Formato pdf - Ambasciata d`Italia

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4/2017
Periodo:
20/2-10/3/2017
NOTIZIARIO SULL’ECONOMIA UNGHERESE
20 febbraio – 10 marzo 2017
Sommario
PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI ....................................................................................... 3
INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-UNGHERIA ............................................................. 5
ANDAMENTO DEL FIORINO .......................................................................................................... 5
Visita del Ministro degli Affari Esteri - Angelino Alfano incontra l’omologo ungherese
Peter Sijjarto...................................................................................................................................... 6
Esiti della missione del FMI................................................................................................................. 6
La Banca Centrale lascia invariato il tasso di sconto ........................................................................... 6
Calo degli investimenti del 20% nel 2016 ........................................................................................... 7
Forte crescita del mercato immobiliare ................................................................................................ 7
Standard and Poor’s conferma il rating ‘BBB-/A-3’ e outlook stabile ................................................ 8
La Japan Credit Rating Agency (JCSRA) ha migliorato il rating dell’Ungheria ................................ 8
Crescita e competitività ........................................................................................................................ 8
Il debito estero ungherese al 10% entro il 2020 ................................................................................... 8
Gli analisti prevedono un ulteriore aumento dei salari ........................................................................ 9
Fondo speciale per le PMI che entrano a far parte della catena di approvvigionamento delle
multinazionali ................................................................................................................................... 9
Le PMI prevedono una crescita ridotta delle entrate ........................................................................... 9
SETTORE FINANZIARIO.................................................................................................................. 9
Il settore bancario è tornato a fare profitti ............................................................................................ 9
TRASPORTI ...................................................................................................................................... 10
Ferrovia Belgrado-Budapest .............................................................................................................. 10
Il volume di merce di Budapest Airport Cargo è cresciuto del 27% ................................................. 10
Sono cresciute del 20% le vendite di autoveicoli nuovi .................................................................... 10
Opportunità ......................................................................................................................................... 10
L’unità di CIB vende il portafoglio immobiliare ............................................................................... 10
Magyar Posta progetta di realizzare un sistema di tracciamento delle consegne postali ................... 11
DISCLAIMER
Le informazioni contenute nel presente notiziario sono tratte da comunicati ufficiali, siti
istituzionali e organi di informazione ungheresi. L’Ambasciata non può verificare la
correttezza né essere considerata responsabile del contenuto delle informazioni pubblicate.
PRINCIPALI DATI MACROECONOMICI
Categoria
Periodo
PIL
Debito pubblico in rapporto al PIL
Saldo di bilancio pubblico
Conto delle partite correnti
(mln di euro)
Esportazioni
(mln di euro/variazione)
Importazioni
(mln di euro/variazione)
Produzione industriale
Prezzi industriali alla produzione
Costruzioni
Investimenti
Salari medi lordi
Tasso di inflazione
Tasso di disoccupazione
Commercio al dettaglio
Turismo – pernottamenti
Riserve internazionali - mld di euro –
(var. annua)
Tasso di sconto ufficiale
*dati preliminari
Importazioni
Esportazioni
2016
2016
1-3 semestri 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
2016
2016
2016
Gennaio 2016
2016
2016
2016
Febbraio 2017
Novembre 2016Gennaio 2017
2016
2016
Fine febbraio 2016
Attuale
Dato /
variazione
annua
+2%
73,9
+0,6%*
344
-42
93.046
+2,9%
83.111
+1,5%
+0,9%
+2,2%
-18,8%
-20%
+6,1%
+2,9%
Ulteriori informazioni
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Dati
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
4,3%
Rapporto in inglese
+4,6%
+7%
25.165
(-21%)
0,9%
Rapporto in inglese
Rapporto in inglese
Interscambio commerciale globale dell’Ungheria
(miliardi di euro)
2013
2014
2015
74,7
78,2
82,4
81,3
84,5
90,5
Dati storici
Dati storici
Aprile
2016
2016
83,1
93
Composizione delle importazioni ungheresi dall'Italia
per categorie principali di merci 2016
1,9%
7,0%
0,4%
Alimentari, bevande e tabacchi
Materie prime
Carburanti ed energia elettrica
42,8%
Prodotti manifatturieri
Macchinari e mezzi di trasporto
47,9%
Fonte: KSH
Composizione delle esportazioni ungheresi in Italia per
categorie principali di merci
2016
15,0%
Alimentari, bevande e tabacchi
5,4%
Materie prime
0,5%
Carburanti ed energia elettrica
43,5%
Prodotti manifatturieri
Macchinari e mezzi di trasporto
35,6%
Fonte: KSH
INTERSCAMBIO COMMERCIALE ITALIA-UNGHERIA
( dati in milioni di euro)
2016
mln Є
8.431,1
3.999,2
4.432,0
-432,8
Interscambio
- di cui export
- di cui import
Saldo
Export dell'Italia verso l’Ungheria
(settori economici più rilevanti)
Prodotti manifatturieri
Prodotti chimici
Prodotti di ferro e acciaio
Prodotti tessili
Vari prodotti manifatturieri
Macchinari e mezzo di trasporto
Macchinari industriali e componenti
Apparecchi elettronici e componenti
Import dell'Italia dall’Ungheria
(settori economici più rilevanti)
Alimenti, bevande, tabacco
Prodotti manifatturieri
Prodotti chimici
Vari prodotti manifatturieri
Articoli di abbigliamento e accessori
Macchinari e mezzo di trasporto
Apparecchi di telecomunicazione
Var., a/a, %
6,1%
6,9%
5,4%
2016
mln Є
1.916,1
537,5
263,4
134,3
367,9
1.710,6
503,5
316,3
Quota %
47,9%
13,4%
6,6%
3,4%
9,2%
42,8%
12,6%
7,9%
2016
Apparecchi elettronici e componenti
Veicoli stradali (inclusi anche quelli a cuscino
pneumatico)
Fonte: KSH
mln Є
666,5
1.577,5
699,4
331,7
43,8
1.926,1
413,3
Quota %
15,0%
35,6%
15,8%
7,5%
1,0%
43,5%
9,3%
394,7
8,9%
655,5
14,8%
ANDAMENTO DEL FIORINO
10/0…
09/0…
08/0…
07/0…
06/0…
05/0…
04/0…
03/0…
02/0…
01/0…
28/0…
27/0…
26/0…
25/0…
24/0…
23/0…
22/0…
21/0…
20/0…
312,0
311,5
311,0
310,5
310,0
309,5
309,0
308,5
308,0
307,5
307,0
Andamento del tasso del fiorino contro l'euro nel periodo
20 febbraio - 10 marzo 2017
Fonte: Banca Nazionale Ungherese
ANDAMENTO MACROECONOMICO
Visita
del
Ministro
degli
Affari Esteri - Angelino Alfano
incontra l’omologo ungherese Peter
Szijjarto
Il giorno 8 marzo il Ministro degli Affari
Esteri e della Cooperazione Internazionale
Angelino Alfano ha incontrato a Roma il
Ministro degli Esteri e del Commercio
ungherese, Peter Szijjarto. Nel corso del
colloquio è stato affrontato il tema della
migrazione e della protezione delle
minoranze cattoliche nel mondo. Lanciata
dal Ministro Alfano l’dea di un business
forum Italia-Ungheria per dare impulso ai
rapporti
commerciali
tra
i
due
Paesi. "L'impegno - ha sottolineato
Alfano - è quello di consentire alle nostre
imprese di relazionarsi più efficacemente"
con il mondo economico ungherese. Il
ministro ungherese ha ricordato che l'Italia
è il quinto partner commerciale
dell'Ungheria
e
l'ottavo
maggior
investitore: "Abbiamo predisposto un
fondo di 510 milioni di euro per finanziare
la creazione di attività in Ungheria da
parte di imprese italiane e ricordiamo che
da noi esiste la tassa sulle imprese più
bassa di tutta l'Ue, al 9%".
Esiti della missione del FMI
Si è conclusa giovedì 9 marzo la missione
di valutazione del FMI, effettuata ai sensi
dell’Art.
IV
dell’Accordo
di
adesione. Secondo il Fondo, l’economia
ungherese crescerà del 3% nel 2017 grazie
all’assorbimento
dei
Fondi
UE, all’aumento dei consumi e dei salari.
L’inflazione è prevista salire,
raggiungendo il target del 3% entro il
2018. Le prospettive di medio termine
restano favorevole, ma tra i rischi il FMI
stima il rallentamento del commercio
mondiale, l’aumento dei costi della
finanza, la volatilità dei flussi di capitale e
la bolla immobiliare. Per quanto riguarda
la politica monetaria, la Banca Centrale
deve essere pronta ad intervenire,
rimuovendo alcune misure di stimolo, nel
caso in cui l’inflazione dovesse
crescere ed evitare che l’economia del
paese sia esposta a nuovi shock. Il Fondo
raccomanda l’adozione di misure fiscali
aggiuntive
che
produrrebbero
miglioramenti del saldo di bilancio,
mentre appare realizzabile l’obiettivo del
Governo di conseguire una crescita
sostenibile e accrescere il potenziale
dell’economia nel medio termine.
Secondo le stime del Fondo, il deficit del
2016 dovrebbe attestarsi intorno all’1,8%,
mentre nel 2017 dovrebbe salire al 2,2%
del PIL. La missione raccomanda di
portare avanti la riforma fiscale, attuando
riforme amministrative e ulteriori tagli
fiscali. Sarebbe essenziale per migliorare
il contesto imprenditoriale, affrontare la
corruzione
attraverso una maggiore
trasparenza, migliorare la prevedibilità
della politica, migliorare la facilità di
pagare le tasse, e snellire i regolamenti.
Per ulteriori informazioni consultare il
rapporto inglese.
Fonte: Portfolio 10/3/2017
La Banca Centrale lascia invariato il
tasso di sconto
Nella riunione del 28 febbraio, il
Consiglio Monetario della Banca Centrale
ha lasciato invariato il tasso di sconto allo
0,9%, nonostante nel mese di gennaio
l’inflazione abbia raggiunto il 2,3%, il
livello più alto degli ultimi quattro anni. Si
ricorda comunque che il target di
inflazione per la MNB è del 3%.
Nei prossimi mesi è previsto un aumento
sia dell’inflazione complessiva che
dell’inflazione core (non sono presi in
considerazione i beni che mostrano una
forte volatilità di prezzo : energia e
alimentari) per effetto dell’aumento dei
salari, dei prezzi dei generi alimentari e
del
petrolio e, poiché secondo alcuni
analisti la crescita del PIL sarà inferiore al
3,6% previsto dalla Banca Centrale,
questa potrebbe lasciare invariato il tasso
di sconto. Nel caso in cui l’inflazione
superasse la soglia del 4%, si potrebbe
prevedere un intervento al rialzo. Fonte:
Intellinews 1/3/2017
Calo degli investimenti del 20% nel
2016
Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio di
statistica, gli investimenti fissi sono
diminuiti del 20% nel 2016. Il quarto
trimestre è stato quello che ha registrato il
peggior andamento con un calo del 24%
su base annua. L’ufficio ritiene che tale
fenomeno sia da attribuire a fattori ciclici
da ricercare nel ritardo dei trasferimenti
dei Fondi UE per il settennio 2014-2020.
Nel quarto trimestre, gli investimenti nel
comparto della grandi imprese sono
diminuiti del 5,9%, mentre nel settore
pubblico (enti statali) del 71%. I progetti
di gestione delle acque, non più finanziati
con fondi UE, sono diminuiti dell’87%.
Gli investimenti in macchinari ed
attrezzature sono diminuiti del 6,6% e i
progetti di costruzione del 32%. In
crescita gli investimenti nel settore retail
(+14%) e manifatturiero (+2,3%).
Su base annua, le aziende di grandi
dimensioni hanno ridotto gli investimenti
dell’8,9%, mentre gli enti pubblici del
63%. In crescita gli investimenti nel
settore
finanziario
+17%,
nel
manifatturiero +7% e nel commercio al
dettaglio +10%.
Forte
crescita
immobiliare
del
mercato
Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio di
Statistica Centrale (KSH) l’anno scorso
sono state realizzate circa 10.000 nuove
abitazioni, 31% in più rispetto all’anno
precedente. I permessi di costruzione e le
dichiarazioni
semplificate
per
la
costruzione di nuove case hanno raggiunto
complessivamente 31.559 unità, oltre due
volte e mezza superiori al 2015.
Secondo la valutazione del Ministero
dell’Economia i dati dimostrano che c’è
una svolta nel mercato delle immobiliare.
Il Ministero prevede una crescita
maggiore per il 2017, grazie ai sussidi per
acquisto case per le famiglie e per
l’aumento dell’occupazione e dei salari
reali.
Secondo Laszlo Balogh, analista di
ingatlan.com (immobile.com), nel mercato
immobiliare ungherese mancano decine di
migliaia di nuove case e dovrebbero essere
realizzate 20.000-30.000 nuove case per
essere al passo con il tasso di
ammortamento.
I nuovi permessi hanno raggiunto un
massimo degli ultimi nove anni –
sottolinea
David
Valko,
analista
immobiliare dell’OTP. Secondo un
rapporto dell’OTP,
a Budapest gli
immobiliaristi stanno per vendere 350
progetti di costruzione con
appartamenti.
Fonte: HATC, 27/2/2017, p. 5
11.000
Standard and Poor’s conferma il
rating ‘BBB-/A-3’ e outlook stabile
Il 24 febbraio scorso Standard and Poor’s
ha confermato il rating ‘BBB-/A-3’ sul
breve e lungo periodo del debito
denominato in fiorini ed in valuta estera.
Si ricorda che a settembre 2016 S&P
aveva rivisto il rating del Paese
innalzandolo ad “investment grade”.
Fonte: HM, 27/2/2017, p. 3
La Japan Credit Rating Agency
(JCSRA) ha migliorato il rating
dell’Ungheria
Secondo quanto annunciato dal
Ministero dell’Economia la JCRA ha
portato il rating sul debito in valuta
estera da “BBB” a “BBB+”, quello sul
debito in fiorini da “BBB+” ad “A-“.
Secondo la valutazione del Ministero,
il miglioramento del rating è
importante per i titoli di stato emessi
in yen.
Preme notare che durante la crisi,
JCRA non ha abbassato il rating alla
categoria
“non
consigliato
per
investimento”. Gli analisti di JCRA
considerano ora positivi l’accordo
della durata di sei anni sui salari e la
riduzione delle tasse, nonché la
variazione della composizione del
debito ungherese.
Fonte: HATC, 22/2/2017, p. 5,
http://www.kormany.hu/en/ministry-fornational-economy/news/the-japan-creditrating-agency-jcra-raised-hungary-scredit-rating
Crescita e competitività
Secondo il Governatore della Banca
Centrale
il
rischio
dell’economia
ungherese è quello di cadere nella
stagnazione. La performance economica
negli ultimi anni è stata eccellente grazie
alla cooperazione tra banche e Governo,
ma non è più sufficiente a sostenere la
crescita del Paese. Il Governatore ritiene
necessario agire sulla competitività per
raggiungere gli standard dell’Europa
occidentale. Nel settore manifatturiero il
valore aggiunto è basso e anche
l’innovazione pro-capite è tra le più basse
d’Europa in parte attribuibile, secondo il
Governatore alle scarse competenze
matematiche della forza lavoro. Fonte:
HATC, 1/3/2017
Il debito estero ungherese al 10%
entro il 2020
Il Governatore della Banca Centrale
prevede che entro il 2020 il debito
denominato in valuta estera scenderà al
10%. Questo è passato dal 31% di fine
2015 al 25% di fine 2016. La Banca
Centrale negli ultimi tre anni si è
concentrata sulla riduzione del debito
denominato in valuta estera e questo ha
permesso alle agenzie di rating di elevare
la valutazione del debito sovrano nel 2016
ad “investment grade”. Secondo Matolcsy
tra il 2017e il 2018 è possibile un’ulteriore
riduzione delle riserve in valuta estera. La
misura più importante adottata dalla
Banca Centrale è stata la riduzione del
tasso di sconto allo 0,9% e tale
provvedimento insieme al Fondo per la
crescita “Funding for growth scheme” ha
contribuito alla crescita economica per
l’1,5% nel 2015.
Il 2016 si è chiuso con un debito pari al
73,9% del PIL che rimane il più alto
dell’area V4.
Gli analisti prevedono un ulteriore
aumento dei salari
Gli analisti prevedono che quest’anno
continuerà il veloce aumento dei salari in
conseguenza dei nuovi modelli di carriera
introdotti
nel
settore
pubblico,
dell’aumento del salario minimo e della
carenza di manodopera in alcuni settori
dell’industria.
Secondo Gergely Suppan, analista di
Takarekbank, i salari reali potrebbero
crescere del 7,6%, contro un’inflazione
del 2,4%.
Secondo le osservazioni di Peter Virovacz,
analista dell’ING Bank, la crescita del
7,6% dei salari reali registrata nel 2016 è
stata la più alta degli ultimi 13 anni.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro
dell’Economia, Mihaly Varga, è previsto
un aumento del 10% dei salari lordi per
quest’anno grazie all’accordo sul salario
minimo e alla riduzione degli oneri
sociali.
Fonte: HATC, 21/2/2017, pp. 5-6
Fondo speciale per le PMI che
entrano a far parte della catena di
approvvigionamento
delle
multinazionali
Il Governo ha stanziato un fondo speciale
del valore di circa 46 milioni di euro quale
aiuto per le PMI che entrano a far parte
delle grandi reti di fornitori e raggiungono
i mercati globali. Il “Programma
fornitori”, come denominato dal Governo,
dovrebbe aiutare 100/120 aziende ad
inserirsi
nella
catena
di
approvvigionamento
di
otto
multinazionali. Quest’anno il programma
è rivolto alle aziende del settore
automotive e automazione industriale e si
tradurrà in aiuti finanziari per la ricerca e
lo sviluppo tecnologico. Nel primo
semestre del 2018 il programma sarà
rivolto alle aziende produttrici di bus,
tram, rotaie, mentre nel secondo semestre
è indirizzato alle aziende che producono
apparecchi medicali e al settore difesa.
L’importo massimo del finanziamento è
fissato in 6,5 milioni di euro.
Fonte: intellinews 24 feb, 2017
Le PMI prevedono una crescita
ridotta delle entrate
Dal sondaggio trimestrale del K&H bank
si evince che le PMI prevedono per
quest’anno una crescita dei ricavi del
5,5% contro il 6,9% di tre mesi prima.
Secondo le annotazioni della banca, le
aspettative sono scese ad un livello più
realistico dopo l’esagerato ottimismo del
quarto trimestre.
La media delle previsioni sul profitto del
2017 è pari al 3,2%, contro il 4,6% del
sondaggio di novembre scorso.
Fonte: HATC, 24/2/2017, p. 5
SETTORE FINANZIARIO
Il settore bancario è tornato a fare
profitti
Nel 2016 il settore bancario è tornato a
crescere con un profitto ante imposte pari
a €1,48 miliardi. Il 2015 si era chiuso con
una perdita di 97 milioni di euro. Il
positivo risultato è stato raggiunto,
nonostante i bassi di interesse ed il tasso di
sconto fissato dalla Banca Centrale al 9%,
grazie al maggiore ammontare degli
intessi attivi (5,7%), alla diminuzione dei
crediti inesigibili (scesi dall’8,1% al 6,4%
nel terzo trimestre; a fine 2015 erano al
10,6%)) e alla riduzione della “special
bank levy”. E’ stato possibile ridurre
l’imposta speciale sugli istituti bancari,
calcolata sugli assets, grazie all’accordo
raggiunto dal Governo con la BERS e la
Erste Bank a febbraio 2015 per favorire il
credito e stimolare l’economia. In virtù di
tale accordo, l’imposta è passata dallo
0,53% allo 0,24% nel 2016 e allo 0,21%
nel 2017.
Degli istituti posti sotto il controllo della
Banca Centrale 76 su 110 hanno chiuso i
bilanci in attivo.
Fonte: HATC, 27/2/2017, p. 6
poco trasparente, come avvenuto per Paks
II.
Fonte: intellinews, 24/2/2017
TRASPORTI
Sono cresciute del 20% le vendite di
autoveicoli nuovi
Ferrovia Belgrado-Budapest
La ferrovia Belgrado – Budapest è parte
integrante del progetto cinese “One Belt
One Road” che ha come obiettivo quello
di far giungere le merci cinesi in Europa
attraverso due direttrici: una via mare ed
una via terra, una sorta di moderna via
della seta. L’istradamento via mare si
serve del porto del Pireo (per circa il 70%
di proprietà della società cinese Cosco)
quale hub per i container da smistare poi
per via ferroviaria verso il centro-est
Europa. La linea ferroviaria BelgradoBudapest costituisce quindi un asse
importante di tale progetto. Per l’85% il
progetto è finanziato da un prestito cinese
della durata di 20 anni, secondo l’accordo
sottoscritto lo scorso novembre a livello
bilaterale.
Il progetto è al vaglio della Commissione
europea in quanto il tratto ungherese
dell’opera dovrebbe andare a gara
d’appalto aperta, come previsto dalla
normativa UE per i grandi progetti, ma la
Commissione teme che il processo sia
Il volume di merce di Budapest
Airport Cargo è cresciuto del 27%
Secondo quanto annunciato dal gestore
dell’aeroporto, a gennaio il volume del
cargo aereo dell’Aeroporto Internazionale
“Liszt Ferenc” di Budapest ha raggiunto
6.487 tonnellate, 26,8% in più rispetto a
5.114 tonnellate di un anno prima.
Sono inoltre in corso i preparativi per la
realizzazione di una nuova base di cargo.
Fonte: HATC, 1/3/2017, p. 8
Secondo le stime dell’Associazione di
importatori di veicoli (MGE), a febbraio
gli ungheresi hanno acquistato 8.000
nuove macchine.
Nel mese di febbraio è stata registrata una
crescita del 14,3% nelle vendite di
autoveicoli commerciali (1.297vendite),
però sono calate del 3,7% le vendite di
grandi autoveicoli commerciali.
L’associazione prevede per l’intero anno
102.000 vendite di nuovi autoveicoli di
cui 22.000 di autoveicoli commerciali,
5.500 di grandi autoveicoli commerciali,
2.400 di moto e 500 di nuovi autobus.
Fonte: HATC, 2/2/2017, p. 5
Opportunità
L’unità di CIB vende il portafoglio
immobiliare
Recovery, filiale per gli investimenti
immobiliari della CIB, vende beni per un
valore complessivo di 5 miliardi di fiorini
(ca. 17 mln di euro). Tra il 1° marzo ed il
30 giugno saranno gradualmente venduti
cinque pacchetti di proprietà residenziali e
sei pacchetti di proprietà commerciali. I
pacchetti sono relativi a sei regioni,
esclusa Budapest.
Fonte:
HATC,
3/3/2017,
p.
5,
http://recovery.ingatlan.com/elado
Magyar Posta progetta di realizzare
un sistema di tracciamento delle
consegne postali
Le Poste ungheresi stanno sviluppando un
sistema di tracciamento delle consegne
postali registrate con un cofinanziamento
UE ed ungherese per un contributo a
perdere europeo di 2,4 miliardi di fiorini e
di 1,9 miliardi di fiorini a valere sulle
risorse delle Poste ungheresi. Il progetto
sarà realizzato per la metà del 2018 – é
stato
annunciato
nell’evento
di
presentazione.
Andrea
Bàrtfa-Mager,
commissario
governativo responsabile per le Poste ed i
servizi finanziari, ha dichiarato che le
Poste dedicano particolare attenzione alle
nuove esigenze dei clienti, la realizzazione
del progetto renderà più tracciabile e
trasparente il percorso delle spedizioni
registrate e l’azienda compie un grande
passo nel processo di digitalizzazione,
superando così le ricevute di ritorno
cartacee.
Con la liberalizzazione delle Poste – ha
aggiunto il commissario - il servizio
postale dovrà reggere il passo nella vera e
crescente competizione di mercato del
settore, digitalizzazione, comunicazione
online e diffusione del commercio
elettronico sono determinanti nel settore di
mercato in cambiamento.
Obiettivo strategico delle Poste è quello di
mantenere e rafforzare le posizioni di
leader di mercato, cosa però ostacolata
dalla mancanza, a livello nazionale nel
settore logistico, di risorse umane ma un
aumento salariale può aiutare a gestire
questo problema e con l’aumento graduale
del 30% medio previsto per le aziende
statali entro il 2019, anche le Poste
potranno
assumere
collaboratori
specializzati – ha concluso il commissario
Il presidente e direttore generale delle
Poste Zòltàn Illés, ha sottolinato invece la
modernizzazione dei servizi postali quale
obiettivo principale dell’azienda e il
contributo che gli strumenti digitali
possono offrire a tale ammodernamento.
Con questo progetto le spedizioni saranno
tracciabili nell’intero percorso, dall’invio
alla consegna, 8 mila operatori avranno
strumenti mobili e negli uffici postali
saranno predisposti banchi per firma
digitale – ha concluso Illés.
Fonte: Magyar Hirlap, 10/3/2017
Abbreviazioni fonti: HATC = Hungary Around the Clock; MTI = ANSA ungherese; HM =
Hungary Matters
Redazione: Teresa Testa, Giuseppe Rizzuti, Milan Solymosi
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