Definizioni scientifiche individuò altresì 3 variabili legate alla impostazione degli autori delle definizioni – Livello di astrattezza e di generalizzazione – Rilievo dato all’intenzionalità dell’atto comunicativo – Associazione della definizione a un valore normativo Definizioni scientifiche La conclusione di Dance fu che, data l’impossibilità di pervenire alla definizione più rigorosa, questi tentativi chiedevano troppo al concetto di comunicazione, forzandolo a compiere un lavoro eccessivo. Siamo di fatto di fronte non ad una singola idea ma a una famiglia di concetti tra loro non riducibili a unità. Fondamenti della comunicazione Definizioni scientifiche George Gerbner Wilbur Schramm La Annenberg School of Communication, 1989, pubblicando un’enciclopedia nell’ambito delle scienze della comunicazione, non include la voce «comunicazione», lasciando all’intera opera il compito di «definire, riflettere, sintetizzare e spiegare il campo (field) in modo accessibile, esaustivo e Fondamenti della comunicazione autorevole». Definizioni scientifiche «Comunicazione è un termine difficile da definire. Quasi tutte le definizioni dicono probabilmente di più sul loro autore che non sulla natura della comunicazione.» Emory A. (Em) Griffin A First Look at Communication Theory McGraw-Hill Inc., 19973. La versione testo di alcuni capitoli (almeno del 2. Talk about Communication) appare sul web nel sito www.afirstlook.com, ove pare sia disponibile anche una versione più completa, con figure, in PDF. Fondamenti della comunicazione Definizioni scientifiche La comunicazione è un processo in cui una persona, mediante l’uso di segni (naturali, universali)/simboli, verbalmente e/o non verbalmente, consapevolmente o non consapevolmente ma intenzionalmente, veicola significato ad un’altra al fine di ottenere un cambiamento. Robert J. Schihl (Regent University, School of Communication and the Arts, Virginia) www.regent.edu/acad/schcom/phd/com707/def_com.html La mia definizione è decisamente orientata sull’emittente. Io assegno grande valore all’intenzionalità: cioè si ha vera comunicazione (true communication) solo quando il significato creato o ricevuto è quello che l’emittente intendeva. Se il mio significato non è stato veicolato, io dubito che ci sia stata comunicazione. È stato implicato il linguaggio, delle parole sono trascorse, ma non un atto di comunicazione. Puntualmente Schihl conclude con il richiamo all’etimologia del termine a alle consonanze col valore assegnato dalla teologia cristiana ai valori “comunitari” Definizioni scientifiche specializzazione del lavoro scientifico affermazione di un sapere “parcellizzato”, alieno dalle grandi sintesi razionalità rispetto ai mezzi (Weber), incapace di legittimare i propri obiettivi (demandati alla sfera alternativa dei “valori”) la scienza finisce per annegare nel mare dell’oggettività e perdere lo sguardo “panoramico” sulla realtà Fondamenti della comunicazione Definizioni scientifiche Qualcosa di simile accade nell’arte “cubista”. Gli occhi e i nasi storti di Picasso non vengono da un’imperizia nel disegno o da un espediente per essere grandi artisti senza talento, ma dal tentativo di svolgere su una tela bidimesionale un discorso tridimensionale. Egli metteva insieme davanti e dietro, profilo e prospetto dei volti, per rappresentare una realtà nuova e complessa, lasciando spazio alla visione e all’interpretazione dello spettatore, più che alla raffigurazione realistica che copia la realtà e prestabilisce ciò che lo spettatore deve vedere. Pablo Picasso Portrait of Francoise, (olio su tela, 1949) Fondamenti della comunicazione Definizioni scientifiche Già gli impressionisti pensavano che il compito dell’artista non fosse più quello di rappresentare la realtà con un criterio naturalistico di verosimiglianza, ma piuttosto quello di restituire il punto di vista e il modo di percepirla, cioè l’“impressione” che essa suscitava, per favorire sensazioni soggettive e personali nell’osservatore, con atteggiamento apertamente provocatorio rispetto all’arte classica, accademica e pompier. Claude Monet Stagno delle ninfee, armonia in verde (olio su tela, 1899, Musée d'Orsay, Parigi) Fondamenti della comunicazione Definizioni scientifiche Se vivessimo in un palazzo di cui si può vedere solo una piccola parte, solo alcune stanze, senza conoscere nulla dell’insieme architettonico che lo configura, della struttura che lo sorregge, del paesaggio che lo contiene, se avessimo solo assaggi, approcci limitati, come accade per la comunicazione, saremmo costretti a lavorare su schemi e mappe. Definizioni scientifiche Bisogna ripercorrere alcuni itinerari della scienza e della cultura del ’900, per trovare le ispirazioni e i vincoli che sulle macerie del positivismo ottocentesco - hanno prodotto – La possibilità di ragionare per centri di interesse comune, piuttosto che per rigide articolazioni disciplinari, – la disponibilità a rincorrere la realtà sin nelle pieghe dell’effimero anziché barricarsi nella cittadella del sapere, sulle vette dei massimi sistemi, – la predilezione per le architetture scientifiche composite e flessibili rispetto a costruzioni rigorose e severe che sembrano voler sottomettere quelle realtà che dovrebbero solo spiegare e che minacciano crolli irreparabili non appena se ne corroda una giuntura. Sono queste le principali condizioni che permettono la nascita del concetto moderno di comunicazione. Fondamenti della comunicazione Definizioni scientifiche Per quanto riguarda la possibilità di ragionare per centri di interesse comune, nell’800 il consesso scientifico obbligava a fondare una scienza per ogni nuovo oggetto emerso o a proposito della scoperta di un nuovo contesto entro cui collocare un oggetto già noto. Per questo Freud passò buona parte della sua vita a cercare una base scientifica per la psicanalisi, soffrendo per l’incapacità di farne una scienza esatta. La stessa sorte toccò a De Saussure, il linguista che nel corso delle sue lezioni parigine introducendo le nuove nozioni di segno, significato e significante, sentiva la necessità di una nuova disciplina che avrebbe voluto chiamare semiologia. Definizioni scientifiche La cultura del ’900 è punteggiata di scuole e circoli, quali quelli di Vienna (epistemologico) o di Praga (linguistico), ossia luoghi in cui gruppi di studiosi di discipline affini si riunivano per favorire il dibattito ed il progresso della scienza, come per lungo tempo era avvenuto nell’ambito delle scienze esatte. Lo scambio nella comunità scientifica smette in quell’epoca di essere pontificale. Diminuisce il prestigio del singolo grande pensatore (Hegel, Kierkegaard, Schopenhauer). A partire dal ’900 gli scienziati cominciano a lavorare in gruppo, attivando il ragionare per centri di interesse comune. Definizioni scientifiche In quest’ottica la diffusione della comunicazione, il sapere e la cultura smettono d’essere questioni di coscienza (spirituali e individuali) e diventano anche problemi scientifici, alla cui soluzione possono lavorare gruppi di “specialisti”. I dilemmi del mondo contemporaneo cominciano ad essere percepiti come complessi, a richiedere un approccio multidimensionale. Ciò vale anche per la comunicazione, che diventa un oggetto sempre più intricato, con l’invenzione della riproduzione e della trasmissione a distanza della voce e dell’immagine. Mentre l’oggetto diventa più complesso, viene anche percepito come più articolato. Definizioni scientifiche Inoltre, la comunicazione sino all’800 coincideva con il linguaggio. La comunicazione senza senso, inconscia o inconsapevole, non era oggetto di indagine perché non produceva significati certificati. Solo con Freud si attribuisce valore al lapsus, al sogno, a ciò che è comunicato dal subconscio, un senso addirittura maggiore rispetto alla comunicazione “consapevole”, il cui significato è in buona parte determinato dal contesto sociale. Cambia il modo di guardare la comunicazione: comincia ad essere rilevante non solo la comunicazione seria, strutturata, controllata, che serva a qualcosa o che abbia uno scopo sociale, comincia a contare, invece, tutto ciò che ci circonda e ciò che è personale. La Società della Comunicazione Oggi spesso si parla di Il dizionario Società della comunicazione E altrettanto spesso si dice che tutto è comunicazione In realtà, consultando i differenti dizionari della lingua italiana nel corso del tempo ci si rende conto del crescente spazio che indubbiamente la comunicazione ha assunto Fondamenti della comunicazione La Società della Comunicazione Nell’età post-industriale la "finitezza" di sempre, che ci opprimeva e ci imponeva la sua legge, si infrange. A portata degli uomini si trova finalmente la risorsa infinita, l’unica: l’informazione, la conoscenza, l’intelligenza. Jean-Jacques Servan-Schreiber, "Le Défi Mondial", 1980 Fondamenti della comunicazione La Società della Comunicazione Nel mondo in cui viviamo l’elemento fondamentale non sono più le risorse o gli strumenti produttivi, ma l’informazione, il pensiero umano. Ciò che conta non è più il possesso delle risorse, né delle macchine per trasformarle ma la conoscenza. Il potere è nelle mani di chi ha maggiori conoscenze, o può controllare il flusso delle informazioni. Alvin Toffler, The Third Wave, («La terza ondata»), W. Morrow & Co, Inc, 1980. Fondamenti della comunicazione La Società della Comunicazione La fortuna travolgente del concetto di comunicazione può rappresentare il più grande pericolo per la sua “tenuta” e per la sua capacità interpretativa. In situazioni di condivisione quasi universale di un’idea, si rischia costantemente di svuotare di contenuti il concetto, accrescendo l’adesione superficiale e “di maniera”. Si sviluppa, così, un concetto di comunicazione moderno, allargato, una specie di “pancomunicazionismo”, secondo cui tutto è comunicazione. Somiglianza con il pan-culturalismo Importanza della Comunicazione ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Paul Watzlawick e la “Scuola di Palo Alto” La “Scuola di Palo Alto” ha utilizzato le teorie della comunicazione, in particolare della pragmatica, come sfondo teorico per il lavoro psicoterapeutico. Gli assiomi della comunicazione sono “alcune proprietà semplici della comunicazione che hanno fondamentali implicazioni interpersonali” P. Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, trad. it. Astrolabio, Roma, 1971 Importanza della Comunicazione 1 “Non si può non comunicare” Chiunque si trovi in una situazione sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, indipendentemente dalla propria intenzionalità, dall’efficacia dell’atto comunicativo o dalla comprensione reciproca. Fondamenti della comunicazione Importanza della Comunicazione Il comportamento non ha un suo opposto. Non esiste qualcosa che sia un non comportamento o, per dirla anche più semplicemente, non è possibile non avere un comportamento. Ora se si accetta che l’intero comportamento in una situazione di interazione ha valore di messaggio, vale a dire è comunicazione, ne consegue che comunque ci si sforzi non si può non comunicare. (Watzlawick 1967) Fondamenti della comunicazione Importanza della Comunicazione "L’uomo che guarda fisso davanti a sé mentre fa colazione in una tavola calda affollata , o il passeggero d’aereo che siede con gli occhi chiusi, stanno entrambi comunicando che non vogliono parlare con nessuno né vogliono si rivolga loro la parola, e i vicini di solito afferrano il messaggio e rispondono lasciandoli in pace” E. Degas, L’absinthe, 1876 P. Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Studio dei modelli interattivi delle patologie e dei paradossi, Roma, Astrolabio, 1971. Fondamenti della comunicazione Importanza della Comunicazione Un’altra causa che contribuisce a generare l’idea moderna di comunicazione è la disponibilità a seguire la realtà anche nelle pieghe dell’effimero. Così, per avere un’idea moderna di comunicazione, bisogna inseguire la realtà, anche quella insignificante o poco importante. Molti studi di comunicazione hanno analizzato argomenti apparentemente provocatori, pescando nella produzione culturale di massa, dimostrando una diversa disponibilità dello scienziato moderno nei confronti degli oggetti di indagine delle discipline scientifiche. 4. Definizioni Prof. Giovambattista Fatelli Il significato attuale Non è possibile attribuire un significato univoco al termine comunicazione È, tuttavia, legittimo operare una distinzione tra: Concezioni generali e Definizioni Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 1. Comunicazione come trasferimento di risorse Trasferimento di una proprietà, di una risorsa o di uno stato da un soggetto a un altro Qualcosa veicola qualcosa, ottenendo una trasformazione nell’ambiente circostante M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione McQuail Teorie degli addetti ai lavori Teorie normative Teorie del senso comune Diversi percorsi di definizione della comunicazione, direzioni non gerarchizzabili, dotate ciascuna di proprie specificità Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 1. Comunicazione come trasferimento di risorse Si tratta di una definizione semplice che descrive una serie vastissima di fenomeni N.B. Una definizione ancor più elementare di questa potrebbe essere data esclusivamente dalla comunicazione come contatto M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 2. Comunicazione come influenza Comportamento di un essere vivente che ne influenza un altro (C.F. Hockett, Origin of Speech, 1960) Qualunque emissione di un segnale da parte di un organismo che ne influenza un altro M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 2. Comunicazione come influenza Definizione improntata ad un’impostazione biologica Può comprendere sia un soggetto che ne influenza un altro che una cellula che ne contamina un’altra Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 3. Comunicazione come scambio di valori Scambio di valori sociali condotto secondo determinate regole Non si tratta di uno scambio libero, ma di un processo condotto secondo precisi criteri M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 3. Comunicazione come scambio di valori Definizione derivante dall’antropologia strutturalista, secondo cui la società funziona secondo criteri generali che regolano gli scambi tra le persone In questo modo, la società mantiene il proprio equilibrio, perpetuando la sua struttura nel tempo Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 3. Comunicazione come scambio di valori Lo scambio di valori sociali, dunque, non dipende né dalla volontà né dalla consapevolezza dei singoli individui Si tratta essenzialmente di un processo implicito al fare parte della società Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione Comunicazione come scambio All’azione sulle cose (trasformazione della natura) corrisponde l’asse della produzione; all’azione sugli altri uomini, creatrice di relazioni intersoggettive, fondatrici della società, corrisponde l’asse della comunicazione. (Greimas & Courtés 1979) Fondamenti della comunicazione La comunicazione come scambio di valori In Les Structures élémentaires de la parenté, Claude Lévi-Strauss ha dimostrato quanto gli scambi cerimoniali di regali - come pure gli scambi di donne - siano inseriti nella vita economica di una comunità e indispensabili al mantenimento della coesione sociale del gruppo. Infatti, le regole della parentela e del matrimonio servono ad assicurare la comunicazione delle donne tra i gruppi, come le regole economiche servono ad assicurare la comunicazione dei beni e dei servizi e le regole linguistiche la comunicazione dei messaggi. L'antropologia, dunque, è per Lévi-Strauss «analisi delle strutture» Fondamenti della comunicazione Interazione e comunicazione rosengren Per poter individuare con chiarezza le caratteristiche distintive della comunicazione umana è necessario partire da una definizione di base (comune anche agli animali e alle piante): quella di interazione. L’interazione come influenza reciproca si realizza quando alcuni dei processi di A (compreso il comportamento) cambiano come risultato di alcuni processi di B (compreso il comportamento), e viceversa, in almeno un ciclo completo e spesso in più di uno. Fondamenti della comunicazione Interazione e comunicazione rosengren La prima condizione che si innesta sul concetto di interazione, restringendo l’ambito di applicazione della definizione all’essere umano è la consapevolezza. Quando gli esseri umani comunicano, sanno che lo stanno facendo. In più, noi sappiamo che l’altro sa. L’intersoggettività, dunque, è un’altra variabile caratteristica della comunicazione umana. Fondamenti della comunicazione Interazione e comunicazione rosengren Un’altra condizione tipica della comunicazione umana è l’intenzionalità. Quando comunichiamo, lo facciamo più o meno di proposito. L’individuo è consapevole delle azioni e dei comportamenti Sì Comunicazione come Sì azione L’azione/comportamento è intenzionale Comportamenti fisici, quali arrossire, No balbettare, tremare etc. Fondamenti della comunicazione No Comunicazione come azione inconsapevole Comportamenti fisici inconsapevoli (ad es. piccoli cambiamenti nell’espressione etc) Definizioni della comunicazione 4. Comunicazione come trasmissione Trasferimento di informazioni da un soggetto a un altro per mezzo di veicoli di varia natura Passaggio di nozioni, di qualsiasi genere, attraverso l’uso di mezzi, di qualsiasi genere, da un soggetto ad un altro M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Definizioni della comunicazione 4. Comunicazione come trasmissione Definizione alla base della teoria matematica dell’informazione e del modello di Shannon e Weaver In essa non riveste alcuna importanza né il ruolo dell’emittente né quello del destinatario L’unica cosa che realmente conta è che una particolare informazione che parte da un punto iniziale A giunga, il più correttamente possibile, ad un punto finale B Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 5. Comunicazione come condivisione Condivisione, fra due o più soggetti, di un medesimo significato Attraverso un processo comunicativo è possibile giungere ad una condivisione di significato e, dunque, ad una comprensione reciproca M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 5. Comunicazione come condivisione Tale definizione punta la sua attenzione più che sulla trasmissione del messaggio sulla sua comprensione Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 6. Comunicazione come Relazione sociale Formazione di un’unità sociale a partire da individui singoli, mediante l’uso di un linguaggio o di segni (Collins Cherry, On Human Communications, 1957) Il processo comunicativo permette di creare legami sociali tra persone attraverso la condivisione di valori ed il coinvolgimento M. Morcellini, G. Fatelli, Le scienze della comunicazione.Modelli e percorsi disciplinari, Carocci, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione 6. Comunicazione come Relazione sociale Lo strumento tramite cui ciò è possibile non è un mezzo tecnologico, ma è il linguaggio Tale definizione, dunque, si basa sull’innata attitudine dell’uomo alla socialità e sulla sua capacità di produrre significati simbolici e complessi Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione Comunicazione come inferenza Il messaggio non viene interpretato per l’informazione linguistica pura che esso porta con sé ma per quel che permette di capire sulla base delle conoscenze possedute rispetto a sé e all’altro. Comunicare significa contribuire a mutare lo spazio cognitivo dell’altro. U.Volli, Il libro della comunicazione, Il Saggiatore, Milano, 1994 Fondamenti della comunicazione Definizioni della comunicazione Comunicazione come ermeneutica Interpretazione, mis-lettura, decodifica aberrante U.Volli, Il libro della comunicazione, Il Saggiatore, Milano, 1994 Fondamenti della comunicazione 6. Modelli Prof. Giovambattista Fatelli Fondamenti della comunicazione Modello Modello s.m. 1. L’oggetto o il termine atto a fornire un conveniente schema di punti di riferimento ai fini della riproduzione o dell’imitazione, talvolta dell’emulazione: copiare fedelmente il m.; il Petrarca è stato per lungo tempo il m. preferito dei poeti d’amore; con funzione attributiva: uno scolaro m. # La persona che posa davanti … Fondamenti della comunicazione G. Devoto, C.G. Oli Nuovo vocabolario illustrato della lingua italiana, Milano, Selezione dal Reader’s Digest, 1987 Ia edizione I modelli della Comunicazione In generale è possibile operare una distinzione fondamentale relativa ai differenti tipi di modelli modelli lineari modelli circolari Fondamenti della comunicazione Domande sui modelli 1. A quale paradigma della comunicazione appartiene? 2. È presente il feedback? 3. Quali sono elementi della comunicazione presenti nel modello? 4. Quali sono le loro caratteristiche? Fondamenti della comunicazione