Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari – Cliniche San Pietro Spazio libero per slogan aziendale 1 Vademecum del dipendente E’ con grande piacere che Le rivolgo il mio personale benvenuto nella Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari. Ora Lei fa parte integrante di questa amministrazione, una realtà assistenziale di primo piano nel panorama sanitario regionale. Lavorerà in una Azienda giovane, dove tanto è ancora da costruire,ma che può contare su solide basi, ereditate dalle due componenti da cui questa realtà trae origine. Lo scopo di questa breve guida è quello di fornirLe un supporto per comprendere meglio come è strutturata l’Azienda, troverà quindi informazioni e consigli che potranno esserLe d’aiuto per muovere i primi passi in questa sua nuova dimensione professionale. Le ricordo che potrà trovare ulteriori approfondimenti sul sito internet www.aousassari.it e la esorto a rivolgersi al Suo responsabile se dovesse avere altri dubbi o necessità di ulteriori informazioni. Con l’auspicio che la Sua esperienza lavorativa all’interno della Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari possa essere positiva e ricca di soddisfazioni, colgo l’occasione per augurarLe un buon lavoro. Il Direttore Generale Dott. Alessandro Carlo Cattani 2 Vademecum del dipendente Sommario Pagina L’Azienda 04 Doveri del dipendente 08 Percorso del neoassunto 09 Sito Internet e Portale del dipendente 10 Assenze 11 Ferie e lavoro straordinario 12 Malattia 13 Infortuni 14 Aspettativa 15 Maternità 16 Busta paga 17 Divisa e Buoni pasto 20 Sindacato 21 Formazione e aggiornamento 23 Programma ECM ( Educazione Continua in Medicina ) 24 150 ore – Diritto allo studio 25 Incarichi extra-ufficio e prestazioni occasionali 27 Lo sportello del benessere lavorativo 29 Salute e sicurezza in Azienda 31 Regole e comportamenti per la sicurezza 32 Buone Abitudini per un consumo responsabile 37 Modulistica aziendale 38 Numeri utili 39 3 Vademecum del dipendente L’Azienda L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari ha la propria sede legale e amministrativa nel Comune di Sassari in via Michele Coppino 26 mentre le strutture medico/ospedaliere sono ubicate nell’area sanitaria di Viale San Pietro. E’ stata istituita il 27 Aprile del 2007 con delibera della Giunta Regionale n.17/2, ai sensi degli articoli 1 e 18 della Legge Regionale n.10 del 28 luglio 2006. Il percorso che ha portato all’istituzione dell’ Azienda è iniziato il 16 settembre del 2004 con la stipula del Protocollo d’Intesa tra la Regione Sardegna e le Università di Sassari e Cagliari, approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 38/5. L’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari è quindi l’ Azienda di riferimento per le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle funzioni istituzionali di didattica e di ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Sassari. Lavorano nell’Azienda circa 1400 dipendenti tra dirigenti medici, dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali, personale del comparto sanitario, tecnico e amministrativo. Nel complesso, sono in formazione presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia e presso la Azienda Ospedaliero Universitaria n. 778 studenti delle Lauree Magistrali a ciclo unico e n. 1045 studenti delle Professioni Sanitarie, per un totale complessivo di n. 1823 studenti cui sono da sommare 111 specializzandi. Le strutture sanitarie sono dotate di 468 Posti Letto Ordinari; nel solo anno 2012 sono stati registrati 14.726 ricoveri ordinari e 6.013 ricoveri in day hospital. 4 Vademecum del dipendente Valori e Obiettivi L’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, nell’ambito delle sue competenze, persegue: la diagnosi e la cura delle malattie; la riabilitazione degli stati di invalidità; la formazione permanente di medici, infermieri e tecnici, nonché l’aggiornamento scientifico e culturale del personale dell’Azienda. la promozione e la salvaguardia della salute e dell’igiene dell’ambiente di lavoro; Gli impegni, condivisi e sostenuti dal personale tutto, sono ispirati ai principi di: Eguaglianza: intesa come divieto di ogni ingiustificata discriminazione per motivi di sesso, razza, lingua, religione ed opinioni politiche. Le regole riguardanti i rapporti tra utenti e servizi pubblici e l'accesso agli stessi devono essere uguali per tutti. Imparzialità: i soggetti erogatori hanno l’obbligo di ispirare i propri comportamenti, nei confronti degli utenti, a criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità. Partecipazione: quale diritto di tutela circa la corretta erogazione del servizio, diritto di accesso alle informazioni, diritto a proporre osservazioni, suggerimenti, memorie, documenti, diritto ad esprimere la valutazione del servizio ricevuto. Diritto di scelta: ove garantito dalla legislazione vigente, l’utente ha diritto di scegliere tra i soggetti che erogano il servizio. Il diritto di scelta riguarda in particolare i servizi distribuiti sul territorio. Continuità: l’erogazione dei servizi pubblici deve essere continua, regolare e senza interruzioni. Nei casi di funzionamento irregolare o di interruzione del servizio i soggetti erogatori devono adottare misure volte ad arrecare agli utenti il minor disagio possibile.Efficienza ed efficacia: circa la soddisfazione dei bisogni con il miglior utilizzo delle risorse. 5 Vademecum del dipendente Planimetria generale 6 Vademecum del dipendente Direttore Generale Il Direttore Generale è il rappresentante legale dell’Azienda i cui compiti e funzioni sono disciplinati dalla legge regionale n. 10 del 2006 “Tutela della salute e riordino del Servizio Sanitario della Regione Sardegna” e dal D. lgs. n. 502 del 1992. Il Direttore Generale è responsabile della gestione complessiva dell’azienda sanitaria, nomina i responsabili delle strutture operative secondo i criteri e le modalità stabiliti dalla normativa nazionale. E’ coadiuvato nell’esercizio delle proprie funzioni dal Direttore Amministrativo e dal Direttore Sanitario, si avvale inoltre di uffici di staff composti da personale con qualifiche e dotazione organica adeguata alle funzioni assegnate. Il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari è: Dottor Alessandro Carlo Cattani È stato nominato con Decreto del Presidente della Regione n.43 del 7/4/2011, emesso d’intesa con il Rettore dell’Università degli Studi di Sassari. Via Michele Coppino, 26 – 07100 Sassari Telefono: +39 079-2830626 +39 079-2830630 Fax: +39 079-2830637 Email: [email protected] Direttore Amministrativo Il Direttore Amministrativo è nominato dal Direttore Generale, secondo i criteri fissati dalla Legge regionale n. 10 del 2006 e dal D. lgs. n. 502 del 1992. Ha il compito di partecipare alla direzione strategica dell’Azienda e ai relativi processi di programmazione e controllo. Formula le proposte dei programmi e dei progetti in campo amministrativo, tecnico ed economico ed esprime il proprio parere sulle deliberazioni del Direttore Generale. Il Direttore Amministrativo dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari, nominato con Delibera del Direttore Generale n.291 del 20/6/2011, è: Dottor Lorenzo Pietro Moretti Via Michele Coppino, 26 – 07100 Sassari Telefono: +39 079-2830626 +39 079-2830630 Fax: +39 079-2830637 Email: [email protected] Direttore Sanitario Il Direttore Sanitario è nominato dal Direttore Generale, secondo i criteri fissati dalla Legge regionale n. 10 del 2006 e dal D. lgs. n. 502 del 1992. Ha il compito di partecipare alla direzione strategica dell’Azienda in particolare in materia tecnicoorganizzativa ed igienico-sanitaria. Formula proposte in ambito sanitario ed esprime pareri sulle Deliberazioni del Direttore Generale. Il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Sassari,nominato con delibera del Direttore Generale n.258 del 27/3/2013, è: Dottor Mario Manca Via Michele Coppino, 26 – 07100 Sassari Telefono: +39 079-2830626 +39 079-2830630 Fax: +39 079-2830637 Email: [email protected] 7 Vademecum del dipendente Doveri del dipendente I dipendenti sono tenuti ad osservare gli obblighi comportamentali sanciti da: Codice disciplinare del Personale Dirigenza Medica CCNL 6.5.2010 (Sequenza Contrattuale dell’Art. 28 CCNL Personale Dirigenza Medica 17.10.2008) Codice disciplinare del personale Dirigenza Sanitaria, Professionale, Tecnica ed Amministrativa CCNL 6.5.2010 (Sequenza Contrattuale dell’Art. 29 CCNL Personale Dirigenza SPTA 17.10.2008) Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni D. P. R. 16 aprile 2013, n. 62 - Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 In caso di inosservanza dei doveri sanciti nei codici di riferimento i dipendenti potranno essere sottoposti a procedimenti disciplinari. Gli stessi sono regolati dai Regolamenti che seguono. Regolamento dei procedimenti disciplinari e costituzione Ufficio Procedimenti Disciplinari Regolamento dei procedimenti disciplinari nei confronti del personale del comparto Regolamento per i procedimenti disciplinari della Dirigenza Regolamento per i procedimenti disciplinari della Dirigenza, approvato con Delibera n. 47 del 16.2.2011. Codici disciplinari e regolamenti dei procedimenti disciplinari possono essere consultati sul sito internet www.aousassari.it nella sezione ALBO PRETORIO, alla voce ATTI. 8 Vademecum del dipendente Percorso del neoassunto Le procedure relative alla assunzione vengono svolte dal Servizio Risorse Umane. Al momento della firma del contratto vengono richiesti: carta di identità codice fiscale codice IBAN eventuale richiesta per assegni familiari copia dell'ultimo cedolino stipendiale ( per le assunzioni in ruolo effettuate tramite trasferimento ) Completate le procedure di assunzione l’addetto del Servizio Risorse Umane indicherà al neo assunto l’U.O. di assegnazione e consegnerà il badge per la timbratura. Alla firma del contratto il neo assunto dovrà: o recarsi alla visita medica del Medico Competente ( via Matteotti 58-60 Tel. 079-228000 ) o contattare il Servizio di Prevenzione e Protezione ( Tel. 079-228351 – 079-228005 ) 9 Vademecum del dipendente Sito internet e Portale del dipendente L’Azienda è dotata di un sito internet – www.aousassari.it – dove chiunque può leggere le ultime notizie, può consultare l’Albo Pretorio e trovare recapiti e informazioni utili. Esiste anche “Il Portale del dipendente”, una piattaforma di informazione destinata a tutti coloro che lavorano per l’Azienda. E’ sufficiente collegarsi all’indirizzo http://dipendente.sisar.asl da un qualsiasi personal computer all’interno delle strutture aziendali per prendere visione delle proprie timbrature, scaricare buste paga e CUD e verificare le proprie competenze in termini di giorni di ferie, malattia o eventuali altri permessi. Le credenziali di accesso per il Portale del Dipendente vengono rilasciate dal Servizio Rilevazione Presenze – per info: 079229043, 079229047, 079229059, fax 079229037 Le credenziali per accedere alla rete internet – nelle sole strutture dell’area ospedaliera di Viale San Pietro – devono essere richieste al Centro Elaborazione Dati dell’Università degli studi di Sassari scaricando l’apposito modulo dal sito : http://ced.uniss.it/index.php Le credenziali di accesso ai Sistemi informatici Aziendali (e-mail, procedura atti, protocollo…) devono essere richiesti al Servizio Sistemi Informativi compilando l’apposito modulo che può essere scaricato dal sito internet www.aousassari.it alla sezione “L’ Azienda Informa – Modulistica Interna”. 10 Vademecum del dipendente Assenze Al dipendente con contratto a tempo indeterminato sono concessi se debitamente documentati, i seguenti permessi retribuiti: 8 giorni per anno per partecipare a concorsi ed esami ( il permesso è valido per i soli giorni di svolgimento delle prove o per aggiornamento professionale facoltativo comunque connesso all'attività di servizio ); 3 giorni consecutivi in caso di lutto: coniuge, convivente, parenti entro il II° grado ( genitori, figli, nonni, fratelli o sorelle ) e affini entro il I° grado ( suoceri ); 15 giorni consecutivi in occasione di matrimonio ( spetta una sola volta nella vita lavorativa ); 3 giorni nell'anno o per particolari motivi personali o famigliari debitamente documentati, compresa la nascita di figli, come disciplinato dagli artt. 21/23 rispettivamente dei CCNL comparto e dirigenza, che possono essere fruiti anche ad ore per un totale complessivo annuo non superiore a 18 ore; ulteriori 3 giorni spettano al dipendente in caso di ricovero ospedaliero o gravissime condizioni di infermità di un congiunto convivente purché debitamente documentate. I permessi possono essere fruiti cumulativamente nell'anno solare, non riducono le ferie e sono valutati agli effetti dell'anzianità di servizio. Al dipendente che ne usufruisce spetta l'intera retribuzione nonché il trattamento accessorio fisso e continuativo. Al personale a tempo determinato possono essere concessi permessi non retribuiti fino ad un massimo di 10 giorni, salvo il caso di matrimonio, in cui vengono concessi 15 giorni consecutivi. Sono inoltre riconosciuti permessi retribuiti, a fronte di autorizzazione aziendale, previo riconoscimento da parte dell’INPS del possesso dei requisiti previsti dalla legge 104/1992 ai dipendenti portatori di handicap grave (2 ore di permesso giornaliero retribuito ovvero 3 giorni di permesso mensile retribuito) e 3 giorni di permesso mensile retribuito ai dipendenti che assistono un parente o un affine entro il terzo grado portatore di handicap grave. La ricorrenza del Santo Patrono della città di Sassari è festiva se ricadente in giorno lavorativo ( San Nicola, 6 dicembre ). 11 Vademecum del dipendente Ferie e lavoro straordinario Dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato da più di 3 anni Orario settimanale di lavoro articolato su 6 giorni: Durata delle ferie: 32 giorni + 4 giorni festività soppresse Orario settimanale di lavoro articolato su 5 giorni (sabato non lavorativo): Durata delle ferie: 28 giorni + 4 giorni festività soppresse Dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato da meno di 3 anni Orario settimanale di lavoro articolato su 6 giorni: Durata delle ferie: 30 giorni + 4 giorni di festività soppresse Orario settimanale di lavoro articolato su 5 giorni (sabato non lavorativo): Durata delle ferie: 26 giorni + 4 giorni Festività soppresse. Dipendenti assunti con contratto a tempo determinato Il personale a tempo determinato può fruire delle ferie in misura proporzionale al servizio prestato. Spettano in ogni caso per ciascun anno solare in cui si presta la propria attività lavorativa in base all’articolazione dell’orario settimanale i seguenti giorni di ferie: Orario settimanale di lavoro articolato su 6 giorni: Durata delle ferie: 30 giorni + 4 giorni di festività soppresse Orario settimanale di lavoro articolato su 5 giorni (sabato non lavorativo): Durata delle ferie: 26 giorni + 4 giorni Festività soppresse. Durante l’anno di assunzione o cessazione del dipendente dal servizio, la durata delle ferie è calcolata in proporzione al servizio prestato. Modalità di fruizione: Nel corso di ciascun anno solare, compatibilmente con le oggettive esigenze di servizio, è assicurato al dipendente (che ne faccia richiesta) il godimento di 15 giorni continuativi di ferie dal 1° giugno al 30 settembre. Le ferie non godute nel corso dell'anno, per esigenze indifferibili di servizio, dovranno essere fruite entro il 1^ semestre dell'anno successivo. Il lavoro straordinario non può essere utilizzato come fattore ordinario di programmazione del lavoro, deve rispondere ad effettive esigenze di servizio e deve essere preventivamente autorizzato dal Responsabile del Servizio. 12 Vademecum del dipendente Malattia L’assenza per malattia deve essere comunicata alla struttura di appartenenza tempestivamente e comunque all’ inizio dell’orario di lavoro del giorno in cui si verifica, anche nel caso di eventuale prosecuzione dell’assenza, salvo comprovato impedimento. L’Azienda o l’ente dispone il controllo della malattia ai sensi delle vigenti disposizioni di legge, di norma fin dal primo giorno di assenza, attraverso l’azienda sanitaria locale territorialmente competente. Si ricorda ai medici della struttura che i certificati devono essere inviati all’INPS per via telematica, come indicato dalla normativa. Assenza per malattia del dipendente che ha superato il periodo di prova Il periodo di malattia massimo concesso al dipendente, ai fini della conservazione del posto di lavoro, è pari a 18 mesi che vengono calcolati sommando tutte le assenze per malattia intervenute negli ultimi tre anni. Se il dipendente, superati i 18 mesi di assenza per malattia, non è in grado di tornare a lavorare può richiedere ( prima della scadenza dei 18 mesi) un ulteriore periodo continuativo di 18 mesi di assenza per malattia, senza diritto ad alcun trattamento retributivo. In questo caso il datore di lavoro procede all'accertamento delle condizioni di salute del dipendente per il tramite della Asl competente, al fine di verificare la possibilità di recuperare il dipendente all'attività lavorativa. Se manca la richiesta del dipendente l'accertamento delle sue condizioni di salute non può essere disposto autonomamente dall'amministrazione. Nel caso in cui l’esito della visita sia di inidoneità permanente a qualunque attività lavorativa l'amministrazione dovrà risolvere il rapporto di lavoro e corrispondere al dipendente l'indennità di mancato preavviso. Se invece il dipendente viene riconosciuto non idoneo allo svolgimento delle proprie mansioni, ma idoneo ad altro lavoro presso lo stesso ente, compatibilmente con le esigenze organizzative, l'amministrazione può impiegare il lavoratore in mansioni equivalenti compatibili con il suo stato di salute, oppure se ciò non sia possibile, in mansioni inferiori previo accordo con l'interessato. Retribuzione Durante il periodo di conservazione del posto il dipendente: nei primi 18 mesi ha un trattamento economico diversificato, conserva l'anzianità di servizio e matura interamente le ferie. Per i primi 9 mesi di assenza per malattia ha diritto all’intera retribuzione fissa mensile, comprese le indennità pensionabili. Per i successivi 3 mesi di assenza viene riconosciuto il 90% della retribuzione; per i successivi 6 mesi spetterà il 50% della retribuzione. nel secondo eventuale periodo di 18 mesi non percepisce alcuna retribuzione e non matura ne ferie ne anzianità di servizio. 13 Vademecum del dipendente Infortuni Per infortunio si intende un evento con conseguenze per la salute del dipendente che può capitare durante l’orario di lavoro o (in Itinere)nel tragitto casa_lavoro_casa. L’Aou di Sassari ha messo in atto il “Registro infortuni per via telematica” (Deliberazione del Direttore generale n. 405 del 17/06/2009). Tale procedura, obbligatoria per gli infortuni occorsi all’interno dell’orario di lavoro, si basa sulla compilazione di un database residente su un server della UO di Medicina del Lavoro collegato con tutte le Unità Operative dell’Azienda tramite accesso remoto protetto e registrato sul sito http://www.medicinalavoro.uniss.it/joomla direttamente o passando attraverso il link nel sito aziendale http://www.aousassari.it/index.html Servizi sanitari, Sicurezza sul Lavoro La registrazione dell’infortunio deve essere effettuata da un DirigenteMedico dell’U.O. di appartenenza seguendo le istruzioni. Il sistema genera la “Denuncia d’Infortunio” da inviare al Servizio Risorse Umane che prosegue l’iter amministrativo trasmettendo i dati dell’infortunio agli uffici competenti (INAIL, INPS e Pubblica Sicurezza). La gran parte degli infortuni sona da punture/tagli accidentali (a Rischio Biologico). Effettuata la registrazione l’infortunato deve recarsi all’U.O di Malattie Infettive secondo lo schema a lato. In caso di altri incidenti gravi (traumi/ fratture, ferite profonde etc)occorre recarsi al Pronto Soccorso (se necessario attraverso il 118). La registrazione telematica è comunque necessaria. In ogni caso, oltre alla denuncia d’infortunio generata dal sistema, occorre far pervenire al Servizio Risorse Umane anche il Certificato Medico che indica i giorni di prognosi prescritti. In caso d’infortunio in itinere il dipendente dovrà compilare l’apposito modulo e farlo pervenire al Servizio Risorse Umane (fax 0792830636) scaricandolo dal sito Aziendale: http://www.aousassari.it/documenti/11_88_20091005170059.pdf Per informazioni/chiarimenti chiamare: 0792830671 (Servizio Risorse Umane) oppure 079228351 / 079228005 Servizio Prevenzione e Protezione 14 Vademecum del dipendente Aspettativa Consiste nella possibilità, concessa al dipendente, di assentarsi dal lavoro per periodi di tempo più o meno lunghi e per motivi ben precisi. Di norma l’aspettativa comporta la sospensione dell’attività lavorativa e della retribuzione, con una sorta di "congelamento" del rapporto di lavoro, che riprende immediatamente quando vengono meno i motivi della richiesta di aspettativa. L’aspettativa senza assegni può essere concessa al dipendente che ne faccia espressa richiesta, previo parere favorevole espresso dall’Azienda. Durante il periodo di aspettativa senza assegni non maturano le ferie, ne la tredicesima mensilità; tale periodo, inoltre, non è computato ai fini della progressione in carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza. Al dipendente con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, che ne faccia formale e motivata richiesta possono essere concessi, compatibilmente con le esigenze organizzative o di servizio, periodi di aspettativa per esigenze personali o di famiglia senza retribuzione e senza decorrenza dell’anzianità, per una durata complessiva di dodici mesi in un triennio. Il dipendente rientrato in servizio non può usufruire di un altro periodo di aspettativa per motivi di famiglia, anche per cause diverse, se non siano trascorsi almeno quattro mesi di servizio attivo. L’aspettativa è fruibile anche in maniera frazionata, non si cumula con le assenze per malattia e può essere goduta decorsi trenta giorni dalla richiesta. Qualora vengano meno – durante il periodo dell’aspettativa – i motivi che ne hanno giustificato la concessione, l’Azienda invita il dipendente a riprendere servizio con un preavviso di dieci giorni. L’aspettativa, senza retribuzione e senza decorrenza dell’anzianità, è concessa al dipendente con contratto a tempo indeterminato: per un periodo di massimo 6 mesi se assunto presso la stessa Azienda o ente del medesimo comparto ovvero ente o amministrazione di comparto diverso con rapporto di lavoro a tempo indeterminato a seguito di vincita di pubblico concorso per la durata del periodo di prova; per tutta la durata del contratto di lavoro a termine se assunto presso la stessa o altra Azienda o ente del comparto ovvero in altre pubbliche amministrazioni di diverso comparto o in organismi della comunità europea con rapporto di lavoro ed incarico a tempo determinato; per gravi e documentati motivi di famiglia (per la durata massima di 2 anni, anche frazionabili, e una sola volta nell’arco della vita lavorativa, per motivi stabiliti dal regolamento interministeriale n. 278 di data 21 luglio 2000); per cariche pubbliche elettive e per la cooperazione con paesi in via di sviluppo; per corsi di dottorato di ricerca e borse di studio; per riavvicinamento al coniuge o convivente stabile in servizio all’estero qualora non sia possibile il suo trasferimento nella località in questione in amministrazione di altro comparto; per avvio attività professionali e imprenditoriali (per un periodo massimo di 12 mesi, allo scopo di avviare attività professionali e imprenditoriali, sulla base di una domanda documentata prodotta dall’interessato). 15 Vademecum del dipendente Maternità La lavoratrice che accerta il proprio stato di gravidanza deve darne tempestiva comunicazione al Responsabile del Servizio di appartenenza e consegnare il certificato medico al Servizio Risorse Umane. Il congedo di maternità ha una durata complessiva di 5 mesi. La normativa prevede che sia vietato adibire le donne al lavoro: durante i due mesi precedenti la data presunta del parto nel caso in cui il parto avvenga oltre tale intercorrente tra la data presunta e la data effettiva del parto data, per il periodo durante i tre mesi dopo il parto durante i giorni non goduti prima del parto nel caso in cui questo avvenga in data antecedente rispetto a quella presunta. Questi giorni vengono aggiunti al periodo di congedo di maternità dopo il parto. Le lavoratrici hanno la facoltà, fermo restando la durata complessiva del congedo per maternità, di astenersi dal lavoro a partire dal mese precedente la data presunta del parto e nei quattro mesi successivi al parto. In questo caso però la dipendente è tenuta a presentare al Servizio Risorse Umane un certificato redatto da un medico specialista del SSN o con esso convenzionato recante data non successiva alla fine del settimo mese ed attestante la compatibilità dell’avanzato stato di gravidanza con la permanenza al lavoro fin dal primo giorno dell’ottavo mese. La valutazione verrà effettuata anche dal medico competente aziendale. Il divieto di adibire le donne al lavoro durante i cinque mesi previsti per il congedo di maternità può essere esteso per tutto il periodo della gravidanza e/o per sette mesi dopo il parto nei seguenti casi: interdizione per patologia interdizione per condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli Interruzione della gravidanza entro il 180° giorno L’interruzione di gravidanza ( spontanea o volontaria ) è considerata come evento malattia qualora avvenga entro il 180° giorno della gestazione. In tal caso è sufficiente la certificazione redatta dal proprio medico curante di medicina generale convenzionato, che avrà cura di inviare il certificato di malattia con la procedura telematica introdotta dal D.M. 26/02/2010. Interruzione della gravidanza dopo il 180° giorno L’interruzione di gravidanza ( spontanea o volontaria ) è considerata come parto a tutti gli effetti qualora avvenga dopo il 180° giorno di gestazione. In quest’ultima ipotesi la lavoratrice deve produrre, entro 15 giorni, il certificato medico attestante il mese di gravidanza al momento dell’aborto e quella che sarebbe stata la data presunta del parto. Il certificato può essere rilasciato da un medico di base convenzionato con il SSN. Dopo il parto Immediatamente dopo il parto la lavoratrice è tenuta a presentare al Servizio Risorse Umane il certificato di nascita del figlio, ovvero la dichiarazione sostitutiva. 16 Vademecum del dipendente Qualora il figlio nato prematuro abbia necessità di un periodo di degenza presso una struttura ospedaliera pubblica o privata, la madre ha la facoltà di rientrare in servizio, richiedendo, previa presentazione di un certificato medico attestante la sua idoneità al servizio, la fruizione del restante periodo di congedo obbligatorio post-parto ed il periodo ante-parto, qualora non fruito, a decorrere dalla data di effettivo rientro a casa del bambino. Astensione post partum Per ottenere l’autorizzazione all’astensione dal lavoro la lavoratrice dovrà tempestivamente presentare il certificato di nascita del bambino al Servizio Risorse Umane. Il Medico Competente, in accordo con il Servizio di Prevenzione e Protezione, valuta i rischi connessi alle mansioni della lavoratrice per valutare se queste rientrino in quelle pregiudizievoli per la salute della donna e del bambino. Riposi giornalieri della madre Il datore di lavoro deve consentire alle lavoratrici madri, durante il primo anno di vita del bambino, due periodi di riposo, della durata di un’ora ciascuno, anche cumulabili durante la giornata. Il riposo è uno solo quando l’orario di lavoro è inferiore a sei ore. Riposi giornalieri del padre I periodi di riposo giornalieri sono riconosciuti al padre: nel caso in cui i figli siano affidati al solo padre; in alternativa alla madre lavoratrice che non se ne avvalga; nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente; in caso di morte o di grave infermità della madre. È infine vietato adibire le donne al lavoro, dalle ore 24 alle ore 6, dall’accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di età del bambino. Non sono obbligati a prestare lavoro durante le ore notturne: la lavoratrice madre di un figlio di età inferiore ai 3 anni o, in alternativa, il lavoratore padre con essa convivente; la lavoratrice o il lavoratore che sia l’unico genitore affidatario di un figlio convivente di età inferiore a 12 anni. 17 Vademecum del dipendente Busta paga La busta paga è composta dalle COMPETENZE e dalle RITENUTE. Le COMPETENZE si suddividono in due parti: 1. VOCI FISSE E RICORRENTI DEL MESE IN CORSO come stipendio tabellare, indennità varie proprie della qualifica i cui importi sono fissati per livello dal contratto collettivo di lavoro; 2. VOCI ACCESSORIE RELATIVE AL MESE PRECEDENTE che variano in rapporto ai turni e ai reparti di lavoro; esempio: turni notturni e festivi, reperibilità, straordinari, indennità giornaliere come da contratto collettivo di lavoro. Fa parte delle competenze accessorie anche la retribuzione di risultato (incentivazioni alla produttività) con quote stabilite da accordi Aziendali nell'ambito dei finanziamenti in ogni categoria. Vengono pagati l’anno successivo . Fra le competenze può essere inserito anche l'assegno nucleo di famiglia che spetta ai dipendenti in possesso di determinati requisiti di reddito, in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare stesso. Ogni ulteriore informazione ed eventuale domanda dovrà essere inoltrata Servizio Risorse Umane. Le RITENUTE obbligatorie per legge comprendono: trattenute C.P. S . / C.P.D.E.L. e FONDO CREDITO che servono a costituire i l fondo pensione per il personale medico e non medico; trattenuta I.N.P.D.A.P. Ex I.N.A.D.E.L. per o t t en e r e i l T. F. R .(Trattamento di Fine Rapporto) che spetta al personale assunto a tempo determinato dopo 15 giorni di servizio continuativo e il TFS ( Trattamento fine servizio ) al personale a tempo indeterminato assunto prima del 31.05.2000; trattenuta O.N.A.O.S.I. per contributi speciali agli orfani del solo personale medico, farmacisti e odontoiatri; trattenute erariali I.R.P.E.F., che variano a seconda dello scaglione di reddito in vigore al momento, e delle detrazioni spettanti ad ogni dipendente per produzione reddito ed eventuali carichi di famiglia che il dipendente comunica all'ufficio Stipendi al momento dell'assunzione o nel corso del rapporto di lavoro e a seguito di variazioni. La detrazione per carico familiare non viene applicata se il lavoratore non ne fa richiesta, e successivamente alla prima richiesta questa resta valida fino a nuova comunicazione di variazione. Il lavoratore può chiedere di non applicare la detrazione per lavoro dipendente se ritiene di non averne diritto, sulla base di altri redditi presunti dell’anno. Le detrazioni spettano per anno solare; trattenuta per addizionale regionale e comunale che si paga l’anno successivo in 11 rate, da gennaio a novembre, sull’imponibile I.R.P.E.F dell’anno precedente o al momento della cessazione del servizio; trattenuta acconto addizionale comunale, il 30% dell’addizionale comunale, che si paga in 9 rate da marzo a novembre. È possibile, per i dipendenti assunti in corso d’anno e in servizio nel mese di Dicembre, richiedere all'Ufficio Stipendi i l co n g u a g l i o d e i r e d di t i p e r c e p i t i d a a l t r o d a t o r e d i l a v o ro n e l c o r s o d e l l o s t e s s o a n n o f i s ca l e entro il 30 novembre dell'anno in corso, gli eventuali Mod. CUD rilasciati su richiesta da precedenti datori di lavoro ai fini del conguaglio fiscale per il rilascio di un unico modello comprensivo di tutti gli emolumenti percepiti nell'anno fiscale. 18 Vademecum del dipendente Oltre alle ritenute obbligatorie di legge, sullo stipendio possono essere effettuate RITENUTE FACOLTATIVE, quali: o contributo per iscrizione a Organizzazioni Sindacali; o trattenuta per prestiti erogati dall'I.N.P.D.A.P. o da Finanziarie private; o trattenuta per ricongiunzione ai fini pensionistici di servizi prestati precedentemente presso altri datori di lavoro e per riscatti di periodi di studio e di servizio militare ai dipendenti a tempo indeterminato. La differenza tra le competenze e le ritenute determina lo: STIPENDIO NETTO che viene corrisposto al dipendente ogni 27 del mese ( anticipato nel caso in cui coincida con una giornata festiva o pre-festiva ) secondo le modalità prescelte dal dipendente all'atto dell'assunzione in servizio, tramite accredito su conto corrente presso qualsiasi Istituto Bancario/Postale. Il pagamento per contanti è permesso entro € 999,99. ATTENZIONE: il cedolino stipendiale mensile ed il riepilogo ore sono visualizzabili solo attraverso il Portale del Dipendente; vengono consegnati in forma cartacea al personale momentaneamente assente dal servizio per cause di malattia o maternità. 19 Vademecum del dipendente Divisa e Buono pasto Per il personale non amministrativo la divisa non è solo uno strumento di lavoro, ma anche un mezzo di comunicazione molto efficace che contribuisce a determinare l’immagine della professione e dell’organizzazione aziendale. E’ quindi importante indossarla correttamente, non alterarne l’aspetto, integrandola con indumenti personali. Per avere la divisa ogni neoassunto dovrà far fare dal proprio Direttore o dal Coordinatore Infermieristico della struttura di appartenenza una richiesta di divisa, camice o entrambi. Tale richiesta dovrà essere poi portata presso la Direzione Medica di Presidio. Da questa sarà data l’autorizzazione alla richiesta presso la ditta responsabile della consegna e lavaggio dei camici e delle divise ( attualmente presso la nostra Azienda è la ditta Colis ). In caso di smarrimento o danneggiamento del camice/divisa il neo assunto dovrà rivolgersi direttamente alla ditta fornitrice degli stessi. Ogni operatore sanitario avrà una divisa di tipologia e colore differenziato per profilo professionale al fine di rendere immediatamente riconoscibile la professione; tale divisa unitamente al cartellino identificativo deve essere indossata durante il servizio. La mancata osservazione di questa regola darà luogo a sanzioni disciplinari. In sostituzione della mensa aziendale, l’AOU di Sassari riconosce il diritto al Buono Pasto. E’ un ticket cartaceo che ingloba un potere nominale di acquisto del valore di € 7,00 e può essere “speso” in tutti gli esercizi convenzionati. Esso spetta a tutti i dipendenti che svolgono in linea di massima i rientri pomeridiani ovvero a coloro che in base alle turnazioni lavorative, di almeno sette od otto ore, ricoprono la fascia oraria del pranzo o della cena; in accordo alle OO.SS è possibile stabilire ulteriori criteri. Ad ogni dipendente, in base ai CCNL di competenza, a titolo di contributo, sarà trattenuta dalla busta paga un quinto del valore nominale di ogni buono pasto. I Buoni pasto saranno erogati dal Servizio Risorse Umane. 20 Vademecum del dipendente Sindacato I sindacati sono soggetti che trattano con i corrispettivi della parte datoriale per definire le condizioni di lavoro degli iscritti. La loro attività si concretizza in diversi livelli: Aziendale, Regionale e Nazionale. A livello nazionale i sindacati maggiormente rappresentativi (almeno il 5% di rappresentatività: la rappresentatività delle organizzazioni sindacali è determinata a livello nazionale sulla base delle ricognizioni dei dati di adesione alle stesse ), definiscono con l’ARAN, (Agenzia per la rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni), i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, destinati a regolare la disciplina di lavoro di un settore. Tali contratti hanno efficacia per tutti i dipendenti delle aziende del settore interessato, anche non iscritti ad alcuna associazione sindacale. In particolare il rapporto di lavoro dei dipendenti del Settore sanità e quindi dell’AOU di Sassari è regolato dai contratti nazionali dei lavoratori delle tre diverse aree contrattuali: Area Dirigenza medica e veterinaria (http://www.aranagenzia.it/index.php/contrattazione/aree-dirigenziali/areaiv/contratti) Area Dirigenza sanitaria tecnica professionale amministrativa (http://www.aranagenzia.it/index.php/contrattazione/aree-dirigenziali/areaiii/contratti) Area Comparto (http://www.aranagenzia.it/index.php/contrattazione/comparti/sanita/contratti) A livello Regionale e locale, le OO.SS trattano in sede di contrattazione integrativa con la Parte Pubblica, nei limiti e nelle materie stabilite dai CCNL nazionali e dalle norme vigenti. In particolare i poteri e le competenze contrattuali nei luoghi di lavoro vengono esercitati da un lato, dalla delegazione trattante di parte pubblica, nominata dall’Azienda, e, dall’altro, dalla delegazione sindacale, composta dalla RSU (Rappresentanza Sindacale Unitaria) e dai rappresentanti territoriali delle OO.SS. di categoria firmatarie del contratto nazionale. L’esito della fase di contrattazione è rappresentato da un vero e proprio accordo, che entra in vigore nel momento della sottoscrizione definitiva ed è vincolante per entrambe le parti. La RSU rappresenta i lavoratori nel luogo di lavoro ed è costituito da non meno di tre persone elette a cadenza triennale, da tutti i lavoratori iscritti e non iscritti al sindacato. Chi è eletto nella RSU, tuttavia, non è un funzionario del sindacato, ma un dipendente che svolge un preciso ruolo: rappresenta le esigenze dei lavoratori senza con ciò diventare un sindacalista di professione. La RSU, dunque, tutela i lavoratori collettivamente, controllando l'applicazione del contratto o trasformando in una vertenza un particolare problema. 21 Vademecum del dipendente Se è in grado, la RSU può anche farsi carico di una prima tutela, cercando di risolvere il contrasto del lavoratore con il datore di lavoro; All'interno della RSU per rappresentare i lavoratori sugli aspetti che concernono la salute e la sicurezza durante il lavoro vengono designati i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) vedi voce specifica nella pagina “Salute e Sicurezza in Azienda”. I sindacati, che hanno i mezzi, forniscono servizi di assistenza e consulenza ai propri iscritti: adempimenti fiscali, prestazioni sociali, pensionamento, contratti di lavoro, controllo della busta paga o dei versamenti contributivi, assegni familiari, risarcimento dei danni da lavoro, permessi per la maternità e la paternità, orientamento per la ricerca di un lavoro o per la formazione professionale adeguata alle esigenze del mercato, contratto di affitto, qualità dei consumi alimentari, tariffe, richiesta di un equo finanziamento bancario, immigrazione ecc.... Le carte servizi dei sindacati, oltre all'assistenza e alla consulenza nei settori sopra citati, offrono proposte culturali, ricreative, artistiche e commerciali (es. convenzioni per servizi assicurativi o bancari, convenzioni per strutture alberghiere, convenzioni per determinati appuntamenti culturali o strutture di divertimento ecc..). L'adesione ad un sindacato è libera: i dipendenti dell’Azienda possono scegliere se aderire alle organizzazioni sindacale di preferenza attraverso delega formale della stessa. I dipendenti neoassunti possono richiedere i riferimenti telefonici e i nominativi della organizzazione sindacale a cui intendono aderire, contattando il Servizio relazioni Sindacali al numero Telefonico 079-2830669 Al dipendente che aderisce ad un sindacato, verrà trattenuta dallo stipendio una quota a favore dell’associazione sindacale di appartenenza. 22 Vademecum del dipendente Formazione e aggiornamento Il rapido e continuo sviluppo della medicina e, in generale, delle conoscenze biomediche, nonché l'accrescere continuo delle innovazioni sia tecnologiche che organizzative, rendono sempre più indispensabile per ogni operatore della sanità mantenere le proprie competenze al massimo livello: in altre parole mantenersi aggiornato. A tale scopo l’Azienda, attraverso la sua organizzazione, garantisce a tutto il personale assunto a tempo indeterminato la formazione professionale e l’aggiornamento necessari per mantenere a livelli di efficacia ed efficienza la propria pratica professionale. Quali tipi di formazione esistono La formazione si distingue in: a) Formazione e Aggiornamento obbligatorio Per formazione ed aggiornamento obbligatorio interno si intende la partecipazione del personale dipendente alle iniziative organizzate e gestite dall’azienda per: lo sviluppo aziendale; l’acquisizione di nuove conoscenze tecnico culturali per aggiornamento professionale e/o a fronte di situazioni critiche; l’apprendimento di competenze organizzative, gestionali, relazionali proprie della cultura manageriale rivolte in particolare ai dirigenti delle unità operative. La gestione e l’organizzazione dei percorsi formativi organizzati dall’Azienda si concretizza in corsi, convegni, seminari, giornate di studio, uso di testi e riviste tecniche, nonché altri materiali bibliografici che risultino strettamente connessi all’attività professionale svolta. L’aggiornamento può comportare anche il comando o affiancamento finalizzato presso centri, istituti, laboratori, aziende e altri enti così come disciplinato dalla normativa vigente, nonché la partecipazione a corsi esterni. b) Formazione e Aggiornamento facoltativo Le attività formative ad opera dei singoli dipendenti che non trovano riscontro nel piano annuale di formazione avranno di norma carattere di aggiornamento facoltativo, che consta di documentate iniziative selezionate dai singoli dipendenti anche in ambito extraregionale. Le domande e le proposte di aggiornamento facoltativo devono essere in armonia con le esigenze o i programmi attuali o futuri del servizio di appartenenza, avendo comunque cura che siano ricomprese nel programma per obiettivi prefissato dall’Amministrazione. 23 Vademecum del dipendente Programma ECM (Educazione Continua in Medicina) L'ECM, avviato nel 2002 in base al D.lgs 502/1992 integrato dal D.lgs 229/1999, è un sistema di aggiornamento grazie al quale il professionista sanitario si aggiorna per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze organizzative e operative del Servizio sanitario e del proprio sviluppo professionale. La formazione continua in Medicina comprende l’acquisizione di nuove conoscenze, abilità e attitudini utili a una pratica competente ed esperta. Per poter acquisire queste conoscenze è necessario l'aggiornamento continuo. L’obiettivo è quello di realizzare un sistema in grado di verificare e di promuovere su scala nazionale la qualità della formazione continua, anche attraverso l’opera di osservatori indipendenti e con criteri e modalità condivisi. Gli operatori della salute hanno l'obbligo deontologico di mettere in pratica le nuove conoscenze e competenze per offrire una assistenza qualitativamente utile. Prendersi, quindi, cura dei propri pazienti con competenze aggiornate, senza conflitti di interesse, in modo da poter essere un buon professionista della sanità. Dall' 1 gennaio 2008, con l’entrata in vigore della Legge 24 dicembre 2007, n. 244, la gestione amministrativa del programma di ECM ed il supporto alla Commissione Nazionale per la Formazione Continua fino ad oggi competenze del Ministero della Salute, sono stati trasferiti all’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). L’Accordo Stato Regioni dell' 1 agosto 2007 che definisce il Riordino del Programma di Formazione Continua in Medicina e stabilisce la nuova organizzazione e le nuove regole per la Governance del sistema ECM del triennio 2008-2010, individua infatti nell’Agenzia la "casa comune" a livello nazionale, in cui collocare la Commissione nazionale e gli organismi che la corredano. L’avvio del Programma nazionale di ECM nel 2002, in base al D.lgs 502/1992 integrato dal D.lgs 229/1999, che avevano istituito l’obbligo della formazione continua ha rappresentato un forte messaggio nel mondo della sanità. A chi è rivolto il programma ECM? Il programma ECM riguarda tutto il personale sanitario, medico e non medico, dipendente o libero professionista, operante nella sanità, sia privata che pubblica. Sono esclusi dall'obbligo dell'ECM: o i professionisti che frequentano, in Italia o all'estero, corsi di formazione post-base propri della categoria di appartenenza (corso di specializzazione, corso di formazione specifica in medicina generale, dottorato di ricerca, master, laurea specialistica, formazione complementare) per tutto il periodo di formazione; o le dipendenti che usufruiscono delle disposizioni in materia di tutela della gravidanza di cui alla legge 26 marzo 2001, n° 151, e successive modificazioni. 24 Vademecum del dipendente 150 ore – Diritto allo studio Ai dipendenti del Comparto con rapporto di lavoro a tempo indeterminato sono concessi – anche in aggiunta alle attività formative programmate dall’azienda – appositi permessi retribuiti, nella misura massima di 150 ore individuali per ciascun anno e nel limite massimo del 3% del personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascuna azienda all’inizio di ogni anno, con arrotondamento all’unità superiore. I permessi succitati sono concessi per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuola di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali o attestati professionali riconosciuti dall’ordinamento pubblico nonché per sostenere i relativi esami. Nell’ambito della contrattazione integrativa potranno essere previste ulteriori tipologie di corsi di durata almeno annuale per il conseguimento di particolari attestati o corsi di perfezionamento anche organizzati dall’Unione Europea anche finalizzati alla acquisizione di specifica professionalità ovvero, infine, corsi di formazione in materia di integrazione dei soggetti svantaggiati sul piano lavorativo, nel rispetto delle priorità che di seguito verranno riportate. Il personale interessato ai corsi ha diritto all’assegnazione a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi stessi e la preparazione agli esami e non può essere obbligato a prestazioni di lavoro straordinario né al lavoro nei giorni festivi o di riposo settimanale. Qualora il numero delle richieste superi le disponibilità individuate, per la concessione dei permessi si rispetta il seguente ordine di priorità: a) dipendenti che frequentino l’ultimo anno del corso di studi e, se studenti universitari o postuniversitari, abbiano superato gli esami previsti dai programmi relativi agli anni precedenti; b) dipendenti che frequentino per la prima volta gli anni di corso precedenti l’ultimo e successivamente quelli che, nell’ordine, frequentino, sempre per la prima volta, gli anni ancora precedenti escluso il primo, ferma restando, per gli studenti universitari e post-universitari, la condizione di cui alla lettera a); c) dipendenti ammessi a frequentare le attività didattiche, che non si trovino nelle condizioni di cui alle lettere a) e b). Nell’ambito di ciascuna delle fattispecie di cui sopra, la precedenza è accordata, nell’ordine, ai dipendenti che frequentino corsi di studio della scuola media inferiore, della scuola media superiore, universitari o post-universitari, sulla base di un’adeguata ripartizione tra i dipendenti dei vari ruoli. 25 Vademecum del dipendente Qualora a seguito dell’applicazione dei criteri suindicati sussista ancora parità di condizioni, sono ammessi al beneficio i dipendenti che non abbiano mai usufruito dei permessi relativi al diritto allo studio per lo stesso corso e, in caso di ulteriore parità, secondo l’ordine decrescente di età. L’applicazione dei predetti criteri e la relativa graduatoria formano oggetto di informazione successiva ai soggetti sindacali di cui all’art. 9, comma 2 del CCNL 7 aprile 1999. Per la concessione dei permessi, i dipendenti interessati debbono presentare (prima dell’inizio delle lezioni) il certificato di iscrizione e, una volta terminato il corso, l’attestato di partecipazione (o altra idonea documentazione preventivamente concordata con l’Azienda) e l’attestato degli esami sostenuti, anche se con esito negativo. Se non certificati i permessi già utilizzati vengono convertiti in ferie, aspettativa o riposi compensativi per straordinario già effettuato. Nel caso in cui il conseguimento del titolo preveda l’esercizio di un tirocinio, l’amministrazione potrà valutare con il dipendente, nel rispetto delle incompatibilità e delle esigenze di servizio, modalità di articolazione della prestazione lavorativa che facilitino il conseguimento del titolo stesso. Per sostenere gli esami relativi ai corsi indicati il dipendente in alternativa ai permessi previsti nel presente articolo può utilizzare, per il solo giorno della prova, anche i permessi per esami previsti dall’art. 21, comma 1, primo alinea del CCNL del 1 settembre 1995. N.B.: La circolare n.12/2011 del Dipartimento della Funzione Pubblica chiarisce che, le ore di permesso possono essere utilizzate per la partecipazione alle attività didattiche o per sostenere gli esami che si svolgono durante l’orario di lavoro, mentre non spettano per l’attività di studio. La possibilità di fruizione dei permessi viene estesa anche ai dipendenti iscritti alle Università telematiche. E’ chiaro in ogni caso che tale fruizione deve avvenire nel rispetto delle condizioni fissate dall’art 22 del CCNL integrativo 1998/2001 Comparto Sanità. 26 Vademecum del dipendente Incarichi extra-ufficio e prestazioni occasionali Oggetto della disciplina e finalità Per “incarichi extra-istituzionali” si intendono le prestazioni lavorative - non comprese nei compiti e doveri d’ufficio - rese a favore di enti pubblici o privati, al di fuori del rapporto di lavoro instaurato con l’Amministrazione di appartenenza, ai sensi e per gli effetti di cui all’art.53 del D.Lgs. 165/2001 (incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi). Il primo rilevante aspetto è relativo appunto alle incompatibilità tra il rapporto di impiego pubblico e altre situazioni genericamente lavorative. Il concetto di incompatibilità risiede nel dovere del dipendente pubblico, di porre a disposizione dell’amministrazione pubblica tutte le proprie energie psichiche e fisiche, per i doveri inerenti al rapporto di impiego pubblico. L’incompatibilità tra prestazione lavorativa del dipendente della pubblica amministrazione e attività lavorative concomitanti ed extra professionali, deriva dal principio di esclusività stabilito dagli artt. 97 e 98 della Costituzione secondo i quali i dipendenti pubblici sono al servizio esclusivo della nazione, ne va del buon andamento e dell’imparzialità dell’amministrazione. L’art 60 del D.P.R. N.3 gennaio 1957 a proposito di incompatibilità e cumuli di impieghi riporta che l’impiegato non può esercitare il commercio, l’industria, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fine di lucro, tranne che si tratti di cariche in società o enti per le quali la nomina e riservata allo Stato e sia all’uopo intervenuta l’autorizzazione del Ministro competente. Attualmente in tema di incompatibilità l’art.53 del D.lgs.165/2001 (testo aggiornato dalla L. 190/2012, riprendendo le disposizioni previste dall’art.60 precedentemente citato, salva la deroga prevista dall’art. 23-bis del presente Decreto (165/2001), nonché, per i rapporti di lavoro a tempo parziale, recita quanto segue: Le pubbliche amministrazioni non possono conferire ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri d’ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da legge o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati. I dipendenti pubblici non possono svolgere incarichi retribuiti che non siano stati conferiti o previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza. Modalità di richiesta La richiesta di autorizzazione compilata su apposito modulo, reperibile sul sito aziendale, deve essere presentata al Servizio Risorse umane almeno 30 giorni prima della data di inizio dell’attività oggetto di incarico. Nella richiesta devono essere indicati con chiarezza i seguenti elementi: a) dati del richiedente; b) oggetto della prestazione; c) motivi della richiesta; d) termine di inizio e di conclusione della prestazione; e) sede di svolgimento dell’attività; f) compenso previsto o presumibile; g) la ragione sociale ed il codice fiscale della società o ente conferente. 27 Vademecum del dipendente Deve essere allegata inoltre alla richiesta di autorizzazione, la lettera di conferimento incarico da parte dell’ente presso il quale si intenda effettuare l’attività extra. Ogni richiesta di autorizzazione ad effettuare attività o incarichi esterni, non compresi tra gli obblighi e i doveri d’ufficio, dovrà essere valutata discrezionalmente dal Servizio Risorse Umane tenendo conto dei seguenti criteri: a) saltuarietà ed occasionalità degli stessi nel breve periodo; b) non interferenza con l’attività ordinaria; c) natura dell’attività e relazione con gli interessi dell’amministrazione (conflitto di interessi); d) modalità di svolgimento; e) impegno richiesto; f) importo previsto o presumibile. Sono vietati gli incarichi di collaborazione con persone o enti che abbiano, o abbiano avuto, nel biennio precedente, un interesse economico in decisioni o attività inerenti il Servizio di afferenza del dipendente. Non possono essere concesse autorizzazioni per lo svolgimento di incarichi esterni qualora il compenso previsto per detti incarichi superi complessivamente il 50% della retribuzione annua lorda (certificata dal CUD) percepita nell’anno precedente dal soggetto interessato. Il dipendente si impegna a svolgere l’incarico autorizzato al di fuori dell’orario di lavoro, utilizzando ferie o permessi. Si impegna altresì a svolgere la propria attività in modo tale da non pregiudicare il buon andamento e l’imparzialità dell’attività istituzionale. Gli incarichi conferiti da soggetti pubblici o privati ai dipendenti di quest’azienda non possono comportare obblighi di orario prefissato, fatta eccezione per gli incarichi di docenza. 28 Vademecum del dipendente Lo sportello per il benessere lavorativo Il benessere lavorativo, inteso come l’adattamento e la soddisfazione del lavoratore nei confronti della propria realtà professionale, è per l’Azienda un traguardo irrinunciabile cui tendere e da tutelare. Lo Sportello a disposizione del “Dipendente” offre : 1) La valutazione, in tutti i reparti dell’Azienda, del rischio di stress lavoro-correlato; 2) La promozione di progetti volti alla riduzione del rischio di stress lavoro-correlato; 3) L’ascolto del dipendente con problematiche derivanti da fattori lavorativi e/o soggettivi. Lo sportello è ubicato (in via provvisoria) al piano terra del Palazzo Materno Infantile, in Viale San Pietro 12, ed è aperto al pubblico tutti i martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Per informazioni e appuntamenti Dott. S. Cossu tel. 079-2830634 Dott. G. Carpentras tel. 079-229193 29 Vademecum del dipendente Salute e sicurezza in azienda Servizio di Prevenzione e Protezione Il servizio di prevenzione e protezione (SPP) è definito come “ l’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all' Azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori” (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81 - testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro). Conseguentemente svolge attività tese al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza e di tutela della salute delle persone presenti in Azienda (dipendenti e chiunque altro frequenti l'Azienda per scopo di lavoro, appalto di opere/servizi, didattico o apprendimento di professioni e mestieri). Le funzioni del servizio di prevenzione e protezione sono: Coadiuvare il Direttore Generale nell’individuazione e Valutazione dei Rischi; Individuare le misure e le procedure per la sicurezza e l'igiene sul lavoro; Proporre e organizzare i programmi di informazione, formazione ed addestramento per la sicurezza rivolti ai lavoratori, ai dirigenti ed ai preposti; Condurre le riunioni periodiche di prevenzione e protezione dai rischi; Partecipare alle attività che prevedono l’applicazione delle norme e delle diposizioni in materia di Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro di concerto con i Medici Competenti e la partecipazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è il Dr. Antonio Piga; Il SPP ha sede in Via Matteotti, 58-60 ( tel. 079-228351, 079-228005 ). Medico Competente (MC) Il Medico Competente è nominato dal datore di lavoro. Nell’AOU sono stati nominati 4 Medici Competenti coordinati dal prof. Francesco Mocci, il quale si occupa della componente Amministrativa: - dott. Gianni Pala ( “Clinica Materno-Infantile” e “Neuro-Radiologia”) - dott. Antonio Argiolas ( “Padiglioni Chirurgici” ) - dott. Gian Filippo Sechi ( strutture restanti ) Il medico Competente: Collabora alla Valutazione dei Rischi, con particolare riguardo dei rischi relativi alla Salute; Esegue visite mediche preventive e periodiche sui lavoratori; Emette i giudizi di idoneità dei singoli lavoratori alla loro mansione valutando anche, quando necessario, esami ematologici, immunologici e strumentali; Partecipa alla informazione e formazione dei lavoratori e a riunioni periodiche con il datore di lavoro; Si interfaccia col Medico Curante, per la gestione della Salute del Lavoratore; Adempie agli obblighi professionali di natura Medico – Legale. 30 Vademecum del dipendente Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Sono le persone elette dai lavoratori per rappresentarli negli aspetti relativi alla salute e la sicurezza sul lavoro : sono consultati sui contenuti e sulle azioni della prevenzione e protezione dei lavoratori; accedono ai luoghi di lavoro in cui si svolgono le attività; fanno proposte in merito alla attività di prevenzione; partecipano alla riunione periodica sulla sicurezza; dispongono del tempo necessario allo svolgimento dell’incarico. I rappresentanti attuali sono: Maria Vittoria Demontis, Servizio Angiografia Digitale tel 0790228330 [email protected] Sabina Bellu, U.O. Igiene e Medicina Preventiva tel. 3348106764 [email protected] Rita Bosca, U.O. Radiologia tel 0790228330, [email protected] I Lavoratori addetti alla gestione delle emergenze Conoscono ed osservano le procedure previste per la gestione delle emergenze: dispongono le azioni da compiere nel caso di emergenza (incendio, terremoto, incidenti, ecc.); attuano la periodica sorveglianza dei luoghi al fine della Prevenzione Incendi; danno precise istruzioni ed assistono i presenti nel caso vi sia pericolo grave ed immediato che richieda una rapida evacuazione; partecipano al programma preventivo disposto dal Datore di Lavoro e gestito dal Servizio di Prevenzione e Protezione. 31 Vademecum del dipendente Regole e comportamenti per la sicurezza Individuare le situazioni di rischio è un dovere civile ed etico del dipendente LUOGO DI LAVORO Mantenere libere da materiali combustibili non essenziali le aree normalmente non frequentate da personale ed ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato. Adottare idonee precauzioni contro l’accesso di persone non autorizzate. Effettuare controlli tali da assicurare che il luogo di lavoro sia lasciato in condizioni di sicurezza: le apparecchiature che non devono restare in servizio devono essere spente; tutti i materiali infiammabili devono essere depositati in luoghi sicuri; chiudere le ante dei carrelli dopo aver inserito il materiale e riporre la biancheria e i rifiuti negli appositi contenitori L'accumulo deve essere evitato ed ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso giornalmente e depositato in un’area idonea se possibile fuori dagli edifici. IL FUMO La lotta contro il fumo è oggetto di una normativa, che è essenzialmente volta alla tutela dai danni alla salute. Tuttavia, data l’alta percentuale di incendi attribuibili a sigarette e fiammiferi, presenta importanti e decisive ricadute anche sul rischio incendio. Nelle strutture sanitarie vige una sola regola: è vietato fumare ovunque! 32 Vademecum del dipendente VIE DI ESODO Assicurarsi che le vie di uscita e le uscite di piano siano sempre disponibili per l’uso e tenute libere da ostruzioni in ogni momento. Assicurarsi che ogni porta sul percorso di uscita sia apribile facilmente ed immediatamente dalle persone in caso di emergenza. Mantenere chiuse le porte resistenti al fuoco o fissarle agli appositi dispositivi elettromagnetici di tenuta. Non utilizzare cunei o altri sistemi di bloccaggio! Non parcheggiare l’auto davanti alle uscite di sicurezza esterne. Parcheggiare l’auto all’interno degli stalli segnalati per non ingombrare l’eventuale passaggio dei mezzi di soccorso. In caso di incendio è vietato usare l’ascensore! I rifiuti non debbono essere depositati , neanche in via temporanea, lungo le vie di esodo ( corridoi, scale, disimpegni ). ATTREZZATURE ANTINCENDIO Assicurarsi che le attrezzature e gli impianti antincendio siano tenuti nelle normali condizioni operative e facilmente accessibili. Contenere il principio d'incendio e/o spegnerlo con l'ausilio degli estintori ( ad uso esclusivo degli addetti Antincendio ) e dei dispositivi di protezione individuali (DPI) messi a disposizione. I naspi e gli idranti non devono essere utilizzati su apparecchi in tensione! Il primo obiettivo della prevenzione incendi è la salvaguardia della vita umana. Subito dopo viene la salvaguardia dei beni e delle attività, sia per quanto riguarda l’aspetto individuale che collettivo 33 Vademecum del dipendente PIANI DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE L’emergenza è una situazione che si verifica senza preavviso e che può essere fronteggiata con l’aiuto di forze di pronto intervento interne o esterne al luogo di lavoro. In caso di incendio mantenere la calma e rispettare le procedure previste nei Piani di Emergenza, seguendo le indicazioni degli Addetti Antincendio e dei Coordinatori. Le vie di esodo e le attrezzature antincendio sono indicate nelle planimetrie poste in ogni luogo di lavoro delle strutture aziendali. Il Centro Emergenze è individuato nella postazione di guardiania al piano terra del Palazzo Clemente. Il Piano di Emergenza Interno è stato approvato con delibera n° 511 del 09 agosto 2012 Il numero unico aziendale per l’emergenza incendio è 079 – 229115 Alla definizione degli scenari che conducono ad una situazione di emergenza, concorre attivamente tutto il personale operante in Azienda, secondo una scala gerarchica. Tutto il personale della U.O. / Servizio è coinvolto nella gestione delle situazioni critiche che possono determinare pericolo per il personale, i pazienti e gli ospiti e agisce sotto la responsabilità del Coordinatore. 34 Vademecum del dipendente RISCHIO ELETTRICO Non posizionare i materiali facilmente combustibili in prossimità di apparecchiature elettriche e delle prese di aerazione dei computer i quali, lasciata la postazione, devono essere tenuti spenti. Nell’utilizzo di attrezzature ed impianti elettrici rispettare le misure di sicurezza impartite: non togliere la spina dalla presa tirando il filo prolunghe o accessori come prese multiple e adattatori devono essere idonei in base alla potenza richiesta eventuali prolunghe e cavi devono essere posati in modo da evitare deterioramenti per schiacciamento o taglio; E' vietato alle persone non autorizzate effettuare qualsiasi intervento sulle apparecchiature e sugli impianti elettrici! Il dipendente è responsabile degli eventuali danni a cose e/o persone dovuti all'installazione ed utilizzo di apparecchi elettrici di sua proprietà ( es. apparecchi di riscaldamento portatili e fornelli elettrici ). LAVORO AL VIDEOTERMINALE Lavorare ai VDT può evidenziare l'esistenza di disturbi visivi preesistenti e magari trascurati o non noti all'operatore, senza esserne però la causa. Principali problemi: affaticamento visivo (astenopia) disturbi muscolo – scheletrici stress Tali problemi si possono prevenire con l’applicazione di principi ergonomici nella progettazione dei posti di lavoro e con comportamenti adeguati da parte dei lavoratori: tenere una corretta posizione del corpo ed evitare di rimanere per lunghi tempi nella medesima posizione alternare il lavoro al VDT con altri lavori cambiare posizione almeno ogni ora. digitare alla tastiera appoggiando le braccia evitare di digitare od utilizzare il mouse velocemente e per tempi prolungati. 35 Vademecum del dipendente RISCHIO BIOLOGICO, RISCHIO CHIMICO E ALTRI RISCHI SPECIFICI Per la vastità degli argomenti, impossibili da riassumere in poche righe, si rimanda al sito intranet (accessibile solo dai computer Aziendali) http://schedesicurezza.aou/index.php All’interno del sito sono disponibili e scaricabili anche le schede di sicurezza (SDS) in italiano di tutti i prodotti chimici in uso nell’AOU compresi i detergenti/disinfettanti utilizzati dall’Impresa di Pulizia. 36 Vademecum del dipendente Buone abitudini per un consumo responsabile 01 Teniamo chiuse le finestre nei locali climatizzati 02 Spegniamo luci e condizionatori all’uscita dal lavoro 03 Moderiamo la temperatura sia d’estate che d’inverno 04 Non copriamo termosifoni e termoventilatori con oggetti o arredo 05 Chiudiamo correttamente i rubinetti e, se possiamo, usiamo acqua fredda 06 Spegniamo il computer e le apparecchiature all’uscita dal lavoro 07 Usiamo il PC in modalità di risparmio energetico 08 Stampiamo solo documenti strettamente necessari e, quando possiamo, fronte/retro 09 Preferiamo le scale all’ascensore 10 Facciamo e promuoviamo la raccolta differenziata ( carta, plastica, toner, lattine ) 37 Modulistica aziendale Vademecum del dipendente Sul sito aziendale www.aousassari.it nella sezione L’ AZIENDA INFORMA, alla pagina MODULISTICA INTERNA, il dipendente può scaricare tutti i moduli necessari per presentare richieste e per lo svolgimento di attività interne all’Azienda. Nello specifico si trovano: Modulo coordinate bancarie Modulo per l’espletamento dell’attività libero professionale in intramoenia Modulo detrazioni Modulo per incarichi extra – istituzionali Modulo per Ferie e Permessi Piani di Reperibilità Riposi compensativi - professioni sanitarie Modulo straordinari a recupero - professioni sanitarie Liquidazione straordinari Mancata Timbratura Autorizzazione recupero ore amministrativi Domanda di Assegno Nucleo Familiare Copertura assicurativa RCT/O. Estensione facoltativa "Colpa Grave". Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio Dichiarazione Sostitutiva di Certificazione Incarico Missione Congedo parentale Assistenza Informatica Richiesta Certificato di Servizio Si ricorda che le richieste – dove indicato – devono essere controfirmate dal proprio responsabile. 38 Vademecum del dipendente Numeri utili DIREZIONE AZIENDALE Tel. 079.2830626/630 Fax 079.2830637 CENTRALINO STRUTTURE OSPEDALIERE Tel. 079.228211 UFFICIO PROTOCOLLO Tel. 079.2830673 Fax 079.2830685 UFFICIO CONTRATTI E TRATTAMENTO GIURIDICO DEL PERSONALE Tel. 079.2830683/633/609 UFFICIO TRATTAMENTO ECONOMICO DEL PERSONALE Tel. 079.2830667 UFFICIO RILEVAZIONE PRESENZE Tel. 079.229059/43/47 INCARICHI EXTRA ISTITUZIONALI Tel. 079.2830642 SERVIZIO ORGANIZZAZIONE – SISTEMI INFORMATIVI Tel. 079.2830657 COMUNICAZIONE E RECLAMI Tel. 079.2830638 SERVIZIO FORMAZIONE Tel. 079.2830674/613 SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE Tel. 079.2830622/623 Nel sito aziendale www.aousassari.it, all’interno della sezione SERVIZI AL CITTADINO – NUMERI UTILI è possibile scaricare in formato pdf la Rubrica Breve aggiornata al 30.01.2013. 39 Vademecum del dipendente Il progetto è a cura dell’ U.O. Prevenzione e Protezione Aziendale Elaborazione: Ufficio Comunicazione Si ringraziano per la preziosa collaborazione il Servizio Risorse Umane, il Servizio Formazione e il Servizio delle Professioni Sanitarie. Un particolare ringraziamento per: Maria Grazia Addis Pina Brocchi Stefano De Raimondo Maria Paola Lai Marco Mele Claudia Onorato Valentina Porcu Antonio Rassu Serenella Sanna Giovanna Spanu VERSIONE 1.0 aggiornata al 28 marzo 2013 40