MODELLI TEORICI E SPECIFICITA’ DEGLI INTERVENTI TERAPEUTICI-RIABILITATIVI www.slidetube.it UNA PROFESSIONALITA’ EMERGENTE: IL TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA • La Riabilitazione Psichiatrica vede il coinvolgimento di professionalità diverse. • Ogni specificità professionale mette a fuoco un particolare diverso. • Una professionalità emergente è il Tecnico della Riabilitazione Psichiatrica (TRP), la cui attività professionale è regolamentata dal Decreto n°182 del 29 marzo 2001. www.slidetube.it IL TECNICO DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA: • Opera su 4 livelli: • 1. Intrattenimento; • 2. Socializzazione; • 3. Riabilitazione propriamente detta; • 4. Reinserimento sociale. • Lavora con 3 strumenti essenziali: • 1. Empatia; • 2. Gioco; • 3. Funzione psicopedagogica. Un altro strumento fondamentale è l’intervista semistrutturata VADO ( Valutazione delle Abilità Definizione degli Obiettivi) www.slidetube.it INTRODUZIONE AI MODELLI... • La Riabilitazione Psichiatrica si riferisce al campo di azioni e interventi volti ad alleviare le menomazioni, le disabilita’ e gli handicap negli individui con disturbi mentali e a migliorare, nei limiti del possibile, la loro vita. • Ogni intervento di Riabilitazione Psichiatrica poggia le proprie basi su alcuni assunti che prescindono dallo specifico delle differenti teorie e prassi riabilitative. • All’interno del campo riabilitativo sono presenti diverse modalità teoriche di approccio al paziente e modelli applicativi diversificati. www.slidetube.it MODELLI TEORICI • MODELLO PSICOANALITICO; • MODELLO COGNITIVOCOMPORTAMENTALE; • MODELLO SISTEMICO-RELAZIONALE; • MODELLO ANALITICO-TRANSAZIONALE; • MODELLO DELLA GESTALT. www.slidetube.it MODELLO PSICOANALITICO • Gli esseri umani sono motivati all’azione di istinti e pulsioni che procedono al di fuori del livello di consapevolezza e difficilmente accessibili a livello cognitivo. • I concetti di “INCONSCIO”, “PRECONSCIO”, “COSCIENZA” e di “ES”, “IO” e “SUPER-IO” sono atti a spiegare la struttura e l’organizzazione psichica di un soggetto, sia dal punto di vista evolutivo sia psicopatologico. • Il punto fondamentale di tale modello è che le pulsioni sono presenti come sollecitazioni erotiche che diventano fonte di piacere e/o frustrazione con relative conseguenze nello sviluppo psicosessuale della persona. www.slidetube.it MODELLO PSICOANALITICO • Meccanismi di tipo nevrotico: • • • • • • • • Sublimazione; Razionalizzazione; Rimozione; Conversione; Spostamento; Formazione reattiva; Regressione; Negazione. • Meccanismi di tipo psicotico: • Scissione; • Proiezione. Tutti gli individui utilizzano tali strumenti che hanno lo scopo di proteggere da situazioni minacciose, sono specifici di ogni tipo di personalità e possono divenire indice di patologia: MECCANISMI DI DIFESA. www.slidetube.it MODELLO PSICOANALITICO • Disagio psichico come espressione di esperienze infantili vissute come traumatiche, che hanno causato deficit nella struttura di personalità. • La teoria psicoanalitica ha lo scopo di svelate conflitti, angosce, vissuti rimossi e inconsci che dominano il soggetto impedendogli di vivere liberamente la sua vita. • Il trattamento psicoanalitico utilizza tecniche molteplici: • ALLEANZA TERAPEUTICA; • LIBERE ASSOCIAZIONI; • INTERPRETAZIONE; • ANALISI DEL TRANSFERT. www.slidetube.it MODELLO COGNITIVOCOMPORTAMENTALE • Nasce dall’integrazione di 2 modelli diversi: Modello del comportamentismo Modello della psicologia cognitiva Disagio psichico attribuibile ad un modo distorto di interpretare gli eventi. La terapia cognitivo- comportamentale ha lo scopo di scoprire e correggere gli elementi di conoscenza che l’uomo ha su di sé e sugli altri che indirizzano e regolano le sue emozioni e comportamenti anormali. La condizione patologica nasce dall’attribuzione erronea di significati e valori alle proprie esperienze di vita. www.slidetube.it MODELLO COGNITIVOCOMPORTAMENTALE • Il trattamento cognitivo- comportamentale prevede: Tecniche comportamentali Tecniche di controllo dello stimolo: - Desensibilizzazione sistematica; - Controcondizionamento avversivo; - Shaping e Modeling; - Chaining, Prompting, Fading. Tecniche cognitive Tecniche di rispostarinforzo: - Token economy; - Costo della risposta; - Time- out. www.slidetube.it - Terapia razionale emotiva (RET); - Terapia cognitiva di Beck; - Ristrutturazione cognitiva; - Role-play; - Tecniche di rilassamento: • training di rilassamento progressivo, • training autogeno; • biofeedback , ipnosi. MODELLO COGNITIVOCOMPORTAMENTALE • L’approccio cognitivo- comportamentale alla psicosi inizia negli anni 90 e si muove nel paradigma dello stressvulnerabilità. Gestione complessiva del paziente psicotico. Aspetto psicoterapico. Obiettivo: ampliare i gradi di libertà del sistema del paziente consentendogli di riattivare il processo di cambiamento. www.slidetube.it MODELLO SISTEMICO- RELAZIONALE • Si fonda sui concetti della TEORIA DEI SISTEMI: si propone di individuare e comprendere le regole strutturali e funzionali che possono essere considerate valide per la descrizione di ogni sistema. • Per comprendere i comportamenti umani è indispensabile studiarli in funzione della dinamica interattiva e del contesto nel quale si originano. • A livello clinico, il disturbo psichico deve essere studiato nelle relazioni fra le persone, piuttosto che all’interno di un singolo soggetto. www.slidetube.it MODELLO SISTEMICO- RELAZIONALE • La famiglia viene definita come “SISTEMA FAMIGLIA”:insieme di unità legate da relazioni significative in continuo interscambio con l’ambiente sociale. • Secondo il gruppo di Palo Alto famiglia come TOTALITA’ anziché come agglomerato do individui. • TEORIA DELLA FAMIGLIA DI PALO ALTO: OMEOSTASI:sistema di regole insite in ogni famiglia che hanno la funzione di mantenere intatto l’equilibrio del sistema. DOPPIO LEGAME: sequenza comunicativa contraddittoria che crea una relazione interpersonale molto disturbata. www.slidetube.it MODELLO SISTEMICO- RELAZIONALE • La terapia della famiglia ha lo scopo di attivare modelli relazionali che possano esprimere nuove risorse e potenzialità terapeutiche da permettere al paziente di riappropriarsi delle sue capacità di auto- determinazione. • E’ indicata: • 1. Quando si verificano crisi familiari che interessano tutti i membri del sistema famiglia; • 2. Disarmonia coniugale o sessuale; • 3. Conflitti di valore o generazionali. www.slidetube.it www.slidetube.it MODELLO SISTEMICO- RELAZIONALE • Il terapista sistemico: • 1. REATTORE: si limita a reagire ai problemi man mano che sorgono; • 2. ANIMATORE: programma e organizza le procedure, assegna i compiti a casa. • Il trattamento sistemico- relazionale: • PRESCRIZIONE: assegnazione di un compito che coinvolge tutta la famiglia durante la seduta oppure a casa. PRESCRIZIONE RISTRUTTURANTE: modifica gli schemi relazionali abituali della famiglia utilizzando energie presenti nel sistema familiare. PRESCRIZIONE PARADOSSALE: fondata sul paradosso della prescrizione del sintomo. MODELLO ANALITICOTRANSAZIONALE • Ha origine negli anni 60-70 negli Stati Uniti ad opera di Eric Berne. • E’ una teoria psicologica che studia l’individuo all’interno dell’ambiente in cui vive attraverso i comportamenti che manifesta. • L’Analisi Transazionale scompone la struttura della personalità in 3 elementi, ognuno di questi stati si esprime ed entra in relazione con gli altri nelle diverse situazioni in cui veniamo a trovarci: • 1. GENITORE; • 2. ADULTO; • 3. BAMBINO. www.slidetube.it MODELLO ANALITICOTRANSAZIONALE • Dopo la definizione di un’alleanza terapeutica il trattamento prevede il rinforzo dei confini dell’Io mediante tecniche di: • 1. De- contaminazione; • 2. Chiarificazione; • 3. Rinforzo dei confini degli stati dell’IO; ILLUSTRAZIONE • 4. Riorientamento. • Nella fase di riallineamento si interviene con l’uso di: CONFERMA • 1. Interrogazione; • 2. Specificazione; • 3. Confrontazione; • 4. Spiegazione. www.slidetube.it MODELLO ANALITICOTRANSAZIONALE • L’intervento mira ad aumentare la consapevolezza per poter utilizzare una vasta gamma di opzioni per ogni evento decisionale dell’esistenza. • Il cambiamento è il prodotto dell’interazione di 3 fattori: • 1. Cambiamento immaginato, auspicato dall’operatore; • 2. Cambiamento richiesto, desiderato dal paziente; • 3. Cambiamento realizzabile, tenendo presente l’operatore, il paziente, il contesto ambientale e la loro interazione reciproca. www.slidetube.it MODELLO DELLA GESTALT • Ogni individuo trasferisce in ogni situazione della vita quotidiana i suoi bisogni, concentrandosi solo su una parte della sua esperienza. • Disagio psichico come conseguenza di una vita priva di autenticità in cui un soggetto cerca di essere ciò che non è. • Il paradigma teorico pone al centro dell’indagine conoscitiva e della pratica clinica l’Organismo umano (O) nella sua relazione con l’Ambiente (A). Vengono messi in luce la relazione O/A, il luogo in cui tale interazione avviene, ossia il confine tra O e A, definito “confine di contatto” crescita dell’organismo. • La mancanza di un confine di contatto è l’elemento saliente dell’esperienza psicotica. www.slidetube.it MODELLO DELLA GESTALT • • • • • • • • • • La terapia della Gestalt si estrinseca mediante 3 elementi: 1. Consapevolezza; 2. Contatto; 3. Esperimento. Le strategie operative si basano su 2 aspetti: 1. Modello operativo centrato sul soggetto che stimola le funzioni cognitive comportamentali individuali; 2. “Milieu Therapy” pone l’attenzione sull’ambiente, sui presupposti teorici della teoria dell’attaccamento di Bowlby, sulla teoria della vulnerabilità individuale. Due tecniche praticate nell’ambito della terapia: 1. Assunzione di ruoli; 2. Esercizio della sedia vuota. www.slidetube.it MODELLI DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA E PSICOSOCIALE • MODELLO DI CIOMPI reinserimento nella normale vita sociale e lavorativa; • MODELLO DI SPIVAK contrastare il cammino del paziente verso la cronicizzazione della patologia psichiatrica; • MODELLI PSICOEDUCATIVI (FALLOON) aumentare la consapevolezza dei familiari sulla patologia, diminuire l’Emotività Espressa, ridurre le ricadute. www.slidetube.it SOCIAL SKILLS TRAINING (PARTE TEORICA) • Sono stati ispirati negli Stati Uniti da Anthony, Liberman, Farkas, Bellack, Wallace. • Si tratta di modelli di derivazione comportamentista, finalizzati al rinforzo delle performance di abilità sociali. Integrano i fattori psicologici e sociali con quelli biologici per spiegare il disturbo psichiatrico, dall’esordio, al decorso, all’esito. • Il modello comprende 4 elementi: • 1. Stress; • 2. Vulnerabilità; • 3. Coping; • 4. Competenza. www.slidetube.it SOCIAL SKILLS TRAINING (PARTE TEORICA) • Il modello di intervento di Social Skills Training si compone di: • 1. Dimostrazione dell’uso appropriato delle abilità target; • 2. Role- playing del paziente nelle situazioni interpersonali; • 3. Azioni di feed-back correttivo; • 4. Rinforzo. • La tecnica maggiormente rivolta ai pazienti è il PROBLEM SOLVING. www.slidetube.it SOCIAL SKILLS TRAINING (Guida Pratica) • Il training di abilità sociali utilizza 5 principi tratti dalla teoria dell’apprendimento sociale: • • • • • 1. 2. 3. 4. 5. MODELING; RINFORZO; SHAPING; AUTOMATIZZAZIONE; GENERALIZZAZIONE. • Troviamo 4 differenti strategie di insegnamento per aiutare i membri del gruppo ad imparare le abilità: • • • • 1. 2. 3. 4. MODELING SUPPLEMENTARE; MODELING DISCRIMINATIVO; COACHING ( ALLENAMENTO GUIDATO); PROMPTING ( USO DI SUGGERIMENTI NON VERBALI). • SCOPO: mettere i pazienti in grado di comunicare in modo efficace nelle interazioni quotidiane. www.slidetube.it SOCIAL SKILLS TRAINING (GUIDA PRATICA) • Il training utilizza una procedura distinguibile in diverse fasi: • • • • • • • • • • 1. Stabilire il razionale per l’apprendimento di un’abilità; 2. Discutere i passi che compongono l’abilità; 3. Modellare l’attività all’interno del gioco di ruolo; 4. Discutere il gioco di ruolo con i partecipanti; 5. Coinvolgere un membro del gruppo in un gioco di ruolo nella stessa situazione; 6. Fornire un feed-back correttivo; 7. Coinvolgere il paziente in un altro gioco di ruolo della stessa situazione; 8. Fornire ulteriori feed-back positivi e correttivi; 9. Se si lavora con un gruppo coinvolgere altri pazienti; 10. Assegnare compiti a casa per esercitarsi nell’utilizzo delle abilità. www.slidetube.it SOCIAL SKILLS TRAINING (GUIDA PRATICA) • Per l’insegnamento delle abilità i conduttori possono servirsi di “SCHEDE DI ABILITA’ SOCIALI” che possono adattarsi alle specifiche necessità del paziente. • In ogni scheda sono presenti 5 sezioni: • 1. Nome dell’abilità ( abilità di Gestione dei Conflitti); • 2. Abilità sociali specifiche coinvolte ( Compromesso e Negoziare); • 3. Finalità che si intende raggiungere tramite l’insegnamento dell’abilità specifica; • 4. Passi di cui si compone l’abilità stessa; • 5. Esempi di situazione che i conduttori possono utilizzare nel modeling e nell’organizzare un gioco di ruolo. www.slidetube.it CONCLUDENDO... • Il tecnico della Riabilitazione Psichiatrica deve dimostrare le proprie competenze e abilità derivanti dall’insieme delle nozioni teoriche e pratiche acquisite durante gli anni di formazione universitaria. • E’ importante tenere presenti 2 aspetti fondamentali: • 1. Quello che si comprende dal paziente; • 2. Quello che ogni operatore ha compreso della propria teoria di riferimento e della pratica professionale. • Nel momento in cui le diverse professionalità dovranno scontrarsi con alcuni problemi relativi al paziente, è indispensabile che ogni figura terapeutica sia in grado di richiamare alla mente i principi professionali e i diversi modelli teorici per applicarli al contesto del singolo paziente. www.slidetube.it