relazione SPV

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All’attenzione della
spettabile
pettabile Commissione Tirocini,
Tirocini
Cas
Cassino,
Settembre 2010.
Relazione finale di
tirocinio
FACOLTÀ DI ECONOMIA
CORSO DI LAUREA IN ECONOMIA AZIENDALE
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Il sottoscritto Colamatteo Valerio, matricola 0021786, dichiara di aver svolto l’attività di
tirocinio, obbligatoria per il conseguimento della laurea triennale, presso l’azienda S P V
Soluzioni Plastiche Vittoria, sita in località Cervaro (FR), sotto la direzione, attenta e
preziosa, del Prof. Vincenzo Formisano in qualità di tutore universitario.
Le 125 ore previste per portare a termine il tirocinio sono state effettuate dal 17 Maggio
2010 al 10 Agosto 2010.
Gli obiettivi e le modalità di svolgimento del tirocinio, analogamente a quanto stabilito
nella domanda di presentazione dello stesso, sono stati i seguenti:
Comprensione delle strategie di indirizzo poste in essere dall’azienda attraverso l’analisi
dei piani di sviluppo attuati dalla dirigenza in relazione alle contestuali difficoltà
affrontate dal sistema, nonché in relazione alla propellente necessità/consapevolezza di
una sempre maggiore polarizzazione con il territorio, da assurgere, quest’ultima, ad
ancora preferenziale di sopravvivenza e continuità generazionale.
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I l processo di interconnessione su scala globale delle diverse realtà produttive realizzata
negli ultimi decenni a seguito dell’affermarsi prorompente dell’Information Comunication
Tecnology, unitamente all’intercedere incerto e caotico di un’economia, quella
contemporanea, non adeguatamente supportata da un sistema finanziario oggi notoriamente
orientato verso sempre più rinnovate e controverse logiche di operatività funzionale, ha
fatto si che, ad oggi, alle singole aree produttive locali, venga imposta la costruzione di una
nuova dimensione strategica in cui andare a ridefinire compiutamente il proprio ruolo e
soprattutto quello che è l’assetto relazionale con gli altri poli territoriali.
Il processo di cambiamento messo in moto dalle spinte globalizzanti, cui si richiama
vagamente nelle righe precedenti, offre dunque ai singoli “mondi locali” la prospettiva di
nuove geografie economiche e sociali oltre che territoriali. Così il territorio è chiamato a
rileggere il suo vissuto, la sua vocazione tradizionale per riscoprire delle angolazioni di
veduta previsionale che siano del tutto inedite e che possano condurre, con autorevole
auspicabilità, alla costruzione di nuovi scenari economico-evolutivi.
Quando ho iniziato la mia esperienza formativa presso la S P V Soluzioni Plastiche
Vittoria, credevo fortemente di ritrovare, nelle dinamiche di gestione produttiva
dell’azienda, le problematiche, appena espresse, di una maggiore sincronizzazione
territoriale e di un sostanziale riordinamento strategico - evolutivo in virtù dei cambiamenti
apportati al sistema economico negli ultimi anni e della difficoltà, per i più improba, di
tenere il passo della globalizzazione sfruttando le opportunità da essa generate. Ma è stato
con mio grande e inaspettato stupore che, di ciò che fermamente credevo, ho dovuto
immediatamente ricredermi.
Contrariamente alle mie, seppur presuntive, presupposizioni, alla S P V non ho avuto
modo, per ragione alcuna, di ritrovare quelle tipiche criticità di natura gestionale organizzativa che generalmente si manifestano, in imprese di piccole e medie dimensioni,
attraverso un rapporto di continua dipendenza dall’ambiente operativo e dalle sue
condizioni di contesto socio - economiche che sono motivo oggi, in particolare, di un
utilizzo giustificato di politiche clienterali ideate ad - hoc per la cura dei rapporti negoziali
e relazionali con i propri committenti .
Per quanto da me constatato, alla S P V non è minimamente avvertita tale condizione di
dipendenza ambientale, qui ora intesa soprattutto in termini di collocamento e smerciabilità
dei prodotti sul mercato. Questo perché l’azienda può disporre di un bacino di utenza per la
vendita dei propri prodotti estremamente ampio e diversificato che include paesi da ogni
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parte del mondo. Come meglio si vedrà da qui a poco, sono infatti diverse le aree
geografico - mercatistiche da essa coperte e ciò fa si che la leva strategica dell’export
venga dunque ad assumere notevole peso, in termini di fatturato, sulla gestione economico
– finanziaria della società andando, di fatto, a rappresentare oltre il 35% dei ricavi societari
totali.
Inoltre, per meglio comprendere le logiche di operatività imprenditoriale dell’azienda, basti
ad esempio sapere che tra i prossimi obiettivi di crescita e di revisione strategica che il
management aziendale intende conseguire in futuro, vi è la realizzazione di un progetto di
internazionalizzazione che dovrebbe portare alla creazione di una nuova unità produttiva in
Tunisia, principalmente atta, quest’ultima, alla realizzazione di componenti plastici da
destinare al settore elettrico, sia di bassa che di media tensione.
Così, alla luce delle considerazioni sinora esposte, ho avuto modo di ritrovare, alla S P V,
quelle condizioni ideali di stretta reciprocità decisionale ed organizzativa oggi di sempre
più rara rintracciabilità in aziende, come quella in questione, a conduzione familiare e
padronale. E soprattutto, poi, ancora più inatteso è stato per me aver avuto la possibilità,
sin da subito, di poter distintamente percepire nell’usualità operazionale dell’azienda, delle
logiche, sia gestionali che più strettamente produttive, di ordine non meramente
collaborativo ma cooperativo e dunque un legame tra tutti e 40 gli operai al momento
impiegati frutto, oltre che di una loro pronunciata appartenenza alla causa e di una loro
coesione reciproca, anche di una fortissima condivisione comune degli obiettivi e delle
finalità gestionali dell’azienda, tale da non lasciare spazio alcuno alla definizione di profili
individuali di opportunismo collaborativo o al perseguimento di finalità proprie di
personale ed esclusivo interesse.
Tutto ciò, in concorso con altri fattori di seguito approfonditi, fa si che la S P V Soluzioni
Plastiche Vittoria, sita in località Cervaro (FR), sia ad oggi una delle poche aziende italiane
ad operare in modo completo ed integrato nel mercato dei componenti plastici e che, per le
sue lodevoli caratteristiche di innovazione, qualità, efficienza ed efficacia, sia
perfettamente in grado di rispondere, in modo brillante ed esaustivo, alle esigenze delle
industrie manifatturiere italiane ed estere ponendosi dunque, in tal senso, come un
riferimento categoriale di primissimo ordine nel campo della subfornitura industriale.
L’attività da me svolta in azienda ha riguardato in modo prioritario, coerentemente con gli
obiettivi e le modalità indicate di svolgimento del tirocinio, la comprensione delle
rinnovate politiche di indirizzo e di continua ricollocazione strategico – posizionale
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dell’impresa sul mercato che il management aziendale intende attuare nel prossimo futuro
nonché, in modo minoritario, le dinamiche strettamente riguardanti l’organizzazione
tecnico – produttiva dell’azienda.
Ma veniamo, a questo punto, ad analizzare quelle che sono le specificità operative
dell’azienda in modo più completo e dettagliato soffermandosi inizialmente, con
particolare attenzione, su quelli aspetti di natura prettamente costruttiva delle merci che, tra
le mie varie mansioni, hanno anche direttamente riguardato la mia esperienza formativa
nella S P V.
Il core business della S P V consiste nello stampaggio e nell’assiemaggio di articoli plastici
e, fondamentalmente, si articola su due differenti processi produttivi:
La produzione
di materiale termoplastico,
termoplastico,
utilizzato nei settori
dell’alimentare, dell’automotive
e per il settore
elettrico/elettronico;
elettrico/elettronico;
La produzione di componenti
componenti
in materiale termoindurente,
termoindurente,
utilizzata nel
settore elettrico e
nel settore elettromeccanico.
elettromeccanico.
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Più dettagliatamente:
●
La divisione stampaggio termoplastico è dotata di sei presse con funzionalità sia a
monoiniezione che a biniezione.
●
La divisione stampaggio termoindurenti, invece, dispone di 16 presse con
funzionalità sia a compressione che ad iniezione.
La produzione, invece, si articola nella serie seguente di prodotti:
●
Particolari in plastica per il settore elettromeccanico di precisione;
●
particolari in materiale termoplastico per alimenti destinati al settore catering;
●
prodotti per interruttori elettrici industriali di bassa tensione, tra i quali
i più richiesti attualmente dal mercato risultano essere alberi porta contatti, leve,
scatole di derivazione, contenitori e connettori;
●
componenti per sistemi di controllo di reti elettriche di media tensione, tra cui,
anche qui, più venduti risultano essere: unità porta fusibili, monoblocchi per
isolatori, isolatori di media/alta tensione e isolatori per quadri elettrici.
●
attività di finitura ed assiemaggio.
I risultati e l’esperienza acquisita dall’azienda nella realizzazione di tali prodotti hanno
permesso all’azienda di inserirsi stabilmente in mercati strategici di assoluta rilevanza e,
conseguentemente, di imporsi come fornitore qualificato di marchi autorevoli quali, per
l’appunto, l’A B B POWER Tecnology, la V E I (gruppo A R E V A) e l’Alitalia.
Altro importante profilo di analisi è quello riguardante l’indirizzo strategico-evolutivo dato
dal management all’azienda. Alla S P V, infatti, per quanto, realisticamente, possa essere
stato da me appreso nel corso dell’attività di tirocinio, vige da sempre una grande
attenzione verso quelle dinamiche di costante rilettura del mercato e di continua ricerca
applicata che certamente costituiscono oggi il driver principale per il superamento dei
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propri più diretti competitor e per garantirsi un stabile perdurare della propria manifesta
competitività nel corso del tempo.
Quando ho iniziato la mia attività di tirocinante nella S P V mai avrei pesato di trovare una
così radicata attenzione nei confronti del cliente, manifestata attraverso continue azioni di
ricerca di soluzioni progettistiche (e produttive) nuove che possano andare a soddisfare
ogni necessità, ogni bisogno che un cliente SPV, attuale o potenziale, possa poter, anche
solo implicitamente, manifestare o desiderare. Altro fattore di rilevante proficuità nella
cura attenta ed avveduta dei rapporti transazionali e (soprattutto) relazionali con la
clientela, riguarda il sistema di controllo e gestione aziendale dei processi produttivi e postproduttivi.
A riprova delle lodi da me tessute con riferimento all’assoluto riguardo con cui l’azienda si
preoccupa della cura e del mantenimento nel tempo del proprio parco clienti, basti sapere
che la S P V offre loro, a tutela e a salvaguardia della validità delle proprie realizzazioni, la
certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2000 che ad oggi, pur non trovando
un’applicazione diffusa tra le piccole e medie imprese italiane, si rileva di assoluta
incidenza per tutte quelle attività che, come risposta inevitabile alla pratica “genocida” del
dumping, ossia della vendita sottocosto, attuata da alcuni paesi emergenti, vogliano creare
valore nel tempo (oltre che profitto) senza sovraintendere all’adozione di politiche di
riduzione forzata dei prezzi di vendita dei loro prodotti, ma unicamente utilizzando le leve
del marketing relazionale e le logiche organizzativo/operative della sana e leale
competizione tra imprese. Il controllo della qualità dei propri prodotti sottintende, allora, la
volontà precisa di voler conseguire una riduzione dei costi totali di gestione aziendale non
attraverso la minimizzazione di fattori specifici quali, oramai da consuetudine, il costo del
lavoro e quello della ricerca, ma attraverso l’adozione di specifiche politiche di intervento
volte alla riduzione di un unico preminente fattore di costo quale indubbiamente è quello
della difettosità dei prodotti. Quindi una logica, quella in questione, orientata alla lotta
incondizionata agli sprechi e alla riduzione di tutti quei fattori di non conformità tecnica,
strutturale o di resistività (nel caso specifico di componenti elettronici) che nella realtà
iper-concorrenziale di oggi rappresentano un elemento chiave per l’agire programmatico di
ogni impresa che sappia dimostrarsi particolarmente attenta alla contrazione di tutti quei
costi direttamente connessi alla “non-qualità” dei suoi prodotti.
Ecco dunque come la chiave di un successo così esponenziale ed in continua espansione,
che in quindici anni di attività ha permesso alla SPV di imporsi come una delle più brillanti
realtà industriali tra le piccole e medie imprese italiane e di qualificarsi come vero fiore
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all’occhiello dell’ industria frusinate, vada anche rintracciata in una capacità direzionale di
assoluto livello in grado di conferire all’impresa una propria specifica connaturalità
incentrata su criteri di indiscussa capacità previsionale e di controllo proattivo delle
dinamiche di contesto. Non una gestione attendista dunque, non una compartecipazione
passiva all’andamento evolutivo dell’ambiente di riferimento, ma uno spigliato ardore
partecipativo nelle attività di “enviroment monitoring”, ha consentito all’impresa di
conseguire nel tempo una sempre accresciuta capacità di prevedimento di circostanze di
rischio che possano, in quanto tali, andare ad influire negativamente sul conseguimento
diretto dei propri obiettivi presenti e futuri. Questo permette infatti di non subire
passivamente il corso gli eventi, né di porsi nei loro confronti in maniera “solo” reattiva ma
di anticiparne il verificarsi prevedendo specifici piani di azione. È così che la SPV riesce,
con successo, a raggiungere ripetutamente quelli obiettivi di customer satisfaction, ossia di
soddisfacimento del cliente nel tempo che, a detta di molti illustri manager di oggi, è
certamente il fattore strategico principale da prendere a riferimento per una fidelizzazione
cognitiva del cliente stesso e dunque, per garantirsi un’assistenza importante verso il
raggiungimento di quella sopravvivenza aziendale, anche e soprattutto intergenerazionale,
fortemente rincorsa ed auspicata, con assoluta priorità, da ogni imprenditore. Sotto questi
aspetti la S P V si è sempre dimostrata, nel corso del tempo, estremamente attenta al
miglioramento qualitativo dei propri prodotti/servizi. Nata infatti nel 95’ con un core
business volto esclusivamente ai settori del cablaggio e dell’assiemaggio di cavi per
l’automotive, a queste si sono subito affiancate le attività di stampaggio termoplastico e
termoindurente per il settore elettrico e, dal 2008, l’esperienza e il know-how acquisiti in
dodici anni di concreta efficiente operatività, hanno permesso, in ultimo, la realizzazione di
una nuova unità produttiva per la progettazione e la produzione di stampi mono e multiimpronta, da destinare a stampaggi tecnici ed estetici. Sono inoltre in corso, a riprova di
quanto in precedenza esposto sull’attenzione rivolta dal management nell’individuazione
di soluzioni strategiche nuove, procedure di accreditamento ed omologazione per altri
autorevoli marchi dell’imprenditorialità italiana tra cui spiccano, senza dubbio alcuno, i
nomi di Enel e di Ferrovie dello Stato.
Ma, come si diceva in precedenza, la SPV non opera, con successo, solo sul territorio
nazionale ma, buona parte della produzione viene commissionata da aziende estere e viene
dunque destinata stabilmente in mercati stranieri, anche in via di sviluppo, quali quelli
dell’Argentina, della Cecoslovacchia, dell’Egitto, della Grecia e, soprattutto, di Cina e
India.
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In aggiunta a tutto ciò, sono poi attualmente in via di definizione alcune iniziative
strategiche di ampliamento ulteriore della propria copertura geografica che, una volta
perfezionate, vedranno il proprio export produttivo orientarsi anche su mercati di
indiscusso e mirabile sviluppo tecnico- industriale quali Francia e (soprattutto) Germania,
oltre che su paesi con enormi potenzialità, in primis di ordine socio-demografiche, ma che
ancora attraversano una fase di (lento) sviluppo economico, quali i paesi del Nord Africa.
Conclusioni.
La mia esperienza formativa alla S P V si conclude dunque con un giudizio estremamente
positivo. Da essa ho avuto modo di conoscere alcuni degli aspetti salienti di natura tecnicoorganizzativa che di norma si sviluppano nelle quotidiane, concitate fasi di
amministrazione e controllo di un’azienda ed ho cercato di riportarle sommariamente nel
presente operato con l’aggiunta fedele di alcune mie personali deduzioni accompagnate da
altrettanti giudizi che, mi auguro, abbiano contribuito a rendere più espressivo e, allo stesso
tempo, più intellegibile il racconto formale della mia esperienza. Trascendendo ora da ogni
rigorosità formale o da qualsivoglia costringimento didattico, vorrei soffermarmi, in
ultimo, ad esprimere un giudizio favorevole sull’importanza di tale attività collaterale
quale rimane, ad ogni modo, un esperienza di questo genere.
Scelgo così di occupare queste ultime righe per esporre, senza riserve, un auspicio
personale da destinare alla mia stessa persona e cioè che le nozioni da me apprese, in
qualità di tirocinante presso la S P V Soluzioni Plastiche Vittoria, possano rappresentare,
per il futuro, un valido riferimento culturale ed esperienziale per l’intrapresa di nuove
collaborazioni professionali nel settore industriale, nonché rappresentare un viatico
importante nella realizzazione di nuove opportunità per la mia persona che possano, in un
futuro prossimo, far riesumare nella mia mente la “piacevole” asfissia cognitiva che sta
caratterizzando la stesura di queste ultime righe. Che questo possa essere dunque solo il
primo flebile vagito di un seguito professionale di assoluta dignità e rettitudine, lo start-up
di un avvenire onorevole.
Cassino, Settembre 2010
Colamatteo Valerio
Matr. 0021786
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