Tessuti meccanici Vegetali acquatici: non è necessario un sostegno Vegetali terrestri: se di piccole dimensioni può essere sufficiente il turgore cellulare I tessuti meccanici (o di sostegno) permettono ai vegetali di ergersi sul terreno anche ad altezze notevoli Sono tessuti meccanici: Collenchima: è il sostegno delle parti in crescita della pianta Sclerenchima: è il sostegno della parti adulte della pianta Prof. Roberto Nazzaro Tessuti meccanici Collenchima •formato da cellule vive •allungate secondo l’asse della pianta •solo con pareti primarie celluloso-pectiche, ispessite in modo irregolare Forma cordoni o un cilindro continuo sotto l’epidermide del fusto e dei piccioli delle foglie. La flessibilità ed elasticità delle pareti delle cellule permette al collenchima di sostenere gli organi in crescita seguendo il loro accrescimento. Prof. Roberto Nazzaro Tessuti meccanici Collenchima sezione longitudinale sezione trasversale Prof. Roberto Nazzaro Tessuti meccanici Sclerenchima Formato da cellule con pareti ispessite e dure (molto spesso lignificate) Presente nelle parti adulte della pianta Tessuto di notevole durezza, ma alquanto flessibile. Con la propria durezza protegge fusti, semi e frutti dagli erbivori, anche se questi ultimi ingeriscono tali parti. Prof. Roberto Nazzaro Tessuti meccanici Fibre Sclerenchima Elementi lunghi e sottili, terminanti a punta Lunghe da pochi millimetri ad alcuni centimetri Spesso riunite in fasci Localizzate nei fusti Slereidi Cellule con pareti molto ispessite, isodiametriche. Isolate o riunite in gruppi Spesso localizzate nei gusci dei frutto o nella polpa dei frutti. Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Tessuti adibiti al trasporto della: linfa grezza (acqua e sali minerali) dalle radici alla sede della fotosintesi (XILEMA) linfa elaborata (acqua e zuccheri) dalle sedi della fotosintesi alle varie parti della pianta (FLOEMA) Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Xilema o legno Tessuto composto da •tessuto vascolare che si occupa del trasporto della linfa grezza •tessuto meccanico •parenchima Floema o libro Tessuto composto da •tessuto vascolare che si occupa del trasporto della linfa elaborata •cellule compagne •fibre •parenchima Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Xilema Gli elementi conduttori sono formati da cellule cilindriche, morte a maturità e disposte in modo da formare dei vasi Elementi conduttori dello xilema TRACHEIDI conservano una parete trasversale tra le cellule del vaso (vasi chiusi). Presenti nelle gimnosperme e nelle angiosperme più primitive. Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Xilema Elementi conduttori dello xilema TRACHEE non presentano pareti trasversali tra le cellule del vaso (vasi aperti). Tipici elementi dello xilema delle angiosperme più evolute Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Xilema Gli elementi conduttori hanno le pareti longitudinali lignificate. punteggiato La lignificazione non è uniforme. A seconda di come lignifica la parete si hanno vasi anulati, spiralati, punteggiati, ecc. reticolato spiralato anulato Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Xilema I vasi punteggiati hanno le pareti quasi completamente lignificate, tranne che per piccoli aree circolari, le punteggiature areolate. Toro Nelle piante superiori meno evolute, Gimnosperme e Angiosperme primitive, la sottile parete di separazione che si trova al centro della punteggiatura mostra un ispessimento centrale. Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Floema I vasi floematici sono composti, a differenza dei vasi xilematici, da cellule vive. Il trasporto della linfa elaborata avviene per mezzo di meccanismi attivi, che richiedono un dispendio di energia. Il tessuto cribroso è composto da •elementi cribrosi •cellule compagne Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Floema Gli elementi cribrosi, nelle Angiosperme, sono sovrapposti a formare dei tubi cribrosi, mentre nelle altre piante vascolari si trovano delle singole cellule cribrose. Le cellule compagne collaborano con gli elementi cribrosi nella conduzione della linfa elaborata. Nelle cellule cribrose adulte vengono riassorbiti il nucleo e il tonoplasto, per cui la cellula, priva di nucleo e vacuolo, per le proprie funzioni metaboliche, deve essere coadiuvata dalla cellula compagna. Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Floema In molti gruppi vegetali gli elementi cribrosi hanno una vita di un solo anno, infatti le placche cribrose vengono chiuse a causa della deposizione di uno strato di callosio, si forma il callo. In alcuni casi il callo viene riassorbito all’inizio della primavera succesiva alla sua formazione e l’elemento cribroso ritorna a funzionare. Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Floema Le pareti degli elementi cribrosi sono sottili e di natura celluloso-pectica. Sulle pareti sono presenti delle aree meno ispessite, i pori cribrosi, che possono essere riuniti in gruppi (aree cribrose) Prof. Roberto Nazzaro Tessuto conduttore Floema Le cellule cribrose di diverse Angiosperme presentano nel protoplasto del materiale proteico (proteina P), che sembra avere la funzione di chiudere le placche cribrose in caso di ferita, per prevenire la perdita di linfa elaborata. Prof. Roberto Nazzaro