Bilancio d’Esercizio di UBI Banca Spa al 31 dicembre 2015 Relazione sulla gestione UBI Banca: principali dati e indicatori1 31.12.2015 31.12.2014 31.12.2013 31.12.2012 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 INDICI DI STRUTTURA Crediti netti verso clientela / totale attivo 30,9% 31,5% 34,1% 30,8% 22,1% 20,5% 19,8% 16,9% Raccolta diretta da clientela / totale passivo 61,6% 58,8% 50,6% 42,7% 49,7% 49,1% 33,5% 32,2% Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela 50,2% 53,5% 67,2% 72,1% 44,6% 41,8% 59,0% 52,4% Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo 12,4% 11,5% 12,5% 11,7% 10,7% 14,6% 16,8% 16,7% 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,7% 3,8% 0,2% INDICI DI REDDITIVITÀ ROE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio) ROTE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle immobilizzazioni immateriali) 1,4% 4,0% 0,8% 2,6% 4,2% 2,9% 4,0% 0,2% ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo) 0,17% 0,47% 0,10% 0,30% 0,45% 0,40% 0,64% 0,04% Cost/income (oneri / proventi operativi) 59,8% 49,2% 47,9% 48,1% 96,9% 59,5% 39,4% 58,9% Spese per il personale / proventi operativi 25,2% 22,3% 21,5% 19,5% 43,7% 28,1% 18,0% 24,8% Dividendi / proventi operativi 37,1% 40,2% 34,7% 51,0% 135,2% 64,6% 78,0% 141,3% Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi 41,4% 25,9% 32,7% 37,3% -2,1% 27,8% 17,9% -30,1% 1,46% 1,36% 1,18% 1,01% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% 54,75% 55,08% 60,13% 61,25% 94,94% 94,82% 94,51% 85,44% 5,55% 5,49% 5,54% 2,29% 0,00% 0,00% 0,00% 0,01% Tier 1 ratio (Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio ponderate) 35,87% 34,60% 50,36% 56,23% 59,23% 67,64% 67,04% 45,89% Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate) 42,16% 43,82% 71,22% 84,49% 85,62% 90,42% 95,15% 64,25% 9.725.315 10.509.912 13.707.454 14.194.716 12.972.683 13.713.202 14.285.982 13.655.979 INDICI DI RISCHIOSITÀ Sofferenze nette / crediti netti verso clientela Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde (grado di copertura) Crediti deteriorati netti /crediti netti verso clientela COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 20142 Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro) 8.272.455 8.297.667 9.693.641 9.447.070 8.973.902 10.258.059 10.064.763 9.753.795 23.065.310 23.985.029 19.247.607 16.799.510 15.151.704 15.165.464 15.013.954 21.253.805 Utile (perdita) d'esercizio 123.423 (918.437) 71.340 223.496 (2.713.054) 283.720 406.317 23.886 Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment 132.580 345.452 382.601 304.265 316.723 302.156 452.430 27.444 Utile d'esercizio normalizzato 115.930 207.687 137.718 266.742 70.124 195.474 388.152 441.574 di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni Attività di rischio ponderate DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro) OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero) Proventi operativi 672.508 687.772 713.096 664.554 262.202 465.070 708.460 640.100 (401.845) (338.670) (341.302) (319.622) (254.048) (276.650) (278.852) (376.816) Crediti netti verso clientela 21.901.390 23.330.321 25.168.913 22.584.747 15.692.663 14.536.121 12.560.060 10.446.768 di cui: sofferenze nette 319.461 317.590 295.805 227.442 280 277 272 849 1.214.834 1.280.777 1.393.606 516.918 280 277 272 849 43.622.826 43.610.938 37.435.005 31.302.960 35.223.005 34.790.516 21.277.596 19.942.079 8.758.946 8.566.696 9.231.816 8.607.721 7.609.829 10.328.266 10.662.230 10.358.682 410 410 410 410 448 542.792 545.893 596.756 70.767.330 74.171.865 73.914.645 73.336.254 70.895.253 70.897.601 63.450.192 61.983.318 4 4 4 3 2 2 2 2 1.730 1.675 1.588 1.412 1.250 1.380 1.405 1.566 1.612 1.579 1.569 1.393 1.212 1.349 1.451 1.509 Oneri operativi crediti deteriorati netti Raccolta diretta da clientela Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) Attività immateriali Totale attivo Sportelli in Italia Forza lavoro a fine esercizio (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) Forza lavoro media (dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di somministrazione) (*) 1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo”. Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione. Relativamente agli esercizi 2011 e 2014, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment. 2. Per gli esercizi 2014 e 2015 il Tier 1 ratio, in assenza di Additional Tier 1, coincide con il Common Equity Tier 1 ratio. I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate), Core Tier1 dopo le deduzioni specifiche dal patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio ((patrimonio di vigilanza + Tier 3)/attività di rischio ponderate). Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard. (*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%. 384 Relazioni e Bilanci 2015 La struttura organizzativa di UBI Banca Unione di Banche Italiane dal 12 ottobre 2015 è diventata una Società per azioni1. Quotata alla Borsa di Milano, UBI Banca è a capo dell’omonimo Gruppo bancario, strutturato secondo un modello organizzativo di tipo federale, polifunzionale, con un’offerta differenziata per mercato. In qualità di Capogruppo, svolge funzioni di indirizzo strategico (definendo il disegno imprenditoriale del Gruppo), di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto ed il coordinamento delle attività commerciali delle Banche Rete e delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi, nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o attraverso Società controllate). Sotto il profilo della governance, UBI Banca adotta il sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione. *** Nel corso del secondo semestre del 2015 sono stati rivisti in ottica evolutiva alcuni ambiti della configurazione organizzativa di UBI Banca che hanno interessato anche il primo livello rappresentato nell’organigramma. Con decorrenza 7 ottobre 2015 è divenuta operativa la revisione degli assetti delle strutture facenti capo al Chief Business Officer e al Chief Operating Officer: • da un lato, è stata realizzata una revisione dei presidi in ambito commerciale, con particolare riferimento alle attività rivenienti dalla continua evoluzione dell’Innovazione Digitale. Per tale motivo è stata operata una riqualificazione, sia delle strutture che dei perimetri, dell’Area Canali Diretti e Comunicazione con la creazione della nuova Area Multichannel Banking, a diretto riporto del Chief Business Officer; • dall’altro, si è inteso garantire una maggiore efficacia ed efficienza nelle complessive attività di comunicazione. Per quanto riguarda la comunicazione commerciale esterna, sia in ambito tradizionale che digitale, il Servizio Comunicazione è stato posto direttamente in staff al Chief Business Officer, anche in considerazione della trasversalità delle attività svolte per tutti i segmenti di clientela. Con riferimento invece alla comunicazione interna, la struttura preposta, precedentemente posizionata nell’ambito dell’Area Risorse Umane, è stata collocata in staff al Chief Operating Officer e contestualmente ridenominata Area Company Multichannel Experience. Con decorrenza 1° novembre 2015 è inoltre divenuto efficace il nuovo assetto organizzativo nell’ambito del Chief Risk Officer. La nuova configurazione, resasi opportuna in coerenza con le best practice internazionali e nel rispetto delle disposizioni di Vigilanza, prevede un nuovo presidio delle attività in ambito “governo dei dati” al fine di assicurare un efficiente processo di aggregazione degli stessi e di gestione del framework di riferimento per la produzione della reportistica. Tale presidio è stato posto direttamente in staff al Chief Risk Officer e denominato Servizio Risk Data Management. Il Servizio Risk Governance, precedentemente in staff, è stato riallocato in line e riqualificato in Area. L’intervento si è accompagnato ad una ridenominazione di tutte le strutture in lingua inglese per allineamento alla terminologia adottata in ambito Vigilanza europea. Infine, con il 1° febbraio 2016 è entrata in vigore la revisione organizzativa dell’Area Compliance di Capogruppo con l’istituzione del Servizio Compliance Operations cui sono state ricondotte tutte le attività precedentemente svolte dal Settore Compliance di UBI.S, contestualmente dismesso. La nuova configurazione – definita in coerenza con l’aggiornamento della policy “Politiche di gestione del rischio di non conformità del Gruppo UBI Banca” e con la revisione del modello organizzativo di compliance – ottempera alle disposizioni di vigilanza in materia di controlli interni, che stabiliscono l’obbligo di assegnare la responsabilità della compliance IT alla funzione di Compliance. La struttura organizzativa di UBI Banca è pubblicata sul sito ufficiale www.ubibanca.it nella sezione Corporate Governance. 1 La trasformazione da Società cooperativa per azioni a Società per azioni è avvenuta in ottemperanza alle previsioni del Decreto Legge 3/2015, convertito nella Legge 33/2015, che ha stabilito, per le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro, l’obbligo di conformarsi al nuovo assetto legislativo entro 18 mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione da parte di Banca d’Italia (disposizioni emanate il 9 giugno ed entrate in vigore il 27 giugno 2015). I passaggi che hanno portato alla trasformazione sono dettagliatamente illustrati nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” della Relazione sulla gestione consolidata, al quale si rimanda. Relazione sulla gestione 385 Organigramma di UBI Banca Spa CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CHIEF AUDIT EXECUTIVE SUPPORTO AL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA CONSIGLIO DI GESTIONE AUDIT DI PROCESSO E RISCHI CONSIGLIERE DELEGATO AUDIT GOVERNANCE E METHODOLOGIES CHIEF FINANCIAL OFFICER AUDIT RETI DI VENDITA INVESTOR E MEDIA RELATIONS COMPLIANCE CONSULENZA E COMPLIANCE FISCALE PRINCIPI E CONTROLLI CONTABILI E LEGGE 262 ANNUAL & PERIODIC REPORTS PIANIFICAZIONE STRATEGICA, ALM E STUDI CONTROLLO DI GESTIONE AMMINISTRAZIONE E ADEMPIMENTI FISCALI CHIEF RISK OFFICER DIRETTORE AFFARI GENERALI E PARTECIPAZIONI RISK DATA MANAGEMENT CAPITAL & LIQUIDITY RISK MANAGEMENT CREDIT RISK MANAGEMENT ANTI-MONEY LAUNDERING & CLAIMS AFFARI LEGALI E CONTENZIOSO AFFARI SOCIETARI, PARTECIPAZIONI E RAPPORTI CON LE AUTHORITIES RISK GOVERNANCE OPERAZIONI STRAORDINARIE DIRETTORE GENERALE CUSTOMER CARE CHIEF BUSINESS OFFICER CHIEF LENDING OFFICER POLITICHE E QUALITÀ DEL CREDITO CREDITI COMUNICAZIONE CREDITO ANOMALO E RECUPERO CREDITI CHIEF OPERATING OFFICER MODELLI DISTRIBUTIVI, PIANIFICAZIONE E REPORTING COMPANY MULTICHANNEL EXPERIENCE RETAIL MULTICHANNEL BANKING ORGANIZZAZIONE PRIVATE & CORPORATE UNITY GLOBAL TRANSACTION E OPERATIONS OTTIMIZZAZIONE COSTI PREVENZIONE E PROTEZIONE SUL LAVORO RISORSE UMANE UBISS UBI ACADEMY FINANZA Organi di Gestione e Controllo Area Servizio Funzione Aree, Servizi e Funzioni di Staff Società in coordinamento operativo L’attività di Responsabilità Sociale d’Impresa è allocata alle dirette dipendenze del Chief Financial Officer. Premessa Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa sull’attività di UBI Banca nel 2015: - lo SCENARIO DI RIFERIMENTO; - l’UNIONE BANCARIA EUROPEA; - gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO; - l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, l’INNOVAZIONE DIGITALE e la MONETICA; 386 Relazioni e Bilanci 2015 - l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO; - la RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE; - il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI; - le NOVITÀ FISCALI, si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla gestione consolidata. Le risorse umane Composizione dell'organico di UBI Banca per forza lavoro Numero 31.12.2015 31.12.2014 Variazione Dipendenti a libro matricola di UBI Banca 2.486 2.487 -1 Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo -1.213 -1.233 -20 791 820 -29 Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo di cui: presso UBI Sistemi e Servizi 457 421 36 Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 1.730 1.675 55 Forza lavoro 1.730 1.675 55 Al 31 dicembre 2015 i lavoratori dipendenti a libro matricola UBI Banca erano 2.486, in riduzione di una risorsa rispetto all’anno precedente. In dettaglio, nell’esercizio si sono registrati 51 inserimenti con contratto a tempo indeterminato e 31 con contratto flessibile, a fronte di complessive 83 uscite (delle quali 46 riferite al piano di esodi incentivati ex Accordo Quadro del 26 novembre 2014, 5 per passaggi ad altre Società del Gruppo, 3 per termine di contratti flessibili e la restante parte per motivazioni a diverso titolo riconducibili alla “natural attrition” aziendale). In termini di personale effettivamente impiegato dalla Capogruppo, l’organico a fine esercizio si presentava costituito da 1.730 risorse, con un incremento, nei dodici mesi, di 55 unità, sostanzialmente dovuto agli accentramenti in service di alcune attività di IW Bank (tra le più significative: amministrazione e fiscale, crediti, antiriciclaggio, affari legali/societari e compliance) e al potenziamento di alcuni ambiti specialistici dell’area commerciale “Multichannel Banking” e del servizio “Compliance servizi bancari”. Come risulta dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati da UBI Banca presso altre Società del Gruppo a fine 2015 risultavano scesi a 1.213, il 65,2% dei quali in servizio presso UBI Sistemi e Servizi (791 risorse, in diminuzione di 29 unità nell’anno principalmente per effetto di 21 adesioni volontarie al piano di esodi sopra richiamato). Si è contestualmente rilevato un incremento di 36 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo da altre Società del Gruppo, riconducibile ai sopra citati processi di accentramento. Nel quarto trimestre i dipendenti effettivi in servizio sono cresciuti di 39 unità (da 1.691 al 30 settembre a 1.730 a fine anno) per effetto di 33 assunzioni, 11 cessazioni e di un aumento netto di 17 unità delle risorse distaccate presso la Capogruppo. In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo, la composizione dell’organico per qualifica continua ad evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso relativo delle fasce di inquadramento più elevate. Non si rilevano sostanziali variazioni rispetto a fine 2014. Con riferimento alle previsioni dell’Accordo Quadro del 26 novembre 2014, nel 2015 sono state concesse 11.176 giornate di congedo straordinario, fruite tenuto conto delle esigenze produttive e organizzative delle singole strutture di Capogruppo (13 mila giornate di riduzione/sospensione dell'orario di lavoro nel 2014). Per il 2016, in merito alle richieste pervenute ai sensi dell'Accordo del 21 novembre 2015, verranno concesse circa 13.500 giornate di congedo straordinario. Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale, sono state presentate 9 domande, con decorrenza principalmente a partire dal mese di febbraio 2016. L’accordo ha previsto inoltre la proroga delle durate dei rapporti part-time avviati nel 2015. Relativamente invece all’Accordo di Gruppo del 23 dicembre 2015 riguardante gli esodi, è stata concordata l’uscita su base volontaria di 17 persone attualmente in forza a UBI Banca1 con accesso al Fondo di sostegno al reddito di settore, identificate tra coloro che avevano presentato domanda di uscita incentivata nell’ambito dell’Accordo Quadro del 2014 e le cui richieste erano state allora respinte in quanto eccedenti rispetto all’obiettivo prefissato. Per approfondimenti sui due Accordi, si rimanda al capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” contenuto nella Relazione consolidata. Composizione dell'organico per qualifica Numero 31.12.2015 Incidenza % 31.12.2014 Incidenza % Dirigenti 139 8,0% 136 8,1% Quadri Direttivi 3º e 4º livello 542 31,4% 532 31,8% Quadri Direttivi 1º e 2º livello 412 23,8% 382 22,8% 3ª Area Professionale (impiegati) 635 36,7% 622 37,1% 1ª e 2ª Area Professionale (altro personale) Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca 2 0,1% 3 0,2% 1.730 100,0% 1.675 100,0% 1 Per quanto riguarda le persone a libro matricola di UBI Banca, le uscite volontarie considerate sono n. 55. Relazione sulla gestione 387 A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola UBI Banca si attestava a 45 anni e 10 mesi (rispetto ai 45 anni e 5 mesi del 2014), mentre l’anzianità media risultava di 17 anni e 7 mesi (17 anni e 3 mesi il dato di raffronto). L’incidenza del personale femminile era pari al 38,8%, in aumento rispetto a fine 2014 (38,2%). *** In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata in altra parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter 388 Relazioni e Bilanci 2015 del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari emanate il 18 novembre 2014. Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione sul governo societario di UBI Banca, sempre in allegato al presente fascicolo. Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di welfare, trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata. Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti non ricorrenti e prospetti di raccordo Stato patrimoniale riclassificato Importi in migliaia di euro 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni Variazioni % ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.494.547 3.576.951 -82.404 -2,3% 60. Crediti verso banche 15.489.215 14.055.649 1.433.566 10,2% 70. Crediti verso clientela 21.901.390 23.330.321 -1.428.931 -6,1% 80. Derivati di copertura 592.409 647.972 -55.563 -8,6% 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 4.637 5.583 -946 -16,9% 9.657.401 9.624.011 33.390 0,3% 615.661 634.178 -18.517 -2,9% 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo 138.226 160.330 -22.104 -13,8% 1.088.262 1.544.835 -456.573 -29,6% 196.034 193.167 2.867 1,5% 15.357.571 18.066.883 -2.709.312 -15,0% 410 410 - - 1.529.553 1.688.730 -159.177 -9,4% 300,8% 2.032 507 1.525 699.982 642.338 57.644 9,0% 70.767.330 74.171.865 -3.404.535 -4,6% -17,2% PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 15.845.354 19.140.417 -3.295.063 20. Debiti verso clientela 7.357.586 7.065.270 292.316 4,1% 30. Titoli in circolazione 36.265.240 36.545.668 -280.428 -0,8% 40. Passività finanziarie di negoziazione 608.600 722.181 -113.581 -15,7% 60. Derivati di copertura 700.871 937.018 -236.147 -25,2% 80. Passività fiscali 265.926 352.883 -86.957 -24,6% 100. Altre passività 881.275 751.071 130.204 17,3% 110. Trattamento di fine rapporto del personale 39.975 45.443 -5.468 -12,0% 120. Fondi per rischi e oneri: 43.557 45.218 -1.661 -3,7% 1.035 1.144 -109 -9,5% 42.522 44.074 -1.552 -3,5% 8.635.523 9.485.133 -849.610 -9,0% 123.423 -918.437 1.041.860 n.s. 70.767.330 74.171.865 -3.404.535 -4,6% a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130.+160. +170. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione + 180.+190. e azioni proprie 200. Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto Relazione sulla gestione 389 390 Relazioni e Bilanci 2015 Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività 130. 140. 150. 1.035 42.522 a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 200. Totale del passivo e del patrimonio netto Utile (perdita) d'esercizio 130.+160. + Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione 170.+180.+190. e azioni proprie 43.557 Fondi per rischi e oneri: 120. 70.767.330 123.423 8.635.523 39.975 881.275 Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale 265.926 100. Passività fiscali 80. 700.871 608.600 36.265.240 7.357.586 69.575.682 137.585 8.674.932 56.213 1.016 57.229 39.275 550.167 292.254 820.178 614.788 37.356.497 6.357.264 14.675.513 69.575.682 70.767.330 15.845.354 552.551 2.036 1.497.100 410 620.736 9.656.107 4.707 611.992 20.942.260 16.343.837 3.486.873 14.767.754 195.490 760.790 133.039 30.9.2015 699.982 2.032 1.529.553 410 615.661 9.657.401 4.637 592.409 21.901.390 15.489.215 3.494.547 15.357.571 196.034 1.088.262 138.226 31.12.2015 110. Passività finanziarie di negoziazione Derivati di copertura 40. Titoli in circolazione 30. 60. Debiti verso banche Debiti verso clientela 10. 20. PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Totale dell'attivo Attività materiali Attività immateriali Partecipazioni 100. 110. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 90. 120. Crediti verso clientela Derivati di copertura 70. 80. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti verso banche 50. 60. Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita 30. 20. 40. Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie detenute per la negoziazione 10. ATTIVO Importi in migliaia di euro Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati 71.576.922 177.216 8.518.872 55.063 1.029 56.092 39.701 765.959 243.599 736.087 754.027 36.831.103 10.254.377 13.199.889 71.576.922 745.198 2.036 1.536.122 410 624.701 9.625.683 4.804 544.207 21.854.404 15.026.560 3.535.692 16.309.111 197.223 1.463.279 107.492 30.6.2015 73.791.908 202.409 8.781.902 44.531 1.135 45.666 43.409 784.573 448.391 1.163.274 844.803 37.080.038 6.598.990 17.798.453 73.791.908 639.077 3 1.623.234 410 629.089 9.624.090 5.349 673.536 22.625.687 15.073.014 3.528.010 17.405.247 198.365 1.654.371 112.426 31.3.2015 74.171.865 -918.437 9.485.133 44.074 1.144 45.218 45.443 751.071 352.883 937.018 722.181 36.545.668 7.065.270 19.140.417 74.171.865 642.338 507 1.688.730 410 634.178 9.624.011 5.583 647.972 23.330.321 14.055.649 3.576.951 18.066.883 193.167 1.544.835 160.330 31.12.2014 72.591.868 212.354 9.538.886 44.445 1.105 45.550 44.617 580.445 366.121 752.063 675.565 35.242.182 2.180.592 22.953.493 72.591.868 525.106 82.063 1.549.868 410 638.243 10.576.618 5.714 609.406 22.666.345 13.841.245 3.076.556 17.580.462 193.637 1.119.978 126.217 30.9.2014 74.506.075 244.650 9.496.994 48.440 1.114 49.554 43.921 898.336 290.029 573.317 600.017 34.662.145 3.423.416 24.223.696 74.506.075 721.697 82.063 1.538.252 410 642.485 10.625.008 5.751 447.010 23.352.148 15.450.016 3.049.841 15.996.041 192.408 2.280.749 122.196 30.6.2014 75.199.613 227.027 9.500.185 59.776 1.052 60.828 43.545 705.434 451.208 462.440 1.513.524 34.489.699 2.658.889 25.086.834 75.199.613 699.446 2.329 1.684.885 410 645.244 10.708.381 5.606 300.274 23.962.361 14.460.750 3.113.263 15.281.956 193.692 4.011.024 129.992 31.3.2014 Relazione sulla gestione 391 Oneri operativi Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo 210. 290. 123.423 - (9.157) 132.580 Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 159.199 (26.619) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente 250. 260. 150.a 1.594 Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 210.+240. 6.955 (15.847) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 130. b+c+d 160. (104.166) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (918.437) (1.251.894) (11.995) 345.452 (15.464) 360.916 133.676 (311) (4.813) (116.738) 349.102 (338.670) 270.663 (401.845) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Risultato della gestione operativa (21.630) (163.615) (153.425) 687.772 112.431 178.153 24.255 276.489 96.444 31.12.2014 B (21.581) (210.847) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Altre spese amministrative 672.508 (169.417) Proventi operativi Spese per il personale 109.087 Altri oneri/proventi di gestione 278.605 48.979 Commissioni nette Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 249.430 (13.593) Dividendi e proventi simili Margine d'interesse 31.12.2015 A 130.a 170.+180. 150.b 150.a 190. 80.+90. +100.+110. 40.-50. 70. 10.-20. Importi in migliaia di euro Conto economico riclassificato 1.041.860 (1.251.894) (2.838) (212.872) 11.155 (201.717) (132.082) 7.266 11.034 (12.572) (78.439) 63.175 (49) 47.232 15.992 (15.264) (3.344) 100.452 24.724 (27.059) (110.037) Variazioni A-B n.s. (100,0%) (23,7%) (61,6%) 72,1% (55,9%) (98,8%) n.s. 229,3% (10,8%) (22,5%) 18,7% (0,2%) 28,9% 10,4% (2,2%) (3,0%) 56,4% 101,9% (9,8%) n.s. Variazioni % A/B (14.162) - (8.865) (5.297) (42.710) 37.413 1.340 21.825 (8.282) (28.278) 50.808 (141.575) (6.351) (90.358) (44.866) 192.383 26.725 161.625 9.967 1.573 (7.507) IV trimestre 2015 C (1.130.791) (1.251.894) (11.995) 133.098 16.203 116.895 134.153 (1.301) (3.062) (32.699) 19.804 (89.421) (5.326) (47.302) (36.793) 109.225 30.197 42.443 10.727 796 25.062 IV trimestre 2014 D (1.116.629) (1.251.894) (3.130) (138.395) (58.913) (79.482) (132.813) 23.126 5.220 (4.421) 31.004 52.154 1.025 43.056 8.073 83.158 (3.472) 119.182 (760) 777 (32.569) Variazioni C-D (98,7%) (100,0%) (26,1%) n.s. n.s. (68,0%) (99,0%) n.s. 170,5% (13,5%) 156,6% 58,3% 19,2% 91,0% 21,9% 76,1% (11,5%) 280,8% (7,1%) 97,6% n.s. Variazioni % C/D 392 Relazioni e Bilanci 2015 Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Risultato della gestione operativa Oneri operativi Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte Utile (perdita) del periodo 210. 290. (14.162) - (8.865) (5.297) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte (42.710) Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo 260. 150.a 1.340 37.413 Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 21.825 (8.282) 250. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 210.+240. 160. (28.278) 50.808 (141.575) (6.351) (90.358) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Altre spese amministrative 192.383 (44.866) Proventi operativi Spese per il personale 26.725 Altri oneri/proventi di gestione 161.625 9.967 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Commissioni nette (7.507) 1.573 Margine d'interesse IV trimestre Dividendi e proventi simili 130. b+c+d Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 130.a 170.+180. 150.b 150.a 190. 80.+90.+ 100.+110. 40.-50. 70. 10.-20. Importi in migliaia di euro Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato (39.631) - - (39.631) 16.034 (55.665) 256 (2.325) (3.565) (19.641) (30.390) (81.639) (5.040) (36.738) (39.861) 51.249 27.813 20.498 12.665 3.451 (13.178) III trimestre 2015 (25.193) - - (25.193) 12.262 (37.455) 12 (12.601) (1.535) (28.418) 5.087 (91.762) (5.073) (44.531) (42.158) 96.849 27.108 45.410 13.507 14.035 (3.211) II trimestre 202.409 - (292) 202.701 (12.205) 214.906 (14) 56 (2.465) (27.829) 245.158 (86.869) (5.117) (39.220) (42.532) 332.027 27.441 51.072 12.840 230.371 10.303 I trimestre (1.130.791) (1.251.894) (11.995) 133.098 16.203 116.895 134.153 (1.301) (3.062) (32.699) 19.804 (89.421) (5.326) (47.302) (36.793) 109.225 30.197 42.443 10.727 796 25.062 IV trimestre (32.296) - - (32.296) 4.253 (36.549) 103 124 (374) (31.172) (5.230) (82.445) (5.314) (36.920) (40.211) 77.215 28.626 8.520 9.636 375 30.058 III trimestre 2014 17.623 - - 17.623 (24.329) 41.952 334 1.868 (2.263) (27.221) 69.234 (84.817) (5.458) (40.699) (38.660) 154.051 25.944 69.470 3.491 38.760 16.386 II trimestre 227.027 - - 227.027 (11.591) 238.618 (914) (1.002) 886 (25.646) 265.294 (81.987) (5.532) (38.694) (37.761) 347.281 27.664 57.720 401 236.558 24.938 I trimestre Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti Importi in migliaia di euro 31.12.2015 al netto delle componenti non ricorrenti 31.12.2014 al netto delle componenti non ricorrenti Variazioni Variazioni % Margine d'interesse (13.593) 96.444 (110.037) n.s. Dividendi e proventi simili 249.430 276.489 (27.059) (9,8%) 48.979 24.255 24.724 101,9% Commissioni nette Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/ passività valutate al fair value 196.409 168.243 28.166 16,7% Altri oneri/proventi di gestione 109.087 112.431 (3.344) (3,0%) Proventi operativi 590.312 677.862 (87.550) (12,9%) Spese per il personale (169.417) (153.425) 15.992 10,4% Altre spese amministrative (179.405) (163.615) 15.790 9,7% (20.218) (21.630) (1.412) (6,5%) (369.040) (338.670) 30.370 9,0% 221.272 339.192 (117.920) (34,8%) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (104.166) (116.738) (12.572) (10,8%) Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (291) (1.818) (1.527) (84,0%) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 6.955 (311) 7.266 n.s. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 1.594 381 1.213 318,4% 125.364 220.706 (95.342) (43,2%) (9.434) (13.019) (3.585) (27,5%) 115.930 207.687 (91.757) (44,2%) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio Relazione sulla gestione 393 394 Relazioni e Bilanci 2015 9.157 (9.157) 123.423 Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio 11.381 11.381 132.580 Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 9.157 15.556 (4.175) 159.199 (26.619) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte (75.790) (75.790) 6.406 21.219 21.219 (10.223) 912 912 (451) - 25.628 25.628 25.628 115.930 - 115.930 (9.434) 125.364 1.363 (291) 1.594 31.442 221.272 (104.166) 1.594 (82.196) - Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni - 1.363 6.955 15.556 31.442 (20.218) (369.040) 6.955 (15.847) (82.196) - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie - - 270.663 (104.166) Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti 31.442 1.363 - 1.363 - - (21.581) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali (401.845) (179.405) Altre spese amministrative Oneri operativi (169.417) 31.442 (169.417) - (210.847) Proventi operativi - Spese per il personale - 109.087 (82.196) 590.312 - 672.508 - 109.087 Altri oneri/proventi di gestione 196.409 278.605 (82.196) 48.979 48.979 Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value al netto delle componenti non ricorrenti Commissioni nette Chiusura di contenziosi fiscali 249.430 Rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà) Dividendi e proventi simili Contributo straordinario al Fondo di Risoluzione (13.593) Utile dalla parziale cessione della partecipazione ICBPI Spa 31.12.2015 249.430 Rettifiche di valore Oneri per esodi su titoli azionari, anticipati (ex Accordi obbligazionari e Sindacali del quote OICR 4 febbraio 2015 (AFS) e del 23 dicembre 2015) Componenti non ricorrenti (13.593) 31.12.2015 Margine d'interesse Importi in migliaia di euro Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli Relazione sulla gestione 395 (11.995) Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte Utile (perdita) d'esercizio Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 345.452 Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (132.341) (132.341) 1.845 - - 11.995 1.251.894 (9.222) (134.186) (134.186) (918.437) 891 (9.222) 688 (9.910) - 1.251.894 11.995 - - - (1.251.894) 2.907 891 (88) (15.464) Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente 2.907 891 891 2.995 133.676 2.995 360.916 (311) (4.813) Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti (116.738) (9.910) 207.687 - - 207.687 (13.019) 220.706 381 (311) (1.818) (116.738) 339.192 (338.670) - 349.102 - - (338.670) Risultato della gestione operativa - (21.630) (21.630) Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali Oneri operativi (163.615) (163.615) Spese per il personale Altre spese amministrative - 677.862 - (153.425) (9.910) (153.425) - Proventi operativi - 687.772 Altri oneri/proventi di gestione - 112.431 112.431 168.243 178.153 (9.910) 24.255 24.255 al netto delle componenti non ricorrenti Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Rettifiche di Valore su partecipazioni del Gruppo Commissioni nette Utile dalla cessione delle partecipazioni Aviva Vita, Aviva Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni 96.444 Utile dalla cessione della partecipazione in SIA Spa 276.489 Oneri per esodi anticipati (ex Accordo Quadro 26 novembre 2014) 31.12.2014 96.444 Adeguamento del prezzo di cessione di BDG Sa (Svizzera) 276.489 Rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS) Componenti non ricorrenti Dividendi e proventi simili 31.12.2014 Margine d'interesse Importi in migliaia di euro (segue) Prospetti di raccordo CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO al 31 dicembre 2015 Importi in migliaia di euro 70. 150.a Oneri per esodi anticipati Ammortamenti per migliorie su beni di terzi Prospetto riclassificato (13.593) (13.593) Dividendi e proventi simili 249.430 249.430 48.979 48.979 278.605 278.605 Altri oneri/proventi di gestione 117.590 (8.630) 127 Proventi operativi 681.011 (8.630) 127 Spese per il personale 150.b Altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e 170.+180. immateriali Oneri operativi Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 109.087 (183.099) (219.477) - 672.508 13.682 (169.417) 8.630 (210.847) (21.454) (127) (21.581) (424.030) 8.630 (127) 13.682 256.981 - - 13.682 Risultato della gestione operativa 130.a 130. b+c+d Recupero imposte 31.12.2015 Margine d'interesse 40.-50. Commissioni nette 80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/ 100.+110. riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value 190. Riclassifiche Schema del bilancio dell'impresa Voci 10.-20. 31.12.2015 (401.845) 270.663 (104.166) (104.166) (15.847) (15.847) Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 6.955 6.955 210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni 1.594 160. 250. 260. Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 145.517 Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente (22.094) Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati 123.423 150.a Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio 1.594 - - - - 123.423 - - 13.682 159.199 (4.525) (26.619) 9.157 132.580 (9.157) (9.157) - 123.423 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO al 31 dicembre 2014 Importi in migliaia di euro Schema del bilancio dell'impresa Voci 10.-20. 70. Margine d'interesse Dividendi e proventi simili 40.-50. Commissioni nette Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, 80.+90.+ cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate 100.+110. al fair value 190. 150.a Riclassifiche Recupero imposte Ammortamenti per migliorie su beni di terzi 24.255 24.255 178.153 178.153 Proventi operativi 695.500 (7.855) 127 Risultato della gestione operativa Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Utili (perdite) dalla cessione di investimenti 210.+240. e partecipazioni Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte 250. 260. Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo 150.a 210. Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte 290. Utile (perdita) d'esercizio 396 Relazioni e Bilanci 2015 Prospetto riclassificato 96.444 127 Oneri operativi Oneri per esodi anticipati 276.489 (7.855) Altre spese amministrative Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 170.+180. e immateriali Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo 96.444 120.159 Spese per il personale 31.12.2014 276.489 Altri oneri/proventi di gestione 150.b 130.a 130. b+c+d 31.12.2014 112.431 - (169.970) (171.470) - 687.772 16.545 (153.425) 7.855 (21.503) (163.615) (127) (21.630) (362.943) 7.855 (127) - 16.545 (338.670) 332.557 - - - 16.545 349.102 (116.738) (116.738) (4.813) (4.813) (311) (311) (1.122.065) (911.370) 1.255.741 - - (7.067) (918.437) - - 1.255.741 16.545 360.916 (3.847) (4.550) (15.464) 1.251.894 (918.437) 133.676 11.995 345.452 (11.995) (11.995) (1.251.894) - - - (1.251.894) - (918.437) Note esplicative alla redazione dei prospetti Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15 dicembre 2015. Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti regole: ­- i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative; ­- la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190; ­- gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) includono un parziale della voce 150a dello schema contabile; ­- le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (al netto delle imposte), presenti nel quarto trimestre 2014, includono la quasi totalità della voce 210 dello schema contabile. La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici prospetti di raccordo. Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio inserite nei successivi capitoli della presente Relazione. Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi - che così si riassumono: Esercizio 2015: Esercizio 2014: - rettifiche di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); ­- oneri per esodi anticipati spesati a margine degli Accordi sindacali del 4 febbraio 2015 e del 23 dicembre 2015; ­- utile dalla parziale cessione della partecipazione nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari; ­- contributo straordinario al Fondo di Risoluzione; ­- rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà); ­- chiusura di contenziosi fiscali. - rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR (AFS); ­- adeguamento del prezzo di cessione di Banque de Dépôts et de Gestion Sa (Svizzera); ­- o neri per esodi anticipati (ex Accordo Quadro del 26 novembre 2014); ­- utile dalla cessione della partecipazione SIA Spa; ­- utile dalla cessione delle partecipazioni Aviva Vita, Aviva Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni; ­- rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (BBS, Carime, BPA, BRE, UBI Banca International e UBI Leasing). Relazione sulla gestione 397 Il conto economico I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e conto economico al netto delle principali componenti non ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche che hanno caratterizzato sia i dodici mesi (l’esercizio 2015 rispetto al precedente), sia il quarto trimestre (quest’ultimo – evidenziato da un leggero sfondo – viene raffrontato con il precedente terzo trimestre). UBI Banca ha concluso l’esercizio con un utile netto di 123,4 milioni1, condizionato dalla modesta flessione dei ricavi (-15,3 milioni), in presenza di minori esigenze di rettifica, ma soprattutto dalla crescita degli oneri operativi conseguenti alla progressiva entrata in vigore delle disposizioni di vigilanza europee, unitamente all’intervento che il sistema bancario è stato chiamato a compiere con il versamento di contributi straordinari. Il 2014 aveva dato luogo ad una perdita di 918,4 milioni1, originata dalla contabilizzazione dell’impairment sulle partecipazioni detenute nelle Banche del Gruppo (1.252 milioni di euro) nell’ambito dei periodici test di tenuta dei valori contabili. I dividendi percepiti sono stati complessivamente 249,4 milioni, garantiti in termini pressoché totali dalle partecipazioni in Società del Gruppo: di essi 188,3 milioni provengono dalle Banche Rete e 39,4 milioni dalle Società Prodotto. Rispetto all’esercizio di raffronto, la flessione (-27,1 milioni) trova giustificazione nel comparto Banche Rete (-21,2 milioni, per la presenza nel 2014 sia di una distribuzione straordinaria effettuata da BRE, sia del dividendo di Banca Carime, non staccato nel corso del 2015), nel comparto Assicurazioni (-21,9 milioni, anche in seguito all’integrale/parziale dismissione, avvenuta nel dicembre 2014, di partecipazioni che avevano distribuito importi significativi), nonché fra le altre partecipazioni del Gruppo (-0,2 milioni), a fronte dell’incremento registrato dalle Società Prodotto (+15,5 milioni da ricondurre ai migliorati risultati di UBI Pramerica SGR e di UBI Factor). I dividendi assicurati dai titoli in portafoglio sono cresciuti marginalmente a 8,9 milioni; nel dato di raffronto erano presenti 3,1 milioni distribuiti dalla società SIA Spa (ceduta nel quarto trimestre del 2014). Dividendi e proventi simili Importi in migliaia di euro L’evoluzione infra-annuale evidenzia una perdita netta di 14,2 milioni, appesantita dalla fiscalità conseguente alla chiusura di alcuni contenziosi con l’Autorità tributaria, nonostante il risultato positivo della gestione operativa, +157% rispetto al quarto trimestre 2014, che aveva registrato una perdita di 1.130,8 milioni, in seguito agli effetti dell’impairment test. In termini congiunturali, il risultato degli ultimi tre mesi dell’anno si confronta con la perdita pari a 39,6 milioni segnata nel terzo trimestre 2015, che incorporava una debolezza dei proventi per la ridotta contribuzione dell’attività finanziaria ed una più accentuata negatività del margine d’interesse. In termini progressivi, i proventi operativi realizzati nell’anno – espressione della gestione bancaria caratteristica2 – si sono attestati a 672,5 milioni, contro i 687,8 milioni dell’esercizio di raffronto, per effetto delle determinanti di seguito specificate. Banca Popolare di Bergamo Spa 31.12.2015 31.12.2014 133.512 129.109 Banca Regionale Europea Spa 10.704 36.111 Banca Popolare Commercio e Industria Spa 28.221 25.800 UBI Pramerica SGR Spa 28.199 20.053 - 11.180 Banca Popolare di Ancona Spa 7.467 4.146 UBI Banca Private Investment Spa 5.492 3.837 Banco di Brescia Spa 8.411 3.151 Lombarda Vita Spa 8.598 14.083 UBI Factor Spa 5.722 - Altre partecipazioni (voce 100) 4.221 20.831 Banca Carime Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni 240.547 268.301 Dividendi percepiti da voce 40 AFS 5.829 5.985 Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione e voce 30 Fair Value Option 3.054 2.203 249.430 276.489 Totale 1 Sia l’esercizio 2015 sia il precedente evidenziano componenti non ricorrenti: positive per 7,5 milioni nel 2015 (rivenienti dalla parziale cessione della partecipazione ICBPI a cui hanno fatto riscontro i contributi straordinari al Fondo di Risoluzione, la chiusura di un contenzioso fiscale, le svalutazioni di strumenti finanziari e gli oneri per incentivi all’esodo) e negative per 1.126 milioni nel 2014 (per gli effetti delle rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo solo marginalmente mitigati dagli utili della cessione di partecipazioni) – escludendo le quali il risultato dell’anno si attesta a 115,9 milioni, a fronte dei 207,7 milioni del 2014. 2È opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale gestore unico del portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo, UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono la primaria fonte reddituale. A tale ruolo è andata progressivamente affiancandosi negli ultimi anni l’attività commerciale: creditizia specialistica, derivante dall’operatività della ex Centrobanca, e quale emittente carte di credito, nonché gestore dello stock residuale di mutui extra-captive e di prestiti personali, riveniente dall’attività della ex B@nca 24-7. 398 Relazioni e Bilanci 2015 Risultato netto dell'attività di negoziazione Importi in migliaia di euro Plusvalenze (A) Utile da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto 31.12.2015 [(A+B)-(C+D)] 31.12.2014 1. Attività finanziarie di negoziazione 381 22.101 (2.336) (3.787) 16.359 28.611 1.1 Titoli di debito 278 13.049 (1.286) (2.158) 9.883 27.872 1.2 Titoli di capitale 95 239 (997) (5) (668) 327 1.3 Quote di O.I.C.R. 8 11 (53) - (34) 16 1.4 Finanziamenti - - - - - - 1.5 Altre - 8.802 - (1.624) 7.178 396 2. Passività finanziarie di negoziazione - 1.473 - (1.543) (70) 9.657 2.1 Titoli di debito - 1.473 - (1.543) (70) 9.657 2.2 Debiti - - - - - - 2.3 Altre - - - - - - 3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati X X X X 433 770 161.550 243.183 (174.920) (224.433) 9.180 (5.368) 4.1 Derivati finanziari 161.550 243.183 (174.920) (224.433) 9.180 (4.825) 157.239 229.410 (171.037) (213.745) 1.867 (5.352) 432 3.695 (4) (623) 3.500 (1.095) X X X X 3.800 1.628 3.879 10.078 (3.879) (10.065) 13 (6) - - - - - (543) 161.931 266.757 (177.256) (229.763) 25.902 33.670 31.12.2015 31.12.2014 11.078 (8.069) Risultato netto 31.12.2015 31.12.2014 - su titoli di debito e tassi di interesse - su titoli di capitale e indici azionari - su valute e oro - altri 4.2 Derivati su crediti Totale Risultato netto dell'attività di copertura Importi in migliaia di euro Risultato netto dell'attività di copertura Utili (perdite) da cessione/riacquisto Importi in migliaia di euro Utili Perdite Attività finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela - - - - 3.914 (8.164) (4.250) (9.324) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 257.701 (599) 257.102 166.743 3.1 Titoli di debito 168.620 (575) 168.045 137.182 3.2 Titoli di capitale 82.196 (7) 82.189 9.839 3.3 Quote di O.I.C.R. 6.885 (17) 6.868 19.722 3.4 Finanziamenti - - - - 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - 261.615 (8.763) 252.852 157.419 Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - 3. Titoli in circolazione 164 (15.747) (15.583) (7.940) Totale passività 164 (15.747) (15.583) (7.940) 261.779 (24.510) 237.269 149.479 31.12.2015 31.12.2014 4.356 3.073 278.605 178.153 Totale Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Importi in migliaia di euro Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value Relazione sulla gestione 399 Il risultato netto dell’attività finanziaria è salito a 278,6 milioni, in miglioramento di oltre 100 milioni rispetto al 2014, grazie anche alla presenza di una componente non ricorrente riveniente dall'utile (82,2 milioni) conseguito dalla parziale cessione della partecipazione detenuta nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari (si veda quanto riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” nella Relazione sulla gestione consolidata). Di seguito la composizione dell’aggregato per singolo portafoglio e per tipologia operativa: • 25,9 milioni (33,7 milioni nel 2014) sono stati originati dalla negoziazione, riconducibili per +9,8 milioni ai titoli di debito (quasi interamente riferiti a utili/perdite da negoziazione), per +2,8 milioni ai titoli di capitale e soprattutto alla chiusura dei relativi derivati (per la quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti a indici azionari), per +11,4 milioni all’attività in valuta3, nonché per +1,9 milioni ai derivati su titoli di debito e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei). Questi ultimi sono da collegarsi alla valutazione dei derivati stessi (parallelamente al rialzo dei tassi swap a medio/ lungo termine e alla contemporanea riduzione dei tassi swap sulle scadenze più brevi) e ai relativi differenziali maturati; • 11,1 milioni (-8,1 milioni4) dalla copertura – che esprime la variazione di fair value dei derivati e delle poste coperte – riferibili principalmente agli effetti della valutazione dei derivati su titoli AFS, in concomitanza con il rialzo della curva swap a lungo termine, avvenuto nel secondo trimestre, ma anche alla valutazione dei prestiti obbligazionari, che hanno beneficiato della riduzione della curva swap sulle scadenze più brevi, avvenuta nel quarto trimestre; • 237,3 milioni (149,5 milioni nel 20145) dalla cessione/ riacquisto di attività/passività finanziarie, di cui +82,2 milioni dalla vendita (parziale) della partecipazione detenuta in ICBPI (non ricorrente), +165,2 milioni dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,8 milioni da obbligazioni (principalmente di emittenti bancari), +6,9 milioni dalla cessione di quote OICR (ETF che miravano a replicare la performance di EURO STOXX® 50 Index), -4,2 milioni dalla cessione di sofferenze e -15,6 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della consueta operatività in contropartita con la clientela, in un contesto di prezzi obbligazionari sopra la parità; • 4,3 milioni (rispetto ai precedenti 3,1 milioni) dalla valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages e delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca; alla formazione della voce ha peraltro contribuito anche l’effetto cambio sulla residuale posizione in hedge fund, mentre la valutazione degli stessi ha determinato un modesto impatto negativo (-0,2 milioni). Gli altri proventi e oneri di gestione si sono fermati a 109,1 milioni (-3,3 milioni rispetto al precedente esercizio), quale riflesso della dinamica delle sopravvenienze attive/passive. Le voci di ricavo non hanno mostrato variazioni significative: i recuperi spese registrano una modesta flessione, i fitti e i canoni attivi dalla gestione immobiliare si sono mantenuti stabili, mentre le sopravvenienze attive si sono pressoché dimezzate (-3,9 milioni perlopiù riferiti ad una penale conseguente all’estinzione anticipata di un finanziamento avvenuta nel quarto trimestre 2014). Anche le sopravvenienze passive si sono ridotte, seppur in misura più contenuta (-1,2 milioni) per il venir meno di una posta, presente nel 2014, relativa ai ristori alla clientela di Prestitalia (2,4 milioni). I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” – la componente più rilevante – sono saliti a 65,3 milioni (+0,5 milioni), a margine del completato accentramento in Capogruppo della gestione e monitoraggio delle controparti ristrutturate delle Banche Rete, avvenuto a partire dal mese di aprile 2014, pur a fronte di una minor incidenza di alcuni service, in particolare legati all’audit (con ad esempio un minor numero di giornate addebitate alle Società del Gruppo per attività ispettiva), ma anche alla cessione di una Società avvenuta nel gennaio 2015. Altri proventi e oneri di gestione Importi in migliaia di euro Altri proventi di gestione Recupero spese e altri ricavi su c/c Recupero altre spese Recuperi di imposte 31.12.2015 31.12.2014 112.437 116.934 2 2 9.187 10.136 8.630 7.855 Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili 33.228 33.456 Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo 65.334 64.797 Altri proventi e sopravvenienze attive 4.686 8.543 Riclassifica "recuperi di imposte" (8.630) (7.855) Altri oneri di gestione (3.350) (4.503) (127) (127) Ammortamento migliorie su beni di terzi Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria - - Altri oneri e sopravvenienze passive Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi per cespiti in affitto (3.350) (4.503) Totale 127 127 109.087 112.431 Il margine d’interesse6 è divenuto negativo passando dai +96,4 milioni del 2014 agli attuali -13,6 milioni, recependo principalmente gli impatti (mai sperimentati in precedenza) del movimento della struttura dei tassi nei due periodi7. In dettaglio8: 3 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle righe 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti congiuntamente, essendo riferiti ai risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato. Le ampie oscillazioni verificatesi durante l’anno e dunque l’intensificarsi dell’operatività con la clientela giustificano l’incremento del risultato economico. 4 L’importo originava principalmente dalla valutazione dei derivati sui titoli AFS, solo parzialmente mitigato dai derivati sulle emissioni obbligazionarie. 5 Di essi: +137,2 milioni derivavano dalla vendita di titoli di debito (di cui 128,9 milioni titoli di Stato italiani); +9,8 milioni dalla cessione di titoli di capitale (di cui 9,9 milioni dalla vendita di SIA Spa, non ricorrente);+19,7 milioni dalla dismissione di quote OICR (ETF); -9,3 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate (prevalentemente concentrate nel quarto trimestre); nonché -7,9 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione. 6 Il margine d’interesse incorpora il costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi finanziari alimentano la voce dividendi. 7 A partire dal marzo 2015 il tasso Euribor a 1 mese è divenuto negativo, pertanto la media dei dodici mesi 2015 si è attestata a -0,071%, rispetto al +0,135% rilevato nel 2014. 8 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura all’interno delle diverse aree di attività (finanziaria, con banche, con clientela). L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle Società Prodotto). 400 Relazioni e Bilanci 2015 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Importi in migliaia di euro Titoli di debito 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2015 31.12.2014 2.638 - - 2.638 22.305 366.506 - - 366.506 408.737 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 45.809 - - 45.809 97.731 4. Crediti verso banche 70.469 14.830 - 85.299 86.120 5. Crediti verso clientela 464.189 2.726 327.629 - 330.355 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 43.968 43.968 43.234 8. Altre attività Totale X X 151 151 155 488.148 342.459 44.119 874.726 1.122.471 Debiti Titoli Altre Passività 31.12.2015 31.12.2014 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Importi in migliaia di euro (7.110) X - (7.110) (19.846) 2. Debiti verso banche 1. Debiti verso banche centrali (37.448) X - (37.448) (78.973) 3. Debiti verso clientela (11.853) X - (11.853) (20.143) X (829.393) - (829.393) (890.745) (15.959) 4. Titoli in circolazione (2.199) - - (2.199) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (316) (316) (361) 8. Derivati di copertura Totale X X - - - (58.610) (829.393) (316) (888.319) (1.026.027) (13.593) 96.444 Margine d'interesse • il portafoglio titoli di proprietà ha generato 285,2 milioni (410,9 milioni nel 2014), in presenza di investimenti in titoli di debito ridottisi nei dodici mesi di oltre 3 miliardi. A fronte del contributo, in calo, fornito dal portafoglio AFS (366,5 milioni rispetto ai corrispondenti 408,7 milioni), si evidenziano riduzioni degli apporti sia per il portafoglio HTM (45,8 milioni contro i precedenti 97,7 milioni, in relazione al minor rendimento del reinvestimento effettuato a fine 2014), sia per la negoziazione (2,6 milioni contro 22,3 milioni, dopo i progressivi disinvestimenti effettuati nei primi tre trimestri dell’anno). Il comparto incorpora inoltre i costi degli scoperti (scesi da 16 a 2,2 milioni) e della parziale copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali corrisposti sui derivati, in aumento da 101,9 a 127,5 milioni); • l’attività sul mercato interbancario, focalizzata prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha dato luogo ad un saldo positivo di 40,7 milioni (si presentava negativo per 12,7 milioni nel 2014). Tale andamento trova giustificazione sia nella flessione della raccolta da banche (-3,3 miliardi nei dodici mesi, dei quali 2,2 miliardi relativi ai fondi BCE rimborsati, al netto delle nuove sottoscrizioni), a fronte di una crescita degli impieghi più contenuta (+1,4 miliardi), sia nella drastica diminuzione del parametro applicato alle operazioni di rifinanziamento principale, passato dallo 0,25% di inizio 2014 all’attuale 0,05%; • l’attività con la clientela ha prodotto un risultato negativo di 339,4 milioni (-301,5 milioni nel 2014), per effetto del diminuito flusso di interessi dai finanziamenti (-133,8 milioni, anche per la contrazione su base annua del portafoglio per 1,4 miliardi) e nonostante il calo del costo della raccolta (-61,4 milioni per la provvista in titoli, -8,3 milioni la raccolta a vista) pur a fronte di una stabilità delle relative masse. Il saldo netto beneficia peraltro dei differenziali incassati sulla copertura dei prestiti obbligazionari (171,5 milioni rispetto ai 145,2 milioni dei dodici mesi di raffronto). Le commissioni nette sono pressoché raddoppiate a 49 milioni, con un progresso di 24,7 milioni, derivante dallo sviluppo delle componenti attive (+9,9 milioni) e da una parallela riduzione delle passive (-14,8 milioni). Fra le commissioni attive si evidenziano gli incrementi della consulenza in materia d’investimenti (+1,6 milioni), ma soprattutto della voce “altri servizi” (+7,2 milioni), dove confluiscono i ritorni sui finanziamenti (complessivamente pari a 27,4 milioni netti, in miglioramento di oltre 6 milioni) e sulle carte di credito (15 milioni netti, sostanzialmente invariati). Al passivo, si osservano invece gli incrementi della negoziazione di strumenti finanziari (+2,4 milioni, riconosciuti ad intermediari istituzionali per l'attività in derivati quotati e titoli sui diversi mercati) e degli altri servizi (+0,7 milioni, in gran parte commissioni riconosciute alle Banche Rete per la presentazione di finanziamenti a valere sull’operatività della ex Centrobanca e provvigioni corrisposte ad un primario gestore del circuito interbancario delle carte di credito), variazioni ampiamente compensate dal beneficio conseguito con l’estinzione anticipata (il 7 marzo e il 7 agosto 2014) delle obbligazioni emesse con la garanzia dello Stato, il cui costo – ricompreso fra le garanzie ricevute – nel 2014 era stato pari a 18,4 milioni. Relazione sulla gestione 401 Commissioni attive: composizione Importi in migliaia di euro a) garanzie rilasciate c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 8. attività di consulenza Commissioni passive: composizione 31.12.2015 31.12.2014 7.572 8.360 (392) (18.845) 17.665 c) servizi di gestione e intermediazione: (26.183) (24.625) 9.342 9.667 1. negoziazione di strumenti finanziari (4.907) (2.537) (1) (5) 229 1.198 a) garanzie ricevute 2. negoziazione di valute 961 3. gestioni di portafogli - 620 524 (1) (1) 5.935 4.361 5.935 4.361 1.284 1.154 9.2. prodotti assicurativi 301 426 9.3. altri prodotti 983 728 18.925 18.107 21 22 j) altri servizi 48.287 39.320 Totale 93.412 83.474 - - (2.020) (1.411) - - (19.255) (20.672) 4. custodia e amministrazione di titoli 999 - 9. distribuzione di servizi di terzi i) tenuta e gestione dei conti correnti 31.12.2015 18.607 8.1 in materia di investimenti d) servizi di incasso e pagamento Importi in migliaia di euro 31.12.2014 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento (3.279) (2.958) e) altri servizi (14.579) (12.791) Totale (44.433) (59.219) 48.979 24.255 Commissioni nette 82,2 milioni legata alla parziale cessione di ICBPI, sia della plusvalenza per 85,6 milioni conseguita dalla vendita di titoli di Stato italiani. Negli ultimi mesi dell’anno la negoziazione ha fornito un apporto negativo per 3,2 milioni (originati prevalentemente dai derivati su titoli di debito e tassi, anche in seguito al fenomeno degli “unwinding”, pari a 6,3 milioni nel periodo) più che controbilanciato dalla copertura e dalla valutazione a FVO delle attività di portafoglio. Nel terzo trimestre Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi, 192,4 milioni (109,2 milioni nei tre mesi corrispondenti del 2014) mostrano un significativo incremento rispetto ai 51,2 milioni del terzo trimestre, spiegato per lo più dagli utili conseguiti dalla cessione di AFS. In particolare: • i dividendi incassati nel periodo ottobre-dicembre sono scesi a 1,6 milioni e derivano sostanzialmente da una partecipazione di Private Equity (i 3,4 milioni del periodo luglio-settembre si riferivano invece a fondi presenti nel portafoglio AFS, dei quali 3,2 milioni provenienti da un OICR lussemburghese); il risultato complessivo era stato di 20,5 milioni, sintesi di cessioni di titoli di Stato italiani per 23,6 milioni e di profitti da trading per 4,2 milioni, frenati dalla valutazione delle attività a FVO, dal riacquisto di proprie passività finanziarie, nonché dalla cessione di posizioni in sofferenza della ex Centrobanca; • l’attività finanziaria è salita a 161,6 milioni, avendo beneficiato sia della componente non ricorrente pari a Evoluzione trimestrale del contributo dell'attività finanziaria Importi in migliaia di euro Risultato netto dell'attività di negoziazione Risultato netto dell'attività di copertura 2015 IV trimestre III trimestre (3.247) 4.202 3.893 828 2014 II trimestre I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre 5.781 19.166 (1.406) (1.326) 9.777 26.625 8.927 (2.570) (4.123) (471) (1.827) (1.648) Attività finanziarie 165.496 20.017 33.834 33.505 49.195 10.609 64.194 33.421 Passività finanziarie (5.062) (2.816) (3.434) (4.271) (3.104) (1.756) (1.803) (1.277) 160.434 17.201 30.400 29.234 46.091 8.853 62.391 32.144 545 (1.733) 302 5.242 1.881 1.464 (871) 599 161.625 20.498 45.410 51.072 42.443 8.520 69.470 57.720 Utili (perdite) da cessione/riacquisto Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value Risultato netto • g li altri oneri e proventi di gestione hanno evidenziato una flessione a 26,7 milioni dai 27,8 milioni dei tre mesi precedenti, che riflette la natura eterogenea e non strutturale delle componenti che alimentano le sopravvenienze attive/ passive; 402 Relazioni e Bilanci 2015 • il margine d’interesse ha parzialmente ridotto la propria dimensione negativa a 7,5 milioni, quale conseguenza in primis dell’evoluzione della contribuzione dell’intermediazione con clientela, scesa a -81,6 milioni. Alla moderata diminuzione del flusso di interessi sui finanziamenti (-2,2 milioni) ha Evoluzione trimestrale del margine d'interesse Importi in migliaia di euro Intermediazione con la clientela 2015 2014 IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre (62.767) (81.588) (91.955) (86.613) (79.215) (81.279) (77.158) (80.314) Attività finanziaria 62.825 67.754 73.787 80.836 97.370 105.777 104.736 102.984 Interbancario 11.201 11.092 9.689 8.759 8.922 1.530 (7.965) (15.186) Componenti residuali Margine d'interesse 55 (69) (74) (77) 49 (91) (71) (93) (7.507) (13.178) (3.211) 10.303 25.062 30.058 16.386 24.938 fatto riscontro una ben più significativa flessione degli interessi passivi sui titoli in circolazione (-10,6 milioni; nell’ultimo trimestre sono scadute obbligazioni per 3,5 miliardi di valore nominale, di cui 1,5 miliardi riferiti ad emissioni istituzionali), come pure un incremento dei differenziali incassati sulle passività coperte (+2 milioni, anche per la riduzione della curva swap sulle scadenze a più breve termine). Le altre componenti di natura finanziaria che alimentano il margine d’interesse hanno contribuito rispettivamente: il portafoglio titoli con 62,8 milioni (-4,9 milioni, rispetto ai tre mesi precedenti) e il saldo interbancario con 11,2 milioni (+0,1 milioni); • le commissioni nette hanno sfiorato i 10 milioni e segnano una variazione negativa di 2,7 milioni, da ricondurre sostanzialmente ai servizi bancari, a fronte della stabilità dei ricavi da gestione, intermediazione e consulenza (che pure registrano al loro interno un aumento dei corrispettivi per l’offerta fuori sede di strumenti finanziari, in particolare carte di credito ed altri prodotti e servizi da parte delle Banche Rete). Come rappresentato in tabella, sono gli altri servizi, che includono le restituzioni provvigionali (1,5 milioni) relative a polizze CPI su finanziamenti estinti anticipatamente, a definire la tendenza della voce complessiva. Evoluzione trimestrale delle commissioni nette Importi in migliaia di euro Servizi di gestione, intermediazione e consulenza (al netto delle corrispettive voci passive): negoziazione di strumenti finanziari negoziazione di valute 2015 IV trimestre III trimestre (3.512) (3.500) 161 (312) 2014 II trimestre I trimestre IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre (828) 264 (2.422) (2.078) (2.746) 286 1.806 2.780 1.603 1.126 1.936 2.465 (11) (83) 54 268 244 230 228 254 (270) (82) (265) (205) 188 (38) (384) (178) collocamento di titoli 3 260 157 200 402 96 2 24 attività di ricezione e trasmissione di ordini 3 2 (3) (3) (4) (2) 2 3 1.382 1.349 1.753 1.451 993 1.142 922 1.304 custodia e amministrazione di titoli attività di consulenza distribuzione di servizi di terzi 343 320 355 266 309 278 292 275 offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi (5.123) (4.954) (4.685) (4.493) (6.157) (4.910) (5.744) (3.861) Servizi bancari (al netto delle corrispettive voci passive): 13.479 16.165 14.335 12.576 13.149 11.714 6.237 115 garanzie 1.587 1.519 1.640 2.434 2.790 (1.094) (3.850) (8.331) servizi di incasso e pagamento 3.822 4.104 4.065 3.655 5.320 3.419 3.647 2.763 5 6 5 5 5 6 7 4 altri servizi 8.065 10.536 8.625 6.482 5.034 9.383 6.433 5.679 Commissioni nette 9.967 12.665 13.507 12.840 10.727 9.636 3.491 401 tenuta e gestione dei conti correnti Sul versante dei costi, nell’anno gli oneri operativi hanno totalizzato 401,8 milioni, avendo incorporato le contribuzioni ordinaria e straordinaria versate al Fondo di Risoluzione, nonché l’impairment sugli immobili di proprietà. Escludendo le componenti non ricorrenti, gli oneri si attestano a 369 milioni (+30,4 milioni rispetto ai 338,7 milioni del 2014), sintetizzando le evoluzioni qui descritte: • le spese per il personale (esposte al netto degli oneri per esodi anticipati) sono salite a 169,4 milioni, con un incremento di 16 milioni che riassume fenomeni diversi: da una parte la dinamica delle componenti variabili delle retribuzioni (sistema incentivante e premio aziendale) e l’evoluzione ordinaria delle stesse (che ha incorporato gli impatti, peraltro modesti, del nuovo CCNL, sottoscritto fra le Parti l’8 luglio 2015); dall’altra la crescita degli organici medi (+33 risorse). Nonostante le uscite incentivate ai sensi dell’Accordo del novembre 2014, concentrate per la quasi totalità nei primi mesi del 2015, l’organico medio di UBI Banca ha incorporato gli effetti dei progressivi accentramenti avvenuti nel 2015 in seguito alla creazione della nuova IW Bank, ma anche per il potenziamento di alcuni ambiti specialistici. Relazione sulla gestione 403 Tali manovre hanno comportato un parallelo aumento dei rimborsi spesa per i dipendenti distaccati presso la Capogruppo (+2,8 milioni). La variazione ha inoltre risentito degli effetti contabili legati ad un rilascio fondi avvenuto nel 2014; 31.12.2014 (214.046) (201.646) a) Salari e Stipendi (149.901) (140.427) (39.923) (37.650) (8.144) (7.846) - - (790) (1.031) f) Accantonamento al fondo trattamento di quiescienza e obblighi simili: (12) (27) - a benefici definiti (12) (27) c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali e) Accantonamento al TFR g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 31.12.2015 31.12.2014 A. Altre spese amministrative (203.707) (155.774) Affitti passivi Canoni locazione hardware, software ed altri beni 31.12.2015 1) Personale dipendente b) Oneri sociali Importi in migliaia di euro Servizi professionali e consulenze Spese per il personale: composizione Importi in migliaia di euro Altre spese amministrative: composizione Manutenzioni hardware, software ed altri beni (7.197) (28.583) (23.907) (3.257) (3.668) (530) (506) Conduzione immobili (7.039) (7.131) Manutenzione immobili e impianti (2.757) (3.239) Contazione, trasporto e gestione valori (8) (10) Contributi associativi (47.489) (3.613) Informazioni e visure (511) (773) Periodici e volumi (415) (349) Postali (587) (1.459) Premi assicurativi (4.267) (4.110) Pubblicità e promozione (4.285) (3.249) Rappresentanza (6.789) (7.584) (6.378) Telefoniche e trasmissione dati (973) (699) (10.386) (11.047) - a contribuzione definita (6.789) (6.378) Servizi in outsourcing (9.528) (7.994) i) Altri benefici a favore di dipendenti (8.487) (8.287) Spese di viaggio (3.395) (3.419) (328) (308) (62.075) (62.094) - - (7.217) (8.408) (328) (308) Stampati, cancelleria e materiale di consumo (289) (418) (6.502) (6.388) Trasporti e traslochi (259) (311) - - (1.365) (1.528) 86.934 87.638 2) Altro personale in attività - Spese per collaboratori con contratto di somministrazione - Altre spese 3) Amministratori 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la Società Totale (35.475) (32.721) (169.417) (153.425) • le altre spese amministrative, considerate al netto dei 31,4 milioni non ricorrenti contabilizzati quale contributo straordinario al Fondo di Risoluzione, sono aumentate a 179,4 milioni (+15,8 milioni). A fronte di una minore imposizione fiscale indiretta (-0,7 milioni), le uscite correnti hanno evidenziato un incremento di 16,5 milioni a 172,3 milioni - pur continuando a recepire severe azioni di monitoraggio dovuto per 10,5 milioni al contributo ordinario versato al Fondo di Risoluzione e allocato come la quota straordinaria nella voce contributi associativi. I restanti maggiori esborsi hanno principalmente interessato: i servizi professionali e le consulenze (+4,7 milioni, imputabili a consulenze legali e societarie, agli interventi per l'Innovazione Digitale, nonché a specifiche iniziative commerciali e di adeguamento della piattaforma IT), i contributi associativi (+1,9 milioni, al netto dei contributi ordinario e straordinario già citati, si riferiscono a quanto corrisposto a Consob, per gli aumentati volumi di emissione e per l’adeguamento tariffario 2015, oltre che alla BCE per il nuovo contributo di Vigilanza), i servizi in outsourcing (+1,5 milioni per i costi dell’Assemblea Straordinaria dell’ottobre 2015 e per il nuovo modello di Monetica avviato nel febbraio 2014), nonché la pubblicità e promozione (+1 milione, per la recente campagna digitale dedicata ai “Giovani”). Per converso, si sono registrate flessioni nelle spese per recupero crediti (-1,2 milioni, correlati alle società esterne di recupero utilizzate per l’attività della ex B@nca 24-7), postali (-0,9 milioni, rivenienti sia dalla dematerializzazione degli invii, sia dall’attivazione nel 2015 di un nuovo fornitore), nonché nella telefonia e trasmissione dati (-0,7 milioni); 404 Relazioni e Bilanci 2015 Canoni per servizi resi dalle Società del Gruppo (UBI.S) Spese per recupero crediti Vigilanza Altre spese B. Imposte indirette Imposte indirette e tasse (908) (645) (7.140) (7.841) (606) (1.278) Imposte di bollo (7.262) (6.844) IMU / ICI (6.099) (5.965) Altre imposte (1.803) (1.609) Riclassifica "recuperi di imposte" Totale 8.630 7.855 (210.847) (163.615) • le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, 20,2 milioni al netto di una componente non ricorrente per 1,4 milioni riferita all’impairment degli immobili di proprietà, mostrano invece una flessione del 6,5%. In termini congiunturali, gli oneri operativi, al netto delle componenti non ricorrenti sopra citate pari a complessivi 32,8 milioni, si attestano a 108,8 milioni (89,4 milioni nel quarto trimestre 2014) rispetto agli 81,6 milioni del periodo luglio-settembre 2015. La variazione, +27,1 milioni, è spiegata dalle seguenti evoluzioni: • le spese per il personale crescono a 44,9 milioni, +5 milioni, rivenienti principalmente da stanziamenti fondi e da accantonamenti per la componente variabile delle retribuzioni, nonché da spese per la comunicazione interna (ad esempio la convention realizzata nel mese di dicembre); • le altre spese amministrative salgono a 58,9 milioni (+22,2 milioni). L’incremento deriva (per 10,5 milioni) dal contributo ordinario al Fondo di Risoluzione, ma anche dai maggiori oneri sostenuti per i servizi professionali, per la pubblicità e promozione, per i servizi in outsourcing e per il recupero crediti, riflettendo sia alcuni fattori già sopra citati, sia la consueta stagionalità dei due trimestri. A tali andamenti ha fatto riscontro il decremento dei canoni Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Crediti verso banche 31.12.2015 Di portafoglio Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche IV trimestre 2015 Di portafoglio - - - - - - Crediti verso clientela (137.700) 33.534 (104.166) (42.232) 13.954 (28.278) Totale (137.700) 33.534 (104.166) (42.232) 13.954 (28.278) Importi in migliaia di euro Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche Crediti verso banche 31.12.2014 Di portafoglio Rettifiche /riprese di valore nette Specifiche IV trimestre 2014 Di portafoglio - - - - - - Crediti verso clientela (121.320) 4.582 (116.738) (23.671) (9.028) (32.699) Totale (121.320) 4.582 (116.738) (23.671) (9.028) (32.699) per servizi resi dalla Società di servizi del Gruppo (-3,7 milioni, quale consuntivazione di fine esercizio a fronte del riassorbimento della sovracapacità elaborativa di una procedura integrata); • le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali, considerate al netto dell’impairment sugli immobili (1,4 milioni), non mostrano scostamenti di rilievo nei due trimestri, confermandosi a 5 milioni di euro. Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato della gestione operativa si è fermato a 270,7 milioni, in diminuzione rispetto ai 349,1 milioni del 2014. Su base congiunturale, la gestione del quarto trimestre ha prodotto un risultato operativo di 50,8 milioni (19,8 milioni nel corrispondente periodo del 2014), contro la perdita di 30,4 milioni segnata nei mesi lugliosettembre 2015. Nell’esercizio in esame sono stati inoltre contabilizzati: • 104,2 milioni (a fronte dei 116,7 milioni del 2014) quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche incorporate. Tale importo deriva per 137,7 milioni da svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di riprese di valore – diverse dal time reversal – per 48,8 milioni) e per 33,5 milioni da riprese nette sul portafoglio in bonis. Queste ultime, oltre a riflettere l’ulteriore flessione dei volumi creditizi, incorporano i rilasci (10,5 milioni avvenuti nel quarto trimestre) relativamente al perimetro della ex B@nca 24-7 in seguito all’adozione del modello di valutazione basato sui rating interni (PD - Probability of Default e LGD - Loss Given Default), stante la normalizzazione della situazione del portafoglio dell’incorporata; • 15,8 milioni quali rettifiche nette di valore per deterioramento di altre attività/passività finanziarie (4,8 milioni nel 20149). L’aggregato è stato alimentato dalla voce 130b) per -15,5 milioni (interamente non ricorrenti) – quali svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel portafoglio AFS, prevalentemente obbligazioni bancarie subordinate sottoscritte negli anni 2005/2006 (13,6 milioni, afferenti a Popolare dell’Etruria e Banca Marche) e in misura più contenuta quote OICR (1,5 milioni) e azioni (0,4 milioni) – e per -0,3 milioni da rettifiche su crediti di firma (voce 130d). In quest’ultimo importo è inclusa la ripresa di valore di una posizione ex Centrobanca che a fine 2014 era stata classificata a sofferenza come credito di firma ed è stata tramutata in un credito per cassa nell’esercizio in esame; ne è conseguito il rigiro del relativo fondo per 1,7 milioni; • 6,9 milioni quali rilasci netti dai fondi per rischi ed oneri riconducibili: per 1,1 milioni ad importi accantonati dalla ex B@nca 24-7 (ai tempi dell’incorporazione nel 2012) per possibili esborsi relativi ai finanziamenti concessi, rilasciati in seguito al venir meno della casistica di rischio; per circa 10 milioni alla ex Centrobanca, in relazione ad una causa passiva i cui presupposti sono nel frattempo venuti meno10. La voce ha peraltro continuato ad accogliere gli importi accantonati per fronteggiare eventuali cause passive di natura eterogenea con svariate tipologie di controparti; Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Importi in migliaia di euro Accantonamenti netti ai fondi per rischi su revocatorie 31.12.2015 31.12.2014 - (500) Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali 8.279 (335) Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (1.324) 524 6.955 (311) Totale • 1 ,6 milioni quali utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni riferiti per 0,3 milioni all’adeguamento del prezzo di cessione della ex UBI Assicurazioni (ora Cargeas 9 L’importo derivava per -1,8 milioni da rettifiche su crediti di firma e per -3 milioni (non ricorrenti) da rettifiche/riprese di valore su titoli e fondi AFS in portafoglio (-1,2 milioni per svalutazioni di OICR, -2,7 milioni per rettifiche di titoli di capitale e +0,9 milioni quale ripresa di valore di un titolo obbligazionario). 10 Nel 2014 la voce evidenziava accantonamenti netti per 0,3 milioni finalizzati a revocatorie, controversie legali e cause passive con diverse tipologie di controparti, nonché (circa 2 milioni) relativi a contenziosi di natura fiscale, in gran parte compensati dal rilascio per 2,4 milioni di un fondo costituito in anni precedenti, a fronte della chiusura della relativa controversia. Relazione sulla gestione 405 Assicurazioni) ceduta nel dicembre 2014 e per 1,3 milioni ai residui della procedura di liquidazione volontaria della partecipata Coralis Rent11. In particolare, nel quarto trimestre 2015 il conto economico ha registrato: • 2 8,3 milioni alla voce 130a rettifiche di valore nette per deterioramento crediti, inferiori ai 32,7 milioni del 2014, ma al di sopra dei 19,6 milioni registrati nei mesi luglio-settembre 2015, quale effetto combinato di maggiori svalutazioni specifiche (+17 milioni) e di maggiori riprese di portafoglio (+8,3 milioni); • 8 ,3 milioni quali rettifiche di valore nette per deterioramento di altre attività e passività finanziarie, afferenti a svalutazioni durevoli di strumenti AFS per 5,8 milioni (non ricorrenti, dei quali 5,6 milioni relativi alle obbligazioni subordinate sottoscritte nel 2005 e 2006 degli emittenti bancari già citati), nonché a rettifiche su crediti di firma per 2,5 milioni; • 2 1,8 milioni quali rilasci netti dei fondi per rischi ed oneri di cui 11,8 milioni relativi allo storno dell’importo stimato da corrispondere al Fondo di Risoluzione accantonato nel mese di settembre e 10 milioni relativi al fondo della ex Centrobanca sopra citato; • 1 ,3 milioni quali utili dalla cessione di investimenti e partecipazioni derivanti dalla liquidazione della Società Coralis Rent. Nei dodici mesi l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte si è così attestato a 159,2 milioni contro i 360,9 milioni del 2014 (alimentati anche dalle significative plusvalenze generate dalle cessioni parziali/totali di partecipazioni assicurative). Su base congiunturale nel quarto trimestre l’utile conseguito è stato di 37,4 milioni (116,9 milioni negli stessi mesi del 2014), contro la perdita lorda di 55,7 milioni dei tre mesi precedenti. Le imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente, pari a 26,6 milioni rispetto ai 15,5 milioni del 2014, includono una componente non ricorrente di 25,6 milioni. Nell’ambito dell’attività di contenimento dei rischi connessi alle passività potenziali, anche di carattere fiscale, UBI Banca è addivenuta ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due filoni di contenzioso: le “preference shares” (il maggior rischio fiscale potenziale del Gruppo) e le operazioni cosiddette di “switch sportelli”. L’accordo transattivo, stipulato il 4 febbraio 2016, ha previsto la chiusura di tutte le controversie in questione per tutte le annualità già accertate ed in corso di accertamento, tramite il pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’AdE e dei correlati interessi. L’impatto nel conto economico è stato calcolato una volta dedotti gli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati in bilancio. Normalizzando gli importi, il prelievo fiscale – riflettendo la composizione e l’andamento del risultato lordo d’esercizio – si attesta a 9,4 milioni (13 milioni il prelievo impositivo del 201412). L’importo ha beneficiato della pressoché integrale deducibilità ai fini IRAP del costo del personale assunto con contratto a tempo indeterminato, introdotto con decorrenza 2015, dall’art. 1, commi 20-25 della L. 190/2014 (Legge di Stabilità 2015). Infine in una voce separata, presentata al netto delle imposte, vengono indicati gli oneri per esodi anticipati (9,2 milioni netti, 13,7 milioni lordi, normalizzati) spesati: 0,3 milioni netti (0,4 milioni lordi) nel primo trimestre a margine dell’Accordo sindacale sottoscritto il 4 febbraio 2015, relativo alla fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment (l’importo è stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto riferito a personale a libro paga di UBI Banca e “distaccato” presso le Società coinvolte nell’operazione); 8,9 milioni netti (13,3 milioni lordi) nel quarto trimestre a margine dell’Accordo sindacale sottoscritto il 23 dicembre 2015. L’importo si riferisce a 55 dipendenti a libro matricola, dei quali 17 in forza alla Capogruppo e 38 distaccati presso altre Società del Gruppo. Nel precedente esercizio, sempre in voci separate, indicate al netto delle imposte, venivano evidenziate le seguenti componenti non ricorrenti negative (tutte spesate nel quarto trimestre): 12 milioni (16,5 milioni lordi) di oneri per esodi anticipati in relazione alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro con le Organizzazioni sindacali del 26 novembre 2014. L’importo si riferiva a dipendenti a libro matricola, inclusi i distaccati presso altre Società del Gruppo, per un totale di 50 posizioni; 1.251,9 milioni (1.255,7 milioni lordi) quali rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo scaturite dai periodici test di impairment condotti a fine esercizio, che avevano comportato diminuzioni di valore per Banca Carime (521,5 milioni), BRE (270,6 milioni), Banco Brescia (257,3 milioni), BPA (90,6 milioni), UBI Leasing (78,7 milioni) e UBI Banca International (33,2 milioni). • • 11 La voce nel 2014 ammontava a 133,7 milioni ed includeva: +134,2 milioni (non ricorrenti) quali plusvalenze realizzate dalle cessioni di quote partecipative nelle Società assicurative (92,2 milioni per il 30% di Aviva Vita, -1,2 milioni per il 30% di Aviva Assicurazioni Vita e 43,2 milioni per la cessione integrale del 49,99% di UBI Assicurazioni); -0,9 milioni (normalizzati) quale conguaglio di prezzo della vendita della ex controllata svizzera BDG; +0,4 milioni quali utili/perdite conseguiti a margine della chiusura delle Società del Delaware a suo tempo costituite per l’emissione delle preference shares e per la cessione di investimenti, essenzialmente di natura immobiliare. 12 Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento delle attività per imposte anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della riduzione dell’aliquota IRAP dal 4,65% al 4,20% (invariata la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per effetto della previsione dell’art. 1, comma 23 della Legge di stabilità 2015, che ha abrogato con effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L. n. 66/2014, relativa alla riduzione delle aliquote IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre maggiorazioni). 406 Relazioni e Bilanci 2015 L’attività di intermediazione La raccolta Al 31 dicembre 2015, la raccolta diretta da clientela di UBI Banca ammontava a 43,6 miliardi di euro, stabile anno su anno. Dai dettagli riportati nella tabella emergono debiti verso clientela per 7,3 miliardi (7,1 miliardi a fine 2014), costituiti da: • p ronti contro termine con la Cassa di Compensazione e Garanzia per 6,1 miliardi, in incremento di 0,6 miliardi. L’utilizzo di questo strumento flessibile di provvista a breve termine è stato calibrato nei dodici mesi in funzione dell’evolversi delle esigenze di liquidità del Gruppo, tenuto conto della consistenza del portafoglio titoli – andata riducendosi nell’anno – e del livello di indebitamento con la BCE (8,1 miliardi a fine periodo rispetto ai 10,3 miliardi in essere a dicembre 2014); • c onti correnti per 850 milioni, in diminuzione di 182,5 milioni, per effetto della riduzione delle giacenze su conti infragruppo con Prestitalia (-350 milioni), solo parzialmente controbilanciate da maggiore liquidità presente su rapporti facenti capo a controparti istituzionali esterne; • infine, la voce finanziamenti – altri, pari a 389 milioni (475 milioni a fine 2014) accoglie per la quasi totalità i fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti nell’ambito delle iniziative anti-crisi e a sostegno delle piccole-medie imprese. I titoli in circolazione, 36,3 miliardi (36,5 miliardi a fine 2014), sono per 12,4 miliardi rappresentati da raccolta istituzionale, costituita da: • titoli EMTN per 2,5 miliardi, emessi nell’ambito di un Programma con massimale di 15 miliardi. Nel corso dei dodici mesi si sono registrate marginali emissioni sotto forma di “private placement” per complessivi 388 milioni nominali (tutte effettuate nel quarto trimestre) a fronte di scadenze e riacquisti per 970 milioni nominali, concentrate anch’esse nell’ultimo periodo dell’esercizio; • Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 9,9 miliardi, stabili rispetto al 2014. Nell’ottobre 2015 è stato effettuato un collocamento di 750 milioni di euro nominali, parzialmente compensato dalla maturazione, sempre in ottobre, di un’emissione da 500 milioni nominali e, durante l’anno, dalle quote di ammortamento, per 50,5 milioni, di due titoli del tipo “amortising”. Lo stock in essere incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli. Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, UBI Banca a fine anno aveva in essere 11 Covered Bond per un valore nominale di 9,3 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 185,7 milioni)1, a fronte di un portafoglio segregato pari a 14,5 miliardi2. Raccolta diretta da clientela Importi in migliaia di euro Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati Finanziamenti - pronti contro termine passivi di cui: pct passivi con la CCG - altri Altri debiti Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo) Obbligazioni - obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale di cui: EMTN (*) Covered Bond - obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca) - obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo) Altri titoli 31.12.2015 Incidenza % 31.12.2014 Incidenza % Variazioni in valore in % -17,7% 850.206 1,9% 1.032.687 2,4% -182.481 - - - - - - 6.496.627 14,9% 6.006.451 13,7% 490.176 8,2% 6.107.667 14,0% 5.531.586 12,6% 576.081 10,4% 6.107.667 14,0% 5.531.586 12,6% 576.081 10,4% 388.960 0,9% 474.865 1,1% -85.905 -18,1% 10.753 0,1% 26.132 0,1% -15.379 -58,9% 7.357.586 16,9% 7.065.270 16,2% 292.316 4,1% 36.250.054 83,1% 36.514.980 83,7% -264.926 -0,7% 12.444.968 28,5% 12.968.784 29,7% -523.816 -4,0% 2.539.326 5,8% 3.123.932 7,2% -584.606 -18,7% 9.905.642 22,7% 9.844.852 22,5% 60.790 0,6% 20.851.481 47,8% 21.219.512 48,7% -368.031 -1,7% -15,7% 2.771.202 6,4% 3.289.203 7,5% -518.001 2.953.605 6,8% 2.326.684 5,3% 626.921 26,9% 15.186 0,0% 30.688 0,1% -15.502 -50,5% Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo) 36.265.240 83,1% 36.545.668 83,8% -280.428 -0,8% Totale raccolta da clientela 43.622.826 100,0% 43.610.938 100,0% 11.888 0,0% di cui: passività subordinate 2.851.838 6,5% 3.583.881 8,2% -732.043 -20,4% di cui: titoli subordinati 2.851.838 6,5% 3.583.881 8,2% -732.043 -20,4% (*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015 e a 3.046 milioni al 31 dicembre 2014. 1 L’elenco è riportato nella Nota integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma al 31 dicembre 2015 erano inoltre in essere due emissioni self-retained per 1,2 miliardi nominali: una da 0,7 miliardi nominali effettuata nel marzo 2014 ed una seconda da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015. Durante l’esercizio sono state cancellate due emissioni per 1,7 miliardi nominali complessivi. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. 2 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda. Relazione sulla gestione 407 È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre “multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel primo Programma (3,2 miliardi circa il portafoglio segregato a fine periodo). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto per emissioni self-retained3. La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria – costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata accentrata in Capogruppo – si è quantificata in 20,9 miliardi (-0,4 miliardi), così composta: • p er 18,1 miliardi (17,9 miliardi a fine 2014) da titoli emessi dalla Capogruppo: nei dodici mesi sono state realizzate emissioni per 4 miliardi nominali quasi totalmente compensate da scadenze per 3,4 miliardi nominali e da riacquisti per 462 milioni nominali. L’attività di collocamento ha subito un rallentamento nell’esercizio causato dai rendimenti storicamente al minimo (in un contesto di tassi interbancari negativi e rendimenti dei titoli governativi a breve/medio termine pressoché nulli o negativi) che hanno reso meno appetibile per i clienti questa forma di investimento delle disponibilità finanziarie; • per 2,8 miliardi dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla ex Centrobanca che ha registrato una riduzione di 0,5 miliardi in seguito a scadenze per 501 milioni nominali (concentrate per 422 milioni nel quarto trimestre) e riacquisti per circa 4 milioni nominali. La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti sottoscritti da alcune Banche o Società del Gruppo a titolo di investimento della liquidità, ha raggiunto la consistenza di circa 3 miliardi, in aumento di 627 milioni quale risultato di nuove emissioni per 750 milioni nominali e di scadenze per 123 milioni nominali. Relativamente infine alle passività subordinate, scese in corso d’anno da 3,6 a 2,9 miliardi circa, si evidenzia come la loro evoluzione sia attribuibile per -0,6 miliardi alla contabilizzazione delle quote di ammortamento su alcuni titoli (8 dei 12 titoli subordinati in circolazione prevedono il rimborso tramite piano d’ammortamento a quote costanti) e per -0,1 miliardi alla scadenza, nell’ultimo trimestre dell’anno, di un’emissione. *** Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli obbligazionari in essere a fine esercizio. Scadenze dei titoli obbligazionari in essere al 31 dicembre 2015 (esclusi i titoli infragruppo) Importi nominali in milioni di euro I trimestre 2016 II trimestre 2016 III trimestre 2016 IV trimestre 2016 2017 2018 2019 Obbligazioni clientela ordinaria Anni successivi Totale 3.172 1.834 1.198 2.070 3.477 4.225 4.245 448 20.669 Obbligazioni clientela istituzionale 850 25 1.000 175 2.089 202 2.051 5.386 11.778 100 - - 150 1.038 151 1.000 25 2.464 750 25 1.000 25 1.051 51 1.051 5.361 9.314 4.022 1.859 2.198 2.245 5.566 4.427 6.296 5.834 32.447 di cui deteriorate 31.12.2014 Incidenza % di cui: EMTN Covered bond Totale Gli impieghi L’evoluzione del portafoglio crediti Composizione dei crediti verso clientela Importi in migliaia di euro Conti correnti Pronti contro termine attivi Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto Factoring 31.12.2015 Incidenza % di cui deteriorate Variazioni in valore in % 833.582 3,8% 464 1.026.327 4,4% 674 -192.745 -18,8% 1.169.090 5,3% - 1.253.175 5,4% - -84.085 -6,7% 10.323.298 47,2% 1.098.689 10.604.825 45,5% 1.065.071 -281.527 -2,7% 662.284 3,0% 85.907 867.951 3,7% 98.160 -205.667 -23,7% 6.054 0,0% - 6.118 0,0% - -64 - 8.795.738 40,2% 29.774 9.460.565 40,5% 116.872 -664.827 -7,0% Titoli di debito 111.344 0,5% - 111.360 0,5% - -16 - 110.091 0,5% - 110.100 0,5% - -9 - altri titoli di debito 1.253 0,0% - 1.260 0,0% - -7 -0,6% Totale crediti verso clientela 21.901.390 100,0% 1.214.834 23.330.321 100,0% 1.280.777 -1.428.931 -6,1% di cui: infragruppo 10.349.932 47,3% 11.634.010 49,9% -1.284.078 -11,0% verso controparti esterne al Gruppo 11.551.458 52,7% 11.696.311 50,1% -144.853 -1,2% Altre operazioni di cui: titoli strutturati 3 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,4 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate), un’emissione da 0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014 ed una quarta emissione da 0,65 miliardi nominali perfezionata nel luglio 2015. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda. 408 Relazioni e Bilanci 2015 A fine 2015, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a 21,9 miliardi di euro, in flessione su base annua (-1,4 miliardi; -6,1%), ma sostanzialmente stabili rispetto a giugno ed in ripresa nel confronto con settembre (+1 miliardo; +4,6%). Risoluzione per il salvataggio di quattro istituti italiani in amministrazione straordinaria. Come dettagliatamente illustrato nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda9, il programma di risoluzione ha previsto vari interventi, tra i quali la costituzione di quattro nuove società per azioni (banche-ponte), il cui capitale sociale è stato interamente sottoscritto dal Fondo di Risoluzione. Per consentire allo stesso di dotarsi della liquidità necessaria sono stati previsti finanziamenti da parte di tre istituti di credito, tra cui UBI Banca, che ha erogato: - un finanziamento di 0,8 miliardi, rimborsato a fine 2015 con i contributi versati al Fondo dal sistema bancario italiano; - un finanziamento di 0,5 miliardi della durata di 18 mesi meno un giorno, destinato ad essere ripagato con i proventi della cessione delle banche-ponte, a fronte del quale la Cassa Depositi e Prestiti ha assunto un impegno di sostegno nel caso di incapienza del Fondo alla data di scadenza del prestito. L’evoluzione del portafoglio riflette: • una significativa riduzione annua dei finanziamenti verso le Società del Gruppo (-1,3 miliardi), prevalentemente riferibile al primo semestre (-1 miliardo). In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano destinatarie di crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2,1 miliardi4 – equivalenti al 37,6% degli impieghi – con una contrazione complessiva nell’anno di 0,2 miliardi, sintesi di una diminuzione di 0,4 miliardi per UBI Leasing e di una modesta ripresa per UBI Factor nell'ultima parte dell'anno (+0,2 miliardi nei dodici mesi; +0,4 miliardi nel quarto trimestre). A dicembre 2014 verso le due Società erano in essere crediti rispettivamente per 6,5 miliardi e 1,9 miliardi, equivalenti al 36,3% del totale. In chiusura d’anno i prestiti concessi a Prestitalia – Società specializzata nell’attività di finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio/pensione (CQS) – erano pari a 1,5 miliardi, rappresentati pressoché integralmente da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine”5. L’esposizione risulta in calo di 0,9 miliardi nei dodici mesi in seguito alla progressiva estinzione dei finanziamenti a breve precedentemente in essere6; • la flessione dei portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7 (complessivamente oltre -0,7 miliardi nei dodici mesi; -0,2 miliardi da fine giugno e -0,1 miliardi nel quarto trimestre). In particolare, i volumi afferenti alla ex B@nca 24-7 – in progressiva contrazione stante il carattere di residualità dell’attività – a fine dicembre ammontavano a circa 4,8 miliardi (-568 milioni su base annua; -253 milioni nel secondo semestre; -95 milioni da settembre), rappresentati da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio /lungo termine” per 4,1 miliardi e dalle diverse forme di credito al consumo per 0,7 miliardi. I crediti della ex Centrobanca si sono mantenuti stabili a 4,7 miliardi7 (-175 milioni da inizio anno), riconducibili alla forma tecnica dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo termine” per 4,5 miliardi e delle “Altre operazioni” per 0,2 miliardi; Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione di fine dicembre 2015 redatta in base alle nuove disposizioni previste dalla disciplina di Basilea 310, in vigore dal 1° gennaio 2014, evidenziava per UBI Banca 4 esposizioni, per cassa e firma, d’importo pari o superiore al 10% del capitale ammissibile – determinato secondo le regole previste dalla vigente normativa – per complessivi 80,1 miliardi di euro, dei quali: • 53 miliardi verso Società consolidate; • 1 8,2 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli investimenti in titoli di Stato; • 7,4 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG; • 1 ,5 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e delle Finanze11. Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione pari a zero ai rapporti con lo Stato, non emergono posizioni di rischio effettivo della Capogruppo dopo le ponderazioni (le banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del capitale ammissibile). grandi esposizioni • il trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali quelle nei confronti della CCG, soggette per loro natura ad una certa variabilità nel corso dell’anno. A fine esercizio, l’operatività ordinaria con la CCG totalizzava 1,2 miliardi, in aumento di 0,2 miliardi nei dodici mesi per effetto di un significativo incremento nel quarto trimestre (+0,6 miliardi), dopo la flessione dei mesi estivi (-0,4 miliardi). In termini di forme tecniche, la dinamica annua ha interessato integralmente i p/t attivi aventi come sottostante titoli di Stato italiani, posti in essere quale investimento della liquidità (771 milioni a dicembre 2015; 541 milioni un anno prima), essendo la restante parte dell’esposizione rappresentata dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi su titoli di Stato italiani (464 milioni stabili nel confronto con dicembre 2014). Considerando invece il solo quarto trimestre, l’evoluzione risulta determinata dalla ripresa dei p/t attivi (+0,8 miliardi) – azzeratisi a settembre – che ha più che compensato la riduzione delle suddette marginazioni (-0,2 miliardi)8; • il finanziamento erogato a fine novembre al Fondo di Importi in migliaia di euro Numero posizioni 31.12.2015 31.12.2014 4 4 Esposizione 80.085.957 88.416.158 52.959.035 58.299.674 di cui infragruppo Posizioni a rischio - 319.080 - 318.957 di cui infragruppo Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla clientela, in chiusura d’anno esse ammontavano a 1,91 miliardi di euro, complessivamente in aumento di 0,28 miliardi rispetto agli 1,63 miliardi di fine 2014 (+17%), e si presentavano costituite da: • fidejussioni di natura finanziaria per 1,73 miliardi (1,58 miliardi a dicembre 2014), destinate per circa il 60% alla clientela ordinaria ed il restante 40% a Società del Gruppo; •garanzie di natura commerciale per 178,2 milioni (49 milioni nel 2014). 4 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito nella forma tecnica dei p/t attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne), dei mutui, dei c/c, ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è tutto a breve termine (c/c e altre operazioni). 5 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti della ex B@nca 24-7. 6 In considerazione della liquidità disponibile, nel secondo trimestre è stato estinto un finanziamento a breve termine per circa 1 miliardo sostituito marginalmente da due nuovi prestiti per complessivi 0,2 miliardi, dei quali 0,1 miliardi a breve, scaduti nel quarto trimestre, e 0,1 miliardi a medio/lungo termine. 7 Esclusi i 200 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca, già ricompresi tra i crediti verso Prestitalia. 8 Le marginazioni richieste sono correlate all’andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento. 9 Si veda in proposito il paragrafo “La risoluzione e il salvataggio di quattro banche italiane” contenuto nel capitolo “L’Unione bancaria europea”. 10 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti. 11 L’esposizione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è relativa ad attività fiscali correnti e anticipate. Relazione sulla gestione 409 La rischiosità A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni – pari a 1,8 miliardi – si confermavano in modesta, ma progressiva riduzione (-75,9 milioni rispetto a dicembre 2014; -4%), quale effetto anche delle cessioni di crediti deteriorati effettuate dalla Capogruppo in corso d’anno (complessivamente un valore contabile lordo di 86,3 milioni, dei quali 45,6 milioni nel quarto trimestre). Come si può notare dalla tabella dei flussi delle esposizioni deteriorate lorde, nei dodici mesi si è registrato un contenuto incremento degli ingressi da bonis – che hanno continuato ad interessare principalmente le inadempienze probabili – a fronte di un dimezzamento delle uscite verso bonis. Si sono inoltre ridotti di oltre il 30% i trasferimenti tra le varie categorie di crediti deteriorati. In dettaglio: • le sofferenze – che continuano a ricevere i trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate (inadempienze probabili) e solo in via residuale dagli ingressi da bonis – hanno evidenziato una flessione delle cancellazioni e degli incassi, nonché dei realizzi per cessioni; • le inadempienze probabili sono state invece alimentate in via principale dagli ingressi da bonis, mentre si sono ridotti di oltre il 50% i trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate (esposizioni scadute) e di circa il 13% i trasferimenti ad altre categorie di deteriorate (sofferenze). Per contro si segnala un incremento degli incassi e delle cancellazioni; • le esposizioni scadute/sconfinate hanno mostrato contrazioni significative in termini sia di ingressi da bonis Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Crediti deteriorati (8,14%) 1.838.363 623.529 (5,55%) 1.214.834 33,92% (3,13%) 706.017 386.556 (1,46%) 319.461 54,75% 21,28% - Sofferenze - Inadempienze probabili (4,90%) 1.107.340 235.638 (3,98%) 871.702 - Esposizioni scadute/sconfinate (0,11%) 25.006 1.335 (0,11%) 23.671 5,34% (91,86%) 20.734.329 47.773 (94,45%) 20.686.556 0,23% 22.572.692 671.302 21.901.390 2,97% Crediti in bonis Totale Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. Crediti verso clientela al 31 dicembre 2014 Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Crediti deteriorati (7,96%) 1.914.296 633.519 (5,49%) 1.280.777 33,09% - Sofferenze (2,94%) 706.974 389.384 (1,36%) 317.590 55,08% 20,65% - Inadempienze probabili (**) (4,89%) 1.174.899 242.607 (3,99%) 932.292 - Esposizioni scadute/sconfinate (0,13%) 32.423 1.528 (0,14%) 30.895 4,71% (92,04%) 22.134.433 84.889 (94,51%) 22.049.544 0,38% 24.048.729 718.408 23.330.321 2,99% Crediti in bonis Totale Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. (*)Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci delle posizioni oggetto di procedura concorsuale. (**)In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni precedentemente classificate come “Incagli” o “Ristrutturate“ che non avessero le caratteristiche per essere classificate come “Sofferenze” o “Esposizioni scadute/sconfinate”. Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2015 (Forbearance) Importi in migliaia di euro Esposizioni Deteriorate - Sofferenze - Inadempienze probabili - Esposizioni scadute/sconfinate Esposizioni non Deteriorate Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) (68,08%) 485.425 111.409 (62,50%) 374.016 22,95% (2,75%) 19.620 9.317 (1,72%) 10.303 47,49% (64,74%) 461.561 101.879 (60,11%) 359.682 22,07% (0,59%) 4.244 213 (0,67%) 4.031 5,02% (31,92%) 227.575 3.200 (37,50%) 224.375 1,41% 713.000 114.609 598.391 16,07% Totale Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2014 (Forbearance) Importi in migliaia di euro Esposizione lorda Rettifiche di valore Valore di bilancio Grado di copertura (*) Esposizioni Deteriorate (62,45%) 351.829 87.812 (55,91%) 264.017 Esposizioni non Deteriorate (37,55%) 211.568 3.327 (44,09%) 208.241 1,57% 563.397 91.139 472.258 16,18% Totale Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale. (*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. 410 Relazioni e Bilanci 2015 24,96% che di trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate – in entrambi i casi più che dimezzati rispetto a un anno prima – in parallelo con un altrettanto significativo calo delle uscite verso bonis. Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati ammontavano a circa 1,2 miliardi di euro, riferibili per il 90,4% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/ lungo termine”. Anche in considerazione del parziale recupero del portafoglio complessivo nell’ultimo trimestre dell’anno, l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale dei crediti si è attestata all’8,14% in termini lordi e al 5,55% in termini netti, in diminuzione rispetto a settembre (8,78%; 5,96%), ma in marginale aumento rispetto ai valori di fine 2014 (7,96%; 5,49%). Il grado di copertura dei crediti deteriorati è passato nei dodici mesi dal 33,09% al 33,92%, pur presentandosi in flessione rispetto al 34,37% di settembre. L’evoluzione dell'ultimo trimestre riflette sostanzialmente l’andamento della copertura delle sofferenze, in relazione alle cessioni perfezionate, che hanno interessato posizioni rettificate in misura superiore alla media, a fronte di un miglioramento per le altre categorie. Per contro la copertura dei bonis, strutturalmente inferiore al dato medio di Gruppo per le peculiarità operative di UBI Banca, si è ridotta allo 0,23% (0,38% a fine 2014). Le esposizioni oggetto di concessioni al lordo delle svalutazioni in dicembre totalizzavano 713 milioni, in aumento di 149,6 milioni (+26,6%) rispetto a fine 2014, ma con una dinamica congiunturale in rallentamento (+21 milioni rispetto a settembre; +3%). L’andamento su base annua - interamente ascrivibile alle esposizioni deteriorate (la cui incidenza è salita dal 62,45% al 68,08%) - riflette anche l'effetto relativo all'introduzione della normativa Forbearance12 a partire dal settembre 2014. Le posizioni deteriorate devono infatti maturare un periodo minimo di permanenza pari ad un anno (“cure period”), trascorso il quale si procede all’accertamento del ripristino delle condizioni qualitative del cliente, prima della loro eventuale riclassificazione fra le esposizioni non deteriorate. In tale ottica si spiega il rallentamento congiunturale dell’ultimo trimestre, durante il quale le esposizioni deteriorate hanno fatto registrare la prima riduzione, ancorché di modesta entità (-8,2 milioni). Per le posizioni oggetto di concessioni classificate fra i non deteriorati deve invece trascorrere un periodo minimo di due anni (“probation period”) prima che la posizione possa perdere l'attributo “Forborne” e quindi uscire dalle relative segnalazioni. Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2015 Importi in migliaia di euro Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015 706.974 Variazioni in aumento 188.623 8.759 ingressi da esposizioni in bonis trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in aumento Variazioni in diminuzione uscite verso esposizioni in bonis cancellazioni Esposizioni scadute Totale 1.174.899 32.423 1.914.296 298.303 58.915 545.841 194.720 57.368 260.847 222.749 164.199 58.525 25 15.665 45.058 1.522 62.245 -189.580 -365.862 -66.332 -621.774 -351 -55.805 -5.067 -61.223 -117.814 -41.862 - -159.676 incassi -45.337 -80.347 -2.536 -128.220 realizzi per cessioni -17.725 - - -17.725 perdite da cessione -8.116 - - -8.116 -237 -163.783 -58.729 -222.749 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in diminuzione - -24.065 - -24.065 706.017 1.107.340 25.006 1.838.363 Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute Totale Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014 741.845 1.251.317 70.023 2.063.185 Variazioni in aumento 206.477 287.437 137.288 631.202 1.710 105.847 132.524 240.081 190.335 129.929 264 320.528 14.432 51.661 4.500 70.593 -241.348 -363.855 -174.888 -780.091 Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2015 Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2014 Importi in migliaia di euro ingressi da esposizioni in bonis trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in aumento Variazioni in diminuzione uscite verso esposizioni in bonis cancellazioni -521 -96.727 -38.141 -135.389 -134.623 -11.581 - -146.204 -119.408 incassi -47.964 -67.195 -4.249 realizzi per cessioni -21.125 - - -21.125 perdite da cessione -10.876 -895 - -11.771 -320.528 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate altre variazioni in diminuzione Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2014 -573 -187.457 -132.498 -25.666 - - -25.666 706.974 1.174.899 32.423 1.914.296 12 Per la definizione di Forbearance si veda il Glossario in appendice al presente fascicolo. Relazione sulla gestione 411 L’operatività sul mercato interbancario Al 31 dicembre 2015 la posizione interbancaria netta di UBI Banca si presentava negativa per 356 milioni, in forte diminuzione rispetto ai -5,1 miliardi di fine 2014, avendo beneficiato sia di un rafforzamento del saldo positivo infragruppo, aumentato di 2,4 miliardi a 7,7 miliardi, sia di un miglioramento del saldo negativo verso controparti esterne, ridottosi di 2,3 miliardi a -8 miliardi (comprensivo delle operazioni di finanziamento TLTRO per 8,1 miliardi). Come si rileva dalla tabella, non considerando i saldi verso la Banca Centrale e quelli relativi all’attività con le Banche Controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca si conferma leggermente negativa (-304 milioni) ma quasi dimezzata (-47,5%) anno su anno quale conseguenza di ridotti volumi operativi, in particolare dal lato del passivo. L’accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle Banche Rete si riflette nella struttura patrimoniale della Capogruppo che accoglie fra i crediti verso banche (nella voce titoli infragruppo) le sottoscrizioni di titoli emessi dalle Controllate bancarie, registrando al contempo un calo della raccolta infragruppo in ragione della mutata strategia di gestione del funding obbligazionario e della liquidità. In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero Gruppo bancario, l’operatività infragruppo assume una rilevanza strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione dei flussi intercompany. Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei Rischi Finanziari 2015 prevede che la composizione dell’attivo e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del Gruppo sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo; solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con controparti istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista la gestione della liquidità in esclusiva con la Capogruppo per UBI Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International. Al Consiglio di Gestione della Capogruppo spetta la definizione delle specifiche modalità di gestione della liquidità per le controparti sopracitate. I crediti verso banche si sono attestati a 15,5 miliardi dai 14,1 miliardi del dicembre 2014, costituiti da: • d isponibilità sul conto accentrato della Riserva Obbligatoria per 376 milioni (528 milioni a fine 2014), funzionali alle strategie di gestione tenuto conto dei vincoli relativi alla giacenza media da rispettare; • crediti verso altre banche per 15,1 miliardi (13,5 miliardi il dato di confronto) rappresentati per 14,2 miliardi da rapporti infragruppo. A livello di forme tecniche, si evidenzia: - una flessione complessiva di 1,5 miliardi dei conti correnti e dei depositi vincolati, prevalentemente riconducibili a riduzioni di giacenze intercompany; - una crescita degli altri finanziamenti (+2,5 miliardi) risultante dall’incremento dell’attività di finanziamento svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete a fronte delle erogazioni alla clientela a valere sul plafond TLTRO (+3,7 miliardi), parzialmente controbilanciato dalla riduzione (-1,2 miliardi) dei pronti contro termine attivi, totalmente di natura infragruppo. Il ridimensionamento di questi ultimi si riferisce per 0,7 miliardi ad operazioni aventi quale sottostante titoli emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne, in relazione al fisiologico ammortamento degli stessi e ad un’estinzione anticipata; - un aumento dei titoli di debito (+0,6 miliardi a 6,3 miliardi) rappresentati dai prestiti delle Banche Rete, sottoscritti dalla Capogruppo per veicolare la liquidità raccolta attraverso l’accentramento delle emissioni obbligazionarie. Per quanto riguarda la raccolta da banche, complessivamente pari a 15,8 miliardi, si rileva una riduzione di 3,3 miliardi rispetto al dicembre 2014 da ricondurre in primis alla dinamica dei debiti verso Banche Centrali, scesi di 2,2 miliardi a 8,1 miliardi: nei mesi di gennaio e febbraio sono infatti giunti a scadenza naturale i residui fondi sottoscritti nelle aste LTRO del dicembre 2011 e del febbraio 2012 per 7 miliardi nominali13 mentre, alle aste TLTRO di marzo e settembre 2015, è stata raccolta nuova liquidità per 4,9 miliardi nominali. Mercato interbancario Importi in migliaia di euro Crediti verso banche 15.489.215 30.9.2015 B 16.343.837 30.6.2015 C 15.026.560 31.3.2015 D 15.073.014 31.12.2014 E 14.055.649 Variazioni A/E in valore in % 1.433.566 10,2% di cui: - crediti verso Banche Centrali - infragruppo di cui: titoli infragruppo Debiti verso banche 31.12.2015 A 375.735 528.955 282.899 270.540 528.311 -152.576 -28,9% 14.234.999 14.892.913 13.912.056 13.509.526 12.515.918 1.719.081 13,7% 6.302.326 6.371.145 6.345.702 5.805.015 5.733.044 569.282 9,9% 15.845.354 14.675.513 13.199.889 17.798.453 19.140.417 -3.295.063 -17,2% di cui: - debiti verso Banche Centrali 8.106.441 8.104.588 6.102.991 9.101.548 10.305.964 -2.199.523 -21,3% - infragruppo 6.556.577 4.892.375 5.259.231 6.548.029 7.244.652 -688.075 -9,5% - - - - - - - -356.139 1.668.324 1.826.671 -2.725.439 -5.084.768 -4.728.629 -93,0% di cui: depositi subordinati Posizione interbancaria netta di cui: infragruppo banche esterne al Gruppo Posizione interbancaria netta escluse Banche Centrali e operatività infragruppo 7.678.422 10.000.538 8.652.825 6.961.497 5.271.266 2.407.156 45,7% -8.034.561 -8.332.214 -6.826.154 -9.686.936 -10.356.034 -2.321.473 -22,4% -303.855 -756.581 -1.006.062 -855.928 -578.381 -274.526 -47,5% 13 Nelle aste LTRO citate UBI Banca si era aggiudicata complessivamente fondi per 12 miliardi, già rimborsati anticipatamente per 5 miliardi durante l’ultimo trimestre 2014. 412 Relazioni e Bilanci 2015 Crediti verso banche: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 Incidenza % 31.12.2014 Incidenza % Variazioni in valore in % Crediti verso Banche Centrali 375.735 2,4% 528.311 3,8% -152.576 -28,9% 375.735 2,4% 528.311 3,8% -152.576 -28,9% 15.113.480 97,6% 13.527.338 96,2% 1.586.142 11,7% 2.026.466 13,1% 2.767.764 19,7% -741.298 -26,8% -30,8% Riserva obbligatoria Crediti verso banche Conti correnti e depositi liberi Depositi vincolati 1.681.145 10,9% 2.430.572 17,3% -749.427 Altri finanziamenti 5.103.543 32,9% 2.595.958 18,4% 2.507.585 96,6% 687.358 4,4% 1.872.501 13,3% -1.185.143 -63,3% 510,4% - pronti contro termine attivi - altri Titoli di debito - titoli strutturati (*) - altri titoli di debito Totale 4.416.185 28,5% 723.457 5,1% 3.692.728 6.302.326 40,7% 5.733.044 40,8% 569.282 9,9% 45.025 0,3% 437.422 3,1% -392.397 -89,7% 6.257.301 40,4% 5.295.622 37,7% 961.679 18,2% 15.489.215 100,0% 14.055.649 100,0% 1.433.566 10,2% (*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato. Il saldo complessivo verso la BCE, pari a 8,1 miliardi, risulta costituito unicamente da fondi attinti alle aste TLTRO. Anche il funding con controparti bancarie ha registrato una diminuzione di 1,1 miliardi, attestandosi a 7,7 miliardi. Emerge un decremento di tutte le forme tecniche, attribuibile: • p er 0,7 miliardi all’insieme dei conti correnti e depositi vincolati che hanno incorporato le ridotte giacenze su posizioni infragruppo in capo, in particolare, ad UBI Banca International14 e IW Bank; • per 0,4 miliardi ai finanziamenti, quale effetto del calo sia dei p/t passivi (-0,2 miliardi riconducibili alla chiusura di un’operazione con una controparte di mercato nel secondo trimestre), sia della voce finanziamenti-altri (-0,2 miliardi), in relazione agli ammortamenti delle erogazioni BEI destinate al sostegno finanziario a m/l termine delle PMI (570 milioni dai 735 milioni del dicembre 2014). Si ricorda infine che, nella voce altri debiti, stabile a 64,2 milioni, è incluso il saldo di regolamento delle carte di credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari, sceso nei dodici mesi da 37,2 a 20,9 milioni. *** Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa, evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione di titoli infragruppo. Al 31 dicembre 2015 il saldo interbancario netto della Capogruppo è risultato positivo verso: Banca Regionale Europea (2,5 miliardi), Banco di Brescia (3,3 miliardi), Banca Popolare Commercio e Industria (1,7 miliardi), Banca Popolare di Ancona (2 miliardi), Banca Popolare di Bergamo (1 miliardo) e Banca di Valle Camonica (0,6 miliardi). Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca International (-2 miliardi), IW Bank15 (-2,3 miliardi), Banca Carime15 (-2,3 miliardi). *** Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo dettaglio trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale pertanto si rimanda. Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3. Debiti verso banche: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 Incidenza % 31.12.2014 Incidenza % Variazioni in valore in % Debiti verso Banche Centrali 8.106.441 51,2% 10.305.964 53,8% -2.199.523 -21,3% Debiti verso Banche 7.738.913 48,8% 8.834.453 46,2% -1.095.540 -12,4% Conti correnti e depositi liberi 2.253.790 14,2% 2.408.747 12,6% -154.957 -6,4% Depositi vincolati 4.460.255 28,1% 5.010.334 26,2% -550.079 -11,0% Finanziamenti: 960.674 6,1% 1.349.898 7,1% -389.224 -28,8% - pronti contro termine passivi 389.462 2,5% 613.158 3,2% -223.696 -36,5% - altri 571.212 3,6% 736.740 3,9% -165.528 -22,5% 64.194 0,4% 65.474 0,3% -1.280 -2,0% 15.845.354 100,0% 19.140.417 100,0% -3.295.063 -17,2% Altri debiti Totale 14 La Banca lussemburghese trasferisce in Capogruppo tutte le eccedenze, anche temporanee, di liquidità, attingendovi poi in base alle esigenze di investimento/ commerciali manifestate dalla propria clientela. 15 Al 31 dicembre 2015, l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche rispettivamente per 1,3 miliardi e per 1,7 miliardi. Relazione sulla gestione 413 L’attività finanziaria Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie di UBI Banca totalizzavano 20,1 miliardi di euro, in contrazione di 3,2 miliardi rispetto a fine 2014. Escludendo le passività finanziarie, pari a 0,6 miliardi, le attività finanziarie nette si sono attestate a 19,5 miliardi (22,7 miliardi un anno prima). Attività/passività finanziarie Importi in migliaia di euro Att. fin. detenute per la negoziazione di cui: contratti derivati finanziari Att. fin. valutate al fair value Att. fin. disponibili per la vendita Att. fin. detenute sino alla scadenza Attività finanziarie (a) 31.12.2015 30.9.2015 30.6.2015 31.3.2015 31.12.2014 Variazioni (A) / (E) Valore di bilancio (A) Incid. % Valore di bilancio (B) Incid. % Valore di bilancio (C) Incid. % Valore di bilancio (D) Incid. % Valore di bilancio (E) Incid. % 1.088.262 5,4% 760.790 4,0% 1.463.279 6,8% 1.654.371 7,3% 1.544.835 6,6% -456.573 -29,6% 617.226 3,1% 653.234 3,4% 638.174 3,0% 799.005 3,5% 743.985 3,2% -126.759 -17,0% 196.034 1,0% 195.490 1,0% 197.223 0,9% 198.365 0,9% 193.167 0,8% 15.357.571 76,3% 14.767.754 76,8% 16.309.111 75,8% 17.405.247 76,3% 18.066.883 77,3% 3.494.547 17,3% 3.486.873 18,2% 3.535.692 16,5% 3.528.010 15,5% 3.576.951 15,3% 20.136.414 100,0% 19.210.907 100,0% 21.505.305 100,0% 22.785.993 100,0% in valore 2.867 in % 1,5% -2.709.312 -15,0% -82.404 -2,3% 23.381.836 100,0% -3.245.422 -13,9% di cui: - titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani 19.131.997 95,0% 18.110.466 94,3% 20.421.294 95,0% 21.607.800 94,8% 22.192.154 94,9% -3.060.157 -13,8% 18.234.275 90,6% 17.763.585 92,5% 20.061.779 93,3% 21.185.264 93,0% 21.488.819 91,9% -3.254.544 -15,1% - titoli di capitale 214.770 1,1% 272.402 1,4% 266.988 1,2% 200.022 0,9% 195.523 0,8% 19.247 - quote O.I.C.R. 172.421 0,9% 174.805 0,9% 178.849 0,8% 179.166 0,8% 250.174 1,1% -77.753 -31,1% 9,8% Passività fin. di negoziazione (b) 608.600 100,0% 614.788 100,0% 754.027 100,0% 844.803 100,0% 722.181 100,0% -113.581 -15,7% 608.600 100,0% 614.788 100,0% 634.881 844.803 100,0% 722.181 100,0% -113.581 -15,7% di cui: contratti derivati finanziari Attività finanziarie nette (a-b) 19.527.814 18.596.119 Nell’esercizio sia le attività disponibili per la vendita che quelle di negoziazione sono state oggetto di prese di beneficio che hanno interessato i titoli di Stato italiani. Come si può notare dalla tabella, il primo portafoglio ha evidenziato flessioni durante il periodo gennaio-settembre benché le vendite, comprese quelle effettuate nell’ambito di operazioni di switch (quindi controbilanciate da acquisti di pari importo), siano proseguite anche nel quarto trimestre. Le attività AFS continuano a rappresentare la porzione più consistente dell’aggregato (76,3%) e la loro consistenza oltre a contribuire al sostegno del margine d’interesse - seppur in misura minore rispetto al passato a causa dell’abbassamento dei rendimenti - assicura al Gruppo il mantenimento di un livello di liquidità ottimale, grazie 20.751.278 84,2% 21.941.190 22.659.655 -3.131.841 -13,8% al requisito di stanziabilità in Banca Centrale Europea. Il portafoglio di negoziazione ha invece registrato significativi disinvestimenti nel terzo trimestre dell’esercizio. I restanti portafogli (attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie valutate al fair value) non hanno mostrato variazioni di rilievo nell’anno. A partire dal quarto trimestre sono state intraprese azioni di diversificazione, mediante nuovi investimenti che hanno interessato titoli Corporate investment grade (portafoglio AFS) e titoli governativi americani (portafoglio HFT): si tratta delle fasi iniziali di una manovra più ampia che andrà gradualmente a modificare la composizione complessiva delle attività finanziarie nel corso del 2016. Le Attività finanziarie disponibili per la vendita Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i 414 Relazioni e Bilanci 2015 recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni L1 L2 L3 Valore di bilancio Titoli di debito 14.840.900 313.310 17.640 15.171.850 16.921.010 899.134 - 17.820.144 -2.648.294 -14,9% 14.166.356 154.582 - 14.320.938 16.648.018 469.455 - 17.117.473 -2.796.535 -16,3% 2.313 - 136.325 138.638 1.726 45 117.675 119.446 19.192 16,1% 12.406 34.677 - 47.083 83.882 43.411 - 127.293 -80.210 -63,0% di cui: titoli di Stato italiani Titoli di capitale Quote O.I.C.R. Finanziamenti Totale L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore in % - - - - - - - - - - 14.855.619 347.987 153.965 15.357.571 17.006.618 942.590 117.675 18.066.883 -2.709.312 -15,0% A fine 2015 le attività finanziarie disponibili per la vendita risultavano pari a 15,4 miliardi, in calo di 2,7 miliardi rispetto ai 18,1 miliardi del dicembre precedente. A livello 3 di fair value è stato contabilizzato, per 17,6 milioni, il prestito obbligazionario convertibile emesso da Sorgenia Spa, nell'ambito dell'accordo ex art 182 bis L.F..1 Lo stock è rappresentato al 99% da titoli di debito, al cui interno la maggioranza è costituita da titoli di Stato italiani, scesi a 14,3 miliardi dai 17,1 miliardi di fine 2014, con una diminuzione netta di 2,8 miliardi risultante di: I titoli di capitale (138,6 milioni dai precedenti 119,4 milioni) hanno incorporato le seguenti principali movimentazioni (tutte riferite a titoli iscritti a livello 3 di fair value): • v endite di BTP per 825 milioni nominali nel primo trimestre, di 250 milioni nominali riferiti ad un titolo Republic of Italy nel secondo trimestre (al quale si è aggiunta la scadenza di un CTZ del valore nominale di 50 milioni) e di BTP per 1,75 miliardi nominali nel terzo trimestre; • acquisti di BTP per 610 milioni nominali parzialmente compensati dalla vendita di BTP per 350 milioni nominali e di un titolo Republic of Italy per 50 milioni nel quarto trimestre. Alle vendite sopra dettagliate si sono aggiunte operazioni di switch che hanno comportato un lieve allungamento della scadenza degli investimenti: la prima manovra, effettuata a giugno, aveva interessato BTP per nominali 0,75 miliardi, mentre la seconda, realizzata nei mesi di ottobre/novembre, ha avuto ad oggetto la compravendita di BTP per 2 miliardi nominali. • la vendita parziale, perfezionata nel dicembre 2015, della partecipazione in ICBPI (572.566 azioni, pari al 4,04% del capitale sociale dell’Istituto): il fair value anno su anno risulta decrementato di 10,9 milioni per effetto della cessione. Nel corso del secondo e terzo trimestre l’investimento era stato rivalutato per complessivi 75,8 milioni in coerenza con le valorizzazioni previste in sede di stipula del contratto preliminare di vendita parziale della partecipazione; • la contabilizzazione, sempre in dicembre, di 24,1 milioni riferiti agli strumenti finanziari partecipativi (“SFP Patrimonializzazione”) emessi dalla Nuova Sorgenia Holding quale parziale conversione dei crediti vantati da UBI Banca, in ottemperanza all’accordo di ristrutturazione1; • la rivalutazione per 3 milioni dell’azione Visa Europe Limited, contabilizzata nel mese di dicembre in seguito alla comunicazione della proposta di acquisto del 100% del capitale della società da parte della holding Visa Inc.. L’accordo prevede il pagamento di un prezzo prestabilito sulla base del quale è stata effettuata la nuova valorizzazione delle azioni detenute. Gli altri titoli di debito (851 milioni) hanno subito un incremento di 148 milioni nell’esercizio: dopo le riduzioni registrate alle chiusure intermedie ed in particolare nel corso del primo trimestre (per effetto di rimborsi/vendite sia di obbligazioni di primarie controparti bancarie italiane ed europee sia di titoli corporate), nel periodo ottobredicembre la voce ha registrato nuovi investimenti per complessivi 500 milioni nominali di titoli investment grade in euro, differenziati settorialmente e per rating. Infine le quote O.I.C.R. (47,1 milioni rispetto ai 127,3 milioni di dodici mesi prima) hanno registrato, nel primo trimestre, il disinvestimento di un fondo ETF in carico a fine 2014 per 73,8 milioni (classificato al livello 1 di fair value). Quest’ultima manovra rientra nell’ambito di una strategia, già anticipata nella parte introduttiva del capitolo, di progressiva diversificazione degli investimenti, al fine di realizzare un alleggerimento dell’esposizione in titoli di Stato italiani: l’attuazione, iniziata nel quarto trimestre 2015, proseguirà nel 2016. Complessivamente a dicembre 2015 i fondi immobiliari in portafoglio ammontavano a 17,8 milioni (15,6 milioni un anno prima). Al livello 1 di fair value è contabilizzato per 12,4 milioni (10,1 milioni a fine 2014) il fondo Polis, che nell'anno è stato interessato da un rimborso parziale anticipato per 2,2 milioni. 1 Per maggiori dettagli si rimanda al capitolo “L'intermediazione con la clientela: gli impieghi”, contenuto nella Relazione sulla gestione consolidata. Relazione sulla gestione 415 Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle motivazioni che le avevano determinate. La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 31.12.2014 Fair Value Valore di Bilancio L1 L2 Variazioni Fair Value L3 Totale Valore di Bilancio L1 L2 L3 Totale in valore in % Titoli di debito 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.576.951 3.607.673 - - 3.607.673 -82.404 -2,3% 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.576.951 3.607.673 - - 3.607.673 -82.404 -2,3% - - - - - - - - - - - - 3.494.547 3.599.957 - - 3.599.957 3.576.951 3.607.673 - - 3.607.673 -82.404 -2,3% di cui: titoli di Stato italiani Finanziamenti Totale Il portafoglio, costituito da BTP per nominali 3,05 miliardi aventi scadenze comprese tra il 2020 ed il 2022, evidenziava un valore contabile di 3,5 miliardi, senza variazioni di rilievo nell’esercizio, se non rivenienti unicamente dagli effetti delle valorizzazioni contabili. Gli strumenti finanziari di negoziazione Le Attività finanziarie di negoziazione la negoziazione si presentavano in riduzione a 1,1 miliardi rispetto agli 1,5 miliardi in essere dodici mesi prima: la flessione è principalmente attribuibile agli investimenti in titoli di Stato italiani, scesi a 419 milioni dai precedenti 794 milioni. Il portafoglio governativo, marginalmente cresciuto nell’arco del primo semestre, è stato oggetto di importanti realizzi nel periodo luglio-settembre, mentre nell’ultimo trimestre è stato alimentato con nuovi investimenti, dando anche inizio ad una parziale diversificazione geografica dei titoli sovrani acquistati. La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or Loss – FVPL. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie detenute per Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 31.12.2014 Variazioni L1 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 L3 Valore di bilancio in valore in % 465.497 3 100 465.600 794.399 407 253 795.059 -329.459 -41,4% 418.790 - - 418.790 794.395 - - 794.395 -375.605 -47,3% 4.580 - - 4.580 4.504 - 445 4.949 -369 -7,5% Quote O.I.C.R. 275 - 581 856 241 - 601 842 14 1,7% Finanziamenti - - - - - - - - - - 470.352 3 681 471.036 799.144 407 1.299 800.850 -329.814 -41,2% Derivati finanziari 647 612.461 4.118 617.226 777 741.828 1.380 743.985 -126.759 -17,0% Derivati su crediti - - - - - - - - - - 647 612.461 4.118 617.226 777 741.828 1.380 743.985 -126.759 -17,0% 470.999 612.464 4.799 1.088.262 799.921 742.235 2.679 1.544.835 -456.573 -29,6% A. Attività per cassa Titoli di debito di cui: titoli di Stato italiani Titoli di capitale Totale (a) B. Strumenti derivati Totale (b) Totale (a+b) 416 Relazioni e Bilanci 2015 Nel dettaglio, sono state registrate le seguenti movimentazioni: - acquisti per 850 milioni nominali a fronte di disinvestimenti per 800 milioni nominali nel primo trimestre; - acquisti per 775 milioni nominali a fronte di vendite per 790 milioni nominali nel secondo trimestre; - vendita di un BTP per 725 milioni nominali nel terzo trimestre; - acquisto di BTP per 300 milioni nominali nel quarto trimestre. Gli altri titoli di debito, 46,8 milioni a fine anno rispetto agli 0,7 milioni del dicembre 2014, includono per 45 milioni un titolo US Treasury del valore nominale di 50 milioni, acquistato nel quarto trimestre, nell’ambito della strategia di diversificazione del rischio intrapresa. I titoli di capitale, prevalentemente classificati a livello 1, si sono mantenuti ad un livello contenuto, senza mostrare variazioni di rilievo: 4,6 milioni la loro consistenza a fine 2015 rispetto ai precedenti 4,9 milioni. Le quote O.I.C.R. si attestavano a 856 mila euro, pressoché invariati nel confronto con fine 2014, dei quali 581 mila euro relativi agli investimenti residuali in hedge fund effettuati prima del 30 giugno 2007. Nel portafoglio erano infine derivati per 617 milioni (744 2014), totalmente di natura evoluzione è da leggersi in corrispondente voce iscritta fra le negoziazione. presenti strumenti milioni a dicembre finanziaria, la cui correlazione con la passività finanziarie di Le Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie di negoziazione: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 L1 31.12.2014 L2 L3 Valore di bilancio L1 L2 Variazioni L3 Valore di bilancio in valore in % A. Passività per cassa Debiti verso banche - - - - - - - - - - Debiti verso clientela - - - - - - - - - - Titoli di debito - - - - - - - - - - Totale (a) - - - - - - - - - -15,7% B. Strumenti derivati Derivati finanziari 7 608.582 11 608.600 300 721.881 - 722.181 -113.581 Derivati creditizi - - - - - - - - - - Totale (b) 7 608.582 11 608.600 300 721.881 - 722.181 -113.581 -15,7% Totale (a+b) 7 608.582 11 608.600 300 721.881 - 722.181 -113.581 -15,7% A fine 2015 le passività finanziarie di negoziazione, rappresentate esclusivamente da derivati finanziari, erano scese a 609 milioni dai precedenti 722 milioni. Come nella situazione di raffronto non risultavano in essere passività per cassa, ancorché durante l’anno UBI Banca abbia dato luogo ad una contenuta operatività in scoperti tecnici su titoli di Stato italiani. Le Attività finanziarie valutate al fair value La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value con imputazione delle variazioni a conto economico. Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e 3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della Nota Integrativa. Attività finanziarie valutate al fair value: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 L1 Titoli di debito Titoli di capitale L2 31.12.2014 L3 Valore di bilancio L1 L2 Variazioni L3 Valore di bilancio in valore in % - - - - - - - - - - 1.700 3.000 66.852 71.552 3.224 3.000 64.904 71.128 424 0,6% 2,0% Quote O.I.C.R. 119.082 - 5.400 124.482 116.802 - 5.237 122.039 2.443 Finanziamenti - - - - - - - - - - 120.782 3.000 72.252 196.034 120.026 3.000 70.141 193.167 2.867 1,5% Totale Relazione sulla gestione 417 L’aggregato ammontava a fine esercizio a 196 milioni, sostanzialmente stabile rispetto alle consistenze del dicembre 2014 (193,2 milioni). Questa, in dettaglio, la composizione del portafoglio: - titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di merchant banking e di private equity, per 71,5 milioni (71,1 milioni il dato di confronto); - quote di O.I.C.R. per 124,5 milioni che comprendono, al livello 1, i fondi quotati Tages per 119,1 milioni (116,8 milioni la valorizzazione dell’anno precedente) e, a livello 3, hedge fund per 5,4 milioni (5,2 milioni a fine 2014). Fondi hedge residuali sono anche presenti, per 581 mila euro, all’interno della categoria HFT. Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione consolidata per gli aggiornamenti relativi ai contenziosi in essere (Madoff e Fondo Dynamic Decisions Growth). L’esposizione al rischio sovrano UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano Paese / portafoglio di classificazione 31.12.2015 importi in migliaia di euro - Italia attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 31.12.2014 Valore nominale Valore di bilancio Fair Value Valore nominale Valore di bilancio Fair Value 15.744.921 18.286.963 18.392.375 18.799.190 21.530.758 21.561.480 400.000 418.790 418.790 800.002 794.395 794.395 attività finanziarie disponibili per la vendita (*) 12.257.155 14.333.545 14.333.545 14.915.005 17.122.835 17.122.835 attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.050.000 3.494.547 3.599.957 3.050.000 3.576.951 3.607.673 37.766 40.081 40.083 34.183 36.577 36.577 50.000 44.990 44.990 - - - crediti - Stati Uniti attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) 50.000 44.990 44.990 - - - - Olanda 10 10 10 10 10 10 crediti 10 10 10 10 10 10 2 1 1 2 2 2 - Argentina attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione (esposizione netta) Totale esposizioni per cassa 2 1 1 2 2 2 15.794.933 18.331.964 18.437.376 18.799.202 21.530.770 21.561.492 (*) Il valore di bilancio differisce rispetto a quello riportato nella riga “titoli di Stato italiani” della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la presenza, in questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015 e per 5,4 milioni al 31 dicembre 2014. Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority, ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati. Al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni al rischio sovrano di UBI Banca ammontava a 18,3 miliardi, in diminuzione rispetto ai 21,5 miliardi di fine 2014. Il rischio sovrano permane concentrato sull’Italia, con riduzioni spiegate dal ridimensionamento dei portafogli AFS e HFT. La posizione domestica rappresentata da crediti verso la pubblica amministrazione si conferma contenuta e stabile. L’esposizione verso gli Stati Uniti è sorta nel quarto trimestre in seguito all’acquisto di un Treasury americano; mentre restano del tutto marginali e pressochè invariate quelle nei confronti di Olanda e Argentina. UBI Banca: maturity dei titoli di Stato italiani Importi in migliaia di euro 31.12.2015 Attività finanziarie detenute per la negoziazione Fino a 6 mesi Attività finanziarie disponibili per la vendita 31.12.2014 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio Incidenza % Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Valore di bilancio Incidenza % 100.029 - - 100.029 0,4% - 49.925 - 49.925 0,2% Da 6 mesi fino a un anno - 155.670 - 155.670 0,9% 199.612 - - 199.612 0,9% Da un anno fino a 3 anni 50.226 4.775.847 - 4.826.073 26,5% 594.780 3.548.757 - 4.143.537 19,3% - 1.405.203 2.336.591 3.741.794 20,5% - 7.730.427 - 7.730.427 36,0% 268.535 6.187.391 1.157.956 7.613.882 41,8% 1 3.395.529 3.576.951 6.972.481 32,5% - 1.796.827 - 1.796.827 9,9% 2 2.392.835 - 2.392.837 11,1% 418.790 14.320.938 3.494.547 18.234.275 100,0% 794.395 17.117.473 3.576.951 21.488.819 100,0% Da 3 anni fino a 5 anni Da 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Totale 418 Relazioni e Bilanci 2015 Dalla tabella che riporta la distribuzione per scadenza dei titoli di Stato italiani in portafoglio, emerge l’accresciuta incidenza: - della fascia temporale “da un anno fino a 3 anni” (26,5% del totale rispetto al 19,3%), in relazione alla presenza, nel portafoglio AFS, di titoli per 3,1 miliardi aventi scadenza nel 2018 che nella situazione di raffronto rientravano in un’altra fascia temporale; - della fascia “da 5 anni fino a 10 anni” (41,8% dal 32,5% precedente nonostante il passaggio di oltre il 60% del portafoglio HTM nella fascia temporale inferiore) nella quale si sono concentrati, in particolare, gli effetti delle manovre di switch sul portafoglio AFS (con uno spostamento dalla fascia “da 3 anni fino a 5 anni”) e gli investimenti effettuati all’interno del portafoglio di trading nell’ultimo trimestre dell’esercizio. Relativamente a quest’ultimo portafoglio, si segnala che le vendite realizzate nel terzo trimestre hanno riguardato, in particolare, titoli con scadenza “da un anno fino a 3 anni”. Al 31 dicembre 2015 il portafoglio di negoziazione aveva una vita media di 4,1 anni (1,4 anni a fine 2014), il portafoglio AFS di 6,2 anni (6,1 anni) ed il portafoglio HTM di 4,8 anni (5,8 anni). *** Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita, Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti verso banche e Crediti verso clientela). Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 7,3 miliardi (6,5 miliardi a dicembre 2014): alla crescita ha contribuito la manovra di diversificazione del portafoglio AFS realizzata nel quarto trimestre (500 milioni nominali) che ha determinato un’ampia distribuzione geografica degli investimenti soprattutto con riferimento ai titoli di emittenti corporate. I titoli bancari in portafoglio, al contrario, confermano un’elevata concentrazione su emittenti italiani in quanto il valore di bilancio indicato in tabella (6,6 miliardi a fine 2015) si riferisce per 6,3 miliardi a obbligazioni delle Banche Rete sottoscritte da UBI Banca nell’ambito dell’attività infragruppo. A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine che a dicembre 2015 (così come a dicembre 2014), UBI Banca non aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) – né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per incrementare la propria esposizione ovvero per acquisire protezione. Titoli di debito diversi dai titoli di Stato iscritti nell'attivo di bilancio Importi in migliaia di euro Emittente Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Corporate Totale Corporate Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Bancario Totale Bancario B.E.I. Totale Sovranazionali Totale Titoli di debito 31.12.2015 Nazionalità Italia Francia Lussemburgo Olanda Regno Unito Spagna Ungheria Stati Uniti Australia Danimarca Finlandia Germania Irlanda Messico Norvegia Germania Italia Lussemburgo Regno Unito Austria Finlandia Francia Irlanda Olanda Spagna Svezia Cipro Lussemburgo 31.12.2014 Valore di bilancio Fair Value Valore Nominale Valore di bilancio Fair Value Valore Nominale 205.078 70.787 112.899 76.663 41.522 77.262 15.725 8.075 2.033 26.690 20.297 8.325 9.626 674.982 5.760 6.475.049 27.738 15.228 7.012 8.083 5.088 7.563 19.111 8.118 64 6.578.814 7.253.796 199.741 70.787 112.899 76.663 41.522 77.262 15.725 8.075 2.033 26.690 20.297 8.325 9.626 669.645 5.760 6.561.971 27.738 15.228 7.012 8.083 5.088 7.563 19.111 8.118 64 6.665.736 7.335.381 209.659 66.000 5 106.706 74.037 37.900 72.800 14.500 7.500 2.000 25.500 20.100 7.500 9.000 653.207 5.003 6.470.407 27.000 14.500 6.500 8.000 5.000 7.500 19.000 7.500 9.500 6.579.910 7.233.117 190.916 43.967 27.893 28.073 10.111 22.640 10.226 10.935 344.761 2 6.165.609 21.552 10.381 66 6.197.610 3 3 6.542.374 186.202 43.967 27.893 28.073 10.111 22.640 10.226 10.935 340.047 2 6.167.915 21.552 10.381 66 6.199.916 3 3 6.539.966 187.599 40.000 24.715 26.150 8.987 20.271 10.000 10.000 327.722 3 6.136.931 18.000 10.000 9.500 6.174.434 2 2 6.502.158 Relazione sulla gestione 419 Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale • una Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto contabile di UBI Banca, comprensivo del risultato di esercizio, si attestava a 8.758,9 milioni di euro che si raffrontano agli 8.566,7 milioni di fine 2014. variazione positiva complessivamente per 1,4 milioni in seguito all’assegnazione di azioni proprie al “Personale più rilevante” del Gruppo nell’ambito del sistema incentivante; • l’appostazione dell’utile d’esercizio per 123,4 milioni. Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e dal Prospetto della redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio dell’impresa, l’incremento di 192,2 milioni intervenuto nei dodici mesi può essere ricondotto a: Riserve da valutazione: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 31.12.2014 281.294 143.045 • l’utilizzo della Riserva Straordinaria al fine del pagamento Attività finanziarie disponibili per la vendita Copertura dei flussi finanziari -101 - • u na Differenze di cambio -243 -243 del dividendo per 72 milioni ; 1 variazione delle riserve da valutazione globalmente positiva per 139,4 milioni di cui: +138,2 milioni inerenti alle attività finanziarie disponibili per la vendita, +1,3 milioni afferenti a perdite attuariali su piani a benefici definiti e -0,1 milioni relativi alla copertura dei flussi finanziari; Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti -7.554 -8.844 Leggi speciali di rivalutazione 30.993 30.993 304.389 164.951 Totale Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Importi in migliaia di euro Titoli di debito 1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2015 Titoli di capitale Quote di OICR Finanziamenti Totale 74.246 59.378 9.421 - 143.045 2. Variazioni positive 244.912 16.433 4.876 - 266.221 2.1 Incrementi di fair value 217.894 16.433 4.156 - 238.483 27.018 - 720 - 27.738 337 - 276 - 613 26.681 - 444 - 27.125 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - da deterioramento - da realizzo 2.3 Altre variazioni - - - - - 3. Variazioni negative -103.940 -22.102 -1.930 - -127.972 -13.663 -2.289 -1.405 - -17.357 - - -525 - -525 -90.277 -19.813 - - -110.090 3.1 Riduzione di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2015 - - - - - 215.218 53.709 12.367 - 281.294 all’adozione ed al successivo ampliamento delle misure di Quantitative Easing da parte della BCE. In particolare la riserva relativa a tale categoria, ha visto il proprio saldo migliorare di 141 milioni, evidenziando incrementi di fair value per 217,9 milioni riferibili quasi integralmente a titoli di Stato italiani. La riserva sui titoli di Stato è così passata dai +68,5 milioni del dicembre 2014 ai 211 milioni di fine 2015. Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione di +138,2 milioni complessivamente evidenziata dalle “Riserve da valutazione delle attività disponibili per la vendita” riflette i significativi incrementi di fair value che hanno interessato i titoli di debito in portafoglio (al netto dell’effetto fiscale) grazie al progressivo miglioramento delle quotazioni sui mercati finanziari riconducibile anche Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Importi in migliaia di euro 31.12.2015 31.12.2014 Riserva positiva Riserva negativa Totale Riserva positiva Riserva negativa Totale 1. Titoli di debito 228.218 -13.000 215.218 253.440 -179.194 74.246 2. Titoli di capitale 53.727 -18 53.709 59.396 -18 59.378 3. Quote di O.I.C.R. 12.370 -3 12.367 10.165 -744 9.421 - - - - - - 294.315 -13.021 281.294 323.001 -179.956 143.045 4. Finanziamenti Totale 1 L’Assemblea dei Soci ha inoltre approvato l’integrale copertura della perdita d’esercizio 2014 – pari a 918,4 milioni, essenzialmente riconducibili all’impairment sulle partecipazioni del Gruppo – mediante ricorso alla Riserva sovrapprezzo azioni. 420 Relazioni e Bilanci 2015 La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”, pari a 27 milioni, è essenzialmente riferibile alla vendita di titoli di Stato e per 0,3 milioni alla svalutazione di un titolo obbligazionario per deterioramento dello stesso. Tra le variazioni negative si segnalano riduzioni di fair value per 13,7 milioni, per oltre il 90% su titoli di Stato, nonché “Rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo” per 90,3 milioni, quasi totalmente per cessione di titoli di Stato. incrementi di fair value per 4,2 milioni, riferibili per oltre il 70% al fondo Polis, e “Rigiri a conto economico di riserve negative” per 0,7 milioni, dei quali 0,4 milioni da realizzo e 0,3 milioni da deterioramento per la svalutazione di un fondo ETF. Tra le variazioni negative, emergono decrementi di fair value per 1,4 milioni e rettifiche da deterioramento per 0,5 milioni relativi alla svalutazione di due fondi avvenuta nel terzo trimestre. Per quanto attiene ai titoli di capitale (al netto dell’effetto fiscale), la tabella mostra incrementi di fair value per 16,4 milioni relativi per 14 milioni alla partecipazione nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane2 e per 2 milioni alla rivalutazione delle azioni Visa Europe Limited operata in dicembre in seguito alla comunicazione ricevuta da Visa Inc. dell’intenzione di acquistare il 100% del capitale della società ad un prezzo prestabilito. Tra i decrementi si segnalano riduzioni di fair value per 2,3 milioni integralmente riferibili alla partecipazione in S.A.C.B.O. e “Rigiri a conto economico da riserve positive” per 19,8 milioni correlati alla cessione della partecipazione I.C.B.P.I.. Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota Integrativa, il totale fondi propri di UBI Banca – calcolato secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per le imprese di investimento entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2015 totalizzava 9.725 milioni di euro, dei quali 8.272 milioni rappresentati da capitale primario (Common Equity Tier 1 capital). In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva ha registrato I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento della valutazione del credito, per rischi di mercato e rischio operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte F – totalizzavano 1.845 milioni di euro, determinando un Common Equity Tier 1 capital ratio pari al 35,87%, un Tier 1 capital ratio del 35,87% ed un Total capital ratio del 42,16%. I rapporti verso le imprese del Gruppo I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese collegate (consolidate con il metodo del patrimonio netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti con le parti correlate. 2 Adeguamento di fair value della partecipazione operato in coerenza con le valorizzazioni previste in sede di stipula preliminare del contratto di cessione parziale della partecipazione. Relazione sulla gestione 421 Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati Parti correlate Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata con successiva delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 – la Consob ha approvato un Regolamento recante disposizioni in materia di operazioni con parti correlate. La normativa disciplina le procedure da seguire per l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle società quotate – quale è UBI Banca – con i soggetti in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di riferimento o di controllo, componenti degli organi amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro stretti familiari. L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare quella sulle operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca con parti correlate nel corso del 2015, è riportata nella Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda. Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del proprio bilancio. Soggetti collegati In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008, n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il 9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi. La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei medesimi soggetti. Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti prudenziali per le attività di rischio (della banca e/o del gruppo) verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli più stringenti nel caso di relazioni banca-industria. Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli interni. In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5, della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI Banca” recante disposizioni in materia di “attività di rischio e 422 Relazioni e Bilanci 2015 conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che disciplina le procedure dirette a preservare l’integrità dei processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti collegati poste in essere da UBI Banca. Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate (con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati”. In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza effettuate a partire dal 31 marzo 2015 e fino al 31 dicembre 2015, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla normativa prudenziale. *** Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati sono contenute nella “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca Spa”, riportata in altra parte nel presente fascicolo, nella quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle politiche interne in materia di controlli a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei soggetti collegati. Il titolo azionario e la compagine sociale Il titolo azionario Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib Index. Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane Importi in euro 30.12.2015 A 30.9.2015 B 30.6.2015 C 31.3.2015 D 30.12.2014 E Var. % A/E 18.7.2011* F Var. % A/F Azioni Unione di Banche Italiane - prezzo ufficiale 6,246 6,359 7,235 7,221 5,967 4,7% 3,351 86,4% - prezzo di riferimento 6,200 6,340 7,195 7,285 5,960 4,0% 3,278 89,1% Indice FTSE Italia All-Share 23.236 22.845 23.985 24.734 20.138 15,4% 18.628 24,7% Indice FTSE Italia Banche 15.388 16.012 17.032 17.325 13.407 14,8% 12.647 21,7% * Data di perfezionamento dell'aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro. Fonte: Datastream Nel 2015 i mercati finanziari sono risultati molto volatili. Diversi fattori hanno influito sulle scelte degli investitori: l’avvio del Quantitative Easing da parte della BCE e le tensioni in Grecia hanno rivestito un ruolo chiave nella prima parte dell’anno, mentre l’instabilità cinese, la discesa del prezzo del petrolio, nonché le attese sulle mosse di politica monetaria statunitense hanno guidato i trend borsistici nella seconda parte dell’esercizio. Il mese di dicembre, in particolare, è stato caratterizzato da una serie di eventi che hanno influenzato, con segni contrapposti, la performance dei titoli del settore bancario: se il piano di risoluzione di quattro banche italiane ha causato vendite nel comparto, i “rumors” su possibili operazioni di aggregazione hanno invece determinato una ripresa, seppur non omogenea, delle quotazioni. Il 2016 si è aperto ereditando le problematiche già emerse relativamente alla performance della borsa cinese per effetto dei deludenti dati settoriali, alla reale forza della ripresa negli Usa, alla continua caduta dei prezzi del petrolio ed alle tensioni geopolitiche che interessano l’area del Golfo. Il settore bancario italiano ha continuato ad essere influenzato dalle varie ipotesi riguardanti la fase di consolidamento attesa, cui sono andati ad aggiungersi i timori derivanti dalla presenza di stock elevati di crediti deteriorati e dalla potenziale applicazione del bail-in alle banche patrimonialmente più deboli, con effetti penalizzanti per tutto il comparto. Le rassicurazioni sulla solidità delle banche e su un’ulteriore espansione monetaria espresse dalla BCE nella seconda parte di gennaio non hanno impedito a forti spinte speculative di condizionare pesantemente le quotazioni degli Istituti nazionali. Per quanto riguarda i principali indici borsistici, il FTSE Italia All-Share ha chiuso l’esercizio con un rialzo del 15,4% mentre il FTSE Italia Banche del 14,8%. In questo contesto il titolo UBI Banca ha segnato nei dodici mesi un aumento del 4% (+4,7% la variazione del prezzo ufficiale): il ruolo di polo aggregante che il mercato aveva attribuito alla Banca ha concorso a penalizzare la performance del titolo rispetto agli indici di mercato. Nel corso del 2015 gli scambi di azioni UBI Banca al mercato telematico hanno riguardato circa 2 miliardi di titoli per un controvalore di 13,5 miliardi di euro (2,3 miliardi di titoli scambiati per un controvalore di circa 14,2 miliardi nel 2014). A fine anno la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo ufficiale) risultava salita a 5,6 miliardi dai 5,4 miliardi di dicembre 2014, confermando UBI Banca al 3° posto tra i gruppi bancari commerciali italiani quotati1. A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI nell’European Banking Report – comprendente i Paesi EU15 più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le prime 40 istituzioni2. 1 Il Gruppo si posiziona al 4° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati. 2 EBR International Flash, gennaio 2016. Relazione sulla gestione 423 Andamento del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*) e volumi scambiati Volumi prezzi di riferimento in euro 9 8 7 6 5 30.000.000 4 25.000.000 20.000.000 3 15.000.000 2 10.000.000 1 5.000.000 0 0 2011 2012 2013 2014 2015 2016 L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*) prezzi di riferimento in euro 250 240 230 220 210 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 90 80 70 60 50 40 30 20 10 0 UBI Banca FTSE Italia All-Share FTSE Italia banche 2011 2012 2013 2014 2015 2016 L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F (*) Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del Consorzio di Garanzia. 424 Relazioni e Bilanci 2015 Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori di borsa che, per una migliore significatività, sono stati costruiti utilizzando grandezze consolidate. Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa Numero di azioni in essere a fine esercizio Anno 2015 Anno 2014 901.748.572 901.748.572 Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro 6,887 6,193 Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 5,180 4,824 Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro 7,880 7,545 Dividendo unitario - in euro Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio) Dividendi totali - in euro (*) Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio / n. azioni) - in euro 0,11 0,08 1,60% 1,29% 99.034.842 72.021.230 10,94 10,87 9,29 Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro 9,36 Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro 9,06 8,98 5.632 5.381 Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio)] 0,57 0,55 Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo 0,67 0,64 Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo 0,69 0,66 0,1251 -0,8070 Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro (*) Il monte dividendi relativo al 2015 è stato calcolato sulle n. 900.316.743 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione; tale numero non include le n. 1.431.829 azioni proprie in portafoglio alla medesima data. Il monte dividendi relativo al 2014 era stato calcolato sulle n. 900.265.380 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione; tale numero non includeva le n. 1.483.192 azioni proprie in portafoglio alla medesima data. Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori 2014 sono stati calcolati utilizzando il patrimonio consolidato al netto della perdita d’esercizio. Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di UBI Banca era pari a 2.254.371.430 euro costituito da n. 901.748.572 azioni ordinarie, tutte con godimento regolare 1° gennaio 2015. Si ricorda che con la trasformazione di UBI Banca da Società cooperativa per azioni in Società per azioni, deliberata dall’Assemblea Straordinaria dei Soci del 10 ottobre 2015, sono state abrogate tutte le previsioni statutarie relative ai soci (tra cui la procedura di ammissione) in quanto non più compatibili con la nuova forma giuridica, dove la figura del socio viene a coincidere con quella dell’azionista. L’articolo 10 del nuovo Statuto, così come previsto dalla Legge 33/2015 di conversione del D.L. 3/2015 sulla riforma delle banche popolari, stabilisce inoltre che sino al 26 marzo 2017 (ossia per 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione) “nessun soggetto avente diritto al voto possa esercitarlo, ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni superiore al 5% del capitale sociale avente diritto al voto”. Le partecipazioni detenute da Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, italiani o esteri, non sono mai computate ai fini di tale limite. Ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 58/1998), coloro che partecipano in misura superiore al 2% del capitale in un’emittente azioni quotate avente l'Italia come Stato membro d'origine e che non sia una PMI, ne danno comunicazione alla società partecipata ed alla Consob. Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della presente Relazione le partecipazioni superiori al 2% risulterebbero le seguenti: - Silchester International Investors LLP, con il 5,123% del capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio (comunicazione del 4 novembre 2015); - BlackRock Inc., con il 4,998% del capitale sociale detenuto attraverso proprie società di gestione del risparmio (comunicazione dell’8 febbraio 2016); - Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%3. L’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti ai commi 7 e 8 prevede che le società di gestione e i soggetti abilitati che hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione, partecipazioni in misura superiore al 2% e inferiore al 5% del capitale di un emittente azioni quotate, non siano tenute ad obblighi di comunicazione verso la Consob e la società partecipata. Tale esenzione si applica anche ai soggetti extracomunitari a condizione che gli stessi, nell’ambito delle attività di gestione, siano sottoposti, nel paese di origine, a forme di vigilanza da parte di un’autorità di controllo pubblica o riconosciuta da un’autorità pubblica. In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari alla data di stacco del dividendo (18 maggio 2015) gli Azionisti UBI Banca totalizzavano oltre 147 mila unità. Inoltre, secondo i risultati della più recente indagine sull’azionariato condotta nell’agosto 2015, la quota di capitale detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente rappresenta circa il 40% del capitale sociale di UBI Banca. 3 Partecipazione calcolata sul capitale sociale attuale (2,278% la partecipazione originariamente comunicata, generatasi a margine della fusione per incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese nell’aprile 2007). Relazione sulla gestione 425 Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste dall’articolo 123-bis del TUF, tra le quali l’adesione al Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso da Borsa Italiana e l’accessibilità al pubblico delle relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari riportata in allegato al presente fascicolo ed altresì consultabile sul sito istituzionale www.ubibanca.it (sezione Corporate Governance, Documenti societari), dove trovano illustrazione anche le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno relativi al processo di informativa finanziaria. Azioni proprie Al 31 dicembre 2015 UBI Banca deteneva – esclusivamente a servizio dei piani incentivanti per il “Personale più rilevante” del Gruppo – n. 1.431.829 azioni prive di valore nominale (a fronte delle n. 1.483.192 in essere a fine 2014), equivalenti allo 0,16% del capitale sociale. La riduzione è stata determinata dall’assegnazione avvenuta il 1° luglio di n. 51.363 azioni proprie riferite alla componente “up front” da erogare in strumenti finanziari relativamente al piano di incentivazione 2012, essendo maturato il relativo periodo di retention di 2 anni. Delle azioni proprie in essere a fine esercizio, n. 666.958 risultano già impegnate come segue: • n. 131.277 azioni per la quota differita del piano di incentivazione di breve termine 2011; 426 Relazioni e Bilanci 2015 • n. 34.242 azioni per la quota differita del piano di incentivazione di breve termine 2012; • n. 99.512 azioni in relazione al piano di incentivazione di breve termine 2013; • n . 259.708 azioni in relazione al piano di incentivazione a breve termine 2014; • n . 142.219 azioni stimate sulla base dei dati di preconsuntivo e suscettibili di eventuali modifiche, in relazione al piano di incentivazione di breve termine 2015. Le rimanenti azioni (n. 764.871) saranno utilizzate a copertura del piano di incentivazione a lungo termine attivato nel 2015, subordinatamente alla maturazione dello stesso. In considerazione delle disponibilità di cui sopra, non si è reso necessario procedere all’acquisto di ulteriori massime n. 1.000.000 azioni ordinarie di UBI Banca come deliberato dall’Assemblea dei Soci del 25 aprile 2015. Poteri degli organi societari e deleghe loro attribuite L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli organi societari di Unione di Banche Italiane Spa, prevista dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo. Altre informazioni Informativa sul contenzioso Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo patrimoniale è riportata l’informativa sul contenzioso fiscale di UBI Banca. Per quanto riguarda invece il contenzioso legale si rimanda alla Parte E della Nota Integrativa. La gestione delle controversie Il modello organizzativo adottato dal Banca in materia di gestione delle controversie attribuisce alla Capogruppo la gestione diretta delle contestazioni riguardanti UBI Banca e quelle relative alle attività rivenienti dalla ex B@nca 24-7, per effetto dell’incorporazione avvenuta nel 2012, e della ex Centrobanca, incorporata nel corso del 2013. Con riferimento al segmento carte di credito, per cui UBI Banca risulta emittente, la Capogruppo si avvale, per la gestione di prima istanza, della partnership specialistica di CartaSi. Per quanto attiene al perimetro Banche Rete e Società Prodotto, la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento e supporto delle strutture dedicate alla gestione dei reclami. I reclami formalizzati pervenuti nel 2015 a UBI Banca sono stati 5.353 (+8% rispetto all’esercizio precedente): essi hanno principalmente coinvolto il segmento carte di credito, con 3.682 reclami gestiti in prima istanza dal service CartaSi, e il comparto finanziamenti, con 1.661 contestazioni di prima istanza. La contenuta parte residuale si riferisce ad altri prodotti e servizi. Durante l’anno UBI Banca ha evaso complessivamente 5.488 reclami, pari a circa il 99% delle contestazioni in gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante pari al 71% circa, in crescita rispetto al 63% registrato l’anno precedente, e un importo liquidato totale in flessione del 5% rispetto al 2014. I tempi di risposta ai reclami, pur già ampiamente all’interno delle previsioni della vigente normativa, sono migliorati ulteriormente scendendo dai 17 ai 15 giorni medi. 2015: Reclami per Prodotto/Servizio 80% 70% 68,78 60% 50% 40% 31,03 30% 20% 0,09 0,04 0,02 0,02 0,02 0,00 0,00 Titoli e Servizi di Investimento Conti Correnti e DR Servizi di incasso e pagamento Altro Carte di credito edebito Aspetti Generali Finanziamenti e Mutui Monetica gestita da CARTASì 0% Prodotti assicurativi 10% La struttura dei reclami in base al prodotto e/o servizio rispecchia chiaramente le aree di business della Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti sopra citati. Analizzando inoltre le motivazioni sottostanti alle controversie, emerge il quadro di riferimento sintetizzato dal grafico di seguito esposto dove la voce “altro” è composta, per la quasi totalità, da contestazioni su carte di credito non riconducibili a frodi o smarrimenti. 2015: Reclami per Motivazione 0% 10% 20% 30% Applicazione delle condizioni 25,37 22,04% Altro Segnalazione a centrale rischi 50% 46,95 Frodi e smarrimenti Condizioni 40% 3,38% 1,44% Esecuzione operazioni 0,49% Comunicazione ed informazione al cliente 0,21% Merito del credito o simili 0,06% Anatocismo 0,04% Aspetti organizzativi 0,04% Personale 0,00% Disfunzioni apparecchiature 0,00% Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle controversie è stata interessata dalle pratiche di reiterazione pervenute nel periodo di riferimento: 117 repliche e 367 ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario (il 90% dei quali inerenti ai “ristori” relativi a finanziamenti contro cessione del quinto dello stipendio estinti anticipatamente, anche in periodi remoti). A fronte degli stock in essere sono state evase complessivamente 531 reiterazioni, pari al 96% del totale in gestione, con l’accoglimento di 33 repliche ed il ricevimento di 85 decisioni ABF a favore dei ricorrenti. UBI Banca ha infine lavorato 27 esposti alle Autorità di Vigilanza (Banca d’Italia e Consob) e ricevuto 236 istanze di mediazione, contro le 206 del 2014. Di queste ne sono state perfezionate 212 ed in soli 12 casi si sono chiuse con liquidazioni a favore della clientela istante. Relazione sulla gestione 427 Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità del processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital Adequacy Assessment Process) ed è suo compito assolvere alle funzioni di misurazione, controllo e gestione dei rischi elencati nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata, al quale pertanto si rimanda per una descrizione puntuale dei medesimi, nonché delle principali incertezze. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A – Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e successivi aggiornamenti. 428 Relazioni e Bilanci 2015 Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione consolidata. Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e di distribuzione del dividendo Signori Azionisti, conformemente a quanto previsto dall’articolo 2364 bis del Codice Civile e dall’articolo 44 dello Statuto Sociale, si formula la seguente proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e di distribuzione del dividendo: Utile d'esercizio Euro 123.423.301,60 10% alla Riserva Legale Euro -12.342.330,16 quota imputata a Riserva Straordinaria Euro -7.900.000,00 Utile residuo Euro 103.180.971,44 a disposizione per scopi benefici, umanitari, sociali, culturali ed artistici ex art. 44 dello Statuto Sociale Euro -1.547.714,57 Euro 101.633.256,87 -2.552.306,20 variazione della quota imputata a riserva indisponibile ex art. 6, D.Lgs. 38/2005 (*) Euro da utili portati a nuovo Euro 48.601,92 Utile distribuibile Euro 99.129.552,59 Euro 0,11 per ciascuna delle n. 900.316.743 azioni ordinarie con godimento 1° gennaio 2015 (**) Euro -99.034.841,73 a utili portati a nuovo Euro 94.710,86 (*) Plusvalenze nette riferibili a strumenti finanziari non di negoziazione. (**)Totale delle azioni in circolazione alla data di delibera del Consiglio di Gestione escluse le n. 1.431.829 azioni proprie detenute in portafoglio alla medesima data. Il Consiglio di Gestione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,11 euro a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco della cedola (escluse le azioni proprie detenute in portafoglio alla stessa data), dopo gli accantonamenti previsti dalla Legge e l’attribuzione di una quota pari a 7,9 milioni di euro alla Riserva Straordinaria. Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a partire dal 25 maggio 2016 - contro stacco della cedola n. 18 - con rispettivamente data di stacco il 23 maggio 2016 e record date il 24 maggio 2016. Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore, al dividendo non compete alcun credito di imposta. A seconda della tipologia di percettori, il dividendo può concorrere limitatamente alla formazione del reddito imponibile nella misura prevista dalla legge ovvero essere assoggettato a ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l'aliquota protempore vigente. Il monte dividendi sarà pari a 99 milioni di euro, a valere, una volta effettuate le attribuzioni di Legge e di Statuto, sull’utile della Capogruppo. Bergamo, 10 febbraio 2016 Il Consiglio di Gestione Relazione sulla gestione 429 Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Relazione della Società di Revisione Schemi del Bilancio dell'Impresa Stato Patrimoniale Importi in unità di euro 31.12.2015 31.12.2014 ATTIVO 10. Cassa e disponibilità liquide 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 30. Attività finanziarie valutate al fair value 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 138.226.024 160.329.705 1.088.262.365 1.544.834.504 196.034.459 193.167.320 15.357.571.120 18.066.883.031 3.494.547.116 3.576.951.039 60. Crediti verso banche 15.489.215.471 14.055.649.000 70. Crediti verso clientela 21.901.389.590 23.330.320.961 592.409.422 647.972.267 80. Derivati di copertura 90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica 100. Partecipazioni 110. Attività materiali 120. Attività immateriali 130. Attività fiscali: 4.637.297 5.582.820 9.657.400.663 9.624.010.808 615.660.596 634.178.193 409.807 409.807 1.529.552.973 1.688.729.594 a) correnti 364.733.642 331.161.797 b) anticipate 1.164.819.331 1.357.567.797 b1) di cui alla Legge 214/2011 1.127.174.370 1.234.948.850 140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione 150. Altre attività Totale dell'attivo Importi in unità di euro 2.032.444 507.355 699.981.137 642.338.795 70.767.330.484 74.171.865.199 31.12.2015 31.12.2014 19.140.417.449 PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 10. Debiti verso banche 15.845.353.703 20. Debiti verso clientela 7.357.585.578 7.065.270.452 30. Titoli in circolazione 36.265.239.590 36.545.667.992 40. Passività finanziarie di negoziazione 608.599.720 722.180.510 60. Derivati di copertura 700.870.505 937.017.919 80. Passività fiscali: 265.926.172 352.883.014 a) correnti 93.132.370 169.396.492 b) differite 172.793.802 183.486.522 881.277.802 751.070.156 110. Trattamento di fine rapporto del personale 39.974.753 45.442.639 120. Fondi per rischi e oneri: 43.556.905 45.218.325 100. Altre passività a) quiescenza e obblighi simili b) altri fondi 130. Riserve da valutazione 160. Riserve 1.034.898 1.144.094 42.522.007 44.074.231 304.388.565 164.951.251 2.283.488.140 2.354.284.675 170. Sovrapprezzi di emissione 3.798.429.612 4.716.866.301 180. Capitale 2.254.371.430 2.254.371.430 190. Azioni proprie 200. Utile (perdita) d'esercizio Totale del passivo e del patrimonio netto 440 Relazioni e Bilanci 2015 (5.155.293) (5.340.225) 123.423.302 (918.436.689) 70.767.330.484 74.171.865.199 Conto Economico Importi in unità di euro 10. Interessi attivi e proventi assimilati 31.12.2015 31.12.2014 874.726.213 1.122.470.967 (888.319.337) (1.026.027.263) 30. Margine di interesse (13.593.124) 96.443.704 40. Commissioni attive 93.412.001 83.473.946 50. Commissioni passive (44.432.562) (59.219.284) 20. Interessi passivi e oneri assimilati 60. Commissioni nette 70. Dividendi e proventi simili 48.979.439 24.254.662 249.430.480 276.488.601 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 25.902.404 33.670.433 90. Risultato netto dell'attività di copertura 11.077.673 (8.068.567) 237.268.980 149.479.337 100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: a) crediti b) attività finanziarie disponibili per la vendita c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza d) passività finanziarie 110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value 120. Margine di intermediazione (4.250.058) (9.324.152) 257.102.458 166.743.421 - (52) (15.583.420) (7.939.880) 4.355.600 3.072.896 563.421.452 575.341.066 130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (120.013.371) (121.551.807) a) crediti (104.165.922) (116.738.207) b) attività finanziarie disponibili per la vendita (15.556.314) (2.995.359) d) altre operazioni finanziarie 140. Risultato netto della gestione finanziaria (291.135) (1.818.241) 443.408.081 453.789.259 150. Spese amministrative (402.575.970) (341.440.036) a) spese per il personale (183.099.081) (169.969.568) b) altre spese amministrative (219.476.889) (171.470.468) 160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri 170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 190. Altri oneri/proventi di gestione 200. Costi operativi 210. Utili (perdite) delle partecipazioni 240. Utili (perdite) della cessione di investimenti 6.955.464 (310.860) (21.453.802) (21.503.361) 117.589.578 120.160.606 (299.484.730) (243.093.651) 1.551.054 (1.122.126.159) 43.194 60.874 250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 145.517.599 (911.369.677) 260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (22.094.297) (7.067.012) 270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 123.423.302 (918.436.689) 290. Utile (Perdita) d'esercizio 123.423.302 (918.436.689) Schemi del Bilancio dell’Impresa 441 Prospetto della redditività complessiva Importi in unità di euro 31.12.2015 31.12.2014 10. Utile (Perdita) d'esercizio 123.423.302 (918.436.689) 1.290.592 (2.579.898) Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico 40. Piani a benefici definiti Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico 90. Copertura dei flussi finanziari (101.894) - 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita 138.248.616 310.095.115 130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 139.437.314 307.515.217 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 262.860.616 (610.921.472) Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente alle riserve da valutazione su titoli di debito classificati nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto descritto in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva. 442 Relazioni e Bilanci 2015 Schemi del Bilancio dell’Impresa 443 1.678.049.657 676.235.018 164.951.251 a) di utili b) altre Riserve da valutazione -918.436.689 8.566.696.743 Patrimonio Netto -5.340.225 Utile (perdita) di esercizio Azioni proprie - 2.354.284.675 Riserve: Strumenti di capitale 4.716.866.301 Sovrapprezzi di emissione - 2.254.371.430 b) altre azioni 2.254.371.430 a) azioni ordinarie Esistenze al 31.12.2014 Capitale: Importi in unità di euro - - - - - - - - - - Modifica saldi apertura 8.566.696.743 -918.436.689 -5.340.225 - 164.951.251 676.235.018 1.678.049.657 2.354.284.675 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Esistenze al 01.01.2015 Movimentazione al 31 dicembre 2015 - 918.436.689 - - - - - - -918.436.689 - - Riserve -72.021.230 - - - - - -72.021.230 -72.021.230 - - - Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente 1.409.627 - 184.932 - - 1.224.695 - 1.224.695 - - - Variazioni di riserve - - - - - - - - - - - Emissioni nuove azioni Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto - - - - - - - - - - - Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - - - Variazione strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell'esercizio - - - - - - - - - - - Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - - Stock options 262.860.616 123.423.302 - - 139.437.314 - - - - - - Redditvità complessiva 8.758.945.756 123.423.302 -5.155.293 - 304.388.565 677.459.713 1.606.028.427 2.283.488.140 3.798.429.612 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Patrimonio netto al 31.12.2015 444 Relazioni e Bilanci 2015 1.661.654.167 676.269.339 -142.563.966 a) di utili b) altre Riserve da valutazione 71.339.741 9.231.816.172 Utile (perdita) di esercizio Patrimonio Netto -6.120.840 Azioni proprie - 2.337.923.506 Riserve: Strumenti di capitale 4.716.866.301 Sovrapprezzi di emissione - 2.254.371.430 b) altre azioni 2.254.371.430 a) azioni ordinarie Esistenze al 31.12.2013 Capitale: Importi in unità di euro - - - - - - - - - - Modifica saldi apertura 9.231.816.172 71.339.741 -6.120.840 - -142.563.966 676.269.339 1.661.654.167 2.337.923.506 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Esistenze al 01.01.2014 Movimentazione al 31 dicembre 2014 - -16.395.490 - - - - 16.395.490 16.395.490 - - - - Riserve -54.944.251 -54.944.251 - - - - - - - - - Dividendi e altre destinazioni Allocazione risultato esercizio precedente 746.294 - 780.615 - - -34.321 - -34.321 - - - - Variazioni di riserve - - - - - - - - - - - Emissioni nuove azioni Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto - - - - - - - - - - - Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - - - Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - - - Variazione strumenti di capitale Operazioni sul patrimonio netto Variazioni dell'esercizio - - - - - - - - - - - Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - - - - Stock options -610.921.472 -918.436.689 - - 307.515.217 - - - - - - Redditvità complessiva 8.566.696.743 -918.436.689 -5.340.225 - 164.951.251 676.235.018 1.678.049.657 2.354.284.675 4.716.866.301 - 2.254.371.430 2.254.371.430 Patrimonio netto al 31.12.2014 Rendiconto Finanziario (metodo indiretto) Importi in unità di euro 31.12.2015 31.12.2014 -185.251.239 123.423.302 9.389.275 -11.077.673 120.013.371 21.453.802 -6.955.464 22.094.297 -463.592.149 3.330.278.760 443.324.620 836.030 2.849.733.672 -1.433.265.442 1.321.407.400 148.242.480 -3.298.271.704 -3.190.247.762 292.047.689 -165.824.553 -113.580.790 -120.666.288 -153.244.183 781.680.249 -918.436.689 28.985.742 8.068.567 121.551.807 21.503.361 310.860 7.067.012 1.255.741.179 256.888.410 -771.462.295 696.349.883 18.054.717 -2.213.249.797 -563.960.816 1.720.154.633 -428.810.915 517.626.470 -5.067.236.436 -154.937.324 5.873.471.143 -784.549.956 650.879.043 527.844.424 240.951.451 401.000 240.546.702 3.749 -37.789.719 -35.454.150 -2.335.569 203.161.732 3.534.523.054 265.108.000 268.301.013 3.000.000.000 1.114.041 -3.999.020.998 -452.343.462 -3.543.158.750 -3.518.786 -464.497.944 -72.021.230 -72.021.230 -22.103.681 -54.944.251 -54.944.251 8.402.229 31.12.2015 31.12.2014 Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno 160.329.705 151.927.476 Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio -22.103.681 138.226.024 8.402.229 160.329.705 A. ATTIVITA' OPERATIVA 1. Gestione - risultato d'esercizio (+/-) - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) - rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-) - imposte e tasse non liquidate (+) - rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - rettifiche/riprese di valore nette su partecipazioni (+/-) - altri aggiustamenti (+/-) 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita - crediti verso banche: a vista - crediti verso banche: altri crediti - crediti verso clientela - altre attività 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - debiti v/banche a vista - debiti v/banche altri debiti - debiti v/clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - vendite di partecipazioni - dividendi incassati su partecipazioni - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - vendite di attività materiali - vendite di attività immateriali - vendite di rami d'azienda 2. Liquidità assorbita da - acquisti di partecipazioni - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - acquisti di attività materiali - acquisti di attività immateriali - acquisti di rami d'azienda Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - distribuzione dividendi e altre finalità Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO Legenda: (+) Generata (-) Assorbita Riconciliazione rendiconto finanziario Voci di bilancio Schemi del Bilancio dell’Impresa 445 Nota Parte A – Politiche contabili A.1 - Parte generale A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio A.3 - Informativa sui trasferimenti tra portafogli di attività finanziarie A.4 - Informativa sul Fair Value A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss” Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Attivo Passivo Altre informazioni Parte C – Informazioni sul Conto Economico Parte D – Redditività complessiva Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F – Informazioni sul patrimonio Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H – Operazioni con parti correlate Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Parte L - Informativa di settore I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi, ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro. Integrativa Parte A - Politiche Contabili A.1 – PARTE GENERALE SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Il bilancio è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore al 31 dicembre 2015, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n. 1606/2002 in materia di principi contabili internazionali. Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS. Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione. Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione contabile. Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione del 10 febbraio 2016 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza dell’8 marzo 2016 è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs. 58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa. SEZIONE 2 - Principi generali di redazione La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica. Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa. Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia. Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 4° aggiornamento della succitata Circolare emesso, in data 15 dicembre 2015, da Banca d’Italia2. Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2015, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2014 (che non ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e precedente. Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto dei seguenti documenti: • documento ESMA3 del 27 ottobre 2015, “European common enforcement priorities for 2015 financial statements” volto a promuovere • un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari, individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre 2015 delle società quotate europee, anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato4; documento ESMA del 27 ottobre 2015, “Improving the quality of disclosures in the financial statements” volto a sottolineare l’importanza di fornire un’informativa di bilancio che tenga conto degli aspetti rilevanti nonché materiali; 1 Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”. 2 Più in dettaglio, si segnala che con tale aggiornamento viene adeguata l’informativa di nota integrativa sulla “qualità del credito” alle nuove definizioni di attività finanziarie deteriorate (a mero titolo esemplificativo, inadempienze probabili ed esposizioni oggetto di concessioni), in linea con le nozioni di non-performing exposures e forborne exposures stabilite dalla Commissione Europea su proposta dell’EBA. Ulteriormente: - nella Parte E Informazioni sui rischi e politiche di copertura sono abrogate le tabelle relative alle attività impegnate previste nella Sezione 3 “Rischio di liquidità”. - nella Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale e nella Parte E Informazioni sui rischi e politiche di copertura della nota integrativa sono stati compiuti interventi di razionalizzazione volti a migliorare le caratteristiche di fruibilità e comprensibilità dell’informativa integrativa nonché ad abbreviarne i tempi di predisposizione della medesima. 3 European Securities Market Authority. 4 Le priorità, in termini di informativa, indicate dall’ESMA per il bilancio 2015 sono le seguenti: - impatto delle condizioni dei mercati finanziari sul bilancio; - rendiconto finanziario e relativa informativa; - misurazione del fair value e relativa informativa; - eventuali impatti di cui all’applicazione dei principi contabili per i quali è prevista a breve l’entrata in vigore. 448 Relazioni e Bilanci 2015 • comunicazione Consob n. 0007780/16 del 28 gennaio 2016 “Comunicazione in merito ai temi di maggior rilevanza delle relazioni finanziarie al 31.12.2015” volto a richiamare l’attenzione dei redattori dei bilanci sugli aspetti evidenziati nei public statement dell’ESMA, di cui sopra, in relazione all’informativa che le società quotate devono riportare nelle rendicontazioni finanziarie al 31 dicembre 2015 e successive. Principi contabili I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono sostanzialmente i medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2014. L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico. Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni: valutazione dei crediti; valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi; valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni; quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri; quantificazione della fiscalità differita; definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita; valutazione del fondo trattamento di fine rapporto. • • • • • • • Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza. L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri. A tal proposito si segnala che l’esercizio 2015 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2014. Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue. Principi contabili internazionali in vigore dal 2015 Come già anticipato nell’informativa infrannuale, per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, sono entrate in vigore per la prima volta talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati dall’Unione Europea, di seguito riportate con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza: n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far tempo dal bilancio 2015, l’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”. Il documento in parola tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo, diverso da un’imposta sul reddito e quindi fuori dall’ambito di applicazione dello IAS 12. La contabilizzazione della passività deve avvenire in ossequio alle previsioni dello IAS 37 “Accantonamenti, passività e attività potenziali”. L’IFRIC 21, più in dettaglio, chiarisce: i) quale sia il fatto vincolante che dà origine alla rilevazione di una passività relativa al pagamento di un tributo; ii) quando debba essere contabilizzata una passività relativa al pagamento di un tributo; iii) gli effetti di tale interpretazione sui bilanci intermedi (ex IAS 34)5. • • n. 1361/2014 che ha apportato le modifiche ai principi contabili di cui all’“Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle” nell’ambito dell’usuale processo annuale di miglioramento degli stessi sviluppato nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a incoerenze riscontrate negli International Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non rivestono un carattere di urgenza. Le modifiche riguardano i seguenti principi contabili: IFRS 3 Aggregazioni aziendali La modifica chiarisce che dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 è esclusa la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti dall’IFRS 11; IFRS 13 Valutazione del Fair Value La modifica chiarisce che l’eccezione di cui al paragrafo 48 dell’IFRS 13, relativa alla possibilità di valutare il fair value di una posizione netta (nel caso vi siano attività e passività finanziarie con posizioni compensative dei rischi di mercato o del rischio di credito), si applica a tutti i contratti inclusi nell’ambito di applicazione dello IAS 39 (e in futuro dell’IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32; IAS 40 Investimenti immobiliari La modifica chiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l’acquisto di una proprietà immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS 3 o dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai rispettivi principi. E’ necessaria infatti una valutazione per determinare se l’acquisizione di un investimento immobiliare configuri l’acquisizione di un’attività, di un gruppo di attività o addirittura di un’operazione di aggregazione aziendale ai sensi dell’IFRS 3. L’adozione dei provvedimenti sopra menzionati non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio di UBI Banca. Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2015 Nell’esercizio 2016 entrano in vigore le previsioni di cui a taluni Regolamenti comunitari relativamente ai quali, di seguito, si riportano gli aspetti di maggior rilevanza. 5 L’interpretazione in parola costituisce un’importante fonte interpretativa per definire il trattamento contabile da riservare ai contributi al Single Resolution Fund (SRF) e al Deposit Guarantee Schemes (DGS), rispettivamente previsti dalle Direttive 2014/59/EU e 2014/49/EU, per i cui dettagli si rimanda alla successiva Sezione 5 “Altri aspetti”. Nota Integrativa 449 Parte A - Politiche contabili In data 17 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti: n. 28/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2010-2012 dei principi contabili internazionali, sviluppati nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali. Le principali modifiche riguardano: – IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” Nel principio sono apportate modifiche alle definizioni di “vesting condition” (leggasi condizioni di maturazione) e di “market condition” ed aggiunte le ulteriori definizioni di “performance condition” (condizioni di conseguimento di risultati) e “service condition” (condizioni di permanenza in servizio) in precedenza incluse nella definizione di “vesting condition”; – IFRS 3 “Aggregazioni aziendali” La modifica chiarisce che un “corrispettivo potenziale” ex IFRS 3 rilevato come un’attività o una passività finanziaria (ai sensi dello IAS 39/IFRS 9) deve essere soggetto a valutazione successiva al fair value, ad ogni data di chiusura dell’esercizio, e le variazioni di fair value sono rilevate nel conto economico o nel prospetto OCI sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9); – IFRS 8 “Settori operativi” Le modifiche richiedono ad un’entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal management nell’applicazione dei criteri di aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel determinare se tali segmenti operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”. Ulteriormente, viene specificato che la riconciliazione tra il totale delle attività dei settori oggetto di informativa e le attività dell’entità deve essere presentata se le attività di settore sono presentate periodicamente al più alto livello decisionale operativo; – IAS 16 “Immobili, Impianti e Macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali” Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un’attività materiale o immateriale è oggetto di rivalutazione (ovvero nel caso in cui non si opti per la valutazione al costo bensì per il modello alternativo che prevede la valutazione al fair value). I nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo deve essere adeguato in misura consistente con la rivalutazione del valore di carico dell’attività e che il fondo ammortamento deve pertanto risultare pari alla differenza tra il valore di carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di valore contabilizzate; – IAS 24 “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate” Le nuove previsioni chiariscono che qualora i servizi di direzione con responsabilità strategiche siano forniti da un’entità, tale entità sia da considerare una parte correlata; • • n. 29/2015 che emenda lo IAS 19 “Benefici per i dipendenti”. Le modifiche sono volte a disciplinare la contabilizzazione dei contributi dei dipendenti (o di terzi) nei casi in cui i piani a benefici definiti impongano ad essi di contribuire al costo del piano; in alcuni paesi, infatti, i piani pensionistici richiedono ai dipendenti (o a terzi) di contribuire al piano pensione. L’emendamento consente di detrarre dal costo del personale solo i contributi che sono legati al servizio, nel periodo in cui il servizio è prestato6. I contributi che sono legati al servizio, ma variano in base alla durata della prestazione resa, devono essere ripartiti nel periodo di servizio, utilizzando lo stesso metodo di attribuzione applicato ai benefici. In data 23 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2113/2015 che omologa gli emendamenti, pubblicati dallo IASB in data 30 giugno 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 41 “Agricoltura”. Per quanto tale emendamento sia di scarsissima rilevanza per un’impresa bancaria si segnala che la modifica apportata consiste nel parificare il trattamento contabile da riservare alle piante che sono utilizzate per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi, note come piante fruttifere, a quello riservato alle attività materiali di cui allo IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”. In data 24 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2173/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 6 maggio 2014, al principio contabile IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”. Tale emendamento prevede nuovi orientamenti in merito alla contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo congiunto (joint operation) che costituiscono un business (leggasi un’attività aziendale). In altri termini, il principio così modificato richiede l’applicazione delle previsioni dell’IFRS 3, in termini di purchase method, per la rilevazione dell’acquisto della joint operation, in misura naturalmente della quota acquisita. In base al “metodo dell’acquisizione” (c.d. “purchase method”) le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. In data 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2231/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 maggio 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”. L’emendamento in parola chiarisce quando possa essere appropriato un metodo di ammortamento basato sui ricavi, ovvero sulla base di un piano che ammortizzi le attività materiali/immateriali sulla base dei ricavi generati dall’utilizzo delle medesime. In data 15 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2343/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2012-2014 dei principi contabili internazionali e le cui principali modifiche riguardano: – IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate La modifica introduce guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un asset dalla categoria held-for-sale alla categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività come held-for-distribution. Le modifiche definiscono che: tali riclassifiche non costituiscono una variazione ad un piano (di vendita o di distribuzione) e pertanto restano validi i criteri di classificazione e valutazione; le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l’held-for-distribution dovrebbero essere trattate allo stesso modo di un’attività che cessa di essere classificata come held for sale. – IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative L’emendamento disciplina l’introduzione di ulteriore guidance per chiarire se un servicing contract costituisce un coinvolgimento residuo in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in relazione alle attività trasferite. • • 6 Nella versione attuale del principio i contributi sono portati in diminuzione del costo del personale nell’esercizio nel quale i medesimi sono versati. 450 Relazioni e Bilanci 2015 Ulteriormente chiarisce che l’informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie non è esplicitamente richiesta per tutti i bilanci intermedi, tuttavia tale informativa potrebbe essere necessaria per rispettare i requisiti previsti dallo IAS 34, nel caso si tratti di un’informazione significativa. – IAS 19 Benefici per i dipendenti Il documento chiarisce che per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits ci si deve riferire ad high quality corporate bonds emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits e che l’ampiezza del mercato di riferimento va pertanto definita in termini di valuta. – IAS 34 Bilanci intermedi Il documento introduce delle modifiche al fine di chiarire che talune informazioni richieste devono essere inserite nel Bilancio intermedio (leggasi nell’interim financial statements) o, al limite, in altre parti del fascicolo quali la Relazione (leggasi interim financial report), ma con la cautela di inserire nel Bilancio intermedio delle cross reference a tale altra sezione. In tale ultimo caso la Relazione deve essere resa disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi del Bilancio intermedio, altrimenti quest’ultimo è da ritenersi incompleto. In data 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti: • n. 2406/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, al principio contabile IAS 1 “Presentazione • del bilancio”. Nel più ampio processo di miglioramento della disclosure di bilancio, l’emendamento in parola apporta limitate modifiche allo IAS 1 volte a fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile redazione dei bilanci; n. 2441/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 agosto 2014, al principio contabile IAS 27 “Bilancio separato”. L’emendamento in parola introduce la possibilità di valutare, nel bilancio separato dell’investitore, le partecipazioni in società controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole utilizzando il metodo del patrimonio netto. L’adozione dei succitati provvedimenti non comporterà effetti apprezzabili sul bilancio di UBI Banca7. Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2015 Principio (IAS/IFRS) Interpretazione (SIC/IFRIC) Modifiche Data di pubblicazione IFRS 14 Regulatory deferral accounts 30.01.14 IFRS 15 Revenue from contracts with customers 28.05.14 IFRS 9 Financial Instruments 24.07.14 IFRS 10, IAS 28 Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture 11.09.14 IFRS 10, IFRS 12, IAS 28 Investment Entities: applying the consolidation exception 18.12.14 I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 posto che lo loro applicazione è subordinata all’omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari. Per completezza informativa si segnala che successivamente al 31 dicembre 2015 lo IASB ha emesso: in data 13 gennaio 2016, il principio contabile IFRS 16 “Leases” destinato a sostituire, a far tempo dall’esercizio 2019, lo IAS 17 “Leases”; e in data 19 gennaio 2016, l’emendamento allo IAS 12 “Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses”; in data 29 gennaio 2016, l’emendamento allo IAS 7 “Disclosure initiative”. • • • Le modifiche dello IAS 39 Come anticipato nell’informativa del Bilancio al 31 dicembre 2014, cui si rimanda per una lettura esaustiva, in data 24 luglio 2014 lo IASB ha emesso il principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”, portando pertanto sostanzialmente a termine il processo, di integrale revisione dello IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”, suddiviso nelle tre fasi: “Classification and Measurement”; “Impairment”; e “General Hedge Accounting”8. Il principio in parola, la cui adozione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2018, è tuttora soggetto al processo di omologazione da parte della Commissione Europea relativamente al quale, in data 4 maggio 2015, l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG)9 ha rilasciato parere favorevole. L’omologazione del principio contabile, solo a seguito della quale il medesimo diverrà effettivamente applicabile negli Stati membri dell’Unione, é prevista per il primo semestre 2016. • • • Di seguito si riportano, sinteticamente, le previsioni del nuovo principio. 7 Con specifico riguardo all’opzione introdotta, mediante Regolamento UE 2442/2015, dall’emendamento allo IAS 27, il Gruppo UBI Banca valuterà se avvalersene nell’esercizio in corso. 8 Per completezza si segnala che nell’aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management. A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper. 9 Organismo deputato a valutare in sede europea l’adozione degli IAS/IFRS. Nota Integrativa 451 Parte A - Politiche contabili Classificazione e valutazione L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie10: a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie, ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie nelle quali classificare le medesime: “Amortised Cost” (AC); “Fair value through other comprehensive income" (FVOCI); “Fair value through profit or loss” (FVPL). • • • Categoria “Amortised Cost” In tale categoria sono classificate le attività finanziarie detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali. La presenza di un’attività di vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di business previsto per la classificazione nella categoria “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti e di modesto importo possono essere realizzate nell’ambito di tale modello di business se vengono realizzate in caso di incrementi del rischio di credito11. Categoria “Fair value through other comprehensive income" (FVOCI) Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie: i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi; detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle attività. Tale modello di business comporta un’attività di vendita più rilevante rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo ammortizzato”. Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le svalutazioni dovute all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI). Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento del modello di business), gli utili o le perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto economico. • • Categoria “Fair value through profit or loss” Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che non sono gestite in base ai due modelli di business previsti per le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through other comprehensive income”12. Con riguardo unicamente ai titoli equity, in sede di prima iscrizione è possibile esercitare un’opzione irrevocabile per la classificazione e misurazione delle attività finanziarie a FVOCI; l’esercizio di tale opzione comporta la contabilizzazione tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI) di tutte le variazioni di fair value, senza possibilità di riclassificazione a conto economico (ne per impairment ne per successiva vendita). I dividendi sono iscritti a conto economico. Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio consente, come previsto dallo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base al criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo (OCI) e non più a conto economico. Impairment L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste nel corso della vita dello strumento finanziario. A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi passati e condizioni attuali, l’impairment model dell’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici13. Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare a diversi strumenti finanziari quali, ad esempio, le attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e quelle valutate a fair value through other comprehensive income. In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell’acquisto (ovvero all’origine), lo stanziamento per perdite su crediti attese deve essere determinato in base a uno dei seguenti metodi: commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla data di bilancio, il rischio di credito sia basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale; o, commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso di incremento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale, nonché per gli attivi contrattuali e i crediti commerciali che non contengono componenti finanziarie significative in base alle definizioni dell’IFRS 15. • • 10 Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette a regole di biforcazione. 11 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali. 12 Per completezza si segnala che all’interno di tale categoria è prevista, per i soli titoli di capitale, la possibilità di avvalersi della c.d. “OCI-Option”. Tale opzione prevede la rilevazione a Conto Economico unicamente dei dividendi; diversamente, tutte le altre componenti che siano esse valutative o realizzative, compresi gli utili/perdite realizzati in sede di cessione dell’asset, vengono rilevate nel prospetto degli Other Comprehensive Income (OCI). 13 Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default”. La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto “forward looking approach”). 452 Relazioni e Bilanci 2015 Hedge accounting L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a meglio riflettere le politiche di gestione del rischio del management. A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i quali può essere applicato l’hedge accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione retrospettiva dell’efficacia della copertura. A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più dettagliata relativamente all’attività di gestione dei rischi da parte del Risk Management. Per completezza si segnala che nel mese di aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management. A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper. Il Progetto IFRS 9 in UBI Banca Da quanto sopra risulta evidente la rilevanza dei cambiamenti prospettici introdotti dal nuovo principio contabile, soprattutto con riguardo all’ambito del modello expected loss applicabile nella stima delle valutazioni degli strumenti finanziari. Per tale ragione, da cui discende una notevole complessità implementativa del principio in parola, UBI Banca ha preso parte sin dall’origine alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria Italiana ed ha avviato, nel corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di transizione, di cui nel seguito vengono fornite le principali evidenze. L’architettura del progetto prevede tre filoni di attività: 1. Assessment: si pone l’obiettivo di valutare i potenziali impatti del nuovo principio con riferimento agli aspetti regolamentari, modelli di rischio, amministrazione, organizzazione, applicazioni IT e business; 2. Design: finalizzato, in particolare, alla definizione delle specifiche di dettaglio in ambito IT e organizzazione; 3. Implementation: finalizzata all’implementazione ed esecuzione degli interventi individuati e definiti nelle precedenti fasi progettuali. Al momento risulta in corso l’attività di assessment, che si concluderà presumibilmente entro il primo trimestre 2016, le cui risultanze principali sono di seguito riassunte: identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare definizione delle prassi contabili per gli aspetti necessari; identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio, organizzazione e sistemi IT; definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in particolare crediti, tra i tre diversi stage previsti dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con conseguente diversa stima della valutazione dello strumento (12 month expected credit loss vs. lifetime expected credit loss). • • • Le analisi progettuali ad oggi condotte confermano la significatività dei cambiamenti introdotti dal nuovo principio in relazione al modello di impairment applicabile alla totalità delle attività finanziarie (ad esclusione di quelli FVPL), avvalorando di conseguenza l’aspettativa, propria dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un aumento della misura delle svalutazioni rispetto a quelle stimate con il modello attualmente in uso, specificamente con riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle in default14, ovvero quelle che si collocheranno negli stage 1 e 2 definiti dal principio. Non sono per contro attese significative riclassifiche patrimoniali in ossequio alle nuove previsioni in materia di classificazione delle attività finanziarie previste dall’IFRS 9. Come detto, nel corso del secondo semestre il progetto proseguirà con l’attività di design e, successivamente, di implementazione di cui verrà fornita informativa in occasione delle prossime Relazioni Finanziarie periodiche e Bilanci. L’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers” In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà15 i principi IAS 18 “Ricavi” e IAS 11 “Lavori su ordinazione”, nonché le interpretazioni IFRIC 13 “Programmi di fidelizzazione della clientela”, IFRIC 15 “Accordi per la costruzione di immobili”, IFRIC 18 “Cessioni di attività da parte della clientela” e SIC 31 “Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti attività pubblicitaria”. Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari. I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono: l’identificazione del contratto con il cliente; l’identificazione delle performance obligations del contratto; la determinazione del prezzo; l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto; i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation. • • • • • Le principali componenti reddituali di UBI Banca non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni dello IAS 39 (e dell’IFRS 9). 14 Gli strumenti finanziari in default, ai sensi del principio IFRS 9, saranno ragionevolmente collocati nello stage 3; l’applicazione del modello lifetime expected credit loss è concettualmente simile al modello attualmente in uso di svalutazione analitica. 15 Detto che l’applicazione anticipata è consentita, si specifica che, come si può evincere dalla tabella che elenca i principi contabili emessi ma non ancora omologati al 31 dicembre 2015, il principio non è ancora stato omologato dalla Commissione Europea. L’omologazione è allo stato attuale attesa per il secondo semestre del 2016. Nota Integrativa 453 Parte A - Politiche contabili Per quanto attiene le componenti reddituali di natura commissionale non rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 39/IFRS 9, in sede di prima applicazione dell’IFRS 15 dovranno essere effettuate valutazioni per determinare: i prezzi delle relative transazioni, inclusa le componenti variabili, che devono essere allocati ad una o più performance obligations; e se le performance obligations sono soddisfatte “over time” o “point in time”. Inoltre, la presentazione del ricavo su base lorda o netta dipenderà da un'analisi del ruolo di “principal” o di “agent” svolto dall'entità nella transazione. • • Allo stato attuale, in attesa dell’avvio dell’analisi di dettaglio dei contratti con i clienti, non è possibile fornire una stima ragionevole degli effetti derivanti dall’applicazione del principio che UBI Banca si attende saranno non significativi. Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2015, data di riferimento del bilancio e fino al 10 febbraio 2016, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza, non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio. A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi: il 19 gennaio 2016 UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione e la licenza, dalla Federal Reserve e dal New York State Department of Financial Services, per l’apertura di un ufficio di rappresentanza a New York. L’apertura ufficiale è avvenuta in data 20 gennaio 2016; il 25 gennaio 2016, con la presentazione alle Organizzazioni Sindacali della necessaria informativa, UBI Banca ha avviato la procedura di confronto riguardante l’affinamento e l’ottimizzazione del modello organizzativo di Gruppo. Per ulteriori approfondimenti si rimanda al capitolo gli “Eventi rilevanti del 2015” della Relazione sulla gestione consolidata; il 26 gennaio 2016 UBI Banca ha comunicato i risultati dell’offerta in opzione e prelazione, al prezzo di 7,2880 euro ciascuna, delle n. 35.409.477 azioni della Banca oggetto di recesso a seguito della trasformazione in Società per azioni (offerta conclusasi il 12 gennaio). È stata espressa la volontà di acquistarne n. 58.322 e le restanti n. 35.351.155 azioni rimaste inoptate sono state offerte sul Mercato Telematico Azionario (“MTA”) nella giornata del 28 gennaio 2016, ma nessuna azione è stata acquistata. Di conseguenza, in data 3 febbraio 2016 si è proceduto al regolamento della compravendita delle n. 58.322 azioni di UBI Banca oggetto di esercizio del diritto di opzione e di prelazione. Il pagamento del controvalore delle azioni acquistate, così come l’accredito delle azioni, sono avvenuti a favore degli aventi diritto tramite Monte Titoli e i rispettivi intermediari; il 27 gennaio 2016 è stato stipulato un patto parasociale denominato “Patto dei Mille” al fine di disciplinare la preventiva consultazione tra i titolari delle azioni sindacate, l’esercizio del diritto di voto attribuito alle azioni sindacate e alcuni limiti alla circolazione di queste ultime. Il Patto dei Mille ha carattere aperto ed è stato istituito nella prospettiva di salvaguardare i principi ispiratori che hanno caratterizzato l’attività della Banca Popolare di Bergamo nella valorizzazione delle risorse e del territorio di riferimento. Al 1° febbraio 2016 hanno aderito al Patto n. 65 azionisti, che hanno complessivamente vincolato n. 20.500.412 azioni ordinarie, pari al 2,273% del totale dei diritti di voto rappresentativi del capitale sociale di UBI Banca; l’8 febbraio 2016, dopo l’ottenimento del Casablanca Finance City status, UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione dalla Banca Centrale marocchina per l’apertura di un ufficio di rappresentanza a Casablanca. • • • • • Sezione 4 - Altri aspetti Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/Eu) e Direttiva DGS (Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/Eu) Come ampiamente descritto nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 e rimandando al capitolo “L’Unione bancaria europea” della “Relazione sulla gestione consolidata” con riguardo all’adeguamento della normativa nazionale a quella comunitaria, si segnala che per il Bilancio al 31 dicembre 2015 risultano rilevanti le previsioni delle seguenti Direttive comunitarie: Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) che definisce le nuove regole di risoluzione applicabili dal 1° gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea. Le misure previste saranno finanziate dal Fondo nazionale per la risoluzione che a decorrere dal 1° gennaio 2016 confluisce nel Fondo di Risoluzione unico (Single Resolution Fund - SRF), che sarà gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board – SRB). Direttiva DGS (Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/EU) volta a rafforzare la tutela dei depositanti e ad armonizzare il quadro normativo a livello comunitario, imponendo a tutti gli Stati membri di adottare un sistema di finanziamento ex-ante. • • Nel bilancio al 31 dicembre 2015 UBI Banca ha proceduto a contabilizzare a conto economico alla sottovoce “Altre spese amministrative”16, i seguenti oneri rilevati in applicazione dell’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”, secondo la quale la passività relativa al pagamento di un tributo, cui le contribuzioni in argomento sono assimilate, nasce nel momento in cui si verifica il c.d. “fatto vincolante”: euro 41,9 milioni relativi alla quota dovuta al Fondo di risoluzione. Più in dettaglio si specifica che 10,5 milioni sono riconducibili al “contributo ordinario” annuale al citato Fondo; 31,4 milioni si riferiscono al “contributo straordinario” richiesto dal medesimo nella misura massima prevista dall’art. 83 del D. Lgs. 180/2015 ossia pari a tre volte l’importo annuale medio dei contributi ordinari. Tale ultimo contributo è dovuto a fronte delle misure varate dal Fondo per la risoluzione della crisi di: Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti in amministrazione straordinaria. 2 mila euro, relativi alla quota dell’esercizio 2015, maturata per un solo semestre ai sensi della Direttiva DGS. • • 16 In tal senso, con specifico riguardo agli oneri di cui alla BRRD, si è espresso anche l’Organo di Vigilanza nazionale, con una comunicazione del 19 gennaio 2015, specificando che tali oneri sono relativi a forme di contribuzione assimilate contabilmente a tributi. 454 Relazioni e Bilanci 2015 Nelle more del completamento dell’iter di recepimento nazionale della Direttiva, tali contributi sono stati richiesti dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), in qualità di rappresentante del sistema di garanzia dei depositi nazionali, previa modifica delle proprie norme statutarie che hanno sostanzialmente introdotto in via anticipata il nuovo meccanismo di finanziamento ex ante. Le predette modifiche hanno anche previsto un istituto, ulteriore a quello normato dalla Direttiva 49, di tipo volontario (c.d. schema volontario) diretto al sostegno di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto, laddove siano riscontrate concrete prospettive di risanamento e siano state preventivamente adottate dalla Banca d’Italia misure volte alla riduzioni e/o conversione degli strumenti di capitale in capitale primario di classe 1. L’adesione su base volontaria allo schema comporta la sottoscrizione biennale di un impegno massimo di sistema pari a euro 300 milioni. Il richiamo di tale impegno avviene sulla base delle decisioni assunte dalla governance dello schema, in modo del tutto autonomo e separato rispetto allo schema obbligatorio, ed è al momento previsto unicamente con riguardo all’intervento di sostegno erogato dal sistema negli esercizi 2013 e 2014 verso Banca Tercas, per complessivi euro 295 milioni, nell’ipotesi in cui la Commissione Europea configurasse l’operato come “aiuto di stato”. Al riguardo si specifica che tale intervento non comporterà per UBI ulteriori oneri, oltre quelli già sostenuti negli esercizi predetti per complessivi 4 mila euro, posto che i fondi raccolti per mezzo dello schema volontario sostanzialmente sostituirebbero quelli già erogati dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi e nel frattempo resi da Banca Tercas. Per completezza si segnala, infine, che la Legge di Stabilità 2016 ha istituito un Fondo di solidarietà finalizzato all’erogazione di prestazioni per il ristoro degli investitori detentori di strumenti finanziari subordinati emessi dalle quattro banche in risoluzione. Detto che allo stato attuale si è in attesa dell’emanazione dei relativi decreti ministeriali che ne definiranno e disciplineranno la contribuzione, si specifica che il Fondo in parola, che disporrà di una dotazione sino a euro 100 milioni, verrà in futuro alimentato dal Fondo Interbancario di tutela dei depositi. Incentivi all’esodo – Riorganizzazione aziendale Il piano relativo alle iniziative di razionalizzazione legate anche al contenimento degli oneri operativi è oggetto di compiuta descrizione nel capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione, al quale si rimanda. Con particolare riguardo al piano di incentivazione all’esodo, per quanto attiene gli aspetti più propriamente contabili relativi a tale operazione, si evidenzia che la procedura relativa alla trattativa sindacale si è conclusa in data 23 dicembre u.s. con un accordo contenente previsioni relative ad un piano di esodo anticipato, su base volontaria, di circa 51 risorse. In relazione al succitato piano, nella voce “Spese per il personale” del conto economico dell’esercizio 2015, è stato rilevato un onere, al netto dell’effetto attualizzazione non significativo, pari a euro 13,3 milioni di euro, oggetto di normalizzazione stante la natura non ricorrente del medesimo. Tali oneri sono stati iscritti: per euro 7,6 milioni in contropartita alla voce “Altre passività”, in funzione della definitività dell’importo in quanto relativi a risorse la cui domanda era già stata presentata in adesione al precedente piano di incentivazione ed era risultata eccedente; per euro 5,7 in contropartita alla voce “Fondi per rischi e oneri”, in quanto riconducibili a risorse la cui verifica di sussistenza della relativa domanda verrà ultimata nel mese di febbraio 2016. • • Impairment titoli Available For Sale Nel Bilancio al 31 dicembre 2015 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico per circa 15,6 milioni di euro. In particolare, si segnala che 13,6 milioni sono complessivamente riconducibili alla svalutazione di n. 2 titoli subordinati Lower Tier 2 di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Banca delle Marche. A tal proposito si specifica che la soluzione della crisi delle quattro banche in amministrazione straordinaria Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti, cui il Governo e la Banca d’Italia sono giunti con il fine di assicurare la continuità operativa delle medesime e il loro risanamento, ha consentito la piena tutela dei risparmi detenuti nella forma di depositi, conti correnti e obbligazioni ordinarie e le perdite accumulate dalle succitate banche sono state assorbite, in prima battuta, dagli strumenti finanziari a maggior rischio quali le azioni e le obbligazioni subordinate. In tal senso la comunicazione della Banca d’Italia dello scorso 22 novembre specifica che “il ricorso alle azioni e alle obbligazioni subordinate per coprire le perdite è espressamente richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie dalle norme europee (“Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie” – BRRD), recepite nell’ordinamento italiano dallo scorso 16 novembre con il Decreto Legislativo 180/2015”. In funzione di quanto sopra, da un punto di vista contabile, nel quarto trimestre si è proceduto all’azzeramento del valore di bilancio delle obbligazioni subordinate in parola, come di seguito riepilogato. Dati in milioni di euro titolo B.ca Popolare Etruria 06/16 TV B.ca delle Marche 05/15 TV scadenza rettifica complessiva a CE di cui nel 2015 di cui in esercizi precedenti valore di carico al 31.12.2015 10,00 14.07.2016 10,00 10,00 0,00 0,00 5,00 22.12.2015 5,00 3,63 1,37 0,00 valore nominale Opzione per il consolidato fiscale Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società (controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente, di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129 del TUIR). In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo. Nota Integrativa 455 Parte A - Politiche contabili A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO 1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e Passività finanziarie valutate al fair value La categoria comprende: 1.1. Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è: acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve; parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo; un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo). • • • 1.1.1. Strumenti finanziari derivati Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche: il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita; non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato; è regolato a data futura. • • • La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda successivo specifico paragrafo). 1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se e soltanto se: le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai rischi del contratto primario; uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato; lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione. • • • 1.2. Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair value Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value” Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando: a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto; b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto: elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; o un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai dirigenti con responsabilità strategiche. • • 1.3. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value” sono iscritti rispettivamente: - al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o - alla data di sottoscrizione, se contratti derivati. Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi. 1.4. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. 456 Relazioni e Bilanci 2015 1.5. Criteri di cancellazione Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.1. Definizione Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali o non sono classificate come: (1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo); (2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo); (3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente). Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”. 2.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi. L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento. 2.3. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore, fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value sono iscritti al costo. La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate. Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle sue prospettive reddituali. Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte. In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate: se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio; se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. • • In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche, avrebbe avuto a quel momento. In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre. Nota Integrativa 457 Parte A - Politiche contabili 2.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”. 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3.1. Definizione Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle: (a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente); (b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente); (c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo). In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere l’attività finanziaria sino alla scadenza. Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 3.2. Criteri di iscrizione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. 3.3. Criteri di valutazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo (per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”. In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore. Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. 3.4. Criteri di cancellazione Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. 4. Crediti e Finanziamenti 4.1. Definizione Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione: (a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico; (b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita; (c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita. I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”. 458 Relazioni e Bilanci 2015 4.2. Criteri di iscrizione I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione del finanziamento. L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”. Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa. Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata direttamente a conto economico nella voce interessi. I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per l’importo corrisposto a pronti. 4.3. Criteri di valutazione I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo. Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità). Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza: (a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore; (b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale; (c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione; (d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria; (e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie; (f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo. La valutazione dei crediti non performing (ai sensi delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza della Banca d’Italia suddivisi in: sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute deteriorate) avviene secondo modalità analitiche. La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio. I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario. La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento. Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva. Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione. Nota Integrativa 459 Parte A - Politiche contabili Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa Il Fair Value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi. 4.4. Criteri di cancellazione I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti, quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento residuo. Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo. Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica. 5. Derivati di copertura 5.1. Definizione Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel prosieguo: Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura; Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi iniziali. • • I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura. 5.2. Criteri di iscrizione Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”. Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono soddisfatte: all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento di copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio coperto; la copertura è attesa altamente efficace; la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico; l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata; la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per cui la copertura era designata. • • • • • 5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%. La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa. Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia stata effettivamente efficace. Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero “40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio. 460 Relazioni e Bilanci 2015 5.3. Criteri di valutazione 5.3.1. Copertura di Fair Value La copertura di fair value è contabilizzata come segue: l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta. • • La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi: 1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato; 2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti; 3. l’impresa revoca la designazione. Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione. Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa. 5.3.2. Copertura di flussi finanziari Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo: gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”; gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”; l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza. • • • Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”. In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione” sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto economico. In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura: (a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica; (b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica; (c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto economico; (d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere. Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio netto è stornato a conto economico. 5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa: - identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze; - designazione dell’oggetto della copertura; - identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura; - designazione degli strumenti di copertura; - determinazione dell’efficacia. Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa. Nota Integrativa 461 Parte A - Politiche contabili Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure “70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”. Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale passivo “60 Derivati di copertura”. 6. Partecipazioni 6.1. Definizione 6.1.1. Partecipazione controllata Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima è esposta ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità. Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali e diritti contrattuali che attribuiscano al possessore il potere di influenzare significativamente i rendimenti della controllata. 6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. 6.1.3. Partecipazione collegata Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. 6.2. Criteri di iscrizione Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori. 6.3. Criteri di valutazione Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che hanno originato le precedenti svalutazioni. 6.4. Criteri di cancellazione Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di partecipazioni valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”. 7. Attività Materiali 7.1. Definizione attività ad uso funzionale Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio. Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte. 7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimento Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca. Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice. 7.3. Criteri di iscrizione Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”), 462 Relazioni e Bilanci 2015 comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili. Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono. Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte: se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario; se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono, se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per effetto di un contratto di locazione. • • Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se: è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda; il costo del bene può essere attendibilmente determinato. • • 7.4. Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come: il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o, la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa. • • In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti. Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del tempo. L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile. Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia completamente ammortizzata. Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate: – se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta; – se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa dell’attività cui si riferiscono. L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190 Altri oneri/proventi di gestione”. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero. Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che hanno originato la precedente svalutazione. 7.4.1. Definizione e determinazione del fair value 7.4.1.1. Immobili Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 7.4.1.2. Determinazione valore terreno Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto. L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing. Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in Nota Integrativa 463 Parte A - Politiche contabili caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua. Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata. 7.6. Criteri di cancellazione L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”. 8. Attività immateriali 8.1. Definizione E’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività sociale. L’attività è identificabile quando: è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata; deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e obbligazioni. • • L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi. I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa. Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se: (a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività; (b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente. La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività. Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne. Sono considerate attività immateriali, oltre che gli avviamenti e il software ad utilità pluriennale prevalentemente anche marchi, asset under management e risparmio gestito iscritti a seguito dell’aggregazione di ex BPU Banca ed ex Banca Lombarda e Piemontese. 8.1.1. Attività immateriale a vita utile definita E’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati benefici economici. Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a privati. 8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinita È definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile. 8.2. Criteri di iscrizione L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite all’attività in modo attendibile. Il costo di un’attività immateriale include: il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni; qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo. • • 8.3. Criteri di valutazione Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a 464 Relazioni e Bilanci 2015 privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati. Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente. Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo dell’ammortamento. Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca (o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute. Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere dimostrato quanto segue: (a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita; (b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla; (c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale. Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”. 8.4. Avviamento Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair value alla data di acquisizione. Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante e l’acquisito una controllata dell’acquirente. Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method). Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi: (a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali aggregate); (b) determinazione della data di acquisizione; (c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita; (d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte; (e) rilevazione dell’eventuale avviamento. Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al riscontro della significativa sostanza economica delle stesse. In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto: (a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica; (b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario. 8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte L’acquirente: (a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività; (b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente. Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite di valore accumulate. L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile. Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6 dello IAS 36. Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8. 8.4.2. Avviamento negativo Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente: Nota Integrativa 465 Parte A - Politiche contabili (a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del costo dell’aggregazione; (b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione. 8.5. Criteri di cancellazione L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il suo utilizzo o dismissione. 9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate) Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing finanziario. 9.1. Criteri di iscrizione Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo. 9.2. Criteri di valutazione Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti. Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo. Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa. 9.3. Criteri di cancellazione Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico. 10. Attività e passività fiscali Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”. 10.1 Attività e passività fiscali correnti Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività; l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività. Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/ recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti. Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte. 10.2 Attività e passività fiscali differite Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi: da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: – non sia un’aggregazione di imprese e – al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile. • • Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione. Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”. Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da: avviamento negativo che è trattato come ricavo differito; rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che: – non rappresenta una aggregazione di imprese e – al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile. • • 466 Relazioni e Bilanci 2015 Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore. Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui: la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento alle attività fiscali anticipate; la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale. • • Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate. 11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – Passività associate ad attività in via di dismissione Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”. Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro il breve termine. Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione. Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico. 12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri 12.1 Definizione L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti. Per contro, si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: – non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; – l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità. • • Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote. 12.2 Criteri di iscrizione e valutazione L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se: vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione. • • • L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario. 12.3 Criteri di cancellazione L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l’obbligazione. 13. Operazioni in valuta estera 13.1 Definizione La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente in cui l’impresa stessa opera. Nota Integrativa 467 Parte A - Politiche contabili 13.2 Criteri di iscrizione Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione. 13.3 Criteri di valutazione A ogni data di riferimento del bilancio: (a) gli elementi monetari17 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura; (b) gli elementi non monetari18 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla data dell’operazione; (c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in cui il fair value è determinato. Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto economico dell’esercizio in cui hanno origine. Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale della gestione estera. Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico. 14. Altre informazioni Azioni proprie Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto. Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti. Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”. Benefici ai dipendenti Definizione Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti. I benefici ai dipendenti si suddividono tra: benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa; benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro; benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro; altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa. • • • • Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita Criteri di iscrizione A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”. L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale. Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa. L’importo contabilizzato come passività è pari a: (a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio; (b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto; (c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano. 17 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta. 18 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”. 468 Relazioni e Bilanci 2015 Criteri di valutazione Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi. Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di “high quality corporate bonds” ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Stock Option/Stock Granting Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni). Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto economico “150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano. Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati. Informativa di Settore Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per settore operativo. Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo. Ricavi Definizione I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti. Criteri di iscrizione I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente stimati. Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti condizioni: l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato; è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società; lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato; i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati. • • • • I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione. I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato. I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando: è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa; l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato. • • Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare: gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale per un titolo e il suo valore alla scadenza. Le componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce “Interessi passivi e oneri assimilati”; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie sono oggetto di rilevazione alla voce “Interessi attivi e proventi assimilati”; gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile. I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento. • • Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario solamente quando il fair value è determinato: facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento; attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili. • • Costi I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati immediatamente nel conto economico. Nota Integrativa 469 Parte A - Politiche contabili I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”. Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate. A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Non sono state effettuate, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE n. 1004/2008 della Commissione Europea. A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE Informativa di natura qualitativa L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view). La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende: il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la Banca ha accesso; o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto. Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value. Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività. • • La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1. Fair value determinato sulla base di input di livello1 Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo. Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione. In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS) e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato. Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne. Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR, Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne. Fair value determinato sulla base di input di livello 2 Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato. La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio: prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari; parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità. • • In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi. 470 Relazioni e Bilanci 2015 Sono inclusi nel livello 2: derivati OTC; titoli di capitale; titoli obbligazionari; quote di fondi di Private Equity. Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi. Diversamente sono classificate nel livello 3. • • • • Fair value determinato sulla base di input di livello 3 La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione di stime ed assunzioni interne. Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value: derivati OTC titoli di capitale valutati: a. con utilizzo di significativi input non osservabili; b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata; c. al costo. gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte; opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie; titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti. Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione. • • • • • A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene fornito solo ai fini di informativa. Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value Derivati OTC La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal, Normal e CMS Convexity Analytical. Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo). I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a valutarne la consistenza nel tempo. I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in: prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing; parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/ market maker. Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come successivamente meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della controparte. • • Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e imputare a fair value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio). L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, prevede l’utilizzo di curve con spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i seguenti passaggi: Nota Integrativa 471 Parte A - Politiche contabili • stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti successivi; creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento; creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo spread di riferimento. La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa. • • Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti il fair value è classificato nel livello 3 della gerarchia. La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia. Titoli di capitale Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato attivo, il Gruppo UBI Banca ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione: 1) Metodo delle transazioni dirette; 2) Metodo delle transazioni comparabili; 3) Metodo dei multipli di borsa; 4) Metodi finanziari e reddituali; 5) Metodi patrimoniali. Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza, nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo. Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2015. Metodo delle transazioni dirette L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo delle transazioni comparabili L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito espresso dal prezzo della transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodo dei multipli di Borsa Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato, patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia. Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere la limitata liquidabilità dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia. Metodi patrimoniali I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle componenti immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3 della gerarchia. 472 Relazioni e Bilanci 2015 Titoli obbligazionari La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi: stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale; stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo; stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un titolo non contribuito. Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta eccezione per quei titoli dove la componente dello spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione del fair value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia. • • • Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi) e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente. Quote di fondi di Private Equity Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all’investimento. Quote di Hedge Funds Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte. Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa Crediti La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa, avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i finanziamenti con scadenza inferiore all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia. La metodologia adottata dal Gruppo UBI Banca per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e uno spread rappresentativo del costo del capitale e del funding. Sono in particolare utilizzati i seguenti input: discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor; rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento. Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene conto del costo del capitale del Gruppo; componenti di funding del Gruppo UBI Banca. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni. Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati. A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione “benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato. Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2. • • • Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore all’anno. La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Attività materiali detenute a scopo di investimento Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato, prevalentemente determinato attraverso perizie esterne, inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti indipendenti. Nota Integrativa 473 Parte A - Politiche contabili Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi: metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali. Le quotazioni ricavate sono sottoposte a rettifiche volte a recepire le particolari caratteristiche del cespite; in particolare il valore attribuito al bene tiene conto dell’ubicazione, dell’accessibilità, della qualità e dell’eventuale presenza di elementi di unicità; metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato; tale metodo si basa sull’esistenza di una relazione diretta tra il valore di un bene e il reddito che il bene stesso è in grado di generare. Ai fini dell’involuzione del reddito, viene fatto generalmente riferimento al reddito medio ordinario lordo annuo calcolato riferendosi alla complessiva superficie lorda commerciale. • • I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati. Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di ricostruzione a nuovo dell’intero immobile. I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che possano confortare l’affidabilità della valutazione, aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2. Debiti Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le passività con scadenza superiore all’anno. La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia. Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia. Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea. Titoli emessi Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti: il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free; il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito. Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di controparte cui il titolo emesso è destinato. • • Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei titoli obbligazionari emessi dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi parametri del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia. A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni Il Gruppo UBI Banca si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13. Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili. Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di sensitività, in caso di utilizzo del valore di rettifica massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 6,7 milioni senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment; diversamente in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo della riserva da valutazione per euro 13,3 milioni. Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore della voce di conto economico 110 ”Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” per euro 1,8 milioni; l’utilizzo del valore massimo di rettifica non comporta, al contrario, impatti. Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value (derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti. 474 Relazioni e Bilanci 2015 A.4.3 Gerarchia del fair value Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in precedenza non applicabile. A.4.4 Altre informazioni Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI Banca situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce dal suo utilizzo corrente. Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato o al rischio di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal trasferimento di una posizione netta corta. Informativa di natura quantitativa A.4.5 Gerarchia del fair value A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2015 31.12.2014 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 470.999 612.464 4.799 799.921 742.235 2.679 2. Attività finanziarie valutate al fair value 120.782 3.000 72.252 120.026 3.000 70.141 117.675 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita Livello 3 14.855.619 347.987 153.965 17.006.618 942.590 4. Derivati di copertura - 592.046 363 - 647.972 - 5. Attività materiali - - - - - - 6. Attività immateriali - - - - - - 15.447.400 1.555.497 231.379 17.926.565 2.335.797 190.495 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione 7 608.582 11 300 721.881 - 2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - - Totale 3. Derivati di copertura - 700.871 - - 937.018 - Totale 7 1.309.453 11 300 1.658.899 - Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del Livello 3: Attività finanziarie di negoziazione: Cogemeset 09/14 Step Coupon per 100 mila euro; XMark Opportunity Fund LTD (OICR) 546 mila euro; derivati di natura finanziaria per 4,1 milioni. Attività finanziarie valutate al fair value: Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro; Immobiliare Mirasole Spa ord. per 36,9 e priv. per 3,6 milioni di euro; Car Testing Srl per 2,2 milioni di euro; E.C.A.S. Spa per 2,3 milioni di euro; Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro; quote residue di Hedge Fund per 5,4 milioni di euro circa. Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente: Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 51 milioni di euro; Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 21,6 milioni di euro; Nuova Sorgenia Holding Spa (SFP - Conversione di crediti) 24,1 milioni di euro. L'impatto del CVA e del DVA sulla determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari derivati risulta rispettivamente pari a 7,023 millioni di euro e 74 mila euro. Non vi sono stati trasferimenti tra il livello 1 ed il livello 2 delle gerarchie del FV relativamente ad Attività e Passività valutate al fair value su base ricorrente. Nota Integrativa 475 Parte A - Politiche contabili A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3) Attività finanziarie disponibili per la vendita Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value 1. Esistenze iniziali 2.679 70.141 117.675 - - - 2. Aumenti 3.326 3.539 140.011 363 - - 2.1. Acquisti 2.2. Profitti imputati a: 2.2.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 2.2.2. Patrimonio netto 2.3. Trasferimenti da altri livelli - - 5.179 - - - 25 2.895 79.958 363 - - 25 2.895 61.183 363 - - 15 2.846 - 363 - - X X 18.775 - - - 3.235 644 13.240 - - - 2.4. Altre variazioni in aumento 66 - 41.634 - - - 3. Diminuzioni (1.206) (1.428) (103.721) - - - 3.1.Vendite (56) - (87.241) - - - - (84) - - - - 3.2. Rimborsi 3.3. Perdite imputate a: (1.046) (1.121) (16.480) - - - (1.046) (1.121) (14.020) - - - (1.046) (1.121) (14.020) - - - X X (2.460) - - - 3.3.1. Conto Economico - di cui minusvalenze 3.3.2. Patrimonio netto 3.4. Trasferimenti ad altri livelli (104) - - - - - - (223) - - - - 4.799 72.252 153.965 363 - - 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali Le principali voci di movimentazione riguardano: Attività finanziare di negoziazione: I movimenti in aumento, evidenziano i trasferimenti a livello 3, costituiti principalmente da derivati per i quali la valutazione del rischio di credito di controparte (per 3,2 milioni) è risultato superiore alle soglie identificate dalla policy (10% del fair value lordo di bilancio). Le principali minusvalenze registrate a conto economico si riferiscono a contratti derivati per 408 mila euro, al titolo Cogemeset 09/14 Step Coupon conv. per l’importo di 153 mila euro ed al titolo CS metalli Spa per 445 mila euro. Attività finanziare valutate al fair value: L’importo di 2,8 milioni di euro relativo alle plusvalenze a conto economico riguarda principalmente: - immobiliare Mirasole Spa azioni ord. per 1,3 milioni di euro - immobiliare Mirasole Spa azioni priv. per 126 mila euro - E.C.A.S. Spa per 617 mila euro - Hedge Fund per 776 mila euro Fra le altre variaziazioni in aumento è compreso l’effetto cambio sugli Hedge Fund per 442 mila euro e gli swich di posizioni side pocket per 203 mila euro. Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano principalmente Hedge Fund per 909 mila euro mentre le altre variazioni in diminuzione riguardano la già citata contropartita degli swich di posizioni side pocket per 203 mila euro. Per le Attività finanziare disponibili per la vendita: Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano: Acquisti relativi prevalentemente ad azioni CAPITAL FOR PROG. Spa per 4,9 milioni di euro. Le registrazioni positive a patrimonio netto riguardano le società VISA EUROPE Ltd ORD. per 3 milioni di euro e ICBPI Spa per 15,2 milioni di euro. I trasferimenti da altri livelli riguardano i titoli obbligazionari subordinati BCA MARCHE 05/15 TV per 3,6 milioni di euro e BCA POP. ETRURIA 06/16 per 9,5 milioni di euro. Le stesse posizioni hanno comportato le relative movimentazioni in diminuzione essendo state completamente svalutate.I profitti imputati a conto economico riguardano ICBPI Spa per 61,2 milioni di euro.Le altre movimentazioni in aumento riguardano: - Sorgenia Spa One Coupon conv. cat. A per ristrutturazione della posizione per 16,8 milioni di euro - Nuova Sorgenia Holding Spa SFP per ristrutturazione della posizione per 24,1 milioni di euro Fra le movimentazioni in diminuzione si segnalano: - le vendite riguardano ICBPI Spa per 87,2 milioni di euro; - le perdite imputate a patrimonio netto sono relative alla società SACBO Spa per 2,5 milioni di euro. 476 Relazioni e Bilanci 2015 Per i derivati di copertura di livello 3 - l’importo di 363 mila euro si riferisce alla componente valutativa del derivato CCS a copertura di un finanziamento in valuta AED; la classificazione a livello 3 è dovuta al grado di liquidità della valuta. A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3) Passività finanziarie detenute per la negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value di copertura 1. Esistenze iniziali 2. Aumenti 2.1. Emissioni - - - 11 - - - - - 2.2. Perdite imputate a: 2.2.1. Conto Economico - di cui minusvalenze - - - - X X - 2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - 2.4. Altre variazioni in aumento - - - 3. Diminuzioni - - - 3.1. Rimborsi - - - 3.2. Riacquisti - - - 2.2.2. Patrimonio Netto 11 11 3.3. Profitti imputati a: 3.3.1. Conto Economico - di cui plusvalenze 3.3.2. Patrimonio Netto 3.4. Trasferimento ad altri livelli 3.5. Altre variazioni in diminuzione 4. Rimanenze finali - - - - - - X X - - - - - - - 11 - - A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value. Attività/Passività finanziarie misurate al fair value 1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 31.12.2015 VB L1 31.12.2014 L2 L3 VB L1 L2 3.576.951 3.607.673 L3 3.494.547 3.599.957 - - - - 2. Crediti verso banche 15.489.215 - 6.389.249 9.091.175 14.055.649 - 10.695.978 3.362.424 3. Crediti verso clientela 21.901.390 - 4.530.784 17.676.016 23.330.321 - 13.178.073 10.373.558 496.433 - - 665.869 512.568 - - 689.032 2.032 - - - 507 - - - 4. Attività materiali detenute a scopo di investimento 5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Totale 41.383.617 1. Debiti verso banche 15.845.354 - - 15.805.892 2. Debiti verso clientela 7.357.586 - - 7.357.688 36.265.240 15.426.790 21.404.087 - 3. Titoli in circolazione 4. Passività associate ad attività in via di dismissione Totale - 3.599.957 10.920.033 27.433.060 - - - 59.468.180 15.426.790 21.404.087 23.163.580 41.475.996 3.607.673 23.874.051 14.425.014 19.140.417 - - 19.207.310 7.065.270 - - 7.075.825 36.545.668 16.277.423 21.108.815 - - - - - 62.751.355 16.277.423 21.108.815 26.283.135 A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS” L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39. Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate. UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna. Nota Integrativa 477 Parte A - Politiche contabili Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale ATTIVO Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10 1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione 31.12.2015 31.12.2014 138.226 160.330 a) Cassa b) Depositi liberi presso Banche Centrali Totale - - 138.226 160.330 La consistenza delle disponibilità liquide in cassa, è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per tutte le Banche del Gruppo. SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20 2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica Voci / Valori 31.12.2015 Livello 1 31.12.2014 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 465.497 3 100 794.399 407 253 1.714 1 100 1 402 253 463.783 2 - 794.398 5 - 2. Titoli di capitale 4.580 - - 4.504 - 445 3. Quote di O.I.C.R 601 275 - 581 241 - 4. Finanziamenti - - - - - - 4.1. Pronti contro termine - - - - - - 4.2 Altri Totale A - - - - - - 470.352 3 681 799.144 407 1.299 B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari: 647 612.461 4.118 777 741.828 1.380 1.1 di negoziazione 647 612.461 4.118 777 741.828 1.380 1.2. connessi con la fair value option - - - - - - 1.3 altri - - - - - - 2. Derivati creditizi: 2.1 di negoziazione - - - - - - - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - - Totale B Totale (A+B) 647 612.461 4.118 777 741.828 1.380 470.999 612.464 4.799 799.921 742.235 2.679 I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 544,1 milioni di euro, da opzioni per 28,7 milioni di euro, da forward per 35 milioni di euro e da swap su Commodities per 4,7 milioni. 478 Relazioni e Bilanci 2015 2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 31.12.2015 31.12.2014 465.600 463.782 2 1.816 4.580 4.580 609 3.971 856 471.036 795.059 794.397 5 657 4.949 4.949 2 596 4.351 842 800.850 369.748 442.911 247.478 617.226 1.088.262 301.074 743.985 1.544.835 A. ATTIVITA' PER CASSA 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale A B. STRUMENTI DERIVATI a) Banche - fair value b) Clientela - fair value Totale B Totale (A+B) Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30 3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica Voci / Valori 31.12.2015 Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 31.12.2014 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2. Titoli di capitale 1.700 3.000 66.852 3.224 3.000 64.904 3. Quote di O.I.C.R. 5.237 119.082 - 5.400 116.802 - 4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Strutturati - - - - - - - - - - - - Totale 4.2 Altri 120.782 3.000 72.252 120.026 3.000 70.141 Costo 117.088 2.481 83.907 120.026 3.000 70.141 Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da quote di hedge fund gestite dalla società Tages Capital Sgr. Il valore delle quote di O.I.C.R. esposto al livello 3 si riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund. La banca ha classificato nei titoli di capitale Livello 3 principalmente le interessenze partecipative detenute in società che svolgono attività di Merchant Banking. Nota Integrativa 479 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 31.12.2015 31.12.2014 71.552 71.552 23.982 47.570 124.482 196.034 71.128 71.128 24.049 47.079 122.039 193.167 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Titoli di capitale a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazioni - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti a) Governi e Banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40 4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica Voci/Valori 31.12.2015 Livello 1 1. Titoli di debito 1.1 Titoli strutturati 1.2 Altri titoli di debito 2. Titoli di capitale 2.1 Valutati al fair value 2.2 Valutati al costo 3. Quote di O.I.C.R. 4. Finanziamenti Totale 31.12.2014 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3 14.840.900 313.310 17.640 16.921.010 899.134 - 168.669 313.310 17.640 75.316 641.276 - 14.672.231 - - 16.845.694 257.858 - 2.313 - 136.325 1.726 45 117.675 2.313 - 107.083 1.726 45 60.568 - - 29.242 - - 57.107 12.406 34.677 - 83.882 43.411 - - - - - - - 14.855.619 347.987 153.965 17.006.618 942.590 117.675 La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta da: - investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie, finanziarie e corporate nazionali e internazionali per un valore di 168,7 milioni di euro, classificati a livello 1; - investimenti in obbligazioni di istituti bancari italiani per un ammontare di 158,7 milioni di euro, da titoli di stato italiani per 154,6 milioni di euro, classificati a livello 2. - per il livello 3 da un titolo obbligazionario emesso da Sorgenia Spa per 17,6 milioni. Gli altri titoli di debito sono costituiti: - per il livello 1 da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie e corporate nazionali e internazionali per 505,9 milioni di euro, e da Titoli di Stato italiani per 14,2 miliardi di euro. I titoli di capitale e OICR valutati al fair value sono costituiti principalmente da: - livello 1: Polis portafoglio immobiliare per 12,4 milioni di euro e azioni VISA Inc. classe A per 2,2 milioni di euro, e Gabetti Spa per 146 mila euro; - livello 2: principalmente da investimenti in fondi Private Equity per 34,7 milioni di euro. 480 Relazioni e Bilanci 2015 - livello 3: principalmente da investimenti nelle seguenti società: - Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 51 milioni di euro; - Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 21,6 milioni di euro; - Nuova Sorgenia Holding Spa (SFP - derivante da conversione crediti) per 24,1 milioni di euro. 4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti Voci / Valori 31.12.2015 31.12.2014 1.Titoli di debito 15.171.850 17.820.144 14.320.938 17.122.835 a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici - - c) Banche 262.488 464.564 d) Altri emittenti 588.424 232.745 2. Titoli di capitale 138.638 119.446 23.080 33.980 115.558 85.466 2.825 2.825 a) Banche b) Altri emittenti: - imprese di assicurazione - società finanziarie - imprese non finanziarie - altri 3. Quote di O.I.C.R. 12.136 3.382 100.346 79.009 251 250 47.083 127.293 4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - - 15.357.571 18.066.883 Totale 4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica Voci / Valori 31.12.2015 31.12.2014 12.530.669 13.083.168 12.530.669 13.083.168 b) rischio di prezzo - - c) rischio di cambio - - d) rischio di credito - - e) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c)altro - - 12.530.669 13.083.168 1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value a) rischio di tasso di interesse 2.Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da titoli di debito emessi dallo Stato Italiano e da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. Nota Integrativa 481 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50 5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica 31.12.2015 Valore di bilancio 1. Titoli di debito - strutturati - altri 2. Finanziamenti 3.494.547 3.494.547 - 31.12.2014 Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 3.599.957 3.599.957 - - - Valore di bilancio 3.576.951 3.576.951 - Fair value Livello 1 Livello 2 Livello 3 3.607.673 3.607.673 - - - La voce si compone di Titoli di Stato italiani acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al margine di interesse. 5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.2014 1.Titoli di debito a) Governi e Banche Centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri emittenti 2. Finanziamenti a) Governi e banche centrali b) Altri enti pubblici c) Banche d) Altri soggetti Totale Totale fair value 3.494.547 3.494.547 3.494.547 3.599.957 3.576.951 3.576.951 3.576.951 3.607.673 5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica. Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60 6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori A. Crediti verso banche centrali 1. Depositi vincolati 2. Riserva obbligatoria 3. Pronti contro termine 4. Altri B. Crediti verso banche 1. Finanziamenti 1.1. Conti correnti e depositi liberi 1.2. Depositi vincolati 1.3. Altri finanziamenti: - Pronti contro termine attivi - Leasing finanziario - Altri 2. Titoli di debito 2.1. Titoli strutturati 2.2. Altri titoli di debito Totale 482 Relazioni e Bilanci 2015 31.12.2015 31.12.2014 VB FV Livello 1 FV Livello 2 FV Livello 3 VB FV Livello 1 FV Livello 2 FV Livello 3 375.735 375.735 15.113.480 8.811.154 2.026.466 1.681.145 5.103.543 687.358 4.416.185 6.302.326 45.025 6.257.301 15.489.215 X X X X X X X X X X X X - X X X X 6.389.249 X X X X X X 6.389.249 X X 6.389.249 375.735 X X X X 8.715.440 8.715.440 X X X X X X X X 9.091.175 528.311 528.311 13.527.338 7.794.294 2.767.764 2.430.572 2.595.958 1.872.501 723.457 5.733.044 437.422 5.295.622 14.055.649 X X X X X X X X X X X X - X X X X 10.695.978 4.960.628 X X X X X X 5.735.350 X X 10.695.978 528.311 X X X X 2.834.113 2.834.113 X X X X X X X X 3.362.424 La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria. UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo. Fra le componenti principali si evidenziano: – conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 1,2 miliardi di euro e con altri istituti di credito (in prevalenza per conti di marginazione su derivati) per 0,8 miliardi di euro; – depositi vincolati – 1,6 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con Banche del Gruppo; – fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi sono relativi ad operazioni sottoscritte con Banche del Gruppo per 0,7 miliardi di euro; – i titoli di debito – infragruppo per 6,3 miliardi di euro (di cui 2,4 miliardi po mirror). 6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche. 6.3 Leasing finanziario La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria. SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 70 7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.2014 Valore di bilancio Non deteriorati Finanziamenti 1. Conti correnti 2. Pronti contro termine attivi 3. Mutui 4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto 5. Leasing finanziario 6. Factoring 7. Altri finanziamenti Titoli di debito 8. Titoli strutturati 9. Altri titoli di debito Totale Fair Value Deteriorati L1 L2 Valore di bilancio L3 Acquistati Altri 20.575.212 833.118 - 1.214.834 464 X 4.425.864 X 17.674.929 X 1.169.090 9.224.609 - 1.098.689 X X X X 576.377 - 85.907 X 6.054 - - 8.765.964 111.344 110.091 - 1.253 20.686.556 - Non deteriorati Fair Value Deteriorati L1 L2 L3 Acquistati Altri 21.938.184 1.025.653 - 1.280.777 674 - 13.072.445 10.372.541 X X X X X 1.253.175 9.539.754 - 1.065.071 X X X X X X X X 769.791 - 98.160 X X X X X X X X X 6.118 - - X X X X X X 29.774 - X X X 104.920 X X 1.087 X 9.343.693 111.360 110.100 - 116.872 - X X X 105.628 X X 1.017 X 1.214.834 X - X 4.530.784 X 17.676.016 1.260 22.049.544 - 1.280.777 X X X - 13.178.073 10.373.558 Di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti: – i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 681 milioni di euro. I restanti 153 milioni di euro circa si riferiscono a rapporti con clientela istituzionale; – i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 398,6 milioni di euro ed a 770,5 milioni di euro con la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa nell’ambito della gestione della posizione di liquidità; – i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,7 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo per 8,6 miliardi di euro; fra questi, la quota riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,5 miliardi di euro (di cui 559 milioni fra le partite deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,1 miliardi di euro (di cui 540 milioni di euro di posizioni deteriorate); – le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 7,4 miliardi di euro, e il finanziamento al Fondo di Risoluzione Nazionale di Garanzia per 0,5 miliardi di euro. Le posizioni non infragruppo per 1,4 miliardi attengono principalmente a finanziamenti a garanzia presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 463,8 milioni di euro e per 252,9 milioni di euro a finanziamenti rivenienti dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 15,2 milioni); – i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 110 milioni di euro e sono tutti soggetti al vincolo di subordinazione. Nota Integrativa 483 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 Non deteriorati 1. Titoli di debito 31.12.2014 Deteriorati Acquistati Altri Deteriorati Non deteriorati Acquistati Altri 111.344 - - 111.360 - - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - - - 111.344 - - 111.360 - - 1.256 - - 1.263 - - 110.088 - - 110.097 - - - assicurazioni - - - - - - - altri - - - - - - 20.575.212 - 1.214.834 21.938.184 - 1.280.777 c) Altri emittenti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie 2. Finanziamenti verso: a) Governi b) Altri Enti pubblici c) Altri soggetti - imprese non finanziarie - imprese finanziarie - assicurazioni - altri Totale 3.973 - - 4.651 - - 21.564 - - 24.856 - - 20.549.675 - 1.214.834 21.908.677 - 1.280.777 3.709.326 - 544.466 3.771.468 - 649.262 12.478.929 - 27.295 13.051.110 - 27.421 98.038 - - 98.050 - - 4.263.382 - 643.073 4.988.049 - 604.094 20.686.556 - 1.214.834 22.049.544 - 1.280.777 7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.2014 28.264 29.609 28.264 29.609 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi - - - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - 28.264 29.609 1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: a) rischio di tasso di interesse 2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: Totale Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti concessi a clientela non infragruppo la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 7.4 Leasing finanziario Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela. 484 Relazioni e Bilanci 2015 SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80 8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli FV 31.12.2015 L1 VN 31.12.2015 L2 L3 FV 31.12.2014 L1 VN 31.12.2014 L2 L3 A. Derivati finanziari - 592.046 363 20.163.247 - 647.972 - 23.526.955 1) Fair value - 592.046 - 20.135.573 - 647.972 - 23.526.955 2) Flussi finanziari - - 363 27.674 - - - - 3) Investimenti esteri - - - - - - - - B. Derivati creditizi - - - - - - - - 1) Fair value - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 592.046 363 20.163.247 - 647.972 - 23.526.955 Legenda VN = valore nozionale L1 = livello 1 L2 = livello 2 L3 = livello 3 I derivati finanziari si riferiscono quasi esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap su titoli obbligazionari emessi. Il risultato della valutazione viene registrato nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazioni / Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Specifica 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita Generica Rischio di tasso Rischio di cambio Rischio di credito Rischio di prezzo Più rischi Specifica Investimenti esteri Generica 7.572 - - - - x - x x 2. Crediti - - - x - x 363 x x 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x 4. Portafoglio x x x x x - x - x 5. Altre operazioni - - - - - x - x - 7.572 - - - - - 363 - - 584.474 - - x - x - x x x Totale Attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio x x x x x - x - 584.474 - - - - - - - - 1. Transazioni attese x x x x x x - x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - - Totale Passività Nota Integrativa 485 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 90 9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori 1. Adeguamento positivo 31.12.2015 31.12.2014 4.637 5.583 1.1 di specifici portafogli: 4.637 5.583 a) crediti 4.637 5.583 b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - 1.2 complessivo - - - - 2. Adeguamento negativo 2.1 di specifici portafogli - - a) crediti - - b) attività finanziarie disponibili per la vendita - - 2.2 complessivo - - 4.637 5.583 31.12.2015 31.12.2014 Totale 9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse Attività coperte 1. Crediti 81.731 108.283 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - 3. Portafoglio - - 81.731 108.283 Totale Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura. 486 Relazioni e Bilanci 2015 SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100 10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi Denominazione A. Imprese controllate in via esclusiva Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa Banca Popolare Commercio e Industria Spa Sede legale Sede operativa Quota di partecipazione % Disponibilità voti % Cosenza Cosenza 99,99% 99,99% Breno (Bs) Breno (Bs) 89,79% 98,63% Milano Milano 83,76% 83,76% Banca Popolare di Ancona Spa Jesi (An) Jesi (An) 99,58% 99,58% Banca Popolare di Bergamo Spa 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% Banca Regionale Europea Spa Cuneo Cuneo 74,78% 79,90% Banco di Brescia San Paolo CAB Spa Brescia Brescia 100,00% 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% Milano Milano 100,00% 100,00% BPB Immobiliare Srl Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa IW Bank Spa Prestitalia Spa Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa UBI Academy Scrl UBI Banca International Sa Milano Milano 100,00% 100,00% Bergamo Bergamo 100,00% 100,00% Brescia Brescia 100,00% 100,00% Bergamo Bergamo 68,50% 100,00% Lussemburgo Lussemburgo 91,20% 100,00% UBI Factor Spa Milano Milano 100,00% 100,00% 100,00% UBI Fiduciaria Spa Brescia Brescia 100,00% UBI Finance CB 2 Srl Milano Milano 60,00% 60,00% UBI Finance Srl Milano Milano 60,00% 60,00% UBI Finance 2 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% UBI Finance 3 Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% UBI Lease Finance 5 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI Leasing Spa Brescia Brescia 99,62% 99,62% UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpA Bergamo Milano 65,00% 65,00% Brescia Brescia 71,87% 98,56% UBI SPV BBS 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV BPA 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% UBI SPV BPCI 2012 Srl Milano Milano 10,00% 10,00% 24-7 Finance Srl Brescia Brescia 10,00% 10,00% B. Imprese controllate in modo congiunto C. Imprese sottoposte a influenza notevole Aviva Vita Spa Milano Milano 20,00% 20,00% Aviva Assicurazioni Vita Spa Milano Milano 20,00% 20,00% Lombarda Vita Spa Brescia Brescia 40,00% 40,00% Polis Fondi SGRpA Milano Milano 19,60% 19,60% SF Consulting Srl Zhong Ou Fund Management Co. Bergamo Mantova 35,00% 35,00% Shanghai (Cina) Shanghai (Cina) 35,00% 35,00% Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale dei diritti di voto indicata si riferisce all'assemblea ordinaria. Tenendo in considerazione anche le azioni Privilegiate, il diritto di voto è pari al 75,62 nell'assemblea straordinaria. La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società controllate dalla Banca. Nota Integrativa 487 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti Denominazione Valore di bilancio Fair value (*) Dividendi percepiti B. Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Lombarda Vita Spa 164.755 8.598 2. Aviva Vita Spa 31.109 - 3. Aviva Assicurazioni Vita Spa 23.600 1.960 TOTALE 219.464 - 10.558 (*) Il fair value non viene riportato in quanto trattasi di società non quotate. 10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili Margine di Ricavi totali interesse Passività Attività Cassa e non non Passività disponibilità Attività liquide finanziarie finanziarie finanziarie finanziarie Denominazione Rettifiche e riprese di valore su attività materiali e immateriali Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) d'esercizio (1) Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) Redditività complessiva (3) = (1) + (2) B. Imprese sottoposte a influenza notevole 1. Lombarda Vita Spa (*) X 6.465.045 348.547 6.277.475 222.039 1.604.077 X X 45.158 29.854 - 29.854 (8.429) 21.425 2. Aviva Vita Spa (*) X 7.056.200 176.800 6.618.700 335.500 1.659.200 X X 30.800 15.500 - 15.500 - 15.500 3. Aviva Assicurazioni Vita Spa (*) X 2.652.900 84.500 2.309.000 313.900 435.200 X X 14.700 10.400 - 10.400 - 10.400 (*) Utile (perdita) dell'esercizio come da Reporting Package predisposto dalle compagnie ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato del Gruppo UBI Banca, e sottoposto a revisione contabile. 10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili Utile (Perdita) d'esercizio (1) Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) Redditività complessiva (3) = (1) + (2) Totale attivo Totale passività Ricavi totali - - - - - - - - - 6.225 285.681 172.712 268.488 64.794 - 64.794 - 64.794 Valore di bilancio delle partecipazioni Imprese controllate in modo congiunto Imprese sottoposte a influenza notevole (*) Denominazione Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte (*) Le informazioni contabili fanno capo alle partecipate: - Zhong Ou Fund Management Co; - Polis Fondi SGRpA; - SF Consulting Srl. 10.5 Partecipazioni: variazioni annue A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Acquisti B.2 Riprese di valore B.3 Rivalutazioni B.4 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Vendite C.2 Rettifiche di valore C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali E. Rivalutazioni totali F. Rettifiche totali 488 Relazioni e Bilanci 2015 31.12.2015 31.12.2014 9.624.011 83.214 35.454 47.760 (49.824) (49.824) 9.657.401 (3.652.641) 10.608.614 588.149 452.349 135.800 (1.572.752) (265.108) (1.255.741) (51.903) 9.624.011 (3.652.641) Gli acquisti si riferiscono principalmente al riacquisto delle quote di partecipazioni delle banche rete (Banca Carime Spa per 25,5 mila euro, Banca Popolare di Ancona Spa per 1 milione di euro Banca Valle Camonica Spa per 31,3 milioni di euro, Banca Popolare Commercio Industria Spa per 2,8 milioni di euro). Le sottovoci B.4 e C.3 ‘Altre variazioni’ si riferiscono principalmente a: - la fusione per incorporazione di IW Bank Spa in UBI Banca Private Investment Spa per 44,6 milioni di euro; - la fusione per incorporazione di Solimm Srl in SBIM Spa per 2,6 milioni di euro; - l’effetto degli accantonamenti e distribuzioni legate alle Stock Granting per un effetto netto complessivo pari a 369 mila euro; - la liquidazione di Coralis Rent Srl per 0,4 milioni di euro: il 20 marzo 2015 è avvenuta l’iscrizione nel Registro delle Imprese della messa in liquidazione volontaria di Coralis Rent Srl - in liquidazione, mentre l’attività commerciale è stata ricondotta direttamente in Capogruppo; il 31 dicembre 2015, con la chiusura della liquidazione, la Società è stata cancellata dal Registro delle Imprese. 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto. 10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole Per tale informativa si rimanda a quanto descritto nell’analoga voce del Bilancio Consolidato 10.8 Restrizioni significative Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni. 10.9 Altre informazioni Non esistono altre informazioni da segnalare. SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 110 11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 1.1 Attività di proprietà 31.12.2015 31.12.2014 119.228 121.610 a) terreni 73.258 73.321 b) fabbricati 38.309 40.647 c) mobili 2.197 2.579 d) impianti elettronici e) altre 170 345 5.294 4.718 - - 1.2 Attività acquisite in leasing finanziario a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - - 119.228 121.610 Totale 11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo Attività/Valori 31.12.2015 31.12.2014 Fair value Valore di bilancio Valore di bilancio L1 L2 L3 Fair value L1 L2 L3 661.926 1. Attività di proprietà 469.753 - - 638.763 485.393 - - a) terreni 252.896 - - 249.821 253.480 - - 257.182 b) fabbricati 216.857 - - 388.942 231.913 - - 404.744 2. Attività acquisite in leasing finanziario 26.680 - - 27.106 27.175 - - 27.106 a) terreni 15.075 - - 13.553 15.074 - - 13.553 b) fabbricati 11.605 - - 13.553 12.101 - - 13.553 496.433 - - 665.869 512.568 - - 689.032 Totale Nota Integrativa 489 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate. 11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value. 11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue Terreni A. Esistenze iniziali lorde Fabbricati Mobili Impianti elettronici Altre Totale 87.016 99.038 68.438 161.381 146.763 562.636 (13.695) (58.391) (65.859) (161.036) (142.045) (441.026) A.2 Esistenze iniziali nette 73.321 40.647 2.579 345 4.718 121.610 B. Aumenti 33.275 30.116 349 1 4.276 68.017 - - 174 1 2.141 2.316 - - - - - - B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - - B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a: - - - - - - A.1 Riduzioni di valore totali nette B.1 Acquisti di cui operazioni di aggregazione aziendale a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - - - B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento B.7 Altre variazioni - - - - - - 33.275 30.116 175 - 2.135 65.701 (70.399) C. Diminuzioni (33.338) (32.454) (730) (176) (3.701) C.1 Vendite - - - - - - C.2 Ammortamenti - (2.331) (555) (175) (1.564) (4.625) (70) C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a: (63) (7) - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico (63) (7) - - - (70) C.4 Variazioni negative di fair value imputate a: - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.5 Differenze negative di cambio - - - - - - C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - - (33.275) (30.116) (175) (1) (2.137) (65.704) C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali nette D.1 Riduzioni di valore totali nette D.2 Rimanenze finali lorde E. Valutazione al costo 490 Relazioni e Bilanci 2015 73.258 38.309 2.198 170 5.293 119.228 (13.694) (60.722) (66.225) (160.251) (142.855) (443.747) 86.952 99.031 68.423 160.421 148.148 562.975 - - - - - - 11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue 31.12.2015 Terreni Fabbricati A. Esistenze iniziali 285.010 569.167 A.1 Riduzione di valore totali nette (16.455) (325.154) A.2 Esistenze iniziali nette 268.555 244.013 11 717 B. Aumenti B.1 Acquisti 8 12 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 704 B.3 Variazioni positive di fair value - - B.4 Riprese di valore - - B.5 Differenze di cambio positive - - B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale - - 3 1 C. Diminuzioni B.7 Altre variazioni (595) (16.268) C.1 Vendite (3) - - (15.466) C.2 Ammortamenti C.3 Variazioni negative di fair value C.4 Rettifiche di valore da deterioramento - - (565) (728) C.5 Differenze di cambio negative - - C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività: - - a) immobili ad uso funzionale - b) attività non correnti in via di dismissione - - (27) (74) C.7 Altre variazioni D. Rimanenze finali 267.971 228.462 D.1 Riduzione di valore totali nette (16.455) (339.871) D.2 Rimanenze finali lorde 284.426 568.333 E. Valutazione al fair value 263.374 402.495 Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione: – metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali; – metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un tasso di mercato. Il risultato del metodo valutativo descritto ha comportato una svalutazione di posizioni immobiliari per circa 1,363 milioni di euro. Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione. La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente Descrizione Terreni relativi ad immobili Ammortamento Vita utile NO Non ammortizzati Immobili - Immobili in leasing SI Sulla base di perizia Impianti di sollevamento e pesatura SI 160 mesi Costruzioni leggere e scaffalature SI 120 mesi Mobili e arredi diversi SI 120 mesi Mobili e macchine ordinarie d'ufficio SI 100 mesi Apparecchiature ATM SI 96 mesi Mezzi forti e blindature prefabbricate SI 80 mesi Macchinari, apparecchi e attrezzature varie SI 80 mesi Impianti antincendio SI 40 mesi Macchinari vari, mobili ed arredi SI 80 mesi Banconi blindati o con cristalli blindati SI 60 mesi Personal Computer SI 60 mesi Attrezzatura mensa SI 48 mesi Impianti interni speciali di comunicazione SI 48 mesi Impianti di allarme SI 40 mesi Macchine Ufficio elettriche-elettroniche SI 30 mesi Autoveicoli da trasporto SI 30 mesi Autovetture SI 24 mesi Autovetture in leasing SI Sulla base della durata del contratto Nota Integrativa 491 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c) Non si segnalano impegni per acquisto di attività materiali. SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120 12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività Attività/Valori 31.12.2015 Durata definita A.1 Avviamento 31.12.2014 Durata indefinita Durata definita Durata indefinita X - X - A.2 Altre attività immateriali 373 37 373 37 A.2.1 Attività valutate al costo: 373 37 373 37 - - - - 373 37 373 37 a) Attività immateriali generate internamente b) Altre attività A.2.2 Attività valutate al fair value - - - - a) Attività immateriali generate internamente - - - - b) Altre attività Totale - - - - 373 37 373 37 12.2 Attività immateriali: variazioni annue Avviamento Altre attività immateriali: generate internamente Durata definita A. Esistenze iniziali A.1 Riduzione di valore totali nette Altre attività immateriali: altre Durata indefinita 31.12.2015 Durata definita Durata indefinita 569.694 - - 90.756 37 660.487 (569.694) - - (90.383) - (660.077) 410 A.2 Esistenze iniziali nette - - - 373 37 B. Aumenti - - - - - - B.1 Acquisti - - - - - - - - - - - - B.2 Incrementi di attività immateriali interne x - - - - - B.3 Riprese di valore x - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - - di cui operazioni di aggregazione aziendale - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economico x - - - - - B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - B.6 Altre variazioni - - - - - - C. Diminuzioni - - - - - - C.1 Vendite - - - - - - C.2 Rettifiche di valore - - - - - - - Ammortamenti x - - - - - - Svalutazioni - - - - - - + patrimonio netto x - - - - - + conto economico - - - - - - C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - - - a patrimonio netto x - - - - - - a conto economico x - - - - - C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - - C.5 Differenze di cambio negative - - - - - - C.6 Altre variazioni - - - - - - D. Rimanenze finali nette - - - 373 37 410 D.1 Rettifiche di valore totali nette E. Rimanenze finali lorde F. Valutazione al costo 492 Relazioni e Bilanci 2015 (569.694) - - (90.383) - (660.077) 569.694 - - 90.756 37 660.487 - - - - - - 12.3 Altre informazioni Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola categoria, considerata ai fini della determinazione dell’ammortamento. 31.12.2015 Elenco immobilizzazioni immateriali - software Vita utile Valore netto 36 mesi 373 Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione, pertanto non ancora ammortizzato. Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali. SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo 13.1 Attività per imposte anticipate: composizione 31.12.2015 31.12.2014 Avviamento da fusione riallineato 977.397 1.023.210 Svalutazione crediti verso clientela 149.777 211.739 4.402 86.417 11.312 10.808 Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti 7.216 9.047 Fondi oneri personale 6.381 3.835 Fondi oneri e rischi non dedotti 6.519 9.082 Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo 1.182 1.445 - 1.232 Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89 220 294 Oneri straordinari non dedotti 232 252 Altre minori 181 207 1.164.819 1.357.568 31.12.2015 31.12.2014 124.506 135.443 41.128 41.128 Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente 4.509 4.646 Immobili in leasing rilevati al fair value 1.358 1.370 Valutazione Titoli FVO 1.038 645 Svalutazione titoli AFS Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS Oneri aumento capitale sociale deducibili in 5 rate Totale 13.2 Passività per imposte differite: composizione Rivalutazione titoli AFS Purchase price allocation Valutazione TFR Totale 255 255 172.794 183.487 Nota Integrativa 493 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 31.12.2015 31.12.2014 1.267.287 1.276.957 2. Aumenti 16.601 31.577 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 16.601 31.577 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 16.601 31.577 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - di cui operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio - - (125.840) (41.247) (6.290) (41.247) (6.290) (41.247) a) rigiri b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) mutamento dei criteri contabili - - d) altre - - - - (119.550) - (119.550) - - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011 b) altre di cui operazioni di aggregazione aziendale 4. Importo finale - - 1.158.048 1.267.287 Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni, la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2014 in effettiva contropartita al conto economico. La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al 5,57%. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 16.601 mila, euro sono costituite per 11.775 mila dal 25% delle svalutazioni e delle perdite su crediti deducibili negli esercizi successivi ai fini IRES e IRAP, ai sensi dell’art. 16 comma 3 D.L. 27 giugno 2015, n. 83. Tale disposizione ha infatti introdotto l’integrale deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a decorrere dal 2016, prevedendo in via transitoria per il 2015 la deducibilità delle medesime in misura ridotta del 75%. La restante quota pari a 4.826 mila euro è riferita quanto a 3.707 mila euro ad accantonamenti per fondi rischi e garanzie/impegni non deducibili, quanto a 1.042 mila euro ad ammortamenti non deducibili e per 77 mila euro ad oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili nel successivo. Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 6.290 mila euro sono costituite per 4.047 mila euro dall'utilizzo/rilascio di fondi tassati, per 1.508 mila da riprese di valore su crediti di firma, per 122 mila euro da oneri divenuti deducibili nell’esercizio, per 539 mila euro da ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 74 mila euro da recuperi conseguenti ad erogazioni del Fondo Pensione. Le altre variazioni in diminuzione, pari a 119.550 mila euro, si riferiscono alla trasformazione in crediti verso l’Erario delle imposte differite attive IRES e IRAP per effetto della perdita di bilancio rilevata per l’esercizio 2014 da UBI Banca, ai sensi della Legge 214/2011. 494 Relazioni e Bilanci 2015 13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 2. Aumenti 3. Diminuzioni 31.12.2015 31.12.2014 1.234.949 1.238.386 11.775 29.090 (119.550) (32.527) - (27.507) 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta 3.1 Rigiri (119.550) - a) derivante da perdite di esercizio (119.550) - b) derivante da perdite fiscali - - - (5.020) 1.127.174 1.234.949 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale 13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico) 1. Importo iniziale 31.12.2015 31.12.2014 48.043 51.685 2. Aumenti 393 432 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 393 432 - a) relative a precedenti esercizi - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 393 432 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - di cui operazioni di aggregazione aziendale 3. Diminuzioni 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - - (148) (4.074) (148) (4.074) (148) (4.074) b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - - - - a) rigiri 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale - - 48.288 48.043 Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore fiscale. In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla quota imponibile del 5%. Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono previsti eventi che ne facciano venire meno il regime di non tassabilità. Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2014 in effettiva contropartita al conto economico. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 393 mila euro sono imputabili alla rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto fair value option. Le imposte differite annullate nell'esercizio per 148 mila euro sono rappresentate da differenze tra gli ammortamenti civilistici e fiscali su beni materiali. Nota Integrativa 495 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto) 1. Importo iniziale 31.12.2015 31.12.2014 90.281 128.133 2. Aumenti 420 28.507 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 420 28.507 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - 420 28.507 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - di cui operazioni di aggregazione aziendale - - 3. Diminuzioni (83.930) (66.359) 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (83.930) (66.359) a) rigiri (83.930) (66.359) b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) dovute al mutamento dei criteri contabili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - - 6.771 90.281 c) altre 4. Importo finale Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2014 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 420 mila euro sono imputabili alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS. Le imposte annullate per 83.930 mila euro sono imputabili per 82.436 mila euro alla valutazione di titoli AFS, per 1.232 mila euro alla quota di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale deducibile nel 2014 e per 262 mila euro alla quota di ammortamento dell’avviamento. 13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto) 31.12.2015 1. Importo iniziale 31.12.2014 135.443 38.814 2. Aumenti 42.604 118.906 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 42.604 118.906 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) altre 42.604 118.906 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - - - 3. Diminuzioni di cui operazioni di aggregazione aziendale (53.541) (22.277) 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio (53.541) (22.277) a) rigiri (53.541) (22.277) b) dovute al mutamento dei criteri contabili - - c) altre - - - - 3.2 Riduzione di aliquote fiscali 3.3 Altre diminuzioni 4. Importo finale - - 124.506 135.443 Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2014 in contropartita al patrimonio netto. Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 42,6 milioni di euro, così come quelle annullate pari a 53,5 milioni di euro, sono costituite dalla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS a fine esercizio. 496 Relazioni e Bilanci 2015 13.7 Altre informazioni Attività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti Acconti versati al Fisco Ritenute alla fonte 31.12.2015 31.12.2014 164.421 208.096 1.006 3.013 Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/2011 98.750 - Crediti verso erario per istanze irap 63.340 80.486 Altri crediti verso erario Totale 37.217 39.567 364.734 331.162 Passività fiscali correnti Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti Esistenze iniziali Accantonamento imposte Utilizzi per pagamento imposte Altre variazioni Rimanenze finali 31.12.2015 31.12.2014 169.396 232.645 90.640 173.174 (166.904) (236.423) - - 93.132 169.396 Probability Test sulle fiscalità differite Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente: – per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie; – per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale). Le attività fiscali (DTA) sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si realizzeranno. A tal fine si ricorda che, come descritto nel paragrafo “Novità Fiscali” della relazione sulla gestione, con la legge 28 dicembre 2015, n. 208 (“Legge di Stabilità 2016”) è stato prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dall’esercizio 2017. Per i soli enti creditizi e finanziari, tuttavia, la riduzione dell’aliquota IRES è stata “neutralizzata” dall’introduzione di un’addizionale IRES con aliquota pari al 3,5%, sempre applicabile a far tempo dall’esercizio 2017 (cd. Addizionale IRES). Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi e finanziari permane sostanzialmente invariata al 27,5% anche per gli anni a venire. In particolare, la riduzione dell’aliquota IRES comporterebbe, in base al principio IAS 12, par. 46, l’obbligo di adeguare il valore del credito per le imposte anticipate (“DTA”) alla stessa riduzione di aliquota. L’addizionale IRES del 3,5% per il settore bancario e finanziario ha ripristinato il livello di imposizione complessiva al 27,5%, cosicché non ha reso necessaria una riduzione del valore delle attività per imposte anticipate precedentemente iscritte in bilancio. Si specifica che, ai fini della determinazione delle DTA e rispettiva recuperabilità, si è considerata l’addizionale IRES pienamente equiparabile all’aliquota IRES ordinaria stante anche il fatto che la determinazione del reddito imponibile segue, in entrambi i casi, le regole di cui al Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Conseguentemente, la porzione delle perdite fiscali imputabili alle differenze temporali che generano DTA qualificate, ovvero relative alle rettifiche di valore dei crediti verso la clientela ed agli avviamenti, si ritiene pienamente convertibile in crediti di imposta secondo le regole attualmente previste per l’IRES ordinaria. Alla data del 31 dicembre 2015 le imposte anticipate iscritte da UBI Banca Spa alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” ammontano complessivamente a Euro 1.164,8 milioni di euro riferibili ai seguenti eventi generatori: eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 149,8 milioni (di cui euro 10 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo regionale a decorrere dal 2013); avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi successivi: 977,4 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c. 10 bis D.L. 185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011); • • Nota Integrativa 497 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale • svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR per 37,6 milioni di euro. Ai fini dello svolgimento del probability test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2015, sono state separatamente considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (cd. “imposte anticipate qualificate”). A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate (IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art. 9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013) - hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa. La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta negativo, ai fini IRAP che siano determinate da differenze temporanee qualificate si configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle suddette imposte anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo probability test. Tale impostazione trova peraltro conferma nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011”, e nel successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte anticipate: chiarimenti della Banca d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS). Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche: – individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali a vita indefinita (“imposte anticipate non qualificate”), iscritte nel bilancio; – analisi di tali imposte anticipate non qualificate e delle imposte differite iscritte nel bilancio distinguendole per tipologia prevedibile timing di riassorbimento; – quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di assorbimento delle imposte anticipate. L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile in grado di riassorbire la fiscalità iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2015. 498 Relazioni e Bilanci 2015 SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo 14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia di attività 31.12.2015 31.12.2014 Totale A di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 2.032 2.032 2.032 - - Totale B di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 - 507 507 507 - Totale C di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 - - Totale D di cui valutate al costo di cui valutate al fair value livello 1 di cui valutate al fair value livello 2 di cui valutate al fair value livello 3 - - A. Singole attività A.1 Attività finanziarie A.2 Partecipazioni A.3 Attività materiali A.4 Attività immateriali A.5 Altre attività non correnti B. Gruppi di attività (unità operative dismesse) B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione B.2 Attività finanziarie valutate al fair value B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza B.5 Crediti verso banche B.6 Crediti verso clientela B.7 Partecipazioni B.8 Attività materiali B.9 Attività immateriali B.10 Altre attività C. Passività associate a singole attività in via di dismissione C.1 Debiti C.2 Titoli C.3 Altre passività D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione D.1 Debiti verso banche D.2 Debiti verso clientela D.3 Titoli in circolazione D.4 Passività finanziarie di negoziazione D.5 Passività finanziarie valutate al fair value D.6 Fondi D.7 Altre passività Nel mese di giugno 2015 UBI Banca ha riclassificato un terzo della partecipazione detenuta in Zhong Ou Asset Management Co. Ltd (pari a circa l’11,7% del capitale sociale complessivo) fra le attività non correnti in via di dismissione ai sensi dell’IFRS 5. Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Variazioni dell’area di consolidamento” della Relazione sulla gestione consolidata. Nota Integrativa 499 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale 14.2 Altre informazioni Non si segnalano altre informazioni rilevanti. 14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione. SEZIONE 15 - Altre attività - Voce 150 15.1 Altre attività: composizione Descrizione/Valori 31.12.2015 31.12.2014 Altre attività per consolidato fiscale 107.531 184.614 Partite viaggianti attive 140.875 90.302 Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli 240.954 110.165 Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare 39.106 34.802 Scarti valuta su operazioni in cambi 3.360 3.555 Assegni di c/c propri 4.592 2.287 Crediti di imposte per ritenute subite 8.233 7.225 Volumi e scorte 3.567 3.571 Migliorie su beni di terzi Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione Partite debitorie residuali Totale 500 Relazioni e Bilanci 2015 277 404 127.582 181.089 23.904 24.325 699.981 642.339 PASSIVO SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10 1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.2014 1. Debiti verso banche centrali 8.106.441 10.305.964 2. Debiti verso banche 7.738.913 8.834.453 2.1 Conti correnti e depositi liberi 2.253.790 2.408.747 2.2 Depositi vincolati 4.460.255 5.010.334 960.674 1.349.898 2.3 Finanziamenti 2.3.1 Pronti contro termine passivi 389.462 613.158 2.3.2 Altri 571.212 736.740 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 2.5 Altri debiti Totale - - 64.194 65.474 15.845.354 19.140.417 Fair value - livello 1 - - Fair value - livello 2 - - Fair value - livello 3 15.805.892 19.207.310 Totale Fair value 15.805.892 19.207.310 La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio residuo dei finanziamenti ottenuti dalla BCE per 8,1 miliardi di euro. Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 1,7 miliardi di euro e finanziamenti da altri istituti di credito per 498,7 milioni di euro. Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 4,4 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 37 milioni di euro. I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 344 milioni di euro e per 45 milioni di euro attengono a posizioni aperte con altre istituzioni creditizie. I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 570,2 milioni di euro; la parte residuale è relativa a rapporti infragruppo. 1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati Non si segnalano Debiti verso banche subordinati. 1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie. 1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica. 1.5 Debiti per leasing finanziario Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario. Nota Integrativa 501 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20 2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 1. Conti correnti e depositi liberi 2. Depositi vincolati 31.12.2015 31.12.2014 850.206 1.032.687 - - 3. Finanziamenti 6.496.627 6.006.451 3.1 Pronti contro termine passivi 6.107.667 5.531.586 388.960 474.865 3.2 Altri 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali 5. Altri debiti Totale - - 10.753 26.132 7.357.586 7.065.270 Fair value - livello 1 - - Fair value - livello 2 - - Fair value - livello 3 7.357.688 7.075.825 Fair value 7.357.688 7.075.825 Nella voce Conti correnti e depositi liberi, fra le altre, sono comprese: la liquidità delle gestioni e fondi depositata da UBI Pramerica SGR per 348,3 milioni di euro, e operazioni infragruppo 231,4 per milioni di euro. I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia. I principali Finanziamenti passivi altri, riguardano, per 361,7 milioni di euro le operazioni con la Cassa Depositi e Prestiti e per 23,4 milioni di euro operazioni infragruppo. 2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati Non si segnalano Debiti verso clientela subordinati. 2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela. 2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica. 2.5 Debiti per leasing finanziario 31.12.2015 31.12.2014 - entro 1 anno 1.085 1.023 - tra 1 e 5 anni 5.049 4.757 17.280 18.657 Debito residuo verso società di leasing - oltre 5 anni 502 Relazioni e Bilanci 2015 SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30 3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica Tipologia titoli/Valori 31.12.2015 31.12.2014 Fair Value Valore Bilancio Valore Bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 36.250.054 15.426.790 21.388.901 - 3.496.668 950.107 2.515.407 - 32.753.386 14.476.683 18.873.494 15.186 - - - 15.186 36.265.240 Fair Value Livello 1 Livello 2 Livello 3 36.514.980 16.277.423 21.078.127 - 3.539.451 978.676 2.544.021 - - 32.975.529 15.298.747 18.534.106 - 15.186 - 30.688 - 30.688 - - - - - - - - 15.186 - 30.688 - 30.688 - 15.426.790 21.404.087 - 36.545.668 16.277.423 21.108.815 - A. Titoli 1. obbligazioni 1.1 strutturate 1.2 altre 2. altri titoli 2.1 stutturati 2.2 altri Totale Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 9,3 miliardi di euro (il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,9 miliardi di euro). Il valore di bilancio residuo delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente a 2,5 miliardi di euro. 3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati Descrizione/Valore 31.12.2015 31.12.2014 2.851.838 3.583.881 Titoli in circolazione Titoli in circolazione - Subordinati L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul capitale. 3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica 31.12.2015 31.12.2014 1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value: 19.476.916 20.355.012 a) rischio di tasso di interesse 19.476.916 20.355.012 b) rischio di cambio - - c) più rischi - - 2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: - - a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - - La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90 di Conto Economico - risultato netto delle operazioni di copertura. Nota Integrativa 503 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40 4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica Tipologia operazioni/Valori 31.12.2015 31.12.2014 FV VN L1 FV* L2 VN L3 FV L1 FV* L2 L3 A. Passività per cassa 1. Debiti verso banche - - - - - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 3. Titoli di debito - - - - - - - - - - 3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - - 3.1.1 Strutturate - - - - x - - - - x 3.1.2 Altre obbligazioni - - - - x - - - - x 3.2 Altri titoli - - - - - - - - - - 3.2.1 Strutturati - - - - x - - - - x 3.2.2 Altri Totale A - - - - x - - - - x - - - - - - - - - - B. Strumenti derivati 1. Derivati finanziari x 7 608.582 11 x x 300 721.881 - x 1.1 Di negoziazione x 7 608.582 11 x x 300 721.881 - x 1.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x 1.3 Altri x - - - x x - - - x 2. Derivati creditizi x - - - x x - - - x 2.1 Di negoziazione x - - - x x - - - x 2.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x 2.3 Altri x - - - x x - - - x Totale B x 7 608.582 11 x x 300 721.881 - x Totale (A+B) - 7 608.582 11 - - 300 721.881 - - Legenda FV = fair value FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione VN = valore nominale o nozionale I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti prevalentemente da interest rate swap per 546,1 milioni di euro, da opzioni per 23,4 milioni di euro, da forward per 34,4 milioni di euro e swap su commodities per 4,7 milioni di euro. La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione. 4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate. 4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate. 504 Relazioni e Bilanci 2015 SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50 La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value. SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60 6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici Fair Value 31.12.2015 VN 31.12.2015 L1 L2 L3 A. Derivati finanziari - 700.871 - 1) Fair value - 700.871 - 2) Flussi finanziari - - 3) Investimenti esteri - - B. Derivati creditizi - 1) Fair value Fair Value 31.12.2014 VN 31.12.2014 L1 L2 L3 13.591.479 - 937.018 - 11.329.852 13.591.479 - 937.018 - 11.329.852 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2) Flussi finanziari - - - - - - - - Totale - 700.871 - 13.591.479 - 937.018 - 11.329.852 Legenda VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3 I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap. 6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura Operazioni/Tipo di copertura Fair Value Flussi Finanziari Specifica Rischio di tasso 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Crediti Rischio di cambio Generica Rischio di credito Rischio di prezzo Specifica Investimenti esteri Generica Più rischi 669.768 - - - - x - x x 6.374 - - x - x - x x 3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza x - - x - x - x x 4. Portafoglio x x x x x 5.450 x - x 5. Altre operazioni Totale Attività 1. Passività finanziarie 2. Portafoglio Totale Passività - - - - - x - x - 676.142 - - - - 5.450 - - - 19.279 - - x - x - x x - - - - - - - - x 19.279 - - - - - - - - 1. Transazioni attese x x x x x x - x x 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x - x - - Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce essenzialmente a posizioni su Titoli di Stato italiani. SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica - Voce 70 La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie. SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80 Vedi sezione 13 dell’attivo. Nota Integrativa 505 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione -Voce 90 Vedi sezione 14 dell’attivo. SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100 10.1 Altre passività: composizione Descrizione/Valori 31.12.2015 Saldo partite illiquide di portafoglio 31.12.2014 72.664 77.638 Altre passività per consolidato fiscale 231.802 287.111 Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli 333.096 106.761 55.103 32.462 Ritenute su redditi riconosciuti a terzi 8.144 8.401 Imposte indirette da versare 3.025 3.101 Partite viaggianti passive Dividendi e somme a disposizione dei soci Scarti valuta su operazioni in cambi Debiti verso fornitori Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali 26 86 868 264 45.266 41.138 5.627 6.564 Debiti derivanti da garanzie e impegni 21.747 23.627 Debiti inerenti al personale 27.583 29.141 Partite creditorie residuali 76.327 134.776 881.278 751.070 Totale SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110 11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue A. Esistenze iniziali 31.12.2015 31.12.2014 45.443 40.166 B. Aumenti 63 6.706 B.1 Accantonamento dell'esercizio 58 168 5 6.538 B.2 Altre variazioni C. Diminuzioni (5.531) (1.429) C.1 Liquidazioni effettuate (3.804) (1.300) C.2 Altre variazioni (1.727) (129) D. Rimanenze finali 39.975 45.443 11.2 Altre informazioni Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità Metodologia utilizzata al 31.12.2015 Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2013 Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5% Tassi di attualizzazione E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,6968%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. 506 Relazioni e Bilanci 2015 Metodologia utilizzata al 31.12.2014 Tasso di mortalità Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2012. Anticipazioni di TFR La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e il 100% del fondo disponibile. Tassi di inflazione Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%. Tassi di attualizzazione E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,0766%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2014, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata. Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro. SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120 12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione Voci/Valori 31.12.2015 1. Fondi di quiescenza aziendali 31.12.2014 1.035 1.144 2. Altri fondi rischi e oneri 42.522 44.074 2.1 controversie legali 18.426 27.861 2.2 oneri per il personale 17.718 8.262 6.378 7.951 43.557 45.218 2.3 altri Totale Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia: – fra le controversie legali si segnala un rilascio di circa 10 milioni di euro relativo ad una posizione ex Centrobanca Spa per la quale sono venuti meno i presupposti per il mantenimento del fondo accantonato; – i fondi per oneri inerenti il personale sono riferiti a esposizioni prevedibili ma non definite in maniera precisa circa la quantità e il momento dell’esborso. 12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue Fondi di quiescenza Altri fondi Totale 1.144 44.074 45.218 12 23.945 23.957 - 23.457 23.457 12 18 30 B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - 5 5 B.4 Altre variazioni - 465 465 (121) (25.497) (25.618) (68) (6.071) (6.139) - - - (53) (19.426) (19.479) 1.035 42.522 43.557 A. Esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Accantonamento dell'esercizio B.2 Variazioni dovute al passare del tempo C. Diminuzioni C.1 Utilizzo dell'esercizio C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto C.3 Altre variazioni D. Rimanenze finali 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9 pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella popolazioni degli iscritti. La contribuzione per l’anno 2015 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata determinata in funzione del tasso medio ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 1,63%). In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano investite in specifiche attività. Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività. Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2015 sono costituite da: – ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità “SI 2013”; – tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione. Nota Integrativa 507 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza un “utile attuariale” di 53 mila euro (punto C.2). Movimentazione ai fini Ias 19 delle passività dell’anno 2015 A ESISTENZE INIZIALI B AUMENTI 1.144 12 B.1 Interessi passivi 12 B.2 Actuarial losses - B.3 Accantonamenti - B.4 Altre variazioni C DIMINUZIONI C.1 Benefit paid (68) C.2 Actuarial gains (53) C.3 Altre variazioni D RIMANENZE FINALI (121) 1.035 N. ISCRITTI 9 di cui ATTIVI - 12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi Voci/Componenti 31.12.2015 31.12.2014 Altri fondi per rischi e oneri 1. Fondo per rischi su revocatorie 2.500 2.500 2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese - 612 3. Fondo per bond in default - - 4. Altri fondi per rischi e oneri 3.878 4.839 Totale 6.378 7.951 Passività potenziali Passività potenziale Per contenzioso fiscale Per revocatorie 64.653 311 Per altre controversie legali 411.108 Totale 476.072 Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie: • passività probabili; • passività potenziali (possibili o remote). La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio del rischio derivante dall’obbligazione. L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti1 il cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno. Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità. Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa. 1 Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a fondi per rischi e oneri”. 508 Relazioni e Bilanci 2015 • tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.; • grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento (ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali); • grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio; • durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza diretta del foro di volta in volta interessato; • “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.). Si definisce passività potenziale: un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda; un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché: – non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie; – l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità. • • Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile bensì, qualora ritenute ‘possibili’ sono unicamente oggetto di informativa. Diversamente, le passività potenziali ritenute ‘remote’ non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo. Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento. Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale. ATTI DI ACCERTAMENTO Imposta sostitutiva ex D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine Nel corso del periodo si sono svolte alcune udienze di trattazione dei ricorsi relativi all’imposta sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli 15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine ed in particolare dei quattro avvisi di liquidazione notificati ed impugnati in giudizio, uno è stato oggetto di sentenza favorevole della Commissione Provinciale passata in giudicato, un altro è stato oggetto di annullamento in autotutela con conseguente sentenza di cessata materia del contendere, mentre per i restanti due si è in attesa della fissazione delle relative udienze di trattazione. In particolare, con riferimento alla citata imposta sostitutiva sui finanziamenti, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo 2013, aveva affrontato il tema della sua applicazione in relazione allo specifico caso dei finanziamenti i cui contratti fossero sottoscritti all’estero, ritenendo non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi dall’imposta sostitutiva – mentre rileverebbe la concreta formazione dell’atto in Italia (vedi consenso delle parti). Sulla scorta di tale orientamento alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle Entrate hanno notificato a talune Banche del Gruppo (inclusa la capogruppo UBI Banca, quale incorporante di Centrobanca) degli avvisi di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che all’annualità 2010 e riferiti in prevalenza ad alcuni “finanziamenti in pool” erogati unitamente ad altri primari istituti di credito nazionali, pure raggiunti da analoghi avvisi di liquidazione. Si ha ragione di ritenere verosimile un esito positivo anche per i due ricorsi della Banca di cui si attende tuttora la trattazione. Preference shares e imposta di registro operazioni di conferimento sportelli Nell’ambito dell’attività di contenimento dei rischi connessi alle passività potenziali, anche di carattere fiscale, è stata valutata positivamente da parte della banca l’opportunità di addivenire ad una complessiva transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due filoni di contenzioso che interessano la banca, ovverosia la vicenda cd. “preference shares” con rischio fiscale potenziale comprensivo di imposta, interessi e sanzioni pari a euro 115,3 milioni e la controversia relativa alle operazioni cd. “switch sportelli”. L’accordo transattivo, stipulato in data 4 febbraio 2016, prevede la chiusura integrale della controversia tramite il pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’Agenzia delle Entrate e dei correlati interessi. L’impatto nel conto economico del 2015, oggetto di normalizzazione, ammonta a circa 25 milioni di euro tenuto conto degli accantonamenti a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati in bilancio. Irpeg anno 2003 Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca) era stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di Bergamo Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale (recte: recupero fiscale) operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi. La Commissione Tributaria Provinciale di Milano, in esito ad udienza tenutasi nel marzo 2015, ha accolto il ricorso della banca, riconoscendo come l’avviso di accertamento fosse stato notificato oltre il termine ordinario di decadenza ed in difetto dei presupposti di legge per l’accertamento integrativo. In esito a tale sentenza l’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimento di sgravio della cartella di pagamento di 8,3 milioni notificata nel 2014 ad UBI Banca, già oggetto di sospensiva da parte della Commissione Tributaria Provinciale di Milano: tale sgravio non è stato ancora eseguito. Nota Integrativa 509 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello il 19 ottobre 2015 alla Commissione Tributaria Regionale di Milano in relazione al quale la banca ha presentato proprie tempestive controdeduzioni. Si ricorda come la recente attuazione della delega fiscale in tema di raddoppio dei termini di accertamento si è espressa in senso coerente con le tesi sostenute dalla banca nel contenzioso in commento. Imposte ipo-catastali Con avviso di liquidazione notificato ad UBI Banca nel luglio 2011 veniva contestato l’asserito omesso versamento di imposte ipotecarie e catastali, per complessivi euro 0,56 milioni, in relazione alla cessione, effettuata nel 2010 ed assoggettata ad IVA, di un complesso immobiliare. La banca ha proposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano la quale ha accolto integralmente il ricorso con sentenza depositata il 1° ottobre 2012. Tale sentenza è stata appellata nell’aprile 2013 con ricorso alla Commissione Tributaria Regionale da parte dell’Agenzia delle Entrate. La Commissione Regionale, con sentenza depositata il 28 maggio 2014 ha confermato la favorevole decisione di primo grado. L’Agenzia delle Entrate ha notificato nel gennaio 2015 ricorso alla Corte di Cassazione, in relazione al quale la banca si è costituita in giudizio con proprio controricorso. Ubi Banca ex Centrobanca: IRES perdite su crediti Nel corso del 2009 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale per la Lombardia aveva notificato avviso di accertamento a Centrobanca per l’annualità 2006, quantificando una maggiore imposta IRES per 2,7 milioni, sanzioni per 3,8 milioni ed interessi. In particolare, l’Agenzia delle Entrate contestava principalmente la deduzione di perdite su crediti per mancanza dei requisiti di “certezza e precisione” richiesti dalla normativa fiscale. Centrobanca proponeva ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano. Nel febbraio 2015 UBI Banca (in qualità di incorporante di Centrobanca) e l’Agenzia delle Entrate hanno stipulato atto di conciliazione quantificando come dovuta una maggiore imposta di 0,1 milioni (contro la pretesa originaria di 2,7 milioni) e sanzioni ed interessi per 0,1 milioni (contro la pretesa originaria di 3,8 milioni per le sole sanzioni). Nell’udienza del 2 marzo 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, prendendo atto di tale conciliazione, ha dichiarato la cessata materia del contendere. SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso. SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200 14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione Nr azioni ORDINARIE Nr azioni PROPRIE in portafoglio 31.12.2015 31.12.2014 901.748.572 901.748.572 1.431.829 1.483.192 Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2015 risulta pari a euro 2.254.371.430 suddiviso in numero 901.748.572 azioni nominative e non ha subito variazioni rispetto all’esercizio precedente. 510 Relazioni e Bilanci 2015 14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue Voci/Tipologie A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate A.1 Azioni proprie (-) A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali B. Aumenti B.1 Nuove emissioni - a pagamento: - operazioni di aggregazioni di imprese - conversione di obbligazioni - esercizio di warrant - altre - a titolo gratuito: - a favore dei dipendenti - a favore degli amministratori - altre B.2 Vendita di azioni proprie B.3 Altre variazioni C. Diminuzioni C.1 Annullamento C.2 Acquisto di azioni proprie C.3 Operazioni di cessione di imprese C. 4 Altre variazioni D. Azioni in circolazione: rimanenze finali D.1 Azioni proprie (+) D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio - interamente liberate - non interamente liberate Ordinarie Altre 901.748.572 901.748.572 (1.483.192) 900.265.380 51.363 51.363 900.316.743 1.431.829 901.748.572 901.748.572 - - 14.3 Capitale: altre informazioni Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 51.363 azioni proprie, nell’ambito delle politiche di remunerazione e incentivazione al ‘personale più rilevante’ come descritto nella parte I della presente nota. Al 31.12.2015 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 1.431.829 per un controvalore a Patrimonio Netto pari a euro 5.155.293. 14.4 Riserve di utili: altre informazioni Riserva legale Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999 Riserva straordinaria Riserva acquisto azioni proprie Riserva tassata di utili Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993 Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005 Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria Utili portati a nuovo 31.12.2015 31.12.2014 573.912 573.912 36.494 36.494 970.870 1.040.797 5.155 7.250 4 4 762 762 16.515 16.515 2.267 2.267 49 49 1.606.028 1.678.050 31.12.2015 31.12.2014 Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto 12.153 12.153 Riserva da storno ammortamenti pregressi 61.649 61.649 Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 75.213 75.213 Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 71.885 71.885 437.854 437.854 Riserve di utili Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune Riserva da riforma previdenza complementare -3.618 -3.618 Altre riserve 22.324 21.099 Riserve altre 677.460 676.235 Nota Integrativa 511 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro): Valore al 31.12.2015 A) CAPITALE Capitale sociale B) RISERVE DI CAPITALE Riserva da sovrapprezzo Azioni B) RISERVE DI UTILI Riserva legale Riserva straordinaria Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999 Riserva acquisto azioni proprie Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93 Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005 Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria Altre riserve di utili e utili portati a nuovo C) RISERVE ALTRE Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto Riserva da storno ammortamenti pregressi (5) Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5) Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990 Riserva da operazioni under common control Riserva da riforma previdenza complementare Altre riserve D) RISERVE DA VALUTAZIONE Riserva di rivalutazione Legge n. 350/2003 Riserva da valutazione - attività finanziarie disponibili per la vendita Riserva da valutazione – adozione del fair value in sostituzione del costo (5) Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR Altre riserve da valutazione E) Azioni Proprie TOTALE Utile netto Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2015 Quota disponibile Possibilità Utilizzo 2.254.371.430,00 Vincolo fiscale (1) Ulilizzi negli ultimi 3 esercizi 512.559.822,43 3.798.429.612,02 3.798.429.612,02 AB (2)(3) 142.676.307,98 573.911.871,93 970.870.723,01 36.494.083,45 5.155.292,99 762.160,51 16.514.823,94 2.266.865,22 52.605,46 573.911.871,93 970.870.723,01 36.494.083,45 762.160,51 B (4) ABC ABC ABC ABC 52.605,46 ABC 12.152.680,05 61.649.339,66 75.213.372,10 71.884.949,60 437.853.778,96 -3.618.366,73 22.323.959,51 12.152.680,05 61.649.339,66 75.213.372,10 71.884.949,60 AB ABC (6) AB (5) (6) AB (5) AB (7) 22.323.959,51 ABC 1.844.167,38 1.844.167,38 AB (5) 1.844.167,38 29.148.801,10 AB (6) 27.453.137,73 918.436.688,78 72.021.230,40 762.160,51 12.152.680,05 61.649.339,66 65.769.618,41 71.884.949,60 39.125.309,00 281.294.088,54 29.148.801,10 -7.554.053,49 -344.438,88 -5.155.292,99 8.635.522.453,34 123.423.301,60 8.758.945.754,94 5.654.738.325,78 935.877.492,75 A = per aumento di capitale B = per copertura perdite C = per distribuzione ai soci (1) Importi in sospensione d'imposta. (2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2015 a copertura della perdita di esercizio 2014 per un importo pari a 918.436.688,78. (3) Si veda nel dettaglio la movimentazione della riserva avvenuta nel corso degli anni: anno Riserva distribuibile (*) Riserva non distribuibile 1.310.245.825,91 2007 2011 2012 2013 2015 5.790.132.233,70 329.528.573,34 -2.713.053.965,45 13.633,30 1.639.788.032,55 -918.436.688,78 2.158.641.579,47 Totale Descrizione 1.310.245.825,91 7.100.378.059,61 7.429.906.632,95 4.716.852.667,50 4.716.866.300,80 3.798.429.612,02 3.798.429.612,02 Riserve al 31.12.2006 aumento per effetto fusione con Banca Lombarda aumento di capitale utilizzo per copertura perdite (**) conversioni PO ed aumento capitale utilizzo per copertura perdite (**) (*)In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità agli azionisti di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile la quota preesistente e i successivi movimenti di aumento di capitale. (**) La copertura delle perdite è stata operata attingendo alla quota parte dell’incremento avvenuto per effetto della fusione relativo alla rivalutazione dei valori contabili dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”) pari a 4.096.625.123 euro. Per effetto delle perdite citate tale incremento si è ridotto a 465.134.468,77 euro. (4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.). (5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata. (6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61 nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90". (7) La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dello scorso esercizio, per euro 239.338.214,08 per effetto dell’annullamento della partecipazione in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio 2013; a fronte dell’incremento, le riserve tassabili soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993). In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro, mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95 euro. Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI Banca prevede che la controllante UBI Banca consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate. Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese 512 Relazioni e Bilanci 2015 amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata da UBI Banca. In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano di incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 1,5 milioni di euro e, del personale delle società del gruppo, per 829 mila euro. 14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue La Banca non ha in essere strumenti di capitale. 14.6 Altre informazioni Non vi sono altre informazioni da segnalare. ALTRE INFORMAZIONI 1. Garanzie rilasciate e impegni Operazioni 1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria a) Banche b) Clientela 2) Garanzie rilasciate di natura commerciale a) Banche b) Clientela 3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi a) Banche i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto b) Clientela i) a utilizzo certo ii) a utilizzo incerto 4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione 5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi 6) Altri impegni Totale 31.12.2015 31.12.2014 4.624.707 2.891.231 1.733.476 567.138 388.944 178.194 1.672.692 201.789 70.419 131.370 1.470.903 27.605 1.443.298 10.127.437 16.991.974 10.085.508 8.500.266 1.585.242 463.754 414.767 48.987 1.632.712 647.782 636.807 10.975 984.930 29.663 955.267 8.786.031 20.968.005 31.12.2015 31.12.2014 419.262 - 415.950 - 8.053.685 2.644.892 3.611.189 - 10.508.152 1.850.111 3.719.615 - 2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni Portafogli 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie valutate al fair value 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 5. Crediti verso banche 6. Crediti verso clientela 7. Attività materiali Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo: Portafogli A garanzia di Titoli di Proprietà Passività o Impegni emessi da terzi Attività finanziarie per la negoziazione: Attività finanziarie per la vendita: PCT Passivi Anticipazioni Banca d'Italia PCT Passivi Finanziamenti BEI Altre operazioni Attività finanziarie detenute fino alla scadenza: Anticipazioni Banca d'Italia PCT Passivi Crediti verso clientela: Finanziamenti BEI Emissione Covered Bond Anticipazioni Banca d'Italia 419.262 3.984.726 3.934.201 70.076 64.681 8.053.684 953.623 1.691.268 2.644.891 561.806 1.980.714 780.924 3.323.444 emessi da società del gruppo 287.745 287.745 Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti (pari a circa 1,33 miliardi di euro) posti a garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7 Spa in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta. Nota Integrativa 513 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il dettaglio riportato di seguito: Valore nominale titoli A garanzia di Passività o Impegni Anticipazioni Banca d'Italia emessi da società SPV titoli di propria emissione 2.145.268 3.450.000 2.145.268 3.450.000 I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni poste in essere dai seguenti “originator”: • UBI Leasing Spa per un valore nominale di 468,7 milioni di euro; • Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 344,2 milioni di euro; • Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 239,9 milioni di euro; • Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 157,5 milioni di euro. Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un controvalore di 934,9 milioni di euro. I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 3,450 miliardi di euro. 3. Informazioni sul leasing operativo Non sono presenti operazioni di leasing operativo. 4. Gestione e intermediazione per conto terzi Tipologia servizi 31.12.2015 31.12.2014 a) Acquisti 3.148.282 800.343 1. Regolati 3.140.455 800.109 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela 2. Non regolati 7.827 234 b) Vendite 4.066.376 646.861 1. Regolate 4.058.864 645.036 7.512 1.825 2. Non regolate 2. Gestioni di portafogli a) individuali - - b) collettive - - 3. Custodia e amministrazione di titoli a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) - - 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - - 2. altri titoli - - b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 60.818.209 67.189.116 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 22.492.702 19.965.457 2. altri titoli 38.325.507 47.223.659 c) titoli di terzi depositati presso terzi 60.679.899 67.029.383 d) titoli di proprietà depositati presso terzi 27.338.046 29.753.178 4) Altre operazioni 12.717.058 21.916.775 La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria delle banche rete. 514 Relazioni e Bilanci 2015 5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari. Forme tecniche Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) Ammontare delle passività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio Strumenti finanziari (d) Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) Ammontare netto 31.12.2015 (f=c-d-e) Ammontare netto 31.12.2014 1. Derivati 758.603 - 758.603 431.427 324.356 2.820 4.445 2. Pronti contro termine 770.335 - 770.335 769.577 - 758 1.652 3. Prestito titoli - - - - - - - 4. Altri - - - - - - - Totale 31.12.2015 1.528.938 - 1.528.938 1.201.004 324.356 3.578 x Totale 31.12.2014 1.355.397 - 1.355.397 1.043.730 305.570 x 6.097 6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari. Forme tecniche Ammontare lordo delle passività finanziarie (a) Ammontare delle attività finanziarie compensato in bilancio (b) Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) Ammontari correlati non oggetto di compensazione in Bilancio Strumenti finanziari (d) Depositi di contante posti a garanzia (e) Ammontare netto 31.12.2015 (f=c-d-e) Ammontare netto 31.12.2014 24.528 1. Derivati 1.232.207 - 1.232.207 431.427 797.631 3.149 2. Pronti contro termine 6.107.667 - 6.107.667 6.099.880 7.787 - - - - - - - - - 3. Prestito titoli 4. Altre operazioni - - - - - - - Totale 31.12.2015 7.339.874 - 7.339.874 6.531.307 805.418 3.149 x Totale 31.12.2014 7.373.978 - 7.373.978 6.299.200 1.050.250 x 24.528 Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le medesime controparti in quanto non sono presenti tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a capienza le marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte. Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 1,6 milioni di euro mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 14,1 milioni di euro. Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni previste dallo IAS 32 tali per porre in essere compensazioni delle posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di bilancio. Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni anch’esse correlate per singola controparte fino a capienza (tabella 5, importo a credito 758 mila euro). 7. Operazioni di prestito titoli Non si segnalano operazioni di prestito titoli. 8. Informativa sulle attività a controllo congiunto Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. Nota Integrativa 515 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Parte C - Informazioni sul Conto Economico Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20 1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione Voci / Forme tecniche Titoli di Debito 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Attività finanziarie disponibili per la vendita Finanziamenti Altre operazioni 31.12.2015 31.12.2014 2.638 - - 2.638 22.305 366.506 - - 366.506 408.737 3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 45.809 - - 45.809 97.731 4. Crediti verso banche 70.469 14.830 - 85.299 86.120 5. Crediti verso clientela 464.189 2.726 327.629 - 330.355 6. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - 7. Derivati di copertura X X 43.968 43.968 43.234 8. Altre attività Totale X X 151 151 155 488.148 342.459 44.119 874.726 1.122.471 L’ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 39,289 milioni di euro (al 31 dicembre 2014 era pari a 47,398 milioni). 1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Voci 31.12.2015 31.12.2014 A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura 265.882 308.874 B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura (221.914) (265.640) 43.968 43.234 31.12.2015 31.12.2014 11.999 8.403 C. Saldo (A-B) 1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni 1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta Voci Interessi attivi su attività finanziarie in valuta 1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario. 516 Relazioni e Bilanci 2015 1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione Voci/Forme tecniche 1. Debiti verso banche centrali Debiti Titoli Altre operazioni 31.12.2015 31.12.2014 (7.110) X - (7.110) (19.846) 2. Debiti verso banche (37.448) X - (37.448) (78.973) 3. Debiti verso clientela (11.853) X - (11.853) (20.143) X (829.393) - (829.393) (890.745) (15.959) 4. Titoli in circolazione (2.199) - - (2.199) 6. Passività finanziarie valutate al fair value 5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - - 7. Altre passività e fondi X X (316) (316) (361) 8. Derivati di copertura Totale X X - - - (58.610) (829.393) (316) (888.319) (1.026.027) La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui finanziamenti ottenuti dalla BCE. Al 31 dicembre 2015 restano in essere i seguenti finanziamenti relativi al programma di emissione TLTRO della BCE: Nominali 2,9 miliardi di euro, emissione 25.03.2015, tasso 0,05% Nominali 2 miliardi di euro, emissione 30.09.2015, tasso 0,05% Nominali 3,2 miliardi di euro, emissione 17.12.2014, tasso 0,15% • • • 1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura (si veda paragrafo 1.2 della presente sezione) 1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni 1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta Voci Interessi passivi su passività in valuta 31.12.2015 31.12.2014 (5.759) (1.038) 31.12.2015 31.12.2014 (316) (361) 1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario Voci Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria Nota Integrativa 517 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50 2.1 Commissioni attive: composizione Tipologia servizi/Valori 31.12.2015 31.12.2014 a) garanzie rilasciate 7.572 8.360 b) derivati su crediti - - 18.607 17.665 9.342 9.667 229 961 3. gestioni di portafogli - - 3.1. individuali - - 3.2. collettive - - 1.198 999 c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 1. negoziazione di strumenti finanziari 2. negoziazione di valute 4. custodia e amministrazione di titoli 5. banca depositaria 6. collocamento di titoli 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini - - 620 524 (1) (1) 8. attività di consulenza 5.935 4.361 8.1 in materia di investimenti 5.935 4.361 8.2 in materia di struttura finanziaria - - 1.284 1.154 9.1. Gestioni di portafogli - - 9.1.1. individuali - - 9.1.2. collettive - - 301 426 9. distribuzione di servizi di terzi 9.2. prodotti assicurativi 9.3. altri prodotti 983 728 18.925 18.107 e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - - f) servizi per operazioni di factoring - - g) esercizio di esattorie e ricevitorie - - h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - - 21 22 48.287 39.320 d) servizi di incasso e pagamento i) tenuta e gestione dei conti correnti j) altri servizi k) operazioni di prestito titoli Totale - - 93.412 83.474 31.12.2015 31.12.2014 1.904 1.678 2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi Canali/Valori a) Presso propri sportelli: 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli 620 524 1.284 1.154 3. Servizi e prodotti di terzi b) Offerta fuori sede: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - c) Altri canali distributivi: - - 1. Gestioni di portafogli - - 2. Collocamento di titoli - - 3. Servizi e prodotti di terzi - - 518 Relazioni e Bilanci 2015 2.3 Commissioni passive: composizione Servizi/Valori 31.12.2015 31.12.2014 a) garanzie ricevute (392) (18.845) b) derivati su crediti - - c) servizi di gestione e intermediazione: (26.183) (24.625) 1. negoziazione di strumenti finanziari (4.907) (2.537) (1) (5) 2. negoziazione di valute 3. gestioni di portafogli: - - 3.1. proprie - - 3.2. delegate da terzi 4. custodia e amministrazione di titoli 5. collocamento di strumenti finanziari 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi d) servizi di incasso e pagamento - - (2.020) (1.411) - - (19.255) (20.672) (3.279) (2.958) e) altri servizi (14.579) (12.791) Totale (44.433) (59.219) SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70 3.1 Dividendi e proventi simili: composizione Voci/Proventi 31.12.2015 Dividendi A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione B. Attività finanziarie disponibili per la vendita C. Attività finanziarie valutate al fair value 31.12.2014 Proventi da quote O.I.C.R. Dividendi Proventi da quote O.I.C.R. 39 2 34 - 1.706 4.123 4.812 1.173 3.013 - 2.169 - D. Partecipazioni 240.547 X 268.301 X Totale 245.305 4.125 275.316 1.173 Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole. Su partecipazioni in Società controllate Banca Carime Spa Banca Popolare Commercio e Industria Spa Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia San Paolo CAB Spa BPB Immobiliare Srl 31.12.2015 31.12.2014 229.843 235.771 - 11.180 28.221 25.800 7.467 4.146 133.512 129.109 10.704 36.111 8.411 3.151 260 984 1.855 1.400 IW Bank Spa 5.492 3.837 UBI Factor Spa 5.722 - UBI Pramerica SGR Spa 28.199 20.053 Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole 10.704 32.530 Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa Aviva Assicurazioni Vita Spa 1.960 5.000 - 6.000 Lombarda Vita Spa 8.598 14.083 Polis Fondi SGRpA 146 119 - 7.328 240.547 268.301 Aviva Vita Spa UBI Assicurazioni Spa (*) Totale (*) Società ceduta nel corso del mese di dicembre 2014. Nota Integrativa 519 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80 4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utile da negoziazione (B) Minusvalenze (C) Perdite da negoziazione (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 1. Attività finanziarie di negoziazione 381 22.101 (2.336) (3.787) 16.359 1.1 Titoli di debito 278 13.049 (1.286) (2.158) 9.883 1.2 Titoli di capitale 95 239 (997) (5) (668) 1.3 Quote di O.I.C.R. 8 11 (53) - (34) 1.4 Finanziamenti - - - - - 1.5 Altre - 8.802 - (1.624) 7.178 2. Passività finanziarie di negoziazione - 1.473 - (1.543) (70) 2.1 Titoli di debito - 1.473 - (1.543) (70) 2.2 Debiti - - - - - 2.3 Altre - - - - - 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio 4. Strumenti derivati x x x x 433 161.550 243.183 (174.920) (224.433) 9.180 4.1 Derivati finanziari: 161.550 243.183 (174.920) (224.433) 9.180 157.239 229.410 (171.037) (213.745) 1.867 432 3.695 (4) (623) 3.500 x x x x 3.800 3.879 10.078 (3.879) (10.065) 13 - - - - - 161.931 266.757 (177.256) (229.763) 25.902 - Su titoli di debito e tassi di interesse - Su titoli di capitale e indici azionari - Su valute e oro - Altri 4.2 Derivati su crediti Totale Fra le posizioni più significative si evidenzia: – per le attività finanziarie di negoziazione, il risultato netto positivo di 9,9 milioni di euro su titoli di debito e il risultato netto negativo di 0,7 milioni di euro su titoli di capitale; – il risultato netto positivo di 5,4 milioni di euro per i derivati su titoli di capitale e di debito; – il risultato positivo di 11,3 milioni di euro sull’operatività in cambi. SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90 5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione Componenti reddituali/Valori 31.12.2015 31.12.2014 A.1 Derivati di copertura del fair value 268.402 469.047 A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) 115.464 610.960 A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) 112.005 39.129 A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - A.5 Attività e passività in valuta - - 495.871 1.119.136 B.1 Derivati di copertura del (fair value) (226.425) (663.982) B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) (248.853) (14.359) B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) (9.515) (448.864) B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - - B.5 Attività e passività in valuta - - (484.793) (1.127.205) 11.078 (8.069) A. Proventi relativi a: Totale proventi dell'attività di copertura (A) B. Oneri relativi a: Totale oneri dell'attività di copertura (B) C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B) 520 Relazioni e Bilanci 2015 Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti: Descrizione risultato netto Attività: Titoli di debito disponibili per la vendita 6.711 Crediti verso clientela 196 Passività: titoli obbligazionari in circolazione 4.171 Risultato della copertura 11.078 SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100 6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione Voci/Componenti reddituali 31.12.2015 Utili 31.12.2014 Perdite Risultato netto Utili Perdite Risultato netto Attività Finanziarie 1. Crediti verso banche 2. Crediti verso clientela - - - - - - 3.914 (8.164) (4.250) 2.447 (11.771) (9.324) 3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 257.701 (599) 257.102 167.893 (1.150) 166.743 3.1 Titoli di debito 168.620 (575) 168.045 138.261 (1.079) 137.182 3.2 Titoli di capitale 82.196 (7) 82.189 9.910 (71) 9.839 3.3 Quote di O.I.C.R 6.885 (17) 6.868 19.722 - 19.722 3.4 Finanziamenti - - - - - - 4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - 261.615 (8.763) 252.852 170.340 (12.921) 157.419 Totale attività Passività finanziarie 1. Debiti verso banche - - - - - - 2. Debiti verso clientela - - - - - - 3. Titoli di circolazione 164 (15.747) (15.583) 59 (7.999) (7.940) Totale passività 164 (15.747) (15.583) 59 (7.999) (7.940) Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 4,25 milioni di euro, attiene all’operazione di cessione di crediti che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione. Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono prevalentemente imputabili a cessioni di titoli di stato per 165,2 milioni di euro. Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alla cessione del 4,04% di ICBPI Spa per 82,2 milioni di euro. Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato netto negativo di 15,6 milioni di euro. Nota Integrativa 521 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110 7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze (A) Utile da realizzo (B) Minusvalenze (C) Perdite da realizzo (D) Risultato netto [(A+B)-(C+D)] 1. Attività finanziarie 5.126 230 (1.422) (20) 3.914 1.1 Titoli di debito - - - - - 1.2 Titoli di capitale 2.014 182 (367) - 1.829 1.3 Quote di O.I.C.R. 2.085 3.112 48 (1.055) (20) 1.4 Finanziamenti - - - - - 2. Passività finanziarie - - - - - 2.1 Titoli in circolazione - - - - - 2.2 Debiti verso banche - - - - - 2.3 Debiti verso clientela - - - - - 3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio x x x x 442 4. Derivati creditizi e finanziari Totale - - - - - 5.126 230 (1.422) (20) 4.356 Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio 2015. Descrizione Situazione Iniziale Fondi Tages Rimborsi utili/perdite plus/minus 5.237 -84 28 -223 442 5.400 122.039 -84 28 2.057 442 124.482 116.802 Altri Hedge Fund Totale effetto cambi situazione finale 2.280 119.082 SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130 8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Cancellazioni Specifiche Altre Di portafoglio Da interessi 31.12.2015 31.12.2014 Di portafoglio Altre riprese Da interessi Altre riprese A. Crediti verso banche - - - - - - - - - - Finanziamenti - - - - - - - - - - Titoli di debito B. Crediti verso clientela - - - - - - - - - (29.846) (168.165) - 11.521 48.790 - 33.534 (104.166) (116.738) Crediti deteriorati acquistati - - - - - - - - - - Finanziamenti - - x - - x x - - - - x - - x x - - Altri crediti - Titoli di debito (29.846) (168.165) - 11.521 48.790 - 33.534 (104.166) (116.738) - Finanziamenti (29.846) (168.165) - 11.521 48.790 - 33.534 (104.166) (116.738) - Titoli di debito - - - - - - - - - (29.846) (168.165) - 11.521 48.790 - 33.534 (104.166) (116.738) C. Totale Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite quasi esclusivamente da svalutazioni effettuate su mutui e prestiti personali, su portafogli di ex B@nca 24-7 Spa ed ex Centrobanca Spa. 522 Relazioni e Bilanci 2015 8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Riprese di valore Specifiche Specifiche Cancellazioni A. Titoli di debito Altre Da interessi 31.12.2015 31.12.2014 Altre riprese (13.645) - - - (13.645) 898 - (375) - - (375) (2.676) (1.217) B. Titoli di capitale C. Quote O.I.C.R. - (1.536) x x (1.536) D. Finanziamenti a banche - - x - - - E. Finanziamenti a clientela - - - - - - (13.645) (1.911) - - (15.556) (2.995) Totale Le cancellazioni dei titoli di debito si riferiscono per 10 milioni di euro al titolo BANCA POPOLARE ETRURIA 05/16 TV, e per 3,6 milioni al titolo BANCA MARCHE 06/15 TV%. Le rettifiche di valore su quote O.I.C.R. sono rappresentate da svalutazioni di fondi di private equity per 1,5 milioni di euro. 8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza. 8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore Specifiche Riprese di valore Di portafoglio Cancellazioni Altre A. Garanzie rilasciate - (3) B. Derivati su crediti - - C. Impegni ad erogare fondi - - D. Altre operazioni - E. Totale - Specifiche 31.12.2015 31.12.2014 (2.000) Di portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese (1.592) - 3.198 - - 1.603 - - - - - - - (1.894) - - - - (1.894) 182 - - - - - - - - (3) (3.486) - 3.198 - - (291) (1.818) Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per determinare le svalutazioni collettive del Gruppo UBI Banca. Nota Integrativa 523 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150 9.1 Spese per il personale: composizione Tipologia di spese/Valori 31.12.2015 31.12.2014 1) Personale dipendente (227.728) (218.191) a) Salari e Stipendi (149.901) (140.427) (39.923) (37.650) (8.144) (7.846) b) Oneri sociali c) Indennità di fine rapporto d) Spese previdenziali e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili: - a contribuzione definita - a benefici definiti - - (790) (1.031) (12) (27) - - (12) (27) g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (6.789) (6.378) - a contribuzione definita (6.789) (6.378) - a benefici definiti - - h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - - (22.169) (24.832) i) Altri benefici a favore dei dipendenti 2) Altro personale in attività 3) Amministratori e sindaci 4) Personale collocato a riposo 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società Totale (328) (308) (6.502) (6.388) - - 86.934 87.638 (35.475) (32.721) (183.099) (169.970) Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno della sezione “Il Co nto Economico” della Relazione sulla Gestione. 9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria 1) PERSONALE DIPENDENTE 31.12.2015 31.12.2014 1.613 1.579 a. numero dirigenti 138 135 b. numero quadri direttivi 900 875 c. restante personale dipendente 575 569 2) ALTRO PERSONALE TOTALE 32 32 1.645 1.611 In “Altro personale” sono ricompresi gli amministratori di UBI Banca. 9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi Si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo. 9.4 Altri benefici a favore di dipendenti Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti. Incentivazione all'esodo 31.12.2015 31.12.2014 (13.920) (17.370) Spese relative ai buoni pasto (2.333) (2.274) Spese assicurative (3.037) (2.905) Spese per visite mediche Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale Spese per Comunicazione interna e convention Altre spese Totale - (20) (978) (795) (1.105) (857) (796) (611) (22.169) (24.832) La voce “Altri benefici a favore dei dipendenti” comprende principalmente le spese relative al piano di incentivazione all'esodo per 13,9 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione. 524 Relazioni e Bilanci 2015 9.5 Altre spese amministrative: composizione Tipologia servizi/Valori 31.12.2015 31.12.2014 A. Altre spese amministrative (203.707) (155.774) Affitti passivi Servizi professionali e consulenze Canoni locazione hardware, software ed altri beni Manutenzioni hardware, software ed altri beni (7.584) (7.197) (28.583) (23.907) (3.257) (3.668) (530) (506) Conduzione immobili (7.039) (7.131) Manutenzione immobili e impianti (2.757) (3.239) Contazione, trasporto e gestione valori Contributi associativi (8) (10) (47.489) (3.613) Informazioni e visure (511) (773) Periodici e volumi (415) (349) (587) (1.459) Premi assicurativi Postali (4.267) (4.110) Pubblicità e promozione (4.285) (3.249) Rappresentanza Telefoniche e trasmissione dati (973) (699) (10.386) (11.047) Servizi di outsourcing (9.528) (7.994) Spese di viaggio (3.395) (3.419) (62.075) (62.094) (7.217) (8.408) Canoni service resi da società del Gruppo Spese per recupero crediti Stampati, cancelleria e mat. consumo (289) (418) Trasporti e traslochi (259) (311) (1.365) (1.528) Vigilanza Altre spese B. Imposte indirette - Imposte indirette e tasse - Imposte di bollo (908) (645) (15.770) (15.696) (606) (1.278) (7.262) (6.844) - IMU / ICI (6.099) (5.965) - Altre imposte (1.803) (1.609) (219.477) (171.470) Totale Si segnala che la voce “Contributi associativi” comprende il contributo ordinario e straordinario al FRN per un totale di 41,9 milioni di euro. Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato all’interno della sezione "Il Conto Economico” in Relazione sulla Gestione. SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160 10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti netti al 31.12.2015 Accantonamenti Riattribuzioni Accantonamenti netti al 31.12.2014 (500) Fondi rischi su revocatorie - - - (500) - Oneri per il personale - - - - - - Fondi per bond in default - - - - - (335) Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali (4.127) 12.406 8.279 (1.327) 992 Fondi per rischi ed oneri (2.429) 1.105 (1.324) (1.954) 2.478 524 Totale (6.556) 13.511 6.955 (3.781) 3.470 (311) Come già riportato nella sezione 12.1. della parte B della presente nota, tra le riattribuzioni si segnala il rilascio di un fondo della ex Centrobanca per circa 10 milioni di euro in relazione ad una causa passiva i cui presupposti per il mantenimento sono venuti meno. Nota Integrativa 525 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170 11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione Attività/Componente reddituale Ammortamento (a) Rettifiche di valore per deterioramento (b) Riprese di valore (c) Risultato netto (a+b-c) 31.12.2014 (21.002) A. Attività materiali (19.595) (1.363) - (20.958) A.1 Di proprietà - Ad uso funzionale (4.624) (70) - (4.694) (5.555) - Per investimento (14.971) (1.293) - (16.264) (15.447) (501) A.2 Acquisite in leasing finanziario - Ad uso funzionale - Per investimento Totale (496) - - (496) - - - - - (496) - - (496) (501) (20.091) (1.363) - (21.454) (21.503) Tra le rettifiche di valore su attività materiali si segnala un impairment su immobili pari a circa 1,363 milioni di euro. A tale proposito si rimanda a quanto esposto al paragrafo 11.6 della Parte B della presente Nota. SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180 12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione Non si rilevano rettifiche di valore su attività immateriali. SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190 13.1 Altri oneri di gestione: composizione Altri oneri di gestione 31.12.2015 31.12.2014 (3.477) (4.628) Ammortamento su migliorie beni di terzi (127) (127) Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond (444) - Oneri di gestione Social Bond (277) (500) (2.629) (4.001) 31.12.2015 31.12.2014 121.067 124.789 Altri oneri e sopravvenienze passive 13.2 Altri proventi di gestione: composizione Altri proventi di gestione Recuperi di imposte Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c Recupero premi assicurativi Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo Fitti e canoni attivi -altri Proventi da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende: – recuperi di spese per operatività in carte di credito per 2,9 milioni di euro; – incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 474 mila euro; – recuperi su pratiche in contenzioso per 2,7 milioni di euro; – recupero compensi amministratori per 443 mila euro; – altre sopravvenienze attive per 2,5 milioni di euro. 526 Relazioni e Bilanci 2015 8.630 7.855 65.334 64.797 2 2 4.866 5.140 31.682 31.999 1.546 1.457 - 616 9.007 12.923 SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210 14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione Componente reddituale/Valori A. Proventi 1. Rivalutazioni 2. Utili da cessione 3. Riprese di valore 4. Altri proventi B. Oneri 31.12.2015 31.12.2014 1.598 136.393 - - 289 135.380 - - 1.309 1.013 (47) (1.258.519) 1. Svalutazioni - - 2. Rettifiche di valore da deterioramento - (1.255.741) 3. Perdite da cessione (10) (2.081) 4. Altri oneri (37) (697) Risultato netto 1.551 (1.122.126) Nella voce 4 Altri Proventi è ricompreso quanto riveniente dalla liquidazione della società Coralis Rent Srl avvenuta nel corso del mese di dicembre 2015. Si ricorda che al 31.12.2014 erano contabilizzati impairment su partecipazioni del gruppo per 1,256 miliardi di euro, nonché utili e perdite per la cessione delle partecipazioni UBI Assicurazioni Spa, Aviva Vita Spa, e Aviva Assicurazioni Vita Spa. Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del bilancio “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, il valore delle partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità dello stesso, attraverso lo svolgimento del test di impairment, al fine di verificare l’eventuale evidenza di riduzioni di valore. Tale test di impairment si basa sulla verifica che il valore contabile a cui è iscritta la singola partecipazione non sia superiore al maggiore tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (valore recuperabile). La configurazione di valore assunta ai fini dell'impairment test è rappresentata dal valore d’uso. Non è stato stimato il fair value less cost to sell per tutte le CGU ad eccezione di IW Bank, UBI Pramerica e UBI Banca International, in quanto nell’ultimo periodo non vi sono state transazioni di società comparabili. Per quanto attiene IW Bank ed UBI Pramerica il fair value less cost to sell è stato ricavato da multipli di società comparabili, mentre per UBI Banca International sulla base del prudente apprezzamento del valore di realizzo degli assets detenuti dalla stessa. I valori in uso delle partecipazioni sono pari ai corrispondenti valori delle CGU cui viene sommato il valore di carico delle partecipazioni detenute all’attivo dalla specifica legal entity sottoposta ad impairment test. Al valore così ottenuto è sommato il dividendo in corso di distribuzione. Nello svolgimento del processo di impairment test è stata mantenuta la coerenza a livello di CGU tra bilancio consolidato e bilancio separato, sebbene gli impatti nei due bilanci possano essere differenti a causa dei diversi carrying amount. Inoltre, a livello di bilancio consolidato l’impairment non può eccedere i valori patrimoniali degli assets oggetto di impairment test ovvero andare a rettificare i valori contabili di attività al di fuori del campo di applicazione dello IAS 36. Tutto ciò premesso l’impairment test effettuato al 31.12.2015 non ha determinato l’esigenza di procedere alla rilevazione di rettifiche di valore delle partecipazioni iscritte in bilancio. Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni della Sezione Attivo. SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali e immateriali - Voce 220 Per la Banca non esiste tale fattispecie. SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230 L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti. Nota Integrativa 527 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240 17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione Componente reddituale/Valori 31.12.2015 31.12.2014 A. Immobili 42 82 - Utili da cessione 42 133 - Perdite da cessione - (51) B. Altre attività 1 (21) 2 - - Perdite da cessione - Utili da cessione (1) (21) Risultato netto 43 61 SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260 18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione Componenti reddituali/Valori 1. Imposte correnti (-) 2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) 3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 5. Variazione delle imposte differite (+/-) 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) 31.12.2015 31.12.2014 (4.699) (6.059) (27.461) 5.020 - - 119.550 - (109.239) (9.670) (245) 3.642 (22.094) (7.067) Le imposte correnti, pari a 4,7 milioni di euro, sono costituite dall’accantonamento dell’IRES e dell’IRAP di competenza dell’esercizio. Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale per complessivi 870 mila euro e delle valutazioni di titoli AFS per 415 mila euro. La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, negativa per 27,5 milioni di euro, è costituita per 25,7 milioni di euro dalla definizione in via transattiva con l’Agenzia delle Entrate dei più rilevanti contenziosi fiscali del Gruppo e per 1,8 milioni dall’aggiustamento della fiscalità corrente dell’anno precedente che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte anticipate. La riduzione delle imposte correnti, per 119,55 milioni è valorizzata per dare evidenzia della trasformazione in crediti verso l’Erario delle imposte differite attive per effetto della perdita di bilancio rilevata per l’esercizio 2014 da UBI Banca, come richiesto dalla Lettera “Roneata” di Banca d’Italia del 7 agosto 2012; tale riduzione è compensata per l’intero importo nella movimentazione delle imposte anticipate nella considerazione che la trasformazione delle DTA in crediti di imposta non ha avuto alcun impatto sul conto economico, in ossequio a quanto indicato nella citata “Roneata” e nel documento n. 5 del 15 maggio 2012 del Tavolo di coordinamento fra Banca d’Italia, Consob e Isvap. L’importo residuo della variazione delle imposte anticipate pari a 10,311 milioni di euro è costituita dalla differenza tra il saldo degli aumenti e diminuzioni di cui ai punti 2.1 e 3.1 della tabella 13.3. La variazione delle imposte differite, per 245 mila euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.5 (punti 2 e 3). 528 Relazioni e Bilanci 2015 18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio IRES Onere fiscale IRES teorico Imponibile IRES % 145.518 (40.017) 27,50% Variazioni in aumento permamenti - Minus indeducibili e impairment 1.326 (364) 0,25% - Interessi passivi indeducibili 32.350 (8.896) 6,11% - Oneri e altri accantonamenti non deducibili netti 10.096 (2.776) 1,91% - I.M.U. e altre imposte non deducibili 4.713 (1.296) 0,89% - Minus indeducibili su cessione partecipazioni - Costi auto indeducibili 88 (24) 0,02% 1.217 (335) 0,23% - Erogazioni liberali indeducibili 307 (84) 0,06% - Spese ufficio di rappresentanza 566 (156) 0,11% - Spese rappresentanza 315 (87) 0,06% - Fabbricati non strumentali 294 (81) 0,06% - Acc.to contenzioso fiscale - (9.843) 6,76% - Acc.to transazione ADE - (25.628) 17,61% (233.003) 64.076 -44,03% (18.370) 5.052 -3,47% (1.034) 284 -0,20% Variazioni in diminuzione permamenti - Dividendi Esenti - Agevolazione ACE 2015 - Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lavoro - Altre variazioni Onere fiscale IRES effettivo IRAP Onere fiscale IRAP teorico (1.463) 402 -0,28% (57.080) (19.773) 13,59% Imponibile IRAP % 145.518 (8.105) 5,57% 183.099 (10.199) 7,01% 15.847 (883) 0,61% Variazioni in aumento permamenti - Costi del personale (voce 150 a) - Rettifiche di valore su AFS e cred. Firma (voce 130 b e d) - Interessi passivi indeducibili 35.533 (1.979) 1,36% - Recupero tassazione proventi gestione 17.989 (1.002) 0,69% - Spese amministrative - 10% (voce 150 b) 21.948 (1.222) 0,84% - Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170) 16.454 (917) 0,63% - I.M.U. 5.243 (292) 0,20% - Altre variazioni 8.491 (472) 0,32% - Minus strumentali (voce 240) 1 - 0,00% Variazioni in diminuzione permamenti - Dividendi non tassati (121.883) 6.789 -4,67% - Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190) (117.590) 6.550 -4,50% - Cuneo fiscale (160.474) 8.938 -6,14% - Accantonamenti a fondi rischi (voce160) (6.955) 387 -0,27% - Utili su partecipazioni (voce 210) (1.551) 86 -0,06% 41.670 (2.321) 1,59% 145.518 (22.094) 15,18% Onere fiscale IRAP effettivo Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP Nota Integrativa 529 Parte C - Informazioni sul Conto Economico SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - Voce 280 Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione. SEZIONE 20 - Altre informazioni Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse. SEZIONE 21 - Utile per azione 21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione (earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione. L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio. 21.2 Altre informazioni Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato. 31.12.2015 Risultato "attribuibile" (migliaia di euro) Media ponderata azioni ordinarie 31.12.2014 Risultato per azione Risultato "attribuibile" (migliaia di euro) Media ponderata azioni ordinarie Risultato per azione EPS base 119.324 900.287.051 0,1325 -917.775 900.157.867 -1,0196 EPS diluito 119.324 900.287.051 0,1325 -917.775 900.157.867 -1,0196 530 Relazioni e Bilanci 2015 Parte D - Redditività complessiva Prospetto analitico della redditività complessiva Voci 31.12.2015 Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto X X 123.423 1.780 (489) 1.291 (102) - (102) 325.422 (104.296) 221.126 10. Utile (Perdita) d'esercizio Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico 20. Attività materiali 30. Attività immateriali 40. Piani a benefici definiti 50. Attività non correnti in via di dismissione 60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico 70. Copertura investimenti esteri: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 80. Differenze di cambio: a) variazioni di valore b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 90. Copertura dei flussi finanziari a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 100. Attività finanziarie disponibili per la vendita: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili/perdite da realizzo 133 (44) 89 (115.768) 32.802 (82.966) 211.465 (72.027) c) altre variazioni 110. Attività non correnti in via di dismissione: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico c) altre variazioni 120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: a) variazioni di fair value b) rigiro a conto economico - rettifiche da deterioramento - utili e perdite da realizzo c) altre variazioni 130. Totale altre componenti reddituali 140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130) 139.438 262.861 Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento): a) variazioni di fair value Titoli di Stato Altri titoli di debito Altri titoli Variazione di riserva lorda effetto fiscale Variazione di riserva netta 305.397 -100.995 204.402 -256 85 -171 20.281 -3.386 16.895 325.422 -104.296 221.126 Nota Integrativa 531 Parte D - Redditività complessiva La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato delle operazioni di copertura. b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento) variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta Banca Popolare dell'Etruria 504 -167 337 Idea Eff Energ SV So 412 -136 276 Fondo Ital. Inv-Port -471 156 -315 Altri -312 103 -209 133 -44 89 variazione di riserva lorda effetto fiscale variazione di riserva netta 26.322 c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione) BTP-01MG31 6% 39.327 -13.005 BTP-010818 4,5% -1.145 379 -766 ITALY 21 TV CMS -14.805 4.896 -9.909 BTP-01AG16 3,75% -25.880 8.558 -17.322 BTP-01DC18 3,50% -55.947 18.502 -37.445 -14.264 BTP-15NV16 2,75% -21.312 7.048 BTP-01MG19 2,50% -9.302 3.076 -6.226 BTP 01 AG 19 1,5% -3.380 1.118 -2.262 UNICRDIT INT 09/P RC ICBPI - Ist.Centrale Banche Popolari Italiane ALTRI TITOLI 532 Relazioni e Bilanci 2015 -2.498 826 -1.672 -21.410 1.598 -19.812 584 -194 390 -115.768 32.802 -82.966 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Premessa Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI Banca si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte le Società del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo. La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione e controllo. I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono: - rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio; - utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale; - declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità. Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati: a) rischio di credito; b) rischi di mercato: - di tasso di interesse, - di prezzo, - di cambio, c) rischio di liquidità; d) rischi operativi. Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE. SEZIONE 1 - Rischio di credito Informazioni di natura qualitativa 1. Aspetti generali Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche preposte. Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la mission del Gruppo UBI Banca. Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori, dei professionisti e delle piccole-medie imprese. La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela stessa, in una prospettiva di lungo periodo. Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia, aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”. Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito, che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una pluralità di driver rappresentati da: rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da eventuali garanzie accessorie; quota di inserimento del Gruppo UBI Banca sulla controparte / gruppo economico; settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica di: - livello di rischiosità del settore; - livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI Banca nel singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a livello di singola Banca/Società).0 • • • Nota Integrativa 533 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti (mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano. Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente articolazione: Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento; Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono: - Direzioni Crediti, - Crediti territoriali, - Filiali, - Private & Corporate Unity. • • Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti della Capogruppo e le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e “a default” (gestito dalle Unità di Credito Anomalo). Nell’ambito delle Banche, inoltre, l’introduzione delle strutture organizzative dei Crediti Territoriali decentrati, a supporto delle Filiali Retail, delle unità per la gestione della clientela Corporate e della clientela Private, garantisce l’efficace coordinamento e raccordo delle unità operanti nel mercato di competenza. La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Credit Risk Management, Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme. Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori ad euro 50 milioni (35 milioni nel caso di soggetti singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI Banca. Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un Parere preventivo consultivo non vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento e b) determinate classi di rating interno. Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale, nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio. In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominata Presidio Monitoraggio Qualità del Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti - di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti – Servizio Crediti Italia di UBI Banca, nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante. Il Servizio Politiche e Qualità del Credito di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della reportistica direzionale. La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI Banca risulta affidata all’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer. Tale struttura è stata oggetto, nel corso degli ultimi anni di un importante intervento organizzativo nell’ambito dell’implementazione del nuovo modello di gestione delle sofferenze, finalizzato al potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite: - l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità del credito; - la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati; - il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche; - l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti; - l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari. 534 Relazioni e Bilanci 2015 Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi specializzati su segmenti specifici: - Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro; - Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a un milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.); - Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale. Inoltre, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo la gestione controparti in corso di ristrutturazione o classificate ad Inadempienze Probabili Ristrutturate delle Banche Rete, di UBI Banca e di UBI Leasing. 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo L’Area Credit Risk Management della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione della Banca - illustrano le distribuzioni per portafoglio regolamentare, per classi di rating interno e parametri di rischiosità. Viene inoltre rappresentato l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con particolare focus sul Mercato Corporate (portafoglio Core e Large) e sul Mercato Retail (portafoglio Imprese e Privati); l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi e una sezione dedicata al monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito. Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla struttura riferita al Chief Risk Officer con il supporto dell’Area Crediti. Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori dimensioni. Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI Banca esprimono una valutazione complessiva del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa. La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa del modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale1 di UBI Banca per le posizioni Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti. Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di tipo anagrafico e di prodotto. L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD, aggiornate comprendendo i default fino a dicembre 2014. Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate. 1) LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad un indice di mercato prescelto. 2) LGD Downturn, è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche macroeconomiche storiche e prospettiche. 3) Danger Rate, tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare. All’interno delle Banche Rete, i processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato. Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito. L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare. 1 Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni all’interno del Gruppo. Nota Integrativa 535 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le determinazioni prese dalla Capogruppo - viene utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD). Costantemente prosegue inoltre l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito. Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti. - Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie: clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e in presidi qualitativi; controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi; rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi; - Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali; - Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce le linee guida del Gruppo UBI Banca per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione e di estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio) la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti per il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali); - Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive; - Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio derivante dalle attività di cartolarizzazione; - Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto. - Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative. - Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione. • • • 2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti, garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia. Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da: - ipoteca reale; - pegno. Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali, annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI Banca ha: - ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il perfezionamento della garanzia. - recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni di Basilea 2 in termini di requisiti specifici. 2.4 Attività finanziarie deteriorate La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata: crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa; inadempienze probabili; sofferenze. • • • Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa. Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza. Nella categoria delle inadempienze probabili sono confluiti i precedenti stati di classificazione “incagli” e “crediti ristrutturati”. Tali suddivisioni tuttavia permangono a livello gestionale. 536 Relazioni e Bilanci 2015 In particolare, per quanto riguarda le inadempienze probabili (ex-incagli), al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo, e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite massimo gestionale di 180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo. La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in carico alle strutture organizzative preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca per quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” e le “inadempienze probabili” (ex-incagli). Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza”, le posizioni Ristrutturate/In corso di Ristrutturazione, la gestione è in carico alla Capogruppo. La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di copertura delle perdite previste. L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla Capogruppo. La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle classificate ad “Inadempienze Probabili” (ex-incagli). Informazioni di natura quantitativa A. QUALITÀ DEL CREDITO A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio) Portafogli/qualità 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3. Crediti verso banche 4. Crediti verso clientela 5. Attività finanziarie valutate al fair value 6. Attività finanziarie in corso di dismissione Totale 31.12.2015 Totale 31.12.2014 Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Attività non deteriorate Totale 319.461 319.461 318.097 17.576 871.702 889.278 932.328 23.671 23.671 30.895 2.255 1.410.269 1.412.524 1.014.882 15.154.275 3.494.547 15.486.960 19.276.287 53.412.069 56.487.371 15.171.851 3.494.547 15.489.215 21.901.390 56.057.003 58.783.573 Al 31 dicembre 2015 le esposizioni creditizie per cassa oggetto di misure di concessione ammontano a circa 616 milioni di euro (di cui 392 milioni deteriorate e 224 milioni non deteriorate) e sono relative a ‘Crediti verso clientela’ e ‘Attività finanziarie disponibili per la vendita; per ulteriori informazioni si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.6. Nella seguente tabella si presenta un’analisi dell’anzianità degli scaduti non deteriorati: Esposizioni oggetto di concessioni Portafogli/Qualità del credito Scaduti fino a 3 mesi 1. Crediti verso banche Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno Altre Esposizioni Scaduti da oltre 1 anno Scaduti fino a 3 mesi Scaduti da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Scaduti da oltre 6 mesi fino a 1 anno Scaduti da oltre 1 anno Totale (Esposizione Netta) - - - - 2.255 - - - 2.255 2. Crediti verso clientela 31.244 8.894 6.908 - 1.312.313 37.730 13.180 - 1.410.269 Totale 31.12.2015 31.244 8.894 6.908 - 1.314.568 37.730 13.180 - 1.412.524 A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti) Portafogli/qualità 1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 3. Crediti verso banche 4. Crediti verso clientela 5. Attività finanziarie valutate al fair value 6. Attività finanziarie in corso di dismissione Totale 31.12.2015 Totale 31.12.2014 Attività deteriorate Attività non deteriorate Esposizione lorda Rettifiche specifiche Esposizione netta Esposizion lorda Rettifiche di portafoglio Esposizione netta 17.576 1.838.363 1.855.939 1.939.999 (623.529) (623.529) (658.679) 17.576 1.214.834 1.232.410 1.281.320 15.154.275 3.494.547 15.489.215 20.734.329 X 54.872.366 57.587.142 (47.773) X (47.773) (84.889) 15.154.275 3.494.547 15.489.215 20.686.556 54.824.593 57.502.253 Totale (esposizione netta) 15.171.851 3.494.547 15.489.215 21.901.390 56.057.003 58.783.573 Nota Integrativa 537 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Per le cancellazioni operate nel corso dell'esercizio sui diversi portafogli di attività deteriorate si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.7. Portafogli/Qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività Minusvalenze cumulate Esposizione netta Esposizione netta (23) 239 1.082.587 - - 592.409 (23) 239 1.674.996 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2. Derivati di copertura Totale 31.12.2015 Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono principalmente al titolo di debito Cogemeset 09/14 Step Coupon per 100 mila euro, e, per la parte residuale, a posizioni in derivati, classificate come Attività di evidente scarsa qualità creditizia in correlazione con lo status dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali. A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Attività deteriorate Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Oltre 1 anno Attività non deteriorate Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Netta A. Esposizione per cassa a) Sofferenze - - - - X - X - di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X - b) Inadempienze probabili - - - - X - X - di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X - c) Esposizione scadute deteriorate - - - - X - X - di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - X - X 2.255 d) Esposizione scadute non deteriorate X X X X 2.255 X - di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - - e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 15.749.450 X - 15.749.450 di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X - X - - Totale A - - - - 15.751.705 - - 15.751.705 B. Esposizione fuori bilancio a) Deteriorate 1 - - - X (1) X - b) Non deteriorate X X X X 13.930.475 X (61) 13.930.414 Totale B 1 - - - 13.930.475 (1) (61) 13.930.414 Totale A+B 1 - - - 29.682.180 (1) (61) 29.682.119 Non si segnalano posizioni verso banche oggetto di concessioni. A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate A. Esposizione lorda iniziale - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - B. Variazioni in aumento 15.015 - - B.1 ingressi da esposizioni in bonis 15.015 - - B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - B.3 altre variazioni in aumento - - - (15.015) - - - - - (15.015) - - C.3 incassi - - - C.4 realizzi per cessioni - - - C.5 perdite da cessione - - - C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - C.7 altre variazioni in diminuzione - - - D. Esposizione lorda finale - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni Le cancellazioni riguardano i titoli obbligazionari subordinati BCA MARCHE 05/15 TV per 5 milioni di euro e BCA POP. ETRURIA 06/16 per 10 milioni di euro. 538 Relazioni e Bilanci 2015 A.1.4 bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia Non si segnalano esposizioni creditizie per cassa verso banche oggetto di concessione. A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate A. Rettifiche complessive iniziali - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - B. Variazioni in aumento (15.015) - - B.1 rettifiche di valore (15.015) - - B.2 perdite da cessione - - - B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate - - - B.4 altre variazioni in aumento - - - 15.015 - - C.1 riprese di valore da valutazione - - - C.2 riprese di valore da incasso - - - C.3 utili da cessione - - - 15.015 - - C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - - - C.6 altre variazioni in diminuzione - - - D. Rettifiche complessive finali - - - - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - C. Variazioni in diminuzione C.4 cancellazioni A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Attività deteriorate Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Oltre 1 anno Attività non deteriorate Rettifiche di valore specifiche Rettifiche di valore di portafoglio Esposizione Netta 319.461 A. Esposizione per cassa a) Sofferenze 343 420 767 704.487 X (386.556) X - 224 452 18.945 X (9.317) X 10.304 b) Inadempienze probabili 262.969 80.232 75.063 706.652 X (235.638) X 889.278 di cui: esposizioni oggetto di concessioni 192.747 62.711 40.642 183.038 X (101.880) X 377.258 90 14.987 8.817 1.111 X (1.335) X 23.670 di cui: esposizioni oggetto di concessioni 8 502 3.315 418 X (212) X 4.031 d) Esposizione scadute non deteriorate X X X X 1.419.253 X (8.883) 1.410.370 di cui: esposizioni oggetto di concessioni c) Esposizione scadute deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni X X X X 47.948 X (902) 47.046 e) Altre esposizioni non deteriorate X X X X 38.167.008 X (38.890) 38.128.118 di cui: esposizioni oggetto di concessioni Totale A X X X X 179.627 X (2.298) 177.329 263.402 95.639 84.647 1.412.250 39.586.261 (623.529) (47.773) 40.770.897 B. Esposizione fuori bilancio a) Deteriorate b) Non deteriorate Totale B Totale A+B 12.552 - - - X (1.478) X 11.074 X X X X 3.860.513 X (20.207) 3.840.306 12.552 - - - 3.860.513 (1.478) (20.207) 3.851.380 275.954 95.639 84.647 1.412.250 43.446.774 (625.007) (67.980) 44.622.277 Si segnala che nella fascia di scaduto “Fino a 3 mesi” sono presenti 575 rapporti verso clientela (tra i quali il titolo obbligazionario Sorgenia Spa One Coupon conv. cat. A) per un’esposizione lorda pari a 145,9 milioni (115,3 milioni di esposizione netta) oggetto di concessione deteriorate che nel ‘cure period’ non presentano scaduti. Nota Integrativa 539 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Causali/Categorie A. Esposizione lorda iniziale - di cui esposizioni cedute non cancellate B. Variazioni in aumento B.1 ingressi da esposizioni in bonis Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate 732.896 1.174.934 32.423 - - - 188.624 315.880 58.915 57.368 8.759 194.720 164.199 58.525 25 15.666 62.635 1.522 (215.503) (365.898) (66.332) (351) (55.805) (5.067) (143.737) (41.898) - C.3 incassi (45.337) (80.347) (2.536) C.4 realizzi per cessioni (17.725) - - C.5 perdite da cessione (8.116) - - (237) (163.783) (58.729) B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate B.3 Altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 uscite verso esposizioni in bonis C.2 cancellazioni C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate C.7 altre variazioni in diminuzione D. Esposizione lorda finale - di cui esposizioni cedute non cancellate - (24.065) - 706.017 1.124.916 25.006 - - - A.1.7 bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia Le modifiche normative contenute nella Circolare n. 22 – 4° aggiornamento si applicano a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, fatta eccezione per l’informativa di Nota Integrativa sulla dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni, per la quale l’obbligo di compilazione è previsto a far tempo dal bilancio 2016. Si omette, pertanto, la pubblicazione della tabella A.1.7 bis “Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia”. A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate (414.544) (242.606) (1.528) - - - B. Variazioni in aumento (146.118) (128.441) (1.677) B.1 rettifiche di valore (81.549) (124.250) (965) B.2 perdite da cessione (8.116) - - (52.362) (1.097) (284) A. Rettifiche complessive iniziali - di cui: esposizioni cedute non cancellate B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate B.4 altre variazioni in aumento C. Variazioni in diminuzione C.1 riprese di valore da valutazione C.2 riprese di valore da incasso C.3 utili da cessione C.4 cancellazioni C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate C.6 altre variazioni in diminuzione D. Rettifiche complessive finali - di cui: esposizioni cedute non cancellate (4.091) (3.094) (428) 174.106 135.409 1.870 10.648 6.899 40 8.172 34.333 412 - 3.387 - 143.737 41.898 - 46 52.279 1.418 8.116 - - (386.556) (235.638) (1.335) - - - Le modifiche normative contenute nella Circolare n. 262 - 4° aggiornamento si applicano a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015, fatta eccezione per l’informativa di Nota Integrativa sulla dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni, per la quale l’obbligo di compilazione è previsto a far tempo dal bilancio 2016. 540 Relazioni e Bilanci 2015 Crediti verso clientela: valori lordi e netti 31.12.2015 Esposizione lorda - Finanziamenti - Titoli Rettifiche di valore specifiche - Finanziamenti - Titoli Rettifiche di valore di portafoglio - Finanziamenti - Titoli Totale Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute deteriorate Crediti in bonis 706.017 706.017 (386.556) (386.556) 319.461 1.107.340 1.107.340 (235.638) (235.638) 871.702 25.006 25.006 (1.335) (1.335) 23.671 20.734.329 20.622.985 111.344 X X X (47.773) (47.773) 20.686.556 A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni Esposizioni A. Esposizioni creditizie per cassa Classi di rating esterni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 Senza rating Infragruppo Totale 56.695.024 123.452 7.196.065 18.753.346 42.984 10.879 1 7.980.018 22.588.279 B. Derivati 25.155 267.144 469 1.705 - - 252.390 245.180 792.043 B.1 Derivati finanziari 25.155 267.144 469 1.705 - - 252.390 245.180 792.043 B.2 Derivati creditizi - - - - - - - - - C. Garanzie rilasciate - 440.810 206.265 - - - 1.273.726 3.271.044 5.191.845 D. Impegni a erogare fondi - 4.721 286.052 - - - 1.250.545 10.246.370 11.787.688 E. Altre - 220 - - - - 9.998 - 10.218 148.607 7.908.960 19.246.132 44.689 10.879 1 10.766.677 36.350.873 74.476.818 Totale Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento Moody’s. Classe Rating Moody's 1 2 Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3 A,A1,A2,A3 3 Baa,Baa1,Baa2,Baa3 4 Ba,Ba1,Ba2,Ba3 5 B,B1,B2,B3 6 Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D Nota Integrativa 541 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni Classi di rating interni 1 A. Esposizioni per cassa B. Derivati B.1 Derivati finanziari B.2 Derivati creditizi C. Garanzie rilasciate D. Impegni a erogare fondi E. Altre Totale 2 3 34.912 524.714 645.779 - 27.057 - 4 5 6 7 8 395.940 3.574.794 1.424.325 898 31.127 1.911 656.634 116.941 53.832 6.238 9 10 11 12 13 63.007 327.075 153.312 3.356 13.292 - 87.144 - 53.776 - Senza rating Totale 42.516 48.484.843 3.292 587.931 56.522.603 792.043 14 - 27.057 - 898 31.127 1.911 116.941 6.238 3.356 13.292 - - - 3.292 587.931 792.043 - - - - - - - - - - - - - - - - - 220.494 - 137.412 462.093 - 61.702 188.847 - 8.911 - - - - 4.112.386 5.191.845 - 210.727 - - 704.564 - 188.303 - 1.584 - 515 - 7.312 - - - - 649 10.380.051 10.218 11.787.687 10.218 66.878 356.590 153.312 87.144 53.776 46.457 63.575.429 74.304.396 233.611 - 60.371 - 34.912 982.992 645.779 1.238.814 4.256.317 1.427.820 1.068.888 309.288 A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite Valore esposizione netta Garanzie personali (2) Garanzie reali (1) immobili ipoteche Titoli leasing finanziario Totale (1)+(2) Derivati su crediti Altre garanzie reali CLN Crediti di firma Governi Altri enti e banche pubblici Banche Altri centrali soggetti Altri derivati Governi Altri enti e banche pubblici centrali Banche Altri soggetti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 702.679 15.304 - 687.331 - - - - - - - - 17 - - - - - - - - - - - - - - - - 1.2. parzialmente garantite 6 - - - - - - - - - - - 6 - 6 - - - - - - - - - - - - - - - 109.258 1.1. totalmente garantite - di cui deteriorate - di cui deteriorate 702.652 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 542 Relazioni e Bilanci 2015 109.258 - - - 109.258 - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 33.306 - - - 32.320 - - - - - - - - - 32.320 - - - - - - - - - - - - - - - A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite Valore esposizione netta Garanzie personali (2) Derivati su crediti Garanzie reali (1) immobili ipoteche Titoli leasing finanziario Totale (1)+(2) Altre garanzie reali CLN Crediti di firma Governi Altri enti e banche pubblici Banche Altri centrali soggetti Altri derivati Governi e Altri enti banche pubblici centrali Banche Altri soggetti 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite 1.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 1.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate - 1.588.942 - - - - - - - - 132.152 210.993 7.367.481 933.778 874.764 - 1.915 - - - - - - - - 898 27.781 905.358 581.015 31.681 - 51.681 - - - - - - - - 102.552 33.777 219.691 49.601 24.345 - 6.828 - - - - - - - - 618 3.772 35.563 272.344 59 - 74.259 166.584 - - - - - - - 54 25.316 266.272 8.720.444 5.435.394 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite 2.1. totalmente garantite - di cui deteriorate 2.2. parzialmente garantite - di cui deteriorate 1.864 - - - - - - - - - - - - - - 36.182 - - 4.306 - - - - - - - - - 2.267 6.573 - - - - - - - - - - - - - - - Il quarto aggiornamento della Circolare 262 prevede che il totale delle garanzie non può essere superiore al valore di bilancio delle esposizioni garantite; pertanto i valori non sono confrontabili con quelli riportati nelle tabelle al 31 dicembre 2014. Nota Integrativa 543 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/Controparti Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio - - x - - x 12.486 (20.282) x - - x - - x 14.809 (4.115) x 4.626 (2.750) A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.2 Inadempienze probabili di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - x - - x - - x 18.283.241 x - 21.564 x (12) 12.761.543 x (2.897) 18.283.241 - - 21.564 - (12) 12.788.838 (24.397) (2.897) B.1 Sofferenze - - x - - x - - x B.2 Inadempienze probabili - - x - - x - - x B.3 Altre attività deteriorate x - - - di cui: esposizioni oggetto di concessioni A.4 Esposizioni non deteriorate di cui: esposizioni oggetto di concessioni Totale A B. Esposizioni "fuori bilancio" - - x - - B.4 Esposizioni non deteriorate 64.547 x - 89.922 x (78) 1.302.284 x (13.004) Totale B 64.547 - - 89.922 - (78) 1.302.284 - (13.004) Totale (A+B) 31.12.2015 18.347.788 - - 111.486 - (90) 14.091.122 (24.397) (15.901) Totale (A+B) 31.12.2014 21.905.473 - (61) 114.482 - (443) 14.065.900 (20.670) (12.950) B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio) Esposizioni/Aree geografiche ITALIA Esposizione netta Rettifiche di valore complessive ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO Rettifiche di valore Esposizione netta complessive Rettifiche di valore Esposizione netta complessive Rettifiche di valore Esposizione netta complessive Rettifiche di valore Esposizione netta complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze 316.296 (380.169) 3.165 (6.387) - - - - - - A.2 Inadempienze probabili 868.278 (214.990) 21.000 (20.648) - - - - - - 23.670 (1.335) - - - - - - - - A.4 Esposizioni non deteriorate A.3 Esposizioni scadute deteriorate 38.693.578 (46.384) 645.214 (1.384) 156.179 (5) 27.780 - 15.738 - TOTALE A 39.901.822 (642.878) 669.379 (28.419) 156.179 (5) 27.780 - 15.738 - B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze B.2 Inadempienze probabili B.3 Altre attività deteriorate B.4 Esposizioni non deteriorate TOTALE B - - - - - - - - - - 11.073 (1.478) - - - - - - - - - - - - - - - - - - 3.597.273 (20.192) 214.839 (15) 28.194 - - - - - 3.608.346 (21.670) 214.839 (15) 28.194 - - - - - Totale (A+B) 31.12.2015 43.510.168 (664.548) 884.218 (28.434) 184.373 (5) 27.780 - 15.738 - Totale (A+B) 31.12.2014 47.952.113 (757.387) 580.623 (9.859) 12.829 (6) 8 (3) 21 (1) 544 Relazioni e Bilanci 2015 Imprese di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio Esposizione netta Rettifiche valore specifiche Rettifiche valore di portafoglio - - x 89.767 (71.324) x 217.208 (294.950) x 6.154 (6.650) 4.150 (2.667) 461.593 (145.559) 412.876 (85.964) 250.822 (81.418) 121.810 (17.712) 10.681 (653) 12.989 (682) 4.031 (212) 4.263.381 x (25.180) - - - x - x 123.912 x - 4.084.846 123.912 - - - - - x x x - x (19.684) (1.108) 174.362 4.646.887 (217.536) (19.684) 4.906.454 (381.596) (25.180) x - - x - - x - x 11.073 (1.478) x - - x - - x - - x - - x 24.943 x (57) 2.149.444 x (3.612) 209.166 x (3.457) 24.943 - (57) 2.160.517 (1.478) (3.612) 209.166 - (3.457) 148.855 - (57) 6.807.404 (219.014) (23.296) 5.115.620 (381.596) (28.637) 133.782 - (51) 6.608.170 (235.537) (28.946) 5.717.786 (406.532) (62.065) 50.013 (2.092) B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio) Esposizioni/Aree geografiche ITALIA Esposizione netta Rettifiche di valore complessive ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO Rettifiche di valore Esposizione netta complessive Rettifiche di valore Esposizione netta complessive Rettifiche di valore Esposizione netta complessive Rettifiche di valore Esposizione netta complessive A. Esposizioni per cassa A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - A.4 Esposizioni non deteriorate A.3 Esposizioni scadute deteriorate 14.602.645 - 1.130.651 - 13.960 - 2.839 - 1.611 - TOTALE A 14.602.645 - 1.130.651 - 13.960 - 2.839 - 1.611 - B. Esposizioni "fuori bilancio" B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - B.3 Altre attività deteriorate B.4 Esposizioni non deteriorate TOTALE B - (1) - - - - - - - - 2.620.582 (56) 11.298.115 (4) - - 1.499 (1) - - 2.620.582 (57) 11.298.115 (4) - - 1.499 (1) - - Totale (A+B) 31.12.2015 17.223.227 (57) 12.428.766 (4) 13.960 - 4.338 (1) 1.611 - Totale (A+B) 31.12.2014 16.172.178 (1) 16.695.193 (16) 5.027 - 1.117 - 160 - Nota Integrativa 545 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B.4 Grandi esposizioni Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi, senza l’applicazione dei fattori di ponderazione. Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi. Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del proprio Patrimonio di Vigilanza. Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina. 31.12.2015 Numero posizioni Esposizione 4 80.085.957 di cui infragruppo 52.959.035 Posizione di rischio - di cui infragruppo - Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 52,959 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione). Gli altri “grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso: il Ministero dell’Economia e delle Finanza per 1,5 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione); la Cassa di Compensazione e Garanzia per 7,4 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione); il Tesoro dello Stato per 18,2 miliardi di euro (0 considerando i fattori di ponderazione). C. Operazioni di cartolarizzazione Informazioni di natura qualitativa Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI Banca non sono oggetto di trattazione nella presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, si riportano comunque di seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena concluso. Operazione UBI Finance 3 La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI Finance 3 Srl2 di un portafoglio di 2,8 miliardi di euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti dalla Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla società veicolo nel successivo esercizio 2011. L’operazione era finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi sono stati interamente riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo, che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione della Capogruppo tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali. Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi: Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza 2050, con rating attribuito da Fitch e Moody’s (ridotto successivamente ad A+ per Fitch e Aa2 per Moody’s in seguito al progressivo declassamento del rating dell’Italia e della Capogruppo UBI Banca operato dalle due agenzie negli esercizi 2011 e 2012); Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti dall’originator Banca Popolare di Bergamo. A partire dalla data di pagamento del 24 aprile 2013 si è proceduto al progressivo ammortamento del titolo Classe A, per complessivi 1,738 miliardi di euro. • • Nel corso del quarto trimestre del 2015, in considerazione del ridotto valore residuo del portafoglio cartolarizzato e dei titoli stanziabili da esso garantiti, l’operazione è stata chiusa anticipatamente. In data 12 novembre 2015 i titoli sono stati ritirati dal pool di garanzie presso la Banca d’Italia, mentre il successivo 26 novembre è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione necessaria per procedere al riacquisto del portafoglio da parte dell’originator Banca Popolare di Bergamo (perfezionato con data economica e contabile dal 16 novembre) alla chiusura dei contratti swap ed alla estinzione dei titoli cartolarizzati avvenuta nel successivo mese di dicembre. Alla data di pagamento straordinaria del 17 dicembre, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica dell’operazione, UBI Finance 3 ha proceduto: - all’integrale rimborso dei titoli Senior; - al regolamento della chiusura dei contratti di swap; - alla restituzione a Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Finanziatore Subordinato, del finanziamento di complessivi 122,6 milioni di euro concesso a copertura del rischio di “set-off” sui crediti ceduti3; - alla restituzione ad UBI Banca della somma di 28 milioni di euro erogata a favore di UBI Finance 3 in qualità di Liquidity Facility Provider, per fronteggiare il rischio di eventuali temporanee carenze di liquidità durante la vita dell’operazione; - al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior. 2 La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti. 3 Si tratta del rischio che i debitori ceduti, in caso di default dell’originator Banca Popolare di Bergamo, possano opporre in compensazione alla Società Veicolo cessionaria i crediti da essi vantati per le somme depositate presso l’originator precedentemente alla cessione dei rispettivi finanziamenti. 546 Relazioni e Bilanci 2015 In tale occasione è stato inoltre rimborsato ad UBI Banca il deposito a garanzia del c.d. “rischio di commingling”4, pari a 27,6 milioni di euro alla data di estinzione dell’operazione. Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli: ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2015 Valore Nominale Residuo al 31.12.2015 % rimborsata Class A IT0004675861 1.863.600.000,00 1.863.600.000,00 - 100,0% Class B IT0004675879 897.300.000,00 897.300.000,00 - 100,0% 2.760.900.000,00 2.760.900.000,00 - 100,0% UBI FINANCE 3 - TITOLI CARTOLARIZZATI Totale Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è stato svolto da The Bank of New York Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer. L’originator Banca Popolare di Bergamo, ha svolto in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati (con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo). Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2015 ammontano a 250 milioni di euro. I compensi spettanti, per l’esercizio 2015 e fino alla chiusura dell’operazione, per le attività sopra indicate ammontano rispettivamente a 407 mila euro per Banca Popolare di Bergamo e 323 mila euro per UBI Banca. Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012 Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove operazioni di cartolarizzazione, mediante cessione a tre nuove società veicolo, denominate UBI SPV BPA 2012 Srl, UBI SPV BPCI 2012 Srl e UBI SPV BBS 2012 Srl.5, di finanziamenti a piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed Industria e Banco di Brescia. Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti Centrali, secondo il modello sopra descritto; di conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI Banca, tramite operazioni di pronti contro termine, i soli titoli di classe A. Si riporta di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi contestualmente per tutte e tre le operazioni in data 30 ottobre 2012: 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012 • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012 • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012 • Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS; • Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return dell’operazione. Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra – che restano validi anche al 31 dicembre 2015 - sono compatibili con i requisiti per la stanziabilità presso la Banca Centrale. L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale data sono stati parzialmente rimborsati i titoli Classe A. Si riporta nella tabella seguente, per ciascuna operazione, gli importi rimborsati ed il valore residuo dei titoli alla data di riferimento del presente bilancio: ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2015 Valore Nominale Residuo al 31.12.2015 % rimborsata Class A IT0004841141 709.800.000 365.584.506 344.215.494 51,5% Class B IT0004841158 307.800.000 - 307.800.000 0,0% 1.017.600.000 365.584.506 652.015.494 35,9% UBI SPV BPA 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI Totale 4 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che si verifichi, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI Banca ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer. 5 Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti. Nota Integrativa 547 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2015 Valore Nominale Residuo al 31.12.2015 % rimborsata Class A IT0004840994 575.600.000 418.069.723 157.530.277 72,6% Class B IT0004841000 277.100.000 - 277.100.000 0,0% 852.700.000 418.069.723 434.630.277 49,0% ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2015 Valore Nominale Residuo al 31.12.2015 % rimborsata Class A IT0004841125 644.600.000 404.601.316 239.998.684 62,8% Class B IT0004841133 244.400.000 - 244.400.000 0,0% 889.000.000 404.601.316 484.398.684 45,5% UBI SPV BPCI 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI Totale UBI SPV BBS 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI Totale Si segnala, per completezza di informazione, che alla successiva data di pagamento del 7 gennaio 2016 sono stati fatti ulteriori rimborsi sui titoli Classe A, pari a 68,2milioni per UBI SPV BPA 2012, 41,2milioni per UBI SPV BPCI 2012 e 48,9milioni per UBI SPV BBS 2012. I titoli Classe B di ciascuna operazione, invece, in virtù delle clausole di subordinazione, non hanno finora ricevuto alcun rimborso. Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre banche originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio Industria e 889 milioni Banco di Brescia. Le operazioni in esame sono operazioni “revolving”: era pertanto prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni di mutui da parte delle banche originator, da finanziarsi da parte delle società veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio cartolarizzato. Coerentemente con tale previsione, nel primo trimestre del 2014 è stata perfezionata un’ulteriore cessione di attivi per complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in termini di debito residuo capitale): - Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 317 milioni; - Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 137 milioni; - Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 193 milioni. Nel corso del primo trimestre 2014, inoltre, ciascuna Banca Originator, con la finalità di migliorare la qualità complessiva del portafoglio, aveva perfezionato un’operazione di riacquisto volontario di crediti in bonis a rischio alto, riguardante 136 milioni di euro di crediti dei portafogli inizialmente ceduti; gli importi riacquistati per ogni originator / SPV (in termini di debito residuo capitale) sono stati: - Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 42 milioni; - Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 27 milioni; - Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 67 milioni. Una nuova operazione di riacquisto crediti è stata effettuata nel terzo trimestre del 2015: in questo caso le tre banche originator hanno riacquistato crediti deteriorati per 69 milioni di euro complessivi di debito residuo capitale. L’operazione è stata perfezionata in data 30 ottobre (con efficacia contabile ed economica dal precedente 19 ottobre); i crediti riacquistati per ogni originator / SPV, sempre in termini di debito residuo capitale, sono i seguenti: - Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 35 milioni; - Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 13 milioni; - Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 21 milioni. Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, e del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente ceduto dalle tre banche originator – anche in questo caso ancora contabilmente inscritto nei bilanci degli originator- si attesta al 31 dicembre 2015 a 1,455 miliardi di euro di debito residuo capitale. Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascuna banca cedente, la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2015 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale): 548 Relazioni e Bilanci 2015 1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare di Ancona a UBISPV BPA 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Valore di bilancio al 31.12.2015 (migliaia di euro) 531.807 Debito residuo capitale al 31.12.2015 (migliaia di euro) Performing Loans 19.800 543.615 Arrears Loans 5.631 COLLATERAL PORTFOLIO 2.284 38.590 549.246 Defaulted Loans 50.792 TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012 4.326 600.038 596.807 2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare Comm. Industria a UBISPV BPCI 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Valore di bilancio al 31.12.2015 (migliaia di euro) 371.646 Debito residuo capitale al 31.12.2015 (migliaia di euro) Performing Loans 15.658 383.303 Arrears Loans 3.398 COLLATERAL PORTFOLIO 4.820 16.787 386.701 Defaulted Loans 25.721 TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPCI 2012 2.023 412.422 410.934 3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze TOTALE Attivi ceduti da Banco di Brescia a UBISPV BBS 2012 TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Valore di bilancio al 31.12.2015 (migliaia di euro) 393.163 Debito residuo capitale al 31.12.2015 (migliaia di euro) Performing Loans 15.074 405.554 Arrears Loans 3.099 COLLATERAL PORTFOLIO 2.902 23.284 408.653 Defaulted Loans 34.196 TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012 6.242 442.849 440.665 La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni, prevede che UBI Banca, in qualità di Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono effettuate dalle tre banche originator, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo). Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2015 sono rappresentati, per ogni singola Banca Originator, nella tabella seguente: INCASSI (dati in migliaia di euro) Incassi esercizio 2015 TOTALE SVP 2012 BPA - BANCA POP.ANCONA SVP 2012 BPCI - BANCA POP. COMMERCIO INDUSTRIA SVP 2012 BBS BANCO DI BRESCIA 447.635 187.059 121.404 139.172 Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2015 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 542 mila, mentre per i tre Sub-servicer i compensi sono rispettivamente: 268 mila euro per Banca Popolare di Ancona, 185 mila euro per Banca Popolare Commercio ed Industria e 199 mila euro per il Banco di Brescia. Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012 sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del valore rispettivamente di: - 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati di 8,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 11,3 milioni nel 2014, in occasione della cessione “revolving”; - 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria, incrementati di ulteriori 4,9 milioni in occasione del “revolving” del 2014; - 22,9 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente di 2,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 3,6 milioni in occasione del “revolving” del 2014. Il supporto finanziario prestato dalle banche del Gruppo alle operazione in esame ammonta quindi alla data del 31.12.2015 a 107,2 milioni di euro complessivi. Nota Integrativa 549 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è svolto, per tutte e tre le operazioni da The Bank of New York Mellon. Inoltre, in linea prudenziale al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, per queste tre operazioni si è proceduto, ad inizio 2015, alla nomina di un Back up Servicer Facilitator. Operazione 24-7 Finance L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da Banca 24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012. Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo 24-7 Finance srl, erano rappresentate da tre diversi portafogli: 1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili residenziali situati in Italia ed interamente edificati; 2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola “riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego; 3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia. Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati. L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011. Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di Prestiti al consumo. Al 31.12.2015 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1,320 miliardi di euro (debito residuo capitale). Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2015 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale “vista cliente”): TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione di bilancio) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA a 24-7 Finance TIPOLOGIA DI CREDITI (classificazione ai fini dell'operazione) Valore di bilancio al 31.12.2015 (migliaia di euro) 1.082.824 Debito residuo capitale al 31.12.2015 (migliaia di euro) Performing Loans 45.894 1.063.496 Arrears Loans 45.597 COLLATERAL PORTFOLIO 3.901 117.114 1.109.093 Defaulted Loans 211.238 TOTALE PORTAFOGLIO 24-7 FINANCE 80.925 1.320.331 1.330.658 Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi: Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte di Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è Aa3, mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare ai requisiti di stanziabilità - è pari ad A (high). Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del portafoglio sottostante. I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali. • • L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella seguente il totale ammortizzato ed il valore residuo dei titoli al 31.12.2015: ISIN Valore Nominale all'emissione Valore rimborsato al 31.12.2015 Valore Nominale Residuo al 31.12.2015 % rimborsata Class A IT0004376437 2.279.250.000 1.344.400.250 934.849.750 59,0% Class B IT0004376445 225.416.196 - 225.416.196 0,0% 2.504.666.196 1.344.400.250 1.160.265.946 53,7% 24-7 FINANCE SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI Totale 550 Relazioni e Bilanci 2015 Nell’ambito dell’operazione, il ruolo di Cash Manager, Calculation Agent e Paying Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce anche in qualità di Account Bank. Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a seguito della intervenuta fusione delle due entità. Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2015, ammonta complessivamente ad euro 447 mila, mentre gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2015, a 153 milioni di euro. Si segnala per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento subordinato atto a costituire una riserva iniziale di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di euro, incrementato successivamente, nel corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro. Il supporto finanziario prestato da UBI Banca alla cartolarizzazione, considerato che dal 2012 non sono stati effettuati rimborsi del finanziamento, ammonta a 97,6 milioni di euro. Operazione UBI Lease Finance 5 Nell’ambito del processo di accentramento presso la Capogruppo delle attività amministrative e di controllo delle società del Gruppo, a partire dal 1 novembre 2015 UBI Banca ha assunto anche il ruolo di Servicer nell’operazione di Cartolarizzazione UBI Lease Finance 5, strutturata nel 2008 con attivi di pertinenza della controllata UBI Leasing. Contestualmente UBI Leasing ha assunto il ruolo di Sub-servicer per la gestione dei portafogli cartolarizzati, ivi incluse le pratiche passate a sofferenza. Il compenso spettante ad UBI Banca per l’attività di Servicing svolta nei mesi di novembre e dicembre 2015, ammonta a 19 mila euro. Per una descrizione dettagliata dell’operazione UBI Lease Finance 5 si fa rimando a quanto indicato nella corrispondente sezione del Bilancio Consolidato. Informazioni di natura quantitativa C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie. C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”. C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione Si segnala la sola operazione di cartolarizzazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche sono ampiamente descritte in precedenza nella parte relativa alle informazioni di natura qualitativa C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. C.5 Attività di servicer - cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile del 2013. D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato. Nota Integrativa 551 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura E. Operazioni di cessione A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente Informazioni di natura quantitativa E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero Forme tecniche/ Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita rilevate parzialmente (VB) rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) A. Attività per cassa 419.262 - - - - - 3.934.201 - - 1. Titoli di debito 419.262 - - - - - 3.934.201 - - 2. Titoli di capitale - - - - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - - - - B. Strumenti derivati - - - x x x x x x 419.262 - - - - - 3.934.201 - - - - - - - - - - - 415.950 - - - - - 3.486.135 - - - - - - - - - - - Totale 31.12.2015 di cui deteriorate Totale 31.12.2014 di cui deteriorate rilevate parzialmente (VB) rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita 1. Debiti verso clientela 324.896 - 3.889.717 a) a fronte di attività rilevate per intero 324.896 - 3.889.717 - - - 2. Debiti verso banche 94.424 - 51.564 a) a fronte di attività rilevate per intero 94.424 - 51.564 - - - Totale 31.12.2015 419.320 - 3.941.281 Totale 31.12.2014 415.669 - 3.452.604 Passività/Portafoglio attività b) a fronte di attività rilevate parzialmente b) a fronte di attività rilevate parzialmente E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value Forme tecniche/Portafoglio Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie valutate al fair value Attività finanziarie disponibili per la vendita A B A B A B A. Attività per cassa 1. Titoli di debito 419.262 - - - 3.934.201 - 2. Titoli di capitale - - - - - - 3. O.I.C.R. - - - - - - 4. Finanziamenti - - - - - - B. Strumenti derivati - - X X X X 419.262 - - - 3.934.201 - Totale attività C. Passività associate 1. Debiti verso clientela 324.896 - - - 3.889.717 - 2. Debiti verso banche 94.424 - - - 51.564 - 419.320 - - - 3.941.281 - Valore netto 31.12.2015 (58) - - - (7.080) - Valore netto 31.12.2014 281 - - - 33.531 - Totale passività Legenda: A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio) B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio) C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore) 552 Relazioni e Bilanci 2015 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Crediti v/banche rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) rilevate parzialmente (VB) Crediti v/clientela rilevate parzialmente (intero valore) rilevate per intero (VB) Totale rilevate parzialmente (intero valore) rilevate parzialmente (VB) 31.12.2015 31.12.2014 1.691.268 - - - - - - - - 6.044.731 5.752.196 1.691.268 - - - - - - - - 6.044.731 5.752.196 x x x x x x x x x - - x x x x x x x x x - - - - - - - - - - - - - x x x x x x x x x - - 1.691.268 - - - - - - - - 6.044.731 x - - - - - - - - - - x 1.850.111 - - - - - - - - x 5.752.196 - - - - - - - - - x - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza Crediti v/banche Crediti v/clientela 1.743.109 - - 5.957.722 1.743.109 - - 5.957.722 - - - - - - - 145.988 - - - 145.988 - - - - 1.743.109 - - 6.103.710 1.856.404 - - 5.724.677 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza (fair value) A Crediti verso banche (fair value) B A Totale Crediti verso clientela (fair value) B A Totale B 31.12.2015 31.12.2014 1.742.187 - - - - - 6.095.650 5.752.196 X X X X X X - - X X X X X X - - - - - - - - - - X X X X X X - - 1.742.187 - - - - - 6.095.650 5.752.196 1.743.109 - - - - - 5.957.722 X - - - - - - 145.988 X 5.724.677 1.743.109 - - - - - 6.103.710 (922) - - - - - (8.060) X (6.293) - - - - - X 27.519 Nota Integrativa 553 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento. E.4 Operazioni di covered bond Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi - “Programma Residenziale” Gli Obiettivi Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta. In particolare, il Consiglio di Gestione ha: • individuato gli obiettivi del programma; • individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed • • • • esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia; valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa; valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca emittente, le banche cedenti e la società veicolo. Gli obiettivi del programma consistono principalmente: - nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla raccolta effettuata con strumenti alternativi quali i programmi EMTN o le operazioni di cartolarizzazione; - nell’accesso, tramite le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite, a tipologie di investitori specializzati che attualmente non investono negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili dal Gruppo UBI Banca. La struttura La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività: • Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando • • un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal bilancio della banca cedente; La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo; La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile emessa dalla società veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool. Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di euro. La struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della società veicolo siano ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti). A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita società veicolo, UBI Finance Srl., partecipata al 60% da UBI Banca6, che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager dell’operazione. UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo). Il ruolo di Account Bank e Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) Sa, mentre il Rappresentante degli Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited. Il ruolo di Asset Monitor, esplicitamente previsto dalla normativa per questo tipo di operazioni, è svolto da BDO Italia Spa. Il Programma da 15 miliardi è inoltre valutato da parte di due agenzie di rating: Moody’s, presente fin dalla prima emissione nell’ambito del programma, e DBRS, che ha sostituito Fitch nel corso dell’ultimo trimestre del 2015. 6 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. 554 Relazioni e Bilanci 2015 Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca: Coupon (fisso) annuale Asset Monitor OBG Accensione Prestito Obbligazionario Interessi Prestito Obbligazionario Raccolta da Emissione Covered Bonds Investitori OBG Garanzia Interessi sul Finanziamento Subordinato UBI Finance SRL SPE Sellers Euribor + spread variabile LIABILITY SWAPS Coupon (fisso) Accensione Finanziamento Subordinato Portafoglio mutui Interessi sul Portafoglio mutui A) Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma; B) Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale. C) Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti al “reserve account”. D) Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere ad effettuare la copertura del rischio tasso con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua stipula viene decisa in ottica di gestione del rischio tasso in sede di ALM della Capogruppo. E) Liability swap: Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di default di UBI Banca e la società veicolo debba intervenire per pagare le cedole agli investitori. Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la componente di portafoglio mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie garantite a tasso fisso. La percentuale di copertura richiesta dalle Agenzie di Rating tramite il liability swap è pari al 70% dei Covered Bond (a tasso fisso) emessi. La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. Per completezza segnaliamo che il Liability swap, comporta per UBI Banca degli obblighi di marginazione; in un’ottica di diversificazione del rischio di controparte, il ruolo di Account bank per tale marginazione è stato attribuito a BNP Paribas Securities Services. F) Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’operazione. Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare: • C ollection Account presso UBI Banca collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per interesse • e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri assets ceduti alla Società Veicolo nel contesto del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets); Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap; Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account; un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse maturati sulle obbligazioni bancarie garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso; un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo. • • • Nota Integrativa 555 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura I Test di Efficacia. Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti. In particolare: • il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine di assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto che mentre le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test tiene inoltre conto di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di commingling”7. il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni bancarie garantite emesse; l’Interest Cover Test verifica, in un’ottica a 12 mesi, se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite; l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un downgrade da parte delle Agenzie di Rating); il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e dalle Istruzioni di Banca d’Italia. • • • • Qualora tutti i test8 siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata dei pagamenti”. Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie garantite da parte della società veicolo, e nei limiti dei fondi residui. Come previsto dalla normativa in materia, l’Asset Monitor verifica con cadenza trimestrale la correttezza ed accuratezza dei calcoli svolti dal Calculation Agent UBI Banca per la determinazione dei Test di efficacia. Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo Il testo che segue fornisce un’informativa di sintesi sulla nuova struttura organizzativa ed i processi di gestione del Programma di Obbligazione Bancarie Garantite approvati nell’esercizio 2013. Il testo è stato redatto sulla base di quanto presentato nella Relazione Programma presentata al Consiglio di Gestione il 15.1.2013, del 28.1.2014 e del 24.2.2015, nonché quanto indicato nella circolare di Gruppo 415/2013 “Revisione dei processi relativi al Primo Programma di Covered Bond”. Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI Banca per la strutturazione e gestione dei Programmi di obbligazioni bancarie garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di emissione e gestione sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma. Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di attività: 1) il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che vengono attuate una tantum nella fase propedeutica all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di seguito una descrizione sintetica: le ipotesi di strutturazione di un nuovo Programma vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne alla banca. Successivamente si procede a: - la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione patrimoniale del portafoglio a garanzia; - l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating; - la presentazione della Relazione di Compliance del Programma. 2) il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e controllo, che sono organizzate nei quattro macro processi che si descrivono di seguito: A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalle competenti strutture di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado prospetticamente di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo, previa verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a: 7 Vedi note precedenti. 8 Il calcolo dei primi tre Test sopra indicati è coerente con quanto richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013) in tema di parziale ponderazione delle posizioni a garanzia che dovessero superare le soglie di Loan to Value previste (80% mutui residenziali e 60% mutui commerciali). Vedi infra Rischio Garanzie Immobiliare. 556 Relazioni e Bilanci 2015 - Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti; -N uove emissioni di covered bond. B Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger ove necessario, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei Servicer e Sub-servicer. Le Banche Originator inoltre, provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti. C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti, le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche dealers partecipanti all’emissione; quindi si dà l’avvio all’emissione con raccolte degli ordini dagli investitori istituzionali al termine della quale vengono formalizzati quantità e prezzo di emissione. A seguire si predispone, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, la documentazione la documentazione legale che sarà oggetto di firma fra le parti entro la valuta di decorrenza dell’emissione. D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione dell’informativa obbligatoria e per i mercati9. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che agisce in qualità di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer): - Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia; - Determinazione mensile dei Test di Efficacia; - Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità; - Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei requisiti di disclosure richiesti dalla normativa di vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle OBG) ed alle Agenzie di Rating; - Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a seconda dell’emissione); - Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible. I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati. I rischi connessi con l’operazione: Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating. Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie: 1. Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank, in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato, in sede di calcolo dei Test Normativi. 2. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); L’emissione di obbligazioni bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali: il Nominal Value Test e vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni bancarie garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia delle emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio anche asset con rating più elevato; infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società Veicolo (in caso di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft bullet maturity). In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire. 3. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi. Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è dato conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti strutture di Capogruppo. 9 In merito, ricordiamo che le recenti modifiche delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013 citata) hanno esteso i compiti di controllo, oltre che alle competenti strutture interne di Controllo Rischi dell’Emittente, anche all’Asset Monitor, in termini di verifica della completezza, veridicità e correttezza delle informazioni messe a disposizione degli investitori e di rispetto dei limiti di Loan to Value alla cessione e all’atto dell’aggiornamento dei valori immobiliari (vedi infra Rischi Garanzie Immobiliari). Nota Integrativa 557 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 4. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization: la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto, mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda. In sede di Relazione al Programma 2015, tenuto conto anche delle evoluzioni normative intercorse, sono state formalizzate le due ulteriori categorie di rischio di seguito descritte: 5. Rischi fiscali, a loro volta suddivisi in due sottocategorie: a) impatti fiscali da cessione di asset: la legge istitutiva delle Obbligazioni Bancarie Garantite (L.130/1999, art. 7 bis) sancisce che le cessioni di asset alla Società Veicolo si considerano come non effettuate dal punto di vista fiscale laddove si verifichi, fra le altre, la condizione dell’identità fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi ceduti nel bilancio della Banca Cedente. Dal momento che le cessioni di attivi hanno luogo generalmente in un momento successivo alla data di riferimento dell’ultimo bilancio approvato delle Banche Cedenti, si è adottata l’interpretazione prevalente secondo cui, per la determinazione del prezzo di cessione, occorre riferirsi al valore di bilancio, ridotto delle quote capitale medio tempore incassate ed aumentato dei ratei di interessi maturati alla data di cessione, per tener conto della naturale dinamica finanziaria degli asset ceduti10. b) IVA sulle commissioni di servicing: secondo una interpretazione assunta di recente, in talune occasioni, da parte dell’Agenzia delle Entrate, le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti non a sofferenza corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente che agisce in qualità di Servicer o Sub-servicer del Programma di Covered Bond, dovrebbero essere assoggettate ad IVA con aliquota ordinaria anziché esenti IVA. Tale interpretazione prende le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia Europea secondo la quale l’attività di gestione ed incasso crediti si qualificherebbe in generale come “attività di recupero crediti”, e come tale imponibile IVA, a prescindere dal fatto se i crediti gestiti siano a sofferenza o meno, ed ha dato origine ad alcune contestazioni in capo al Gruppo UBI Banca così come ad altri primari gruppi bancari che utilizzano i medesimi strumenti con analoghe strutture. Il Gruppo UBI Banca, nella piena convinzione della correttezza del proprio operato, ha proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento in merito pervenuti. 6. Rischio Garanzie Immobiliari: come previsto normativamente, la banca provvede all’aggiornamento su base semestrale del valore dei beni a garanzia degli asset ceduti. Il rischio in esame risiede nel possibile decremento del valore delle garanzie, che può portare ad una esclusione totale o parziale del finanziamento dal calcolo dei Test. Il valore aggiornato delle garanzie determina infatti il calcolo del Loan to Value corrente (debito residuo in essere rapportato al valore corrente della garanzia) e qualora tale indicatore superi la soglia dell’80%, la parte di finanziamento eccedente tale soglia non può essere ammessa nel calcolo dei Test. Inoltre, nel caso in cui il rapporto fra valore aggiornato della garanzia e quello della perizia immobiliare più recente sia inferiore al 70%, il finanziamento deve essere escluso totalmente dal calcolo dei Test, a meno che non venga effettuata una nuova perizia tecnica entro tre mesi. In merito si segnala che, oltre ai controlli periodici attribuiti normativamente all’Asset Monitor, le strutture di Controllo di Rischi del Gruppo UBI Banca procedono ad una verifica con cadenza mensile dei valori di Loan to Value, ed i processi organizzativi prevedono che le situazioni anomale rilevate vengano tempestivamente segnalate alle strutture competenti per attuare i necessari interventi correttivi. L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi. In particolare, nel corso dell’esercizio 2015, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima in data 1 maggio 2015, per complessivi 757,5 milioni di euro e la seconda, con efficacia dal 1 novembre 2015, per complessivi 737,7 milioni di euro. Questa la ripartizione degli attivi ceduti fra le banche originator: DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME - - 250.238 104.319 - - 180.425 38.128 - - 25.250 18.312 38.128 250.238 104.319 25.250 18.312 CESSIONE TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA Cessione del 01.05.2015 757.456 147.162 255.737 - Cessione del 01.11.2015 737.722 - - 475.607 1.495.178 147.162 255.737 475.607 180.425 CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE - ANNO 2015 (dati in migliaia di euro) Totale cessioni 2015 DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK Alla data del 31 dicembre 2015 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava a 14,459 miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale. La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2015, secondo la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG: TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31.12.2015 (Debito residuo capitale - in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK Performing loans Arrears loans Collateral Portfolio (1+2) Defaulted Loans Totale portafoglio UBI Finance 12.120.138 1.776.603 13.896.741 562.585 14.459.326 1.354.959 223.913 1.578.872 78.573 1.657.445 2.189.826 363.342 2.553.168 110.244 2.663.412 2.968.091 353.968 3.322.059 113.068 3.435.127 1.089.242 179.933 1.269.175 38.674 1.307.849 1.562.683 235.714 1.798.397 71.086 1.869.483 1.736.909 246.390 1.983.299 75.653 2.058.952 821.578 110.102 931.680 49.374 981.054 201.980 39.696 241.676 14.874 256.550 194.870 23.545 218.415 11.039 229.454 10 Cfr. Disposizioni di Vigilanza delle Banche – Circ. 285/2013 – Parte Terza – Cap. 3. 558 Relazioni e Bilanci 2015 Nel corso dell’esercizio 2015 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 1,9 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi Originator: INCASSI (dati in migliaia di euro) incassi esercizio 2015 PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 1.900.183 223.660 363.161 435.667 177.180 196.682 279.757 154.954 34.470 34.652 Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici miliardi, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 10,514 miliardi di euro (titoli in essere al 31.12.2015); nella tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni: N. serie (*) 1 2 3 4 6 7 8 12 14 15 17 18 19 ISIN Denominazione IT0004533896 IT0004558794 IT0004599491 IT0004619109 IT0004682305 IT0004692346 IT0004777444 IT0004966195 IT0004992878 IT0005002677 IT0005067076 IT0005140030 IT0005155673 UBI BANCA 3,625% CB due 23.9.2016 UBI BANCA 4,000% CB due 16.12.2019 UBI BANCA TV CB due 30.04.2022 UBI BANCA 3,375% CB due 15.09.2017 UBI BANCA 5,250% CB due 28.01.2021 UBI BANCA 4,500% CB due 22.02.2016 UBI BANCA TV CB due 18.11.2021 UBI BANCA 3,125% CB due 14.10.2020 UBI BANCA 3,125% CB due 05.02.2024 UBI BANCA TV CB due 05.03.2019 UBI BANCA 1,25% CB due 07.02.2025 UBI BANCA 1%CB due 27.01.2023 UBI BANCA 22 TV CB due 14.12.2022 Data di emissione Data di scadenza Capitale (**) Mercato 23.09.09 23.09.16 16.12.09 16.12.19 30.04.10 30.04.22 15.09.10 15.09.17 28.01.11 28.01.21 22.02.11 22.02.16 18.11.11 18.11.21 14.10.13 14.10.20 05.02.14 05.02.24 05.03.14 05.03.19 07.11.14 07.02.25 27.10.15 27.01.23 14.12.15 14.12.22 Totale emissioni in essere al 31.12.2015 1.000.000.000 1.000.000.000 147.727.276 1.000.000.000 1.000.000.000 750.000.000 166.600.000 1.500.000.000 1.000.000.000 700.000.000 1.000.000.000 750.000.000 500.000.000 10.514.327.276 Investitori istituzionali Investitori istituzionali privata - BEI Investitori istituzionali Investitori istituzionali Investitori istituzionali privata - BEI Investitori istituzionali Investitori istituzionali Retained Investitori istituzionali Investitori istituzionali Retained Note: (*) s i espongono solo le emissioni in essere alla data di riferimento del bilancio. Per completezza segnaliamo, in merito alle serie estinte, che le emissioni serie n. 9, 10 e 11 (retained) sono state estinte per naturale scadenza nel febbraio 2014; le emissioni n. 13 e 16 (entrambe retained) sono state estinte anticipatamente nel corso del 2015, mentre la emissione n.5 (pubblica) è scaduta naturalmente nell'ottobre 2015. (**) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio. Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2015, rating pari ad Aa2 da parte di Moody’s e ad AA (low) da parte di DBRS. I rapporti con la società veicolo UBI Finance Come già ricordato più sopra, l’impostazione contabile adottata in osservanza dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, comporta la non cancellazione dall’attivo di bilancio delle Banche Originator dei finanziamenti ceduti alla società veicolo (c.d. “non derecognition” degli attivi). Parimenti, le componenti economiche e valutative relative ai finanziamenti ceduti ma non cancellati continuano a figurare nelle specifiche voci di costo e ricavo del conto economico, come se l’operazione di cessione non fosse stata effettuata. Coerentemente con tale impostazione contabile, gli altri rapporti attivi/passivi ed economici fra la Banca e la società veicolo vengono esposti, per sbilancio, nelle voci “residuali” di Stato Patrimoniale e Conto Ecomomico (“150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale” e “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico), ed il relativo saldo va a rappresentare le componenti nette di credito/debito e costo/ ricavo che la Banca vanta nei confronti della società veicolo, ulteriori rispetto a quanto già rappresentato dai valori relativi ai finanziamenti ceduti e non cancellati, esposti a voce propria. Si fa rimando alle apposite sezioni della Nota Integrativa per l’ammontare delle poste di cui sopra, iscritte fra le Altre Attività e fra gli Altri Oneri e Proventi; nelle pagine seguenti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, si riporta l’informativa di dettaglio sulle principali interessenze della Banca con la società veicolo UBI Finance in relazione al Programma di Covered Bond da 15 miliardi. Attivi ceduti – valore di bilancio Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator. TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31.12.2015 (migliaia di euro) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze TOTALE Attività cedute ad UBI Finance BANCO DI BRESCIA BANCA POPOLARE DI BERGAMO BANCA POPOLARE DI ANCONA 1.489.117 2.395.214 3.247.272 770.953 117.443 205.115 16.899 328.461 163.701 2.748 45.394 24.300 14.736.310 1.679.002 TOTALE BANCA REGIONALE EUROPEA 13.456.296 UBI BANCA BANCA POPOLARE COMMERCIO ED INDUSTRIA BANCA CARIME BANCA DI VALLE CAMONICA IW BANK 1.237.452 1.836.839 1.929.942 892.502 219.973 207.986 116.879 65.037 70.522 103.145 51.541 24.662 16.609 2.851 68.696 28.708 1.937 50.125 46.496 2.862 27.261 6.232 3.604 68.708 1.042 2.014 37.618 26.561 361 18.267 21.581 185 7.534 4.789 337 4.858 3.992 2.700.584 3.462.709 1.338.844 1.980.715 2.099.280 984.252 257.143 233.782 Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato al paragrafo precedente. Nota Integrativa 559 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Finanziamento Subordinato Come indicato più sopra, ciascuna Banca Cedente – in qualità di Banca Finanziatrice – eroga alla società veicolo, in occasione di ogni cessione di attivi, una quota del prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento da parte della stessa SPV del prezzo di acquisto degli asset ceduti in qualità di Banca Originator. Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad UBI Finance a fronte delle cessioni dell’esercizio 2015: Finanziamenti Subordinati erogati nell'esercizio 2015 (dati in migliaia di euro) Finanziamento erogato per cessione del 01.05.2015 Finanziamento erogato per cessione del 01.11.2015 totale erogazioni esercizio 2015 DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 250.139 104.736 - - CESSIONE TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA 756.374 146.941 254.558 - - - 739.419 - - 475.471 181.027 39.463 - - 25.134 18.324 1.495.793 146.941 254.558 475.471 181.027 39.463 250.139 104.736 25.134 18.324 per un ammontare dei Finanziamenti Subordinati vantati al 31.12.2015 da ciascun originator nei confronti di UBI Finance pari a (in termini di Debito Residuo Capitale): Ammontare Finanziamenti subordinati al 31.12.2015 (dati in migliaia di euro) Debito residuo capitale TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA 14.631.836 1.668.986 2.685.557 DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA 3.457.462 1.315.640 DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 1.945.464 2.078.706 986.039 258.621 235.361 Il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31.12.2015 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato. Allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca non esiste alcun rischio in merito. Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2015, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 324 milioni di euro,complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 2,418 miliardi di euro. Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator: DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 35.953 58.014 67.780 31.454 46.807 44.400 30.120 4.685 5.110 TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 2.418.000 290.200 470.300 581.800 234.350 213.100 362.650 185.500 39.000 41.100 Finanziamenti Subordinati - interessi pagati e maturati anno 2015 (dati in migliaia di euro) TOTALE Totale interessi esercizio 2015 324.323 Finanziamenti Subordinati - somme rimborsate nell'esercizio 2015 (dati in migliaia di euro) Totale rimborsi esercizio 2015 Attività di Servicing - Sub-servicing Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla società veicolo UBI Finance, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, compensi pari a 1,183 milioni di euro complessivi, mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a 619 mila euro. Contestualmente le Banche Rete, per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, hanno percepito dalla società veicolo UBI Finance compensi pari a complessivi 4,860 milioni di euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico. 560 Relazioni e Bilanci 2015 Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained” Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di obbligazioni bancarie garantite, finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo. A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance CB2 Srl, anch’essa partecipata al 60% da UBI Banca11, che riveste la funzione di garante delle emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 Srl. vengono ceduti dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca. All’agenzia Fitch ha attribuito, a fine 2013, un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating, era pari a BBB+. Nel corso dell’esercizio 2015 si è proceduto alla sostituzione dell’agenzia Fitch con l’agenzia DBRS, la quale ha attribuito un rating pari ad “A (low)”, immutato alla data di riferimento del presente bilancio. A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in essere non superiore ad Euro 5 miliardi. Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha: • individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione; • individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria dell’operazione ed i test; • v alutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma; • v alutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite; • v alutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo; • v alutato i profili giuridici del Programma. Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed i rischi dell’operazione12, mentre ci si limita a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto indicato in precedenza: A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la Società Veicolo e controparti terze. B. Conti correnti. Per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono stati inizialmente aperti presso UBI Banca International ed a partire dal mese di agosto 2015 sono stati trasferiti su BNP Paribas Securities Services – London Branch. C. La liquidità generata dal Programma: In considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained, funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi. L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012, ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME, mentre UBI Banca ed IWBank hanno effettuato la prima cessione di propri attivi nel mese di dicembre 2015. Nel corso dell’esercizio 2015 sono state infatti perfezionate due nuove cessioni, la prima in data 1 giugno e la seconda in data 1 dicembre, ed hanno interessato complessivamente 469,3 milioni di euro di crediti. Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2015 da ciascun originator: CESSIONI DI ATTIVI A UBI FINANCE CB2 - ANNO 2015 (dati in migliaia di euro) Cessione del 01.06.2015 Cessione del 01.12.2015 Totale cessioni 2015 CESSIONE TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 312.595 156.716 469.311 50.195 50.195 155.980 155.980 59.511 59.511 64.291 64.291 12.675 12.675 42.129 42.129 27.365 27.365 31.751 31.751 25.414 25.414 Il portafoglio ceduto, che - come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente, ammontava al 31 dicembre 2015 a 3,196 miliardi di euro complessivi. 11 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti. 12 Per completezza si ricorda che il limite di Loan to Value per l’ammissibilità delle garanzie è, per i mutui commerciali, pari al 60%. Nota Integrativa 561 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe qualitativa dei crediti al 31.12.2015: TIPOLOGIA DI CREDITI - dati al 31.12.2015 (Debito residuo capitale in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 2.507.999 424.001 2.932.000 263.941 446.248 73.093 519.341 41.541 519.263 98.224 617.487 50.782 573.876 69.810 643.686 32.584 344.683 115.750 460.433 64.649 11.421 1.057 12.478 - 252.853 29.134 281.987 22.243 237.168 23.017 260.185 39.062 98.355 12.898 111.253 13.080 24.132 1.018 25.150 - 3.195.941 560.882 668.269 676.270 525.082 12.478 304.230 299.247 124.333 25.150 Performing loans Arrears loans Collateral Portfolio (1+2) Defaulted Loans Totale portafoglio UBI Finance Cb 2 Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Subservicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator, con esclusione dei crediti del portafoglio di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo. Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2015: INCASSI (dati in migliaia di euro) PORTAFOGLIO COMPLESSIVO DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 488.249 89.787 114.425 99.733 69.894 222 51.287 45.731 16.853 317 Incassi esercizio 2015 Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012, una nell’esercizio 2014, a cui si è aggiunta una nuova emissione nel secondo semestre del 2015; l’ammontare dei titoli complessivamente emessi è pari 2,250 miliardi di euro (valore nominale residuo al 31.12.2015). Alla data di redazione del presente bilancio non sono state fatte emissioni pubbliche e pertanto tutte le emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI Banca. Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni: ISIN Denominazione Data di emissione Data di scadenza Capitale (*) Mercato IT0004818701 UBI BANCA TV CB2 due 28.05.2018 28.05.2012 28.05.2018 900.000.000 Retained N. serie 1 2 IT0004864663 UBI BANCA TV CB2 due 29.10.2022 29.10.2012 29.10.2022 500.000.000 Retained 3 IT0005002842 UBI BANCA TV CB2 due 05.03.2019 05.03.2014 05.03.2019 200.000.000 Retained 4 IT0005122418 UBI BANCA TV CB2 due 14.07.2021 14.07.2015 14.07.2021 650.000.000 Retained Totale emissioni in essere al 31/12/2015 2.250.000.000 Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio. I rapporti con la società veicolo UBI Finance CB2 Attivi ceduti - valore di bilancio Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla società veicolo UBI Finance CB2, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator. TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di bilancio al 31.12.2015 (migliaia di euro) Esposizioni non deteriorate Esposizioni scadute non deteriorate Esposizioni scadute deteriorate Inadempienze probabili Sofferenze TOTALE Portafoglio Cartolarizzato UBI Finance CB2 TOTALE BANCA REGIONALE EUROPEA BANCO DI BRESCIA BANCA POPOLARE DI BERGAMO BANCA POPOLARE DI ANCONA UBI BANCA BANCA POPOLARE COMMERCIO ED INDUSTRIA BANCA CARIME BANCA DI VALLE CAMONICA IW BANK 2.755.573 481.924 554.080 616.965 446.401 12.932 266.889 247.414 104.374 24.594 202.051 40.712 65.942 28.919 27.284 252 16.745 14.501 6.872 824 8.703 1.952 2.736 466 1.865 - 551 1.093 40 - 149.135 24.537 29.833 16.055 34.489 - 15.366 20.589 8.266 - 81.034 10.852 15.803 13.265 21.476 - 5.157 11.808 2.673 - 3.196.496 559.977 668.394 675.670 531.515 13.184 304.708 295.405 122.225 25.418 Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato più sopra. 562 Relazioni e Bilanci 2015 Finanziamento Subordinato Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad UBI Finance CB 2 a fronte delle cessioni dell’esercizio 2015: Finanziamenti Subordinati erogati nell'esercizio 2015 (dati in migliaia di euro) Finanziamento erogato per cessione del 01.06.2015 Finanziamento erogato per cessione del 01.12.15 Totale erogazioni esercizio 2015 CESSIONE TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 314.027 50.287 156.608 - 65.109 - 42.023 - - - 157.662 471.689 50.287 156.608 59.380 59.380 65.109 13.406 13.406 42.023 27.535 27.535 31.609 31.609 25.732 25.732 per un ammontare dei finanziamenti subordinati vantati al 31.12.2015 da ciascun originator nei confronti di UBI Finance CB 2 pari a (in termini di Debito Residuo Capitale): Ammontare Finanziamenti subordinati al 31.12.2015 (dati in migliaia di euro) Debito residuo capitale TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 3.245.267 567.950 683.478 684.975 534.005 13.406 307.701 301.477 126.543 25.732 Come per il Programma da 15 miliardi, il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31.12.2015 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato. Anche per il Programma “retained”, allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca, non esiste alcun rischio in merito. Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2015, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 58,4 milioni di euro complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della società veicolo, ammonta complessivamente a 440,5 milioni di euro. Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator: TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK 58.414 10.933 12.128 11.289 10.498 24 4.700 7.000 1.803 39 Finanziamenti Subordinati - somme rimborsate nell'esercizio 2015 (dati in migliaia di euro) TOTALE DI CUI BRE DI CUI BANCO DI BRESCIA DI CUI BANCA POP. BERGAMO DI CUI BANCA POP. ANCONA DI CUI UBI BANCA DI CUI BANCA POP. COMM. E INDUSTRIA DI CUI BANCA CARIME DI CUI BANCA DI VALLE CAMONICA DI CUI IW BANK Totale rimborsi esercizio 2015 440.550 82.060 102.840 90.930 61.210 - 48.180 40.310 15.020 - Finanziamenti Subordinati interessi pagati e maturati anno 2015 (dati in migliaia di euro) Totale interessi esercizio 2015 Attività di Servicing - Sub-servicing Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, compensi pari a 304 mila euro complessivi, mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano a 322 mila euro. Contestualmente le Banche Rete, per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, hanno percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2 compensi pari a complessivi 1,182 milioni di euro. Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico. F. Modelli per la misurazione del rischio di credito In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI Banca ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente derivante dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza. Nota Integrativa 563 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura SEZIONE 2 - Rischi di mercato 2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi, si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesseportafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato. Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2015 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo semestre): •M assima Perdita Accettabile UBI Trading Book • E arly Warning su Massima Perdita Accettabile • L imite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book • Early Warning su VaR Euro 92,5 milioni 70% MPA Euro 18,5 milioni 80% VaR B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Si veda il successivo paragrafo A. “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse”. Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO Tipologia/Durata residua 1. Attività per cassa 1.1 Titoli di debito - con opzione rimborso anticipato - altri 1.2 Altre attività 2. Passività per cassa 2.1 P.C.T. passivi 2.2 Altre passività 3. Derivati finanziari 3.1 Con titolo sottostante - Opzioni - Posizioni lunghe - Posizioni corte - Altri derivati - Posizioni lunghe - Posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni - Posizioni lunghe - Posizioni corte - Altri derivati - Posizioni lunghe - Posizioni corte 564 Relazioni e Bilanci 2015 A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 102 102 102 (81.464) (81.464) (81.464) 163.446 244.910 50.005 50.005 50.005 359.145 359.145 1.623.214 (5.662) (5.662) 74.496 80.158 1.628.876 1.836.886 2.005.228 168.342 (208.010) 14.959.131 15.167.141 50.025 50.025 50.025 14.844 14.844 (54.251) (480) (480) 11.504 11.984 (53.771) 51.359 215.922 164.563 (105.130) 2.715.098 2.820.228 493.137 460 460 676 216 492.677 (1.803) 187.911 189.714 494.480 2.411.419 1.916.939 51.911 51.911 1.701 50.210 (147.206) (48.026) (48.026) 2.826 50.852 (99.180) (54.873) 53.610 108.483 (44.307) 8.499.797 8.544.104 268.300 268.300 268.300 (320.608) 53.699 53.699 53.699 (374.307) (249.706) 8.339 258.045 (124.601) 6.613.381 6.737.982 2 2 2 (1.290.117) (1.290.117) (1.588.278) 1.426 1.589.704 298.161 1.560.836 1.262.675 - 1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni Durata indeterminata 1. Attività per cassa - - - - - - - - 1.1 Titoli di debito - - - - - 44.645 - - - con opzione rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - 44.645 - - - - - - - - - - 2. Passività per cassa 1.2 Altre attività 20 45.311 - - - - - - 2.1 P.C.T. passivi 20 45.311 - - - - - - - - - - - - - - 3. Derivati finanziari - (161.517) (21.219) 9.574 367 (46.386) - - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - 2.2 Altre passività - Opzioni - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - (161.517) (21.219) 9.574 367 (46.386) - - - - - 8.428 - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - 102.043 285.506 295.965 46.045 - - - - Posizioni corte - 102.043 285.506 287.537 46.045 - - - - Altri derivati - (161.517) (21.219) 1.146 367 (46.386) - - - Posizioni lunghe - 1.924.027 33.928 23.551 62.919 - - - - Posizioni corte - 2.085.544 55.147 22.405 62.552 46.386 - - 2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione Tipologia operazioni/Indice quotazione Quotati ITALIA Non quotati GERMANIA STATI UNITI A. Titoli di capitale 4.144 436 - - - posizioni lunghe 4.144 436 - - - posizioni corte B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale - - - - (4) - - - - posizioni lunghe 6 - - - - posizioni corte 10 - - - C. Altri derivati su titoli di capitale 273 - - - - posizioni lunghe 273 - - - - posizioni corte D. Derivati su indici azionari - - - - - 35.071 (25.194) - - posizioni lunghe - 35.071 - - - posizioni corte - - 25.194 - Nota Integrativa 565 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2015 per i portafogli di Trading di UBI Banca. Evoluzione dei rischi di mercato: Market VAR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2015 9.000.000 8.000.000 7.000.000 6.000.000 5.000.000 4.000.000 3.000.000 2.000.000 1.000.000 15 15 20 2. .1 02 02 02 .1 .1 0. 1. 20 20 15 15 02 .0 9. 20 15 8. .0 02 20 7. .0 02 6. .0 02 20 15 15 20 15 20 5. .0 02 02 .0 4. 20 15 .0 3. 20 15 02 02 .0 2. 20 15 20 1. .0 02 15 0 Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2015. Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2015 Portafoglio di Trading del Gruppo UBI Banca 31.12.2015 Rischio cambio Rischio tasso Rischio azionario Rischio credito Rischio volatilità Effetto diversificazione(1) Totale 457.013 573.844 2.736.345 909.554 158.995 (1.284.111) 3.551.640 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. Analisi di Backtesting L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente. Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2015. Gruppo UBI Trading Book: Backtesting 2015 Milioni VaR 6 P&L 4 2 0 -2 -4 -6 -8 -10 02.01.2015 02.02.2015 02.03.2015 02.04.2015 02.05.2015 02.06.2015 02.07.2015 02.08.2015 02.09.2015 02.10.2015 02.11.2015 02.12.2015 566 Relazioni e Bilanci 2015 Analisi di Stress Test Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso. Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca. Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca Dati al 31.12.15 Gruppo UBI Banca TRADING BOOK VIG 31.12.15 Gruppo UBI Banca BANKING BOOK 31.12.15 Variazione NAV Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Risk Factors Shock Flight to quality scenario IR Shock +1bp IR Shock -1bp IR Bear Steepening IR Bull steepening IR Bear Flattening IR Bull Flattening Equity +10% Equity -10% Volatility +20% Volatility -20% Forex +15% Forex -15% Credit Spread TOTALE UBI 31.12.15 Variazione NAV Variazione NAV 298 0,00% -558.312 0,00% -558.014 0,00% 28 0,00% 557.818 0,00% 557.846 0,00% -2.844.515 -0,58% -13.030.524 -0,09% -15.875.039 -0,11% 1.352.129 0,28% 3.424.680 0,02% 4.776.809 0,03% -282.941 -0,06% 4.714.895 0,03% 4.431.953 0,03% 4.746.761 0,97% 14.262.656 0,10% 19.009.417 0,13% 1.533.531 0,31% 1.782.725 0,01% 3.316.256 0,02% -1.533.531 -0,31% -1.782.725 -0,01% -3.316.256 -0,02% -50.839 -0,01% 291.535 0,00% 240.696 0,00% 4.725 0,00% -238.528 0,00% -233.804 0,00% 3.912.171 0,80% -521.404 0,00% 3.390.767 0,02% -6.066.114 -1,23% 521.404 0,00% -5.544.710 -0,04% -17.878.986 -17.387.873 -3,64% -3,54% -770.573.413 -772.074.385 -5,32% -5,33% -788.452.399 -789.462.259 -5,26% -5,27% L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su tasso all’interno dei portafogli di UBI). Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2015 per i portafogli di Banking di UBI Banca. Evoluzione dei rischi di mercato: Market VAR giornaliero del Gruppo UBI nel 2015 150.000.000 140.000.000 130.000.000 120.000.000 110.000.000 100.000.000 15 15 20 .1 2. 02 .1 1. 20 15 02 15 .2 0 10 02 . 02 .0 9 .2 0 01 5 .0 8 .2 15 02 .2 0 .0 7 .0 6 02 02 .2 0 15 01 5 02 .0 5 .2 01 5 02 .0 4 .2 01 5 .0 3 .2 01 5 02 .2 .0 2 02 02 .0 1 .2 01 5 90.000.000 Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund. Nota Integrativa 567 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2015. Portafoglio di Banking di UBI Banca Rischio cambio Rischio tasso Rischio azionario Rischio credito Rischio volatilità Effetto diversificazione(1) Totale 31.12.2015 45.701 5.802.975 108.656.152 444.914 141.049 115.347.417 (1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo. 2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla sezione 2.1. Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono: sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk); sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk). Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che individua metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore economico del Gruppo. La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della Capogruppo, che provvede su base mensile: ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva; ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista. Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning. L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza. L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente. Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno della vischiosità) sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento dei flussi in scadenza La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2015 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early Warning pari all’10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking Book). Il valore da confrontare con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso (shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi). Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario. Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato. • • • • B. Attività di copertura del fair value Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2015 sono in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati. Nello specifico sono in essere: coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 10,59 miliardi di euro di nominale; coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 22 milioni di euro di nominale; macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 24 milioni di euro di nominale; coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 18,55 miliardi di euro di nozionale. • • • • I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP. L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Controllo Rischi Finanziari, Operativi e di Equilibrio Strutturale della Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile. C. Attività di copertura dei flussi finanziari Per UBI Banca al 31 dicembre 2015 è in essere una relazione di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge) per un ammontare nominale di circa 30 milioni di euro. 568 Relazioni e Bilanci 2015 Informazioni di natura quantitativa 1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO 13.356.715 5.423.358 1.525.451 13.990.942 8.323.551 2.399.991 - 4.823.888 1.938.100 195.660 8.663.363 7.466.624 1.778.588 - 1. Attività per cassa 9.657.659 161.233 - con opzione rimborso anticipato - altri Durata indeterminata Da oltre 1 anno fino a 5 anni 1.1 Titoli di debito Oltre 10 anni Da oltre 6 mesi fino a 1 anno Fino a 3 mesi Da oltre 5 anni fino a 10 anni Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi A vista 1.409 163.651 2.835 10.245 27.114 31.453 - - 159.824 4.660.237 1.935.265 185.415 8.636.249 7.435.171 1.778.588 - 1.2 Finanziamenti a banche 2.026.111 2.099.941 17.712 162.804 3.989.112 - - - 1.3 Finanziamenti a clientela 7.470.315 6.432.886 3.467.546 1.166.987 1.338.466 856.927 621.403 - - c/c - altri finanziamenti - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 816.794 - - - - 464 - - 6.653.521 6.432.886 3.467.546 1.166.987 1.338.466 856.463 621.403 - 141.159 2.663.859 403.755 1.085.376 1.197.219 286.545 600.056 - 6.512.363 3.769.028 3.063.791 81.610 141.247 569.919 21.347 - 3.508.742 23.706.510 6.837.324 5.006.940 14.386.921 3.940.750 9.344 - 2.1 Debiti verso clientela 835.379 5.973.152 160.512 11.848 5.107 8.193 9.306 - - c/c 824.718 - - - - - - - - altri debiti 10.661 5.973.152 160.512 11.848 5.107 8.193 9.306 - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 10.661 5.973.152 160.512 11.848 5.107 8.193 9.306 - 2.2 Debiti verso banche 2.381.325 9.478.683 1.228.134 1.495.330 - - - - - c/c 1.851.679 - - - - - - - - altri debiti 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - altri 2.4 Altre passività - con opzione di rimborso anticipato - altri 3. Derivati finanziari 529.647 9.478.683 1.228.134 1.495.330 - - - - 291.748 8.254.675 5.448.678 3.499.762 14.381.814 3.932.557 38 - 271 339.189 14 54 358 1.536 38 - 291.477 7.915.487 5.448.664 3.499.708 14.381.456 3.931.021 - - 289 - - - - - - - - - - - - - - - 289 - - - - - - - 2.152 (12.070.669) 6.605.212 2.307.988 5.917.326 (1.743.808) (1.232.466) - 3.1 Con titolo sottostante - - (6) 1.779 136 (216.274) 100 - - - (6) 1.779 136 (216.274) 100 - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - 1.779 148 93.435 105 - + Posizioni corte - - 6 - 12 309.710 5 - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte 3.2 Senza titolo sottostante - Opzioni + Posizioni lunghe + Posizioni corte - Altri derivati - - - - - - - - 2.152 (12.070.669) 6.605.218 2.306.210 5.917.191 (1.527.534) (1.232.567) - 2.152 (940.301) (32.493) 1.009.832 (39.189) - - - 2.167 52.547 - 1.211.777 201.941 - - - 15 992.848 32.493 201.945 241.130 - - - - (11.130.368) 6.637.711 1.296.378 5.956.379 (1.527.534) (1.232.567) - + Posizioni lunghe - 7.879.867 6.652.281 1.333.442 9.868.191 3.859.003 - - + Posizioni corte - 19.010.235 14.570 37.064 3.911.811 5.386.537 1.232.567 - 111.207 (112.044) - 837 - - - - + Posizioni lunghe 4. Altre operazioni fuori bilancio 1.240.138 6.255 - 837 - - - - + Posizioni corte 1.128.931 118.300 - - - - - - Nota Integrativa 569 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE Da oltre 1 anno fino a 5 anni Da oltre 5 anni fino a 10 anni Oltre 10 anni 4.131 56.600 8.473 9.774 - - 46.904 - - - A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1. Attività per cassa 148.318 1.072.299 73.295 1.1 Titoli di debito 1.310 - 4.400 Durata indeterminata - con opzione rimborso anticipato 502 - - - 29.529 - - - - altri 808 - 4.400 - 17.375 - - - 1.2 Finanziamenti a banche 70.411 789.471 27.195 4.131 - - - - 1.3 Finanziamenti a clientela 76.597 282.828 41.700 - 9.697 8.473 9.774 - - c/c 16.324 - - - - - - - - altri finanziamenti 60.272 282.828 41.700 - 9.697 8.473 9.774 - - con opzione di rimborso anticipato - altri 2. Passività per cassa 1.170 11.476 1.259 - - - - - 59.102 271.351 40.440 - 9.697 8.473 9.774 - 427.291 683.155 82.667 - - - - - 2.1 Debiti verso clientela 25.665 - - - - - - - - c/c 25.488 - - - - - - - - altri debiti 177 - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - altri - - - - - - - - 177 - - - - - - - 2.2 Debiti verso banche 401.626 683.155 82.667 - - - - - - c/c 401.424 - - - - - - - - altri debiti 202 683.155 82.667 - - - - - - - - - - - - - 2.3 Titoli di debito - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 3. Derivati finanziari - - - - - - - - - 47.993 (5.424) - (103.342) - - - 3.1 Con titolo sottostante - - (5.424) - - - - - - - (5.424) - - - - - - Opzioni - Posizioni lunghe - - - - - - - - - Posizioni corte - - 5.424 - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + Posizioni lunghe - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante - 47.993 - - (103.342) - - - - Opzioni + Posizioni lunghe - - - - - - - - - - - - - - - - + Posizioni corte - - - - - - - - - 47.993 - - (103.342) - - - + Posizioni lunghe - 47.993 - - - - - - + Posizioni corte - - - - 103.342 - - - - Altri derivati 4. Altre operazioni fuori bilancio 18.915 (18.915) - - - - - - + Posizioni lunghe 18.915 - - - - - - - + Posizioni corte - 18.915 - - - - - - 570 Relazioni e Bilanci 2015 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Per UBI Banca, al 31 dicembre 2015 sono stati rilevati i seguenti livelli di sensitivity: nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata in termini di sensitivity risulta pari a -34,08 milioni. nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un livello di sensitivity pari a +160,05 milioni di euro. Tale esposizione risulta influenzata dal vincolo di non negatività imposto ai tassi (ad oggi prossimi a zero) e dunque dall’applicazione di un floor allo shift della relativa curva. • • Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di Policy, la modellizzazione del profilo comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato. Gli indicatori risentono dell’incorporazione di Banca 24-7 Spa e Centrobanca Spa in UBI Banca. La normativa prudenziale prevede inoltre che tutti gli intermediari valutino l’effetto sull’esposizione al rischio tasso di una variazione dei tassi di +/- 200 b.p. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono con la banca i risultati e riservandosi di adottare opportuni interventi. La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di riferimento, che al 31 dicembre 2015 risulta essere lo scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri. Indicatori di rischiosità - valori puntuali 31.12.2015 31.12.2014 1,41% 1,93% shift parallelo di + 200 bp Riduzione del valore economico / Fondi Propri Al 31 dicembre 2015, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a -16,92 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in -0,32 milioni di euro. Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso di interesse. Profilo del Gap di periodo (Milioni) 8000 Sbilancio Attivo/Passivo Derivati copertura Estinzioni anticipate Gap Complessivo 6000 4000 2000 0 -2000 -4000 -6000 -8000 -10000 VISTA Sbilancio Attivo/Passivo Derivati di copertura Estinzioni Anticipate Gap Complessivo 1M 3M 6M 1Y 3Y 5Y 7Y 10Y 15Y 20Y Oltre 126,60 -1.175,42 5.484,39 -531,05 -4.346,43 -6.551,21 -3.107,64 4.821,40 -1.762,70 209,75 519,42 950,85 - -6.691,02 -8.701,23 589,69 1.113,98 3.672,75 6.186,04 1.091,41 2.745,95 -2,47 -3,01 -2,08 - 3,72 6,76 9,36 15,43 32,94 18,69 15,89 11,41 -16,20 -40,55 -57,45 126,60 -7.866,44 -3.216,84 58,64 -3.232,46 -2.878,46 3.078,40 5.912,81 983,26 207,27 516,41 948,76 Nota Integrativa 571 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 2.3 Rischio di cambio Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli investimenti in OICR. B. Attività di copertura del rischio di cambio Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di tasso di interesse. Informazioni di natura quantitativa L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è pari a circa 17 milioni. 1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati Voci A. Attività finanziarie A.1 Titoli di debito A.2 Titoli di capitale A.3 Finanziamenti a banche A.4 Finanziamenti a clientela A.5 Altre attività finanziarie B. Altre attività C. Passività finanziarie C.1 Debiti verso banche C.2 Debiti verso clientela C.3 Titoli di debito C.4 Altre passività finanziarie D. Altre passività E. Derivati finanziari - Opzioni + Posizioni Lunghe + Posizioni Corte - Altri derivati + Posizioni Lunghe + Posizioni Corte Totale attività Totale passività Sbilancio (+/-) Valute TOTALE DOLLARI USA STERLINE YEN DOLLARI CANADESI FRANCHI SVIZZERI ALTRE VALUTE 553.042 75.021 7.090 211.802 259.129 7.519 1.134.003 1.108.475 25.528 566.077 35.746 533.374 497.628 530.331 1.590.150 1.059.819 2.684.085 2.691.450 (7.365) 40.703 22.583 17.979 141 3.778 27.025 26.909 116 (26.277) 11.025 11.025 (26.277) 86.384 112.661 141.890 150.711 (8.821) 5.125 5.030 95 329 1.307 1.305 2 (4.112) 3.812 3.812 (4.112) 127.833 131.945 137.099 137.064 35 7.120 7.082 38 537 7.364 7.364 (247) 945 945 (247) 5.213 5.460 13.815 13.769 46 665.206 639.285 25.921 3.645 33.342 33.327 15 (636.041) 1.067 1.067 (636.041) 5.558 641.599 675.476 676.008 (532) 153.783 10.030 143.753 1.046 35.403 35.399 4 (146.254) (27.317) 39.335 66.652 (118.937) 25.390 144.327 219.554 246.382 (26.828) 2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2). 572 Relazioni e Bilanci 2015 1.424.979 97.604 7.090 891.208 429.077 16.854 1.238.444 1.212.779 25.665 (246.854) 8.429 589.558 581.129 (255.283) 1.840.528 2.095.811 3.871.919 3.915.384 (43.465) 2.4 Gli strumenti derivati A. DERIVATI FINANZIARI A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo Attività sottostanti/Tipologie derivati 31.12.2015 31.12.2014 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 41.344.443 6.381.672 34.962.771 5.952.132 2.231.840 3.720.292 45.391 47.341.966 109.777 4 109.773 60.270 5 60.265 170.047 43.547.214 7.195.389 36.351.825 4.315.237 2.078.438 2.236.799 36.869 47.899.320 268.550 268.550 34.304 125 34.179 302.854 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap c) Forward d) Futures e) Altri 4. Merci 5. Altri sottostanti Totale A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo A.2.1 Di copertura 31.12.2015 Attività sottostanti/Tipologie derivati 31.12.2014 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 33.727.051 - 34.856.807 - 4.086.274 - 4.086.274 - 29.640.777 - 30.770.533 - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 27.674 - - - - - - - 27.674 - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - - - - - 33.754.725 - 34.856.807 - 1. Titoli di debito e tassi d'interesse a) Opzioni b) Swap 3. Valute e oro a) Opzioni b) Swap 5. Altri sottostanti Totale Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e prestiti obbligazionari di propria emissione. Nota Integrativa 573 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.2.2 Altri derivati 31.12.2015 Attività sottostanti/Tipologie derivati 1. Titoli di debito e tassi d'interesse 31.12.2014 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali - - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri 2. Titoli di capitale e indici azionari a) Opzioni - - - 589.018 - 635.724 - 589.018 - 635.724 - b) Swap - - - - c) Forward - - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 3. Valute e oro - - - a) Opzioni - - - - b) Swap - - - - c) Forward - - - d) Futures - - - - e) Altri - - - - 4. Merci - - - - 5. Altri sottostanti - - - - 589.018 - 635.724 - Totale A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati Fair value positivo Fair value positivo 31.12.2015 31.12.2014 Over the counter A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap d) Equity swap Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 616.579 647 743.207 778 28.654 454 39.311 80 548.218 - 683.739 - - - - - - - - - 34.995 - 16.576 698 - 193 - 4.712 - 3.581 - 592.409 - 647.972 - - - - - 592.046 - 647.972 - 363 - - - - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri Totale 574 Relazioni e Bilanci 2015 - - - - 1.208.988 647 1.391.179 778 A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti Portafogli/Tipologie derivati Fair value negativo Fair value negativo 31.12.2015 31.12.2014 Over the counter Controparti Centrali Over the counter Controparti Centrali 608.593 7 721.880 300 23.369 - 36.953 - 546.067 - 664.892 - A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza a) Opzioni b) Interest rate swap c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - 34.445 - 16.459 - - 7 - 300 e) Forward f) Futures g) Altri B. Portafoglio bancario - di copertura a) Opzioni b) Interest rate swap 4.712 - 3.576 - 700.871 - 937.018 - - - - - 700.871 - 937.018 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - - C. Portafoglio bancario - altri derivati - - - - a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap - - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri Totale - - - - 1.309.464 7 1.658.898 300 A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione Contratti non rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - valore nozionale - - 13.167.217 10.160.659 - 1.643.379 - - fair value positivo - - 208.250 27.492 - 203.720 - - fair value negativo - - 2.287 26.009 - 1.467 - - esposizione futura - - 75.082 53.705 - 16.000 - - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - valore nozionale - - 1.260.084 1.121.357 594 - - - fair value positivo - - 7.947 666 - - - - fair value negativo - - 14.391 28.857 12 - - - esposizione futura - - 9.739 11.214 6 - - - valore nozionale - - 22.696 - - - - - fair value positivo - - 2.139 - - - - - fair value negativo - - 2.587 - - - - - esposizione futura - - 2.318 - - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse 2) Titoli di capitale e indici azionari 3) Valute e oro 4) Altri valori Nota Integrativa 575 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione Contratti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - - 14.947.725 110.886 485.515 1.425.463 5.676 34.887 - - - - - - - - - - - - 3.115.870 37.746 8.757 454.227 9.469 1.685 - - - - - 22.696 2.587 2.139 - - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 3) Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 4) Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair valure negativo A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti non rientranti in accordi di compensazione Contratti non rientranti in accordi di compensazione 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 3) Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura 4) Altri valori - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo - esposizione futura Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - - 5.000 1.654 75 - - - - - - 12.372 - 252.966 19.371 253.019 25.302 67.357 57 3.304 197 - - 27.674 363 1.384 - - - - - - - - - - - A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti rientranti in accordi di compensazione Contratti rientranti in accordi di compensazione Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti - - 26.505.533 361.888 546.168 7.216.519 230.158 153.048 - - - - - - - - - - - - - - - - - 1) Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 2) Titoli di capitale e indici azionari - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 3) Valute e oro - valore nozionale - fair value positivo - fair value negativo 4) Altri valori - valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - 576 Relazioni e Bilanci 2015 A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali Sottostanti/Vita residua A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse Fino a 1 anno Oltre 5 anni Totale 13.241.888 15.854.720 18.245.359 47.341.967 7.436.625 15.662.459 18.245.359 41.344.443 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro Oltre 1 anno e fino a 5 anni - - - - 5.764.699 187.433 - 5.952.132 40.564 4.828 - 45.392 B) Portafoglio bancario A.4 Derivati finanziari su altri valori 8.977.354 14.315.341 11.051.047 34.343.742 B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 8.961.687 14.287.257 10.478.106 33.727.050 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 15.667 410 572.941 589.018 B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - 27.674 - 27.674 B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - - Totale 31.12.2015 22.219.242 30.170.061 29.296.406 81.685.709 Totale 31.12.2014 11.779.324 42.616.409 28.996.117 83.391.850 A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario - Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC. B. DERIVATI CREDITIZI B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi. B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo. B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo. B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione. B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti rientranti in accordi di compensazione Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione. B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi. B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi. Nota Integrativa 577 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti Governi e Banche Centrali Altri enti pubblici Banche Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti 1) Accordi bilaterali Derivati Finanziari - fair value positivo - - 156.677 170.314 - - - - fair value negativo - - 686.150 114.630 - - - - esposizione futura - - 169.597 52.508 - - - - rischio di controparte netto - - 163.153 51.682 - - - 2) Accordi bilaterali Derivati Creditizi - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - rischio di controparte netto - - - - - - - 3) Accordi "Cross product" - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - - - rischio di controparte netto - - - - - - - SEZIONE 3 - Rischio di liquidità Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk), oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività differisca significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk). A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a presidio dei Rischi Finanziari che, oltre alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al mantenimento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le Banche Rete e le Società Prodotto. La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione delle condizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni. I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo e competono: alle strutture del Chief Business Officer (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della liquidità e alla gestione del rischio nell’ambito dei limiti definiti; all’Area Capital & Liquidity Risk Management (presidio di 2° livello), cui compete la misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la verifica periodica del rispetto dei limiti. Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità è monitorato principalmente attraverso un modello di liquidity gap in cui viene determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di liquidabilità. • • Ulteriori informazioni, relative all’attività del Gruppo sul mercato interbancario, sono riportate nella Relazione sulla Gestione, cui si rimanda. 578 Relazioni e Bilanci 2015 Nota Integrativa 579 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 6.928.521 3.396.082 3.133.723 2.309.005 824.718 176.554 85.805 - Banche - Clientela B.1 Depositi e conti correnti - Clientela Passività per cassa - Banche B.2 Titoli di debito B.3 Altre passività - Posizioni corte - C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte - - Posizioni lunghe - Posizioni corte - - C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - C.6 Garanzie finanziarie ricevute 1.128.931 697 - Posizioni corte - (1.128.931) C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - Posizioni lunghe C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - Posizioni corte - 118.300 - Posizioni lunghe 545.065 118.300 - Posizioni corte 550.646 5.581 C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - Posizioni lunghe - - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale (1.004.353) 2.025.928 A.4 Finanziamenti Operazioni "fuori bilancio" 167.498 8.954.449 A.3 Quote OICR 7.329 2 A.2 Altri titoli di debito 9.129.278 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - 891 418 (473) 138.976 418.703 279.727 279.254 4.151.621 134.930 - 336.701 336.701 4.623.252 262.940 1.193.010 1.455.950 - - - 1.455.950 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - 6.255 6.255 - - - 5.015 1.332 (3.683) 436.263 20.301 (415.962) (413.390) 1.370.423 199.853 - 50.000 50.000 1.620.276 155.733 - 155.733 - - 50.005 205.737 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - 118.300 - (118.300) 5.655 10.998 5.343 1.287.925 1.240.058 (47.868) (160.824) 528.880 659.674 - 290.703 290.703 1.479.257 950.538 6.310 956.848 - - - 956.848 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - 20.000 20.000 - - - 31.858 63.315 31.458 98.219 485.785 387.567 439.024 268.958 3.354.237 - 340.073 340.073 3.963.268 1.253.579 194.322 1.447.901 - 90.560 13.123 1.551.584 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi - - - - - - - - - 1.198 1.198 - - - 49.662 41.778 (7.884) 166.514 186.945 20.431 13.746 266.415 1.944.897 - 724.443 724.443 2.935.755 1.274.907 98.340 1.373.247 - 42.442 198.957 1.614.646 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - 3.945 - 7.281 7.281 - - - 98.071 115.191 17.120 198.363 193.519 (4.845) 23.500 115.855 5.870.424 - 1.495.924 1.495.924 7.482.203 1.660.956 214.068 1.875.024 - 1.402.263 449.491 3.726.778 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno 1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO Informazioni di natura quantitativa - - - - - - - 4.380 - 1.063.336 1.063.336 - - - - - - 95.569 47.585 (47.984) 1.019.732 8.565.209 19.580.946 - - - 28.146.155 4.223.996 4.189.578 8.413.574 - 5.020.841 7.785.005 21.219.420 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - 30.860 30.860 - - - - - - 309.728 143.584 (166.144) (135.284) 244.993 4.081.192 - - - 4.326.186 4.561.361 2.146 4.563.508 - 662.470 7.660.000 12.885.978 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 375.735 375.735 - 17.576 - 393.310 Durata indeterminata 580 Relazioni e Bilanci 2015 105.742 87.015 18.727 427.165 426.968 401.480 A.4 Finanziamenti - Banche - Clientela B.1 Depositi e conti correnti - Clientela Passività per cassa - Banche - Posizioni corte - Posizioni corte - - Posizioni lunghe - Posizioni corte - C.6 Garanzie finanziarie ricevute C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale - Posizioni lunghe - Posizioni corte - - Posizioni lunghe - Posizioni corte - - C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale - - C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi - 18.915 - Posizioni lunghe 10.635 18.915 - Posizioni corte 11.100 465 C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere - Posizioni lunghe C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale - - Posizioni lunghe - - C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale 19.380 197 B.3 Altre passività Operazioni "fuori bilancio" - B.2 Titoli di debito 25.488 4.924 A.3 Quote OICR 533 - A.2 Altri titoli di debito 111.199 A.1 Titoli di Stato A vista Attività per cassa Voci/Scaglioni temporali - - - - - - - - - - - - - - - - - 377.135 90.510 (286.624) (286.624) - - - 79.687 79.687 79.687 22.966 250.860 273.826 - - - 273.826 Da oltre 1 giorno a 7 giorni - - - - - - - - - - - 18.915 - (18.915) - - - 20.423 439.289 418.865 399.951 45.311 - - 571.512 571.512 616.823 - 45.886 45.886 - - - 45.886 Da oltre 7 giorni a 15 giorni - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.212.670 1.261.004 48.334 48.334 - - - - - - 214.817 36.996 251.812 - - - 251.812 Da oltre 15 giorni a 1 mese - - - - - - - - - - - - - - 990 12 (978) 482.602 94.124 (388.478) (389.456) - - - 32.175 32.175 32.175 244 439.812 440.057 - 1.074 - 441.131 Da oltre 1 mese fino a 3 mesi 1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Altre valute - - - - - - - - - - - - - - 258 76 (181) 184.604 157.786 (26.819) (27.000) - - - 82.901 82.901 82.901 2.112 27.265 29.377 - 369 - 29.746 Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi - - - - - - - - - - - - - - 706 154 (552) 290.611 300.009 9.398 8.847 - - - - - - 1.576 4.175 5.751 - 1.074 422 7.247 Da oltre 6 mesi fino a 1 anno - - - - - - - - - - - - - - - - - 73.675 46.368 (27.307) (27.307) - - - - - - 115.878 - 115.878 - 43.906 - 159.783 Da oltre 1 anno fino a 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 52.864 - 52.864 - 4.088 45.927 102.878 Oltre 5 anni - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Durata indeterminata SEZIONE 4 - Rischi operativi Informazioni di natura qualitativa A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad esempio le perdite derivanti da frodi13, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Con riferimento alla loro manifestazione monetaria, tale definizione include il rischio legale14, il rischio modello15, le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di mercato16 e le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di credito17. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio reputazionale ed il rischio strategico19. Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale del Gruppo. Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello. In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di operatività: Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore Generale. Nelle altre entità giuridiche è individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi locale (o alla figura aziendale equivalente secondo proprio regolamento aziendale). Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo; Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto del Consigliere Delegato, della Direzione Generale, ai responsabili delle Direzioni (incluse quelle Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività specialistiche quali la gestione di: - sicurezza logica - sicurezza fisica - disaster recovery e continuità operativa - prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008 - attività di antiriciclaggio e antiterrorismo - controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005 - reclami - intermediazione titoli - pratiche legali e fiscali. Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in relazione all’attività di competenza e di coordinare i Risk Owner di riferimento; Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso delle attività quotidiane; Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite operative; Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto. Il sistema di misurazione Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio. Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo dedicato al requisito patrimoniale. 13 In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi accertate. 14 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative, procedimenti legali o azioni volontarie assunte per evitare il manifestarsi di un rischio legale (la definizione di rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di riciclaggio, misconduct events ed i rischi di non conformità). 15 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei processi decisionali (ad esempio, modelli di pricing, modelli per la valutazione degli strumenti finanziari e/o di copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla definizione di rischio modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei requisiti patrimoniali calcolati utilizzando modelli interni sottoposti all’approvazione delle Autorità di Vigilanza. 16 Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla gestione del rischio di mercato, causate da inadeguatezza e/o disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di data entry, carenze dei sistemi di controllo interno, inadeguatezza dei processi di Data Quality, indisponibilità dei sistemi ICT, comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone e/o da altri eventi esterni. 17 Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell’ambito del processo del credito, causate prevalentemente da un rischio operativo. 18 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca/Società da parte di clienti, controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza. 19 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato. Nota Integrativa 581 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Il sistema di reporting Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi operativi della Capogruppo che periodicamente predispone: - l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection e dei relativi recuperi realizzati; - le analisi di benchmark con i dati di Sistema; - la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali; - il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi. In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di rischio assunto da ciascuna società del Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi della Capogruppo. A conclusione dell’attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, che confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale. Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Rischio legale La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile da sono: - richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la realizzazione di un software; - causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo grado e quindi appellata nei confronti di UBI Banca. I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività potenziale) sono: - i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca e quindi di UBI Banca, in qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti delle Società del Gruppo Burani, tutti instaurati presso il Tribunale di Milano: 1) in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca da parte del Fallimento Burani Designer Holding NV (“BDH”) un atto di citazione con il quale si afferma una pretesa responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al finanziamento dell’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”) su azioni della Mariella Burani Fashion Group Spa (“MBFG”); 2) in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento MBFH, basato su argomenti in fatto e in diritto assimilabili a quelli della citazione precedente da parte del Fallimento BDH. In entrambe le cause le richieste di risarcimento ammontano a circa 134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti poiché la Banca, supportata dal parere degli autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di fondamento, risultando semmai la Banca stessa (regolarmente ammessa quale creditrice al passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del Gruppo Burani) soggetto danneggiato e non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani. Inoltre, poiché i fatti dedotti dai Fallimenti a sostegno delle domande degli stessi risultano in parte comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la Banca ha ritenuto di dover estendere il contraddittorio alle due citate Società; 3) in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento MBFH per ottenere la revoca del pagamento effettuato nell’anno precedente al fallimento in relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che, secondo la prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo il ricavato della vendita dei titoli dati in pegno. Si precisa che sono state depositate per entrambi i fallimenti (MBFH e BDH) proposte di concordato fallimentare per assunzione. Nel caso di MBFH la proposta di concordato fallimentare è stata definitivamente omologata, mentre nel caso di BDH è attualmente sottoposta all’esame dei creditori. All’esito delle procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare definizione. L'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammontava a fine 2015 a 59,9 milioni di euro, rettificata al 98,79%; - azione di risarcimento, in fase di appello, dopo la sentenza favorevole alla Banca in primo grado, riveniente dalla ex Centrobanca, intentata dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca. Con sentenza del 4 dicembre 2015 la Corte d’Appello ha definito il giudizio, confermando la sentenza di primo grado favorevole alla Banca. La sentenza è quindi, allo stato, suscettibile di impugnazione in Cassazione. n. 3 cause promosse da Soggetti Beneficiari di contribuzioni pubbliche a vario titolo, in relazione alle quali UBI Banca Spa (subentrata a Centrobanca Spa. nelle Convenzioni da quest’ultima a suo tempo sottoscritte con gli Enti Agevolanti per la gestione degli adempimenti connessi all’istruttoria delle pratiche agevolative) è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti interessati in qualità di Banca Concessionaria mandataria dei medesimi e, in particolare: - un giudizio pendente avanti il T.A.R. della Sicilia in cui controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni, concesse in via provvisoria per Euro 6,4 milioni, disposto a seguito dell’intervenuto sequestro penale dell’unità produttiva oggetto delle agevolazioni; 582 Relazioni e Bilanci 2015 - un giudizio pendente avanti il T.A.R. del Lazio in cui controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni, concesse in via provvisoria per Euro 11,6 milioni, disposto a seguito degli esiti di indagini penali avviate in dipendenza di accertamenti della Guardia di Finanza che avrebbero evidenziato gravi irregolarità nella gestione della società; si segnala che la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita da Banca Italease, aderente al Raggruppamento Temporaneo di Imprese da noi capofilato, che dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa; - un giudizio pendente avanti il Tribunale Civile di Roma in cui controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle agevolazioni (disposto per morosità protratta nel rimborso di finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, in conformità a quanto espressamente previsto dalla normativa di riferimento) e il conseguente avvio del recupero coattivo delle medesime, per Euro 4,3 milioni, oltre al risarcimento di asseriti danni da ciò derivanti, quantificati in Euro 24 milioni, causati dalla revoca di presunti affidamenti bancari concessi alla società; la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna, aderente a Raggruppamento Temporaneo di Imprese da noi capofilato, che dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa. Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2014, si registrano, quali contenziosi rilevanti conclusi: - azione di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso di un contratto di agenzia ex Silf Spa nei confronti di UBI Banca; - contenzioso riveniente dalla ex Centrobanca con una controparte pubblica avente ad oggetto la richiesta di restituzione di un pagamento, incassato a seguito dell’escussione forzosa di una garanzia prestata. Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale si rimanda agli specifici paragrafi. Informazioni di natura quantitativa I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per la Banca nel periodo gennaio 2011 – dicembre 2015 sono “Processi” (49% delle frequenze e 74% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (49% delle frequenze e 19% del totale impatti rilevati). Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla banca. Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2011 - 31 dicembre 2015) Numerosità eventi Impatto economico 1% 1% 19% 49% 6% 49% 74% 1% Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono “Esecuzione, consegna e gestione dei processi (9% delle frequenze e 49% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi professionali” (41% delle frequenze e 26% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (44% delle frequenze e 17% del totale impatti rilevati). Nota Integrativa 583 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2011 - 31 dicembre 2015) Numerosità degli eventi 0% 5% Impatto economico 1% 7% 1% 0% 26% 41% 17% 0% 44% 49% 0% 9% Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni Esecuzione, consegna e gestione dei processi Frode esterna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Frode interna Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi (94% delle frequenze e 85% del totale impatti rilevati) e “Persone” (0,3% delle frequenze e 8% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015) Numerosità eventi 0% Impatto economico 6% 0% 4% 3% 8% 94% 85% Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi professionali” (93% delle frequenze e 45% del totale impatti rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (4% delle frequenze e 45% del totale impatti rilevati). Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015) 584 Relazioni e Bilanci 2015 Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015) Numerosità degli eventi 0% 4% 1% 0% 0% Impatto economico 2% 1% 0% 9% 0% 45% 93% 45% 0% Clientela, prodotti e prassi professionali Danni da eventi esterni Esecuzione, consegna e gestione dei processi Frode esterna Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro Frode interna Requisito patrimoniale Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema dei controlli interni. Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di rischio la stima delle distribuzioni di severity sia eseguita secondo due componenti distinte: una Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il corpo. Le stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di rischiosità valutate dal processo di Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale a rischio è determinata al 99.9-esimo percentile della curva delle perdite annue risultante dal processo di convoluzione tra le probabilità di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale a rischio stimato su ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata mediante un processo di stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress. Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle diverse entità giuridiche in funzione di un indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità storica e prospettica rilevata e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite metodologia Standardizzata. Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI Banca non si avvale delle facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri meccanismi di trasferimento del rischio. *** Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e Oneri è pari a 31,1 milioni di euro (-11,25% rispetto ai 35 milioni del semestre precedente). Tale riduzione è stata determinata principalmente dall’effetto congiunto delle variazioni registrate nelle stime del requisito patrimoniale effettuate a livello consolidato e alla riduzione dei valori dell’Indicatore Rilevante della società utilizzati nel processo di allocazione del requisito patrimoniale sulle singole entità giuridiche. I principali fattori che hanno determinato a livello consolidato la riduzione nelle stime del requisito patrimoniale sono dovuti a: - fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Private Investment, che ha comportato l’accorpamento di molte attività svolte dagli uffici centrali (compliance, antiriciclaggio, risorse umane, ecc) che si è riflessa in una riduzione del rischio potenziale valutato nell’ambito del processo di Self Risk Asessment; - riduzione del numero di eventi attesi annui e/o riposizionamento delle probabilità di accadimento degli stessi verso classi di impatto più basse effettuate nell’ambito del processo di Self Risk Assessment in funzione dell’andamento delle perdite rilevate storicamente sia dal processo di LDC interno che dal sistema bancario italiano; - esclusione dal dataset di calcolo del VaR delle scritture contabili effettuate fuori dall’holding period di riferimento; - interventi di mitigazione effettuati nell’ultimo esercizio; - riduzione delle perdite storicamente rilevate sia dal processo di Loss Data Collection interno che dal sistema bancario italiano. Nota Integrativa 585 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura Parte F - Informazioni sul patrimonio SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa A - Informazioni di natura qualitativa Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa. Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate. In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine, ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida. Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei capitali, in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio. B - Informazioni di natura quantitativa B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione Voci / Valori 31.12.2015 31.12.2014 1. Capitale 2.254.371 2.254.371 2. Sovrapprezzi di emissione 3.798.430 4.716.866 3. Riserve 2.283.488 2.354.285 - di utili 1.606.028 1.678.050 573.912 573.912 a) legale b) statutaria c) azioni proprie d) altre - altre 4. Strumenti di capitale 5. (Azioni proprie) - - 5.155 7.250 1.026.961 1.096.888 677.460 676.235 - - (5.155) (5.340) 6. Riserve da valutazione 304.389 164.951 - Attività finanziarie disponibili per la vendita 281.294 143.045 - Attività materiali - - - Attività immateriali - - - - - Copertura dei flussi finanziari - Copertura di investimenti esteri (101) - - Differenze cambio (243) (243) - Attività non correnti in via di dismissione - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti - Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto - Leggi speciali di rivalutazione 7. Utile (perdita) d'esercizio Totale 586 Relazioni e Bilanci 2015 - - (7.554) (8.844) - - 30.993 30.993 123.423 (918.437) 8.758.946 8.566.696 B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione 31.12.2015 Attività/Valori 1.Titoli di debito 31.12.2014 Riserva positiva Riserva negativa Riserva positiva Riserva negativa (179.194) 228.218 (13.000) 253.440 2. Titoli di capitale 53.727 (18) 59.396 (18) 3. Quote di O.I.C.R. 12.370 (3) 10.165 (744) 4. Finanziamenti Totale - - - - 294.315 (13.021) 323.001 (179.956) Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto degli effetti fiscali: Titoli di Stato ed altri titoli di debito Riserva Positiva Riserva Negativa Totale 228.218 (13.000) 215.218 Quote di O.I.C.R. ed altri fondi di Private Equity 12.370 (3) 12.367 Istituto Centrale Banche Popolari Italiane 19.042 - 19.042 Sacbo Spa 30.263 - 30.263 VISA Inc 1.543 - 1.543 VISA Europe Ltd 2.031 - 2.031 848 (18) 830 294.315 (13.021) 281.294 Altri titoli di capitale Nel corso del mese di dicembre è pervenuta da parte della società VISA la comunicazione relativa alla proposta di vendita del 100% del capitale azionario in circolazione di Visa Europe Limited ("Visa Europe") da parte della società VISA INC da concludersi nel primo semestre 2016. Tale proposta è stata rivolta a tutti gli azionisti “Principal” della società Visa EUROPE (per il gruppo UBI, le società IW Bank e UBI Banca). Tale accordo prevede il pagamento di un prezzo stabilito secondo tre componenti sulla base del contributo fornito dalla società all’attività di Visa Europe: una quota del controvalore in cash una quota in azioni VISA INC. un ulteriore quota di earn-out successiva e subordinata alla definizione di tutte le procedure di calcolo UBI Banca ha predisposto la documentazione richiesta per l’adesione a tale offerta e, di conseguenza, essendo l’azione di VISA Europe limited valorizzata al valore figurativo nominale di 1 euro, è stata effettuata una rivalutazione della riserva AFS per l’importo di 3 milioni di euro (2,031 milioni al netto del relativo effetto fiscale). • • • B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue Titoli di debito 1. Esistenze iniziali Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti 74.246 59.378 9.421 - 2. Variazioni positive 244.912 16.433 4.876 - 2.1 Incrementi di fair value 217.894 16.433 4.156 - 27.018 - 720 - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative da deterioramento da realizzo 337 - 276 - 26.681 - 444 - 2.3 Altre variazioni - - - - 3. Variazioni negative (103.940) (22.102) (1.930) - (13.663) (2.289) (1.405) - - - (525) - (90.277) (19.813) - - - - - - 215.218 53.709 12.367 - 3.1 Riduzioni di fair value 3.2 Rettifiche da deterioramento 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo 3.4 Altre variazioni 4. Rimanenze finali Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva. Nota Integrativa 587 Parte F - Informazioni sul patrimonio B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue Importi in migliaia di euro 1. Esistenze iniziali 31.12.2015 31.12.2014 (8.844) (6.265) 2. Variazioni positive 1.290 - 2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses 1.290 - 2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - 2.3 Altre variazioni - - 3. Variazioni negative - (2.579) (2.579) 3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses - 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive - - 3.4 Altre variazioni - - (7.554) (8.844) 4. Rimanenze finali Le voci Incrementi/Riduzione di fair value includono l’effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale. SEZIONE 2 - I fondi propri e i coefficienti di vigilanza 2.1 FONDI PROPRI A - Informazioni di natura qualitativa Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla corrispondente sezione del Bilancio Consolidato. Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo. 1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1) Il capitale primario di classe 1 è composto come segue: Importi in migliaia di euro 31.12.2015 Capitale versato 2.254.371 Sovrapprezzo di emissione 3.798.430 Riserve di utili 1.606.028 Risultato d'esercizio 123.423 Altre componenti di conto economico accumulate 304.389 Riserve - altre Totale 2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1) Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1. 588 Relazioni e Bilanci 2015 677.460 8.764.101 3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) Tipo Emissione Cedola 2010/2017 - tasso variabile ISIN IT0004572860 Valuta euro Semestrale tasso variabile Euribor 6 mesi +0,40% 23.02.2017 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004572878 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 3,10% 23.02.2017 2010/2017 - tasso fisso ISIN IT0004645963 Valuta euro Prestiti subordinati ordinari (Lower Tier II) Data Scadenza Semestrale tasso fisso al 4,30% Clausola Rimborso Anticipato Valore Nominale Valore IAS 31.12.2015 61.035 60.939 120.000 122.640 05.11.2017 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 05.11.2013 160.000 162.639 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2014 240.000 246.370 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004723489 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 5,40% 30.06.2018 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004457070 Valuta euro Semestrale tasso fisso 4,15% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% 13.03.2019 Dal 13.03.2014 370.000 368.889 13.03.2016 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 13.03.2012 42.398 42.379 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 30.06.2012 31.367 31.289 2009/2016 - tasso variabile ISIN IT0004457187 Valuta euro Trimestrale Euribor 3M + 1,25% 2009/2016 - tasso variabile ISIN IT0004497068 Valuta euro Trimestrale Euribor 3M + 1,25% 30.06.2016 2009/2019 - tasso misto ISIN IT0004497050 Valuta euro Semestrale tasso fisso 4% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 6M +1,85% 30.06.2019 Dal 30.06.2014 365.000 361.576 Rimborso tramite piano di ammortamento a quote costanti annuali dal 16.06.2014 240.000 246.505 222.339 220.040 2011/2018 - tasso fisso ISIN IT0004718489 Valuta euro Semestrale tasso fisso al 5,50% 16.06.2018 2011/2018 - tasso misto ISIN IT0004767742 Valuta euro Trimestrale tasso fisso 6,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +1% 18.11.2018 2012/2019 - tasso misto ISIN IT0004841778 Valuta euro Trimestrale tasso fisso 7,25% fino al 2014 e successivamente variabile Euribor 3M +5% 08.10.2019 Totale 200.000 201.053 2.052.139 2.064.319 Tra i Prestiti obbligazionari subordinati di UBI Banca è presente anche il titolo IT0004842370 per un nominale di 776 milioni di euro e un valore di bilancio pari a 788 milioni non computabile nel Patrimonio di Vigilanza a seguito delle caratteristiche contrattuali del titolo stesso. B - Informazioni di natura quantitativa A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B) 31.12.2015 31.12.2014 8.663.518 8.572.036 - - -3.281 -2.576 8.660.237 8.569.460 D. Elementi da dedurre dal CET1 150.901 874.666 E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-) -236.881 602.873 8.272.455 8.297.667 F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E) G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio - - di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - - H. Elementi da dedurre dall'AT1 3.555 740.334 I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-) 3.555 740.334 L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I) M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie N. Elementi da dedurre dal T2 O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-) - - 1.443.464 2.196.908 - - 15.026 15.035 24.422 30.372 P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O) 1.452.860 2.212.245 Q. Totale fondi propri (F+L+P) 9.725.315 10.509.912 Nota Integrativa 589 Parte F - Informazioni sul patrimonio 2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE A. Informazioni di natura qualitativa I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo, intrattenendo rapporti per la quasi totalità con controparti appartenenti al Gruppo stesso. Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale complessivo. A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.845 milioni di euro. B. Informazioni di natura quantitativa Importi non ponderati 31.12.2015 Importi ponderati 31.12.2014 31.12.2015 31.12.2014 A. ATTIVITÀ DI RISCHIO A.1 Rischio di credito e di controparte 1. Metodologia standardizzata 65.566.219 75.660.132 15.670.524 17.012.843 2. Metodologia basata sui rating interni 11.302.512 11.595.293 5.831.530 5.695.336 11.302.512 11.595.293 5.831.530 5.695.336 2.1 Base 2.2 Avanzata 3. Cartolarizzazioni B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA B.1 Rischio di credito e di controparte B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito Requisiti 1.720.164 1.816.654 15.364 14.644 78.625 53.251 31.071 34.253 1.845.225 1.918.802 23.065.310 23.985.029 B.3 Rischio di regolamento B.4 Rischi di mercato 1. Metodologia standard 2. Modelli interni 3. Rischio di concentrazione B.5 Rischio operativo 1. Metodo base 2. Metodo standardizzato 3. Metodo avanzato B.6 Altri elementi del calcolo B.7 Totale requisiti prudenziali C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA C.1 Attività di rischio ponderate C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio) 35,87% 34,60% C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 35,87% 34,60% C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 42,16% 43,82% Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito. Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto pari al 8%. 590 Relazioni e Bilanci 2015 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate durante l’esercizio. SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio. SEZIONE 3 - Rettifiche retrospettive Non si segnalano rettifiche retrospettive. Nota Integrativa 591 Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda Parte H - Operazioni con parti correlate 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica Compensi a Consiglieri e Dirigenti Benefici a breve termine - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro - di cui dirigenti con responsabilità strategiche 11.414 4.913 586 586 Altri benefici a lungo termine 394 394 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro - di cui dirigenti con responsabilità strategiche - Pagamenti in Azioni 288 288 - di cui dirigenti con responsabilità strategiche In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2015 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo. Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo. In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile): a) Benefici a breve termine Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute, assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione. b) Benefici successivi al rapporto di lavoro Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine rapporto. Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente. 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti. Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio. Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il bilancio. (a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona: (i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio; (ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o (iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante. (b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni: (i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società del gruppo è correlata alle altre); (ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui fa parte l’altra entità); (iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte; (iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità; (v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio; (vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a); (vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità (o di una sua controllante). 592 Relazioni e Bilanci 2015 Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto. Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI Banca. Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle. Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate Parte correlata Attività finanziarie detenute per la negoziazione Controllate dirette Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Altre passività Garanzie rilasciate 14.234.999 10.349.985 Crediti verso banche 245.178 3.296 129.761 6.556.576 254.849 2.953.605 44.770 235.227 3.271.043 Collegate - 12.406 - 15.026 - - 91.442 - 12 - 24.943 Dirigenti - - - - - - 30 - - - - Altre parti correlate - - - - - - - - - - - 245.178 15.702 14.234.999 10.365.011 129.761 6.556.576 346.321 2.953.605 44.782 235.227 3.295.986 Totale Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Totale (b) Incidenza % (a/b*100) Attività finanziarie detenute per la negoziazione Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti verso banche Crediti verso clientela Altre attività Debiti verso banche Debiti verso clientela Passività finanziarie di negoziazione Titoli in circolazione Altre passività Garanzie rilasciate 245.178 15.702 14.234.999 10.365.011 129.761 6.556.576 346.321 2.953.605 44.782 235.227 3.295.986 1.088.262 15.357.571 15.489.215 21.901.390 699.981 15.845.354 7.357.586 36.265.240 608.600 881.278 5.191.845 22,53% 0,10% 4,71% 8,14% 7,36% 26,69% 63,48% 91,90% 47,33% 18,54% 41,38% Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative (69.360) Parte correlata Interessi netti Controllate dirette 80.182 (7.072) 229.843 - 94.846 51.102 147 - 10.704 - 1 - - - - - - - (12.394) - Collegate Dirigenti Altre parti correlate Totale Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Commissioni nette - - - - - - (70) 80.329 (7.072) 240.547 - 94.847 38.708 (69.430) Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca Parte correlata Con parti correlate (a) Totale (b) Incidenza % (a/b*100) Interessi netti Commissioni nette Dividendi e proventi simili Risultato netto dell'attivita' di negoziazione Altri oneri e proventi di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative 80.329 (7.072) 240.547 - 94.847 38.708 (69.430) (13.593) 48.979 249.430 25.902 117.590 (183.099) (219.477) -590,96% -14,44% 96,44% 0,00% 80,66% -21,14% 31,63% Nota Integrativa 593 Parte H - Operazioni con parti correlate 594 Relazioni e Bilanci 2015 - 4.225 1.074 44.203 Banca di Valle Camonica Spa IW BANK Spa Banca Popolare Commercio e Industria Spa - 16.153 41.303 - Banca Regionale Europea Spa Banco di Brescia Spa BPB Immobiliare Srl UBI Banca International Sa - - Coralis Rent Srl (*) - - Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa UBI Finance CB2 - (*) Società liquidata nel corso del mese di dicembre 2015. - UBI Sistemi e Servizi Scpa - - UBI Academy Scrl - - UBI Finance Srl UBI Finance 3 Srl UBI Pramerica SGR Spa - - UBI SPV BPA 2012 Srl UBI Trustee SA - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 205.639 - 3.500.496 2.612.438 3.060.291 2.129.066 1.864.995 79.216 657.564 125.294 14.234.999 Crediti verso altre banche - - - - UBI SPV BBS 2012 Srl UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - Prestitalia Spa - - UBI Management Company Sa Ubi Finance 2 Srl in liquidazione UBI Fiduciaria Spa - 3.296 13.397 Ubi Lease Finance 5 Srl 24-7 Finance Srl - - Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa - - - 13.446 UBI Leasing Spa UBI Factor Spa - - - 49.937 50.870 Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa - 10.570 3.296 245.178 Società consolidate con il metodo integrale Attivita finanziarie disponibili per la vendita Banca Carime Spa Attivita finanziarie detenute per la negoziazione 43.268 1.522 241 - 494.900 - - - - - 9.210 52 1.459.468 - - 98.930 - - 73 2.104.740 6.137.369 - 212 - - - - - - - - 10.349.985 Crediti verso clientela 17.839 541 425 - - 49 - - - - 996 59 1.299 - 44 - - - 13 1.130 1.950 - 870 9.264 3.751 58.659 13.425 17.912 15 1.520 - 129.761 Altre attività - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 2.164.004 - 171.095 93.468 2.012.369 88.950 127.027 1.062.497 18.584 818.582 6.556.576 Debiti verso banche - 44.103 - - - - - - - - - - 158.665 - - - 961 - - 25.007 26.113 - - - - - - - - - - 254.849 Debiti verso clientela - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.297.569 - 1.656.036 2.953.605 Titoli in circolazione Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole - - - - - - - - - - - - - - - 12.598 - - - - 13.397 - - 2.192 930 6.890 4.268 3.363 - 1.060 72 44.770 Passività finanziarie di negoziazione 5.815 170 - - 10 - - - - 10 886 301 3.557 - - - - - - 3.504 13.456 - 1.026 41.723 18.969 86.306 20.113 23.345 3.822 4.195 8.019 235.227 Altre passività 23 - - - - - - - - - - - - - - - - - - 1.276 64.552 1.013.103 40 276.483 19.699 1.633.361 52.284 202.946 3.915 1.402 1.959 3.271.043 Garanzie rilasciate Nota Integrativa 595 Parte H - Operazioni con parti correlate - - Lombarda Vita Spa UFI Servizi Srl Aviva Assicurazioni Vita Spa - SF Consulting Srl Polis Fondi SGR Spa - - Zhong Ou Fund Management Co. - - - 12.406 - 12.406 - Attivita finanziarie disponibili per la vendita Società consolidate con il metodo del patrimonio netto Attivita finanziarie detenute per la negoziazione Aviva Vita Spa (segue) - - - - - - - - Crediti verso altre banche 15.026 - - - - - - 15.026 Crediti verso clientela - - - - - - - - Altre attività - - - - - - - - Debiti verso banche 19.259 - 713 - - - 71.470 91.442 Debiti verso clientela - - - - - - - - Titoli in circolazione 12 - - - - - - 12 Passività finanziarie di negoziazione - - - - - - - - Altre passività - - 24.943 - - - - 24.943 Garanzie rilasciate Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole Società consolidate con il metodo integrale Banca Carime Spa Banca di Valle Camonica Spa IW BANK SPA Banca Popolare Commercio e Industria Spa Banca Popolare di Ancona Spa Banca Popolare di Bergamo Spa Interessi netti Commissioni nette Dividendi Risultato netto dell'attivita di negoziazione Altri proventi/ oneri di gestione Spese per il personale Altre spese amministrative 80.182 (31.978) (7.072) (1.666) 229.843 - - 94.846 6.703 51.102 (1.670) (69.360) (213) 6.061 12 - - 1.995 701 (8) (27.892) (1.759) 5.492 - 4.027 2.223 (59) 4.443 (1.932) 28.221 - 11.373 (1.533) (24) 14.003 (1.635) 7.467 - 7.431 (2.271) (222) 2.986 (2.549) 133.512 - 33.076 (4.622) (211) Banca Regionale Europea Spa 15.591 (78) 10.704 - 7.443 (1.695) (933) Banco di Brescia Spa 24.121 (688) 8.411 - 10.578 (3.395) (95) - - 260 - 187 244 (1.083) UBI Banca International Sa (3.238) 815 - - 89 255 7 UBI Leasing Spa 38.693 281 - - 1.350 502 (8) UBI Factor Spa BPB Immobiliare Srl 2.842 968 5.722 - 1.068 5 (2) Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa - - - - 85 66 - Coralis Rent Srl (*) - - - - 52 61 - (32) - - - - - - Ubi Lease Finance 5 Srl - - - - 21 - - UBI Management Company Sa - - - - - 195 - Ubi Finance 2 Srl in liquidazione - - - - - - - 34.444 - - - 2.321 4.362 (477) 24-7 Finance Srl Prestitalia Spa UBI Fiduciaria Spa - - - - 8 197 (1) 29 - 1.855 - 131 38 (4.588) UBI Finance CB2 - - - - 2 - - UBI SPV BBS 2012 Srl - - - - 2 - - UBI SPV BPCI 2012 Srl - - - - 2 - - UBI SPV BPA 2012 Srl - - - - 2 - - UBI Trustee SA - - - - - 191 (9) - Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa UBI Finance Srl UBI Finance 3 Srl UBI Academy Scrl UBI Pramerica SGR Spa UBI Sistemi e Servizi SCpa Società consolidate con il metodo del patrimonio netto - - - - 2 - 108 - - - 324 - - - - - - 289 1.305 (621) (1) 1.159 28.199 - 345 1.993 (333) 2 - - - 5.940 53.950 (60.480) 147 - 10.704 - 1 - - Aviva Vita Spa - - - - - - - Zhong Ou Fund Management Co. - - - - - - - SF Consulting Srl - - - - - - - Polis Fondi SGR Spa - - 146 - - - - Lombarda Vita Spa - - 8.598 - 1 - - UFI Servizi Srl - - - - - - - 147 - 1.960 - - - - Aviva Assicurazioni Vita Spa (*) Società liquidata nel corso del mese di dicembre 2015. 596 Relazioni e Bilanci 2015 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali A. Informazioni di natura qualitativa 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali In attuazione delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca 2015” (c.d. Policy), deliberate il 03 febbraio 2015 dal Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la Remunerazione, l’Assemblea ordinaria dei Soci di UBI Banca del 25 aprile 2015 ha approvato per il ”Personale più Rilevante” la valorizzazione della componente variabile dei premi di breve e lungo termine da erogare mediante l’utilizzo di azioni. I sistemi di incentivazione 2015, descritti nella Relazione sulla Remunerazione dell’Assemblea dei Soci dello scorso anno, sono sottoposti a condizioni di attivazione (“gate”) fissate a livello di Gruppo che garantiscano il rispetto degli indici di stabilità patrimoniale e di liquidità definiti nell’ambito delle Policy “Propensione al rischio nel Gruppo UBI Banca” e “Policy a presidio dei rischi finanziari del Gruppo”, in particolare, gli indicatori individuati, la cui declinazione è prevista negli appositi documenti attuativi, sono: il Common Equity Tier 1 (“CET 1”); il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”); il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”); il Leverage Ratio (“LR”). • • • • I valori di tali indicatori sono verificati a fine periodo, al 31.12 di ogni anno per il sistema incentivante di breve termine e al 31.12.2017 per quello a lungo termine. L’attivazione dei sistemi di incentivazione non avviene, comunque, in caso di bilancio in perdita su valori normalizzati. Sistema Incentivante di breve termine In funzione della performance rispetto al budget annualmente approvato dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza - calcolata a livello di Gruppo sull’indicatore di RORAC e a livello di singola entità legale sull’indicatore di Utile Netto rettificato per il delta tra il costo del capitale allocato e del capitale assorbito1 - lo stanziamento economico (cd. “bonus pool”) al servizio dei sistemi incentivanti potrà incrementarsi, senza pregiudicare la corretta remunerazione del capitale e della liquidità, fino ad un massimo prestabilito o ridursi fino all’azzeramento (cd. “malus”), sia a livello complessivo che di singola entità legale, secondo soglie prestabilite. In caso di superamento dello stanziamento disponibile, è previsto un criterio di ri-proporzionamento dei premi, sino a capienza dello stanziamento medesimo. In linea con i principi espressi nelle regolamentazioni normative, la struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) a partire dal 2015 é differenziata in funzione del perimetro di “Personale più rilevante” (“TOP”, “Core” e “Altro Personale più rilevante”). Per le posizioni appartenenti al perimetro “TOP” e “Core”, in analogia a quanto effettuato negli anni precedenti per tutto il “Personale più Rilevante”: una quota pari al 50% del premio é commutata in azioni ordinarie UBI Banca e viene assoggettata a clausole di retention che allineino gli incentivi con gli interessi di lungo termine della Banca; una quota pari al 40% del premio è differita a tre anni (per il Consigliere Delegato di UBI Banca viene differito il 60% per cinque anni, mentre negli anni precedenti il differimento era di soli tre anni). In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento, ad eccezione del Consigliere Delegato per il quale la seconda quota, a partire da quest’anno, verrà percepita nel corso del settimo anno successivo a quello di riferimento. • • Per l’“Altro Personale più rilevante”, in considerazione del principio di proporzionalità e sulla base della materialità degli importi di variabile, le regole per il pagamento sono attenuate, prevedendo il differimento di una quota pari al 30% del premio per due anni ed escludendo l’utilizzo di strumenti finanziari. Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine della Banca/Società, la quota differita viene erogata a condizione che siano rispettati a livello di Gruppo adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”), di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) e di redditività corretta per il rischio (“RORAC”), come definito nei regolamenti attuativi aziendali approvati dal Consiglio di Sorveglianza. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”). Per il perimetro “TOP” e “Core” a partire dal 2015, in caso di maturazione di premi inferiori a 50.000 euro lordi e qualora il premio maturato individualmente sia inferiore al 15% della retribuzione fissa, la corresponsione avviene in modalità esclusivamente “up-front”, di cui il 50% “cash” al momento della maturazione e il restante 50% in azioni ordinarie UBI con una “retention” di 2 anni. Negli anni precedenti il trattamento precedentemente descritto veniva applicato non considerando l’incidenza sulla retribuzione, ma qualora il premio maturato fosse stato inferiore ai 50.000 Euro. Sistemi di incentivazione di lungo termine (2015 – 2017) A partire dal 2015, è stato attivato un sistema di incentivazione a lungo termine su base triennale, con l’obiettivo di allineare sempre più gli interessi del management con quelli dell’azionista, oltre che nel breve, in una prospettiva di creazione di valore a lungo termine, in coerenza con quanto previsto dalle normative vigenti e dalle migliori prassi di mercato. Ferme restando le condizioni preliminari di accesso (“gate”), sono definiti obiettivi di creazione di valore che tengono conto delle criticità dell’attuale contesto e valutati sulla base di una matrice di performance a 2 indicatori: “RORAC” di Gruppo, calcolato a fine triennio e rapportato al rendimento medio del BTP a 3 anni nel periodo di riferimento; Rendimento Complessivo dell’Azionista (“RCA”), che misura l’andamento del titolo azionario UBI Banca, confrontato in termini di posizionamento sui quartili rispetto alle Banche quotate del “peer group” di riferimento. • • 1 Per un ristretto numero di Società a basso assorbimento di capitale l’indicatore utilizzato è l’Utile Netto Normalizzato. Nota Integrativa 597 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali La struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) prevede che l’erogazione avvenga nel seguente modo: una quota pari al 60% in azioni “up-front”, al termine del periodo triennale di misurazione della performance (“accrual”), con una retention di due anni; una quota pari al 40% in azioni, differita di due anni e con una retention di 1 anno. In ottica di adeguatezza alla normativa vigente, la quota è maturata prima del termine del periodo di differimento, ma sottoposta ad un ulteriore anno di retention per verificarne le effettive condizioni per il pagamento. Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale e la liquidità, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine, la quota differita viene erogata qualora siano rispettati adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”) e di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) al termine del periodo di differimento, come definito nei regolamenti attuativi aziendali. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”). • • Tempistiche assegnazione delle quote di premio da erogare in strumenti finanziari Per quanto sopra, di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di premio da erogare in strumenti finanziari: nell’anno 2015 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012; nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2013 e della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2011; nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012 e della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2014; nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2013 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015; nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2014; nell’anno 2020 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017; nell’anno 2021 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017; nell’anno 2022 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati dal Consigliere Delegato per il sistema incentivante di breve termine del 2015. • • • • • • • • B. Informazioni di natura quantitativa Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto economico, sotto forma di spese per il Personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il Personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo. Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno. Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei medesimi avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al 2022; tali stime muovono dal prezzo di mercato delle azioni, dedotto il valore attuale dei dividendi distribuibili dal Gruppo UBI Banca nel periodo immediatamente antecedente l’assegnazione delle azioni, e, in generale, ponderano adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti sono assegnati. Il costo complessivo stimato dei sistemi incentivanti di breve termine relativo alle azioni che verranno assegnate dal 2015 è pari a 2.087 migliaia di euro, e risulta così ripartito: quote up-front, valorizzate in: n. 14.441 azioni assegnate nel 2015, equivalente a 49 migliaia di euro; n. 44.366 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 207 migliaia di euro; n. 110.091 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 614 migliaia di euro; n. 67.815 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 476 migliaia di euro. quote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in: n. 35.022 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 92 migliaia di euro; n. 9.628 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 30 migliaia di euro; n. 7.962 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 35 migliaia di euro; n. 72.432 azioni da assegnare nel 2019, equivalente a 378 migliaia di euro; n. 13.862 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 92 migliaia di euro; n. 18.400 azioni da assegnare nel 2022, equivalente a 116 migliaia di euro. • • • • • • • • • • • • In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 507 migliaia di euro. Si segnala inoltre che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti e conseguente mancata consegna di azioni, per non soddisfacimento delle condizioni di risultato previste dal piano o in caso di non permanenza in servizio, e non anche in funzione delle variazioni di fair value delle azioni UBI. Il costo complessivo stimato dei sistemi di incentivazione di lungo termine attivato nel 2015 è pari a 2.493 migliaia di euro e, come per il breve termine, è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 426 migliaia di euro, in particolare risulta così ripartito: n. 228.017 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 1.512 migliaia di euro; n. 152.012 azioni da assegnare nel 2021, equivalente a 981 migliaia di euro. • • 598 Relazioni e Bilanci 2015 Parte L - Informativa di settore Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato. Nota Integrativa 599 Parte L - Informativa di settore 600 Relazioni e Bilanci 2015 Allegati al Bilancio d’Esercizio Elenco degli immobili Obbligazioni convertibili Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile (Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies) Nota Integrativa 601 Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali Elenco degli immobili (Importi al centesimo di euro) Ubicazione Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio Prop./ Leasing Investimenti 1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11 P 1.348.370,66 - - 149.323,41 1.497.694,07 - -806.701,42 690.992,65 2 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 517.017,94 540.939,12 - 125.049,29 1.183.006,35 - -504.299,44 678.706,91 3 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181 P 912.764,12 671.708,52 - 188.602,42 1.773.075,06 - -591.286,50 1.181.788,56 4 ALME-BG-VIA TORRE D'ORO, 2 P 549.587,59 955.591,35 - 147.706,44 1.652.885,38 -24.093,90 -565.290,65 1.063.500,83 5 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2 P 549.177,01 - - 142.545,15 691.722,16 - -225.616,50 466.105,66 6 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3 P 459.148,82 524.901,58 - 89.960,32 1.074.010,72 - -944.714,17 129.296,55 1.252.540,66 7 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3 P 1.080.468,91 780.530,73 - 264.470,20 2.125.469,84 -3.034,78 -869.894,40 8 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67 P 20.382,05 - - 281.932,63 302.314,68 - -114.846,27 187.468,41 9 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33 P 166.386,85 444.930,52 - 175.948,70 787.266,07 - -377.078,46 410.187,61 10 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7 P 544.716,17 507.105,34 - 86.447,03 1.138.268,54 - -1.033.020,07 105.248,47 11 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45 P 977.807,23 242.785,55 - 176.942,62 1.397.535,40 - -804.680,07 592.855,33 12 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8 P 145.284,01 633.300,47 - 126.889,62 905.474,10 - -776.142,85 129.331,25 13 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5 P 1.260.946,93 - - -479.342,67 781.604,26 - -218.485,71 563.118,55 14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI P 9.917.653,29 370.406,90 - -2.169.504,33 8.118.555,86 - -4.232.053,44 3.886.502,42 15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4 P 383.348,91 720.230,46 - 137.908,63 1.241.488,00 - -1.080.742,04 160.745,96 16 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23 P 950.916,00 181.771,24 495.054,37 201.911,04 1.829.652,65 - -874.383,68 955.268,97 17 BAGNOLO SAN VITO-CN-VIA DI VITTORIO, 35 P 131.968,60 372.581,85 121.159,50 82.796,84 708.506,79 - -566.657,49 141.849,30 18 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102 P 756.979,09 - - - 756.979,09 -56.054,95 -113.889,85 587.034,29 19 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZO, 51 P 1.121.597,00 1.191.955,96 - 181.657,06 2.495.210,02 - -1.142.965,00 1.352.245,02 20 BERGAMO-BG-P.LE RISORGIMENTO, 15 P 1.053.420,36 574.958,09 - 16.438,02 1.644.816,47 - -814.777,63 830.038,84 21 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42 P 2.259.854,24 789.282,49 - 75.595,51 3.124.732,24 - -1.474.552,88 1.650.179,36 70.379.068,94 22 BERGAMO-BG-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8 P 35.481.852,58 85.664.910,69 294.388,88 2.511.566,91 123.952.719,06 - -53.573.650,12 23 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZO, 135 P 1.901.500,15 871.879,13 - 93.137,24 2.866.516,52 - -1.716.874,34 1.149.642,18 24 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERINA, 6 P 921.346,04 693.858,54 - 86.848,23 1.702.052,81 - -620.235,51 1.081.817,30 25 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZOLO 71 P 22.108.728,11 24.996.012,57 701.397,15 1.707.839,02 49.513.976,85 - -30.949.219,79 18.564.757,06 26 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9 P 16.163.671,59 4.232.571,42 23.075,33 -1.061.498,67 19.357.819,67 - -7.187.226,05 12.170.593,62 27 BERGAMO-BG-VIA GOMBITO, 2/C P 137.366,80 1.059.591,45 - 89.643,09 1.286.601,34 - -683.791,72 602.809,62 28 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2 P 28.537,26 448.491,84 - 43.188,08 520.217,18 - -372.431,53 147.785,65 29 BERGAMO-BG-VIA LOCATELLI, 37 P 5.640,00 - - - 5.640,00 -0,06 -696,54 4.943,40 30 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69 P 608.963,45 628.076,80 - 57.693,81 1.294.734,06 - -500.887,05 793.847,01 1.250.647,30 31 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96 P 1.955.066,74 1.221.161,76 - 30.955,49 3.207.183,99 - -1.956.536,69 32 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57 P 4.560,00 - - - 4.560,00 - -519,84 4.040,16 33 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 24 P 137.252,44 694.784,05 - 364.080,01 1.196.116,50 - -572.336,52 623.779,98 34 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77 P 513.204,39 349.551,60 324.324,01 111.233,86 1.298.313,86 - -1.031.493,85 266.820,01 35 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2 P 652.786,99 662.729,30 62.116,88 -189.245,32 1.188.387,85 - -552.318,95 636.068,90 36 BISUSCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28 P 171.346,39 258.221,79 - 78.995,63 508.563,81 - -218.196,66 290.367,15 37 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29 P 840.896,42 21.118,32 - -175.892,65 686.122,09 - -182.149,97 503.972,12 38 BOLTIERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14 P 287.605,68 158.268,69 - 82.590,04 528.464,41 -1.033,41 -166.551,69 360.879,31 39 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25 P 648.972,22 361.575,07 - 58.264,25 1.068.811,54 - -976.083,94 92.727,60 40 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2 P 2.685,58 463.764,42 - - 466.450,00 -84.911,38 -84.479,83 297.058,79 38.540.423,87 41 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62 P 13.406.697,93 32.789.671,20 - - 46.196.369,13 10.951.720,75 -18.607.666,01 42 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54 P 6.760.711,43 - - - 6.760.711,43 - -3.049.120,64 3.711.590,79 43 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE P 3.885.969,63 - - - 3.885.969,63 - -1.674.751,29 2.211.218,34 44 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1 P 7.117,05 - - 1.572.178,80 1.579.295,85 - -514.738,95 1.064.556,90 45 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65 P 2.369,50 - - 710.185,73 712.555,23 - -288.703,37 423.851,86 46 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71 P 154,94 468.576,65 - - 468.731,59 209.903,95 -178.139,76 500.495,78 47 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39 P 3.063.806,23 11.030.406,06 570.801,35 92.247,11 14.757.260,75 - -10.096.148,45 4.661.112,30 48 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25 P 41.987,95 1.401.996,05 - - 1.443.984,00 855.912,55 -920.866,75 1.379.029,80 49 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7 P 797.240,86 6.950.467,87 - - 7.747.708,73 -193.239,03 -3.133.736,54 4.420.733,16 50 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60 P 1.370.137,16 91.200,25 - 35.262,39 1.496.599,80 - -497.120,69 999.479,11 51 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR DONINI, 1 P 621.767,52 604.977,47 - 220.865,61 1.447.610,60 - -882.620,57 564.990,03 52 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35 P 63.891,84 456.650,05 - 70.450,65 590.992,54 - -264.516,85 326.475,69 53 BUSTO ARSIZIO-VA-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A P 3.364.165,32 5.333.880,25 1.364.348,30 808.210,12 10.870.603,99 - -5.458.232,32 5.412.371,67 1.423.739,30 54 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO, 10 P 2.116.377,81 703.886,44 - 225.707,16 3.045.971,41 -273.859,89 -1.348.372,22 55 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENTA, 64 P 640.220,64 321.366,12 38.728,74 -143.461,10 856.854,40 - -482.437,04 374.417,36 56 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4 P 2.228.244,91 775.192,51 - 196.879,35 3.200.316,77 - -1.836.137,92 1.364.178,85 57 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13 P 142.562,37 244.680,85 316.367,18 102.490,01 806.100,41 - -627.973,04 178.127,37 58 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153 P 529.561,96 187.376,66 - 80.100,81 797.039,43 - -410.111,55 386.927,88 59 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A P 1.127.737,41 353.193,48 - -309.382,40 1.171.548,49 - -456.201,54 715.346,95 602 Relazioni e Bilanci 2015 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 60 CALUSCO D ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35 P 584.456,68 452.869,26 - 94,71 1.037.420,65 - -445.926,74 591.493,91 61 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2 P 112.620,89 241.425,16 - 391.415,07 745.461,12 - -381.097,52 364.363,60 62 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1 P 789.611,84 272.664,26 - 95.806,50 1.158.082,60 -275.425,14 -513.343,90 369.313,56 63 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1 P 672.002,20 1.093.316,87 - 178.274,08 1.943.593,15 - -1.727.731,11 215.862,04 64 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19 P 498.905,46 118.232,07 684.246,62 177.995,50 1.479.379,65 - -686.187,76 793.191,89 65 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190 P 1.094.866,17 248.746,12 495.118,52 273.819,79 2.112.550,60 - -895.497,31 1.217.053,29 519.635,84 66 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3 P 1.108.279,50 521.112,70 - 115.687,56 1.745.079,76 - -1.225.443,92 67 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92 P 235.154,76 666.007,04 - 112.689,37 1.013.851,17 - -914.851,60 98.999,57 68 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17 P 619.750,32 150.867,79 66.688,21 123.011,05 960.317,37 - -521.606,69 438.710,68 510.732,87 69 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14 P 1.259.734,57 1.083.226,98 - 398.243,13 2.741.204,68 - -2.230.471,81 70 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74 P 3.873,43 6.774,52 - 3.397,03 14.044,98 - -11.796,71 2.248,27 71 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4 P 799.800,49 587.516,32 - 5.038,89 1.392.355,70 - -590.064,79 802.290,91 528.875,22 72 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A P 660.764,26 - - 172.730,44 833.494,70 - -304.619,48 73 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20 P 79.418,46 365.664,10 - 67.983,08 513.065,64 -53,10 -457.757,00 55.255,54 74 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51 P 614.570,96 801.314,36 - 334.085,29 1.749.970,61 - -1.150.103,10 599.867,51 75 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9 P 231.970,33 737.520,91 - 159.197,12 1.128.688,36 - -898.046,65 230.641,71 76 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28 P 1.482.116,60 1.138.872,31 - 312.228,24 2.933.217,15 - -1.865.135,97 1.068.081,18 77 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28 P 813.616,21 91.949,55 - -294.942,43 610.623,33 - -179.060,77 431.562,56 78 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6 P 1.266.771,26 1.885.202,58 - 490.849,50 3.642.823,34 - -1.572.719,17 2.070.104,17 79 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1 P 360.882,78 519.549,12 - 175.302,89 1.055.734,79 -137.242,00 -357.310,02 561.182,77 80 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68 P 445.533,64 35.806,58 - 33.290,05 514.630,27 - -156.578,17 358.052,10 81 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1 P 200.764,42 1.124.656,71 - 192.632,03 1.518.053,16 - -1.318.823,36 199.229,80 82 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250 P 794.801,88 28.545,63 500.822,70 -187.600,37 1.136.569,84 - -444.946,16 691.623,68 83 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19 P 175.448,37 501.776,79 - 119.189,29 796.414,45 - -521.786,98 274.627,47 84 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3 P 812.026,26 1.271.882,54 - 256.029,95 2.339.938,75 - -2.039.717,92 300.220,83 85 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35 P 603.971,83 1.514.031,18 - 479.316,49 2.597.319,50 - -2.061.604,57 535.714,93 86 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33 P 23.218,93 210.357,59 - 40.918,81 274.495,33 - -240.484,05 34.011,28 87 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2 P 1.243.671,64 675.712,57 - 229.671,70 2.149.055,91 - -1.635.164,73 513.891,18 88 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48 P 758.223,64 - - 320.220,71 1.078.444,35 - -378.219,97 700.224,38 89 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3 P 465.143,48 2.441.785,01 - -247.088,45 2.659.840,04 - -1.791.009,92 868.830,12 3.526.790,41 90 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4 P 2.259.909,73 5.116.802,76 775.298,65 863.028,37 9.015.039,51 - -5.488.249,10 91 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3 P 182.746,11 47.517,62 - 36.807,08 267.070,81 - -111.572,87 155.497,94 92 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183 P 1.995.092,87 582.587,76 - 289.026,46 2.866.707,09 -3.959,24 -2.073.025,50 789.722,35 93 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62 P 856.302,43 17.667,41 - -375.797,67 498.172,17 - -151.341,62 346.830,55 94 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12 P 362.726,51 109.589,60 - -9.234,77 463.081,34 - -240.622,00 222.459,34 693.316,72 95 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28 P 959.229,16 73.217,47 - 97.630,25 1.130.076,88 - -436.760,16 96 COSSATO-BI-VIA PAJETTA P 58.454,65 179.362,97 - 53.640,83 291.458,45 - -106.448,32 185.010,13 97 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150 P 266.835,41 997.084,61 - 191.717,85 1.455.637,87 - -1.116.995,60 338.642,27 98 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21 P 715.645,83 33.603,51 - 234.382,24 983.631,58 - -371.574,87 612.056,71 99 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1 P 1.019.742,55 376.413,10 - 299.283,76 1.695.439,41 - -1.116.906,35 578.533,06 100 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31 P 797.649,45 85.343,51 - 63.323,21 946.316,17 -25.923,20 -361.162,55 559.230,42 101 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50 P 1.025.757,29 618.677,66 - -191.881,54 1.452.553,41 - -923.794,63 528.758,78 102 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20 P 342.956,37 18.785,28 249.427,23 43.584,53 654.753,41 - -299.345,07 355.408,34 103 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2 P 2.398.327,05 1.211.238,38 - 252.983,38 3.862.548,81 - -1.779.072,03 2.083.476,78 104 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6 P 626.383,13 1.038.400,90 - 169.024,72 1.833.808,75 - -1.630.941,10 202.867,65 105 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10 P 3.950.832,89 408.994,01 - 409.845,70 4.769.672,60 -3.379,06 -2.423.606,40 2.342.687,14 106 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E P 1.483.898,86 186.267,51 - 219.792,83 1.889.959,20 - -1.008.327,65 881.631,55 107 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11 P 129.505,30 222.872,16 757.263,46 121.805,53 1.231.446,45 - -1.057.994,40 173.452,05 108 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7 P 1.756.904,10 230.927,71 92.520,46 67.171,24 2.147.523,51 -760.879,63 -1.002.505,08 384.138,80 109 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156 P 2.101,90 - - 502.170,54 504.272,44 - -222.835,27 281.437,17 110 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22 P 1.874.321,37 - - - 1.874.321,37 -375.645,70 -210.504,46 1.288.171,21 111 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12 P 2.619.953,52 1.645.212,28 1.342.766,34 528.620,53 6.136.552,67 - -2.766.665,68 3.369.886,99 112 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34 P 422.744,00 59.140,47 19.507,33 86.736,48 588.128,28 - -343.065,39 245.062,89 113 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A P 342.012,52 97.202,49 298.506,02 115.441,18 853.162,21 - -345.735,76 507.426,45 114 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5 P 821.455,12 885.805,14 - 242.201,51 1.949.461,77 - -1.515.184,66 434.277,11 115 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3 P 1.369.074,76 - - - 1.369.074,76 -43.257,09 -219.646,67 1.106.171,00 1.349.238,81 116 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA' P 300.612,42 1.411.845,75 989.682,45 293.983,71 2.996.124,33 -7.545,52 -1.639.340,00 117 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B P 832.764,66 719.147,70 178.009,15 309.902,21 2.039.823,72 - -1.329.478,77 710.344,95 118 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14 P 820.947,13 451.394,50 435.364,90 156.404,94 1.864.111,47 - -1.733.795,10 130.316,37 Allegati al Bilancio d’Esercizio 603 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 119 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11 P 1.994.025,48 4.261.950,88 - -423.268,23 5.832.708,13 - -3.137.953,43 120 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO P 204.642,60 341.265,06 - 97.097,39 643.005,05 -11.855,68 -185.672,31 2.694.754,70 445.477,06 121 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO CORRIDONI P 1.453.314,91 - - - 1.453.314,91 -166.924,24 -240.211,63 1.046.179,04 122 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2 P 1.537.138,82 - - -309.773,26 1.227.365,56 - -461.717,59 765.647,97 123 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12 P 303.550,52 456.798,52 - 114.232,45 874.581,49 -5.552,53 -384.194,85 484.834,11 124 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B P 40.681,09 281.919,10 - 69.128,64 391.728,83 - -154.806,88 236.921,95 125 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14 P 261.723,81 923.153,28 - 195.143,44 1.380.020,53 - -690.818,00 689.202,53 126 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46 P 275.273,42 672.530,58 99.900,50 103.501,46 1.151.205,96 - -574.906,24 576.299,72 127 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5 P 595.811,07 185.352,30 394.460,51 89.054,07 1.264.677,95 - -1.030.657,72 234.020,23 1.428.735,79 128 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15 P 1.806.065,06 - - - 1.806.065,06 -188.604,87 -188.724,40 129 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19 P 213.013,71 729.733,26 - 93.378,46 1.036.125,43 -1.712,17 -532.011,31 502.401,95 130 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8 P 479.992,49 686.229,36 - 243.450,02 1.409.671,87 - -1.225.630,63 184.041,24 131 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53 P 503.572,34 359.912,42 335.418,52 116.849,91 1.315.753,19 - -903.894,82 411.858,37 132 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3 P 6.206.082,91 4.274.614,11 - -2.777.915,51 7.702.781,51 - -4.029.773,48 3.673.008,03 133 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1 P 842.808,10 1.218.140,03 - 229.772,41 2.290.720,54 - -1.133.053,13 1.157.667,41 134 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9 P 113.091,98 382.146,88 - 144.671,95 639.910,81 - -574.260,75 65.650,06 135 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68 P 49.184,24 6.097,36 - 9.805,63 65.087,23 - -27.198,87 37.888,36 909.237,71 136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74 P 1.547.863,61 - 92.504,76 173.656,45 1.814.024,82 -10.289,21 -894.497,90 137 LODI-LO-VIA DALMAZIA P 14.107,33 11.551,50 - -2.658,05 23.000,78 - -8.367,33 14.633,45 138 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12 P 657.248,12 2.503.863,52 - 704.483,27 3.865.594,91 - -1.408.855,81 2.456.739,10 139 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2 P 580.176,48 102.307,16 331.453,68 122.877,00 1.136.814,32 -17.083,14 -499.841,19 619.889,99 140 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30 P 703.360,10 873.401,42 - 269.282,57 1.846.044,09 - -1.199.407,48 646.636,61 25.018.328,35 141 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3 P 26.103.661,84 - - - 26.103.661,84 - -1.085.333,49 142 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9 P 806.712,56 6.827.496,32 - 699.267,74 8.333.476,62 - -7.176.153,97 1.157.322,65 143 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B P 694.194,68 1.561.186,53 209.525,88 132.928,82 2.597.835,91 - -1.308.433,37 1.289.402,54 144 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88 P 354.367,67 427.340,22 - 169.535,24 951.243,13 - -440.391,75 510.851,38 145 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44 P 517.290,07 782.374,32 - 133.981,12 1.433.645,51 - -1.257.318,29 176.327,22 1.583.274,64 146 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA GARIBALDI P 2.097.965,27 - - - 2.097.965,27 -187.665,92 -327.024,71 147 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5 P 922.839,19 1.258.583,13 - 276.298,29 2.457.720,61 - -1.873.172,86 584.547,75 148 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12 P 189.792,52 155.883,17 - 52.498,93 398.174,62 - -224.510,70 173.663,92 149 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20 P 343.167,69 168.668,17 94.789,87 109.942,77 716.568,50 - -348.669,71 367.898,79 150 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA P 541.275,04 481.053,04 476.251,61 231.863,71 1.730.443,40 - -772.571,51 957.871,89 871.267,63 151 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20 P 757.998,73 409.405,14 - 221.210,88 1.388.614,75 - -517.347,12 152 MILANO - P.ZZA TOMMASEO P 70.128,45 - - - 70.128,45 - -35.891,21 34.237,24 153 MILANO-MI-CORSO EUROPA 16 P 4.131.655,19 7.638.500,83 - 20.342.420,20 32.112.576,22 - -8.236.009,99 23.876.566,23 29.085.646,68 154 MILANO-MI-CORSO EUROPA 20 P 2.249.835,90 26.254.884,08 - 22.223.555,42 50.728.275,40 - -21.642.628,72 155 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22 P 4.359.275,73 9.549.009,54 24.273,47 -2.756.830,82 11.175.727,92 - -3.464.106,17 7.711.621,75 156 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12 L 30.165.849,87 - - - 30.165.849,87 - -3.486.301,89 26.679.547,98 2.382.260,16 157 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1 P 1.831.351,82 2.752.151,53 - -1.054.390,58 3.529.112,77 - -1.146.852,61 158 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO P - - - 57.699,20 57.699,20 - -10.482,74 47.216,46 159 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8 P 822.473,03 - - -219.305,77 603.167,26 - -126.024,82 477.142,44 160 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1 P 513.505,96 306.102,04 1.446.378,73 -117.038,27 2.148.948,46 82.710,40 -660.304,29 1.571.354,57 161 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2 P 3.676.015,70 10.309.603,00 - 6.443.734,30 20.429.353,00 - -3.551.621,91 16.877.731,09 162 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15 P 865.905,80 5.932.491,44 - -2.206.788,22 4.591.609,02 - -849.701,60 3.741.907,42 163 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4 P 1.207.723,22 5.160.001,56 - 1.139.105,37 7.506.830,15 - -2.057.227,68 5.449.602,47 164 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22 P 2.732.186,32 7.621.838,92 - 23.105,47 10.377.130,71 - -4.612.331,33 5.764.799,38 165 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21 P 345.373,51 1.260.180,31 1.248.828,77 -649.000,47 2.205.382,12 - -717.378,60 1.488.003,52 166 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38 P 814,79 773.378,70 - -164.604,51 609.588,98 - -137.623,57 471.965,41 167 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1 P 744.949,97 - - 446.501,39 1.191.451,36 - -179.802,87 1.011.648,49 168 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29 P 498,26 22.897,12 - - 23.395,38 22.340,95 -6.107,24 39.629,09 169 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89 P 1.335.715,77 1.003.435,40 - 357.837,60 2.696.988,77 - -1.444.411,20 1.252.577,57 170 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A P 1.041.947,88 1.104.882,62 - 25.364,28 2.172.194,78 - -333.747,52 1.838.447,26 171 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7 P 18.244.046,86 7.663.576,59 16.408.125,98 2.768.353,06 45.084.102,49 - -6.643.875,95 38.440.226,54 172 MILANO-MI-VIA MASCAGNI P 358.038,13 - - 431.830,01 789.868,14 - -201.288,70 588.579,44 173 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2 P 433.495,98 1.348.271,97 - 155.902,36 1.937.670,31 - -245.338,14 1.692.332,17 174 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97 P 1.475.906,60 - - 737,27 1.476.643,87 -211.219,65 -362.438,29 902.985,93 175 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2 P 899.366,97 1.457.082,17 - 577.230,31 2.933.679,45 - -1.039.931,08 1.893.748,37 176 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI P 5.245.633,96 94.749,53 - -44.947,36 5.295.436,13 - -1.018.353,54 4.277.082,59 177 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2 P 2.524.472,54 166.836,60 - 750.318,11 3.441.627,25 - -790.602,19 2.651.025,06 604 Relazioni e Bilanci 2015 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 178 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23 P 1.601.524,88 - - - 1.601.524,88 -3.945,68 -30.091,60 179 MILANO-MI-VIA STARO, 1 P 130.223,14 325.338,70 - - 455.561,84 78.550,03 -200.104,13 1.567.487,60 334.007,74 180 MILANO-MI-ZURETTI, 1 P 5.637,45 100.385,65 - - 106.023,10 35.143,69 -39.408,14 101.758,65 181 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2 P 727.294,60 55.323,18 226.056,58 -151.256,26 857.418,10 - -445.620,38 411.797,72 182 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1 P 3.001.925,00 - - -924.667,17 2.077.257,83 - -515.344,66 1.561.913,17 3.625.976,64 183 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83 P 4.882.395,79 3.588.165,85 - 220.444,43 8.691.006,07 -30.031,32 -5.034.998,11 184 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CARUGO P 126.637,16 192.786,22 434.080,23 99.704,06 853.207,67 - -751.560,60 101.647,07 185 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63 P 1.864.197,10 - - 69.102,26 1.933.299,36 - -346.571,82 1.586.727,54 186 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA' P 2.134.739,10 4.450,27 - 331.939,46 2.471.128,83 - -1.321.879,72 1.149.249,11 187 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1 P 966.654,63 500.577,80 730.980,88 527.419,10 2.725.632,41 -46.900,36 -986.040,88 1.692.691,17 188 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1 P 2.216.624,18 688.842,81 - -295.255,54 2.610.211,45 - -1.216.503,59 1.393.707,86 189 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1 P 3.194.684,75 93.250,95 152.046,45 -203.461,37 3.236.520,78 - -1.196.907,08 2.039.613,70 190 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO P 173.529,51 23.971,12 - -66.836,42 130.664,21 - -56.106,71 74.557,50 191 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56 P 325.724,31 236.897,41 206.371,83 -69.769,81 699.223,74 - -321.480,46 377.743,28 192 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10 P 494.816,12 47.520,35 - 71.405,65 613.742,12 - -279.410,08 334.332,04 193 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33 P 681.328,53 307.827,14 - 111.612,08 1.100.767,75 - -421.284,00 679.483,75 194 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2 P 788.885,09 755.038,69 - 266.698,76 1.810.622,54 - -833.837,96 976.784,58 195 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27 P 2.085.732,69 768.771,35 - 326.047,27 3.180.551,31 - -2.148.215,33 1.032.335,98 196 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13 P 331.135,18 408.403,74 - 73.903,02 813.441,94 - -752.335,21 61.106,73 197 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1 P 350.073,67 1.388.091,49 - 180.356,07 1.918.521,23 - -1.028.361,46 890.159,77 198 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1 P 446.217,06 588.387,60 - 553.293,40 1.587.898,06 - -662.325,83 925.572,23 199 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2 P 444.869,33 955.931,86 - 1.038.088,80 2.438.889,99 - -1.676.278,97 762.611,02 200 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36 P 151.589,80 148.860,67 - 6.965,21 307.415,68 -37.716,72 -77.013,53 192.685,43 201 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48 P 3.550.621,14 1.730.724,78 - 649.858,93 5.931.204,85 - -3.335.481,42 2.595.723,43 202 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10 P 333.259,42 241.400,70 - 75.771,40 650.431,52 - -473.843,24 176.588,28 203 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9 P 1.772.102,39 1.314.622,43 1.070.389,61 384.094,82 4.541.209,25 -6.863,42 -2.320.546,74 2.213.799,09 204 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24 P 680.063,69 393.984,57 - 132.516,89 1.206.565,15 - -905.150,65 301.414,50 205 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO E PAOLO, 19 P 1.405.541,59 1.561.117,33 - 345.879,38 3.312.538,30 - -2.003.948,25 1.308.590,05 206 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32 P 371.625,71 317.125,98 - 99.863,59 788.615,28 - -310.392,43 478.222,85 207 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161 P 701.416,00 - - - 701.416,00 - -121.293,81 580.122,19 208 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2 P 1.014.941,17 161.518,28 - 180.677,11 1.357.136,56 -606.844,35 -224.803,02 525.489,19 209 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2 P 79.928,46 726.162,49 - 126.700,02 932.790,97 - -756.520,76 176.270,21 210 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6 P 45.351,56 522.555,39 - 135.054,40 702.961,35 - -199.604,69 503.356,66 211 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5 P 58.757,17 572.633,99 - 139.925,69 771.316,85 - -305.978,70 465.338,15 212 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27 P 1.542.739,99 1.914.853,11 - -378.063,56 3.079.529,54 - -843.181,94 2.236.347,60 213 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44 P 12.160.249,72 18.111.353,67 - 3.862.345,24 34.133.948,63 - -3.657.704,74 30.476.243,89 214 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36 P 1.391.883,25 - - -356.529,88 1.035.353,37 - -129.237,88 906.115,49 215 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2 P 666.927,28 573.922,63 - 192.184,07 1.433.033,98 - -600.533,59 832.500,39 216 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4 P 42.352,68 293.806,91 - 467.297,63 803.457,22 - -682.815,93 120.641,29 217 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1 P 2.207,70 - - 638.358,20 640.565,90 - -292.156,49 348.409,41 218 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13 P 828.169,69 443.574,39 - 76.516,13 1.348.260,21 -91,89 -1.220.704,56 127.463,76 219 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6 P 874.314,34 - - 281.840,27 1.156.154,61 - -374.424,48 781.730,13 220 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17 P 851.954,35 - - -334.236,66 517.717,69 - -141.990,46 375.727,23 221 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO, 19 P 356.940,74 541.085,49 - 125.156,92 1.023.183,15 - -406.958,06 616.225,09 222 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI CERVI, 31 P 687.797,88 - - -286.795,29 401.002,59 - -120.664,13 280.338,46 223 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208 P 1.078.461,33 - - -218.375,97 860.085,36 - -249.402,25 610.683,11 224 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60 P 731.503,50 208.477,41 - 40.835,71 980.816,62 -295.448,06 -603.731,85 81.636,71 225 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3 P 306.129,17 310.504,84 - 107.525,92 724.159,93 - -299.464,78 424.695,15 226 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1 P 579.652,34 1.020.574,43 - 260.257,44 1.860.484,21 -326,85 -1.480.562,63 379.594,73 227 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8 P 281.498,71 405.402,75 - 83.480,52 770.381,98 - -559.563,87 210.818,11 228 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43 P 605.388,24 194.215,54 110.053,06 27.222,83 936.879,67 - -404.550,82 532.328,85 229 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1 P 1.734.688,03 1.600.442,38 - -265.926,35 3.069.204,06 -1.370,15 -1.171.944,30 1.895.889,61 3.714.324,42 230 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10 P 3.080.462,42 1.991.266,58 1.614.741,58 628.253,71 7.314.724,29 - -3.600.399,87 231 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30 P 85.747,78 28.842,22 - 19.484,48 134.074,48 - -55.451,69 78.622,79 232 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27 P 797.137,29 448.290,73 - 254.181,55 1.499.609,57 -19.069,20 -508.586,35 971.954,02 233 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8 P 138.116,82 208.828,19 - 46.931,33 393.876,34 - -286.448,18 107.428,16 234 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24 P 1.177.828,79 821.983,40 - 267.309,26 2.267.121,45 - -962.833,52 1.304.287,93 235 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37 P 748.816,95 270.516,58 420.566,91 108.172,50 1.548.072,94 - -904.882,41 643.190,53 236 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66 P 54.878,25 - - 712.670,75 767.549,00 - -244.052,54 523.496,46 Allegati al Bilancio d’Esercizio 605 (segue) Ubicazione Prop./ Leasing Investimenti Rivalutazioni di legge Rivalutazioni da Fusioni Rivalutazioni in sede di F.T.A. Valori Lordi Altre Movimentazioni Fondi Ammort. Valori in bilancio 237 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7 P 683.021,85 528.794,06 227.093,53 190.498,99 1.629.408,43 - -871.247,69 758.160,74 238 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25 P 736.252,57 588.843,73 33.053,24 246.146,92 1.604.296,46 -557,76 -875.389,12 728.349,58 239 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5 P 71.367,17 249.196,76 - 49.531,64 370.095,57 - -167.486,53 202.609,04 240 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI P 755.239,07 716.704,44 - 212.846,87 1.684.790,38 -673,83 -1.065.444,76 618.671,79 241 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1 P 24.087,68 1.008.464,25 - 159.854,99 1.192.406,92 - -596.609,76 595.797,16 242 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31 P 406.362,37 - - -102.674,03 303.688,34 - -114.760,72 188.927,62 243 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63 P 112.461,72 64.696,88 - 33.085,92 210.244,52 - -130.222,59 80.021,93 244 TAVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12 P 157.047,45 253.070,33 - 70.647,08 480.764,86 - -238.037,61 242.727,25 245 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI P 4.364,00 - - 637.617,50 641.981,50 - -274.805,68 367.175,82 246 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO, 12/A P 1.178.105,85 - 167.214,92 -33.252,54 1.312.068,23 - -358.246,07 953.822,16 669.325,17 247 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5 P 754.099,91 357.556,91 497.391,39 -8.031,06 1.601.017,15 - -931.691,98 248 TORINO-TO-VIA SANTA TERESA, 9 P 18.100,00 - - - 18.100,00 - -312,71 17.787,29 249 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17 P 3.633.729,18 2.588.920,46 1.131.012,86 -954.050,68 6.399.611,82 - -1.704.876,80 4.694.735,02 250 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9 P 100.297,94 89.849,31 - 61.796,04 251.943,29 - -109.490,78 142.452,51 251 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1 P 2.192.198,25 762.038,01 797.883,38 283.164,96 4.035.284,60 - -1.744.776,67 2.290.507,93 252 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1 P 507.774,94 356.284,64 - 117.739,77 981.799,35 -130.584,00 -357.797,60 493.417,75 253 TRESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45 P 1.407.196,75 467.598,45 - 95.299,34 1.970.094,54 - -1.020.064,02 950.030,52 2.562.514,08 254 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11 P 1.469.373,83 2.522.977,97 - 466.849,13 4.459.200,93 - -1.896.686,85 255 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO, 13/S P 256.033,85 - - 76.426,67 332.460,52 - -147.589,46 184.871,06 256 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11 P 934.031,88 874.765,54 - 261.005,50 2.069.802,92 - -945.293,19 1.124.509,73 257 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46 P 700.119,32 536.698,70 66.779,14 19.028,67 1.322.625,83 - -795.292,85 527.332,98 258 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157 P 22.637,86 372.725,77 - 85.864,76 481.228,39 - -146.199,01 335.029,38 259 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6 P 853.088,44 91.169,61 372.728,08 97.095,41 1.414.081,54 -169.070,71 -537.059,19 707.951,64 260 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1 P 672.607,28 178.911,63 512.895,22 86.340,01 1.450.754,14 - -709.244,49 741.509,65 6.483.073,10 261 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2 P 3.240.677,41 6.202.412,32 - 2.683.802,46 12.126.892,19 -2.250,09 -5.641.569,00 262 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A P 170.613,65 29.531,55 31.849,23 6.314,07 238.308,50 - -119.300,85 119.007,65 263 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2 P 10.548.887,36 9.982.212,99 7.526.419,21 657.192,43 28.714.711,99 26.972,25 -11.780.379,94 16.961.304,30 264 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27 P 243.494,88 27.727,21 288.933,92 44.529,15 604.685,16 - -253.094,64 351.590,52 265 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155 P 613.259,07 13.123,48 513.063,75 57.651,89 1.197.098,19 -3.337,83 -485.032,08 708.728,28 266 VENEGONO INFERIORE-VA-VIA MAUCERI, 16 P 197.216,47 109.441,44 370.764,64 87.417,85 764.840,40 - -677.772,33 87.068,07 267 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181 P 17.306,75 350.693,25 - - 368.000,00 30.840,02 -121.733,75 277.106,27 268 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31 P 918.201,39 238.867,12 - 37.285,63 1.194.354,14 - -479.338,34 715.015,80 269 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8 P 1.732.852,18 - - 205.281,93 1.938.134,11 - -509.097,90 1.429.036,21 270 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37 P 309.206,19 592.575,77 - 106.370,89 1.008.152,85 - -920.715,98 87.436,87 271 VESTONE-BS-VIA PERLASCA P 0,02 - - - 0,02 207.749,99 - 207.750,01 2.493.807,70 272 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39 P 546.572,16 3.767.489,65 - 1.301.707,94 5.615.769,75 - -3.121.962,05 273 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5 P 85.401,89 547.550,89 - 156.823,93 789.776,71 - -510.829,23 278.947,48 274 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2 P 17.991,11 417.889,31 - 27.743,58 463.624,00 - -240.323,99 223.300,01 275 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7 P 1.127,43 108.977,93 - 47.002,63 157.107,99 - -130.879,74 26.228,25 276 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1 P 190.312,69 102.838,76 317.479,20 64.093,53 674.724,18 - -600.140,82 74.583,36 277 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8 P 347.286,88 113.881,51 - 70.314,67 531.483,06 - -261.002,51 270.480,55 278 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7 P 590.531,45 - - -62.406,01 528.125,44 -1.584,54 -155.685,88 370.855,02 799.195,77 279 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20 P 733.939,16 443.868,55 - 173.443,41 1.351.251,12 - -552.055,35 280 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2 P 13.236,10 237.793,28 - 43.752,95 294.782,33 - -258.916,24 35.866,09 281 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A P 1.593.586,57 746.313,12 - 233.728,54 2.573.628,23 - -1.365.009,89 1.208.618,34 282 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12 P 383.936,62 - - 2.102,49 386.039,11 - -145.201,50 240.837,61 283 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3 P 518.431,86 - - 37.604,00 556.035,86 -122,36 -185.882,01 370.031,49 5.639.919,80 284 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA P 12.116.947,46 - - - 12.116.947,46 207.894,43 -6.684.922,09 285 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21 P 22.915,22 181.605,46 - - 204.520,68 29.783,35 -137.885,27 96.418,76 286 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1 P 528.743,90 1.288.500,95 - 219.247,85 2.036.492,70 - -995.849,61 1.040.643,09 457.523.690,72 436.599.561,16 50.178.744,85 86.126.588,88 1.030.428.585,61 8.312.288,75 -430.741.425,00 607.999.449,36 606 Relazioni e Bilanci 2015 Obbligazioni convertibili (Importi in unità di euro) 31.12.2014 CODICE DESCRIZIONE DIVISA VALORI NOMINALI VARIAZIONI VALORI DI BILANCIO VALORI NOMINALI 31.12.2015 VALORI DI BILANCIO VALORI NOMINALI VALORI DI BILANCIO IT0003331888 ALITALIA 7,5 10 CV EUR 32 - - - 32 - IT0003873467 SNIA SPA 3% 05/10 CV EUR 8 - - - 8 - IT0004447014 COGEMESET 14 SC CV EUR 2.534.999 253.500 - -153.368 2.534.999 100.132 IT0004689623 BIOCELL 0,5% 11/14 EUR 1.250.000 1.259.726 - -6.460 1.250.000 1.253.266 IT0005001273 GABETTI PS 23 TVP CV EUR 68.463 35.994 -68.463 -35.994 - - IT0005095200 SORGENIA 24 OC CV-A EUR - - 24.065.376 17.575.745 24.065.376 17.575.745 IT0005004186 IPO CHALLEN. 0,50 15 EUR Totale 400.000 401.991 -400.000 -401.991 - - 4.253.502 1.951.211 23.596.913 16.977.932 27.850.415 18.929.143 Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per i seguenti servizi: 1) Servizi di revisione che comprendono: l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale; l'attività di controllo dei conti infrannuali. 2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento. 3) Servizi di consulenza fiscale. 4) Altri servizi. I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2015, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA). • • Tipologia di servizio Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario del servizio Compensi Revisione contabile Deloitte & Touche Spa UBI Banca Spa 1.118 Servizi di attestazione Deloitte & Touche Spa UBI Banca Spa 881 Servizi di consulenza fiscale Altri servizi: Attività di supporto metodologico in ambito Direttiva Recovery & Resolution Plan Assessment sul processo di indagine della Customer Satisfaction Altri servizi Totale 566 Deloitte Consulting Srl, Deloitte Financial Advisory Srl UBI Banca Spa 500 Deloitte Consulting Srl UBI Banca Spa 61 Deloitte ERS Srl UBI Banca Spa 5 2.565 Allegati al Bilancio d’Esercizio 607