I compiti e le competenze dell’infermiere nei confronti del diabetico ospedalizzato vanno al di là del l’aspetto puramente assistenziale ma rappresentano un caposaldo del momento formativo ed educativo del paziente. Momento educativo durante la degenza •Valutazione delle sue conoscenze rispetto alla malattia e del comportamento a rispetto della dieta • le modalità con cui pratica l’insulina e le sedi • adeguatezza dell’autocontrollo •cura e sorveglianza del piede diabetico •compliance dell’assunzione dei farmaci La tecnica di iniezione insulinica Confezioni In commercio esistono : - i flaconi da usare con la siringa ( 10 ml: 1000 U) - le cartucce da usare con la penna (3 ml: 300 U) - le penne precaricate ( 3 ml: 300 UI) Sia i flaconi che le cartucce sono concentrate a 100 U.I. /ml Raccomandazioni Controllare sempre l’aspetto dell’insulina -l’insulina rapida (umana regolare o analogo rapido) egli analoghi lenti sono una soluzione che deve essere limpida, incolore ,simile all’acqua - le insuline ritardo umane (intermedia, pre-misce late) e le pre-miscelate con analogo e l’analogo protaminato, sono sospensioni con un aspetto torbido e vanno ruotate tra i palmi delle mani (flaconi) o vanno ruotate di 180° (cartucce) Non devono esserci particelle solide Regole generali • Ispezionare frequentemente i flaconi e le cartucce di insulina. Non usarle se questi: • presentano residui galleggianti • presentano particelle bianche aderenti al fondo o ai lati che le conferiscono un aspetto “ghiacciato” Conservazione dell ’insulina •Confezioni non iniziate: 2 anni in frigorifero •Confezioni in uso: 28 giorni a t° ambiente • Non esporre alla luce • Non congelare e non riscaldare • Mai a temperature di 30°C ‐ 40°C per più di 24 ore -Fredda : dolore, lento assorbimento, sospensione poco omogenea; - Calda : alterazione struttura, rapido assorbimento infiammazione nel sito di iniezione; Dispositivi di somministrazione per l’insulino-terapia Le siringhe per insulina: preparazione di un ’iniezione • ruotare tra i palmi delle mani il flacone per rimettere l’insulina in sospensione (non necessario per l ’insulina ad azione rapida (insulina umana regolare) e ultrarapida (analogo rapido) e per gli analoghi lenti) • lavarsi le mani • disinfettare il sito di iniezione e il tappo del flacone di insulina • iniettare nel flacone una quantità d’aria uguale alla dose di insulina da prelevare • aspirare la quantità d ’insulina desiderata • eliminare le eventuali bolle d ’aria contenute nella siringa Le penne per insulina Le penne per insulina Razionale di Sviluppo: • Aspetti medici: 1.aumentata precisione della dose iniettata 2.migliore riproducibilità della dose 3.migliore compliance alla terapia da parte del paziente • Aspetti sociali: 1.aspetto normale per migliorare l ’accettazione della malattia 2.trasporto facilitato dell’insulina 3.migliore protezione dell’insulina Caratteristiche ideali • Resistenza e leggerezza • Semplicità di caricamento della cartuccia • Facilità di lettura dei numeri • Facilità d’uso • Correzione della dose senza spreco di insulina • Facilità di lettura del dosaggio • Ampio range di dosaggio • Accuratezza della dose selezionata Le penne per insulina ricaricabili • da utilizzare con cartucce / tubofiale / penfill • solo da 3ml • con aghi per penna da insulina Uso delle penne per insulina: regole generali •è assolutamente fondamentale l ’uso strettamente individuale della penna JP. Le Floch, C.Herbreteau, F.Lange, L.Perlemuter; Evidence of non-inert material in needles and cartridges following a single insulin injection with a pen; Diabetes and Metabolism, 1997. ð Dopo 1 sola iniezione il 58 % delle cartucce ed il 28% degli aghi erano contaminati(materiale biologico quale squame e cellule epiteliali). Ciò ha implicazioni nel riutilizzo degli aghi,nel rischio di infezioni e nell’uso ospedaliero di una stessa penna per più pazienti •cambiare l’ago dopo ogni iniezione • Scelta degli aghi per penna sulla base della loro lunghezza: ü 5 mm: adulti Normo peso o sottopeso (BMI £ 20) - bambini ü 8 mm: tutti i pazienti ü 12.7 mm: adulti obesi Uso delle penne per insulina: regole generali • Conservazione corretta • Basculazione (per intermedia e premix) • Controllo flusso insulina prima di ogni iniezione • Non estrarre l’ago subito dopo l’iniezione INSULINA: USO, CONSERVAZIONE E TECNICHE DI INIEZIONE CONSERVAZIONE • L’insulina va conservata in frigorifero ad una temperatura tra i 2° e gli 8°. In questo modo l’insulina si conserva fino alla data di scadenza. • Una volta che si è iniziato ad utilizzare una confezione, sia flacone che cartuccia che preriempita, può essere conservata a temperatura ambiente (non superiore ai 30°) fino a 28 giorni • L’insulina NON va congelata. Si raccomanda di non utilizzare insulina che sia stata inavvertitamente congelata. • Se per sbaglio si lascia l’insulina fuori dal frigorifero, ad una temperatura superiore agli 8°, questa può essere utilizzata entro 28 giorni • Non esporre alla luce • Non congelare e non riscaldare • Mai a temperature di 30°C –40°C per più di 24 ore Precauzioni quando si usano le penne: sospensione della miscela • Come è noto l’insulina NPH si presenta in cristalli disciolti in un liquido solvente • In condizioni di utilizzo reale se la miscela contenuta nella cartuccia di insulina non viene correttamente sospesa prima di ogni iniezione si possono avere delle serie alterazioni della concentrazione del liquido iniettato e quindi delle dosi non corrette. E questo significa in pratica... • L’insulina in cristalli tende a depositarsi per la forza di gravità alla base della fiala, spesso si ottiene un eccesso di concentrazione quando la cartuccia è nuova ed un difetto di concentrazione quando la cartuccia sta per finire • Nel primo caso si rischia l’ipoglicemia e nel secondo l’iperglicemia Regole generali per l’uso delle penne Prima di ogni iniezione occorre controllare che l’ago non sia intasato verificando la comparsa della goccia sulla punta dell’ago dopo averlo avvitato; se necessario espellere qualche unità di insulina fino a che non si vede la comparsa di una goccia sulla punta dell’ago. Regole generali per l’uso delle penne • Piccole bolle possono essere presenti all’interno delle cartucce. • La presenza comunque di una piccola bolla d’aria nella cartuccia è normale e non compromette l’accuratezza della dose. • Bolle più grosse si possono formare se non si ha l’accortezza di togliere l’ago dopo l’iniezione. Un rischio... • Il riutilizzo degli aghi per penna è spesso accompagnato dalla abitudine di portare con se la penna con l’ago montato su di essa • Ciò crea un passaggio d’aria fra la cartuccia e l’esterno L’aria entra nella cartuccia alterando l’accuratezza della dose ( BOLLE ) Un parte della insulina si disperde tramite l’ago alterando la concentrazionedella dose Aghi per penne da insulina 5‐6 mm Aghi per penne da insulina • Gli aghi per penna si differenziano in base alla lunghezza e allo spessore (Gauge: indicato spesso con G, da 28 G a 32 G) dell’ago stesso • La lunghezza può variare da 5mm a 12,7 mm. • Lo spessore varia da 0.25mm (32G) a 0.36mm (28G) • Maggiore è il valore Gauge, più sottile è l’ago. La tecnologia degli aghi La geometria della punta e’ progettata per minimizzare i traumi del tessuto. La tecnologia degli aghi Gli aghi vengono lubrificati in modo da penetrare nella pelle senza provocare alcun dolore. Aghi per penne da insulina Linee guida per la scelta dell’ago in funzione della corporatura del paziente e della tecnica di iniezione 12,7 mm 28 G 8 mm 31 G Adulti obesi Con pizzico 5 mm 31 G Senza pizzico sconsigliato Adulti normopeso sconsigliato Con pizzico Senza pizzico Adulti normopeso sconsigliato Con pizzico Senza pizzico Bambini Con pizzico Con o senza pizzico sconsigliato Siti di iniezione nel paziente diabetico e tecniche di somministrazione I fattori che influenzano l’iniezione di insulina sono: Le aree di iniezione Tecniche di iniezione Con/Senza pizzico -Angolo di iniezione -Lunghezza aghi Somministrare l’insulina nel modo migliore…. • Gli aghi per insulina sono molto sottili (29G30G-32G) e corti (5,6,8,12.7mm) • Le iniezioni con gli aghi più lunghi possono andare nel muscolo a meno che non si sollevi la plica cutanea • Per sollevare la plica correttamente occorre usare 3dita Perché viene preferito l’addome? Vi é di solito ABBONDANZA DI TESSUTO SOTTOCUTANEO e quindi un rischio minore di una iniezione intramuscolare E’ più facile PIZZICARE rispetto alla coscia o al braccio L’ASSORBIMENTO PIU’ RAPIDO di insulina si ottiene nell’addome Occorre però iniettare l’insulina mantenendo una distanza dall’ombelico pari alla larghezza di una mano e ruotando la sede di iniezione. Esistono delle precauzioni speciali per le iniezioni nella coscia? Le iniezioni nella coscia dovrebbero essere eseguite solo antero-lateralmente. Lateralmente vi é però poco tessuto sottocutaneo, alcune volte meno di 3 mm. Tutte le iniezioni nella coscia devono quindi venire eseguite pizzicando la pelle o con ago di 5-6 mm. Riepilogo • Insulina rapida regolare da sola sempre nell’addome in quanto l’assorbimento è più rapido • Insulina lenta NPH da sola di sera nelle cosce o nei glutei perottenere un assorbimento più lento e prolungato • Miscele ore AM nell’addome in quanto è l’azione rapida a dover essere privilegiata • Miscele ore PM nei glutei e nelle cosce in quanto è l’azione ritardata a dover essere favorita L’ASSORBIMENTO DEGLI ANALOGHI RAPIDI E LENTI NON E’ SIGNIFICATIVAMENTE INFLUENZATO DAI SITI D’INIEZIONE Sedi di iniezione • E’ importante quindi ruotare in continuazione le sedi di iniezione dell’insulina. Se viene scelto l’addome come sede di iniezione il consiglio è quello di ruotare la sede in punti diversi di un cerchio immaginario intorno all’ombelico • Se le iniezioni vengono fatte sempre nello stesso punto, possono sorgere problemi come gonfiori, arrossamenti e alterazioni della pelle (lipodistrofie) e di assorbimento. LIPODISTROFIA LIPOATROFIA (distruzione di tessuto adiposo) LIPOIPERTROFIA (crescita di tessuto adiposo) Come si formano i noduli? I fattori che certamente contribuiscono alla formazione dei noduli sono 3 : - il trauma causato ai tessuti dalla iniezione - la frequenza del trauma - la presenza della insulina che agisce come fattore di crescita Importanti considerazioni • Le lipo hanno forme e dimensioni differenti • Si possono vedere spesso arrossamenti o segni delle punture nei pressi della lipo • Le linee guida della rotazione dei siti non vengono seguite • Spesso i noduli non sono visibili ma è possibile sentirli tramite la palpazione. I noduli sono sfiguranti, riducono l’autostima ed hanno altri impatti psicologici negativi RISCHI DELLA “LIPO” L’insulina iniettata nei noduli ha tempi di assorbimento lenti, erratici e parte della dose non viene utilizzata • Il paziente tende ad iniettare nel nodulo in quanto meno sensibile al dolore • Quando i pazienti con noduli iniettano in siti senza noduli, la dose deve essere ridotta, a volte anche del 50% • Non esiste il rischio che prima o poi possano evolvere in tumori Come si possono evitare o ridurre? • Usare aghi (o siringhe) sempre nuovi • Ruotare i siti (stessa ora stesso sito) • Ruotare all’interno del sito • Alternare il lato destro e sinistro MONITORAGGIO GLICEMICO Obiettivi • Stabilire, : raggiungere e mantenere determinati goals terapeutici. • Operare variazioni mirate della posologia dei farmaci in rapporto a modificazioni dello stile di vita (dieta ed esercizio fisico). • Rilevare e prevenire episodi di ipoglicemia • Rilevare e prevenire eccessivi aumenti della glicemia • Ottimizzare il controllo metabolico in gravidanza Biosensori elettrochimici: Principio base di funzionamento dei glucometri impiegati in diabetologia La misura rapida e accurata della glicemia è di fondamentale importanza per il controllo ospedaliero o per l’autocontrollo domiciliare dei pazienti diabetici. Un efficace supporto a questa attività è fornito dai glucometri, dispositivi economici, specifici e dotati di un’ottima sensibilità di risposta Attualmente sono disponibili in commercio vari tipi di glucometri, basati su sistemi di lettura ottici (reflettometrici) o elettrochimici, che impiegano come elemento sensibile al glucosio un enzima. IMPORTANTE : NON POSSONO ESSERE UTILIZZATI A FINI DIAGNOSTICI Il glucometro quantifica una reazione enzimatica che intressa il glucosio contenuto nel campione di sangue capillare. Gli enzimi più comunemente utilizzati sono: Glucosio ossidasi (GO) Glucosio deidrogenasi (GD) La GO è più sensibile a fattori interferenti ( farmaci e sostanze endogene). La GD non è ossigeno dipendente ed preferibile in situazioni critiche ( campioni arteriosi, sange cordone ombelicale, stick tallone di nei neonati) Criterio ideale di affidabilità: deviazione max < 5% nel 100% delle misure ADA: errore totale ( errore analitico + errore operatore dipendente)= <10% Concetto importante: la concentrazione di glucosio nel plasma è di circa il 15% più alta rispetto al sangue intero ( quello ottenuto dal sangue capillare). Molti glucometri e relative strisce reattive sono calibrati per fornire un valore glicemico plasmatico Errori di esecuzione più frequenti Legati allo strumento •Parte ottica sporca •Pile scariche Legati alle strisce reattive •Flacone scaduto •Flacone rimasto aperto •Mancato inserimento codice strisce •Campione ematico non adeguato •Errato inserimento unità di misura Cause di scarsa accuratezza dei risultati •Uso non corretto del glucometro •Scarsa qualità e/o cattiva conservazione delle strisce reattive •Fattori in grado di influenzare il risultato (variazioni ematocrito, ipertrigliceridemia severa, ipossia, temperatura ed umidità ambientale…)