Psicologia Sociale - Università degli studi di Bergamo

Corso di
Psicologia Sociale e Laboratorio (I anno)
Psicologia Sociale (II Anno)
(MODULO A)
Anno Accademico 2009-10
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Iniziamo con una definizione di
Psicologia
“La Psicologia è lo studio scientifico
- dei comportamenti (ciò che noi facciamo),
- degli stati mentali (ciò che noi proviamo:
emozioni, intenzioni, ecc.)
- dei processi mentali (l’attività mentale
all’origine dei comportamenti e degli stati
mentali)”
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La PSICOLOGIA SOCIALE si occupa di
comportamenti, stati e processi mentali
in quanto
- si esprimono entro
- sono influenzati da
- cercano di influenzare
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un mondo sociale
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Storicamente la Psicologia Sociale
mette in relazione tre termini:
L’Altro
Il Sé
Il
Contesto
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IL SÉ
L’individuo si caratterizza sul piano
biologico, affettivo, motivazionale, cognitivo.
Il concetto di Sé definisce una capacità
riflessiva (coscienza di Sé) e una identità
sociale (il modo in cui ciascuno si definisce
entro una situazione data).
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L’ALTRO
E’ costituito da uno o più individui che
possono essere presenti o non presenti.
L’altro significativo viene definito come
l’altro che assume un valore specifico e
acquista un’importanza maggiore rispetto ad
uno sconosciuto
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IL CONTESTO
L’individuo partecipa a una situazione che
implica
- posizioni sociali per Sé e per l’Altro,
- un linguaggio,
- un’organizzazione,
- un ambiente materiale
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Sé
Altro
Contesto: organizzazioni, ambiente
materiale, istituzioni, ecc.
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IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
1) CONDIVIDIAMO IL MONDO SOCIALE CON GLI ALTRI
- Viviamo con i membri della nostra specie
- Condividiamo risorse, cooperiamo o entriamo in conflitto con gli altri
- Comunichiamo
- Cerchiamo di influenzare gli altri
- Siamo influenzati dagli altri nelle decisioni, pensieri, emozioni e
azioni
- Inventiamo Altri fittizi, generalizzati o virtuali
- Attribuiamo agli altri caratteristiche e le generalizziamo
- Consideriamo gli altri (individui o gruppi) come prossimi o come
estranei
- La nostra identità è definita in rapporto agli altri (siano o no presenti)
- La nostra identità prende forma attraverso le posizioni e i ruoli che
assumiamo transitoriamente (ad es. come bambini o come membri
di un’organizzazione)
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IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
Inoltre:
- Gli altri costituiscono per noi uno degli oggetti più interessanti
- Apprendiamo osservando e imitando gli altri in modo deliberato, sia
nella vita reale, sia come spettatori di altri virtuali (recite, leggende,
fiction, ecc.)
- Possediamo un vocabolario la cui maggior ricchezza è nelle
espressioni che indicano le azioni e le intenzioni umane
- Dipendiamo dagli altri per ottenere le risorse che ci sono necessarie
a sopravvivere e a soddisfare in nostri bisogni
- Gli uomini si caratterizzano per l’attenzione alle persone scomparse
- La privazione precoce di contatti con gli altri provoca gravi difficoltà
nello sviluppo del bambino, per la mancanza di cure e per
l’incapacità di costruire relazioni di fiducia
- Le prime forme di attaccamento prefigurano in parte i modi in cui
entreremo in relazione con gli altri nella vita adulta
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-
IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
APPARTENIAMO AD UN CONTESTO SOCIALE
I contesti sociali si caratterizzano per una distribuzione ineguale
delle risorse tra gli individui e i gruppi umani
L’accesso alle risorse è in relazione alle posizioni che occupiamo
(permanentemente o transitoriamente) nei contesti
Una parte importante delle azioni di un individuo o di un gruppo
consiste nello sforzo di mantenere o aumentare le proprie risorse
disponibili
Le gerarchie sociali separano gli individui a seconda del loro stato di
“eguali”, “superiori” o “inferiori”
Facciamo spesso ricorso a comparazioni per poter valutare o agire
Alcuni hanno il potere di chiedere ad altre persone di agire, di
mantenere altri in posizione di inferiorità o di contribuire alla loro
elevazione
I fenomeni del CONTROLLO SOCIALE, del POTERE, delle
GERARCHIE, delle ASIMMETRIE DI STATUS, sono al centro degli
interessi della Psicologia Sociale
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IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
Possediamo un’eredità sociale
- Apparteniamo ad un mondo ampiamente modellato dalla
storia umana
- L’individuo deve adattarsi ad un mondo in cui
l’evoluzione umana procede ad un ritmo incalzante e
molto più rapido dell’evoluzione biologica
- Viviamo in mondo costruito dalla storia collettiva:
- Come universo materiale (paesaggi, oggetti, tecnologie)
- Come universo di istituzioni e organizzazioni (Stati, Scuole,
Squadre sportive…)
- Come universo di forme sociali meno formali (famiglie,
amicizie…)
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-
IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
Possediamo un’eredità biologica che predispone a vivere in un mondo
sociale
La specie umana vive in una condizione di “interdipendenza obbligata”;
Il gruppo sociale costituisce un mezzo efficace di adattamento;
Siamo pre-adattati a riconoscere tratti sociali come piacevoli o spiacevoli
(preferenze alimentari, riconoscimento dei volti, ripugnanza per alcuni
animali, ecc.);
Il cervello umano è specializzato in funzioni orientate in senso sociale
(linguaggio, imitazione, empatia, riconoscimento delle espressioni);
L’uomo è predisposto a ricevere certe informazioni, a dare certe risposte e
a interpretare le risposte degli altri;
L’uomo è il prodotto di una “co-evoluzione” biologica e culturale, siamo
largamente preparati ad apprendere un mondo sociale e ad agire su di
esso;
Questa co-evoluzione fa sì che ogni individuo sia fin dalla nascita irriducibile
e originale dal punto di vista biologico, psicologico e psicosociale (compresi
i gemelli monozigoti).
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IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
Per la psicologia sociale l’individuo è ad un tempo:
- autonomo, capace di prendere decisioni e di agire
- ma fondamentalmente interdipendente
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IMPORTANZA DEL MONDO SOCIALE
In definitiva,
- l’importanza dell’altro
- delle relazioni tra sé e gli altri
- il contesto sociale (le posizioni sociali e le
costruzioni sociali)
- la storia singolare di ciascun individuo
- la storia della specie
costituiscono altrettanti punti di partenza per il
progetto di una psicologia sociale.
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LIVELLI DI ANALISI
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LIVELLI DI ANALISI
• L’individuo come interazione tra:
– Sistema biologico: concomitanti fisiologiche dei
comportamenti o degli stati mentali;
– Sistema cognitivo: organizzazione e
regolazione delle informazioni su di sé e sul
mondo;
– Sistema motivazionale: gli scopi e gli sforzi
compiuti per perseguirli
– Sistema affettivo: preferenze o emozioni più o
meno orientate o più o meno intense che
“colorano” i comportamenti
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LIVELLI DI ANALISI
Le relazioni interindividuali:
– Sono influenzate da diversi fattori, quali le
differenze di sesso, età, stuatus e posizione
sociale, autorità o sottomissione, accesso alle
risorse;
– Si caratterizzano su un continuum che va dalle
relazioni “faccia a faccia” a situazioni più o
meno mediate;
– Hanno un grado variabile di intimità e durata
(amore, amicizia, conflitto) o costituiscono
contesti più impersonali e transitori (incontri
fortuiti per strada)
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LIVELLI DI ANALISI
I gruppi:
– Possono consistere in interazioni dirette tra un numero
limitato di persone, associate per un’attività o un
interesse in comune, per condividere risorse, o
semplicemente presenti insieme in un’occasione
determinata (famiglia, gruppi di lavoro, amicizie, riunioni,
ecc.).
–
Possono consistere invece in categorie più astratte con
cui si caratterizzano parti della popolazione (i giovani, i
pensionati, gli esperti, i meridionali).
Le relazioni tra gruppi si caratterizzano per l’uso di
stereotipi (“i francesi sono fanfaroni”) che possono o
meno condurre a discriminazioni.
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LIVELLI DI ANALISI
Le organizzazioni e le istituzioni
– Costituiscono il quadro formale entro cui si
esplicitano lo status, i diritti e i doveri di
ciascuno.
– Raggruppano un numero molto variabile di
persone (da una decina, es. una piccola
azienda, a milioni – es. il Servizio sanitario
nazionale)
– Sono teatro di comportamenti e stati
psicologici particolari (es. il sentimento di
equità per le retribuzioni, il senso di
appartenenza, il coinvolgimento negli scopi di
un’impresa, ecc.)
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LIVELLI DI ANALISI
Culture, rappresentazioni condivise,
sistemi ideologici
– Si costituiscono dei sistemi locali di credenze condivise sugli
interrogativi fondamentali, come l’origine della vita, il senso
della morte, la salute, ma anche su oggetti d’esperienza
immediata e pratica, ad esempio sui modi di presentarsi in una
circostanza formale;
– Questi sistemi subiscono una certa evoluzione storica (le
nostre concezioni delle cause di malattia sono diverse da
quelle del XVIII secolo)
– I sistemi di credenza e le ideologie vengono costruire
diversamente e in modo originale dai diversi gruppi umani e
sono irriducibili all’uso che ne viene fatto a livello individuale
(csono cioè un prodotto collettivo)
– Le culture sono definite come sistemi di rappresentazioni e di
pratiche condivise dai membri di una colelttività (nazioone,
organizzazione, ecc.)
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LIVELLI DI ANALISI
Livelli di analisi e Livelli di spiegazione
– I livelli di analisi vanno tenuti distinti dai livelli di spiegazione.
Infatti pur riconoscendo che l’analisi può essere portata su
diversi livelli, alcuni ritengono che uno solo di questi possa
essere considerato come la base per spiegare tutti gli altri
– Per esempio “l’individualismo metodologico” ritiene che solo il
livello dell’individuo possa essere realmente considerato come
base esplicativa anche per tutti gli altri livelli; al contrario c’è
chi concepisce come base il livello di spiegazione interindividuale (ad esempio per le relazioni intergruppi)
– In linea generale c’è però chi considera ogni livello di analisi
caratterizzato da proprietà specifiche e non riducibili a quelle di
nessun altro livello. Per esempio il gruppo non è riducibile alle
relazioni individuali tra tutti i suoi membri; le rappresentazioni
sociali sono irriducibili ai singoli individui che pure le
condividono e contribuiscono a formarle.
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LIVELLI DI ANALISI
Livelli di analisi e Livelli di
spiegazione
– La psicologia sociale nord-americana ha
privilegiato un livello di spiegazione “Intraindividuale”
– La psicologia sociale Europea focalizza
l’attenzione sulle relazioni intergruppi (a partire
dagli anni 1960-70)
Ciò contribuisce alla separazione di una
“psicologia sociale psicologica” da una “psicologia
sociale più sociologica” (o “societaria”)
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LIVELLI DI ANALISI
L’interazione sociale e la comunicazione
come unità di analisi
– Alcuni psicologi sociali interazionisti ritengono tuttavia che l’unità
di base della psicologia sociale non sia tanto l’individuo, quanto
piuttosto l’interazione e la comunicazione tra gli individui, che
costituisce un livello dialogico irriducibile e che induce a centrare
l’analisi sulla “intersoggettività”.
– La comunicazione implica infatti la costruzione di referenti comuni
e la base della ricerca è costituita da “significazioni soggettive”
che prendono vita dagli attori sociali in un contesto delimitato.
– Lo studio del linguaggio è centrale perché esso costituisce il
mezzo con cui si costruiscono le significazioni soggettive e
intersoggetive
– Lungo questa linea, l’approccio costruzionista più radicale
contesta alla psicologia sociale di essersi attenuta ad un modello
“naturalistico” proprio delle scienze biologiche. Questa visione
“scientifica” è una “costruzione sociale”, che non ha motivo di
essere preferita ad altre costruzioni, come quelle proposte
dall’arte o dalle prospettive umanistiche. La scienza stessa deve
essere dunque relativizzata e decostruita.
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Psicologia sociale applicata
LA PSICOLOGIA SOCIALE
– partecipa alla costruzione scientifica del
mondo delle conoscenze universali
– dà risposte concrete ai bisogni di
conoscenza e di intervento che
provengono da diversi agenti sociali
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Psicologia sociale applicata
LA PSICOLOGIA SOCIALE RISPONDE A
DOMANDE DI ORDINE (ad es.)
-
Politico
Economico
Industriale
Militare
Di sanità pubblica …..
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Psicologia sociale applicata
SI RIVOLGOLO ALLA PSICOLOGIA (ad es.)
-
Militanti
Industriali
Fornitori di servizi
Commercianti
Amministratori
Operatori sociali
Medici
Militari
Giudici
Ingegneri
Assicuratori ….
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Psicologia sociale applicata
VENGONO RICHIESTI INTERVENTI IN ORDINE
AD ESEMPIO:
-
Preferenze dei consumatori
Formazione professionale
Prevenzione delle malattie
Processi di sviluppo
Organizzazione aziendale
Pubblicità e marketing
Incidentalità stradale
Organizzazione dei servizi …
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Psicologia sociale applicata
FONTI E MODALITA’
DELLA DOMANDA SOCIALE
- Committenza e Sovvenzioni a programmi di
ricerca (es. l’influenza sociale nella pubblicità e
nella prevenzione o in politica)
- Pressione su temi legati alle emergenze sociali
(flussi migratori, povertà, tecnologie, sanità,
terrorismo, catastrofi ambientali, ecc.)
- Motivazioni sociali dei ricercatori
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Psicologia sociale applicata
TIPI DI CONOSCENZA NECESSARI
ALLA PSIOCOLOGIA SOCIALE
APPLICATA
- Conoscenza sui concetti, modelli e
teorie pertinenti applicabili ad un
determinato dominio;
- Conoscenze metodologiche e
tecniche
- Conoscenze sul dominio di
applicazione
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Psicologia sociale applicata
- La psicologia sociale applicata è un crocevia
interdisciplinare (antropologia, psicanalisi,
linguistica, pedagogia ..)
- Gli psicologi socaili agiscono non come
esperti di un dominio, ma come agenti che
favoriscono processi di cambiamento
- Impiegano strategie “umanistiche” e “non
direttive”
- Fanno leva sulla negoziazione con le
organizzazioni e con le persone con cui
lavorano
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Psicologia sociale applicata
Possibili percorsi professionali:
- Psicologo (in ogni abito
professionale)
- Formatore
- Consulente
- Ricercatore
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LE DISCIPLINE CONNESSE
ALLA PSICOLOGIA SOCIALE
Psicologia:
-
Psicologia della personalità
Psicologia clinica e psicopatologia
Psicologia cognitiva
Psicologia dello sviluppo
Psicofisiologia
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LE DISCIPLINE CONNESSE
ALLA PSICOLOGIA SOCIALE
Altre discipline:
-
Economia
Medicina e scienze biologiche
Scienze giuridiche
Urbanistica
Sociologia e antropologia (etnografia)
Storia
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