Geografia interculturale - Università degli studi di Bergamo

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Geografia
interculturale
PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI
SISTEMI TURISTICI
Curricula Turismo, società e sistemi digitali
DISCIPLINE DEL TERRITORIO
I semestre
1° sottoperiodo
I semestre
2° sottoperiodo
Geografia
dell’ambiente e
del turismo
Geografia
interculturale
COMUNICAZIONE TURISTICA GEORIFERITA
II semestre
3° sottoperiodo
Sistemi informatici mobili
II semestre
4° sottoperiodo
Tecnologie cartografiche
per il turismo/
Teorie e tecniche
dell’ infografica
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TESTI DI RIFERIMENTO
Studenti frequentanti:
• E. Casti, a cura, Alla ricerca del paesaggio, L’Harmattan Italia,
Torino, 2009
•M. Aime, D. Papotti, L’altro e l’altrove. Antropologia, geografia
e turismo, Einaudi, Torino, 2012
•Lettura integrativa: A. Elliott, J. Urry, Vite mobili, Il Mulino,
2013
Studenti non frequentanti:
•K. Schloegel, Leggere il tempo nello spazio, Bruno Mondadori,
Milano, 2009
•E. Casti, a cura, Alla ricerca del paesaggio, L’Harmattan Italia,
Torino, 2009
•M. Aime, D. Papotti, L’altro e l’altrove. Antropologia, geografia
e turismo, Einaudi, Torino, 2012
• Docente: prof. EMANUELA CASTI
• Orario delle lezioni:
Lunedì
ore 13 – 15 Aula 1 Salvecchio
Martedì
ore 16 – 18 Aula 55 Salvecchio
Mercoledì
ore 11 – 13 Aula 1 Salvecchio
Orario di ricevimento:
Lunedì
16.30 – 18.30
Martedì
9.00 – 10.00
Geografia, Stanza 37
Tutor: dott. Sara Belotti
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Obiettivo
Fornire strumenti utili per
l’analisi dell’INTERCULTURA
Studio dei contatti tra i
gruppi sociali e le loro
culture
GEOGRAFIA
INTERCULTURALE
Rappresentazioni del
territorio:
Il territorio è assunto quale
nodo centrale per lo studio
del contatto tra CULTURE
1. PAESAGGIO
2. CARTOGRAFIA
STRUTTURAZIONE DEL CORSO
1. Il concetto di paesaggio
2. Dalla rappresentazione del paesaggio
all’immagine turistica
3. La rappresentazione cartografica
4. La cartografia e l’Altrove
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1. Il concetto di paesaggio
TERRITORIO = bene culturale
Valore sociale
Valore naturale
PAESAGGIO
Stratificazione
Dinamiche
storica
Sociali
Forma visiva del territorio come bene culturale
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Il paesaggio come rappresentazione del territorio
Spazio naturale
trasformazione
Società
Territorio
rappresentazione
Osservatore
«Insider» «Outsider»
ICONEMI
naturali/antropici
Paesaggio
generici/unici
Il Paesaggio nella comunicazione
Campo visivo
= Totalità percettiva
Elementi paesaggistici = Unità di significato
ICONEMA
= Elemento base
della comunicazione
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Torre di Pisa
Castel del Monte
ICONEMI
ICONEMI
Niagara falls
Colosseo
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E’ frutto della percezione
VISIONE
Paesaggio
E’ frutto del bagaglio
culturale e dei valori
di una società
CONCETTO
Renée Magritte,
La condizione umana I
1933
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Renée Magritte, 1935
La condizione umana II
IMPORTANZA DEL
Paesaggio
Forma visiva del territorio
E’ frutto
della
percezione
Spettatore
cooperante
Esponente dei valori
di una società
Assicura mantenimento e crescita dei valori sociali
NON OMOLOGAZIONE LUOGHI
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Non è un dato
Paesaggio
Manifestazione
empirica della
territorialità
E’ un’elaborazione
intellettuale
CHE CAMBIA A SECONDA DELLA CULTURA
Rappresentazioni visive
Cartografia
Pittura
Presentano i caratteri
culturali della società/
soggetto che le ha
costruite
Fotografia
Giardini
…
RAPPRESENTAZIONI
paesaggistiche GIAPPONESI
Tradizione
Giardino zen
Giardino giapponese
Forme artistiche (ikebana, arte culinaria, haiku…)
Modernità
Protezione ambientale (foreste e parchi)
Conservazione urbana
Artificializzazione urbana della natura
TUTTE SI RIFANNO AL CONCETTO DI NATURA…..
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Concetto di natura in GIAPPONE
in Giappone non esiste il concetto di
dominio dell’uomo sulla natura, né
della natura sugli esseri umani;
natura e società sono soggetti di una
relazione dialettica che si mostra nel
PAESAGGIO;
la natura fa parte della vita sociale e
della città mediante il PAESAGGIO.
Tradizione - Giardino zen: Ryoan-ji, Kyoto
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Tradizione - Il giardino giapponese: Daiti-ji , Kyoto
Tradizione - Il giardino giapponese:
Kinkaku-ji, Kyoto
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Tradizione: fotografie artistiche
Tradizione: Ikebana
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Tradizione: arte culinaria
La cerimonia del tè
Modernità: il paesaggio forestale
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Modernità: conservazione paesaggi urbani
Giardini della residenza imperiale, Tokyo
Nara: paesaggio urbano
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Artificializzazione della natura:
Namba Parks Garden, Osaka
Educazione: il Sotoyama
“montagne e foreste vicine agli
insediamenti umani e connesse con
la vita quotidiana della gente”
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Educazione: paesaggi idealizzati
Hayao Miyazaki, Il mio vicino
Totoro
Identità nazionale: icone paesistiche
Baia di Matsushima, sulla costa nordorientale nei pressi di Sendai;
Ama-no-Hashidate, il ponte sul cielo;
Miyajima, l’isola-tempio nei pressi di
Hiroshima
Monte Fujiama
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Miyajima
Monte Fujiama
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Concludendo….
IL PAESAGGIO NELL’INTERCULTURA
esprime la cultura dell’altro
permette di individuare il suo
rapporto con la natura
entra a definire l’identità sociale
permette di dialogare sui valori
2. Dalla rappresentazione del
paesaggio all’immagine
turistica
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Le immagini del turismo
Esponenziale ampliamento dei repertori
iconografici a seguito della
«RIVOLUZIONE DIGITALE»:
• Abbandono della pellicola e
moltiplicazione delle immagini digitali
prodotte
• Aumento dell’accessibilità pubblica delle
immagini (social network)
• Circolazione istantanea delle immagini
grazie ad internet
Le immagini del turismo
Aumento delle immagini
Smaterializzazione delle
rappresentazioni
territoriali (dimensione
virtuale)
L’immagine turistica pre-esiste al viaggio:
– Influenza la scelta della destinazione
– Guida il giudizio sull’esperienza reale
Nuovi panorami culturali
Nuove forme culturali di
stereotipizzazione
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Immagine e marketing
Immagine = Insieme di credenze, idee,
informazioni più o meno mediate che il
pubblico ha su un luogo
Personalità del
luogo
Identità del
luogo
Incarna le
caratteristiche di base e
le vocazioni territoriali
Indica le modalità
attraverso le quali il
territorio viene
rappresentato
legata ad elementi
concreti e lunga inerzia
legato al dibattito
massmediatico
Creazione di una immagine turistica
Processo storico di accumulazione di rappresentazioni
territoriali
Negoziazione costante di influenze e spinte provenienti da
diverse direzioni (mass media, dibattito culturale, mode..)
Risultato di una serie di processi di MEDIAZIONE e di
SELEZIONE della complessità territoriale in elementi
facilmente riconoscibili, identificabili e evocativi
MA la creazione di una immagine turistica non è un fenomeno
completamente controllabile e manipolabile, poiché si lega sia alla
personalità che all’identità del luogo e coinvolge numerosi attori
istituzionali e non, nonché diverse tipologie di destinatari
L’analisi delle modalità di creazione di una immagine turistica è uno
snodo prioritario per l’elaborazione e la messa in pratica delle
politiche di promozione e della pianificazione territoriale
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Il mondo, per l’industria turistica, si configura
come un atlante di immagini selezionate
Uso di landmark che semplificano e
identificano in modo immediato un
territorio (processo di selezione)
L’efficacia di una immagine turistica è definita dalla sua durata
nel tempo (dimensione «verticale») e dalla sua capacità di
espandere la propria icona in altri campi che non siano quelli
della promozione turistica (dimensione «orizzontale» )
Famigliarità del marchio pur incarnando tipologie di
«esotico» e «lontano»
Creazione «atlanti iconografici» che possono adattarsi al
mercato e al target di destinazione (segmentazioni di
marketing)
Categorie di immagini
1. Immagini generiche
(una foresta, un centro storico)
2. Immagini che si focalizzano su uno
specifico landmark (il Colosseo, le cascate del Niagara)
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Classificazione tipologica delle immagini
1. IMMAGINI DELLA NATURA
Rappresentano un «altrove» primordiale e potente
rispetto alla vita quotidiana fatta di spazi
antropizzati
Rimandano al desiderio della «scoperta» e
dell’esplorazione
Rimandano a una dimensione «fuori» dal tempo
Classificazione tipologica delle immagini
2. IMMAGINI DEL PASSATO
Immagine tradizionale profonda che si è depositata
lentamente attraverso i secoli (heritage)
- Rappresentano un «altrove» rispetto ai percorsi
temporali e alle tradizioni culturali -> nostalgia per il
passato
- Rappresentano un «altrove» che necessita di una
mediazione interpretativa (guida turistica..)
Immagine legata alla tradizione turistica di una
località che ne attesta la qualità turistica.
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Classificazione tipologica delle immagini
3. IMMAGINI «NUOVE»
-
Evoluzione dell’offerta infrastrutturale di una località (nuove attrazioni,
nuovi mezzi di comunicazione, ..)
Organizzazione di specifici eventi (expo, manifestazioni sportive..)
Costruzione di nuovi monumenti di attrazione (musei, edifici di pregio
architettonico..)
Un «altrove» che offre una alternativa a ciò che si può trovare
nella vita quotidiana, oltre che di proporsi come qualcosa di
nuovo rispetto a ciò che viene offerto nelle «vecchie»
destinazioni
Capacità da parte delle destinazioni turistiche di reinventarsi
L’immagine ha una doppia natura:
1. Una sua reale, effettiva concretezza, fatta di
paesaggi, infrastrutture, mezzi di trasporto… (la
realtà)
2. Dimensione iconografica fatta di brochures,
opuscoli, siti internet (immagine comunicata)
Costante rapporto dialettico -> effetto Disneyland (Augè)
-> luogo rassicurante «è come me l’ero immaginato»
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L’incontro con l’ «altro»
L’incontro con l’ «altro» fa emergere questioni etiche che possono
mettere in crisi il turista
per questa ragione le pubblicità e la comunicazione turistica danno
spesso luogo costruzione iconografica e lessicale dell’altro, vendendo
quelle immagini degli indigeni che più si avvicinano all’idea che noi ci
siamo fatti di loro
le immagini fotografiche depurate da ogni elemento
contaminante che rimandi alla modernità, al non
tradizionale, mostrando popolazioni che vivono all’ombra di
tradizioni statiche
L’altro e l’altrove in movimento
Globalizzazione
Aumento della
mobilità
Accessibilità ubiqua
ai mediascapes
(paesaggi mediatici)
Cambiamenti nel rapporto con l’«altro» e
l’«altrove», oggi presente anche nella
quotidianità
Contaminazione e nuovi repertori iconografici (ristoranti etnici)
e complessificazione dei meccanismi culturali di ispirazione
Nuova dialettica tra «banale»/«spettacolare»
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Modalità di produzione e circolazione
dell’immagine turistica: la GUIDA TURISTICA
• La guida a stampa rappresenta per il turista una sorta di «bussola» che lo
orienta all’interno di un territorio non famigliare
• La costruzione di una guida prevede una selezione delle cose da fare e da
vedere che condiziona in modo significativo i percorsi del turista
• Le guide aiutano il turista nella selezione delle cose da fare/vedere
includendo di norma una classificazione gerarchica di importanza delle mete
e degli elementi di attrazione (must see) che costituiscono una scala
interpretativa e classificatoria, mediante un simbolo grafico (es. *) ->
landmark (esempio sito hotelyo)
• La guida influenza le modalità di spostamento all’interno dell’area geografica
di destinazione consigliando l’uso di un determinato mezzo di trasporto;
• La guida influenza le modalità dello sguardo: il testo è costituito da sostantivi
ma anche di aggettivi in grado di connotare la chiave di lettura interpretativa
che il turista utilizzerà nel corso delle proprie esperienze di spostamento, che
può essere enfatizzato dalle fotografie associate
Il turista come produttore di immagini
•
Il rapporto tra fotografo (turista) e soggetto fotografato (abitante
locale) porta a una «smaterializzazione» del soggetto, ritratto
secondo l’immagine pregressa che il turista si è fatto
•
La trasmissione del racconto dopo il viaggio fatto dal turista
attraverso a fotografia tende a riprodurre il «fotogenico», il
«bello», riducendo la fotografia a un souvenir
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I luoghi dell’altro e dell’altrove
TIMBUCTU
Contrapposizione tra Timbuctu «mitica»
e Timbuctu «reale»
La città non corrisponde
alla sua immagine
turistica «non c’è niente»
Insoddisfazione
del turista
I luoghi dell’altro e dell’altrove
OUTLET
«Altrove» del consumo
Da «spaccio aziendale»
Da «non-luogo»
A «OUTLET»
A «centro di riferimento» e
punto di aggregazione
Creazione di nuove «località» turistiche
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