ITINERARIO DI SPIRITUALITÀ PER GIOVANI
comPASSIONE
7+7 opere
per mostrare il Volto Misericordioso del Padre
misericordia voglio
(Mt 9,9-13)
perdonare le offese
+ dar da mangiare agli affamati
+ dar da bere agli assetati
1
G. Matteo è l’evangelista che ricorda la beatitudine della Misericordia pronunciata da Gesù: «Beati
i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7) diventata il tema della prossima XXXI
GMG.
Matteo è l’evangelista dei tesori minori lasciati per trovare i Tesori più grandi: così fanno i Magi
venuti dall’oriente per adorare il Salvatore, così fa chi cerca la perla di grande valore, così fa chi
cerca il tesoro nascosto nel campo.
Matteo è l’evangelista della paternità umana chiamata a rivelare la paternità divina: così fanno i
padri della genealogia, così fa Giuseppe che dà il nome a Gesù, così fa Gesù che rivela il Volto
Misericordioso del Padre e insegna a pregare con le parole del “Padre nostro”.
Matteo è l’apostolo e evangelista che è stato perdonato e per questo ha fatto del perdono il suo
tesoro. Il tesoro che l’ha reso capace di lasciare ricchezze false, accumulate lucrando sul banco delle
imposte, per trovare la ricchezza vera, quella che si trova quando si ridona l’Amore ricevuto da Dio.
…Gesù vide
canto d’ingresso
P. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
T. Amen.
P. La pace, la carità e la fede da parte di Dio Padre e del Signore nostro Gesù Cristo sia con tutti
voi.
T. E con il tuo spirito.
L. Da “Misericordiae Vultus”, Bolla di papa Francesco per l’indizione del Giubileo straordinario della
Misericordia (n. 8)
Questo amore è ormai reso visibile e tangibile in tutta la vita di Gesù. La sua persona non è altro che amore,
un amore che si dona gratuitamente. Le sue relazioni con le persone che lo accostano manifestano qualcosa
di unico e di irripetibile.
I segni che compie, soprattutto nei confronti dei peccatori, delle persone povere, escluse, malate e sofferenti,
sono all’insegna della misericordia. Tutto in Lui parla di misericordia. Nulla in Lui è privo di compassione.
Gesù, dinanzi alla moltitudine di persone che lo seguivano, vedendo che erano stanche e sfinite, smarrite e
senza guida, sentì fin dal profondo del cuore una forte compassione per loro (cfr Mt 9,36). In forza di questo
amore compassionevole guarì i malati che gli venivano presentati (cfr Mt 14,14), e con pochi pani e pesci
sfamò grandi folle (cfr Mt 15,37). Ciò che muoveva Gesù in tutte le circostanze non era altro che la
misericordia, con la quale leggeva nel cuore dei suoi interlocutori e rispondeva al loro bisogno più vero.
P. Carissimi, invochiamo il dono dello Spirito Santo, perché la Parola che ascolteremo guidi la
nostra vita e ci renda capaci di ridonare la Misericordia ricevuta in dono.
ritornello di invocazione allo Spirito Santo
L1. Vieni Santo Spirito, apri il nostro cuore, perché la Parola che ascolteremo ci riveli lo sguardo di
Gesù sulla nostra vita. Lui è il Volto della Misericordia del Padre, che ci perdona e ci rende capaci
di perdonare.
ritornello di invocazione allo Spirito Santo
si può portare accanto all’ambone una stola viola
L2. Vieni Santo Spirito, nutri il nostro cuore, perché la Parola che ascolteremo ci insegni a
condividere il pane con i fratelli, a far festa per la possibilità di vivere la vita buona del Vangelo.
ritornello di invocazione allo Spirito Santo
si può portare accanto all’ambone un pane
2
L3. Vieni Santo Spirito, disseta il nostro cuore, perché la Parola che ascolteremo ci aiuti a vedere le
necessità dei fratelli e a compiere scelte di solidarietà e giustizia.
ritornello di invocazione allo Spirito Santo
si può portare accanto all’ambone una brocca d’acqua
P. Orazione
O Dio, che crei e rinnovi l’universo, donaci di trarre dal nostro tesoro, che è il Vangelo del tuo
Figlio, cose antiche e nuove, per essere sempre fedeli alla tua verità e camminare in novità di vita
nel tuo Spirito. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
gli disse “seguimi”...
G. Il Vangelo viene intronizzato preceduto da 3 luci, che ci ricordano le opere di misericordia da cui
ci lasciamo provocare in questo incontro: perdonare le offese, dar da mangiare agli affamati e dar da
bere agli assetati.
Condividere il Vangelo ci aiuti a seguire Gesù nel condividere ciò che aiuta a far vivere: ciò che
nutre e disseta il corpo e la Misericordia che guarisce le ferite interiori.
L. Dal Messaggio di papa Francesco per la XXXI GMG 2016 a Cracovia (n. 3)
La Parola di Dio ci insegna che «si è più beati nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Proprio per questo motivo la quinta
Beatitudine dichiara felici i misericordiosi. Sappiamo che il Signore ci ha amati per primo. Ma saremo veramente beati,
felici, soltanto se entreremo nella logica divina del dono, dell’amore gratuito, se scopriremo che Dio ci ha amati
infinitamente per renderci capaci di amare come Lui, senza misura.
canto al Vangelo
Dal vangelo secondo Matteo (9,9-13)
In quel tempo, 9Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse:
"Seguimi". Ed egli si alzò e lo seguì.
10
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a
tavola con Gesù e con i suoi discepoli.
11
Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: "Come mai il vostro maestro mangia insieme ai
pubblicani e ai peccatori?".
12
Udito questo, disse: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati.
13
Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto
infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori".
Ass.
Parola del Signore
Lode a te, o Cristo
meditazione
3
G. Viviamo ora un breve spazio di preghiera personale. Durante il silenzio, possiamo scrivere
alcune risonane o intenzioni di preghiera che verranno raccolte. Anche questo è un modo per
sostenerci reciprocamente, perché la nostra vita possa scegliere la Misericordia, perché la
Misericordia diventi il nostro tesoro.
L. Da “Ricchi di Misericordia” lettera del Vescovo Luciano per il 2015-2016 (4.2)
Il peccato introduce nel cuore dell’uomo un dinamismo disgregante di morte; la misericordia di Dio dona all’uomo, anche
al peccatore, un dinamismo divino di vita; se l’uomo, nella sua libertà, accoglie realmente il dono di Dio, il suo cuore
diventa “buono”, “umano” e quindi comincia a produrre sentimenti e comportamenti buoni, umani.
Se il cuore dell’uomo non comincia a produrre questi comportamenti nuovi e buoni, vuol dire che il cuore non è stato
raggiunto realmente dalla grazia di Dio. Difetto della grazia che non era abbastanza grande? Mai.
Difetto piuttosto del cuore umano che non è stato abbastanza docile.
canto per introdurre il silenzio e la preghiera personale
silenzio
raccolta delle risonanze e delle preghiere
si alzò e lo seguì...
canto o ritornello per introdurre le testimonianze
L. Da “Misericordiae Vultus”, Bolla di papa Francesco per l’indizione del Giubileo straordinario della
Misericordia (n. 9)
La parola di Gesù ha posto la misericordia come un ideale di vita e come criterio di credibilità per la nostra
fede: «Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia» (Mt 5,7) è la beatitudine a cui ispirarsi con
particolare impegno in questo Anno Santo.
L’amore, d’altronde, non potrebbe mai essere una parola astratta.
Per sua stessa natura è vita concreta: intenzioni, atteggiamenti, comportamenti che si verificano nell’agire
quotidiano. La misericordia di Dio è la sua responsabilità per noi. Lui si sente responsabile, cioè desidera il
nostro bene e vuole vederci felici, colmi di gioia e sereni. È sulla stessa lunghezza d’onda che si deve
orientare l’amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli. Come è misericordioso
Lui, così siamo chiamati ad essere misericordiosi noi, gli uni verso gli altri.
G. Ascoltiamo ora alcune testimonianze. Niente è piccolo di ciò che è fatto per amore. Sempre è
data alla nostra vita, anche con piccoli gesti, la possibilità di scegliere di perdonare le offese, dar da
mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati.
testimonianze
4
… Misericordia voglio
G. Condividiamo la preghiera, per imparare a condividere la misericordia e ciò che nutre e disseta la
vita.
ritornello o canone per intervallare le risonanze
risonanze
G. Tutte le espressioni scritte e raccolte, verranno ora affidate alla realtà che in questo mese si
impegna a custodire nella preghiera queste intenzioni.
Viene portato il segno del mandato, che ci invita a rimanere in comunione orante, in questo mese
specialmente con il Seminario diocesano: domenica 22 novembre, solennità di Cristo Re, a pochi
giorni dall’apertura del Giubileo della Misericordia, la nostra diocesi ricorda in modo particolare i
seminaristi e tutti i loro educatori.
Chiediamo il dono di nuovi sacerdoti, di nuovi Ministri di Misericordia per la nostra chiesa locale.
consegna delle espressioni raccolte
segno del mandato – preghiera per il Seminario
ritornello o canto
L. Dal Messaggio di papa Francesco per la XXXI GMG 2016 a Cracovia (n. 4)
Carissimi giovani, Gesù misericordioso, ritratto nell’effigie venerata dal popolo di Dio nel santuario di Cracovia a Lui
dedicato, vi aspetta. Lui si fida di voi e conta su di voi! Ha tante cose importanti da dire a ciascuno e a ciascuna di voi…
Non abbiate paura di fissare i suoi occhi colmi di amore infinito nei vostri confronti e lasciatevi raggiungere dal suo
sguardo misericordioso, pronto a perdonare ogni vostro peccato, uno sguardo capace di cambiare la vostra vita e di
guarire le ferite delle vostre anime, uno sguardo che sazia la sete profonda che dimora nei vostri giovani cuori: sete di
amore, di pace, di gioia, e di felicità vera. Venite a Lui e non abbiate paura! Venite per dirgli dal profondo dei vostri cuori:
“Gesù confido in Te!”. Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare a vostra volta apostoli della
misericordia mediante le opere, le parole e la preghiera, nel nostro mondo ferito dall’egoismo, dall’odio, e da tanta
disperazione.
P. Carissimi, chiedendo di essere capaci di rimettere i debiti come la Misericordia cancella il debito
del nostro peccato, ci rivolgiamo al Padre con la preghiera che Gesù ci ha insegnato:
Padre nostro…
P. Orazione
O Dio, che respingi i superbi e doni la tua grazia agli umili, ascolta il grido dei poveri e degli
oppressi che si leva a te da ogni parte della terra: spezza il giogo della violenza e dell’egoismo che
ci rende estranei gli uni agli altri, e fa’ che accogliendoci a vicenda come fratelli diventiamo segno
dell’umanità rinnovata nel tuo amore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
T. Amen.
5
benedizione
P. Il Dio di ogni consolazione disponga nella sua pace i vostri giorni, e vi conceda i doni della sua
grazia.
T. Amen
P. Vi liberi da ogni pericolo e confermi nel suo amore i vostri cuori.
T. Amen
P. Vi colmi di fede, speranza e carità, perché sia ricca di opere buone la vostra vita, e possiate
giungere alla gioia della vita eterna.
T. Amen
P. E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio + e Spirito Santo, discenda su di voi, e con
voi rimanga sempre.
T. Amen
canto di congedo
e consegna del segno del mandato
(si suggerisce la preghiera per il Seminario)
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