Ceisgenova l`Abbraccio n° 70 - Centro di Solidarietà di Genova

annuncio pubblicitario
l’abbraccio n70
Rivista trimestrale di informazione del CEIS Genova
Una nuova
formula di
collaborazione tra
pubblico e privato
di Angela Lidia Grondona e
Rita Schenone
...........................................................4
Il difficile rapporto
tra Psichiatria e
Adolescenza
di Sergio Calabrò, Margherita
Dolcino, Antonietta Scibilia,
Cristina Venturino
........................................................... 7
Esperienze e
prospettive
della Comunità
Terapeutica per
adolescenti
di Roberto Gaggero
......................................................... 10
Il colpo
Novella di Natale di Adriano
Sansa
..........................................................12
Mercatino di San
Nicola
..........................................................14
16126 Genova • Via Asilo Garbarino, 6/B • Telefono 010.25.46.01 - Fax 010.25.46.002 r.a.
N. 70 • 4° Trimestre 2012 • N. 4 del 2012 • Prezzo 1,00 euro
Autorizzazione Tribunale di Genova 26/94 • Iscrizione al R.O.C. n° 16776 del 17/04/2008
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art 1 comma 1, DCB Genova
Sagep Editori una
realtà di Genova che
si rinnova
..........................................................15
l’abbraccio Dove possiamo incontrarci a Genova
Rivista trimestrale di
informazione del
Ceis Genova
Direttore responsabile
Silvano Balestreri
Caporedattore
Michele Serrano
In redazione
Aldo Castello
Fassolo
Trasta
Foto
Douglas Beasley
In copertina: Fence Overlooking Box
Butte Massacre Site (particolare).
L’opera completa è pubblicata
a pagina 6.
Courtesy VisionQuesT gallery
Via Asilo Garbarino, 6-9/B
Salita Cà dei Trenta, 28
16126 Genova
16161 Genova
Hanno collaborato
Angela Lidia Grondona, Rita Schenone,
Sergio Calabrò, Margherita Dolcino,
Antonietta Scibilia, Cristina Venturino,
Roberto Gaggero, Adriano Sansa e i
Ragazzi della comunità di Trasta
Direzione e redazione
Via Asilo Garbarino, 6 B
16126 Genova
Telefono 010.25.46.01
Fax 010.25.46.002
Telefono 010.25.46.0
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In
servizi:
Comunità
Accoglienza notturna per tossicodipendenti
questa
sede
sono
Comunità
“Odissea”, accoglienza per minori stranieri
Comunità semiresidenziale e residenziale di
“Samarcanda”,
i
Riabilitativa,
Reinserimento
Sociale,
per
Accoglienza, Auto Aiuto Tel. 010.7404474.
- Case alloggio “La Tartaruga” e “Tartaruga
comunità
Levante”
psichiatrica
Finestra
sul
residenziale
Terapeutica
di
minori stranieri richiedenti asilo “Tangram”,
“La
presidio
offerti
per
Porto”,
adolescenti
Prevenzione,
per
persone
malate
di
Aids
Tel. 010.7411128
collocamento disabili, Accoglienza Profughi
- “Castore e Polluce” comunità per persone
Adulti, Direzione e uffici.
con doppia diagnosi Tel. 010.7403071.
Siamo anche in tutta italia
La noStRa fILoSofIa
Impaginazione
Xedum srl
Siamo qui perché non c’è alcun rifugio dove
nasconderci da noi stessi. Fino a quando
una persona non confronta se stessa negli
Stampa
Tipografica Derthona srl
occhi e nei cuori degli altri, scappa. Fino a
che non permette loro di condividere i suoi
Autorizzazione Tribunale di Genova 26/94
Sped. abb. postale 50% - Genova
Periodico associato USPI
segreti, non ha scampo da questi. Timoroso
di essere conosciuto né può conoscere se
stesso né gli altri, sarà solo. Dove altro se non
nei nostri punti comuni possiamo trovare
un tale specchio? Qui insieme una persona
chi siamo
Dove siamo
può alla fine manifestarsi chiaramente a se
Via Asilo Garbarino, 6 B - 9 B
16126 Genova
Telefono 010.25.46.01
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offrire. Su questo terreno noi possiamo tutti
Presidente
Enrico Costa
Direttore Generale
Paolo Merello
[email protected]
[email protected]
http://www.ceisge.org
2
l’abbraccio
stessa non come il gigante dei suoi sogni né
il nano delle sue paure, ma come un uomo
parte di un tutto con il suo contributo da
mettere radici e crescere non più soli come
nella morte, ma vivi a noi stessi e agli altri.
Aosta
Ivrea
Torino
Varese
Vercelli
Sanremo
Genova
Milano
Piacenza
Parma
Cremona
Verona
Vicenza
Trento
Bolzano
Belluno
Treviso
Padova
Venezia
Mantova
Reggio Emilia
Modena
Bologna
Ravenna
La Spezia
Pistoia
Prato
Firenze
Arezzo
Jesi
Spoleto
Muccia
Viterbo
Anguillara
Civitavecchia
Roma
Alba Adriatica
Pescara
Anzio
Formia
Caserta
Avellino
Bari
Gravina
Cosenza
Catanzaro
Messina
Reggio Calabria
Catania
Cagliari
la Finanza e l’individuo
di Enrico Costa
È
la finanza che domina il mondo? Come causa
della cosiddetta crisi prima e poi come ricetta
per uscirne? No! Non è così. Gli uomini della
finanza sono potentissimi, ma sono ben pochi di numero,
tutte le altre persone non contano forse? Non valgono
nulla? Non si esprimono? Proprio questo è il punto, si
esprimono con i propri comportamenti, che a loro volta
sono figli dei valori che li guidano.
I grandi movimenti finanziari, causa e rimedio di
tutti i mali, sono la somma di gocce di denaro che si
riconducono a decisioni individuali, figlie di scelte
dettate da valori individuali.
Se i consumi sono saliti oltre al sostenibile, tanto
finanziariamente quanto ecologicamente, è perché ci
sono state tante decisioni personali che andavano in
quella direzione; quindi ancora una volta è necessario
guardare all’individuo e ai principi che lo guidano per
trovare una soluzione.
La situazione di latente difficoltà, che tocca in qualche
misura tutto il pianeta, deve trovare una soluzione
nell’individuo, non nella finanza. La finanza è qualcosa
d’astratto, sono movimenti di denaro che non tengono
Douglas Beasley - Needles, Black Hills, South Dakota
Courtesy VisionQuest gallery
conto del livello umano, quindi guardiamoci. Non
delegittimano noi stessi a intervenire perché la finanza
sovrasta la nostra vita.
è solo guardandoci dentro che potremo capire quanto
le nostre scelte individuali hanno potere. La finanza ha
sicuramente usato a proprio vantaggio le nostre scelte,
ma siamo noi che glielo abbiamo consentito, e solo noi
possiamo porre rimedio a questo stato di fatto con la
somma di nuove scelte individuali.
Una somma miliardaria che ha una potenza tremenda e
meravigliosa. Se la direzione che diamo alla nostra vita
sarà dettata da principi e valori virtuosi come il rispetto
degli altri, dell’ambiente e delle risorse che ci sono state
temporaneamente affidate; se guarderemo all’altro
ebbene le nostre scelte porteranno automaticamente
a un radicale cambiamento anche nella società e con
molto più successo della finanza. Quando l’altruismo si
manifesta ha una forza incredibile e può trasformare gli
ostacoli in opportunità.
Viviamo questo Santo Natale con la consapevolezza
di avere dentro di noi le risorse per affrontare tutte le
situazioni, anche le più difficili.
Viviamolo con la piena certezza che la responsabilità
del cambiamento tocca ognuno di noi e facciamo in
modo che le nostre scelte virtuose siano la nostra forza
e la nostra speranza. A tutti, tanti cari auguri. Il CEIS di
Genova
da noi come un fratello con cui condividere questa
esperienza terrena e non come qualcuno da sopraffare,
CEIS Genova, Enrico Costa
l’abbraccio
3
Una nuova formula di collaborazione
tra pubblico e privato
La Asl3 Genovese porta avanti insieme Al Ceis di Genova una efficace
sperimentazione nel rapporto tra la sanità regionale e le organizzazioni no profit
che lavorano nel sociale
di Angela Lidia Grondona e Rita Schenone
N
ella giornata di studio che si è tenuta Giovedì 18
A questa area di intervento afferisce nel territorio
ottobre presso l’Auditorium dell’Istituto Nautico
genovese una utenza ampia: 8.744 utenti nel 2011, con
S. Giorgio di Genova è stato possibile compiere
bisogni diversi e rilevanti. Di questi 1.524 sono nella fascia
una riflessione ed un bilancio dell’esperienza maturata
nei due anni trascorsi dalla attivazione della Comunità
di età adolescenziale.
Terapeutica per adolescenti ”La Finestra sul Porto”. La
giornata di studio, promossa da ASL3 Genovese e CEIS di
Genova, è stata occasione per discutere e permettere un
area neuropsicologica e riabilitazione
confronto tramodelli organizzativi/gestionali e approcci
2011
terapeutici presenti in Liguria e nelle regioni vicine.
L’esperienza della C.T. “La finestra sul porto” costituisce
un modello innovativo di integrazione pubblico/privato,
che si è realizzato sia nella fase di progettazione che
nelle attività organizzate all’interno della Comunità.
faSCIa D’Età
UtEntI
8744
00 - 01
114
2010 è stato possibile aprire la C.T. “La Finestra sul Porto”
01 - 02
332
rivolta alla fascia di età 12-14/18 anni, per la cura dei
03 - 05
1149
da compromettere la vita di relazione e la permanenza
06 - 10
2916
in famiglia. Il progetto ha preso consistenza dopo un
11 - 13
1715
Consultorio, del DSM e del SERT. La C.T. è uno dei
14 - 17
1524
luoghi di cura che si inserisce come tessera in un
18 - 20
334
21 - 24
50
Dopo anni di progetti e richieste alle istituzioni nel marzo
giovani pazienti in fase di grave scompenso emotivo tali
lavoro preparatorio comune tra il personale del CEIS, del
mosaico di offerte terapeutiche, si rende necessaria
in un momento di problematicità composta da più
fattori: l’adolescenza è di per sé un’epoca della
vita dove i sentimenti e i comportamenti possono
raggiungere in tutte le loro manifestazioni espressioni
molto intense, la psicopatologia in età evolutiva può
La psicopatologia degli adolescenti viene presa in
carico dai Neuropsichiatri e Psicologi dei Consultori
assumere forme sintomatologiche talvolta drammatiche.
Familiari sia nelle sedi Ambulatoriali distribuite nei sei
Nella realtà di Asl 3 le competenze legate alla salute
Distretti Socio-sanitari che nei Centri Giovani dove molti
mentale infantile e alla riabilitazione neuropsicologica
ragazzi accedono spontaneamente, cosa che permette
sono collocate all’interno dell’area materno infantile
di intercettare e prendersi cura di ragazzi che non
nella Struttura Complessa Assistenza Consultoriale.
arriverebbero ai Servizi attraverso i canali istituzionali.
4
l’abbraccio
Il bisogno di residenzialità negli ultimi anni è stata
ad una organizzazione che potesse comprendere il
abbastanza costante come si evince dallo schema
mantenimento, quando possibile, del progetto scuola,
sottotante dove troviamo i numeri relativi ai ragazzi
sport, e tempo libero già in atto, importante per
minori inseriti in CT da ASL 3 dal 2007 ad oggi.
contrastare lo sradicamento dei pazienti dal contesto
ambientale, di mantenere la cooperazione dei servizi
territoriali coinvolti , e di predisporre spazi di relazione
ragazzi inseriti in cT da aSl 3
27
25
Nella prima parte della mattinata, nelle quattro relazioni
32
30
27
per i genitori anche attraverso la metodologia del gruppo.
la CT si è presentata raccontando la sua complessità
di avere un “dentro” (numero dei ragazzi, sintomi e
27
manifestazioni
della
patologia,
dinamiche
sempre
mutevoli dei gruppi..) ma soprattutto avere un “fuori”
(frequenza della scuola, tempo libero, rapporti con
16
11
13
12
la famiglia, con i fidanzati, con gruppi esterni talvolta
7
6
devianti..,
rapporti
con
gli
altri
luoghi
di
cura..).
Nella seconda parte della mattinata si è tenuta la prima
tavola rotonda con l’apporto delle esperienze della la
Comunità Gruppo Ceis di Modena, la Comunità “Lo
2007
2008
2009
2010
2011
2012
scarabocchio” di Befana Brianza, La C. La Tuga 1 di
Genova, La C. di Casal Noceto, la C. di Desio Vimercate
n. tot. casi
Milano. Particolarmente interessante l’esperienza della
casi nuovi anno
semiresidenzialità portata dalla C.T. di Desio, grazie alla
quale gli ingressi e le dimissioni dalla struttura possono
La comunità è nata sulla spinta di una necessità fortemente
avvenire con gradualità, permettendo una maggiore
sentita dagli operatori dei servizi dell’età evolutiva, costretti
consapevolezza e adesione nelle scelte terapeutiche del
a ricoverare i ragazzi in strutture lontane dalla città
ragazzo e della sua famiglia. Nel pomeriggio c’è stata la
attuando una emarginazione ambientale che aggravava
tavola rotonda sulla Organizzazione dei Servizi Sanitari
quella generata dalla malattia stessa.
per l’età evolutiva e l’adolescenza. Sono state messe a
confronto la realtà Lombarda, Piemontese e Genovese.
Sono stati presentati dal dr Alberto Matricardi i risultati
Fuori regione
16
17
di una indagine epidemiologica promossa dalla Agenzia
Regionale Sanitaria riguardante i dati degli inserimenti
in strutture residenziali dei pazienti psichiatrici minori
16
in carico ai Servizi Sanitari Pubblici della Regione.
Nel 2011 sono stati visti dai servizi territoriali, delle 5
ASL Liguri, per la cura della psicopatologia dell’età
10
evolutiva circa 13.000 minori. Un consistente numero di
8
questi minori risultava affetto da patologie manifestatesi
attraverso disturbi del comportamento (circa 700 casi),
3
situazioni che potenzialmente potrebbero afferire alle
comunità terapeutiche regionali, questa patologia era
presente in quasi la metà dei ragazzi inseriti in comunità
2007
2008
2009
2010
2011
2012
in Liguria nel 2011. Proprio i disturbi comportamentali
necessitano di notevole attenzione da parte di tutte
le istituzioni e non solo di quelle sanitarie in quanto
In effetti da quando si dispone di C. T. in Regione
al loro interno è necessario distinguere i disturbi
Liguria il numero dei ragazzi inseriti in CT fuori regione
comportamentali causati da una vera psicopatologia
è passato da 17 a 3. In particolare la possibilità della
da quelli che si manifestano come reazione a situazioni
collocazione in centro città ha permesso di pensare
ambientali contingenti, al fine di poter scegliere il luogo
l’abbraccio
5
di cura più appropriato. La presenza del presidente del
paziente e dove la frequentazione diurna può permettere
Tribunale dei Minori, dott. Sansa, ha dato un importante
l’inquadramento
contributo nel dibattere proprio le problematiche di chi
globale, l’inizio eventuale delle terapie farmacologiche,
attraverso lo scivolamento nella devianza può sottendere
l’organizzazione
una patologia che richiede l’intervento sanitario e chi,
ambulatoriali ,- un Centro Diurno educativo/terapeutico.
pure affetto da Disturbo della Condotta (ICD-10), è
Un’altra necessità evidenziata è una C.T. per adolescenti
più indicato usufruisca dell’intervento psico-educativo.
e giovani adulti dopo i 18 anni, per contrastare la
Si è cercato infine di immaginare, partendo dalla realtà
cronicizzazione della patologia e mantenere ancora al
odierna dei Servizi, un ventaglio di servizi che permetta
centro la riabilitazione e la speranza del reinserimento
di rispondere all’urgenza e all’emergenza, pensato ed
sociale.
organizzato per l’età evolutiva dove il momento acuto
manifestato consenso tra i numerosi partecipanti ai
richiedente il ricovero e/o una prima tempestiva risposta,
lavori e sono stati condivisi dai politici intervenuti.
possa avvenire nelle migliori condizioni possibili e possa
Siamo fiduciosi quindi che nella nostra Regione si voglia
costituire un momento reale di diagnosi ed impostazione
lavorare in modo serio e competente e con migliori
delle cure, con tempi di permanenza dettati dal bisogno.
strumenti per la salute psichica dei ragazzi che molto
Si sono ipotizzati quindi:- un Reparto Ospedaliero
numerosi si rivolgono ai servizi sanitari per essere curati
dedicato ai più giovani, con personale preparato in
e riabilitati e non per essere avviati a percorsi di cure
stretta relazione con il Pronto Soccorso,- un Ospedale
stigmatizzanti
Diurno (DH, Centro Crisi..), per le situazioni nelle quali la
convinti che la Comunità Terapeutica “la Finestra sul
famiglia risulta ancora in grado di contenere il giovane
porto” sia una prima valida risposta in questa direzione.
diagnostico,
della
Queste
idee
tendenti
Douglas Beasley - Fence Overlooking Box Butte Massacre Site - Courtesy VisionQuest gallery
6
l’abbraccio
rete
hanno
alla
la
delle
valutazione
cure
riscosso
clinica
domiciliari/
un
vasto
cronicizzazione.
e
Siamo
il difficile rapporto tra Psichiatria
e adolescenza
La Finestra sul Porto: il punto di vista degli operatori del Dipartimento della Salute
mentale e Dipendenze
di Sergio Calabrò, Margherita Dolcino, Antonietta Scibilia, Cristina Venturino
Douglas Beasley - Corn Creek Massacre Site, South Dakota - Courtesy VisionQuest gallery
D
a quasi tre anni opera a Genova la comunità
Consultoriale) ed il CEIS: da un tentativo, dunque, di
terapeutica
integrare pubblico e privato in un settore delicato quale
per
minori
“La
Finestra
sul
porto”, nata dalla stretta collaborazione fra
la sofferenza psichica giovanile.
servizi pubblici della ASL 3 Genovese (Dipartimento
Vogliamo, in questa sede, tentare un primo bilancio di
di Salute Mentale e delle Dipendenze e U.O. Assistenza
un’avventura così impegnativa dal nostro punto di vista
l’abbraccio
7
di operatori del dipartimento della salute mentale e
angoli di osservazione all’interno di una elaborazione
dipendenze.
complessiva, atteggiamenti di delega da un settore
Il nostro contesto di riferimento è quindi quello della
all’altro ed un divario fra le metodologie d’intervento ed
presa in carico dell’adolescente all’interno dei servizi
i processi formativi. Sembra spesso difficile individuare
psichiatrici,
concreta
uno spazio d’ascolto per ciò che non si adatta ai modelli,
dalla crescente domanda di intervento ospedaliera
ai tempi, all’organizzazione dei Servizi tradizionali, e per
e territoriale a fronte del trasformarsi della fase
ciò che esula dalle prioritarie funzioni di contenimento
situazione
resa
sempre
più
adolescenziale in qualcosa
e
di relativamente più stabile
termine.
e
adolescenti
che
si
prolunga
nel
tempo.
trattamento
un
a
lungo
Pertanto,
uso
gli
sviluppano
molto
selettivo
e circoscritto dei Servizi
Tradizionalmente
il
stessi, rendendo manifesta
psichiatria
la rigidità che li caratterizza
e adolescenza non è mai
e la mancanza di strategie
stato facile: la psichiatria,
d’accoglimento
come disciplina e come
adeguate.
rapporto
tra
a
loro
prassi, rischia di non riuscire
a cogliere la dimensione
Inoltre ci sembra anche
evolutiva, plastica, anche
di poter dire che, come
ludica
accade
sintomi
di
alcuni
segni/
dell’adolescenza
di
per
età,
altre
nuovi
e di cristallizzarli in uno
richiesta
si
schema
oggi
quella
nosografico-
semeiotico-clinico
rigido
ed adulto-forme.
L’adolescenza
soprattutto
è
stata
che
Douglas Beasley - Heart Rock Wounded Knee, South Dakota
Courtesy VisionQuest gallery
considerata
di
una
a
afferisce
tipo
fasce
tipi
di
aggiungano
ai
classica
servizi,
psicopatologico,
richiesta
in
cui
si
riversa anche la fragilità, la
una “fase di esordio”, più che un momento che assume in
precarietà di un mondo attraversato da “nuove povertà”,
sè alcune sfide indispensabili per il processo di crescita,
o, per usare le parole di Benasayag, da “passioni tristi”.
di cui il bambino non aveva bisogno e che per l’adulto
La risposta a questo è certamente difficile, ma non può
non sono più possibili.
consistere nel trasformare le storie di vita delle persone
Forse per questo si dice che l’adolescente si ammala
in casi clinici, e la complessità del vivere ed essere
poco, ma muore spesso: non sono tanto i processi
giovani oggi in una patologia.
morbosi a piegarlo quanto i rischi, i comportamenti,
lo stile di vita. Il mentale si esprime attraverso il
Rispetto all’organizzazione dei servizi per l’adolescenza,
comportamento e l’agito, che assumono la dimensione
l’esperienza della Comunità “La finestra sul porto”
di porta di accesso allo psichico ed al corporeo, ma
ha evidenziato in modo netto l’importanza di poter
possono al tempo stesso costituirsi come un diaframma
disporre di luoghi e persone che permettano di riaprire
ed una difesa da loro e soprattutto dalle loro integrazioni
“i giochi”: luoghi non solo “transizionali”, ma anche
ed interazioni.
transitori, svincolati dai percorsi di cura tradizionali ed
utilizzabili in modo più vicino ai bisogni dell’adolescente.
L’attuale organizzazione dei Servizi psichiatrici offre
Luoghi che offrano in primo luogo opportunità, percorsi
programmi, strategie di cura e assistenza che hanno
che non sollecitino più del necessario la dipendenza, la
dimostrato nel tempo una efficacia per differenti
regressione e gli investimenti transferali, spazi intermedi
patologie e tipologie di utenti, ma lasciano spazi
tra salute e malattia, tra familiare e sconosciuto, tra
irrisolti. L’area dell’adolescenza, in quanto area di
aspetti regressivi e potenzialità evolutive, “ponti” tra un
transito, risente in modo particolare di alcune di
“prima” e un “dopo” e tra un dentro ed un fuori in grado
queste criticità, quali difficoltà a riunificare i diversi
di avviare eventuali successivi momenti di volta in volta
8
l’abbraccio
terapeutici, educativi, riabilitativi.
Sempre Benasayag sottolinea come per occuparsi
dei giovani nel contesto storico e culturale odierno sia
necessario assumere la cura come un accompagnamento,
Il processo di integrazione
nel corso del quale il clinico – e le istituzioni- debbono
prendersi la responsabilità di cercare insieme ai pazienti
una direzione capace di modificare la situazione
tra Asl e Servizi Privati no
profit parte dal confronto
e dall’elaborazione di un
linguaggio comune.
presente, e che eviti di ridurre l’individuo alla visione
unidimensionale del suo problema. Ciò vuol dire anche,
nella clinica, sostenere i legami concreti che spingono
pazienti ed operatori fuori dall’isolamento, perché la
dove le relazioni diventano più “consistenti”, lo diventa
anche l’identità.
Quindi, per tornare ad una sintesi dell’esperienza del
gruppo di lavoro che in questi anni ha affiancato la
Comunità “La finestra sul porto”, riteniamo che lo
specifico del nostro contributo abbia a che vedere
di legami familiari-gruppali ma in parte rabbioso e
soprattutto con due aspetti:
oppositivo, e che il suo malessere si propaghi come un
incendio, così che tutta la comunità entri in sofferenza.
1 - IntEGRaRSI è fatICoSo, ma poSSIbILE.
La
prima
considerazione
riguarda
il
processo
Può sembrare,agli operatori, che non ci sia mai un ordine,
di
un minimo di tranquillità, di routine giornaliera, e che si
costruzione di una mentalità, di un linguaggio, di un
viva sempre nel caos e nella tensione.
pensiero comune fra persone e servizi che, in partenza,
In realtà, col tempo ed il lavoro terapeutico il singolo
si sentivano profondamente differenti fra loro.
ragazzo si stabilizza e migliora, ma all’interno del gruppo
Il tavolo che, in questi tre-quattro anni, ha riunito almeno
c’è sempre qualcuno che svolge il ruolo di “agitatore”, o
una volta alla settimana, nella c.t. “La finestra sul porto”,
perchè più indietro nel processo di inserimento in c.t., o
a parlare di concreti casi clinici operatori del Consultorio,
perchè in crisi evolutiva.
della Salute mentale, dei Sert, del Ceis, delle ATS del
è su questi temi che, come operatori della salute mentale,
Comune, delle varie agenzie educative, del mondo
ci è parso che la nostra esperienza potesse essere
ospedaliero e universitario, ha sviluppato, forse al di là
specificamente utile: nel sostegno e incoraggiamento
di quanto era lecito attendersi, una profonda riflessione
agli educatori, nella valorizzazione dei piccoli, a volte
sui limiti dell’esperienza e del sapere di cui ognuno è
poco evidenti, progressi dei pazienti, nell’abitudine a
portatore, e sull’utilità di mettere in comune conoscenze
mantenere ferma la speranza in situazioni che possono
e punti di vista per affrontare un compito così arduo
sembrare
quale la gestione dell’adolescente problematico.
impotenza, di ingratitudine altrui, di oppositività a volte
2 - La fRUStRazIonE è SEmpRE DIEtRo L’anGoLo,
In EvIDEnza ; La GRatIfICazIonE va RICERCata
disperate,
a
sopportare
sensazioni
di
estenuante da parte del paziente, dei familiari, perfino di
colleghi.
Con GRanDE pazIEnza.
Ci sembra quindi che questo lavoro, volto a creare una
La gestione di una comunità terapeutica per minori
cornice più ampia di contenimento, costribuisca alla
richiede di lavorare in un clima che appare sempre
costruzione di quella necessaria “base sicura” che può
dominato dall’emergenza, dall’urgenza, dagli actings.
permettere alla cura di rivolgersi ad un reinvestimento
Occorre
sufficiente
relazionale instaurato su distanze più adeguate con
legame fra il ragazzo e gli operatori, e perchè questo
l’altro, a rendere più ampie le possibilità di potersi
legame possa essere lo strumento più importante di
attaccare a qualcosa di vitale, ad ampliare una gamma
contenimento emotivo del giovane.Succede dunque che
di interessi spesso fortemente ridotta, a riparare legami
ci sia sempre qualche ospite in condizione di profonda
poveri
instabilità, “nè dentro nè fuori”, in parte alla ricerca
identità, speranza.
tempo
perchè
si
instauri
un
ed
inconsistenti,
insomma
restituire
senso,
l’abbraccio
9
Esperienze e prospettive della
comunità Terapeutica per adolescenti
A poco più di un mese dal convegno nazionale organizzato da ASL 3 e Ceis Genova
il responsabile terapeutico e il neuro psichiatra della nostra comunità terapeutica
per adolescenti condividono le loro considerazioni
di Roberto Gaggero
I
n adolescenza si evidenziano la maggior parte
dei bisogni e talora dalla tendenza all’autolesionismo.
delle condizioni psicopatologiche più gravi: disturbi
Tali fattori determinano le caratteristiche modalità
d’ansia,
antisociali,
psicopatologiche e comportamentali dell’adolescente,
abuso di sostanze, spettro schizofrenico e tali patologie
molto variabili, che oscillano dalla grave inibizione
interessano globalmente almeno il 20% della popolazione
all’estrema
adolescenziale. Questo fenomeno si può spiegare
diagnosi psichiatrica può utilizzare sia la valutazione
tenendo conto delle rapide trasformazioni, psicologiche,
obiettiva
sociali e neurobiologiche, che determinano uno stato di
mediante scale di classificazione come DMS IV, sia la
“fisiologico” disequilibrio in questa fase della vita.
conoscenza “analogica”, storica e interna del disagio
I temi fondamentali che si propongono all’adolescente
psichico (valutazione psicodinamica). Dall’integrazione
sono quelli dell’identità, delle scelte programmatiche
dei
per la vita, della separazione dalle figure di riferimento
riconoscimento delle diverse condizioni di disagio
infantili e dal controllo delle emozioni emergenti. I
adolescenziale.
meccanismi di programmazione e di scelta, di controllo
L’intervento terapeutico deve essere quindi multimodale,
delle emozioni e della sessualità, di gestione della
privilegiando le cure psicologiche e di recupero sociale,
separazione e della perdita sono fortemente stimolati
senza trascurare i possibili interventi farmacologici
in questo periodo della vita .E’ obiettivamente difficile
mirati.
per l’adolescente trovare un armonico equilibrio tra le
In questo panorama evolutivo deve essere inserito
richieste dell’ambiente esterno e le esigenze interiore
l’intervento in comunità; la scelta di un periodo di
che via, via emergono nel corso dello sviluppo.
trattamento in Comunità è proponibile nei casi in cui
Lo
depressione,
personalità
dell’adolescente
dei
disturbi
modelli
comportamentale.
mentali
deriva
una
e
Oggi
la
comportamentali,
buona
capacità
di
lo stato psicopatologico e/o comportamentale richiede
condizionato sia dalle esperienze precoci della vita
un periodo di “separazione” dalle condizioni di vita pre-
relazionale, con gli effetti negativi secondari a eventi
esistenti e un trattamento relazionale a tempo pieno.
traumatici, sia dai fattori biologici, genetici e legati alla
L’esperienza
maturazione cerebrale. Le neuroscienze negli ultimi
dimostrando e confermando le possibilità e i limiti
20 anni hanno dimostrato che durante l’adolescenza
dell’intervento in diverse condizioni psicopatologiche e
il cervello è ancora molto immaturo e in una fragile
sociali.
condizione di instabilità, con accentuata attivazione dei
I ragazzi ospiti della nostra comunità sono stati 27, di
centri di stimolazione emozionale e scarsa maturazione
cui 14 femmine, con età media all’ingresso di 15 anni e 7
delle aree di controllo.
mesi, con permanenza media di 8 mesi (da pochi mesi a
Quindi le scelte degli adolescenti rispondono spesso
oltre 2 anni e mezzo).
alle esigenze di eccitamento incontrollato e le loro
I
decisioni sono caratterizzate da un elevato rischio,
in
dalla incapacità di procrastinare il soddisfacimento
eventi
l’abbraccio
della
due
attivazione
è
10
sviluppo
comportamenti
della
precedenti
una
elevata
“La
Finestra
personali
percentuale
abbandonici,
abusi
sul
sono
Porto”
sta
caratterizzati
di
casi
e
stress
(74%)
da
precoci.
Durante il periodo di valutazione sono state definiti
origine si ritrova una grave angoscia di separazione, la
specifici quadri psicopatologici: disturbi della condotta
comunità può offrire una esperienza di allontanamento
e tendenza antisociale 52%, disturbi dello spettro
protetto dalle figure di riferimento e la possibilità di uno
schizofrenico 22%, disturbi d’ansia e affettivi 26%. Tali dati
spostamento dell’attaccamento verso oggetti esterni,
confermano altre analoghe esperienze della letteratura.
capaci di stimolare l’evoluzione verso l’autonomia.
I risultati ottenuti si possono ritenere pienamente positivi
Infine
in 3 casi, parzialmente positivi in 14, non significativi in 3,
schizofrenico, la comunità costituisce l’unica possibilità
per
i
pazienti
con
disturbi
dello
spettro
mentre in 2 si è evidenziata
di uscire da un mondo
una evoluzione verso la
chiuso,
tossicodipendenza e in 4
angosce e dalle reciproche
la tendenza verso l’anti-
proiezioni
socialità si è confermata
fare
e accentuata (quindi un
di relazioni equilibrate e
risultato positivo è stato
maturanti.
osservato
Il principio essenziale della
nei
due
terzi
dominato
nostra
esperienza
costituito
emergono
negative,
esperienze
dei casi). Da tale iniziale
dalle
attività
multiple
è
dalla
per
quindi
ricerca
alcuni fondamentali principi
costante di una relazione
organizzativi
gestionali.
positiva e di un progetto
Il trattamento in comunità
condiviso con i ragazzi;
deve in ogni caso essere
spesso è difficile trovare
integrato in un progetto
un armonico equilibrio tra
che precede e che segue
i bisogni di contenimento e
la vita in comunità; sono
di guida (per i pazienti con
quindi
e
indispensabili
una
stretta collaborazione e una
capacità di comunicazione
Douglas Beasley - Hands Holding Leaf
Courtesy VisionQuest gallery
continua ed efficiente tra
disturbi “esternalizzati”) e
la necessita di stimolo e di
spinta
verso
l’autonomia
(per i casi affetti da una
la comunità e i servizi territoriali (Consultorio, Salute
psicopatologia “internalizzata”).
Mentale, ATS, SERT). Le scelte dell’inserimento iniziale
Non sempre è possibile soddisfare queste esigenze
e il progetto del trattamento successivo richiedono un
contraddittorie, ma la creazione di un ambiente
condivisione dei principi di gestione dei ragazzi.
terapeutico “a tempo pieno” rappresenta lo strumento
Inoltre è emersa la necessità di poter utilizzare nella fase
essenziale irrinunciabile dell’intervento comunitario.
pre e post-comunità una struttura semiresidenziale, per
“La Finestra sul Porto” è nata dalla stretta collaborazione
favorire in alcuni casi l’ingresso in struttura e consentire
della ASL 3 Genovese e il CEIS di Genova, come
in altri una progressiva separazione dall’ambiente di
esempio di una valida integrazione tra l’assistenza
cura; può anche essere utile disporre di un servizio
pubblica e il mondo della solidarietà privata “no profit”.
ambulatoriale, finalizzato a seguire i ragazzi nelle fasi
In tale struttura sono confluite esperienze diverse e
intermedie dell’esperienza in comunità e poi nella fase
complementari, acquisite da molti decenni in ambiti
successiva alla dimissione.
diversi: il Consultorio Famigliare e la Salute Mentale, il
Da un punto i vista generale, la nostra esperienza ha
CeIS, il SERT, le strutture Ospedaliere e Universitarie
evidenziato la necessità di individuare interventi specifici
di Neuropsichiatria Infantile. Dalla integrazione di tali
per le diverse condizioni psichiche.
esperienze sta nascendo un modello di lavoro basato
L’inserimento in comunità per i soggetti con disturbi
sulla ricerca costante di una relazione positiva e di un
della condotta si deve proporre di offrire modelli
progetto condiviso con i ragazzi. Il convegno dello
alternativi e positivi di identificazione, di fornire una
scorso 18 ottobre si è proposto di valutare le esperienze
guida educativa autorevole ma flessibile, di favorire un
acquisite dalla nostra Comunità per Adolescenti, e di
rinforzo positivo dei comportamenti adattivi.
avviare un confronto con altre comunità terapeutiche in
Per i casi con disturbi d’ansia e depressivi, alla cui
Italia.
l’abbraccio
11
il colpo
Novella di Natale di Adriano Sansa
Douglas Beasley - Rock and Ice, Lake Superior, Minnesota - Courtesy VisionQuest gallery
I
sassi servivano per molti dei loro giochi. Gettandoli
una delle gloriose e consunte, ma solo una nuova.
con precisione contro le pur amate figurine dei
Fu proprio nella lotta per il possesso di una figurina
calciatori, si poteva ottenere lo spostamento fuori
che il bambino litigò con Fausto, il figlio del vinaio,
dei contorni del triangolo disegnato per terra con un
un ragazzino gentile e pacifico, che quella volta si
bastone di quelle degli avversari, guadagnandole, anzi
impuntò. La figurina di Sentimenti IV non era uscita,
conquistandole. Consumate, diventavano gloriose e
diceva, dal limite; invece lo era. Gridò il bambino.
soprattutto più amate.
Ecco che i sassi passarono all’altra loro funzione.
Una volta aperte davanti al giornalaio le bustine
Cominciarono a tirarseli, ritirandosi e poi attaccando
delle nuove, le doppie si scartavano e venivano
quando perdevano le munizioni e poi le ritrovavano. Ma
messe in un mucchietto per gli scambi. Mai vi andava
Fausto si era portato la sorellina, e la prese per mano
12
l’abbraccio
allontanandosi. Si nascosero all’altezza del cancello,
con cui vinceva spesso le figurine, o quello che gli
lui dietro una colonna, lei con la sua treccia dietro
servì un giorno per fulminare l’uccellino fermo in cima
l’altra. A un tratto il bambino, che stava per lanciare
al bastone che reggeva la pianta di fagioli nell’orto.
il sasso da una ventina di metri capì che la bambina,
L’aveva fatto apposta. Almeno così gli sembrava, e
spaventata, stava per attraversare il breve spazio e
ripeteva il ricordo rallentandolo nelle sue sequenze
andare dal fratello. Tirò, ciononostante, e anzi tenendo
per punirsi. Perché aveva tirato quando Fausto già
presente le diverse forze
se
in gioco e le velocità: della
Perché non si era limitato
bimba, del suo braccio,
a colpire la colonna vicino
del sasso. E il peso della
a lui? Perché aveva fatto
pietra. Volle colpirla, e la
in modo da raggiungere
prese in viso. La bambina
la bambina con la treccia?
sanguinò subito, pianse,
Non
il fratellino la prese per
non
mano e la portò a casa.
mentre
Scomparvero
davanti
per
alcuni
ne
stava
andando?
dicendogli
nulla,
apostrofandolo
passava
al
negozio,
gli
giorni. Non si fece vivo
avevano
nessuno. Né il padre né la
l’espiazione. Non era la
madre cercarono i genitori
paura a tormentarlo. Era
del bambino. Intanto le
il senso dell’irrimediabilità
voci della strada riferivano
Quella
che si era rotta il setto
perfetta,
nasale, che non andava
agli altri, era la sua colpa.
a scuola. Ci fu allora un
incontro tra i capifamiglia,
non si seppe nulla del
Douglas Beasley - Self-Portrait as Twig
Courtesy VisionQuest gallery
risultato. Il bambino aveva
fatto
mancare
coordinazione
sconosciuta
Tutto
pareva
scorrere
liscio.
E
avevano
tutti
dimenticato.
Passarono
mesi.
l’antivigilia
Venne
paura. Suo padre lo prese in disparte nel cortile, lo
di
stesso della battaglia, e gli disse che la bambina si era
ansiosi come sempre. La sera, mentre andava a letto
ferita, che forse avrebbe avuto un segno per sempre.
pensando all’evento e al regalo in cui sperava, fu
Non gliene parlò più. Nessuno ne fece parola nei mesi
fermato di nuovo da suo padre. ‘Noi ti perdoniamo,
seguenti. Lui passava davanti al negozio con il cuore
gli disse, il male che hai fatto alla bambina. Chiedi
che batteva forte, ogni mattina andando a scuola.
perdono quando fai la Comunione, dopodomani’. Lo
Fu certo, abbastanza presto, che non lo avrebbero
chiese, forse lo ottenne. Di quel Natale, tempo dopo,
punito. Una cosa tra bambini, una lotta, quel sasso
non ricordava altro. Ma non bastò, per molto tempo
lanciato a mezz’aria e la fatalità del risultato. Forse
ancora sentì il morso rinnovarsi. Ripeté ancora diverse
il vinaio era intimidito dalla figura e dalla condizione
volte al rallentatore, in certi momenti gli parve di non
sociale di suo padre. Lui sapeva anche questo. Ripeté
aver proprio voluto, forse aveva solo intuito, a sasso
molte volte, anche a distanza di anni, la sequenza
ormai lanciato, che la bambina sarebbe stata colpita.
degli atti. Lui stava con le spalle alla casa, Fausto
Forse dunque non l’aveva fatto veramente apposta.
era dietro la colonna, sporgeva solo una parte del
Ma il dubbio non bastava, c’era stato un momento,
viso. Forse aveva chiamato la sorellina, forse lei si era
un brevissimo momento, in cui tutto era ancora
impaurita ed era corsa lasciando il riparo sicuro della
possibile. In quel momento aveva fatto partire il colpo.
Natale.
I
suoi
fratelli
condividevano
l’attesa,
colonna. Ma il bambino sapeva che, nel momento di
lasciar partire il sasso, proprio quando le dita della
Ne era stato raggiunto, anche lui, per sempre.
mano si stavano aprendo, egli aveva rallentato e poi
accelerato, misurando rapidamente i pochi metri che
la bambina stava per percorrere e facendo in modo
che il proiettile la colpisse. Lo stesso colpo d’occhio
l’abbraccio
13
Mercatino di San Nicola
Anche quest’anno il Ceis di Genova è presente al Mercatino di San Nicola per
sostenere il tradizionale appuntamento di Natale dedicato alla solidarietà
P
er tutto il mese di dicembre a Genova in Piazza
Piccapietra si rinnova una delle tradizioni piu’
care ai genovesi: il Mercatino di San Nicola
(aperto dalle 10.00 alle 19.30 con ingresso libero) e
per celebrare il Natale quest’anno il Mercatino si veste
a festa: tutto il perimetro esterno dell’allestimento
sarà ispirato alle antiche abitazioni genovesi, come se
il tempo si fosse fermato e ci trovassimo a Genova in
pieno Rinascimento. Mastri vetrai, ceramisti, impagliatori
e intagliatori affolleranno gli stand della tensostruttura,
mostrando
la
propria
antica
arte
artigianale
ed
esponendo oggetti e prodotti adatti a un regalo di
Natale originale.
C’è chi costruisce giocattoli in legno, chi vende spezie e
aromi, chi modella delicati oggetti in vetro soffiato.
Tutti gli artigiani indosseranno costumi della tradizione,
rimanendo in linea con uno degli scopi principali del
mercatino: avvicinare i visitatori alla parte più antica e
tradizionale del Natale e dei doni, mettendo in risalto
mestieri ormai quasi dimenticati.
Tra un acquisto e l’altro sarà possibile prendere parte
ai molti appuntamenti di svago e apprendimento. Il
calendario della manifestazione prevede infatti, oltre al
Douglas Beasley - Tree Reflection with Reeds
Courtesy VisionQuest gallery
tradizionale corteo di apertura, spettacoli musicali e di
intrattenimento per tutte le età, mentre per i bambini,
oltre all’area che ospita gli animali della fattoria e ai
Nel corso degli anni sono state tante le associazioni
laboratori artigianali è prevista una giornata totalmente
e organizzazioni che hanno ricevuto il ricavato dalle
dedicata al gioco.
manifestazioni passate quali la Caritas, il Centro La
Ma lo shopping non è l’unica finalità del mercatino di
Salle, l’Associazione Gigi Ghirotti, il CEIS per il recupero
San Nicola: «Sono sicura che la generosità dei visitatori
dei
del Mercatino sarà confermata ancora una volta» dice
assistenza, l’Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare,
Marta Cereseto, Presidente dell’Associazione Volontari
l’Associazione Ligure per i minori…
Mercatino di San Nicola, infatti anche quest’anno, come
Anche quest’anno cinque organizzazioni selezionate
consuetudine, il Mercatino di San Nicola devolverà il
dal comitato direttivo riceveranno il contributo della
ricavato della manifestazione ad associazioni benefiche
manifestazione
e di assistenza attive sul territorio genovese, che
tradizione della solidarietà tanto più vera a Genova
lavorano nell’ottica dell’accoglienza verso chi è in
proprio perché non è esibita, ma viene vissuta
difficoltà.
nell’intimità dei propri sentimenti.
14
l’abbraccio
tossicodipendenti,
la
mantenendo
Croce
viva
verde
quella
pubblica
profonda
Sagep Editori una realtà di Genova
che si rinnova
La Sagep quest’anno dona al Ceis di Genova 125 volumi per il Mercatino di San Nicola
settore. La città e il territorio sono rappresentati anche
con linguaggi diversi, come il dialetto genovese e
l’illustrazione.
Tra i primi volumi pubblicati negli anni ‘60 ci sono i testi
della tradizione dialettale arricchiti dalle illustrazioni di
Attilio Mangini. Seguiranno negli anni numerosi testi
illustrati e anche fumetti.
Oggi con 1.500 pubblicazioni, un archivio di oltre
70.000 fotografie e circa 4.5 milioni di volumi in
circolazione Sagep Editori è fiera di aver raccontato
la storia del nostro territorio, ma nello stesso tempo
guarda verso il futuro.
Sempre attiva, con una squadra di editor e collaboratori
rinnovata, si presenta oggi al pubblico con l’intenzione
di accrescere il proprio parco librario con titoli da
destinare al circuito nazionale ed internazionale, e con
la rivista “Liguria Blue”, una pubblicazione bilingue
dedicata al turismo, all’arte, all’intrattenimento e alla
cultura della nostra regione, curata nella veste grafica
e nei contenuti, che rende giustizia alla bellezza e al
fascino di questa terra.
Sono proprio questi legami con il territorio che hanno
Douglas Beasley - Tree Reflection with Leaves
Courtesy VisionQuest gallery
fatto sentire l’esigenza alla direzione della Sagep di
donare 125 volumi al nostra organizzazione desinati alla
vendita durante il Mercatino di San Nicola.
D
al 1965 Sagep è presente a Genova con un
percorso editoriale che la lega strettamente alla
nostra città e alla nostra regione. Negli anni ’60
Da parte degli utenti e degli operatori delle Comunità
Terapeutiche del Ceis di Genova giunga a tutto lo staff
della Sagep la nostra gratitudine.
dà il via a una serie di pubblicazioni dedicate alla storia
dell’arte valorizzando competenze e professionalità
locali.
Il primo libro importante risale al 1968 ed è “Strada
nuova” di Ennio Poleggi e con l’autore, come con molti
altri nomi illustri, si instaurano importanti collaborazioni.
Tra
i
primi
libri
nell’anno
successivo
c’è
anche
“Descrizione della città di Genova da un anonimo del
1818”che rimane un capo saldo per gli studiosi del
l’abbraccio
15
DoUGlaS bEaSlEY
La visione personale del fotografo americano Douglas
paesaggio sacro, Beasley, come scrive Maria Camilla
Beasley, esplora gli aspetti spirituali delle persone dei
De Palma – Direttrice Castello D’Albertis, Museo delle
luoghi. Si occupa di come il sacro è riconosciuto ed
Culture del Mondo –“ha scelto di onorare gli Indiani
espresso nella vita quotidiana. L’artista auspica che le
nordamericani fotografando quanto a loro è più sacro
sue fotografie agiscano come delle offerte-preghiera,
e quanto maggiormente esprime i loro valori e la loro
come punto di partenza per il proprio cammino
spiritualità: un paesaggio che è sacro perché vi sono
spirituale e visivo.
vissuti gli antenati, perché è stato consegnato loro
Nelle immagini scelte per la mostra “Sacred
dagli antenati e soprattutto perché rappresenta gli
Landscape” (Paesaggio Sacro), presentata nel 2011 a
antenati stessi”.
Genova, la maggior parte delle immagini sono state
Douglas Beasley dopo la laurea (BFA) presso la
scattate nel Sud Dakota nei territori degli Indiani
University of Michigan, Ann Arbor, dove studia anche
Lakota - Sioux, Beasley obbedendo alla scelta precisa
religioni orientali e la cultura dei nativi americani.
di trasmettere la spiritualità di un luogo ribaltando
Le sue fotografie sono state ampiamente esposte,
le aspettative di ciò che significa “vedere”: il vento
collezionate, pubblicate a livello internazionale e sono
sulle acque del Lago Michigan, Wisconsin o fra gli
presenti in numerose riviste come Zoom, The Sun,
alberi presso il sito del massacro di Corn Creek. Un
B&W, PDN e PhotoVision.
temporale in arrivo sulle Badlands, rocce e ghiaccio
I suoi workshop sono seguiti in tutto il mondo, dal
sul Lago Superior, preghiere ed offerte in forma di
New Mexico al Maine, da New York, alle Hawaii,
strisce di stoffa annodate ai rami degli alberi di Bear
ma anche in Perù, Giappone, Cina. In Europa è
Butte.
rappresentato dalla VisionQuesT gallery di Genova.
Se la fotografia è l’arte di riconoscere ed onorare
la vita in un singolo momento, fotografando il
[email protected] - www.visionquest.it
www.gruppoboero.it
www.gruppoboero.it
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