Domenica
28
maggio
2017
secondo appuntamento della IV
edizione del Festival Ullmann
alle ore 18.00 presso la
Sinagoga di Trieste
Secondo appuntamento per la IV edizione del Festival Viktor Ullmann –
rassegna dedicata, unica in Europa,
alla musica concentrazionaria, degenerata e dell’esilio – che, dopo un
prologo al Kulturni Dom di Gorizia (in un appuntamento organizzato
in collaborazione con l’ERT (Ente Regionale Teatrale del
Friuli Venezia Giulia) prosegue domenica 28 maggio 2017 alle ore
18.00 spostandosi alla Sinagoga di Trieste (via San Francesco, 19) con un
concerto, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Trieste, dedicato
alla musica liturgica ebraica con l’esecuzione – in prima assoluta per
l’Italia – del Servizio Sacro per Coro, Orchestra, Baritono solista e
Narratore, servizio del sabato mattina e preghiere del venerdì sera di
Darius Milhaud.
Saranno di scena l’Orchestra Giovanile San Giusto e il Coro Nuovo Accordo
con la partecipazione del Gruppo Vocale Femminile Polivoice (Baritono:
Eugenio Leggiadri, Narratore: Nathan Neumann, Maestro del Coro: Andrea
Mistaro). Direttore: Davide Casali
Il Servizio Sacro è un brano di musica religiosa scritta da Darius
Milhaud nel 1947 e commissionato dalla Congregazione Emanu-El, una
sinagoga di San Francisco. La cantata è in ebraico e il testo del
narratore è stato tradotto in italiano. Il brano fu eseguito per la prima
volta il 18 maggio del 1949, sotto la direzione dello stesso compositore,
dall’Università della California, il Berkeley coro e la San Francisco
Sinphony.
Darius Milhaud (1892 – 1974), dopo avere studiato musica a Parigi, si
trasferì per due anni in Brasile come segretario dell’ambasciatore Paul
Claudel a Rio de Janeiro. Rientrato nella capitale francese, conobbe
Claude Debussy, Erik Satie e Jean Cocteau ed entrò a far parte del Gruppo
dei Sei (con Honegger, Auric, Tailleferre, Durey e Poulenc). La sua
produzione creativa, intensa dal 1920 in poi, andò progressivamente
affrancandosi dalla poetica del “gruppo”, accogliendo in una sintesi del
tutto inedita diverse suggestioni musicali, da quelle del folklore
sudamericano, che il musicista aveva avuto modo di studiare, a quelle del
jazz, dalla musica politonale al neoclassicismo.
Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Milhaud, di religione
ebraica, dovette fuggire dalla Germania nazista e si trasferì negli Stati
Uniti, dove rimase fino al 1947. Nel 1956 fu nominato presidente
dell’Académie du Disque Français. La sua vastissima produzione comprende
anche venti opere teatrali.
Organizzato dall’Associazione Musica Libera di Trieste, il Festival
Ullmann
è
l’unico
concentrazionaria
festival
(così
in
Europa
dedicato
definita
perché
composta
alla
nei
musica
campi
di
concentramento e nei ghetti), alla musica degenerata (la musica proibita
nella Germania nazista e nell’Italia fascista perché ritenuta decadente e
dannosa) e alla musica d’esilio. L’intento del festival è riscoprire
quelle pagine musicali per far rivivere il genio creativo dei loro
compositori e riflettere sulla Shoah da un diverso punto di osservazione.
Andrea Forliano