UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B FRONTIERE SEMPRE MENO DIFENDIBILI E COLLASSO INTERNO La pressione dei germani lungo il Reno e il Danubio I Germani premevano alle frontiere del Reno e del Danubio Spinti dalle migrazioni di altre popolazioni del centro Europa I goti si spostano dalle sedi originarie sulle rive del mar Baltico per sfuggire alla miseria e alla guerra Logorante lavoro di tamponamento con perdite umane pesantissime La lotta contro i parti in Oriente In Oriente i Parti diventati potentissimi grazie alla dinastia dei Sasanidi (a partire dal 226 d.C.) Ambiscono a ripristinare i territori dell’antico impero di Dario e Serse Il regno partico dispone di un forte esercito, fondato su un nuovo tipo di cavalleria (i catafratti o corazzieri) I parti tentano di mettere le mani sull’Egitto e sulla Siria Sotto il comando del sovrano Shapur (Sapore per i Romani) occupano Antiochia L’inizio della crisi - - Filippo l’Arabo, originario di una tribù araba, a capo dell’impero romano 248 d.C. feste per i mille anni dalla fondazione di Roma: giochi nel Colosseo con gladiatori e animali feroci Estensione territoriale fragile I goti forzano il limes e devastano la penisola balcanica Sparta e Atene saccheggiate, la Grecia ridotta a un cumulo di rovine I goti scendono in Asia Minore Distrutto il tempio di Artemide a Efeso Tendenze disgregatrici dell’unità imperiale La situazione peggiora fino al collasso Imperatore Decio, che aveva scatenato una persecuzione contro cristiani, cadde contro goti (251 d.C.) Valeriano, catturato dai Parti, muore nel 260 d.C. Gallieno, suo figlio, (253-268 d.C.) difende a stento l’Italia dai Germani Divisione tra carriera civile (senatori) e carriera militare (solo soldati di carriera) Formazione regioni autonome: impero delle Gallie (Imperium Galliarum) costituito da Gallia, Spagna, Gallia, Britannia Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Bloccano nuove invasioni germaniche sul Reno In Oriente formazione reame a Palmira, città carovaniera, sotto guida principe siriaco Odenato e della moglie Zenobia Respingono Sasanidi La ripresa dell’impero: le vittorie sui germani e la ritrovata unità I germani sconfitti in una serie di battaglie che riportano la frontiera sul Reno e sul Danubio Guidano la riscossa due comandanti militari di origine balcanica: 1) Claudio II (268-270 d.C) sconfigge i Goti nella battaglia a Naisso ed è soprannominato “il Gotico” 2) Aureliano (270-275 d.C.) pone fine secessione delle Gallie e della Siria e distrugge di Palmira (273 d.C.) 271 d.C. costruzione mura aureliane Va a fuoco la biblioteca di Alessandria d’Egitto Ucciso da congiura nel 275 d.C. L’impero giunge nelle mani di Diocleziano (284-304 d.C.) proveniente dalla Dalmazia LA CRISI DEL MONDO ANTICO Un’epoca di grandi rivolgimenti Inizio del IV secolo d.C. = epoca tardoantica Profondi mutamenti: demografici (insediamento dei popoli germanici nelle regioni occidentali dell’impero) Economici (crisi del commercio internazionale) Religiosi (affermazione del cristianesimo come religione ufficiale) Sociali (crisi demografica e regresso della vita cittadina) Politici (scomparsa dell’impero romano come stato unitario) DIOCLEZIANO E LA RIORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO Rafforzamento del potere imperiale Soldato dalmata di umili origini (284-305 d.C.) ripristina ordine impero e difende i confini intraprende la strada verso la monarchia assoluta imperatore non più primo magistrato dello stato ma dominus, monarca con poteri assoluti Esercito forte, funzionari fidati Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B La riforma dell’esercito Per evitare le ribellioni militari diminuisce il numero di soldati nelle legioni Aumenta il numero delle legioni L’esercito è diviso in due parti: 1) Limitanei: truppe di frontiera, pattugliavano confini oltre limes 2)Comitatus: truppe da combattimento, retrovie pronte al comando dell’imperatore Gravame per finanze dello stato (600000 uomini non produttivi) Epoca di regresso economico e demografico La riforma del potere imperiale: la tetrarchia Territorio dell’impero diviso in 12 diocesi che raggruppavano più province Perdita di privilegio dell’Italia Diocesi raggruppate in 4 regioni governo collegiale (tetrarchia = governo dei 4) 4 capitali poste vicino confini per ragioni militari Diocleziano, augusto dell’Oriente (capitale Nicomedia, sulle coste del mar Nero) Massimiano, augusto dell’Occidente (capitale Milano) Galerio, cesare per l’Oriente (Illirico) (capitale Sirmio sul Danubio, attuale Serbia) Costanzo Cloro, cesare per l’Occidente (Britannia e Gallia) (capitale Treviri, sul Reno) Regolare la successione al trono: alla morte di un Augusto il rispettivo Cesare sarebbe diventato Augusto e avrebbe nominato un altro Cesare Controllare le truppe e il territorio Roma resta la capitale dell’impero, ma perde ogni importanza politica A Roma rimane il senato, ridotto a essere il consiglio comunale della città La riforma fiscale e il controllo della società Occorrono notevoli risorse finanziarie per mantenere l’apparato statale Le emergenze economiche in passato erano state gestite con la confisca del patrimonio dei più ricchi (creando malcontento tra l’aristocrazia) oppure con tributi straordinari Eccezione: Marco Aurelio aveva messo all’asta il vasellame pregiato e le opere d’arte Occorrono proventi fissi per programmare le spese Calcolo per ogni provincia della terra coltivabile: a ogni estensione di terra (iugum) corrispondeva un cittadino da tassare (caput) Abitanti liberi delle città (curiali) responsabili collettivamente del pagamento delle imposte calcolate dai funzionari imperiali Quale fu il risultato di queste riforme? società imbalsamata: per non diminuire i tributi era vietato spostarsi sul territorio e cambiare residenza professioni ereditarie diffuso malcontento sociale pochi privilegiati: grandi proprietari terrieri, funzionari della corte, comandanti militari Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Crisi economica e dirigismo Risorse in esaurimento a causa: Pagamento imposte Rifornimento di viveri agli eserciti con contributi in natura (annona militaris) Crescita dell’inflazione Calmiere (prezzo massimo) su 1000 prodotti (edictum de pretiis) allo scopo di limitare i prezzi Scomparsa delle merci a prezzo politico Si alimenta un mercato di contrabbando Provvedimento abolito Dirigismo: economia pianificata dal potere politico, cercando di condizionare l’attività produttiva e di fissare per legge i prezzi delle merci Risultato catastrofico: Struttura statale vorace e parassitaria, latifondo, penalizzazione delle forze produttive della società, spopolamento e devastazioni per guerre e pestilenze La persecuzione dei cristiani La politica di Diocleziano mira a pianificare e controllare la vita politica, economica, sociale e religiosa. Diocleziano inizia una campagna di persecuzioni contro i cristiani Decreti emanati 303-304 d.C.: Distruzione chiese Proibizione della celebrazione dei riti Reclusione del clero Esclusione dei cristiani dalle cariche pubbliche Libri sacri sequestrati e bruciati pubblicamente Ai cittadini honestiores sono revocati i privilegi di legge (evitare le torture nei processi) Conseguenze: Ondate di arresti e condanne a morte Resistenze dei Cristiani e diffusione del cristianesimo LA NASCITA DELL’IMPERO ROMANO CRISTIANO Costantino, l’ultimo grande imperatore romano Abdicazione di Diocleziano 305 d.C. vari pretendenti al trono (cfr. anarchia militare sec.prec.) Prevale Costantino (figlio di Costanzo Cloro) dopo aver sconfitto Massenzio (battaglia di Ponte Milvio a Roma 312 d.C) Si insedia in Occidente Licinio si insedia in oriente Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Costantino riunisce potere sue mani (324 d.C.) inizia nuova dinastia Obiettivi: 1) esercito efficiente 2)saldo potere centrale 3)fine dei conflitti religiosi e culturali Concede la libertà di culto ai cristiani (editto di Milano 313 d.C.) Perché? 1) minoranza ben organizzata 2) distribuiti tra vari strati popolazione 3) potenti economicamente 4) seguaci tra ceti mercantili Promulga leggi a loro favore si converte affida loro vari incarichi (esercito, amministrazione pubblica, corte) Le origini del potere temporale della Chiesa Costantino si pone come Tutore della religione cristiana (cfr. pontifex maximus) 325 d.C. Costantino inaugura il Concilio di Nicea (1° ecumenico = universale) Sconfessa dottrina ariana (sosteneva natura esclusivamente umana di Cristo) Fondazione di 1 nuova capitale (antica Bisanzio) sponde Bosforo (Nuova Roma poi Costantinopoli) Riorganizzazione esercito: arruolamento dei barbari nelle guardie del corpo “comitatus” o seguito Conseguenze: imbarbarimento già IV sec. d.C., perdita autonomia impero LA DINASTIA DI COSTANTINO Due nuove capitali: Milano a Occidente, Costantinopoli a Oriente Alla morte di Costantino (337 d.C.) il potere passa ai figli Costantino II, Costante, Costanzo Capitali dell’impero: 1) a Milano (+ adatta al controllo della frontiera settentrionale), a rimangono il senato e l’ aristocrazia (pars occidentalis) 2) Sviluppo di Costantinopoli (pars orientalis) Dissapori tra fratelli: Costantino II deposto e ucciso Costante e Costanzo si spartiscono impero Costante vittima ribellione Costanzo sceglie come successore Giuliano, un nipote Al comando delle truppe presso il confine delle Gallie, Giuliano vince gli Alamanni a Strasburgo (357 d.C.) Alla morte di Costanzo, nel 361 d.C., è imperatore L’ultimo imperatore filosofo: Giuliano l’Apostata Intellettuale di formazione filosofica Imita l’esempio di Marco Aurelio Il breve regno di Giuliano (361-363 d.C.) vede il tentativo della restaurazione del paganesimo Chiamato dai cristiani l’Apostata = disertore Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B sconfessa la propria fede per quella pagana si circonda di intellettuali e filosofi d’ispirazione pagana scrive un’opera contro il cristianesimo (Contro i galilei) Intraprende guerra contro Persiani (a Ctesifonte, capitale persiana) ucciso nel 363 d.C. i successori aboliscono le sue leggi e dichiarano il cristianesimo religione di stato IL REGNO DI TEODOSIO: I GOTI ALLEATI DELL’IMPERO E IL CRISTIANESIMO RELIGIONE UFFICIALE Il conflitto con i goti La crisi militare precipita negli ultimi decenni del secolo IV d.C. Dopo morte Giuliano: Arrivano verso occidente le popolazioni che tentano di sottrarsi alla pressione degli unni popolazione nomade che stava formando un impero nelle steppe dell’Europa orientale 375 d.C. i Goti si muovono verso i confini del Danubio e chiedono di essere ammessi nell’impero romano Impero diviso: Graziano (parte occidentale) Valente (orientale) accoglie i Goti per usarli come esercito di frontiera contro Unni Poiché I Goti devastano la regione, Valente invia contro di loro le truppe di Costantinopoli pronte per andare contro la Persia SCONFITTA DI ADRIANOPOLI (378 d.C.): i goti, inferiori di numero, annientano l’esercito romano mandato allo sbaraglio Conseguenze: i goti dilagano nell’impero orientale e tentano l’assalto di Costantinopoli Teodosio e l’accordo con i goti Sul trono di Costantinopoli è nominato un generale di origine spagnola Teodosio Anziché mobilitare le risorse militari, cerca un accordo con i goti (alleati dell’impero acquartierati nelle province danubiane) Arma a doppio taglio: L’impero si procura l’aiuto di esperti combattenti contro altre invasioni straniere La classe dirigente romana si consegna inerme nelle mani di soldatesche straniere Gli storici divisi nel giudizio su questa politica Scelta obbligata? Suicidio della classe dirigente romana incapace di affrontare la situazione? In un primo momento: Successo della tattica di Teodosio I militari goti diventano cortigiani imperiali o sposano donne dell’aristocrazia romana Si forma una casta dirigente goto-romana periodo di tranquillità per l’aristocrazia Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B L’editto di Tessalonica: il cristianesimo religione ufficiale dell’impero Per alcuni anni Teodosio e Graziano regnano insieme Nel 380 d.C. pubblicano congiuntamente l’EDITTO DI TESSALONICA: CRISTIANESIMO RELIGIONE UFFICIALE DELL’IMPERO Cancellata ogni traccia di paganesimo: aboliti i giochi olimpici, confiscati i beni dei templi, vietati i sacrifici pagani Persecuzioni per i pagani Reazione pagana : ribellione guidati dal senatore Eugenio Fra Teodosio ed Eugenio scoppia una guerra di religione Eugenio viene sconfitto e ucciso nella battaglia sul fiume Frigido (oggi Vipacco in Slovenia) nel 394 d.C. Teodosio dopo la morte di Graziano riunisce il potere imperiale in una sola persona E’ l’ultimo a governare sopra un impero unito VERSO IL CROLLO DELL’IMPERO La divisione dell’impero e il ruolo di Stilicone Teodosio muore 395 d.C. L’ impero diviso tra i 2 figli: Arcadio (oriente) e Onorio (occidente), giovani sotto controllo tutori di corte Il vuoto di potere mette in agitazione le tribù dei Goti stanziate all’interno dell’impero Tenute sotto controllo con tributi in denaro o terre impoverimento delle casse dello stato Capo politica imperiale in occidente è Stilicone (condottiero vandalo), comandante dell’esercito (magister militum) fronteggia i Goti (guidati da Alarico), li sconfigge a Pollenzo in Piemonte (402 d.C.) rinuncia annientare il nemico prosegue la politica di assimilare i goti per renderli guardiani impero Alarico si ritira oltre le alpi sospetti contro Stilicone da parte dell’aristocrazia che volesse favorire i barbari Nuova invasione dei Germani Stilicone li annienta a Fiesole (406 d.C) Il saccheggio di Roma Esercito richiamato a sud Confini settentrionali mal presidiati e arrivo di nuovi barbari sulle Gallie e sulla Spagna: svevi, alamanni, vandali Corte imperiale trasferita a Ravenna dal 404 d.C. La corrente antibarbarica ottiene la contro condanna a morte di Stilicone, (408 d.C.) ritenuto responsabile della crisi Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B fallimento della politica di collaborazione fra Goti e romani dinastia imperiale senza protettore i Goti abbandonano l’esercito Alarico scende in Italia e saccheggia Roma (410 d.C.) Morte improvvisa di Alarico Il successore è Ataulfo: fonda nelle Gallie il 1° regno barbarico nell’impero con capitale Tolosa. (sposa sorella dell’imperatore Onorio: Galla Placidia) I vandali di Genserico e la conquista di Cartagine Nelle regioni occidentali si stanziano altre tribù germaniche Prima i Germani invadevano per attività predatoria ora per darsi 1 organizzazione statale I Vandali (sotto la guida di Genserico) arrivano in africa, la provincia più florida dell’Occidente Difesa accanita, ma inutile, dei romani Conquistano Cartagine e s’impadroniscono dell’intera provincia (429 d.C.) Allestiscono flotta, diventano padroni Mediterraneo occidentale Dal 430 d.C. impero d’Occidente è costituito da Italia, parti della Gallia, brandelli di terre nei Balcani Gli unni di Attila in Occidente Popolo nomade di origine asiatica, dalle regioni ai confini con Cina in Europa. Agli inizi del V d.C. sottomettono le tribù germaniche al comando di ATTILA CONTRO regioni orientali: città devastate e abitanti deportati. Patteggiamento con tributi e rinforzo confini CONTRO regioni occidentali: l’esercito romano guidato da Ezio, nobile di origine gallica Ezio ottiene l’alleanza con i visigoti che controllano il regno di Tolosa e, insieme a loro, muove contro Attila Battaglia ai Campi Catalaunici (451 d.C.) nella Francia settentrionale Attila, sconfitto, si ritira 452 d.C. Attila ritorna in Italia : gli Unni devastano il Veneto, radono al suolo Aquileia, le popolazioni locali si rifugiano nella laguna, fondando Venezia Offerte di pace dal papa Leone I Violenta pestilenza tra gli Unni e rischio di essere attaccati dall’imperatore d’Oriente Marciano Attila concede tregua, si ritira (l’anno dopo muore) Gli ultimi inetti eredi di Teodosio Sul trono di Ravenna regna Valentiniano III, figlio di Gallia Placidia (figura rappresentativa, potere detenuto da Ezio fino alla sua uccisione) 455 d.C. Valentiniano III assassinato, si estingue la dinastia di Teodosio Vuoto di potere: i vandali assalgono Roma e la devastano (455 d.C.),il saccheggio dura 14 giorni Romolo Augustolo, ultimo imperatore d’Occidente (476 d.C.), deposto da Odoacre, capo delle milizie barbariche al servizio dell’impero, è esiliato in Campania Odoacre accetta dall’imperatore d’Oriente, Zenone, il titolo di patrizio e l’autorizzazione a governare l’Italia come re indipendente Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari L’ impero romano d’Occidente è estinto UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B I REGNI ROMANO-BARBARICI E L’IMPERO BIZANTINO I REGNI ROMANO-BARBARICI Una nuova fase storica MEDIOEVO = Età DI MEZZO Periodo di 1000 anni fra la fine del MONDO ANTICO E l’Età MODERNA Limiti: caduta impero romano d’occidente (476) e scoperta America (1492) Alto medioevo (secoli VI-X) e basso medioevo (secoli XI-XV) Nel Rinascimento svalutazione dell’età di mezzo come periodo oscuro Rivalutazione nell’ottocento L’incontro fra società germanica e società latina Alla fine del secolo V la parte occidentale dell’impero era sotto il dominio dei barbari Sorgono vari regni (struttura politica e amministrativa romana) Sovrano germanico Barbarica : parte dirigente, esercito e potere politico Romana: amministrazione e vita cittadina e organizzazione ecclesiastica (cancelleria, funzionari dell’amministrazione, architetti, tecnici per la manutenzione di palazzi e acquedotti) La costituzione dei nuovi regni Alla fine del secolo V prendono il posto dell’antico impero romano d’Occidente i seguenti regni romano-barbarici: Africa settentrionale: vandali Gallia centrosettentrionale : franchi Gallia meridionale e Spagna : visigoti Valle del Rodano : burgundi Spagna occidentale (oggi Portogallo) : svevi Italia: ostrogoti Britannia : invasione di angli e sassoni Molti degli antichi britanni emigrano sulle coste della Francia (Bretagna) in cui è diffuso l’antico dialetto celtico derivato dalla loro lingua La società e il potere nei regni romano-barbarici - Modus vivendi pacifico tra barbari e romani Ai germani metà o 1/3 terre, all’aristocrazia romana la maggioranza i dominatori non intervengono nella struttura società Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Per la popolazione non cambia nulla o poco Diritti e comunità separati per i germani e i romani, col tempo l’integrazione diventa inevitabile Diversità religiosa: germani ariani, romani cattolici IL REGNO DEI FRANCHI Clodoveo e i gallo-romani Nelle Gallie (regione più prospera dell’Occidente) si costituisce il regno dei Franchi Unificano tutta la regione sotto la guida del re Clodoveo (482-511)stirpe dei Merovingi Dal capostipite Meroveo, alleato dei romani nelle guerre contro Attila Clodoveo si converte al cattolicesimo abbandonando l’arianesimo Ottiene l’appoggio della chiesa Perché fu un regno solido e più forte di altri? franchi già introdotti nel secolo IV da Giuliano l’Apostata per sorvegliare le frontiere fin dalle origini matrimoni misti, l’aristocrazia franca si mescola a quella romana i romani occupano posti di rilievo nell’esercito e i franchi frequentano scuole romane in Gallia non esiste separazione fra soldati di origine germanica e civili di cultura romana i franchi evitano di insediarsi nelle regioni di più antica colonizzazione romana si stanziano a nord nelle città fortificate della frontiera imperiale (Treviri sul Reno o Parigi, capitale dello stato franco) i successori di Clodoveo si spartiscono il regno formazione di una confederazione franca nei secoli VI e VII i franchi consolidano la presenza nelle Gallie mantengono buoni rapporti con il papa e con l’imperatore di Costantinopoli stato forte e nazione – guida dell’Europa medievale L’IMPERO ROMANO D’ORIENTE L’elemento barbarico in Oriente Capitale Costantinopoli (sulla riva del Bosforo) all’incrocio tra Europa e Asia (i luoghi della città greca di Bisanzio) La civiltà dell’impero romano d’Oriente è nota come CIVILTà BIZANTINA Dopo la sconfitta di Attila gli imperatori d’oriente si liberano dell’elemento barbarico infiltrato a corte e nell’esercito Aristocrazia locale per scacciare i goti chiede aiuto agli Isauri (montagne Anatolia) Un loro capo, Tarasicodissa, poi chiamato Zenone, scaccia i goti, sale al trono (476-491) Durante il suo regno si estingue l’impero d’Occidente Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Il consolidamento del potere imperiale in Oriente LE RAGIONI DELLA SOPRAVVIVENZA IMPERO D’ORIENTE: Attivo commercio estero con Persia, India e Cina Prosperità economica per eserciti efficienti e una valida struttura burocratica Palazzo imperiale (“sacro palazzo”) corte fastosa Imperatore/basileus semidivino Il potere del basileus è assoluto : 1) difensore dello stato romano 2) protettore della religione cristiana (investito da Dio, nominava patriarca Costantinopoli) Solida organizzazione statale (tribunali, leggi, poste, scuole…) Economia monetaria (cfr. baratto, scambio in natura in occidente) Superiorità tecnologica (fortificazioni, acquedotti, navi e armi) PER RIASSUMERE PILASTRI DELLA SOCIETÀ BIZANTINA MEDIEVALE: 1) STATO ROMANO 2) CULTURA GRECA 3) RELIGIONE CRISTIANA I GOTI IN ITALIA Teodorico in Italia 476 d.C. il re germano Odoacre è un governatore nominato dall’imperatore di Costantinopoli Pochi anni dopo: Costantinopoli invia in Italia Teodorico, re Ostrogoti (stanziati zone danubiane), sottoposto all’imperatore d’Oriente Obiettivi: 1) Eliminare il pericolo degli ostrogoti vicino alla capitale 2) Ristabilire il controllo sull’Italia 488 d.C. Teodorico entra in Italia e sconfigge Odoacre Odoacre si trasferisce a Ravenna, ucciso a tradimento 494 d.C. Teodorico assume potere in Italia, Dalmazia e Francia meridionale E’ il più potente tra gli stati romano-barbarici dell’epoca Il lungo regno di Teodorico Il regno di Teodorico dura dal 494 al 526 d.C. E’ caratterizzato dal tentativo di creare una collaborazione tra goti ( esercito) e romani (amministrazione civile) Realtà : comunità separate (ciascuno conserva il proprio diritto, la lingua, le tradizioni) Problema religioso: goti (ariani) romani (cristiani) reciproca tolleranza Aspetti positivi: periodo di pace, ripresa economica Aspetti negativi: crescita del latifondo, spopolamento delle città, ristagno dei commerci Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Il fallimento del programma politico di Teodorico I Goti aspirano controllo totale e vogliono espellere i romani (attorno 520) L’impero d’Oriente prepara la riconquista dell’Italia e ottiene l’appoggio di molti senatori Teodorico appoggia le rivendicazioni dei goti Papa gettato in carcere, i membri dell’aristocrazia senatoria sospettati di congiure a favore dei bizantini e perseguitati Morto Teodorico, dopo 525, gli succede Atalarico (suo nipote sotto la tutela della madre Amalasunta) 534 morte prematura di Atalarico Amalasunta sposa il cugino Teodato , imprigionata in un castello sul lago di Bolsena e uccisa I goti in difficoltà, controffensiva dell’ impero romano d’oriente L’ETA’ DI GIUSTINIANO Giustiniano e il “Corpus Iuris Civilis” Sul trono di Costantinopoli sale Giustiniano (526- 565) nato in Macedonia, di umilissime origini Circondato da validi collaboratori e dall’imperatrice Teodora Giustiniano provvede a un riordinamento dell’amministrazione statale e del sistema giuridico Una commissione diretta da Triboniano raccoglie tutte le leggi in vigore nel Corpus Iuris Civilis Costruzione di edifici a Costantinopoli per sottolineare il primato dell’impero Costruzione della chiesa di Santa Sofia: monumento alla grandezza dell’impero e alla fede cristiana 529 chiusura della scuola filosofica di Atene (pagana) L’impero romano ha dovuto cedere i territori d’occidente, ma continua a rivendicarne la legittimità Compromesso giuridico: l’impero riconosce ai sovrani barbarici il titolo di re, non però dei romani, ma dei goti o dei vandali o dei franchi La fine del regno vandalico e la supremazia dell’impero d’Oriente nel Mediterraneo PACE con la Persia Guerra contro vandali Una flotta al comando del generale Belisario conquista Africa (532) ponendo fine al regno vandalico Armate di Giustiniano contro Spagna, conquista parte regione supremazia nel Mediterraneo Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B Belisario in Italia L’interesse di Giustiniano rimane l’Italia Teodato assassinato da Vitige (si proclama re) 535 Belisario sbarca in Italia (appoggio della Chiesa e dell’aristocrazia romana) conquista Roma e Ravenna (540) Cattura Vitige portato prigioniero a Costantinopoli Goti si riorganizzano alla guida di Totila La guerra si protrae per 13 anni a fasi alterne Città rase al suolo Campagne devastate testimonianza dello storico greco Procopio Carestie Epidemie peste Distruzione di Milano e Roma (popolazione deportata) L’Italia nelle mani di Giustiniano Per contrapporsi alle superiori forze bizantine, Totila arruola contadini superando divisione tra goti e romani, Totila sembra il 1° re di un embrione di nazione unitaria Totila sconfitto da NARSETE (sostituto di Belisario) 552 ucciso a Gualdo Tadino (Umbria) 553 annienta l’esercito del suo successore Teia presso i monti Lattari (penisola sorrentina) 554 l’Italia è nelle mani di Giustiniano pubblica l’editto PRAMMATICA SANZIONE GOVERNATORE IMPERIALE DOVEVA RISIEDERE A RAVENNA TERRE E SCHIAVI RESTITUITI AGLI ANTICHI PADRONI ROMANI INASPRITE TASSE L’ITALIA è UNA PROVINCIA PRIVATA DI AUTONOMIA L’IMPERO D’ORIENTE DOPO GIUSTINIANO La fine di una grande epoca Dopo la morte di Giustiniano (565) l’impero d’Oriente va incontro a una grave crisi Perché? Spese per imprese militari Forze militari insufficienti per difendere i territori estesi dalla Spagna, al Danubio, alla Mesopotamia Conquiste perdute e fine di un grande impero La guerra contro i persiani Secolo VII assalto del re persiano Cosroe occupa Siria ed Egitto, arrivano a Costantinopoli Saccheggiano Gerusalemme e prendono la Vera Croce I bizantini richiamano in Oriente tutte le forze Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari UD 20 LA FINE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE – UD 21 I REGNI ROMANO-BARBARICI Classe 5B frontiere del Danubio sguarnite Slavi dilagano nella penisola balcanica Radicale trasformazione etnica in tutta la regione popolazioni indigene, greche e romane, si rifugiano verso la costa Gli slavi occupano l’entroterra Eraclio e la vittoria dell’esercito bizantino Eraclio, generale dall’Africa romanizzata, è imperatore 610-641 Riorganizza esercito Espugna la capitale persiana controffensiva persiana e assedio a Costantinopoli Distrugge il tempio di Zoroastro 628 a Ninive (antica capitale assira) battaglia decisiva e vittoria dei bizantini Cosroe deposto e ucciso il successore chiede la pace ai bizantini e riconsegna la Vera Croce Conseguenze: Imperi indeboliti e non in grado di opporsi all’invasione degli arabi Eraclio cerca di operare sulle cause della crisi sociale Distribuzione di terre ai contadini con l’obbligo del servizio militare Impedisce ai grandi proprietari terrieri di prendere le terre ai contadini-soldati Territorio diviso in distretti = temi Posti sotto controllo di un magistrato = stratego (generale) poteri civili e militari Elimina mercenari e favorisce lo sviluppo della popolazione contadina Gli slavi e i bulgari insediati nei Balcani Secoli V e VI gli slavi dalle pianure dell’Europa orientale verso Occidente e Grecia Si stanziano lungo Volga, Boemia e Moravia Serbi e croati (slavi) in accordo con l’impero di Bisanzio si stabiliscono nell’Illirico Diventano da nomadi a sedentari Raggiunti da cristianizzazione La maggioranza degli slavi (serbi e russi) subiscono l’influenza di Bisanzio, si convertono al cristianesimo orientale entrando nell’orbita religiosa e culturale di Costantinopoli Bulgari (in origine nomadi di razza turca) Penetrano nei Balcani attorno al secolo VII, si mescolano alla popolazione locale slava da cui mutuano il linguaggio I Bulgari sono il rivale storico di Bisanzio nei Balcani Liceo Classico Muratori a.s. 2011/2012 Prof.ssa Paola Baldari