SOMBART (1863-1941) Egli ricerca consapevolmente la creazione di una disciplina quale la sociologia economica che contribuisca a spiegare scientificamente fenomeni economici in un quadro storico. Interrogativo di ricerca: Quali sono i fenomeni economici che conducono alla nascita del capitalismo moderno e sono comuni a tutti i popoli? Necessità di distinguere il funzionamento dell’economia capitalista da altre economie. Bisogna trovare i mezzi (analitici) adeguati per la comprensione di tali nessi. Per Sombart l’economia si può definire come l’attività umana volta alla ricerca dei mezzi di sussistenza per soddisfare i propri bisogni. Tali bisogni variano in funzione del tempo e dello spazio. Le forme in cui il soddisfacimento dei bisogni avviene varia moltissimo tra i diversi contesti sociali e le diverse epoche storiche. La definizione di Sombart è più sociologica di quella degli economisti neoclassici che guardano solo al modo di allocazione delle risorse e utilità e non tengono in considerazione spazio-tempo. 1 Per definire l’economia necessario guardare a tre aspetti: 1) Mentalità economica: insieme dei valori e delle norme che orientano il comportamento degli individui che partecipano all’attività economica 2) Organizzazione economica che si riferisce al complesso di norme formali e informali che regolano l’esercizio delle attività economiche in una data società. 3) Tecnica per produrre beni e servizi. Nel loro insieme questi tre elementi consentono di identificare un sistema economico o una particolare forma di economia. Il concetto di sistema economico getta un ponte tra economia e società, permette di valutare in che modo la società influenza storicamente l’organizzazione economica attraverso le motivazioni dei soggetti, le istituzioni regolative, quelle che riguardano la produzione e l’uso delle tecnologie. 2 Spirito economico Precapitalismo Capitalismo orientamento volto alla copertura del bisogno. Produzione orientata al consumo. orientamento volto all’acquisività (mercato). Produzione orientata al guadagno al profitto. Spirito tradizionalistico: obbedienza Spirito razionalistico: ricerca passiva a regole, tradizioni tramandate sistematica dei mezzi più adatti allo scopo ed è quindi più disposto all’innovazione. Spirito solidaristico Spirito individualistico 3 2. Organizzazione economica Altro da capitalismo moderno Capitalismo Economia vincolata a norme e leggi che ne regolano il funzionamento, per esempio l’ordinamento corporativo delle società medioevali Libertà economica giuridicamente riconosciuta Proprietà pubblica mezzi di produzione Proprietà privata dei mezzi di produzione Orientamento della produzione al consumo Orientamento della produzione allo scambio Piccole imprese di carattere familiare Grandi imprese 3. Tecnica Basata su orientamenti empirici e procedure scientifiche. 4 Definizione di sistema capitalistico = caratterizzato da mentalità acquisitiva, razionalistica e individualistica che si esercita nell’ambito di un’organizzazione economica libera basata sulla proprietà dei mezzi di produzione e su aziende che producono beni per il mercato utilizzando il lavoro salariato. Per ogni sistema si possono individuare tre fasi: albori, maturità tramonto. Primo capitalismo si conclude alla fine del 700, Capitalismo maturo tutto XIX secolo fino alla I Guerra Mondiale 5 Come si passa da un sistema economico a un altro, in particolare al primo capitalismo? Sombart vuole spiegare il processo di mutamento a partire dalle motivazioni specifiche dei soggetti e dalle conseguenze delle loro azioni (individualismo metodologico). Egli non si riferisce al mutamento economico in generale, ma alla nascita del primo capitalismo e alla sua evoluzione verso il capitalismo maturo. Le forze motrici dello sviluppo vanno cercate in quei soggetti che si fanno portatori di una nuova mentalità economica e introducono cambiamenti nel modo in cui vengono combinati i fattori produttivi. Forze motrici del cambiamento: imprenditori portatori di una nuova mentalità economica, il loro agire è influenzato dalle istituzioni, per esempio dalla religione, dagli ordinamenti giuridici… Ma come si forma questa nuova mentalità imprenditoriale? Per Sombart la mentalità capitalistica risulta da due fattori: 1) spirito imprenditoriale e 2) spirito borghese. Spirito imprenditoriale = aspirazione al potere, volontà di affermazione e riconoscimento sociale. Le sue origini sono legate alla storia religiosa dell’Occidente e alla progressiva laicizzazione, al carattere terreno e mondano in cui si esprime sempre di più l’agire individuale. Questo deve combinarsi con il razionalismo, cioè con un orientamento volto all’ordinata amministrazione del capitale. Questi tratti di razionalizzazione-laicizzazione sono prima visibile in campo politico con la costruzione dello stato moderno, poi nella scienza e solo dopo in economia e si identificano con la ricerca del guadagno che si esercita in modo sistematico nell’organizzazione dell’attività 6 produttiva. Imprenditorialità borghese. Individuare quali gruppi hanno contribuito maggiormente all’imprenditorialità. Tre gruppi sociali: eretici; stranieri, ebrei. Ad essi è concesso lo status di semicittadini, non è concesso cioè l’accesso a cariche pubbliche o altri riconoscimenti professionali. Gli eretici spesso emigrano e diventano stranieri (categoria sociale autonoma) Perché le condizioni di vita di questi gruppi favoriscono il loro comportamento imprenditoriale? Isolamento, rottura con la tradizione. Esclusione dalla cittadinanza e per essere esclusi occorre che lo stato esista. Gli imprenditori sono quelli che fanno scattare la scintilla. Ma non solo elementi culturali. Elementi istituzionali: •Stato moderno= efficienza militare, orientamento mercantilista (acquisizione di metalli preziosi, politiche economiche), politiche coloniali e di conquista che aumentano le disponibilità di materie prime. •Nuova tecnica razionale sostenuta dallo stato nazione. Una volta che l’imprenditorialità borghese ha fatto scoccare la scintilla si determina un vasto processo di dissolvimento degli antichi ordinamenti politici, dissoluzione delle forma tradizionali di economia agricola, del lavoro a domicilio nella campagne. Si determina un processo di proletarizzazione che libera la forza lavoro necessaria per l’economia di mercato. 7 Il capitalismo maturo La fase del capitalismo maturo è caratterizzata soprattutto da estensione della razionalità. Per quel che riguarda lo spirito del capitalismo: Crescita di intensità e la sua estensione a gruppi sociali più ampi. Mentalità imprenditoriale caratterizzata da secolarizzazione dello spirito capitalistico, le motivazioni religiose lasciano il posto al credo laico. Specializzazione della funzione imprenditoriale che consente di delegare ad altri dipendenti altre funzioni e tenere quelle di direzione strategica. Queste ultime variano in relazione al settore di attività. Nell’industria meccanica prevale l’imprenditore tecnico, in quella della produzione di merci al consumo l’imprenditore commerciale, culmine del processo di deconcretizzazione il finanziere. Si deconcretizza l’attività imprenditoriale. Mentre per la nascita dello spirito imprenditoriale e borghese sono state importanti soprattutto le componenti normative (religione, marginalità sociale), nella nuova situazione sono le componenti cognitive (la conoscenza) ad avere maggior peso. Democratizzazione dell’imprenditorialità, è più facile accedere al ruolo di imprenditori per tutti i gruppi sociali, ciò che importa è disporre delle conoscenze tecniche adeguate. Le istituzioni creditizie hanno un ruolo importante nel diffondere imprenditorialità perché finanziano chi ha buone idee. Altri fattori che aumentano e trasformano l’attività imprenditoriale = maggiore concorrenza (che spinge sempre al miglioramento); rafforzamento operaio e aumento del salario operaio (spinge 8 a innovare tecniche di produzione e quindi a migliorare); evoluzione della tecnica. Organizzazione del lavoro nella fase matura del capitalismo 1) Libertà di movimento dell’impresa, separazione tra diritto pubblico e privato, sistema monetario razionale. 2) Lavoro: organizzazione del lavoro parcellizzato in modo che tutti sappiano fare le mansioni indicate (si attenua cosi la discrezionalità e autonomia degli operai specializzati). 3) Razionalizzazione estesa all’azienda: spersonalizzazione dell’impresa sempre meno legata alla figura dell’imprenditore. Tendenza ad organizzarsi sempre più come una burocrazia. 4) Condensazione aziendale, integrazione verticale. 5) Uniformazione dei bisogni e quindi produzione di beni standardizzati (moda). 9 Il rafforzamento dell’imprenditorialità capitalistica spinge verso una maggiore razionalizzazione dei meccanismi regolativi. Gli ambiti in cui è maggiormente visibile e rilevante il processo di razionalizzazione sono: 1) Ordinamento giuridico e intervento dello Stato: libertà di movimento dell’impresa viene riconosciuta con la distinzione tra diritto pubblico e privato, giurisdizione sui contratti (diritto commerciale), sistema monetario razionale. 2) lavoro: andare in città è anche sentire il richiamo dell’attrazione per la libertà individuale e per lo stile di vita urbano. Urbanizzazione assicura forza lavoro disponibile per nuove attività imprenditoriali. Introduzione del cottimo. Decomposizione del lavoro. razionalizzazione dell’organizzazione del lavoro. 3) azienda: spersonalizzazione dell’azienda, tende ad organizzarsi come una burocrazia (viene meno lo spirito imprenditoriali). Aumentare la prevedibilità e pianificazione dei comportamenti. Aumentare la condensazione aziendale : la grande azienda integrata verticalmente 4) consumo: i consumi devono essere influenzati dalle imprese : tendenza all’uniformazione dei bisogni. Azione consapevole delle imprese che si esercita anche attraverso la moda 10 Il Futuro del capitalismo Parte dal lavoro di Marx, ma lo corregge in alcuni punti importanti: Non vi è una caduta tendenziale del saggio di profitto: infatti la produttività aumenta (tecnologia). La disoccupazione quindi non è destinata a crescere strutturalmente fino al collasso. Economie di piano- maggiore intervento dello stato, maggior peso del settore cooperativo e forme più estesa di regolazione politica dell’economia; capitalismo stabilizzato e regolato. Processo prevalente è quello della razionalizzazione e della burocratizzazione (come per Weber). Nell’impresa moderna dove tutto è regolato e basato sul calcolo razionale vi è sempre meno spazio per il rischio, la volontà di potere dell’imprenditore. Tendenza graduale alla decadenza della mentalità imprenditoriale. 11