“ Corso di Fisica” CdL in Scienze Infermieristiche CdL in Fisioterapia Sede di Cassino Docente: Deborah Lacitignola Dipartimento di Scienze Motorie e della Salute Università di Cassino Email: [email protected] Homepage: www.docente.unicas.it/deborah_lacitignola LEZIONE staticastatica-2 VINCOLI LEVE I DIVERSI TIPI DI LEVE LE LEVE DEL CORPO UMANO VINCOLI UN VINCOLO E’ QUALSIASI CONDIZIONE CHE LIMITA IL MOTO DI UN CORPO. RICORDIAMO CHE IN MECCANICA, SOLO LE FORZE SONO CAPACI DI MODIFICARE LO STATO DI MOTO O DI QUIETE DI UN CORPO. L’AZIONE DEI VINCOLI SI EPLICA DUNQUE ATTRAVERSO UN INSIEME DI FORZE, DETTE REAZIONI VINCOLARI, CHE AGISCONO SUL CORPO LIMITANDONE IL MOTO VINCOLI → N CORPO RIGIDO IN EQUILIBRIO SUPERFICIE VINCOLARE → → p = mg VINCOLO: UN ELEMENTO GEOMETRICO FISSO p: FORZA PESO N: REAZIONE VINCOLARE VINCOLI → N CORPO RIGIDO IN EQUILIBRIO SUPERFICIE VINCOLARE → → p = mg CONDIZIONE DI EQUILIBRIO → → N + mg = 0 → → N=–p LEVE UNA LEVA E’ UN DISPOSITIVO MECCANICO COMPOSTO DA DUE BRACCI SOLIDALI FRA LORO, INCERNIERATI PER UN’ESTREMITA’ AD UN FULCRO, ATTORNO AL QUALE SONO LIBERI DI RUOTARE. I BRACCI DI UNA LEVA, SONO ANCHE INDICATI CON I TERMINI DI BRACCIO-POTENZA E BRACCIO-RESISTENZA. IL BRACCIO-POTENZA E’ IL BRACCIO AL QUALE BISOGNA APPLICARE UNA FORZA PER EQUILIBRARE LA FORZA RESISTENTE APPLICATA AL BRACCIO-RESISTENZA LEVE REALIZZAZIONE MECCANICA DI UNA LEVA: ASTA RIGIDA GIREVOLE INTORNO AD UN ASSE (fulcro) PERPENDICOLARE fulcro asse di rotazione leva → Fm = forza motrice → → Fr → Fm Fr = forza resistente LEVE LA CONDIZIONE DI EQUILIBRIO NELLA LEVA E’ LA CONSUETA CONDIZIONE DI EQUILIBRIO ROTAZIONALE: CIOE’ LA SOMMA DEI MOMENTI DELLE FORZE AD ESSA APPLICATE DEBE ESSERE UGUALE A ZERO br bm POICHE’ NELLA LEVA L’ASSE DI ROTAZIONE E’ FISSO E SONO APPLICATE fulcro → Fr SOLO DUE FORZE, E’ SUFFICIENTE EGUAGLIARE I DUE MOMENTI → Fm LEVE br bm br Fr = bm Fm fulcro → Fr → Fm Fr : E’ LA FORZA APPLICATA ALL’ESTREMITA’ DEL BRACCIO br (E CHE FAREBBE RUOTARE LA LEVA IN UN DATO VERSO) Fm : E’ LA FORZA APPLICATA ALL’ESTREMITA’ DEL BRACCIO bm (E CHE FAREBBE RUOTARE LA LEVA NEL VERSO OPPOSTO) LEVE DALLA CONDIZIONE DI EQUILIBRIO SEGUE CHE br bm Fr bm guadagno G = = Fm br fulcro → Fr → Fm CIOE’ IL BRACCIO E LA FORZA SU DI ESSO APPLICATA SONO INVERSAMENTE PROPORZIONALI LEVE br Fr bm guadagno G = = Fm br bm fulcro → Fr G SI DICE GUADAGNO DELLA LEVA → Fm LA LEVA SI DEFINISCE VANTAGGIOSA G > 1 LA LEVA SI DEFINISCE SVANTAGGIOSA SE G < 1 TIPI DI LEVE LEVA del I° tipo O → Fr br br Fr = bm Fm bm Fr bm > G= = 1 Fm br < fulcro → Fm NELLE LEVE DI PRIMO TIPO, IL FULCRO SI TROVA TRA LE DUE FORZE POSSONO ESSERE VANTAGGIOSE O SVANTAGGIOSE TIPI DI LEVE LEVA del I° tipo O → Fr bm br fulcro → Fm → esempio: pinza Fr → Fm TIPI DI LEVE LEVA del II° tipo br Fr = bm Fm → Fm bm Fr bm G= > 1 = Fm br O br fulcro → Fr SONO SEMPRE VANTAGGIOSE NELLE LEVE DI SECONDO TIPO, LA FORZA RESISTENTE SI TROVA TRA IL FULCRO E LA FORZA APPLICATA TIPI DI LEVE LEVA del II° tipo → Fm bm O br fulcro → Fr esempio: schiaccianoci → Fr → Fm TIPI DI LEVE LEVA del III° tipo br Fr = bm Fm → Fr bm G= < 1 = Fm br Fm O bm fulcro br → Fr SONO SEMPRE SVANTAGGIOSE NELLE LEVE DI TERZO TIPO, LA FORZA MOTRICE SI TROVA TRA IL FULCRO E LA FORZA RESISTENTE TIPI DI LEVE LEVA del III° tipo → Fm O bm fulcro br → Fr esempio: valvola di sicurezza → Fr → Fm (pressione) LE LEVE DEL CORPO UMANO NEL CORPO UMANO, TUTTE LE ARTICOLAZIONI, OSSIA LE REGIONI DI “SNODO” TRA LE PARTI FISSE, COSTITUISCONO DELLE LEVE QUANDO TALI LEVE SONO IN CONDIZIONI DI EQUILIBRIO, CONSENTONO IL BLOCCO DELL’ARTICOLAZIONE, IN CASO CONTRARIO NE CONSENTONO IL MOVIMENTO L’ARTICOLAZIONE DELLA TESTA L’ARTICOLAZIONE DI APPOGGIO DELLA TESTA E’ UNA LEVA DI PRIMO TIPO R M PER BILANCIARE IL PESO DEL CAPO, APPLICATO NEL SUO BARICENTRO, ED EVITARE CHE LA TESTA CIONDOLI IN AVANTI, VIENE ESERCITATA UNA FORZA → Fr → Fm MOTRICE DA PARTE DEI MUSCOLI NUCALI, CHE SI TROVANO DALL’ALTRO LATO RISPETTO AL FULCRO L’ARTICOLAZIONE DELLA TESTA L’INTENSITA’ DELLA FORZA PRODOTTA DAI MUSCOLI NUCALI SARA’ TALE DA PRODURRE UN R M MOMENTO ESATTAMENTE UGUALE A QUELLO PRODOTTO DALLA FORZA RESISTENTE. → Fr → Fm O → Fr br bm → Fm L’ARTICOLAZIONE DELLA TESTA R M → Fr → Fm R = baricentro testa bm = 2 cm br = 8 cm Fr = forza peso testa = 8 kgp ≈ 80 N Fm = forza muscoli splenici ? O → Fr br bm → Fm L’ARTICOLAZIONE DELLA TESTA O → Fr R M → Fr → Fm bm br equilibrio : → Fm Fr br = Fm bm 8 kgp 8 cm = Fm 2 cm Fm = 32 kgp ≈ 320 N L’ARTICOLAZIONE DELLA TESTA O → Fr R M bm br → Fm IL FULCRO REALIZZA ANCHE UNA REAZIONE VINCOLARE CHE SI OPPONE ALLA TRASLAZIONE…..PER QUESTO DOPO UN CERTO → Fr TEMPO L’ARTICOLAZIONE E’ AFFATICATA!!!!! → Fm reazione vincolare vertebra: Fr + Fm = 40 kgp ≈ 400 N L’ARTICOLAZIONE DELLA TESTA O → Fr R M → Fr → bm br → Fm GUADAGNO LEVA: bm 2 cm G= = 0.25 = br 8 cm Fm LEVA SVANTAGGIOSA!!!!! L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE IN → Fm ELEVAZIONE SULLE PUNTE E’ UNA LEVA DI SECONDO TIPO LA FORZA RESISTENTE (PESO) E LA FORZA MOTRICE (MUSCOLO) SI TROVANO DAL MEDESIMO LATO RISPETTO AL FULCRO. bm → br Fr LA FORZA MOTRICE E’ PIU’ LONTANA DAL FULCRO: HA DUNQUE UN MAGGIOR BRACCIO L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE → L’INTENSITA’ DELLA FORZA PRODOTTA Fm DAL MUSCOLO DEL POLPACCIO SARA’ TALE DA PRODURRE UN MOMENTO ESATTAMENTE UGUALE A QUELLO PRODOTTO DALLA FORZA RESISTENTE. → Fm bm → bm O br Fr → Fr br L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE Fr = forza peso corpo = = 80 kgp ≈ 800 N bm = 22 cm br = 14 cm F = forza muscoli → Fm m polpaccio ? → Fm bm → bm O br Fr → Fr br L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE → Fm → bm O Fm → br Fr equilibrio : bm → br Fr Fr br = Fm bm 80 kgp 14 cm = Fm 22 cm Fm = 51 kgp ≈ 510 N L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE → Fm → bm O Fm → br Fr IL FULCRO (LE DITA) REALIZZA ANCHE UNA REAZIONE VINCOLARE DATA DA bm → br Fr reazione vincolare dita: Fr – Fm = 29 kgp ≈ 290 N L’ARTICOLAZIONE DEL PIEDE → Fm → bm O Fm → br Fr GUADAGNO LEVA: bm → br Fr bm 22 cm G= = 1.57 = br 14 cm LEVA VANTAGGIOSA!!!!! L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO → E’ UNA LEVA DI TERZO TIPO Fm LA FORZA MOTRICE (TENSIONE MUSCOLARE DEL BICIPITE) E’ MOLTO VICINA AL FULCRO (GOMITO) MENTRE LA FORZA RESISTENTE (PESO DEL BRACCIO PIU’ EVENTUALE PESO SOSTENUTO DALLA MANO) E’ PIU’ DISTANTE bm → br Fr LA FORZA RESISTENTE HA DUNQUE UN MAGGIOR BRACCIO L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO L’INTENSITA’ DELLA FORZA PRODOTTA → Fm DAL BICIPITE SARA’ TALE DA PRODURRE UN MOMENTO UGUALE A QUELLO PRODOTTO DALLA FORZA RESISTENTE. → bm bm → br Fr Fm O br → Fr L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO Fr = forza peso (oggetto+avambraccio) = 2 kgp + 3 kgp = 5 kgp ≈ 50 N → Fm br = 35 cm bm= 3 cm Fm = forza muscolo braccio ? → bm bm → br Fr Fm O br → Fr L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO → bm → Fm O Fm br → Fr equilibrio : bm → br Fr Fr br = Fm bm 5 kgp 35 cm = Fm 3 cm Fm = 58 kgp ≈ 580 N L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO → bm → Fm O Fm br → Fr IL FULCRO (IL GOMITO) REALIZZA ANCHE UNA REAZIONE VINCOLARE DATA DA bm → br Fr reazione vincolare: Fm – Fr = 53 kgp ≈ 530 N L’ARTICOLAZIONE DELL’AVAMBRACCIO → bm → Fm O Fm br → GUADAGNO LEVA: Fr bm 3 cm G= = 0.086 = br 35 cm bm → br Fr LEVA MOLTO SVANTAGGIOSA!!!!! IL CORPO UMANO COME MACCHINA MECCANICA LA BIOMECCANICA STUDIA IL NOSTRO CORPO COME MACCHINA MECCANICA IN PARTICOLARE, LA MECCANICA DEL CORPO RIGIDO VIENE APPLICATA ALLO STUDIO DEL SISTEMA OSSEO E DELLE ARTICOLAZIONI E PERMETTE LA VALUTAZIONE DI PROBLEMI DI POSTURA “De Motu Animalium" Giovanni Borelli (1680)