MAGGIO DEI MONUMENTI – MAGGIO DELLA MUSICA 2011 Fondato nel 1997 XIV EDIZIONE NAPOLI 5 maggio – 16 ottobre 2011 C ari Amici del Maggio, è la prima volta che assumo il ruolo di ideatore artistico della stagione del Maggio della Musica. La speranza di poter fare qualcosa per la musica napoletana è uno stimolo in me sempre presente. Trovo il Maggio strutturato solidamente e vivacemente attivo: il mio compito credo debba essere quello di creare un’atmosfera nuova tra noi musicisti e voi ascoltatori, nel comune amore per la musica. Troppo spesso vi sembriamo personaggi strani e lontani, mentre basta poco per avvicinarci e comprendere come sia meravigliosamente difficile il nostro mestiere, come esistono tante cose della musica che si possono conoscere senza per questo essere “esperti”. La musica è un inestricabile grovi- glio di cose intuitive e per questo inspiegabili, e di elementi razionali e quindi spiegabilissimi. Vorremmo - parlo a nome di tutti coloro che suoneranno per voi – che, dopo ogni concerto, tornaste a casa arricchiti di qualche notizia, scoperta, emozione. Il vostro interesse per quello che ascoltate ci viene trasmesso in tempo reale e modifica in meglio o in peggio il nostro rendimento sulla pedana. In termini generali, il nuovo cartellone presenta, più che una dorsale tematica, una propria linea, precisa e compatta, con programmi che, nell’insieme, mirano a privilegiare un ampio arco musicale, fra capolavori e rarità, prestando in parallelo particolare attenzione a generi specifici come la liederistica o il jazz, per proporre inoltre la scoperta o la 1 nista giapponese Kyoko Yonemoto, vincitrice del Concorso Paganini di Mosca, con un programma molto impegnativo per violino solo (Bach, Paganini, Ysaÿe). E, come per lei, anche per Ronald Farren-Price, in locandina il 9 giugno, si tratterà di un debutto napoletano. Tuttavia, nel caso di questo illustre rappresentante della vita musicale australiana, allievo del grande Arrau, l’esordio avviene a ben 82 anni, con uno dei programmi all’apice del repertorio pianistico: le ultime tre Sonate di Beethoven. E sempre al pianismo di marca italiana, con Roberto Cappello intento a rileggere nella particolarissima trascrizione lisztiana il ciclo liederistico della “Winterreise” di Schubert, è dedicato il successivo appuntamento. Il 23 giugno, poi, un altro debutto per Napoli: il giovane pianista brasiliano Alvaro Siviero si esibirà in un programma dedicato a Chopin con l’omaggio di Villa-Lobos e Rachmaninov, il 30 giugno il duo di caratura internazionale formato dai fratelli Grubert (Ilya al violino, Naum al pianoforte) interpreterà le tre Sonate di Johannes Brahms e, in chiusura del ciclo primaverile, il Maggio avrà l’orgoglio di ospitare uno dei gruppi strumentali più famosi del mondo: l’Ensemble WienBerlin, composto da membri dei Berliner Philharmoniker e delle due orchestre di Vienna, in un program- riscoperta di interpreti appartenenti a diverse generazioni. Nel dettaglio, il primo concerto, ospitato nel Teatrino di Corte del Palazzo Reale, è dedicato al repertorio romantico per due pianoforti (Chopin, Schumann, Liszt e Rachmaninov) con la partecipazione di Monica Leone, talento di spicco nel panorama nazionale. Il 12 maggio, ampliando i confini all’interno di un’altra importante sede museale, la neoclassica Villa Pignatelli scelta anche per tutti gli altri eventi, si ascolterà un grande talento del jazz, l’italo-australiano Joe Chindamo che, in “colto” aggancio con la nostra grande tradizione lirica del secolo scorso, improvviserà la propria performance traendo spunto da temi pucciniani. Il 19 maggio, il violoncellista Luigi Piovano, altro musicista italiano interessantissimo, noto per l’efficacia interpretativa e la poliedrica attività, ”racconterà” quindi al pubblico il violoncello, presentando tre differenti strumenti ed eseguendo musiche dal Barocco ai nostri giorni, passando con disinvoltura da Bach a un contemporaneo olandese classe 1939, Louis Andriessen, così come, il 26 maggio, puntando stavolta sulla lirica da camera, il giovane e brillante tenore Marcello Nardis, al fianco del veterano Bruno Canino, celebrerà Mahler, con Hugo Wolf, in una raffinata serata liederistica. Il 2 giugno sarà la volta della giovanissima violi2 ma per quintetto comprendente musiche di Mozart, Poulenc, Reicha e Ligeti. Infine, dopo la pausa estiva, nella breve stagione settembrina, la debuttante pianista russa Veronika Reznikovskaya dedicherà il suo recital a Mozart concludendolo con una rara parafrasi mozartiana tratta da “Le Nozze di Figaro”, elaborata prima da Liszt e poi da Busoni mentre, in chiusura, gli Archi della Filarmonica di Torino diretti dal loro fondatore e maestro concertatore Lamberto Lambiase, daranno forma ad uno dei più significativi itinerari per orchestra d’archi da camera. Come potete vedere nel programma generale, la varietà e il rigore sono entrambi presenti. Ogni concerto ha un tema da sviluppare, ma ogni serata è diversa dalle altre. Ci sono molti debutti napoletani, vari artisti che tornano dopo una lunga assenza, giovani da scoprire. Vorrei che il Maggio assumesse nel panorama musicale napoletano un ruolo ben distinto dalle istituzioni maggiori e che, al pubblico, proponesse qualcosa, un’atmosfera, un ambiente, musiche che non si possono trovare altrove. Aiutatemi a realizzare questo piccolo sogno. Michele Campanella Direttore artistico 3 programma 5 maggio ore 21,00 (in abbonamento) palazzo reale Teatrino di Corte Monica Leone e Michele Campanella Duo pianistico Musiche di Schumann, Chopin, Liszt e Rachmaninov Evento realizzato grazie al contributo 2 giugno ore 20,30 (in abbonamento) Kyoko Yonemoto violino 9 giugno ore 20,30 (in abbonamento) Ronald Farren-Price pianoforte 16 giugno ore 20,30 (in abbonamento) Roberto Cappello pianoforte 23 giugno ore 20,30 Ilya e Naum Grubert violino e pianoforte 30 giugno ore 20,30 (in abbonamento) Alvaro Siviero pianoforte (in abbonamento) Musiche di Bach, Paganini, Ysaÿe Musiche di Beethoven Schubert-Liszt: Winterreise Musiche di Brahms Musiche di Chopin, Villa-Lobos, Rachmaninov Evento realizzato grazie al contributo 5 luglio ore 20,30 (fuori abbonamento) VILLA PIGNATELLI Veranda Neoclassica 12 maggio ore 20,30 Joe Chindamo (in abbonamento) in concerto 19 maggio ore 20,30 (in abbonamento) Luigi Piovano violoncello 26 maggio ore 20,30 (in abbonamento) Marcello Nardis tenore Bruno Canino pianoforte Musiche di Bach e Andriessen Ensemble a fiati Wienberlin con Michele Campanella pianoforte Musiche di Mozart, Ligeti e Poulenc Evento realizzato grazie al contributo 18 Settembre ore 11,00 Veronika Reznikovskaya pianoforte (in abbonamento) Musiche di Mozart e Mozart-Liszt-Busoni Orchestra de i Filarmonici di Torino (in abbonamento)Sergio Lamberto maestro concertatore 2 ottobre ore 11,00 Musiche di Elgar, Grieg e Čajkovskij Evento realizzato grazie al contributo Musiche di Wolf e Mahler 4 5 Palazzo Reale Il palazzo doveva avere un respiro di una grande reggia europea, degno della seconda città dell’Impero spagnolo dopo la capitale amministrativa, Madrid (e la prima per popolazione). Il palazzo divenne la residenza dei viceré spagnoli e poi di quelli austriaci e, in seguito, dei re di casa Borbone. Dopo l’Unità d’Italia fu eletta residenza napoletana dei sovrani di casa Savoia. Durante gli anni 1806-1815 fu arricchito da Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte con decorazioni e arredamenti neoclassici, provenienti dalle Tuileries; fu danneggiato da un incendio nel 1837 e successivamente restaurato dal 1838 al 1858 per mano di Gaeta- Palazzo Reale di Napoli è una delle quattro residenze reali usate dai regnanti borbonici durante il Regno delle Due Sicilie; le altre tre sono la reggia di Capodimonte sita a nord del centro storico, la reggia di Caserta e la reggia di Portici alle pendici del Vesuvio. Di dimensioni notevoli, il palazzo si affaccia maestoso sull’attuale Piazza del Plebiscito e fu costruito come palazzo vicereale nel 1600 da Domenico Fontanasu commissione dell’allora viceré conte di Lemos. Esso avrebbe dovuto ospitare il re Filippo III di Spagna, atteso a Napoli con la sua consorte per una visita ufficiale che non avvenne mai. Il 6 no Genovese che ampliò e regolarizzò, senza stravolgerla, l’antica fabbrica. Durante quel periodo furono aggiunte alla struttura L’Ala delle Feste e una nuova facciata prospiciente il mare, caratterizzata da un basamento di bugnato e da una torretta-belvedere. Ad angolo con il Teatro San Carlo fu invece creata una piccola facciata in luogo del Palazzo Vecchio di don Pedro de Toledo. Nel 1888, per volere di Umberto I, le nicchie esterne furono occupate da gigantesche statue dei re di Napoli: Ruggero il Normanno, Federico II di Svevia, Carlo I d’Angiò, Alfonso I d’Aragona, Carlo V d’Asburgo, Carlo III di Borbone, Gioacchino Murat e Vittorio Emanuele II di Savoia. Nel 1922 fu deciso (con Decreto del Ministro Anile) di trasferirvi la Biblioteca Nazionale (fino allora nel palazzo del Museo); il trasferimento dei fondi librari fu eseguito entro il 1925. I bombardamenti subiti durante la Seconda guerra mondiale e le successive occupazioni militari causarono al palazzo gravissimi danni che resero necessario un restauro ad opera della Soprintendenza ai Monumenti. Il Teatro di Corte La “Gran Sala” o “Sala Regia” seicentesca adibita a salone di festa e per spettacoli con apparati mobili, fu allestita nella forma attuale da Ferdinando Fuga nel 1768. Assai danneggiato dall’ultima guerra (la volta è stata ridipinta negli anni cinquanta imitando gli affreschi originali di Antonio Dominici e Crescenzo La Gamba) conserva le originarie partiture architettoniche del Fuga con le pregevolissime dodici statue in cartapesta e gesso, dello scultore Angelo Viva raffiguranti Apollo, Minerva, Mercurio e le nove muse (Tersicore, Erato, Polimnia, Urania, Clio, Euterpe, Talia, Melpomene, Calliope). Il Teatrino ospitò rappresentazioni di opere buffe di Paisiello, Cimarosa e Piccinni. Immettono alla sala seguente due delle oltre 50 porte di legno dipinto su fondo d’oro che impreziosiscono le sale del palazzo, opera di un ignoto ornamentista operante tra la fine del 700 e l’inizio dell’800, decorate con eleganti motivi fantastici, vegetali ed animali, che rinviano al gusto pompeiano. 7 palazzo reale Teatrino di Corte Giovedì 5 maggio 2011 ore 21,00 Concerto inaugurale Monica Leone Michele Campanella Duo pianistico Le presenze da ricordare sono numerose e significative. Dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma all’Opera House di Sidney, dal Coliseum di Buenos Aires a Pechino, Shangai e Canton, dalla Settimana Musicale Senese alla Sagra Umbra a Perugia, dal Teatro San Carlo di Napoli, all’Orchestra della Toscana a Firenze, al Rossini Opera Festival, ad Auckland in Nuova Zelanda, a Melbourne e Brisbane in Australia. Monica Leone e Michele Campanella insegnano all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli nell’ambito dei corsi organizzati dal Centro Studi Pianistici “ Vincenzo Vitale”. Il duo pianistico formato da Monica Leone e Michele Campanella non ha una data di nascita ufficiale, ma è stato il naturale sviluppo della consuetudine a suonare insieme tra insegnante e studente prima, tra partners nella musica e nella vita poi. È frutto di una mentalità e di un approccio al pianoforte condivisi dalle origini, essendo entrambi cresciuti, in diversi momenti, nella scuola di Vincenzo Vitale. Il repertorio in continua espansione comprende musiche a quattro mani e a due pianoforti e spazia da Bach a Bartók. Da sottolineare il grande progetto in via di realizzazione dell’integrale della musica di Schubert a quattro mani in cd. Duo pianistico Leone – Campanella Monica Leone pianoforte Michele Campanella pianoforte programma ROBERT SCHUMANN (1810-1856) Andante e variazioni op. 46 FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) Rondò op. 73 Franz Liszt (1811-1886) Reminiscenze dal Don Juan SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943) Seconda Suite op. 17 Evento realizzato grazie al contributo 8 9 razioni, su progetto di Gaetano Genovese. Nel 1867, in seguito all’allontanamento dei Borbone ai quali erano legate le sorti finanziarie della famiglia, la Villa venne venduta a Don Diego Aragona Pignatelli Cortes, duca di Monteleone, il cui nipote sposò Rosa Fichi dei duchi di Amalfi. La coppia rinnovò completamente le decorazioni e gli arredi, rispecchiando soprattutto il gusto di Rosina Pignatelli che ne fece uno dei salotti più ambìti della città. Nel corso di più di sessanta anni vi raccolse una ricca biblioteca, una fornitissima discografia ed una preziosa collezione di porcellane e di servizi da tavola che alla sua morte, per sua volontà, passarono allo Stato italiano. La Villa venne nuovamente restaurata nel 1960 e fu aperto al pubblico il Museo: al piano terreno si è cercato di mantenere il carattere di dimora principesca, con gli arredi e gli oggetti originari, destinando gli ambienti più ampi, come la sala da ballo o la veranda neoclassica, a manifestazioni pubbliche. Il primo piano accoglie, dal 1998, le opere d’arte più antiche e prestigiose di proprietà del Banco di Napoli. Nel giardino è stato costruito un piccolo edificio per ospitare il Museo delle Carrozze che accoglie magnifici esemplari di carrozze realizzate dalle fabbriche più prestigiose dell’Ottocento e provenienti dalle donazioni D’Alessandro e Leonetti. Villa Pignatelli Il Museo Diego Aragona Pignatelli, che ha sede nella Villa Pignatelli, è uno degli edifici storici più frequentati e più noti di Napoli. La Villa fu progettata da Pietro Valente, architetto allievo di Niccolini, su incarico del nobiluomo inglese Ferdinando Acton il quale intervenne sull’edificio in modo così determinante che a lui si deve la strana incongruenza tra porticato dorico e facciata a lesene ioniche, nel prospetto verso la Riviera. L’edificio è immerso nel bellissimo giardino, l’unico rimasto tra i tanti situati un tempo in questa zona, realizzato su disegno di Guglielmo Bechi; è caratterizzato da un semplice corpo di residenza a due piani, con un leggero risalto frontonato, nella parte posteriore dalla quale partono due ali più basse terminanti come due tempietti in antis collegati da un colonnato realizzato in stile dorico di accademica correttezza. Alla morte di Acton la Villa passò ai Rotschild, insieme a gran parte del giardino, che dal 1842 ne fecero la propria residenza e vi costruirono, sul lato lungo la via Santa Maria in Portico, una palazzina per gli uffici. All’interno dell’edificio principale furono rinnovate le deco11 villa pignatelli Veranda neoclassica Giovedì 12 maggio 2011 ore 20,30 Joe Chindamo in concerto Joe Chindamo pianoforte è stato protagonista all’auditorium di Venezia. Anche in Australia è abitualmente presente in locandina, per i principali festival, i jazz clubs e per la Sydney Opera House. Tra i molteplici premi ricevuti, ha vinto due volte il riconoscimento per il MO performer jazz, due premi per il miglior album Bell e, nel 2009, il premio per la migliore composizione APRA jazz dell’anno con Qualcosa verrà alla luce. Il suo Tango delle Bermuda è attualmente il jingle che sigla la mostra nazionale del libro ABC. Ha registrato 18 cd da solista e ha collaborato a registrazioni con artisti del calibro di James Morrison, Ray Brown, i Brecker Brothers. Joe Chindamo è considerato tra i migliori pianisti jazz del mondo. Artista dal suono e dallo stile inequivocabili, ha eseguito concerti per i maggiori palchi internazionali. E‘ stato ospite all‘Umbria Jazz Festival, al Tokyo Dome e al Lincoln Centre di New York. Ha anche collaborato con il famoso batterista americano Billy Cobham per oltre dieci anni. Numerose le sue registrazioni che hanno raggiunto la vetta nelle classifiche jazz in Giappone. Il suo pianismo formidabile lo ha reso celebre anche fra le élites della classica. Nel 2008, Joe è stato invitato da Michele Campanella ad esibirsi in tre concerti in Italia e, nello stesso anno, 12 programma Improvvisazioni su temi di Giacomo Puccini 13 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Luigi Piovano violoncello direttore d’orchestra quentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia Raimondi), e ha collaborato con solisti come Luis Bacalov, Gemma Bertagnolli, Stefano Bollani, Michele Campanella, Sara Mingardo, François-Joël Thiollier, mentre si è esibito in qualità di solista lasciando la guida dell’Orchestra a Myung-Whun Chung e Antonio Pappano. Ha inciso numerosi cd per etichette prestigiose (Vermeer, Eloquentia, CPO). Dal 2004 è direttore artistico del Festival Internazionale di Pompei e dal 2008 dell’Estate Musicale Frentana in Lanciano. Nel novembre 2010 ha ricevuto a L’Aquila il Premio Carloni “Premio Speciale Abruzzo Musica”, conferitogli per quanto da lui «realizzato negli ambiti esecutivo, didattico, organizzativo della Musica». Fra i suoi impegni più recenti, un concerto come solista e direttore del Tokyo Philharmonic String Ensemble, il Concerto in do maggiore di Haydn con l’Orchestra da Camera di Mantova, le Suites di Bach a Messina, Trieste e in altre città, una serie di concerti sul podio dell’OCC che si è conclusa nel Palazzo del Quirinale con il concerto trasmesso in diretta da Rai Radio Tre, una tournée in USA e un cd con il Trio “Latitude 41”, la sua versione per violoncello e archi della Sonata “Arpeggione” di Schubert con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, il Primo Concerto di Shostakovich con l’Orchestra della Magna Grecia e concerti come direttore e solista in Thailandia e con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Fra i prossimi impegni, concerti in duo con Antonio Pappano a Milano e a Roma, concerti come direttore e solista con l’Orchestra Sinfonica di Bari, una tournée in Giappone con il Concerto di Dvoràk alla Suntory Hall di Tokyo e le Variazioni Rococò di Ciaikovskij. Suona un Alessandro Gagliano del 1710 circa. Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e primo violoncello solista ospite della Tokyo Philharmonic Orchestra, si è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu, con cui in seguito si è diplomato in violoncello e musica da camera anche al Conservatorio Europeo di Parigi. Premiato in diversi concorsi internazionali, è stato borsista della “International Menuhin Music Academy” di Gstaad e membro della “Camerata Lysy”, quindi esibendosi sotto la direzione di Yehudi Menuhin. Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per il “Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso nel 2001 alla Carnegie Hall di New York, a Tokyo nel 2002 e all’Accademia di S. Cecilia nel 2003. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA). Ha tenuto concerti di musica da camera con Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Michel Dalberto, Katia e Marielle Labeque, Malcolm Bilson. Dal 2007 suona regolarmente in duo con Antonio Pappano. Con la Tokyo Philharmonic dal 2007 si è esibito come solista nel Concerto in do di Haydn e nel Concerto Doppio di Brahms sotto la direzione di Chung e nel Concerto di Dvoràk sotto la direzione di Mikhail Pletnev. Dal 2002, fondata l’Orchestra da Camera della Campania (OCC), affianca a quella di solista anche l’attività di direttore. In breve tempo ha portato l’Orchestra – che dalla fine del 2010 ha mutato il proprio nome in quello di “Musici Aurei” – a esibirsi in importanti rassegne e in tournée in Giappone, ha registrato per la Naxos tre Concerti per pianoforte e orchestra di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Elo- 14 Giovedì 19 maggio 2011 ore 20,30 Luigi Piovano violoncello programma JOHANN SEBASTIAN BACH (1685–1750) Suite n. 6 in re maggiore Suite n. 3 in do maggiore LOUIS ANDRIESSEN (Utrecht, 1939) La voce 15 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Giovedì 26 maggio ore 20,30 Marcello Nardis tenore Bruno Canino pianoforte Marcello Nardis tenore Bruno Canino pianoforte Contemporaneamente agli studi classici, ha studiato flauto traverso e composizione, diplomandosi col massimo dei voti in pianoforte al Conservatorio di S. Cecilia di Roma e in canto al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli. Ha debuttato come tenore nel 2003 cantando per il Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione della XVII Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Toronto. L’anno successivo interpretava L’Italiana in Algeri di Rossini cui facevano seguito Cenerentola, Petite Messe e Stabat Mater. Ha quindi affiancato, al grande repertorio, opere rare con particolare interesse per la riscoperta di lavori di Scuola napoletana e del Settecento in genere, protagonista spesso di prime esecuzioni fra le quali Eurilla e Alcindo di Vivaldi, La prosuntuosa delusa di Sigismondo, L’uccellatrice e Don Falcone di Jommelli, Lo matremmonio annascuso di Leo, Ifigenia in Aulide di Cherubini cimentandosi, allo stesso tempo, con il Teatro musicale italiano del ‘900 (L’aumento e Procedura penale di Chailly, La favola di Orfeo di Casella, Orfeo di Malipiero e Pinocchio di Valli). Seguito nello studio del repertorio da Enza Ferrari e dal tenore Dano Raffanti, ha approfondito la prassi esecutiva barocca con Jill Feldman, Jennifer Smith e Christophe Rousset. Ha cantato per le più prestigiose Istituzioni musicali, per i maggiori Teatri e Festival internazionali. Studia il repertorio liederistico con il tenore Peter Schreier, svolgendo intensa attività concertistica in Italia e all’estero. Ha inciso per RivoAlto L’Uccellatrice di Jommelli, per Dynamic I giuochi di Agrigento di Paisiello, l’Achille in Sciro di Sarro e, per Bongiovanni, L’uomo femmina di Galuppi. Tra gli impegni più recenti si segnala il Demofoonte di Jommelli sotto la direzione di Riccardo Muti al Festival di Salisburgo, all’Opéra di Parigi e al Ravenna Festival. Allievo di Vincenzo Vitale e di Enzo Calace per il pianoforte, e di Bruno Bettinelli per la composizione, presso i Conservatori di Napoli e di Milano, si è distinto nei concorsi internazionali di Bolzano (“Ferruccio Busoni”) e di Darmstadt alla fine degli anni Cinquanta. Ha iniziato poi una lunga carriera di concertista e camerista in tutto il mondo, durante la quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi e Viktoria Mullova, (con la quale vince il Premio Edison nel 1980), David Garrett, Franco Mezzena. Ha suonato per numerosi anni in duo pianistico con Antonio Ballista e nel Trio di Milano (con Mariana Sirbu e Rocco Filippini). Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo (Busoni, Berio, Stockhausen, Rihm, Kagel), collaborando anche con giovani strumentisti. Tra le sue registrazioni più importanti: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach, l’integrale dell’opera pianistica di Alfredo Casella e la prima integrale pianistica di Claude Debussy su cd. È stato docente di pianoforte al Conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali di tutto il mondo. Attualmente è docente di musica da camera con pianoforte presso la Scuola di musica di Fiesole e alla Escuela Reina Sofia di Madrid. Ha esercitato inoltre l’attività di direttore artistico presso alcuni enti (come la GOG di Genova) e, dal 1999 al 2001, è stato direttore musicale della Biennale di Venezia. 16 programma Hugo Wolf (1860-1903) Ausgewählte Lieder nach Gedichten von Mörike Gustav Mahler (1860-1911) Des Knaben Wunderhorn (Ausgewählte Lieder) Rückert Lieder Lieder eines fahrenden Geselle 17 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Giovedì 2 giugno ore 20,30 Kyoko Yonemoto violino programma JOHANN SEBASTIAN BACH (1685–1750) Kyoko Yonemoto violino Suzuki presso la Toho Gakuen School of Music, mentore di Yoshio Unno e ha dato il suo primo recital a Tokyo nel 1998. Dal 2004 studia con Boris Belkin al Conservatorio di Maastricht e ai suoi corsi di perfezionamento all’Accademia Chigiana di Siena. Già stella nascente nel suo paese dove si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre e direttori, Kyoko Yonemoto suona con orchestre internazionali anche in Austria, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Italia, Spagna. Molto apprezzate, inoltre, la sue collaborazioni con Pinchas Zukerman, Myung-Whun Chung, Yuri Bashmet, Junichi Hirokami, Eliahu Inbal, Roberto Benzi e molti altri. Kyoko Yonemoto è considerata una delle migliori promesse di oggi. È stata la più giovane vincitrice al Concorso Paganini edizione 1997 a Genova, dove ha anche ricevuto un premio speciale dalla giuria, l’“Enrico Costa Memorial Prize”. Ha inoltre vinto il Long-Thibaud di Parigi, il Regina Elisabetta di Bruxelles, il Fritz Kreisler di Vienna, ha conquistato il primo premio al concorso nazionale in Giappone nel 2001 e al Concorso Paganini di Mosca nel 2006. Nata a Tokyo nel 1984, ha iniziato a studiare violino all’età di tre anni per poi esibirsi, per la prima volta con un’orchestra a Tokyo, all’età di tredici anni interpretando il Concerto per violino di Mendelssohn. Ha studiato con Akuri 18 Sonata per violino solo in la minore EUGÈNE YSAŸE (1858-1931) Sonata per violino solo n. 3 Ballade Sonata per violino solo n. 4 NICCOLÒ PAGANINI (1782-1840) Capriccio n. 9, n. 18, n. 24 FRITZ KREISLER (1875-1962) Recitativo and scherzo 19 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Giovedì 9 giugno ore 20,30 Ronald Farren-Price pianoforte programma Ronald Farren-Price pianoforte La carriera internazionale di Ronald Farren-Price è iniziata con il suo riconoscimento da parte del leggendario pianista Claudio Arrau, sotto la cui guida il suo caratteristico stile è maturato e con il quale ha avuto inizio l’impegnativo studio di Beethoven. Si è esibito sia in recital che come solista, in importanti sale da concerto di una quarantina di Paesi. Tra le sue apparizioni più note si ricordano quelle alla Queen Elizabeth Hall di Londra, alla Carnegie Hall di New York, alla Sala Ciajkovskij di Mosca, alla Filarmonica di St. Petersburg, alla Musikhalle di Amburgo, alla Brahmsaal di Vienna, al Teatro Colon di Buenos Aires, all’Opera di Sydney e quella alla Melbourne Concert Hall. Inoltre tantissime le collaborazioni, come quelle con Antal Dorati, Ferdinand Leitner, Harry Blech, Sir Charles Groves, Anatoli Engelbrecht, Odysseas Dmitriadi, Israele Gusman, Fuat Mansurov, Pavel Yadikh, Jamal Gokijeli, Victor Tietz, Vladimir Vais, Vanco Cavdarski, Juan Matteucci, Hubert Soudant, Sir Eugene Goossens, Heinze Sir Bernard, Priestman Brian, Werner Albert Andreas, Hiroyuki Iwaki, John Hopkins, Krips Henry, Douglas Clive, Eduardo Marturet. È professore onorario del Conservatorio di Musica “Tianjin” ed è stato un pioniere nel portare la sua musica in Cina e nel Sud-Est asiatico, come in Vietnam, dove ha dato il primo concerto teletrasmesso “Vietnam in Hanoi Opera House”. Oltre alla carriera di pianista concertista, è Principal Fellow dell’Università di Melbourne, dove insegna ai migliori giovani pianisti. Lui è un ex decano della Facoltà di Musica, anche un ex direttore della Australian National Academy of Music. Ronald FarrenPrice è stato insignito dell’Ordine di Australia nel 1991 per i servizi alla musica. Dall’Università di Melbourne, infine, ha ricevuto il diploma onorario DMus, sedicesimo destinatario dell’Università in 150 anni. 22 LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827) Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109 Sonata n. 31 in la bemolle maggiore op. 110 Sonata n. 32 in do minore op. 111 23 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Giovedì 16 giugno ore 20,30 Roberto Cappello pianoforte programma F. SCHUBERT (1797-1828) - F. LISZT (1811-1886) Roberto Cappello Winterreise pianoforte Una tecnica trascendentale, una raffinatissima sensibilità artistica e spirituale, un costante impegno culturale ed intellettuale nella scelta del repertorio volto ad esaltarne i più alti contenuti, pongono l’arte interpretativa di Roberto Cappello ai vertici del concertismo contemporaneo. Dopo la vittoria del Premio Busoni (1976), ha iniziato una grande e nobile carriera che lo ha visto acclamato protagonista nelle sale più prestigiose di tutto il mondo, sia nelle vesti di solista, che con orchestra e formazioni da camera. All’intensa e aristocratica attività concertistica, affianca con esemplare rigore ed impegno quella didattica, che prevede numerosi masterclass, seminari e corsi di perfezionamento. In virtù della sua riconosciuta capacità di un giudizio sereno ed obiettivo è costantemente invitato a presiedere le giurie di concorsi pianistici nazionali ed internazionali. 24 25 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Giovedì 23 giugno ore 20,30 Ilya Grubert violino Naum Grubert pianoforte Ilya Grubert violino Naum Grubert pianoforte Nato a Riga, ha iniziato a studiare presso la scuola di musica Latvia Emil Darzin. Considerato uno studente di talento eccezionale, ha debuttato in concerto all’età di quattordici anni, proseguendo i suoi studi con famosi insegnanti russi quali Yuri Yankelevich e Zinaida Gilels. Si è perfezionato in seguito con il celebre violinista Leonid Kogan al Conservatorio di Mosca. Ilya Grubert ha riscosso il suo primo successo internazionale al premio Sibelius di Helsinki nel 1975. Successivamente ha vinto il primo premio in due prestigiosi concorsi internazionali: il Paganini di Genova e il Ciajkovskij di Mosca nel 1978. Da quel momento ha iniziato una brillante carriera che lo ha portato ad esibirsi come solista con importanti orchestre, quali la Filarmonica di Mosca, La Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra di Stato Russa, l’Orchestra della Staatskapelle di Dresda, la Filarmonica di Amsterdam e di Helsinki, collaborando con direttori quali Gennadi Rozhdestvenskij, Maxim Shostakovic, Yoel Levi, Voldemar Nelsson, Mariss Jansons. Il suo primo recital è stato salutato dalla stampa specializzata (New York Times) come un evento eccezionale: “Ilya Grubert, nella tradizione dei grandi virtuosi, possiede una straordinaria tecnica e un suono luminoso e deciso”. I suoi ultimi concerti includono tournée negli Stati Uniti, in Canada, Australia e in tutta Europa. Vanta registrazioni discografiche con Harmonia Mundi, Russian Disc, Melodia, Ondine e Dynamic. La sua discografia include i concerti di Sibelius, Ciajkovskij, Bruch e l’integrale violinistica di Prokofiev. Nel gennaio 1996 ha vinto il Diapason d’Or per le sue incisioni dei concerti di Sibelius e Bruch. Ilya Grubert risiede attualmente in Olanda, dove è docente presso il Conservatorio di Amsterdam. Suona un violino Pietro Guarneri di Venezia del 1740, ex Wieniawski. Naum Grubert è nato a Riga nel 1951. Ha studiato inizialmente alla Latvia Emil Darzin School of Music, e successivamente con Theodore Gutman a Mosca. È risultato vincitore della Russian National Competition, della Ciajkovskij Competition, e della Montreal Piano Competition. Ha effettuato tournée nell’Unione Sovietica e in altri paesi dell’Est Europa prima di emigrare dalla Russia. Dal 1983 risiede in Olanda. Ha quindi suonato con le più grandi orchestre, come la London Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic Orchestra, la Concertgebouw Orchestra, la Gürzenich Orchstra Köln, la Tonkünstler Orchestra Vienna, la Orchestre de la Suisse Romande, la Helsinki Philharmonic, la Kirov Orchestra St. Petersburg, la Netherlands Philharmonic Orchestra, la Dutch Radio Philharmonic Orchestra, la Rotterdam e la Residential Orchestra. È stato ospite al Lichfield Festival, al Cadaqués Festival, al Lockenhaus Festival (con Gidon Kremer e Tabea Zimmerman), al Gergiev Festival e al KavierFestival Ruhr. Ha suonato nelle sale più famose, come la Concertgebouw, Golden Hall Musikverein Vienna, Queen Elizabeth and Barbican Halls a Londra, Palao de Musica a Barcellona. È spesso in Giappone e in Corea, protagonista di concerti e masterclasses. Naum Grubert ha suonato con direttori d’orchestra di fama internazionale, ha inciso numerosi cd e, attualmente, è docente di pianoforte al Royal Conservatory, al The Hague e Amsterdam Conservatory. I suoi studenti sono risultati vincitori di concorsi nazionali ed internazionali. 26 programma JOHANNES BRAHMS (1833-1897) Sonata in sol maggiore op. 78 Sonata in la maggiore op. 100 Sonata in re minore op. 108 27 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Giovedì 30 giugno ore 20,30 Alvaro Siviero pianoforte Alvaro Siviero pianoforte Alvaro Siviero ha amato il pianoforte fin dalla sua infanzia. All’età di sette anni aveva già iniziato le sue performance pubbliche ricevendo, a nove, il suo primo premio: il Medalha de Ouro dal Governo dello Stato di San Paolo per giovani talenti. Si è quindi specializzato a Vienna, in Germania, Portogallo, Italia, Francia e Svizzera. Musicista che partecipa attivamente sullo scenario musicale brasiliano sia come solista sia come musicista da camera, Siviero si esibisce con un gran numero di orchestre nazionali e internazionali come la London Festival Orchestra, i Salzburg Chamber Soloists, I Musici di Montreal, i Virtuosi d’Europa, La City of Prague Philharmonic Orchestra, la Budapest Chamber Orchestra, in tour in Brasile, Cile, Argentina, Uruguay, Inghilterra, Perù, Stati Uniti. Nel 2006, è stato in assoluto il primo pianista brasiliano a partecipare al masterclass dedicato a Beethoven presso la Casa Orfeo - Fondazione Wilhelm Kempff, a Positano, fondata dallo stesso Kempff. È inoltre direttore artistico di importanti stagioni concertistiche in Brasile, quali la Convenzione Embratel Center, il Teatro Palacio Avenida - HSBC e la stagione internazionale di concerti presso il Teatro S. Bento di San Paolo. Nel 2008, è stato il musicista invitato ad esibirsi durante i festeggiamenti per l’anniversario della capitale brasiliana. Nel novembre 2009, presso la Cappella Sistina, ha rappresentato il Brasile nell’incontro fra artisti di livello mondiale, unico brasiliano selezionato dal Consiglio Pontificiso della cultura. Alvaro Siviero è laureato in Educazione Multiculturale presso il Lesley College di Cambridge e in Fisica presso la Universidade di San Paolo. programma FRYDERYK CHOPIN (1810-1849) Le quattro ballate HEITOR VILLA-LOBOS (1857-1959) Homenagem a Chopin SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943) Variazioni su temi di Chopin Evento realizzato grazie al contributo 28 29 Villa pignatelli Cortile Giovedì 5 luglio ore 20,30 Ensemble Wienberlin Mozarteum di Salisburgo e dal 2004 all’Università di Vienna; Stephan Dohr, primo corno dei Berliner, ha suonato con Barenboim, Rattle, Abbado, Norrington, Metzmacher, Harding. Ha tenuto masterclass al Conservatorio di Parigi e alla Chigiana di Siena. L’Ensemble WienBerlin si è costituito nel 1983 come quintetto di fiati dalle straordinarie qualità. Cinque solisti, prime parti delle Orchestre Filarmoniche di Vienna e Berlino, decisero di mettersi al servizio della musica da camera ancorandola ad un solido fondamento. I componenti si incontrarono per la prima volta a Bad Horzburg e subito sbocciò tra loro un’immediata coesione. Il fagottista Milan Turkovic, responsabile del gruppo fino al 2009, ha dato forte impulso alla vita artistica della compagine che, in breve tempo, ha saputo raggiungere una propria cifra artistica. Nel corso degli anni, molti solisti si sono affiancati al quintetto, ma anche artisti del mondo cinematografico, Catherine Deneuve ad esempio, ha realizzato con loro per la DGG, le Chansons de Bilitis di Debussy. Venti i cd pubblicati da Sony Classic e da DGG, oltre a un dvd con il pianista James Levine. L’Ensemble WienBerlin suona regolarmente con il pianista Maurizio Pollini in tutto il mondo e ha preso parte al progetto Pollini dedicato a Mozart, realizzato a Vienna nel 2006. Nel 2008 il compositore Brett Dean ha composto un sestetto con pianoforte in occasione dei loro 25 anni di attività, eseguito con il pianista Lars Vogt. Gli attuali membri sono: Wolfgang Schulz, primo flauto della Filarmonica di Vienna, solista di fama internazionale che ha collaborato con Abbado, Karajan, Maazel, Vegh, Ozawa e come partner dei quartetti Alban Berg e Hagen; Hansjörgen Schellenberger, primo oboe dei Berliner fino al 2001, fondatore e direttore dell’Haydn Ensemble Berlin, ha suonato con i direttori Giulini, Muti, Karajan; Norbert Täutl, primo clarinetto della Filarmonica di Vienna, solista del Vienna Chamber Ensemble e dell’Ottetto di Vienna; Richard Galler, primo fagotto della Filarmonica di Vienna, svolge attività solistica e da camera in tutto il mondo, ha collaborato con i direttori Frühbeck de Burgos, Prêtre, Sawallisch, Hager, è professore al michele campanella pianoforte Considerato uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, Michele Campanella si è formato alla scuola pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, conseguendo poi il Grand Prix du Disque, conferito dalla Società “Ferenc Liszt” di Budapest nel 1976, 1977 e 1998. Ha suonato con le principali orchestre europee e statunitensi, con direttori quali Abbado, Gelmetti, Inbal, Mehta, Muti, Prêtre, Sawallisch, Thielemann. E’ frequentemente invitato in paesi quali Australia, Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è stato ospite dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro (Rossini Opera Festival). Negli anni ’90 è stato al fianco di Salvatore Accardo e Rocco Filippini, quali partner ideali per affrontare i capolavori della musica da camera. Spiccano tra gli ultimi importanti traguardi l’esecuzione di tutti i concerti di Beethoven e Mozart, e l’integrale della musica per pianoforte di Brahms. Ha registrato una trentina di dischi che rappresentano solo una piccola parte del suo vastissimo repertorio, circa seicento titoli. Titolare della cattedra di Pianoforte all’Accademia Chigiana di Siena per 25 anni, dirige il Maggio della Musica a Napoli. In qualità di Presidente della Società Liszt, chapter dell’American Liszt Society, in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma, ha ideato e conduce le Maratone Liszt. E’ stato insignito dei prestigiosi riconoscimenti della “Fondazione Premio Napoli” e della “Fondazione Guido e Roberto Cortese”. E’ membro delle Accademia di Santa Cecilia, dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Accademia Cherubini di Firenze. 30 Ensemble a fiati Wienberlin Michele Campanella pianoforte programma WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791) Quintetto KV 452 per pianoforte, oboe, clarinetto, corno e fagotto GYÖRGY SÁNDOR LIGETI (1923-2006) 6 Bagatelle per quintetto a fiati ANTONÍN REICHA (1770-1836) Quintetto a fiati op. 88, n. 2 FRANCIS POULENC (1899–1963) Sestetto per pianoforte e quintetto a fiati Evento realizzato grazie al contributo 31 Villa pignatelli Veranda Neoclassica Domenica 18 settembre ore 11,00 Veronika Reznikovskaya pianoforte Veronika Reznikovskaya pianoforte orchestra, in Russia, Germania ed ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui lo Schleswig-Holstein Musikfestival, il “Rossini in Wildbad”, il Ferenc Liszt-Festival, “Il Brasile 500 ° anniversario del Festival”, il Ravinia Music Festival di Chicago. Ha lavorato con direttori d’orchestra e orchestre di prestigio, tra cui Claudio Scimone e “I Solisti Veneti”, l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Saulius Sondeckis e l’Orchestra da Camera della Lituania, Peter Maag, Dmitrij Kitajenko, Paul Goodwin. Celebri musicisti, pianisti e cantanti, hanno espresso ottimi pareri sulla sua sensibilità artistica e sulla sua capacità di esecuzione. Tra questi: Alfred Brendel, Christoph Eschenbach, John Lill, Christa Ludwig, Franco Corelli, Joan Sutherland. Veronika Reznikovskaya, è considerata una delle pianiste e cantanti d’opera più dotate della sua generazione. Figlia di due musicisti ben noti a San Pietroburgo, ha fatto il suo debutto all’età di dodici anni alla Grande Sala della Philharmonic Society di San Pietroburgo. Si è laureata al Conservatorio di San Pietroburgo con distinzione, in due specialità, pianoforte e canto. Ancora studentessa, ha iniziato a vincere prestigiosi concorsi internazionali in entrambi i campi: concorsi di canto “Maria Callas Grand Prix” (Atene), “Giuseppe Di Stefano” e Vercelli (Italia); e al pianoforte in Sud Africa, Italia, Francia. Ha rapidamente guadagnato il riconoscimento internazionale e si è esibita in tournée in 15 paesi del mondo tra cui USA, Giappone, Brasile e tutta l’Europa. Ha inciso 6 cd da solista e con 32 programma WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791) Sonata KV 457 in do minore Sonata KV 545 in do maggiore Sonata KV 332 in fa maggiore F. LISZT (1811-1886) - F. BUSONI (1866-1924) Fantasia su temi dalle Nozze di Figaro di Mozart 33 villa pignatelli Veranda Neoclassica Domenica 2 ottobre ore 11,00 Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino Sergio Lamberto maestro concertatore programma Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica Di Torino degli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino sono sostenute dalla Fondazione CRT e dalla Fondazione “Giovanni Goria”. Nel 2010, guidati da Sergio Lamberto, gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino hanno suonato, oltre che a Torino, in numerosi centri italiani, tra i quali Napoli, Venezia, Trieste, L’Aquila, Ferrara, Bari, Bergamo, Campobasso, La Spezia, Pescara, Pinerolo, Salò, Viterbo, Monforte d’Alba, Venaria Reale, Sulmona, Savona, Messina e in Svizzera per un totale di 44 concerti insieme a solisti come Anna Kravtchenko, Giampaolo Pretto, Chloë Hanslip, Leticia Moreno, Liza Ferschtman, Mihaela Martin, David Geringas, Isabelle van Keulen, Robert Cohen, Filipp Kopachevsky, Filippo Gamba, Emanuele Arciuli, Enrico Bronzi. Frutto del lavoro appassionato e costante di Sergio Lamberto, primo violino dell’OFT e animatore indiscusso della formazione, Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino hanno ormai raggiunto una meritata autonomia. Senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante dell’intera orchestra, quando si esibiscono in modo indipendente riflettono al meglio lo spirito, il calore e l’intelligenza musicale del loro fondatore. I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle loro esecuzioni la fondamentale attenzione al dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto, segno tangibile del piacere che ogni membro del gruppo prova nel fare musica. Le esibizioni SIR EDWARD ELGAR (1857–1934) Serenata per archi op. 20 EDVARD GRIEG (1843-1907) Holberg Suite PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ (1840-1893) Serenata per archi op. 48 Evento realizzato grazie al contributo 34 35 36 38 39 maggio dei monumenti – maggio della musica ringrazia