Progetti di sviluppo delle Lauree Magistrali Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle professioni Sanitarie Prof Adriano Ferrari Presidente commissione nazionale Lauree in Fisioterapia Orientamenti generali A 10 anni dall’attivazione delle Lauree Magistrali per le quattro classi delle Professioni Sanitarie, la richiesta dei neolaureati di oggi non è più indirizzata solo verso i ruoli della dirigenza, ma fortemente orientata in senso disciplinare e culturale E’ necessario affiancare alle attuali Lauree Magistrali orientate al management, alla didattica ed alla ricerca, nuovi indirizzi capaci di intercettare i bisogni di sviluppo di alcune professioni, completandole, perfezionandole e riattualizzandole Sembra comunque conveniente mantenere lo sviluppo verticale della Laurea Magistrale in quanto unica via di accesso al Dottorato di Ricerca (PhD) e ai ‘Master’ di secondo livello Orientamenti generali Il bisogno di modificare l’attuale assetto della Laurea Magistrale non investe omogeneamente tutte le professioni sanitarie. Le professioni che hanno un profilo più definito nella propria laurea triennale sentono meno il bisogno di rivedere la relativa Laurea Magistrale La possibilità di rinnovare la Laurea Magistrale dovrà implicare una coerente revisione della struttura degli attuali ‘Master’ di primo e di secondo livello Per l’accesso ai ruoli della dirigenza, occorre risolvere positivamente il conflitto che penalizza il possesso della Laurea Magistrale nei confronti del ‘Master’ di Coordinamento Orientamenti generali Occorre tenere in evidenza la complessità crescente della domanda dei Servizi Sanitari che da un lato esige abilitazioni professionali flessibili e non vincolate da rigide specializzazioni, e dall’altro chiede la disponibilità di competenze sempre più specialistiche (vedi i documenti della Conferenza Stato-Regioni) E’ necessario che i docenti dei settori scientifico- disciplinariprofessionalizzanti, oltre alle competenze didattiche e pedagogiche (cioè al come insegnare), acquistino competenze avanzate in ambito clinico-assistenziale-riabilitativo-tecnico (cioè relative al cosa insegnare) Riferimenti normativi – Conferimento incarichi di attività didattica a personale esterno Art. 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Incarichi individuali conferiti dalle pubbliche amministrazioni. «Per esigenze cui non possono far fronte con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche possono conferire incarichi individuali, […] ad esperti di particolare e comprovata specializzazione anche universitaria, […]. Si prescinde dal requisito della comprovata specializzazione […] per attività che: a) debbano essere svolte da professionisti iscritti in ordini o albi b) o con soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo, dei mestieri artigianali o dell'attività informatica c) nonché a supporto dell'attività didattica e di ricerca, per i servizi di orientamento […] purché senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ferma restando la necessità di accertare la maturata esperienza nel settore.» Circolare funzione pubblica prot. N. 202/4 del 20.01.2014 Nella circolare si specifica che, pur restando attuale il requisito minimo della laurea specialistica/magistrale, in via di interpretazione, la laurea triennale è valida come requisito minimo, purché sia integrata da un titolo di specializzazione previsto dall'ordinamento universitario di riferimento Requisiti per la docenza non universitaria per le Professioni Sanitarie dal Parere ANVUR n. 14 del 18.01.2011 • TITOLARITA’ DI INSEGNAMENTO NELLA DISCIPLINA PROFESSIONALIZZANTE: - Possesso della LAUREA di PRIMO LIVELLO o titolo equipollente - Possesso di LAUREA MAGISTRALE - ESPERIENZA PROFESSIONALE; - ESPERIENZA DIDATTICA IN CORSI UNIVERSITARI - Altri titoli post lauream inerenti il profilo professionale di riferimento e coerenti con l’insegnamento richiesto (quali MASTER e perfezionamenti in area clinica e/o organizzativa); - PUBBLICAZIONI SPECIFICHE riferibili al SSD e coerenti con la disciplina . Conferenza Permanente delle Lauree delle professioni Sanitarie 2012 • • DEROGA fino all’anno accademico 2017/18 alla necessità per i docenti appartenenti al SSN di «mettersi in regola» rispetto al possesso della Laurea Magistrale Problema della prossima NON UTILIZZABILITA’ di un CORPO DOCENTE ‘ESPERTO’ se in possesso della sola Laurea di primo livello (o Diploma equipollente) Laurea Magistrale Situazione attuale Proposta per il futuro Laurea magistrale di classe Laurea magistrale disciplinare • management • didattica • ricerca • impiego professionale • didattica • ricerca Laurea triennale abilitante alla professione Proposte per la quarta classe (L-SNT 4) delle lauree in PROFESSIONI SANITARIE della PREVENZIONE (Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Assistente sanitario) Al momento non sono maturate proposte di modifiche della Laurea Magistrale Proposte per la terza classe (L-SNT 3) delle PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE (T. audiometrista, T. laboratorio biomedico, T. radiologia medica, T. neurofisiopatologia, T. ortopedico, T. audioprotesista, T. fisiopatologia circolatoria) L’attuale struttura basata su: Corso di Laurea triennale abilitante ‘Master’ di primo livello speso su aree specialistiche (già identificate o ancora da definire da parte dell’Osservatorio MIUR) Laurea Magistrale di classe rappresenta un’offerta ritenuta ancora adeguata e pertinente Proposte per la prima classe (L-SNT 1) (Lauree in professioni sanitarie INFERMIERISTICHE e professione sanitaria OSTETRICA/O) Proposte per Infermieristica Mantenere l’abilitazione alla professione di Infermiere al termine del Corso di Laurea triennale, ma contestualmente offrire un quarto anno specializzante nelle sei aree previste dal profilo dell’infermiere (anno non obbligatorio ma fortemente consigliabile) Il quarto anno specializzante (facoltativo) dovrebbe essere attivato nella stessa sede del Corso di Laurea triennale e potrebbe assorbire/sostituire i relativi ‘Master’ di I livello Proposte per Infermieristica Dopo la laurea triennale, o dopo il IV anno specializzante, si dovrebbe accedere alla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche con un forte indirizzo metodologico e culturale, offrendo al professionista un avanzamento nella cultura disciplinare, nell’approccio metodologico e nella visione sistemica dei processi assistenziali Dopo la Laurea Magistrale Disciplinare si potrebbe accedere a ‘Master’ di secondo livello che possono essere orientati al management, alla didattica o ad aree cliniche o di prevenzione di elevata complessità e/o specificità. L’attuale Laurea Magistrale biennale potrebbe prevedere un terzo anno ad indirizzo manageriale o didattico Proposte per infermieristica PhD o ‘Master’ di secondo livello in management, docenza ... Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche Quarto anno specializzante (non obbligatorio ma fortemente consigliabile) con sei indirizzi: - cure primarie e servizi territoriali e distrettuali area intensiva e dell’emergenza territoriale area medica area chirurgica area neonatologica e pediatrica area della salute mentale e dipendenze Laurea triennale abilitante alla professione Proposte per ostetricia La Commissione Nazionale dei Corsi di Laurea in Ostetricia propone di portare a quattro anni la Laurea abilitante alla professione e di attivare una Laurea Magistrale in Scienze Ostetriche ad orientamento disciplinare specifico, che affianchi alle aree di management, didattica e ricerca aree cliniche o di prevenzione a più elevata complessità L’obiettivo è assicurare competenze professionali avanzate in ambito clinico ostetrico, ginecologico e neonatale Il risultato permetterebbe una maggiore spendibilità del titolo accademico di ostetrica/o nel mondo del lavoro pubblico e privato, nazionale e internazionale Proposte per la seconda classe (L-SNT 2) delle lauree delle professioni sanitarie della RIABILITAZIONE (Fisioterapista, Terapista Occupazionale, Terapista Neuropsicomotricità Età Evolutiva, Logopedista, Tecnico Riabilitazione Psichiatrica, Educatore Professionale, Podologo, Ortottista) L’attuale Laurea Magistrale di classe soddisfa solo parzialmente la preparazione delle professioni con ambito disciplinare più vasto e complesso come Fisioterapia e Logopedia Considerazioni per Logopedia Sulla base di uno studio europeo sostenuto dalla UE, i CdL di Logopedia hanno avanzato al MIUR, attraverso la propria Federazione professionale, la proposta di trasformare il Corso di Laurea abilitante in un corso a ciclo unico della durata di quattro/cinque anni Questa proposta è ritenuta essenziale per garantire al Logopedista competenze specifiche avanzate di valutazione – inquadramento diagnostico e piano di cura attuazione dei programmi riabilitativi, considerate requisiti minimi per l’esercizio professionale in ambito europeo Considerazioni per Fisioterapia Una recente Conferenza di consenso tra Presidenti e Coordinatori del CdL in Fisioterapia ha espresso un elevato grado di accordo sul ritenere inadeguato l’attuale CdL triennale e sull’auspicare un aumento della durata del corso base abilitante, al fine di formare professionisti in grado di operare su patologie ad alta complessità in ogni fascia di età, senza una parcellizzazione delle loro competenze La Conferenza ha anche proposto di sperimentare in alcuni Atenei una Laurea Magistrale Disciplinare in Scienze Sanitarie della Riabilitazione con differenti indirizzi professionali Durata Bachelor’s degree Concessione di Roberto Macovich (Università di Trieste) abilitazione Solo in 7 paesi l’entry level è a 3 anni In 8 Paesi dove la durata del BSc è di 3 anni è previsto un periodo di tirocinio aggiuntivo di 10-12 mesi prima dell’abilitazione In 4 paesi – dove la durata del BSc è di 3 anni è prevista la abilitazione solo dopo 2 anni di MSc Profilo professionale e collocazione EQF diverse necessità di passare dal livello 6 al 7 ? Italia : abilitazione BSc – 6° EQF vs. Belgio (et al.): abilitazione MSc – 7° EQF Proposte per Fisioterapia Prima ipotesi: Portare il Corso di Laurea triennale abilitante a quattro (o cinque) anni, con possibilità di proseguire gli studi verso il PhD, i ‘Master’ di II livello o l’attuale Laurea Magistrale di classe Laurea quadriennale/quinquennale abilitante Possibilità di accesso al PhD ed ai ‘Master’ di II livello Possibilità di accedere alla Laurea Magistrale di Classe Resta immutata la possibilità di accesso ai ‘Master’ di I livello Proposte per Fisioterapia Seconda ipotesi: Mantenere l’attuale Corso di Laurea triennale e creare una Laurea Magistrale di tipo disciplinare in Scienze della Fisioterapia Laurea triennale abilitante Laurea Magistrale in Scienze della Fisioterapia Possibilità di accesso al PhD ed ai ‘Master’ di II livello Resta immutata la possibilità di accesso ai ‘Master’ di I livello ed alla attuale Laurea Magistrale di classe Proposte per Fisioterapia Terza ipotesi: Mantenere l’attuale corso di laurea triennale ma creare una Laurea Magistrale di tipo disciplinare (condivisibile con altri corsi di laurea della stessa classe) con diversi indirizzi Laurea triennale abilitante Laurea Magistrale ad indirizzo disciplinare Possibilità di accesso al PhD ed ai ‘Master’ di II livello Resta immutata la possibilità di accesso ai ‘Master’ di I livello ed alla attuale Laurea Magistrale di classe Considerazioni per la prima ipotesi Occorre passare attraverso una revisione del quadro normativo nazionale Gli argomenti del core competence e del core curriculum, attualmente contenuti a fatica nei 180 CFU, potrebbero essere distribuiti in un percorso più adeguato di 300 CFU, comprensivo delle istanze provenienti dai settori emergenti della riabilitazione Si introduce il problema della distanza formale del nuovo titolo da quello attuale, con possibili future problematiche rispetto al livello retributivo Considerazioni per la seconda ipotesi Con questa ipotesi si alleggerisce il triennio trasferendo alcuni argomenti disciplinari complessi sul biennio successivo Gli argomenti del core competence e del core attualmente contenuti a fatica nei 180 CFU, distribuiti in un percorso più adeguato di comprensivo anche delle istanze provenienti emergenti della riabilitazione curriculum, verrebbero 300 CFU, dai settori Si pone il problema dello sdoppiamento dell’abilitazione, essendo prevista una prima idoneità al terzo anno, ed una seconda diversa abilitazione al quinto anno Considerazioni per la terza ipotesi Mantiene l’impalcatura attuale della Laurea Magistrale ma con alcune modifiche sul testo dell’offerta formativa rispetto agli sbocchi professionali FORZANDOLA AL LIMITE DEL CONSENTITO e differenziandola fra gli Atenei in cui è attualmente attiva La nuova Laurea Magistrale permette di conferire il titolo di Specialista in Scienze Sanitarie Riabilitative, già riconosciuto dall’ISTAT Accordo fra gli Atenei per creare indirizzi differenti Questa scelta potrebbe creare però un numero eccessivo di indirizzi differenti nei laureati magistrali BARICENTRO DEL CORSO DI LAUREA (MINIMO e MASSIMO di CFU per gli 8 corsi di laurea della classe 2) Quale titolo professionale? Su 16 corsi di laurea magistrale attivati 14 indicano come titolo professionale finale quello di “DIRIGENTI ed EQUIPARATI nella SANITÀ - (1.1.2.6.3)” 1 intende formare “SPECIALISTI della GESTIONE nella PUBBLICA AMMINISTRAZIONE - (2.5.1.1.1)” Il titolo è uguale per tutti nessun contenuto specifico Solo l’Università FEDERICO II di Napoli parla di SPECIALISTA in SCIENZE SANITARIE RIABILITATIVE Competenze raggiungibili con la Laurea Magistrale Disciplinare PERCORSI DIFFERENZIATI secondo la professione e l’ambito di competenza che si vuole raggiungere ad es. per Fisioterapia in Europa sono presenti Master’s degrees nei seguenti indirizzi: fisioterapia generale riabilitazione muscolo-scheletrica riabilitazione dello sportivo neuro-riabilitazione riabilitazione infantile riabilitazione anziano riabilitazione cardio-respiratoria scuola sanità gestionale Presenti nell’attuale Laurea Magistrale Cosa ne pensate?