MONITORAGGIO DEL VERSANTE SOVRASTANTE IL POLO MUSEALE DI ROVERETO RELAZIONE TECNICA Indice 1) 2) Premessa Strumentazione di controllo 3) Monitoraggio ottico attuale 4) Livellazioni 5) Inclinometri 6) 7) 8) 9) 10) 11) Fessurimetri Celle di carico Coordinometri Laser Interferometria satellitare Considerazioni conclusive pag. 1 pag. 2 pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 7 pag. 7 pag. 8 1) -PREMESSA: Il monitoraggio del versante sovrastante il Polo Museale di Rovereto ha origine nel settembre 1998 a seguito della segnalazione di movimenti che si verificarono in concomitanza con lo scavo per la realizzazione del diaframma che delimita, ad est, l’area interessata dall’edificio del MART. Il diaframma è la struttura a cui è affidata la funzione statica di sostenere il fronte di scavo . In seguito alla comparsa dei movimenti sul versante ed alle gravi lesioni sugli edifici la Provincia Autonoma di Trento ha realizzato due sostanziali interventi di sistemazione: - il primo, nel 2000, ha visto la realizzazione di un muro di sostegno tirantato, in calcestruzzo armato, posizionato a monte del diaframma ed valle degli ultimi due edifici di via Sette Ville ai civici 22-26, i quali avevano subito importanti lesioni. - il secondo, tra il 2010 ed il 2012 ha visto la ricostruzione integrale degli ultimi due edifici di via Sette Ville, la parziale ricostruzione dell'edificio al civico 20 e del prolungamento verso Sud del muro di sostegno tirantato a valle dello stesso. Il monitoraggio della struttura e lo studio delle deformazioni che si sono manifestate ha coinvolto, negli anni, più soggetti: Provincia autonoma di Trento I.C. Ingegneri Consulenti s.r.l. Polo Museale Mart Rovereto attraverso incarichi alle ditte FIELD e OPEN-IT Comune di Rovereto 1 L'ultimo rapporto che descrive l'andamento del monitoraggio, prodotto da I.C. s.r.l., risale al 31 marzo 2013. Con l'emissione di quel rapporto, la società I.C. s.r.l. ha esaurito l'attività contrattuale commissionata dal Mart di Rovereto. Successivamente, il definitivo passaggio di proprietà dell'edificio Mart dal Comune di Rovereto alla P.A.T. ha determinato anche il passaggio delle competenze tecniche sull'intero sistema di monitoraggio che è ora in carico al Servizio Geologico. L'intero sistema di monitoraggio ha subito negli anni una sostanziale evoluzione con numerosi adeguamenti dovuti agli interventi che si sono succeduti ed alla perdita di alcuni strumenti. Risulta quindi utile, per una migliore comprensione del fenomeno, rifarsi anche a tutti i rapporti periodici emessi da I.C. s.r.l. ed agli aggiornamenti prodotti dal Servizio Geologico della P.A.T. La presente relazione è costituita dall'esposizione dei dati di monitoraggio; non sono espresse interpretazioni sulle deformazioni misurate ne aspetti di carattere geologico. 2) - STRUMENTAZIONE DI CONTROLLO: Il sistema di monitoraggio, attualmente è costituito da: tipologia ubicazione Punti ottici TPS Punti di livellazione Tubi inclinometrici Celle di carico Coordinometri elettrici e manuali Fessurimetri elettrici e manuali Piezometro Pluviometro Termometri versante versante versante e diaframma diaframma diaframma versante via Bellavista versante versante Versante e diaframma Le misure automatiche sono rilevate in tre concentratori CR10 posizionati, uno nell'intercapedine del diaframma del Mart, uno sul versante presso il civico 26 di via Sette Ville ed uno nel garage delle schiere di via Bellavista. Gli stessi vengono interrogati dal server che è posizionato al Mart, il primo via cavo, gli altri due via modem. Oltre alla realizzazione delle misure sopra descritte sono state acquisite dal Servizio Geologico le elaborazioni di immagini satellitari che, mediante la tecnica di interferometria satellitare con la tecnologia PS, consentono di ricostruire in alcuni punti (permanent scatter), la componente verticale delle deformazioni subite dal versante nel periodo 1992-2010. 2 3) - MONITORAGGIO OTTICO ATTUALE Viene condotto dal tetto dell’edificio del MART mediante l’uso di una stazione totale Leica TCA2003 motorizzata, a puntamento automatico, posizionata su un pilastro in cls appositamente costruito (STAZ), che collima le mire costituite da prismi Leica GPR1. Ogni misura è preceduta dalla verifica della verticale del punto di stazione rispetto ad un punto posto sulla fondazione dell’edificio, mediante uno strumento “nadirale”. Le misure ottiche vengono elaborate dando alla stazione le variazioni lette sul “nadirale” e fissando l’orientamento sulla mira PM01 posta sul liceo in corso Bettini. Il punto PM02, posto sulla chiesa di S.Rocco, è stato posizionato a controllo della qualità delle misure. Ogni punto monitorato è dotato di due diverse codifiche: quello attribuito dalla stazione totale di misura TPS e quello relativo al software MonMart, per la gestione di tutte le misure. PM01 PM02 PM03 PM04 PM05 PM06 PM07 PM08 PM09 PM10 PM11 PM12 PM13 PM14 STAZ FOND MTO-LICEO MTO-SROC MTO-VRST-34 MTO-VRST-36 MTO-VRST-37 MTO-VRST-35 MTO-CPR MTO-VRST-39 MTO-FST MTO-MUR-72 MTO-VRST-46 MTO-MUR-71 MTO-PLNS MTO-VRST-45 MTO-MUSEO 1 MTO-MUSEO 0 Mira sul Liceo "Antonio Rosmini" Mira sul campanile della chiesa si S.Rocco Mira su pilastro in prossimità del diaframma 3° lotto Mira su pilastro nella zona nord del versante Mira su pilastro nella zona nord del versante sotto Via Bellavista Mira su pilastro nella zona nord del versante Mira sul tetto 1° schiera via Bellavista Mira su pilastro nella zona mediana del versante Mira su ultima casa in cls armato Via Miramonti Mira su muro tirantato sottostante Via sette Ville - Nord Mira su pilastro in prossimità della tomba Polonsky Mira su muro tirantato sottostante Via sette Ville - Sud Mira su tomba Polonsky Mira su pilastro a monte del diaframma 1° lotto Pilastro di stazione Punto sulla fondazione alla base del vano scale Alcuni dei punti sono stati ripuliti degli spostamenti inequivocabilmente causati da manomissioni e quindi sicuramente indipendenti dal movimento del versante. (es.: PM04, 09 e 12). Dall'elaborato 01_MART_TPS.pdf (planimetria e 4 grafici) si possono desumere le seguenti considerazioni: • • • i movimenti maggiori si sono registrati nella zona nord con la deformazione massima misurata sul PM07 che ha superato i 30 mm. La deformazione media è pari a circa 22 mm; la velocità media risulta nel 2013 di 1,4 mm/anno. la zona sud registra la deformazione massima sui punti PM11 e 8, a valle del muro tirantato ed è pari a circa 25 mm. Il muro tirantato sembra subire una leggera deformazione solo nella sua parte più a nord (PM10); il punto PM12, più a sud, non mostra movimenti certi, ma è stato più volte manomesso. La deformazione media è pari a circa 17 mm; la velocità media risulta nel 2013 di 2,1 mm/anno. lo strumento nadirale, che misura lo spostamento del vertice del pilastro di stazione sul tetto rispetto al piano di fondazione dell'edificio, mostra un movimento dell'edificio verso sud-ovest, speculare rispetto alle misure risultanti dal nadirale (X in diminuzione e Y in aumento), pari a circa 5 mm. 3 • visti i risultati di cui al precedente punto si sono di volta in volta corrette le quote risultanti dalle misure, considerando fermo non più STAZ, ma la mira sul liceo (non visibile in planimetria), posta oltre 200 m più nord, su un edificio storico e sicuramente non influenzato dai lavori di costruzione del Mart; si nota dal grafico come l'edificio Mart abbia subito un assestamento anche in quota di circa 6 mm. Dall'analisi dei risultati sembra visibile una diminuzione delle deformazioni su tutti i punti monitorati a partire dal 2011. 4) - LIVELLAZIONI La configurazione attuale delle livellazioni è il frutto di successive integrazioni e ripristini che si sono succeduti nel tempo a seguito degli interventi del 2000 e del 2010. Le prime misure riguardavano la sola via Sette Ville, successivamente si sono estese le linee a Via Bellavista ed al muro tirantato. Nel 2010 si è deciso di riferire tutte le misure ad un unico caposaldo di riferimento, per questo motivo si sono collegate attraverso via Miramonti e la parte sud di via Bellavista. La numerazione e le sigle derivano dall'esigenza di mantenere lo storico compatibilmente con la struttura del data-base del software MonMart. Linee Sigla punti N° punti Lettura di zero Ultima lettura Via Sette Ville Muro Tirantato Via Bellavista Via Miramonti 7VIL MUR BLV MRA 97 - 136 301 - 313 197 - 220 401 - 412 Ottobre 1998 Febbraio 2003 Agosto 2002 Settembre 2010 Giugno 2014 " " " L'elaborato 02_MART_LIV.pdf (2 planimetrie e 5 grafici) mostra i seguenti risultati: • • • La prima planimetria rappresenta (con colori diversi) le deformazioni totali misurate sui punti; si vedono con chiarezza come le deformazioni maggiori sono state misurate sotto le ultime abitazioni di via Sette Ville. E' però da tener presente che non tutti i dati di questa immagine sono confrontabili tra loro essendo diverse le date della lettura di zero. La seconda planimetria mostra le velocità di deformazione (colori diversi) calcolate da quando le livellazioni si riferiscono allo stesso caposaldo (2010). Le velocità maggiori si misurano ancora nella zona a monte del muro tirantato, il quale però non evidenzia alcun movimento se non nella sua parte verso nord (312). La parte più a nord di Via Bellavista, a partire dal punto 202, continua a mostrare una sensibile deformazione. I grafici riportano, alla stessa scala sia delle ordinate che delle ascisse, le deformazioni misurate nel tempo lungo le diverse linee. I punti a maggiore deformazione si trovano, come già detto, in via Sette Ville, a monte del muro tirantato, e mostrano una velocità di deformazione che nell'ultimo anno e mezzo è pari a circa 3 mm/anno. Le velocità di deformazione misurate nella parte centrale di 4 • • via Bellavista variano negli oltre 12 anni di misura tra -1 e -2,5 mm/anno; l'ultimo periodo sono pari a -2 mm/anno. Il grafico relativo al muro tirantato evidenzia l'assenza di sensibili deformazioni ad esclusione della parte finale più a nord (punto 312); il punto 313 si trova ancora più a nord su un vecchio muro in pietra. L'ultimo grafico rappresenta un confronto tra le misure TPS dal tetto del Mart e le livellazioni, su due punti di via Bellavista. I metodi, del tutto diversi e che si appoggiano a riferimenti molto distanti tra loro, portano alle stesse conclusioni: le velocità di deformazione misurate sono perfettamente coincidenti. Numerose altre analisi, elaborazioni e rappresentazioni sono possibili vista la notevole quantità di dati raccolti ed elaborati. 5) - INCLINOMETRI Il versante è stato monitorato fin dall’inizio con una serie di tubi inclinometrici con lo scopo principale di definire la profondità di eventuali piani di scivolamento. A seguito della riorganizzazione della banca dati del Servizio Geologico, i nomi di alcuni tubi inclinometrici sono stati cambiati. Altri, conseguentemente al prolungamento di alcuni di essi dal piano campagna alla sommità dei pilastri in cls di supporto ai prismi sono stati trattati come nuovi; le misure precedenti il cambiamento sono archiviate nella banca dati. E’ cambiata nel tempo anche la sonda inclinometrica per la lettura. L'elaborato 03_MART_INCLI.pdf (1 planimetrie e 24 grafici) riporta la posizione di tutti i tubi inclinometrici attivi, con la codifica della banca dati del Servizio Geologico; a seguire sono rappresentate, per ogni tubo, le deformazioni differenziali locali e le differenziali cumulate, a partire dalla lettura di zero relativa. Ulteriori analisi sono possibili consultando la vecchia banca dati ed i rapporti di I.C. S.r.l., la quale ha analizzato negli anni le letture inclinometriche eseguite da una ditta esterna appositamente incaricata. Si riportano sotto le velocità di deformazione misurate sulle principali superfici di scivolamento, su alcuni dei tubi inclinometrici; velocità che, dove non specificato, sembrano rimanere piuttosto costanti nel tempo: ID ID ID ID ID ID ID ID 3 193 235 237 238 297 298 301-302 0,8 mm/anno (in calo dal 2012) 0,9 mm/anno 1,3 mm/anno 1,8 mm/anno 2,0 mm/anno 1,8 mm/anno 1,7 mm/anno 1,0 mm/anno (il 302 non è così certo) 5 6) - FESSURIMETRI Quelli ancora attivi, si trovano nel garage interrato della case a schiera di Via Bellavista. L'elaborato 04_MART_FESS_BLV.pdf (1 planimetria e 3 grafici) riporta la posizione dei fessurimetri; i dati esportabili dal data base di MonMart sono fermi al gennaio 2012 per alcune serie ed al dicembre dello stesso anno per altre. La sigla del data base corrisponde nelle ultime due cifre (es.: _511_ = n°11). Si può notare la sensibilità delle misure alla temperatura e la chiara tendenza alla chiusura delle fessure sugli strumenti 4, 5, 12 e 16 più o meno confermata dalle misure manuali. 7) - CELLE DI CARICO Questo tipo di strumentazione, installata in numero considerevole, ha subito quasi subito un grave deterioramento a causa della scarsa qualità della strumentazione ed alla scarsa perizia nella posa da parte dell'impresa. A tale proposito si raccomanda la lettura dei rapporti di I.C. S.r.l. e della relazione redatta dalla stesso, per il Comune di Rovereto, riguardante la valutazione degli strumenti e gli eventuali costi di sostituzione. Per quanto riguarda il diaframma - lato est 1° lotto - (la parte più a sud), si hanno valori discontinui, ma attendibili, solamente di sei celle su tutte quelle installate. L'elaborato 05_MART_CELLE_L1.pdf (1 schema e 2 grafici) riporta la posizione delle celle di carico ritenute attendibili e i loro valori nel tempo. L'elaborato 06_MART_CELLE_L3.pdf (1 schema e 1 grafico) riporta la posizione delle celle di carico sul diaframma - lato est 3° lotto - (la parte più a nord) ed i loro valori nel tempo. Come già richiamato dalla relazione di I.C. S.r.l. di marzo 2013, l'unica anomalia che richiede attenzione è il repentino aumento della forza misurata sulla C7_L10 verificatosi in agosto 2009. Il grafico 07_MART_CELLE_MURO.pdf riporta le quattro celle di carico a misurazione manuale poste sul muro tirantato sotto le abitazioni di via Sette Ville. La numerazione va da CMUR-1 a CMUR-4 partendo da Nord. Le ultime due sono state realizzate sul nuovo prolungamento del muro verso sud, sotto il civico 20 di via Sette Ville. Non si osservano particolari variazioni di carico. La mancanza di valore sulla cella più a Nord dipende dall'inaccessibilità della stessa durante l'ultima campagna di misura. 6 8) - COORDINOMETRI I coordinometri installati a controllo dei movimenti del diaframma sono denominati con numeri corrispondenti al pannello del diaframma al quale sono ancorati. I dati sono letti ed archiviati automaticamente dai relativi strumenti; sono inoltre letti manualmente mediante comparatori di precisione. La componente più sensibile ai fini dello studio della stabilità del versante è la Y, perpendicolare all'andamento del diaframma e parallela alla massima pendenza del versante. L'elaborato 08_MART_TELECOORDINOMETRI_Y.pdf (4 grafici) espone i dati delle rispettive componenti "Y" misurate su ogni strumento (9-14-35 e 43). A prescindere dalla mancanza di continuità degli stessi si può notare come i valori riportati sembrano mostrare un trend pressoché costante. Velocità di deformazione misurate: 9_Y = 14_Y = 35_Y = 43_Y = non leggibile 1 mm/anno 2,5 mm/anno 1,7 mm/anno Non si riportano nella presente relazione i valori manuali letti in quanto difficilmente interpretabili; non si conoscono i dati numerici relativi alle precedenti misure; i relativi grafici sono riportati nell'ultimo rapporto I.C. S.r.l. 9) - LASER Ad ulteriore controllo dell'eventuale deformazione del diaframma sono stati installati in settembre 2012 due laser a controllo remoto che misurano, a cadenza oraria, la distanza tra il diaframma e l'edificio del Mart. Sono posizionati sul pannello 35, L_01 a circa 17 m, L_02 a circa 13 m di altezza dal piano di calpestio alla base del diaframma. L'elaborato 09_MART_LASER.pdf (2 grafici) espone i dati delle misure nel tempo evidenziando come la distanza misurata da L_02 (a 13 m di altezza) è diminuita in 2 anni di circa 5,5 mm alla velocità media di 2,7 mm/anno confermando il dato registrato dal telecoordinometro citato nel paragrafo precedente. La distanza misurata da L_01 (a 17 m di altezza) risulta invece diminuita di circa 1,5 mm in due anni. Risulta evidente nel secondo grafico l'influenza della temperatura sulle misure. 10) - INTERFEROMETRIA SATELLITARE E’ una tecnologia che consente, attraverso l’analisi di immagini satellitari acquisite nel tempo dai satelliti ERS ed ENVISAT, di determinare le variazioni della distanza tra il punto di presa dell’immagine e un obbiettivo (permanent scatter) riconoscibile nell’immagine stessa e conservato nel tempo (es.: spigoli di edifici, rocce esposte, strutture metalliche ecc.). I confronti di tale distanza, prossima alla verticale, consentono di apprezzare se l’obbiettivo analizzato ha subito movimenti lungo la verticale con precisioni dell’ordine del 7 mm e di ricostruirne le serie storiche delle deformazioni per il periodo coperto dalle immagini. L'allegato 10_MART_INTERFEROMETRIA.pdf (1 planimetria e 3 grafici) riporta l'ubicazione di alcuni permanent-scatter e le serie storiche delle deformazioni. Le serie a cavallo del 1998 (anno di costruzione del diaframma) rappresentate nel primo grafico, sono state divise per poter interpolare separatamente le serie, prima e dopo il 1998. A titolo di esempio si riportano due velocità di deformazione calcolate: - la prima calcolata sul punto A38SJ, posto lungo via Bellavista nei pressi delle schiere monitorate, a monte della zona interessata dallo scavo: 1992-1998 = -2,7 mm/anno; 19982000= -4,6 mm/anno; - la seconda calcolata sui permanent scatter posti sulle stesse schiere di via Bellavista tra il 2003 ed il 2010 = -2,1 mm/anno. 11) – CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Versante E' confermato un movimento medio, desunto dalle misure topografiche ottiche, dalle livellazioni e dagli inclinometri, quantificabile in circa 1-2 mm all’anno a partire dall’inizio delle misurazioni (1998). Anche i dati dell’interferometria satellitare confermano deformazioni del tutto confrontabili. Dopo lo scavo del MART, si sono misurati, nell’area di pertinenza delle case Gobbi e Lana e del lato nord di casa Fedrigotti, movimenti che, fino alla realizzazione del muro tirantato, hanno raggiunto velocità anche superiori ai 10 mm all’anno. Nella stessa zona, il trend di deformazione è notevolmente diminuito dopo la realizzazione del muro tirantato, ritornando a velocità medie di 1-2 mm all’anno. Sul muro stesso, nella sua parte centrale, non si sono misurate deformazioni verticali significative. La parte superiore del versante, lungo via Bellavista ha subito una deformazione media quantificabile circa 1 mm all’anno, ad esclusione della parte nei pressi delle schiere (fam. Monopoli, Cipriani) e della zona a valle delle stesse, dove si sono misurate deformazioni pari a 1-3 mm all’anno. Diaframma ed edifici La presente relazione non può e non vuole esaminare dal punto di vista qualitativo i trend di deformazione che sembrano evidenti anche sul diaframma e sugli edifici. A tale proposito risulta necessario uno studio di approfondimento da parte di un tecnico ingegnere strutturista. Le deformazioni misurate sui fessurimetri di via Bellavista mostrano alcune tendenze anomale; i telecoordinometri ed i laser confermano la deformazione del diaframma; i dati derivanti dalle altre strumentazioni sono di più difficile interpretazione. Per questo motivo, risulta necessaria una revisione dell'intero sistema di monitoraggio con l'eventuale ripristino di alcuni strumenti che non forniscono dati dall'aprile 2014. Trento, 12/08/2014 Il tecnico Mauro Degasperi 8