Ethan Frome - Comune di Sassari

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COMUNE DI SASSARI
Settore Politiche Sociali e Pari Opportunità
Commissione Pari Opportunità
Comune di Sassari
PROGRAMMA
DELLA
COMMISSIONE PER LE PARI OPPORTUNITA’
COMUNE DI SASSARI
MANDATO 2015-2019
PREMESSA
La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Sassari, è stata
rinnovata con Decreto del Sindaco di Sassari, Dr. Nicola Sanna n.3 del
06/03/2015.
In forza dell’art. 1 comma II° del Regolamento sulle Pari Opportunità la
Commissione opera:
-per rimuovere gli ostacoli che di fatto costituiscono discriminazione diretta
e/o indiretta nei confronti delle donne;
-per valorizzare le differenze di genere;
-per favorire il riequilibrio delle rappresentanze tra uomini e donne in tutti i
luoghi decisionali e del territorio comunale.
E’ composta da nove commissarie in possesso di specifiche competenze ed
esperienze relativamente alla differenza di genere ed alle pari opportunità
nei vari ambiti (politico, giuridico, medico, del lavoro, imprenditoriale,
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sindacale e dell’associazionismo femminile), tutte accomunate dalla stessa
sensibilità per i temi delle pari opportunità ed dalla volontà di attivarsi
concretamente allo scopo di rendere effettive le condizioni di parità, de jure
e de facto.
INTRODUZIONE
Il presente Programma dell’attività della Commissione ha inteso raccogliere
e far proprie le linee guida già tracciate dalla precedente Commissione che
ha operato nel triennio 2011-2014. Gli obbiettivi fondamentali dell’azione,
finalizzata a promuovere la cultura del rispetto dei diritti umani, della non
violenza, della legalità, della valorizzazione delle differenze, della ferma
condanna delle discriminazioni basate sul sesso, la razza, la religione, la
lingua, le opinioni politiche o le condizioni personali e sociali, sono
strettamente correlati all’ambizioso disegno di portare alla luce gli aspetti
sommersi delle diseguaglianze presenti nel nostro territorio, più difficili da
individuare e debellare in quanto strettamente correlate a pregiudizi culturali
ed a stereotipi estremamente radicati.
La programmazione rappresenta quindi un efficace strumento allo scopo di
consentire lo svolgimento dell’attività della Commissione in modo
pianificato ed integrato, in coerenza con le Convenzioni Internazionali, le
norme europee, i principi costituzionali, le leggi nazionali, le linee di
indirizzo della Regione Autonoma della Sardegna.
La Commissione intende realmente porsi come organo consultivo e di
proposta del Consiglio e della Giunta Comunale collaborando con gli
Amministratori ed i Consiglieri Comunali, ma in condizioni di piena libertà
ed autonomia, in modo da costituire un valore aggiunto rispetto alle scelte di
indirizzo politico che l’Amministrazione intenderà adottare con riferimento
a tutte le tematiche rilevanti nell’ottica delle pari opportunità, che gioverà
sottolinearlo, devono essere intese come trasversali rispetto ad ogni settore,
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dal bilancio alle politiche sociali, dall’edilizia alla cultura, dall’istruzione
all’ambiente, dal lavoro alla sanità.
Per tale ragione, ancor prima di procedere alla stesura del presente
programma la Commissione ha avviato, come attività preliminare, la
consultazione ed il confronto con i Comitati Unici di Garanzia e gli altri
organismi similari operanti sul territorio negli enti locali, nell’Università,
nel mondo del lavoro e dell’imprenditoria, allo scopo di costruire una rete di
collegamento che potenzi le energie da impiegare sinergicamente in progetti
comuni ed obiettivi condivisi. L’istituzione di un tavolo di lavoro
permanente che coinvolga anche le Commissioni per le Pari Opportunità dei
Comuni, della Regione Sardegna a livello locale, ma che verrà esteso anche
a livello nazionale é da intendersi come elemento portante dell’attività
d’indirizzo politico propria di questa Commissione.
Le macroaree nell’ambito delle quali la Commissione Pari opportunità ha
inteso concentrare la propria azione positiva sono così riassumibili:
A)
ATTIVITA’
PER
PARTECIPAZIONE
PROMUOVERE
ATTIVA
DELLE
E
FAVORIRE
DONNE
ALLA
LA
VITA
POLITICA, ISTITUZIONALE E LAVORATIVA;
B) ATTIVITA’ FINALIZZATE A PROMUOVERE E TUTELARE LA
SALUTE DELLA DONNA;
C) ATTIVITA’ FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL
CONTRASTO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.
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PROGETTI IN PROGRAMMA
PRIMA MACRO AREA D’INTERVENTO
A) ATTIVITA’
PER
PROMUOVERE
E
FAVORIRE
LA
PARTECIPAZIONE ATTIVA DELLE DONNE ALLA VITA
POLITICA, ISTITUZIONALE E AL MONDO DEL LAVORO.
La Commissione sarà particolarmente attenta a tutte le attività finalizzate a
promuovere e favorire la partecipazione delle donne a livello istituzionale,
nei vari settori e proseguirà nell’impegno, già assunto dalle Commissioni
che l’hanno preceduta, di evidenziare le problematiche afferenti alla scarsa
rappresentanza delle donne in tale ambito allo scopo di individuare le
iniziative più idonee al fine di sostenere l’equa rappresentanza di genere.
Ciò attraverso:
- incontri con cittadine e cittadini, associazioni e Movimenti Femminili,
Istituzioni del territorio al fine di favorire una maggiore partecipazione
attiva delle donne alla vita politica ed istituzionale;
- impulso, sostegno e promozione di iniziative volte a realizzare una più
equa rappresentanza di genere in politica o in ogni settore istituzionale;
- favorire e promuovere adeguata visibilità alle donne impegnate nella vita
pubblica. La Commissione si propone inoltre di impegnarsi attivamente allo
scopo di favorire, il più possibile, le donne nella conciliazione dei tempi di
vita e di lavoro, rimuovendo quegli ostacoli che di fatto impediscono la
realizzazione delle pari opportunità.
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A1) Intende perseguire, come obiettivo primario, la Riforma organica della
normativa a tutela della maternità sui luoghi di lavoro attraverso la
creazione di una rete delle C.P.O. dei comuni sardi, di gruppi politici e di
associazioni di interesse.
A2) Attivazione presso il comune di Sassari del servizio educativo “mamma
accogliente ed educatore familiare”.
Un valido aiuto alle madri lavoratrici ed allo stesso tempo un’opportunità di
lavoro alle mamme che non vogliono separarsi dai propri bambini.
A3) Pari opportunità nel lavoro: incontri con le ultime classi della scuola
secondaria superiore finalizzati alla sensibilizzazione intorno al tema delle
pari opportunità, con particolare attenzione agli strumenti di tutela nel
mondo del lavoro.
SECONDA MACRO-AREA D’INTERVENTO
B) ATTIVITA’ FINALIZZATE A PROMUOVERE E TUTELARE LA
SALUTE DELLA DONNA.
B1) Prevenzione e cura dei tumori femminili.
Contributo all’istituzione nella città di Sassari del centro di senologia
“Breast Unit”.
Nei paesi industrializzati il carcinoma mammario è al primo posto tra i
tumori maligni nella popolazione femminile sia per incidenza che per
mortalità. La seconda neoplasia della popolazione femminile è per
frequenza il carcinoma della cervice uterina.
Combattere i tumori è possibile. Prima di tutto prevenendone la comparsa
attraverso la riduzione dei fattori di rischio. In secondo luogo individuando
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tempestivamente la malattia con una diagnosi precoce mediante screening e,
una volta insorta, garantendo alla donna un percorso diagnostico-terapeutico
chiaro, di facile accesso e con standard di alta qualità.
Il Parlamento europeo con una Direttiva del 18/10/2006 allo scopo di
rispondere in modo appropriato al bisogno di salute della donna affetta da
neoplasia mammaria ha disposto l’istituzione delle Breast Unit da attuarsi
inderogabilmente entro il 01/01/2016. Si tratta di équipes sanitarie
multidisciplinari, con personale altamente qualificato, in grado di offrire
servizi di diagnosi e cura del tumore mammario conformi agli standard di
qualità nazionali ed europei. Le linee guida di EUSOMA definiscono in
modo preciso i requisiti che deve possedere la Breast Unit e indicano quale
criterio ottimale per la distribuzione sul territorio una Breast Unit ogni
250.000 abitanti. L’obiettivo della Breast Unit è quello di far in modo che,
dal momento della diagnosi di tumore della mammella, la donna venga
guidata lungo tutto il percorso, nelle vari fasi che vanno dalla stadiazione
alla chirurgia, alla radioterapia, alla terapia medica, alla riabilitazione,
all’aspetto psicologico e infine all’assistenza domiciliare.
B2) Progetto “Il latte a km 0” campagna di sensibilizzazione per la
diffusione della conoscenza dei vantaggi per la salute di donne e bambini
dell’allattamento al seno.
-
Istituzione della “Bancarella dell’allattamento al seno” nei mercati
cittadini, a cadenza periodica.
-
Organizzazione a Sassari del “2° raduno regionale dei Gruppi di
aiuto da mamma a mamma”.
Tutte le mamme e i bambini hanno diritto all’allattamento al seno senza
alcuna discriminazione. Il latte materno da un lato fornisce infatti
un’alimentazione completa ai bambini contribuendo al loro pieno sviluppo e
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sana crescita psico-fisica e dall’altro è fondamentale anche per la salute
della donna.
B3) Salute riproduttiva - Ospedale Amico del Bambino.
L’iniziativa internazionale “Ospedale Amico del Bambino”, lanciata
dall’UNICEF e dall’OMS nel 1991, incoraggia le buone pratiche basate
sulle
evidenze
scientifiche
per
la
promozione
ed
il
sostegno
dell’allattamento al seno ed il rispetto della naturalità dell’evento nascita.
L’iniziativa “Comunità amica dei bambini” è stata sviluppata adattando ai
servizi territoriali socio sanitari l’iniziativa Ospedale Amico del Bambino.
B4) Iniziative di sensibilizzazione sui disturbi del comportamento
alimentare.
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) e tra questi Anoressia e
Bulimia Nervosa, Disturbo da Alimentazione Incontrollata, Disturbi
Alimentari non Altrimenti Qualificati, sono patologie caratterizzate da
un’alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione
per il peso e per le forme del corpo. Insorgono prevalentemente durante
l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile.
In Italia, il 33,1% della popolazione è in sovrappeso (41% degli uomini e
25,7% delle donne) e il 9,7% è obesa. Gli studi di esito internazionali
dimostrano che un trattamento integrato dei disturbi del comportamento
alimentare ben effettuato ha alte probabilità di efficacia, mentre interventi
parcellizzati aumentano la percentuale di cronicizzazione del disturbo.
Nell'affrontare i DCA la Sardegna vive un ritardo gravissimo rispetto
all'Italia oltre che a tutta l'Europa; non vi è infatti sul territorio alcuna
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struttura pubblica o privata per la cura di questa grave patologia; esistono
delle piccole realtà, perlopiù di tipo ambulatoriale, sporadiche e isolate, in
cui operano medici che prestano la loro attività, spesso in solitudine, senza
potersi avvalere di una equipe o di una collaborazione interdisciplinare,
metodo di fondamentale importanza per far fronte a questi gravi disturbi.
La Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Sassari intende
prestare particolare attenzione a tali importanti problematiche, poco
conosciute e spesso ignorate, allo scopo di promuovere una vera e propria
campagna di prevenzione tra i più giovani e le più giovani.
Tra le azioni proposte si prevede la realizzazione di:
a) Prevenzione nelle scuole.
La prevenzione è la strategia più efficace da mettere in campo. Su questo gli
specialisti sono concordi: un adeguato percorso di educazione alimentare,
soprattutto tra i più piccoli, e il rispetto di una dieta di tipo mediterraneo
possono ridurre l’insorgenza di nuovi casi di obesità e di tutte le malattie a
essa correlate. La promozione di scelte alimentari consapevoli attraverso
interventi di informazione ed educazione alimentare, marketing sociale,
educazione al gusto integrati con la promozione dell'attività motoria, devono
essere realizzati con approccio multisettoriale, privilegiando la scuola e le
fasce deboli della popolazione.
b) Progetto “Essere o apparire?”.
Durante la “Settimana del benessere psicologico” dal 19 al 25 ottobre 2015
promosso dall’Ordine degli Psicologi Regione Sardegna, il 24 ottobre si
terrà il seminario “Essere o Apparire?” organizzato dall’Associazione
“Canne al vento” rivolto ai responsabili della scuola secondaria di prima e
secondo grado di Sassari e provincia. La giornata avrà come obiettivo la
sensibilizzazione alla consapevolezza della percezione di sé.
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La CPO intende offrire il suo patrocinio e sostenere l’iniziativa,
riconoscendone l’importanza a livello di prevenzione dei DCA.
c) Proposta di istituzione di un day-hospital ambulatoriale per DCA.
L'ambulatorio è e deve rimanere il punto centrale dell'intervento per il
trattamento dei DCA ed è giusto che risponda al 60% della domanda di
cura. È tuttavia necessario che tale intervento garantisca un reale approccio
integrato che comprenda sia l’aspetto nutrizionale sia quello psicologico. Il
day-hospital che nella nostra realtà sanitaria manca, garantirebbe invece un
livello più intensivo di assistenza in ambiente ospedaliero con un attento
monitoraggio delle condizioni cliniche e associato alla riabilitazione
nutrizionale (pasti assistiti).
TERZA MACRO-AREA D’INTERVENTO.
C) ATTIVITA’ FINALIZZATE ALLA PREVENZIONE ED AL
CONTRASTO DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE.
C1) Iniziative di studio e sensibilizzazione per la prevenzione e la lotta
contro la violenza nei confronti delle donne.
La CPO del Comune di Sassari intende promuovere attività di contrasto agli
stereotipi di genere e nel contempo proporre azioni positive per diffondere
la cultura delle pari opportunità nelle scuole di ogni ordine e grado in
attuazione delle norme contemplate nell’art. 14 della Convenzione di
Istanbul (ratificata dall’Italia il 19/06/2013) che prevedono l’inserimento nei
programmi scolastici di materiali didattici, appropriati al livello cognitivo
degli allievi, su temi quali la parità tra i sessi, i ruoli di genere non
stereotipati, il reciproco rispetto, la soluzione non violenta dei conflitti nei
rapporti interpersonali.
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C2) Il ruolo e la responsabilità dei mass media e in particolare degli organi
di informazione nel contrasto alla violenza di genere.
L’art. 17 della Convenzione di Istanbul dispone che gli Stati che hanno
ratificato la Convenzione incoraggino “il settore privato, il settore delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i mass media, nel
rispetto della loro indipendenza e libertà di espressione a partecipare
all’elaborazione e all’attuazione di politiche ed alla definizione di linee
guida e di norme di autoregolamentazione per prevenire la violenza contro
le donne e rafforzare la loro dignità”. La CPO del Comune di Sassari
assume l’impegno di promuovere iniziative di studio, sotto forma di
seminari, convegni e tavole rotonde, con il diretto coinvolgimento degli
organi della stampa, dell’informazione e della comunicazione in genere,
finalizzate ad ottenere che i soggetti che si occupano di tali problematiche
siano specializzati e dotati di apposita formazione sui temi della violenza di
genere e delle pari opportunità. Inoltre la CPO si propone di sollecitare un
ripensamento dell’immagine femminile e delle modalità di diffusione e
comunicazione delle notizie relative alla violenza di genere, avuto riguardo
al linguaggio, al rispetto della dignità ed alla tutela della privacy della
vittima.
C3) Diritti e pari opportunità delle donne migranti.
La CPO del Comune di Sassari intende prestare particolare attenzione e
portare il suo contributo nell’affrontare tali delicate problematiche di
grandissima attualità, che vedono il Comune di Sassari già impegnato in
varie azioni positive in ambito sociale e sanitario, arricchendole con
iniziative che favoriscano l’integrazione sociale culturale e lavorativa delle
donne migranti nel contesto cittadino.
In linea con le politiche d’integrazione sociale la Commissione per le Pari
Opportunità propone un evento finalizzato alla conoscenza reciproca tra le
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varie etnie che vivono nella nostra città, presupposto dal quale nasce
l’integrazione sociale.
C4) La tavola planetaria.
L’evento da realizzare entro il prossimo mese di ottobre 2015 potrebbe
essere collegato alle iniziative internazionali di Expo 2015.
L’idea prevede l’allestimento nel centro storico di SASSARI della “Tavola
Planetaria”, una tavola di 500 metri, alla quale troveranno posto circa 2000
convitati.
Una lunga tavolata spontanea, un abbraccio senza soluzione di continuità,
che si snoderà in un nuovo cuore del centro di Sassari, in un gesto di unione
tra coloro che lo abitano, nel rito più quotidiano e conviviale: il pranzo
domenicale.
Per realizzare questa lunga tavola, i posti a sedere verranno disposti lungo
due assi in Piazza del Palazzo Ducale e Piazza Santa Caterina, da nord a sud
da est a ovest, che si intersecheranno a croce, simbolicamente proprio in
corrispondenza di Palazzo Ducale.
La
lunga
tavolata
potrebbe
essere
valorizzata
da
una
tovaglia
“personalizzata” da un gesto d’artista, che la renderà unica e preziosa.
Si tratta di un progetto istantaneo e spontaneo, che porta con sé un gesto
consapevole, che nasce dalla collaborazione reciproca, e che ci racconta a
noi stessi: per partecipare, basterà scendere da casa con il proprio pranzo e
le proprie stoviglie pronti per l'appuntamento.
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