27 gennaio “Giorno della Memoria”

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27 gennaio “Giorno della Memoria”
Giovedì 27 Gennaio 2011 - Ultimo aggiornamento Martedì 05 Marzo 2013
Al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in
campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria
vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati, la Repubblica italiana ha istituito, con
Legge 20 luglio 2000-n. 211, il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di
Auschwitz, come "Giorno della Memoria".
Per sollecitare una riflessione che non si traduca solo nella rievocazione storica ma sia, ancora
una volta, occasione di approfondimento ed anche di coinvolgimento emotivo, la Biblioteca
Comunale "C.Carrozzini" e l'Istituto Comprensivo "E.Frascaro" promuovono l'incontro degli
Alunni di Terza Media con un testimone oculare della Seconda Guerra Mondiale, il Sig.Cosimo
Bandiello, protagonista delle vicissitudini narrate nel libro "TRA IL DON E IL SERCHIO" di
Cristina Martinelli, che presenterà l'anziano combattente ai ragazzi, nella mattina del 28
gennaio, presso la Scuola Media.
Il Comune di Supersano, inoltre, al fine di onorare le giornate della "Memoria" e del "Ricordo"
(10 febbraio) ha aderito all'iniziativa, promossa dalla Provincia di Lecce, che prevede la visita
alla Risiera di San Sabba ed alle Foibe di Basovizza, nel periodo 9-12 Febbraio 2011, con la
partecipazione di tre giovani di età compresa tra i 18 e i 26 anni.
C'è un paio di scarpette rosse (Joyce Lussu)
C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
Schulze Monaco
c'è un paio di scarpette rosse
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27 gennaio “Giorno della Memoria”
Giovedì 27 Gennaio 2011 - Ultimo aggiornamento Martedì 05 Marzo 2013
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c'è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwaldservivano a far coperte per i soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c'è un paio di scarpette rosse
di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bimbo di tre anni
forse di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l'eternità
perchè i piedini dei bambini morti non crescono
c'è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole...
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