Musica e Scienza: linguaggi incrociati Autori: Pivetti Marina Scuole/Istituto e Sede Scuole secondarie primo grado “Cavour”, “I. Calvino”, - Modena Classe/i II B, II A Data di realizzazione 1999/2000 Area tematica Educazione Musicale e Scienze ________________________________________________________________________ Descrizione dell’esperienza Elemento cardine dell’esperienza L’interesse che manifestano i giovani nei confronti della musica è il frutto di un costante coinvolgimento attraverso proposte non solo di ascolto mirato ma anche e soprattutto partecipazione diretta all’attività del “fare musica” permettendo loro di vivere l’esperienza didattica da veri e propri protagonisti. Non a caso è stato scelto e programmato, per l’attività di: “Approfondimento musicale a classi aperte”, un percorso basato sulla rappresentatività della musica nella splendida cornice della natura trasmettendo così, agli stessi allievi le stesse emozioni che suscita sia lo scorrere di un fiume, che vede nel suo percorso paesi ed eventi folcloristici per arrivare <finalmente> in città, sia la limpidezza di un “mattino” nell’evocazione variegata dei relativi suoni. Contesto socio – culturale Caratteristiche del territorio La scuola media “Italo Calvino” si trova in una zona periferica della città di Modena esattamente nel quartiere “Villaggio Giardino“ strutturalmente residenziale e rigoglioso nei suoi ampi spazi verdi. L’utenza scolastica è composta da alunni appartenenti ad un livello socio- culturale preminentemente medio-alto. Caratteristiche del servizio/scuola La sopracitata scuola media è organizzata su due sezioni di “minisperimentazione” (bilinguismo) e tre sezioni a tempo normale. Caratteristiche della classe/sezione Il gruppo classe è così composto: la II B formata da n°22 alunni, che dimostra particolare inclinazione per la musica unitamente ad alcuni alunni (n° 6) della II A. Analisi dei bisogni e delle motivazioni Nell’ambito della competenza specifica l’acquisizione del “sapere musicale” risulta necessariamente più completo se non disgiunto dalla conoscenza pluridisciplinare, nella consapevolezza che la pluralità coniuga sapientemente la relazione dinamica e bi-direzionale di un “eco- sistema” che si crea tra l’uomo e l’ambiente sonoro. Nasce quindi la necessità di formalizzare un percorso d’apprendimento che possa offrire ai giovani allievi di scuola media l’opportunità di prendere coscienza del proprio spazio in contrapposizione alla “realtà – paesaggistico - sonora” circostante. Finalità generali Comprendere la rappresentatività della musica, dalla pura espressività sonora alla vera e propria rielaborazione immaginifica, e coglierne il vero significato, amplifica l’attenzione e la sensibilità degli adolescenti per le sonorità ambientali permettendo loro di interiorizzarle, aprendo cosi l’orizzonte sensoriale/ fantastico alla sonorità poetica della natura in una prima e basilare forma di educazione estetica ed ecologica. Riferimenti teorici e metodologici Il presente progetto è stato ideato e maturato dall’insegnante di classe di Educazione Musicale forte di esperienza scolastica e di corsi di studio relativi alla “Didattica della Musica” frequentati presso l’Istituto Musicale Pareggiato “O. Vecchi” di Modena negli anni accademici 1992-1996 Progettazione Per il progetto: “Approfondimento musicale a classi aperte” la progettazione è di scuola. Obbiettivi Acquisire, attraverso l’ascolto guidato e ragionato, una buona comprensione del contenuto musicale nella sua piena descrittività. Comprendere, seguendo con la voce la linea melodica, gli aspetti tecnici della struttura musicale unitamente al messaggio ed al valore intrinseco dell’opera. Consolidare, con l’esecuzione di gruppo, una conoscenza approfondita del codice musicale insieme ad una maggiore consapevolezza degli elementi fondamentali della pratica esecutiva quali: ritmo, dinamica, agogica; il tutto non disgiunto da una “buona” espressività e da una giusta interpretazione dei brani prescelti, analizzandone l’ambito storico, gli aspetti contenutistici nonché la nazionalità dei compositori. Strategie di lavoro Uno dei principali scopi di un insegnamento è quello di “mediare” l’apprendimento in relazione al discente al fine di ottimizzare la conoscenza ed al tempo stesso di svilupparne “anche” l’intelligenza sia musicale che multipla, e riferendosi alle diverse intelligenze (sette per ‘l’esattezza) dello psicologo statunitense Howard Gardner è bene sottolineare che: l’intelligenza musicale, è la capacità di percepire e comprendere i differenti elementi del suo suono (per esempio altezza, durata, timbro, intensità) e le loro relazioni, e la capacità di creare a partire da questi; l’intelligenza spaziale, è la capacità di formarsi un modello mentale dello spazio a tre dimensioni e di mettere in relazione correttamente spazio a tempo; (da”Musica Domani” n°142, pag. 17) Unendo sapientemente le due intelligenze, attraverso un percorso mirato e coinvolgendo emozionalmente gli alunni, si può giungere ad una maturazione dell’insieme nella piena consapevolezza creativo-sonora. Contenuti Ascolto-analisi, seguita da riproduzione strumentale, di due brani appartenenti al periodo romantico i cui musicisti/compositori sono di diverse nazionalità e precisamente: Edvard Grieg, norvegese, “Il Mattino” tratto dal “Peer Gynt” (suite dal balletto ); Bedrich Smetana, boemo, “La Moldava” poema sinfonico del ciclo ”Ma Vlast” (La mia patria). Materiali, strumenti Utilizzo di audiocassette per l’ascolto unitamente alle schede -guida tratte dal libro di testo:”Il Gioco delle Note” di Rosanna Castello, ed. Minerva Italica. Uso del pianoforte per esemplificazioni da parte dell’insegnante e successivamente anche per accompagnare l’esecuzione degli alunni che si sono cimentati al flauto e alla tastiera leggendo la musica su fotocopie riadattate e facilitate per la circostanza. Tempi, Spazi Tempo previsto: un mese con lezioni articolate a cadenza settimanale e precisamente il giovedi alla 1° ora; Spazio: laboratorio musicale interno alla scuola. Dinamiche e realizzazioni interpersonali Particolarmente importante, in questo ambito di interscambio personale è la realizzazione di un sistema aperto e creativo in cui il gruppo classe, di conseguenza ogni relativo componente, abbia la consapevolezza di essere “centro” di competenza trasferibile si evidenzi l’opportunità nonché l’esigenza di “gioco di ruolo” per una valorizzazione degli aspetti più significativi del Quadro Sonoro. Articolazione delle fasi L’argomento è stato sviluppato in 4 lezioni, in ognuna delle quali si sono evidenziate gli aspetti più significativi di tutto il percorso. I° lezione Sono stati sottoposti all’attenzione degli allievi l’ascolto dei due brani che rientrano nel progetto e precisamente: “Il Mattino” di E. Grieg, dal Peer Gynt; ”La Moldava” di B. Smetana, del ciclo La mia partita (Ma Vlast), Nel primo brano “Il Mattino”, risalta la sonorità viva e delicata, al tempo stesso, del flauto alternata a quella più rotonda e calda dell’oboe in un incalzante e suggestivo crescendo degli archi (violoncelli) nella piena descrittività dell’alba in tutti i suoi particolari più significativi: attesa del sorgere del Sole, momento magico in cui per un attimo la natura sembra immobilizzarsi fino alla “Sua” apparizione accompagnata da fremiti di uccellini, fruscio di fronde, così, la ripresa della vita. Nel secondo brano “La Moldava” viene descritto il percorso del fiume dalle sorgenti all’arrivo a Praga presso il castello di Vyserhad. Durante il tragitto è protagonista di diversi eventi: 1. Le sorgenti, descritte inizialmente da due flauti a cui si uniscono i clarinetti per rendere più evidente la sensazione fluttuante fino al significativo timbro degli archi che esprimono il tema della Moldava in tutta la sua pienezza. 2. Caccia nel bosco, i corni evocano la caccia nella foresta boema. 3. Nozze di contadini, i fagotti insieme ai clarinetti, sottolineati degli archi, imitano sapientemente le caratteristiche sonore delle zampogne che eseguono una tema folkloristico ritmato e saltellante. 4. Chiaro di luna, l’espressività dei flauti e dei clarinetti, insieme alla delicatezza dell’arpa, evocano immagini notturne fino allo sfocare delle stesse con la ripresa del tema principale. 5. Rapide di San Giovanni, momento culminante in cui l’orchestra al completo, con un significativo crescendo, descrive l’impetuosità delle onde che s’infrangono fra le rocce. 6. La Moldava nel suo corso largo, il tema principale viene ripreso da tutta l’orchestra nella pienezza significativa del fiume che si avvicina alla capitale. 7. Motivo di Vyserhad, il tema, in questo preciso istante, mentre passa sotto il Castello di Vyserhad, da minore passa alla tonalità maggiore e quasi come conferma dell’importanza storica della città sottolinea il tutto con accenni dell’Inno Nazionale. L’ascolto è stato arricchito anche da nozioni di carattere storico con collegamenti adeguati per una maggiore circolarità dei contenuti. II° lezione Breve riascolto delle due composizioni evidenziando, dal contesto i temi principali di ognuna seguendo gli stessi sugli spartiti appositamente predisposti e con esemplificazioni pratiche al pianoforte dall’insegnante, aprendo il discorso a commenti ed interpretazioni personali. III° lezione In seguito all’ascolto-analisi siamo finalmente giunti al momento più interessante del progetto: concretizzare ciò che è rimasto nell’intimo di ognuno, portare alla luce sensazioni colte durante il risveglio della natura, lo scorrere del fiume. Ciò, però, implica la conoscenza di tutti quegli elementi che il codice musicale prevede. Quindi ci siamo messi immediatamente all’opera: sono stati analizzati i due spartiti nelle singole parti sia tecniche sia espressive terminando lo studio con la lettura ritmica e con l’introduzione vocale dando particolarmente risalto all’aspetto interpretativo. IV° lezione Affrontati i problemi tecnici sull’impostazione strumentale dei brani: “Il Mattino” e “La Moldava” con adeguata postura ed analizzate le caratteristiche timbrico-espressive degli strumenti: flauti diritti e tastiere siamo entrati nell’ambito più interessante ma non per questo meno complesso, l’interpretazione. Come riuscire a descrivere, con i nostri mezzi, tutte quelle sensazioni che sono la natura nella sua perfezione può farlo, o in alternativa un’orchestra di professionisti riesce, comunque, ad avvicinarsi alle intenzioni dei compositori? Forti nell’esecuzione gli allievi si sono immedesimati sui contenuti rappresentativi ed, accompagnati al pianoforte dall’insegnante, hanno reso al meglio la loro interpretazione nel pieno consolidamento delle acquisizioni espressivo-sonore. Condizioni che hanno reso possibile l’esperienza Personale coinvolto II percorso didattico è stato scelto e sviluppato dall’insegnante di educazione musicale. Risorse esterne Non è stata utilizzata alcuna risorsa esterna . Finanziamenti interni/esterni Non è stato richiesto alcun finanziamento. Valutazione Promuovere un attività di tipo laboratoriale incentrata su diversi movimenti: ascolto-analisiesecuzione, e che comunque rientrano nelle “voci” della scheda ministeriale risulta altamente stimolante ad una modalità di valutazione più attenta alla condivisione dei criteri all’interno del gruppo: alla potenzialità dell’operato e alla riflessione di tutto il percorso conducendo il ”gruppo classe” ad un processo di autovalutazione non esclusa da quest’ ultima la valorizzazione degli aspetti emozionali implicati nelle esecuzioni che possiamo tranquillamente tradurre in ”competenze” spendibili ”anche” in altri contesti. Il confronto costante e la collaborazione costruttiva diviene veicolo principale per comunicare a chi ci ascolta non solamente le conoscenze acquisite bensì la ricchezza interiore non disgiunta dalla capacità di apprezzare i valori espressivo-linguistico-contenutistici della musica.