organi dell’amministrazione statale tale compito, non si può dire che ad esso, se inteso in senso largo, non partecipino anche gli altri enti pubblici, ed i soggetti non pubblici proprietari di beni culturali. Infatti, la tutela del patrimonio storico-artistico della nazione è attribuito dalla Costituzione non allo Stato, ma alla Repubblica (art. 9 Cost.), la quale, per disposizione esplicita della Carta costituzionale medesima, è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato (art. 114 Cost.), oltre che da tutti i cittadini, singoli o associati in formazioni sociali (art. 2 Cost.), che sono chiamati a svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società (art. 4.2. Cost.). Sicché, laddove, ad esempio, un Comune, una Regione,una Provincia, un istituto bancario privato, un’associazione o un singolo siano proprietari di un bene di rilievo culturale, che per tale rilievo possa ritenersi appartenere al patrimonio della nazione, su ciascuno di essi grava l’onere di occuparsi della sua preservazione, nel rispetto di quanto prevede la legge statale, la quale infatti attualmente stabilisce che “lo Stato, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione”, mentre “gli altri soggetti pubblici, nello svolgimento della loro attività, assicurano la conservazione e la pubblica fruizione del loro patrimonio culturale”; ed infine, che “i privati proprietari, possessori o detentori di beni appartenenti al patrimonio culturale sono tenuti a garantirne la conservazione” (art. 1 del d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, d’ora innanzi chiamato “codice”); al contempo, essa dispone che le modalità di questi interventi, e più in generale l'esecuzione di opere e lavori di qualunque genere sul patrimonio dichiarato interessante, debbano essere sottoposti al consenso dell’autorità statale di tutela (v. ad es. l’art. 21 del codice). Questa osservazione offre lo spunto per una conseguenza, di recente stigmatizzata sia dalla giurisprudenza costituzionale che dalla legislazione più recente; ovvero che, allorché si considerano i beni culturali, ed in specie allorché lo si faccia in vista della costituzione di sistemi di valorizzazione, oltre che alle competenze funzionali occorre fare attenzione al regime della proprietà. Per i soggetti pubblici, ciò appare anche dalla disciplina vigente; come ha infatti precisato la Corte MUSICard D Campania 137 costituzionale, anche se l’ordinamento ha distribuito le competenze di tutela e valorizzazione tra i livelli di governo, in realtà ciascun ente provvede ai propri beni (art. 1.3 del codice: lo Stato, le regioni, le città metropolitane, le province e i comuni assicurano e sostengono la conservazione del patrimonio culturale e ne favoriscono la pubblica fruizione e la valorizzazione); e, di conseguenza, la valorizzazione di beni dello Stato resta un compito degli uffici statali che li hanno in uso o in consegna, i quali lo fanno nel rispetto della disciplina e degli indirizzi statali (Corte cost., sent. 19 dicembre 2003 - 20 gennaio 2004, n. 26), mentre “la legislazione regionale disciplina la valorizzazione dei beni presenti negli istituti e nei luoghi della cultura non appartenenti allo Stato o dei quali lo Stato abbia trasferito la disponibilità sulla base della normativa vigente” (art. 112.2 del codice dei beni culturali). E’ altrettanto ormai noto che e recenti riforme normative abbiano attribuito ai soggetti pubblici, accanto al compito tradizionale della conservazione del patrimonio storicoartistico della nazione, anche quello della sua valorizzazione, attività la cui definizione normativa è assai prudente, poiché “consiste nell'esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale” (art. 6 del codice). Va notato che la disposizione ponga l’accento sulla “fruizione pubblica”, e cioè che la valorizzazione sia attività strumentale ad essa, e non mera messa a profitto economico di beni, e tuttavia che per far ciò, data l’enorme mole di risorse necessarie a rendere fruibile un così consistente patrimonio, occorre anche una capacità di gestione economica e finanziaria; e perciò, “le attività di valorizzazione dei beni culturali consistono nella costituzione ed organizzazione stabile di risorse, strutture o reti, ovvero nella messa a disposizione di competenze tecniche o risorse finanziarie o strumentali, finalizzate all'esercizio delle funzioni ed al perseguimento delle finalità indicate all'articolo 6. A tali attività possono concorrere, cooperare o partecipare soggetti privati” (art. 111 del codice). Tuttavia occorre una cautela: la valorizzazione, oltre ad essere finalizzata alla fruizione, non può pregiudicare la sostanza culturale di ogni bene, e dunque attentare alla sua identità; ecco perché, per un verso, “la valorizzazione e' attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze” (art. 6.2 del codice), ma, per altro, essa non può essere orientata a partire da considerazioni estranee alla essenza culturale del patrimonio culturale messo a valore. Le connessioni della valorizzazione con il turismo sono da lungo tempo chiare e discusse; ma come già è evidente in alcuni luoghi di massimo flusso turistico, una valorizzazione del tutto appiattita sulle necessità dei richiami e delle organizzazioni turistiche può essere pericolosa non solo per la conservazione fisica dei beni (cosa che già in se’ dovrebbe far riflettere), ma, alla lunga, persino per la tenuta dei flussi turistici medesimi, laddove una deturpazione dei luoghi in funzione di un massimo sfruttamento, e soprattutto la perdita della loro identità, renderebbe possibile una svalutazione della loro attrattività, anche in considerazione della più facile riproducibilità artificiale che i costi e le tecnologie oggi consentono. Sicché gli organi chiamati alla valorizzazione dei beni culturali debbono sempre aver presente che il loro compito non può prescindere dalla tutela, e che è essenzialmente finalizzato ad una corretta e rispettosa fruizione, e dunque anche quando vengono coinvolti in operazioni connesse al turismo, e più in generale allo sviluppo economico, devono conservare questi tratti identitari della loro funzione, che peraltro connota il loro ruolo istituzionale ed amministrativo. Al contempo, le riforme degli ultimi anni hanno provato a dare definizione giuridica alle funzioni pub- MUSICard D Campania 138 bliche sui beni e sulle attività culturali; è ben noto come, dapprima nel 1997-1998, fu avviato un percorso "federalista" a Costituzione invariata, con la soppressione di numerosi compiti pubblici, ed il trasferimento di altri, prima statali, al sistema di governo regionale (Regioni ed Enti locali), o a quello della così dette autonomie funzionali (Università, scuole, Camere di commercio, ecc.), con la delega legislativa (la L. 59/1997, cd. Bassanini 1), probabilmente più ampia della storia repubblicana, cui è seguito, per ciò che ci riguarda, il d.lgs. n. 112/1998. In quella circostanza il legislatore, nel conferire al Governo la delega, per ciò che attiene ai beni culturali aveva già esplicitamente stabilito che allo Stato dovesse riservarsi la tutela dei medesimi; questo vincolo ha probabilmente favorito una sorta di spacchettamento dei compiti pubblici, al fine di definire alcuni che potessero essere oggetto di più o meno ampio trasferimento alle sedi di governo locale. Nacquero così la distinzione delle funzioni, suddivise in tutela (ogni attività diretta a riconoscere, conservare e proteggere i beni culturali e ambientali), gestione (ogni attività diretta, mediante l'organizzazione di risorse umane e materiali, ad assicurare la fruizione dei beni culturali e ambientali, concorrendo al perseguimento delle finalità di tutela e di valorizzazione), valorizzazione (ogni attività diretta a migliorare le condizioni di conoscenza e conservazione dei beni culturali e ambientali e ad incrementarne la fruizione), promozione (ogni attività diretta a suscitare e a sostenere le attività culturali, le quali, a loro volta, sono quelle rivolte a formare e diffondere espressioni della cultura e dell'arte) (art. 148 d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112). Impossibile riportare le innumerevoli polemiche che hanno accompagnato e commentato quella scelta legislativa, anche per ciò che riguarda i contenuti delle definizioni; è infatti oggettivamente difficile tenere separate tutte le funzioni, poiché, a tacer d’altro, ogni maneggio di beni culturali ha necessarie implicazioni di tutela, ed una gestione scissa dalla valorizzazione e dalla promozione sarebbe monca. In seguito fu operato l'ambizioso tentativo di riportare ad una fonte unitaria la congerie di norme in tema di beni culturali che, com'è normale nel tempo, avevano cominciato a moltiplicarsi, stratificarsi e sovrapporsi, con evidenti difficoltà per la loro applicazione, e per la comprensione del sistema normativo, da cui nacque il d.lgs. 29 ottobre 1999, n. 490, e cioè il Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, operazione impegnativa e complicata, anche a motivo della tecnica con la quale vi si è proceduto. Il T.U. ebbe vita breve, poiché sostituito dal recente Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il "Codice dei beni culturali e del paesaggio”, che, con riguardo alle funzioni, è sembrato semplificare il tema, riducendo, in essenza, le funzioni pubbliche riguardanti i beni a due, la tutela e la valorizzazione, sul supposto – corretto – che sono fra loro inscindibilmente connesse, e che in esse è necessariamente ricompresa la gestione. Tuttavia, anche questo assetto non ha resistito alle incertezze e, forse, a qualche equivoco di comprensione, ed è stato ritoccato dal Decreto Legislativo 24 marzo 2006, n. 156. Se si accetta tuttavia quanto già proposto, e cioè che ogni valorizzazione è fatta di gestione, essa deve partire dalla tutela ed è diretta alla massima e più corretta fruizione pubblica, le disposizioni vigenti vanno lette in questa chiave interpretativa. Assicurare la fruizione dei beni culturali è obbiettivo per il quale occorre un’organizzazione, in grado di compiere tutte le attività che ne sono necessarie; queste organizzazioni sono definite, in gergo, “forme di gestione”, il cui apparato e la cui tenuta sono perciò tra i primi compiti di ciascun proprietario di patrimonio culturale rilevante (per una riprova, si vedano, ad es., l’art. 30, commi 1 – 3; l’art. 102.1; l’art.112.1 del codice). MUSICard D Campania 139 Le strutture di gestione possono essere approntate dal solo proprietario, ovvero essere attuate insieme ad altri; e per i soggetti pubblici, perciò, la forma di gestione può essere tutta propria, ovvero in collaborazione con altri soggetti, pubblici o anche – con modalità peculiari - privati. Su questo punto si sono apportate di recente una quantità enorme di modifiche normative che, a partire dal 1992 (dal primo atto della cd. legge Ronchey) si sono succedute, anche a motivo del tentativo, variamente definito, di coinvolgere capitali ed esperienze manageriali privati nella gestione e nella valorizzazione dei beni pubblici culturali (v. ad esempio l’art. 6.3 del Codice). Anche questo indirizzo si inserisce in un analogo cammino più ampio, che ha portato negli ultimi anni a riforme amministrative di notevolissima portata, tese - tra l'altro - a sburocratizzare gli apparati e le attività dell'amministrazione pubblica, e a favorire, dove possibile, una loro conduzione in collaborazione con i privati interessati, coinvolti a più titolo nelle scelte pubbliche di tipo amministrativo. In linea di massima, si può dire che le forme di gestione nella disciplina statale positiva, sono di due macrotipi, definiti come gestione diretta ed indiretta. La prima (gestione diretta) “è svolta per mezzo di strutture organizzative interne alle amministrazioni, dotate di adeguata autonomia scientifica, organizzativa, finanziaria e contabile, e provviste di idoneo personale tecnico. Le amministrazioni medesime possono attuare la gestione diretta anche in forma consortile pubblica” (art. 115.2 del codice), e dunque per mezzo di apposite entità del soggetto proprietario (organi, uffici, soggetti controllati), anche in comune con altri soggetti pubblici, con queste caratteristiche. La definizione della gestione diretta è, contrariamente a quanto si ritiene comunemente, una delle più rilevanti innovazioni apportate dal codice del 2004, poiché le qualità che esso richiede per le strutture che la devono sostenere è molto lontana dalla gran parte delle realtà, statali e non, che oggi reggono i luoghi culturali pubblici; secondo questa disposizione, infatti, ogni museo, biblioteca, archivio, area archeologica, parco archeologico, complesso monumentale, dovrebbe essere gestito da organizzazioni rette da propri centri decisionali, con proprie regole, con un proprio bilancio, e con risorse finanziarie proprie. Quanto ciò sia ancora un progetto è sotto gli occhi di tutti. La seconda forma (gestione indiretta), è attuata “tramite concessione a terzi delle attività di valorizzazione, anche in forma congiunta e integrata, da parte delle amministrazioni cui i beni appartengono o dei soggetti giuridici costituiti ai sensi dell'articolo 112, comma 5, qualora siano conferitari dei beni ai sensi del comma 7, mediante procedure di evidenza pubblica, sulla base della valutazione comparativa di specifici progetti” (art. 115.3 del codice). Si può ricorrere alla gestione indiretta in base ad una “valutazione comparativa in termini di sostenibilità economico-finanziaria e di efficacia, sulla base di obbiettivi previamente definiti” (art. 115.4 del codice), e cioè sulla base di studi di fattibilità, con le modalità già esaminate, che dimostrino la possibilità di una gestione autosufficiente ad opera del soggetto affidatario, e dunque, per quanto detto, questa forma di esternalizzazione sembra possibile solo per alcuni servizi gestionali. I rapporti con i concessionari delle attività di valorizzazione sono disciplinati (oltre che dalla legge e dal bando di gara), da apposito contratto di servizio, nel quale sono determinati, tra l'altro, i contenuti del progetto di gestione delle attività di valorizzazione ed i relativi tempi di attuazione, i livelli qualitativi delle attività da assicurare e dei servizi da erogare, le professionalità degli addetti, i servizi essenziali che devono essere comunque garantiti per la pubblica fruizione del bene. Per quanto detto sin’ora, tuttavia, appare evidente che la distinzione tra gestione diretta ed indiretta non copre l’intero quadro dei temi in ordine alla valorizzazione, ed emergono almeno altre due variabili, a seconda del carattere potenzialmente profittevole (o meno) dell’attività, e la quantità e qualità dei soggetti implicati. MUSICard D Campania 140 LA SUSSIDIARIETÀ DINAMICA NEI COMPITI PUBBLICI SUI BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI Con il tempo e la pratica applicativa di questi notevoli mutamenti, la complessità dell’impianto ha fatto emergere in effetti alcune evidenti necessità. In primo luogo, ha preso sempre più corpo la centralità, nel concetto di sussidiarietà, del suo elemento fondante costituito dall’adeguatezza, un criterio che la allontana dalle più semplici tecniche di mero decentramento; la spinta sussidiaria non è esclusivamente discendente, non provoca invariabilmente l’allocazione della competenza al livello inferiore, ma obbliga ad una valutazione sull’appropriatezza di ogni centro potenzialmente in grado di occuparsi di un certo compito in termini stabili, doverosi ed affidabili. Ciò spiega perché lo Stato, che in una visione sussidiaria ingenua dovrebbe scomparire dalle responsabilità amministrative di ogni compito pubblico, continui invece a conservare, anche per i beni e le attività culturali, funzioni gestionali, e analogamente siano presenti le Regioni e le Province. In secondo luogo, proprio questa permanenza di tutti i livelli di governo nelle questioni riguardanti beni ed attività culturali spiega la grande rilevanza, anche in questo ambito, del principio di collaborazione; grazie anche alla certificazione della Corte costituzionale, comincia ad essere chiaro che le relazioni fra le componenti della Repubblica costituzionale, oltre ad essere regolate da esplicite disposizioni costituzionali, abbiano bisogno anche di un ulteriore strumentario che, prendendo atto della loro pari dignità, fondi gli istituti costituzionali che sono a ciò preposti, ed al contempo possa fornire strumenti in ordine a profili non regolati esplicitamente, e propriamente disponibili, invece, allo scambio. E’ noto che questo ulteriore profilo, questo quid pluris è stato denominato dalla giurisprudenza della Corte costituzionale “principio di leale collaborazione”, che ha una variegata natura, ma che, per quanto qui possa interessare, è inclinazione che suppone, necessariamente, l’ammissibilità giuridica di accordi tra i protagonisti dell’assetto repubblicano. Ed è qui che sorge il terzo profilo che si è andato rafforzando, una delle più evidenti conseguenze del progressivo consolidarsi della Repubblica costituzionale, il corrispettivo abbandono della fissità delle attribuzioni tra i corpi di governo che la reggono, e la piena ammissibilità di formule convenzionali (“le amministrazioni pubbliche possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune” – art- 15 L. 241/1990), e dunque la normalità, a dir così dell’utilizzo dello strumentario tipico delle relazioni tra equiordinati – anche se non necessariamente pari -, che ha natura tendenzialmente consensuale, pattizia, negoziale. Questa impostazione va coordinata con l’assetto della Repubblica costituzionale, che – come visto – chiama in appello non solo soggetti pubblici, ma tutti coloro che hanno qualcosa da dire – e da dare – alla funzione pubblica, il che incide sul modo col quale quella peculiare decisione collettiva che è la decisione pubblica viene assunta. Vengono allora in rilievo anche per il discorso che andiamo sostenendo quelle libere organizzazioni chiamate “formazioni sociali”, le quali, qualunque forma assumano, hanno ragion d’essere in termini costituzionali se sono rivolte all'adempimento “dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale” (art. 2 Cost.); se si sentono chiamate, come ogni altra componente della Repubblica, ad adoperarsi per “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (art. 3, comma 2, Cost.); se riescono a diventare strumenti del “dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e MUSICard D Campania 141 la propria scelta, un attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” (art. 4, secondo comma, Cost.); e quando operano in territori circoscritti ben possono rientrare nel sistema di protezione che per le autonomie locali (declinate, si badi bene, al plurale) è approntato dall’art. 5 Cost.; non a caso, il testo della recente novella dell’art. 118 Cost., infine, parla esplicitamente di “autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale”, che gli altri componenti la Repubblica sono tenuti a considerare e favorire. Questa impostazione viene oggi declinata, o meglio tradotta per sintesi, ricorrendo – in un gergo che si fa sempre più mescolato tra le scienze sociali, che rende spesso difficile la definizione dei confini compiuti dei concetti cui le denominazioni intendono riferirsi – per un verso alla sussidiarietà, e per altro alla governance. In una parola, si potrebbe dire che la sussidiarietà è metodo che tende ad affidare ad organizzazioni umane compiti di interesse generale in ragione della loro prossimità, dove con tale espressione si intende il persistere contemporaneo in un soggetto – pubblico o meno in senso soggettivo - della vicinanza, della capacità e della adeguatezza a farsi carico di una tematica collettiva in forma stabile, efficace e doverosa, ed eventualmente in collaborazione con altri pure in grado. E quanto alla governance, è forse possibile dunque ritenere che, depurata dagli orientamenti, dalle ideologie e dalla gergalità di tanti approcci che se ne occupano, sia una “articolazione e una ricontestualizzazione” di ciò che suole chiamarsi governo, un “sistema di governo” o, se si vuole, un metodo decisionale, caratterizzato dalla complessità, dalla pluralità e dalla variegata natura dei soggetti che, a vario titolo, vi partecipano, e dall’ampio ricorso a decisioni complesse, negoziate, condivise o comunque partecipate. Nel “circuito decisionale” pubblico, cioè, la governance suppone che sia nel tratto ascendente, predecisionale, sia in quella discendente, attuativa, siano presenti, con ruoli e, perciò, capacità, obbligazioni, potestà e posizioni soggettive differenziate, attori ulteriori rispetto al decisore istituzionale, al punto che la decisione possa essere condivisa e fatta propria non per adesione o soggezione, come accade nel classico schema bipolare e gerarchico, ma per partecipazione e, talvolta, per corresponsabilità. Ed è in questo quadro che sembra possibile collocare lo studio di fattibilità per il progetto Musicard, il cui schema di costruzione del sistema di governo deve evidentemente considerare due elementi emersi dall’impostazione del progetto e dalle analisi sin’ora condotte: le funzioni ed i soggetti implicati I PRESUPPOSTI: LE NORME, LE FUNZIONI ED I SOGGETTI IMPLICATI Quanto alle funzioni, il sistema dovrà essenzialmente occuparsi di consentire una migliore fruizione della musica, e di far fruire meglio luoghi culturali mediante la musica; uno scopo essenziale che, pur avendo molte attività strumentali ed accessorie, ed evidenti necessità di gestione, coniuga in termini sin’ora poco esplorati la fruizione di attività culturali con quella dei beni culturali. Il sistema di governo, perciò, ha certamente di mira necessità di gestione e valorizzazione, ma centralizza – a dir così – il tema della fruizione, mettendo in giusta relazione le disposizioni degli articoli 102, 112 e 115 del Codice, le disposizioni che reggono, più in generale, gli accordi fra amministrazioni, e quelle che disciplinano le relazioni di queste con soggetti non pubblici, anche di natura negoziale. L’approccio sembra confermato dalla analisi dei soggetti che possono essere implicati dalla realizzazione del progetto musicard; accanto ai promotori, soggetti tutti sostanzialmente pubblici, si profila la necessità di prevedere le più appropriate forme di partecipazione, con ruoli diversificati, di altri MUSICard D Campania 142 dalla più diversa natura: organizzazioni non profittevoli, pubbliche o private, enti ecclesiastici, aziende ed altri soggetti profit. I LIVELLI DI OPERATIVITÀ DEL SISTEMA La complessità degli stakeholders richiede perciò di esaminare una costruzione del sistema di governo e di quello decisionale a più livelli, ed a tale assetto si conforma anche lo strumentario giuridico disponibile. Livello 1. Un primo livello è quello che riguarda più direttamente i promotori, la cui natura consentirà, abbastanza agevolmente, la stipula fra essi di accordi (ai sensi dell’art. 15 della L. n. 241/1990, oltre che dei già menzionati articoli 102, 112 e 115 del Codice) per definire attività di indirizzo strategico e di controllo, oltre che di tutta l’attività che più innanzi definiremo “amministrativa”. Livello 2. Un secondo livello è quello connesso alle attività materiali di produzione, promozione, vendita e gestione dei servizi connessi alla Musicard, che d’ora innanzi definiremo “di gestione”, presumibilmente da affidare ad idoneo soggetto esperto (d’ora innanzi convenzionalmente definito soggetto gestore). Livello 3. Un terzo livello è costituito dai soggetti che, offrendo valori da far confluire nel sistema (prodotti, beni, eventi, concerti, spettacoli, servizi), potranno essere individuati mediate selezioni aperte e messi in relazione con la Musicard mediante atti negoziali o convenzionali, a cura del soggetto gestore o dell’amministrazione del primo livello. Livello 4. Infine, rilevano i destinatari dei servizi Musicard, che saranno liberi acquirenti che dunque dovranno poter avere un venditore, formalmente individuato nel soggetto gestore. Rimandando ad un diverso momento l’assetto riguardante il terzo ed il quarto livello, più dipendente dalla sistemazione primi due, ci si concentra ora su questi. IL PRIMO LIVELLO Il primo livello, quello dei promotori, deve poter attendere ad una serie di compiti, connessi alle responsabilità proprie di tale ruolo; essenzialmente, si tratta di costruire meccanismi e luoghi decisionali che siano in grado di adottare decisioni strategiche del sistema, verificarne l’attuazione, e sovrintendere ed operare circa i flussi, non solo finanziari, delle risorse pubbliche dedicate al sistema e sulla sua gestione operativa. Più in particolare, i compiti operativi intorno ai quali costruire il sistema decisionale sono, in parte, tali da richiedere attività amministrativa pubblica, quali ad esempio le convenzioni con le autorità ecclesiastiche e gli altri soggetti pubblici interessanti per il sistema, la gestione delle risorse finanziarie a valere su bilanci pubblici, l’adozione di atti autorizzatori o concessori per l’utilizzo di beni culturali, la conduzione di gare e selezioni, rendicontazioni e controlli, ecc.; accanto a questi, sarà necessario attendere a tutti i profili meramente gestionali, connessi essenzialmente alla produzione ed alla vendita dei servizi Musicard, affidati al soggetto gestore, con il quale dunque è necessario un sistema di relazioni costanti e continue. Fermo che il sistema potrebbe essere confezionato con un apposito accordo che, si è detto, sarebbe di fruizione e valorizzazione, le necessità operative che già da ora si intravedono consigliano di darvi un contenuto che non si limiti ad intenti ed impegni, ma rechi anche misure organizzative che predispongano luoghi decisionali ed operativi. MUSICard D Campania 143 Le funzioni emerse nel corso del lavoro di analisi consentono di escludere, in primo approccio, la necessità di rendere oggetto dell’accordo la competenza a svolgere, in tutto o in parte, ciò che attiene alle tradizionali attività di gestione e di valorizzazione dei beni culturali; non sembra, infatti, che il sistema Musicard abbia troppe implicazioni in tema, ad esempio, di inventariazione e catalogazione, bonifica, consolidamento, ristrutturazione e restauro, prestito e riproduzione, mentre va verificato quanto possa incidere sui servizi aggiuntivi, specie per quei luoghi che già li abbiano affidati all’esterno; va inoltre verificato quanto esso abbia rilievo per le tematiche connesse alla sicurezza, agli allestimenti, alla fornitura, formazione ed eventuale reclutamento del personale, sull'organizzazione di mostre e manifestazioni culturali, di iniziative promozionali, ecc. Per la costruzione del modello, allora, la convenzione tra gli enti dovrebbe contenere accordi che stabiliscano il ricorso a forme stabili di consultazione dei legali rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, cui conferire i poteri necessari per l'assunzione di indirizzi generali, per il riparto tra gli enti di ogni spesa, per ogni decisione di indirizzo e verifica in ordine alla gestione del sistema; Gli accordi, poi, dovrebbero definire la centralizzazione delle funzioni e dei compiti amministrativi, che altrimenti dovrebbero essere eseguiti sul piano gestionale separatamente dagli uffici competenti all’interno di ciascun ente. Si nota che nel corso dello studio sia emersa l’opportunità di non interferire con i contenuti artistici e culturali delle attività musicali implicate, rilasciati ai singoli protagonisti dello scenario musicale della città; ciò comporta che il modello di governo del sistema non deve contemplare un apposito luogo decisionale connesso a tali contenuti. Le soluzioni in esame per la organizzazione del sistema di governo ed amministrazione sono, in primo approccio, almeno due: a) un modello semplificato, nel quale l’accordo consentirebbe, oltre ai contenuti obbligati (obbiettivi, compiti, risorse, individuazione di beni ed attività implicate, responsabili, ecc.), la costituzione di un agile organismo decisionale di tipo assembleare, costituito da tutti i promotori, chiamato alle decisioni di indirizzo e strategiche, ed alle verifiche della loro attuazione. Tale organismo dovrebbe perciò provvedere, ad esempio: 1) all’approvazione di piani, programmi, indirizzi e direttive inerenti l’oggetto dell’accordo; in particolare, qualora l’accordo prevedesse iniziative di produzione, esecuzione o rappresentazione di eventi, l’organismo sarebbe competente all’approvazione del relativo programma, oltre che della nomina di eventuali commissioni, giurie o simili per la selezione di iniziative e proposte sollecitate con atti di evidenza pubblica; 2) alla definizione degli stanziamenti dei fondi accreditati dai promotori per la gestione unitaria del programma; 3) all’approvazione del rendiconto annuale della gestione unitaria, ai sensi dell’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367; 4) all’approvazione di regolamenti, carte di servizi, discipline di utilizzo di beni e servizi, per quanto non già disciplinato in relazione ai beni ove si svolgono le attività 5) alle nomine, designazioni, elezioni disposte dall’accordo o da atti di legge o regolamentari; 6) alla presa d’atto del controllo successivo di regolarità amministrativa e contabile dei rendiconti amministrativi afferenti all’unica contabilità, effettuato ai sensi dell’art. 11 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n.123 MUSICard D Campania 144 Per garantire l’operatività del sistema, ed in particolare per lo svolgimento dell’attività amministrativa, l’accordo potrebbe poi ricorrere alla tecnica dell’ufficio comune o dell’ufficio unico; l’articolo 30, al comma 46, del d. lgs. 267/2000, è la disciplina che descrive più chiaramente questa formulazione, con la quale gli Enti promotori stabiliscono convenzionalmente le modalità per la gestione operativa del sistema che richieda attività amministrativa pubblica, che potrebbe essere condotta, in forza della delega contenuta nell’accordo, da un unico ufficio del capofila, individuato previamente tra quelli della sua organizzazione, e chiamato ad avere competenza su tutte le menzionate attività amministrative e sulle altre occorrenti al sistema, oltre che dei rapporti con il soggetto gestore (ufficio unico); ovvero che lo faccia un ufficio comune a tutti, che dipende da tutti i promotori. Nel primo caso si passa per la delega delle funzioni ad uno dei convenzionati (“amministrazione “capofila”), che utilizzerà un suo ufficio per la gestione, nel secondo caso ciascun promotore rimane titolare dell’indirizzo, ma utilizza, per le decisioni operative, un ufficio unico che viene messo al centro del sistema e che è relazionato con tutti i promotori. Nel caso dello schema dell'ufficio unico, l'esplicita individuazione di un unico soggetto rappresentante di tutte quelle convenzionate, cui viene esplicitamente conferito ogni potere rappresentativo nei confronti degli Enti convenzionati per ogni iniziativa riguardante il Sistema, consente all’amministrazione “capofila” la possibilità di definire indirizzi e obiettivi da conferire al responsabile della gestione, in conformità a quanto concordato con le altre amministrazioni in sede assembleare, di esercitare varie forme di controllo, di approntare tutte le misure organizzative e contabili necessarie, di presentare progetti e richieste di finanziamento, di esercitare la funzione di unico interlocutore nei confronti di altri soggetti. Le competenze dell'ufficio, sia unico che comune, dipenderanno dalla quantità di funzioni e di compiti gestionali che, in sede convenzionale, gli enti decideranno di centralizzare, ma si può ipotizzare che esso abbia competenze di carattere gestionale, di fruizione e di valorizzazione, fra le quali: provvedere alle autorizzazioni e concessioni, ed al personale; sovrintendere alla comunicazione, alla promozione, all’allestimento di eventi; redigere la proposta di opere e interventi, sia di manutenzione ordinaria, che straordinaria, da decidere a cura dell'ente proprietario, curandone la realizzazione, in proprio o mediante affidamento all'esterno; di curare la redazione di ogni progettazione, in proprio o avvalendosi delle strutture degli enti convenzionati; provvedere alla gestione finanziaria delle risorse messe a sua disposizione, utilizzandole come centro di costo. Infatti, il dirigente dell’ufficio verrebbe individuato come “unico funzionario delegato”, ai sensi dell’art. 8 del decreto del Presidente della Repubblica n. 367/1994, e del decreto legislativo n. 123/2011. L’ufficio potrebbe inoltre svolgere direttamente, se in grado, i così detti servizi aggiuntivi eventualmente richiesti dal sistema, quelli legati alla sicurezza e vigilanza, ed alla pulizia ovvero, se più conveniente, potrebbe provvedere alla loro esternalizzazione, mediante gare ed appalti. L’Ufficio in questione potrà essere dotato di un dirigente che ne coordini e diriga l’attività con i poteri e le facoltà afferenti le funzioni e competenze dei dirigenti; quanto alla organizzazione del- 6] D.lgs. 267/2000 Art. 30 comma 4. Le convenzioni di cui al presente articolo possono prevedere anche la costituzione di uffici comuni che operano con personale distaccato dagli enti partecipanti, ai quali affidare l'esercizio delle funzioni pubbliche in luogo degli enti partecipanti all'accordo, ovvero la delega di funzioni da parte degli enti partecipanti all'accordo a favore di uno di essi, che opera in luogo e per conto degli enti deleganti MUSICard D Campania 145 l’Ufficio, è evidente che debba essere dotato delle adeguate risorse umane e finanziarie al fine di portare a compimento le attività affidategli, e, per quanto concerne le risorse umane, che possa utilizzare i dipendenti pubblici delle amministrazioni convenzionate, ancorché non sia del tutto escluso che utilizzi personale esterno, o di altri soggetti convenzionati. Una figura di project manager, preposto ad un ufficio complesso, con ampio staff, di cui è il dirigente, sì da potergli imputare tutti i poteri e le responsabilità gestionali del sistema: progettazione ed attuazione degli interventi, convocazione delle conferenze di servizi, responsabilità istruttorie e provvedimentali, proposta di atti di competenza degli organi di indirizzo politico-amministrativo, compiti di funzionario delegato di spesa, compiti di autorizzazione, verifica e controllo di iniziative private, indizione di bandi, gestione di gare e selezioni, aggiudicazioni, contratti, ecc.. Appare evidente che l’ufficio dovrà essere opportunamente integrato con le professionalità idonee a consentirgli l’espletamento delle mansioni assegnategli; in particolare ciascuna amministrazione in sede di convenzione dovrà stabilire l’apporto che intenderà prestare, sotto il profilo della disponibilità del proprio personale, all’organizzazione dell’Ufficio, quindi potrà destinare i dipendenti prescelti al predetto ufficio utilizzando formule organizzatorie (ad es., avvalimento, distacco, comando, o altro), che consentano, senza spostare fisicamente il personale, di porlo funzionalmente a servizio, per le attività attinenti ad esso, dell’ufficio centrale. b) un modello più complesso, nel quale l’accordo darebbe vita ad un “soggetto consortile” – per usare la definizione del Codice – la cui natura giuridica va meglio discussa, ma che – a stare alle prime indicazioni dello studio sul piano della fattibilità finanziaria, che fanno propendere per un sistema difficilmente in equilibrio economico – potrebbe essere tendenzialmente orientato alle organizzazioni di tipo non profittevole (associazione, fondazione su modello partecipativo, varie formule consortili). A tale apposito soggetto potrebbero essere affidati i compiti amministrativi già menzionati, ed il conferimento in uso dei beni culturali da valorizzare; ciò significa che ad esso non verrebbe trasferita la proprietà dei beni, che rimane in capo ai soggetti titolari, ma la facoltà di utilizzo in ragione delle attività di valorizzazione, e comporta una serie di cautele. Infatti, “i beni conferiti in uso non sono assoggettati a garanzia patrimoniale specifica se non in ragione del loro controvalore economico” (art. 115.8 del codice); ciò significa che i debitori del soggetto della valorizzazione non potranno rivalersi su di essi, mentre, ai fini della computazione del loro patrimonio, essi vanno allibrati in termini economici. La costituzione di un tale soggetto comporterebbe, poi, che esso venga dotato di una struttura organizzativa, e dunque di risorse umane, strumentali, finanziarie per il suo funzionamento; inoltre, esso avrebbe appositi organi decisionali (assemblea, se necessaria, consiglio di amministrazione, Presidente, revisori dei conti, eventuali organi consultivi tecnici). Se peraltro le amministrazioni cui appartengono i beni culturali messi a disposizione del sistema esercitano una complessa forma di vigilanza sul modo con cui i beni vengono utilizzati, perché continuano a sussistere le “ordinarie” forme di controllo in esercizio dei poteri di tutela ad opera delle competenti soprintendenze, occorre rammentare la disposizione dell’art. 116 del codice, che vieta agli organi istituzionalmente preposti alla tutela di partecipare agli organismi di gestione dei soggetti giuridici costituiti per la valorizzazione. MUSICard D Campania 146 IL SECONDO LIVELLO Quanto invece al secondo livello, esso potrebbe essere teoricamente sostenuto dagli organismi (uffici o soggetto consortile) del primo livello, in uno schema che, a restare nella definizione del Codice, sarebbe di “gestione diretta”. Tuttavia, ciò appare piuttosto scolastico per il modello a), poiché le attività richieste richiedono expertize e capacità operative difficilmente reperibili tra il personale degli uffici coinvolti; insomma, sia pure in primo approccio, una valutazione comparativa, in termini di efficienza ed efficacia, degli obiettivi che si intendono perseguire e dei relativi mezzi, metodi e tempi, impone di considerare la natura delle attività richieste a questo livello per assicurare un adeguato livello di fruizione e valorizzazione, e può portare ad escludere che esse possano efficacemente essere condotte da uffici pubblici, sia pure aggregati. Più cauto sembra il discorso qualora si facesse ricorso al modello b), allorché va presa in esame la possibilità che il soggetto consortile costituito fra i promotori possa occuparsi anche di queste attività. In tal caso, il soggetto consortile dovrebbe essere dotato, in termini organizzativi, di risorse umane e di capacità giuridica e fiscale tale da poter condurre le attività richieste a questo livello. Tali competenze potrebbero essere acquisite ricorrendo ad una adeguata organizzazione, in grado di dotarsi in breve tempo di tutte le qualificazioni necessarie; e naturalmente ciò potrebbe essere reso più rapido e, probabilmente, efficace, “aprendo” tale soggetto alla partecipazione di soggetti esperti. Tuttavia, va rammentato che i soggetti non pubblici che eventualmente partecipano ai soggetti indicati all'articolo 112, comma 5, del Codice possono essere o privati proprietari di beni culturali suscettibili di essere oggetto di valorizzazione, o persone giuridiche private senza fine di lucro, a condizione che l'intervento in tale settore di attività sia per esse previsto dalla legge o dallo statuto; e che essi non possono comunque essere individuati quali concessionari delle attività di valorizzazione. Esaminando i soggetti potenzialmente rilevanti per il sistema non sembra di potervi scorgere alcuni che riescano a possedere tutte le caratteristiche menzionate. E’ assai probabile, dunque, che vada presa in esame la possibilità che, sia che il primo livello venga organizzato con il modello a), sia che venga prescelto il modello b), le attività del secondo livello possano essere esternalizzate, ricorrendo cioè alle formule della così detta gestione indiretta che, sul piano tecnico, utilizza il sistema della concessione a terzi delle attività di valorizzazione, anche in forma congiunta e integrata (art. 115.3 del codice). In linea di principio, nella concessione di pubblico servizio il concessionario sostituisce la pubblica amministrazione nell'erogazione del servizio, ossia nello svolgimento dell'attività diretta al soddisfacimento dell'interesse collettivo; l'operatore si assume i rischi di gestione del servizio (sua istituzione e gestione) rifacendosi sui prezzi di vendita, e si ha un trasferimento della responsabilità di gestione. Ciò significa che in genere al concessionario non viene riconosciuto un prezzo ma solo il diritto ad ottenere la remunerazione dell'attività svolta attraverso la possibilità di gestire il servizio per un determinato periodo. Per i beni culturali, tuttavia, è noto, il congegno è più complesso, come dimostra, ad esempio, il sistema dell’affidamento quando contempli anche il servizio di biglietteria, allorché il concessionario è tenuto a riversare (entro trenta giorni) una percentuale non inferiore al 70% degli incassi ricevuti (art. 2, D.M. 28 settembre 2005, n.222). A differenza dell’appalto, tuttavia, rimane la natura unilaterale del titolo concessorio di affidamento dei servizio, che si contrappone al carattere negoziale di quello. Alla luce delle menzionate analisi, appaiono alcuni motivi per ritenere il modello ad ufficio unico, con MUSICard D Campania 147 affidamento ad un soggetto imprenditoriale esperto del secondo livello, più appropriato; infatti, non solo è quello che consente maggiore contenimento di spesa, ma soprattutto consente di collocare l'ufficio presso il capofila del progetto, la direzione regionale del MIBAC, la quale potrà identificare il responsabile tra i propri dirigenti o funzionari, secondo la propria normativa; ciò consentirà un più efficace e consapevole lavoro all'ufficio, in considerazione dei risvolti di tutela e valorizzazione dei beni implicati, e una importante connessione con gli altri soggetti promotori, che come detto potranno apportarvi le competenze che ne agevoleranno il lavoro; le attività d'impresa più propriamente connesse alla produzione, all'implementazione ed alla gestione materiale dei servizi connessi alla Musicard potranno in questa ottica essere gestiti da idoneo soggetto esperto, nei termini già rassegnati. 148 MUSICard D Campania Schema 1 - Modello a) con ufficio comune REGIONE CAMPANIA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI COMUNE DI CULTURALI E PAESAGGISTICI NAPOLI DELLA CAMPANIA CONSERVATORIO DI MUSICA SOPR. SOPR. FONDAZIONE DI NAPOLI SSPSAE BAPSAE “TEATRO DI SAN CARLO” "SAN PIETRO A MAJELLA" ORGANISMO ASSEMBLEARE UFFICIO COMUNE SOGGETTO GESTORE 149 MUSICard D Campania Schema 2 - Modello a) con ufficio unico REGIONE CAMPANIA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI COMUNE DI CULTURALI E PAESAGGISTICI NAPOLI DELLA CAMPANIA CONSERVATORIO DI MUSICA SOPR. SOPR. FONDAZIONE DI NAPOLI SSPSAE BAPSAE “TEATRO DI SAN CARLO” "SAN PIETRO A MAJELLA" ORGANISMO ASSEMBLEARE DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DELLA CAMPANIA CAPOFILA UFFICIO COMUNE SOGGETTO GESTORE 150 MUSICard D Campania Schema 3 - Modello b) REGIONE CAMPANIA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI COMUNE DI CULTURALI E PAESAGGISTICI NAPOLI DELLA CAMPANIA CONSERVATORIO DI MUSICA SOPR. SOPR. FONDAZIONE DI NAPOLI SSPSAE BAPSAE “TEATRO DI SAN CARLO” "SAN PIETRO A MAJELLA" SOGGETTO CONSORTILE (ASSOCIAZIONE, FONDAZIONE, CONSORZIO, ECC.) ORGANI DI INDIRIZZO E CONTROLLO UFFICI SOGGETTO GESTORE PER LE GESTIONI NON PROPRIE DEL SOGGETTO CONSORTILE UNIONE EUROPEA Iniziativa cofinanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)