LUDI CANOVIANI VEDIZIONE Con-vivere, vivere cum aliis 2-3 maggio 2016 Nell'ambito di un processo di profonda discussione sul Liceo Classico (il 28-29 aprile si è svolto al Politecnico di Milano il convegno Il Liceo Classico del Futuro), in cui il Liceo Canova è stato direttamente coinvolto, si sono inseriti i Ludi Canoviani, il concorso nazionale di traduzione dal latino ormai giunto alla sua quinta edizione. Dopo la guerra nel mondo romano, tema del 2015, in occasione del centenario della Grande Guerra, è stata quest'anno la volta di affrontare il problema del "vivere insieme", cioè di come l'uomo, animale sociale per eccellenza, a contatto con il diverso da sé, accetti l'altro e come si integri con esso, ovviamente attraverso lo specchio dei testi della civiltà romana, saldamente attaccata alle sue tradizioni ma capace di includere. I Ludi Canoviani sono stati riconosciuti nel programma annuale di promozione delle eccellenze del MIUR per l'a.s. 2015/2016 in base al decreto ministeriale n. 514 del 28 luglio 2015, insieme con pochissime altre competizioni di questo tipo, prestigioso riconoscimento alle peculiarità del concorso. Anche quest'anno i Ludi sono una competizione tematica e non monografica, volta a valorizzare le competenze di comprensione e contestualizzazione del testo a partire dal percorso scolastico e non da una preparazione specifica a latere; hanno presentato quattro prove, destinate a studenti dal primo al quarto anno dei Licei Classici italiani, strutturate secondo la tipologia delle prove delle Olimpiadi di Lingue Classiche e secondo la proposta di rinnovamento della seconda prova dell'esame di Stato, a suo tempo avanzata da molti docenti di Licei Italiani, sostenuti dal Centro Antropologia del Mondo Antico di Siena e ancora inascoltata. Duecentoventi sono stati gli studenti presenti a Treviso per l'evento: circa 50 del Liceo cittadino, mentre gli altri, oltre che dal Veneto e dal vicino Friuli, sono arrivati dall'Emilia Romagna, dalla provincia di Bolzano, dalla Lombardia, da Roma, dalla Campania, dalla Puglia e dalla Sicilia: un evento nazionale che dimostra come i classici sappiano ancora aggregare, cementare, costruire una rete di relazioni, quanto mai utile per il Liceo Classico, che cresce e che si rinnova senza rinunciare alla sua inimitabile ricchezza culturale. Gli studenti del primo anno hanno affrontato un passo della senecana Consolatio ad Helviam matrem, in cui si afferma il concetto che Vix denique invenies ullam terram quam etiamnunc indigenae colant; permixta omnia et insiticia sunt, cioè la mescolanza di popoli e di culture propria dell'Impero Romano. Dal de officiis di Cicerone una riflessione sulla solidarietà intesa come dovere sociale dell'uomo verso i suoi simili ha impegnato gli studenti del secondo anno; mentre la prova del terzo anno tratta dalla biografia di Cornelio Nepote verteva sul caso di Attico, cittadino romano che riuscì a integrarsi perfettamente ad Atene. L'exemplum di Tarquinio il vecchio, mezzo greco e mezzo etrusco, giunto a Roma a cercar fortuna ha sollecitato la riflessione degli studenti del quarto anno, che, nelle risposte ai quesiti, hanno esteso il tema anche a una prospettiva di attualità. Tra le novità di quest'anno ci sono stati i seminari di correzione delle prove tenuti da membri della commissione, che hanno consentito ai partecipanti non solo di comprendere a fondo i testi, ma anche di maturare una maggiore consapevolezza della qualità della propria prova. La convinzione che la conoscenza dei classici non è solo erudizione, ma competenza per la costruzione del futuro dello studente anima coloro che hanno sostenuto i Ludi, come hanno sottolineato al momento della premiazione l'Assessore alla formazione del Comune di Treviso, sottolineando la natura ormai multiculturale della nostra società, e il dott. Gianquinto Perissinotto, presidente della Fondazione Silla Ghedina, che ha invece posto l'accento sulla necessità di un'approfondita conoscenza e valorizzazione della nostra civiltà per meglio affrontare l'evoluzione dei tempi. Grazie alla liberalità degli sponsores dell'iniziativa, anche i premi si sono distinti da quelli degli altri concorsi affini: a fianco della settimana di orientamento presso la Scuola Normale di Pisa, che la Fondazione Silla Ghedina di Cortina d'Ampezzo ha offerto al vincitore della sezione del quarto anno, proveniente da un liceo classico del Triveneto, l'Università Ca' Foscari di Venezia ha erogato due borse di studio per la partecipazione alla Scuola estiva di Orientamento, destinate al vincitore della sezione quarto anno, proveniente dai licei delle altre regioni d'Italia, e al vincitore della sezione terzo anno. Hanno vinto questi prestigiosi premi nell'ordine: Gabriele Manconi, del Liceo Classico Leopardi-Majorana di Pordenone, che per il quarto anno consecutivo ottiene il primo premio per la sua sezione, Ruben Gargiulo del Liceo Classico Virgilio di Meta di Sorrento (NA) e Gaia Santolin, del Liceo Classico Canova, già vincitrice di una menzione d'onore nella IV edizione del concorso. Ricco è stato il programma dei due giorni: lunedì 2 maggio durante lo svolgimento della prova, Marco Fucecchi, professore associato di Lingua e Letteratura latina all'Università di Udine, ha tenuto l'intervento Ospitare un eroe. Un paradigma e le sue declinazioni, ricerca all'interno del mito di come il paradigma dell'ospitalità si sia formato nella letteratura romana e sia evoluto trasformandosi e trasmettendo messaggi sempre diversi; gli studenti della IB e IIB del Liceo Canova hanno messo in scena la performance Viaggi d'esilio, lettura dei sentimenti dell'uomo lontano dalla sua terra attraverso un raffinato percorso che va dalla rilettura dell'Odissea di Brie alla poesia neoellenica. Il pomeriggio è terminato con la passeggiata d'acque per la città di Treviso, guidata dai Ciceroni del Liceo Canova, studenti che hanno voluto condividere la loro città e le sue bellezze con gli ospiti. Il 3 maggio, ospite d'onore della premiazione è stato il prof. Luigi Spina, già professore ordinario di Filologia Classica all'Università Federico II di Napoli, del Centro AMA di Siena e amico del Liceo Canova, che ha tenuto l'intervento Xenos un nome per comporre nuove parole ... ed esperienze, un'indagine puntuale e raffinata sulle varie sfumature del termine xenos e sulle sue derivazioni, lessicali e culturali. Solo il collaudato lavoro di una squadra tenace e coesa ha consentito la realizzazione dei Ludi Canoviani, momento di grande festa per il Liceo Canova e per la città di Treviso: una squadra composita che vede in primo piano gli studenti, la Dirigente, prof.ssa Mariarita Ventura, i docenti organizzatori, proff. Cristina Favaro e Alberto Pavan, e la sinergia con il territorio sempre sensibile alle esigenze culturali e formative del Liceo, la Fondazione Veneto Banca, il Comune di Treviso, l'Università Ca' Foscari di Venezia, la Fondazione Silla Ghedina, la famiglia Cimetta, il centro Antropologia del Mondo Antico di Siena, dell'Associazione Ex allievi del Canova e dell'Associazione Italiana di Cultura Classica di Treviso e il Comitato trevigiano dell'Associazione Dante Alighieri. Alberto Pavan