4/2017 Periodo: 20/2-10/3/2017 NOTIZIARIO SULL’ECONOMIA UNGHERESE 20 febbraio – 10 marzo 2017 Sommario PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI ....................................................................................... 3 INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-UNGHERIA ............................................................. 5 ANDAMENTO DEL FIORINO .......................................................................................................... 5 Visita del Ministro degli Affari Esteri - Angelino Alfano incontra l’omologo ungherese Peter Sijjarto...................................................................................................................................... 6 Esiti della missione del FMI................................................................................................................. 6 La Banca Centrale lascia invariato il tasso di sconto ........................................................................... 6 Calo degli investimenti del 20% nel 2016 ........................................................................................... 7 Forte crescita del mercato immobiliare ................................................................................................ 7 Standard and Poor’s conferma il rating ‘BBB-/A-3’ e outlook stabile ................................................ 8 La Japan Credit Rating Agency (JCSRA) ha migliorato il rating dell’Ungheria ................................ 8 Crescita e competitività ........................................................................................................................ 8 Il debito estero ungherese al 10% entro il 2020 ................................................................................... 8 Gli analisti prevedono un ulteriore aumento dei salari ........................................................................ 9 Fondo speciale per le PMI che entrano a far parte della catena di approvvigionamento delle multinazionali ................................................................................................................................... 9 Le PMI prevedono una crescita ridotta delle entrate ........................................................................... 9 SETTORE FINANZIARIO.................................................................................................................. 9 Il settore bancario è tornato a fare profitti ............................................................................................ 9 TRASPORTI ...................................................................................................................................... 10 Ferrovia Belgrado-Budapest .............................................................................................................. 10 Il volume di merce di Budapest Airport Cargo è cresciuto del 27% ................................................. 10 Sono cresciute del 20% le vendite di autoveicoli nuovi .................................................................... 10 Opportunità ......................................................................................................................................... 10 L’unità di CIB vende il portafoglio immobiliare ............................................................................... 10 Magyar Posta progetta di realizzare un sistema di tracciamento delle consegne postali ................... 11 DISCLAIMER Le informazioni contenute nel presente notiziario sono tratte da comunicati ufficiali, siti istituzionali e organi di informazione ungheresi. L’Ambasciata non può verificare la correttezza né essere considerata responsabile del contenuto delle informazioni pubblicate. PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI Categoria Periodo PIL Debito pubblico in rapporto al PIL Saldo di bilancio pubblico Conto delle partite correnti (mln di euro) Esportazioni (mln di euro/variazione) Importazioni (mln di euro/variazione) Produzione industriale Prezzi industriali alla produzione Costruzioni Investimenti Salari medi lordi Tasso di inflazione Tasso di disoccupazione Commercio al dettaglio Turismo – pernottamenti Riserve internazionali - mld di euro – (var. annua) Tasso di sconto ufficiale *dati preliminari Importazioni Esportazioni 2016 2016 1-3 semestri 2016 Novembre 2016 Dicembre 2016 2016 2016 2016 Gennaio 2016 2016 2016 2016 Febbraio 2017 Novembre 2016Gennaio 2017 2016 2016 Fine febbraio 2016 Attuale Dato / variazione annua +2% 73,9 +0,6%* 344 -42 93.046 +2,9% 83.111 +1,5% +0,9% +2,2% -18,8% -20% +6,1% +2,9% Ulteriori informazioni Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese Dati Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese Rapporto in inglese 4,3% Rapporto in inglese +4,6% +7% 25.165 (-21%) 0,9% Rapporto in inglese Rapporto in inglese Interscambio commerciale globale dell’Ungheria (miliardi di euro) 2013 2014 2015 74,7 78,2 82,4 81,3 84,5 90,5 Dati storici Dati storici Aprile 2016 2016 83,1 93 Composizione delle importazioni ungheresi dall'Italia per categorie principali di merci 2016 1,9% 7,0% 0,4% Alimentari, bevande e tabacchi Materie prime Carburanti ed energia elettrica 42,8% Prodotti manifatturieri Macchinari e mezzi di trasporto 47,9% Fonte: KSH Composizione delle esportazioni ungheresi in Italia per categorie principali di merci 2016 15,0% Alimentari, bevande e tabacchi 5,4% Materie prime 0,5% Carburanti ed energia elettrica 43,5% Prodotti manifatturieri Macchinari e mezzi di trasporto 35,6% Fonte: KSH INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-UNGHERIA ( dati in milioni di euro) 2016 mln Є 8.431,1 3.999,2 4.432,0 -432,8 Interscambio - di cui export - di cui import Saldo Export dell'Italia verso l’Ungheria (settori economici più rilevanti) Prodotti manifatturieri Prodotti chimici Prodotti di ferro e acciaio Prodotti tessili Vari prodotti manifatturieri Macchinari e mezzo di trasporto Macchinari industriali e componenti Apparecchi elettronici e componenti Import dell'Italia dall’Ungheria (settori economici più rilevanti) Alimenti, bevande, tabacco Prodotti manifatturieri Prodotti chimici Vari prodotti manifatturieri Articoli di abbigliamento e accessori Macchinari e mezzo di trasporto Apparecchi di telecomunicazione Var., a/a, % 6,1% 6,9% 5,4% 2016 mln Є 1.916,1 537,5 263,4 134,3 367,9 1.710,6 503,5 316,3 Quota % 47,9% 13,4% 6,6% 3,4% 9,2% 42,8% 12,6% 7,9% 2016 Apparecchi elettronici e componenti Veicoli stradali (inclusi anche quelli a cuscino pneumatico) Fonte: KSH mln Є 666,5 1.577,5 699,4 331,7 43,8 1.926,1 413,3 Quota % 15,0% 35,6% 15,8% 7,5% 1,0% 43,5% 9,3% 394,7 8,9% 655,5 14,8% ANDAMENTO DEL FIORINO 10/0… 09/0… 08/0… 07/0… 06/0… 05/0… 04/0… 03/0… 02/0… 01/0… 28/0… 27/0… 26/0… 25/0… 24/0… 23/0… 22/0… 21/0… 20/0… 312,0 311,5 311,0 310,5 310,0 309,5 309,0 308,5 308,0 307,5 307,0 Andamento del tasso del fiorino contro l'euro nel periodo 20 febbraio - 10 marzo 2017 Fonte: Banca Nazionale Ungherese ANDAMENTO MACROECONOMICO Visita del Ministro degli Affari Esteri - Angelino Alfano incontra l’omologo ungherese Peter Szijjarto Il giorno 8 marzo il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Angelino Alfano ha incontrato a Roma il Ministro degli Esteri e del Commercio ungherese, Peter Szijjarto. Nel corso del colloquio è stato affrontato il tema della migrazione e della protezione delle minoranze cattoliche nel mondo. Lanciata dal Ministro Alfano l’dea di un business forum Italia-Ungheria per dare impulso ai rapporti commerciali tra i due Paesi. "L'impegno - ha sottolineato Alfano - è quello di consentire alle nostre imprese di relazionarsi più efficacemente" con il mondo economico ungherese. Il ministro ungherese ha ricordato che l'Italia è il quinto partner commerciale dell'Ungheria e l'ottavo maggior investitore: "Abbiamo predisposto un fondo di 510 milioni di euro per finanziare la creazione di attività in Ungheria da parte di imprese italiane e ricordiamo che da noi esiste la tassa sulle imprese più bassa di tutta l'Ue, al 9%". Esiti della missione del FMI Si è conclusa giovedì 9 marzo la missione di valutazione del FMI, effettuata ai sensi dell’Art. IV dell’Accordo di adesione. Secondo il Fondo, l’economia ungherese crescerà del 3% nel 2017 grazie all’assorbimento dei Fondi UE, all’aumento dei consumi e dei salari. L’inflazione è prevista salire, raggiungendo il target del 3% entro il 2018. Le prospettive di medio termine restano favorevole, ma tra i rischi il FMI stima il rallentamento del commercio mondiale, l’aumento dei costi della finanza, la volatilità dei flussi di capitale e la bolla immobiliare. Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale deve essere pronta ad intervenire, rimuovendo alcune misure di stimolo, nel caso in cui l’inflazione dovesse crescere ed evitare che l’economia del paese sia esposta a nuovi shock. Il Fondo raccomanda l’adozione di misure fiscali aggiuntive che produrrebbero miglioramenti del saldo di bilancio, mentre appare realizzabile l’obiettivo del Governo di conseguire una crescita sostenibile e accrescere il potenziale dell’economia nel medio termine. Secondo le stime del Fondo, il deficit del 2016 dovrebbe attestarsi intorno all’1,8%, mentre nel 2017 dovrebbe salire al 2,2% del PIL. La missione raccomanda di portare avanti la riforma fiscale, attuando riforme amministrative e ulteriori tagli fiscali. Sarebbe essenziale per migliorare il contesto imprenditoriale, affrontare la corruzione attraverso una maggiore trasparenza, migliorare la prevedibilità della politica, migliorare la facilità di pagare le tasse, e snellire i regolamenti. Per ulteriori informazioni consultare il rapporto inglese. Fonte: Portfolio 10/3/2017 La Banca Centrale lascia invariato il tasso di sconto Nella riunione del 28 febbraio, il Consiglio Monetario della Banca Centrale ha lasciato invariato il tasso di sconto allo 0,9%, nonostante nel mese di gennaio l’inflazione abbia raggiunto il 2,3%, il livello più alto degli ultimi quattro anni. Si ricorda comunque che il target di inflazione per la MNB è del 3%. Nei prossimi mesi è previsto un aumento sia dell’inflazione complessiva che dell’inflazione core (non sono presi in considerazione i beni che mostrano una forte volatilità di prezzo : energia e alimentari) per effetto dell’aumento dei salari, dei prezzi dei generi alimentari e del petrolio e, poiché secondo alcuni analisti la crescita del PIL sarà inferiore al 3,6% previsto dalla Banca Centrale, questa potrebbe lasciare invariato il tasso di sconto. Nel caso in cui l’inflazione superasse la soglia del 4%, si potrebbe prevedere un intervento al rialzo. Fonte: Intellinews 1/3/2017 Calo degli investimenti del 20% nel 2016 Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio di statistica, gli investimenti fissi sono diminuiti del 20% nel 2016. Il quarto trimestre è stato quello che ha registrato il peggior andamento con un calo del 24% su base annua. L’ufficio ritiene che tale fenomeno sia da attribuire a fattori ciclici da ricercare nel ritardo dei trasferimenti dei Fondi UE per il settennio 2014-2020. Nel quarto trimestre, gli investimenti nel comparto della grandi imprese sono diminuiti del 5,9%, mentre nel settore pubblico (enti statali) del 71%. I progetti di gestione delle acque, non più finanziati con fondi UE, sono diminuiti dell’87%. Gli investimenti in macchinari ed attrezzature sono diminuiti del 6,6% e i progetti di costruzione del 32%. In crescita gli investimenti nel settore retail (+14%) e manifatturiero (+2,3%). Su base annua, le aziende di grandi dimensioni hanno ridotto gli investimenti dell’8,9%, mentre gli enti pubblici del 63%. In crescita gli investimenti nel settore finanziario +17%, nel manifatturiero +7% e nel commercio al dettaglio +10%. Forte crescita immobiliare del mercato Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio di Statistica Centrale (KSH) l’anno scorso sono state realizzate circa 10.000 nuove abitazioni, 31% in più rispetto all’anno precedente. I permessi di costruzione e le dichiarazioni semplificate per la costruzione di nuove case hanno raggiunto complessivamente 31.559 unità, oltre due volte e mezza superiori al 2015. Secondo la valutazione del Ministero dell’Economia i dati dimostrano che c’è una svolta nel mercato delle immobiliare. Il Ministero prevede una crescita maggiore per il 2017, grazie ai sussidi per acquisto case per le famiglie e per l’aumento dell’occupazione e dei salari reali. Secondo Laszlo Balogh, analista di ingatlan.com (immobile.com), nel mercato immobiliare ungherese mancano decine di migliaia di nuove case e dovrebbero essere realizzate 20.000-30.000 nuove case per essere al passo con il tasso di ammortamento. I nuovi permessi hanno raggiunto un massimo degli ultimi nove anni – sottolinea David Valko, analista immobiliare dell’OTP. Secondo un rapporto dell’OTP, a Budapest gli immobiliaristi stanno per vendere 350 progetti di costruzione con appartamenti. Fonte: HATC, 27/2/2017, p. 5 11.000 Standard and Poor’s conferma il rating ‘BBB-/A-3’ e outlook stabile Il 24 febbraio scorso Standard and Poor’s ha confermato il rating ‘BBB-/A-3’ sul breve e lungo periodo del debito denominato in fiorini ed in valuta estera. Si ricorda che a settembre 2016 S&P aveva rivisto il rating del Paese innalzandolo ad “investment grade”. Fonte: HM, 27/2/2017, p. 3 La Japan Credit Rating Agency (JCSRA) ha migliorato il rating dell’Ungheria Secondo quanto annunciato dal Ministero dell’Economia la JCRA ha portato il rating sul debito in valuta estera da “BBB” a “BBB+”, quello sul debito in fiorini da “BBB+” ad “A-“. Secondo la valutazione del Ministero, il miglioramento del rating è importante per i titoli di stato emessi in yen. Preme notare che durante la crisi, JCRA non ha abbassato il rating alla categoria “non consigliato per investimento”. Gli analisti di JCRA considerano ora positivi l’accordo della durata di sei anni sui salari e la riduzione delle tasse, nonché la variazione della composizione del debito ungherese. Fonte: HATC, 22/2/2017, p. 5, http://www.kormany.hu/en/ministry-fornational-economy/news/the-japan-creditrating-agency-jcra-raised-hungary-scredit-rating Crescita e competitività Secondo il Governatore della Banca Centrale il rischio dell’economia ungherese è quello di cadere nella stagnazione. La performance economica negli ultimi anni è stata eccellente grazie alla cooperazione tra banche e Governo, ma non è più sufficiente a sostenere la crescita del Paese. Il Governatore ritiene necessario agire sulla competitività per raggiungere gli standard dell’Europa occidentale. Nel settore manifatturiero il valore aggiunto è basso e anche l’innovazione pro-capite è tra le più basse d’Europa in parte attribuibile, secondo il Governatore alle scarse competenze matematiche della forza lavoro. Fonte: HATC, 1/3/2017 Il debito estero ungherese al 10% entro il 2020 Il Governatore della Banca Centrale prevede che entro il 2020 il debito denominato in valuta estera scenderà al 10%. Questo è passato dal 31% di fine 2015 al 25% di fine 2016. La Banca Centrale negli ultimi tre anni si è concentrata sulla riduzione del debito denominato in valuta estera e questo ha permesso alle agenzie di rating di elevare la valutazione del debito sovrano nel 2016 ad “investment grade”. Secondo Matolcsy tra il 2017e il 2018 è possibile un’ulteriore riduzione delle riserve in valuta estera. La misura più importante adottata dalla Banca Centrale è stata la riduzione del tasso di sconto allo 0,9% e tale provvedimento insieme al Fondo per la crescita “Funding for growth scheme” ha contribuito alla crescita economica per l’1,5% nel 2015. Il 2016 si è chiuso con un debito pari al 73,9% del PIL che rimane il più alto dell’area V4. Gli analisti prevedono un ulteriore aumento dei salari Gli analisti prevedono che quest’anno continuerà il veloce aumento dei salari in conseguenza dei nuovi modelli di carriera introdotti nel settore pubblico, dell’aumento del salario minimo e della carenza di manodopera in alcuni settori dell’industria. Secondo Gergely Suppan, analista di Takarekbank, i salari reali potrebbero crescere del 7,6%, contro un’inflazione del 2,4%. Secondo le osservazioni di Peter Virovacz, analista dell’ING Bank, la crescita del 7,6% dei salari reali registrata nel 2016 è stata la più alta degli ultimi 13 anni. Secondo quanto dichiarato dal Ministro dell’Economia, Mihaly Varga, è previsto un aumento del 10% dei salari lordi per quest’anno grazie all’accordo sul salario minimo e alla riduzione degli oneri sociali. Fonte: HATC, 21/2/2017, pp. 5-6 Fondo speciale per le PMI che entrano a far parte della catena di approvvigionamento delle multinazionali Il Governo ha stanziato un fondo speciale del valore di circa 46 milioni di euro quale aiuto per le PMI che entrano a far parte delle grandi reti di fornitori e raggiungono i mercati globali. Il “Programma fornitori”, come denominato dal Governo, dovrebbe aiutare 100/120 aziende ad inserirsi nella catena di approvvigionamento di otto multinazionali. Quest’anno il programma è rivolto alle aziende del settore automotive e automazione industriale e si tradurrà in aiuti finanziari per la ricerca e lo sviluppo tecnologico. Nel primo semestre del 2018 il programma sarà rivolto alle aziende produttrici di bus, tram, rotaie, mentre nel secondo semestre è indirizzato alle aziende che producono apparecchi medicali e al settore difesa. L’importo massimo del finanziamento è fissato in 6,5 milioni di euro. Fonte: intellinews 24 feb, 2017 Le PMI prevedono una crescita ridotta delle entrate Dal sondaggio trimestrale del K&H bank si evince che le PMI prevedono per quest’anno una crescita dei ricavi del 5,5% contro il 6,9% di tre mesi prima. Secondo le annotazioni della banca, le aspettative sono scese ad un livello più realistico dopo l’esagerato ottimismo del quarto trimestre. La media delle previsioni sul profitto del 2017 è pari al 3,2%, contro il 4,6% del sondaggio di novembre scorso. Fonte: HATC, 24/2/2017, p. 5 SETTORE FINANZIARIO Il settore bancario è tornato a fare profitti Nel 2016 il settore bancario è tornato a crescere con un profitto ante imposte pari a €1,48 miliardi. Il 2015 si era chiuso con una perdita di 97 milioni di euro. Il positivo risultato è stato raggiunto, nonostante i bassi di interesse ed il tasso di sconto fissato dalla Banca Centrale al 9%, grazie al maggiore ammontare degli intessi attivi (5,7%), alla diminuzione dei crediti inesigibili (scesi dall’8,1% al 6,4% nel terzo trimestre; a fine 2015 erano al 10,6%)) e alla riduzione della “special bank levy”. E’ stato possibile ridurre l’imposta speciale sugli istituti bancari, calcolata sugli assets, grazie all’accordo raggiunto dal Governo con la BERS e la Erste Bank a febbraio 2015 per favorire il credito e stimolare l’economia. In virtù di tale accordo, l’imposta è passata dallo 0,53% allo 0,24% nel 2016 e allo 0,21% nel 2017. Degli istituti posti sotto il controllo della Banca Centrale 76 su 110 hanno chiuso i bilanci in attivo. Fonte: HATC, 27/2/2017, p. 6 poco trasparente, come avvenuto per Paks II. Fonte: intellinews, 24/2/2017 TRASPORTI Sono cresciute del 20% le vendite di autoveicoli nuovi Ferrovia Belgrado-Budapest La ferrovia Belgrado – Budapest è parte integrante del progetto cinese “One Belt One Road” che ha come obiettivo quello di far giungere le merci cinesi in Europa attraverso due direttrici: una via mare ed una via terra, una sorta di moderna via della seta. L’istradamento via mare si serve del porto del Pireo (per circa il 70% di proprietà della società cinese Cosco) quale hub per i container da smistare poi per via ferroviaria verso il centro-est Europa. La linea ferroviaria BelgradoBudapest costituisce quindi un asse importante di tale progetto. Per l’85% il progetto è finanziato da un prestito cinese della durata di 20 anni, secondo l’accordo sottoscritto lo scorso novembre a livello bilaterale. Il progetto è al vaglio della Commissione europea in quanto il tratto ungherese dell’opera dovrebbe andare a gara d’appalto aperta, come previsto dalla normativa UE per i grandi progetti, ma la Commissione teme che il processo sia Il volume di merce di Budapest Airport Cargo è cresciuto del 27% Secondo quanto annunciato dal gestore dell’aeroporto, a gennaio il volume del cargo aereo dell’Aeroporto Internazionale “Liszt Ferenc” di Budapest ha raggiunto 6.487 tonnellate, 26,8% in più rispetto a 5.114 tonnellate di un anno prima. Sono inoltre in corso i preparativi per la realizzazione di una nuova base di cargo. Fonte: HATC, 1/3/2017, p. 8 Secondo le stime dell’Associazione di importatori di veicoli (MGE), a febbraio gli ungheresi hanno acquistato 8.000 nuove macchine. Nel mese di febbraio è stata registrata una crescita del 14,3% nelle vendite di autoveicoli commerciali (1.297vendite), però sono calate del 3,7% le vendite di grandi autoveicoli commerciali. L’associazione prevede per l’intero anno 102.000 vendite di nuovi autoveicoli di cui 22.000 di autoveicoli commerciali, 5.500 di grandi autoveicoli commerciali, 2.400 di moto e 500 di nuovi autobus. Fonte: HATC, 2/2/2017, p. 5 Opportunità L’unità di CIB vende il portafoglio immobiliare Recovery, filiale per gli investimenti immobiliari della CIB, vende beni per un valore complessivo di 5 miliardi di fiorini (ca. 17 mln di euro). Tra il 1° marzo ed il 30 giugno saranno gradualmente venduti cinque pacchetti di proprietà residenziali e sei pacchetti di proprietà commerciali. I pacchetti sono relativi a sei regioni, esclusa Budapest. Fonte: HATC, 3/3/2017, p. 5, http://recovery.ingatlan.com/elado Magyar Posta progetta di realizzare un sistema di tracciamento delle consegne postali Le Poste ungheresi stanno sviluppando un sistema di tracciamento delle consegne postali registrate con un cofinanziamento UE ed ungherese per un contributo a perdere europeo di 2,4 miliardi di fiorini e di 1,9 miliardi di fiorini a valere sulle risorse delle Poste ungheresi. Il progetto sarà realizzato per la metà del 2018 – é stato annunciato nell’evento di presentazione. Andrea Bàrtfa-Mager, commissario governativo responsabile per le Poste ed i servizi finanziari, ha dichiarato che le Poste dedicano particolare attenzione alle nuove esigenze dei clienti, la realizzazione del progetto renderà più tracciabile e trasparente il percorso delle spedizioni registrate e l’azienda compie un grande passo nel processo di digitalizzazione, superando così le ricevute di ritorno cartacee. Con la liberalizzazione delle Poste – ha aggiunto il commissario - il servizio postale dovrà reggere il passo nella vera e crescente competizione di mercato del settore, digitalizzazione, comunicazione online e diffusione del commercio elettronico sono determinanti nel settore di mercato in cambiamento. Obiettivo strategico delle Poste è quello di mantenere e rafforzare le posizioni di leader di mercato, cosa però ostacolata dalla mancanza, a livello nazionale nel settore logistico, di risorse umane ma un aumento salariale può aiutare a gestire questo problema e con l’aumento graduale del 30% medio previsto per le aziende statali entro il 2019, anche le Poste potranno assumere collaboratori specializzati – ha concluso il commissario Il presidente e direttore generale delle Poste Zòltàn Illés, ha sottolinato invece la modernizzazione dei servizi postali quale obiettivo principale dell’azienda e il contributo che gli strumenti digitali possono offrire a tale ammodernamento. Con questo progetto le spedizioni saranno tracciabili nell’intero percorso, dall’invio alla consegna, 8 mila operatori avranno strumenti mobili e negli uffici postali saranno predisposti banchi per firma digitale – ha concluso Illés. Fonte: Magyar Hirlap, 10/3/2017 Abbreviazioni fonti: HATC = Hungary Around the Clock; MTI = ANSA ungherese; HM = Hungary Matters Redazione: Teresa Testa, Giuseppe Rizzuti, Milan Solymosi