Fondato nel 1997 XIV EDIZIONE NAPOLI 5 maggio – 16 ottobre

MAGGIO DEI MONUMENTI – MAGGIO DELLA MUSICA 2011
Fondato nel 1997
XIV EDIZIONE
NAPOLI
5 maggio – 16 ottobre 2011
C
ari Amici del Maggio, è
la prima volta che assumo il ruolo di ideatore
artistico della stagione
del Maggio della Musica. La speranza di poter fare qualcosa per la musica napoletana è uno stimolo in me
sempre presente.
Trovo il Maggio strutturato solidamente e vivacemente attivo: il mio
compito credo debba essere quello
di creare un’atmosfera nuova tra noi
musicisti e voi ascoltatori, nel comune amore per la musica. Troppo
spesso vi sembriamo personaggi strani e lontani, mentre basta poco per
avvicinarci e comprendere come sia
meravigliosamente difficile il nostro
mestiere, come esistono tante cose
della musica che si possono conoscere senza per questo essere “esperti”.
La musica è un inestricabile grovi-
glio di cose intuitive e per questo
inspiegabili, e di elementi razionali
e quindi spiegabilissimi. Vorremmo
- parlo a nome di tutti coloro che
suoneranno per voi – che, dopo ogni
concerto, tornaste a casa arricchiti
di qualche notizia, scoperta, emozione. Il vostro interesse per quello
che ascoltate ci viene trasmesso in
tempo reale e modifica in meglio o
in peggio il nostro rendimento sulla
pedana.
In termini generali, il nuovo cartellone presenta, più che una dorsale
tematica, una propria linea, precisa
e compatta, con programmi che,
nell’insieme, mirano a privilegiare
un ampio arco musicale, fra capolavori e rarità, prestando in parallelo
particolare attenzione a generi specifici come la liederistica o il jazz,
per proporre inoltre la scoperta o la
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nista giapponese Kyoko Yonemoto,
vincitrice del Concorso Paganini di
Mosca, con un programma molto
impegnativo per violino solo (Bach,
Paganini, Ysaÿe). E, come per lei,
anche per Ronald Farren-Price, in
locandina il 9 giugno, si tratterà di
un debutto napoletano. Tuttavia,
nel caso di questo illustre rappresentante della vita musicale australiana,
allievo del grande Arrau, l’esordio
avviene a ben 82 anni, con uno dei
programmi all’apice del repertorio
pianistico: le ultime tre Sonate di
Beethoven.
E sempre al pianismo di marca italiana, con Roberto Cappello intento
a rileggere nella particolarissima trascrizione lisztiana il ciclo liederistico
della “Winterreise” di Schubert, è
dedicato il successivo appuntamento. Il 23 giugno, poi, un altro debutto per Napoli: il giovane pianista
brasiliano Alvaro Siviero si esibirà
in un programma dedicato a Chopin con l’omaggio di Villa-Lobos e
Rachmaninov, il 30 giugno il duo
di caratura internazionale formato
dai fratelli Grubert (Ilya al violino,
Naum al pianoforte) interpreterà le
tre Sonate di Johannes Brahms e,
in chiusura del ciclo primaverile, il
Maggio avrà l’orgoglio di ospitare
uno dei gruppi strumentali più famosi del mondo: l’Ensemble WienBerlin, composto da membri dei
Berliner Philharmoniker e delle due
orchestre di Vienna, in un program-
riscoperta di interpreti appartenenti
a diverse generazioni. Nel dettaglio,
il primo concerto, ospitato nel Teatrino di Corte del Palazzo Reale, è
dedicato al repertorio romantico per
due pianoforti (Chopin, Schumann,
Liszt e Rachmaninov) con la partecipazione di Monica Leone, talento
di spicco nel panorama nazionale.
Il 12 maggio, ampliando i confini
all’interno di un’altra importante
sede museale, la neoclassica Villa Pignatelli scelta anche per tutti gli altri
eventi, si ascolterà un grande talento
del jazz, l’italo-australiano Joe Chindamo che, in “colto” aggancio con
la nostra grande tradizione lirica del
secolo scorso, improvviserà la propria performance traendo spunto da
temi pucciniani.
Il 19 maggio, il violoncellista Luigi
Piovano, altro musicista italiano interessantissimo, noto per l’efficacia
interpretativa e la poliedrica attività,
”racconterà” quindi al pubblico il
violoncello, presentando tre differenti strumenti ed eseguendo musiche dal Barocco ai nostri giorni,
passando con disinvoltura da Bach
a un contemporaneo olandese classe
1939, Louis Andriessen, così come,
il 26 maggio, puntando stavolta sulla
lirica da camera, il giovane e brillante
tenore Marcello Nardis, al fianco del
veterano Bruno Canino, celebrerà
Mahler, con Hugo Wolf, in una raffinata serata liederistica. Il 2 giugno
sarà la volta della giovanissima violi2
ma per quintetto comprendente
musiche di Mozart, Poulenc, Reicha
e Ligeti. Infine, dopo la pausa estiva,
nella breve stagione settembrina, la
debuttante pianista russa Veronika
Reznikovskaya dedicherà il suo recital a Mozart concludendolo con
una rara parafrasi mozartiana tratta
da “Le Nozze di Figaro”, elaborata
prima da Liszt e poi da Busoni mentre, in chiusura, gli Archi della Filarmonica di Torino diretti dal loro
fondatore e maestro concertatore
Lamberto Lambiase, daranno forma
ad uno dei più significativi itinerari
per orchestra d’archi da camera.
Come potete vedere nel programma
generale, la varietà e il rigore sono
entrambi presenti. Ogni concerto
ha un tema da sviluppare, ma ogni
serata è diversa dalle altre. Ci sono
molti debutti napoletani, vari artisti
che tornano dopo una lunga assenza, giovani da scoprire.
Vorrei che il Maggio assumesse nel
panorama musicale napoletano un
ruolo ben distinto dalle istituzioni
maggiori e che, al pubblico, proponesse qualcosa, un’atmosfera, un
ambiente, musiche che non si possono trovare altrove. Aiutatemi a realizzare questo piccolo sogno.
Michele Campanella
Direttore artistico
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programma
5 maggio ore 21,00
(in abbonamento)
palazzo reale
Teatrino di Corte
Monica Leone e Michele Campanella
Duo pianistico
Musiche di Schumann, Chopin, Liszt
e Rachmaninov
Evento realizzato grazie al contributo
2 giugno ore 20,30
(in abbonamento)
Kyoko Yonemoto violino
9 giugno ore 20,30
(in abbonamento)
Ronald Farren-Price pianoforte
16 giugno ore 20,30
(in abbonamento)
Roberto Cappello pianoforte
23 giugno ore 20,30
Ilya e Naum Grubert violino e pianoforte
30 giugno ore 20,30
(in abbonamento)
Alvaro Siviero pianoforte
(in abbonamento)
Musiche di Bach, Paganini, Ysaÿe
Musiche di Beethoven
Schubert-Liszt: Winterreise
Musiche di Brahms
Musiche di Chopin, Villa-Lobos, Rachmaninov
Evento realizzato grazie al contributo
5 luglio ore 20,30
(fuori abbonamento)
VILLA PIGNATELLI
Veranda Neoclassica
12 maggio ore 20,30 Joe Chindamo
(in abbonamento)
in concerto
19 maggio ore 20,30
(in abbonamento)
Luigi Piovano violoncello
26 maggio ore 20,30
(in abbonamento)
Marcello Nardis tenore
Bruno Canino pianoforte
Musiche di Bach e Andriessen
Ensemble a fiati Wienberlin
con Michele Campanella pianoforte
Musiche di Mozart, Ligeti e Poulenc
Evento realizzato grazie al contributo
18 Settembre ore 11,00 Veronika Reznikovskaya pianoforte
(in abbonamento)
Musiche di Mozart e Mozart-Liszt-Busoni
Orchestra de i Filarmonici di Torino
(in abbonamento)Sergio Lamberto maestro concertatore
2 ottobre ore 11,00
Musiche di Elgar, Grieg e Čajkovskij
Evento realizzato grazie al contributo
Musiche di Wolf e Mahler
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Palazzo Reale
Il
palazzo doveva avere un respiro di una
grande reggia europea, degno della seconda città dell’Impero spagnolo dopo
la capitale amministrativa, Madrid (e la
prima per popolazione). Il palazzo divenne la residenza dei viceré spagnoli
e poi di quelli austriaci e, in seguito,
dei re di casa Borbone. Dopo l’Unità
d’Italia fu eletta residenza napoletana
dei sovrani di casa Savoia.
Durante gli anni 1806-1815 fu arricchito da Gioacchino Murat e Carolina
Bonaparte con decorazioni e arredamenti neoclassici, provenienti dalle Tuileries; fu danneggiato da un incendio
nel 1837 e successivamente restaurato
dal 1838 al 1858 per mano di Gaeta-
Palazzo Reale di Napoli è una
delle quattro residenze reali usate dai regnanti borbonici durante il Regno delle Due Sicilie; le altre tre
sono la reggia di Capodimonte sita a
nord del centro storico, la reggia di Caserta e la reggia di Portici alle pendici
del Vesuvio.
Di dimensioni notevoli, il palazzo si
affaccia maestoso sull’attuale Piazza del
Plebiscito e fu costruito come palazzo
vicereale nel 1600 da Domenico Fontanasu commissione dell’allora viceré
conte di Lemos. Esso avrebbe dovuto
ospitare il re Filippo III di Spagna, atteso a Napoli con la sua consorte per una
visita ufficiale che non avvenne mai. Il
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no Genovese che ampliò e regolarizzò,
senza stravolgerla, l’antica fabbrica.
Durante quel periodo furono aggiunte alla struttura L’Ala delle Feste e una
nuova facciata prospiciente il mare,
caratterizzata da un basamento di bugnato e da una torretta-belvedere. Ad
angolo con il Teatro San Carlo fu invece creata una piccola facciata in luogo
del Palazzo Vecchio di don Pedro de
Toledo.
Nel 1888, per volere di Umberto I,
le nicchie esterne furono occupate
da gigantesche statue dei re di Napoli: Ruggero il Normanno, Federico II
di Svevia, Carlo I d’Angiò, Alfonso I
d’Aragona, Carlo V d’Asburgo, Carlo
III di Borbone, Gioacchino Murat e
Vittorio Emanuele II di Savoia.
Nel 1922 fu deciso (con Decreto del
Ministro Anile) di trasferirvi la Biblioteca Nazionale (fino allora nel palazzo
del Museo); il trasferimento dei fondi
librari fu eseguito entro il 1925.
I bombardamenti subiti durante la Seconda guerra mondiale e le successive
occupazioni militari causarono al palazzo gravissimi danni che resero necessario un restauro ad opera della Soprintendenza ai Monumenti.
Il
Teatro di Corte
La “Gran Sala” o “Sala Regia” seicentesca adibita a salone di festa e per spettacoli con apparati mobili, fu allestita
nella forma attuale da Ferdinando Fuga
nel 1768. Assai danneggiato dall’ultima
guerra (la volta è stata ridipinta negli
anni cinquanta imitando gli affreschi
originali di Antonio Dominici e Crescenzo La Gamba) conserva le originarie partiture architettoniche del Fuga
con le pregevolissime dodici statue in
cartapesta e gesso, dello scultore Angelo Viva raffiguranti Apollo, Minerva,
Mercurio e le nove muse (Tersicore,
Erato, Polimnia, Urania, Clio, Euterpe, Talia, Melpomene, Calliope). Il Teatrino ospitò rappresentazioni di opere
buffe di Paisiello, Cimarosa e Piccinni.
Immettono alla sala seguente due delle
oltre 50 porte di legno dipinto su fondo d’oro che impreziosiscono le sale del
palazzo, opera di un ignoto ornamentista operante tra la fine del 700 e l’inizio
dell’800, decorate con eleganti motivi
fantastici, vegetali ed animali, che rinviano al gusto pompeiano.
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palazzo reale
Teatrino di Corte
Giovedì 5 maggio 2011 ore 21,00
Concerto inaugurale
Monica Leone
Michele Campanella
Duo pianistico
Le presenze da ricordare sono numerose e significative. Dall’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia a Roma all’Opera House di Sidney, dal
Coliseum di Buenos Aires a Pechino, Shangai e
Canton, dalla Settimana Musicale Senese alla
Sagra Umbra a Perugia, dal Teatro San Carlo di
Napoli, all’Orchestra della Toscana a Firenze, al
Rossini Opera Festival, ad Auckland in Nuova
Zelanda, a Melbourne e Brisbane in Australia.
Monica Leone e Michele Campanella insegnano all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli nell’ambito dei corsi organizzati dal Centro
Studi Pianistici “ Vincenzo Vitale”.
Il duo pianistico formato da Monica Leone e
Michele Campanella non ha una data di nascita ufficiale, ma è stato il naturale sviluppo della
consuetudine a suonare insieme tra insegnante e studente prima, tra partners nella musica
e nella vita poi. È frutto di una mentalità e di un
approccio al pianoforte condivisi dalle origini,
essendo entrambi cresciuti, in diversi momenti,
nella scuola di Vincenzo Vitale.
Il repertorio in continua espansione comprende
musiche a quattro mani e a due pianoforti e
spazia da Bach a Bartók. Da sottolineare il grande progetto in via di realizzazione dell’integrale
della musica di Schubert a quattro mani in cd.
Duo pianistico Leone – Campanella
Monica Leone pianoforte
Michele Campanella pianoforte
programma
ROBERT SCHUMANN (1810-1856)
Andante e variazioni op. 46
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Rondò op. 73
Franz Liszt (1811-1886)
Reminiscenze dal Don Juan
SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943)
Seconda Suite op. 17 Evento realizzato grazie al contributo
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razioni, su progetto di Gaetano Genovese. Nel
1867, in seguito all’allontanamento dei Borbone
ai quali erano legate le sorti finanziarie della famiglia, la Villa venne venduta a Don Diego Aragona Pignatelli Cortes, duca di Monteleone, il cui
nipote sposò Rosa Fichi dei duchi di Amalfi. La
coppia rinnovò completamente le decorazioni e
gli arredi, rispecchiando soprattutto il gusto di
Rosina Pignatelli che ne fece uno dei salotti più
ambìti della città. Nel corso di più di sessanta
anni vi raccolse una ricca biblioteca, una fornitissima discografia ed una preziosa collezione di
porcellane e di servizi da tavola che alla sua morte, per sua volontà, passarono allo Stato italiano.
La Villa venne nuovamente restaurata nel 1960 e
fu aperto al pubblico il Museo: al piano terreno
si è cercato di mantenere il carattere di dimora
principesca, con gli arredi e gli oggetti originari,
destinando gli ambienti più ampi, come la sala
da ballo o la veranda neoclassica, a manifestazioni
pubbliche. Il primo piano accoglie, dal 1998, le
opere d’arte più antiche e prestigiose di proprietà
del Banco di Napoli. Nel giardino è stato costruito un piccolo edificio per ospitare il Museo delle Carrozze che accoglie magnifici esemplari di
carrozze realizzate dalle fabbriche più prestigiose dell’Ottocento e provenienti dalle donazioni
D’Alessandro e Leonetti.
Villa Pignatelli
Il
Museo Diego Aragona Pignatelli, che
ha sede nella Villa Pignatelli, è uno degli
edifici storici più frequentati e più noti di
Napoli. La Villa fu progettata da Pietro Valente, architetto allievo di Niccolini, su incarico del
nobiluomo inglese Ferdinando Acton il quale
intervenne sull’edificio in modo così determinante che a lui si deve la strana incongruenza tra
porticato dorico e facciata a lesene ioniche, nel
prospetto verso la Riviera. L’edificio è immerso
nel bellissimo giardino, l’unico rimasto tra i tanti
situati un tempo in questa zona, realizzato su disegno di Guglielmo Bechi; è caratterizzato da un
semplice corpo di residenza a due piani, con un
leggero risalto frontonato, nella parte posteriore
dalla quale partono due ali più basse terminanti
come due tempietti in antis collegati da un colonnato realizzato in stile dorico di accademica
correttezza. Alla morte di Acton la Villa passò
ai Rotschild, insieme a gran parte del giardino,
che dal 1842 ne fecero la propria residenza e vi
costruirono, sul lato lungo la via Santa Maria in
Portico, una palazzina per gli uffici. All’interno
dell’edificio principale furono rinnovate le deco11
villa pignatelli
Veranda neoclassica
Giovedì 12 maggio 2011 ore 20,30
Joe Chindamo in concerto
Joe Chindamo
pianoforte
è stato protagonista all’auditorium di Venezia.
Anche in Australia è abitualmente presente in
locandina, per i principali festival, i jazz clubs e
per la Sydney Opera House.
Tra i molteplici premi ricevuti, ha vinto due volte
il riconoscimento per il MO performer jazz, due
premi per il miglior album Bell e, nel 2009, il
premio per la migliore composizione APRA jazz
dell’anno con Qualcosa verrà alla luce. Il suo
Tango delle Bermuda è attualmente il jingle
che sigla la mostra nazionale del libro ABC.
Ha registrato 18 cd da solista e ha collaborato
a registrazioni con artisti del calibro di James
Morrison, Ray Brown, i Brecker Brothers.
Joe Chindamo è considerato tra i migliori pianisti jazz del mondo. Artista dal suono e dallo
stile inequivocabili, ha eseguito concerti per i
maggiori palchi internazionali. E‘ stato ospite
all‘Umbria Jazz Festival, al Tokyo Dome e al
Lincoln Centre di New York. Ha anche collaborato con il famoso batterista americano Billy
Cobham per oltre dieci anni. Numerose le sue
registrazioni che hanno raggiunto la vetta nelle
classifiche jazz in Giappone.
Il suo pianismo formidabile lo ha reso celebre
anche fra le élites della classica. Nel 2008, Joe
è stato invitato da Michele Campanella ad esibirsi in tre concerti in Italia e, nello stesso anno,
12
programma
Improvvisazioni su temi di Giacomo Puccini
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Luigi Piovano
violoncello
direttore d’orchestra
quentia le Quattro Stagioni di Vivaldi (solista Grazia
Raimondi), e ha collaborato con solisti come Luis
Bacalov, Gemma Bertagnolli, Stefano Bollani, Michele
Campanella, Sara Mingardo, François-Joël Thiollier,
mentre si è esibito in qualità di solista lasciando la
guida dell’Orchestra a Myung-Whun Chung e Antonio
Pappano. Ha inciso numerosi cd per etichette prestigiose (Vermeer, Eloquentia, CPO). Dal 2004 è direttore artistico del Festival Internazionale di Pompei e
dal 2008 dell’Estate Musicale Frentana in Lanciano.
Nel novembre 2010 ha ricevuto a L’Aquila il Premio
Carloni “Premio Speciale Abruzzo Musica”, conferitogli per quanto da lui «realizzato negli ambiti esecutivo,
didattico, organizzativo della Musica».
Fra i suoi impegni più recenti, un concerto come
solista e direttore del Tokyo Philharmonic String Ensemble, il Concerto in do maggiore di Haydn con
l’Orchestra da Camera di Mantova, le Suites di Bach
a Messina, Trieste e in altre città, una serie di concerti sul podio dell’OCC che si è conclusa nel Palazzo del Quirinale con il concerto trasmesso in diretta
da Rai Radio Tre, una tournée in USA e un cd con
il Trio “Latitude 41”, la sua versione per violoncello
e archi della Sonata “Arpeggione” di Schubert con
l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, il Primo Concerto di Shostakovich con l’Orchestra della
Magna Grecia e concerti come direttore e solista in
Thailandia e con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
Fra i prossimi impegni, concerti in duo con Antonio Pappano a Milano e a Roma, concerti come direttore e solista con l’Orchestra Sinfonica di Bari,
una tournée in Giappone con il Concerto di Dvoràk
alla Suntory Hall di Tokyo e le Variazioni Rococò di
Ciaikovskij. Suona un Alessandro Gagliano del 1710
circa.
Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e primo violoncello
solista ospite della Tokyo Philharmonic Orchestra, si
è diplomato in violoncello a 17 anni col massimo
dei voti e la lode sotto la guida di Radu Aldulescu,
con cui in seguito si è diplomato in violoncello e
musica da camera anche al Conservatorio Europeo
di Parigi. Premiato in diversi concorsi internazionali,
è stato borsista della “International Menuhin Music
Academy” di Gstaad e membro della “Camerata
Lysy”, quindi esibendosi sotto la direzione di Yehudi
Menuhin.
Nel 1999 è stato scelto da Maurizio Pollini per il
“Progetto Pollini” al Festival di Salisburgo, ripreso
nel 2001 alla Carnegie Hall di New York, a Tokyo
nel 2002 e all’Accademia di S. Cecilia nel 2003. Dal
2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport
(USA). Ha tenuto concerti di musica da camera con
Wolfgang Sawallisch, Myung-Whun Chung, Alexander Lonquich, Dmitry Sitkovetsky, Michel Dalberto,
Katia e Marielle Labeque, Malcolm Bilson. Dal 2007
suona regolarmente in duo con Antonio Pappano.
Con la Tokyo Philharmonic dal 2007 si è esibito
come solista nel Concerto in do di Haydn e nel Concerto Doppio di Brahms sotto la direzione di Chung
e nel Concerto di Dvoràk sotto la direzione di Mikhail
Pletnev.
Dal 2002, fondata l’Orchestra da Camera della Campania (OCC), affianca a quella di solista anche l’attività
di direttore. In breve tempo ha portato l’Orchestra –
che dalla fine del 2010 ha mutato il proprio nome
in quello di “Musici Aurei” – a esibirsi in importanti rassegne e in tournée in Giappone, ha registrato
per la Naxos tre Concerti per pianoforte e orchestra
di Paisiello (solista Francesco Nicolosi) e per la Elo-
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Giovedì 19 maggio 2011 ore 20,30
Luigi Piovano
violoncello
programma
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685–1750)
Suite n. 6 in re maggiore
Suite n. 3 in do maggiore
LOUIS ANDRIESSEN (Utrecht, 1939)
La voce
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Giovedì 26 maggio ore 20,30
Marcello Nardis tenore
Bruno Canino pianoforte
Marcello Nardis tenore
Bruno Canino pianoforte
Contemporaneamente agli studi classici, ha studiato flauto traverso e composizione, diplomandosi col
massimo dei voti in pianoforte al Conservatorio di
S. Cecilia di Roma e in canto al Conservatorio San
Pietro a Majella di Napoli.
Ha debuttato come tenore nel 2003 cantando per il
Santo Padre Giovanni Paolo II in occasione della XVII
Giornata Mondiale della Gioventù svoltasi a Toronto.
L’anno successivo interpretava L’Italiana in Algeri
di Rossini cui facevano seguito Cenerentola, Petite
Messe e Stabat Mater. Ha quindi affiancato, al grande repertorio, opere rare con particolare interesse
per la riscoperta di lavori di Scuola napoletana e del
Settecento in genere, protagonista spesso di prime
esecuzioni fra le quali Eurilla e Alcindo di Vivaldi, La
prosuntuosa delusa di Sigismondo, L’uccellatrice e
Don Falcone di Jommelli, Lo matremmonio annascuso di Leo, Ifigenia in Aulide di Cherubini cimentandosi, allo stesso tempo, con il Teatro musicale
italiano del ‘900 (L’aumento e Procedura penale di
Chailly, La favola di Orfeo di Casella, Orfeo di Malipiero e Pinocchio di Valli). Seguito nello studio del
repertorio da Enza Ferrari e dal tenore Dano Raffanti,
ha approfondito la prassi esecutiva barocca con Jill
Feldman, Jennifer Smith e Christophe Rousset. Ha
cantato per le più prestigiose Istituzioni musicali, per
i maggiori Teatri e Festival internazionali. Studia il
repertorio liederistico con il tenore Peter Schreier,
svolgendo intensa attività concertistica in Italia e
all’estero. Ha inciso per RivoAlto L’Uccellatrice di
Jommelli, per Dynamic I giuochi di Agrigento di Paisiello, l’Achille in Sciro di Sarro e, per Bongiovanni,
L’uomo femmina di Galuppi. Tra gli impegni più recenti si segnala il Demofoonte di Jommelli sotto la
direzione di Riccardo Muti al Festival di Salisburgo,
all’Opéra di Parigi e al Ravenna Festival.
Allievo di Vincenzo Vitale e di Enzo Calace per il
pianoforte, e di Bruno Bettinelli per la composizione, presso i Conservatori di Napoli e di Milano,
si è distinto nei concorsi internazionali di Bolzano
(“Ferruccio Busoni”) e di Darmstadt alla fine degli
anni Cinquanta. Ha iniziato poi una lunga carriera di
concertista e camerista in tutto il mondo, durante la
quale ha collaborato con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore
Accardo, Uto Ughi e Viktoria Mullova, (con la quale vince il Premio Edison nel 1980), David Garrett,
Franco Mezzena. Ha suonato per numerosi anni in
duo pianistico con Antonio Ballista e nel Trio di Milano (con Mariana Sirbu e Rocco Filippini).
Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo (Busoni, Berio,
Stockhausen, Rihm, Kagel), collaborando anche con
giovani strumentisti. Tra le sue registrazioni più importanti: le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian
Bach, l’integrale dell’opera pianistica di Alfredo Casella e la prima integrale pianistica di Claude Debussy su cd.
È stato docente di pianoforte al Conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente
corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali di
tutto il mondo. Attualmente è docente di musica da
camera con pianoforte presso la Scuola di musica di
Fiesole e alla Escuela Reina Sofia di Madrid.
Ha esercitato inoltre l’attività di direttore artistico
presso alcuni enti (come la GOG di Genova) e, dal
1999 al 2001, è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.
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programma
Hugo Wolf (1860-1903)
Ausgewählte Lieder nach Gedichten von Mörike
Gustav Mahler (1860-1911)
Des Knaben Wunderhorn (Ausgewählte Lieder)
Rückert Lieder
Lieder eines fahrenden Geselle
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Giovedì 2 giugno ore 20,30
Kyoko Yonemoto
violino
programma
JOHANN SEBASTIAN BACH (1685–1750)
Kyoko Yonemoto violino
Suzuki presso la Toho Gakuen School of Music,
mentore di Yoshio Unno e ha dato il suo primo
recital a Tokyo nel 1998. Dal 2004 studia con
Boris Belkin al Conservatorio di Maastricht e
ai suoi corsi di perfezionamento all’Accademia
Chigiana di Siena.
Già stella nascente nel suo paese dove si esibisce regolarmente con le maggiori orchestre e
direttori, Kyoko Yonemoto suona con orchestre
internazionali anche in Austria, Belgio, Olanda, Francia, Germania, Italia, Spagna. Molto
apprezzate, inoltre, la sue collaborazioni con
Pinchas Zukerman, Myung-Whun Chung, Yuri
Bashmet, Junichi Hirokami, Eliahu Inbal, Roberto Benzi e molti altri.
Kyoko Yonemoto è considerata una delle migliori promesse di oggi. È stata la più giovane
vincitrice al Concorso Paganini edizione 1997
a Genova, dove ha anche ricevuto un premio
speciale dalla giuria, l’“Enrico Costa Memorial
Prize”. Ha inoltre vinto il Long-Thibaud di Parigi, il Regina Elisabetta di Bruxelles, il Fritz Kreisler di Vienna, ha conquistato il primo premio al
concorso nazionale in Giappone nel 2001 e al
Concorso Paganini di Mosca nel 2006.
Nata a Tokyo nel 1984, ha iniziato a studiare
violino all’età di tre anni per poi esibirsi, per
la prima volta con un’orchestra a Tokyo, all’età
di tredici anni interpretando il Concerto per
violino di Mendelssohn. Ha studiato con Akuri
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Sonata per violino solo in la minore
EUGÈNE YSAŸE (1858-1931)
Sonata per violino solo n. 3
Ballade
Sonata per violino solo n. 4
NICCOLÒ PAGANINI (1782-1840)
Capriccio n. 9, n. 18, n. 24
FRITZ KREISLER (1875-1962)
Recitativo and scherzo
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Giovedì 9 giugno ore 20,30
Ronald Farren-Price
pianoforte
programma
Ronald Farren-Price
pianoforte
La carriera internazionale di Ronald Farren-Price è iniziata con il suo riconoscimento da parte
del leggendario pianista Claudio Arrau, sotto la
cui guida il suo caratteristico stile è maturato e
con il quale ha avuto inizio l’impegnativo studio
di Beethoven.
Si è esibito sia in recital che come solista, in
importanti sale da concerto di una quarantina di Paesi. Tra le sue apparizioni più note si
ricordano quelle alla Queen Elizabeth Hall di
Londra, alla Carnegie Hall di New York, alla
Sala Ciajkovskij di Mosca, alla Filarmonica
di St. Petersburg, alla Musikhalle di Amburgo, alla Brahmsaal di Vienna, al Teatro Colon
di Buenos Aires, all’Opera di Sydney e quella
alla Melbourne Concert Hall. Inoltre tantissime
le collaborazioni, come quelle con Antal Dorati, Ferdinand Leitner, Harry Blech, Sir Charles
Groves, Anatoli Engelbrecht, Odysseas Dmitriadi, Israele Gusman, Fuat Mansurov, Pavel
Yadikh, Jamal Gokijeli, Victor Tietz, Vladimir
Vais, Vanco Cavdarski, Juan Matteucci, Hubert
Soudant, Sir Eugene Goossens, Heinze Sir Bernard, Priestman Brian, Werner Albert Andreas,
Hiroyuki Iwaki, John Hopkins, Krips Henry, Douglas Clive, Eduardo Marturet.
È professore onorario del Conservatorio di
Musica “Tianjin” ed è stato un pioniere nel
portare la sua musica in Cina e nel Sud-Est
asiatico, come in Vietnam, dove ha dato il primo concerto teletrasmesso “Vietnam in Hanoi
Opera House”. Oltre alla carriera di pianista
concertista, è Principal Fellow dell’Università
di Melbourne, dove insegna ai migliori giovani
pianisti. Lui è un ex decano della Facoltà di
Musica, anche un ex direttore della Australian
National Academy of Music. Ronald FarrenPrice è stato insignito dell’Ordine di Australia
nel 1991 per i servizi alla musica. Dall’Università di Melbourne, infine, ha ricevuto il diploma onorario DMus, sedicesimo destinatario
dell’Università in 150 anni.
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LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Sonata n. 30 in mi maggiore op. 109
Sonata n. 31 in la bemolle maggiore op. 110
Sonata n. 32 in do minore op. 111
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Giovedì 16 giugno ore 20,30
Roberto Cappello
pianoforte
programma
F. SCHUBERT (1797-1828) - F. LISZT (1811-1886)
Roberto Cappello
Winterreise
pianoforte
Una tecnica trascendentale, una raffinatissima
sensibilità artistica e spirituale, un costante
impegno culturale ed intellettuale nella scelta
del repertorio volto ad esaltarne i più alti contenuti, pongono l’arte interpretativa di Roberto
Cappello ai vertici del concertismo contemporaneo.
Dopo la vittoria del Premio Busoni (1976), ha
iniziato una grande e nobile carriera che lo
ha visto acclamato protagonista nelle sale più
prestigiose di tutto il mondo, sia nelle vesti di
solista, che con orchestra e formazioni da camera.
All’intensa e aristocratica attività concertistica, affianca con esemplare rigore ed impegno
quella didattica, che prevede numerosi masterclass, seminari e corsi di perfezionamento.
In virtù della sua riconosciuta capacità di un
giudizio sereno ed obiettivo è costantemente
invitato a presiedere le giurie di concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Giovedì 23 giugno ore 20,30
Ilya Grubert violino
Naum Grubert pianoforte
Ilya Grubert violino
Naum Grubert pianoforte
Nato a Riga, ha iniziato a studiare presso la scuola di
musica Latvia Emil Darzin. Considerato uno studente di talento eccezionale, ha debuttato in concerto
all’età di quattordici anni, proseguendo i suoi studi
con famosi insegnanti russi quali Yuri Yankelevich e
Zinaida Gilels. Si è perfezionato in seguito con il celebre violinista Leonid Kogan al Conservatorio di Mosca. Ilya Grubert ha riscosso il suo primo successo
internazionale al premio Sibelius di Helsinki nel 1975.
Successivamente ha vinto il primo premio in due prestigiosi concorsi internazionali: il Paganini di Genova
e il Ciajkovskij di Mosca nel 1978. Da quel momento
ha iniziato una brillante carriera che lo ha portato ad
esibirsi come solista con importanti orchestre, quali
la Filarmonica di Mosca, La Filarmonica di San Pietroburgo, l’Orchestra di Stato Russa, l’Orchestra della
Staatskapelle di Dresda, la Filarmonica di Amsterdam
e di Helsinki, collaborando con direttori quali Gennadi
Rozhdestvenskij, Maxim Shostakovic, Yoel Levi, Voldemar Nelsson, Mariss Jansons. Il suo primo recital è
stato salutato dalla stampa specializzata (New York Times) come un evento eccezionale: “Ilya Grubert, nella
tradizione dei grandi virtuosi, possiede una straordinaria tecnica e un suono luminoso e deciso”. I suoi
ultimi concerti includono tournée negli Stati Uniti, in
Canada, Australia e in tutta Europa. Vanta registrazioni discografiche con Harmonia Mundi, Russian
Disc, Melodia, Ondine e Dynamic. La sua discografia
include i concerti di Sibelius, Ciajkovskij, Bruch e l’integrale violinistica di Prokofiev. Nel gennaio 1996 ha
vinto il Diapason d’Or per le sue incisioni dei concerti
di Sibelius e Bruch. Ilya Grubert risiede attualmente
in Olanda, dove è docente presso il Conservatorio di
Amsterdam. Suona un violino Pietro Guarneri di Venezia del 1740, ex Wieniawski.
Naum Grubert è nato a Riga nel 1951. Ha studiato
inizialmente alla Latvia Emil Darzin School of Music, e
successivamente con Theodore Gutman a Mosca.
È risultato vincitore della Russian National Competition, della Ciajkovskij Competition, e della Montreal
Piano Competition. Ha effettuato tournée nell’Unione Sovietica e in altri paesi dell’Est Europa prima di
emigrare dalla Russia. Dal 1983 risiede in Olanda. Ha
quindi suonato con le più grandi orchestre, come la
London Symphony Orchestra, la BBC Philharmonic
Orchestra, la Concertgebouw Orchestra, la Gürzenich
Orchstra Köln, la Tonkünstler Orchestra Vienna, la Orchestre de la Suisse Romande, la Helsinki Philharmonic, la Kirov Orchestra St. Petersburg, la Netherlands
Philharmonic Orchestra, la Dutch Radio Philharmonic
Orchestra, la Rotterdam e la Residential Orchestra.
È stato ospite al Lichfield Festival, al Cadaqués Festival, al Lockenhaus Festival (con Gidon Kremer e
Tabea Zimmerman), al Gergiev Festival e al KavierFestival Ruhr. Ha suonato nelle sale più famose, come
la Concertgebouw, Golden Hall Musikverein Vienna,
Queen Elizabeth and Barbican Halls a Londra, Palao
de Musica a Barcellona. È spesso in Giappone e in
Corea, protagonista di concerti e masterclasses.
Naum Grubert ha suonato con direttori d’orchestra di
fama internazionale, ha inciso numerosi cd e, attualmente, è docente di pianoforte al Royal Conservatory,
al The Hague e Amsterdam Conservatory. I suoi studenti sono risultati vincitori di concorsi nazionali ed
internazionali.
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programma
JOHANNES BRAHMS (1833-1897)
Sonata in sol maggiore op. 78
Sonata in la maggiore op. 100
Sonata in re minore op. 108
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Giovedì 30 giugno ore 20,30
Alvaro Siviero pianoforte
Alvaro Siviero pianoforte
Alvaro Siviero ha amato il pianoforte fin dalla
sua infanzia. All’età di sette anni aveva già iniziato le sue performance pubbliche ricevendo,
a nove, il suo primo premio: il Medalha de Ouro
dal Governo dello Stato di San Paolo per giovani talenti. Si è quindi specializzato a Vienna, in
Germania, Portogallo, Italia, Francia e Svizzera.
Musicista che partecipa attivamente sullo scenario musicale brasiliano sia come solista sia
come musicista da camera, Siviero si esibisce
con un gran numero di orchestre nazionali e
internazionali come la London Festival Orchestra, i Salzburg Chamber Soloists, I Musici di
Montreal, i Virtuosi d’Europa, La City of Prague
Philharmonic Orchestra, la Budapest Chamber
Orchestra, in tour in Brasile, Cile, Argentina,
Uruguay, Inghilterra, Perù, Stati Uniti.
Nel 2006, è stato in assoluto il primo pianista
brasiliano a partecipare al masterclass dedicato
a Beethoven presso la Casa Orfeo - Fondazione Wilhelm Kempff, a Positano, fondata dallo
stesso Kempff. È inoltre direttore artistico di
importanti stagioni concertistiche in Brasile,
quali la Convenzione Embratel Center, il Teatro
Palacio Avenida - HSBC e la stagione internazionale di concerti presso il Teatro S. Bento
di San Paolo. Nel 2008, è stato il musicista
invitato ad esibirsi durante i festeggiamenti
per l’anniversario della capitale brasiliana. Nel
novembre 2009, presso la Cappella Sistina,
ha rappresentato il Brasile nell’incontro fra
artisti di livello mondiale, unico brasiliano selezionato dal Consiglio Pontificiso della cultura.
Alvaro Siviero è laureato in Educazione Multiculturale presso il Lesley College di Cambridge
e in Fisica presso la Universidade di San Paolo.
programma
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Le quattro ballate
HEITOR VILLA-LOBOS (1857-1959)
Homenagem a Chopin
SERGEJ RACHMANINOV (1873-1943)
Variazioni su temi di Chopin
Evento realizzato grazie al contributo
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Villa pignatelli
Cortile
Giovedì 5 luglio ore 20,30
Ensemble Wienberlin
Mozarteum di Salisburgo e dal 2004 all’Università di
Vienna; Stephan Dohr, primo corno dei Berliner, ha
suonato con Barenboim, Rattle, Abbado, Norrington,
Metzmacher, Harding. Ha tenuto masterclass al Conservatorio di Parigi e alla Chigiana di Siena.
L’Ensemble WienBerlin si è costituito nel 1983 come
quintetto di fiati dalle straordinarie qualità. Cinque
solisti, prime parti delle Orchestre Filarmoniche di
Vienna e Berlino, decisero di mettersi al servizio
della musica da camera ancorandola ad un solido
fondamento. I componenti si incontrarono per la prima volta a Bad Horzburg e subito sbocciò tra loro
un’immediata coesione. Il fagottista Milan Turkovic,
responsabile del gruppo fino al 2009, ha dato forte impulso alla vita artistica della compagine che, in
breve tempo, ha saputo raggiungere una propria cifra artistica. Nel corso degli anni, molti solisti si sono
affiancati al quintetto, ma anche artisti del mondo
cinematografico, Catherine Deneuve ad esempio,
ha realizzato con loro per la DGG, le Chansons de
Bilitis di Debussy. Venti i cd pubblicati da Sony Classic e da DGG, oltre a un dvd con il pianista James
Levine. L’Ensemble WienBerlin suona regolarmente
con il pianista Maurizio Pollini in tutto il mondo e ha
preso parte al progetto Pollini dedicato a Mozart, realizzato a Vienna nel 2006. Nel 2008 il compositore
Brett Dean ha composto un sestetto con pianoforte
in occasione dei loro 25 anni di attività, eseguito con
il pianista Lars Vogt. Gli attuali membri sono: Wolfgang Schulz, primo flauto della Filarmonica di Vienna, solista di fama internazionale che ha collaborato
con Abbado, Karajan, Maazel, Vegh, Ozawa e come
partner dei quartetti Alban Berg e Hagen; Hansjörgen
Schellenberger, primo oboe dei Berliner fino al 2001,
fondatore e direttore dell’Haydn Ensemble Berlin, ha
suonato con i direttori Giulini, Muti, Karajan; Norbert
Täutl, primo clarinetto della Filarmonica di Vienna, solista del Vienna Chamber Ensemble e dell’Ottetto di
Vienna; Richard Galler, primo fagotto della Filarmonica di Vienna, svolge attività solistica e da camera in
tutto il mondo, ha collaborato con i direttori Frühbeck
de Burgos, Prêtre, Sawallisch, Hager, è professore al
michele campanella
pianoforte
Considerato uno dei maggiori virtuosi e interpreti lisztiani, Michele Campanella si è formato alla scuola
pianistica napoletana di Vincenzo Vitale, conseguendo poi il Grand Prix du Disque, conferito dalla Società
“Ferenc Liszt” di Budapest nel 1976, 1977 e 1998.
Ha suonato con le principali orchestre europee e
statunitensi, con direttori quali Abbado, Gelmetti,
Inbal, Mehta, Muti, Prêtre, Sawallisch, Thielemann.
E’ frequentemente invitato in paesi quali Australia,
Russia, Gran Bretagna, Cina, Argentina ed è stato
ospite dei festival internazionali di Lucerna, Vienna, Praga, Berlino e Pesaro (Rossini Opera Festival).
Negli anni ’90 è stato al fianco di Salvatore Accardo
e Rocco Filippini, quali partner ideali per affrontare
i capolavori della musica da camera. Spiccano tra
gli ultimi importanti traguardi l’esecuzione di tutti i
concerti di Beethoven e Mozart, e l’integrale della
musica per pianoforte di Brahms. Ha registrato una
trentina di dischi che rappresentano solo una piccola parte del suo vastissimo repertorio, circa seicento
titoli. Titolare della cattedra di Pianoforte all’Accademia Chigiana di Siena per 25 anni, dirige il Maggio
della Musica a Napoli. In qualità di Presidente della
Società Liszt, chapter dell’American Liszt Society, in
collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa
Cecilia in Roma, ha ideato e conduce le Maratone
Liszt. E’ stato insignito dei prestigiosi riconoscimenti
della “Fondazione Premio Napoli” e della “Fondazione Guido e Roberto Cortese”. E’ membro delle Accademia di Santa Cecilia, dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Accademia Cherubini di Firenze.
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Ensemble a fiati Wienberlin
Michele Campanella pianoforte
programma
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Quintetto KV 452
per pianoforte, oboe, clarinetto, corno e fagotto
GYÖRGY SÁNDOR LIGETI (1923-2006)
6 Bagatelle per quintetto a fiati
ANTONÍN REICHA (1770-1836)
Quintetto a fiati op. 88, n. 2
FRANCIS POULENC (1899–1963)
Sestetto per pianoforte e quintetto a fiati
Evento realizzato grazie al contributo
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Villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Domenica 18 settembre ore 11,00
Veronika Reznikovskaya
pianoforte
Veronika Reznikovskaya
pianoforte
orchestra, in Russia, Germania ed ha partecipato a numerosi festival internazionali tra cui
lo Schleswig-Holstein Musikfestival, il “Rossini
in Wildbad”, il Ferenc Liszt-Festival, “Il Brasile
500 ° anniversario del Festival”, il Ravinia Music Festival di Chicago. Ha lavorato con direttori d’orchestra e orchestre di prestigio, tra cui
Claudio Scimone e “I Solisti Veneti”, l’Orchestra
Filarmonica di San Pietroburgo, Saulius Sondeckis e l’Orchestra da Camera della Lituania,
Peter Maag, Dmitrij Kitajenko, Paul Goodwin.
Celebri musicisti, pianisti e cantanti, hanno
espresso ottimi pareri sulla sua sensibilità artistica e sulla sua capacità di esecuzione. Tra
questi: Alfred Brendel, Christoph Eschenbach,
John Lill, Christa Ludwig, Franco Corelli, Joan
Sutherland.
Veronika Reznikovskaya, è considerata una delle
pianiste e cantanti d’opera più dotate della sua
generazione. Figlia di due musicisti ben noti a
San Pietroburgo, ha fatto il suo debutto all’età
di dodici anni alla Grande Sala della Philharmonic Society di San Pietroburgo. Si è laureata al
Conservatorio di San Pietroburgo con distinzione, in due specialità, pianoforte e canto. Ancora studentessa, ha iniziato a vincere prestigiosi
concorsi internazionali in entrambi i campi:
concorsi di canto “Maria Callas Grand Prix”
(Atene), “Giuseppe Di Stefano” e Vercelli (Italia); e al pianoforte in Sud Africa, Italia, Francia.
Ha rapidamente guadagnato il riconoscimento
internazionale e si è esibita in tournée in 15
paesi del mondo tra cui USA, Giappone, Brasile
e tutta l’Europa. Ha inciso 6 cd da solista e con
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programma
WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756-1791)
Sonata KV 457 in do minore
Sonata KV 545 in do maggiore
Sonata KV 332 in fa maggiore
F. LISZT (1811-1886) - F. BUSONI (1866-1924)
Fantasia su temi dalle Nozze di Figaro di Mozart
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villa pignatelli
Veranda Neoclassica
Domenica 2 ottobre ore 11,00
Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino
Sergio Lamberto maestro concertatore
programma
Gli Archi dell’Orchestra Filarmonica Di Torino
degli Archi dell’Orchestra Filarmonica di Torino
sono sostenute dalla Fondazione CRT e dalla
Fondazione “Giovanni Goria”. Nel 2010, guidati da Sergio Lamberto, gli Archi dell’Orchestra
Filarmonica di Torino hanno suonato, oltre che
a Torino, in numerosi centri italiani, tra i quali
Napoli, Venezia, Trieste, L’Aquila, Ferrara, Bari,
Bergamo, Campobasso, La Spezia, Pescara, Pinerolo, Salò, Viterbo, Monforte d’Alba, Venaria
Reale, Sulmona, Savona, Messina e in Svizzera
per un totale di 44 concerti insieme a solisti
come Anna Kravtchenko, Giampaolo Pretto, Chloë Hanslip, Leticia Moreno, Liza Ferschtman,
Mihaela Martin, David Geringas, Isabelle van
Keulen, Robert Cohen, Filipp Kopachevsky, Filippo Gamba, Emanuele Arciuli, Enrico Bronzi.
Frutto del lavoro appassionato e costante di
Sergio Lamberto, primo violino dell’OFT e animatore indiscusso della formazione, Gli Archi
dell’Orchestra Filarmonica di Torino hanno
ormai raggiunto una meritata autonomia. Senza venir meno al loro ruolo di cuore pulsante
dell’intera orchestra, quando si esibiscono in
modo indipendente riflettono al meglio lo spirito, il calore e l’intelligenza musicale del loro
fondatore. I solisti con i quali hanno collaborato, il pubblico e la critica riconoscono nelle
loro esecuzioni la fondamentale attenzione al
dettaglio, ma anche l’allegria e la partecipazione emotiva che caratterizza ogni concerto,
segno tangibile del piacere che ogni membro
del gruppo prova nel fare musica. Le esibizioni
SIR EDWARD ELGAR (1857–1934)
Serenata per archi op. 20
EDVARD GRIEG (1843-1907)
Holberg Suite
PËTR IL’IČ ČAJKOVSKIJ (1840-1893)
Serenata per archi op. 48
Evento realizzato grazie al contributo
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maggio dei monumenti – maggio della musica
ringrazia