POLO PROFESSIONALE PROVINCIALE “ALA PONZONE CIMINO” - “ FORTUNATO MARAZZI” Via Gerolamo da Cremona, 23 – 26100 Cremona Tel. 0372/35179 – Fax 0372/457603 – C.F. 80003480193 www.poloap www.poloapcmarazzi.gov.it email [email protected] Via Inzoli, 1 - 26013 Crema (CR) Tel. 0373/202814 - Fax. 0373/200593 – C.F. 80003480193 www.poloapcmarazz poloapcmarazzi.gov.it email [email protected] Documento del Consiglio di Classe 5ª IPM 5 A.S. 2016 6/2017 Manutenzione e Assistenza Tecnica 1 Quadro A Composizione del Consiglio di Classe ………………………………………………………………………………………………………..…………....3 Flussi degli studenti della classe ……………………………………………………………………………………………………………………..….…..4 Composizione della classe quinta: Elenco candidati interni …………………………………………………………………………………………………………………………..…4 Elenco candidati esterni ……………………………………………………………………………………………………………………………..5 Situazione della classe ………………………………………………………………………………………………………………………………..6 Quadro B Finalità………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….8 Quadro C Terza Area…………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……….10 Quadro D Attività integrative e visite didattiche…………………………………………………………………………………………………………….....…..11 Quadro E Linee per la preparazione degli alunni alle prove d’esame………………………………………………………………………….….…...…12 Programmi svolti……………………………………………………………………………………………………………………………………….....…...…14 Italiano…………………………………………………………………………………………………………………………………………….……....14 Storia………………………………………………………………………………………………………………………………………………..……...17 Matematica………………………………………………………………………………………………………………………………….……..….....20 Scienze motorie ...…………………………………………………………………………………….…..…........................................................22 Inglese …………………………………………………………………………………………………………………………...….........................…..24 Tecnologie meccaniche e applicazioni………………………………………………………………………………………….……….…...26 Laboratori tecmnologici ed esercitazioni……………………………………………………………………………………….…..…..….28 Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni...………………………………………………………….…………………….……..30 Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione...........................................................................................................32 Simulazione prove d’esame ...................................................…………………………………………………………….………………..……….…..35 Prima prova (15 marzo 2017) ..........................................................................................................................................................36 Prima prova (10 maggio 2017) ........................................................................................................................................................44 Seconda prova (9 marzo 2017) ........................................................................................................................................................45 Seconda prova (26 aprile 2017) .......................................................................................................................................................50 Seconda prova (11 maggio 2017) ....................................................................................................................................................54 Terza prova (7 marzo 2017) ..............................................................................................................................................................57 Terza prova (15 maggio2017) ..........................................................................................................................................................69 Quadro F Griglie di valutazione ............................................................................................................................................................................................79 Griglia di valutazione prima prova scritta …………………………………………………………………………..………………....... 80 Griglia di valutazione seconda prova scritta …………………………………………………………………………….…………........81 Griglia di valutazione terza prova scritta ……………………………………………………………………………………………........82 Griglia di valutazione colloquio orale …………………………………………………………………………………………..………......83 Documento del Consiglio di Classe per la presentazione Anno Scolastico 2015/2016 Quadro A 2 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docenti Materia C.D.* Antonucci Paolo Italiano NO Antonucci Paolo Storia NO Frosi Antonella Scienze motorie NO Bonizzoni Giampietro Religione NO Ercoli Stefania Inglese NO Ferrigno Maria Laura Sostegno NO Perelli Laura Maria Matematica Nicolosi Giuseppe Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni NO Buffa Domenico Tecnologie Elettrico-Elettroniche ed Applicazioni NO (compresente) Barletta Cosimo Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione (compresente) Tecnologie e Tecniche di Installazione e Manutenzione (compresente) Tecnologie Meccaniche e Applicazioni NO Groppelli Luigi Tecnologie Meccaniche e Applicazioni NO Nicolosi Giuseppe Buffa Domenico Groppelli Luigi NO NO NO (compresente) Buffa Domenico Laboratori tecnologici ed esercitazioni NO * C.D.= continuità didattica dall’anno scolastico precedente 3 FLUSSI DEGLI STUDENTI DELLA CLASSE La classe è nata nell'Anno Scolastico 2016/2017 e si compone di 17 alunni provenienti in parte da questo Istituto e in parte da altre Istituzioni scolastiche. COMPOSIZIONE CLASSE QUINTA ELENCO CANDIDATI INTERNI: Cognome Nome Provenienza1 Arpini Nicholas Cr.Forma Crema (CR) Begu Simone Cr.Forma Crema (CR) Bogoni Alberto Burgos Guery Daniel Costi Andrea Di Matteo Alessandro Diouf Elhadj Youssou 1 Carriera scolastica2 Qualifica: Operatore elettrico Diploma: Tecnico elettrico 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore elettrico Diploma: Tecnico elettrico 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore meccanico Polo Professionale Diploma: Tecnico per la condizione e la manutenzione degli Provinciale APC impianti automatizzati Marazzi -Crema (CR) a 4 Promosso regolarmente Associazione Qualifica: Operatore Meccanico formazione Diploma: Tecnico dell'automazione industriale Giovanni Piamarta - a 4 Promosso regolarmente Milano (MI) Qualifica: Operatore meccanico Polo Professionale Diploma: Tecnico per la condizione e la manutenzione degli Provinciale APC impianti automatizzati Marazzi -Crema (CR) a 4 Promosso regolarmente Polo Professionale Qualifica: Operatore Meccanico Provinciale APC Diploma: Tecnico dell'automazione industriale Marazzi -Crema (CR) 5a Ripetente Qualifica: Operatore meccanico Polo Professionale Diploma: Tecnico per la condizione e la manutenzione degli Provinciale APC impianti automatizzati Marazzi -Crema (CR) a 4 Promosso regolarmente Indicare se provengono da altro indirizzo e/o istituto. 2 Indicare se promosso regolarmente, con sospensione del giudizio o non promosso, relativamente alla classe quarta. Se si presenta il caso, indicare se non promosso relativamente alla classe quinta. 4 Qualifica: Operatore elettrico El Jhaadi Rachid Diploma: Tecnico elettrico 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore meccanico Cr.Forma Fedele Damiano Diploma: Tecnico meccanico Crema (CR) 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore meccanico Cr.Forma Ferrari Alessio Diploma: Tecnico meccanico Crema (CR) 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore meccanico Cr.Forma Isabella Mattia Diploma: Tecnico meccanico Crema (CR) 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore meccanico Polo Professionale Diploma: Tecnico per la condizione e la manutenzione degli Leoni Marco Provinciale APC impianti automatizzati Marazzi -Crema (CR) a 4 Promosso regolarmente Qualifica: Operatore di impianti termoidraulici Cr.Forma Popa Valentin Diploma: Tecnico di impianti termici Crema (CR) 4a Promosso Qualifica: Operatore di impianti termoidraulici Cr.Forma Singh Imanjot Diploma: Tecnico di impianti termici Crema (CR) 4a Promosso Qualifica: Operatore elettrico Sorrentino Cr.Forma Diploma: Tecnico elettrico Nunzio Crema (CR) 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore elettrico Cr.Forma Spoldi Marco Diploma: Tecnico elettrico Crema (CR) 4a Promosso regolarmente Qualifica: Operatore elettrico Vasapollo Cr.Forma Diploma: Tecnico elettrico Simone Crema (CR) 4a Promosso regolarmente Cr.Forma Crema (CR) ELENCO CANDIDATI ESTERNI: Nessun candidato 5 SITUAZIONE DELLA CLASSE La classe si è formata a seguito della Circolare n°20 del 20/10/2015 che recita: "Nella regione Lombardia, gli studenti in possesso del diploma di “Tecnico” conseguito nei percorsi di IeFP che abbiano positivamente frequentato il corso annuale previsto dall’articolo 15, comma 6 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 e dall’Intesa 16 marzo 2009 tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Regione Lombardia, possono presentare domanda di ammissione agli esami di Stato per il conseguimento di un diploma di cui al citato articolo 15, comma 6 del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 di istruzione professionale coerente con il percorso seguito, sempreché siano stati ammessi alla frequenza del corso annuale e lo abbiano frequentato. Essi sono considerati candidati interni. Le modalità di realizzazione del predetto corso annuale sono definite dagli accordi territoriali previsti dal capo VII delle linee guida di cui all’articolo 13, comma 1 quinquies, della legge 2 aprile 2007, n. 40, adottate, previa intesa in Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010, con decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 4 del 18/1/2011." Tutti gli alunni provengono, pertanto, da corsi regionali con programmazioni e percorsi formativi significativamente differenziati rispetto a quello degli alunni dell'Istruzione Professionale. Questi ragazzi hanno sostenuto e superato positivamente gli esami di qualifica e di diploma professionale (rispettivamente III e IV livello del Quadro Europeo delle Qualifiche). La classe è formata da 27 alunni, di cui 10 non frequentanti in quanto hanno trovato un'occupazione lavorativa durante l'anno scolastico. Sono presenti 8 alunni stranieri, 5 dei quali frequentanti regolarmente. Questi ultimi hanno raggiunto competenze linguistiche differenti, anche in relazione al momento del loro arrivo in Italia, che per qualcuno risale ai tempi delle elementari. Nel complesso, hanno raggiunto un livello di possesso della lingua italiana pari o superiore al B2 (del QCER – Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue), sia nella comprensione e produzione dei testi orali, che nella comprensione dei testi scritti. Qualche difficoltà in più permane nella produzione dei testi scritti e si manifesta soprattutto, nella quasi totalità dei casi, come cristallizzazione di errori ortografici e povertà lessicale. La classe è eterogenea a causa dei diversi percorsi formativi di provenienza: si riscontra, ad esempio, la presenza di alunni che non hanno mai affrontato argomenti riguardanti il settore elettrico-elettronico oppure quello meccanico. Inoltre si possono osservare sostanziali differenze nei livelli d'impegno, nel metodo di studio e nelle capacità di apprendimento. In tal senso il lavoro dei docenti durante l'anno scolastico ha avuto come obiettivo quello di uniformare il livello di competenze. Si rilevano sostanziali difficoltà nella lingua italiana e inglese per quanto riguarda la produzione orale e scritta, a causa della povertà lessicale, dell'incapacità di adeguarsi ad un altro codice linguistico soprattutto per quanto concerne la microlingua e il linguaggio specifico di settore. Difficoltà di apprendimento sono presenti anche nell'area logico-matematica, a causa delle limitate abilità di base, e nello studio delle materie tecniche per una maggiore attitudine alla pratica piuttosto che alla teoria. Sono studenti abituati, grazie al percorso di studi che hanno frequentato, ad affrontare un problema in modo attivo; questo li rende più abili nelle discipline pratico-professionali piuttosto che in quelle teoriche. 6 Il gruppo classe si dimostra fondamentalmente rispettoso delle regole, le relazioni personali sono buone sia con i pari sia con i docenti; mostra capacità di confronto e collaborazione, le quali rendono il clima di lavoro sereno anche se scarsamente partecipato durante le lezioni teoriche, mentre in laboratorio è evidente la partecipazione attiva e il totale coinvolgimento ad ogni proposta fatta dei docenti. Il C.d.C del 19/10/2016 ha deciso, vista l'esperienza scolastica degli alunni e del cospicuo numero di ore di stage in azienda da essi frequentato, di non prevedere per questo Anno Scolastico la partecipazione al progetto di alternanza scuola-lavoro per dare maggior spazio alle lezioni in classe al fine di uniformare la preparazione degli studenti a quella richiesta dal Ministero per sostenere l'Esame di Stato previsto per i corsi di Istruzione Professionale. 7 Quadro B FINALITA' La preparazione culturale e professionale, che l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato si propone di fornire, è specificata nel P.T.O.F. e comprende obiettivi trasversali e obiettivi specifici relativi al profilo professionale in uscita. I piani di lavoro individuali seguiti dai docenti al fine del raggiungimento delle competenze (riportati in seguito) sono stati finalizzati al raggiungimento dei seguenti obiettivi trasversali (descritti nel P.T.O.F.): Obiettivi educativi - comportamentali AREA SOCIO AFFETTIVA − − − − − − − − − − − − − − Capacità di autocontrollo e comportamento responsabile Rispetto delle norme sociali Abitudini al confronto e alla partecipazione Motivazione all’apprendimento Capacità di compiere scelte autonome Capacità dello studente di relazionarsi con la vita della classe e di contribuire al dialogo educativo Rispetto reciproco e collaborazione verso i compagni e i docenti Abitudine al dialogo e al rispetto delle idee altrui Capacità dello studente di adempiere ai doveri di studio e all’esercizio della volontà Eseguire con responsabilità i lavori assegnati Eseguire con puntualità compiti e lavori assegnati Capacità di organizzare il proprio lavoro sulla base di scelte selettive Autonomia Organizzazione di un metodo di lavoro autonomo Obiettivi formativi - didattici AREA COGNITIVA − − − − − − − − − − Capacità di comprendere un testo e individuarne i punti fondamentali Capacità di analisi di un testo Capacità di rielaborazione sintetica nell’apprendimento dei contenuti Capacità di ascolto, concentrazione, comprensione, selezione delle informazioni Capacità di comunicare utilizzando con precisione termini e simboli Uso corretto dei codici di comunicazione scritta, verbale e grafica Capacità di trasporre concetti ed esperienze da un linguaggio all’altro Capacità di organizzare la raccolta dati e di interpretare in relazione all’acquisizione di un metodo scientifico Capacità operativa come sviluppo della dimensione progettuale Ruolo attivo nel laboratorio 8 − − − − Capacità di procedere in modo analitico nel lavoro e nello studio Capacità di usare fonti, documenti e catalogazioni Consapevolezza del proprio processo di apprendimento Capacità di avere e comunicare opinioni personali riguardo a fatti e fenomeni (coinvolgimento degli alunni nel controllo delle varie fasi del lavoro, stimolando la riflessione sull’esito delle verifiche) I profili professionali di riferimento sono quelli descritti nel P.T.O.F.: Indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica” possiede le competenze per gestire, organizzare ed effettuare interventi di installazione e manutenzione ordinaria, di diagnostica, riparazione e collaudo relativamente a piccoli sistemi, impianti e apparati tecnici. Le sue competenze tecnico-professionali sono riferite alle filiere produttive elettronica e meccanica e specificamente sviluppate in relazione alle esigenze espresse dal territorio. È in grado di: - controllare e ripristinare, durante il ciclo di vita degli apparati e degli impianti, la conformità del loro funzionamento alle specifiche tecniche, alle normative sulla sicurezza degli utenti e sulla salvaguardia dell’ambiente; - osservare i principi di ergonomia, igiene e sicurezza che presiedono alla realizzazione degli interventi; - organizzare e intervenire nelle attività per lo smaltimento di scorie e sostanze residue, relative al funzionamento delle macchine, e per la dismissione dei dispositivi; - utilizzare le competenze multidisciplinari di ambito tecnologico, economico e organizzativo presenti nei processi lavorativi e nei servizi che lo coinvolgono. - gestire funzionalmente le scorte di magazzino e i procedimenti per l’approvvigionamento; - reperire e interpretare documentazione tecnica. - assistere gli utenti e fornire le informazioni utili al corretto uso e funzionamento dei dispositivi; - agire nel suo campo di intervento nel rispetto delle specifiche normative ed assumersi autonome responsabilità; - segnalare le disfunzioni non direttamente correlate alle sue competenze tecniche; - operare nella gestione dei servizi, anche valutando i costi e l’economicità degli interventi. A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato in “Manutenzione e assistenza tecnica” consegue i risultati di apprendimento, di seguito descritti in termini di competenze: 1. Comprendere, interpretare e analizzare schemi e impianti. 2. Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e tecnologie specifiche. 3. Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione. 4. Individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle modalità e delle procedure stabilite. 5. Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti . 6. Garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte, collaborando alla fase di collaudo e installazione. 7. Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire servizi efficaci e economicamente correlati alle richieste. 9 Quadro C TERZA AREA Alternanza Scuola-Lavoro per la classe IV – A.S. 2015/16 ALUNNO ESPERIENZE CONDOTTE CF sistemi - Palazzo Pignano (CR) Arpini Nicholas Gaiotto - Vaiano Cremasco (CR) Begu Simone Bogoni Alberto Burgos Guery Daniel Costi Andrea Di Matteo Alessandro Diouf Elhadj Youssou El Jhaadi Rachid Fedele Damiano Ferrari Alessio PERIODO A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 Tecnozo impianti srl STRAF Hotel - Milano (servizio di manutenzione) A.S. 2013/14 Lmp group Officina Rossi Di Paolo Francesco Rossi - Milano (fabbro) ROTEN srl - MIlano (produzione di tenute meccaniche) Millutensil srl - Izano (CR) (produzione di presse prova stampi/apristampi e macchinari per la lavorazione della lamiera) Canzati, Tribiano (MI) 1026 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 Ge. Ba di Avanzi & C. snc - Agnadello (CR) (cablaggio di quadri elettrici) TOTALE ORE A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 Carrozzeria centrale, Tribiano (MI) A.S. 2015/16 Caravaggio costruzioni - Bagnolo Cremasco (CR) A.S. 2013/14 Bressanelli - Vaiano Cremasco (CR) A.S. 2014/15 Caravaggio costruzioni - Bagnolo Cremasco 2 e 4 anno A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 BDTech, Pianengo (CR) A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 G.D. Motors S.N.C. Di Gervasoni Lorenzo Natale & Doria A.S. 2014/15 Roberto - Rivolta d'Adda (CR) (autofficina) A.S. 2015/16 Maxima Gradi SpA - Carasco (GE) (produzione di pezzi speciali da tornitura per vai settori: automobilistico, A.S. 2013/14 motociclistico, subacqueo e pneumatico) Mirauto di Caccamo Andrea - Chiavari (GE) (autofficina) A.S. 2014/15 Crippa Fernando e Renato snc - Romano di Lombardia A.S. 2015/16 (BG) (elettrauto) 1026 520 740 520 520 520 1026 1026 1026 10 Bellini - Nosadello (CR) Isabella Mattia Leoni Marco Ninicar - Vaiano Cremasco (CR) Officina Aomoroso - Codogno (LO) Midas - Lodi (LO) Popa Valentin Idraulica Denti - Castenuovo (CR) Villa scambiatori - Madignano Singh Imanjot Sorrentino Nunzio Spoldi Marco Termoidraulica Giacomo Carminati - Bariano (BG) Ge. Ba di Avanzi & C. snc - Agnadello (CR) (cablaggio di quadri elettrici) Asperti Devis - Antegnate (BG) Bruno Severgnini, Mozzanica (BG) D. Elle Impianti - Mozzanica (BG) Vasapollo Simone Ge. Ba di Avanzi & C. snc - Agnadello (CR) (cablaggio di quadri elettrici) A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S. 2013/14 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 1026 520 1026 1026 1026 1026 1026 Quadro D ATTIVITÀ INTEGRATIVE – VISITE DIDATTICHE ORIENTAMENTO in USCITA: - 2 marzo 2017, incontro presso la sede distaccata sistuata a Crema dell'Università di Milano con i vari responsabili degli atenei del territorio USCITE DIDATTICHE: - 22 novembre 2016 visita azienda Grimaldelli di Salvirola (CR) INCONTRI FORMATIVI - 23 febbraio 2017: Incontro presso l'Università di Crema sulla tematica relatica alla seconda guerra mondiale - 4 aprile 2017, incontro in sede sulla caldaia (tipologie, componenti, installazione e manutenzione), e sulla telemanutenzione e telegestione di impianti termici, lezione della ditta Ferla Service di Credera Rubbiano (CR) 11 Quadro E Linee per la preparazione degli alunni alla prova d'esame Prima prova scritta In funzione della prima prova scritta i candidati sono stati preparati ad esprimersi con pieno possesso della lingua. Oltre alla padronanza linguistica sono state affinate le capacità di ragionamento, cioè la capacità di trarre dirette conseguenze dai dati che si hanno e dalle premesse che si assumono; e si è cercato di sviluppare lo spirito critico, cioè l’attitudine a mettere in discussione in modo argomentato sia le proprie tesi ed opinioni, che le altrui. È stata sviluppata l’analisi testuale di testi letterari e storici. Con riferimento alle tipologie di prima prova scritta previste sono state effettuate verifiche delle tipologie: - Analisi e commento di testi letterari, in prosa ed in versi - Tema di carattere generale - Saggio breve - Articolo di giornale (alcuni accenni) Le simulazioni sono state somministrate: - il 15 marzo 2017, tempo a dsiposizione 5 ore; - il 10 maggio 2017, tempo a dsiposizione 5 ore. Seconda prova scritta La seconda prova scritta verte sulle tematiche relative alla disciplina "Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione". Gli alunni sono stati preparati durante gli ultimi 5 mesi con tre simulazioni redatte dai docenti seguendo le Linee Guida previste dal MIUR con il D.P.R. 87 del 15 marzo 2010 e le prove inviate dal MIUR per quanto riguarda la disciplina, che anche lo scorso anno è stata oggetto della seconda prova. Le simulazioni sono state somministrate il 7 marzo 2017, il 26 aprile 2017 e l'11 maggio 2017. Terza prova scritta Delle tipologie previste per la terza prova scritta, è stata scelta, la tipologia C, ritenendo offra affidabilità e obiettività nella misurazione delle capacità e delle conoscenze di base di tutti i candidati. La prova (tipologia C – mista) è stata strutturata nel seguente modo: • 5 quesiti a risposta multipla con 4/5 indicatori ciascuno (1 punto per ogni risposta corretta); • 2 quesiti a risposta aperta, con 10 righe a disposizione per ogni risposta (punteggio 0-5 punti ciascuna). Sono state svolte due simulazioni di terza prova della durata ognuna di 3 ore: - prima simulazione: 7 marzo 2017 - seconda simulazione: 15 maggio 2017 Colloquio Le simulazioni della prova di colloquio pluridisciplinare non sono state effettuate; tuttavia si terranno nel caso in cui vengano richieste da un congruo numero di studenti, allo scopo di agevolare i candidati nell’affrontare l’esame in modo consapevole e sereno. 12 PROGRAMMA SVOLTO Anno Scolastico 2016 - 2017 Classe 5ª IPM ITALIANO Docente: Antonucci Paolo Libro di testo adottato: a) Sambugar M. – Salà G., LIEM: letteratura italiano europea modulare, La Nuova Italia b) Appunti del docente Lezioni effettuate/lezioni previste: 108/132 N° ore di recupero effettuate: 20 Modalità di recupero studenti in difficoltà: metodologie alternative, schede di sintesi, ripresa dell’argomento con metodologia semplificata, apprendimento guidato. Obbiettivi minimi raggiunti: - Stesura di un testo organico e rispettoso della consegna - Contestualizzazione storico-culturale delle opere studiate ed importanza dei relativi autori - Elementi di analisi del testo letterario. MODULO 1: La scrittura • Elementi generali di organizzazione testuale: ripresa di grammatica, sintassi, forme del testo. • Coerenza e coesione testuale • La ricerca degli argomenti e le tecniche argomentative: induzione e deduzione. 13 • • • • • • • • • I connettivi. La subordinazione. La stesura di un testo: ideazione, progettazione, stesura e controllo Gli stili ed i registri linguistici Come si scrive un tema Come si scrive un saggio breve Come si scrive un articolo di giornale Come si conduce l’analisi di un testo letterario Storia della Letteratura MODULO 2: Verga e il metodo verista • Il Positivismo • Vita e opere di Giovanni Verga • Giovanni Verga e l’Italia post unitaria • La poetica dell’impersonalità (ripresa degli elementi di narratologia) • Le novelle: lettura e analisi di Cavalleria Rusticana da Vita dei Campi • Il Ciclo dei vinti: il progetto, le tematiche, i contenuti • I Malavoglia: la scelta stilistica, l’ideazione, le tematiche. • Lettura ed analisi dei brani dai Malavoglia: La famiglia Malavoglia, la visita di condoglianze, l’arrivo e l’addio di Ntoni • Mastro Don Gesualdo: contenuti, stile, trama. MODULO 3: Dal Positivismo al Decadentismo • La crisi del Positivismo e del metodo scientifico come metodo conoscitivo • Le correnti del Decadentismo: simbolismo ed estetismo in Europa • Decadentismo in Italia: il Fanciullino ed il superuomo. • L’apice della crisi dei valori borghesi: La Coscienza di Zeno (Svevo) e Gli Indifferenti (Moravia) MODULO 4: Lo studio della Letteratura • Distinzione tra prosa e poesia • Il testo narrativo e la voce narrante • Le forme della poesia • Il verso e le sue caratteristiche • La versificazione nella lirica italiana • I tipi di componimento più diffusi • Le figure retoriche più diffuse MODULO 5: Giovanni Pascoli • • • • • • Il Decadentismo simbolista La vita e le opere La poetica del Faciullino Pascoli ed il contesto storico-culturale Myricae: X Agosto, L’Assiuolo, Il tuono Dall’onomatopea al fonosimbolismo 14 • • I Canti di Castelvecchio: differenze con le Myricae, contenuto e forme. Lettura e analisi del Gelsomino notturno e La mia sera (Canti di Castelvecchio) MODULO 6: Gabriele D’Annunzio • L’estetismo: D’Annunzio tra Huysmans e Wilde • Dall’esteta al superuomo • Vita ed opere di Gabriele D’Annunzio • La poetica e la vita. • Storia, trama e tematiche del Piacere • Lettura e analisi de La presentazione di Andrea Sperelli (dal Piacere) • Le Laudi del Cielo, della Terra, del Mare, degli Eroi: tematiche e stimoli culturali • Lettura e analisi de La sera fiesolana e La pioggia nel pineto • D’Annunzio e la Storia. MODULO 7: La Coscienza di Zeno • Svevo ed il suo tempo • La nascita della psicoanalisi • L’altra faccia del Decadentismo: Zeno Cosini, l’inetto riflessivo • L’opera: le tematiche, la composizione, la trama • I brani: L’ultima sigaretta, Il mio matrimonio, La catastrofe (la morte di Guido) Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane MODULO 8: Luigi Pirandello • Vita, opere e pensiero • Le Novelle • Il Fu Mattia Pascal • Uno Nessuno Centomila (Trama e contenuti principali) • Il Teatro 15 STORIA Docente: Antonucci Paolo Libro di testo adottato: a) Paolucci S. – Signorini G. , La Storia in tasca, Zanichelli b) Appunti del docente Lezioni effettuate/lezioni previste: 50/66 N° ore di recupero effettuate: 8 Modalità di recupero studenti in difficoltà: metodologie alternative, schede di sintesi, ripresa dell’argomento con metodologia semplificata, apprendimento guidato. Obbiettivi minimi raggiunti: - Comprensione delle principali dinamiche storiche che hanno caratterizzato il ‘900 - Saper collocare gli eventi e assegnare ad essi la giusta importanza alla luce del mondo attuale. MODULO 1: L’Europa di fine ‘800 • • • • • • • L’unità di Italia. L’unità della Germania. I problemi tra Stato e Chiesa in Italia L’Italia territoriale postunitaria e situazione politica: la questione meridionale. L’organizzazione territoriale dell’Europa e del mediterraneo: l’impero tedesco, l’impero russo, l’impero austro-ungarico, l’impero turco ottomano. Il colonialismo inglese e francese Il colonialismo italiano (la conquista della Libia) MODULO 2: La prima guerra mondiale • • • • • • • • I Balcani, la <<polveriera d’Europa>> L’eccidio di Sarajevo Il ruolo della Germania Lo scoppio della guerra Le pretese italiane La sconfitta francese La guerra di trincea Neutralisti ed interventisti in Italia 16 • • • • • • • • • • • Benito Mussolini (l’espulsione dal partito socialista) e Gabriele D’Annunzio (<< le radiose giornate di maggio>>) Il patto di Londra L’entrata in guerra dell’Italia Le condizioni dei soldati durante il conflitto ( Un anno sull’altipiano di E. Lussu) La modernizzazione della guerra Le fasi del conflitto sui vari fronti La disfatta italiana e l’uscita della Russia dal conflitto (pace di Brest- Litovsk) Il coinvolgimento americano L’armistizio con l’Austria e la fine del conflitto Nascita della Società delle Naizoni Trattato di Versailles e di Saint Germain en Laye MODULO 3: La rivoluzione russa • • • • • • • • • L’arretratezza della Russia zarista Il malcontento generalizzato durante il primo conflitto La rivoluzione di febbraio Lenin e le Tesi di aprile La rivoluzione di ottobre La Pace di Brest Litovsk e l’uscita dalla guerra La NEP L’ascesa di Stalin al potere, i piani quinquennali e la creazione dell’URSS L’URSS come potenza mondiale MODULO 4: Il primo dopoguerra • • • • • • • • Conseguenze del Trattato di Versailles e di Saint Germain La scomparsa dell’impero austro ungarico e dell’impero tedesco La scomparsa dell’impero turco ottomano e la nascita del conflitto arabo israeliano La questione Curda (approfondimento) Il New Deal La repubblica di WEIMAR Il malcontento italiano per la <<vittoria mutilata>> L’impresa fiumana di D’Annunzio MODULO 5: Il Fascismo • • • • • • • La nascita dei partiti di massa La stagione degli scioperi: il biennio rosso La figura di Mussolini Il movimento fascista ed i suoi sostenitori La conversione in Partito e le elezioni La Marcia su Roma La fase legalitaria del Fascismo 17 • • • • • • • • • • • L’omicidio Matteotti Dalla secessione dell’Aventino alla nascita dello stato totalitario Le leggi fascistissime Definizione di totalitarismo Il fascismo e la società I patti lateranensi e la politica estera del fascismo L’uscita dalla Società delle Nazioni ed il colonialismo fascista L’alleanza con la Germania Leggi razziali Verso il secondo conflitto La terza fase del fascismo ( la Repubblica Sociale Italiana) MODULO 6: L’ascesa di Hitler • • • • • • • • • • • Nascita della Repubblica di Weimar Tentativi di colpo di Stato in Germania Hitler ed il Putsch di Monaco La crisi tedesca e quella mondiale Il successo del nazionalsocialismo alle elezioni del 1930 Hitler cancelliere Nascita del terzo Reich Le leggi razziali La politica estera di Hitler Il patto d’acciaio, l’invasione della Polonia e lo scoppio seconda guerra mondiale Lo sterminio degli ebrei Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane MODULO 7: Il secondo conflitto • • • • • • • • • • • • La spartizione della Polonia L’ingresso in guerra dell’Italia Il patto tripartito La Francia conquistata e divisa L’entrata in guerra degli USA L’attacco tedesco all’URSS Il CLN L’8 settembre 1943: l’armistizio Italia - USA La lotta di liberazione in Italia Lo sbarco in Normandia e la liberazione di Parigi Caduta del nazifascismo L’inizio dell’era atomica e della guerra fredda. 18 MATEMATICA Docente: Perelli Laura Maria Libro di testo adottato: Nella Dodero-Paolo Baroncini-Roberto Manfredi, Nuova formazione alla matematica, Giallo, Analisi Infinitesimale, VOLUME F Lezioni effettuate/lezioni previste: 76/99 N° ore di recupero effettuate: 30 Modalità di recupero studenti in difficoltà: RECUPERO IN ITINERE Obbiettivi minimi raggiunti: studio completo del grafico di una semplice algebrica razionale fratta, osservazione del grafico di una funzione e sua lettura FUNZIONI ● definizioni generali ● grafico di una funzione ●funzioni pari e funzioni dispari ● funzioni crescenZ e decrescenZ, monotonia, funzioni limitate, massimi e minimi assoluZ ●determinazione del dominio di una funzione algebrica LIMITI E CONTINUITA' ●definizione intuitiva di limite di una funzione, i quattro casi ● definizione di funzione conZnua ●disconZnuità delle funzioni, diversi tipi di discontinuità DERIVATA DI UNA FUNZIONE ● rapporto incrementale e suo significato geometrico ●derivata e suo significato geometrico ●punZ stazionari ●interpretazione geometrica dei casi di non derivabilità ●derivate fondamentali ●derivata della somma, del prodo[o e del quoziente di due funzioni ●derivate di ordine superiore al primo ●regola di De L'Hopital MASSIMI, MINIMI, FLESSI. STUDIO DI FUNZIONE ● definizione ●condizione necessaria e sufficiente per la determinazione dei punZ di massimo e di minimo. 19 ●punZ di flesso; studio della concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso ●asintoZ verZcali, orizzontali, obliqui ●condizione necessaria e sufficiente per la determinazione dei punZ di massimo e di minimo ●schema per lo studio del grafico di una funzione ( algebrica razionale intera/fra[a) Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane INTRODUZIONE AL CALCOLO DELLE PROBABILITA' ● definizione di evento, evenZ elementari, evenZ cerZ, evenZ impossibili, evenZ aleatori ● unione di due evenZ, intersezione di due evenZ, evento contrario ● evenZ compaZbili ed eventi incompatibili ●definizione classica di probabilità di un evento 20 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docente: Antonella Frosi Libro di testo adottato: "B. BALBONI" – STUDENTI INFORMATI – IL CAPITELLO Lezioni effettuate/lezioni previste: 24/30 N° ore di recupero effettuate: 4 Modalità di recupero studenti in difficoltà: metodologie alternative, schede di sintesi, ripresa dell’argomento con metodologia semplificata, apprendimento guidato. Obbiettivi minimi raggiunti: - Aver acquisito competenze relative all’igiene ed al comportamento - Aver sviluppato il senso di responsabilità, rispetto, collaborazione, autocontrollo - Conoscenza degli argomenti teorico pratici delle capacità condizionali e coordinative - Conoscenza delle regole degli sport di squadra trattati - Saper applicare in modo corretto i fondamentali individuali e gli schemi dei vari sport - Aver compreso ed acquisito le informazioni degli argomenti teorici sviluppati ARRAMPICATA • TECNICA DELLA SALITA E DELLA DISCESA DELL'ARRAMPICATA SU PARETE ARTIFICIALE A DIVERSI GRADI DI DIFFICOLTA'. • TECNICA DELLA TENUTA IN SICUREZZA. CALCIO-5 • CONTROLLO DI PALLA • FONDAMENTALI DI SQUADRA • REGOLAMENTO TECNICO PALLAVOLO • FONDAMENTALI DI GIOCO • FONDAMENTALI DI ATTACCO E DIFESA • RUOLO DEI GIOCATORI • REGOLAMENTO TECNICO BASKET • FONDAMENTALI DI GIOCO • FONDAMENTALI DI ATTACO E DIFESA • RUOLO DEI GIOCATORI 21 • REGOLAMENTO TECNICO TENNIS DA TAVOLO • FONDAMENTALI DI GIOCO • REGOLAMENTO TECNICO BADMINTON • FONDAMENTALI DI GIOCO • REGOLAMENTO TECNICO CENNI TEORICO-PRATICI: APPARATO SCHELETRICO -STRUTTURA E FUNZIONI -TRAUMI E PATOLOGIE DELL'APPARATO SCHELETRICO APPARATO MUSCOLARE -STRUTTURA E FUNZIONI -MUSCOLI E MOVIMENTO -TRUMI E PATOLOGIE DEI MUSCOLI POSTURA E COLONNA VERTEBRALE -SCHIENA E PROBLEMI POSTURALI CUORE E CIRCOLAZIONE -STRUTTURA E FUNZIONE PALLAVOLO - REGOLE DEL GIOCO BASKET -REGOLE DEL GIOCO CALCIO 5 -REGOLE DEL GIOCO PROGETTI ATTIVITA’ SPORTIVE PROPOSTE NEL CORSO DELL’ANNO TORNEO CALCIO 5 INTERNO MASCHILE GIOCHI SPORTIVI STUDENTESCHI: BOWLING ADESIONE SETTIMANA BIANCA: SCI ALPINO E SNOWBOARD 22 INGLESE Docente: Ercoli Stefania Libro di testo adottato: English Tools for mechanics, B. Franchi Martelli, H. Creek, ed. Minerva Scuola Agli studenti è stato fornito materiale integrativo sotto forma di appunti e fotocopie. Lezioni effettuate/lezioni previste: 70/85 N° ore di recupero effettuate: all’occorrenza, soprattutto per recuperare l’esposizione e la produzione di messaggi orali Modalità di recupero studenti in difficoltà: recupero in itinere, studio individuale e assistito, materiale semplificato, tavole, schemi, riassunti. Obbiettivi minimi raggiunti: produzione di un messaggio scritto e orale accettabile dal punto di vista grammaticale e sintattico in lingua straniera, utilizzando il lessico specifico disciplinare. Comprendere il significato fondamentale di un messaggio o testo orale o scritto. Ripasso grammaticale ed approfondimenti • Ripasso dei principali tempi verbali al presente e al passato : formazione ed uso • Ripasso dei paradigmi irregolari • Ripasso dell’uso dei modali • Cenni all’uso dei relativi • Cenni al primo periodo ipotetico • Il passivo: Present Simple e Past Simple • Il passivo con i verbi modali • Il complemento d’agente Testi settoriali • Working safely: Safety at work Hazards in workshops General safety regulations • Risk Assessment: How to carry out a risk assessment Risk mitigation acts Writing a risk assessment: possible template • Electricity: Basic elements of accident prevention (vocabulary) What is electricity? Conductors, insulators, semiconductors The electric circuit : open circuit, closed circuit, short circuit, parallel and series circuit Switches, relays and commutators 23 • Motors: AC motors DC motors Commutators Hybrid engines and hybrid cars Electric cars • Alternative sources of energy: Solar energy (flat-plate collectors and photovoltaic panels) 24 TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI Docente: Cosimo Barletta / Luigi Groppelli Libro di testo adottato: Massimo Pasquinelli, Tecnologie Meccaniche e Applicazioni, Ed. Cappelli Lezioni effettuate/lezioni previste: 82/95 N° ore di recupero effettuate: costante recupero in itinere, 10 minuti ad inizio di lezione per riprendere gli argomenti precedenti. Modalità di recupero studenti in difficoltà: spiegazioni singole, gruppi di lavoro con allievo tutor, studio individuale in classe una volta al mese, semplice lavoro a casa. Obbiettivi minimi raggiunti: l’allievo padroneggia l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; individua i problemi attinenti al proprio ambito di competenza e si impegna alla loro soluzione collaborando efficacemente con gli altri; utilizza tecnologie specifiche del settore e si sa orientare nella normativa di riferimento. Interviene per la parte di propria competenza e con l’utilizzo di strumenti tecnologici nelle diverse fasi e livelli del processo dei servizi. MODULO 1 : SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO • Norme di settore relative alla sicurezza e alla tutela ambientale. • Normative tecniche di riferimento. • Normative e tecniche per dismissione , riciclo e smaltimento di apparati e residui di lavorazione. • Lessico di settore, anche in lingua inglese. MODULO 2 : MANUTENZIONE • Distinta base di elementi, apparecchiature, componenti e impianti. • Software di gestione. • Tipologia di guasti e modalità di segnalazioni, ricerca e diagnosi. • Lessico di settore, anche in lingua inglese. MODULO 3 : CICLO DI UN SISTEMA • Ciclo di vita di un sistema, apparato, impianto. • Sensori e trasduttori di variabili meccaniche di processo. • Tecniche dei comandi elettropneumatici. • Componenti elettropneumatici di conttrollo e di comando. 25 MODULO 4 : SHEMI DI APPARATI • Tecniche di rilevazione e analisi dei dati di funzionamento Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane MODULO 4 : SCHEMI DI APPARATI • Applicazioni di calcolo delle probabilità e statistica per il controllo della funzionalità delle apparecchiature. 26 LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI Docente: Domenico Buffa Libro di testo adottato: non previsto. Gli alunni hanno utilizzata la dispensa prodotta dal docente e resa disponibile ai discenti attraverso la piattaforma Edmodo e/o group mail classe. Lezioni effettuate/lezioni previste: 79/99 N° ore di recupero effettuate: nessuna, non si è rilevata la necessità di recupero. Modalità di recupero studenti in difficoltà: recupero in itinere, attività pratica assistita. Obbiettivi minimi raggiunti: capacità di montare, assemblare, collaudare e relazionare l’attività svolta. MODULO 1: Elettrotecnica generale • Grandezze elettriche fondamentali. • Le caratteristiche tecniche e i codici identificazione dei componenti elettrici- elettronici e loro impiego negli apparati. • Principali strumenti di misura: multimetro e oscilloscopio MODULO 2: Elettrotecnica • Calcolo della sezione dei cavi. • Dimensionamento di un impianto monofase e trifase. • Impianto di terra. • Sensore volumetrico MODULO 3: Saldatura • Saldatore a stagno e saldatura MODULO 4: Relazione tecnica e distinta base • Standard relazione tecnica • Distinta base MODULO 5: Applicazioni pratiche • Alimentatori • Stabilizzatori e regolatori di tensione monolitici • Inverter 27 • • • • Amplificatori Trasduttori Convertitori Multivibratori MODULO 6: Apparati e Macchine elettriche • Principio di funzionamento e principali cause di guasto, delle macchine più comuni. • Motori in A.C. e in D.C. • Dati di targa di un motore • Prova a vuoto e in corto sui trasformatori • Principio di funzionamento e guasti più comuni di una caldaia • Realizzazione di un impianto fotovoltaico stand-alone da 5W • Porte logiche e PLC ( logica AND e OR ) Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane 28 TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI Docente: Giuseppe Nicolosi / Domenico Buffa Libro di testo adottato: Vittorio Savi/Piergiorgio Nasuti/Luigi Vacondio, Tecnologie elettrico-elettroniche e applicazioni 3, Edizioni Calderini Lezioni effettuate/lezioni previste: 85/96 N° ore di recupero effettuate: costante recupero in itinere. Modalità di recupero studenti in difficoltà: spiegazioni singole Obbiettivi minimi raggiunti: • Conoscere i segnali usati in ambito elettrico-elettronico • Conoscere alcuni tipi di sensori • Conoscere le principali tecniche di rilevazione dei segnali provnienti da sensori • Conoscere le principali problematiche legate alla manutenzione di alcuni dispositi e impianti • Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese. MODULO 1: Elettrotecnica generale e misure elettriche • Differenza di potenziale, forza elettromotrice, corrente, potenza elettrica. • Metodi di osservazione e di misura. • Strumentazione elettrica ed elettronica di base: il tester, l'alimentatore, il generatore di segnali. • Circuiti in corrente continua e in corrente alternata. Sistema di distribuzione della tensione in BT. MODULO 2: Disegno elettrico-elettronico • Segni grafici e simboli dei principali componenti di uno schema elettrico di comando e di potenza. • Regole per saper interpretare in modo corretto uno schema elettrico. MODULO 3: Dispositivi elettronici: l'ampilificatore operazionale e il diodo • Il diodo. Il diodo Zener. • L'amplificatore operazionale nelle configurazioni invertente e non invertente; sommatore, sottrattore, amplificatore differenziale, buffer. • Tecniche di rilevazione e analisi dei dati di funzionamento: − amplificatore per strumentazione; − il comparatore in configurazione non invertente e invertente; − trigger di Schmitt non invertente e invertente; − il multivibratore astabile. MODULO 4: I segnali elettrico-elettronici • Segnali analogici e digitali. • Analisi dei segnali: parametri caratteristici e relativo calcolo. • Schema a blocchi di un generico sistema di elaborazione dati. • Tipologie di segnali elettrico-elettronici. 29 MODULO 5: Sensori e traduttori • Distinta base di elementi/apparecchiature e componenti/impianti. • Sensori e trasduttori di variabili di processo: sensori di livello; sensori di temperatura NTC, PTC; interruttori di posizione meccanici, i finecorsa. • Schema di un sistema di acquisizione dati. • Schema di controllo di un generico sistema elettromeccanico MODULO 6: Il ciclo di vita dei sistemi elettrico-elettronici • Ciclo di vita di un apparato/impianto elettromeccanico, elettronico. L'analisi LCA. MODULO 7: Normativa • Normative tecniche di riferimento. • Norme di settore relative alla sicurezza sul luogo di lavoro. Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane MODULO 4: Normativa • Normative e tecniche per dismissione, riciclo e smaltimento di apparati e residui di lavorazione. MODULO 6: Il ciclo di vita dei sistemi elettrico-elettronici • Esempio applicativo dell'analisi LCA su un motore elettrico. 30 TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE Docente: Giuseppe Nicolosi / Domenico Buffa / Luigi Groppelli Libro di testo adottato: • Vittorio Savi/Piergiorgio Nasuti/Luigi Vacondio, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 1, Impianti tecnici Edizioni Calderini; • Vittorio Savi/Piergiorgio Nasuti/Luigi Vacondio, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 2, Controlli automatici Edizioni Calderini; • Vittorio Savi/Piergiorgio Nasuti/Luigi Vacondio, Tecnologie e tecniche di installazione e manutenzione 3, Automazione e produzione Edizioni Calderini • Appunti forniti dai docenti Lezioni effettuate/lezioni previste: 203/235 N° ore di recupero effettuate: costante recupero in itinere. Modalità di recupero studenti in difficoltà: spiegazioni singole. Obbiettivi minimi raggiunti: • Pianificare e controllare interventi di manutenzione • Riconoscere e designare i principali componenti di vari tipi di sistemi industriali e civili • Utilizzare, nei contesti operativi, metodi e strumenti, anche digitali, di diagnostica tipici delle attività manutentive di interesse • Smontare, sostituire e rimontare componenti e apparecchiature di varia tecnologia applicando procedure di sicurezza • Modalità di compilazione dei documenti di manutenzione • Utilizzare il lessico di settore, anche in lingua inglese. MODULO 1: Metodi di manutenzione • Introduzione alla manutenzione. il Total Productive Maintenance (TPM). • Metodi tradizionali: manutenzione a guasto; preventiva; programmata; autonoma; migliorativa. • Metodi innovativi: assistita; sensorizzata. • Telemanutenzione e teleassistenza. MODULO 2: Ricerca guasti • Interventi manutentivi. • Fasi dell'intervento: 1. Ispezione; 2. Microfermate; 3. diagnostica e ricerca del guasto; 4. sostituzione e ripristino; 5. collaudo finale e delibera. • Diagnostica e ricerca del guasto: per i sistemi meccanici; per i sistemi pneumatici; per i sistemi oleoidraulici; per i sistemi termotecnici; per isitemi elettrico-elettronici. L'albero dei guasti. Esempio di attività di costruzione dell'albero dei guasti per una stampante. • Strumenti di diagnostica (Prove non Distruttive): gli ultrasuoni, la termografia, le correnti indotte, le emissioni acustiche e vibrazionali, le ispezioni visive, i liquidi penetranti. 31 MODULO 3: Funzionamento, installazione e manutenzione di vari sistemi • Alcuni schemi di montaggio/smontaggio di sistemi o impianti. • Le macchine elettriche: il trasformatore monofase e trifase, il motore asincrono monofase e trifase, il motore in DC, il motoriduttore. Dati di targa, installazione e manutenzione delle macchine elettriche. • Le scale mobili. • Una generica unità operatrice con comando semplice. • I generatori di calori e le caldaie. • I cancelli automatici. • Gli ascensori. MODULO 4: Documentazione • Enti normatori nel settore elettrico elettronico e in generale negli altri settori: concetto di regola d'arte, marcatura CE, marchi IMQ e CEI. • Documenti di manutenzione: normativa e rapporto di intervento. • Piano di manutenzione ordinaria e straordinaria. MODULO 5 : Costi di manutenzione • Elementi della contabilità generale e industriale. • Analisi dei costi d’intervento e d’esercizio. • Contratto di manutenzione e assistenza tecnica. MODULO 7: Teoria dei sistemi • Definizione di sistema: concetto di ingressi, uscite e stato. Rappresentazione di un sistema generico tramite schema a blocchi. • Applicazione della manutenzione in sistemi industriali: impianto chimico di trattamento degli oli esausti; • Controllo dei sistemi. Schemi di controllo a catena aperta e a catena chiusa. • Applicazioni del controllo dei sistemi: controllo della temperatura di un forno; sistemi di visione industriali. MODULO 8: Acquisizione dati • Schema a blocchi di un generico sistema di acquisizione dati. • Attività con il sensore di temperatura AD590. • Interrutttori di posizione meccanici, i finecorsa. • Sensori di livello • Sensori di temperatura NTC e PTC. MODULO 9: Impianti elettrici • Disegno elettrico-elettronico: segni grafici e simboli; regole per saper interpretare in modo corretto uno schema elettrico. • Ssitemi e schemi di comando: componenti (pulsanti, selettori, organi di segnalazione, pulsantiere, relé e varie tipi di relé • Sistemi e schemi di potenza: componenti fondamentali: organi di sezionamento, protezione e manovra; portata di un cavo, sovracorrenti: sovraccarichi e corto circuiti. Fusibili. Interruttori magnetotermici, interruttori differennziali, contattori, relé termici. 32 • • • • • • • • Sistemi di distribuzione dell'energia elettrica in BT: linea trifase e monofase. Dimensionamento di una linea elettrica sia monofase che trifase. Schema di potenza per il teleavviamento di un motore asincrono monofase. Schema di potenza per il teleavviamento di un motore asincrono trifase. Schema di potenza per teleavviamento di un motore asincrono trifase in entrambi i sensi di marcia. Schema di potenza per l'avviamento di tre motori. Schema di potenza per l'avviamento di un motore asincrono trifase con ACP. Schema elettrico di comando e di potenza relativo alla movimentazione ad un'unità operatrice con comando semlice. • Schema elettrico di controllo del livello di un liquido di un serbatoio. • Schema elettrico di comando e di potenza di un cancello automatico. Argomenti che si prevede saranno affrontati nelle prossime settimane MODULO 3: Funzionamento, installazione e manutenzione di vari sistemi • Il montacarichi • Il nastro trasportatore MODULO 6: Progetto di manutenzione • Linee guida del progetto di manutenzione. • Tecniche per la programmazione di progetto. • Strumenti per il controllo temporale delle risorse e delle attività. MODULO 7: Teoria dei sistemi • Concetti fonadamentali sui PLC MODULO 9: Impianti elettrici • Schema elettrico di comando e di potenza di un montacarichi. • Schema elettrico di comando e di potenza di un nastro trasportatore. • Cenni di illuminotecnica 33 SIMULAZIONI PROVE D’ESAME Anno Scolastico 2015-2016 a Classe 5 IPM 34 SIMULAZIONE PRIMA PROVA 15/03/2017 Anno Scolastico 2016-2017 a Classe 5 IPM ALUNNO_________________________________________CLASSE_____________DATA_________ ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. “Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di 35 Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo: Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti . Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE: Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 36 1. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà DOCUMENTI «I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono. Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza. Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.» Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991 «Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde. Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.» Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008 «I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione europea. Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di 37 ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile. Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più approfonditi.» Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza - 17 dicembre 2012 2. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI «Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.» Pippo BATTAGLIA –Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008 «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede (sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT,Critica della ragione pura, Riga 1787 (1aed. 1781) «Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a 38 quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010(ed. originale 2001) «La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante […].Ci tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale, ma comunque una posizione significativa. [...] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la scienza li ha derubati.» Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1aed. 1994) 3. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Individuo e società di massa. Andy Warhol - Marilyn «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo 39 neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975 «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980] «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e 40 la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002 4. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a 41 valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica – «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”. » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO L’Italia tra i due conflitti mondiali e l’Italia di oggi: quali le differenze ? Il candidato esamini la questione sotto almeno tre dei seguenti profili: confini; forme istituzionali; rapporti fra cittadini e istituzioni; sistemi di relazioni e rapporti con gli altri Stati. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE La musica - diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) - non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l'educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. IL CANDIDATO SI SOFFERMI SULLA FUNZIONE, SUGLI SCOPI E SUGLI USI DELLA MUSICA NELLA SOCIETÀ CONTEMPORANEA. SE LO RITIENE OPPORTUNO, PUÒ FARE RIFERIMENTO ANCHE A SUE ESPERIENZE DI PRATICA E/O ASCOLTO MUSICALE. 42 SIMULAZIONE PRIMA PROVA 10/05/2017 Anno Scolastico 2015-2016 Classe 5a IPM 43 SIMULAZIONE SECONDA PROVA 07/03/2017 Anno Scolastico 2016-2017 Classe 5a IPM 44 Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a tre fra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE L’impresa responsabile della manutenzione di un centro commerciale deve, tra l’altro, controllare l’impianto delle scale mobili. Il movimento delle scale è comandato da un motore asincrono trifase, mentre la trasmissione del moto, dal gruppo motore/riduttore (motoriduttore) al gruppo di trascinamento dei gradini, è ottenuta mediante l'impiego di una catena. Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive, deve: a) descrivere, anche tramite uno schema a blocchi, l’impianto comprendente sia la parte elettrica con il motore che quella meccanica; b) indicare i principali dispositivi da monitorare per garantire l’utilizzo in sicurezza dell’impianto; c) indicare i possibili guasti che impediscono l’avvio del motore e come effettuare le relative verifiche; d) predisporre il piano di manutenzione ordinaria annuale per mantenere in perfetta efficienza le scale mobili. e) Infine proporre un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di manutenzione effettuati. SECONDA PARTE Quesito n.1 Il multivibratore astabile di figura è utilizzato per ottenere un clock a frequenza variabile con i livelli 1 e 0 corrispondenti rispettivamente a 0V e 5V. Il candidato illustri la funzione del diodo zener, dica quali sono i parametri da considerare nella scelta del componente elettronico e come individuare la resistenza R (Vsat = + 15V). Inoltre individui i motivi per i quali la forma d’onda può modificarsi e diventare triangolare. 45 Quesito n.2 Il candidato, dopo aver illustrato la funzione e il principio di funzionamento di un tipo di trasformatore scelto a proprio piacimento, descriva le modalità di installazione e i principali controlli/verifiche per una corretta manutenzione. Quesito n.3 Si consideri la trasmissione di figura, in cui si noti la ridondanza dei cuscinetti per l'appoggio del secondo albero. Si calcoli l'affidabilità della trasmissione per un periodo di funzionamento di 8000 ore, considerando che: − MTBFcuscinetti = 15 anni; − MTBFalberi = 20 anni; − MTBFruote = 17 anni. Quesito n.4 Il candidato illustri lo schema elettrico di potenza multifilare di un motore asincrono trifase con rotore a gabbia. Il motore deve essere collegato in modo da poter girare in entrambi i sensi di rotazione. Nello schema, come da normativa, indicare i componenti, i morsetti e i cavi con gli 46 opportuni codici letterali. Infine il candidato provi a ipotizzare le possibili cause e gli interventi di manutenzione connessi nel caso in cui nel motore si registrano forti vibrazioni. CAUSE: POSSIBILI INTERVENTI DI MANUTENZIONE Forti vibrazioni ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ ______________________ ______________________________________________ 47 Quesito n.5 In un cantiere edile gli operai hanno usato dei cavi di prolunga con prese multiple per riuscire ad alimentare tutti gli attrezzi elettrici. Ciascun cavo ha una sola spina (maschio) ed una presa (femmina) tripla. Anche se tale montaggio non va effettuato, tutti gli strumenti hanno comunque funzionato senza problemi; poi, improvvisamente la lampada da lavoro e la sega circolare (angolo in basso a destra della figura) hanno cessato di funzionare. Tutti gli altri strumenti hanno invece continuato a funzionare correttamente. In base a queste informazioni: − spiegare il motivo per cui il montaggio non doveva essere effettuato; − indicare quali sezioni sono buone e quali sospette di malfunzionamento; − indicare una procedura di manutenzione, in sequenza, per risolvere il problema e ripristinare il corretto funzionamento di tutti gli attrezzi, fermo restando che tale collegamento non deve assolutamente essere effettuato! 48 SIMULAZIONE SECONDA PROVA 26/04/2017 Anno Scolastico 2016-2017 Classe 5a IPM 49 Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a tre fra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE Una struttura adibita a concessionaria di automobili è composta da una zona all’aperto dove sono parcheggiate auto nuove e usate e da ampi saloni per uffici e showroom. Nell’ambito della manutenzione, l’impresa incaricata deve, tra l’altro, controllare il cancello automatico che dà accesso alla struttura e le porte a vetro scorrevoli all’ingresso dei saloni. Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive, deve: a) descrivere, i dispositivi presenti nell’impianto relativo al cancello e le relative funzioni svolte all'interno del sistema; b) disegnare uno schema a blocchi della parte elettrica e meccanica del cancello; c) specificare come avviene la movimentazione del cancello; d) a partire dai componenti individuati al punto a), disegnare lo schema elettrico, in cui sono presenti sia il circuito di potenza che quello di comando, che permette di azionare il cancello; e) indicare i possibili guasti che impediscono la chiusura del cancello e le metodologie per effettuare le relative verifiche; f) illustrare le principali attività da svolgere per effettuare la manutenzione ordinaria delle porte scorrevoli; g) proporre un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di manutenzione effettuati sulle porte scorrevoli. SECONDA PARTE Quesito n.1 Il multivibratore astabile di figura è utilizzato per ottenere un clock a frequenza variabile con i livelli 1 e 0 corrispondenti rispettivamente a 0V e 5V. Il candidato illustri la funzione del diodo zener, dica quali sono i parametri da considerare nella scelta del componente elettronico e come individuare la resistenza R (Vsat = + 15V). Inoltre individui i motivi per i quali la forma d’onda può modificarsi e diventare triangolare. 50 Quesito n.2 Il candidato, dopo aver illustrato la struttura, il principio di funzionamento e le principali applicazioni di un motore in dc, descriva: a) i possibili guasti e le relative operazioni di manutenzione per rispristinare il sistema; b) i principali controlli/verifiche. Quesito n.3 Due corpi illuminanti hanno le seguenti caratteristiche tecniche: − Corpo 1: vita utile pari a 3000 ore, tasso di guasto λ = 0,0002 h-1 − Corpo 2: vita utile pari a 1000 ore, tasso di guasto λ = 0,0005 h-1 Il candidato determini quale corpo ha un’affidabilità migliore. Inoltre determini dopo quanto tempo bisogna sostituire il corpo illuminante affinché l’affidabilità sia pari all’80%. Quesito n.4 Il candidato, dopo aver scelto una tipologia di caldaia a suo piacimento, ne illustri: a) la struttura, b) i principali componenti e le loro relative funzioni svolte all'interno del sistema; c) una serie di possibili interventi di manutenzione ordinaria sulla caldaia seguendo la normativa di riferimento: d) un possibile intervento di manutenzione straordinaria sulla caldaia. 51 Quesito n.5 Una linea trifase alimenta carichi che assorbono rispettivamente una potenza P1 = 6,1 kW (cosα = 0.9) e P2 = 10,7 kW (cosα = 0.8) alla tensione di 380 V. Fatte eventuali ipotesi aggiuntive, determinare la corrente di impiego IB , la portata IZ e la sezione S dei conduttori della linea. Si riporta di seguito un estratto della portata dei cavi in funzione della tipologia di cavo e della posa prevista. S (mm2) IZ (A) 1,5 15,5 2,5 21 4 28 6 36 10 50 52 SIMULAZIONE SECONDA PROVA 11/05/2017 Anno Scolastico 2016-2017 Classe 5a IPM 53 Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a tre fra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE All'interno di un edificio pubblico adibito a biblioteca, l'impresa di installazione e manutenzione deve realizzare l'installazione di un ascensore, che ha lo scopo di portare l'utenza dal piano terra al primo piano, in cui si trova la sala di lettura e consultazione dei libri. Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive sulla tipologia di ascensore da installare, deve: a) descrivere, i componenti presenti nell'ascensore e le relative funzioni svolte all'interno del sistema; b) disegnare uno schema a blocchi della parte elettrica e meccanica dell'ascensore; c) specificare, attraverso uno schema a fasi, come avviene la movimentazione dell'ascensore; d) disegnare lo schema elettrico, in cui sono presenti sia il circuito di potenza che quello di comando, che permette di azionare l'ascensore; e) indicare i possibili guasti sull'ascensore e gli interventi di manutenzione a essi relativi per ripristinarne il corretto funzionamento, citando gli eventuali dispositivi di protezione da utilizzare; f) redigere il piano di manutenzione dell'ascensore; g) proporre un format per la registrazione delle verifiche e degli interventi di manutenzione effettuati sul motore dell'ascensore. SECONDA PARTE Quesito n.1 All'interno di un capannone adibito a pastificio è presente un serbatoio di acqua, che serve per preparare l'impasto. Il livello dell'acqua all'interno del serbatoio deve essere mantenuto tra due livelli prestabiliti di minimo e massimo, per miscelare in modo ottimale l'impasto. Il candidato, fatte eventuali ipotesi aggiuntive: 54 • indichi i possibili componenti del sistema di controllo del livello di acqua all'interno del serbatoio; • effettui uno schema a blocchi di tale sistema; • indichi i possibili metodi di diagnostica per rilevare la presenza di crepe nella superficie del serbatoio. Quesito n.2 Per accedere all'edificio della biblioteca è presente una porta con due ante scorrevoli, azionate da due finecorsa. L’apertura delle ante è garantita automaticamente se entrambi i finecorsa sono funzionanti. Sapendo che il tasso di guasto del fine corsa è pari a λ = 5 * 10-3 anno-1, il candidato determini l’affidabilità dell’impianto dopo 5 anni e stabilisca dopo quanti anni la stessa è pari al 90%. Quesito n.3 Un condominio ha un impianto centralizzato alimentato da una caldaia a gas metano da 375 kW. Il candidato elenchi i principali obblighi cui deve adempiere l’impresa incaricata della gestione dell’impianto, per il rispetto delle relative leggi e norme di riferimento. Quesito n.4 Una linea monofase alimenta 11 lampadine a led da 6 W con fattore di potenza di 0.9 ciascuna e un forno elettrico di 1,2 kW con fattore di potenza di 0,9. Il candidato, considerata una linea principale di 100 m e fatte eventuali ipotesi aggiuntive, determini: • la corrente di impiego IB della linea; • la portata IZ della linea • la sezione S della linea; • il relativo dispositivo di protezione per l’alimentazione della linea principale e di quelle dei carichi nel rispetto della normativa vigente; • disegni lo schema elettrico unifilare dell'impianto elettrico. Si ricorda che occorre consultare le tabelle definite dalle varie norme, in base alle ipotesi aggiuntive per determinare la sezione, la portata e la caduta di tensione della linea. 55 SIMULAZION TERZA PROVA SIMULAZIONE PROV 0 09/03/2017 Anno Scolastico 2016-201 201 2017 Classe 5a IPM TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI Cognome _______________ Nome _________________ 9 marzo 2017 Rispondi alle seguenti domande : 1. Disegnare lo schema di un amplificatore operazionale in configurazione sommatore invertente avente tre segnali in ingresso V1, V2 e V3; calcolare inoltre simbolicamente la tensione di uscita in funzione delle tre tensioni di ingresso V1, V2 e V3. 2. Dato un circuito Trigger di Schmitt Sch non invertente, determinare la Vout(t), sapendo che: 56 − il segnale di ingresso Vin(t) ha l'andamento temporale come mostrato in figura; − è alimentato con una tensione duale di ± 12 V; − le resistenze sono R1=1 kΩ e R2=4 kΩ. 3. Dato il segnale elettrico raffigurato figurato nel grafico sottostante, è possibilie dire che: 57 a. s(t) ha frequenza 10 Hz b. s(t) ha frequenza 20 Hz c. s(t) ha pulsazione 628 rad/s d. ha pulsazione 62,8 rad/s 4. Il segnale cosiddetto ad onda quadra presenta: a. un valore medio maggiore di zero b. un valore medio negativo c. un duty cycle del 50% d. un duty cycle del 100% 5. Un amplificatore operazionale in configurazione non invertente corrisponde all'operazione matematica di: a. moltiplicazione di una quantità costante maggiore di zero b. moltiplicazione di una quantità costante maggiore di uno c. sottrazione di due segnali in ingresso d. addizione di due segnali in ingresso 6. Un amplificatore operazionale ha sempre bisogno di: a. un'alimentazione positiva; b. un'alimentazione positiva e una negativa; c. tre alimentazioni; d. nessuna alimentazione 58 7. Nel circuito amplificatore per strumentazione in figura la tensione di uscita Vo misurata con tester risulta 4 volte superiore rispetto alla differenza (V1-V2) tra le tensioni di ingresso. Sapendo che R2 = R3 = R4 = R, scegliere per quali valori di R1 e R si ottiene il guadagno misurato. a. R = 2 kΩ e R1 = 3 kΩ b. R = 3 kΩ e R1 = 2 kΩ c. R = 4 kΩ e R1 = 8 kΩ d. R = 4 kΩ e R1 = 2 kΩ 59 TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI Cognome _______________ Nome ________________ 9 marzo 2017 Rispondi alle seguenti domande : 1. Un prodotto per avere la dichiarazione di conformità CE di Tipo ( Dir. 93/465/CEE) deve aver superato i seguenti passi: a. valutazione e riduzione dei rischi correlati al prodotto b. predisposizione di adeguate misure di sicurezza c. predisposizione del fascicolo tecnico d. tutte le precedenti 2. Prima di immettere una macchina sul mercato quale delle seguenti figure ha una serie di obblighi da osservare? a. il fabbricante b. il rappresentante c. il trasportatore d. il venditore 3. La relazione MTBF/( MTBF+MTTR ) rappresenta la grandezza: a. disponibilità b. probabilità di guasto c. manutenibilità d. affidabilità 4. Quale tra i seguenti tipi di guasto non esiste? a. Guasto sporadico b. Guasto rilevante c. Guasto inoffensivo d. Guasto ripetitivo 5. Che cosa si intende per ciclo di vita di un prodotto? a. il ciclo energetico necessario per la sua fabbricazione b. l’insieme delle fasi dalla nascita alla sua eliminazione c. il suo ciclo commerciale d. l’insieme delle fasi della produzione 60 6. Costruisci il diagramma di GANTT per le seguenti attività generiche: ATTIVITA’ DURATA PREVISTA ( giorni giorn ) VINCOLO Attività 1 10 Nessuno Attività 2 30 Inizio dopo attività 1 Attività 3 25 Inizio dopo 1/3 attività 2 Attività 4 15 Inizio dopo 50% attività 1 7. Calcolare l'affidabilità del sistema complessivo per un tempo di missione di 10 anni , noti i valori dei tassi di guasto dei singoli componenti: cuscinetto λcusc= 15 · 10-6 ( g/h ) albero λal = 8 · 10-6 ( g/h ) 61 LABORATORI ED ESERCITAZIONI ESERCI PRATICHE 62 Cognome _______________ Nome _________________ 9 marzo 2017 Rispondi alle seguenti domande: domande 1. Disegnare lo schema a blocchi di un alimentatore, spiegando brevemente a cosa serve ogni blocco e le forme d’onda di uscita da ogni blocco 2. Descrivere il significato di almeno 7 dati di targa di questo motore: 3. Un trasduttore AD590 utilizzato in tensione con una resistenza R = 10 KΩ KΩ alla temperatura T = 20 °C, fornisce una tensione tensio pari a: 63 a. 2,93 mV b. 2,93 V c. 0,293 mV d. 29,3 mV 4. Questi 3 condensatori rappresentati in figura, hanno lo stesso valore capacitivo espresso in modo diverso. Quanto vale? a. vale 273 F; b. vale 273 uF; c. vale 27000 nF d. vale 27000 pF; 5. Indica la corretta piedinatura dell’integrato LM741 a. [ – ] pin 3 ; [ + ] pin 2; [ -VCC ] pin 4; [ OUT ] pin 6; [ +VCC ] pin 7 b. [ – ] pin 2 ; [ + ] pin 3; [ -VCC ] pin 4; [ OUT ] pin 6; [ +VCC ] pin 7 c. [ – ] pin 3 ; [ + ] pin 2; [ -VCC ] pin 7; [ OUT ] pin 6; [ +VCC ] pin 4 d. [ – ] pin 2 ; [ + ] pin 3; [ -VCC ] pin 7; [ OUT ] pin 4 [ +VCC ] pin 6 6. Cosa misuro nella Figura 1 e cosa misuro nella Figura 2: Fig. 1 Fig. 2 a. La tensione e la corrente ; 64 b. La tensione e la potenza; c. La potenza e la corrente; d. La fase e la potenza 7. A cosa serve un Inverter: a. convertire una corrente alternata in ingresso in una corrente alternata in uscita b. convertire una corrente continua in uscita in una tensione continua in uscita c. convertire una corrente continua in ingresso in una corrente alternata in uscita d. convertire una potenza alternata in ingresso in una corrente alternata in uscita INGLESE 65 Cognome _______________ Nome _______________ 9 marzo 2017 1. Referring to atomic structure, define what electricity, conductors and insulators are ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 2. Describe what an electric circuit is, focusing on the different types of paths you know ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ 3. An electron a. doesn’t carry any electrical charge b. carries positive charge c. carries negative charge d. moves on rings 4. An electric circuit needs a. a closed circuit b. a short circuit c. potential difference d. a wire 5. An atom is in balance because a. there is an over –loaded 66 b. because electrons are positively charged c. the resistance is high d. there are basic particles with opposite polarities 6. With two resistances connected in parallel a. Each must have the same resistance value b. The current through each must be the same c. The resistance is zero d. There is no need of a potential difference 7. When a circuit is open, the light is a. on b. off c. on short circuit d. open Punteggio …../15 67 SIMULAZIONE TERZA PROVA 15/05/2017 Anno Scolastico 2016-2017 Classe 5a IPM TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI Cognome ________________ Nome __________________ 15 maggio 2017 Rispondi alle seguenti domande : 1. Disegna lo schema a blocchi delle fasi di vita di un prodotto. 68 2. Dato un circuito amplificatore non invertente, in cui sono presenti i resistori R1 e R2, calcolare: − disegnare il circuito, mettendo in evidenza il punto dove applicare la tensione di ingresso, il punto dove prelevare la tensione di uscita e indicando i due resistori; − calcolare la tensione di uscita Vout nel caso in cui il segnale di ingresso Vin valga 2V, R1 = 10 kΩ e R2= 4 kΩ. 3. Dati i due segnali sinusoidali s1(t) e s2(t): a. s1(t) e s2(t) hanno la stessa ampiezza b. s1(t) ha frequenza doppia della frequenza di s2(t) c. s1(t) ha frequenza tre volte maggiore rispetto a quella di s2(t) d. s2(t) ha frequenza doppia della frequenza di s1(t) 69 4. Nel seguente ponte di Wheatstone, Wheatstone, in cui R1 = 8 KΩ e R3 = 12 kΩ, k in base a quale valore si raggiunge la condizione di equilibrio del ponte? a. Rx = 2 kΩ e R2 = 3 kΩ; b. Rx = 3 kΩ e R2 = 2 kΩ; c. Rx = 4 kΩ e R2 = 3 kΩ; d. Rx = 4 kΩ e R2 = 1 kΩ; 5. Quale affermazione sul ponte di Wheatstone è falsa? Il ponte di Wheatstone: Wheatsto a. è un circuito utilizzato per effettuare misure di grandezze elettriche b. è sempre posto in ingresso ad un amplificatore per strumentazione c. serve a misurare la resistenza di un componente elettrico d. la condizione di equilibrio si raggiunge solo quando l'indice l'indice del galvanometro è posto sullo zero 6. La direttiva WEEE riguarda: a. la procedura per un'analisi LCA corretta b. lo smaltimento delle sostanze pericolose c. gli impatti ambientali delle apparecchiature elettroniche e. la raccolta delle sostanze tossiche 7. Nel circuito ito amplificatore per strumentazione in figura la tensione di uscita Vo misurata con tester risulta 3 volte superiore rispetto alla differenza (V1-V2) (V1 tra le tensioni di ingresso. Sapendo che R2 = R3 = R4 = R, scegliere per quali valori di R1 e R si ottienee il guadagno misurato. 70 a. R = 1,5 kΩ e R1 = 1,5 kΩ b. R = 1,5 kΩ e R1 = 2,7 kΩ c. R = 1,8 kΩ e R1 = 1,5 kΩ d. R = 4 kΩ e R1 = 2 kΩ 71 SCIENZE MOTORIE Cognome __________________ Nome ________________ 15 maggio 2017 Rispondi alle seguenti domande: 1. LA COLONNA VERTEBRALE FRONTALMENTE HA DECORSO RETTILINEO, MENTRE SUL PIANO SAGITTALE (VISIONE LATERALE) PRESENTA UN'ALTERNANZA DI CURVE. QUANTE SONO, QUALI SONO E COSA CONSENTE QUESTO TIPO DI STRUTTURA? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 2. DESCRIVI QUALI SONO I RUOLI DEI GIOCATORI NEL CALCIO A 5. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 3. APPARATO SCHELETRICO - IL LIQUIDO SINOVIALE a. E' PORTATO DAI VASI SANGUIGNI b. E' PRODOTTO DAL MOVIMENTO c. E' UN PRODOTTO DI SCARTO d. E' RESPONSABILE DELLA SENSAZIONE DELLA FATICA 72 4. PALLAVOLO - IL LIBERO GIOCA a. LIBERAMENTE IN OGNI RUOLO b. IN ATTACCO c. IN DIFESA d. LIBERAMENTE IN ATTACCO 5. PALLACANESTRO - UN CANESTRO VALE TRE PUNTI SE REALIZZATO a. DOPO AVER SUBITO UN FALLO b. DURANTE UNA QUALSIASI AZIONE DI GIOCO c. CON UN TIRO EFFETTUATO OLTRE LA LINEA DEI M. 6.75 d. DURANTE UN TIRO LIBERO 6. CALCIO A 5 - I GIOCATORI DI RISERVA POSSONO a. SOSTITUIRE UN COMPAGNO CHE NON PUO' POI RIENTRARE b. ENTRARE ED USCIRE IN QUALSIASI MOMENTO DELLA PARTITA c. ENTRARE SOLO DURANTE L'INTERVALLO d. SOSTITUIRE I COMPAGNI INFORTUNATI O ESPULSI 7. CALCIO A 11 – IL 4-4-2 E' a. UN TIPO DI ALLENAMENTO b. UN FONDAMENTALE DI ATTACCO c. UN FONDAMENTALE DI DIFESA d. UN SISTEMA DI GIOCO 73 MATEMATICA Cognome __________________ Nome _________________ 15 maggio 2017 Rispondi alle seguenti domande: domande 1. Calcola il seguente limite applicando la regola di De l’Hopital: y = 2. Determina massimi e minimi della seguente funzione: y = e x −1 − 1 ln(2 x − 1) x 2 − 3x + 2 x 2 − 3x − 4 3. La derivata di una funzione in un punto, se esiste, è 74 a. un numero b. una funzione c. un angolo d. il rapporto fra l’ordinata e l’ascissa del punto 4. La funzione y = x +1 x2 − 4 a. è continua in tutto R b. è continua in x=±2 c. non è continua in tutto R d. è continua in tutti i punti del suo dominio 5. Se f(x) ha un massimo in x=1, allora: a. può essere discontinua in x b. deve essere derivabile in x c. il suo grafico in x ha un punto a tangente orizzontale d. nessuna delle precedenti è corretta 6. La derivata prima della funzione y = a. 3x + 4 è 2x − 1 3 2 − 11 b. (2 x − 1)2 − 11 c. (2 x − 1) − 11 d. (3x + 4)2 7. Una funzione può avere: a. due asintoti verticali b. due asintoti orizzontali c. due asintoti obliqui d. un asintoto verticale e un asintoto obliquo 75 INGLESE Cognome _________________ Nome _______________ 15 maggio 2017 1. Describe the main features and components of the hybrid engine ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ 2. Describe the different types of electric motors and their main components ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ ______________________________________________________________ 3. What’s a switch? a. an electrical device b. a closed circuit c. carries negative charge an open circuit d. moves on rings a knife 4. A DC motor runs on 76 a. alternating current b. potential difference c. direct current d. brush gear 5. One of the main pros of an electric motor is: a. high performances b. no pollution c. the presence of gasoline in the engine d. less pollution 6. The stator is: a. the moving part of a DC motor b. the stationary part of a DC motor c. a bearing d. a relay 7. In the hybrid engine the battery is recharged a. by braking b. thanks to a petrol pump c. thanks to a short circuit d. with water 77 Quadro F GRIGLIE DI VALUTAZIONE Anno Scolastico 2016 - 2017 Classe 5ª IPM 78 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO Candidato Data Classe INDICATORI Adeguatezza Caratteristiche del contenuto Organizzazione del testo Forma, lessico e stile DESCRITTORI Scala valori Aderenza alla consegna Pertinenza all’argomento proposto Efficacia complessiva del testo Ampiezza della trattazione, padronanza dell’argomento, rielaborazione critica dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie e dei materiali forniti: Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto. Tipologia B : comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace; capacità di argomentazione. Tipologia C e D : coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione. Per tutte le tipologie: significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. Articolazione chiara e ordinata del testo Equilibrio fra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni. Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario, ecc. Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali ecc.) Correttezza morfosintattica Punteggiatura 0-1 Modesta 2 Accettabile 3 Completa Lacunoso o limitato 4 1 Modesto 2 Accettabile 3 Efficace 4 Esauriente 5 Approssimativa 0-1 Accettabile 2 Apprezzabile Improprio 3 0-1 Semplice ma corretto 2 Adeguato 3 Totale punteggio La Commissione PT. Approssimativa /15 Il Presidente 79 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO Alunno DATA Classe INDICATORE PUNTEGGIO MASSIMO CONOSCENZA DEGLI ARGOMENTI PROPOSTI CAPACITA' DI ESAMINARE I QUESITI IN MODO LOGICO E RAPPRESENTARE LE SOLUZIONI 5 4 CAPACITA' DI RIELABORAZIONE DELLE PROPRIE CONOSCENZE 3 CORRETTEZZA E PROPRIETA' NELL'USO DEL LINGUAGGIO TECNICO SPECIFICO 3 LIVELLO VALUTAZIONE PUNTEGGIO Ottima Buona Sufficiente Insufficiente Grav. insufficiente Ottima Buona Sufficiente Insufficiente Grav. insufficiente Ottima Buona Sufficiente Insufficiente Grav. insufficiente Ottima Buona Sufficiente Insufficiente Grav. insufficiente 5 4 3 2 0-1 4 3,5 3 2 0-1 3 2,5 2 1,5 0-1 3 2,5 2 1,5 0-1 VOTO INDICATORE TOTALE PUNTEGGIO (in presenza di decimale si arrotonda all'intero superiore) La Commissione /15 Il Presidente 80 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA DEGLI ESAMI DI STATO Candidato Classe Data Indicatori Descrittori di livello Conoscenza specifica degli argomenti o problemi Nessuna Con gravi lacune Completa ma non approfondita Completa e approfondita Lacunosa 0 1 2 3 1 Limitata alle linee essenziali 2 Completa 3 Nessun elemento Gravi errori e procedure errate Abbastanza corretta ma con procedure utilizzate meccanicamente Corretta e precisa 0 1 2 Comprensione dell’argomento proposto Corretto utilizzo di procedure, esattezza nei calcoli, correttezza morfosintattica Punti Competenza argomentativa, Nessuna Disordinata, parziale efficacia della trattazione Capacità logico-critiche capacità di sintesi 0 1 Essenziale 2 Rigorosa 3 e Nessuna 0 1 2 3 Inadeguate, incoerenti Complete Approfondite Totale punteggio La Commissione 3 /15 Il Presidente 81 GRIGLIA DI VALUTAZIONE COLLOQUIO ORALE DEGLI ESAMI DI STATO Candidato Data Classe INDICATORI 1. Capacità di applicazione delle conoscenze e di collegamento multidisciplinare 2. Capacità di argomentazione, Argomento di analisi/sintesi, proposto dal di rielaborazione I FASE DESCRITTOR1 Punteggio in /30 Autonoma, consapevole ed efficace Accettabile e sostanzialmente corretta Guidata e in parte approssimativa 3 2 0-1 Autonoma e completa Adeguata ed efficace Adeguata e accettabile Approssimativa 4 3 2 0-1 Corretta e appropriata Sufficientemente chiara e scorrevole Incerta e approssimativa 3 2 0-1 Punteggio assegnato candidato 3. Capacità espressiva e padronanza della lingua ____/10 6-7 5 4 3 1-2 1. Conoscenze disciplinari e capacità di collegamento interdisciplinare II FASE Argomenti proposti dai commissari Complete, ampie e approfondite Corrette e in parte approfondite Essenziali ma sostanzialmente corrette Imprecise e frammentarie Frammentarie e fortemente lacunose 2 Corenza logico-tematica, Autonoma, completa e articolata capacità di argomentazione, Adeguata ed efficace di analisi/sintesi Adeguata e accettabile Parzialmente adeguata e approssimativa Disorganica e superficiale 3. Capacità di Sostanzialmente efficace rielaborazione Adeguata Incerta e approssimativa 6-7 5 4 3 1-2 3 2 1 ____/17 III FASE 1. Capacità di autovalutazione e autocorrezione Discussione prove scritte Adeguata 1 II PROVA Adeguata 1 III PROVA Adeguata 1 I PROVA ____/ 3 ____/30 La Commissione Il Presidente 82 83