Bilancio d`Esercizio di UBI Banca Spa

Bilancio
d’Esercizio
di UBI Banca Spa
al 31 dicembre 2015
Relazione
sulla gestione
UBI Banca: principali dati e indicatori1
31.12.2015
31.12.2014
31.12.2013
31.12.2012
31.12.2011
31.12.2010
31.12.2009
31.12.2008
INDICI DI STRUTTURA
Crediti netti verso clientela / totale attivo
30,9%
31,5%
34,1%
30,8%
22,1%
20,5%
19,8%
16,9%
Raccolta diretta da clientela / totale passivo
61,6%
58,8%
50,6%
42,7%
49,7%
49,1%
33,5%
32,2%
Crediti netti verso clientela / raccolta diretta da clientela
50,2%
53,5%
67,2%
72,1%
44,6%
41,8%
59,0%
52,4%
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio) / totale passivo
12,4%
11,5%
12,5%
11,7%
10,7%
14,6%
16,8%
16,7%
1,4%
4,0%
0,8%
2,6%
4,2%
2,7%
3,8%
0,2%
INDICI DI REDDITIVITÀ
ROE (Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio)
ROTE
(Utile/perdita d'esercizio / pn incluso utile/perdita d'esercizio al netto delle
immobilizzazioni immateriali)
1,4%
4,0%
0,8%
2,6%
4,2%
2,9%
4,0%
0,2%
ROA (Utile/perdita d'esercizio / totale attivo)
0,17%
0,47%
0,10%
0,30%
0,45%
0,40%
0,64%
0,04%
Cost/income (oneri / proventi operativi)
59,8%
49,2%
47,9%
48,1%
96,9%
59,5%
39,4%
58,9%
Spese per il personale / proventi operativi
25,2%
22,3%
21,5%
19,5%
43,7%
28,1%
18,0%
24,8%
Dividendi / proventi operativi
37,1%
40,2%
34,7%
51,0%
135,2%
64,6%
78,0%
141,3%
Risultato netto dell'attività finanziaria / proventi operativi
41,4%
25,9%
32,7%
37,3%
-2,1%
27,8%
17,9%
-30,1%
1,46%
1,36%
1,18%
1,01%
0,00%
0,00%
0,00%
0,01%
54,75%
55,08%
60,13%
61,25%
94,94%
94,82%
94,51%
85,44%
5,55%
5,49%
5,54%
2,29%
0,00%
0,00%
0,00%
0,01%
Tier 1 ratio
(Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni / attività di rischio
ponderate)
35,87%
34,60%
50,36%
56,23%
59,23%
67,64%
67,04%
45,89%
Total capital ratio (Totale Fondi propri / attività di rischio ponderate)
42,16%
43,82%
71,22%
84,49%
85,62%
90,42%
95,15%
64,25%
9.725.315
10.509.912
13.707.454
14.194.716
12.972.683
13.713.202
14.285.982
13.655.979
INDICI DI RISCHIOSITÀ
Sofferenze nette / crediti netti verso clientela
Rettifiche di valore su sofferenze / sofferenze lorde
(grado di copertura)
Crediti deteriorati netti /crediti netti verso clientela
COEFFICIENTI PATRIMONIALI Basilea 3 dal 31 marzo 20142
Totale Fondi propri (dati in migliaia di euro)
8.272.455
8.297.667
9.693.641
9.447.070
8.973.902
10.258.059
10.064.763
9.753.795
23.065.310
23.985.029
19.247.607
16.799.510
15.151.704
15.165.464
15.013.954
21.253.805
Utile (perdita) d'esercizio
123.423
(918.437)
71.340
223.496
(2.713.054)
283.720
406.317
23.886
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati
e impairment
132.580
345.452
382.601
304.265
316.723
302.156
452.430
27.444
Utile d'esercizio normalizzato
115.930
207.687
137.718
266.742
70.124
195.474
388.152
441.574
di cui: Tier 1 capital dopo i filtri e le deduzioni
Attività di rischio ponderate
DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI (in migliaia di euro)
OPERATIVI E DI STRUTTURA (numero)
Proventi operativi
672.508
687.772
713.096
664.554
262.202
465.070
708.460
640.100
(401.845)
(338.670)
(341.302)
(319.622)
(254.048)
(276.650)
(278.852)
(376.816)
Crediti netti verso clientela
21.901.390
23.330.321
25.168.913
22.584.747
15.692.663
14.536.121
12.560.060
10.446.768
di cui: sofferenze nette
319.461
317.590
295.805
227.442
280
277
272
849
1.214.834
1.280.777
1.393.606
516.918
280
277
272
849
43.622.826
43.610.938
37.435.005
31.302.960
35.223.005
34.790.516
21.277.596
19.942.079
8.758.946
8.566.696
9.231.816
8.607.721
7.609.829
10.328.266
10.662.230
10.358.682
410
410
410
410
448
542.792
545.893
596.756
70.767.330
74.171.865
73.914.645
73.336.254
70.895.253
70.897.601
63.450.192
61.983.318
4
4
4
3
2
2
2
2
1.730
1.675
1.588
1.412
1.250
1.380
1.405
1.566
1.612
1.579
1.569
1.393
1.212
1.349
1.451
1.509
Oneri operativi
crediti deteriorati netti
Raccolta diretta da clientela
Patrimonio netto (incluso utile/perdita d'esercizio)
Attività immateriali
Totale attivo
Sportelli in Italia
Forza lavoro a fine esercizio
(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto di
somministrazione)
Forza lavoro media
(dipendenti effettivi in servizio + collaboratori con contratto
di somministrazione) (*)
1. Gli indicatori sono stati costruiti utilizzando i dati riclassificati riportati nel capitolo “Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico al netto delle più significative componenti
non ricorrenti e prospetti di raccordo”.
Le informazioni relative al titolo azionario sono contenute nello specifico capitolo della presente Relazione sulla Gestione.
Relativamente agli esercizi 2011 e 2014, gli indici di redditività sono stati costruiti utilizzando l’utile d’esercizio ante oneri per esodi anticipati e impairment.
2. Per gli esercizi 2014 e 2015 il Tier 1 ratio, in assenza di Additional Tier 1, coincide con il Common Equity Tier 1 ratio. I dati al 31 dicembre 2013 e al 31 dicembre 2012 erano stati calcolati
secondo la metodologia Basilea 2 AIRB e si riferiscono rispettivamente agli indicatori: Tier1 (patrimonio di base/attività di rischio ponderate), Core Tier1 dopo le deduzioni specifiche dal
patrimonio di base (patrimonio di base al netto delle preference shares e azioni di risparmio o privilegiate di terzi/attività di rischio ponderate) e Total capital ratio ((patrimonio di vigilanza +
Tier 3)/attività di rischio ponderate). Per i periodi precedenti i dati erano stati calcolati secondo il metodo Basilea 2 Standard.
(*) Nel calcolo della forza lavoro media i dipendenti part-time vengono convenzionalmente considerati al 50%.
384 Relazioni e Bilanci 2015
La struttura organizzativa di UBI Banca
Unione di Banche Italiane dal 12 ottobre 2015 è diventata
una Società per azioni1.
Quotata alla Borsa di Milano, UBI Banca è a capo
dell’omonimo Gruppo bancario, strutturato secondo un
modello organizzativo di tipo federale, polifunzionale, con
un’offerta differenziata per mercato.
In qualità di Capogruppo, svolge funzioni di indirizzo
strategico (definendo il disegno imprenditoriale del Gruppo),
di presidio delle funzioni di business (attraverso il supporto
ed il coordinamento delle attività commerciali delle Banche
Rete e delle Società Prodotto), di monitoraggio dei rischi,
nonché di fornitura di servizi accentrati (direttamente o
attraverso Società controllate).
Sotto il profilo della governance, UBI Banca adotta il
sistema dualistico, nel pieno rispetto delle prerogative e
delle specificità dei due organi sociali cui sono in capo le
responsabilità, distinte, di sorveglianza e di gestione.
***
Nel corso del secondo semestre del 2015 sono stati
rivisti in ottica evolutiva alcuni ambiti della configurazione
organizzativa di UBI Banca che hanno interessato anche il
primo livello rappresentato nell’organigramma.
Con decorrenza 7 ottobre 2015 è divenuta operativa la
revisione degli assetti delle strutture facenti capo al Chief
Business Officer e al Chief Operating Officer:
• da
un lato, è stata realizzata una revisione dei presidi
in ambito commerciale, con particolare riferimento
alle attività rivenienti dalla continua evoluzione
dell’Innovazione Digitale. Per tale motivo è stata operata
una riqualificazione, sia delle strutture che dei perimetri,
dell’Area Canali Diretti e Comunicazione con la creazione
della nuova Area Multichannel Banking, a diretto riporto
del Chief Business Officer;
• dall’altro, si è inteso garantire una maggiore efficacia ed
efficienza nelle complessive attività di comunicazione.
Per quanto riguarda la comunicazione commerciale
esterna, sia in ambito tradizionale che digitale, il Servizio
Comunicazione è stato posto direttamente in staff al Chief
Business Officer, anche in considerazione della trasversalità
delle attività svolte per tutti i segmenti di clientela.
Con riferimento invece alla comunicazione interna,
la struttura preposta, precedentemente posizionata
nell’ambito dell’Area Risorse Umane, è stata collocata
in staff al Chief Operating Officer e contestualmente
ridenominata Area Company Multichannel Experience.
Con decorrenza 1° novembre 2015 è inoltre divenuto
efficace il nuovo assetto organizzativo nell’ambito del Chief
Risk Officer.
La nuova configurazione, resasi opportuna in coerenza
con le best practice internazionali e nel rispetto delle
disposizioni di Vigilanza, prevede un nuovo presidio delle
attività in ambito “governo dei dati” al fine di assicurare
un efficiente processo di aggregazione degli stessi e di
gestione del framework di riferimento per la produzione
della reportistica. Tale presidio è stato posto direttamente
in staff al Chief Risk Officer e denominato Servizio Risk Data
Management. Il Servizio Risk Governance, precedentemente
in staff, è stato riallocato in line e riqualificato in Area.
L’intervento si è accompagnato ad una ridenominazione
di tutte le strutture in lingua inglese per allineamento alla
terminologia adottata in ambito Vigilanza europea.
Infine, con il 1° febbraio 2016 è entrata in vigore la revisione
organizzativa dell’Area Compliance di Capogruppo con
l’istituzione del Servizio Compliance Operations cui sono
state ricondotte tutte le attività precedentemente svolte
dal Settore Compliance di UBI.S, contestualmente dismesso.
La nuova configurazione – definita in coerenza con
l’aggiornamento della policy “Politiche di gestione del
rischio di non conformità del Gruppo UBI Banca” e con
la revisione del modello organizzativo di compliance
– ottempera alle disposizioni di vigilanza in materia di
controlli interni, che stabiliscono l’obbligo di assegnare
la responsabilità della compliance IT alla funzione di
Compliance.
La struttura organizzativa di UBI Banca è pubblicata sul
sito ufficiale www.ubibanca.it nella sezione Corporate
Governance.
1 La trasformazione da Società cooperativa per azioni a Società per azioni è avvenuta in ottemperanza alle previsioni del Decreto Legge 3/2015, convertito nella Legge
33/2015, che ha stabilito, per le banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro, l’obbligo di conformarsi al nuovo assetto legislativo entro 18 mesi
dall’entrata in vigore delle disposizioni di attuazione da parte di Banca d’Italia (disposizioni emanate il 9 giugno ed entrate in vigore il 27 giugno 2015).
I passaggi che hanno portato alla trasformazione sono dettagliatamente illustrati nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” della Relazione sulla gestione consolidata,
al quale si rimanda.
Relazione sulla gestione 385
Organigramma di UBI Banca Spa
CONSIGLIO DI
SORVEGLIANZA
CHIEF AUDIT
EXECUTIVE
SUPPORTO AL CONSIGLIO
DI SORVEGLIANZA
CONSIGLIO DI
GESTIONE
AUDIT DI
PROCESSO
E RISCHI
CONSIGLIERE
DELEGATO
AUDIT
GOVERNANCE E
METHODOLOGIES
CHIEF FINANCIAL
OFFICER
AUDIT RETI
DI VENDITA
INVESTOR
E MEDIA
RELATIONS
COMPLIANCE
CONSULENZA E
COMPLIANCE FISCALE
PRINCIPI E CONTROLLI
CONTABILI E LEGGE 262
ANNUAL &
PERIODIC REPORTS
PIANIFICAZIONE
STRATEGICA,
ALM E STUDI
CONTROLLO
DI GESTIONE
AMMINISTRAZIONE
E ADEMPIMENTI
FISCALI
CHIEF RISK OFFICER
DIRETTORE AFFARI
GENERALI E
PARTECIPAZIONI
RISK DATA
MANAGEMENT
CAPITAL &
LIQUIDITY RISK
MANAGEMENT
CREDIT RISK
MANAGEMENT
ANTI-MONEY
LAUNDERING &
CLAIMS
AFFARI
LEGALI E
CONTENZIOSO
AFFARI SOCIETARI,
PARTECIPAZIONI
E RAPPORTI CON
LE AUTHORITIES
RISK
GOVERNANCE
OPERAZIONI
STRAORDINARIE
DIRETTORE
GENERALE
CUSTOMER CARE
CHIEF BUSINESS
OFFICER
CHIEF LENDING
OFFICER
POLITICHE E QUALITÀ
DEL CREDITO
CREDITI
COMUNICAZIONE
CREDITO
ANOMALO E
RECUPERO CREDITI
CHIEF OPERATING
OFFICER
MODELLI DISTRIBUTIVI,
PIANIFICAZIONE E REPORTING
COMPANY
MULTICHANNEL
EXPERIENCE
RETAIL
MULTICHANNEL
BANKING
ORGANIZZAZIONE
PRIVATE &
CORPORATE
UNITY
GLOBAL
TRANSACTION
E OPERATIONS
OTTIMIZZAZIONE
COSTI
PREVENZIONE E
PROTEZIONE SUL LAVORO
RISORSE
UMANE
UBISS
UBI ACADEMY
FINANZA
Organi di Gestione e Controllo
Area
Servizio
Funzione
Aree, Servizi e Funzioni di Staff
Società in coordinamento operativo
L’attività di Responsabilità Sociale d’Impresa è allocata alle dirette dipendenze del Chief Financial Officer.
Premessa
Per quanto concerne i seguenti aspetti dell’informativa
sull’attività di UBI Banca nel 2015:
- lo SCENARIO DI RIFERIMENTO;
- l’UNIONE BANCARIA EUROPEA;
- gli EVENTI RILEVANTI DELL’ESERCIZIO;
- l’ATTIVITÀ COMMERCIALE, l’INNOVAZIONE DIGITALE e la
MONETICA;
386 Relazioni e Bilanci 2015
- l’ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO;
- la RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE;
- il SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI;
- le NOVITÀ FISCALI,
si fa rinvio alle specifiche parti della Relazione sulla
gestione consolidata.
Le risorse umane
Composizione dell'organico di UBI Banca per forza lavoro
Numero
31.12.2015
31.12.2014
Variazione
Dipendenti a libro matricola di UBI Banca
2.486
2.487
-1
Dipendenti distaccati presso altre Società del Gruppo
-1.213
-1.233
-20
791
820
-29
Dipendenti distaccati da altre Società del Gruppo
di cui: presso UBI Sistemi e Servizi
457
421
36
Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
1.730
1.675
55
Forza lavoro
1.730
1.675
55
Al 31 dicembre 2015 i lavoratori dipendenti a libro matricola
UBI Banca erano 2.486, in riduzione di una risorsa rispetto
all’anno precedente. In dettaglio, nell’esercizio si sono
registrati 51 inserimenti con contratto a tempo indeterminato
e 31 con contratto flessibile, a fronte di complessive 83
uscite (delle quali 46 riferite al piano di esodi incentivati ex
Accordo Quadro del 26 novembre 2014, 5 per passaggi ad
altre Società del Gruppo, 3 per termine di contratti flessibili e
la restante parte per motivazioni a diverso titolo riconducibili
alla “natural attrition” aziendale).
In termini di personale effettivamente impiegato dalla
Capogruppo, l’organico a fine esercizio si presentava
costituito da 1.730 risorse, con un incremento, nei dodici
mesi, di 55 unità, sostanzialmente dovuto agli accentramenti
in service di alcune attività di IW Bank (tra le più significative:
amministrazione e fiscale, crediti, antiriciclaggio, affari
legali/societari e compliance) e al potenziamento di alcuni
ambiti specialistici dell’area commerciale “Multichannel
Banking” e del servizio “Compliance servizi bancari”.
Come risulta dalla tabella di dettaglio, i dipendenti distaccati
da UBI Banca presso altre Società del Gruppo a fine 2015
risultavano scesi a 1.213, il 65,2% dei quali in servizio
presso UBI Sistemi e Servizi (791 risorse, in diminuzione di
29 unità nell’anno principalmente per effetto di 21 adesioni
volontarie al piano di esodi sopra richiamato).
Si è contestualmente rilevato un incremento di 36 unità
delle risorse distaccate presso la Capogruppo da altre
Società del Gruppo, riconducibile ai sopra citati processi di
accentramento.
Nel quarto trimestre i dipendenti effettivi in servizio sono
cresciuti di 39 unità (da 1.691 al 30 settembre a 1.730 a
fine anno) per effetto di 33 assunzioni, 11 cessazioni e di un
aumento netto di 17 unità delle risorse distaccate presso la
Capogruppo.
In considerazione delle peculiarità operative di Capogruppo,
la composizione dell’organico per qualifica continua ad
evidenziare, rispetto al dato consolidato, un maggior peso
relativo delle fasce di inquadramento più elevate. Non si
rilevano sostanziali variazioni rispetto a fine 2014.
Con riferimento alle previsioni dell’Accordo Quadro del
26 novembre 2014, nel 2015 sono state concesse 11.176
giornate di congedo straordinario, fruite tenuto conto delle
esigenze produttive e organizzative delle singole strutture
di Capogruppo (13 mila giornate di riduzione/sospensione
dell'orario di lavoro nel 2014).
Per il 2016, in merito alle richieste pervenute ai sensi
dell'Accordo del 21 novembre 2015, verranno concesse
circa 13.500 giornate di congedo straordinario.
Per quanto riguarda la trasformazione del rapporto di lavoro
da tempo pieno a tempo parziale, sono state presentate 9
domande, con decorrenza principalmente a partire dal mese
di febbraio 2016. L’accordo ha previsto inoltre la proroga
delle durate dei rapporti part-time avviati nel 2015.
Relativamente invece all’Accordo di Gruppo del 23 dicembre
2015 riguardante gli esodi, è stata concordata l’uscita su
base volontaria di 17 persone attualmente in forza a UBI
Banca1 con accesso al Fondo di sostegno al reddito di settore,
identificate tra coloro che avevano presentato domanda
di uscita incentivata nell’ambito dell’Accordo Quadro del
2014 e le cui richieste erano state allora respinte in quanto
eccedenti rispetto all’obiettivo prefissato.
Per approfondimenti sui due Accordi, si rimanda al capitolo “Gli
eventi rilevanti del 2015” contenuto nella Relazione consolidata.
Composizione dell'organico per qualifica
Numero
31.12.2015
Incidenza %
31.12.2014
Incidenza %
Dirigenti
139
8,0%
136
8,1%
Quadri Direttivi 3º e 4º livello
542
31,4%
532
31,8%
Quadri Direttivi 1º e 2º livello
412
23,8%
382
22,8%
3ª Area Professionale (impiegati)
635
36,7%
622
37,1%
1ª e 2ª Area Professionale (altro personale)
Dipendenti effettivi in servizio presso UBI Banca
2
0,1%
3
0,2%
1.730
100,0%
1.675
100,0%
1 Per quanto riguarda le persone a libro matricola di UBI Banca, le uscite volontarie considerate sono n. 55.
Relazione sulla gestione 387
A dicembre l’età media dei dipendenti a libro matricola
UBI Banca si attestava a 45 anni e 10 mesi (rispetto ai 45
anni e 5 mesi del 2014), mentre l’anzianità media risultava
di 17 anni e 7 mesi (17 anni e 3 mesi il dato di raffronto).
L’incidenza del personale femminile era pari al 38,8%, in
aumento rispetto a fine 2014 (38,2%).
***
In merito alle politiche di remunerazione ed incentivazione si rinvia
alla Relazione sulla remunerazione che viene presentata in altra
parte del presente fascicolo, redatta ai sensi degli artt. 123 ter
388 Relazioni e Bilanci 2015
del TUF e 84 quater del Regolamento Emittenti, nonché ai sensi
delle Disposizioni di Vigilanza in materia di politiche e prassi di
remunerazione e incentivazione per le banche e i gruppi bancari
emanate il 18 novembre 2014.
Ulteriori elementi informativi sul tema sono riportati nella Relazione
sul governo societario di UBI Banca, sempre in allegato al presente
fascicolo.
Per quanto riguarda, infine, le relazioni sindacali, la formazione, la
comunicazione interna, l’ambiente di lavoro e le iniziative di welfare,
trattandosi di attività coordinate a livello di Gruppo, si rimanda agli
specifici paragrafi contenuti nella Relazione sulla gestione consolidata.
Prospetti riclassificati, prospetti di conto economico
al netto delle più significative componenti non ricorrenti
e prospetti di raccordo
Stato patrimoniale riclassificato
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
31.12.2014
Variazioni
Variazioni %
ATTIVO
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.494.547
3.576.951
-82.404
-2,3%
60.
Crediti verso banche
15.489.215
14.055.649
1.433.566
10,2%
70.
Crediti verso clientela
21.901.390
23.330.321
-1.428.931
-6,1%
80.
Derivati di copertura
592.409
647.972
-55.563
-8,6%
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
4.637
5.583
-946
-16,9%
9.657.401
9.624.011
33.390
0,3%
615.661
634.178
-18.517
-2,9%
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
Attività immateriali
130.
Attività fiscali
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
138.226
160.330
-22.104
-13,8%
1.088.262
1.544.835
-456.573
-29,6%
196.034
193.167
2.867
1,5%
15.357.571
18.066.883
-2.709.312
-15,0%
410
410
-
-
1.529.553
1.688.730
-159.177
-9,4%
300,8%
2.032
507
1.525
699.982
642.338
57.644
9,0%
70.767.330
74.171.865
-3.404.535
-4,6%
-17,2%
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10.
Debiti verso banche
15.845.354
19.140.417
-3.295.063
20.
Debiti verso clientela
7.357.586
7.065.270
292.316
4,1%
30.
Titoli in circolazione
36.265.240
36.545.668
-280.428
-0,8%
40.
Passività finanziarie di negoziazione
608.600
722.181
-113.581
-15,7%
60.
Derivati di copertura
700.871
937.018
-236.147
-25,2%
80.
Passività fiscali
265.926
352.883
-86.957
-24,6%
100.
Altre passività
881.275
751.071
130.204
17,3%
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
39.975
45.443
-5.468
-12,0%
120.
Fondi per rischi e oneri:
43.557
45.218
-1.661
-3,7%
1.035
1.144
-109
-9,5%
42.522
44.074
-1.552
-3,5%
8.635.523
9.485.133
-849.610
-9,0%
123.423
-918.437
1.041.860
n.s.
70.767.330
74.171.865
-3.404.535
-4,6%
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.+160. +170. Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione
+ 180.+190. e azioni proprie
200.
Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
Relazione sulla gestione 389
390 Relazioni e Bilanci 2015
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
130.
140.
150.
1.035
42.522
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
200.
Totale del passivo e del patrimonio netto
Utile (perdita) d'esercizio
130.+160. +
Capitale, sovrapprezzi di emissione, riserve, riserve da valutazione
170.+180.+190. e azioni proprie
43.557
Fondi per rischi e oneri:
120.
70.767.330
123.423
8.635.523
39.975
881.275
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
265.926
100.
Passività fiscali
80.
700.871
608.600
36.265.240
7.357.586
69.575.682
137.585
8.674.932
56.213
1.016
57.229
39.275
550.167
292.254
820.178
614.788
37.356.497
6.357.264
14.675.513
69.575.682
70.767.330
15.845.354
552.551
2.036
1.497.100
410
620.736
9.656.107
4.707
611.992
20.942.260
16.343.837
3.486.873
14.767.754
195.490
760.790
133.039
30.9.2015
699.982
2.032
1.529.553
410
615.661
9.657.401
4.637
592.409
21.901.390
15.489.215
3.494.547
15.357.571
196.034
1.088.262
138.226
31.12.2015
110.
Passività finanziarie di negoziazione
Derivati di copertura
40.
Titoli in circolazione
30.
60.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
10.
20.
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
Totale dell'attivo
Attività materiali
Attività immateriali
Partecipazioni
100.
110.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
90.
120.
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
70.
80.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
50.
60.
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30.
20.
40.
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
10.
ATTIVO
Importi in migliaia di euro
Evoluzione trimestrale dei dati patrimoniali riclassificati
71.576.922
177.216
8.518.872
55.063
1.029
56.092
39.701
765.959
243.599
736.087
754.027
36.831.103
10.254.377
13.199.889
71.576.922
745.198
2.036
1.536.122
410
624.701
9.625.683
4.804
544.207
21.854.404
15.026.560
3.535.692
16.309.111
197.223
1.463.279
107.492
30.6.2015
73.791.908
202.409
8.781.902
44.531
1.135
45.666
43.409
784.573
448.391
1.163.274
844.803
37.080.038
6.598.990
17.798.453
73.791.908
639.077
3
1.623.234
410
629.089
9.624.090
5.349
673.536
22.625.687
15.073.014
3.528.010
17.405.247
198.365
1.654.371
112.426
31.3.2015
74.171.865
-918.437
9.485.133
44.074
1.144
45.218
45.443
751.071
352.883
937.018
722.181
36.545.668
7.065.270
19.140.417
74.171.865
642.338
507
1.688.730
410
634.178
9.624.011
5.583
647.972
23.330.321
14.055.649
3.576.951
18.066.883
193.167
1.544.835
160.330
31.12.2014
72.591.868
212.354
9.538.886
44.445
1.105
45.550
44.617
580.445
366.121
752.063
675.565
35.242.182
2.180.592
22.953.493
72.591.868
525.106
82.063
1.549.868
410
638.243
10.576.618
5.714
609.406
22.666.345
13.841.245
3.076.556
17.580.462
193.637
1.119.978
126.217
30.9.2014
74.506.075
244.650
9.496.994
48.440
1.114
49.554
43.921
898.336
290.029
573.317
600.017
34.662.145
3.423.416
24.223.696
74.506.075
721.697
82.063
1.538.252
410
642.485
10.625.008
5.751
447.010
23.352.148
15.450.016
3.049.841
15.996.041
192.408
2.280.749
122.196
30.6.2014
75.199.613
227.027
9.500.185
59.776
1.052
60.828
43.545
705.434
451.208
462.440
1.513.524
34.489.699
2.658.889
25.086.834
75.199.613
699.446
2.329
1.684.885
410
645.244
10.708.381
5.606
300.274
23.962.361
14.460.750
3.113.263
15.281.956
193.692
4.011.024
129.992
31.3.2014
Relazione sulla gestione 391
Oneri operativi
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo
210.
290.
123.423
-
(9.157)
132.580
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore
su partecipazioni del Gruppo
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
159.199
(26.619)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
250.
260.
150.a
1.594
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
210.+240.
6.955
(15.847)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
130. b+c+d
160.
(104.166)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(918.437)
(1.251.894)
(11.995)
345.452
(15.464)
360.916
133.676
(311)
(4.813)
(116.738)
349.102
(338.670)
270.663
(401.845)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
Risultato della gestione operativa
(21.630)
(163.615)
(153.425)
687.772
112.431
178.153
24.255
276.489
96.444
31.12.2014
B
(21.581)
(210.847)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Altre spese amministrative
672.508
(169.417)
Proventi operativi
Spese per il personale
109.087
Altri oneri/proventi di gestione
278.605
48.979
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
249.430
(13.593)
Dividendi e proventi simili
Margine d'interesse
31.12.2015
A
130.a
170.+180.
150.b
150.a
190.
80.+90.
+100.+110.
40.-50.
70.
10.-20.
Importi in migliaia di euro
Conto economico riclassificato
1.041.860
(1.251.894)
(2.838)
(212.872)
11.155
(201.717)
(132.082)
7.266
11.034
(12.572)
(78.439)
63.175
(49)
47.232
15.992
(15.264)
(3.344)
100.452
24.724
(27.059)
(110.037)
Variazioni
A-B
n.s.
(100,0%)
(23,7%)
(61,6%)
72,1%
(55,9%)
(98,8%)
n.s.
229,3%
(10,8%)
(22,5%)
18,7%
(0,2%)
28,9%
10,4%
(2,2%)
(3,0%)
56,4%
101,9%
(9,8%)
n.s.
Variazioni %
A/B
(14.162)
-
(8.865)
(5.297)
(42.710)
37.413
1.340
21.825
(8.282)
(28.278)
50.808
(141.575)
(6.351)
(90.358)
(44.866)
192.383
26.725
161.625
9.967
1.573
(7.507)
IV trimestre
2015
C
(1.130.791)
(1.251.894)
(11.995)
133.098
16.203
116.895
134.153
(1.301)
(3.062)
(32.699)
19.804
(89.421)
(5.326)
(47.302)
(36.793)
109.225
30.197
42.443
10.727
796
25.062
IV trimestre
2014
D
(1.116.629)
(1.251.894)
(3.130)
(138.395)
(58.913)
(79.482)
(132.813)
23.126
5.220
(4.421)
31.004
52.154
1.025
43.056
8.073
83.158
(3.472)
119.182
(760)
777
(32.569)
Variazioni
C-D
(98,7%)
(100,0%)
(26,1%)
n.s.
n.s.
(68,0%)
(99,0%)
n.s.
170,5%
(13,5%)
156,6%
58,3%
19,2%
91,0%
21,9%
76,1%
(11,5%)
280,8%
(7,1%)
97,6%
n.s.
Variazioni %
C/D
392 Relazioni e Bilanci 2015
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Risultato della gestione operativa
Oneri operativi
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
Utile (perdita) del periodo
210.
290.
(14.162)
-
(8.865)
(5.297)
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
(42.710)
Imposte sul reddito del periodo dell'operatività corrente
Utile (perdita) del periodo ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore
su partecipazioni del Gruppo
260.
150.a
1.340
37.413
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
21.825
(8.282)
250.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
210.+240.
160.
(28.278)
50.808
(141.575)
(6.351)
(90.358)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Altre spese amministrative
192.383
(44.866)
Proventi operativi
Spese per il personale
26.725
Altri oneri/proventi di gestione
161.625
9.967
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
Commissioni nette
(7.507)
1.573
Margine d'interesse
IV trimestre
Dividendi e proventi simili
130. b+c+d Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
130.a
170.+180.
150.b
150.a
190.
80.+90.+
100.+110.
40.-50.
70.
10.-20.
Importi in migliaia di euro
Evoluzione trimestrale del conto economico riclassificato
(39.631)
-
-
(39.631)
16.034
(55.665)
256
(2.325)
(3.565)
(19.641)
(30.390)
(81.639)
(5.040)
(36.738)
(39.861)
51.249
27.813
20.498
12.665
3.451
(13.178)
III trimestre
2015
(25.193)
-
-
(25.193)
12.262
(37.455)
12
(12.601)
(1.535)
(28.418)
5.087
(91.762)
(5.073)
(44.531)
(42.158)
96.849
27.108
45.410
13.507
14.035
(3.211)
II trimestre
202.409
-
(292)
202.701
(12.205)
214.906
(14)
56
(2.465)
(27.829)
245.158
(86.869)
(5.117)
(39.220)
(42.532)
332.027
27.441
51.072
12.840
230.371
10.303
I trimestre
(1.130.791)
(1.251.894)
(11.995)
133.098
16.203
116.895
134.153
(1.301)
(3.062)
(32.699)
19.804
(89.421)
(5.326)
(47.302)
(36.793)
109.225
30.197
42.443
10.727
796
25.062
IV trimestre
(32.296)
-
-
(32.296)
4.253
(36.549)
103
124
(374)
(31.172)
(5.230)
(82.445)
(5.314)
(36.920)
(40.211)
77.215
28.626
8.520
9.636
375
30.058
III trimestre
2014
17.623
-
-
17.623
(24.329)
41.952
334
1.868
(2.263)
(27.221)
69.234
(84.817)
(5.458)
(40.699)
(38.660)
154.051
25.944
69.470
3.491
38.760
16.386
II trimestre
227.027
-
-
227.027
(11.591)
238.618
(914)
(1.002)
886
(25.646)
265.294
(81.987)
(5.532)
(38.694)
(37.761)
347.281
27.664
57.720
401
236.558
24.938
I trimestre
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
al netto delle
componenti
non ricorrenti
31.12.2014
al netto delle
componenti
non ricorrenti
Variazioni
Variazioni %
Margine d'interesse
(13.593)
96.444
(110.037)
n.s.
Dividendi e proventi simili
249.430
276.489
(27.059)
(9,8%)
48.979
24.255
24.724
101,9%
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle attività/
passività valutate al fair value
196.409
168.243
28.166
16,7%
Altri oneri/proventi di gestione
109.087
112.431
(3.344)
(3,0%)
Proventi operativi
590.312
677.862
(87.550)
(12,9%)
Spese per il personale
(169.417)
(153.425)
15.992
10,4%
Altre spese amministrative
(179.405)
(163.615)
15.790
9,7%
(20.218)
(21.630)
(1.412)
(6,5%)
(369.040)
(338.670)
30.370
9,0%
221.272
339.192
(117.920)
(34,8%)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(104.166)
(116.738)
(12.572)
(10,8%)
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività finanziarie
(291)
(1.818)
(1.527)
(84,0%)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
6.955
(311)
7.266
n.s.
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
1.594
381
1.213
318,4%
125.364
220.706
(95.342)
(43,2%)
(9.434)
(13.019)
(3.585)
(27,5%)
115.930
207.687
(91.757)
(44,2%)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio
Relazione sulla gestione 393
394 Relazioni e Bilanci 2015
9.157
(9.157)
123.423
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
11.381
11.381
132.580
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
9.157
15.556
(4.175)
159.199
(26.619)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
(75.790)
(75.790)
6.406
21.219
21.219
(10.223)
912
912
(451)
-
25.628
25.628
25.628
115.930
-
115.930
(9.434)
125.364
1.363
(291)
1.594
31.442
221.272
(104.166)
1.594
(82.196)
-
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
-
1.363
6.955
15.556
31.442
(20.218)
(369.040)
6.955
(15.847)
(82.196)
-
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
-
-
270.663
(104.166)
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
31.442
1.363
-
1.363
-
-
(21.581)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
(401.845)
(179.405)
Altre spese amministrative
Oneri operativi
(169.417)
31.442
(169.417)
-
(210.847)
Proventi operativi
-
Spese per il personale
-
109.087
(82.196)
590.312
-
672.508
-
109.087
Altri oneri/proventi di gestione
196.409
278.605
(82.196)
48.979
48.979
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e
delle attività/passività valutate al fair value
al netto delle
componenti non
ricorrenti
Commissioni nette
Chiusura di
contenziosi
fiscali
249.430
Rettifiche di valore
su attività materiali
(immobili di proprietà)
Dividendi e proventi simili
Contributo
straordinario
al Fondo di
Risoluzione
(13.593)
Utile dalla parziale
cessione della
partecipazione
ICBPI Spa
31.12.2015
249.430
Rettifiche di valore
Oneri per esodi
su titoli azionari, anticipati (ex Accordi
obbligazionari e
Sindacali del
quote OICR
4 febbraio 2015
(AFS)
e del 23 dicembre
2015)
Componenti non ricorrenti
(13.593)
31.12.2015
Margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
Conto economico riclassificato al netto delle più significative componenti non ricorrenti: dettagli
Relazione sulla gestione 395
(11.995)
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Utile (perdita) d'esercizio
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo al netto delle imposte
345.452
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati e rettifiche di valore
su partecipazioni del Gruppo
(132.341)
(132.341)
1.845
-
-
11.995
1.251.894
(9.222)
(134.186)
(134.186)
(918.437)
891
(9.222)
688
(9.910)
-
1.251.894
11.995
-
-
-
(1.251.894)
2.907
891
(88)
(15.464)
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
2.907
891
891
2.995
133.676
2.995
360.916
(311)
(4.813)
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre attività/passività
finanziarie
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
(116.738)
(9.910)
207.687
-
-
207.687
(13.019)
220.706
381
(311)
(1.818)
(116.738)
339.192
(338.670)
-
349.102
-
-
(338.670)
Risultato della gestione operativa
-
(21.630)
(21.630)
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e immateriali
Oneri operativi
(163.615)
(163.615)
Spese per il personale
Altre spese amministrative
-
677.862
-
(153.425)
(9.910)
(153.425)
-
Proventi operativi
-
687.772
Altri oneri/proventi di gestione
-
112.431
112.431
168.243
178.153
(9.910)
24.255
24.255
al netto delle
componenti non
ricorrenti
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/riacquisto e delle
attività/passività valutate al fair value
Rettifiche
di Valore
su partecipazioni
del Gruppo
Commissioni nette
Utile dalla cessione delle
partecipazioni Aviva Vita,
Aviva Assicurazioni Vita e
UBI Assicurazioni
96.444
Utile dalla
cessione della
partecipazione
in SIA Spa
276.489
Oneri per
esodi anticipati
(ex Accordo Quadro
26 novembre 2014)
31.12.2014
96.444
Adeguamento del
prezzo di cessione di
BDG Sa (Svizzera)
276.489
Rettifiche e
riprese di valore
su titoli azionari,
obbligazionari e
quote OICR
(AFS)
Componenti non ricorrenti
Dividendi e proventi simili
31.12.2014
Margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
(segue)
Prospetti di raccordo
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO al 31 dicembre 2015
Importi in migliaia di euro
70.
150.a
Oneri
per esodi
anticipati
Ammortamenti
per migliorie su
beni di terzi
Prospetto
riclassificato
(13.593)
(13.593)
Dividendi e proventi simili
249.430
249.430
48.979
48.979
278.605
278.605
Altri oneri/proventi di gestione
117.590
(8.630)
127
Proventi operativi
681.011
(8.630)
127
Spese per il personale
150.b
Altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali e
170.+180. immateriali
Oneri operativi
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di altre
attività/passività finanziarie
109.087
(183.099)
(219.477)
-
672.508
13.682
(169.417)
8.630
(210.847)
(21.454)
(127)
(21.581)
(424.030)
8.630
(127)
13.682
256.981
-
-
13.682
Risultato della gestione operativa
130.a
130.
b+c+d
Recupero
imposte
31.12.2015
Margine d'interesse
40.-50.
Commissioni nette
80.+90.+ Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura, cessione/
100.+110. riacquisto e delle attività/passività valutate al fair value
190.
Riclassifiche
Schema del
bilancio
dell'impresa
Voci
10.-20.
31.12.2015
(401.845)
270.663
(104.166)
(104.166)
(15.847)
(15.847)
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
6.955
6.955
210.+240. Utili (perdite) dalla cessione di investimenti e partecipazioni
1.594
160.
250.
260.
Utile (perdita) dell'operatività corrente al lordo delle imposte
145.517
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
(22.094)
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati
123.423
150.a
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
1.594
-
-
-
-
123.423
-
-
13.682
159.199
(4.525)
(26.619)
9.157
132.580
(9.157)
(9.157)
-
123.423
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO al 31 dicembre 2014
Importi in migliaia di euro
Schema del
bilancio
dell'impresa
Voci
10.-20.
70.
Margine d'interesse
Dividendi e proventi simili
40.-50.
Commissioni nette
Risultato netto dell'attività di negoziazione, copertura,
80.+90.+ cessione/riacquisto e delle attività/passività valutate
100.+110. al fair value
190.
150.a
Riclassifiche
Recupero
imposte
Ammortamenti
per migliorie su
beni di terzi
24.255
24.255
178.153
178.153
Proventi operativi
695.500
(7.855)
127
Risultato della gestione operativa
Rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento crediti
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento
di altre attività/passività finanziarie
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Utili (perdite) dalla cessione di investimenti
210.+240. e partecipazioni
Utile (perdita) dell'operatività corrente
al lordo delle imposte
250.
260.
Imposte sul reddito d'esercizio dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio ante oneri per esodi anticipati
e rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo
150.a
210.
Oneri per esodi anticipati al netto delle imposte
Rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo
al netto delle imposte
290.
Utile (perdita) d'esercizio
396 Relazioni e Bilanci 2015
Prospetto
riclassificato
96.444
127
Oneri operativi
Oneri
per esodi
anticipati
276.489
(7.855)
Altre spese amministrative
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
170.+180. e immateriali
Rettifiche di valore
su partecipazioni
del Gruppo
96.444
120.159
Spese per il personale
31.12.2014
276.489
Altri oneri/proventi di gestione
150.b
130.a
130.
b+c+d
31.12.2014
112.431
-
(169.970)
(171.470)
-
687.772
16.545
(153.425)
7.855
(21.503)
(163.615)
(127)
(21.630)
(362.943)
7.855
(127)
-
16.545
(338.670)
332.557
-
-
-
16.545
349.102
(116.738)
(116.738)
(4.813)
(4.813)
(311)
(311)
(1.122.065)
(911.370)
1.255.741
-
-
(7.067)
(918.437)
-
-
1.255.741
16.545
360.916
(3.847)
(4.550)
(15.464)
1.251.894
(918.437)
133.676
11.995
345.452
(11.995)
(11.995)
(1.251.894)
-
-
-
(1.251.894)
-
(918.437)
Note esplicative alla redazione dei prospetti
Gli schemi di bilancio obbligatori sono stati redatti sulla base della Circolare Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi
aggiornamenti, pertanto, ai fini della redazione del presente Bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 4° Aggiornamento del 15
dicembre 2015.
Per consentire una visione più coerente con il profilo gestionale vengono redatti i prospetti riclassificati, in applicazione delle seguenti
regole:
­- i recuperi di imposte iscritti alla voce 190 dello schema contabile (altri oneri/proventi di gestione) sono riclassificati a riduzione delle
imposte indirette incluse fra le altre spese amministrative;
­- la voce rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali include le voci 170 e 180 dello schema contabile, nonché le quote di
ammortamento dei costi sostenuti per migliorie su beni di terzi classificate alla voce 190;
­- gli oneri per esodi anticipati (al netto delle imposte) includono un parziale della voce 150a dello schema contabile;
­- le rettifiche e le riprese di valore su partecipazioni del Gruppo (al netto delle imposte), presenti nel quarto trimestre 2014, includono la
quasi totalità della voce 210 dello schema contabile.
La riconduzione delle voci dei prospetti riclassificati ai dati degli schemi di bilancio viene agevolata da un lato con l’inserimento, a margine
di ciascuna voce, del numero corrispondente alla voce di schema obbligatorio ivi ricondotta e dall’altro, con la predisposizione di specifici
prospetti di raccordo.
Si evidenzia inoltre che i commenti andamentali dei principali aggregati patrimoniali ed economici vengono effettuati sulla base dei
prospetti riclassificati, nonché dei prospetti riclassificati riferiti ai periodi di comparazione, cui si uniformano anche le tabelle di dettaglio
inserite nei successivi capitoli della presente Relazione.
Al fine di agevolare l’analisi dell’evoluzione economica di UBI Banca ed in ottemperanza alla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del
28 luglio 2006, sono stati inseriti due appositi Prospetti, il primo di sintesi (che consente una lettura comparata dei risultati del periodo in
termini normalizzati), il secondo, di natura analitica, che evidenzia l’impatto economico dei principali eventi ed operazioni non ricorrenti essendo i relativi effetti patrimoniali e finanziari, in quanto strettamente connessi, non significativi - che così si riassumono:
Esercizio 2015:
Esercizio 2014:
- rettifiche di valore su titoli azionari, obbligazionari e quote OICR
(AFS);
­- oneri per esodi anticipati spesati a margine degli Accordi sindacali
del 4 febbraio 2015 e del 23 dicembre 2015;
­- utile dalla parziale cessione della partecipazione nell’Istituto
Centrale delle Banche Popolari;
­- contributo straordinario al Fondo di Risoluzione;
­- rettifiche di valore su attività materiali (immobili di proprietà);
­- chiusura di contenziosi fiscali.
- rettifiche e riprese di valore su titoli azionari, obbligazionari e
quote OICR (AFS);
­- adeguamento del prezzo di cessione di Banque de Dépôts et de
Gestion Sa (Svizzera);
­- o
neri per esodi anticipati (ex Accordo Quadro del 26 novembre
2014);
­- utile dalla cessione della partecipazione SIA Spa;
­- utile dalla cessione delle partecipazioni Aviva Vita, Aviva
Assicurazioni Vita e UBI Assicurazioni;
­- rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo (BBS, Carime,
BPA, BRE, UBI Banca International e UBI Leasing).
Relazione sulla gestione 397
Il conto economico
I dati economici commentati fanno riferimento ai prospetti
riclassificati – conto economico, evoluzione trimestrale e
conto economico al netto delle principali componenti non
ricorrenti (sintetico e analitico) – riportati nello specifico
capitolo, ai quali anche le tabelle di dettaglio di seguito
inserite sono state uniformate. Per la descrizione degli
interventi, si rinvia alle Note esplicative che seguono i
prospetti riclassificati, nonché ai prospetti di raccordo. Si
precisa inoltre che il commento proposto esamina le dinamiche
che hanno caratterizzato sia i dodici mesi (l’esercizio 2015
rispetto al precedente), sia il quarto trimestre (quest’ultimo
– evidenziato da un leggero sfondo – viene raffrontato con il
precedente terzo trimestre).
UBI Banca ha concluso l’esercizio con un utile netto di 123,4
milioni1, condizionato dalla modesta flessione dei ricavi
(-15,3 milioni), in presenza di minori esigenze di rettifica, ma
soprattutto dalla crescita degli oneri operativi conseguenti
alla progressiva entrata in vigore delle disposizioni di
vigilanza europee, unitamente all’intervento che il sistema
bancario è stato chiamato a compiere con il versamento di
contributi straordinari.
Il 2014 aveva dato luogo ad una perdita di 918,4 milioni1, originata
dalla contabilizzazione dell’impairment sulle partecipazioni
detenute nelle Banche del Gruppo (1.252 milioni di euro) nell’ambito
dei periodici test di tenuta dei valori contabili.
I dividendi percepiti sono stati complessivamente
249,4 milioni, garantiti in termini pressoché totali dalle
partecipazioni in Società del Gruppo: di essi 188,3 milioni
provengono dalle Banche Rete e 39,4 milioni dalle Società
Prodotto.
Rispetto all’esercizio di raffronto, la flessione (-27,1 milioni)
trova giustificazione nel comparto Banche Rete (-21,2
milioni, per la presenza nel 2014 sia di una distribuzione
straordinaria effettuata da BRE, sia del dividendo di Banca Carime,
non staccato nel corso del 2015), nel comparto Assicurazioni
(-21,9 milioni, anche in seguito all’integrale/parziale
dismissione, avvenuta nel dicembre 2014, di partecipazioni
che avevano distribuito importi significativi), nonché fra le
altre partecipazioni del Gruppo (-0,2 milioni), a fronte
dell’incremento registrato dalle Società Prodotto (+15,5
milioni da ricondurre ai migliorati risultati di UBI Pramerica SGR
e di UBI Factor).
I dividendi assicurati dai titoli in portafoglio sono cresciuti
marginalmente a 8,9 milioni; nel dato di raffronto erano
presenti 3,1 milioni distribuiti dalla società SIA Spa (ceduta nel
quarto trimestre del 2014).
Dividendi e proventi simili
Importi in migliaia di euro
L’evoluzione infra-annuale evidenzia una perdita netta di
14,2 milioni, appesantita dalla fiscalità conseguente alla
chiusura di alcuni contenziosi con l’Autorità tributaria,
nonostante il risultato positivo della gestione operativa,
+157% rispetto al quarto trimestre 2014, che aveva
registrato una perdita di 1.130,8 milioni, in seguito agli
effetti dell’impairment test.
In termini congiunturali, il risultato degli ultimi tre mesi
dell’anno si confronta con la perdita pari a 39,6 milioni
segnata nel terzo trimestre 2015, che incorporava una
debolezza dei proventi per la ridotta contribuzione
dell’attività finanziaria ed una più accentuata negatività
del margine d’interesse.
In termini progressivi, i proventi operativi realizzati nell’anno
– espressione della gestione bancaria caratteristica2 – si
sono attestati a 672,5 milioni, contro i 687,8 milioni
dell’esercizio di raffronto, per effetto delle determinanti di
seguito specificate.
Banca Popolare di Bergamo Spa
31.12.2015
31.12.2014
133.512
129.109
Banca Regionale Europea Spa
10.704
36.111
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
28.221
25.800
UBI Pramerica SGR Spa
28.199
20.053
-
11.180
Banca Popolare di Ancona Spa
7.467
4.146
UBI Banca Private Investment Spa
5.492
3.837
Banco di Brescia Spa
8.411
3.151
Lombarda Vita Spa
8.598
14.083
UBI Factor Spa
5.722
-
Altre partecipazioni (voce 100)
4.221
20.831
Banca Carime
Dividendi percepiti da voce 100 Partecipazioni
240.547
268.301
Dividendi percepiti da voce 40 AFS
5.829
5.985
Dividendi percepiti da voce 20 Negoziazione
e voce 30 Fair Value Option
3.054
2.203
249.430
276.489
Totale
1 Sia l’esercizio 2015 sia il precedente evidenziano componenti non ricorrenti: positive per 7,5 milioni nel 2015 (rivenienti dalla parziale cessione della
partecipazione ICBPI a cui hanno fatto riscontro i contributi straordinari al Fondo di Risoluzione, la chiusura di un contenzioso fiscale, le svalutazioni di strumenti
finanziari e gli oneri per incentivi all’esodo) e negative per 1.126 milioni nel 2014 (per gli effetti delle rettifiche di valore su partecipazioni del Gruppo solo
marginalmente mitigati dagli utili della cessione di partecipazioni) – escludendo le quali il risultato dell’anno si attesta a 115,9 milioni, a fronte dei 207,7 milioni
del 2014.
2È
opportuno ricordare il ruolo di holding che UBI Banca svolge, da un lato gestendo i flussi di liquidità di tutte le Banche/Società del Gruppo, a cui
garantisce funzionalmente i finanziamenti necessari e la possibilità di investimento degli eccessi accumulati, e dall’altro agendo quale gestore unico del
portafoglio delle attività finanziarie. Stante tale ruolo di coordinamento e di indirizzo, conseguente alla stessa configurazione organizzativa del Gruppo,
UBI Banca detiene partecipazioni in tutte le principali Società consolidate e gli utili da queste distribuiti ne costituiscono la primaria fonte reddituale. A tale
ruolo è andata progressivamente affiancandosi negli ultimi anni l’attività commerciale: creditizia specialistica, derivante dall’operatività della ex Centrobanca,
e quale emittente carte di credito, nonché gestore dello stock residuale di mutui extra-captive e di prestiti personali, riveniente dall’attività della
ex B@nca 24-7.
398 Relazioni e Bilanci 2015
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Importi in migliaia di euro
Plusvalenze
(A)
Utile da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
31.12.2015
[(A+B)-(C+D)]
31.12.2014
1. Attività finanziarie di negoziazione
381
22.101
(2.336)
(3.787)
16.359
28.611
1.1 Titoli di debito
278
13.049
(1.286)
(2.158)
9.883
27.872
1.2 Titoli di capitale
95
239
(997)
(5)
(668)
327
1.3 Quote di O.I.C.R.
8
11
(53)
-
(34)
16
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
8.802
-
(1.624)
7.178
396
2. Passività finanziarie di negoziazione
-
1.473
-
(1.543)
(70)
9.657
2.1 Titoli di debito
-
1.473
-
(1.543)
(70)
9.657
2.2 Debiti
-
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
-
3. Altre passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
X
X
X
X
433
770
161.550
243.183
(174.920)
(224.433)
9.180
(5.368)
4.1 Derivati finanziari
161.550
243.183
(174.920)
(224.433)
9.180
(4.825)
157.239
229.410
(171.037)
(213.745)
1.867
(5.352)
432
3.695
(4)
(623)
3.500
(1.095)
X
X
X
X
3.800
1.628
3.879
10.078
(3.879)
(10.065)
13
(6)
-
-
-
-
-
(543)
161.931
266.757
(177.256)
(229.763)
25.902
33.670
31.12.2015
31.12.2014
11.078
(8.069)
Risultato netto
31.12.2015
31.12.2014
- su titoli di debito e tassi di interesse
- su titoli di capitale e indici azionari
- su valute e oro
- altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
Risultato netto dell'attività di copertura
Importi in migliaia di euro
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione/riacquisto
Importi in migliaia di euro
Utili
Perdite
Attività finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
-
-
-
-
3.914
(8.164)
(4.250)
(9.324)
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
257.701
(599)
257.102
166.743
3.1 Titoli di debito
168.620
(575)
168.045
137.182
3.2 Titoli di capitale
82.196
(7)
82.189
9.839
3.3 Quote di O.I.C.R.
6.885
(17)
6.868
19.722
3.4 Finanziamenti
-
-
-
-
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
261.615
(8.763)
252.852
157.419
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
3. Titoli in circolazione
164
(15.747)
(15.583)
(7.940)
Totale passività
164
(15.747)
(15.583)
(7.940)
261.779
(24.510)
237.269
149.479
31.12.2015
31.12.2014
4.356
3.073
278.605
178.153
Totale
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Importi in migliaia di euro
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Risultato netto dell'attività di negoziazione, di copertura, di cessione/riacquisto
e delle attività/passività valutate al fair value
Relazione sulla gestione 399
Il risultato netto dell’attività finanziaria è salito a 278,6
milioni, in miglioramento di oltre 100 milioni rispetto al
2014, grazie anche alla presenza di una componente non
ricorrente riveniente dall'utile (82,2 milioni) conseguito
dalla parziale cessione della partecipazione detenuta
nell’Istituto Centrale delle Banche Popolari (si veda quanto
riportato nel capitolo “Gli eventi rilevanti del 2015” nella
Relazione sulla gestione consolidata).
Di seguito la composizione dell’aggregato per singolo
portafoglio e per tipologia operativa:
• 25,9 milioni (33,7 milioni nel 2014) sono stati originati
dalla negoziazione, riconducibili per +9,8 milioni ai
titoli di debito (quasi interamente riferiti a utili/perdite
da negoziazione), per +2,8 milioni ai titoli di capitale
e soprattutto alla chiusura dei relativi derivati (per la
quasi totalità quotati sui mercati regolamentati e riferiti
a indici azionari), per +11,4 milioni all’attività in valuta3,
nonché per +1,9 milioni ai derivati su titoli di debito
e tassi d’interesse (utili, plusvalenze e ratei). Questi
ultimi sono da collegarsi alla valutazione dei derivati
stessi (parallelamente al rialzo dei tassi swap a medio/
lungo termine e alla contemporanea riduzione dei tassi
swap sulle scadenze più brevi) e ai relativi differenziali
maturati;
• 11,1 milioni (-8,1 milioni4) dalla copertura – che esprime
la variazione di fair value dei derivati e delle poste
coperte – riferibili principalmente agli effetti della
valutazione dei derivati su titoli AFS, in concomitanza con
il rialzo della curva swap a lungo termine, avvenuto nel
secondo trimestre, ma anche alla valutazione dei prestiti
obbligazionari, che hanno beneficiato della riduzione
della curva swap sulle scadenze più brevi, avvenuta nel
quarto trimestre;
• 237,3
milioni (149,5 milioni nel 20145) dalla cessione/
riacquisto di attività/passività finanziarie, di cui +82,2
milioni dalla vendita (parziale) della partecipazione
detenuta in ICBPI (non ricorrente), +165,2 milioni
dalla vendita di titoli di Stato italiani, +2,8 milioni da
obbligazioni (principalmente di emittenti bancari), +6,9
milioni dalla cessione di quote OICR (ETF che miravano
a replicare la performance di EURO STOXX® 50 Index),
-4,2 milioni dalla cessione di sofferenze e -15,6 milioni
dal riacquisto di titoli in circolazione nell’ambito della
consueta operatività in contropartita con la clientela, in
un contesto di prezzi obbligazionari sopra la parità;
• 4,3
milioni (rispetto ai precedenti 3,1 milioni) dalla
valutazione al fair value degli investimenti in fondi Tages e
delle partecipazioni di private equity della ex Centrobanca;
alla formazione della voce ha peraltro contribuito anche
l’effetto cambio sulla residuale posizione in hedge fund,
mentre la valutazione degli stessi ha determinato un
modesto impatto negativo (-0,2 milioni).
Gli altri proventi e oneri di gestione si sono fermati a 109,1
milioni (-3,3 milioni rispetto al precedente esercizio), quale
riflesso della dinamica delle sopravvenienze attive/passive.
Le voci di ricavo non hanno mostrato variazioni
significative: i recuperi spese registrano una modesta
flessione, i fitti e i canoni attivi dalla gestione immobiliare
si sono mantenuti stabili, mentre le sopravvenienze attive
si sono pressoché dimezzate (-3,9 milioni perlopiù riferiti
ad una penale conseguente all’estinzione anticipata di
un finanziamento avvenuta nel quarto trimestre 2014).
Anche le sopravvenienze passive si sono ridotte, seppur in
misura più contenuta (-1,2 milioni) per il venir meno di una
posta, presente nel 2014, relativa ai ristori alla clientela di
Prestitalia (2,4 milioni).
I “Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo” – la
componente più rilevante – sono saliti a 65,3 milioni
(+0,5 milioni), a margine del completato accentramento in
Capogruppo della gestione e monitoraggio delle controparti
ristrutturate delle Banche Rete, avvenuto a partire dal mese
di aprile 2014, pur a fronte di una minor incidenza di alcuni
service, in particolare legati all’audit (con ad esempio
un minor numero di giornate addebitate alle Società del
Gruppo per attività ispettiva), ma anche alla cessione di una
Società avvenuta nel gennaio 2015.
Altri proventi e oneri di gestione
Importi in migliaia di euro
Altri proventi di gestione
Recupero spese e altri ricavi su c/c
Recupero altre spese
Recuperi di imposte
31.12.2015
31.12.2014
112.437
116.934
2
2
9.187
10.136
8.630
7.855
Fitti, canoni attivi e altri proventi per gestione immobili
33.228
33.456
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
65.334
64.797
Altri proventi e sopravvenienze attive
4.686
8.543
Riclassifica "recuperi di imposte"
(8.630)
(7.855)
Altri oneri di gestione
(3.350)
(4.503)
(127)
(127)
Ammortamento migliorie su beni di terzi
Oneri relativi ai contratti di locazione finanziaria
-
-
Altri oneri e sopravvenienze passive
Riclassifica ammortamenti migliorie su beni di terzi
per cespiti in affitto
(3.350)
(4.503)
Totale
127
127
109.087
112.431
Il margine d’interesse6 è divenuto negativo passando dai
+96,4 milioni del 2014 agli attuali -13,6 milioni, recependo
principalmente gli impatti (mai sperimentati in precedenza)
del movimento della struttura dei tassi nei due periodi7. In
dettaglio8:
3 Non ponendo in essere operazioni speculative, gli importi evidenziati in tabella alle righe 1.5, 3 e 4.1 devono essere letti congiuntamente, essendo riferiti ai
risultati della negoziazione in cambi a pronti e a termine svolta dalla Capogruppo per conto proprio o della clientela e pareggiata gestionalmente sul mercato.
Le ampie oscillazioni verificatesi durante l’anno e dunque l’intensificarsi dell’operatività con la clientela giustificano l’incremento del risultato economico.
4 L’importo originava principalmente dalla valutazione dei derivati sui titoli AFS, solo parzialmente mitigato dai derivati sulle emissioni obbligazionarie.
5 Di essi: +137,2 milioni derivavano dalla vendita di titoli di debito (di cui 128,9 milioni titoli di Stato italiani); +9,8 milioni dalla cessione di titoli di capitale (di
cui 9,9 milioni dalla vendita di SIA Spa, non ricorrente);+19,7 milioni dalla dismissione di quote OICR (ETF); -9,3 milioni dalla cessione di posizioni deteriorate
(prevalentemente concentrate nel quarto trimestre); nonché -7,9 milioni dal riacquisto di titoli in circolazione.
6 Il margine d’interesse incorpora il costo finanziario che UBI Banca sostiene a fronte degli investimenti nelle partecipazioni del Gruppo, mentre i correlati ricavi
finanziari alimentano la voce dividendi.
7 A partire dal marzo 2015 il tasso Euribor a 1 mese è divenuto negativo, pertanto la media dei dodici mesi 2015 si è attestata a -0,071%, rispetto al +0,135%
rilevato nel 2014.
8 La ricostruzione dei saldi netti è avvenuta allocando gli interessi attivi e passivi dei derivati di copertura all’interno delle diverse aree di attività (finanziaria,
con banche, con clientela).
L’analisi riportata descrive la contribuzione per settore di attività al margine d’interesse, ancorché vada tenuto presente che l’operatività della Capogruppo
continua ad essere caratterizzata da flussi trasversali ai singoli settori (ad esempio provvista da clientela ovvero raccolta dalle Banche Rete per impieghi alle
Società Prodotto).
400 Relazioni e Bilanci 2015
Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Finanziamenti
Altre operazioni
31.12.2015
31.12.2014
2.638
-
-
2.638
22.305
366.506
-
-
366.506
408.737
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
45.809
-
-
45.809
97.731
4. Crediti verso banche
70.469
14.830
-
85.299
86.120
5. Crediti verso clientela
464.189
2.726
327.629
-
330.355
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
7. Derivati di copertura
X
X
43.968
43.968
43.234
8. Altre attività
Totale
X
X
151
151
155
488.148
342.459
44.119
874.726
1.122.471
Debiti
Titoli
Altre Passività
31.12.2015
31.12.2014
Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Importi in migliaia di euro
(7.110)
X
-
(7.110)
(19.846)
2. Debiti verso banche
1. Debiti verso banche centrali
(37.448)
X
-
(37.448)
(78.973)
3. Debiti verso clientela
(11.853)
X
-
(11.853)
(20.143)
X
(829.393)
-
(829.393)
(890.745)
(15.959)
4. Titoli in circolazione
(2.199)
-
-
(2.199)
6. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
-
-
-
7. Altre passività e fondi
X
X
(316)
(316)
(361)
8. Derivati di copertura
Totale
X
X
-
-
-
(58.610)
(829.393)
(316)
(888.319)
(1.026.027)
(13.593)
96.444
Margine d'interesse
• il portafoglio titoli di proprietà ha generato 285,2 milioni
(410,9 milioni nel 2014), in presenza di investimenti
in titoli di debito ridottisi nei dodici mesi di oltre 3
miliardi. A fronte del contributo, in calo, fornito dal
portafoglio AFS (366,5 milioni rispetto ai corrispondenti
408,7 milioni), si evidenziano riduzioni degli apporti sia
per il portafoglio HTM (45,8 milioni contro i precedenti
97,7 milioni, in relazione al minor rendimento del
reinvestimento effettuato a fine 2014), sia per la
negoziazione (2,6 milioni contro 22,3 milioni, dopo
i progressivi disinvestimenti effettuati nei primi tre
trimestri dell’anno). Il comparto incorpora inoltre i costi
degli scoperti (scesi da 16 a 2,2 milioni) e della parziale
copertura delle obbligazioni a tasso fisso (differenziali
corrisposti sui derivati, in aumento da 101,9 a 127,5
milioni);
• l’attività
sul mercato interbancario, focalizzata
prevalentemente sull’intermediazione infragruppo, ha
dato luogo ad un saldo positivo di 40,7 milioni (si
presentava negativo per 12,7 milioni nel 2014). Tale
andamento trova giustificazione sia nella flessione della
raccolta da banche (-3,3 miliardi nei dodici mesi, dei
quali 2,2 miliardi relativi ai fondi BCE rimborsati, al netto
delle nuove sottoscrizioni), a fronte di una crescita degli
impieghi più contenuta (+1,4 miliardi), sia nella drastica
diminuzione del parametro applicato alle operazioni di
rifinanziamento principale, passato dallo 0,25% di inizio
2014 all’attuale 0,05%;
• l’attività con la clientela ha prodotto un risultato negativo
di 339,4 milioni (-301,5 milioni nel 2014), per effetto del
diminuito flusso di interessi dai finanziamenti (-133,8
milioni, anche per la contrazione su base annua del
portafoglio per 1,4 miliardi) e nonostante il calo del costo
della raccolta (-61,4 milioni per la provvista in titoli, -8,3
milioni la raccolta a vista) pur a fronte di una stabilità
delle relative masse. Il saldo netto beneficia peraltro
dei differenziali incassati sulla copertura dei prestiti
obbligazionari (171,5 milioni rispetto ai 145,2 milioni dei
dodici mesi di raffronto).
Le commissioni nette sono pressoché raddoppiate a 49
milioni, con un progresso di 24,7 milioni, derivante dallo
sviluppo delle componenti attive (+9,9 milioni) e da una
parallela riduzione delle passive (-14,8 milioni).
Fra le commissioni attive si evidenziano gli incrementi della
consulenza in materia d’investimenti (+1,6 milioni), ma
soprattutto della voce “altri servizi” (+7,2 milioni), dove
confluiscono i ritorni sui finanziamenti (complessivamente
pari a 27,4 milioni netti, in miglioramento di oltre 6 milioni)
e sulle carte di credito (15 milioni netti, sostanzialmente
invariati).
Al passivo, si osservano invece gli incrementi della
negoziazione di strumenti finanziari (+2,4 milioni,
riconosciuti ad intermediari istituzionali per l'attività in
derivati quotati e titoli sui diversi mercati) e degli altri
servizi (+0,7 milioni, in gran parte commissioni riconosciute
alle Banche Rete per la presentazione di finanziamenti a
valere sull’operatività della ex Centrobanca e provvigioni
corrisposte ad un primario gestore del circuito interbancario
delle carte di credito), variazioni ampiamente compensate
dal beneficio conseguito con l’estinzione anticipata (il 7
marzo e il 7 agosto 2014) delle obbligazioni emesse con
la garanzia dello Stato, il cui costo – ricompreso fra le
garanzie ricevute – nel 2014 era stato pari a 18,4 milioni.
Relazione sulla gestione 401
Commissioni attive: composizione
Importi in migliaia di euro
a) garanzie rilasciate
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
Commissioni passive: composizione
31.12.2015
31.12.2014
7.572
8.360
(392)
(18.845)
17.665
c) servizi di gestione e intermediazione:
(26.183)
(24.625)
9.342
9.667
1. negoziazione di strumenti finanziari
(4.907)
(2.537)
(1)
(5)
229
1.198
a) garanzie ricevute
2. negoziazione di valute
961
3. gestioni di portafogli
-
620
524
(1)
(1)
5.935
4.361
5.935
4.361
1.284
1.154
9.2. prodotti assicurativi
301
426
9.3. altri prodotti
983
728
18.925
18.107
21
22
j) altri servizi
48.287
39.320
Totale
93.412
83.474
-
-
(2.020)
(1.411)
-
-
(19.255)
(20.672)
4. custodia e amministrazione di titoli
999
-
9. distribuzione di servizi di terzi
i) tenuta e gestione dei conti correnti
31.12.2015
18.607
8.1 in materia di investimenti
d) servizi di incasso e pagamento
Importi in migliaia di euro
31.12.2014
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari,
prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
(3.279)
(2.958)
e) altri servizi
(14.579)
(12.791)
Totale
(44.433)
(59.219)
48.979
24.255
Commissioni nette
82,2 milioni legata alla parziale cessione di ICBPI, sia
della plusvalenza per 85,6 milioni conseguita dalla
vendita di titoli di Stato italiani. Negli ultimi mesi
dell’anno la negoziazione ha fornito un apporto negativo
per 3,2 milioni (originati prevalentemente dai derivati su
titoli di debito e tassi, anche in seguito al fenomeno
degli “unwinding”, pari a 6,3 milioni nel periodo) più
che controbilanciato dalla copertura e dalla valutazione
a FVO delle attività di portafoglio. Nel terzo trimestre
Dal punto di vista congiunturale i proventi operativi, 192,4
milioni (109,2 milioni nei tre mesi corrispondenti del 2014)
mostrano un significativo incremento rispetto ai 51,2
milioni del terzo trimestre, spiegato per lo più dagli utili
conseguiti dalla cessione di AFS. In particolare:
• i
dividendi incassati nel periodo ottobre-dicembre
sono scesi a 1,6 milioni e derivano sostanzialmente
da una partecipazione di Private Equity (i 3,4 milioni
del periodo luglio-settembre si riferivano invece a
fondi presenti nel portafoglio AFS, dei quali 3,2 milioni
provenienti da un OICR lussemburghese);
il risultato complessivo era stato di 20,5 milioni, sintesi di
cessioni di titoli di Stato italiani per 23,6 milioni e di profitti da
trading per 4,2 milioni, frenati dalla valutazione delle attività
a FVO, dal riacquisto di proprie passività finanziarie, nonché
dalla cessione di posizioni in sofferenza della ex Centrobanca;
• l’attività
finanziaria è salita a 161,6 milioni, avendo
beneficiato sia della componente non ricorrente pari a
Evoluzione trimestrale del contributo dell'attività finanziaria
Importi in migliaia di euro
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
2015
IV
trimestre
III
trimestre
(3.247)
4.202
3.893
828
2014
II
trimestre
I
trimestre
IV
trimestre
III
trimestre
II
trimestre
I
trimestre
5.781
19.166
(1.406)
(1.326)
9.777
26.625
8.927
(2.570)
(4.123)
(471)
(1.827)
(1.648)
Attività finanziarie
165.496
20.017
33.834
33.505
49.195
10.609
64.194
33.421
Passività finanziarie
(5.062)
(2.816)
(3.434)
(4.271)
(3.104)
(1.756)
(1.803)
(1.277)
160.434
17.201
30.400
29.234
46.091
8.853
62.391
32.144
545
(1.733)
302
5.242
1.881
1.464
(871)
599
161.625
20.498
45.410
51.072
42.443
8.520
69.470
57.720
Utili (perdite) da cessione/riacquisto
Risultato netto delle attività/passività finanziarie
valutate al fair value
Risultato netto
• g li
altri oneri e proventi di gestione hanno
evidenziato una flessione a 26,7 milioni dai 27,8
milioni dei tre mesi precedenti, che riflette la
natura eterogenea e non strutturale delle
componenti che alimentano le sopravvenienze attive/
passive;
402 Relazioni e Bilanci 2015
• il
margine d’interesse ha parzialmente ridotto la
propria dimensione negativa a 7,5 milioni, quale
conseguenza in primis dell’evoluzione della
contribuzione dell’intermediazione con clientela,
scesa a -81,6 milioni. Alla moderata diminuzione del
flusso di interessi sui finanziamenti (-2,2 milioni) ha
Evoluzione trimestrale del margine d'interesse
Importi in migliaia di euro
Intermediazione con la clientela
2015
2014
IV
trimestre
III
trimestre
II
trimestre
I
trimestre
IV
trimestre
III
trimestre
II
trimestre
I
trimestre
(62.767)
(81.588)
(91.955)
(86.613)
(79.215)
(81.279)
(77.158)
(80.314)
Attività finanziaria
62.825
67.754
73.787
80.836
97.370
105.777
104.736
102.984
Interbancario
11.201
11.092
9.689
8.759
8.922
1.530
(7.965)
(15.186)
Componenti residuali
Margine d'interesse
55
(69)
(74)
(77)
49
(91)
(71)
(93)
(7.507)
(13.178)
(3.211)
10.303
25.062
30.058
16.386
24.938
fatto riscontro una ben più significativa flessione degli
interessi passivi sui titoli in circolazione (-10,6 milioni;
nell’ultimo trimestre sono scadute obbligazioni per 3,5
miliardi di valore nominale, di cui 1,5 miliardi riferiti
ad emissioni istituzionali), come pure un incremento
dei differenziali incassati sulle passività coperte (+2
milioni, anche per la riduzione della curva swap sulle
scadenze a più breve termine). Le altre componenti di
natura finanziaria che alimentano il margine d’interesse
hanno contribuito rispettivamente: il portafoglio titoli
con 62,8 milioni (-4,9 milioni, rispetto ai tre mesi
precedenti) e il saldo interbancario con 11,2 milioni
(+0,1 milioni);
• le
commissioni nette hanno sfiorato i 10 milioni e
segnano una variazione negativa di 2,7 milioni, da
ricondurre sostanzialmente ai servizi bancari, a fronte
della stabilità dei ricavi da gestione, intermediazione
e consulenza (che pure registrano al loro interno un
aumento dei corrispettivi per l’offerta fuori sede di
strumenti finanziari, in particolare carte di credito
ed altri prodotti e servizi da parte delle Banche
Rete). Come rappresentato in tabella, sono gli altri
servizi, che includono le restituzioni provvigionali (1,5
milioni) relative a polizze CPI su finanziamenti estinti
anticipatamente, a definire la tendenza della voce
complessiva.
Evoluzione trimestrale delle commissioni nette
Importi in migliaia di euro
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
(al netto delle corrispettive voci passive):
negoziazione di strumenti finanziari
negoziazione di valute
2015
IV
trimestre
III
trimestre
(3.512)
(3.500)
161
(312)
2014
II
trimestre
I
trimestre
IV
trimestre
III
trimestre
II
trimestre
I
trimestre
(828)
264
(2.422)
(2.078)
(2.746)
286
1.806
2.780
1.603
1.126
1.936
2.465
(11)
(83)
54
268
244
230
228
254
(270)
(82)
(265)
(205)
188
(38)
(384)
(178)
collocamento di titoli
3
260
157
200
402
96
2
24
attività di ricezione e trasmissione di ordini
3
2
(3)
(3)
(4)
(2)
2
3
1.382
1.349
1.753
1.451
993
1.142
922
1.304
custodia e amministrazione di titoli
attività di consulenza
distribuzione di servizi di terzi
343
320
355
266
309
278
292
275
offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
(5.123)
(4.954)
(4.685)
(4.493)
(6.157)
(4.910)
(5.744)
(3.861)
Servizi bancari
(al netto delle corrispettive voci passive):
13.479
16.165
14.335
12.576
13.149
11.714
6.237
115
garanzie
1.587
1.519
1.640
2.434
2.790
(1.094)
(3.850)
(8.331)
servizi di incasso e pagamento
3.822
4.104
4.065
3.655
5.320
3.419
3.647
2.763
5
6
5
5
5
6
7
4
altri servizi
8.065
10.536
8.625
6.482
5.034
9.383
6.433
5.679
Commissioni nette
9.967
12.665
13.507
12.840
10.727
9.636
3.491
401
tenuta e gestione dei conti correnti
Sul versante dei costi, nell’anno gli oneri operativi
hanno totalizzato 401,8 milioni, avendo incorporato le
contribuzioni ordinaria e straordinaria versate al Fondo
di Risoluzione, nonché l’impairment sugli immobili di
proprietà. Escludendo le componenti non ricorrenti, gli
oneri si attestano a 369 milioni (+30,4 milioni rispetto ai
338,7 milioni del 2014), sintetizzando le evoluzioni qui
descritte:
• le
spese per il personale (esposte al netto degli oneri
per esodi anticipati) sono salite a 169,4 milioni, con
un incremento di 16 milioni che riassume fenomeni
diversi: da una parte la dinamica delle componenti
variabili delle retribuzioni (sistema incentivante e premio
aziendale) e l’evoluzione ordinaria delle stesse (che
ha incorporato gli impatti, peraltro modesti, del nuovo
CCNL, sottoscritto fra le Parti l’8 luglio 2015); dall’altra
la crescita degli organici medi (+33 risorse). Nonostante
le uscite incentivate ai sensi dell’Accordo del novembre
2014, concentrate per la quasi totalità nei primi mesi
del 2015, l’organico medio di UBI Banca ha incorporato
gli effetti dei progressivi accentramenti avvenuti nel
2015 in seguito alla creazione della nuova IW Bank, ma
anche per il potenziamento di alcuni ambiti specialistici.
Relazione sulla gestione 403
Tali manovre hanno comportato un parallelo aumento
dei rimborsi spesa per i dipendenti distaccati presso
la Capogruppo (+2,8 milioni). La variazione ha inoltre
risentito degli effetti contabili legati ad un rilascio fondi
avvenuto nel 2014;
31.12.2014
(214.046)
(201.646)
a) Salari e Stipendi
(149.901)
(140.427)
(39.923)
(37.650)
(8.144)
(7.846)
-
-
(790)
(1.031)
f) Accantonamento al fondo trattamento di
quiescienza e obblighi simili:
(12)
(27)
- a benefici definiti
(12)
(27)
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
e) Accantonamento al TFR
g) Versamenti ai fondi di previdenza
complementare esterni:
31.12.2015
31.12.2014
A. Altre spese amministrative
(203.707)
(155.774)
Affitti passivi
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
31.12.2015
1) Personale dipendente
b) Oneri sociali
Importi in migliaia di euro
Servizi professionali e consulenze
Spese per il personale: composizione
Importi in migliaia di euro
Altre spese amministrative: composizione
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
(7.197)
(28.583)
(23.907)
(3.257)
(3.668)
(530)
(506)
Conduzione immobili
(7.039)
(7.131)
Manutenzione immobili e impianti
(2.757)
(3.239)
Contazione, trasporto e gestione valori
(8)
(10)
Contributi associativi
(47.489)
(3.613)
Informazioni e visure
(511)
(773)
Periodici e volumi
(415)
(349)
Postali
(587)
(1.459)
Premi assicurativi
(4.267)
(4.110)
Pubblicità e promozione
(4.285)
(3.249)
Rappresentanza
(6.789)
(7.584)
(6.378)
Telefoniche e trasmissione dati
(973)
(699)
(10.386)
(11.047)
- a contribuzione definita
(6.789)
(6.378)
Servizi in outsourcing
(9.528)
(7.994)
i) Altri benefici a favore di dipendenti
(8.487)
(8.287)
Spese di viaggio
(3.395)
(3.419)
(328)
(308)
(62.075)
(62.094)
-
-
(7.217)
(8.408)
(328)
(308)
Stampati, cancelleria e materiale di consumo
(289)
(418)
(6.502)
(6.388)
Trasporti e traslochi
(259)
(311)
-
-
(1.365)
(1.528)
86.934
87.638
2) Altro personale in attività
- Spese per collaboratori con contratto
di somministrazione
- Altre spese
3) Amministratori
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati
presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati
presso la Società
Totale
(35.475)
(32.721)
(169.417)
(153.425)
• le altre spese amministrative, considerate al netto dei 31,4
milioni non ricorrenti contabilizzati quale contributo
straordinario al Fondo di Risoluzione, sono aumentate a
179,4 milioni (+15,8 milioni).
A fronte di una minore imposizione fiscale indiretta
(-0,7 milioni), le uscite correnti hanno evidenziato
un incremento di 16,5 milioni a 172,3 milioni - pur
continuando a recepire severe azioni di monitoraggio dovuto per 10,5 milioni al contributo ordinario versato
al Fondo di Risoluzione e allocato come la quota
straordinaria nella voce contributi associativi.
I restanti maggiori esborsi hanno principalmente
interessato: i servizi professionali e le consulenze
(+4,7 milioni, imputabili a consulenze legali e societarie,
agli interventi per l'Innovazione Digitale, nonché a specifiche
iniziative commerciali e di adeguamento della piattaforma IT),
i contributi associativi (+1,9 milioni, al netto dei contributi
ordinario e straordinario già citati, si riferiscono a quanto
corrisposto a Consob, per gli aumentati volumi di emissione
e per l’adeguamento tariffario 2015, oltre che alla BCE per il
nuovo contributo di Vigilanza), i servizi in outsourcing (+1,5
milioni per i costi dell’Assemblea Straordinaria dell’ottobre
2015 e per il nuovo modello di Monetica avviato nel febbraio
2014), nonché la pubblicità e promozione (+1 milione,
per la recente campagna digitale dedicata ai “Giovani”). Per
converso, si sono registrate flessioni nelle spese per
recupero crediti (-1,2 milioni, correlati alle società esterne di
recupero utilizzate per l’attività della ex B@nca 24-7), postali
(-0,9 milioni, rivenienti sia dalla dematerializzazione degli invii,
sia dall’attivazione nel 2015 di un nuovo fornitore), nonché
nella telefonia e trasmissione dati (-0,7 milioni);
404 Relazioni e Bilanci 2015
Canoni per servizi resi dalle Società
del Gruppo (UBI.S)
Spese per recupero crediti
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
Imposte indirette e tasse
(908)
(645)
(7.140)
(7.841)
(606)
(1.278)
Imposte di bollo
(7.262)
(6.844)
IMU / ICI
(6.099)
(5.965)
Altre imposte
(1.803)
(1.609)
Riclassifica "recuperi di imposte"
Totale
8.630
7.855
(210.847)
(163.615)
• le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali,
20,2 milioni al netto di una componente non ricorrente
per 1,4 milioni riferita all’impairment degli immobili di
proprietà, mostrano invece una flessione del 6,5%.
In termini congiunturali, gli oneri operativi, al netto delle
componenti non ricorrenti sopra citate pari a complessivi
32,8 milioni, si attestano a 108,8 milioni (89,4 milioni
nel quarto trimestre 2014) rispetto agli 81,6 milioni del
periodo luglio-settembre 2015. La variazione, +27,1
milioni, è spiegata dalle seguenti evoluzioni:
• le spese per il personale crescono a 44,9 milioni, +5
milioni, rivenienti principalmente da stanziamenti
fondi e da accantonamenti per la componente
variabile delle retribuzioni, nonché da spese per la
comunicazione interna (ad esempio la convention
realizzata nel mese di dicembre);
• le altre spese amministrative salgono a 58,9 milioni
(+22,2 milioni). L’incremento deriva (per 10,5 milioni)
dal contributo ordinario al Fondo di Risoluzione, ma
anche dai maggiori oneri sostenuti per i servizi
professionali, per la pubblicità e promozione, per
i servizi in outsourcing e per il recupero crediti,
riflettendo sia alcuni fattori già sopra citati, sia
la consueta stagionalità dei due trimestri. A tali
andamenti ha fatto riscontro il decremento dei canoni
Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione
Importi in migliaia di euro
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Crediti verso banche
31.12.2015
Di portafoglio
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
IV
trimestre
2015
Di portafoglio
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela
(137.700)
33.534
(104.166)
(42.232)
13.954
(28.278)
Totale
(137.700)
33.534
(104.166)
(42.232)
13.954
(28.278)
Importi in migliaia di euro
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
Crediti verso banche
31.12.2014
Di portafoglio
Rettifiche /riprese di valore nette
Specifiche
IV
trimestre
2014
Di portafoglio
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela
(121.320)
4.582
(116.738)
(23.671)
(9.028)
(32.699)
Totale
(121.320)
4.582
(116.738)
(23.671)
(9.028)
(32.699)
per servizi resi dalla Società di servizi del Gruppo
(-3,7 milioni, quale consuntivazione di fine esercizio
a fronte del riassorbimento della sovracapacità
elaborativa di una procedura integrata);
• le
rettifiche di valore nette su attività materiali e
immateriali, considerate al netto dell’impairment sugli
immobili (1,4 milioni), non mostrano scostamenti di
rilievo nei due trimestri, confermandosi a 5 milioni di
euro.
Per effetto degli andamenti sopradescritti, il risultato
della gestione operativa si è fermato a 270,7 milioni, in
diminuzione rispetto ai 349,1 milioni del 2014.
Su base congiunturale, la gestione del quarto trimestre
ha prodotto un risultato operativo di 50,8 milioni (19,8
milioni nel corrispondente periodo del 2014), contro
la perdita di 30,4 milioni segnata nei mesi lugliosettembre 2015.
Nell’esercizio in esame sono stati inoltre contabilizzati:
• 104,2
milioni (a fronte dei 116,7 milioni del 2014)
quali rettifiche di valore nette per deterioramento crediti
riferibili ai portafogli retail e corporate delle Banche
incorporate. Tale importo deriva per 137,7 milioni da
svalutazioni specifiche nette (che hanno beneficiato di
riprese di valore – diverse dal time reversal – per 48,8
milioni) e per 33,5 milioni da riprese nette sul portafoglio
in bonis. Queste ultime, oltre a riflettere l’ulteriore
flessione dei volumi creditizi, incorporano i rilasci (10,5
milioni avvenuti nel quarto trimestre) relativamente al
perimetro della ex B@nca 24-7 in seguito all’adozione
del modello di valutazione basato sui rating interni
(PD - Probability of Default e LGD - Loss Given Default),
stante la normalizzazione della situazione del portafoglio
dell’incorporata;
• 15,8
milioni quali rettifiche nette di valore per
deterioramento di altre attività/passività finanziarie (4,8
milioni nel 20149). L’aggregato è stato alimentato dalla
voce 130b) per -15,5 milioni (interamente non ricorrenti)
– quali svalutazioni durevoli di strumenti detenuti nel
portafoglio AFS, prevalentemente obbligazioni bancarie
subordinate sottoscritte negli anni 2005/2006 (13,6
milioni, afferenti a Popolare dell’Etruria e Banca Marche)
e in misura più contenuta quote OICR (1,5 milioni) e azioni
(0,4 milioni) – e per -0,3 milioni da rettifiche su crediti di
firma (voce 130d). In quest’ultimo importo è inclusa la
ripresa di valore di una posizione ex Centrobanca che
a fine 2014 era stata classificata a sofferenza come
credito di firma ed è stata tramutata in un credito per
cassa nell’esercizio in esame; ne è conseguito il rigiro del
relativo fondo per 1,7 milioni;
• 6,9 milioni quali rilasci netti dai fondi per rischi ed oneri
riconducibili: per 1,1 milioni ad importi accantonati dalla
ex B@nca 24-7 (ai tempi dell’incorporazione nel 2012)
per possibili esborsi relativi ai finanziamenti concessi,
rilasciati in seguito al venir meno della casistica di
rischio; per circa 10 milioni alla ex Centrobanca, in
relazione ad una causa passiva i cui presupposti sono nel
frattempo venuti meno10. La voce ha peraltro continuato
ad accogliere gli importi accantonati per fronteggiare
eventuali cause passive di natura eterogenea con svariate
tipologie di controparti;
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Importi in migliaia di euro
Accantonamenti netti ai fondi per rischi
su revocatorie
31.12.2015
31.12.2014
-
(500)
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
8.279
(335)
Altri accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
(1.324)
524
6.955
(311)
Totale
• 1 ,6
milioni quali utili dalla cessione di investimenti e
partecipazioni riferiti per 0,3 milioni all’adeguamento del
prezzo di cessione della ex UBI Assicurazioni (ora Cargeas
9 L’importo derivava per -1,8 milioni da rettifiche su crediti di firma e per -3 milioni (non ricorrenti) da rettifiche/riprese di valore su titoli e fondi AFS in portafoglio (-1,2
milioni per svalutazioni di OICR, -2,7 milioni per rettifiche di titoli di capitale e +0,9 milioni quale ripresa di valore di un titolo obbligazionario).
10 Nel 2014 la voce evidenziava accantonamenti netti per 0,3 milioni finalizzati a revocatorie, controversie legali e cause passive con diverse tipologie di controparti,
nonché (circa 2 milioni) relativi a contenziosi di natura fiscale, in gran parte compensati dal rilascio per 2,4 milioni di un fondo costituito in anni precedenti, a fronte
della chiusura della relativa controversia.
Relazione sulla gestione 405
Assicurazioni) ceduta nel dicembre 2014 e per 1,3 milioni
ai residui della procedura di liquidazione volontaria della
partecipata Coralis Rent11.
In particolare, nel quarto trimestre 2015 il conto
economico ha registrato:
• 2 8,3 milioni alla voce 130a rettifiche di valore nette
per deterioramento crediti, inferiori ai 32,7 milioni
del 2014, ma al di sopra dei 19,6 milioni registrati nei
mesi luglio-settembre 2015, quale effetto combinato
di maggiori svalutazioni specifiche (+17 milioni) e di
maggiori riprese di portafoglio (+8,3 milioni);
• 8 ,3
milioni quali rettifiche di valore nette per
deterioramento di altre attività e passività finanziarie,
afferenti a svalutazioni durevoli di strumenti AFS per
5,8 milioni (non ricorrenti, dei quali 5,6 milioni relativi
alle obbligazioni subordinate sottoscritte nel 2005
e 2006 degli emittenti bancari già citati), nonché a
rettifiche su crediti di firma per 2,5 milioni;
• 2 1,8 milioni quali rilasci netti dei fondi per rischi ed oneri
di cui 11,8 milioni relativi allo storno dell’importo
stimato da corrispondere al Fondo di Risoluzione
accantonato nel mese di settembre e 10 milioni
relativi al fondo della ex Centrobanca sopra citato;
• 1 ,3
milioni quali utili dalla cessione di investimenti
e partecipazioni derivanti dalla liquidazione della
Società Coralis Rent.
Nei dodici mesi l’utile dell’operatività corrente al lordo
delle imposte si è così attestato a 159,2 milioni contro i
360,9 milioni del 2014 (alimentati anche dalle significative
plusvalenze generate dalle cessioni parziali/totali di
partecipazioni assicurative).
Su base congiunturale nel quarto trimestre l’utile
conseguito è stato di 37,4 milioni (116,9 milioni negli
stessi mesi del 2014), contro la perdita lorda di 55,7
milioni dei tre mesi precedenti.
Le imposte sul reddito d’esercizio dell’operatività corrente, pari
a 26,6 milioni rispetto ai 15,5 milioni del 2014, includono una
componente non ricorrente di 25,6 milioni.
Nell’ambito dell’attività di contenimento dei rischi connessi
alle passività potenziali, anche di carattere fiscale, UBI Banca
è addivenuta ad una transazione con l’Agenzia delle Entrate
in merito a due filoni di contenzioso: le “preference shares”
(il maggior rischio fiscale potenziale del Gruppo) e le
operazioni cosiddette di “switch sportelli”. L’accordo
transattivo, stipulato il 4 febbraio 2016, ha previsto la
chiusura di tutte le controversie in questione per tutte le
annualità già accertate ed in corso di accertamento, tramite il
pagamento delle imposte nella misura rideterminata dall’AdE
e dei correlati interessi. L’impatto nel conto economico è stato
calcolato una volta dedotti gli accantonamenti a presidio del
rischio fiscale tempo per tempo stanziati in bilancio.
Normalizzando gli importi, il prelievo fiscale – riflettendo la
composizione e l’andamento del risultato lordo d’esercizio –
si attesta a 9,4 milioni (13 milioni il prelievo impositivo del
201412).
L’importo ha beneficiato della pressoché integrale
deducibilità ai fini IRAP del costo del personale assunto con
contratto a tempo indeterminato, introdotto con decorrenza
2015, dall’art. 1, commi 20-25 della L. 190/2014 (Legge di
Stabilità 2015).
Infine in una voce separata, presentata al netto delle imposte,
vengono indicati gli oneri per esodi anticipati (9,2 milioni
netti, 13,7 milioni lordi, normalizzati) spesati: 0,3 milioni netti
(0,4 milioni lordi) nel primo trimestre a margine dell’Accordo
sindacale sottoscritto il 4 febbraio 2015, relativo alla fusione
per incorporazione di IW Bank in UBI Banca Private Investment
(l’importo è stato contabilizzato dalla Capogruppo in quanto
riferito a personale a libro paga di UBI Banca e “distaccato”
presso le Società coinvolte nell’operazione); 8,9 milioni
netti (13,3 milioni lordi) nel quarto trimestre a margine
dell’Accordo sindacale sottoscritto il 23 dicembre 2015.
L’importo si riferisce a 55 dipendenti a libro matricola, dei
quali 17 in forza alla Capogruppo e 38 distaccati presso altre
Società del Gruppo.
Nel precedente esercizio, sempre in voci separate, indicate al netto
delle imposte, venivano evidenziate le seguenti componenti non
ricorrenti negative (tutte spesate nel quarto trimestre):
12 milioni (16,5 milioni lordi) di oneri per esodi anticipati
in relazione alla sottoscrizione dell’Accordo Quadro con le
Organizzazioni sindacali del 26 novembre 2014. L’importo si
riferiva a dipendenti a libro matricola, inclusi i distaccati presso
altre Società del Gruppo, per un totale di 50 posizioni;
1.251,9 milioni (1.255,7 milioni lordi) quali rettifiche di valore su
partecipazioni del Gruppo scaturite dai periodici test di impairment
condotti a fine esercizio, che avevano comportato diminuzioni
di valore per Banca Carime (521,5 milioni), BRE (270,6 milioni),
Banco Brescia (257,3 milioni), BPA (90,6 milioni), UBI Leasing (78,7
milioni) e UBI Banca International (33,2 milioni).
•
•
11 La voce nel 2014 ammontava a 133,7 milioni ed includeva: +134,2 milioni (non ricorrenti) quali plusvalenze realizzate dalle cessioni di quote partecipative nelle
Società assicurative (92,2 milioni per il 30% di Aviva Vita, -1,2 milioni per il 30% di Aviva Assicurazioni Vita e 43,2 milioni per la cessione integrale del 49,99% di
UBI Assicurazioni); -0,9 milioni (normalizzati) quale conguaglio di prezzo della vendita della ex controllata svizzera BDG; +0,4 milioni quali utili/perdite conseguiti a
margine della chiusura delle Società del Delaware a suo tempo costituite per l’emissione delle preference shares e per la cessione di investimenti, essenzialmente di
natura immobiliare.
12 Nel secondo trimestre 2014 fra le componenti non ricorrenti figurava una posta negativa per 17,9 milioni, dovuta all’adeguamento delle attività per imposte
anticipate IRAP già iscritte nel Bilancio al 31 dicembre 2013 (cosiddette “differite attive”) per effetto della riduzione dell’aliquota IRAP dal 4,65% al 4,20% (invariata
la maggiorazione fiscale dello 0,92%) introdotta dal D.L. n. 66/2014 a decorrere dall’esercizio 2014. Tale posta è venuta meno per effetto della previsione dell’art. 1,
comma 23 della Legge di stabilità 2015, che ha abrogato con effetto retroattivo la disposizione di cui all’art. 2 del D.L. n. 66/2014, relativa alla riduzione delle aliquote
IRAP, ripristinando pertanto le aliquote precedenti già dall’anno 2014 (aliquota base banche 4,65% oltre maggiorazioni).
406 Relazioni e Bilanci 2015
L’attività di intermediazione
La raccolta
Al 31 dicembre 2015, la raccolta diretta da clientela di UBI
Banca ammontava a 43,6 miliardi di euro, stabile anno su
anno.
Dai dettagli riportati nella tabella emergono debiti verso
clientela per 7,3 miliardi (7,1 miliardi a fine 2014), costituiti
da:
• p ronti contro termine con la Cassa di Compensazione e
Garanzia per 6,1 miliardi, in incremento di 0,6 miliardi.
L’utilizzo di questo strumento flessibile di provvista
a breve termine è stato calibrato nei dodici mesi in
funzione dell’evolversi delle esigenze di liquidità del
Gruppo, tenuto conto della consistenza del portafoglio
titoli – andata riducendosi nell’anno – e del livello di
indebitamento con la BCE (8,1 miliardi a fine periodo
rispetto ai 10,3 miliardi in essere a dicembre 2014);
• c onti correnti per 850 milioni, in diminuzione di 182,5
milioni, per effetto della riduzione delle giacenze su
conti infragruppo con Prestitalia (-350 milioni), solo
parzialmente controbilanciate da maggiore liquidità
presente su rapporti facenti capo a controparti
istituzionali esterne;
• infine, la voce finanziamenti – altri, pari a 389 milioni
(475 milioni a fine 2014) accoglie per la quasi totalità i
fondi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti
nell’ambito delle iniziative anti-crisi e a sostegno delle
piccole-medie imprese.
I titoli in circolazione, 36,3 miliardi (36,5 miliardi a fine
2014), sono per 12,4 miliardi rappresentati da raccolta
istituzionale, costituita da:
• titoli
EMTN per 2,5 miliardi, emessi nell’ambito di un
Programma con massimale di 15 miliardi.
Nel corso dei dodici mesi si sono registrate marginali emissioni
sotto forma di “private placement” per complessivi 388 milioni
nominali (tutte effettuate nel quarto trimestre) a fronte di
scadenze e riacquisti per 970 milioni nominali, concentrate
anch’esse nell’ultimo periodo dell’esercizio;
• Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bond) per 9,9
miliardi, stabili rispetto al 2014.
Nell’ottobre 2015 è stato effettuato un collocamento di 750
milioni di euro nominali, parzialmente compensato dalla
maturazione, sempre in ottobre, di un’emissione da 500 milioni
nominali e, durante l’anno, dalle quote di ammortamento, per
50,5 milioni, di due titoli del tipo “amortising”. Lo stock in essere
incorpora anche gli effetti delle valorizzazioni contabili dei titoli.
Nell’ambito del Primo Programma “multioriginator”, garantito
da mutui residenziali, di massimi 15 miliardi, UBI Banca a fine
anno aveva in essere 11 Covered Bond per un valore nominale
di 9,3 miliardi (al netto di ammortamenti per complessivi 185,7
milioni)1, a fronte di un portafoglio segregato pari a 14,5 miliardi2.
Raccolta diretta da clientela
Importi in migliaia di euro
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
- pronti contro termine passivi
di cui: pct passivi con la CCG
- altri
Altri debiti
Totale debiti verso clientela (Voce 20 Passivo)
Obbligazioni
- obbligazioni sottoscritte da clientela istituzionale
di cui: EMTN (*)
Covered Bond
- obbligazioni sottoscritte da clientela ordinaria
di cui: clientela extra captive (ex Centrobanca)
- obbligazioni sottoscritte da Banche del Gruppo (infragruppo)
Altri titoli
31.12.2015
Incidenza %
31.12.2014
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
-17,7%
850.206
1,9%
1.032.687
2,4%
-182.481
-
-
-
-
-
-
6.496.627
14,9%
6.006.451
13,7%
490.176
8,2%
6.107.667
14,0%
5.531.586
12,6%
576.081
10,4%
6.107.667
14,0%
5.531.586
12,6%
576.081
10,4%
388.960
0,9%
474.865
1,1%
-85.905
-18,1%
10.753
0,1%
26.132
0,1%
-15.379
-58,9%
7.357.586
16,9%
7.065.270
16,2%
292.316
4,1%
36.250.054
83,1%
36.514.980
83,7%
-264.926
-0,7%
12.444.968
28,5%
12.968.784
29,7%
-523.816
-4,0%
2.539.326
5,8%
3.123.932
7,2%
-584.606
-18,7%
9.905.642
22,7%
9.844.852
22,5%
60.790
0,6%
20.851.481
47,8%
21.219.512
48,7%
-368.031
-1,7%
-15,7%
2.771.202
6,4%
3.289.203
7,5%
-518.001
2.953.605
6,8%
2.326.684
5,3%
626.921
26,9%
15.186
0,0%
30.688
0,1%
-15.502
-50,5%
Totale titoli in circolazione (Voce 30 Passivo)
36.265.240
83,1%
36.545.668
83,8%
-280.428
-0,8%
Totale raccolta da clientela
43.622.826
100,0%
43.610.938
100,0%
11.888
0,0%
di cui:
passività subordinate
2.851.838
6,5%
3.583.881
8,2%
-732.043
-20,4%
di cui: titoli subordinati
2.851.838
6,5%
3.583.881
8,2%
-732.043
-20,4%
(*) I corrispondenti valori nominali ammontano a 2.464 milioni al 31 dicembre 2015 e a 3.046 milioni al 31 dicembre 2014.
1 L’elenco è riportato nella Nota integrativa, Parte E, Sezione 1. A valere sul medesimo Programma al 31 dicembre 2015 erano inoltre in essere due emissioni
self-retained per 1,2 miliardi nominali: una da 0,7 miliardi nominali effettuata nel marzo 2014 ed una seconda da 0,5 miliardi realizzata nel dicembre 2015.
Durante l’esercizio sono state cancellate due emissioni per 1,7 miliardi nominali complessivi. In quanto riacquistate dalla stessa UBI Banca, in base ai principi
IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile.
2 Le informazioni relative alla composizione del portafoglio di mutui residenziali segregato presso UBI Finance sono dettagliate nella Relazione sull’andamento
della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
Relazione sulla gestione 407
È inoltre operativo un Secondo Programma, sempre
“multioriginator”, di massimi 5 miliardi di euro, garantito da
mutui commerciali e da mutui residenziali non utilizzati nel
primo Programma (3,2 miliardi circa il portafoglio segregato a
fine periodo). Ad oggi il Programma è stato utilizzato soltanto
per emissioni self-retained3.
La raccolta obbligazionaria dalla clientela ordinaria –
costituita per lo più da obbligazioni destinate alla clientela
delle Banche Rete, la cui emissione dal 2013 è stata
accentrata in Capogruppo – si è quantificata in 20,9 miliardi
(-0,4 miliardi), così composta:
• p er 18,1 miliardi (17,9 miliardi a fine 2014) da titoli emessi dalla
Capogruppo: nei dodici mesi sono state realizzate emissioni
per 4 miliardi nominali quasi totalmente compensate da
scadenze per 3,4 miliardi nominali e da riacquisti per 462 milioni
nominali. L’attività di collocamento ha subito un rallentamento
nell’esercizio causato dai rendimenti storicamente al minimo (in
un contesto di tassi interbancari negativi e rendimenti dei titoli
governativi a breve/medio termine pressoché nulli o negativi)
che hanno reso meno appetibile per i clienti questa forma di
investimento delle disponibilità finanziarie;
• per 2,8 miliardi dallo stock residuo di obbligazioni emesse dalla
ex Centrobanca che ha registrato una riduzione di 0,5 miliardi
in seguito a scadenze per 501 milioni nominali (concentrate per
422 milioni nel quarto trimestre) e riacquisti per circa 4 milioni
nominali.
La raccolta obbligazionaria infragruppo, costituita dai prestiti
sottoscritti da alcune Banche o Società del Gruppo a titolo
di investimento della liquidità, ha raggiunto la consistenza
di circa 3 miliardi, in aumento di 627 milioni quale risultato
di nuove emissioni per 750 milioni nominali e di scadenze
per 123 milioni nominali.
Relativamente infine alle passività subordinate, scese in
corso d’anno da 3,6 a 2,9 miliardi circa, si evidenzia come
la loro evoluzione sia attribuibile per -0,6 miliardi alla
contabilizzazione delle quote di ammortamento su alcuni
titoli (8 dei 12 titoli subordinati in circolazione prevedono il
rimborso tramite piano d’ammortamento a quote costanti)
e per -0,1 miliardi alla scadenza, nell’ultimo trimestre
dell’anno, di un’emissione.
***
Nella tabella sono riepilogate le scadenze dei titoli
obbligazionari in essere a fine esercizio.
Scadenze dei titoli obbligazionari in essere al 31 dicembre 2015 (esclusi i titoli infragruppo)
Importi nominali in milioni di euro
I trimestre
2016
II trimestre
2016
III trimestre
2016
IV trimestre
2016
2017
2018
2019
Obbligazioni clientela ordinaria
Anni
successivi
Totale
3.172
1.834
1.198
2.070
3.477
4.225
4.245
448
20.669
Obbligazioni clientela istituzionale
850
25
1.000
175
2.089
202
2.051
5.386
11.778
100
-
-
150
1.038
151
1.000
25
2.464
750
25
1.000
25
1.051
51
1.051
5.361
9.314
4.022
1.859
2.198
2.245
5.566
4.427
6.296
5.834
32.447
di cui
deteriorate
31.12.2014
Incidenza
%
di cui: EMTN
Covered bond
Totale
Gli impieghi
L’evoluzione del portafoglio crediti
Composizione dei crediti verso clientela
Importi in migliaia di euro
Conti correnti
Pronti contro termine attivi
Mutui ipotecari e altri finanziamenti
a medio/lungo termine
Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
Factoring
31.12.2015
Incidenza
%
di cui
deteriorate
Variazioni
in valore
in %
833.582
3,8%
464
1.026.327
4,4%
674
-192.745
-18,8%
1.169.090
5,3%
-
1.253.175
5,4%
-
-84.085
-6,7%
10.323.298
47,2%
1.098.689
10.604.825
45,5%
1.065.071
-281.527
-2,7%
662.284
3,0%
85.907
867.951
3,7%
98.160
-205.667
-23,7%
6.054
0,0%
-
6.118
0,0%
-
-64
-
8.795.738
40,2%
29.774
9.460.565
40,5%
116.872
-664.827
-7,0%
Titoli di debito
111.344
0,5%
-
111.360
0,5%
-
-16
-
110.091
0,5%
-
110.100
0,5%
-
-9
-
altri titoli di debito
1.253
0,0%
-
1.260
0,0%
-
-7
-0,6%
Totale crediti verso clientela
21.901.390
100,0%
1.214.834
23.330.321
100,0%
1.280.777
-1.428.931
-6,1%
di cui: infragruppo
10.349.932
47,3%
11.634.010
49,9%
-1.284.078
-11,0%
verso controparti esterne al Gruppo
11.551.458
52,7%
11.696.311
50,1%
-144.853
-1,2%
Altre operazioni
di cui: titoli strutturati
3 Due emissioni effettuate nel 2012 per complessivi 1,4 miliardi nominali (al netto delle quote di ammortamento nel frattempo maturate), un’emissione da
0,2 miliardi realizzata nel marzo 2014 ed una quarta emissione da 0,65 miliardi nominali perfezionata nel luglio 2015. In quanto riacquistate dalla stessa UBI
Banca, in base ai principi IAS/IFRS tali passività non trovano evidenza contabile. Le informazioni relative alla composizione del portafoglio segregato presso
UBI Finance CB 2 sono riportate nella Relazione sull’andamento della gestione consolidata, alla quale si rimanda.
408 Relazioni e Bilanci 2015
A fine 2015, gli impieghi della Capogruppo si attestavano a
21,9 miliardi di euro, in flessione su base annua (-1,4 miliardi;
-6,1%), ma sostanzialmente stabili rispetto a giugno ed in
ripresa nel confronto con settembre (+1 miliardo; +4,6%).
Risoluzione per il salvataggio di quattro istituti italiani in
amministrazione straordinaria.
Come dettagliatamente illustrato nella Relazione sulla gestione
consolidata, alla quale si rimanda9, il programma di risoluzione ha
previsto vari interventi, tra i quali la costituzione di quattro nuove
società per azioni (banche-ponte), il cui capitale sociale è stato
interamente sottoscritto dal Fondo di Risoluzione. Per consentire
allo stesso di dotarsi della liquidità necessaria sono stati previsti
finanziamenti da parte di tre istituti di credito, tra cui UBI Banca,
che ha erogato:
- un finanziamento di 0,8 miliardi, rimborsato a fine 2015 con i
contributi versati al Fondo dal sistema bancario italiano;
- un finanziamento di 0,5 miliardi della durata di 18 mesi meno un
giorno, destinato ad essere ripagato con i proventi della cessione
delle banche-ponte, a fronte del quale la Cassa Depositi e Prestiti
ha assunto un impegno di sostegno nel caso di incapienza del
Fondo alla data di scadenza del prestito.
L’evoluzione del portafoglio riflette:
• una significativa riduzione annua dei finanziamenti verso
le Società del Gruppo (-1,3 miliardi), prevalentemente
riferibile al primo semestre (-1 miliardo).
In dettaglio, a fine dicembre UBI Leasing e UBI Factor erano
destinatarie di crediti rispettivamente per 6,1 miliardi e 2,1 miliardi4
– equivalenti al 37,6% degli impieghi – con una contrazione
complessiva nell’anno di 0,2 miliardi, sintesi di una diminuzione
di 0,4 miliardi per UBI Leasing e di una modesta ripresa per UBI
Factor nell'ultima parte dell'anno (+0,2 miliardi nei dodici mesi; +0,4
miliardi nel quarto trimestre). A dicembre 2014 verso le due Società
erano in essere crediti rispettivamente per 6,5 miliardi e 1,9 miliardi,
equivalenti al 36,3% del totale.
In chiusura d’anno i prestiti concessi a Prestitalia – Società
specializzata nell’attività di finanziamento contro cessione del
quinto dello stipendio/pensione (CQS) – erano pari a 1,5 miliardi,
rappresentati pressoché integralmente da “Mutui ipotecari e altri
finanziamenti a medio/lungo termine”5. L’esposizione risulta in
calo di 0,9 miliardi nei dodici mesi in seguito alla progressiva
estinzione dei finanziamenti a breve precedentemente in essere6;
• la flessione dei portafogli ex Centrobanca ed ex B@nca 24-7
(complessivamente oltre -0,7 miliardi nei dodici mesi; -0,2
miliardi da fine giugno e -0,1 miliardi nel quarto trimestre).
In particolare, i volumi afferenti alla ex B@nca 24-7 – in progressiva
contrazione stante il carattere di residualità dell’attività – a fine
dicembre ammontavano a circa 4,8 miliardi (-568 milioni su
base annua; -253 milioni nel secondo semestre; -95 milioni da
settembre), rappresentati da “Mutui ipotecari e altri finanziamenti
a medio /lungo termine” per 4,1 miliardi e dalle diverse forme di
credito al consumo per 0,7 miliardi.
I crediti della ex Centrobanca si sono mantenuti stabili a 4,7
miliardi7 (-175 milioni da inizio anno), riconducibili alla forma
tecnica dei “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/lungo
termine” per 4,5 miliardi e delle “Altre operazioni” per 0,2 miliardi;
Per quanto riguarda le “grandi esposizioni”, la segnalazione
di fine dicembre 2015 redatta in base alle nuove disposizioni
previste dalla disciplina di Basilea 310, in vigore dal
1° gennaio 2014, evidenziava per UBI Banca 4 esposizioni,
per cassa e firma, d’importo pari o superiore al 10% del
capitale ammissibile – determinato secondo le regole
previste dalla vigente normativa – per complessivi 80,1
miliardi di euro, dei quali:
• 53 miliardi verso Società consolidate;
• 1 8,2 miliardi verso il Ministero del Tesoro in relazione agli
investimenti in titoli di Stato;
• 7,4 miliardi riferibili all’operatività complessiva con la CCG;
• 1 ,5 miliardi nei confronti del Ministero dell’Economia e
delle Finanze11.
Anche in ragione dell’applicazione di un fattore di ponderazione
pari a zero ai rapporti con lo Stato, non emergono posizioni
di rischio effettivo della Capogruppo dopo le ponderazioni (le
banche appartenenti ai gruppi bancari sono sottoposte ad un
limite individuale pari al 25% del capitale ammissibile).
grandi esposizioni
• il
trend di alcune esposizioni di origine tecnica, quali
quelle nei confronti della CCG, soggette per loro natura
ad una certa variabilità nel corso dell’anno.
A fine esercizio, l’operatività ordinaria con la CCG totalizzava 1,2
miliardi, in aumento di 0,2 miliardi nei dodici mesi per effetto di
un significativo incremento nel quarto trimestre (+0,6 miliardi),
dopo la flessione dei mesi estivi (-0,4 miliardi). In termini di forme
tecniche, la dinamica annua ha interessato integralmente i p/t attivi
aventi come sottostante titoli di Stato italiani, posti in essere quale
investimento della liquidità (771 milioni a dicembre 2015; 541
milioni un anno prima), essendo la restante parte dell’esposizione
rappresentata dalle marginazioni richieste a garanzia dei p/t passivi
su titoli di Stato italiani (464 milioni stabili nel confronto con
dicembre 2014). Considerando invece il solo quarto trimestre,
l’evoluzione risulta determinata dalla ripresa dei p/t attivi (+0,8
miliardi) – azzeratisi a settembre – che ha più che compensato la
riduzione delle suddette marginazioni (-0,2 miliardi)8;
• il
finanziamento erogato a fine novembre al Fondo di
Importi in migliaia di euro
Numero posizioni
31.12.2015
31.12.2014
4
4
Esposizione
80.085.957
88.416.158
52.959.035
58.299.674
di cui infragruppo
Posizioni a rischio
-
319.080
-
318.957
di cui infragruppo
Per quanto riguarda infine le garanzie rilasciate alla
clientela, in chiusura d’anno esse ammontavano a 1,91
miliardi di euro, complessivamente in aumento di 0,28
miliardi rispetto agli 1,63 miliardi di fine 2014 (+17%), e si
presentavano costituite da:
• fidejussioni di natura finanziaria per 1,73 miliardi (1,58
miliardi a dicembre 2014), destinate per circa il 60% alla
clientela ordinaria ed il restante 40% a Società del Gruppo;
•garanzie di natura commerciale per 178,2 milioni (49
milioni nel 2014).
4 Il sostegno ad UBI Leasing viene fornito nella forma tecnica dei p/t attivi (titoli stanziabili emessi nell’ambito delle cartolarizzazioni interne), dei mutui, dei c/c,
ma soprattutto delle altre operazioni a breve termine. Il finanziamento ad UBI Factor è tutto a breve termine (c/c e altre operazioni).
5 Fatta eccezione per 200 milioni di “Mutui” erogati dalla ex Centrobanca, trattasi di finanziamenti precedentemente in essere nei confronti della ex B@nca 24-7.
6 In considerazione della liquidità disponibile, nel secondo trimestre è stato estinto un finanziamento a breve termine per circa 1 miliardo sostituito marginalmente
da due nuovi prestiti per complessivi 0,2 miliardi, dei quali 0,1 miliardi a breve, scaduti nel quarto trimestre, e 0,1 miliardi a medio/lungo termine.
7 Esclusi i 200 milioni rivenienti dall’incorporazione di Centrobanca, già ricompresi tra i crediti verso Prestitalia.
8 Le marginazioni richieste sono correlate all’andamento medio dei volumi dei p/t di finanziamento.
9 Si veda in proposito il paragrafo “La risoluzione e il salvataggio di quattro banche italiane” contenuto nel capitolo “L’Unione bancaria europea”.
10 Circolari Banca d’Italia 285 e 286 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
11 L’esposizione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze è relativa ad attività fiscali correnti e anticipate.
Relazione sulla gestione 409
La rischiosità
A fine anno le attività deteriorate al lordo delle svalutazioni
– pari a 1,8 miliardi – si confermavano in modesta, ma
progressiva riduzione (-75,9 milioni rispetto a dicembre
2014; -4%), quale effetto anche delle cessioni di crediti
deteriorati effettuate dalla Capogruppo in corso d’anno
(complessivamente un valore contabile lordo di 86,3
milioni, dei quali 45,6 milioni nel quarto trimestre).
Come si può notare dalla tabella dei flussi delle
esposizioni deteriorate lorde, nei dodici mesi si è registrato
un contenuto incremento degli ingressi da bonis – che hanno
continuato ad interessare principalmente le inadempienze
probabili – a fronte di un dimezzamento delle uscite
verso bonis. Si sono inoltre ridotti di oltre il 30% i
trasferimenti tra le varie categorie di crediti deteriorati. In
dettaglio:
• le sofferenze – che continuano a ricevere i trasferimenti da
altre categorie di esposizioni deteriorate (inadempienze
probabili) e solo in via residuale dagli ingressi da bonis
– hanno evidenziato una flessione delle cancellazioni e
degli incassi, nonché dei realizzi per cessioni;
• le inadempienze probabili sono state invece alimentate
in via principale dagli ingressi da bonis, mentre si sono
ridotti di oltre il 50% i trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate (esposizioni scadute) e di circa
il 13% i trasferimenti ad altre categorie di deteriorate
(sofferenze). Per contro si segnala un incremento degli
incassi e delle cancellazioni;
• le
esposizioni scadute/sconfinate hanno mostrato
contrazioni significative in termini sia di ingressi da bonis
Crediti verso clientela al 31 dicembre 2015
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Crediti deteriorati
(8,14%)
1.838.363
623.529
(5,55%)
1.214.834
33,92%
(3,13%)
706.017
386.556
(1,46%)
319.461
54,75%
21,28%
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
(4,90%)
1.107.340
235.638
(3,98%)
871.702
- Esposizioni scadute/sconfinate
(0,11%)
25.006
1.335
(0,11%)
23.671
5,34%
(91,86%)
20.734.329
47.773
(94,45%)
20.686.556
0,23%
22.572.692
671.302
21.901.390
2,97%
Crediti in bonis
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
Crediti verso clientela al 31 dicembre 2014
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Crediti deteriorati
(7,96%)
1.914.296
633.519
(5,49%)
1.280.777
33,09%
- Sofferenze
(2,94%)
706.974
389.384
(1,36%)
317.590
55,08%
20,65%
- Inadempienze probabili (**)
(4,89%)
1.174.899
242.607
(3,99%)
932.292
- Esposizioni scadute/sconfinate
(0,13%)
32.423
1.528
(0,14%)
30.895
4,71%
(92,04%)
22.134.433
84.889
(94,51%)
22.049.544
0,38%
24.048.729
718.408
23.330.321
2,99%
Crediti in bonis
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*)Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda. Limitatamente alle sofferenze, le rettifiche e le esposizioni lorde sono al netto degli stralci
delle posizioni oggetto di procedura concorsuale.
(**)In base alle nuove regole di classificazione e alla normativa interna, nella categoria sono confluite le esposizioni precedentemente classificate come “Incagli” o “Ristrutturate“ che
non avessero le caratteristiche per essere classificate come “Sofferenze” o “Esposizioni scadute/sconfinate”.
Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2015 (Forbearance)
Importi in migliaia di euro
Esposizioni Deteriorate
- Sofferenze
- Inadempienze probabili
- Esposizioni scadute/sconfinate
Esposizioni non Deteriorate
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
(68,08%)
485.425
111.409
(62,50%)
374.016
22,95%
(2,75%)
19.620
9.317
(1,72%)
10.303
47,49%
(64,74%)
461.561
101.879
(60,11%)
359.682
22,07%
(0,59%)
4.244
213
(0,67%)
4.031
5,02%
(31,92%)
227.575
3.200
(37,50%)
224.375
1,41%
713.000
114.609
598.391
16,07%
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
Esposizioni oggetto di concessioni al 31 dicembre 2014 (Forbearance)
Importi in migliaia di euro
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
Valore
di bilancio
Grado di
copertura (*)
Esposizioni Deteriorate
(62,45%)
351.829
87.812
(55,91%)
264.017
Esposizioni non Deteriorate
(37,55%)
211.568
3.327
(44,09%)
208.241
1,57%
563.397
91.139
472.258
16,18%
Totale
Fra parentesi viene riportata l’incidenza della voce sul totale.
(*) Il grado di copertura è calcolato come rapporto fra rettifiche di valore ed esposizione lorda.
410 Relazioni e Bilanci 2015
24,96%
che di trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate – in entrambi i casi più che dimezzati rispetto
a un anno prima – in parallelo con un altrettanto
significativo calo delle uscite verso bonis.
Al netto delle rettifiche di valore, i crediti deteriorati
ammontavano a circa 1,2 miliardi di euro, riferibili per il
90,4% ai “Mutui ipotecari e altri finanziamenti a medio/
lungo termine”.
Anche in considerazione del parziale recupero del
portafoglio complessivo nell’ultimo trimestre dell’anno,
l’incidenza delle esposizioni deteriorate rispetto al totale
dei crediti si è attestata all’8,14% in termini lordi e al
5,55% in termini netti, in diminuzione rispetto a settembre
(8,78%; 5,96%), ma in marginale aumento rispetto ai valori
di fine 2014 (7,96%; 5,49%).
Il grado di copertura dei crediti deteriorati è passato nei
dodici mesi dal 33,09% al 33,92%, pur presentandosi in
flessione rispetto al 34,37% di settembre. L’evoluzione
dell'ultimo trimestre riflette sostanzialmente l’andamento
della copertura delle sofferenze, in relazione alle cessioni
perfezionate, che hanno interessato posizioni rettificate in
misura superiore alla media, a fronte di un miglioramento
per le altre categorie.
Per contro la copertura dei bonis, strutturalmente inferiore
al dato medio di Gruppo per le peculiarità operative di UBI
Banca, si è ridotta allo 0,23% (0,38% a fine 2014).
Le esposizioni oggetto di concessioni al lordo delle
svalutazioni in dicembre totalizzavano 713 milioni, in
aumento di 149,6 milioni (+26,6%) rispetto a fine 2014,
ma con una dinamica congiunturale in rallentamento
(+21 milioni rispetto a settembre; +3%).
L’andamento su base annua - interamente ascrivibile
alle esposizioni deteriorate (la cui incidenza è salita dal
62,45% al 68,08%) - riflette anche l'effetto relativo
all'introduzione della normativa Forbearance12 a partire
dal settembre 2014. Le posizioni deteriorate devono
infatti maturare un periodo minimo di permanenza
pari ad un anno (“cure period”), trascorso il quale si
procede all’accertamento del ripristino delle condizioni
qualitative del cliente, prima della loro eventuale
riclassificazione fra le esposizioni non deteriorate. In tale
ottica si spiega il rallentamento congiunturale dell’ultimo
trimestre, durante il quale le esposizioni deteriorate
hanno fatto registrare la prima riduzione, ancorché di
modesta entità (-8,2 milioni).
Per le posizioni oggetto di concessioni classificate fra i non
deteriorati deve invece trascorrere un periodo minimo di due
anni (“probation period”) prima che la posizione possa perdere
l'attributo “Forborne” e quindi uscire dalle relative segnalazioni.
Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2015
Importi in migliaia di euro
Sofferenze
Inadempienze
probabili
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2015
706.974
Variazioni in aumento
188.623
8.759
ingressi da esposizioni in bonis
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
Esposizioni
scadute
Totale
1.174.899
32.423
1.914.296
298.303
58.915
545.841
194.720
57.368
260.847
222.749
164.199
58.525
25
15.665
45.058
1.522
62.245
-189.580
-365.862
-66.332
-621.774
-351
-55.805
-5.067
-61.223
-117.814
-41.862
-
-159.676
incassi
-45.337
-80.347
-2.536
-128.220
realizzi per cessioni
-17.725
-
-
-17.725
perdite da cessione
-8.116
-
-
-8.116
-237
-163.783
-58.729
-222.749
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
-
-24.065
-
-24.065
706.017
1.107.340
25.006
1.838.363
Sofferenze
Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
Totale
Esposizione lorda iniziale al 1° gennaio 2014
741.845
1.251.317
70.023
2.063.185
Variazioni in aumento
206.477
287.437
137.288
631.202
1.710
105.847
132.524
240.081
190.335
129.929
264
320.528
14.432
51.661
4.500
70.593
-241.348
-363.855
-174.888
-780.091
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2015
Crediti per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde nel 2014
Importi in migliaia di euro
ingressi da esposizioni in bonis
trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni in bonis
cancellazioni
-521
-96.727
-38.141
-135.389
-134.623
-11.581
-
-146.204
-119.408
incassi
-47.964
-67.195
-4.249
realizzi per cessioni
-21.125
-
-
-21.125
perdite da cessione
-10.876
-895
-
-11.771
-320.528
trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale al 31 dicembre 2014
-573
-187.457
-132.498
-25.666
-
-
-25.666
706.974
1.174.899
32.423
1.914.296
12 Per la definizione di Forbearance si veda il Glossario in appendice al presente fascicolo.
Relazione sulla gestione 411
L’operatività sul mercato interbancario
Al 31 dicembre 2015 la posizione interbancaria netta di
UBI Banca si presentava negativa per 356 milioni, in forte
diminuzione rispetto ai -5,1 miliardi di fine 2014, avendo
beneficiato sia di un rafforzamento del saldo positivo
infragruppo, aumentato di 2,4 miliardi a 7,7 miliardi, sia
di un miglioramento del saldo negativo verso controparti
esterne, ridottosi di 2,3 miliardi a -8 miliardi (comprensivo
delle operazioni di finanziamento TLTRO per 8,1 miliardi).
Come si rileva dalla tabella, non considerando i saldi verso
la Banca Centrale e quelli relativi all’attività con le Banche
Controllate, la posizione interbancaria netta di UBI Banca
si conferma leggermente negativa (-304 milioni) ma quasi
dimezzata (-47,5%) anno su anno quale conseguenza di
ridotti volumi operativi, in particolare dal lato del passivo.
L’accentramento in UBI Banca delle emissioni dei prestiti
obbligazionari destinati alla clientela ordinaria e collocati dalle
Banche Rete si riflette nella struttura patrimoniale della Capogruppo
che accoglie fra i crediti verso banche (nella voce titoli infragruppo) le
sottoscrizioni di titoli emessi dalle Controllate bancarie, registrando
al contempo un calo della raccolta infragruppo in ragione della
mutata strategia di gestione del funding obbligazionario e della
liquidità.
In base alla configurazione organizzativa che vede UBI Banca
svolgere un ruolo di indirizzo e di coordinamento per l’intero
Gruppo bancario, l’operatività infragruppo assume una rilevanza
strategica nell’ambito dell’attività complessiva, assicurata proprio
dalla gestione accentrata della liquidità, nonché dalla regolazione
dei flussi intercompany.
Il regolamento attuativo del documento di Policy a presidio dei
Rischi Finanziari 2015 prevede che la composizione dell’attivo
e del passivo con controparti bancarie delle Banche/Società del
Gruppo sia costituita esclusivamente da rapporti con la Capogruppo;
solo quest’ultima può effettuare collocamenti sul mercato con
controparti istituzionali. In deroga a tale principio, non è prevista
la gestione della liquidità in esclusiva con la Capogruppo per UBI
Leasing, UBI Factor e per UBI Banca International. Al Consiglio di
Gestione della Capogruppo spetta la definizione delle specifiche
modalità di gestione della liquidità per le controparti sopracitate.
I crediti verso banche si sono attestati a 15,5 miliardi dai
14,1 miliardi del dicembre 2014, costituiti da:
• d isponibilità
sul conto accentrato della Riserva
Obbligatoria per 376 milioni (528 milioni a fine 2014),
funzionali alle strategie di gestione tenuto conto dei
vincoli relativi alla giacenza media da rispettare;
• crediti verso altre banche per 15,1 miliardi (13,5 miliardi il
dato di confronto) rappresentati per 14,2 miliardi da rapporti
infragruppo. A livello di forme tecniche, si evidenzia:
- una flessione complessiva di 1,5 miliardi dei conti
correnti e dei depositi vincolati, prevalentemente
riconducibili a riduzioni di giacenze intercompany;
- una crescita degli altri finanziamenti (+2,5 miliardi)
risultante dall’incremento dell’attività di finanziamento
svolta dalla Capogruppo a favore delle Banche Rete a
fronte delle erogazioni alla clientela a valere sul plafond
TLTRO (+3,7 miliardi), parzialmente controbilanciato dalla
riduzione (-1,2 miliardi) dei pronti contro termine attivi,
totalmente di natura infragruppo. Il ridimensionamento
di questi ultimi si riferisce per 0,7 miliardi ad operazioni
aventi quale sottostante titoli emessi nell’ambito delle
cartolarizzazioni interne, in relazione al fisiologico
ammortamento degli stessi e ad un’estinzione anticipata;
- un aumento dei titoli di debito (+0,6 miliardi a 6,3
miliardi) rappresentati dai prestiti delle Banche Rete,
sottoscritti dalla Capogruppo per veicolare la liquidità
raccolta attraverso l’accentramento delle emissioni
obbligazionarie.
Per quanto riguarda la raccolta da banche, complessivamente
pari a 15,8 miliardi, si rileva una riduzione di 3,3 miliardi
rispetto al dicembre 2014 da ricondurre in primis alla dinamica
dei debiti verso Banche Centrali, scesi di 2,2 miliardi a 8,1
miliardi: nei mesi di gennaio e febbraio sono infatti giunti a
scadenza naturale i residui fondi sottoscritti nelle aste LTRO
del dicembre 2011 e del febbraio 2012 per 7 miliardi nominali13
mentre, alle aste TLTRO di marzo e settembre 2015, è stata
raccolta nuova liquidità per 4,9 miliardi nominali.
Mercato interbancario
Importi in migliaia di euro
Crediti verso banche
15.489.215
30.9.2015
B
16.343.837
30.6.2015
C
15.026.560
31.3.2015
D
15.073.014
31.12.2014
E
14.055.649
Variazioni A/E
in valore
in %
1.433.566
10,2%
di cui:
- crediti verso Banche Centrali
- infragruppo
di cui: titoli infragruppo
Debiti verso banche
31.12.2015
A
375.735
528.955
282.899
270.540
528.311
-152.576
-28,9%
14.234.999
14.892.913
13.912.056
13.509.526
12.515.918
1.719.081
13,7%
6.302.326
6.371.145
6.345.702
5.805.015
5.733.044
569.282
9,9%
15.845.354
14.675.513
13.199.889
17.798.453
19.140.417
-3.295.063
-17,2%
di cui:
- debiti verso Banche Centrali
8.106.441
8.104.588
6.102.991
9.101.548
10.305.964
-2.199.523
-21,3%
- infragruppo
6.556.577
4.892.375
5.259.231
6.548.029
7.244.652
-688.075
-9,5%
-
-
-
-
-
-
-
-356.139
1.668.324
1.826.671
-2.725.439
-5.084.768
-4.728.629
-93,0%
di cui: depositi subordinati
Posizione interbancaria netta
di cui: infragruppo
banche esterne al Gruppo
Posizione interbancaria netta escluse
Banche Centrali e operatività infragruppo
7.678.422
10.000.538
8.652.825
6.961.497
5.271.266
2.407.156
45,7%
-8.034.561
-8.332.214
-6.826.154
-9.686.936
-10.356.034
-2.321.473
-22,4%
-303.855
-756.581
-1.006.062
-855.928
-578.381
-274.526
-47,5%
13 Nelle aste LTRO citate UBI Banca si era aggiudicata complessivamente fondi per 12 miliardi, già rimborsati anticipatamente per 5 miliardi durante l’ultimo trimestre 2014.
412 Relazioni e Bilanci 2015
Crediti verso banche: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
Incidenza %
31.12.2014
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
Crediti verso Banche Centrali
375.735
2,4%
528.311
3,8%
-152.576
-28,9%
375.735
2,4%
528.311
3,8%
-152.576
-28,9%
15.113.480
97,6%
13.527.338
96,2%
1.586.142
11,7%
2.026.466
13,1%
2.767.764
19,7%
-741.298
-26,8%
-30,8%
Riserva obbligatoria
Crediti verso banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
1.681.145
10,9%
2.430.572
17,3%
-749.427
Altri finanziamenti
5.103.543
32,9%
2.595.958
18,4%
2.507.585
96,6%
687.358
4,4%
1.872.501
13,3%
-1.185.143
-63,3%
510,4%
- pronti contro termine attivi
- altri
Titoli di debito
- titoli strutturati (*)
- altri titoli di debito
Totale
4.416.185
28,5%
723.457
5,1%
3.692.728
6.302.326
40,7%
5.733.044
40,8%
569.282
9,9%
45.025
0,3%
437.422
3,1%
-392.397
-89,7%
6.257.301
40,4%
5.295.622
37,7%
961.679
18,2%
15.489.215
100,0%
14.055.649
100,0%
1.433.566
10,2%
(*) Trattasi di titoli aventi nella maggior parte dei casi un’opzione di rimborso anticipato.
Il saldo complessivo verso la BCE, pari a 8,1 miliardi, risulta costituito
unicamente da fondi attinti alle aste TLTRO.
Anche il funding con controparti bancarie ha registrato una
diminuzione di 1,1 miliardi, attestandosi a 7,7 miliardi. Emerge
un decremento di tutte le forme tecniche, attribuibile:
• p er 0,7 miliardi all’insieme dei conti correnti e depositi
vincolati che hanno incorporato le ridotte giacenze
su posizioni infragruppo in capo, in particolare, ad UBI
Banca International14 e IW Bank;
• per 0,4 miliardi ai finanziamenti, quale effetto del calo
sia dei p/t passivi (-0,2 miliardi riconducibili alla chiusura
di un’operazione con una controparte di mercato nel
secondo trimestre), sia della voce finanziamenti-altri (-0,2
miliardi), in relazione agli ammortamenti delle erogazioni
BEI destinate al sostegno finanziario a m/l termine delle
PMI (570 milioni dai 735 milioni del dicembre 2014).
Si ricorda infine che, nella voce altri debiti, stabile a 64,2
milioni, è incluso il saldo di regolamento delle carte di
credito con l’Istituto Centrale Banche Popolari, sceso nei
dodici mesi da 37,2 a 20,9 milioni.
***
Il prospetto “Principali rapporti patrimoniali con partecipate
assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza
notevole”, riportato nella Parte H della Nota Integrativa,
evidenzia il ruolo di UBI Banca quale datore netto ovvero
prenditore netto di fondi nei confronti delle Banche del
Gruppo, tenuto conto anche dell’eventuale sottoscrizione
di titoli infragruppo.
Al 31 dicembre 2015 il saldo interbancario netto della
Capogruppo è risultato positivo verso: Banca Regionale
Europea (2,5 miliardi), Banco di Brescia (3,3 miliardi),
Banca Popolare Commercio e Industria (1,7 miliardi), Banca
Popolare di Ancona (2 miliardi), Banca Popolare di Bergamo
(1 miliardo) e Banca di Valle Camonica (0,6 miliardi).
Si presentava invece negativo nei confronti di: UBI Banca
International (-2 miliardi), IW Bank15 (-2,3 miliardi), Banca
Carime15 (-2,3 miliardi).
***
Per quanto riguarda la riserva di liquidità rappresentata dai titoli
rifinanziabili presso la Banca Centrale Europea, il relativo dettaglio
trova illustrazione nella Relazione sulla gestione consolidata, alla
quale pertanto si rimanda.
Per ulteriori informazioni in merito alla gestione del rischio liquidità
si veda anche la Nota Integrativa Consolidata, Parte E, Sezione 3.
Debiti verso banche: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
Incidenza %
31.12.2014
Incidenza %
Variazioni
in valore
in %
Debiti verso Banche Centrali
8.106.441
51,2%
10.305.964
53,8%
-2.199.523
-21,3%
Debiti verso Banche
7.738.913
48,8%
8.834.453
46,2%
-1.095.540
-12,4%
Conti correnti e depositi liberi
2.253.790
14,2%
2.408.747
12,6%
-154.957
-6,4%
Depositi vincolati
4.460.255
28,1%
5.010.334
26,2%
-550.079
-11,0%
Finanziamenti:
960.674
6,1%
1.349.898
7,1%
-389.224
-28,8%
- pronti contro termine passivi
389.462
2,5%
613.158
3,2%
-223.696
-36,5%
- altri
571.212
3,6%
736.740
3,9%
-165.528
-22,5%
64.194
0,4%
65.474
0,3%
-1.280
-2,0%
15.845.354
100,0%
19.140.417
100,0%
-3.295.063
-17,2%
Altri debiti
Totale
14 La Banca lussemburghese trasferisce in Capogruppo tutte le eccedenze, anche temporanee, di liquidità, attingendovi poi in base alle esigenze di investimento/
commerciali manifestate dalla propria clientela.
15 Al 31 dicembre 2015, l’esposizione debitoria di UBI Banca verso IW Bank e Banca Carime era inoltre costituita da titoli in circolazione sottoscritti dalle due Banche
rispettivamente per 1,3 miliardi e per 1,7 miliardi.
Relazione sulla gestione 413
L’attività finanziaria
Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie di UBI Banca
totalizzavano 20,1 miliardi di euro, in contrazione di 3,2
miliardi rispetto a fine 2014.
Escludendo le passività finanziarie, pari a 0,6 miliardi, le
attività finanziarie nette si sono attestate a 19,5 miliardi
(22,7 miliardi un anno prima).
Attività/passività finanziarie
Importi in migliaia di euro
Att. fin. detenute per la negoziazione
di cui: contratti derivati finanziari
Att. fin. valutate al fair value
Att. fin. disponibili per la vendita
Att. fin. detenute sino alla scadenza
Attività finanziarie (a)
31.12.2015
30.9.2015
30.6.2015
31.3.2015
31.12.2014
Variazioni (A) / (E)
Valore di
bilancio
(A)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(B)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(C)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(D)
Incid.
%
Valore di
bilancio
(E)
Incid.
%
1.088.262
5,4%
760.790
4,0%
1.463.279
6,8%
1.654.371
7,3%
1.544.835
6,6%
-456.573 -29,6%
617.226
3,1%
653.234
3,4%
638.174
3,0%
799.005
3,5%
743.985
3,2%
-126.759 -17,0%
196.034
1,0%
195.490
1,0%
197.223
0,9%
198.365
0,9%
193.167
0,8%
15.357.571
76,3%
14.767.754
76,8%
16.309.111
75,8%
17.405.247
76,3%
18.066.883
77,3%
3.494.547
17,3%
3.486.873
18,2%
3.535.692
16,5%
3.528.010
15,5%
3.576.951
15,3%
20.136.414 100,0%
19.210.907 100,0%
21.505.305 100,0%
22.785.993 100,0%
in
valore
2.867
in %
1,5%
-2.709.312 -15,0%
-82.404
-2,3%
23.381.836 100,0%
-3.245.422 -13,9%
di cui:
- titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
19.131.997
95,0%
18.110.466
94,3%
20.421.294
95,0%
21.607.800
94,8%
22.192.154
94,9%
-3.060.157 -13,8%
18.234.275
90,6%
17.763.585
92,5%
20.061.779
93,3%
21.185.264
93,0%
21.488.819
91,9%
-3.254.544 -15,1%
- titoli di capitale
214.770
1,1%
272.402
1,4%
266.988
1,2%
200.022
0,9%
195.523
0,8%
19.247
- quote O.I.C.R.
172.421
0,9%
174.805
0,9%
178.849
0,8%
179.166
0,8%
250.174
1,1%
-77.753 -31,1%
9,8%
Passività fin. di negoziazione (b)
608.600 100,0%
614.788 100,0%
754.027 100,0%
844.803 100,0%
722.181 100,0%
-113.581 -15,7%
608.600 100,0%
614.788 100,0%
634.881
844.803 100,0%
722.181 100,0%
-113.581 -15,7%
di cui: contratti derivati finanziari
Attività finanziarie nette (a-b)
19.527.814
18.596.119
Nell’esercizio sia le attività disponibili per la vendita che
quelle di negoziazione sono state oggetto di prese di
beneficio che hanno interessato i titoli di Stato italiani.
Come si può notare dalla tabella, il primo portafoglio ha
evidenziato flessioni durante il periodo gennaio-settembre
benché le vendite, comprese quelle effettuate nell’ambito di
operazioni di switch (quindi controbilanciate da acquisti di
pari importo), siano proseguite anche nel quarto trimestre.
Le attività AFS continuano a rappresentare la porzione più
consistente dell’aggregato (76,3%) e la loro consistenza
oltre a contribuire al sostegno del margine d’interesse
- seppur in misura minore rispetto al passato a causa
dell’abbassamento dei rendimenti - assicura al Gruppo il
mantenimento di un livello di liquidità ottimale, grazie
20.751.278
84,2%
21.941.190
22.659.655
-3.131.841 -13,8%
al requisito di stanziabilità in Banca Centrale Europea.
Il portafoglio di negoziazione ha invece registrato significativi
disinvestimenti nel terzo trimestre dell’esercizio.
I restanti portafogli (attività finanziarie detenute sino alla
scadenza e attività finanziarie valutate al fair value) non
hanno mostrato variazioni di rilievo nell’anno.
A partire dal quarto trimestre sono state intraprese azioni
di diversificazione, mediante nuovi investimenti che hanno
interessato titoli Corporate investment grade (portafoglio
AFS) e titoli governativi americani (portafoglio HFT): si
tratta delle fasi iniziali di una manovra più ampia che andrà
gradualmente a modificare la composizione complessiva
delle attività finanziarie nel corso del 2016.
Le Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” (Available for
sale – AFS), voce 40 dell’Attivo, vengono valutate al fair value con
iscrizione delle variazioni nell’apposita riserva da valutazione del
patrimonio netto, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore
ritenute significative o prolungate. In tal caso la riduzione di valore
intervenuta nel periodo viene rilevata a conto economico con rigiro
contabile dell’eventuale riserva negativa/positiva precedentemente
iscritta a patrimonio netto. Successivamente agli impairment, i
414 Relazioni e Bilanci 2015
recuperi di valore continuano ad essere iscritti nell’apposita riserva
da valutazione del patrimonio netto se riferiti a titoli di capitale e a
conto economico se riferiti a titoli di debito. Le eventuali riduzioni al
di sotto dei valori di precedenti impairment vengono rilevate a conto
economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
31.12.2014
Variazioni
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
Titoli di debito
14.840.900
313.310
17.640
15.171.850
16.921.010
899.134
-
17.820.144
-2.648.294
-14,9%
14.166.356
154.582
-
14.320.938
16.648.018
469.455
-
17.117.473
-2.796.535
-16,3%
2.313
-
136.325
138.638
1.726
45
117.675
119.446
19.192
16,1%
12.406
34.677
-
47.083
83.882
43.411
-
127.293
-80.210
-63,0%
di cui: titoli di Stato italiani
Titoli di capitale
Quote O.I.C.R.
Finanziamenti
Totale
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
14.855.619
347.987
153.965
15.357.571
17.006.618
942.590
117.675
18.066.883
-2.709.312
-15,0%
A fine 2015 le attività finanziarie disponibili per la vendita
risultavano pari a 15,4 miliardi, in calo di 2,7 miliardi
rispetto ai 18,1 miliardi del dicembre precedente.
A livello 3 di fair value è stato contabilizzato, per 17,6
milioni, il prestito obbligazionario convertibile emesso da
Sorgenia Spa, nell'ambito dell'accordo ex art 182 bis L.F..1
Lo stock è rappresentato al 99% da titoli di debito, al cui
interno la maggioranza è costituita da titoli di Stato italiani,
scesi a 14,3 miliardi dai 17,1 miliardi di fine 2014, con una
diminuzione netta di 2,8 miliardi risultante di:
I titoli di capitale (138,6 milioni dai precedenti 119,4 milioni)
hanno incorporato le seguenti principali movimentazioni
(tutte riferite a titoli iscritti a livello 3 di fair value):
•
v
endite di BTP per 825 milioni nominali nel primo trimestre,
di 250 milioni nominali riferiti ad un titolo Republic of Italy
nel secondo trimestre (al quale si è aggiunta la scadenza di
un CTZ del valore nominale di 50 milioni) e di BTP per 1,75
miliardi nominali nel terzo trimestre;
• acquisti
di BTP per 610 milioni nominali parzialmente
compensati dalla vendita di BTP per 350 milioni nominali
e di un titolo Republic of Italy per 50 milioni nel quarto
trimestre.
Alle vendite sopra dettagliate si sono aggiunte operazioni di switch
che hanno comportato un lieve allungamento della scadenza
degli investimenti: la prima manovra, effettuata a giugno, aveva
interessato BTP per nominali 0,75 miliardi, mentre la seconda,
realizzata nei mesi di ottobre/novembre, ha avuto ad oggetto la
compravendita di BTP per 2 miliardi nominali.
• la
vendita parziale, perfezionata nel dicembre 2015,
della partecipazione in ICBPI (572.566 azioni, pari
al 4,04% del capitale sociale dell’Istituto): il fair value
anno su anno risulta decrementato di 10,9 milioni
per effetto della cessione. Nel corso del secondo e terzo
trimestre l’investimento era stato rivalutato per complessivi
75,8 milioni in coerenza con le valorizzazioni previste in sede
di stipula del contratto preliminare di vendita parziale della
partecipazione;
• la
contabilizzazione, sempre in dicembre, di 24,1
milioni riferiti agli strumenti finanziari partecipativi
(“SFP Patrimonializzazione”) emessi dalla Nuova
Sorgenia Holding quale parziale conversione dei crediti
vantati da UBI Banca, in ottemperanza all’accordo di
ristrutturazione1;
• la
rivalutazione per 3 milioni dell’azione Visa Europe
Limited, contabilizzata nel mese di dicembre in seguito
alla comunicazione della proposta di acquisto del
100% del capitale della società da parte della holding
Visa Inc.. L’accordo prevede il pagamento di un prezzo
prestabilito sulla base del quale è stata effettuata la
nuova valorizzazione delle azioni detenute.
Gli altri titoli di debito (851 milioni) hanno subito un
incremento di 148 milioni nell’esercizio: dopo le riduzioni
registrate alle chiusure intermedie ed in particolare nel
corso del primo trimestre (per effetto di rimborsi/vendite
sia di obbligazioni di primarie controparti bancarie italiane
ed europee sia di titoli corporate), nel periodo ottobredicembre la voce ha registrato nuovi investimenti per
complessivi 500 milioni nominali di titoli investment grade
in euro, differenziati settorialmente e per rating.
Infine le quote O.I.C.R. (47,1 milioni rispetto ai 127,3 milioni
di dodici mesi prima) hanno registrato, nel primo trimestre,
il disinvestimento di un fondo ETF in carico a fine 2014 per
73,8 milioni (classificato al livello 1 di fair value).
Quest’ultima manovra rientra nell’ambito di una strategia, già
anticipata nella parte introduttiva del capitolo, di progressiva
diversificazione degli investimenti, al fine di realizzare un
alleggerimento dell’esposizione in titoli di Stato italiani: l’attuazione,
iniziata nel quarto trimestre 2015, proseguirà nel 2016.
Complessivamente a dicembre 2015 i fondi immobiliari in portafoglio
ammontavano a 17,8 milioni (15,6 milioni un anno prima). Al livello
1 di fair value è contabilizzato per 12,4 milioni (10,1 milioni a fine
2014) il fondo Polis, che nell'anno è stato interessato da un rimborso
parziale anticipato per 2,2 milioni.
1 Per maggiori dettagli si rimanda al capitolo “L'intermediazione con la clientela: gli impieghi”, contenuto nella Relazione sulla gestione consolidata.
Relazione sulla gestione 415
Le Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
Tali attività sono valutate al costo ammortizzato con imputazione a
conto economico delle eventuali perdite durevoli di valore o delle
eventuali riprese di valore registrate in seguito al venir meno delle
motivazioni che le avevano determinate.
La voce 50 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza” (Held to maturity – HTM) comprende gli strumenti
finanziari che si ha intenzione e capacità di mantenere fino alla
scadenza.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
31.12.2014
Fair Value
Valore di
Bilancio
L1
L2
Variazioni
Fair Value
L3
Totale
Valore di
Bilancio
L1
L2
L3
Totale
in
valore
in %
Titoli di debito
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
-82.404
-2,3%
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
-82.404
-2,3%
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.494.547
3.599.957
-
-
3.599.957
3.576.951
3.607.673
-
-
3.607.673
-82.404
-2,3%
di cui: titoli di Stato italiani
Finanziamenti
Totale
Il portafoglio, costituito da BTP per nominali 3,05
miliardi aventi scadenze comprese tra il 2020 ed
il 2022, evidenziava un valore contabile di 3,5 miliardi,
senza variazioni di rilievo nell’esercizio, se non
rivenienti unicamente dagli effetti delle valorizzazioni
contabili.
Gli strumenti finanziari di negoziazione
Le Attività finanziarie di negoziazione
la negoziazione si presentavano in riduzione a 1,1 miliardi
rispetto agli 1,5 miliardi in essere dodici mesi prima: la
flessione è principalmente attribuibile agli investimenti in
titoli di Stato italiani, scesi a 419 milioni dai precedenti 794
milioni.
Il portafoglio governativo, marginalmente cresciuto nell’arco
del primo semestre, è stato oggetto di importanti realizzi nel
periodo luglio-settembre, mentre nell’ultimo trimestre è
stato alimentato con nuovi investimenti, dando anche inizio
ad una parziale diversificazione geografica dei titoli sovrani
acquistati.
La voce 20 dell’Attivo “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” (Held For Trading – HFT) comprende gli strumenti
finanziari di trading “utilizzati al fine di generare un utile dalle
fluttuazioni di prezzo a breve termine”. Essi vengono valutati al fair
value rilevato a conto economico – Fair Value Through Profit or
Loss – FVPL.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie detenute per
Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
31.12.2014
Variazioni
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
465.497
3
100
465.600
794.399
407
253
795.059
-329.459
-41,4%
418.790
-
-
418.790
794.395
-
-
794.395
-375.605
-47,3%
4.580
-
-
4.580
4.504
-
445
4.949
-369
-7,5%
Quote O.I.C.R.
275
-
581
856
241
-
601
842
14
1,7%
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
470.352
3
681
471.036
799.144
407
1.299
800.850
-329.814
-41,2%
Derivati finanziari
647
612.461
4.118
617.226
777
741.828
1.380
743.985
-126.759
-17,0%
Derivati su crediti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
647
612.461
4.118
617.226
777
741.828
1.380
743.985
-126.759
-17,0%
470.999
612.464
4.799
1.088.262
799.921
742.235
2.679
1.544.835
-456.573
-29,6%
A. Attività per cassa
Titoli di debito
di cui: titoli di Stato italiani
Titoli di capitale
Totale (a)
B. Strumenti derivati
Totale (b)
Totale (a+b)
416 Relazioni e Bilanci 2015
Nel dettaglio, sono state registrate le seguenti
movimentazioni:
- acquisti per 850 milioni nominali a fronte di disinvestimenti
per 800 milioni nominali nel primo trimestre;
- acquisti per 775 milioni nominali a fronte di vendite per
790 milioni nominali nel secondo trimestre;
- vendita di un BTP per 725 milioni nominali nel terzo
trimestre;
- acquisto di BTP per 300 milioni nominali nel quarto
trimestre.
Gli altri titoli di debito, 46,8 milioni a fine anno rispetto agli
0,7 milioni del dicembre 2014, includono per 45 milioni
un titolo US Treasury del valore nominale di 50 milioni,
acquistato nel quarto trimestre, nell’ambito della strategia
di diversificazione del rischio intrapresa.
I titoli di capitale, prevalentemente classificati a livello 1,
si sono mantenuti ad un livello contenuto, senza mostrare
variazioni di rilievo: 4,6 milioni la loro consistenza a fine
2015 rispetto ai precedenti 4,9 milioni.
Le quote O.I.C.R. si attestavano a 856 mila euro, pressoché
invariati nel confronto con fine 2014, dei quali 581 mila
euro relativi agli investimenti residuali in hedge fund
effettuati prima del 30 giugno 2007.
Nel portafoglio erano infine
derivati per 617 milioni (744
2014), totalmente di natura
evoluzione è da leggersi in
corrispondente voce iscritta fra le
negoziazione.
presenti strumenti
milioni a dicembre
finanziaria, la cui
correlazione con la
passività finanziarie di
Le Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie di negoziazione: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
L1
31.12.2014
L2
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
A. Passività per cassa
Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (a)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-15,7%
B. Strumenti derivati
Derivati finanziari
7
608.582
11
608.600
300
721.881
-
722.181
-113.581
Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale (b)
7
608.582
11
608.600
300
721.881
-
722.181
-113.581
-15,7%
Totale (a+b)
7
608.582
11
608.600
300
721.881
-
722.181
-113.581
-15,7%
A fine 2015 le passività finanziarie di negoziazione,
rappresentate esclusivamente da derivati finanziari,
erano scese a 609 milioni dai precedenti 722
milioni. Come nella situazione di raffronto non
risultavano in essere passività per cassa, ancorché
durante l’anno UBI Banca abbia dato luogo ad una
contenuta operatività in scoperti tecnici su titoli di
Stato italiani.
Le Attività finanziarie valutate al fair value
La voce “Attività finanziarie valutate al fair value” comprende gli
strumenti finanziari classificati in tale categoria in applicazione della
Fair Value Option (FVO). Tali attività vengono valutate al fair value
con imputazione delle variazioni a conto economico.
Per le definizioni relative alla gerarchia del fair value (livelli 1, 2 e
3) si rinvia alla Sezione A.3, della Parte A – Politiche contabili della
Nota Integrativa.
Attività finanziarie valutate al fair value: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
L1
Titoli di debito
Titoli di capitale
L2
31.12.2014
L3
Valore di
bilancio
L1
L2
Variazioni
L3
Valore di
bilancio
in valore
in %
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.700
3.000
66.852
71.552
3.224
3.000
64.904
71.128
424
0,6%
2,0%
Quote O.I.C.R.
119.082
-
5.400
124.482
116.802
-
5.237
122.039
2.443
Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
120.782
3.000
72.252
196.034
120.026
3.000
70.141
193.167
2.867
1,5%
Totale
Relazione sulla gestione 417
L’aggregato ammontava a fine esercizio a 196 milioni,
sostanzialmente stabile rispetto alle consistenze del
dicembre 2014 (193,2 milioni). Questa, in dettaglio, la
composizione del portafoglio:
- titoli di capitale, detenuti nell’ambito dell’attività di
merchant banking e di private equity, per 71,5 milioni
(71,1 milioni il dato di confronto);
- quote di O.I.C.R. per 124,5 milioni che comprendono, al
livello 1, i fondi quotati Tages per 119,1 milioni (116,8
milioni la valorizzazione dell’anno precedente) e, a livello
3, hedge fund per 5,4 milioni (5,2 milioni a fine 2014).
Fondi hedge residuali sono anche presenti, per 581 mila
euro, all’interno della categoria HFT.
Si rimanda al medesimo paragrafo della Relazione sulla gestione
consolidata per gli aggiornamenti relativi ai contenziosi in essere
(Madoff e Fondo Dynamic Decisions Growth).
L’esposizione al rischio sovrano
UBI Banca: esposizioni al rischio sovrano
Paese / portafoglio di classificazione
31.12.2015
importi in migliaia di euro
- Italia
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
31.12.2014
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
15.744.921
18.286.963
18.392.375
18.799.190
21.530.758
21.561.480
400.000
418.790
418.790
800.002
794.395
794.395
attività finanziarie disponibili per la vendita (*)
12.257.155
14.333.545
14.333.545
14.915.005
17.122.835
17.122.835
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.050.000
3.494.547
3.599.957
3.050.000
3.576.951
3.607.673
37.766
40.081
40.083
34.183
36.577
36.577
50.000
44.990
44.990
-
-
-
crediti
- Stati Uniti
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
50.000
44.990
44.990
-
-
-
- Olanda
10
10
10
10
10
10
crediti
10
10
10
10
10
10
2
1
1
2
2
2
- Argentina
attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione
(esposizione netta)
Totale esposizioni per cassa
2
1
1
2
2
2
15.794.933
18.331.964
18.437.376
18.799.202
21.530.770
21.561.492
(*) Il valore di bilancio differisce rispetto a quello riportato nella riga “titoli di Stato italiani” della tabella relativa alle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” per la presenza, in
questa tabella, di obbligazioni Cassa Depositi e Prestiti (emittente statale) per 12,6 milioni al 31 dicembre 2015 e per 5,4 milioni al 31 dicembre 2014.
Il dettaglio delle esposizioni di UBI Banca viene declinato tenendo presente che, secondo le indicazioni dell’Autorità di Vigilanza europea (European Securities and Markets Authority,
ESMA), per "debito sovrano" devono intendersi i titoli obbligazionari emessi dai Governi centrali e locali e dagli Enti governativi, nonché i prestiti agli stessi erogati.
Al 31 dicembre 2015 il valore di bilancio delle esposizioni al
rischio sovrano di UBI Banca ammontava a 18,3 miliardi, in
diminuzione rispetto ai 21,5 miliardi di fine 2014.
Il rischio sovrano permane concentrato sull’Italia, con
riduzioni spiegate dal ridimensionamento dei portafogli
AFS e HFT. La posizione domestica rappresentata da crediti
verso la pubblica amministrazione si conferma contenuta
e stabile.
L’esposizione verso gli Stati Uniti è sorta nel quarto trimestre
in seguito all’acquisto di un Treasury americano; mentre
restano del tutto marginali e pressochè invariate quelle nei
confronti di Olanda e Argentina.
UBI Banca: maturity dei titoli di Stato italiani
Importi in migliaia
di euro
31.12.2015
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Fino a 6 mesi
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
31.12.2014
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Valore di
bilancio
Incidenza
%
100.029
-
-
100.029
0,4%
-
49.925
-
49.925
0,2%
Da 6 mesi fino a un anno
-
155.670
-
155.670
0,9%
199.612
-
-
199.612
0,9%
Da un anno fino a 3 anni
50.226
4.775.847
-
4.826.073
26,5%
594.780
3.548.757
-
4.143.537
19,3%
-
1.405.203
2.336.591
3.741.794
20,5%
-
7.730.427
-
7.730.427
36,0%
268.535
6.187.391
1.157.956
7.613.882
41,8%
1
3.395.529
3.576.951
6.972.481
32,5%
-
1.796.827
-
1.796.827
9,9%
2
2.392.835
-
2.392.837
11,1%
418.790
14.320.938
3.494.547
18.234.275
100,0%
794.395
17.117.473
3.576.951
21.488.819
100,0%
Da 3 anni fino a 5 anni
Da 5 anni fino a 10 anni
Oltre 10 anni
Totale
418 Relazioni e Bilanci 2015
Dalla tabella che riporta la distribuzione per scadenza dei
titoli di Stato italiani in portafoglio, emerge l’accresciuta
incidenza:
- della fascia temporale “da un anno fino a 3 anni” (26,5%
del totale rispetto al 19,3%), in relazione alla presenza, nel
portafoglio AFS, di titoli per 3,1 miliardi aventi scadenza
nel 2018 che nella situazione di raffronto rientravano in
un’altra fascia temporale;
- della fascia “da 5 anni fino a 10 anni” (41,8% dal
32,5% precedente nonostante il passaggio di oltre il 60%
del portafoglio HTM nella fascia temporale inferiore)
nella quale si sono concentrati, in particolare, gli effetti
delle manovre di switch sul portafoglio AFS (con uno
spostamento dalla fascia “da 3 anni fino a 5 anni”) e
gli investimenti effettuati all’interno del portafoglio di
trading nell’ultimo trimestre dell’esercizio.
Relativamente a quest’ultimo portafoglio, si segnala che
le vendite realizzate nel terzo trimestre hanno riguardato,
in particolare, titoli con scadenza “da un anno fino a
3 anni”.
Al 31 dicembre 2015 il portafoglio di negoziazione aveva
una vita media di 4,1 anni (1,4 anni a fine 2014), il
portafoglio AFS di 6,2 anni (6,1 anni) ed il portafoglio HTM
di 4,8 anni (5,8 anni).
***
Nell’ottica di una maggiore trasparenza sulle esposizioni
al rischio di credito rappresentate da titoli di debito diversi
dal debito sovrano – così come sollecitato dalla European
Securities and Markets Authority (ESMA) nel documento
n. 725/2012 del 12 novembre 2012 – viene proposta una
tabella riepilogativa dei titoli di debito diversi dal debito
sovrano complessivamente iscritti nell’attivo patrimoniale
di UBI Banca (Attività finanziarie disponibili per la vendita,
Attività finanziarie detenute per la negoziazione, Crediti
verso banche e Crediti verso clientela).
Il valore di bilancio di tali investimenti totalizzava 7,3 miliardi
(6,5 miliardi a dicembre 2014): alla crescita ha contribuito la
manovra di diversificazione del portafoglio AFS realizzata nel
quarto trimestre (500 milioni nominali) che ha determinato
un’ampia distribuzione geografica degli investimenti
soprattutto con riferimento ai titoli di emittenti corporate.
I titoli bancari in portafoglio, al contrario, confermano
un’elevata concentrazione su emittenti italiani in quanto
il valore di bilancio indicato in tabella (6,6 miliardi a fine
2015) si riferisce per 6,3 miliardi a obbligazioni delle Banche
Rete sottoscritte da UBI Banca nell’ambito dell’attività
infragruppo.
A completamento dell’informativa richiesta dall’ESMA, si precisa infine
che a dicembre 2015 (così come a dicembre 2014), UBI Banca non
aveva in essere contratti derivati su credito (Credit Default product) –
né tantomeno ha operato su tali strumenti nel corso dell’esercizio, per
incrementare la propria esposizione ovvero per acquisire protezione.
Titoli di debito diversi dai titoli di Stato iscritti nell'attivo di bilancio
Importi in
migliaia di euro
Emittente
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Corporate
Totale Corporate
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Bancario
Totale Bancario
B.E.I.
Totale Sovranazionali
Totale Titoli di debito
31.12.2015
Nazionalità
Italia
Francia
Lussemburgo
Olanda
Regno Unito
Spagna
Ungheria
Stati Uniti
Australia
Danimarca
Finlandia
Germania
Irlanda
Messico
Norvegia
Germania
Italia
Lussemburgo
Regno Unito
Austria
Finlandia
Francia
Irlanda
Olanda
Spagna
Svezia
Cipro
Lussemburgo
31.12.2014
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Fair Value
Valore
Nominale
205.078
70.787
112.899
76.663
41.522
77.262
15.725
8.075
2.033
26.690
20.297
8.325
9.626
674.982
5.760
6.475.049
27.738
15.228
7.012
8.083
5.088
7.563
19.111
8.118
64
6.578.814
7.253.796
199.741
70.787
112.899
76.663
41.522
77.262
15.725
8.075
2.033
26.690
20.297
8.325
9.626
669.645
5.760
6.561.971
27.738
15.228
7.012
8.083
5.088
7.563
19.111
8.118
64
6.665.736
7.335.381
209.659
66.000
5
106.706
74.037
37.900
72.800
14.500
7.500
2.000
25.500
20.100
7.500
9.000
653.207
5.003
6.470.407
27.000
14.500
6.500
8.000
5.000
7.500
19.000
7.500
9.500
6.579.910
7.233.117
190.916
43.967
27.893
28.073
10.111
22.640
10.226
10.935
344.761
2
6.165.609
21.552
10.381
66
6.197.610
3
3
6.542.374
186.202
43.967
27.893
28.073
10.111
22.640
10.226
10.935
340.047
2
6.167.915
21.552
10.381
66
6.199.916
3
3
6.539.966
187.599
40.000
24.715
26.150
8.987
20.271
10.000
10.000
327.722
3
6.136.931
18.000
10.000
9.500
6.174.434
2
2
6.502.158
Relazione sulla gestione 419
Il patrimonio netto e l’adeguatezza patrimoniale
• una
Al 31 dicembre 2015 il patrimonio netto contabile di UBI
Banca, comprensivo del risultato di esercizio, si attestava
a 8.758,9 milioni di euro che si raffrontano agli 8.566,7
milioni di fine 2014.
variazione positiva complessivamente per 1,4
milioni in seguito all’assegnazione di azioni proprie al
“Personale più rilevante” del Gruppo nell’ambito del
sistema incentivante;
• l’appostazione dell’utile d’esercizio per 123,4 milioni.
Come si può evincere dal Prospetto delle variazioni del
patrimonio netto al 31 dicembre 2015 e dal Prospetto della
redditività complessiva riportati tra gli Schemi del bilancio
dell’impresa, l’incremento di 192,2 milioni intervenuto nei
dodici mesi può essere ricondotto a:
Riserve da valutazione: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
31.12.2014
281.294
143.045
• l’utilizzo della Riserva Straordinaria al fine del pagamento
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Copertura dei flussi finanziari
-101
-
• u na
Differenze di cambio
-243
-243
del dividendo per 72 milioni ;
1
variazione delle riserve da valutazione globalmente
positiva per 139,4 milioni di cui: +138,2 milioni inerenti alle
attività finanziarie disponibili per la vendita, +1,3 milioni
afferenti a perdite attuariali su piani a benefici definiti e -0,1
milioni relativi alla copertura dei flussi finanziari;
Utili (Perdite) attuariali relativi a piani previdenziali
a benefici definiti
-7.554
-8.844
Leggi speciali di rivalutazione
30.993
30.993
304.389
164.951
Totale
Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Importi in migliaia di euro
Titoli di debito
1. Esistenze iniziali al 1° gennaio 2015
Titoli di capitale
Quote di OICR
Finanziamenti
Totale
74.246
59.378
9.421
-
143.045
2. Variazioni positive
244.912
16.433
4.876
-
266.221
2.1 Incrementi di fair value
217.894
16.433
4.156
-
238.483
27.018
-
720
-
27.738
337
-
276
-
613
26.681
-
444
-
27.125
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
-
-
-
-
-
3. Variazioni negative
-103.940
-22.102
-1.930
-
-127.972
-13.663
-2.289
-1.405
-
-17.357
-
-
-525
-
-525
-90.277
-19.813
-
-
-110.090
3.1 Riduzione di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali al 31 dicembre 2015
-
-
-
-
-
215.218
53.709
12.367
-
281.294
all’adozione ed al successivo ampliamento delle misure di
Quantitative Easing da parte della BCE.
In particolare la riserva relativa a tale categoria, ha visto il
proprio saldo migliorare di 141 milioni, evidenziando incrementi
di fair value per 217,9 milioni riferibili quasi integralmente a
titoli di Stato italiani. La riserva sui titoli di Stato è così passata
dai +68,5 milioni del dicembre 2014 ai 211 milioni di fine 2015.
Come si può notare dalla tabella di dettaglio, la variazione
di +138,2 milioni complessivamente evidenziata dalle
“Riserve da valutazione delle attività disponibili per la
vendita” riflette i significativi incrementi di fair value che
hanno interessato i titoli di debito in portafoglio (al netto
dell’effetto fiscale) grazie al progressivo miglioramento
delle quotazioni sui mercati finanziari riconducibile anche
Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
31.12.2014
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
Riserva positiva
Riserva negativa
Totale
1. Titoli di debito
228.218
-13.000
215.218
253.440
-179.194
74.246
2. Titoli di capitale
53.727
-18
53.709
59.396
-18
59.378
3. Quote di O.I.C.R.
12.370
-3
12.367
10.165
-744
9.421
-
-
-
-
-
-
294.315
-13.021
281.294
323.001
-179.956
143.045
4. Finanziamenti
Totale
1 L’Assemblea dei Soci ha inoltre approvato l’integrale copertura della perdita d’esercizio 2014 – pari a 918,4 milioni, essenzialmente riconducibili all’impairment
sulle partecipazioni del Gruppo – mediante ricorso alla Riserva sovrapprezzo azioni.
420 Relazioni e Bilanci 2015
La voce “Rigiro a conto economico di riserve negative”,
pari a 27 milioni, è essenzialmente riferibile alla vendita di
titoli di Stato e per 0,3 milioni alla svalutazione di un titolo
obbligazionario per deterioramento dello stesso.
Tra le variazioni negative si segnalano riduzioni di fair value
per 13,7 milioni, per oltre il 90% su titoli di Stato, nonché
“Rigiri a conto economico di riserve positive da realizzo” per
90,3 milioni, quasi totalmente per cessione di titoli di Stato.
incrementi di fair value per 4,2 milioni, riferibili per oltre il
70% al fondo Polis, e “Rigiri a conto economico di riserve
negative” per 0,7 milioni, dei quali 0,4 milioni da realizzo
e 0,3 milioni da deterioramento per la svalutazione di un
fondo ETF. Tra le variazioni negative, emergono decrementi
di fair value per 1,4 milioni e rettifiche da deterioramento
per 0,5 milioni relativi alla svalutazione di due fondi
avvenuta nel terzo trimestre.
Per quanto attiene ai titoli di capitale (al netto dell’effetto
fiscale), la tabella mostra incrementi di fair value per 16,4
milioni relativi per 14 milioni alla partecipazione nell’Istituto
Centrale delle Banche Popolari Italiane2 e per 2 milioni alla
rivalutazione delle azioni Visa Europe Limited operata in
dicembre in seguito alla comunicazione ricevuta da Visa
Inc. dell’intenzione di acquistare il 100% del capitale della
società ad un prezzo prestabilito.
Tra i decrementi si segnalano riduzioni di fair value per
2,3 milioni integralmente riferibili alla partecipazione
in S.A.C.B.O. e “Rigiri a conto economico da riserve positive”
per 19,8 milioni correlati alla cessione della partecipazione
I.C.B.P.I..
Come evidenziato nella Sezione 2, Parte F della Nota
Integrativa, il totale fondi propri di UBI Banca – calcolato
secondo la nuova disciplina prudenziale per le banche e per
le imprese di investimento entrata in vigore il 1° gennaio
2014 (c.d. Basilea 3) – a fine 2015 totalizzava 9.725 milioni
di euro, dei quali 8.272 milioni rappresentati da capitale
primario (Common Equity Tier 1 capital).
In merito alle quote O.I.C.R., la relativa riserva ha registrato
I requisiti prudenziali per rischio di credito, di aggiustamento
della valutazione del credito, per rischi di mercato e rischio
operativo – dettagliati nella medesima Sezione della Parte
F – totalizzavano 1.845 milioni di euro, determinando un
Common Equity Tier 1 capital ratio pari al 35,87%, un
Tier 1 capital ratio del 35,87% ed un Total capital ratio
del 42,16%.
I rapporti verso le imprese del Gruppo
I rapporti verso le Società del Gruppo, distinguendo fra
imprese controllate (consolidate integralmente) e imprese
collegate (consolidate con il metodo del patrimonio
netto), sono dettagliatamente riportati nella Parte H della
Nota Integrativa, nell’ambito dell’informativa sui rapporti
con le parti correlate.
2 Adeguamento di fair value della partecipazione operato in coerenza con le valorizzazioni previste in sede di stipula preliminare del contratto di cessione
parziale della partecipazione.
Relazione sulla gestione 421
Le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati
Parti correlate
Con Delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 – modificata
con successiva delibera n. 17389 del 23 giugno 2010 –
la Consob ha approvato un Regolamento recante
disposizioni in materia di operazioni con parti correlate.
La normativa disciplina le procedure da seguire
per l’approvazione delle operazioni poste in essere dalle
società quotate – quale è UBI Banca – con i soggetti
in potenziale conflitto d’interesse, tra cui azionisti di
riferimento o di controllo, componenti degli organi
amministrativi e di controllo e alti dirigenti, inclusi i loro
stretti familiari.
L’informativa ai sensi dell’articolo 5, comma 8 della suddetta
Delibera Consob 17221/2010, ed in particolare quella sulle
operazioni di maggiore rilevanza concluse da UBI Banca
con parti correlate nel corso del 2015, è riportata nella
Relazione sulla gestione consolidata, alla quale si rimanda.
Nella Nota Integrativa, Parte H, vengono inoltre fornite le
informazioni, ai sensi dello IAS 24, sui rapporti patrimoniali
ed economici che UBI Banca intrattiene con le sue parti
correlate, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle
singole voci del proprio bilancio.
Soggetti collegati
In attuazione dell’articolo 53, commi 4 e seguenti del
TUB e della Deliberazione del CICR del 29 luglio 2008,
n. 277, il 12 dicembre 2011 Banca d’Italia ha emanato il
9° aggiornamento delle “Nuove disposizioni di vigilanza
prudenziale per le banche” (pubblicate nella Gazzetta
Ufficiale del 16 gennaio 2012) in materia di attività di
rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti
collegati alla banca o al gruppo bancario, dove per soggetti
collegati deve intendersi l’insieme costituito da una parte
correlata e da tutti i soggetti ad essa connessi.
La nuova disciplina mira a presidiare il rischio che la vicinanza
di taluni soggetti ai centri decisionali possa compromettere
l’oggettività e l’imparzialità delle deliberazioni relative
a finanziamenti e/o altre transazioni nei confronti dei
medesimi soggetti.
Il primo presidio riguarda pertanto l’introduzione di limiti
prudenziali per le attività di rischio (della banca e/o del gruppo)
verso i soggetti collegati. I limiti si presentano differenziati in
funzione delle diverse tipologie di parti correlate, con livelli
più stringenti nel caso di relazioni banca-industria.
Ad integrazione dei limiti prudenziali la normativa prevede
apposite procedure deliberative, unitamente a specifiche
indicazioni in merito ad assetti organizzativi e controlli
interni.
In ragione di quanto previsto dal Titolo V, Capitolo 5,
della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006, UBI Banca ha
adottato uno specifico “Regolamento per la disciplina delle
operazioni con Soggetti Collegati del Gruppo UBI Banca”
recante disposizioni in materia di “attività di rischio e
422 Relazioni e Bilanci 2015
conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati”, che
disciplina le procedure dirette a preservare l’integrità dei
processi decisionali riguardanti le operazioni con soggetti
collegati poste in essere da UBI Banca.
Il Consiglio di Sorveglianza in data 15 maggio 2012 ha
deliberato che in UBI Banca il nuovo “Comitato Soggetti
Collegati” coincida con il già vigente “Comitato Parti
Correlate”, istituito ai sensi delle disposizioni Consob e del
Regolamento che disciplina le operazioni con Parti Correlate
(con delibera del medesimo Consiglio di Sorveglianza
in data 24 novembre 2010), che ha assunto pertanto la
denominazione di “Comitato Parti Correlate e Soggetti
Collegati”.
In tutte le segnalazioni trimestrali all’Organo di Vigilanza
effettuate a partire dal 31 marzo 2015 e fino al 31 dicembre
2015, UBI Banca è sempre risultata nei limiti indicati dalla
normativa prudenziale.
***
Ulteriori informazioni sul Comitato Parti Correlate e
Soggetti Collegati sono contenute nella “Relazione sul
governo societario e gli assetti proprietari di UBI Banca
Spa”, riportata in altra parte nel presente fascicolo, nella
quale trova peraltro esposizione l’informativa relativa alle
politiche interne in materia di controlli a presidio delle
attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti dei
soggetti collegati.
Il titolo azionario e la compagine sociale
Il titolo azionario
Blue Chip ed è incluso fra i 40 titoli del paniere FTSE/Mib
Index.
Il titolo azionario UBI Banca è negoziato al Mercato
Telematico Azionario (MTA) della Borsa Italiana, segmento
Performance comparata del titolo azionario Unione di Banche Italiane
Importi in euro
30.12.2015
A
30.9.2015
B
30.6.2015
C
31.3.2015
D
30.12.2014
E
Var. %
A/E
18.7.2011*
F
Var. %
A/F
Azioni Unione di Banche Italiane
- prezzo ufficiale
6,246
6,359
7,235
7,221
5,967
4,7%
3,351
86,4%
- prezzo di riferimento
6,200
6,340
7,195
7,285
5,960
4,0%
3,278
89,1%
Indice FTSE Italia All-Share
23.236
22.845
23.985
24.734
20.138
15,4%
18.628
24,7%
Indice FTSE Italia Banche
15.388
16.012
17.032
17.325
13.407
14,8%
12.647
21,7%
* Data di perfezionamento dell'aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro.
Fonte: Datastream
Nel 2015 i mercati finanziari sono risultati molto volatili.
Diversi fattori hanno influito sulle scelte degli investitori:
l’avvio del Quantitative Easing da parte della BCE e le
tensioni in Grecia hanno rivestito un ruolo chiave nella
prima parte dell’anno, mentre l’instabilità cinese, la discesa
del prezzo del petrolio, nonché le attese sulle mosse di
politica monetaria statunitense hanno guidato i trend
borsistici nella seconda parte dell’esercizio.
Il mese di dicembre, in particolare, è stato caratterizzato
da una serie di eventi che hanno influenzato, con segni
contrapposti, la performance dei titoli del settore bancario:
se il piano di risoluzione di quattro banche italiane ha
causato vendite nel comparto, i “rumors” su possibili
operazioni di aggregazione hanno invece determinato una
ripresa, seppur non omogenea, delle quotazioni.
Il 2016 si è aperto ereditando le problematiche già emerse
relativamente alla performance della borsa cinese per effetto dei
deludenti dati settoriali, alla reale forza della ripresa negli Usa, alla
continua caduta dei prezzi del petrolio ed alle tensioni geopolitiche
che interessano l’area del Golfo.
Il settore bancario italiano ha continuato ad essere influenzato dalle
varie ipotesi riguardanti la fase di consolidamento attesa, cui sono
andati ad aggiungersi i timori derivanti dalla presenza di stock elevati
di crediti deteriorati e dalla potenziale applicazione del bail-in alle
banche patrimonialmente più deboli, con effetti penalizzanti per
tutto il comparto. Le rassicurazioni sulla solidità delle banche e su
un’ulteriore espansione monetaria espresse dalla BCE nella seconda
parte di gennaio non hanno impedito a forti spinte speculative di
condizionare pesantemente le quotazioni degli Istituti nazionali.
Per quanto riguarda i principali indici borsistici, il FTSE Italia
All-Share ha chiuso l’esercizio con un rialzo del 15,4%
mentre il FTSE Italia Banche del 14,8%.
In questo contesto il titolo UBI Banca ha segnato nei
dodici mesi un aumento del 4% (+4,7% la variazione del
prezzo ufficiale): il ruolo di polo aggregante che il mercato
aveva attribuito alla Banca ha concorso a penalizzare la
performance del titolo rispetto agli indici di mercato.
Nel corso del 2015 gli scambi di azioni UBI Banca al mercato
telematico hanno riguardato circa 2 miliardi di titoli per
un controvalore di 13,5 miliardi di euro (2,3 miliardi di
titoli scambiati per un controvalore di circa 14,2 miliardi
nel 2014).
A fine anno la capitalizzazione di Borsa (calcolata sul prezzo
ufficiale) risultava salita a 5,6 miliardi dai 5,4 miliardi di
dicembre 2014, confermando UBI Banca al 3° posto tra i
gruppi bancari commerciali italiani quotati1.
A livello europeo, in base alla classifica stilata dall’ABI
nell’European Banking Report – comprendente i Paesi EU15
più la Svizzera – il Gruppo UBI Banca si conferma tra le
prime 40 istituzioni2.
1 Il Gruppo si posiziona al 4° posto considerando tutti i Gruppi bancari quotati.
2 EBR International Flash, gennaio 2016.
Relazione sulla gestione 423
Andamento del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*) e volumi scambiati
Volumi
prezzi di riferimento in euro
9
8
7
6
5
30.000.000
4
25.000.000
20.000.000
3
15.000.000
2
10.000.000
1
5.000.000
0
0
2011
2012
2013
2014
2015
2016
L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F
Andamento comparato del FTSE Italia All-Share, del FTSE Italia Banche e del titolo azionario UBI Banca dal 18 luglio 2011 (*)
prezzi di riferimento in euro
250
240
230
220
210
200
190
180
170
160
150
140
130
120
110
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
UBI Banca
FTSE Italia All-Share
FTSE Italia banche
2011
2012
2013
2014
2015
2016
L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F
(*) Data di perfezionamento dell’aumento di capitale di UBI Banca per 1 miliardo di euro, con la sottoscrizione delle marginali azioni residuali da parte del
Consorzio di Garanzia.
424 Relazioni e Bilanci 2015
Di seguito si riepilogano le principali informazioni relative al
titolo azionario UBI Banca, nonché i più importanti indicatori
di borsa che, per una migliore significatività, sono stati
costruiti utilizzando grandezze consolidate.
Titolo azionario UBI Banca e principali indicatori di Borsa
Numero di azioni in essere a fine esercizio
Anno 2015
Anno 2014
901.748.572
901.748.572
Prezzo medio titolo UBI (media dei prezzi ufficiali rilevati giornalmente da Borsa Italiana Spa) - in euro
6,887
6,193
Prezzo minimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
5,180
4,824
Prezzo massimo (registrato durante le negoziazioni) - in euro
7,880
7,545
Dividendo unitario - in euro
Dividend Yield (dividendo unitario/prezzo medio)
Dividendi totali - in euro (*)
Book Value (Patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio / n. azioni) - in euro
0,11
0,08
1,60%
1,29%
99.034.842
72.021.230
10,94
10,87
9,29
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo - in euro
9,36
Book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo - in euro
9,06
8,98
5.632
5.381
Price / book value [Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio / (patrimonio netto consolidato del Gruppo escluso utile di esercizio)]
0,57
0,55
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato gli avviamenti di pertinenza del Gruppo
0,67
0,64
Price / book value calcolato sottraendo dal patrimonio netto consolidato tutte le attività immateriali di pertinenza del Gruppo
0,69
0,66
0,1251
-0,8070
Capitalizzazione di Borsa di fine esercizio (prezzi ufficiali) - in milioni di euro
EPS - Earning per share (utile / perdita netta consolidata per azione ai sensi dello IAS 33) - in euro
(*) Il monte dividendi relativo al 2015 è stato calcolato sulle n. 900.316.743 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di Gestione;
tale numero non include le n. 1.431.829 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.
Il monte dividendi relativo al 2014 era stato calcolato sulle n. 900.265.380 azioni in circolazione alla data di approvazione della proposta di dividendo da parte del Consiglio di
Gestione; tale numero non includeva le n. 1.483.192 azioni proprie in portafoglio alla medesima data.
Ai fini di una più corretta quantificazione del valore patrimoniale del titolo e del price/book value, gli indicatori 2014 sono stati calcolati utilizzando il patrimonio consolidato al netto
della perdita d’esercizio.
Relazione sul governo societario
e gli assetti proprietari
Al 31 dicembre 2015 il capitale sociale di UBI Banca era pari
a 2.254.371.430 euro costituito da n. 901.748.572 azioni
ordinarie, tutte con godimento regolare 1° gennaio 2015.
Si ricorda che con la trasformazione di UBI Banca da Società
cooperativa per azioni in Società per azioni, deliberata dall’Assemblea
Straordinaria dei Soci del 10 ottobre 2015, sono state abrogate
tutte le previsioni statutarie relative ai soci (tra cui la procedura
di ammissione) in quanto non più compatibili con la nuova forma
giuridica, dove la figura del socio viene a coincidere con quella
dell’azionista. L’articolo 10 del nuovo Statuto, così come previsto
dalla Legge 33/2015 di conversione del D.L. 3/2015 sulla riforma
delle banche popolari, stabilisce inoltre che sino al 26 marzo
2017 (ossia per 24 mesi dalla data di entrata in vigore della legge
di conversione) “nessun soggetto avente diritto al voto possa
esercitarlo, ad alcun titolo, per un quantitativo di azioni superiore
al 5% del capitale sociale avente diritto al voto”. Le partecipazioni
detenute da Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio,
italiani o esteri, non sono mai computate ai fini di tale limite.
Ai sensi dell’art. 120, comma 2, del Testo Unico della Finanza
(TUF, D.Lgs. 58/1998), coloro che partecipano in misura
superiore al 2% del capitale in un’emittente azioni quotate
avente l'Italia come Stato membro d'origine e che non sia una
PMI, ne danno comunicazione alla società partecipata ed alla
Consob.
Sulla base delle comunicazioni ricevute, alla data della
presente Relazione le partecipazioni superiori al 2%
risulterebbero le seguenti:
- Silchester International Investors LLP, con il 5,123% del
capitale detenuto per finalità di gestione del risparmio
(comunicazione del 4 novembre 2015);
- BlackRock Inc., con il 4,998% del capitale sociale detenuto
attraverso proprie società di gestione del risparmio
(comunicazione dell’8 febbraio 2016);
- Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo con il 2,230%3.
L’articolo 119 bis (“Esenzioni”) del Regolamento Emittenti ai commi
7 e 8 prevede che le società di gestione e i soggetti abilitati che
hanno acquisito, nell’ambito dell’attività di gestione, partecipazioni in
misura superiore al 2% e inferiore al 5% del capitale di un emittente
azioni quotate, non siano tenute ad obblighi di comunicazione verso
la Consob e la società partecipata. Tale esenzione si applica anche ai
soggetti extracomunitari a condizione che gli stessi, nell’ambito delle
attività di gestione, siano sottoposti, nel paese di origine, a forme di
vigilanza da parte di un’autorità di controllo pubblica o riconosciuta
da un’autorità pubblica.
In base alle segnalazioni fornite dagli intermediari finanziari
alla data di stacco del dividendo (18 maggio 2015) gli
Azionisti UBI Banca totalizzavano oltre 147 mila unità.
Inoltre, secondo i risultati della più recente indagine
sull’azionariato condotta nell’agosto 2015, la quota di capitale
detenuta da investitori istituzionali identificati nominalmente
rappresenta circa il 40% del capitale sociale di UBI Banca.
3 Partecipazione calcolata sul capitale sociale attuale (2,278% la partecipazione originariamente comunicata, generatasi a margine della fusione per
incorporazione di Banca Lombarda e Piemontese nell’aprile 2007).
Relazione sulla gestione 425
Per quanto riguarda infine le altre informazioni previste
dall’articolo 123-bis del TUF, tra le quali l’adesione al
Codice di Autodisciplina delle Società Quotate promosso
da Borsa Italiana e l’accessibilità al pubblico delle
relative informazioni, si rimanda alla Relazione sul
Governo Societario e gli Assetti Proprietari riportata in
allegato al presente fascicolo ed altresì consultabile sul
sito istituzionale www.ubibanca.it (sezione Corporate
Governance, Documenti societari), dove trovano
illustrazione anche le principali caratteristiche dei sistemi
di gestione dei rischi e di controllo interno relativi al
processo di informativa finanziaria.
Azioni proprie
Al 31 dicembre 2015 UBI Banca deteneva – esclusivamente
a servizio dei piani incentivanti per il “Personale più
rilevante” del Gruppo – n. 1.431.829 azioni prive di valore
nominale (a fronte delle n. 1.483.192 in essere a fine 2014),
equivalenti allo 0,16% del capitale sociale.
La riduzione è stata determinata dall’assegnazione
avvenuta il 1° luglio di n. 51.363 azioni proprie riferite alla
componente “up front” da erogare in strumenti finanziari
relativamente al piano di incentivazione 2012, essendo
maturato il relativo periodo di retention di 2 anni.
Delle azioni proprie in essere a fine esercizio, n. 666.958
risultano già impegnate come segue:
• n.
131.277 azioni per la quota differita del piano di
incentivazione di breve termine 2011;
426 Relazioni e Bilanci 2015
• n.
34.242 azioni per la quota differita del piano di
incentivazione di breve termine 2012;
• n. 99.512 azioni in relazione al piano di incentivazione di
breve termine 2013;
• n . 259.708 azioni in relazione al piano di incentivazione
a breve termine 2014;
• n .
142.219 azioni stimate sulla base dei dati di preconsuntivo e suscettibili di eventuali modifiche,
in relazione al piano di incentivazione di breve termine
2015.
Le rimanenti azioni (n. 764.871) saranno utilizzate a copertura
del piano di incentivazione a lungo termine attivato nel 2015,
subordinatamente alla maturazione dello stesso.
In considerazione delle disponibilità di cui sopra, non si è reso
necessario procedere all’acquisto di ulteriori massime n. 1.000.000
azioni ordinarie di UBI Banca come deliberato dall’Assemblea dei Soci
del 25 aprile 2015.
Poteri degli organi societari e deleghe
loro attribuite
L’informativa sulle deleghe conferite ai componenti degli
organi societari di Unione di Banche Italiane Spa, prevista
dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa con
Raccomandazione n. 97001574 del 20 febbraio 1997, è
contenuta nella “Relazione sul Governo Societario e gli
Assetti Proprietari di UBI Banca” allegata al presente fascicolo.
Altre informazioni
Informativa sul contenzioso
Nella Nota Integrativa Parte B – Sezione 12 del Passivo
patrimoniale è riportata l’informativa sul contenzioso
fiscale di UBI Banca.
Per quanto riguarda invece il contenzioso legale si
rimanda alla Parte E della Nota Integrativa.
La gestione delle controversie
Il modello organizzativo adottato dal
Banca in materia
di gestione delle controversie attribuisce alla Capogruppo
la gestione diretta delle contestazioni riguardanti UBI
Banca e quelle relative alle attività rivenienti dalla ex
B@nca 24-7, per effetto dell’incorporazione avvenuta nel
2012, e della ex Centrobanca, incorporata nel corso del 2013.
Con riferimento al segmento carte di credito, per cui UBI Banca
risulta emittente, la Capogruppo si avvale, per la gestione di
prima istanza, della partnership specialistica di CartaSi.
Per quanto attiene al perimetro Banche Rete e Società Prodotto,
la Capogruppo svolge un ruolo di indirizzo, coordinamento e
supporto delle strutture dedicate alla gestione dei reclami.
I reclami formalizzati pervenuti nel 2015 a UBI Banca
sono stati 5.353 (+8% rispetto all’esercizio precedente):
essi hanno principalmente coinvolto il segmento carte
di credito, con 3.682 reclami gestiti in prima istanza dal
service CartaSi, e il comparto finanziamenti, con 1.661
contestazioni di prima istanza. La contenuta parte residuale
si riferisce ad altri prodotti e servizi.
Durante l’anno UBI Banca ha evaso complessivamente
5.488 reclami, pari a circa il 99% delle contestazioni in
gestione, con soluzioni a favore della clientela reclamante
pari al 71% circa, in crescita rispetto al 63% registrato
l’anno precedente, e un importo liquidato totale in flessione
del 5% rispetto al 2014.
I tempi di risposta ai reclami, pur già ampiamente all’interno
delle previsioni della vigente normativa, sono migliorati
ulteriormente scendendo dai 17 ai 15 giorni medi.
2015: Reclami per Prodotto/Servizio
80%
70%
68,78
60%
50%
40%
31,03
30%
20%
0,09
0,04
0,02
0,02
0,02
0,00
0,00
Titoli e Servizi
di Investimento
Conti Correnti e DR
Servizi di incasso
e pagamento
Altro
Carte di credito
edebito
Aspetti Generali
Finanziamenti
e Mutui
Monetica gestita
da CARTASì
0%
Prodotti
assicurativi
10%
La struttura dei reclami in base al prodotto e/o servizio
rispecchia chiaramente le aree di business della
Capogruppo con la concentrazione sui due raggruppamenti
sopra citati.
Analizzando inoltre le motivazioni sottostanti alle
controversie, emerge il quadro di riferimento sintetizzato
dal grafico di seguito esposto dove la voce “altro” è
composta, per la quasi totalità, da contestazioni su carte di
credito non riconducibili a frodi o smarrimenti.
2015: Reclami per Motivazione
0%
10%
20%
30%
Applicazione
delle condizioni
25,37
22,04%
Altro
Segnalazione
a centrale rischi
50%
46,95
Frodi e smarrimenti
Condizioni
40%
3,38%
1,44%
Esecuzione operazioni
0,49%
Comunicazione ed
informazione al cliente
0,21%
Merito del credito o simili
0,06%
Anatocismo
0,04%
Aspetti organizzativi
0,04%
Personale
0,00%
Disfunzioni
apparecchiature
0,00%
Oltre ai reclami di prima istanza, la gestione delle
controversie è stata interessata dalle pratiche di reiterazione
pervenute nel periodo di riferimento: 117 repliche e 367
ricorsi all’Arbitro Bancario Finanziario (il 90% dei quali
inerenti ai “ristori” relativi a finanziamenti contro cessione
del quinto dello stipendio estinti anticipatamente, anche in
periodi remoti).
A fronte degli stock in essere sono state evase
complessivamente 531 reiterazioni, pari al 96% del
totale in gestione, con l’accoglimento di 33 repliche ed il
ricevimento di 85 decisioni ABF a favore dei ricorrenti.
UBI Banca ha infine lavorato 27 esposti alle Autorità di
Vigilanza (Banca d’Italia e Consob) e ricevuto 236 istanze
di mediazione, contro le 206 del 2014. Di queste ne sono
state perfezionate 212 ed in soli 12 casi si sono chiuse con
liquidazioni a favore della clientela istante.
Relazione sulla gestione 427
Principali rischi e incertezze cui è esposta UBI Banca
A UBI Banca, in qualità di Capogruppo, fa capo la responsabilità
del processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale
a livello consolidato (ICAAP – Internal Capital Adequacy
Assessment Process) ed è suo compito assolvere alle funzioni
di misurazione, controllo e gestione dei rischi elencati nel
corrispondente capitolo della Relazione sulla gestione
consolidata, al quale pertanto si rimanda per una descrizione
puntuale dei medesimi, nonché delle principali incertezze.
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio
e prevedibile evoluzione della gestione
I principali fatti di rilievo successivi alla chiusura
dell’esercizio sono riportati nella Nota Integrativa, Parte A
– Politiche contabili, in conformità a quanto previsto dalla
Circolare della Banca d’Italia n. 262 del dicembre 2005 e
successivi aggiornamenti.
428 Relazioni e Bilanci 2015
Con riferimento invece alla prevedibile evoluzione della
gestione, si rimanda a quanto illustrato nel corrispondente
capitolo della Relazione sulla gestione consolidata.
Proposta di destinazione dell’utile d’esercizio e
di distribuzione del dividendo
Signori Azionisti,
conformemente a quanto previsto dall’articolo 2364 bis
del Codice Civile e dall’articolo 44 dello Statuto Sociale,
si formula la seguente proposta di destinazione dell’utile
d’esercizio e di distribuzione del dividendo:
Utile d'esercizio
Euro
123.423.301,60
10% alla Riserva Legale
Euro
-12.342.330,16
quota imputata a Riserva Straordinaria
Euro
-7.900.000,00
Utile residuo
Euro
103.180.971,44
a disposizione per scopi benefici, umanitari, sociali, culturali ed artistici ex art. 44 dello Statuto Sociale
Euro
-1.547.714,57
Euro
101.633.256,87
-2.552.306,20
variazione della quota imputata a riserva indisponibile ex art. 6, D.Lgs. 38/2005 (*)
Euro
da utili portati a nuovo
Euro
48.601,92
Utile distribuibile
Euro
99.129.552,59
Euro 0,11 per ciascuna delle n. 900.316.743 azioni ordinarie con godimento 1° gennaio 2015 (**)
Euro
-99.034.841,73
a utili portati a nuovo
Euro
94.710,86
(*) Plusvalenze nette riferibili a strumenti finanziari non di negoziazione.
(**)Totale delle azioni in circolazione alla data di delibera del Consiglio di Gestione escluse le n. 1.431.829 azioni proprie detenute in portafoglio alla medesima
data.
Il Consiglio di Gestione ha deliberato di proporre
all’Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un
dividendo unitario di 0,11 euro a ciascuna delle azioni
ordinarie in circolazione alla data di stacco della cedola
(escluse le azioni proprie detenute in portafoglio alla
stessa data), dopo gli accantonamenti previsti dalla Legge
e l’attribuzione di una quota pari a 7,9 milioni di euro alla
Riserva Straordinaria.
Il pagamento del dividendo, se deliberato, avrà luogo a
partire dal 25 maggio 2016 - contro stacco della cedola
n. 18 - con rispettivamente data di stacco il 23 maggio 2016
e record date il 24 maggio 2016.
Secondo la normativa fiscale attualmente in vigore, al
dividendo non compete alcun credito di imposta. A seconda
della tipologia di percettori, il dividendo può concorrere
limitatamente alla formazione del reddito imponibile nella
misura prevista dalla legge ovvero essere assoggettato a
ritenuta alla fonte a titolo di imposta con l'aliquota protempore vigente.
Il monte dividendi sarà pari a 99 milioni di euro, a valere,
una volta effettuate le attribuzioni di Legge e di Statuto,
sull’utile della Capogruppo.
Bergamo, 10 febbraio 2016
Il Consiglio di Gestione
Relazione sulla gestione 429
Attestazione
del Consigliere
Delegato e del
Dirigente Preposto
alla redazione
dei documenti
contabili societari
Relazione della
Società di Revisione
Schemi del Bilancio
dell'Impresa
Stato Patrimoniale
Importi in unità di euro
31.12.2015
31.12.2014
ATTIVO
10. Cassa e disponibilità liquide
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30. Attività finanziarie valutate al fair value
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
50. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
138.226.024
160.329.705
1.088.262.365
1.544.834.504
196.034.459
193.167.320
15.357.571.120
18.066.883.031
3.494.547.116
3.576.951.039
60. Crediti verso banche
15.489.215.471
14.055.649.000
70. Crediti verso clientela
21.901.389.590
23.330.320.961
592.409.422
647.972.267
80. Derivati di copertura
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
100. Partecipazioni
110. Attività materiali
120. Attività immateriali
130. Attività fiscali:
4.637.297
5.582.820
9.657.400.663
9.624.010.808
615.660.596
634.178.193
409.807
409.807
1.529.552.973
1.688.729.594
a) correnti
364.733.642
331.161.797
b) anticipate
1.164.819.331
1.357.567.797
b1) di cui alla Legge 214/2011
1.127.174.370
1.234.948.850
140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150. Altre attività
Totale dell'attivo
Importi in unità di euro
2.032.444
507.355
699.981.137
642.338.795
70.767.330.484
74.171.865.199
31.12.2015
31.12.2014
19.140.417.449
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
10. Debiti verso banche
15.845.353.703
20. Debiti verso clientela
7.357.585.578
7.065.270.452
30. Titoli in circolazione
36.265.239.590
36.545.667.992
40. Passività finanziarie di negoziazione
608.599.720
722.180.510
60. Derivati di copertura
700.870.505
937.017.919
80. Passività fiscali:
265.926.172
352.883.014
a) correnti
93.132.370
169.396.492
b) differite
172.793.802
183.486.522
881.277.802
751.070.156
110. Trattamento di fine rapporto del personale
39.974.753
45.442.639
120. Fondi per rischi e oneri:
43.556.905
45.218.325
100. Altre passività
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130. Riserve da valutazione
160. Riserve
1.034.898
1.144.094
42.522.007
44.074.231
304.388.565
164.951.251
2.283.488.140
2.354.284.675
170. Sovrapprezzi di emissione
3.798.429.612
4.716.866.301
180. Capitale
2.254.371.430
2.254.371.430
190. Azioni proprie
200. Utile (perdita) d'esercizio
Totale del passivo e del patrimonio netto
440 Relazioni e Bilanci 2015
(5.155.293)
(5.340.225)
123.423.302
(918.436.689)
70.767.330.484
74.171.865.199
Conto Economico
Importi in unità di euro
10. Interessi attivi e proventi assimilati
31.12.2015
31.12.2014
874.726.213
1.122.470.967
(888.319.337)
(1.026.027.263)
30. Margine di interesse
(13.593.124)
96.443.704
40. Commissioni attive
93.412.001
83.473.946
50. Commissioni passive
(44.432.562)
(59.219.284)
20. Interessi passivi e oneri assimilati
60. Commissioni nette
70. Dividendi e proventi simili
48.979.439
24.254.662
249.430.480
276.488.601
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
25.902.404
33.670.433
90. Risultato netto dell'attività di copertura
11.077.673
(8.068.567)
237.268.980
149.479.337
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110. Risultato netto delle attività passività finanziarie valutate al fair value
120. Margine di intermediazione
(4.250.058)
(9.324.152)
257.102.458
166.743.421
-
(52)
(15.583.420)
(7.939.880)
4.355.600
3.072.896
563.421.452
575.341.066
130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
(120.013.371)
(121.551.807)
a) crediti
(104.165.922)
(116.738.207)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
(15.556.314)
(2.995.359)
d) altre operazioni finanziarie
140. Risultato netto della gestione finanziaria
(291.135)
(1.818.241)
443.408.081
453.789.259
150. Spese amministrative
(402.575.970)
(341.440.036)
a) spese per il personale
(183.099.081)
(169.969.568)
b) altre spese amministrative
(219.476.889)
(171.470.468)
160. Accantonamenti netti fondi per rischi e oneri
170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
190. Altri oneri/proventi di gestione
200. Costi operativi
210. Utili (perdite) delle partecipazioni
240. Utili (perdite) della cessione di investimenti
6.955.464
(310.860)
(21.453.802)
(21.503.361)
117.589.578
120.160.606
(299.484.730)
(243.093.651)
1.551.054
(1.122.126.159)
43.194
60.874
250. Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
145.517.599
(911.369.677)
260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
(22.094.297)
(7.067.012)
270. Utile (perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
123.423.302
(918.436.689)
290. Utile (Perdita) d'esercizio
123.423.302
(918.436.689)
Schemi del Bilancio dell’Impresa 441
Prospetto della redditività complessiva
Importi in unità di euro
31.12.2015
31.12.2014
10. Utile (Perdita) d'esercizio
123.423.302
(918.436.689)
1.290.592
(2.579.898)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
40. Piani a benefici definiti
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
90. Copertura dei flussi finanziari
(101.894)
-
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita
138.248.616
310.095.115
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
139.437.314
307.515.217
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
262.860.616
(610.921.472)
Il risultato positivo delle “Altre componenti reddituali” è da ascrivere essenzialmente alle riserve da valutazione su titoli di debito classificati
nella voce 40 – Attività finanziarie disponibili per la vendita. Per quanto concerne il dettaglio delle diverse componenti si rimanda a quanto
descritto in calce al prospetto analitico riportato nella parte D – Redditività Complessiva.
442 Relazioni e Bilanci 2015
Schemi del Bilancio dell’Impresa 443
1.678.049.657
676.235.018
164.951.251
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
-918.436.689
8.566.696.743
Patrimonio Netto
-5.340.225
Utile (perdita) di esercizio
Azioni proprie
-
2.354.284.675
Riserve:
Strumenti di capitale
4.716.866.301
Sovrapprezzi di emissione
-
2.254.371.430
b) altre azioni
2.254.371.430
a) azioni ordinarie
Esistenze al
31.12.2014
Capitale:
Importi in unità di euro
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Modifica
saldi
apertura
8.566.696.743
-918.436.689
-5.340.225
-
164.951.251
676.235.018
1.678.049.657
2.354.284.675
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Esistenze al
01.01.2015
Movimentazione al 31 dicembre 2015
-
918.436.689
-
-
-
-
-
-
-918.436.689
-
-
Riserve
-72.021.230
-
-
-
-
-
-72.021.230
-72.021.230
-
-
-
Dividendi
e altre
destinazioni
Allocazione risultato
esercizio precedente
1.409.627
-
184.932
-
-
1.224.695
-
1.224.695
-
-
-
Variazioni
di riserve
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Emissioni
nuove azioni
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto
azioni
proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazione
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati
su proprie
azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Stock
options
262.860.616
123.423.302
-
-
139.437.314
-
-
-
-
-
-
Redditvità
complessiva
8.758.945.756
123.423.302
-5.155.293
-
304.388.565
677.459.713
1.606.028.427
2.283.488.140
3.798.429.612
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Patrimonio
netto al
31.12.2015
444 Relazioni e Bilanci 2015
1.661.654.167
676.269.339
-142.563.966
a) di utili
b) altre
Riserve da valutazione
71.339.741
9.231.816.172
Utile (perdita) di esercizio
Patrimonio Netto
-6.120.840
Azioni proprie
-
2.337.923.506
Riserve:
Strumenti di capitale
4.716.866.301
Sovrapprezzi di emissione
-
2.254.371.430
b) altre azioni
2.254.371.430
a) azioni ordinarie
Esistenze al
31.12.2013
Capitale:
Importi in unità di euro
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Modifica
saldi
apertura
9.231.816.172
71.339.741
-6.120.840
-
-142.563.966
676.269.339
1.661.654.167
2.337.923.506
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Esistenze al
01.01.2014
Movimentazione al 31 dicembre 2014
-
-16.395.490
-
-
-
-
16.395.490
16.395.490
-
-
-
-
Riserve
-54.944.251
-54.944.251
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Dividendi
e altre
destinazioni
Allocazione risultato
esercizio precedente
746.294
-
780.615
-
-
-34.321
-
-34.321
-
-
-
-
Variazioni
di riserve
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Emissioni
nuove azioni
Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto
azioni
proprie
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione
straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Variazione
strumenti
di capitale
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell'esercizio
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Derivati
su proprie
azioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Stock
options
-610.921.472
-918.436.689
-
-
307.515.217
-
-
-
-
-
-
Redditvità
complessiva
8.566.696.743
-918.436.689
-5.340.225
-
164.951.251
676.235.018
1.678.049.657
2.354.284.675
4.716.866.301
-
2.254.371.430
2.254.371.430
Patrimonio
netto al
31.12.2014
Rendiconto Finanziario (metodo indiretto)
Importi in unità di euro
31.12.2015
31.12.2014
-185.251.239
123.423.302
9.389.275
-11.077.673
120.013.371
21.453.802
-6.955.464
22.094.297
-463.592.149
3.330.278.760
443.324.620
836.030
2.849.733.672
-1.433.265.442
1.321.407.400
148.242.480
-3.298.271.704
-3.190.247.762
292.047.689
-165.824.553
-113.580.790
-120.666.288
-153.244.183
781.680.249
-918.436.689
28.985.742
8.068.567
121.551.807
21.503.361
310.860
7.067.012
1.255.741.179
256.888.410
-771.462.295
696.349.883
18.054.717
-2.213.249.797
-563.960.816
1.720.154.633
-428.810.915
517.626.470
-5.067.236.436
-154.937.324
5.873.471.143
-784.549.956
650.879.043
527.844.424
240.951.451
401.000
240.546.702
3.749
-37.789.719
-35.454.150
-2.335.569
203.161.732
3.534.523.054
265.108.000
268.301.013
3.000.000.000
1.114.041
-3.999.020.998
-452.343.462
-3.543.158.750
-3.518.786
-464.497.944
-72.021.230
-72.021.230
-22.103.681
-54.944.251
-54.944.251
8.402.229
31.12.2015
31.12.2014
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'anno
160.329.705
151.927.476
Liquidità totale generata / assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto delle variazioni dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
-22.103.681
138.226.024
8.402.229
160.329.705
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su att.pass.finanziarie al FV (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- rettifiche/riprese di valore nette gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su partecipazioni (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti v/banche a vista
- debiti v/banche altri debiti
- debiti v/clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
Legenda: (+) Generata (-) Assorbita
Riconciliazione rendiconto finanziario
Voci di bilancio
Schemi del Bilancio dell’Impresa 445
Nota
Parte A – Politiche contabili
A.1 - Parte generale
A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio
A.3 - Informativa sui trasferimenti tra
portafogli di attività finanziarie
A.4 - Informativa sul Fair Value
A.5 - Informativa sul c.d. “Day one profit/loss”
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Attivo
Passivo
Altre informazioni
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
Parte D – Redditività complessiva
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami
d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L - Informativa di settore
I dati contenuti nelle tabelle di Nota Integrativa sono espressi,
ove non diversamente segnalato, in migliaia di euro.
Integrativa
Parte A - Politiche Contabili
A.1 – PARTE GENERALE
SEZIONE 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il bilancio è redatto in conformità ai principi contabili IAS/IFRS1 emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e alle relative
interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea ed in vigore
al 31 dicembre 2015, recepiti dal nostro ordinamento dal D. Lgs. n. 38/2005 che ha esercitato l’opzione prevista dal Regolamento CE n.
1606/2002 in materia di principi contabili internazionali.
Non sono state effettuate deroghe all’applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.
Il bilancio è costituito da Stato Patrimoniale, Conto Economico, Prospetto della Redditività Complessiva, Rendiconto Finanziario, Prospetto
di variazione del Patrimonio Netto, e dalla Nota Integrativa e corredato dalla Relazione sull’andamento della gestione.
Nella Relazione sull’andamento della gestione e nella Nota integrativa sono fornite le informazioni richieste dai principi contabili
internazionali, dalle Leggi, dalla Banca d’Italia e dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa – Consob, oltre ad altre informazioni
non obbligatorie ma ritenute ugualmente necessarie ai fini di una rappresentazione corretta e veritiera della situazione contabile.
Il progetto di bilancio, approvato dal Consiglio di Gestione del 10 febbraio 2016 e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Sorveglianza
dell’8 marzo 2016 è corredato dall’Attestazione del Consigliere Delegato e del Dirigente Preposto ai sensi dell’art. 154-bis del D. Lgs.
58/1998 e sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione Deloitte & Touche Spa.
SEZIONE 2 - Principi generali di redazione
La redazione del bilancio è avvenuta in base ai criteri di valutazione, adottati nell’ottica della continuità aziendale ed in ossequio ai principi
di competenza, rilevanza dell’informazione, nonché di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Il bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria, il risultato
economico dell’esercizio, la variazione del patrimonio netto ed i flussi di cassa.
Le informazioni riportate nel presente fascicolo di bilancio, se non diversamente specificato, sono espresse in euro quale moneta di conto
e le situazioni finanziarie, patrimoniali, economiche, le note informative di commento e le tabelle esplicative sono esposte in migliaia di
euro. I relativi arrotondamenti sono stati effettuati tenendo conto delle disposizioni indicate da Banca d’Italia.
Gli schemi di bilancio utilizzati nel presente bilancio sono conformi a quelli definiti dalla Circolare di Banca d’Italia n. 262/2005 e successive
modifiche e integrazioni pertanto, ai fini della redazione del presente bilancio, sono state osservate le previsioni di cui al 4° aggiornamento
della succitata Circolare emesso, in data 15 dicembre 2015, da Banca d’Italia2.
Detti schemi forniscono, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2015, l’analoga informazione comparativa al 31 dicembre 2014 (che non
ha necessitato di modifiche rispetto ai dati pubblicati in tale bilancio) e non riportano le voci non valorizzate per l’esercizio corrente e
precedente.
Per completezza si segnala che nella redazione del presente fascicolo di bilancio si è inoltre preso atto dei seguenti documenti:
• documento ESMA3 del 27 ottobre 2015, “European common enforcement priorities for 2015 financial statements” volto a promuovere
•
un'applicazione omogenea dei principi contabili IAS/IFRS, per assicurare la trasparenza e il corretto funzionamento dei mercati finanziari,
individuando talune tematiche ritenute particolarmente significative per i bilanci al 31 dicembre 2015 delle società quotate europee,
anche in considerazione delle attuali condizioni di mercato4;
documento ESMA del 27 ottobre 2015, “Improving the quality of disclosures in the financial statements” volto a sottolineare l’importanza
di fornire un’informativa di bilancio che tenga conto degli aspetti rilevanti nonché materiali;
1 Tali principi, nonché le relative Interpretazioni, sono applicati in funzione del verificarsi degli eventi da questi disciplinati a far tempo dalla data di applicazione obbligatoria
dei medesimi, se non diversamente specificato. Per completezza informativa si veda, in proposito, l’“Elenco dei principi IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea”.
2 Più in dettaglio, si segnala che con tale aggiornamento viene adeguata l’informativa di nota integrativa sulla “qualità del credito” alle nuove definizioni di attività
finanziarie deteriorate (a mero titolo esemplificativo, inadempienze probabili ed esposizioni oggetto di concessioni), in linea con le nozioni di non-performing exposures
e forborne exposures stabilite dalla Commissione Europea su proposta dell’EBA.
Ulteriormente:
- nella Parte E Informazioni sui rischi e politiche di copertura sono abrogate le tabelle relative alle attività impegnate previste nella Sezione 3 “Rischio di liquidità”.
- nella Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale e nella Parte E Informazioni sui rischi e politiche di copertura della nota integrativa sono stati compiuti interventi di
razionalizzazione volti a migliorare le caratteristiche di fruibilità e comprensibilità dell’informativa integrativa nonché ad abbreviarne i tempi di predisposizione della
medesima.
3 European Securities Market Authority.
4 Le priorità, in termini di informativa, indicate dall’ESMA per il bilancio 2015 sono le seguenti:
- impatto delle condizioni dei mercati finanziari sul bilancio;
- rendiconto finanziario e relativa informativa;
- misurazione del fair value e relativa informativa;
- eventuali impatti di cui all’applicazione dei principi contabili per i quali è prevista a breve l’entrata in vigore.
448 Relazioni e Bilanci 2015
• comunicazione Consob n. 0007780/16 del 28 gennaio 2016 “Comunicazione in merito ai temi di maggior rilevanza delle relazioni finanziarie
al 31.12.2015” volto a richiamare l’attenzione dei redattori dei bilanci sugli aspetti evidenziati nei public statement dell’ESMA, di cui sopra,
in relazione all’informativa che le società quotate devono riportare nelle rendicontazioni finanziarie al 31 dicembre 2015 e successive.
Principi contabili
I principi contabili esposti nella Parte A.2, relativamente alle fasi di classificazione, valutazione e cancellazione, sono sostanzialmente i
medesimi adottati per la redazione del bilancio relativo all’esercizio 2014.
L’applicazione di tali principi, nell’impossibilità di valutare con precisione alcuni elementi di bilancio, comporta talora l’adozione di stime
ed assunzioni in grado di incidere anche significativamente sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico.
Nel ribadire che l’impiego di stime ragionevoli è parte essenziale della predisposizione del bilancio, si segnalano qui di seguito le voci di
bilancio in cui è più significativo l’utilizzo di stime ed assunzioni:
valutazione dei crediti;
valutazione di attività finanziarie non quotate su mercati attivi;
valutazione di attività immateriali a vita utile indefinita e di partecipazioni;
quantificazione degli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri;
quantificazione della fiscalità differita;
definizione della quota di ammortamento delle attività materiali ed immateriali a vita utile definita;
valutazione del fondo trattamento di fine rapporto.
•
•
•
•
•
•
•
Si evidenzia come la rettifica di una stima possa avvenire a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali la stessa si era basata o in
seguito a nuove informazioni o, ancora, di maggiore esperienza.
L’eventuale mutamento della stima è applicato prospetticamente e genera quindi impatto sul conto economico dell’esercizio in cui avviene
il cambiamento ed, eventualmente, su quello degli esercizi futuri.
A tal proposito si segnala che l’esercizio 2015 non è stato caratterizzato da mutamenti nei criteri di stima già applicati per la redazione del
Bilancio al 31 dicembre 2014.
Con particolare riguardo all’evoluzione normativa dei principi contabili internazionali IAS/IFRS si segnala quanto segue.
Principi contabili internazionali in vigore dal 2015
Come già anticipato nell’informativa infrannuale, per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2015, sono entrate in vigore per la prima
volta talune previsioni di cui ai Regolamenti emanati dall’Unione Europea, di seguito riportate con riguardo agli aspetti di maggior rilevanza:
n. 634/2014 che ha introdotto, obbligatoriamente a far tempo dal bilancio 2015, l’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”. Il documento in
parola tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo, diverso da un’imposta sul reddito e quindi fuori
dall’ambito di applicazione dello IAS 12. La contabilizzazione della passività deve avvenire in ossequio alle previsioni dello IAS 37
“Accantonamenti, passività e attività potenziali”. L’IFRIC 21, più in dettaglio, chiarisce: i) quale sia il fatto vincolante che dà origine
alla rilevazione di una passività relativa al pagamento di un tributo; ii) quando debba essere contabilizzata una passività relativa al
pagamento di un tributo; iii) gli effetti di tale interpretazione sui bilanci intermedi (ex IAS 34)5.
•
• n. 1361/2014 che ha apportato le modifiche ai principi contabili di cui all’“Annual Improvements to IFRSs: 2011-2013 Cycle” nell’ambito
dell’usuale processo annuale di miglioramento degli stessi sviluppato nel contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di
chiarimento dei principi contabili internazionali. L'obiettivo dei miglioramenti annuali è quello di trattare argomenti necessari relativi a
incoerenze riscontrate negli International Financial Reporting Standard (IFRS) oppure a chiarimenti di carattere terminologico, che non
rivestono un carattere di urgenza.
Le modifiche riguardano i seguenti principi contabili:
IFRS 3 Aggregazioni aziendali
La modifica chiarisce che dall’ambito di applicazione dell’IFRS 3 è esclusa la formazione di tutti i tipi di joint arrangement, come definiti
dall’IFRS 11;
IFRS 13 Valutazione del Fair Value
La modifica chiarisce che l’eccezione di cui al paragrafo 48 dell’IFRS 13, relativa alla possibilità di valutare il fair value di una posizione netta
(nel caso vi siano attività e passività finanziarie con posizioni compensative dei rischi di mercato o del rischio di credito), si applica a tutti i
contratti inclusi nell’ambito di applicazione dello IAS 39 (e in futuro dell’IFRS 9) indipendentemente dal fatto che soddisfino la definizione
di attività e passività finanziarie fornita dallo IAS 32;
IAS 40 Investimenti immobiliari
La modifica chiarisce che l’IFRS 3 e lo IAS 40 non si escludono vicendevolmente e che, al fine di determinare se l’acquisto di una proprietà
immobiliare rientri nell’ambito di applicazione dell’IFRS 3 o dello IAS 40 occorre far riferimento alle specifiche indicazioni fornite dai
rispettivi principi. E’ necessaria infatti una valutazione per determinare se l’acquisizione di un investimento immobiliare configuri
l’acquisizione di un’attività, di un gruppo di attività o addirittura di un’operazione di aggregazione aziendale ai sensi dell’IFRS 3.
L’adozione dei provvedimenti sopra menzionati non ha comportato effetti apprezzabili sul bilancio di UBI Banca.
Principi contabili internazionali con applicazione successiva al 2015
Nell’esercizio 2016 entrano in vigore le previsioni di cui a taluni Regolamenti comunitari relativamente ai quali, di seguito, si riportano gli
aspetti di maggior rilevanza.
5 L’interpretazione in parola costituisce un’importante fonte interpretativa per definire il trattamento contabile da riservare ai contributi al Single Resolution Fund (SRF) e al
Deposit Guarantee Schemes (DGS), rispettivamente previsti dalle Direttive 2014/59/EU e 2014/49/EU, per i cui dettagli si rimanda alla successiva Sezione 5 “Altri aspetti”.
Nota Integrativa 449
Parte A - Politiche contabili
In data 17 dicembre 2014 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti:
n. 28/2015 che introduce il Ciclo annuale di miglioramenti 2010-2012 dei principi contabili internazionali, sviluppati nel
contesto dell'ordinaria attività di razionalizzazione e di chiarimento dei principi contabili internazionali.
Le principali modifiche riguardano:
– IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni”
Nel principio sono apportate modifiche alle definizioni di “vesting condition” (leggasi condizioni di maturazione) e di “market condition”
ed aggiunte le ulteriori definizioni di “performance condition” (condizioni di conseguimento di risultati) e “service condition” (condizioni
di permanenza in servizio) in precedenza incluse nella definizione di “vesting condition”;
– IFRS 3 “Aggregazioni aziendali”
La modifica chiarisce che un “corrispettivo potenziale” ex IFRS 3 rilevato come un’attività o una passività finanziaria (ai sensi dello IAS
39/IFRS 9) deve essere soggetto a valutazione successiva al fair value, ad ogni data di chiusura dell’esercizio, e le variazioni di fair value
sono rilevate nel conto economico o nel prospetto OCI sulla base dei requisiti dello IAS 39 (o IFRS 9);
– IFRS 8 “Settori operativi”
Le modifiche richiedono ad un’entità di dare informativa in merito alle valutazioni fatte dal management nell’applicazione dei criteri di
aggregazione dei segmenti operativi, inclusa una descrizione dei segmenti operativi aggregati e degli indicatori economici considerati nel
determinare se tali segmenti operativi abbiano “caratteristiche economiche simili”.
Ulteriormente, viene specificato che la riconciliazione tra il totale delle attività dei settori oggetto di informativa e le attività dell’entità
deve essere presentata se le attività di settore sono presentate periodicamente al più alto livello decisionale operativo;
– IAS 16 “Immobili, Impianti e Macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”
Le modifiche hanno eliminato le incoerenze nella rilevazione dei fondi ammortamento quando un’attività materiale o immateriale è
oggetto di rivalutazione (ovvero nel caso in cui non si opti per la valutazione al costo bensì per il modello alternativo che prevede la
valutazione al fair value). I nuovi requisiti chiariscono che il valore di carico lordo deve essere adeguato in misura consistente con la
rivalutazione del valore di carico dell’attività e che il fondo ammortamento deve pertanto risultare pari alla differenza tra il valore di
carico lordo e il valore di carico al netto delle perdite di valore contabilizzate;
– IAS 24 “Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate”
Le nuove previsioni chiariscono che qualora i servizi di direzione con responsabilità strategiche siano forniti da un’entità, tale entità sia
da considerare una parte correlata;
•
• n. 29/2015 che emenda lo IAS 19 “Benefici per i dipendenti”.
Le modifiche sono volte a disciplinare la contabilizzazione dei contributi dei dipendenti (o di terzi) nei casi in cui i piani a benefici definiti
impongano ad essi di contribuire al costo del piano; in alcuni paesi, infatti, i piani pensionistici richiedono ai dipendenti (o a terzi) di
contribuire al piano pensione.
L’emendamento consente di detrarre dal costo del personale solo i contributi che sono legati al servizio, nel periodo in cui il servizio è
prestato6. I contributi che sono legati al servizio, ma variano in base alla durata della prestazione resa, devono essere ripartiti nel periodo
di servizio, utilizzando lo stesso metodo di attribuzione applicato ai benefici.
In data 23 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2113/2015 che omologa gli emendamenti,
pubblicati dallo IASB in data 30 giugno 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 41 “Agricoltura”.
Per quanto tale emendamento sia di scarsissima rilevanza per un’impresa bancaria si segnala che la modifica apportata consiste nel
parificare il trattamento contabile da riservare alle piante che sono utilizzate per la coltivazione di prodotti agricoli nel corso di vari esercizi,
note come piante fruttifere, a quello riservato alle attività materiali di cui allo IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari”.
In data 24 novembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2173/2015 che omologa l’emendamento,
pubblicato dallo IASB in data 6 maggio 2014, al principio contabile IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto”.
Tale emendamento prevede nuovi orientamenti in merito alla contabilizzazione delle acquisizioni di interessenze in attività a controllo
congiunto (joint operation) che costituiscono un business (leggasi un’attività aziendale).
In altri termini, il principio così modificato richiede l’applicazione delle previsioni dell’IFRS 3, in termini di purchase method, per la rilevazione
dell’acquisto della joint operation, in misura naturalmente della quota acquisita. In base al “metodo dell’acquisizione” (c.d. “purchase
method”) le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall’impresa acquisita) e le
passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione.
In data 2 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2231/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato
dallo IASB in data 12 maggio 2014, ai principi contabili IAS 16 “Immobili, impianti e macchinari” e IAS 38 “Attività immateriali”.
L’emendamento in parola chiarisce quando possa essere appropriato un metodo di ammortamento basato sui ricavi, ovvero sulla base di un
piano che ammortizzi le attività materiali/immateriali sulla base dei ricavi generati dall’utilizzo delle medesime.
In data 15 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato il Regolamento (UE) n. 2343/2015 che introduce il Ciclo annuale di
miglioramenti 2012-2014 dei principi contabili internazionali e le cui principali modifiche riguardano:
– IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate
La modifica introduce guidance specifiche all’IFRS 5 nel caso in cui un’entità riclassifichi un asset dalla categoria held-for-sale alla
categoria held-for-distribution (o viceversa), o quando vengano meno i requisiti di classificazione di un’attività come held-for-distribution.
Le modifiche definiscono che:
tali riclassifiche non costituiscono una variazione ad un piano (di vendita o di distribuzione) e pertanto restano validi i criteri di
classificazione e valutazione;
le attività che non rispettano più i criteri di classificazione previsti per l’held-for-distribution dovrebbero essere trattate allo stesso modo
di un’attività che cessa di essere classificata come held for sale.
– IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative
L’emendamento disciplina l’introduzione di ulteriore guidance per chiarire se un servicing contract costituisce un coinvolgimento residuo
in un’attività trasferita ai fini dell’informativa richiesta in relazione alle attività trasferite.
•
•
6 Nella versione attuale del principio i contributi sono portati in diminuzione del costo del personale nell’esercizio nel quale i medesimi sono versati.
450 Relazioni e Bilanci 2015
Ulteriormente chiarisce che l’informativa sulla compensazione di attività e passività finanziarie non è esplicitamente richiesta per tutti
i bilanci intermedi, tuttavia tale informativa potrebbe essere necessaria per rispettare i requisiti previsti dallo IAS 34, nel caso si tratti di
un’informazione significativa.
– IAS 19 Benefici per i dipendenti
Il documento chiarisce che per determinare il tasso di sconto dei post-employment benefits ci si deve riferire ad high quality corporate
bonds emessi nella stessa valuta utilizzata per il pagamento dei benefits e che l’ampiezza del mercato di riferimento va pertanto definita
in termini di valuta.
– IAS 34 Bilanci intermedi
Il documento introduce delle modifiche al fine di chiarire che talune informazioni richieste devono essere inserite nel Bilancio intermedio
(leggasi nell’interim financial statements) o, al limite, in altre parti del fascicolo quali la Relazione (leggasi interim financial report), ma con
la cautela di inserire nel Bilancio intermedio delle cross reference a tale altra sezione. In tale ultimo caso la Relazione deve essere resa
disponibile ai lettori del bilancio nella stessa modalità e con gli stessi tempi del Bilancio intermedio, altrimenti quest’ultimo è da ritenersi
incompleto.
In data 18 dicembre 2015 la Commissione Europea ha omologato i seguenti Regolamenti:
• n. 2406/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 18 dicembre 2014, al principio contabile IAS 1 “Presentazione
•
del bilancio”. Nel più ampio processo di miglioramento della disclosure di bilancio, l’emendamento in parola apporta limitate modifiche
allo IAS 1 volte a fornire chiarimenti in merito ad elementi che possono essere percepiti come impedimenti ad una chiara ed intellegibile
redazione dei bilanci;
n. 2441/2015 che omologa l’emendamento, pubblicato dallo IASB in data 12 agosto 2014, al principio contabile IAS 27 “Bilancio
separato”. L’emendamento in parola introduce la possibilità di valutare, nel bilancio separato dell’investitore, le partecipazioni in società
controllate, controllate congiuntamente o sottoposte a influenza notevole utilizzando il metodo del patrimonio netto.
L’adozione dei succitati provvedimenti non comporterà effetti apprezzabili sul bilancio di UBI Banca7.
Principi contabili internazionali non omologati al 31 dicembre 2015
Principio (IAS/IFRS)
Interpretazione (SIC/IFRIC)
Modifiche
Data di pubblicazione
IFRS 14
Regulatory deferral accounts
30.01.14
IFRS 15
Revenue from contracts with customers
28.05.14
IFRS 9
Financial Instruments
24.07.14
IFRS 10, IAS 28
Sale contribution of assets between an investor and its Associate or Joint Venture
11.09.14
IFRS 10, IFRS 12, IAS 28
Investment Entities: applying the consolidation exception
18.12.14
I principi sopra elencati non rilevano ai fini della redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2015 posto che lo loro applicazione è
subordinata all’omologazione, da parte della Commissione Europea, mediante emissione di appositi Regolamenti comunitari.
Per completezza informativa si segnala che successivamente al 31 dicembre 2015 lo IASB ha emesso:
in data 13 gennaio 2016, il principio contabile IFRS 16 “Leases” destinato a sostituire, a far tempo dall’esercizio 2019, lo IAS 17 “Leases”; e
in data 19 gennaio 2016, l’emendamento allo IAS 12 “Recognition of Deferred Tax Assets for Unrealised Losses”;
in data 29 gennaio 2016, l’emendamento allo IAS 7 “Disclosure initiative”.
•
•
•
Le modifiche dello IAS 39
Come anticipato nell’informativa del Bilancio al 31 dicembre 2014, cui si rimanda per una lettura esaustiva, in data 24 luglio 2014 lo IASB ha
emesso il principio contabile IFRS 9 “Financial Instruments”, portando pertanto sostanzialmente a termine il processo, di integrale revisione
dello IAS 39 “Financial Instruments: Recognition and Measurement”, suddiviso nelle tre fasi:
“Classification and Measurement”;
“Impairment”; e
“General Hedge Accounting”8.
Il principio in parola, la cui adozione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2018, è tuttora soggetto al processo di omologazione da parte
della Commissione Europea relativamente al quale, in data 4 maggio 2015, l’European Financial Reporting Advisory Group (EFRAG)9 ha
rilasciato parere favorevole.
L’omologazione del principio contabile, solo a seguito della quale il medesimo diverrà effettivamente applicabile negli Stati membri
dell’Unione, é prevista per il primo semestre 2016.
•
•
•
Di seguito si riportano, sinteticamente, le previsioni del nuovo principio.
7 Con specifico riguardo all’opzione introdotta, mediante Regolamento UE 2442/2015, dall’emendamento allo IAS 27, il Gruppo UBI Banca valuterà se avvalersene
nell’esercizio in corso.
8 Per completezza si segnala che nell’aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management: a Portfolio Revaluation Approach
to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio
Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management.
A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha deciso di destinare il progetto relativo al c.d.
“Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper.
9 Organismo deputato a valutare in sede europea l’adozione degli IAS/IFRS.
Nota Integrativa 451
Parte A - Politiche contabili
Classificazione e valutazione
L’IFRS 9 prevede i seguenti criteri per determinare la classificazione delle attività finanziarie10:
a) il modello di business della società per gestire le attività finanziarie; e
b) le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie,
ed in funzione di ciò prevede le seguenti tre categorie nelle quali classificare le medesime:
“Amortised Cost” (AC);
“Fair value through other comprehensive income" (FVOCI);
“Fair value through profit or loss” (FVPL).
•
•
•
Categoria “Amortised Cost”
In tale categoria sono classificate le attività finanziarie detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali.
La presenza di un’attività di vendita non è necessariamente incoerente con la definizione del modello di business previsto per la
classificazione nella categoria “Costo ammortizzato”. Per esempio, vendite infrequenti e di modesto importo possono essere realizzate
nell’ambito di tale modello di business se vengono realizzate in caso di incrementi del rischio di credito11.
Categoria “Fair value through other comprehensive income" (FVOCI)
Tale categoria è deputata ad accogliere le attività finanziarie:
i cui flussi di cassa contrattuali sono rappresentati esclusivamente dal pagamento del capitale e degli interessi;
detenute al fine di incassarne i flussi di cassa contrattuali nonché i flussi derivanti dalla vendita delle attività. Tale modello di business
comporta un’attività di vendita più rilevante rispetto a quella prevista per il modello di business associato alla categoria “Costo
ammortizzato”.
Gli interessi attivi, gli utili e perdite da differenze di cambio, le svalutazioni dovute all’impairment degli strumenti finanziari classificati nella
categoria FVOCI, e le correlate riprese di valore sono contabilizzati in conto economico, le altre variazioni di fair value sono contabilizzate
tra le altre componenti del conto economico complessivo (OCI).
Al momento della vendita (o dell’eventuale riclassifica in altre categorie a causa del cambiamento del modello di business), gli utili o le
perdite cumulati rilevati in OCI sono riclassificati in conto economico.
•
•
Categoria “Fair value through profit or loss”
Secondo tale criterio sono classificate e valutate le attività finanziarie che non sono gestite in base ai due modelli di business previsti per
le categorie “Amortised Cost” e “Fair value through other comprehensive income”12.
Con riguardo unicamente ai titoli equity, in sede di prima iscrizione è possibile esercitare un’opzione irrevocabile per la classificazione e
misurazione delle attività finanziarie a FVOCI; l’esercizio di tale opzione comporta la contabilizzazione tra le altre componenti del conto
economico complessivo (OCI) di tutte le variazioni di fair value, senza possibilità di riclassificazione a conto economico (ne per impairment
ne per successiva vendita). I dividendi sono iscritti a conto economico.
Per ciò che concerne le passività finanziarie le disposizioni dello IAS 39 sono state quasi interamente trasposte nell’IFRS 9. Tale principio
consente, come previsto dallo IAS 39, di optare, in presenza di determinate condizioni, per la valutazione delle passività finanziarie in base
al criterio del "Fair value through profit or loss” (c.d. Fair value option), prevedendo che le variazioni di fair value delle passività finanziarie
dovute a variazioni del merito creditizio dell’emittente siano contabilizzate nel prospetto delle altre componenti di conto economico
complessivo (OCI) e non più a conto economico.
Impairment
L’IFRS 9 prevede un modello, caratterizzato da una visione prospettica, che richiede la rilevazione immediata delle perdite su crediti previste
nel corso della vita dello strumento finanziario.
A differenza di quanto previsto dallo IAS 39, in base al quale la valutazione delle perdite su crediti considera solo quelle derivanti da eventi
passati e condizioni attuali, l’impairment model dell’IFRS 9 richiede che la stima delle perdite su crediti venga effettuata sulla base di
informazioni supportabili, disponibili senza oneri o sforzi irragionevoli che includano dati storici, attuali e prospettici13.
Diversamente dallo IAS 39, l’IFRS 9 prevede un unico modello di impairment da applicare a diversi strumenti finanziari quali, ad esempio, le
attività finanziarie valutate a costo ammortizzato e quelle valutate a fair value through other comprehensive income.
In particolare, con riferimento alle attività finanziarie che non siano impaired al momento dell’acquisto (ovvero all’origine), lo stanziamento
per perdite su crediti attese deve essere determinato in base a uno dei seguenti metodi:
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa nei successivi 12 mesi (perdita attesa che risulti da eventi di default sull’attività
finanziaria che siano ritenuti possibili entro 12 mesi dalla data di chiusura dell’esercizio). Tale metodo deve essere applicato quando, alla
data di bilancio, il rischio di credito sia basso o non sia incrementato significativamente rispetto alla rilevazione iniziale; o,
commisurandolo all’importo della perdita su crediti attesa su tutta la vita dello strumento (perdita attesa che risulti da eventi di default
sull’attività finanziaria che siano ritenuti possibili lungo l’intera vita dell’attività finanziaria). Tale metodo deve essere applicato in caso
di incremento significativo del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale, nonché per gli attivi contrattuali e i crediti commerciali che
non contengono componenti finanziarie significative in base alle definizioni dell’IFRS 15.
•
•
10 Le attività finanziarie sono classificate nella loro interezza e, pertanto, quelle che contengono derivati incorporati non sono soggette a regole di biforcazione.
11 Tuttavia, se le vendite realizzate dall’impresa non sono infrequenti e di importo insignificante, è necessario valutare entro quali limiti tale attività di vendita è coerente
con un modello di business consistente principalmente nell’incasso dei flussi di cassa contrattuali.
12 Per completezza si segnala che all’interno di tale categoria è prevista, per i soli titoli di capitale, la possibilità di avvalersi della c.d. “OCI-Option”. Tale opzione prevede
la rilevazione a Conto Economico unicamente dei dividendi; diversamente, tutte le altre componenti che siano esse valutative o realizzative, compresi gli utili/perdite
realizzati in sede di cessione dell’asset, vengono rilevate nel prospetto degli Other Comprehensive Income (OCI).
13 Il principio definisce le perdite su crediti attese come “la media ponderata delle perdite su crediti sulla base delle probabilità che si verifichi un default”.
La stima della perdita attesa deve essere effettuata considerando gli scenari possibili, tenendo pertanto in considerazione le migliori informazioni disponibili su: eventi
passati, condizioni correnti, previsioni supportabili su eventi futuri (cosiddetto “forward looking approach”).
452 Relazioni e Bilanci 2015
Hedge accounting
L’IFRS 9 contiene le disposizioni relative al cosiddetto “general hedge accounting model” volte a meglio riflettere le politiche di gestione
del rischio del management.
A titolo esemplificativo e non esaustivo il principio, pertanto, amplia il perimetro dei rischi per i quali può essere applicato l’hedge
accounting di elementi non finanziari, elimina l’obbligatorietà del test d’efficacia di natura quantitativa, non richiede più la valutazione
retrospettiva dell’efficacia della copertura.
A fronte della maggior flessibilità introdotta, il nuovo principio prevede un’informativa ancor più dettagliata relativamente all’attività di
gestione dei rischi da parte del Risk Management.
Per completezza si segnala che nel mese di aprile 2014 lo IASB ha pubblicato il Discussion Paper “Accounting for Dynamic Risk Management:
a Portfolio Revaluation Approach to Macro Hedging” che, in linea con le modalità di gestione dinamica del rischio di tasso adottate
dalle banche, delinea un possibile approccio contabile (c.d. Portfolio Revaluation Approach) mirante a rispecchiare meglio, nel bilancio
dell’entità, la natura dinamica di gestione del rischio da parte del Risk Management.
A seguito delle osservazioni ricevute durante la fase di consultazione, nel mese di luglio 2015 il Board dello IASB ha deciso di destinare il
progetto relativo al c.d. “Macrohedging” al programma di ricerca, rinviando la predisposizione dell’Exposure Draft solo successivamente
all’elaborazione di un ulteriore Discussion Paper.
Il Progetto IFRS 9 in UBI Banca
Da quanto sopra risulta evidente la rilevanza dei cambiamenti prospettici introdotti dal nuovo principio contabile, soprattutto con riguardo
all’ambito del modello expected loss applicabile nella stima delle valutazioni degli strumenti finanziari.
Per tale ragione, da cui discende una notevole complessità implementativa del principio in parola, UBI Banca ha preso parte sin dall’origine
alle attività progettuali in sede di Associazione Bancaria Italiana ed ha avviato, nel corso del secondo semestre 2015, il proprio progetto di
transizione, di cui nel seguito vengono fornite le principali evidenze.
L’architettura del progetto prevede tre filoni di attività:
1. Assessment: si pone l’obiettivo di valutare i potenziali impatti del nuovo principio con riferimento agli aspetti regolamentari, modelli di
rischio, amministrazione, organizzazione, applicazioni IT e business;
2. Design: finalizzato, in particolare, alla definizione delle specifiche di dettaglio in ambito IT e organizzazione;
3. Implementation: finalizzata all’implementazione ed esecuzione degli interventi individuati e definiti nelle precedenti fasi progettuali.
Al momento risulta in corso l’attività di assessment, che si concluderà presumibilmente entro il primo trimestre 2016, le cui risultanze
principali sono di seguito riassunte:
identificazione delle modifiche regolamentari e contabili e conseguente preliminare definizione delle prassi contabili per gli aspetti
necessari;
identificazione degli impatti preliminari in termini di business, modelli di rischio, organizzazione e sistemi IT;
definizione dei criteri per l’iscrizione ed il trasferimento degli strumenti finanziari, in particolare crediti, tra i tre diversi stage previsti
dall’IFRS 9 sulla base della qualità creditizia, con conseguente diversa stima della valutazione dello strumento (12 month expected credit
loss vs. lifetime expected credit loss).
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Le analisi progettuali ad oggi condotte confermano la significatività dei cambiamenti introdotti dal nuovo principio in relazione al modello
di impairment applicabile alla totalità delle attività finanziarie (ad esclusione di quelli FVPL), avvalorando di conseguenza l’aspettativa,
propria dell’intero sistema bancario nazionale e internazionale, di un aumento della misura delle svalutazioni rispetto a quelle stimate
con il modello attualmente in uso, specificamente con riguardo alle attività finanziarie diverse da quelle in default14, ovvero quelle che si
collocheranno negli stage 1 e 2 definiti dal principio.
Non sono per contro attese significative riclassifiche patrimoniali in ossequio alle nuove previsioni in materia di classificazione delle attività
finanziarie previste dall’IFRS 9.
Come detto, nel corso del secondo semestre il progetto proseguirà con l’attività di design e, successivamente, di implementazione di cui
verrà fornita informativa in occasione delle prossime Relazioni Finanziarie periodiche e Bilanci.
L’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers”
In data 28 maggio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 15 che, a far tempo dal 1° gennaio 2018, sostituirà15 i principi IAS 18 “Ricavi”
e IAS 11 “Lavori su ordinazione”, nonché le interpretazioni IFRIC 13 “Programmi di fidelizzazione della clientela”, IFRIC 15 “Accordi per la
costruzione di immobili”, IFRIC 18 “Cessioni di attività da parte della clientela” e SIC 31 “Ricavi – Operazioni di baratto comprendenti attività
pubblicitaria”.
Il principio stabilisce un nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti ad eccezione di
quelli che rientrano nell’ambito di applicazione di altri principi IAS/IFRS come i leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti finanziari.
I passaggi fondamentali per la contabilizzazione dei ricavi secondo il nuovo modello sono:
l’identificazione del contratto con il cliente;
l’identificazione delle performance obligations del contratto;
la determinazione del prezzo;
l’allocazione del prezzo alle performance obligations del contratto;
i criteri di iscrizione del ricavo quando l’entità soddisfa ciascuna performance obligation.
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Le principali componenti reddituali di UBI Banca non rientrano nell’ambito di applicazione dell’IFRS 15 in quanto regolate dalle previsioni
dello IAS 39 (e dell’IFRS 9).
14 Gli strumenti finanziari in default, ai sensi del principio IFRS 9, saranno ragionevolmente collocati nello stage 3; l’applicazione del modello lifetime expected credit loss
è concettualmente simile al modello attualmente in uso di svalutazione analitica.
15 Detto che l’applicazione anticipata è consentita, si specifica che, come si può evincere dalla tabella che elenca i principi contabili emessi ma non ancora omologati al
31 dicembre 2015, il principio non è ancora stato omologato dalla Commissione Europea. L’omologazione è allo stato attuale attesa per il secondo semestre del 2016.
Nota Integrativa 453
Parte A - Politiche contabili
Per quanto attiene le componenti reddituali di natura commissionale non rientranti nell’ambito di applicazione dello IAS 39/IFRS 9, in sede
di prima applicazione dell’IFRS 15 dovranno essere effettuate valutazioni per determinare:
i prezzi delle relative transazioni, inclusa le componenti variabili, che devono essere allocati ad una o più performance obligations; e
se le performance obligations sono soddisfatte “over time” o “point in time”.
Inoltre, la presentazione del ricavo su base lorda o netta dipenderà da un'analisi del ruolo di “principal” o di “agent” svolto dall'entità
nella transazione.
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Allo stato attuale, in attesa dell’avvio dell’analisi di dettaglio dei contratti con i clienti, non è possibile fornire una stima ragionevole degli
effetti derivanti dall’applicazione del principio che UBI Banca si attende saranno non significativi.
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente al 31 dicembre 2015, data di riferimento del bilancio e fino al 10
febbraio 2016, data in cui il progetto di bilancio è stato autorizzato dal Consiglio di Gestione alla presentazione al Consiglio di Sorveglianza,
non sono intervenuti fatti tali da comportare una rettifica dei dati presentati in bilancio.
A titolo informativo si segnalano i seguenti eventi:
il 19 gennaio 2016 UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione e la licenza, dalla Federal Reserve e dal New York State Department of
Financial Services, per l’apertura di un ufficio di rappresentanza a New York. L’apertura ufficiale è avvenuta in data 20 gennaio 2016;
il 25 gennaio 2016, con la presentazione alle Organizzazioni Sindacali della necessaria informativa, UBI Banca ha avviato la procedura
di confronto riguardante l’affinamento e l’ottimizzazione del modello organizzativo di Gruppo. Per ulteriori approfondimenti si rimanda
al capitolo gli “Eventi rilevanti del 2015” della Relazione sulla gestione consolidata;
il 26 gennaio 2016 UBI Banca ha comunicato i risultati dell’offerta in opzione e prelazione, al prezzo di 7,2880 euro ciascuna, delle n.
35.409.477 azioni della Banca oggetto di recesso a seguito della trasformazione in Società per azioni (offerta conclusasi il 12 gennaio).
È stata espressa la volontà di acquistarne n. 58.322 e le restanti n. 35.351.155 azioni rimaste inoptate sono state offerte sul Mercato
Telematico Azionario (“MTA”) nella giornata del 28 gennaio 2016, ma nessuna azione è stata acquistata. Di conseguenza, in data 3
febbraio 2016 si è proceduto al regolamento della compravendita delle n. 58.322 azioni di UBI Banca oggetto di esercizio del diritto di
opzione e di prelazione. Il pagamento del controvalore delle azioni acquistate, così come l’accredito delle azioni, sono avvenuti a favore
degli aventi diritto tramite Monte Titoli e i rispettivi intermediari;
il 27 gennaio 2016 è stato stipulato un patto parasociale denominato “Patto dei Mille” al fine di disciplinare la preventiva consultazione
tra i titolari delle azioni sindacate, l’esercizio del diritto di voto attribuito alle azioni sindacate e alcuni limiti alla circolazione di
queste ultime. Il Patto dei Mille ha carattere aperto ed è stato istituito nella prospettiva di salvaguardare i principi ispiratori che hanno
caratterizzato l’attività della Banca Popolare di Bergamo nella valorizzazione delle risorse e del territorio di riferimento. Al 1° febbraio
2016 hanno aderito al Patto n. 65 azionisti, che hanno complessivamente vincolato n. 20.500.412 azioni ordinarie, pari al 2,273% del
totale dei diritti di voto rappresentativi del capitale sociale di UBI Banca;
l’8 febbraio 2016, dopo l’ottenimento del Casablanca Finance City status, UBI Banca ha ricevuto l’autorizzazione dalla Banca Centrale
marocchina per l’apertura di un ufficio di rappresentanza a Casablanca.
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Sezione 4 - Altri aspetti
Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/Eu) e Direttiva DGS (Deposit
Guarantee Schemes – 2014/49/Eu)
Come ampiamente descritto nell’informativa della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2015 e rimandando al capitolo “L’Unione
bancaria europea” della “Relazione sulla gestione consolidata” con riguardo all’adeguamento della normativa nazionale a quella
comunitaria, si segnala che per il Bilancio al 31 dicembre 2015 risultano rilevanti le previsioni delle seguenti Direttive comunitarie:
Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU) che definisce le nuove regole di risoluzione applicabili dal 1°
gennaio 2015 a tutte le banche dell’Unione Europea.
Le misure previste saranno finanziate dal Fondo nazionale per la risoluzione che a decorrere dal 1° gennaio 2016 confluisce nel Fondo di
Risoluzione unico (Single Resolution Fund - SRF), che sarà gestito dalla nuova Autorità di risoluzione europea (Single Resolution Board –
SRB).
Direttiva DGS (Deposit Guarantee Schemes – 2014/49/EU) volta a rafforzare la tutela dei depositanti e ad armonizzare il quadro
normativo a livello comunitario, imponendo a tutti gli Stati membri di adottare un sistema di finanziamento ex-ante.
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Nel bilancio al 31 dicembre 2015 UBI Banca ha proceduto a contabilizzare a conto economico alla sottovoce “Altre spese amministrative”16,
i seguenti oneri rilevati in applicazione dell’interpretazione IFRIC 21 “Tributi”, secondo la quale la passività relativa al pagamento di un
tributo, cui le contribuzioni in argomento sono assimilate, nasce nel momento in cui si verifica il c.d. “fatto vincolante”:
euro 41,9 milioni relativi alla quota dovuta al Fondo di risoluzione.
Più in dettaglio si specifica che 10,5 milioni sono riconducibili al “contributo ordinario” annuale al citato Fondo; 31,4 milioni si
riferiscono al “contributo straordinario” richiesto dal medesimo nella misura massima prevista dall’art. 83 del D. Lgs. 180/2015 ossia
pari a tre volte l’importo annuale medio dei contributi ordinari. Tale ultimo contributo è dovuto a fronte delle misure varate dal Fondo
per la risoluzione della crisi di: Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti in
amministrazione straordinaria.
2 mila euro, relativi alla quota dell’esercizio 2015, maturata per un solo semestre ai sensi della Direttiva DGS.
•
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16 In tal senso, con specifico riguardo agli oneri di cui alla BRRD, si è espresso anche l’Organo di Vigilanza nazionale, con una comunicazione del 19 gennaio 2015,
specificando che tali oneri sono relativi a forme di contribuzione assimilate contabilmente a tributi.
454 Relazioni e Bilanci 2015
Nelle more del completamento dell’iter di recepimento nazionale della Direttiva, tali contributi sono stati richiesti dal Fondo Interbancario
di Tutela dei Depositi (FITD), in qualità di rappresentante del sistema di garanzia dei depositi nazionali, previa modifica delle proprie norme
statutarie che hanno sostanzialmente introdotto in via anticipata il nuovo meccanismo di finanziamento ex ante.
Le predette modifiche hanno anche previsto un istituto, ulteriore a quello normato dalla Direttiva 49, di tipo volontario (c.d. schema
volontario) diretto al sostegno di banche in amministrazione straordinaria o in condizioni di dissesto, laddove siano riscontrate concrete
prospettive di risanamento e siano state preventivamente adottate dalla Banca d’Italia misure volte alla riduzioni e/o conversione degli
strumenti di capitale in capitale primario di classe 1.
L’adesione su base volontaria allo schema comporta la sottoscrizione biennale di un impegno massimo di sistema pari a euro 300 milioni. Il
richiamo di tale impegno avviene sulla base delle decisioni assunte dalla governance dello schema, in modo del tutto autonomo e separato
rispetto allo schema obbligatorio, ed è al momento previsto unicamente con riguardo all’intervento di sostegno erogato dal sistema negli
esercizi 2013 e 2014 verso Banca Tercas, per complessivi euro 295 milioni, nell’ipotesi in cui la Commissione Europea configurasse l’operato
come “aiuto di stato”.
Al riguardo si specifica che tale intervento non comporterà per UBI ulteriori oneri, oltre quelli già sostenuti negli esercizi predetti per
complessivi 4 mila euro, posto che i fondi raccolti per mezzo dello schema volontario sostanzialmente sostituirebbero quelli già erogati dal
Fondo Interbancario Tutela dei Depositi e nel frattempo resi da Banca Tercas.
Per completezza si segnala, infine, che la Legge di Stabilità 2016 ha istituito un Fondo di solidarietà finalizzato all’erogazione di prestazioni
per il ristoro degli investitori detentori di strumenti finanziari subordinati emessi dalle quattro banche in risoluzione.
Detto che allo stato attuale si è in attesa dell’emanazione dei relativi decreti ministeriali che ne definiranno e disciplineranno la
contribuzione, si specifica che il Fondo in parola, che disporrà di una dotazione sino a euro 100 milioni, verrà in futuro alimentato dal Fondo
Interbancario di tutela dei depositi.
Incentivi all’esodo – Riorganizzazione aziendale
Il piano relativo alle iniziative di razionalizzazione legate anche al contenimento degli oneri operativi è oggetto di compiuta descrizione nel
capitolo “Gli eventi rilevanti dell’esercizio” della Relazione sulla Gestione, al quale si rimanda.
Con particolare riguardo al piano di incentivazione all’esodo, per quanto attiene gli aspetti più propriamente contabili relativi a tale
operazione, si evidenzia che la procedura relativa alla trattativa sindacale si è conclusa in data 23 dicembre u.s. con un accordo contenente
previsioni relative ad un piano di esodo anticipato, su base volontaria, di circa 51 risorse.
In relazione al succitato piano, nella voce “Spese per il personale” del conto economico dell’esercizio 2015, è stato rilevato un onere,
al netto dell’effetto attualizzazione non significativo, pari a euro 13,3 milioni di euro, oggetto di normalizzazione stante la natura non
ricorrente del medesimo. Tali oneri sono stati iscritti:
per euro 7,6 milioni in contropartita alla voce “Altre passività”, in funzione della definitività dell’importo in quanto relativi a risorse la
cui domanda era già stata presentata in adesione al precedente piano di incentivazione ed era risultata eccedente;
per euro 5,7 in contropartita alla voce “Fondi per rischi e oneri”, in quanto riconducibili a risorse la cui verifica di sussistenza della relativa
domanda verrà ultimata nel mese di febbraio 2016.
•
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Impairment titoli Available For Sale
Nel Bilancio al 31 dicembre 2015 la valutazione al fair value dei titoli AFS ha comportato rettifiche di valore iscritte a conto economico
per circa 15,6 milioni di euro. In particolare, si segnala che 13,6 milioni sono complessivamente riconducibili alla svalutazione di n. 2 titoli
subordinati Lower Tier 2 di Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio e Banca delle Marche.
A tal proposito si specifica che la soluzione della crisi delle quattro banche in amministrazione straordinaria Banca Marche, Banca Popolare
dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti, cui il Governo e la Banca d’Italia sono giunti con il fine di assicurare la
continuità operativa delle medesime e il loro risanamento, ha consentito la piena tutela dei risparmi detenuti nella forma di depositi, conti
correnti e obbligazioni ordinarie e le perdite accumulate dalle succitate banche sono state assorbite, in prima battuta, dagli strumenti
finanziari a maggior rischio quali le azioni e le obbligazioni subordinate.
In tal senso la comunicazione della Banca d’Italia dello scorso 22 novembre specifica che “il ricorso alle azioni e alle obbligazioni subordinate
per coprire le perdite è espressamente richiesto come precondizione per la soluzione ordinata delle crisi bancarie dalle norme europee
(“Direttiva europea sulla risoluzione delle crisi bancarie” – BRRD), recepite nell’ordinamento italiano dallo scorso 16 novembre con il Decreto
Legislativo 180/2015”.
In funzione di quanto sopra, da un punto di vista contabile, nel quarto trimestre si è proceduto all’azzeramento del valore di bilancio delle
obbligazioni subordinate in parola, come di seguito riepilogato.
Dati in milioni di euro
titolo
B.ca Popolare Etruria 06/16 TV
B.ca delle Marche 05/15 TV
scadenza
rettifica
complessiva a CE
di cui nel 2015
di cui in esercizi
precedenti
valore di carico
al 31.12.2015
10,00
14.07.2016
10,00
10,00
0,00
0,00
5,00
22.12.2015
5,00
3,63
1,37
0,00
valore nominale
Opzione per il consolidato fiscale
Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) prevede la possibilità, per le società appartenenti ad uno stesso gruppo, di determinare
un unico reddito complessivo globale corrispondente, in linea di principio, alla somma algebrica degli imponibili delle diverse società
(controllante e società direttamente e/o indirettamente controllate in misura superiore al 50% secondo certi requisiti) e, conseguentemente,
di determinare un’unica imposta sul reddito delle società del gruppo (c.d. “consolidato fiscale nazionale”, disciplinato dagli artt. 117-129
del TUIR).
In virtù di questa opzione, le società italiane del Gruppo hanno aderito al consolidato fiscale nazionale della capogruppo UBI Banca e
determinano l’onere fiscale di propria pertinenza trasferendo il corrispondente reddito imponibile alla capogruppo.
Nota Integrativa 455
Parte A - Politiche contabili
A.2 - PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
1. Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione e Attività e
Passività finanziarie valutate al fair value
La categoria comprende:
1.1. Definizione Attività e Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività o una passività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione (c.d. Fair Value Through Profit or Loss – FVPL), ed
iscritta nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” o voce “40 Passività finanziarie di negoziazione”, se è:
acquisita o sostenuta principalmente al fine di venderla o riacquistarla a breve;
parte di un portafoglio di identificati strumenti finanziari che sono gestiti unitariamente e per i quali esiste evidenza di una recente ed
effettiva strategia rivolta all’ottenimento di un profitto nel breve periodo;
un derivato (fatta eccezione per un derivato che sia designato ed efficace strumento di copertura – vedasi successivo specifico paragrafo).
•
•
•
1.1.1. Strumenti finanziari derivati
Si definisce “derivato” uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una
merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile
prestabilita;
non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quanto sarebbe richiesto per altri tipi di
contratti da cui ci si aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
•
•
•
La Banca detiene strumenti finanziari derivati sia per finalità di negoziazione che per finalità di copertura (per questi ultimi si veda
successivo specifico paragrafo).
1.1.2. Strumenti finanziari derivati incorporati
Si definisce “strumento finanziario derivato incorporato” la componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un
contratto primario non derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento combinato variano in maniera similare a quelli
del derivato preso a sé stante. Il derivato implicito viene separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato a sé stante se
e soltanto se:
le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati alle caratteristiche economiche e ai
rischi del contratto primario;
uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la definizione di derivato;
lo strumento ibrido (combinato) non è iscritto fra le attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione.
•
•
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1.2. Definizione Attività e Passività finanziarie valutate al fair value
Un’attività e passività finanziaria può essere designata all’atto della rilevazione iniziale tra le “Attività e passività finanziarie valutate al fair
value” ed iscritta rispettivamente nella voce 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”
Un’attività/passività finanziaria viene designata al fair value rilevato a conto economico in sede di rilevazione iniziale solo quando:
a) si tratta di un contratto ibrido contenente uno o più derivati incorporati e il derivato incorporato modifica significativamente i flussi
finanziari che altrimenti sarebbero previsti dal contratto;
b) la designazione al fair value rilevato a conto economico consente di fornire una migliore informativa in quanto:
elimina o riduce notevolmente una mancanza di uniformità nella valutazione o nella rilevazione che altrimenti risulterebbe dalla
valutazione di attività o passività o dalla rilevazione dei relativi utili e perdite su basi diverse; o
un gruppo di attività finanziarie, passività finanziarie o entrambi è gestito e il suo andamento viene valutato in base al fair value secondo
una documentata gestione del rischio o strategia di investimento, e l’informativa sul gruppo è fornita internamente su tale base ai
dirigenti con responsabilità strategiche.
•
•
1.3. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari “Attività e passività finanziarie detenute per la negoziazione e attività e passività finanziarie valutate al fair value”
sono iscritti rispettivamente:
- al momento di regolamento, se titoli di debito o di capitale; o
- alla data di sottoscrizione, se contratti derivati.
Il valore di prima iscrizione è pari al costo inteso come il fair value dello strumento, senza considerare eventuali costi o proventi di
transazione direttamente attribuibili agli strumenti stessi.
1.4. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valutati al fair value con imputazione delle variazioni
riscontrate a conto economico, per quanto attiene alle attività/passività di negoziazione, nella voce “80 Risultato netto dell’attività di
negoziazione” e, per quanto riguarda le attività/passività valutate al fair value, nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività
finanziarie valutate al fair value”. La determinazione del fair value delle attività o passività in parola è basata su prezzi rilevati in mercati
attivi o su modelli interni di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte
A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
456 Relazioni e Bilanci 2015
1.5. Criteri di cancellazione
Le “Attività e Passività finanziarie detenute per negoziazione e le attività e passività finanziarie valutate al fair value” vengono cancellate
dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività o passività finanziarie o quando l’attività o
passività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà delle stesse. Il risultato
della cessione di attività o passività finanziarie detenute per la negoziazione è imputato a conto economico nella voce “80 Risultato netto
dell’attività di negoziazione”, diversamente il risultato della cessione di attività o passività finanziarie valutate al fair value è imputato a
conto economico nella voce “110 Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2.1. Definizione
Si definiscono disponibili per la vendita (c.d. Available for Sale – AFS) quelle attività finanziarie non derivate che sono designate come tali
o non sono classificate come:
(1) crediti e finanziamenti (vedasi successivo paragrafo);
(2) attività finanziarie detenute sino alla scadenza (vedasi successivo paragrafo);
(3) attività finanziarie detenute per la negoziazione e valutate al fair value rilevato a conto economico (vedasi paragrafo precedente).
Tali attività finanziarie sono iscritte nella voce “40 Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
2.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari disponibili per la vendita sono iscritti inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole
contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al fair value generalmente coincidente con il costo degli
stessi. Tale valore include i costi o i proventi direttamente connessi agli strumenti stessi.
L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie
detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non sia più posseduta
al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di
iscrizione è pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.
2.3. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value con
imputazione a conto economico della quota interessi (come risultante dall’applicazione del costo ammortizzato) e con imputazione a
patrimonio netto nella voce “140 Riserve da valutazione” delle variazioni di fair value, ad eccezione delle perdite per riduzione di valore,
fino a quando l’attività finanziaria è eliminata, momento in cui l’utile o la perdita complessiva rilevata precedentemente nel patrimonio
netto deve essere rilevata a conto economico. I titoli di capitale per cui non può essere definito in maniera attendibile il fair value sono
iscritti al costo.
La determinazione del fair value delle attività disponibili per la vendita è basata su prezzi rilevati in mercati attivi o su modelli interni di
valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria come più dettagliatamente descritto nella Parte A.4 “Informativa sul fair value”
della Nota Integrativa.
Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore
che, nel caso di titoli di capitale, si ritengano inoltre significative o prolungate.
Con riferimento alla significatività della riduzione di valore, si è in presenza di significativi segnali di impairment nel caso in cui il valore di
mercato del titolo azionario risulti inferiore di più del 35% rispetto al costo storico di acquisto. In questo caso si procede, senza ulteriori
analisi, alla contabilizzazione dell’impairment a conto economico. Nel caso di riduzione di valore di entità inferiore, si contabilizza
l’impairment solo se la valutazione del titolo effettuata sulla base dei suoi fondamentali non confermi la solidità dell’azienda ovvero delle
sue prospettive reddituali.
Con riferimento alla durevolezza della riduzione di valore, questa è definita come prolungata qualora il fair value permanga
continuativamente al di sotto del valore del costo storico di acquisto per un periodo superiore a 18 mesi: in tal caso si procede alla
contabilizzazione dell’impairment a conto economico senza ulteriori analisi. Nel caso di permanenza continuativa del fair value al di sotto
del valore del costo storico di acquisto per periodi di durata inferiore a 18 mesi, l’eventuale impairment da imputare a conto economico
viene individuato anche in considerazione del fatto che la riduzione di valore sia imputabile ad un generalizzato andamento negativo di
borsa piuttosto che allo specifico andamento della singola controparte.
In presenza di perdite di valore, la variazione cumulata, inclusa quella precedentemente iscritta a Patrimonio nella voce anzidetta, è
imputata direttamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di b) attività finanziarie
disponibili per la vendita”.
La perdita di valore è registrata nel momento in cui il costo di acquisizione (al netto di qualsiasi rimborso di capitale e ammortamento) di
un’attività finanziaria disponibile per la vendita eccede il suo valore recuperabile. Eventuali riprese di valore, possibili solo a seguito della
rimozione dei motivi che avevano originato la perdita di valore, sono così contabilizzate:
se riferite a investimenti in strumenti azionari, con contropartita diretta a riserva di patrimonio;
se riferite a investimenti in strumenti di debito, sono contabilizzate a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette
per deterioramento di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”.
•
•
In ogni caso, l’entità della ripresa di valore non può eccedere il costo ammortizzato che lo strumento, in assenza di precedenti rettifiche,
avrebbe avuto a quel momento.
In funzione del fatto che UBI Banca applica lo IAS 34 “Bilanci intermedi” alle relazioni finanziarie semestrali, con conseguente identificazione
di un “interim period” semestrale, le eventuali riduzioni di valore registrate vengono storicizzate in sede di chiusura del semestre.
Nota Integrativa 457
Parte A - Politiche contabili
2.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari
derivanti dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti
dalla proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita è imputato a conto economico
nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di b) attività finanziarie disponibili per la vendita”. In occasione della cancellazione
si procede inoltre all’azzeramento, contro conto economico, per la quota eventualmente corrispondente, di quanto in precedenza imputato
nella riserva di patrimonio “140 Riserve da valutazione”.
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3.1. Definizione
Si definiscono detenute sino alla scadenza (c.d. Held to maturity - HTM) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o
determinabili e scadenza fissa che si ha l’oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza. Fanno eccezione quelle:
(a) detenute per la negoziazione e quelle designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico (vedasi
paragrafo precedente);
(b) designate come disponibili per la vendita (vedasi paragrafo precedente);
(c) che soddisfano la definizione di crediti e finanziamenti (vedasi paragrafo successivo).
In occasione della redazione del bilancio o di situazioni contabili infrannuali, vengono valutate l’intenzione e la capacità di detenere
l’attività finanziaria sino alla scadenza.
Le attività in parola sono iscritte nella voce “50 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
3.2. Criteri di iscrizione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono iscritte inizialmente quando, e solo quando, l’azienda diventa parte nelle clausole
contrattuali dello strumento, ossia al momento del regolamento, ad un valore pari al costo, comprensivo degli eventuali costi e proventi
direttamente attribuibili. Qualora l’iscrizione delle attività in questa categoria derivi da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie
disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla
a breve, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il fair value dell’attività, rilevato al momento del trasferimento, è assunto
quale nuova misura del costo ammortizzato dell’attività stessa.
3.3. Criteri di valutazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo
(per la definizione si rinvia al successivo paragrafo “Crediti e Finanziamenti”). Il risultato derivante dall’applicazione di tale metodologia è
imputato a conto economico nella voce “10 Interessi attivi e proventi assimilati”.
In sede di redazione di bilancio o di situazione infrannuale viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di
valore dell’attività. In presenza di perdite di valore, la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei flussi finanziari
futuri stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario, è imputata a conto economico alla voce “130 Rettifiche/Riprese di valore
nette per deterioramento di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”. Nella stessa voce di conto economico sono iscritte le
eventuali riprese di valore registrate a seguito del venir meno dei motivi che hanno originato le precedenti rettifiche di valore.
Il fair value delle attività finanziarie detenute sino alla scadenza è determinato per finalità informative ovvero nel caso di coperture efficaci
per il rischio di cambio e rischio di credito (in relazione al rischio oggetto di copertura) ed è stimato come più dettagliatamente descritto
nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
3.4. Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie detenute sino alla scadenza vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti
dalle attività finanziarie o quando l’attività finanziaria è ceduta con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla
proprietà dell’attività stessa. Il risultato della cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza è imputato a conto economico
nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza”.
4. Crediti e Finanziamenti
4.1. Definizione
Si definiscono Crediti e finanziamenti (c.d. Loans and Receivables – L&R) le attività finanziarie non derivate, aventi pagamenti fissi o
determinabili, che non sono state quotate in un mercato attivo. Fanno eccezione:
(a) quelle che si intendono vendere immediatamente o a breve, che vengono classificate come possedute per la negoziazione, e quelle
eventualmente iscritte al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a conto economico;
(b) quelle rilevate inizialmente come disponibili per la vendita;
(c) quelle per cui il possessore può non recuperare sostanzialmente tutto l’investimento iniziale per cause diverse dal deterioramento del
credito; in tal caso sono classificate come disponibili per la vendita.
I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti verso clientela”.
458 Relazioni e Bilanci 2015
4.2. Criteri di iscrizione
I crediti e finanziamenti sono iscritti in bilancio inizialmente quando l’azienda diviene parte di un contratto di finanziamento ossia quando
il creditore acquisisce il diritto al pagamento delle somme contrattualmente pattuite. Tale momento corrisponde alla data di erogazione
del finanziamento.
L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie disponibili per la vendita”
oppure, solo e soltanto in rare circostanze qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dalle “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione”.
Il valore di iscrizione iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario che corrisponde all’ammontare erogato comprensivo dei costi
o proventi direttamente riconducibili allo stesso e determinabili sin dall’origine, indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati.
Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte debitrice o che sono
riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al momento del trasferimento è assunto quale nuova misura
del costo ammortizzato dell’attività stessa.
Nel caso di crediti e finanziamenti erogati a condizioni non di mercato, il fair value iniziale è calcolato mediante l’applicazione di apposite
tecniche valutative descritte nel prosieguo; in tali circostanze, la differenza tra il fair value così determinato e l’importo erogato è imputata
direttamente a conto economico nella voce interessi.
I contratti di riporto e le operazioni di pronti contro termine con obbligo di riacquisto o di rivendita a termine sono iscritti in bilancio come
operazioni di raccolta o impiego. In particolare, le operazioni di vendita a pronti e di riacquisto a termine sono rilevate in bilancio come
debiti per l’importo percepito a pronti, mentre le operazioni di acquisto a pronti e di rivendita a termine sono rilevate come crediti per
l’importo corrisposto a pronti.
4.3. Criteri di valutazione
I crediti e finanziamenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui la stessa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale al
netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi
differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, e dedotta qualsiasi riduzione (a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di calcolo del costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria (o gruppo di attività
e passività finanziarie) e di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la relativa durata. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che
attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario. Al fine della determinazione
del tasso di interesse effettivo è necessario valutare i flussi finanziari tenendo in considerazione tutti i termini contrattuali dello strumento
finanziario (per esempio, il pagamento anticipato, un’opzione all’acquisto o simili), ma non vanno considerate perdite future su crediti.
Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante del tasso di interesse
effettivo, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti.
Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo
di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di
riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad esempio, in presenza:
(a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
(b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
(c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria del beneficiario, estende al beneficiario una
concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
(d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
(e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie;
(f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie
similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa essere ancora identificata con le
singole attività finanziarie nel gruppo.
La valutazione dei crediti non performing (ai sensi delle definizioni previste dalla vigente normativa di vigilanza della Banca d’Italia suddivisi
in: sofferenze, inadempienze probabili, esposizioni scadute deteriorate) avviene secondo modalità analitiche.
La valutazione dei restanti crediti avviene secondo tecniche collettive, mediante raggruppamenti in classi omogenee di rischio.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti non performing si basano sull’attualizzazione dei flussi finanziari
attesi per capitale ed interessi, tenendo conto delle eventuali garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti. Ai fini
della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati,
delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. L’entità della perdita risulta pari alla differenza tra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari attesi, scontati al tasso di interesse effettivo originario.
La valutazione dei crediti performing riguarda portafogli di attività per le quali non sono riscontrati elementi oggettivi di perdita e che
pertanto vengono assoggettati ad una valutazione collettiva. Ai flussi di cassa stimati delle attività, aggregate in classi omogenee con
caratteristiche simili in termini di rischio di credito, vengono applicate le percentuali di perdita desumibili dalle serie storico-statistiche
stimate secondo la metodologia valutativa basata sulla normativa di Basilea 2, cui vengono opportunamente applicati fattori correttivi al
fine di esprimere una valutazione coerente con quanto richiesto dal principio contabile di riferimento.
Se un credito assoggettato a valutazione analitica non evidenzia obiettive riduzioni di valore, lo stesso è inserito in una categoria di attività
finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e quindi sottoposto a valutazione collettiva.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte immediatamente a conto economico nella voce “130 Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di a) crediti” così come i recuperi di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore sono
iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito tale da far sorgere la ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale
e degli interessi, secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione calcolata
al momento dell’iscrizione della rettifica di valore. Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore
vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento a ciascun credito in bonis alla data di valutazione.
Nota Integrativa 459
Parte A - Politiche contabili
Le modalità di determinazione del fair value dei crediti e dei finanziamenti sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value”
della Nota Integrativa Il Fair Value è determinato per tutti i crediti ai soli fini di informativa. Nel caso di crediti e finanziamenti oggetto di
coperture efficaci, viene calcolato il fair value in relazione al rischio oggetto di copertura per fini valutativi.
4.4. Criteri di cancellazione
I crediti e finanziamenti vengono cancellati dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari dagli stessi derivanti,
quando tali attività finanziarie sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla proprietà, nonché in
dipendenza di eventi estintivi secondo la definizione fornita dalla vigente normativa di vigilanza. In caso contrario i crediti e finanziamenti
continuano ad essere rilevati in bilancio, sebbene la loro titolarità giuridica sia trasferita ad un terzo, per un importo pari al coinvolgimento
residuo.
Le attività in parola sono cancellate dal bilancio anche quando la banca mantiene il diritto contrattuale a ricevere i flussi finanziari derivanti
dalle stesse, ma contestualmente assume l’obbligazione contrattuale a pagare i medesimi flussi ad un soggetto terzo.
Il risultato economico della cancellazione di crediti e finanziamenti, qualora derivante da operazioni di cessione, è imputato a conto
economico nella voce “100 Utili (perdite) da cessione o riacquisto di a) crediti” ovvero, in occasione dei succitati eventi estintivi, nella voce
“130 Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti”. In tale ultimo caso gli eventi estintivi sono contraddistinti da atti
formali assunti dai competenti organi aziendali dai quali risulta la definitiva irrecuperabilità totale o parziale dell’attività finanziaria oppure
la rinuncia all’attività di recupero per motivi di convenienza economica.
5. Derivati di copertura
5.1. Definizione
Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare le perdite rilevabili su un determinato elemento (o gruppo di elementi) attribuibili
ad un determinato rischio tramite gli utili rilevabili su un diverso elemento (o gruppo di elementi) nel caso in cui quel particolare rischio
dovesse effettivamente manifestarsi.
La Banca pone in essere le seguenti relazioni di copertura, che trovano coerente rappresentazione contabile, e che sono descritte nel
prosieguo:
Fair Value Hedge: l’obiettivo è quello di contrastare variazioni avverse del fair value dell’attività o passività oggetto di copertura;
Cash Flow Hedge: l’obiettivo perseguito è quello di contrastare il rischio di variabilità dei flussi finanziari attesi rispetto alle ipotesi
iniziali.
•
•
I prodotti derivati stipulati con controparti esterne all’azienda sono designati come strumenti di copertura.
5.2. Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura, al pari di tutti i derivati, sono inizialmente iscritti e successivamente misurati al fair value e
sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale “80 Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale “60 Derivati di copertura”.
Una relazione si qualifica come di copertura, e trova coerente rappresentazione contabile, se e soltanto se tutte le seguenti condizioni sono
soddisfatte:
all’inizio della copertura vi è una designazione e documentazione formale della relazione di copertura, degli obiettivi della società
nella gestione del rischio e della strategia nell’effettuare la copertura. Tale documentazione include l’identificazione dello strumento
di copertura, l’elemento o l’operazione coperta, la natura del rischio coperto e come l’impresa valuta l’efficacia dello strumento di
copertura nel compensare l’esposizione alle variazioni di fair value dell’elemento coperto o dei flussi finanziari attribuibili al rischio
coperto;
la copertura è attesa altamente efficace;
la programmata operazione oggetto di copertura, per le coperture di flussi finanziari, è altamente probabile e presenta un’esposizione
alle variazioni di flussi finanziari che potrebbe incidere sul conto economico;
l’efficacia della copertura può essere attendibilmente valutata;
la copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità ed è considerata altamente efficace per tutti gli esercizi di riferimento per
cui la copertura era designata.
•
•
•
•
•
5.2.1. Metodologie di esecuzione test efficacia
La relazione di copertura è giudicata efficace, e come tale trova coerente rappresentazione contabile, se all’inizio e durante la sua vita i
cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa dell’elemento coperto, riferiti al rischio oggetto di copertura, sono quasi completamente
compensati dai cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa del derivato di copertura. Tale conclusione è raggiunta qualora il risultato
effettivo si colloca all’interno di un intervallo compreso tra 80% e 125%.
La verifica dell’efficacia della copertura avviene in fase iniziale, e ad ogni data di reporting, mediante l’esecuzione del test prospettico volto
a dimostrare l’attesa efficacia della copertura durante la vita della stessa.
Ulteriormente, con cadenza mensile, viene inoltre condotto il test retrospettivo su base cumulata che si pone l’obiettivo di misurare il grado
di efficacia della copertura raggiunto nel periodo di riferimento e quindi verificare che nel periodo trascorso la relazione di copertura sia
stata effettivamente efficace.
Gli strumenti finanziari derivati che sono considerati di copertura dal punto di vista economico, ma che non soddisfano i requisiti per
essere considerati efficaci strumenti di copertura, sono registrati nella voce “20 Attività finanziarie detenute per la negoziazione” ovvero
“40 Passività finanziarie detenute per la negoziazione” e gli effetti economici nella corrispondente voce “80 Risultato netto dell’attività
di negoziazione”.
Se i succitati test non confermano l’efficacia della copertura, il contratto derivato, se non oggetto di cancellazione, viene riclassificato tra i
derivati di negoziazione e lo strumento coperto riacquisisce il criterio di valutazione di cui alla sua classificazione di bilancio.
460 Relazioni e Bilanci 2015
5.3. Criteri di valutazione
5.3.1. Copertura di Fair Value
La copertura di fair value è contabilizzata come segue:
l’utile o la perdita risultante dalla misurazione dello strumento di copertura al fair value è iscritto a conto economico nella voce “90
Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’utile o la perdita sull’elemento coperto attribuibile al rischio coperto rettifica il valore contabile dell’elemento coperto ed è rilevato
immediatamente, a prescindere dalla categoria di appartenenza dell’attività o passività coperta, a conto economico nella voce anzidetta.
•
•
La contabilizzazione della copertura cessa prospetticamente nei seguenti casi:
1. lo strumento di copertura giunge a scadenza, è venduto, cessato o esercitato;
2. la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura sopra detti;
3. l’impresa revoca la designazione.
Qualora l’attività o passività coperta sia valutata al costo ammortizzato, il maggiore o minore valore derivante dalla valutazione della stessa
a fair value per effetto della copertura divenuta inefficace viene imputato a conto economico secondo il metodo del tasso di interesse
effettivo, ovvero in caso di copertura di portafogli di attività e passività a quote costanti qualora tale metodo non sia praticabile, oppure in
un’unica soluzione qualora la posta coperta sia oggetto di cancellazione.
Le metodologie utilizzate al fine della determinazione del fair value del rischio coperto nelle attività o passività oggetto di copertura sono
descritte nella Parte A.4 “Informativa sul fair value” della Nota Integrativa.
5.3.2. Copertura di flussi finanziari
Quando uno strumento finanziario derivato è designato a copertura della variabilità dei flussi finanziari attesi da una attività o passività
iscritta in bilancio o di una transazione futura ritenuta altamente probabile, la contabilizzazione della copertura avviene nel seguente modo:
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte efficace della copertura sono registrate nell’apposita
riserva di patrimonio denominata “130 Riserve da valutazione”;
gli utili o le perdite (della valutazione del derivato di copertura) connesse alla parte inefficace della copertura sono registrate direttamente
a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di copertura”;
l’attività o passività coperta è valutata secondo i criteri propri della categoria di appartenenza.
•
•
•
Se una transazione futura si verifica comportando l’iscrizione di una attività o passività non finanziaria, i corrispondenti utili o perdite
imputati inizialmente nella voce “130 Riserve da valutazione” sono contestualmente stornati da tale riserva ed imputati quale costo iniziale
all’attività o passività oggetto di rilevazione. Qualora la transazione futura oggetto di copertura comporti successivamente l’iscrizione di
una attività o passività finanziaria, gli utili o perdite associati che erano stati inizialmente rilevati direttamente nella voce “130 Riserve
da valutazione” sono riclassificati a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi durante i quali l’attività acquistata o passività
assunta ha un effetto sul conto economico. Qualora una parte degli utili o perdite imputati alla predetta Riserva non sia considerata
recuperabile, è riclassificata a conto economico nella voce “80 Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
In tutti i casi diversi da quelli descritti in precedenza, gli utili o le perdite inizialmente imputati nella voce “130 Riserve da valutazione”
sono stornati ed imputati a conto economico con le stesse modalità ed alle stesse scadenze con cui la transazione futura incide sul conto
economico.
In ciascuna delle seguenti circostanze un’impresa deve cessare prospetticamente la contabilizzazione di copertura:
(a) lo strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, cessato o esercitato (a questo scopo, la sostituzione o il riporto di uno
strumento di copertura con un altro strumento di copertura non è una conclusione o una cessazione se tale sostituzione o riporto è parte
della documentata strategia di copertura dell’impresa). In tal caso, l’utile (o perdita) complessivo dello strumento di copertura rimane
rilevato direttamente nel patrimonio netto fino all’esercizio in cui la copertura era efficace e resta separatamente iscritto nel patrimonio
netto sino a quando la programmata operazione, oggetto di copertura, si verifica;
(b) la copertura non soddisfa più i criteri per la contabilizzazione di copertura. In tal caso, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di
copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta
nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica;
(c) non si ritiene più che la programmata operazione debba accadere, nel qual caso qualsiasi correlato utile o perdita complessiva sullo
strumento di copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto dall’esercizio in cui la copertura era efficace va rilevata a conto
economico;
(d) l’impresa revoca la designazione. Per le coperture di una programmata operazione, l’utile o la perdita complessiva dello strumento di
copertura rilevata direttamente nel patrimonio netto a partire dall’esercizio in cui la copertura era efficace resta separatamente iscritta
nel patrimonio netto sino a quando la programmata operazione si verifica o ci si attende non debba più accadere.
Se ci si attende che l’operazione non debba più accadere, l’utile (o la perdita) complessivo che era stato rilevato direttamente nel patrimonio
netto è stornato a conto economico.
5.3.3. Copertura di portafogli di attività e passività
La copertura di portafogli di attività e passività (c.d. “macrohedging”) e la coerente rappresentazione contabile è possibile previa:
- identificazione del portafoglio oggetto di copertura e suddivisione dello stesso per scadenze;
- designazione dell’oggetto della copertura;
- identificazione del rischio di tasso di interesse oggetto di copertura;
- designazione degli strumenti di copertura;
- determinazione dell’efficacia.
Il portafoglio oggetto di copertura dal rischio di tasso di interesse può contenere sia attività che passività. Tale portafoglio è suddiviso sulla
base delle scadenze previste di incasso o di “riprezzamento” del tasso previa analisi della struttura dei flussi di cassa.
Nota Integrativa 461
Parte A - Politiche contabili
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento coperto sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto dell’attività di
copertura” e nello stato patrimoniale nella voce “90 Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica” oppure
“70 Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a conto economico nella voce “90 Risultato netto
dell’attività di copertura” e nello stato patrimoniale attivo nella voce “80 Derivati di copertura” oppure nella voce di stato patrimoniale
passivo “60 Derivati di copertura”.
6. Partecipazioni
6.1. Definizione
6.1.1. Partecipazione controllata
Si definisce “controllata” la società su cui la Capogruppo esercita il controllo. Tale condizione si configura quando quest’ultima è esposta
ai rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la controllata e nel contempo ha la capacità
di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.
Per determinare la presenza del controllo è valutata anche la presenza di diritti di voto potenziali e diritti contrattuali che attribuiscano al
possessore il potere di influenzare significativamente i rendimenti della controllata.
6.1.2. Partecipazione controllata congiuntamente
Si definisce “controllata congiuntamente” la società regolata da un accordo contrattuale con il quale le parti che detengono il controllo
congiunto vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Il controllo congiunto presuppone la condivisione, su base contrattuale, del
controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di
tutte le parti che condividono il controllo.
6.1.3. Partecipazione collegata
Si definisce “collegata” la società in cui la partecipante esercita un’influenza notevole. L’influenza notevole è il potere di partecipare alla
determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.
6.2. Criteri di iscrizione
Le partecipazioni sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto comprensivo, eccezion fatta per le partecipazioni di controllo acquisite in
operazioni di aggregazione aziendale, degli eventuali oneri accessori.
6.3. Criteri di valutazione
Le partecipazioni sono valutate al costo. Ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza
che la partecipazione abbia subito una riduzione di valore. Si procede quindi al calcolo del valore recuperabile tenendo conto del valore
attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell’investimento. L’eventuale
minor valore, rispetto al valore contabile, così determinato viene imputato nell’esercizio stesso a conto economico nella voce “210 Utili
(Perdite) delle partecipazioni”. In tale voce confluiscono anche le eventuali future riprese di valore laddove siano venuti meno i motivi che
hanno originato le precedenti svalutazioni.
6.4. Criteri di cancellazione
Le partecipazioni vengono cancellate dal bilancio quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività finanziarie
o quando sono cedute con trasferimento sostanziale di tutti i rischi ed i benefici derivanti dalla loro proprietà. Il risultato della cessione di
partecipazioni valutate al Patrimonio Netto è imputato a conto economico nella voce “210 Utili (Perdite) delle partecipazioni”.
7. Attività Materiali
7.1. Definizione attività ad uso funzionale
Sono definite “Attività ad uso funzionale” le attività tangibili possedute per essere utilizzate ai fini dell’espletamento dell’attività sociale
ed il cui utilizzo è ipotizzato su un arco temporale maggiore dell’esercizio.
Sono ricompresi anche gli immobili concessi in locazione a dipendenti, ex dipendenti e loro eredi nonché le opere d’arte.
7.2. Definizione attività detenute a scopo di investimento
Sono definite “Attività detenute a scopo di investimento” le proprietà possedute con la finalità di percepire canoni di locazione o
per l’apprezzamento del capitale investito. Di conseguenza, un investimento immobiliare si distingue dall’attività detenuta ad uso del
proprietario per il fatto che origina flussi finanziari ampiamente differenziati dalle altre attività possedute dalla Banca.
Sono ricomprese tra le attività materiali (ad uso funzionale e detenute a scopo di investimento) anche quelle iscritte a seguito di contratti
di leasing finanziario sebbene la titolarità giuridica delle stesse rimanga in capo all’azienda locatrice.
7.3. Criteri di iscrizione
Le attività materiali, strumentali e non, sono iscritte inizialmente ad un valore pari al costo (nella voce “110 Attività Materiali”),
462 Relazioni e Bilanci 2015
comprensivo di tutti i costi direttamente connessi alla messa in funzione del bene ed alle imposte e tasse di acquisto non recuperabili.
Tale valore è successivamente incrementato delle spese sostenute da cui ci si aspetta di godere dei benefici futuri. I costi di manutenzione
ordinaria effettuata sull’attività sono rilevati a conto economico nel momento in cui si verificano di contro le spese di manutenzione
straordinaria (migliorie) da cui sono attesi benefici economici futuri sono capitalizzate ad incremento del valore dei cespiti cui si riferiscono.
Le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi dalle quali si attendono benefici futuri sono iscritte:
se dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, nella categoria più idonea, sia che si riferiscano
a beni di terzi utilizzati in forza di un contratto di locazione che a beni detenuti in forza di un contratto di leasing finanziario;
se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità nella voce “110 Attività materiali”, ad incremento dell’attività cui si riferiscono,
se utilizzate in forza di un contratto di leasing finanziario ovvero nella voce “150 Altre attività” qualora riferite a beni utilizzati per
effetto di un contratto di locazione.
•
•
Il costo di un’attività materiale è rilevato come un’attività se, e soltanto se:
è probabile che i futuri benefici economici associati al bene affluiranno all’azienda;
il costo del bene può essere attendibilmente determinato.
•
•
7.4. Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale le attività materiali strumentali sono iscritte al costo, come sopra definito, al netto degli
ammortamenti cumulati e di qualsiasi perdita di valore cumulata. Il valore ammortizzabile, pari al costo meno il valore residuo (ossia
l’ammontare previsto che si otterrebbe normalmente dalla dismissione, dedotti i costi attesi di dismissione, se l’attività fosse già nelle
condizioni, anche di vecchiaia, previste alla fine della sua vita utile), è ripartito sistematicamente lungo la vita utile dell’attività materiale
adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti. La vita utile, oggetto di periodica revisione al fine di rilevare
eventuali stime significativamente difformi dalle precedenti, è definita come:
il periodo di tempo nel quale ci si attende che un’attività sia utilizzabile dall’azienda o,
la quantità di prodotti o unità similari che l’impresa si aspetta di ottenere dall’utilizzo dell’attività stessa.
•
•
In considerazione della circostanza che le attività materiali possono ricomprendere componenti di diversa vita utile, i terreni, siano essi
a sé stanti o inclusi nel valore del fabbricato, non sono soggetti ad ammortamento in quanto immobilizzazioni a cui è associata vita utile
indefinita. Lo scorporo del valore attribuibile al terreno dal valore complessivo dell’immobile avviene, per tutti i fabbricati, in proporzione
alla percentuale di possesso. I fabbricati sono per contro ammortizzati secondo i criteri sopra esposti.
Le opere d’arte non sono soggette ad ammortamento in quanto il loro valore è generalmente destinato ad aumentare con il trascorrere del
tempo.
L’ammortamento di una attività ha inizio quando la stessa è disponibile per l’uso e cessa quando l’attività è eliminata contabilmente
momento corrispondente alla data più recente tra quella in cui l’attività è classificata per la vendita e la data di eliminazione contabile.
Di conseguenza, l’ammortamento non cessa quando l’attività diventa inutilizzata o è ritirata dall’uso attivo, a meno che l’attività non sia
completamente ammortizzata.
Le migliorie e le spese incrementative sono ammortizzate:
– se dotate di autonoma identificabilità e separabilità, secondo la vita utile presunta come sopra descritta;
– se non dotate di autonoma identificabilità e separabilità, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di locazione, secondo il periodo
più breve tra quello in cui le migliorie e le spese possono essere utilizzate e quello di durata residua della locazione tenendo anche conto
di un eventuale singolo rinnovo ovvero, nel caso di beni utilizzati in forza di un contratto di leasing finanziario, secondo la vita utile attesa
dell’attività cui si riferiscono.
L’ammortamento delle migliorie e delle spese incrementative su beni di terzi rilevate alla voce “150 Altre Attività” è iscritto alla voce “190
Altri oneri/proventi di gestione”.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’eventuale esistenza di indicazioni che dimostrino la perdita
di valore subita da un’attività. La perdita risulta dal confronto tra il valore di carico dell’attività materiale ed il minor valore di recupero.
Quest’ultimo è il maggior valore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso inteso come il valore
attuale dei flussi futuri originati dal cespite. La perdita viene iscritta immediatamente a conto economico nella voce “170 Rettifiche/Riprese
di valore nette su attività materiali”; in tale voce confluisce anche l’eventuale futura ripresa di valore qualora vengano meno i motivi che
hanno originato la precedente svalutazione.
7.4.1. Definizione e determinazione del fair value
7.4.1.1. Immobili
Le modalità di determinazione del fair value degli immobili sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.4.1.2. Determinazione valore terreno
Le modalità di determinazione del fair value dei terreni sono descritte nella Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
7.5. Attività materiali acquisite in leasing finanziario
Il leasing finanziario è un contratto che trasferisce sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene. Il diritto di
proprietà può essere trasferito o meno al termine del contratto.
L’inizio della decorrenza del leasing è la data dalla quale il locatario è autorizzato all’esercizio del suo diritto all’utilizzo del bene locato e
corrisponde quindi alla data di rilevazione iniziale del leasing.
Al momento della decorrenza del contratto, il locatario rileva le operazioni di leasing finanziario come attività e passività nel proprio
bilancio a valori pari al fair value del bene locato o, se inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti. Nel determinare il valore
attuale dei pagamenti minimi dovuti il tasso di attualizzazione utilizzato è il tasso di interesse contrattuale implicito, se determinabile; in
Nota Integrativa 463
Parte A - Politiche contabili
caso contrario viene utilizzato il tasso di interesse del finanziamento marginale del locatario. Eventuali costi diretti iniziali sostenuti dal
locatario sono aggiunti all’importo rilevato come attività.I pagamenti minimi dovuti sono suddivisi tra costi finanziari e riduzione del debito
residuo. I primi sono ripartiti lungo la durata contrattuale in modo da determinare un tasso d’interesse costante sulla passività residua.
Il contratto di leasing finanziario comporta l’iscrizione della quota di ammortamento delle attività oggetto di contratto e degli oneri
finanziari per ciascun esercizio. Il criterio di ammortamento utilizzato per i beni acquisiti in locazione è coerente con quello adottato per i
beni di proprietà al cui paragrafo si rinvia per una descrizione più dettagliata.
7.6. Criteri di cancellazione
L’attività materiale è eliminata dal bilancio al momento della dismissione o quando la stessa è permanentemente ritirata dall’uso e dalla
sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le eventuali plusvalenze o le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla
dismissione dell’attività materiale, pari alla differenza tra il corrispettivo netto di cessione ed il valore contabile dell’attività, sono rilevate
a conto economico nella voce “240 Utili (Perdite) da cessione di investimenti”.
8. Attività immateriali
8.1. Definizione
E’ definita immateriale un’attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica ed utilizzata nell’espletamento dell’attività
sociale.
L’attività è identificabile quando:
è separabile, ossia capace di essere separata o scorporata e venduta, trasferita, data in licenza, locata o scambiata;
deriva da diritti contrattuali o altri diritti legali indipendentemente dal fatto che tali diritti siano trasferibili o separabili da altri diritti e
obbligazioni.
•
•
L’attività si caratterizza per la circostanza di essere controllata dall’impresa in conseguenza di eventi passati e nel presupposto che tramite
il suo utilizzo affluiranno benefici economici all’impresa. L’impresa ha il controllo di un’attività se ha il potere di usufruire dei benefici
economici futuri derivanti dalla risorsa in oggetto e può, inoltre, limitare l’accesso a tali benefici da parte di terzi.
I benefici economici futuri derivanti da un’attività immateriale possono includere i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i
risparmi di costo od altri benefici derivanti dall’utilizzo dell’attività da parte dell’impresa.
Un’attività immateriale è rilevata come tale se, e solo se:
(a) è probabile che affluiranno all’impresa benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività;
(b) il costo dell’attività può essere misurato attendibilmente.
La probabilità che si verifichino benefici economici futuri è valutata usando presupposti ragionevoli e sostenibili che rappresentano la
migliore stima dell’insieme di condizioni economiche che esisteranno nel corso della vita utile dell’attività.
Il grado di probabilità connesso al flusso di benefici economici attribuibili all’utilizzo dell’attività è valutato sulla base delle fonti
d’informazione disponibili al tempo della rilevazione iniziale, dando un maggior peso alle fonti d’informazione esterne.
Sono considerate attività immateriali, oltre che gli avviamenti e il software ad utilità pluriennale prevalentemente anche marchi, asset
under management e risparmio gestito iscritti a seguito dell’aggregazione di ex BPU Banca ed ex Banca Lombarda e Piemontese.
8.1.1. Attività immateriale a vita utile definita
E’ definita a vita utile definita l’attività per cui è possibile stimare il limite temporale entro il quale ci si attende la produzione dei correlati
benefici economici.
Tra le attività intangibili iscritte sono considerate a vita utile definita il software e le customer relationship derivanti dall’intermediazione
del credito immobiliare a privati.
8.1.2. Attività immateriale a vita utile indefinita
È definita a vita utile indefinita l’attività per cui non è possibile stimare un limite prevedibile al periodo durante il quale ci si attende che
l’attività generi benefici economici per l’azienda. L’attribuzione di vita utile indefinita del bene non deriva dall’aver già programmato spese
future che nel corso del tempo vadano a ripristinare il livello di performance standard dell’attività, prolungando la vita utile.
8.2. Criteri di iscrizione
L’attività, esposta nella voce di stato patrimoniale “120 Attività immateriali”, è iscritta al costo ed eventuali spese successive all’iscrizione
iniziale sono capitalizzate solo se in grado di generare benefici economici futuri e solo se tali spese possono essere determinate ed attribuite
all’attività in modo attendibile.
Il costo di un’attività immateriale include:
il prezzo di acquisto incluse eventuali imposte e tasse su acquisti non recuperabili dopo aver dedotto sconti commerciali e abbuoni;
qualunque costo diretto per predisporre l’attività all’utilizzo.
•
•
8.3. Criteri di valutazione
Successivamente all’iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti
complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. L’ammortamento è calcolato su base sistematica lungo la miglior stima della
vita utile dell’immobilizzazione (vedasi definizione inclusa nel paragrafo “Attività Materiali”) utilizzando il metodo di ripartizione a quote
costanti per tutte le attività immateriali eccezion fatta per le customer relationship derivanti dall’intermediazione del credito immobiliare a
464 Relazioni e Bilanci 2015
privati il cui processo di ammortamento è calcolato sulla base della vita media di tali relazioni ossia del portafoglio crediti erogati.
Il processo di ammortamento inizia quando l’attività è disponibile all’uso e cessa alla data in cui l’attività è eliminata contabilmente.
Le attività immateriali aventi vita utile indefinita (vedasi avviamento, così come definito nel paragrafo successivo qualora positivo) sono
iscritte al costo al netto delle eventuali perdite di valore riscontrate periodicamente in applicazione del test condotto per la verifica
dell’adeguatezza del valore di carico dell’attività (vedasi paragrafo successivo). Per tali attività, di conseguenza, non si procede al calcolo
dell’ammortamento.
Nessuna attività immateriale derivante da ricerca (o dalla fase di ricerca di un progetto interno) è oggetto di rilevazione. Le spese di ricerca
(o della fase di ricerca di un progetto interno) sono rilevate come costo nel momento in cui sono sostenute.
Un’attività immateriale derivante dallo sviluppo (o dalla fase di sviluppo di un progetto interno) è rilevata se, e solo se, può essere
dimostrato quanto segue:
(a) la fattibilità tecnica di completare l’attività immateriale in modo da essere disponibile per l’uso o la vendita;
(b) l’intenzione aziendale di completare l’attività immateriale per usarla o venderla;
(c) la capacità aziendale di usare o vendere l’attività immateriale.
Ad ogni chiusura di bilancio o situazione infrannuale si procede alla verifica dell’esistenza eventuale di perdite di valore relative ad attività
immateriali. Tali perdite risultano dalla differenza tra il valore d’iscrizione delle attività ed il valore recuperabile e sono iscritte, come le
eventuali riprese di valore, nella voce “180 Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” ad esclusione delle perdite di valore
relative all’avviamento che sono iscritte nella voce “230 Rettifiche di valore dell’avviamento”.
8.4. Avviamento
Si definisce avviamento la differenza tra il costo di acquisto ed il fair value delle attività e passività acquisite nell’ambito di una
aggregazione aziendale che consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un’unica impresa tenuta alla redazione del
bilancio. Il risultato di quasi tutte le aggregazioni aziendali è costituito dal fatto che una sola impresa, l’acquirente, ottiene il controllo
di una o più attività aziendali distinte riferibili all’acquisito. Quando un’impresa acquisisce un gruppo di attività o di attivi netti che non
costituiscono un’attività aziendale, questa alloca il costo dell’assieme alle singole attività e passività identificabili in base ai relativi fair
value alla data di acquisizione.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo e controllata nel quale l’acquirente è la controllante
e l’acquisito una controllata dell’acquirente.
Tutte le aggregazioni aziendali sono contabilizzate applicando il metodo dell’acquisto (c.d. purchase method).
Il metodo dell’acquisto prevede le seguenti fasi:
(a) identificazione dell’acquirente (l’acquirente è l’impresa aggregante che ottiene il controllo delle altre imprese o attività aziendali
aggregate);
(b) determinazione della data di acquisizione;
(c) determinazione del costo dell’aggregazione aziendale inteso come il “corrispettivo” trasferito dall’acquirente ai socie dell’acquisita;
(d) allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale mediante rilevazione, classificazione e valutazione delle
attività identificabili acquisite nonché delle passività identificabili assunte;
(e) rilevazione dell’eventuale avviamento.
Le operazioni di aggregazione realizzate con società controllate o appartenenti allo stesso gruppo sono contabilizzate in coerenza al
riscontro della significativa sostanza economica delle stesse.
In applicazione di tale principio, l’avviamento derivante da tali operazioni, è iscritto:
(a) a voce 120 dell’attivo di stato patrimoniale nell’ipotesi di riscontro della significativa sostanza economica;
(b) a deduzione del patrimonio netto in caso contrario.
8.4.1. Allocazione del costo di un’aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte
L’acquirente:
(a) rileva l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale come attività;
(b) misura tale avviamento al relativo costo, in quanto costituisce l’eccedenza del costo dell’aggregazione aziendale rispetto alla quota
d’interessenza dell’acquirente nel fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale rappresenta un pagamento effettuato dall’acquirente in previsione di benefici
economici futuri derivanti da attività che non possono essere identificate individualmente e rilevate separatamente.
Dopo la rilevazione iniziale, l’acquirente valuta l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale al relativo costo, al netto delle perdite
di valore accumulate.
L’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale non deve essere ammortizzato. L’acquirente, invece, verifica annualmente se abbia
subìto riduzioni di valore, o più frequentemente se specifici eventi o modificate circostanze indicano la possibilità che potrebbe aver subito
una riduzione di valore, secondo quanto previsto dall’apposito principio contabile.
Il principio stabilisce che un’attività (ivi incluso l’avviamento) ha subito una riduzione di valore quando il relativo valore contabile supera
il valore recuperabile, quest’ultimo inteso come il maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il valore d’uso, definito dal par. 6
dello IAS 36.
Ai fini della verifica di impairment l’avviamento deve essere allocato ad unità generatrici di flussi finanziari, o a gruppi di unità, nel rispetto
del vincolo massimo di aggregazione che non può superare il segmento di attività identificato ai sensi dell’IFRS 8.
8.4.2. Avviamento negativo
Se la quota di interessenza dell’acquirente nel fair value (valore equo) netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili
eccede il costo dell’aggregazione aziendale, l’acquirente:
Nota Integrativa 465
Parte A - Politiche contabili
(a) rivede l’identificazione e la misurazione delle attività, passività e passività potenziali identificabili dell’acquisito e la determinazione del
costo dell’aggregazione;
(b) rileva immediatamente a conto economico l’eventuale eccedenza residua dopo la nuova misurazione.
8.5. Criteri di cancellazione
L’attività immateriale è cancellata dal bilancio a seguito di dismissione ovvero quando nessun beneficio economico futuro è atteso per il
suo utilizzo o dismissione.
9. Debiti, titoli in circolazione (e passività subordinate)
Le varie forme di provvista interbancaria e con clientela sono rappresentate nelle voci di bilancio “10 Debiti verso banche”, “20 Debiti verso
clientela”, “30 Titoli in circolazione”. In tali voci sono ricompresi anche i debiti iscritti dal locatario nell’ambito di operazioni di leasing
finanziario.
9.1. Criteri di iscrizione
Le passività in questione sono iscritte in bilancio nel momento corrispondente all’atto della ricezione delle somme raccolte o all’emissione
dei titoli di debito. Il valore a cui sono iscritte è pari al relativo fair value, di norma pari al corrispettivo ricevuto o al prezzo di
emissione, comprensivo degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili all’operazione e determinabili sin dall’origine,
indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati. Non sono inclusi nel valore di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto
di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi interni di carattere amministrativo.
9.2. Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale le passività finanziarie a medio/lungo termine sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del
tasso di interesse effettivo così come definito nei paragrafi precedenti.
Le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta non significativo, sono valutate al costo.
Le modalità di determinazione del fair value dei debiti e dei titoli in circolazione, operata per soli fini di informativa, sono descritte nella
Parte A.4 “Informativa sul Fair Value” della Nota Integrativa.
9.3. Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute.
Il riacquisto di titoli di propria emissione comporta la cancellazione contabile degli stessi con conseguente ridefinizione del debito per
titoli in circolazione. L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli propri ed il corrispondente valore contabile della passività
viene iscritto a conto economico nella voce “100 Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di d) passività finanziarie”. L’eventuale successivo
ricollocamento dei titoli propri, oggetto di precedente annullo contabile, costituisce, contabilmente, una nuova emissione con conseguente
iscrizione al nuovo prezzo di collocamento, senza alcun effetto a conto economico.
10. Attività e passività fiscali
Le attività e le passività fiscali sono esposte nello stato patrimoniale nelle voci “130 Attività fiscali” e “80 Passività fiscali”.
10.1 Attività e passività fiscali correnti
Le imposte correnti dell’esercizio e di quelli precedenti, nella misura in cui esse non siano state pagate, sono rilevate come passività;
l’eventuale eccedenza rispetto al dovuto è rilevata come attività.
Le passività (attività) fiscali correnti, dell’esercizio in corso e di quelli precedenti, sono determinate al valore che si prevede di versare/
recuperare nei confronti delle autorità fiscali, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigenti.
Le attività e passività fiscali correnti vengono cancellate nell’esercizio in cui le attività vengono realizzate o le passività risultano estinte.
10.2 Attività e passività fiscali differite
Per tutte le differenze temporanee imponibili è rilevata una passività fiscale differita, a meno che la passività fiscale differita derivi:
da avviamento il cui ammortamento non sia fiscalmente deducibile o
dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
– non sia un’aggregazione di imprese e
– al momento dell’operazione non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile.
•
•
Non sono calcolate imposte differite con riguardo a maggiori valori dell’attivo in sospensione d’imposta relativi a partecipazioni e a riserve
in sospensione d’imposta in quanto si ritiene, allo stato, ragionevole che non sussistano i presupposti per la loro futura tassazione.
Le passività fiscali differite sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “80 Passività fiscali b) differite”.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale differita se sarà probabile che sarà utilizzato un reddito imponibile
a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, a meno che l’attività fiscale differita derivi da:
avviamento negativo che è trattato come ricavo differito;
rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
– non rappresenta una aggregazione di imprese e
– al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile.
•
•
466 Relazioni e Bilanci 2015
Le attività fiscali anticipate sono rilevate nella voce di stato patrimoniale “130 Attività fiscali b) anticipate”.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite sono oggetto di costante monitoraggio e sono quantificate secondo le aliquote
fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale, tenuto
conto della normativa fiscale derivante da provvedimenti attualmente in vigore.
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite vengono cancellate nell’esercizio in cui:
la differenza temporanea che le ha originate diventa imponibile con riferimento alle passività fiscali differite o deducibile con riferimento
alle attività fiscali anticipate;
la differenza temporanea che le ha originate perde rilevanza fiscale.
•
•
Le attività fiscali anticipate e le passività fiscali differite non vengono attualizzate e neppure, di norma, tra loro compensate.
11. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione – Passività
associate ad attività in via di dismissione
Le attività e passività non correnti ed i gruppi di attività e passività non correnti per le quali il valore contabile sarà recuperato
presumibilmente tramite la vendita piuttosto che attraverso l’uso continuativo sono classificate, rispettivamente, nelle voci di stato
patrimoniale “140 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e “90 Passività associate ad attività in via di dismissione”.
Per essere classificate nelle predette voci di bilancio, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente
disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti per giungere alla dismissione dell’attività o passività entro
il breve termine.
Tali attività o passività sono valutate al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di cessione.
Gli utili e le perdite riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione sono esposti nel conto economico nella voce “280 Utile
(Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte”.
Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
12. Accantonamenti a fondi per rischi ed oneri
12.1 Definizione
L’accantonamento è definito come una passività con scadenza o ammontare incerti.
Per contro, si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o
più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
– non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;
– l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinata con sufficiente attendibilità.
•
•
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile, ma solo di informativa, a meno che siano giudicate remote.
12.2 Criteri di iscrizione e valutazione
L’accantonamento è rilevato in contabilità se e solo se:
vi è un’obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato e
è probabile che per adempiere all’obbligazione si renderà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici; e
può essere effettuata una stima attendibile dell’importo derivante dall’adempimento dell’obbligazione.
•
•
•
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla
data di riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze. L’importo
dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere l’obbligazione
laddove l’effetto del valore attuale è un aspetto rilevante. I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere
l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri includono il rischio derivante dall’eventuale contenzioso tributario.
12.3 Criteri di cancellazione
L’accantonamento viene stornato quando diviene improbabile l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere
l’obbligazione.
13. Operazioni in valuta estera
13.1 Definizione
La valuta estera è una valuta differente dalla valuta funzionale dell’impresa, che a sua volta è la valuta dell’ambiente economico prevalente
in cui l’impresa stessa opera.
Nota Integrativa 467
Parte A - Politiche contabili
13.2 Criteri di iscrizione
Un’operazione in valuta estera è registrata, al momento della rilevazione iniziale, nella valuta funzionale applicando all’importo in valuta
estera il tasso di cambio a pronti tra la valuta funzionale e la valuta estera in vigore alla data dell’operazione.
13.3 Criteri di valutazione
A ogni data di riferimento del bilancio:
(a) gli elementi monetari17 in valuta estera sono convertiti utilizzando il tasso di chiusura;
(b) gli elementi non monetari18 che sono valutati al costo storico in valuta estera sono convertiti usando il tasso di cambio in essere alla
data dell’operazione;
(c) gli elementi non monetari che sono valutati al fair value in una valuta estera sono convertiti utilizzando i tassi di cambio alla data in
cui il fair value è determinato.
Le differenze di cambio derivanti dall’estinzione di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari a tassi differenti da quelli
ai quali erano stati convertiti al momento della rilevazione iniziale durante l’esercizio o in bilanci precedenti, sono rilevate nel conto
economico dell’esercizio in cui hanno origine.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario che fa parte di un investimento netto in una gestione estera di un’impresa che
redige il bilancio sono rilevate nel conto economico del bilancio individuale dell’impresa che redige il bilancio o del bilancio individuale
della gestione estera.
Quando un utile o una perdita di un elemento non monetario viene rilevato direttamente nel patrimonio netto, ogni componente di cambio
di tale utile o perdita è rilevato direttamente nel patrimonio netto. Viceversa, quando un utile o una perdita di un elemento non monetario
è rilevato nel conto economico, ciascuna componente di cambio di tale utile o perdita è rilevata nel conto economico.
14. Altre informazioni
Azioni proprie
Le azioni proprie in portafoglio sono dedotte dal patrimonio netto. Nessun utile o perdita derivante da acquisto, vendita, emissione
o cancellazione di azioni proprie viene iscritto al conto economico. Le differenze tra prezzo di acquisto e di vendita derivanti da tali
transazioni sono registrate tra le riserve del patrimonio netto.
Accantonamenti per garanzie rilasciate e impegni
Gli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito
nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi criteri esposti con riferimento ai crediti.
Tali accantonamenti sono rilevati nella voce 100 “Altre passività” in contropartita alla voce di conto economico 130d “Rettifiche/Riprese
di valore nette per deterioramento di: altre operazioni finanziarie”.
Benefici ai dipendenti
Definizione
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall’azienda in cambio dell’attività lavorativa svolta dai dipendenti.
I benefici ai dipendenti si suddividono tra:
benefici a breve termine (diversi dai benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede siano liquidati
interamente entro dodici mesi dal termine dell’esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa;
benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dovuti dopo la conclusione del rapporto di lavoro;
benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro;
altri benefici a lungo termine, diversi dai precedenti, che non si prevede siano estinti interamente entro i dodici mesi dal temine
dell’esercizio in cui i dipendenti hanno svolto la relativa attività lavorativa.
•
•
•
•
Trattamento di Fine Rapporto e fondi a prestazione definita
Criteri di iscrizione
A seguito della riforma della previdenza complementare, di cui al D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto del personale
maturande a partire dal 1° gennaio 2007 configurano un “piano a contribuzione definita”.
L’onere relativo alle quote è determinato sulla base dei contributi dovuti senza applicazione di alcuna metodologia di natura attuariale.
Diversamente, il trattamento di fine rapporto del personale maturato sino al 31 dicembre 2006 continua a configurare un “beneficio
successivo al rapporto di lavoro” della serie “piano a benefici definiti” e, come tale, richiede la determinazione del valore dell’obbligazione
sulla base di ipotesi attuariali e l’assoggettamento ad attualizzazione in quanto il debito può essere estinto significativamente dopo che i
dipendenti hanno prestato l’attività lavorativa relativa.
L’importo contabilizzato come passività è pari a:
(a) il valore attuale dell’obbligazione a benefici definiti alla data di riferimento del bilancio;
(b) più eventuali utili attuariali (meno eventuali perdite attuariali) contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto;
(c) meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle eventuali attività poste a servizio del piano.
17 Si definiscono “monetari” gli elementi rappresentati da importi determinati di valuta ovvero da attività e passività che devono essere incassate o pagate per un importo
determinato di valuta. La caratteristica di un elemento monetario è quindi il diritto a ricevere o un’obbligazione a pagare un numero fisso o determinabile di unità di valuta.
18 Vedasi, a contrario, quanto detto per gli elementi “monetari”.
468 Relazioni e Bilanci 2015
Criteri di valutazione
Gli “Utili/perdite attuariali”, rilevati in apposita riserva da valutazione del patrimonio netto, comprendono gli effetti di aggiustamenti derivanti
dalla riformulazione di precedenti ipotesi attuariali per effetto di esperienze effettive o a causa di modificazioni delle stesse ipotesi.
Ai fini dell’attualizzazione viene utilizzato il metodo della “Proiezione unitaria del credito” che considera ogni singolo periodo di servizio
come dante luogo ad una unità addizionale di TFR misurando così ogni unità, separatamente, per costruire l’obbligazione finale. Tale
unità addizionale si ottiene dividendo la prestazione totale attesa per il numero di anni trascorsi dal momento dell’assunzione alla data
attesa della liquidazione. L’applicazione di tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche
e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. Il tasso utilizzato ai fini
dell’attualizzazione è determinato, con riferimento ai tassi di mercato rilevati alla data di bilancio di “high quality corporate bonds” ovvero
ai rendimenti di titoli caratterizzati da un profilo di rischio di credito contenuto.
Stock Option/Stock Granting
Si definiscono piani di stock option/stock granting i piani di remunerazione del personale ove la prestazione di un’attività da parte di un
dipendente o di un terzo viene remunerata tramite strumenti rappresentativi di capitale (incluse opzioni su azioni).
Il costo di tali operazioni è valutato al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è imputato nella voce di conto economico
“150 Spese Amministrative a) spese per il personale” in quote costanti lungo il periodo di cui alle condizioni di maturazione del piano.
Il fair value determinato è riferito agli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla data di assegnazione e tiene conto dei prezzi di
mercato, se disponibili, dei termini e delle condizioni in base ai quali tali strumenti sono stati assegnati.
Informativa di Settore
Con il termine informativa di settore si definisce la modalità di rappresentazione dell’informativa economico finanziaria dell’azienda per
settore operativo.
Nel presente documento non viene fornita evidenza dell’informativa di settore in quanto il bilancio separato di UBI Banca è pubblicato
congiuntamente al bilancio consolidato del Gruppo UBI Banca che riporta tale informativa a livello di gruppo.
Ricavi
Definizione
I ricavi sono flussi lordi di benefici economici derivanti dallo svolgimento dell’attività ordinaria dell’impresa, quando tali flussi determinano
incrementi del patrimonio netto diversi dagli incrementi derivanti dall’apporto degli azionisti.
Criteri di iscrizione
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono rilevati in contabilità quando possono essere attendibilmente
stimati.
Il risultato di un’operazione di prestazione di servizi può essere attendibilmente stimato quando sono soddisfatte tutte le seguenti
condizioni:
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato;
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione affluiranno alla società;
lo stadio di completamento dell’operazione alla data di riferimento del bilancio può essere attendibilmente misurato;
i costi sostenuti per l’operazione e i costi da sostenere per completarla possono essere attendibilmente calcolati.
•
•
•
•
I ricavi iscritti a fronte della prestazione di servizi sono iscritti coerentemente alla fase di completamento dell’operazione.
I ricavi sono rilevati solo quando è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dalla società. Tuttavia quando
la recuperabilità di un valore già ricompreso nei ricavi è connotata da incertezza, il valore non recuperabile, o il valore il cui recupero non
è più probabile, è rilevato come costo piuttosto che come rettifica del ricavo originariamente rilevato.
I ricavi che derivano dall’utilizzo, da parte di terzi, di beni della società che generano interessi o dividendi sono rilevati quando:
è probabile che i benefici economici derivanti dall’operazione saranno fruiti dall’impresa;
l’ammontare dei ricavi può essere attendibilmente valutato.
•
•
Gli interessi sono rilevati con un criterio temporale che consideri il rendimento effettivo del bene. In particolare:
gli interessi attivi comprendono il valore degli ammortamenti di eventuali scarti, premi o altre differenze tra il valore contabile iniziale
per un titolo e il suo valore alla scadenza. Le componenti negative di reddito maturate su attività finanziarie sono rilevate alla voce
“Interessi passivi e oneri assimilati”; le componenti economiche positive maturate su passività finanziarie sono oggetto di rilevazione alla
voce “Interessi attivi e proventi assimilati”;
gli interessi di mora sono contabilizzati nella voce 10 “Interessi attivi e proventi assimilati” per la parte ritenuta recuperabile.
I dividendi sono iscritti contabilmente in corrispondenza del diritto degli azionisti a ricevere il pagamento.
•
•
Gli eventuali costi o ricavi derivanti dalla compravendita di strumenti finanziari, determinati dalla differenza tra corrispettivo pagato o
incassato della transazione ed il fair value dello strumento sono iscritti a conto economico in sede di iscrizione dello strumento finanziario
solamente quando il fair value è determinato:
facendo riferimento a transazioni di mercato correnti e osservabili del medesimo strumento;
attraverso tecniche di valutazione che utilizzano, quali variabili, solamente dati derivanti da mercati osservabili.
•
•
Costi
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della correlazione tra costi e ricavi che
derivano direttamente e congiuntamente dalle medesime operazioni o eventi. I costi che non possono essere associati ai ricavi sono rilevati
immediatamente nel conto economico.
Nota Integrativa 469
Parte A - Politiche contabili
I costi direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e determinabili sin dall’origine, indipendentemente
dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo per la
definizione del quale si rinvia al paragrafo “Crediti e Finanziamenti”.
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
A.3 - INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE
Non sono state effettuate, né nell’esercizio in corso né in quello precedente, riclassifiche di portafoglio delle attività finanziarie da
categorie valutate al fair value verso categorie valutate al costo ammortizzato con riguardo alle possibilità introdotte dal regolamento CE
n. 1004/2008 della Commissione Europea.
A.4 - INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
Informativa di natura qualitativa
L’IFRS 13 – “Fair Value Measurement” definisce il fair value come il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si
pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Tale valore
si configura quindi come un c.d. “exit price” che riflette le caratteristiche proprie dell’attività o della passività oggetto di valutazione che
sarebbero considerate da un operatore terzo di mercato (c.d. market participant view).
La valutazione al fair value si riferisce ad una transazione ordinaria eseguita o eseguibile tra i partecipanti al mercato, dove, per mercato si intende:
il mercato principale, cioè il mercato con il maggior volume e livello di transazioni per l’attività o la passività in questione al quale la
Banca ha accesso;
o, in assenza di un mercato principale, il mercato più vantaggioso, cioè quello nel quale è possibile ottenere il prezzo più alto per la vendita
di un’attività o il prezzo di acquisto più basso per una passività, tenendo in considerazione anche i costi di transazione e i costi di trasporto.
Con l’intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l’IFRS 13 statuisce
una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value.
Tale classificazione ha l’obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità
adottato, dando la precedenza all’utilizzo di parametri osservabili sul mercato che riflettono le assunzioni che i partecipanti al mercato
utilizzerebbero nella valutazione delle attività e passività.
•
•
La gerarchia del fair value è definita in base ai dati di input (con riferimento alla loro origine, tipologia e qualità) utilizzati nei modelli di
determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi; in tale ottica viene data massima priorità agli input di livello 1.
Fair value determinato sulla base di input di livello1
Il fair value è determinato in base ad input osservabili, ossia prezzi quotati in mercati attivi per lo strumento finanziario, ai quali l’entità
può accedere alla data di valutazione dello strumento. L’esistenza di quotazioni in un mercato attivo costituisce la migliore evidenza del
fair value e pertanto tali quotazioni rappresentano gli input da utilizzare in via prioritaria nel processo valutativo.
Ai sensi dell’IFRS 13 il mercato è definito attivo quando la frequenza ed il volume delle transazioni per un’attività/passività è tale da
garantire, su base continuativa, le informazioni necessarie per la sua valutazione.
In particolare sono considerati quotati in un mercato attivo i titoli azionari e obbligazionari quotati su mercati regolamentati (es. MOT/MTS)
e quelli non quotati su mercati regolamentati per i quali sono disponibili con continuità, dalle principali piattaforme di contribuzione, prezzi
che rappresentano effettive e regolari operazioni di mercato.
Il fair value dei titoli quotati su mercati regolamentati è rappresentato, di norma, dal prezzo di riferimento rilevato all’ultimo giorno
lavorativo del periodo di reporting sui rispettivi mercati di quotazione; per quelli non quotati su mercati regolamentati il fair value è
rappresentato dal prezzo dell’ultimo giorno di transazione ritenuto rappresentativo sulla base delle policy interne.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari con input di livello 1, quali ad esempio, derivati, exchange trade fund, fondi immobiliari
quotati, il fair value è rappresentato dal prezzo di chiusura rilevato il giorno cui si riferisce la valutazione oppure, nel caso di quote di OICR,
Fondi Comuni, SICAV e Hedge Funds, dal NAV (Net Asset Value) ufficiale se ritenuto rappresentativo secondo policy interne.
Fair value determinato sulla base di input di livello 2
Qualora non si riscontrino prezzi rilevabili su mercati attivi, il fair value è determinato mediante l’utilizzo di prezzi rilevati su mercati non
attivi oppure tramite modelli valutativi che adottano input di mercato.
La valutazione viene effettuata attraverso l’utilizzo di parametri che siano osservabili, direttamente o indirettamente, quali ad esempio:
prezzi quotati su mercati attivi per attività o passività similari;
parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default
e fattori di illiquidità.
•
•
In funzione di quanto sopra, la valutazione risultante dalla tecnica adottata prevede un’incidenza marginale di input non osservabili in
quanto i più rilevanti parametri utilizzati per la sua determinazione risultano attinti dal mercato e i risultati delle metodologie di calcolo
utilizzate replicano quotazioni presenti su mercati attivi.
470 Relazioni e Bilanci 2015
Sono inclusi nel livello 2:
derivati OTC;
titoli di capitale;
titoli obbligazionari;
quote di fondi di Private Equity.
Le attività e passività valutate al costo o al costo ammortizzato per cui il fair value viene fornito in nota integrativa solo ai fini di
informativa, sono classificate nel livello 2 solo se gli input non osservabili non influenzano in maniera significativa gli esiti valutativi.
Diversamente sono classificate nel livello 3.
•
•
•
•
Fair value determinato sulla base di input di livello 3
La valutazione viene determinata attraverso l’impiego di input significativi non desumibili dal mercato che pertanto comportano l’adozione
di stime ed assunzioni interne.
Sono compresi nel livello 3 della gerarchia del fair value:
derivati OTC
titoli di capitale valutati:
a. con utilizzo di significativi input non osservabili;
b. attraverso metodi basati sull’analisi dei fondamentali della società partecipata;
c. al costo.
gli Hedge Funds, per i quali si è tenuto in considerazione oltre ai NAV ufficiali il rischio di liquidità e/o di controparte;
opzioni con sottostante partecipazioni finanziarie;
titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti.
Si precisa infine che il fair value è classificato nel livello 3 laddove risultante dall’utilizzo di parametri di mercato significativamente
rettificati per riflettere aspetti valutativi propri dello strumento oggetto di valutazione.
•
•
•
•
•
A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati
Nel presente paragrafo vengono fornite informazioni relative alle tecniche di valutazione e agli input utilizzati ai fini della determinazione
del fair value per quanto riguarda le attività e passività oggetto di valutazione al fair value in bilancio e quelle per le quali il fair value viene
fornito solo ai fini di informativa.
Attività e Passività oggetto di valutazione al fair value
Derivati OTC
La metodologia adottata per il calcolo del fair value dei derivati OTC prevede l’utilizzo di modelli a formula chiusa. In particolare, i principali
modelli di pricing utilizzati per i derivati OTC sono: Black Yield, Black Fwd, Black Swap Yield, Cox Fwd, Trinomial, Lnormal, Normal e CMS
Convexity Analytical.
Gli strumenti derivati non gestiti negli applicativi target, riferibili a strumenti posti a copertura di alcune tipologie di opzioni implicite nei
prestiti obbligazionari strutturati emessi, vengono valutati con modelli interni (modelli stocastici con simulazioni MonteCarlo).
I modelli di pricing implementati per i derivati sono utilizzati con continuità temporale e sono soggetti a verifiche periodiche volte a
valutarne la consistenza nel tempo.
I dati di mercato utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati sono classificati, secondo la loro disponibilità, in:
prezzi di strumenti quotati: tutti i prodotti quotati dalle principali borse internazionali o sulle principali piattaforme di data providing;
parametri di mercato disponibili su piattaforme di info providing: tutti gli strumenti che, pur non quotati su un mercato ufficiale, sono
prontamente disponibili presso circuiti di info providing, attraverso la contribuzione, garantita nel continuo, da parte di diversi broker/
market maker.
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei derivati OTC le curve di tasso e le volatilità dei Cap&Floor delle
principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN, CHF), i principali tassi di cambio con le relative volatilità e gli FX swap point. Come
successivamente meglio dettagliato, il fair value di alcune tipologie di derivati OTC tiene conto della rischiosità della controparte; il
calcolo di questa componente avviene tramite l’utilizzo delle probabilità di default e della percentuale di recupero dei crediti della
controparte.
•
•
Con riferimento al rischio di credito, si segnala che la prassi di mercato si è orientata verso l’adozione di due misure in grado di cogliere e
imputare a fair value gli impatti generati da eventuali variazioni nel merito creditizio delle controparti: il Credit Value Adjustment (nonperformance risk della controparte) e il Debt Value Adjustment (non-performance risk proprio).
L’approccio adottato dal Gruppo per il calcolo di queste misure, definito “metodologia spreaded curve”, prevede l’utilizzo di curve con
spread di credito per il calcolo delle due componenti. In particolare sono previsti i seguenti passaggi:
Nota Integrativa 471
Parte A - Politiche contabili
• stima dei flussi futuri del derivato OTC utilizzando le curve risk free. Il flusso netto così calcolato viene poi scontato utilizzando le curve
di credito delle controparti (in caso di flussi positivi) o la curva di credito di UBI Banca (in caso di flussi negativi) descritte nei punti
successivi;
creazione della curva “rettificata” per la controparte, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo
spread di riferimento;
creazione della curva “rettificata” per UBI Banca, ottenuta applicando alla curva di discounting risk free, per ogni scadenza, il relativo
spread di riferimento.
La metodologia implementata dal Gruppo si applica ai derivati OTC presenti nei portafogli del Gruppo, stipulati con controparti esterne e
per i quali non siano presenti accordi di CSA con marginazione giornaliera o settimanale completa.
•
•
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value dei derivati OTC viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta
eccezione per quei derivati dove il CVA (stimato internamente) risulti rilevante ai fini della determinazione del fair value; per tali strumenti
il fair value è classificato nel livello 3 della gerarchia.
La policy del Gruppo UBI Banca prevede, per le opzioni su partecipazione, la valorizzazione del fair value tenendo conto della probabilità
di esercizio stante la natura peculiare delle opzioni in parola. Il fair value così determinato risulta classificato nel livello 3 della gerarchia.
Titoli di capitale
Per quanto concerne i metodi di valutazione da utilizzare per la determinazione del fair value dei titoli di capitale non quotati su un mercato
attivo, il Gruppo UBI Banca ha individuato il seguente ordine gerarchico di tecniche di valutazione:
1) Metodo delle transazioni dirette;
2) Metodo delle transazioni comparabili;
3) Metodo dei multipli di borsa;
4) Metodi finanziari e reddituali;
5) Metodi patrimoniali.
Per la valutazione dei titoli di capitale si procede valutando l’applicabilità dei metodi nell’ordine sopra esposto. In ultima istanza,
nell’impossibilità di utilizzare le predette tecniche, tali titoli sono valutati al costo.
Si forniscono di seguito le caratteristiche delle tecniche valutative utilizzate al 31 dicembre 2015.
Metodo delle transazioni dirette
L’applicazione del metodo delle transazioni dirette comporta l’applicazione della valorizzazione implicita derivante dalla più recente
transazione significativa registrata su quote del capitale sociale della partecipata. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto
viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti influenza
significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo; tale aspetto
viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale economico
aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35%. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi,
comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodo delle transazioni comparabili
L’applicazione del metodo delle transazioni comparabili comporta l’analisi delle operazioni di acquisto di quote di aziende con
caratteristiche economico-patrimoniali omogenee a quelle della partecipata e successivamente la determinazione del multiplo implicito
espresso dal prezzo della transazione. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della
gerarchia.
Qualora la transazione verificatasi sul mercato abbia avuto ad oggetto una quota che comporti il controllo ovvero che comporti
influenza significativa sulla partecipata da parte dell’acquirente, è possibile che il prezzo pagato incorpori un premio per il controllo;
tale aspetto viene considerato attraverso l’eventuale rettifica del valore della partecipazione; pertanto il valore pro quota del capitale
economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 25% e il 35% per riflettere la mancanza di poteri all’interno della
partecipata. Tale rettifica, derivando dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel
livello 3 della gerarchia.
Metodo dei multipli di Borsa
Tale metodo consente di valutare una società in base ai dati derivanti dalle quotazioni di società comparabili (in termini di fatturato,
patrimonio netto, leverage), rilevate, sul mercato azionario di riferimento, in periodo compreso tra gli ultimi 30 giorni e l’ultimo anno a
partire dalla data di riferimento della valutazione, attraverso l’elaborazione dei moltiplicatori più significativi (multipli di Borsa) risultanti
dal rapporto esistente tra il valore che il mercato azionario attribuisce a queste società ed i loro indicatori economico-patrimoniali ritenuti
maggiormente significativi. Utilizzando input osservabili, il fair value così ottenuto viene classificato nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso, non infrequente, in cui si presenti la necessità di rettificare le valutazioni ottenute applicando il metodo dei multipli di Borsa
per considerare possibili differenze nella comparabilità delle società utilizzate e nelle liquidità dei titoli oggetto di valutazione, il valore
pro quota del capitale economico aziendale viene abbattuto in misura variabile tra il 10% e il 40% per riflettere la limitata liquidabilità
dell’investimento e/o le significative differenze dimensionali tra la partecipata e le società inserite nel campione Tale rettifica, derivando
dall’utilizzo di input non osservabili e significativi, comporta la classificazione del fair value nel livello 3 della gerarchia.
Metodi patrimoniali
I metodi patrimoniali forniscono una determinazione del fair value della partecipata a partire dal dato patrimoniale di bilancio, rettificato
alla luce delle plusvalenze e minusvalenze implicite nell’attivo e nel passivo della partecipata e dell’eventuale valorizzazione delle
componenti immateriali. Il fair value determinato dall’utilizzo di tali metodi, basandosi su input non osservabili, è classificato nel livello 3
della gerarchia.
472 Relazioni e Bilanci 2015
Titoli obbligazionari
La procedura di stima del fair value adottata dal Gruppo UBI Banca per i titoli obbligazionari prevede l’utilizzo di un modello valutativo
specifico, il discounted cash flow model. Il processo di valutazione in oggetto è sintetizzabile nei seguenti step operativi:
stima dei flussi di cassa pagati dal titolo, sia per quanto riguarda la parte interessi che il rimborso del capitale;
stima di uno spread rappresentativo del merito creditizio dell'emittente del titolo;
stima di uno spread rappresentativo dell'illiquidità del titolo al fine di tener conto della scarsa liquidità che caratterizza il pricing di un
titolo non contribuito.
Stante il preponderante utilizzo di input osservabili, il fair value così determinato viene classificato nel livello 2 della gerarchia fatta
eccezione per quei titoli dove la componente dello spread rappresentativo dell’illiquidità risulti essere rilevante ai fini della determinazione
del fair value e per alcuni titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti che sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
•
•
•
Sono compresi tra gli input utilizzati per il calcolo del fair value dei titoli obbligazionari le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro
US, GBP, YEN, CHF), gli spread di credito degli emittenti di cui si sta valutando il titolo (desunti da titoli quotati su mercati considerati attivi)
e uno spread rappresentativo dell’illiquidità del titolo valutato, calcolato in ragione dello spread di credito dell’emittente.
Quote di fondi di Private Equity
Il fair value delle quote di Fondi di Private Equity è determinato partendo dall'ultimo NAV disponibile e considerando le varie comunicazioni
ricevute dal Fondo (es. rimborsi, distribuzioni di dividendi), dalla data dell’ultimo NAV disponibile alla data di valutazione ed eventualmente
rettificando il NAV per tenere in considerazione situazioni di particolare rischio e non performance associato all’investimento.
Quote di Hedge Funds
Il fair value delle quote di Hedge Funds classificate nel livello 3 della gerarchia viene determinato partendo dal NAV ufficiale ed è rettificato
con una percentuale pari ad almeno il 20% per tenere conto dei rischi di liquidità e/o di controparte.
Attività e Passività il cui fair value viene fornito ai fini dell’informativa integrativa
Crediti
La determinazione del fair value per i crediti verso la clientela, elaborato ai fini della presentazione dell’informativa della nota integrativa,
avviene mediante l’utilizzo di tecniche valutative fatta eccezione per quei crediti per i quali il valore contabile è ritenuto essere un’adeguata
rappresentazione del fair value quali, ad esempio, i finanziamenti in default, le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma) e i
finanziamenti con scadenza inferiore all’anno, classificati per tale motivo nel livello 3 della gerarchia.
La metodologia adottata dal Gruppo UBI Banca per la stima del fair value dei crediti prevede l'attualizzazione dei cash flow, intesi come
somma di capitale e interessi derivanti dalle diverse scadenze del piano di ammortamento, ridotti per la componente di perdita attesa e
scontati a un tasso che incorpora la componente risk free e uno spread rappresentativo del costo del capitale e del funding.
Sono in particolare utilizzati i seguenti input:
discount rate base, riconducibile alla curva dei tassi Euribor;
rischio di default e della potenziale perdita, attesa e inattesa, riscontrabile sullo specifico credito durante l’intera vita del finanziamento.
Tali dimensioni vengono rappresentate dai parametri interni di misurazione del rischio di credito quali il Rating, la PD e la LGD differenziati
per segmento di clientela. La PD associata a ciascun rating è su base pluriennale. Infine, per la componente di perdita inattesa si tiene
conto del costo del capitale del Gruppo;
componenti di funding del Gruppo UBI Banca. Tali componenti sono riconducibili al costo medio di finanziamento sostenuto dal Gruppo
per gli ambiti Wholesale, Retail e Covered Bond con cap a 10 anni.
Ai fini dell’individuazione del corretto livello gerarchico del fair value ottenuto tramite la predetta tecnica di valutazione, deve essere
opportunamente valutato il livello di significatività degli input non osservabili utilizzati.
A tal proposito, il fair value risultante dall’applicazione della metodologia sopra descritta viene confrontato con un’elaborazione
“benchmark” che adotta una curva di sconto composta da dati osservabili di mercato.
Se dal confronto il fair value si discosta in maniera significativa dalla succitata elaborazione “benchmark” il fair value viene classificato nel
livello 3; diversamente si provvede a classificare il fair value nel livello 2.
•
•
•
Il fair value dei crediti verso banche viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per le operazioni
per cassa a scadenza con orizzonte temporale superiore all’anno.
La metodologia adottata prevede la determinazione del Net Present Value dei flussi finanziari di tali strumenti sulla base di un tasso
corrente di mercato per operazioni di pari durata e inclusivo degli elementi di rischio impliciti nell’operazione; basandosi su input rilevabili
sul mercato di riferimento, tale metodologia comporta la classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Per le operazioni non rateali (conti correnti e crediti di firma), per eventuali crediti in default e per operazioni con scadenza inferiore
all’anno, il valore contabile è ritenuto un’adeguata approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3
della gerarchia.
Attività materiali detenute a scopo di investimento
Ai fini della determinazione del fair value degli immobili detenuti a scopo di investimento viene fatto riferimento al valore di mercato,
prevalentemente determinato attraverso perizie esterne, inteso come il miglior prezzo al quale la vendita di un bene immobile potrà
ragionevolmente ritenersi come incondizionatamente conclusa contro corrispettivo in denaro, alla data della valutazione, tra controparti
indipendenti.
Nota Integrativa 473
Parte A - Politiche contabili
Le metodologie adottate ai fini della determinazione del valore di mercato si rifanno ai seguenti metodi:
metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto fra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali. Le quotazioni ricavate sono sottoposte a rettifiche volte a recepire
le particolari caratteristiche del cespite; in particolare il valore attribuito al bene tiene conto dell’ubicazione, dell’accessibilità, della
qualità e dell’eventuale presenza di elementi di unicità;
metodo reddituale basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà simile, ottenuto capitalizzando il reddito
ad un tasso di mercato; tale metodo si basa sull’esistenza di una relazione diretta tra il valore di un bene e il reddito che il bene stesso
è in grado di generare. Ai fini dell’involuzione del reddito, viene fatto generalmente riferimento al reddito medio ordinario lordo annuo
calcolato riferendosi alla complessiva superficie lorda commerciale.
•
•
I metodi di cui sopra vengono eseguiti singolarmente ed i valori ottenuti tra loro opportunamente mediati.
Con riferimento ai terreni, la metodologia utilizzata per l’individuazione della percentuale del valore di mercato attribuibile ai medesimi è
basata sull’analisi della localizzazione dell’immobile, tenuto conto della tipologia costruttiva, dello stato di conservazione e del costo di
ricostruzione a nuovo dell’intero immobile.
I fair value così determinati vengono classificati nel livello 3 della gerarchia per l’assenza nel mercato italiano di indici di riferimento che
possano confortare l’affidabilità della valutazione, aspetto che non consente di considerare gli input utilizzati come di livello 2.
Debiti
Il fair value dei debiti verso banche e clientela viene di norma calcolato ai fini della presentazione dell’informativa in nota integrativa per
le passività con scadenza superiore all’anno.
La valutazione viene effettuata attraverso l’attualizzazione dei flussi di cassa futuri scontati con un tasso di interesse che incorpora la
componente relativa al proprio rischio di credito; basandosi su input rilevabili sul mercato di riferimento tale metodologia comporta la
classificazione del fair value nel livello 2 della gerarchia.
Nel caso di passività con scadenza inferiore all’anno o indeterminata, il valore contabile di iscrizione può essere considerato un’adeguata
approssimazione del fair value, aspetto che comporta la classificazione nel livello 3 della gerarchia.
Tale classificazione viene adottata anche per l’indebitamento con la Banca Centrale Europea.
Titoli emessi
Trattandosi di passività emesse detenute nell’attivo di soggetti terzi, le tecniche valutative utilizzate sono sviluppate dal punto di vista del
market participant che detiene i titoli di debito nel proprio attivo. Nel caso specifico le componenti di cui si tiene conto sono le seguenti:
il valore temporale del denaro, misurato dalla curva dei tassi risk free;
il rischio di inadempimento alle proprie obbligazioni, misurato dal proprio spread di credito.
Gli input utilizzati ai fini della misurazione del fair value includono le curve di tasso delle principali divise (Euro, dollaro US, GBP, YEN,
CHF) e gli spread di emissione di UBI Banca, rilevabili dalle condizioni di raccolta riscontrabili alla data di reporting, distinti per tipologia di
controparte cui il titolo emesso è destinato.
•
•
Gli input utilizzati sono osservabili e comportano la classificazione nel livello 2 della gerarchia ad eccezione dei titoli obbligazionari emessi
dalla banca collegati a finanziamenti concessi alla clientela. In tali casi la determinazione del Fair Value del titolo è effettuata con gli stessi
parametri del credito ed entrambi gli strumenti sono classificati nel livello 3 della gerarchia.
A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni
Il Gruppo UBI Banca si è dotato di specifiche policy per la determinazione delle valutazioni al fair value che hanno trovato formalizzazione
in appositi regolamenti oggetto di approvazione da parte dei compenti Organi aziendali. Tali policy hanno la finalità di garantire
un’applicazione corretta e coerente nel tempo delle previsioni dell’IFRS 13.
Si riporta di seguito l’analisi di sensitività relativa ai titoli di capitale la cui valutazione al fair value è classificata nel livello 3 della gerarchia
a seguito dell’utilizzo di significativi input non osservabili.
Tale analisi è stata condotta sviluppando, sugli input in parola, uno “stress test” che tiene conto del valore minimo e massimo che tali
parametri possono assumere esplicitato, per ogni tecnica di valutazione utilizzata, nel precedente paragrafo A.4.1 “Livelli di fair value 2 e 3”.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio AFS per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, effettuare un’analisi di
sensitività, in caso di utilizzo del valore di rettifica massimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato
in bilancio, un minor valore lordo della riserva da valutazione per euro 6,7 milioni senza l’emersione di ulteriori situazioni di impairment;
diversamente in caso di utilizzo del valore di rettifica minimo si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un maggior valore lordo
della riserva da valutazione per euro 13,3 milioni.
Per i titoli di capitale classificati nel portafoglio FVO per i quali è possibile, stante il modello valutativo utilizzato, l’analisi di sensitività in
caso di utilizzo del valore di rettifica minimo previsto per gli input non osservabili si rileverebbe, rispetto a quanto riportato in bilancio, un
maggior valore della voce di conto economico 110 ”Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” per euro 1,8
milioni; l’utilizzo del valore massimo di rettifica non comporta, al contrario, impatti.
Con riferimento agli altri strumenti finanziari oggetto di valutazione al fair value e classificati nel livello 3 della gerarchia del fair value
(derivati OTC, hedge funds, titoli obbligazionari rivenienti da conversione crediti e opzioni su partecipazioni), non viene prodotta l’analisi
di sensitività perché le modalità di quantificazione del fair value non permettono di sviluppare ipotesi alternative in merito agli input non
osservabili utilizzati ai fini della valutazione oppure perché gli effetti derivanti dal cambiamento di tali input non sono ritenuti rilevanti.
474 Relazioni e Bilanci 2015
A.4.3 Gerarchia del fair value
Con riferimento alle attività e passività oggetto di valutazione al fair value su base ricorrente, la classificazione nel corretto livello di
gerarchia del fair value viene effettuata facendo riferimento alle regole e metodologie previste nei regolamenti aziendali. Eventuali
trasferimenti ad un diverso livello di gerarchia sono identificati con periodicità mensile. Si rileva, a titolo esemplificativo, come tali
trasferimenti possono derivare dalla “scomparsa” del mercato attivo di quotazione o dall’utilizzo di un diverso metodo di valutazione in
precedenza non applicabile.
A.4.4 Altre informazioni
Non sono presenti all’interno del Gruppo UBI Banca situazioni in cui il massimo e migliore utilizzo di un’attività non finanziaria differisce
dal suo utilizzo corrente.
Non si riscontrano inoltre situazioni in cui attività e passività finanziarie gestite su base netta relativamente ai rischi di mercato o al rischio
di credito sono oggetto di valutazioni al fair value sulla base del prezzo che si percepirebbe dalla vendita di una posizione netta lunga o dal
trasferimento di una posizione netta corta.
Informativa di natura quantitativa
A.4.5 Gerarchia del fair value
A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività misurate al fair value
31.12.2015
31.12.2014
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
470.999
612.464
4.799
799.921
742.235
2.679
2. Attività finanziarie valutate al fair value
120.782
3.000
72.252
120.026
3.000
70.141
117.675
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Livello 3
14.855.619
347.987
153.965
17.006.618
942.590
4. Derivati di copertura
-
592.046
363
-
647.972
-
5. Attività materiali
-
-
-
-
-
-
6. Attività immateriali
-
-
-
-
-
-
15.447.400
1.555.497
231.379
17.926.565
2.335.797
190.495
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
7
608.582
11
300
721.881
-
2. Passività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
-
Totale
3. Derivati di copertura
-
700.871
-
-
937.018
-
Totale
7
1.309.453
11
300
1.658.899
-
Nella Relazione sulla Gestione e nelle tabelle di Nota Integrativa sono riportate le principali informazioni relative alle consistenze ed alle
movimentazioni delle esposizioni rispetto all’esercizio precedente; di seguito si fornisce un dettaglio circa le principali consistenze del
Livello 3:
Attività finanziarie di negoziazione:
Cogemeset 09/14 Step Coupon per 100 mila euro;
XMark Opportunity Fund LTD (OICR) 546 mila euro;
derivati di natura finanziaria per 4,1 milioni.
Attività finanziarie valutate al fair value:
Humanitas Spa per 20,5 milioni di euro;
Immobiliare Mirasole Spa ord. per 36,9 e priv. per 3,6 milioni di euro;
Car Testing Srl per 2,2 milioni di euro;
E.C.A.S. Spa per 2,3 milioni di euro;
Medinvest International SCA per 1,3 milioni di euro;
quote residue di Hedge Fund per 5,4 milioni di euro circa.
Attività finanziarie disponibili per la vendita, principalmente:
Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 51 milioni di euro;
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 21,6 milioni di euro;
Nuova Sorgenia Holding Spa (SFP - Conversione di crediti) 24,1 milioni di euro.
L'impatto del CVA e del DVA sulla determinazione del Fair Value degli strumenti finanziari derivati risulta rispettivamente pari a 7,023
millioni di euro e 74 mila euro.
Non vi sono stati trasferimenti tra il livello 1 ed il livello 2 delle gerarchie del FV relativamente ad Attività e Passività valutate al fair value
su base ricorrente.
Nota Integrativa 475
Parte A - Politiche contabili
A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)
Attività
finanziarie
disponibili per la
vendita
Derivati di
copertura
Attività materiali
Attività
immateriali
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività
finanziarie
valutate al fair
value
1. Esistenze iniziali
2.679
70.141
117.675
-
-
-
2. Aumenti
3.326
3.539
140.011
363
-
-
2.1. Acquisti
2.2. Profitti imputati a:
2.2.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
2.3. Trasferimenti da altri livelli
-
-
5.179
-
-
-
25
2.895
79.958
363
-
-
25
2.895
61.183
363
-
-
15
2.846
-
363
-
-
X
X
18.775
-
-
-
3.235
644
13.240
-
-
-
2.4. Altre variazioni in aumento
66
-
41.634
-
-
-
3. Diminuzioni
(1.206)
(1.428)
(103.721)
-
-
-
3.1.Vendite
(56)
-
(87.241)
-
-
-
-
(84)
-
-
-
-
3.2. Rimborsi
3.3. Perdite imputate a:
(1.046)
(1.121)
(16.480)
-
-
-
(1.046)
(1.121)
(14.020)
-
-
-
(1.046)
(1.121)
(14.020)
-
-
-
X
X
(2.460)
-
-
-
3.3.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto
3.4. Trasferimenti ad altri livelli
(104)
-
-
-
-
-
-
(223)
-
-
-
-
4.799
72.252
153.965
363
-
-
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
Le principali voci di movimentazione riguardano:
Attività finanziare di negoziazione:
I movimenti in aumento, evidenziano i trasferimenti a livello 3, costituiti principalmente da derivati per i quali la valutazione del rischio di
credito di controparte (per 3,2 milioni) è risultato superiore alle soglie identificate dalla policy (10% del fair value lordo di bilancio).
Le principali minusvalenze registrate a conto economico si riferiscono a contratti derivati per 408 mila euro, al titolo Cogemeset 09/14 Step
Coupon conv. per l’importo di 153 mila euro ed al titolo CS metalli Spa per 445 mila euro.
Attività finanziare valutate al fair value:
L’importo di 2,8 milioni di euro relativo alle plusvalenze a conto economico riguarda principalmente:
- immobiliare Mirasole Spa azioni ord. per 1,3 milioni di euro
- immobiliare Mirasole Spa azioni priv. per 126 mila euro
- E.C.A.S. Spa per 617 mila euro
- Hedge Fund per 776 mila euro
Fra le altre variaziazioni in aumento è compreso l’effetto cambio sugli Hedge Fund per 442 mila euro e gli swich di posizioni side pocket
per 203 mila euro.
Le minusvalenze registrate a conto economico riguardano principalmente Hedge Fund per 909 mila euro mentre le altre variazioni in
diminuzione riguardano la già citata contropartita degli swich di posizioni side pocket per 203 mila euro.
Per le Attività finanziare disponibili per la vendita:
Fra le movimentazioni in aumento si evidenziano:
Acquisti relativi prevalentemente ad azioni CAPITAL FOR PROG. Spa per 4,9 milioni di euro.
Le registrazioni positive a patrimonio netto riguardano le società VISA EUROPE Ltd ORD. per 3 milioni di euro e ICBPI Spa per 15,2 milioni di euro.
I trasferimenti da altri livelli riguardano i titoli obbligazionari subordinati BCA MARCHE 05/15 TV per 3,6 milioni di euro e BCA POP.
ETRURIA 06/16 per 9,5 milioni di euro. Le stesse posizioni hanno comportato le relative movimentazioni in diminuzione essendo state
completamente svalutate.I profitti imputati a conto economico riguardano ICBPI Spa per 61,2 milioni di euro.Le altre movimentazioni in
aumento riguardano:
- Sorgenia Spa One Coupon conv. cat. A per ristrutturazione della posizione per 16,8 milioni di euro
- Nuova Sorgenia Holding Spa SFP per ristrutturazione della posizione per 24,1 milioni di euro
Fra le movimentazioni in diminuzione si segnalano:
- le vendite riguardano ICBPI Spa per 87,2 milioni di euro;
- le perdite imputate a patrimonio netto sono relative alla società SACBO Spa per 2,5 milioni di euro.
476 Relazioni e Bilanci 2015
Per i derivati di copertura di livello 3
- l’importo di 363 mila euro si riferisce alla componente valutativa del derivato CCS a copertura di un finanziamento in valuta AED; la
classificazione a livello 3 è dovuta al grado di liquidità della valuta.
A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value (livello 3)
Passività finanziarie detenute
per la negoziazione
Passività finanziarie valutate
al fair value
di copertura
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1. Emissioni
-
-
-
11
-
-
-
-
-
2.2. Perdite imputate a:
2.2.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze
-
-
-
-
X
X
-
2.3. Trasferimenti da altri livelli
-
-
-
2.4. Altre variazioni in aumento
-
-
-
3. Diminuzioni
-
-
-
3.1. Rimborsi
-
-
-
3.2. Riacquisti
-
-
-
2.2.2. Patrimonio Netto
11
11
3.3. Profitti imputati a:
3.3.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
3.3.2. Patrimonio Netto
3.4. Trasferimento ad altri livelli
3.5. Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
-
-
-
-
-
-
X
X
-
-
-
-
-
-
-
11
-
-
A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value.
Attività/Passività finanziarie misurate al fair value
1. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
31.12.2015
VB
L1
31.12.2014
L2
L3
VB
L1
L2
3.576.951 3.607.673
L3
3.494.547
3.599.957
-
-
-
-
2. Crediti verso banche
15.489.215
-
6.389.249
9.091.175
14.055.649
- 10.695.978
3.362.424
3. Crediti verso clientela
21.901.390
-
4.530.784 17.676.016
23.330.321
- 13.178.073 10.373.558
496.433
-
-
665.869
512.568
-
-
689.032
2.032
-
-
-
507
-
-
-
4. Attività materiali detenute a scopo di investimento
5. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Totale
41.383.617
1. Debiti verso banche
15.845.354
-
- 15.805.892
2. Debiti verso clientela
7.357.586
-
-
7.357.688
36.265.240 15.426.790 21.404.087
-
3. Titoli in circolazione
4. Passività associate ad attività in via di dismissione
Totale
-
3.599.957 10.920.033 27.433.060
-
-
-
59.468.180 15.426.790 21.404.087 23.163.580
41.475.996 3.607.673 23.874.051 14.425.014
19.140.417
-
- 19.207.310
7.065.270
-
-
7.075.825
36.545.668 16.277.423 21.108.815
-
-
-
-
-
62.751.355 16.277.423 21.108.815 26.283.135
A.5 - INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”
L’informativa fa riferimento al paragrafo 28 dell’IFRS che tratta le eventuali differenze tra il prezzo della transazione ed il valore ottenuto
attraverso l’utilizzo di tecniche di valutazione, che emergono al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario e non sono
rilevate immediatamente a Conto Economico, in base a quanto previsto dal paragrafo AG76 dello IAS 39.
Laddove si dovesse presentare tale fattispecie devono essere indicate le politiche contabili adottate dalla banca per imputare a Conto
Economico, successivamente alla prima iscrizione dello strumento, le differenze così determinate.
UBI Banca non ha posto in essere operazioni per le quali emerge, al momento della prima iscrizione di uno strumento finanziario, una
differenza tra il prezzo di acquisto ed il valore dello strumento ottenuto attraverso tecniche di valutazione interna.
Nota Integrativa 477
Parte A - Politiche contabili
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
ATTIVO
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - Voce 10
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
31.12.2015
31.12.2014
138.226
160.330
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
-
-
138.226
160.330
La consistenza delle disponibilità liquide in cassa, è relativa all’attività, accentrata presso la Capogruppo, del servizio di cassa centrale per
tutte le Banche del Gruppo.
SEZIONE 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2015
Livello 1
31.12.2014
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
465.497
3
100
794.399
407
253
1.714
1
100
1
402
253
463.783
2
-
794.398
5
-
2. Titoli di capitale
4.580
-
-
4.504
-
445
3. Quote di O.I.C.R
601
275
-
581
241
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1. Pronti contro termine
-
-
-
-
-
-
4.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
-
-
470.352
3
681
799.144
407
1.299
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
647
612.461
4.118
777
741.828
1.380
1.1 di negoziazione
647
612.461
4.118
777
741.828
1.380
1.2. connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
1.3 altri
-
-
-
-
-
-
2. Derivati creditizi:
2.1 di negoziazione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 connessi con la fair value option
-
-
-
-
-
-
2.3 altri
-
-
-
-
-
-
Totale B
Totale (A+B)
647
612.461
4.118
777
741.828
1.380
470.999
612.464
4.799
799.921
742.235
2.679
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti
prevalentemente da interest rate swap per 544,1 milioni di euro, da opzioni per 28,7 milioni di euro, da forward per 35 milioni di euro e da
swap su Commodities per 4,7 milioni.
478 Relazioni e Bilanci 2015
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
31.12.2015
31.12.2014
465.600
463.782
2
1.816
4.580
4.580
609
3.971
856
471.036
795.059
794.397
5
657
4.949
4.949
2
596
4.351
842
800.850
369.748
442.911
247.478
617.226
1.088.262
301.074
743.985
1.544.835
A. ATTIVITA' PER CASSA
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
Totale B
Totale (A+B)
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value - Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Voci / Valori
31.12.2015
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
31.12.2014
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Titoli di capitale
1.700
3.000
66.852
3.224
3.000
64.904
3. Quote di O.I.C.R.
5.237
119.082
-
5.400
116.802
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4.1 Strutturati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
4.2 Altri
120.782
3.000
72.252
120.026
3.000
70.141
Costo
117.088
2.481
83.907
120.026
3.000
70.141
Gli investimenti in quote di O.I.C.R. di cui al Livello 1 sono costituiti da quote di hedge fund gestite dalla società Tages Capital Sgr. Il valore
delle quote di O.I.C.R. esposto al livello 3 si riferisce al valore residuo degli altri investimenti in hedge fund.
La banca ha classificato nei titoli di capitale Livello 3 principalmente le interessenze partecipative detenute in società che svolgono attività
di Merchant Banking.
Nota Integrativa 479
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
31.12.2015
31.12.2014
71.552
71.552
23.982
47.570
124.482
196.034
71.128
71.128
24.049
47.079
122.039
193.167
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci/Valori
31.12.2015
Livello 1
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
31.12.2014
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
14.840.900
313.310
17.640
16.921.010
899.134
-
168.669
313.310
17.640
75.316
641.276
-
14.672.231
-
-
16.845.694
257.858
-
2.313
-
136.325
1.726
45
117.675
2.313
-
107.083
1.726
45
60.568
-
-
29.242
-
-
57.107
12.406
34.677
-
83.882
43.411
-
-
-
-
-
-
-
14.855.619
347.987
153.965
17.006.618
942.590
117.675
La voce 1. Titoli di debito, relativamente ai titoli strutturati è composta da:
- investimenti obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie, finanziarie e corporate nazionali e internazionali per un valore di 168,7
milioni di euro, classificati a livello 1;
- investimenti in obbligazioni di istituti bancari italiani per un ammontare di 158,7 milioni di euro, da titoli di stato italiani per 154,6 milioni
di euro, classificati a livello 2.
- per il livello 3 da un titolo obbligazionario emesso da Sorgenia Spa per 17,6 milioni.
Gli altri titoli di debito sono costituiti:
- per il livello 1 da investimenti in titoli obbligazionari emessi da primarie istituzioni bancarie e finanziarie e corporate nazionali e
internazionali per 505,9 milioni di euro, e da Titoli di Stato italiani per 14,2 miliardi di euro.
I titoli di capitale e OICR valutati al fair value sono costituiti principalmente da:
- livello 1: Polis portafoglio immobiliare per 12,4 milioni di euro e azioni VISA Inc. classe A per 2,2 milioni di euro, e Gabetti Spa per 146
mila euro;
- livello 2: principalmente da investimenti in fondi Private Equity per 34,7 milioni di euro.
480 Relazioni e Bilanci 2015
- livello 3: principalmente da investimenti nelle seguenti società:
- Soc. Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio per 51 milioni di euro;
- Istituto Centrale Banche Popolari Italiane per 21,6 milioni di euro;
- Nuova Sorgenia Holding Spa (SFP - derivante da conversione crediti) per 24,1 milioni di euro.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci / Valori
31.12.2015
31.12.2014
1.Titoli di debito
15.171.850
17.820.144
14.320.938
17.122.835
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
262.488
464.564
d) Altri emittenti
588.424
232.745
2. Titoli di capitale
138.638
119.446
23.080
33.980
115.558
85.466
2.825
2.825
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
12.136
3.382
100.346
79.009
251
250
47.083
127.293
4. Finanziamenti
-
-
a) Governi e Banche centrali
-
-
b) Altri enti pubblici
-
-
c) Banche
-
-
d) Altri soggetti
-
-
15.357.571
18.066.883
Totale
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura specifica
Voci / Valori
31.12.2015
31.12.2014
12.530.669
13.083.168
12.530.669
13.083.168
b) rischio di prezzo
-
-
c) rischio di cambio
-
-
d) rischio di credito
-
-
e) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c)altro
-
-
12.530.669
13.083.168
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
2.Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da titoli di debito emessi dallo Stato
Italiano e da primari istituti di credito. La valutazione dei titoli in questione e dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce
90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura.
Nota Integrativa 481
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - Voce 50
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
31.12.2015
Valore di
bilancio
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
2. Finanziamenti
3.494.547
3.494.547
-
31.12.2014
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
3.599.957
3.599.957
-
-
-
Valore di
bilancio
3.576.951
3.576.951
-
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
3.607.673
3.607.673
-
-
-
La voce si compone di Titoli di Stato italiani acquisiti nell’ottica di sostenere il contributo al margine di interesse.
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
31.12.2014
1.Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Finanziamenti
a) Governi e banche centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Totale fair value
3.494.547
3.494.547
3.494.547
3.599.957
3.576.951
3.576.951
3.576.951
3.607.673
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Non esistono attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica.
Sezione 6 - Crediti verso banche - Voce 60
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
A. Crediti verso banche centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Finanziamenti
1.1. Conti correnti e depositi liberi
1.2. Depositi vincolati
1.3. Altri finanziamenti:
- Pronti contro termine attivi
- Leasing finanziario
- Altri
2. Titoli di debito
2.1. Titoli strutturati
2.2. Altri titoli di debito
Totale
482 Relazioni e Bilanci 2015
31.12.2015
31.12.2014
VB
FV
Livello 1
FV
Livello 2
FV
Livello 3
VB
FV
Livello 1
FV
Livello 2
FV
Livello 3
375.735
375.735
15.113.480
8.811.154
2.026.466
1.681.145
5.103.543
687.358
4.416.185
6.302.326
45.025
6.257.301
15.489.215
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
X
X
X
X
6.389.249
X
X
X
X
X
X
6.389.249
X
X
6.389.249
375.735
X
X
X
X
8.715.440
8.715.440
X
X
X
X
X
X
X
X
9.091.175
528.311
528.311
13.527.338
7.794.294
2.767.764
2.430.572
2.595.958
1.872.501
723.457
5.733.044
437.422
5.295.622
14.055.649
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
-
X
X
X
X
10.695.978
4.960.628
X
X
X
X
X
X
5.735.350
X
X
10.695.978
528.311
X
X
X
X
2.834.113
2.834.113
X
X
X
X
X
X
X
X
3.362.424
La voce A.2 rappresenta il deposito presso Banca d’Italia relativo alla riserva obbligatoria.
UBI Banca effettua la propria attività di finanziamento prevalentemente nei confronti di Banche del Gruppo.
Fra le componenti principali si evidenziano:
– conti correnti e depositi liberi - con Banche del Gruppo per 1,2 miliardi di euro e con altri istituti di credito (in prevalenza per conti di
marginazione su derivati) per 0,8 miliardi di euro;
– depositi vincolati – 1,6 miliardi di euro e si riferiscono essenzialmente ad operazioni con Banche del Gruppo;
– fra gli altri finanziamenti, i pronti contro termine attivi sono relativi ad operazioni sottoscritte con Banche del Gruppo per 0,7 miliardi di euro;
– i titoli di debito – infragruppo per 6,3 miliardi di euro (di cui 2,4 miliardi po mirror).
6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere relazioni di copertura specifica relative a crediti verso banche.
6.3 Leasing finanziario
La Banca non ha in essere crediti per locazione finanziaria.
SEZIONE 7 - Crediti verso clientela - Voce 70
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia
operazioni/Valori
31.12.2015
31.12.2014
Valore di bilancio
Non
deteriorati
Finanziamenti
1. Conti correnti
2. Pronti contro
termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito,
prestiti personali
e cessioni del
quinto
5. Leasing
finanziario
6. Factoring
7. Altri
finanziamenti
Titoli di debito
8. Titoli strutturati
9. Altri titoli di
debito
Totale
Fair Value
Deteriorati
L1
L2
Valore di bilancio
L3
Acquistati
Altri
20.575.212
833.118
-
1.214.834
464
X
4.425.864
X
17.674.929
X
1.169.090
9.224.609
-
1.098.689
X
X
X
X
576.377
-
85.907
X
6.054
-
-
8.765.964
111.344
110.091
-
1.253
20.686.556
-
Non
deteriorati
Fair Value
Deteriorati
L1
L2
L3
Acquistati
Altri
21.938.184
1.025.653
-
1.280.777
674
- 13.072.445 10.372.541
X
X
X
X
X
1.253.175
9.539.754
-
1.065.071
X
X
X
X
X
X
X
X
769.791
-
98.160
X
X
X
X
X
X
X
X
X
6.118
-
-
X
X
X
X
X
X
29.774
-
X
X
X
104.920
X
X
1.087
X
9.343.693
111.360
110.100
-
116.872
-
X
X
X
105.628
X
X
1.017
X
1.214.834
X
-
X
4.530.784
X
17.676.016
1.260
22.049.544
-
1.280.777
X
X
X
- 13.178.073 10.373.558
Di seguito si espone il dettaglio delle posizioni più rilevanti:
– i conti correnti sono costituiti da operazioni infragruppo per 681 milioni di euro. I restanti 153 milioni di euro circa si riferiscono a rapporti
con clientela istituzionale;
– i pronti contro termine attivi sono relativi a rapporti con UBI Leasing Spa per 398,6 milioni di euro ed a 770,5 milioni di euro con la Cassa
di Compensazione e Garanzia Spa nell’ambito della gestione della posizione di liquidità;
– i mutui si riferiscono ad operazioni infragruppo per 1,7 miliardi di euro e, ad operazioni non infragruppo per 8,6 miliardi di euro; fra questi,
la quota riveniente dalla fusione per incorporazione di Centrobanca Spa è pari a 4,5 miliardi di euro (di cui 559 milioni fra le partite
deteriorate) mentre la quota di mutui attinente la ex B@nca 24-7 Spa è pari a 4,1 miliardi di euro (di cui 540 milioni di euro di posizioni
deteriorate);
– le altre operazioni riguardano finanziamenti a Società del Gruppo per 7,4 miliardi di euro, e il finanziamento al Fondo di Risoluzione
Nazionale di Garanzia per 0,5 miliardi di euro. Le posizioni non infragruppo per 1,4 miliardi attengono principalmente a finanziamenti a
garanzia presso la Cassa di Compensazione e Garanzia Spa per 463,8 milioni di euro e per 252,9 milioni di euro a finanziamenti rivenienti
dalla fusione di Centrobanca Spa (di cui deteriorate 15,2 milioni);
– i titoli di debito sono relativi a operazioni infragruppo per 110 milioni di euro e sono tutti soggetti al vincolo di subordinazione.
Nota Integrativa 483
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
Non
deteriorati
1. Titoli di debito
31.12.2014
Deteriorati
Acquistati
Altri
Deteriorati
Non
deteriorati
Acquistati
Altri
111.344
-
-
111.360
-
-
a) Governi
-
-
-
-
-
-
b) Altri Enti pubblici
-
-
-
-
-
-
111.344
-
-
111.360
-
-
1.256
-
-
1.263
-
-
110.088
-
-
110.097
-
-
- assicurazioni
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
20.575.212
-
1.214.834
21.938.184
-
1.280.777
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
3.973
-
-
4.651
-
-
21.564
-
-
24.856
-
-
20.549.675
-
1.214.834
21.908.677
-
1.280.777
3.709.326
-
544.466
3.771.468
-
649.262
12.478.929
-
27.295
13.051.110
-
27.421
98.038
-
-
98.050
-
-
4.263.382
-
643.073
4.988.049
-
604.094
20.686.556
-
1.214.834
22.049.544
-
1.280.777
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
31.12.2014
28.264
29.609
28.264
29.609
b) rischio di cambio
-
-
c) rischio di credito
-
-
d) più rischi
-
-
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
28.264
29.609
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value:
a) rischio di tasso di interesse
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
Totale
Le attività oggetto di copertura specifica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti concessi a clientela
non infragruppo la cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico
– Risultato netto delle attività di copertura.
7.4 Leasing finanziario
Non sono state poste in essere locazioni finanziarie con clientela.
484 Relazioni e Bilanci 2015
SEZIONE 8 - Derivati di copertura - Voce 80
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
FV 31.12.2015
L1
VN
31.12.2015
L2
L3
FV 31.12.2014
L1
VN
31.12.2014
L2
L3
A. Derivati finanziari
-
592.046
363
20.163.247
-
647.972
-
23.526.955
1) Fair value
-
592.046
-
20.135.573
-
647.972
-
23.526.955
2) Flussi finanziari
-
-
363
27.674
-
-
-
-
3) Investimenti esteri
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Fair value
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
592.046
363
20.163.247
-
647.972
-
23.526.955
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = livello 1
L2 = livello 2
L3 = livello 3
I derivati finanziari si riferiscono quasi esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap su titoli obbligazionari
emessi. Il risultato della valutazione viene registrato nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto delle attività di copertura.
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni /
Tipo di copertura
Fair Value
Flussi Finanziari
Specifica
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
Generica
Rischio di
tasso
Rischio di
cambio
Rischio di
credito
Rischio di
prezzo
Più rischi
Specifica
Investimenti
esteri
Generica
7.572
-
-
-
-
x
-
x
x
2. Crediti
-
-
-
x
-
x
363
x
x
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
x
-
-
x
-
x
-
x
x
4. Portafoglio
x
x
x
x
x
-
x
-
x
5. Altre operazioni
-
-
-
-
-
x
-
x
-
7.572
-
-
-
-
-
363
-
-
584.474
-
-
x
-
x
-
x
x
x
Totale Attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
x
x
x
x
x
-
x
-
584.474
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
x
-
x
x
2. Portafoglio di attività
e passività finanziarie
x
x
x
x
x
-
x
-
-
Totale Passività
Nota Integrativa 485
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 90
9.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori
1. Adeguamento positivo
31.12.2015
31.12.2014
4.637
5.583
1.1 di specifici portafogli:
4.637
5.583
a) crediti
4.637
5.583
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
1.2 complessivo
-
-
-
-
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli
-
-
a) crediti
-
-
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
2.2 complessivo
-
-
4.637
5.583
31.12.2015
31.12.2014
Totale
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
Attività coperte
1. Crediti
81.731
108.283
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
3. Portafoglio
-
-
81.731
108.283
Totale
Complessivamente le attività oggetto di copertura generica del fair value sul rischio di tasso di interesse sono costituite da finanziamenti la
cui valutazione unitamente a quella dei relativi contratti di copertura viene registrata nella voce 90 di Conto Economico – Risultato netto
delle attività di copertura.
486 Relazioni e Bilanci 2015
SEZIONE 10 - Le partecipazioni - Voce 100
10.1 Partecipazioni: informazioni sui rapporti partecipativi
Denominazione
A. Imprese controllate in via esclusiva
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Sede legale
Sede operativa
Quota di
partecipazione %
Disponibilità
voti %
Cosenza
Cosenza
99,99%
99,99%
Breno (Bs)
Breno (Bs)
89,79%
98,63%
Milano
Milano
83,76%
83,76%
Banca Popolare di Ancona Spa
Jesi (An)
Jesi (An)
99,58%
99,58%
Banca Popolare di Bergamo Spa
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
Banca Regionale Europea Spa
Cuneo
Cuneo
74,78%
79,90%
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Milano
Milano
100,00%
100,00%
BPB Immobiliare Srl
Centrobanca Sviluppo Impresa Sgr Spa
IW Bank Spa
Prestitalia Spa
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
UBI Academy Scrl
UBI Banca International Sa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
100,00%
100,00%
Brescia
Brescia
100,00%
100,00%
Bergamo
Bergamo
68,50%
100,00%
Lussemburgo
Lussemburgo
91,20%
100,00%
UBI Factor Spa
Milano
Milano
100,00%
100,00%
100,00%
UBI Fiduciaria Spa
Brescia
Brescia
100,00%
UBI Finance CB 2 Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI Finance Srl
Milano
Milano
60,00%
60,00%
UBI Finance 2 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
UBI Finance 3 Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
UBI Lease Finance 5 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI Leasing Spa
Brescia
Brescia
99,62%
99,62%
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpA
Bergamo
Milano
65,00%
65,00%
Brescia
Brescia
71,87%
98,56%
UBI SPV BBS 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPA 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
UBI SPV BPCI 2012 Srl
Milano
Milano
10,00%
10,00%
24-7 Finance Srl
Brescia
Brescia
10,00%
10,00%
B. Imprese controllate in modo congiunto
C. Imprese sottoposte a influenza notevole
Aviva Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
20,00%
Aviva Assicurazioni Vita Spa
Milano
Milano
20,00%
20,00%
Lombarda Vita Spa
Brescia
Brescia
40,00%
40,00%
Polis Fondi SGRpA
Milano
Milano
19,60%
19,60%
SF Consulting Srl
Zhong Ou Fund Management Co.
Bergamo
Mantova
35,00%
35,00%
Shanghai (Cina)
Shanghai (Cina)
35,00%
35,00%
Per quanto concerne la Banca Regionale Europea Spa, la percentuale dei diritti di voto indicata si riferisce all'assemblea ordinaria. Tenendo
in considerazione anche le azioni Privilegiate, il diritto di voto è pari al 75,62 nell'assemblea straordinaria.
La percentuale di disponibilità dei voti tiene conto anche delle quote di partecipazione detenute dalle società controllate dalla Banca.
Nota Integrativa 487
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
10.2 Partecipazioni significative: valore di bilancio, fair value e dividendi percepiti
Denominazione
Valore di bilancio
Fair value (*)
Dividendi percepiti
B. Imprese sottoposte a influenza notevole
1. Lombarda Vita Spa
164.755
8.598
2. Aviva Vita Spa
31.109
-
3. Aviva Assicurazioni Vita Spa
23.600
1.960
TOTALE
219.464
-
10.558
(*) Il fair value non viene riportato in quanto trattasi di società non quotate.
10.3 Partecipazioni significative: informazioni contabili
Margine
di
Ricavi
totali interesse
Passività
Attività
Cassa e
non
non Passività
disponibilità
Attività
liquide finanziarie finanziarie finanziarie finanziarie
Denominazione
Rettifiche
e riprese
di valore
su attività
materiali e
immateriali
Utile
(Perdita)
della
operatività
corrente al
lordo delle
imposte
Utile
(Perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
imposte
Utile
(Perdita)
dei gruppi
di attività
in via di
dismissione
al netto
delle
imposte
Utile
(Perdita)
d'esercizio
(1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte (2)
Redditività
complessiva
(3) = (1) + (2)
B. Imprese
sottoposte
a influenza
notevole
1. Lombarda Vita
Spa (*)
X
6.465.045
348.547
6.277.475
222.039 1.604.077
X
X
45.158
29.854
-
29.854
(8.429)
21.425
2. Aviva Vita
Spa (*)
X
7.056.200
176.800
6.618.700
335.500 1.659.200
X
X
30.800
15.500
-
15.500
-
15.500
3. Aviva
Assicurazioni
Vita Spa (*)
X
2.652.900
84.500
2.309.000
313.900 435.200
X
X
14.700
10.400
-
10.400
-
10.400
(*) Utile (perdita) dell'esercizio come da Reporting Package predisposto dalle compagnie ai fini della predisposizione del Bilancio Consolidato del Gruppo UBI Banca, e
sottoposto a revisione contabile.
10.4 Partecipazioni non significative: informazioni contabili
Utile (Perdita)
d'esercizio
(1)
Altre
componenti
reddituali al
netto delle
imposte (2)
Redditività
complessiva
(3) = (1) + (2)
Totale attivo
Totale
passività
Ricavi
totali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.225
285.681
172.712
268.488
64.794
-
64.794
-
64.794
Valore di
bilancio delle
partecipazioni
Imprese controllate in
modo congiunto
Imprese sottoposte a
influenza notevole (*)
Denominazione
Utile (Perdita)
dei gruppi di
attività in via
di dismissione
al netto delle
imposte
Utile (Perdita)
della
operatività
corrente al
netto delle
imposte
(*) Le informazioni contabili fanno capo alle partecipate:
- Zhong Ou Fund Management Co;
- Polis Fondi SGRpA;
- SF Consulting Srl.
10.5 Partecipazioni: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
488 Relazioni e Bilanci 2015
31.12.2015
31.12.2014
9.624.011
83.214
35.454
47.760
(49.824)
(49.824)
9.657.401
(3.652.641)
10.608.614
588.149
452.349
135.800
(1.572.752)
(265.108)
(1.255.741)
(51.903)
9.624.011
(3.652.641)
Gli acquisti si riferiscono principalmente al riacquisto delle quote di partecipazioni delle banche rete (Banca Carime Spa per 25,5 mila euro,
Banca Popolare di Ancona Spa per 1 milione di euro Banca Valle Camonica Spa per 31,3 milioni di euro, Banca Popolare Commercio Industria
Spa per 2,8 milioni di euro).
Le sottovoci B.4 e C.3 ‘Altre variazioni’ si riferiscono principalmente a:
- la fusione per incorporazione di IW Bank Spa in UBI Banca Private Investment Spa per 44,6 milioni di euro;
- la fusione per incorporazione di Solimm Srl in SBIM Spa per 2,6 milioni di euro;
- l’effetto degli accantonamenti e distribuzioni legate alle Stock Granting per un effetto netto complessivo pari a 369 mila euro;
- la liquidazione di Coralis Rent Srl per 0,4 milioni di euro: il 20 marzo 2015 è avvenuta l’iscrizione nel Registro delle Imprese della messa in
liquidazione volontaria di Coralis Rent Srl - in liquidazione, mentre l’attività commerciale è stata ricondotta direttamente in Capogruppo;
il 31 dicembre 2015, con la chiusura della liquidazione, la Società è stata cancellata dal Registro delle Imprese.
10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto
Non si segnalano impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto.
10.7 Impegni riferiti a partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole
Per tale informativa si rimanda a quanto descritto nell’analoga voce del Bilancio Consolidato
10.8 Restrizioni significative
Non sono presenti posizioni oggetto di restrizioni.
10.9 Altre informazioni
Non esistono altre informazioni da segnalare.
SEZIONE 11 - Attività materiali - Voce 110
11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
1.1 Attività di proprietà
31.12.2015
31.12.2014
119.228
121.610
a) terreni
73.258
73.321
b) fabbricati
38.309
40.647
c) mobili
2.197
2.579
d) impianti elettronici
e) altre
170
345
5.294
4.718
-
-
1.2 Attività acquisite in leasing finanziario
a) terreni
-
-
b) fabbricati
-
-
c) mobili
-
-
d) impianti elettronici
-
-
e) altre
-
-
119.228
121.610
Totale
11.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo
Attività/Valori
31.12.2015
31.12.2014
Fair value
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
L1
L2
L3
Fair value
L1
L2
L3
661.926
1. Attività di proprietà
469.753
-
-
638.763
485.393
-
-
a) terreni
252.896
-
-
249.821
253.480
-
-
257.182
b) fabbricati
216.857
-
-
388.942
231.913
-
-
404.744
2. Attività acquisite in
leasing finanziario
26.680
-
-
27.106
27.175
-
-
27.106
a) terreni
15.075
-
-
13.553
15.074
-
-
13.553
b) fabbricati
11.605
-
-
13.553
12.101
-
-
13.553
496.433
-
-
665.869
512.568
-
-
689.032
Totale
Nota Integrativa 489
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
In UBI Banca non si segnalano attività materiali ad uso funzionale rivalutate.
11.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate
al fair value
Non si segnalano attività materiali detenute a scopo di investimento valutate al fair value.
11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
Terreni
A. Esistenze iniziali lorde
Fabbricati
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
87.016
99.038
68.438
161.381
146.763
562.636
(13.695)
(58.391)
(65.859)
(161.036)
(142.045)
(441.026)
A.2 Esistenze iniziali nette
73.321
40.647
2.579
345
4.718
121.610
B. Aumenti
33.275
30.116
349
1
4.276
68.017
-
-
174
1
2.141
2.316
-
-
-
-
-
-
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
-
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
-
-
-
-
-
-
A.1 Riduzioni di valore totali nette
B.1 Acquisti
di cui operazioni di aggregazione aziendale
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
B.5 Differenze positive di cambio
-
-
-
-
-
-
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di
investimento
B.7 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
33.275
30.116
175
-
2.135
65.701
(70.399)
C. Diminuzioni
(33.338)
(32.454)
(730)
(176)
(3.701)
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Ammortamenti
-
(2.331)
(555)
(175)
(1.564)
(4.625)
(70)
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
(63)
(7)
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
(63)
(7)
-
-
-
(70)
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
-
-
-
-
-
-
a) patrimonio netto
-
-
-
-
-
-
b) conto economico
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze negative di cambio
-
-
-
-
-
-
C.6 Trasferimenti a:
-
-
-
-
-
-
a) attività materiali detenute a scopo di
investimento
-
-
-
-
-
b) attività in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
(33.275)
(30.116)
(175)
(1)
(2.137)
(65.704)
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
E. Valutazione al costo
490 Relazioni e Bilanci 2015
73.258
38.309
2.198
170
5.293
119.228
(13.694)
(60.722)
(66.225)
(160.251)
(142.855)
(443.747)
86.952
99.031
68.423
160.421
148.148
562.975
-
-
-
-
-
-
11.6 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
31.12.2015
Terreni
Fabbricati
A. Esistenze iniziali
285.010
569.167
A.1 Riduzione di valore totali nette
(16.455)
(325.154)
A.2 Esistenze iniziali nette
268.555
244.013
11
717
B. Aumenti
B.1 Acquisti
8
12
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
-
704
B.3 Variazioni positive di fair value
-
-
B.4 Riprese di valore
-
-
B.5 Differenze di cambio positive
-
-
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
-
-
3
1
C. Diminuzioni
B.7 Altre variazioni
(595)
(16.268)
C.1 Vendite
(3)
-
-
(15.466)
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
-
-
(565)
(728)
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
-
-
a) immobili ad uso funzionale
-
b) attività non correnti in via di dismissione
-
-
(27)
(74)
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
267.971
228.462
D.1 Riduzione di valore totali nette
(16.455)
(339.871)
D.2 Rimanenze finali lorde
284.426
568.333
E. Valutazione al fair value
263.374
402.495
Ai fini della verifica dell’impairment, sull’intero patrimonio immobiliare è stata effettuata una perizia da parte di consulenti esterni dalla
quale è emersa la congruità dei valori iscritti in bilancio. In tale contesto la determinazione del fair value degli immobili è avvenuta in base
a metodi e principi valutativi di generale accettazione, applicando i seguenti criteri di valutazione:
– metodo comparativo diretto o del mercato, basato sul confronto tra il bene in oggetto ed altri simili oggetto di compravendita o
correntemente offerti sullo stesso mercato o su piazze concorrenziali;
– metodo reddituale, basato sul valore attuale dei redditi potenziali di mercato di una proprietà, ottenuto capitalizzando il reddito ad un
tasso di mercato.
Il risultato del metodo valutativo descritto ha comportato una svalutazione di posizioni immobiliari per circa 1,363 milioni di euro.
Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata del bene a partire dalla data di entrata in funzione.
La vita utile stimata in mesi per le principali classi di cespiti è riportata nella tabella seguente
Descrizione
Terreni relativi ad immobili
Ammortamento
Vita utile
NO
Non ammortizzati
Immobili - Immobili in leasing
SI
Sulla base di perizia
Impianti di sollevamento e pesatura
SI
160 mesi
Costruzioni leggere e scaffalature
SI
120 mesi
Mobili e arredi diversi
SI
120 mesi
Mobili e macchine ordinarie d'ufficio
SI
100 mesi
Apparecchiature ATM
SI
96 mesi
Mezzi forti e blindature prefabbricate
SI
80 mesi
Macchinari, apparecchi e attrezzature varie
SI
80 mesi
Impianti antincendio
SI
40 mesi
Macchinari vari, mobili ed arredi
SI
80 mesi
Banconi blindati o con cristalli blindati
SI
60 mesi
Personal Computer
SI
60 mesi
Attrezzatura mensa
SI
48 mesi
Impianti interni speciali di comunicazione
SI
48 mesi
Impianti di allarme
SI
40 mesi
Macchine Ufficio elettriche-elettroniche
SI
30 mesi
Autoveicoli da trasporto
SI
30 mesi
Autovetture
SI
24 mesi
Autovetture in leasing
SI
Sulla base della durata del contratto
Nota Integrativa 491
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)
Non si segnalano impegni per acquisto di attività materiali.
SEZIONE 12 - Attività immateriali - Voce 120
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Attività/Valori
31.12.2015
Durata definita
A.1 Avviamento
31.12.2014
Durata indefinita
Durata definita
Durata indefinita
X
-
X
-
A.2 Altre attività immateriali
373
37
373
37
A.2.1 Attività valutate al costo:
373
37
373
37
-
-
-
-
373
37
373
37
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value
-
-
-
-
a) Attività immateriali generate internamente
-
-
-
-
b) Altre attività
Totale
-
-
-
-
373
37
373
37
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
Altre attività immateriali:
generate internamente
Durata definita
A. Esistenze iniziali
A.1 Riduzione di valore totali nette
Altre attività immateriali:
altre
Durata
indefinita
31.12.2015
Durata definita
Durata
indefinita
569.694
-
-
90.756
37
660.487
(569.694)
-
-
(90.383)
-
(660.077)
410
A.2 Esistenze iniziali nette
-
-
-
373
37
B. Aumenti
-
-
-
-
-
-
B.1 Acquisti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
x
-
-
-
-
-
B.3 Riprese di valore
x
-
-
-
-
-
B.4 Variazioni positive di fair value
-
-
-
-
-
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
B.5 Differenze di cambio positive
-
-
-
-
-
-
B.6 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
C. Diminuzioni
-
-
-
-
-
-
C.1 Vendite
-
-
-
-
-
-
C.2 Rettifiche di valore
-
-
-
-
-
-
- Ammortamenti
x
-
-
-
-
-
- Svalutazioni
-
-
-
-
-
-
+ patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
+ conto economico
-
-
-
-
-
-
C.3 Variazioni negative di fair value
-
-
-
-
-
-
- a patrimonio netto
x
-
-
-
-
-
- a conto economico
x
-
-
-
-
-
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione
-
-
-
-
-
-
C.5 Differenze di cambio negative
-
-
-
-
-
-
C.6 Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
D. Rimanenze finali nette
-
-
-
373
37
410
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
492 Relazioni e Bilanci 2015
(569.694)
-
-
(90.383)
-
(660.077)
569.694
-
-
90.756
37
660.487
-
-
-
-
-
-
12.3 Altre informazioni
Per le altre attività immateriali a durata limitata, di seguito si riporta la vita utile, per singola categoria, considerata ai fini della
determinazione dell’ammortamento.
31.12.2015
Elenco immobilizzazioni immateriali
- software
Vita utile
Valore netto
36 mesi
373
Si segnala che il software iscritto tra le attività immateriali non è ancora entrato in funzione, pertanto non ancora ammortizzato.
Non esistono impegni contrattuali per l’acquisto di attività immateriali.
SEZIONE 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali Voce 130 dell’attivo e Voce 80 del passivo
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
31.12.2015
31.12.2014
Avviamento da fusione riallineato
977.397
1.023.210
Svalutazione crediti verso clientela
149.777
211.739
4.402
86.417
11.312
10.808
Svalutazione crediti non bancari e crediti di firma non dedotti
7.216
9.047
Fondi oneri personale
6.381
3.835
Fondi oneri e rischi non dedotti
6.519
9.082
Avviamento ramo banca depositaria da società del gruppo
1.182
1.445
-
1.232
Riserva matematica Fondo Pensione Gestione separata ex Acc. 21.03.89
220
294
Oneri straordinari non dedotti
232
252
Altre minori
181
207
1.164.819
1.357.568
31.12.2015
31.12.2014
124.506
135.443
41.128
41.128
Attività materiali - eccedenza ammortamenti dedotti extracontabilmente
4.509
4.646
Immobili in leasing rilevati al fair value
1.358
1.370
Valutazione Titoli FVO
1.038
645
Svalutazione titoli AFS
Attività materiali - maggiori ammortamenti IAS
Oneri aumento capitale sociale deducibili in 5 rate
Totale
13.2 Passività per imposte differite: composizione
Rivalutazione titoli AFS
Purchase price allocation
Valutazione TFR
Totale
255
255
172.794
183.487
Nota Integrativa 493
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
31.12.2015
31.12.2014
1.267.287
1.276.957
2. Aumenti
16.601
31.577
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
16.601
31.577
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) riprese di valore
-
-
d) altre
16.601
31.577
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
-
-
(125.840)
(41.247)
(6.290)
(41.247)
(6.290)
(41.247)
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
-
c) mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
-
-
-
(119.550)
-
(119.550)
-
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla L. 214/2011
b) altre
di cui operazioni di aggregazione aziendale
4. Importo finale
-
-
1.158.048
1.267.287
Le imposte anticipate sono rilevate sulla base della probabilità di sufficienti imponibili fiscali futuri, tenuto anche conto del regime di
consolidato fiscale adottato ai sensi degli artt. 117 e seguenti del D.P.R. n. 917/86 e dalla possibilità di operare, a determinate condizioni,
la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate iscritte in bilancio relativamente a svalutazioni e perdite su crediti verso la
clientela e al riallineamento del valore dell’avviamento e delle altre attività immateriali.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2014 in effettiva contropartita al conto
economico.
La valorizzazione delle imposte anticipate è stata operata ai fini dell’IRES con aliquota pari al 27,5% e ai fini IRAP con aliquota pari al
5,57%.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio, pari a 16.601 mila, euro sono costituite per 11.775 mila dal 25% delle svalutazioni e delle
perdite su crediti deducibili negli esercizi successivi ai fini IRES e IRAP, ai sensi dell’art. 16 comma 3 D.L. 27 giugno 2015, n. 83.
Tale disposizione ha infatti introdotto l’integrale deducibilità delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio
a decorrere dal 2016, prevedendo in via transitoria per il 2015 la deducibilità delle medesime in misura ridotta del 75%.
La restante quota pari a 4.826 mila euro è riferita quanto a 3.707 mila euro ad accantonamenti per fondi rischi e garanzie/impegni non
deducibili, quanto a 1.042 mila euro ad ammortamenti non deducibili e per 77 mila euro ad oneri rilevati nel corrente esercizio ma deducibili
nel successivo.
Le imposte anticipate annullate nell'esercizio per 6.290 mila euro sono costituite per 4.047 mila euro dall'utilizzo/rilascio di fondi tassati,
per 1.508 mila da riprese di valore su crediti di firma, per 122 mila euro da oneri divenuti deducibili nell’esercizio, per 539 mila euro da
ammortamenti su beni materiali e altri oneri divenuti deducibili nell’esercizio e per 74 mila euro da recuperi conseguenti ad erogazioni del
Fondo Pensione.
Le altre variazioni in diminuzione, pari a 119.550 mila euro, si riferiscono alla trasformazione in crediti verso l’Erario delle imposte differite
attive IRES e IRAP per effetto della perdita di bilancio rilevata per l’esercizio 2014 da UBI Banca, ai sensi della Legge 214/2011.
494 Relazioni e Bilanci 2015
13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
3. Diminuzioni
31.12.2015
31.12.2014
1.234.949
1.238.386
11.775
29.090
(119.550)
(32.527)
-
(27.507)
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
3.1 Rigiri
(119.550)
-
a) derivante da perdite di esercizio
(119.550)
-
b) derivante da perdite fiscali
-
-
-
(5.020)
1.127.174
1.234.949
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
31.12.2015
31.12.2014
48.043
51.685
2. Aumenti
393
432
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
393
432
-
a) relative a precedenti esercizi
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c) altre
393
432
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
-
-
(148)
(4.074)
(148)
(4.074)
(148)
(4.074)
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
c) altre
-
-
-
-
a) rigiri
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
48.288
48.043
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività ed il suo valore
fiscale.
In relazione alle rivalutazioni di partecipazioni aventi i requisiti per la participation exemption le imposte differite sono state rilevate sulla
quota imponibile del 5%.
Non sono state rilevate imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta poichè non sono previsti eventi che ne facciano venire
meno il regime di non tassabilità.
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle imposte differite createsi sino all'anno 2014 in effettiva contropartita al conto economico.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 393 mila euro sono imputabili alla rivalutazione di titoli azionari classificati nel comparto
fair value option.
Le imposte differite annullate nell'esercizio per 148 mila euro sono rappresentate da differenze tra gli ammortamenti civilistici e fiscali su
beni materiali.
Nota Integrativa 495
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
31.12.2015
31.12.2014
90.281
128.133
2. Aumenti
420
28.507
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
420
28.507
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento di criteri contabili
-
-
420
28.507
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
di cui operazioni di aggregazione aziendale
-
-
3. Diminuzioni
(83.930)
(66.359)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
(83.930)
(66.359)
a) rigiri
(83.930)
(66.359)
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
-
-
c) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
d) altre
-
-
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
-
-
3.3 Altre diminuzioni
-
-
6.771
90.281
c) altre
4. Importo finale
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle attività per imposte anticipate createsi sino all'anno 2014 in contropartita al patrimonio
netto.
Le imposte anticipate rilevate nell'esercizio per 420 mila euro sono imputabili alla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel
comparto AFS.
Le imposte annullate per 83.930 mila euro sono imputabili per 82.436 mila euro alla valutazione di titoli AFS, per 1.232 mila euro alla quota
di oneri sostenuti per l’aumento di capitale sociale deducibile nel 2014 e per 262 mila euro alla quota di ammortamento dell’avviamento.
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
31.12.2015
1. Importo iniziale
31.12.2014
135.443
38.814
2. Aumenti
42.604
118.906
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
42.604
118.906
a) relative a precedenti esercizi
-
-
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) altre
42.604
118.906
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
-
-
2.3 Altri aumenti
-
-
-
-
3. Diminuzioni
di cui operazioni di aggregazione aziendale
(53.541)
(22.277)
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
(53.541)
(22.277)
a) rigiri
(53.541)
(22.277)
b) dovute al mutamento dei criteri contabili
-
-
c) altre
-
-
-
-
3.2 Riduzione di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
-
-
124.506
135.443
Le esistenze iniziali rappresentano l'entità delle passività per imposte differite createsi sino all'anno 2014 in contropartita al patrimonio
netto.
Le imposte differite rilevate nell'esercizio per 42,6 milioni di euro, così come quelle annullate pari a 53,5 milioni di euro, sono costituite
dalla valutazione di titoli e partecipazioni classificati nel comparto AFS a fine esercizio.
496 Relazioni e Bilanci 2015
13.7 Altre informazioni
Attività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le consistenze delle attività fiscali correnti
Acconti versati al Fisco
Ritenute alla fonte
31.12.2015
31.12.2014
164.421
208.096
1.006
3.013
Crediti di imposta per trasformazione DTA in crediti di imposta ex L. 214/2011
98.750
-
Crediti verso erario per istanze irap
63.340
80.486
Altri crediti verso erario
Totale
37.217
39.567
364.734
331.162
Passività fiscali correnti
Nella tabella si evidenziano le variazioni delle passività fiscali correnti
Esistenze iniziali
Accantonamento imposte
Utilizzi per pagamento imposte
Altre variazioni
Rimanenze finali
31.12.2015
31.12.2014
169.396
232.645
90.640
173.174
(166.904)
(236.423)
-
-
93.132
169.396
Probability Test sulle fiscalità differite
Come riportato nella Parte A – Politiche contabili della presente Nota Integrativa - la rilevazione delle passività e delle attività fiscali
differite avviene, in aderenza ai criteri previsti dal principio IAS 12, rispettivamente:
– per le passività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee imponibili, salve alcune specifiche fattispecie;
– per le attività fiscali differite avendo riguardo a tutte le differenze temporanee deducibili se è probabile che sarà realizzato nel futuro un
reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata tale differenza temporanea. Per la determinazione del reddito imponibile sono
presi in considerazione anche gli effetti derivanti dall’articoli 117 e segg. TUIR (Consolidato fiscale).
Le attività fiscali (DTA) sono quantificate secondo le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell’esercizio nel quale le stesse si
realizzeranno.
A tal fine si ricorda che, come descritto nel paragrafo “Novità Fiscali” della relazione sulla gestione, con la legge 28 dicembre 2015, n. 208
(“Legge di Stabilità 2016”) è stato prevista la riduzione dell’aliquota IRES dal 27,5% al 24% a decorrere dall’esercizio 2017.
Per i soli enti creditizi e finanziari, tuttavia, la riduzione dell’aliquota IRES è stata “neutralizzata” dall’introduzione di un’addizionale IRES
con aliquota pari al 3,5%, sempre applicabile a far tempo dall’esercizio 2017 (cd. Addizionale IRES).
Per effetto dell’introduzione dell’Addizionale IRES, l’aliquota IRES sul reddito per gli enti creditizi e finanziari permane sostanzialmente
invariata al 27,5% anche per gli anni a venire.
In particolare, la riduzione dell’aliquota IRES comporterebbe, in base al principio IAS 12, par. 46, l’obbligo di adeguare il valore del credito
per le imposte anticipate (“DTA”) alla stessa riduzione di aliquota.
L’addizionale IRES del 3,5% per il settore bancario e finanziario ha ripristinato il livello di imposizione complessiva al 27,5%, cosicché non
ha reso necessaria una riduzione del valore delle attività per imposte anticipate precedentemente iscritte in bilancio.
Si specifica che, ai fini della determinazione delle DTA e rispettiva recuperabilità, si è considerata l’addizionale IRES pienamente equiparabile
all’aliquota IRES ordinaria stante anche il fatto che la determinazione del reddito imponibile segue, in entrambi i casi, le regole di cui al
Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Conseguentemente, la porzione delle perdite fiscali imputabili alle differenze temporali che generano
DTA qualificate, ovvero relative alle rettifiche di valore dei crediti verso la clientela ed agli avviamenti, si ritiene pienamente convertibile
in crediti di imposta secondo le regole attualmente previste per l’IRES ordinaria.
Alla data del 31 dicembre 2015 le imposte anticipate iscritte da UBI Banca Spa alla voce “130 Attività fiscali b) anticipate” ammontano
complessivamente a Euro 1.164,8 milioni di euro riferibili ai seguenti eventi generatori:
eccedenza rettifiche di valore crediti di cui all’art. 106 c.3 TUIR: Euro 149,8 milioni (di cui euro 10 milioni iscritte ai fini IRAP ai sensi del
nuovo regime fiscale introdotto dall’art. 1, comma 158, della Legge Stabilità 2014, che ne ha disposto la deducibilità ai fini del tributo
regionale a decorrere dal 2013);
avviamenti ed altre attività immateriali, anche oggetto di affrancamento ai sensi di legge, i cui ammortamenti sono deducibili in esercizi
successivi: 977,4 milioni di euro, ciò con riguardo sia ai valori riportati nel bilancio separato che nel bilancio consolidato (articolo 15 c.
10 bis D.L. 185/2008 introdotto dal D.L. 98/2011 conv. Legge 111/2011);
•
•
Nota Integrativa 497
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
• svalutazioni Titoli Portafoglio AFS, accantonamenti e spese non deducibili per ragioni di competenza ai sensi del TUIR per 37,6 milioni
di euro.
Ai fini dello svolgimento del probability test sulle imposte anticipate iscritte nel bilancio al 31 dicembre 2015, sono state separatamente
considerate quelle derivanti da differenze temporanee deducibili relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività
immateriali a vita indefinita (cd. “imposte anticipate qualificate”).
A decorrere dal periodo di imposta chiuso al 31 dicembre 2011, infatti è stabilita la conversione in crediti di imposta delle imposte anticipate
(IRES) iscritte in bilancio a fronte di perdite fiscali derivanti dalla deduzione differita delle differenze temporanee relative alle citate
rettifiche di valore dei crediti verso la clientela e degli avviamenti (art. 2, comma 56-bis, D.L. 29 dicembre 2010 n. 225, introdotto dall’art.
9, D.L. 6 dicembre 2011 n. 201). A decorrere dal periodo di imposta 2013, analoga conversione è stabilita, qualora dalla dichiarazione IRAP
emerga un valore della produzione netta negativo, relativamente alle imposte anticipate (IRAP) che si riferiscono alle suddette differenze
temporanee che abbiano concorso alla determinazione del valore della produzione netta negativo (art. 2, comma 56-bis.1, D.L. 29 dicembre
2010 n. 225, introdotto dalla L. n. 147/2013). Tali ipotesi di conversione - che si aggiungono a quella già prevista per il caso in cui dal
bilancio individuale risulti una perdita di esercizio (art. 2, commi 55 e 56, D.L. n. 225/2010, come da ultimo modificato dalla L. n. 147/2013)
- hanno introdotto una modalità di recupero aggiuntiva e integrativa, che risulta idonea ad assicurare il recupero delle imposte anticipate
in analisi in ogni situazione, indipendentemente dalla redditività futura dell’impresa.
La convertibilità delle imposte anticipate su perdite fiscali IRES e sul valore della produzione netta negativo, ai fini IRAP che siano
determinate da differenze temporanee qualificate si configura pertanto quale sufficiente presupposto per l’iscrizione in bilancio delle
suddette imposte anticipate, rendendo implicitamente superato il relativo probability test. Tale impostazione trova peraltro conferma
nel documento congiunto Banca d’Italia, Consob e ISVAP n. 5 del 15 maggio 2012 (emanato nell’ambito del Tavolo di coordinamento in
materia di applicazione degli IAS/IFRS), relativo al “Trattamento contabile delle imposte anticipate derivante dalla Legge 214/2011”, e nel
successivo documento IAS ABI n. 112 del 31 maggio 2012 (“Credito d’imposta derivante dalla trasformazione delle attività per imposte
anticipate: chiarimenti della Banca d’Italia Consob ed ISVAP in materia di applicazione degli IAS/IFRS).
Sulla base di tali presupposti la Banca ha effettuato le seguenti verifiche:
– individuazione delle imposte anticipate, diverse da quelle relative a svalutazioni e perdite su crediti, avviamento e altre attività immateriali
a vita indefinita (“imposte anticipate non qualificate”), iscritte nel bilancio;
– analisi di tali imposte anticipate non qualificate e delle imposte differite iscritte nel bilancio distinguendole per tipologia prevedibile
timing di riassorbimento;
– quantificazione previsionale della redditività futura, tesa a verificare la capacità di assorbimento delle imposte anticipate.
L’elaborazione svolta ha evidenziato una base imponibile in grado di riassorbire la fiscalità iscritta nel bilancio al 31 dicembre 2015.
498 Relazioni e Bilanci 2015
SEZIONE 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e
passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia
di attività
31.12.2015
31.12.2014
Totale A
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
2.032
2.032
2.032
-
-
Totale B
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
-
507
507
507
-
Totale C
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
Totale D
di cui valutate al costo
di cui valutate al fair value livello 1
di cui valutate al fair value livello 2
di cui valutate al fair value livello 3
-
-
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Nel mese di giugno 2015 UBI Banca ha riclassificato un terzo della partecipazione detenuta in Zhong Ou Asset Management Co. Ltd (pari a
circa l’11,7% del capitale sociale complessivo) fra le attività non correnti in via di dismissione ai sensi dell’IFRS 5.
Per ulteriori dettagli si rimanda al paragrafo “Variazioni dell’area di consolidamento” della Relazione sulla gestione consolidata.
Nota Integrativa 499
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
14.2 Altre informazioni
Non si segnalano altre informazioni rilevanti.
14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al
patrimonio netto
Non vi sono partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole fra le attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione.
SEZIONE 15 - Altre attività - Voce 150
15.1 Altre attività: composizione
Descrizione/Valori
31.12.2015
31.12.2014
Altre attività per consolidato fiscale
107.531
184.614
Partite viaggianti attive
140.875
90.302
Appostazioni debitorie in sospeso presso servizi e sportelli
240.954
110.165
Clienti e corrispondenti per effetto titoli, cedole e competenze da addebitare
39.106
34.802
Scarti valuta su operazioni in cambi
3.360
3.555
Assegni di c/c propri
4.592
2.287
Crediti di imposte per ritenute subite
8.233
7.225
Volumi e scorte
3.567
3.571
Migliorie su beni di terzi
Partite connesse ad operazioni Covered Bond e Cartolarizzazione
Partite debitorie residuali
Totale
500 Relazioni e Bilanci 2015
277
404
127.582
181.089
23.904
24.325
699.981
642.339
PASSIVO
SEZIONE 1 - Debiti verso banche - Voce 10
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
31.12.2014
1. Debiti verso banche centrali
8.106.441
10.305.964
2. Debiti verso banche
7.738.913
8.834.453
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.253.790
2.408.747
2.2 Depositi vincolati
4.460.255
5.010.334
960.674
1.349.898
2.3 Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
389.462
613.158
2.3.2 Altri
571.212
736.740
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
-
-
64.194
65.474
15.845.354
19.140.417
Fair value - livello 1
-
-
Fair value - livello 2
-
-
Fair value - livello 3
15.805.892
19.207.310
Totale Fair value
15.805.892
19.207.310
La voce Debiti verso banche centrali contiene il valore di bilancio residuo dei finanziamenti ottenuti dalla BCE per 8,1 miliardi di euro.
Nell’ambito della voce Debiti verso banche – Conti correnti e depositi liberi si segnalano rapporti infragruppo per 1,7 miliardi di euro e
finanziamenti da altri istituti di credito per 498,7 milioni di euro.
Nei Depositi vincolati sono compresi finanziamenti da Banche del Gruppo per 4,4 miliardi di euro e finanziamenti da altre banche per 37
milioni di euro.
I Pronti contro termine riguardano rapporti con controparti del Gruppo per 344 milioni di euro e per 45 milioni di euro attengono a posizioni
aperte con altre istituzioni creditizie.
I Finanziamenti - altri sono riferiti ad operazioni in essere con la BEI per 570,2 milioni di euro; la parte residuale è relativa a rapporti
infragruppo.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
Non si segnalano Debiti verso banche subordinati.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati verso altre istituzioni creditizie.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
Non si segnalano debiti verso banche oggetto di copertura specifica.
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non si rilevano debiti verso banche per leasing finanziario.
Nota Integrativa 501
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 2 - Debiti verso clientela - Voce 20
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
31.12.2015
31.12.2014
850.206
1.032.687
-
-
3. Finanziamenti
6.496.627
6.006.451
3.1 Pronti contro termine passivi
6.107.667
5.531.586
388.960
474.865
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
-
-
10.753
26.132
7.357.586
7.065.270
Fair value - livello 1
-
-
Fair value - livello 2
-
-
Fair value - livello 3
7.357.688
7.075.825
Fair value
7.357.688
7.075.825
Nella voce Conti correnti e depositi liberi, fra le altre, sono comprese: la liquidità delle gestioni e fondi depositata da UBI Pramerica SGR per
348,3 milioni di euro, e operazioni infragruppo 231,4 per milioni di euro.
I Pronti contro termine passivi sono relativi a operazioni di finanziamento con la Cassa di Compensazione e Garanzia.
I principali Finanziamenti passivi altri, riguardano, per 361,7 milioni di euro le operazioni con la Cassa Depositi e Prestiti e per 23,4 milioni
di euro operazioni infragruppo.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Non si segnalano Debiti verso clientela subordinati.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso debiti strutturati sottoscritti da clientela.
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
Non vi sono operazioni in essere verso clientela oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
31.12.2015
31.12.2014
- entro 1 anno
1.085
1.023
- tra 1 e 5 anni
5.049
4.757
17.280
18.657
Debito residuo verso società di leasing
- oltre 5 anni
502 Relazioni e Bilanci 2015
SEZIONE 3 - Titoli in circolazione - Voce 30
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli/Valori
31.12.2015
31.12.2014
Fair Value
Valore
Bilancio
Valore
Bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
36.250.054
15.426.790
21.388.901
-
3.496.668
950.107
2.515.407
-
32.753.386
14.476.683
18.873.494
15.186
-
-
-
15.186
36.265.240
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
36.514.980
16.277.423
21.078.127
-
3.539.451
978.676
2.544.021
-
-
32.975.529
15.298.747
18.534.106
-
15.186
-
30.688
-
30.688
-
-
-
-
-
-
-
-
15.186
-
30.688
-
30.688
-
15.426.790
21.404.087
-
36.545.668
16.277.423
21.108.815
-
A. Titoli
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 stutturati
2.2 altri
Totale
Alla fine dell’esercizio i prestiti obbligazionari emessi in relazione ad operazioni di covered bond ammontano a nominali 9,3 miliardi di euro
(il controvalore di bilancio comprensivo del costo ammortizzato e del delta fair value di copertura è pari a 9,9 miliardi di euro).
Il valore di bilancio residuo delle emissioni obbligazionarie sul mercato EMTN ammonta complessivamente a 2,5 miliardi di euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
Descrizione/Valore
31.12.2015
31.12.2014
2.851.838
3.583.881
Titoli in circolazione
Titoli in circolazione - Subordinati
L’elenco delle singole emissioni obbligazionarie è riportato nella Sezione 2 – parte F del presente bilancio, relativa alle informazioni sul
capitale.
3.3 Titoli in circolazione oggetto di copertura specifica
31.12.2015
31.12.2014
1. Titoli oggetto di copertura specifica del fair value:
19.476.916
20.355.012
a) rischio di tasso di interesse
19.476.916
20.355.012
b) rischio di cambio
-
-
c) più rischi
-
-
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
-
-
a) rischio di tasso di interesse
-
-
b) rischio di cambio
-
-
c) altro
-
-
La valutazione delle obbligazioni sottostanti e dei relativi contratti di copertura ha generato un risultato netto contabilizzato nella voce 90
di Conto Economico - risultato netto delle operazioni di copertura.
Nota Integrativa 503
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2015
31.12.2014
FV
VN
L1
FV*
L2
VN
L3
FV
L1
FV*
L2
L3
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1 Obbligazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.1.1 Strutturate
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.1.2 Altre obbligazioni
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.2 Altri titoli
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2.1 Strutturati
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
3.2.2 Altri
Totale A
-
-
-
-
x
-
-
-
-
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
x
7
608.582
11
x
x
300
721.881
-
x
1.1 Di negoziazione
x
7
608.582
11
x
x
300
721.881
-
x
1.2 Connessi con la fair value option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
1.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2. Derivati creditizi
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.1 Di negoziazione
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.2 Connessi con la fair value option
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
2.3 Altri
x
-
-
-
x
x
-
-
-
x
Totale B
x
7
608.582
11
x
x
300
721.881
-
x
Totale (A+B)
-
7
608.582
11
-
-
300
721.881
-
-
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione
VN = valore nominale o nozionale
I derivati finanziari (livello 2) si riferiscono principalmente ad operazioni OTC legate all’attività di negoziazione e sono composti
prevalentemente da interest rate swap per 546,1 milioni di euro, da opzioni per 23,4 milioni di euro, da forward per 34,4 milioni di euro e
swap su commodities per 4,7 milioni di euro.
La loro evoluzione è da leggersi in correlazione alla corrispondente voce iscritta fra le attività finanziarie di negoziazione.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: passività subordinate
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
La Banca non ha emesso passività finanziarie di negoziazione strutturate.
504 Relazioni e Bilanci 2015
SEZIONE 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
La Banca non ha in essere alcuna passività finanziaria valutata al fair value.
SEZIONE 6 - Derivati di copertura - Voce 60
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici
Fair Value 31.12.2015
VN
31.12.2015
L1
L2
L3
A. Derivati finanziari
-
700.871
-
1) Fair value
-
700.871
-
2) Flussi finanziari
-
-
3) Investimenti esteri
-
-
B. Derivati creditizi
-
1) Fair value
Fair Value 31.12.2014
VN
31.12.2014
L1
L2
L3
13.591.479
-
937.018
-
11.329.852
13.591.479
-
937.018
-
11.329.852
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2) Flussi finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale
-
700.871
-
13.591.479
-
937.018
-
11.329.852
Legenda
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
I derivati finanziari si riferiscono esclusivamente a coperture di tasso di interesse del tipo Interest Rate Swap.
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura
Operazioni/Tipo di copertura
Fair Value
Flussi Finanziari
Specifica
Rischio di
tasso
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2. Crediti
Rischio di
cambio
Generica
Rischio di
credito
Rischio di
prezzo
Specifica
Investimenti
esteri
Generica
Più rischi
669.768
-
-
-
-
x
-
x
x
6.374
-
-
x
-
x
-
x
x
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
x
-
-
x
-
x
-
x
x
4. Portafoglio
x
x
x
x
x
5.450
x
-
x
5. Altre operazioni
Totale Attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale Passività
-
-
-
-
-
x
-
x
-
676.142
-
-
-
-
5.450
-
-
-
19.279
-
-
x
-
x
-
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
x
19.279
-
-
-
-
-
-
-
-
1. Transazioni attese
x
x
x
x
x
x
-
x
x
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
x
x
x
x
x
-
x
-
-
Relativamente alle operazioni di copertura specifica, il controvalore dei derivati di copertura su attività disponibili per la vendita si riferisce
essenzialmente a posizioni su Titoli di Stato italiani.
SEZIONE 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura
generica - Voce 70
La Banca non ha posto in essere contratti derivati per copertura generica di passività finanziarie.
SEZIONE 8 - Passività fiscali - Voce 80
Vedi sezione 13 dell’attivo.
Nota Integrativa 505
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
SEZIONE 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione -Voce 90
Vedi sezione 14 dell’attivo.
SEZIONE 10 - Altre passività - Voce 100
10.1 Altre passività: composizione
Descrizione/Valori
31.12.2015
Saldo partite illiquide di portafoglio
31.12.2014
72.664
77.638
Altre passività per consolidato fiscale
231.802
287.111
Appostazioni creditorie in sospeso c/o servizi e sportelli
333.096
106.761
55.103
32.462
Ritenute su redditi riconosciuti a terzi
8.144
8.401
Imposte indirette da versare
3.025
3.101
Partite viaggianti passive
Dividendi e somme a disposizione dei soci
Scarti valuta su operazioni in cambi
Debiti verso fornitori
Debiti per scopi di istruzioni culturali, benefici, sociali
26
86
868
264
45.266
41.138
5.627
6.564
Debiti derivanti da garanzie e impegni
21.747
23.627
Debiti inerenti al personale
27.583
29.141
Partite creditorie residuali
76.327
134.776
881.278
751.070
Totale
SEZIONE 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A. Esistenze iniziali
31.12.2015
31.12.2014
45.443
40.166
B. Aumenti
63
6.706
B.1 Accantonamento dell'esercizio
58
168
5
6.538
B.2 Altre variazioni
C. Diminuzioni
(5.531)
(1.429)
C.1 Liquidazioni effettuate
(3.804)
(1.300)
C.2 Altre variazioni
(1.727)
(129)
D. Rimanenze finali
39.975
45.443
11.2 Altre informazioni
Ipotesi demografiche ed attuariali adottate per la valutazione del fondo TFR e dei premi d’anzianità
Metodologia utilizzata al 31.12.2015
Tasso di mortalità
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2013
Anticipazioni di TFR
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e
il 100% del fondo disponibile.
Tassi di inflazione
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%
Tassi di attualizzazione
E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,6968%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i
rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata.
Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati
da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un
rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di
rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal
modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di
mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi
settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.
506 Relazioni e Bilanci 2015
Metodologia utilizzata al 31.12.2014
Tasso di mortalità
Sono state utilizzate le tavole SIM e SIF 2012.
Anticipazioni di TFR
La probabilità di anticipazione, determinata sulla base dei dati storici aziendali, si attesta al 2% mentre l’importo medio richiesto si attesta tra il 45% e
il 100% del fondo disponibile.
Tassi di inflazione
Lo scenario inflazionistico che si prevede si possa attestare nel lungo periodo ha portato ad utilizzare il tasso del 1,5%.
Tassi di attualizzazione
E’ stato utilizzato un tasso pari al 1,0766%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2014, utilizzando come pesi i
rapporti tra l’importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare e anticipare fino all’estinzione della popolazione considerata.
Ciò in quanto lo IAS 19 dispone di far riferimento ai rendimenti di mercato degli “high quality corporate bonds”, ovvero ai rendimenti di titoli caratterizzati
da un profilo di rischio di credito contenuto. Facendo riferimento alla definizione di titoli “Investment Grade”, per cui un titolo è definito tale se ha un
rating pari o superiore a BBB di S&P o Baa2 di Moody’s, si è deciso di considerare i soli titoli emessi da emittenti corporate compresi nella classe “A” di
rating, col presupposto che tale classe identifica un livello medio di rating nell’ambito dell’insieme dei titoli “Investment Grade” ed escludendo, in tal
modo, i titoli più rischiosi. Considerato che lo IAS 19 non fa esplicitamente riferimento ad uno specifico settore merceologico si è optato per una curva di
mercato “Composite” che riassumesse quindi le condizioni di mercato in essere alla data di valutazione per titoli emessi da società appartenenti a diversi
settori tra cui Utility, Telephone, Financial, Bank, Industrial. Quanto invece all’area geografica è stato fatto riferimento all’area Euro.
SEZIONE 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Voci/Valori
31.12.2015
1. Fondi di quiescenza aziendali
31.12.2014
1.035
1.144
2. Altri fondi rischi e oneri
42.522
44.074
2.1 controversie legali
18.426
27.861
2.2 oneri per il personale
17.718
8.262
6.378
7.951
43.557
45.218
2.3 altri
Totale
Per quanto concerne le posizioni più rilevanti si evidenzia:
– fra le controversie legali si segnala un rilascio di circa 10 milioni di euro relativo ad una posizione ex Centrobanca Spa per la quale sono
venuti meno i presupposti per il mantenimento del fondo accantonato;
– i fondi per oneri inerenti il personale sono riferiti a esposizioni prevedibili ma non definite in maniera precisa circa la quantità e il momento
dell’esborso.
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Fondi di quiescenza
Altri fondi
Totale
1.144
44.074
45.218
12
23.945
23.957
-
23.457
23.457
12
18
30
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
-
5
5
B.4 Altre variazioni
-
465
465
(121)
(25.497)
(25.618)
(68)
(6.071)
(6.139)
-
-
-
(53)
(19.426)
(19.479)
1.035
42.522
43.557
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
Trattasi di fondo di previdenza integrativo al quale risultano iscritti, ormai in forma residuale, 9 pensionati di ex Centrobanca Spa. Rispetto
allo scorso esercizio non ci sono state variazioni nella popolazioni degli iscritti.
La contribuzione per l’anno 2015 così come stabilita dal “Regolamento del Fondo” è stata determinata in funzione del tasso medio
ponderato dedotto dalla curva adottata nella valutazione svolta (pari al 1,63%).
In contropartita la banca ha beneficiato dei frutti derivanti dall’impiego del patrimonio del fondo. Le consistenze del fondo non risultano
investite in specifiche attività.
Salvo l’importo di cui alla voce 120 a) del passivo, non risultano iscritte nel bilancio della banca altre passività e/o attività.
Le principali ipotesi attuariali sulla base della valutazione del fondo al 31.12.2015 sono costituite da:
– ipotesi demografiche desunte dalle tavole di mortalità “SI 2013”;
– tasso di attualizzazione ricavato come media ponderata dei tassi della curva EUR Composite AA al 31.12.2015, utilizzando come pesi i
rapporti tra l’importo pagato per ciascuna scadenza e l’importo totale da pagare fino all’estinzione della popolazione.
Nota Integrativa 507
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Il valore attuale del fondo, determinato sulla base di dette ipotesi, ha messo in evidenza un “utile attuariale” di 53 mila euro (punto C.2).
Movimentazione ai fini Ias 19 delle passività dell’anno 2015
A
ESISTENZE INIZIALI
B
AUMENTI
1.144
12
B.1
Interessi passivi
12
B.2
Actuarial losses
-
B.3
Accantonamenti
-
B.4
Altre variazioni
C
DIMINUZIONI
C.1
Benefit paid
(68)
C.2
Actuarial gains
(53)
C.3
Altre variazioni
D
RIMANENZE FINALI
(121)
1.035
N. ISCRITTI
9
di cui ATTIVI
-
12.4 Fondi per rischi e oneri - altri fondi
Voci/Componenti
31.12.2015
31.12.2014
Altri fondi per rischi e oneri
1. Fondo per rischi su revocatorie
2.500
2.500
2. Fondo rettifiche interessi commissioni e spese
-
612
3. Fondo per bond in default
-
-
4. Altri fondi per rischi e oneri
3.878
4.839
Totale
6.378
7.951
Passività potenziali
Passività potenziale
Per contenzioso fiscale
Per revocatorie
64.653
311
Per altre controversie legali
411.108
Totale
476.072
Le passività disciplinate dallo IAS 37, caratterizzate dall’assenza di certezza in merito alla scadenza o all’importo della spesa futura richiesta
per l’adempimento di debiti presunti, sono riconducibili alle seguenti tipologie:
• passività probabili;
• passività potenziali (possibili o remote).
La corretta identificazione della natura delle passività è di assoluta importanza perché determina l’obbligo o meno di iscrizione a bilancio
del rischio derivante dall’obbligazione.
L’appostazione a fondo rischi di un accantonamento è rappresentativo di una passività probabile con scadenza o ammontare incerti1 il
cui importo rilevato in bilancio rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di
riferimento del bilancio e riflette rischi ed incertezze che inevitabilmente caratterizzano una pluralità di fatti e circostanze.
L’importo dell’accantonamento è rappresentato dal valore attuale delle spese che si suppone saranno necessarie per estinguere
l’obbligazione, laddove l’effetto dell’attualizzazione è significativo.
I fatti futuri che possono condizionare l’ammontare richiesto per estinguere l’obbligazione sono tenuti in considerazione solo se vi è
sufficiente evidenza oggettiva che gli stessi si verificheranno.
Periodicamente viene rivista la misura dell’accantonamento in modo da verificarne la congruità.
Si indicano di seguito i parametri legali generali ed astratti che regolano il processo di attualizzazione degli accantonamenti, che viene
condotto con riferimento a ciascuna singola controversia passiva ed alla durata residua della stessa.
1 Per i criteri di rilevazione degli accantonamenti si rinvia alla Parte A.2 della Nota Integrativa “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, par. 12 “Accantonamenti a
fondi per rischi e oneri”.
508 Relazioni e Bilanci 2015
• tipologia/natura della controversia, da determinarsi alla luce del petitum, cioè delle richieste formulate dalla controparte. A tal fine
potranno essere individuate delle “macro-famiglie” quali, ad esempio, controversie societarie, controversie giuslavoristiche, controversie
in materia di intermediazione finanziaria, controversie genericamente definibili come di risarcimento danni (derivanti da inadempimento
contrattuale, da fatto illecito, da violazione di norme imperative) etc.;
• grado di “innovatività” della controversia, da determinarsi tenendo conto del fatto che l’oggetto della stessa verta su materie già
conosciute e opportunamente “ponderate” dalla Banca ovvero su materie assolutamente nuove e quindi bisognose di approfondimento
(ad esempio perché scaturite da un mutamento della normativa o degli orientamenti giurisprudenziali);
• grado di strategicità della controversia per la Banca: la Banca, per ragioni di opportunità commerciale potrebbe ad esempio decidere di
definire la vertenza in modo rapido anche in presenza di argomenti difensivi che consentirebbero di resistere a lungo in giudizio;
• durata media della vertenza, da ponderare tenendo conto anche del dato geografico, cioè della localizzazione del foro presso il quale
la causa è radicata e dello stadio evolutivo del processo. A tal riguardo si dovrà naturalmente operare una scelta della fonte statistica
dalla quale ricavare i dati e ci si potrà avvalere dell’ausilio dei legali che assistono la Banca nella vertenza e che hanno una conoscenza
diretta del foro di volta in volta interessato;
• “natura” della controparte (ad esempio, persona fisica o giuridica, operatore qualificato o meno, consumatore o meno, etc.).
Si definisce passività potenziale:
un’obbligazione possibile che scaturisce da eventi passati e la cui esistenza sarà confermata solamente dal verificarsi o meno di uno o
più eventi futuri non totalmente sotto il controllo dell’azienda;
un’obbligazione attuale che scaturisce da eventi passati, ma che non è rilevata perché:
– non è probabile che per estinguere l’obbligazione sarà necessario l’impiego di risorse finanziarie;
– l’ammontare dell’obbligazione non può essere determinato con sufficiente attendibilità.
•
•
Le passività potenziali non sono oggetto di rilevazione contabile bensì, qualora ritenute ‘possibili’ sono unicamente oggetto di informativa.
Diversamente, le passività potenziali ritenute ‘remote’ non richiedono, in ossequio alle previsioni dello IAS 37, alcuna informativa a riguardo.
Analogamente agli importi relativi ad accantonamenti (per passività probabili), anche l’importo delle passività potenziali è soggetto a
periodica verifica perché è possibile che le stesse, con la successione degli eventi, diventino remote oppure probabili con la necessità, in
quest’ultimo caso, di provvedere eventualmente ad un accantonamento.
Si riporta di seguito un elenco di passività potenziali di carattere fiscale.
ATTI DI ACCERTAMENTO
Imposta sostitutiva ex D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine
Nel corso del periodo si sono svolte alcune udienze di trattazione dei ricorsi relativi all’imposta sostitutiva (0,25%) prevista dagli articoli
15 e seguenti del D.P.R. 601/1973 sui finanziamenti a medio/lungo termine ed in particolare dei quattro avvisi di liquidazione notificati
ed impugnati in giudizio, uno è stato oggetto di sentenza favorevole della Commissione Provinciale passata in giudicato, un altro è stato
oggetto di annullamento in autotutela con conseguente sentenza di cessata materia del contendere, mentre per i restanti due si è in attesa
della fissazione delle relative udienze di trattazione.
In particolare, con riferimento alla citata imposta sostitutiva sui finanziamenti, l’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione n. 20/E del 28 marzo
2013, aveva affrontato il tema della sua applicazione in relazione allo specifico caso dei finanziamenti i cui contratti fossero sottoscritti
all’estero, ritenendo non rilevante la sottoscrizione di tali atti all’estero – e perciò esclusi dall’imposta sostitutiva – mentre rileverebbe la
concreta formazione dell’atto in Italia (vedi consenso delle parti). Sulla scorta di tale orientamento alcuni Uffici locali dell’Agenzia delle
Entrate hanno notificato a talune Banche del Gruppo (inclusa la capogruppo UBI Banca, quale incorporante di Centrobanca) degli avvisi
di liquidazione con riguardo sia all’annualità 2009 che all’annualità 2010 e riferiti in prevalenza ad alcuni “finanziamenti in pool” erogati
unitamente ad altri primari istituti di credito nazionali, pure raggiunti da analoghi avvisi di liquidazione.
Si ha ragione di ritenere verosimile un esito positivo anche per i due ricorsi della Banca di cui si attende tuttora la trattazione.
Preference shares e imposta di registro operazioni di conferimento sportelli
Nell’ambito dell’attività di contenimento dei rischi connessi alle passività potenziali, anche di carattere fiscale, è stata valutata
positivamente da parte della banca l’opportunità di addivenire ad una complessiva transazione con l’Agenzia delle Entrate in merito a due
filoni di contenzioso che interessano la banca, ovverosia la vicenda cd. “preference shares” con rischio fiscale potenziale comprensivo di
imposta, interessi e sanzioni pari a euro 115,3 milioni e la controversia relativa alle operazioni cd. “switch sportelli”. L’accordo transattivo,
stipulato in data 4 febbraio 2016, prevede la chiusura integrale della controversia tramite il pagamento delle imposte nella misura
rideterminata dall’Agenzia delle Entrate e dei correlati interessi.
L’impatto nel conto economico del 2015, oggetto di normalizzazione, ammonta a circa 25 milioni di euro tenuto conto degli accantonamenti
a presidio del rischio fiscale tempo per tempo stanziati in bilancio.
Irpeg anno 2003
Nel novembre 2011 UBI Banca (già BPU Banca) era stata destinataria di un avviso di accertamento in merito al trattamento fiscale ai fini
IRPEG applicato sul conferimento di azienda bancaria effettuato il 1° luglio 2003 a favore delle allora neo costituite Banca Popolare di
Bergamo Spa e Banca Popolare Commercio e Industria Spa. In particolare, veniva contestata la deduzione integrale (recte: recupero fiscale)
operata dalla conferente BPU Banca di fondi rischi tassati costituiti in precedenti esercizi.
La Commissione Tributaria Provinciale di Milano, in esito ad udienza tenutasi nel marzo 2015, ha accolto il ricorso della banca, riconoscendo
come l’avviso di accertamento fosse stato notificato oltre il termine ordinario di decadenza ed in difetto dei presupposti di legge per
l’accertamento integrativo. In esito a tale sentenza l’Agenzia delle Entrate ha comunicato provvedimento di sgravio della cartella di
pagamento di 8,3 milioni notificata nel 2014 ad UBI Banca, già oggetto di sospensiva da parte della Commissione Tributaria Provinciale di
Milano: tale sgravio non è stato ancora eseguito.
Nota Integrativa 509
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
L’Agenzia delle Entrate ha proposto appello il 19 ottobre 2015 alla Commissione Tributaria Regionale di Milano in relazione al quale la
banca ha presentato proprie tempestive controdeduzioni. Si ricorda come la recente attuazione della delega fiscale in tema di raddoppio
dei termini di accertamento si è espressa in senso coerente con le tesi sostenute dalla banca nel contenzioso in commento.
Imposte ipo-catastali
Con avviso di liquidazione notificato ad UBI Banca nel luglio 2011 veniva contestato l’asserito omesso versamento di imposte ipotecarie
e catastali, per complessivi euro 0,56 milioni, in relazione alla cessione, effettuata nel 2010 ed assoggettata ad IVA, di un complesso
immobiliare. La banca ha proposto ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano la quale ha accolto integralmente il ricorso con
sentenza depositata il 1° ottobre 2012. Tale sentenza è stata appellata nell’aprile 2013 con ricorso alla Commissione Tributaria Regionale
da parte dell’Agenzia delle Entrate. La Commissione Regionale, con sentenza depositata il 28 maggio 2014 ha confermato la favorevole
decisione di primo grado. L’Agenzia delle Entrate ha notificato nel gennaio 2015 ricorso alla Corte di Cassazione, in relazione al quale la
banca si è costituita in giudizio con proprio controricorso.
Ubi Banca ex Centrobanca: IRES perdite su crediti
Nel corso del 2009 l’Agenzia delle Entrate – Direzione Regionale per la Lombardia aveva notificato avviso di accertamento a Centrobanca
per l’annualità 2006, quantificando una maggiore imposta IRES per 2,7 milioni, sanzioni per 3,8 milioni ed interessi.
In particolare, l’Agenzia delle Entrate contestava principalmente la deduzione di perdite su crediti per mancanza dei requisiti di “certezza e
precisione” richiesti dalla normativa fiscale. Centrobanca proponeva ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano.
Nel febbraio 2015 UBI Banca (in qualità di incorporante di Centrobanca) e l’Agenzia delle Entrate hanno stipulato atto di conciliazione
quantificando come dovuta una maggiore imposta di 0,1 milioni (contro la pretesa originaria di 2,7 milioni) e sanzioni ed interessi per 0,1
milioni (contro la pretesa originaria di 3,8 milioni per le sole sanzioni).
Nell’udienza del 2 marzo 2015 la Commissione Tributaria Provinciale di Milano, prendendo atto di tale conciliazione, ha dichiarato la
cessata materia del contendere.
SEZIONE 13 - Azioni Rimborsabili
Non sono state emesse azioni con diritto di rimborso.
SEZIONE 14 - Patrimonio d’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
Nr azioni ORDINARIE
Nr azioni PROPRIE in portafoglio
31.12.2015
31.12.2014
901.748.572
901.748.572
1.431.829
1.483.192
Il capitale sociale di UBI Banca alla data del 31 dicembre 2015 risulta pari a euro 2.254.371.430 suddiviso in numero 901.748.572 azioni
nominative e non ha subito variazioni rispetto all’esercizio precedente.
510 Relazioni e Bilanci 2015
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue
Voci/Tipologie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C. 4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
Ordinarie
Altre
901.748.572
901.748.572
(1.483.192)
900.265.380
51.363
51.363
900.316.743
1.431.829
901.748.572
901.748.572
-
-
14.3 Capitale: altre informazioni
Nel corso dell’esercizio sono state assegnate 51.363 azioni proprie, nell’ambito delle politiche di remunerazione e incentivazione al
‘personale più rilevante’ come descritto nella parte I della presente nota.
Al 31.12.2015 le azioni proprie in portafoglio sono pari a 1.431.829 per un controvalore a Patrimonio Netto pari a euro 5.155.293.
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Riserva legale
Riserva ex art. 22 D.Lgs. N. 153/1999
Riserva straordinaria
Riserva acquisto azioni proprie
Riserva tassata di utili
Riserva ex art. 13 c.6 D.Lgs n. 124/1993
Riserva ex art. 6 D.Lgs n. 38/2005
Riserva di utili per ACT - polizza sanitaria
Utili portati a nuovo
31.12.2015
31.12.2014
573.912
573.912
36.494
36.494
970.870
1.040.797
5.155
7.250
4
4
762
762
16.515
16.515
2.267
2.267
49
49
1.606.028
1.678.050
31.12.2015
31.12.2014
Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto
12.153
12.153
Riserva da storno ammortamenti pregressi
61.649
61.649
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990
75.213
75.213
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990
71.885
71.885
437.854
437.854
Riserve di utili
Riserva da operazioni sottoposte a controllo comune
Riserva da riforma previdenza complementare
-3.618
-3.618
Altre riserve
22.324
21.099
Riserve altre
677.460
676.235
Nota Integrativa 511
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Ai sensi dell’art. 2427, comma 1, n. 7-bis) del Codice Civile si riporta di seguito il prospetto di riepilogo delle voci di Patrimonio Netto distinte
secondo l’origine e con l’indicazione della possibilità di utilizzo e di quota distribuibile (importi al centesimo di euro):
Valore al 31.12.2015
A) CAPITALE
Capitale sociale
B) RISERVE DI CAPITALE
Riserva da sovrapprezzo Azioni
B) RISERVE DI UTILI
Riserva legale
Riserva straordinaria
Riserva ex art. 22 D.Lgs. n. 153/1999
Riserva acquisto azioni proprie
Riserva ex art. 13 C. 6 D. Lgs. 124/93
Riserva indisponibile ex art. 6 D. Lgs. 38/2005
Riserva di Utili per ACT - polizza sanitaria
Altre riserve di utili e utili portati a nuovo
C) RISERVE ALTRE
Riserva val. partecipazioni a patrimonio netto
Riserva da storno ammortamenti pregressi (5)
Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/1990 (5)
Riserva ex art. 7 c. 3 Legge n. 218/1990
Riserva da operazioni under common control
Riserva da riforma previdenza complementare
Altre riserve
D) RISERVE DA VALUTAZIONE
Riserva di rivalutazione Legge n. 350/2003
Riserva da valutazione - attività finanziarie
disponibili per la vendita
Riserva da valutazione – adozione del fair value in
sostituzione del costo (5)
Riserva da utili/perdite attuariali fondo TFR
Altre riserve da valutazione
E) Azioni Proprie
TOTALE
Utile netto
Totale patrimonio netto al 31 dicembre 2015
Quota disponibile
Possibilità Utilizzo
2.254.371.430,00
Vincolo fiscale
(1)
Ulilizzi negli ultimi
3 esercizi
512.559.822,43
3.798.429.612,02
3.798.429.612,02
AB (2)(3)
142.676.307,98
573.911.871,93
970.870.723,01
36.494.083,45
5.155.292,99
762.160,51
16.514.823,94
2.266.865,22
52.605,46
573.911.871,93
970.870.723,01
36.494.083,45
762.160,51
B (4)
ABC
ABC
ABC
ABC
52.605,46
ABC
12.152.680,05
61.649.339,66
75.213.372,10
71.884.949,60
437.853.778,96
-3.618.366,73
22.323.959,51
12.152.680,05
61.649.339,66
75.213.372,10
71.884.949,60
AB
ABC (6)
AB (5) (6)
AB (5)
AB (7)
22.323.959,51
ABC
1.844.167,38
1.844.167,38
AB (5)
1.844.167,38
29.148.801,10
AB (6)
27.453.137,73
918.436.688,78
72.021.230,40
762.160,51
12.152.680,05
61.649.339,66
65.769.618,41
71.884.949,60
39.125.309,00
281.294.088,54
29.148.801,10
-7.554.053,49
-344.438,88
-5.155.292,99
8.635.522.453,34
123.423.301,60
8.758.945.754,94
5.654.738.325,78
935.877.492,75
A = per aumento di capitale
B = per copertura perdite
C = per distribuzione ai soci
(1) Importi in sospensione d'imposta.
(2) La riserva sovrapprezzo azioni è stata utilizzata nel 2015 a copertura della perdita di esercizio 2014 per un importo pari a 918.436.688,78.
(3) Si veda nel dettaglio la movimentazione della riserva avvenuta nel corso degli anni:
anno
Riserva distribuibile (*)
Riserva non distribuibile
1.310.245.825,91
2007
2011
2012
2013
2015
5.790.132.233,70
329.528.573,34
-2.713.053.965,45
13.633,30
1.639.788.032,55
-918.436.688,78
2.158.641.579,47
Totale
Descrizione
1.310.245.825,91
7.100.378.059,61
7.429.906.632,95
4.716.852.667,50
4.716.866.300,80
3.798.429.612,02
3.798.429.612,02
Riserve al 31.12.2006
aumento per effetto fusione con Banca Lombarda
aumento di capitale
utilizzo per copertura perdite (**)
conversioni PO ed aumento capitale
utilizzo per copertura perdite (**)
(*)In considerazione del non chiaro contesto legislativo in merito alla distribuibilità agli azionisti di una riserva emersa a seguito di operazioni di fusione contabilizzate
secondo i criteri previsti dal principio IFRS 3, si ritiene distribuibile la quota preesistente e i successivi movimenti di aumento di capitale.
(**) La copertura delle perdite è stata operata attingendo alla quota parte dell’incremento avvenuto per effetto della fusione relativo alla rivalutazione dei valori contabili
dell’incorporata ed alla rilevazione di avviamento a seguito dell’allocazione del prezzo di acquisto (“Purchase Price Allocation”) pari a 4.096.625.123 euro. Per effetto
delle perdite citate tale incremento si è ridotto a 465.134.468,77 euro.
(4) La riserva è disponibile, anche per aumento di capitale e distribuzione, solo per la parte che eccede il quinto del capitale sociale (art. 2430, comma 1, C.C.).
(5) La distribuibilità ai soci è prevista con l'osservanza delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3 dell'art. 2445 c.c.. In caso di utilizzo per copertura perdite non si può fare
luogo a distribuzione fino a quando la riserva non è reintegrata.
(6) La Riserva da riallineamento ex Legge 266/2005 in sospensione d'imposta per complessivi euro 90.607.559,00 risulta individuata per euro 27.453.137,73 nella "Riserva
da valutazione - adozione del Fair Value in sostituzione del costo", per euro 61.649.339,66 nella "Riserva da storno ammortamenti pregressi" e per euro 1.505.081,61
nella "Riserva ex art. 7 c. 2 Legge n. 218/90".
(7) La riserva da operazioni under common control si è incrementata nel corso dello scorso esercizio, per euro 239.338.214,08 per effetto dell’annullamento della
partecipazione in Centrobanca Spa dovuta all’operazione di incorporazione perfezionata nel corso dell’esercizio 2013; a fronte dell’incremento, le riserve tassabili
soltanto in caso di distribuzione della società incorporata vengono ricostituite presso l’incorporante in base all’art. 172, comma 5 del TUIR (per euro 39.114.523 in forza
del rinvio dell’art.1, comma 473 L.266/2005 all’art. 13 della L. 342/2000 e per euro 10.786 ai sensi dell’art. 13, comma 6, D.Lgs. 124/1993).
In occasione della distribuzione del dividendo per l’esercizio 2008 è stata utilizzata la riserva straordinaria per l’importo di 273.579.193,83 euro,
mentre in occasione della distribuzione del dividendo 2011 è stata utilizzata per 45.027.337,95 euro.
Come già riportato il sistema di incentivazione 2011 dedicato al Top Management del Gruppo UBI Banca prevede che la controllante UBI Banca
consegni proprie azioni a propri dipendenti ed assegni azioni ai dipendenti delle sue controllate.
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” tale piano configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero un pagamento
basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di riconoscere nel conto
economico sotto forma di spese per il personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante elementi del patrimonio
netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza dell’esercizio alla voce 150a “Spese
512 Relazioni e Bilanci 2015
amministrative: spese per il personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante valorizzazione di un apposita riserva
data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di patrimonio netto e tale obbligazione
sarà in ogni caso regolata da UBI Banca.
In tale contesto, nella voce Riserve - altre sono ricomprese anche le riserve di stock granting relative alla componente azionaria del piano di
incentivazione, del personale di UBI Banca, per l’importo di 1,5 milioni di euro e, del personale delle società del gruppo, per 829 mila euro.
14.5 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
La Banca non ha in essere strumenti di capitale.
14.6 Altre informazioni
Non vi sono altre informazioni da segnalare.
ALTRE INFORMAZIONI
1. Garanzie rilasciate e impegni
Operazioni
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) Banche
b) Clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) Banche
b) Clientela
3) Impegni irrevocabili ad erogare fondi
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
31.12.2015
31.12.2014
4.624.707
2.891.231
1.733.476
567.138
388.944
178.194
1.672.692
201.789
70.419
131.370
1.470.903
27.605
1.443.298
10.127.437
16.991.974
10.085.508
8.500.266
1.585.242
463.754
414.767
48.987
1.632.712
647.782
636.807
10.975
984.930
29.663
955.267
8.786.031
20.968.005
31.12.2015
31.12.2014
419.262
-
415.950
-
8.053.685
2.644.892
3.611.189
-
10.508.152
1.850.111
3.719.615
-
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
Le attività finanziarie riportate nella tabella si riferiscono a titoli di proprietà posti a garanzia di passività e impegni posti in essere dalla
Banca secondo il seguente dettaglio riepilogativo:
Portafogli
A garanzia di
Titoli di Proprietà
Passività o Impegni
emessi da terzi
Attività finanziarie per la negoziazione:
Attività finanziarie per la vendita:
PCT Passivi
Anticipazioni Banca d'Italia
PCT Passivi
Finanziamenti BEI
Altre operazioni
Attività finanziarie detenute fino alla scadenza:
Anticipazioni Banca d'Italia
PCT Passivi
Crediti verso clientela:
Finanziamenti BEI
Emissione Covered Bond
Anticipazioni Banca d'Italia
419.262
3.984.726
3.934.201
70.076
64.681
8.053.684
953.623
1.691.268
2.644.891
561.806
1.980.714
780.924
3.323.444
emessi da società del gruppo
287.745
287.745
Nella tabella non sono ricompresi finanziamenti (pari a circa 1,33 miliardi di euro) posti a garanzia della cartolarizzazione ex B@nca 24-7
Spa in quanto le obbligazioni sottostanti non sono emesse da UBI Banca ma dalla società veicolo preposta.
Nota Integrativa 513
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Unitamente alle sopra riportate attività, sono stati costituiti in garanzia anche titoli secondo il dettaglio riportato di seguito:
Valore nominale titoli
A garanzia di Passività o Impegni
Anticipazioni Banca d'Italia
emessi da società SPV
titoli di propria emissione
2.145.268
3.450.000
2.145.268
3.450.000
I titoli – tranche senior – acquisiti per il tramite di operazioni di pronti contro termine attivi, emessi dai veicoli (SPV) delle cartolarizzazioni
poste in essere dai seguenti “originator”:
• UBI Leasing Spa per un valore nominale di 468,7 milioni di euro;
• Banca Popolare di Ancona Spa per un valore nominale di 344,2 milioni di euro;
• Banco di Brescia Spa per un valore nominale di 239,9 milioni di euro;
• Banca Popolare Commercio e Industria Spa per un valore nominale di 157,5 milioni di euro.
Unitamente fra i titoli emessi nell’ambito dello operazione di cartolarizzazione UBI Banca (ex B@nca 24-7 Spa) sono stati posti a garanzia
di anticipazioni presso la Banca d’Italia titoli per un controvalore di 934,9 milioni di euro.
I titoli emessi dalla Banca sono costituiti da obbligazioni covered bond a tasso variabile per un valore nominale di 3,450 miliardi di euro.
3. Informazioni sul leasing operativo
Non sono presenti operazioni di leasing operativo.
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
31.12.2015
31.12.2014
a) Acquisti
3.148.282
800.343
1. Regolati
3.140.455
800.109
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela
2. Non regolati
7.827
234
b) Vendite
4.066.376
646.861
1. Regolate
4.058.864
645.036
7.512
1.825
2. Non regolate
2. Gestioni di portafogli
a) individuali
-
-
b) collettive
-
-
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito : connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli)
-
-
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
-
-
2. altri titoli
-
-
b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri
60.818.209
67.189.116
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
22.492.702
19.965.457
2. altri titoli
38.325.507
47.223.659
c) titoli di terzi depositati presso terzi
60.679.899
67.029.383
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
27.338.046
29.753.178
4) Altre operazioni
12.717.058
21.916.775
La custodia e amministrazione di titoli fa riferimento a strumenti finanziari di clientela ordinaria delle banche rete.
514 Relazioni e Bilanci 2015
5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di
compensazione o ad accordi similari.
Forme tecniche
Ammontare
lordo delle
attività
finanziarie (a)
Ammontare
delle passività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
attività
finanziarie
riportato
in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in Bilancio
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante
ricevuti in
garanzia (e)
Ammontare
netto
31.12.2015
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31.12.2014
1. Derivati
758.603
-
758.603
431.427
324.356
2.820
4.445
2. Pronti contro termine
770.335
-
770.335
769.577
-
758
1.652
3. Prestito titoli
-
-
-
-
-
-
-
4. Altri
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31.12.2015
1.528.938
-
1.528.938
1.201.004
324.356
3.578
x
Totale 31.12.2014
1.355.397
-
1.355.397
1.043.730
305.570
x
6.097
6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro
di compensazione o ad accordi similari.
Forme tecniche
Ammontare
lordo delle
passività
finanziarie (a)
Ammontare
delle attività
finanziarie
compensato in
bilancio (b)
Ammontare
netto delle
passività
finanziarie
riportato
in bilancio
(c=a-b)
Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in Bilancio
Strumenti
finanziari (d)
Depositi di
contante posti
a garanzia (e)
Ammontare
netto
31.12.2015
(f=c-d-e)
Ammontare
netto
31.12.2014
24.528
1. Derivati
1.232.207
-
1.232.207
431.427
797.631
3.149
2. Pronti contro termine
6.107.667
-
6.107.667
6.099.880
7.787
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Prestito titoli
4. Altre operazioni
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31.12.2015
7.339.874
-
7.339.874
6.531.307
805.418
3.149
x
Totale 31.12.2014
7.373.978
-
7.373.978
6.299.200
1.050.250
x
24.528
Per quanto concerne i derivati, non sono state poste in essere compensazioni in bilancio fra le medesime controparti in quanto non sono
presenti tutti i criteri stabiliti dallo IAS 32.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il valore
del derivato correlato per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti o concessi sono riportate fino a
capienza le marginazioni, anch’esse correlate per singola controparte.
Di conseguenza, poste le partite correlate di derivati attivi e passivi e l’ammontare dei rispettivi depositi di marginazione ricevuti o
effettuati, la colonna dell’ammontare netto (tabella 5) rappresenta l’esposizione residua per controparte a carico di UBI Banca per 1,6
milioni di euro mentre l’esposizione residua a carico di terzi (tabella 6) è pari a 14,1 milioni di euro.
Anche per i pronti contro termine non sono state rilevate le condizioni previste dallo IAS 32 tali per porre in essere compensazioni delle
posizioni attive e passive con le medesime controparti nelle voci di bilancio.
Nelle colonne relative agli ammontari correlati ma non oggetto di compensazione sono stati inseriti: fra gli strumenti finanziari, il fair value
del titolo sottostante per singola controparte fino a capienza, mentre nella colonna dei depositi ricevuti vengono indicate le marginazioni
anch’esse correlate per singola controparte fino a capienza (tabella 5, importo a credito 758 mila euro).
7. Operazioni di prestito titoli
Non si segnalano operazioni di prestito titoli.
8. Informativa sulle attività a controllo congiunto
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
Nota Integrativa 515
Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Voci / Forme tecniche
Titoli di Debito
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Finanziamenti
Altre operazioni
31.12.2015
31.12.2014
2.638
-
-
2.638
22.305
366.506
-
-
366.506
408.737
3. Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
45.809
-
-
45.809
97.731
4. Crediti verso banche
70.469
14.830
-
85.299
86.120
5. Crediti verso clientela
464.189
2.726
327.629
-
330.355
6. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
7. Derivati di copertura
X
X
43.968
43.968
43.234
8. Altre attività
Totale
X
X
151
151
155
488.148
342.459
44.119
874.726
1.122.471
L’ammontare degli interessi su attività deteriorate è pari a 39,289 milioni di euro (al 31 dicembre 2014 era pari a 47,398 milioni).
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Voci
31.12.2015
31.12.2014
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
265.882
308.874
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
(221.914)
(265.640)
43.968
43.234
31.12.2015
31.12.2014
11.999
8.403
C. Saldo (A-B)
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci
Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
Non vi sono interessi attivi su operazioni di leasing finanziario.
516 Relazioni e Bilanci 2015
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
1. Debiti verso banche centrali
Debiti
Titoli
Altre operazioni
31.12.2015
31.12.2014
(7.110)
X
-
(7.110)
(19.846)
2. Debiti verso banche
(37.448)
X
-
(37.448)
(78.973)
3. Debiti verso clientela
(11.853)
X
-
(11.853)
(20.143)
X
(829.393)
-
(829.393)
(890.745)
(15.959)
4. Titoli in circolazione
(2.199)
-
-
(2.199)
6. Passività finanziarie valutate al fair value
5. Passività finanziarie di negoziazione
-
-
-
-
-
7. Altre passività e fondi
X
X
(316)
(316)
(361)
8. Derivati di copertura
Totale
X
X
-
-
-
(58.610)
(829.393)
(316)
(888.319)
(1.026.027)
La voce interessi passivi verso banche centrali è costituita dagli oneri maturati in corso d’anno sui finanziamenti ottenuti dalla BCE.
Al 31 dicembre 2015 restano in essere i seguenti finanziamenti relativi al programma di emissione TLTRO della BCE:
Nominali 2,9 miliardi di euro, emissione 25.03.2015, tasso 0,05%
Nominali 2 miliardi di euro, emissione 30.09.2015, tasso 0,05%
Nominali 3,2 miliardi di euro, emissione 17.12.2014, tasso 0,15%
•
•
•
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Negli interessi passivi non si rilevano differenziali relativi alle operazioni di copertura (si veda paragrafo 1.2 della presente sezione)
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta
Voci
Interessi passivi su passività in valuta
31.12.2015
31.12.2014
(5.759)
(1.038)
31.12.2015
31.12.2014
(316)
(361)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Voci
Interessi passivi su passività per operazioni di locazione finanziaria
Nota Integrativa 517
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
31.12.2015
31.12.2014
a) garanzie rilasciate
7.572
8.360
b) derivati su crediti
-
-
18.607
17.665
9.342
9.667
229
961
3. gestioni di portafogli
-
-
3.1. individuali
-
-
3.2. collettive
-
-
1.198
999
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
-
-
620
524
(1)
(1)
8. attività di consulenza
5.935
4.361
8.1 in materia di investimenti
5.935
4.361
8.2 in materia di struttura finanziaria
-
-
1.284
1.154
9.1. Gestioni di portafogli
-
-
9.1.1. individuali
-
-
9.1.2. collettive
-
-
301
426
9. distribuzione di servizi di terzi
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
983
728
18.925
18.107
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
-
-
f) servizi per operazioni di factoring
-
-
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
-
-
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
-
-
21
22
48.287
39.320
d) servizi di incasso e pagamento
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
k) operazioni di prestito titoli
Totale
-
-
93.412
83.474
31.12.2015
31.12.2014
1.904
1.678
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
Canali/Valori
a) Presso propri sportelli:
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
620
524
1.284
1.154
3. Servizi e prodotti di terzi
b) Offerta fuori sede:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
c) Altri canali distributivi:
-
-
1. Gestioni di portafogli
-
-
2. Collocamento di titoli
-
-
3. Servizi e prodotti di terzi
-
-
518 Relazioni e Bilanci 2015
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
31.12.2015
31.12.2014
a) garanzie ricevute
(392)
(18.845)
b) derivati su crediti
-
-
c) servizi di gestione e intermediazione:
(26.183)
(24.625)
1. negoziazione di strumenti finanziari
(4.907)
(2.537)
(1)
(5)
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
-
-
3.1. proprie
-
-
3.2. delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
-
-
(2.020)
(1.411)
-
-
(19.255)
(20.672)
(3.279)
(2.958)
e) altri servizi
(14.579)
(12.791)
Totale
(44.433)
(59.219)
SEZIONE 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Voci/Proventi
31.12.2015
Dividendi
A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B. Attività finanziarie disponibili per la vendita
C. Attività finanziarie valutate al fair value
31.12.2014
Proventi da quote
O.I.C.R.
Dividendi
Proventi da quote
O.I.C.R.
39
2
34
-
1.706
4.123
4.812
1.173
3.013
-
2.169
-
D. Partecipazioni
240.547
X
268.301
X
Totale
245.305
4.125
275.316
1.173
Di seguito si fornisce il dettaglio dei dividendi percepiti dalle partecipazioni in Società controllate e sottoposte a influenza notevole.
Su partecipazioni in Società controllate
Banca Carime Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia San Paolo CAB Spa
BPB Immobiliare Srl
31.12.2015
31.12.2014
229.843
235.771
-
11.180
28.221
25.800
7.467
4.146
133.512
129.109
10.704
36.111
8.411
3.151
260
984
1.855
1.400
IW Bank Spa
5.492
3.837
UBI Factor Spa
5.722
-
UBI Pramerica SGR Spa
28.199
20.053
Su partecipazioni in Società sottoposte a influenza notevole
10.704
32.530
Società Bresciana Immobiliare Mobiliare - S.B.I.M. Spa
Aviva Assicurazioni Vita Spa
1.960
5.000
-
6.000
Lombarda Vita Spa
8.598
14.083
Polis Fondi SGRpA
146
119
-
7.328
240.547
268.301
Aviva Vita Spa
UBI Assicurazioni Spa (*)
Totale
(*) Società ceduta nel corso del mese di dicembre 2014.
Nota Integrativa 519
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 4 - Il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
4.1 Il risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Plusvalenze
(A)
Utile da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione
381
22.101
(2.336)
(3.787)
16.359
1.1 Titoli di debito
278
13.049
(1.286)
(2.158)
9.883
1.2 Titoli di capitale
95
239
(997)
(5)
(668)
1.3 Quote di O.I.C.R.
8
11
(53)
-
(34)
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
1.5 Altre
-
8.802
-
(1.624)
7.178
2. Passività finanziarie di negoziazione
-
1.473
-
(1.543)
(70)
2.1 Titoli di debito
-
1.473
-
(1.543)
(70)
2.2 Debiti
-
-
-
-
-
2.3 Altre
-
-
-
-
-
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio
4. Strumenti derivati
x
x
x
x
433
161.550
243.183
(174.920)
(224.433)
9.180
4.1 Derivati finanziari:
161.550
243.183
(174.920)
(224.433)
9.180
157.239
229.410
(171.037)
(213.745)
1.867
432
3.695
(4)
(623)
3.500
x
x
x
x
3.800
3.879
10.078
(3.879)
(10.065)
13
-
-
-
-
-
161.931
266.757
(177.256)
(229.763)
25.902
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
Fra le posizioni più significative si evidenzia:
– per le attività finanziarie di negoziazione, il risultato netto positivo di 9,9 milioni di euro su titoli di debito e il risultato netto negativo di
0,7 milioni di euro su titoli di capitale;
– il risultato netto positivo di 5,4 milioni di euro per i derivati su titoli di capitale e di debito;
– il risultato positivo di 11,3 milioni di euro sull’operatività in cambi.
SEZIONE 5 - Il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
5.1 Il risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori
31.12.2015
31.12.2014
A.1 Derivati di copertura del fair value
268.402
469.047
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
115.464
610.960
A.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
112.005
39.129
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
A.5 Attività e passività in valuta
-
-
495.871
1.119.136
B.1 Derivati di copertura del (fair value)
(226.425)
(663.982)
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
(248.853)
(14.359)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
(9.515)
(448.864)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
-
-
B.5 Attività e passività in valuta
-
-
(484.793)
(1.127.205)
11.078
(8.069)
A. Proventi relativi a:
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A-B)
520 Relazioni e Bilanci 2015
Di seguito si riporta il dettaglio del risultato delle operazioni di copertura in relazione alle rispettive posizioni sottostanti:
Descrizione
risultato netto
Attività:
Titoli di debito disponibili per la vendita
6.711
Crediti verso clientela
196
Passività:
titoli obbligazionari in circolazione
4.171
Risultato della copertura
11.078
SEZIONE 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
31.12.2015
Utili
31.12.2014
Perdite
Risultato netto
Utili
Perdite
Risultato netto
Attività Finanziarie
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
3.914
(8.164)
(4.250)
2.447
(11.771)
(9.324)
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
257.701
(599)
257.102
167.893
(1.150)
166.743
3.1 Titoli di debito
168.620
(575)
168.045
138.261
(1.079)
137.182
3.2 Titoli di capitale
82.196
(7)
82.189
9.910
(71)
9.839
3.3 Quote di O.I.C.R
6.885
(17)
6.868
19.722
-
19.722
3.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
-
-
261.615
(8.763)
252.852
170.340
(12.921)
157.419
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
-
-
-
-
-
-
2. Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
-
3. Titoli di circolazione
164
(15.747)
(15.583)
59
(7.999)
(7.940)
Totale passività
164
(15.747)
(15.583)
59
(7.999)
(7.940)
Il risultato netto della cessione dei crediti verso la clientela, negativo per 4,25 milioni di euro, attiene all’operazione di cessione di crediti
che si inserisce in un quadro operativo inteso a ridurre l’impatto di posizioni di difficile realizzo e con ingenti costi di gestione.
Relativamente alle Attività finanziarie disponibili per la vendita - Titoli di debito, gli utili sono prevalentemente imputabili a cessioni di titoli
di stato per 165,2 milioni di euro.
Fra i titoli di capitale la componente più rilevante riguarda l’utile relativo alla cessione del 4,04% di ICBPI Spa per 82,2 milioni di euro.
Il riacquisto di prestiti obbligazionari sottoscritti da controparti istituzionali e da clientela retail ha generato un risultato netto negativo di
15,6 milioni di euro.
Nota Integrativa 521
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 7 - Il risultato netto delle attività e passività valutate al fair value - Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
Plusvalenze
(A)
Utile da realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo (D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie
5.126
230
(1.422)
(20)
3.914
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
1.2 Titoli di capitale
2.014
182
(367)
-
1.829
1.3 Quote di O.I.C.R.
2.085
3.112
48
(1.055)
(20)
1.4 Finanziamenti
-
-
-
-
-
2. Passività finanziarie
-
-
-
-
-
2.1 Titoli in circolazione
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
-
-
-
-
-
2.3 Debiti verso clientela
-
-
-
-
-
3. Altre attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio
x
x
x
x
442
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
-
-
-
-
-
5.126
230
(1.422)
(20)
4.356
Nella tabella seguente si riportano le valutazioni più significative che hanno riguardato il portafoglio degli O.I.C.R. nel corso dell’esercizio
2015.
Descrizione
Situazione Iniziale
Fondi Tages
Rimborsi
utili/perdite
plus/minus
5.237
-84
28
-223
442
5.400
122.039
-84
28
2.057
442
124.482
116.802
Altri Hedge Fund
Totale
effetto cambi
situazione
finale
2.280
119.082
SEZIONE 8 - Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Cancellazioni
Specifiche
Altre
Di
portafoglio
Da
interessi
31.12.2015
31.12.2014
Di portafoglio
Altre
riprese
Da
interessi
Altre
riprese
A. Crediti verso banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(29.846)
(168.165)
-
11.521
48.790
-
33.534
(104.166)
(116.738)
Crediti deteriorati acquistati
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Finanziamenti
-
-
x
-
-
x
x
-
-
-
-
x
-
-
x
x
-
-
Altri crediti
- Titoli di debito
(29.846)
(168.165)
-
11.521
48.790
-
33.534
(104.166)
(116.738)
- Finanziamenti
(29.846)
(168.165)
-
11.521
48.790
-
33.534
(104.166)
(116.738)
- Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(29.846)
(168.165)
-
11.521
48.790
-
33.534
(104.166)
(116.738)
C. Totale
Le rettifiche di valore specifiche su crediti verso clientela sono costituite quasi esclusivamente da svalutazioni effettuate su mutui e prestiti
personali, su portafogli di ex B@nca 24-7 Spa ed ex Centrobanca Spa.
522 Relazioni e Bilanci 2015
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita:
composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Specifiche
Cancellazioni
A. Titoli di debito
Altre
Da interessi
31.12.2015
31.12.2014
Altre riprese
(13.645)
-
-
-
(13.645)
898
-
(375)
-
-
(375)
(2.676)
(1.217)
B. Titoli di capitale
C. Quote O.I.C.R.
-
(1.536)
x
x
(1.536)
D. Finanziamenti a banche
-
-
x
-
-
-
E. Finanziamenti a clientela
-
-
-
-
-
-
(13.645)
(1.911)
-
-
(15.556)
(2.995)
Totale
Le cancellazioni dei titoli di debito si riferiscono per 10 milioni di euro al titolo BANCA POPOLARE ETRURIA 05/16 TV, e per 3,6 milioni al
titolo BANCA MARCHE 06/15 TV%.
Le rettifiche di valore su quote O.I.C.R. sono rappresentate da svalutazioni di fondi di private equity per 1,5 milioni di euro.
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza:
composizione
Non sono presenti rettifiche di valore di attività finanziarie detenute fino a scadenza.
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
Specifiche
Riprese di valore
Di
portafoglio
Cancellazioni
Altre
A. Garanzie rilasciate
-
(3)
B. Derivati su crediti
-
-
C. Impegni ad erogare fondi
-
-
D. Altre operazioni
-
E. Totale
-
Specifiche
31.12.2015
31.12.2014
(2.000)
Di portafoglio
Da interessi
Altre riprese
Da interessi
Altre riprese
(1.592)
-
3.198
-
-
1.603
-
-
-
-
-
-
-
(1.894)
-
-
-
-
(1.894)
182
-
-
-
-
-
-
-
-
(3)
(3.486)
-
3.198
-
-
(291)
(1.818)
Le rettifiche di valore – Altre, si riferiscono a svalutazioni su esposizioni specifiche di garanzie prestate, mentre le rettifiche di portafoglio
sono determinate secondo il metodo di calcolo adottato per determinare le svalutazioni collettive del Gruppo UBI Banca.
Nota Integrativa 523
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 9 - Le spese amministrative - Voce 150
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
31.12.2015
31.12.2014
1) Personale dipendente
(227.728)
(218.191)
a) Salari e Stipendi
(149.901)
(140.427)
(39.923)
(37.650)
(8.144)
(7.846)
b) Oneri sociali
c) Indennità di fine rapporto
d) Spese previdenziali
e) Accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) Accantonamento al fondo di trattamento di quescienza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
-
-
(790)
(1.031)
(12)
(27)
-
-
(12)
(27)
g) Versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(6.789)
(6.378)
- a contribuzione definita
(6.789)
(6.378)
- a benefici definiti
-
-
h) Costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
-
-
(22.169)
(24.832)
i) Altri benefici a favore dei dipendenti
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale
(328)
(308)
(6.502)
(6.388)
-
-
86.934
87.638
(35.475)
(32.721)
(183.099)
(169.970)
Per quanto concerne l’analisi si rimanda a quanto riportato all’interno della sezione “Il Co nto Economico” della Relazione sulla Gestione.
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
1) PERSONALE DIPENDENTE
31.12.2015
31.12.2014
1.613
1.579
a. numero dirigenti
138
135
b. numero quadri direttivi
900
875
c. restante personale dipendente
575
569
2) ALTRO PERSONALE
TOTALE
32
32
1.645
1.611
In “Altro personale” sono ricompresi gli amministratori di UBI Banca.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: costi e ricavi
Si rimanda a quanto scritto nella Sezione 12, paragrafo 12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti, dello Stato Patrimoniale passivo.
9.4 Altri benefici a favore di dipendenti
Di seguito si riporta un dettaglio degli altri benefici a favore dei dipendenti.
Incentivazione all'esodo
31.12.2015
31.12.2014
(13.920)
(17.370)
Spese relative ai buoni pasto
(2.333)
(2.274)
Spese assicurative
(3.037)
(2.905)
Spese per visite mediche
Spese per partecipazione a corsi di formazione del personale
Spese per Comunicazione interna e convention
Altre spese
Totale
-
(20)
(978)
(795)
(1.105)
(857)
(796)
(611)
(22.169)
(24.832)
La voce “Altri benefici a favore dei dipendenti” comprende principalmente le spese relative al piano di incentivazione all'esodo per
13,9 milioni di euro. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla Gestione.
524 Relazioni e Bilanci 2015
9.5 Altre spese amministrative: composizione
Tipologia servizi/Valori
31.12.2015
31.12.2014
A. Altre spese amministrative
(203.707)
(155.774)
Affitti passivi
Servizi professionali e consulenze
Canoni locazione hardware, software ed altri beni
Manutenzioni hardware, software ed altri beni
(7.584)
(7.197)
(28.583)
(23.907)
(3.257)
(3.668)
(530)
(506)
Conduzione immobili
(7.039)
(7.131)
Manutenzione immobili e impianti
(2.757)
(3.239)
Contazione, trasporto e gestione valori
Contributi associativi
(8)
(10)
(47.489)
(3.613)
Informazioni e visure
(511)
(773)
Periodici e volumi
(415)
(349)
(587)
(1.459)
Premi assicurativi
Postali
(4.267)
(4.110)
Pubblicità e promozione
(4.285)
(3.249)
Rappresentanza
Telefoniche e trasmissione dati
(973)
(699)
(10.386)
(11.047)
Servizi di outsourcing
(9.528)
(7.994)
Spese di viaggio
(3.395)
(3.419)
(62.075)
(62.094)
(7.217)
(8.408)
Canoni service resi da società del Gruppo
Spese per recupero crediti
Stampati, cancelleria e mat. consumo
(289)
(418)
Trasporti e traslochi
(259)
(311)
(1.365)
(1.528)
Vigilanza
Altre spese
B. Imposte indirette
- Imposte indirette e tasse
- Imposte di bollo
(908)
(645)
(15.770)
(15.696)
(606)
(1.278)
(7.262)
(6.844)
- IMU / ICI
(6.099)
(5.965)
- Altre imposte
(1.803)
(1.609)
(219.477)
(171.470)
Totale
Si segnala che la voce “Contributi associativi” comprende il contributo ordinario e straordinario al FRN per un totale di 41,9 milioni di euro.
Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto riportato all’interno della sezione "Il Conto Economico” in Relazione sulla Gestione.
SEZIONE 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Accantonamenti
Riattribuzioni
Accantonamenti
netti al
31.12.2015
Accantonamenti
Riattribuzioni
Accantonamenti
netti al
31.12.2014
(500)
Fondi rischi su revocatorie
-
-
-
(500)
-
Oneri per il personale
-
-
-
-
-
-
Fondi per bond in default
-
-
-
-
-
(335)
Accantonamenti netti ai fondi per controversie legali
(4.127)
12.406
8.279
(1.327)
992
Fondi per rischi ed oneri
(2.429)
1.105
(1.324)
(1.954)
2.478
524
Totale
(6.556)
13.511
6.955
(3.781)
3.470
(311)
Come già riportato nella sezione 12.1. della parte B della presente nota, tra le riattribuzioni si segnala il rilascio di un fondo della ex
Centrobanca per circa 10 milioni di euro in relazione ad una causa passiva i cui presupposti per il mantenimento sono venuti meno.
Nota Integrativa 525
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - Voce 170
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese
di valore
(c)
Risultato netto
(a+b-c)
31.12.2014
(21.002)
A. Attività materiali
(19.595)
(1.363)
-
(20.958)
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
(4.624)
(70)
-
(4.694)
(5.555)
- Per investimento
(14.971)
(1.293)
-
(16.264)
(15.447)
(501)
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
(496)
-
-
(496)
-
-
-
-
-
(496)
-
-
(496)
(501)
(20.091)
(1.363)
-
(21.454)
(21.503)
Tra le rettifiche di valore su attività materiali si segnala un impairment su immobili pari a circa 1,363 milioni di euro. A tale proposito si
rimanda a quanto esposto al paragrafo 11.6 della Parte B della presente Nota.
SEZIONE 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Non si rilevano rettifiche di valore su attività immateriali.
SEZIONE 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Altri oneri di gestione
31.12.2015
31.12.2014
(3.477)
(4.628)
Ammortamento su migliorie beni di terzi
(127)
(127)
Oneri da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond
(444)
-
Oneri di gestione Social Bond
(277)
(500)
(2.629)
(4.001)
31.12.2015
31.12.2014
121.067
124.789
Altri oneri e sopravvenienze passive
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Altri proventi di gestione
Recuperi di imposte
Ricavi per servizi resi a Società del Gruppo
Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c
Recupero premi assicurativi
Altri proventi per affitti e gestione immobili infragruppo
Fitti e canoni attivi -altri
Proventi da operazioni Cartolarizzazione/Cover Bond
Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive
La voce “Altri proventi, recuperi di spese e sopravvenienze attive” comprende:
– recuperi di spese per operatività in carte di credito per 2,9 milioni di euro;
– incassi di spese connesse alla gestione di finanziamenti ex B@nca 24-7 Spa per 474 mila euro;
– recuperi su pratiche in contenzioso per 2,7 milioni di euro;
– recupero compensi amministratori per 443 mila euro;
– altre sopravvenienze attive per 2,5 milioni di euro.
526 Relazioni e Bilanci 2015
8.630
7.855
65.334
64.797
2
2
4.866
5.140
31.682
31.999
1.546
1.457
-
616
9.007
12.923
SEZIONE 14 - Utili (Perdite) delle partecipazioni - Voce 210
14.1 Utili (Perdite) delle partecipazioni: composizione
Componente reddituale/Valori
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
31.12.2015
31.12.2014
1.598
136.393
-
-
289
135.380
-
-
1.309
1.013
(47)
(1.258.519)
1. Svalutazioni
-
-
2. Rettifiche di valore da deterioramento
-
(1.255.741)
3. Perdite da cessione
(10)
(2.081)
4. Altri oneri
(37)
(697)
Risultato netto
1.551
(1.122.126)
Nella voce 4 Altri Proventi è ricompreso quanto riveniente dalla liquidazione della società Coralis Rent Srl avvenuta nel corso del mese di
dicembre 2015.
Si ricorda che al 31.12.2014 erano contabilizzati impairment su partecipazioni del gruppo per 1,256 miliardi di euro, nonché utili e perdite
per la cessione delle partecipazioni UBI Assicurazioni Spa, Aviva Vita Spa, e Aviva Assicurazioni Vita Spa.
Come riportato nella Sezione A.2 della Nota Integrativa del bilancio “Parte relativa alle principali voci di bilancio”, il valore delle
partecipazioni è soggetto a verifica sistematica della congruità dello stesso, attraverso lo svolgimento del test di impairment, al fine di
verificare l’eventuale evidenza di riduzioni di valore.
Tale test di impairment si basa sulla verifica che il valore contabile a cui è iscritta la singola partecipazione non sia superiore al maggiore
tra il valore in uso ed il fair value dedotti i costi di vendita (valore recuperabile).
La configurazione di valore assunta ai fini dell'impairment test è rappresentata dal valore d’uso. Non è stato stimato il fair value less cost
to sell per tutte le CGU ad eccezione di IW Bank, UBI Pramerica e UBI Banca International, in quanto nell’ultimo periodo non vi sono state
transazioni di società comparabili. Per quanto attiene IW Bank ed UBI Pramerica il fair value less cost to sell è stato ricavato da multipli di
società comparabili, mentre per UBI Banca International sulla base del prudente apprezzamento del valore di realizzo degli assets detenuti
dalla stessa.
I valori in uso delle partecipazioni sono pari ai corrispondenti valori delle CGU cui viene sommato il valore di carico delle partecipazioni
detenute all’attivo dalla specifica legal entity sottoposta ad impairment test. Al valore così ottenuto è sommato il dividendo in corso di
distribuzione.
Nello svolgimento del processo di impairment test è stata mantenuta la coerenza a livello di CGU tra bilancio consolidato e bilancio
separato, sebbene gli impatti nei due bilanci possano essere differenti a causa dei diversi carrying amount. Inoltre, a livello di bilancio
consolidato l’impairment non può eccedere i valori patrimoniali degli assets oggetto di impairment test ovvero andare a rettificare i valori
contabili di attività al di fuori del campo di applicazione dello IAS 36.
Tutto ciò premesso l’impairment test effettuato al 31.12.2015 non ha determinato l’esigenza di procedere alla rilevazione di rettifiche di
valore delle partecipazioni iscritte in bilancio.
Per quanto concerne gli elementi alla base delle proiezioni effettuate e le assunzioni sottostanti, si rimanda a quanto riportato nella Nota
Integrativa consolidata al paragrafo 13.3 Altre informazioni della Sezione Attivo.
SEZIONE 15 - Risultato netto delle valutazioni al fair value delle attività materiali
e immateriali - Voce 220
Per la Banca non esiste tale fattispecie.
SEZIONE 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230
L’avviamento è stato completamente azzerato negli esercizi precedenti.
Nota Integrativa 527
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (Perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/Valori
31.12.2015
31.12.2014
A. Immobili
42
82
- Utili da cessione
42
133
- Perdite da cessione
-
(51)
B. Altre attività
1
(21)
2
-
- Perdite da cessione
- Utili da cessione
(1)
(21)
Risultato netto
43
61
SEZIONE 18 - Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
Componenti reddituali/Valori
1. Imposte correnti (-)
2. Variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5)
31.12.2015
31.12.2014
(4.699)
(6.059)
(27.461)
5.020
-
-
119.550
-
(109.239)
(9.670)
(245)
3.642
(22.094)
(7.067)
Le imposte correnti, pari a 4,7 milioni di euro, sono costituite dall’accantonamento dell’IRES e dell’IRAP di competenza dell’esercizio.
Tale importo è rettificato dalle componenti positive derivanti dall’adesione al consolidato fiscale per complessivi 870 mila euro e delle
valutazioni di titoli AFS per 415 mila euro.
La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi, negativa per 27,5 milioni di euro, è costituita per 25,7 milioni di euro dalla
definizione in via transattiva con l’Agenzia delle Entrate dei più rilevanti contenziosi fiscali del Gruppo e per 1,8 milioni dall’aggiustamento
della fiscalità corrente dell’anno precedente che ha trovato contropartita nella variazione delle imposte anticipate.
La riduzione delle imposte correnti, per 119,55 milioni è valorizzata per dare evidenzia della trasformazione in crediti verso l’Erario delle
imposte differite attive per effetto della perdita di bilancio rilevata per l’esercizio 2014 da UBI Banca, come richiesto dalla Lettera “Roneata”
di Banca d’Italia del 7 agosto 2012; tale riduzione è compensata per l’intero importo nella movimentazione delle imposte anticipate nella
considerazione che la trasformazione delle DTA in crediti di imposta non ha avuto alcun impatto sul conto economico, in ossequio a quanto
indicato nella citata “Roneata” e nel documento n. 5 del 15 maggio 2012 del Tavolo di coordinamento fra Banca d’Italia, Consob e Isvap.
L’importo residuo della variazione delle imposte anticipate pari a 10,311 milioni di euro è costituita dalla differenza tra il saldo degli
aumenti e diminuzioni di cui ai punti 2.1 e 3.1 della tabella 13.3.
La variazione delle imposte differite, per 245 mila euro, è costituita dal saldo degli aumenti e diminuzioni di cui alla tabella 13.5 (punti 2 e 3).
528 Relazioni e Bilanci 2015
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES
Onere fiscale IRES teorico
Imponibile
IRES
%
145.518
(40.017)
27,50%
Variazioni in aumento permamenti
- Minus indeducibili e impairment
1.326
(364)
0,25%
- Interessi passivi indeducibili
32.350
(8.896)
6,11%
- Oneri e altri accantonamenti non deducibili netti
10.096
(2.776)
1,91%
- I.M.U. e altre imposte non deducibili
4.713
(1.296)
0,89%
- Minus indeducibili su cessione partecipazioni
- Costi auto indeducibili
88
(24)
0,02%
1.217
(335)
0,23%
- Erogazioni liberali indeducibili
307
(84)
0,06%
- Spese ufficio di rappresentanza
566
(156)
0,11%
- Spese rappresentanza
315
(87)
0,06%
- Fabbricati non strumentali
294
(81)
0,06%
- Acc.to contenzioso fiscale
-
(9.843)
6,76%
- Acc.to transazione ADE
-
(25.628)
17,61%
(233.003)
64.076
-44,03%
(18.370)
5.052
-3,47%
(1.034)
284
-0,20%
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi Esenti
- Agevolazione ACE 2015
- Deduzione IRAP forfetaria 10% e costo del lavoro
- Altre variazioni
Onere fiscale IRES effettivo
IRAP
Onere fiscale IRAP teorico
(1.463)
402
-0,28%
(57.080)
(19.773)
13,59%
Imponibile
IRAP
%
145.518
(8.105)
5,57%
183.099
(10.199)
7,01%
15.847
(883)
0,61%
Variazioni in aumento permamenti
- Costi del personale (voce 150 a)
- Rettifiche di valore su AFS e cred. Firma (voce 130 b e d)
- Interessi passivi indeducibili
35.533
(1.979)
1,36%
- Recupero tassazione proventi gestione
17.989
(1.002)
0,69%
- Spese amministrative - 10% (voce 150 b)
21.948
(1.222)
0,84%
- Ammortamenti - 10% e non funzionali (voce 170)
16.454
(917)
0,63%
- I.M.U.
5.243
(292)
0,20%
- Altre variazioni
8.491
(472)
0,32%
- Minus strumentali (voce 240)
1
-
0,00%
Variazioni in diminuzione permamenti
- Dividendi non tassati
(121.883)
6.789
-4,67%
- Ricavi non tassati ai fini IRAP (voce 190)
(117.590)
6.550
-4,50%
- Cuneo fiscale
(160.474)
8.938
-6,14%
- Accantonamenti a fondi rischi (voce160)
(6.955)
387
-0,27%
- Utili su partecipazioni (voce 210)
(1.551)
86
-0,06%
41.670
(2.321)
1,59%
145.518
(22.094)
15,18%
Onere fiscale IRAP effettivo
Totale onere fiscale effettivo IRES e IRAP
Nota Integrativa 529
Parte C - Informazioni sul Conto Economico
SEZIONE 19 - Utili (Perdite) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte - Voce 280
Non si rilevano utili o perdite su gruppi di attività in via di dismissione.
SEZIONE 20 - Altre informazioni
Non si rilevano ulteriori informazioni di particolare interesse.
SEZIONE 21 - Utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
Le previsioni dei principi contabili internazionali, di cui allo IAS 33, forniscono una specifica metodologia di calcolo dell’utile per azione
(earning per share - EPS), e prevedono una doppia formulazione: l’utile base per azione e l’utile diluito per azione.
L’EPS “base” è stato calcolato dividendo il risultato economico attribuibile ai possessori di azioni ordinarie della Capogruppo per la media
ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l’esercizio.
21.2 Altre informazioni
Di seguito si riportano i valori dell’EPS “base” e dell’EPS “diluito” relativi al Bilancio Individuale di UBI Banca, mentre per maggiori
approfondimenti circa le metodologie di calcolo e per i risultati a livello di Gruppo, si rimanda alla specifica sezione del Bilancio Consolidato.
31.12.2015
Risultato
"attribuibile"
(migliaia di euro)
Media ponderata
azioni ordinarie
31.12.2014
Risultato
per azione
Risultato
"attribuibile"
(migliaia di euro)
Media ponderata
azioni ordinarie
Risultato
per azione
EPS base
119.324
900.287.051
0,1325
-917.775
900.157.867
-1,0196
EPS diluito
119.324
900.287.051
0,1325
-917.775
900.157.867
-1,0196
530 Relazioni e Bilanci 2015
Parte D - Redditività complessiva
Prospetto analitico della redditività complessiva
Voci
31.12.2015
Importo Lordo
Imposta sul reddito
Importo Netto
X
X
123.423
1.780
(489)
1.291
(102)
-
(102)
325.422
(104.296)
221.126
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Attività materiali
30. Attività immateriali
40. Piani a benefici definiti
50. Attività non correnti in via di dismissione
60. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
70. Copertura investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
133
(44)
89
(115.768)
32.802
(82.966)
211.465
(72.027)
c) altre variazioni
110. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Quote delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili e perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali
140. Redditività complessiva (Voce 10 + 130)
139.438
262.861
Di seguito si fornisce il dettaglio relativo alle principali variazioni di fair value e di rigiro a Conto Economico (rettifiche da deterioramento):
a) variazioni di fair value
Titoli di Stato
Altri titoli di debito
Altri titoli
Variazione di riserva lorda
effetto fiscale
Variazione di riserva netta
305.397
-100.995
204.402
-256
85
-171
20.281
-3.386
16.895
325.422
-104.296
221.126
Nota Integrativa 531
Parte D - Redditività complessiva
La variazione della riserva dei Titoli di Stato e titoli di debito è determinata dalla componente rischio di credito insita nel prezzo di mercato
dei titoli, mentre la componente rischio di tasso per i titoli oggetto di copertura viene rilevata a Conto Economico nella voce 90- Risultato
delle operazioni di copertura.
b) rigiro a conto economico (rettifiche da deterioramento)
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
Banca Popolare dell'Etruria
504
-167
337
Idea Eff Energ SV So
412
-136
276
Fondo Ital. Inv-Port
-471
156
-315
Altri
-312
103
-209
133
-44
89
variazione di riserva lorda
effetto fiscale
variazione di riserva netta
26.322
c) rigiro a conto economico (utile e perdita da cessione)
BTP-01MG31 6%
39.327
-13.005
BTP-010818 4,5%
-1.145
379
-766
ITALY 21 TV CMS
-14.805
4.896
-9.909
BTP-01AG16 3,75%
-25.880
8.558
-17.322
BTP-01DC18 3,50%
-55.947
18.502
-37.445
-14.264
BTP-15NV16 2,75%
-21.312
7.048
BTP-01MG19 2,50%
-9.302
3.076
-6.226
BTP 01 AG 19 1,5%
-3.380
1.118
-2.262
UNICRDIT INT 09/P RC
ICBPI - Ist.Centrale Banche Popolari Italiane
ALTRI TITOLI
532 Relazioni e Bilanci 2015
-2.498
826
-1.672
-21.410
1.598
-19.812
584
-194
390
-115.768
32.802
-82.966
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
Premessa
Nel rispetto delle vigenti previsioni normative, il Gruppo UBI Banca si è dotato di un sistema di controllo dei rischi che regola in modo
integrato le linee guida del Sistema dei Controlli Interni, da intendersi come ambito organizzativo, regolamentare e metodologico a cui tutte
le Società del Gruppo devono attenersi al fine di consentire alla Capogruppo di poter esercitare, in modo efficace ed economico, le attività
d’indirizzo e di controllo strategico, gestionale e tecnico-operativo.
La Banca collabora pro-attivamente all’individuazione dei rischi cui è soggetta e alla definizione dei relativi criteri di misurazione, gestione
e controllo.
I principi cardine ai quali fanno riferimento l’analisi e la gestione dei rischi del Gruppo, al fine di perseguire una sempre più consapevole ed
efficiente allocazione del capitale economico e regolamentare, sono:
- rigoroso contenimento dei rischi finanziari e creditizi e forte presidio su tutte le tipologie di rischio;
- utilizzo di logiche di sostenibile creazione del valore nel processo di definizione della propensione al rischio ed allocazione del capitale;
- declinazione della propensione al rischio del Gruppo con riferimento alle specifiche fattispecie di rischio e/o specifiche attività in un corpo
normativo di policy a livello di Gruppo e di singola entità.
Nella presente Parte sono fornite le informazioni riguardanti i profili di rischio di seguito indicati, le relative politiche di gestione e copertura
messe in atto dalla Banca, l’operatività in strumenti finanziari derivati:
a) rischio di credito;
b) rischi di mercato:
- di tasso di interesse,
- di prezzo,
- di cambio,
c) rischio di liquidità;
d) rischi operativi.
Per un quadro complessivo dei rischi e delle incertezze che gravano sulla Banca, si rimanda allo specifico paragrafo della Relazione sulla
Gestione, redatto in ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legislativo n. 32 del 2 febbraio 2007, di attuazione della direttiva 2003/51/CE.
SEZIONE 1 - Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Le linee strategiche, le policy e gli strumenti per l’assunzione e per la gestione del rischio di credito sono definiti, nell’ambito della
Capogruppo, dal Chief Risk Officer di concerto con il Chief Lending Officer e con il supporto e la condivisione delle strutture specialistiche
preposte.
Nell’elaborazione delle politiche a presidio dei rischi creditizi viene posta particolare attenzione al mantenimento di un adeguato profilo
rischio/rendimento e all’assunzione dei rischi coerenti con la propensione al rischio definita dall’Alta Direzione e, più in generale, con la
mission del Gruppo UBI Banca.
Le politiche a presidio dei rischi creditizi sono prioritariamente orientate al sostegno delle economie locali, delle famiglie, degli imprenditori,
dei professionisti e delle piccole-medie imprese.
La particolare attenzione posta al mantenimento delle relazioni instaurate con la clientela e al loro sviluppo nel tempo rappresentano un
punto di forza del Gruppo, favorendo l’abbattimento di asimmetrie informative e offrendo continuità di rapporto e supporto alla clientela
stessa, in una prospettiva di lungo periodo.
Anche nella perdurante e complessa fase congiunturale in atto, la Banca assicura un’adeguata disponibilità di credito all’economia,
aderendo fra l’altro agli “Accordi” stipulati fra l’Associazione Bancaria Italiana, il Ministero delle Finanze e le Associazioni di categoria, pur
preservando la qualità degli attivi ed in particolare agendo con estrema selettività per quanto riguarda le esposizioni “non core”.
Con specifico riferimento alla clientela “imprese” sono declinate e adottate regole creditizie inerenti l’erogazione e la gestione del credito,
che si traducono operativamente in interventi che vanno dallo sviluppo al contenimento delle esposizioni. Tali regole si basano su una
pluralità di driver rappresentati da:
rating interno della controparte (rating medio ponderato in caso di gruppo economico), abbinato al grado di protezione fornito da
eventuali garanzie accessorie;
quota di inserimento del Gruppo UBI Banca sulla controparte / gruppo economico;
settore di attività economica di appartenenza della controparte / gruppo economico in ottica di:
- livello di rischiosità del settore;
- livello di concentrazione complessivo del Gruppo UBI Banca nel singolo settore economico (con verifica anche della concentrazione a
livello di singola Banca/Società).0
•
•
•
Nota Integrativa 533
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Infine, viene prestata particolare attenzione alla definizione delle linee di trattamento dei nuovi prodotti, elaborando adeguata informativa
ai vertici aziendali circa il rispetto degli obiettivi rischio/rendimento, calcolo dei tassi minimi di erogazione, qualità del prenditore, garanzie
ricevute e tassi di recupero attesi in caso di insolvenza.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Nello svolgimento dell’attività tradizionale di intermediazione creditizia, la Banca è esposta al rischio che i crediti erogati non vengano
rimborsati dai prenditori alla scadenza e debbano essere parzialmente o integralmente svalutati. Più in dettaglio, il profilo di rischio
degli impieghi è sensibile all’andamento dell’economia nel suo complesso, al deteriorarsi delle condizioni finanziarie delle controparti
(mancanza di liquidità, insolvenza, etc.) o al mutamento della loro posizione competitiva, ai cambiamenti strutturali o tecnologici delle
imprese debitrici, e ad altri fattori esterni (es. modifiche normative, deterioramento del valore delle garanzie finanziarie ed ipotecarie legato
all’andamento dei mercati). Un ulteriore elemento di rischio cui si presta particolare attenzione, è il livello di diversificazione del portafoglio
impieghi fra i diversi prenditori e fra i diversi settori in cui essi operano.
Il modello organizzativo in base al quale sono state strutturate le unità che presiedono all’attività creditizia, presenta la seguente
articolazione:
Strutture della Capogruppo di controllo accentrato e coordinamento;
Direzioni Generali delle Banche e delle Società controllate, dalle quali dipendono:
- Direzioni Crediti,
- Crediti territoriali,
- Filiali,
- Private & Corporate Unity.
•
•
Nel complesso le caratteristiche di tale modello organizzativo consentono una forte omogeneità tra la struttura Crediti della Capogruppo e
le analoghe strutture delle Banche Rete, con conseguente linearità dei processi ed ottimizzazione dei flussi informativi. La concessione del
credito risulta inoltre differenziata, a livello territoriale, per segmento di clientela (Retail/Private/Corporate e Istituzionale) e specializzata per
stato dello stesso: “in bonis” (gestito dalle Unità Crediti Retail, Private e Corporate) e “a default” (gestito dalle Unità di Credito Anomalo).
Nell’ambito delle Banche, inoltre, l’introduzione delle strutture organizzative dei Crediti Territoriali decentrati, a supporto delle Filiali
Retail, delle unità per la gestione della clientela Corporate e della clientela Private, garantisce l’efficace coordinamento e raccordo delle
unità operanti nel mercato di competenza. La Capogruppo, attraverso le strutture riferite al Chief Lending Officer, Credit Risk Management,
Pianificazione Strategica e all’Audit di Capogruppo e di Gruppo, presiede alla gestione delle politiche, al monitoraggio complessivo del
portafoglio, all’affinamento dei sistemi di valutazione, alla gestione del credito problematico ed al rispetto delle norme.
Per tutti i soggetti (singoli o gruppi economici) con affidamenti in essere presso le Banche e Società del Gruppo (comprese le attività di
rischio riconducibili al rischio emittente ed al rischio derivati) complessivamente superiori ad euro 50 milioni (35 milioni nel caso di soggetti
singoli o gruppi economici classificati a “rischio alto”), la Capogruppo deve deliberare un Limite Operativo da intendersi come limite
massimo di affidabilità della controparte stessa a livello di Gruppo UBI Banca.
Le Banche e le Società del Gruppo, inoltre, devono richiedere alla Capogruppo l’espressione di un Parere preventivo consultivo non
vincolante a fronte di combinazioni di: a) importi di affidamento e b) determinate classi di rating interno.
Le strutture attraverso le quali si articolano le Banche e le Società prodotto assumono competenze di ordine creditizio e commerciale,
nonché responsabilità di controllo sull’attività svolta direttamente e su quella posta in essere dalle unità gerarchicamente dipendenti. In
particolare la responsabilità della gestione e del monitoraggio del credito in bonis è attribuita, in prima istanza, ai Gestori di Relazione
che intrattengono quotidianamente il rapporto con la Clientela e che hanno l’immediata percezione di eventuali segnali di difficoltà o di
deterioramento della qualità del credito. Tuttavia, tutti i dipendenti delle Società del Gruppo sono chiamati a segnalare tempestivamente
tutte le informazioni che possano consentire il riconoscimento precoce di difficoltà o possano consigliare diverse modalità di gestione dei
rapporti, partecipando - di fatto - al processo di monitoraggio.
In seconda istanza l’unità organizzativa preposta al monitoraggio del rischio di credito - denominata Presidio Monitoraggio Qualità del
Credito - svolge attività di controllo, supervisione ed analisi delle posizioni “in bonis” sia in termini analitici che aggregati, con intensità
e profondità graduate in funzione delle fasce di rischio attribuite alle controparti e della gravità delle anomalie andamentali rilevate
avvalendosi della collaborazione delle strutture Crediti Territoriali. La struttura - non coinvolta nell’iter deliberativo degli affidamenti
- di propria iniziativa o su proposta, valuta e dispone (o propone agli Organi decisori superiori quando la decisione eccede le proprie
competenze) idonea classificazione peggiorativa di controparti “in bonis” chiedendo all’Area Crediti – Servizio Crediti Italia di UBI Banca,
nei casi previsti dal Regolamento Fidi, il rilascio di parere preventivo non vincolante.
Il Servizio Politiche e Qualità del Credito di UBI Banca ha compiti di coordinamento e definizione delle linee guida per il monitoraggio del
portafoglio crediti, di presidio nello sviluppo degli strumenti di monitoraggio, di controllo delle policies crediti e di predisposizione della
reportistica direzionale.
La gestione delle posizioni a “sofferenza” di tutte le Banche Rete del Gruppo UBI Banca risulta affidata all’Area Credito Anomalo e Recupero
Crediti di UBI Banca, all’interno della struttura riferita al Chief Lending Officer.
Tale struttura è stata oggetto, nel corso degli ultimi anni di un importante intervento organizzativo nell’ambito dell’implementazione del
nuovo modello di gestione delle sofferenze, finalizzato al potenziamento dei processi di recupero del credito, tramite:
- l’introduzione di logiche di segmentazione e portafogliazione delle pratiche a sofferenza, in funzione della dimensione e della complessità
del credito;
- la specializzazione dei processi di recupero e delle strutture preposte, coerentemente con i segmenti ed i portafogli individuati;
- il monitoraggio dei processi di gestione delle pratiche;
- l’assegnazione di obiettivi di recupero ai gestori e la valutazione dei risultati conseguiti;
- l’attivazione di strategie mirate ad ottimizzare il recupero su specifici portafogli, quali, per esempio, il ricorso a operatori immobiliari per
la valorizzazione degli immobili a garanzia dei finanziamenti ipotecari.
534 Relazioni e Bilanci 2015
Nell’ambito di tale iniziativa, all’interno della sopracitata Area, sono stati creati tre servizi specializzati su segmenti specifici:
- Servizio Recupero Piccoli Tagli, preposto alla gestione crediti in sofferenza chirografari relativi a privati di importo inferiore ai 25.000 Euro;
- Servizio Recupero Crediti Rilevanti, specializzato nella gestione dei crediti in sofferenza sia privati che imprese, di importo superiore a
un milione di euro, o con valore netto di bilancio superiore a 500.000 Euro. Sono ricondotte a tale servizio anche specifiche tipologie di
pratiche di particolare complessità (es. finanziamenti in pool, ecc.);
- Servizio Recupero Crediti Privati e Aziende, preposto alla gestione delle altre tipologie di crediti che non risultano incluse nel perimetro
dei due servizi di cui sopra. Tale struttura risulta articolata in 6 Funzioni specializzate con criterio territoriale.
Inoltre, nel corso del 2014 è stata accentrata presso l’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo la gestione controparti in
corso di ristrutturazione o classificate ad Inadempienze Probabili Ristrutturate delle Banche Rete, di UBI Banca e di UBI Leasing.
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
L’Area Credit Risk Management della Capogruppo è responsabile della produzione dell’informativa sui rischi di credito della Banca, volta
a monitorare l’andamento della rischiosità degli impieghi. I report - sottoposti trimestralmente all’attenzione del Consiglio di Gestione
della Banca - illustrano le distribuzioni per portafoglio regolamentare, per classi di rating interno e parametri di rischiosità. Viene inoltre
rappresentato l’andamento della rischiosità media del portafoglio crediti, con particolare focus sul Mercato Corporate (portafoglio Core e
Large) e sul Mercato Retail (portafoglio Imprese e Privati); l’andamento dei tassi di decadimento degli impieghi e una sezione dedicata al
monitoraggio trimestrale delle policy di concentrazione e di qualità del credito.
Il complesso dei modelli che costituisce il Sistema di Rating Interni del Gruppo è gestito dalla struttura riferita al Chief Risk Officer con il
supporto dell’Area Crediti.
Allo stato attuale la struttura prevede l’utilizzo di modelli automatici per le imprese medio-grandi, per i privati e per le imprese di minori
dimensioni.
Il rating viene calcolato secondo un approccio per controparte ed è rivisto e aggiornato – di norma - almeno una volta l’anno. Per il
portafoglio regolamentare “esposizioni verso Imprese”, i modelli di PD sviluppati dal Gruppo UBI Banca esprimono una valutazione
complessiva del rischio delle controparti attraverso la combinazione di una componente quantitativa e una componente qualitativa.
La componente quantitativa è sviluppata e integrata statisticamente: la tecnica scelta è quella della regressione logistica, tipicamente
utilizzata per valutare i casi in cui la variabile dipendente (target) risulta essere di tipo dicotomico default/bonis. La componente qualitativa
del modello di rating, basata su informazioni raccolte dal Gestore della relazione o da una struttura centrale1 di UBI Banca per le posizioni
Large Corporate, risponde all’esigenza di incorporare nello stesso aspetti qualitativi e informazioni sulla clientela che affianchino e
completino le analisi quantitative per meglio intercettare le tendenze evolutive e la solidità creditizia delle controparti.
Per le classi di Esposizioni al Dettaglio (per Imprese Retail e Privati), valgono le stesse considerazioni di cui sopra, fatto salvo che non viene
considerata la componente qualitativa. La componente quantitativa di monitoraggio ed erogazione valuta il merito creditizio delle imprese
di minori dimensioni integrando valutazioni di tipo geosettoriale, economico-finanziarie, andamentali esterne ed interne; la componente
quantitativa di monitoraggio dei mutui ai privati valuta il merito creditizio integrando informazioni di tipo anagrafico e andamentale esterne
ed interne; la componente quantitativa di erogazione dei mutui ai privati valuta la rischiosità della controparte integrando informazioni di
tipo anagrafico e di prodotto.
L’output dei modelli è rappresentato da 9 classi di rating a cui corrispondono le relative PD, aggiornate comprendendo i default fino a
dicembre 2014.
Con riferimento alla LGD i parametri determinanti sono: 1) LGD Sofferenza 2) LGD Downturn 3) Danger Rate.
1) LGD Sofferenza, è calcolata come complemento ad uno del rapporto tra flussi di recupero netti osservati durante la vita della sofferenza
ed esposizione al passaggio a sofferenza comprensiva del capitale girato a sofferenza e della quota di interessi capitalizzati. In
allineamento alla definizione di LGD economica indicata in normativa, i flussi di recupero sono attualizzati ad un tasso risk-adjusted che
riflette il valore monetario del tempo ed un premio al rischio determinato sulla base della volatilità dei recuperi osservata rispetto ad
un indice di mercato prescelto.
2) LGD Downturn, è stato adottato un approccio idoneo a dar conto degli effetti di condizioni economiche avverse sulle aspettative di
recupero, partendo dall’identificazione del periodo recessivo, considerando lo scenario economico corrente e incorporando dinamiche
macroeconomiche storiche e prospettiche.
3) Danger Rate, tale parametro corregge la LGD stimata sulle sole sofferenze in considerazione di alcuni precisi elementi: 1) composizione
del default: non tutti i nuovi default attesi sono sofferenze che provengono direttamente dallo stato di bonis; 2) migrazione fra stati
di default: non tutti i default diversi dalla sofferenza arriveranno sino allo stato più grave ed assorbente di sofferenza; 3) variazione
dell’esposizione: per i default che migrano sino a sofferenza l’esposizione nel tempo può cambiare.
All’interno delle Banche Rete, i processi del credito si articolano sulle informazioni veicolate dal sistema di rating, come sotto dettagliato.
Le unità operative coinvolte nel processo di erogazione e rinnovo del credito utilizzano i rating interni, che costituiscono elementi essenziali
e imprescindibili delle valutazioni formulate in sede di istruttoria e revisione dei fidi; l’articolazione delle deleghe è definita tenendo conto
del profilo di rischio del cliente e della transazione così come rappresentato dal rating e dalla Perdita Attesa, e gestita tramite l’applicativo
della Pratica Elettronica di Fido (PEF). I rating sono utilizzati anche nel monitoraggio del credito e nell’ambito sia del sistema di reporting
direzionale, sia dei flussi informativi resi disponibili alle strutture della banca coinvolta nel processo del credito.
L'attribuzione di una classe di rating diversa da quella calcolata dal Sistema di Rating Interno in base ai modelli adottati avviene attraverso
la proposta di un override sul rating. Tali variazioni sono motivate dalla valutazione di informazioni non già considerate dal modello di
rating, non adeguatamente pesate dal modello o la cui influenza futura si intende anticipare.
1 Tale soluzione è stata adottata per garantire un presidio accentrato da parte di specialisti nella valutazione di posizioni di grandi dimensioni, con uniformità di valutazioni
all’interno del Gruppo.
Nota Integrativa 535
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Per il processo di calcolo dell’impairment collettivo sui crediti – coerentemente con le determinazioni prese dalla Capogruppo - viene
utilizzata una metodologia basata sui rating interni e sulle stime interne di perdita in caso di insolvenza (LGD).
Costantemente prosegue inoltre l’attività di revisione, aggiornamento e adozione di policy e di regolamenti per la gestione del rischio di credito.
Di seguito vengono elencate le policy in essere, con un cenno ai principali contenuti.
- Policy a presidio dei Rischi Creditizi, che disciplina in un unico testo, le disposizioni relative al presidio di fattispecie di rischio di credito
in precedenza trattate in diverse policy. In questa policy vengono normate le seguenti fattispecie:
clientela ordinaria, che stabilisce norme, principi e limiti per la gestione del credito a clientela ordinaria sulla base della disponibilità dei
rating interni. L’articolazione dei limiti si sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, valori massimi
di rischiosità (intesa come perdita attesa massima e target), limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione delle esposizioni
per classi di rating e in presidi qualitativi;
controparti istituzionali e ordinarie residenti in Paesi a rischio, per le quali la policy a presidio dei rischi e i relativi regolamenti attuativi
e documenti di declinazione limiti stabiliscono norme e principi per la gestione del credito concesso a clientela istituzionale residente e
non residente, nonché a clientela ordinaria residente in Paesi a rischio. Come nel caso della clientela ordinaria, l’articolazione dei limiti si
sostanzia in una serie di indicatori espressi in termini di: allocazione di capitale, limiti di assunzione dei rischi in termini di distribuzione
delle esposizioni per classi di rating e Paese e in presidi qualitativi;
rischio di concentrazione single name, che stabilisce limiti massimi di esposizione sulla singola controparte, al fine di limitare i rischi di
instabilità che deriverebbero da elevati tassi di concentrazione degli impieghi sui grandi prenditori nel caso di un eventuale default degli stessi;
- Policy di offerta di mutui tramite intermediari, che disciplina le modalità di ricorso a reti esterne per l’offerta di mutui a clientela non
captive, al fine di contenere potenziali rischi di credito, rischi operativi e rischi reputazionali;
- Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui della clientela diretta delle banche reti, che fornisce
le linee guida del Gruppo UBI Banca per la realizzazione delle operazioni di portabilità attiva e passiva, di rinegoziazione, di sostituzione
e di estinzione anticipata (parziale o totale) dei mutui, nell’ottica di garantire (anche attraverso la definizione di livelli minimi di servizio)
la massima riduzione dei tempi, degli adempimenti e dei costi connessi, nonché di dotare il Gruppo degli opportuni processi e strumenti
per il presidio dei rischi relativi (di credito, operativi e reputazionali);
- Policy sulla portabilità, rinegoziazione, sostituzione ed estinzione anticipata dei mutui intermediati, con riferimento all’operatività sui
mutui intermediati sulla base di convenzioni tra le società/ banche del Gruppo e specifiche reti distributive;
- Policy sul rischio derivante da cartolarizzazioni, che definisce le linee guida che il Gruppo si pone con riferimento alla gestione del rischio
derivante dalle attività di cartolarizzazione;
- Policy sul rischio residuo, che definisce gli orientamenti strategici relativi alla gestione del “rischio residuo” definendo il processo di
controllo sull’acquisizione e utilizzo delle tecniche di attenuazione del rischio di credito per la mitigazione del rischio in oggetto.
- Policy in materia di controlli interni a presidio delle attività di rischio e dei conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati, che
recepisce le disposizioni emanate da Banca d’Italia. La policy definisce le linee guida e i criteri per l’adozione da parte del Gruppo nel suo
complesso e delle singole banche e società del Gruppo di opportuni assetti organizzativi, sistemi di controlli interni e specifiche politiche
interne a presidio di tale rischio nei due ambiti definiti dalla normativa: limiti prudenziali e procedure deliberative.
- Policy a presidio del rischio partecipativo che definisce opportuni presidi diretti a: contenere il rischio di un eccessivo immobilizzo
dell’attivo derivante da investimenti partecipativi in imprese finanziarie e non finanziarie e, con specifico riferimento alle imprese non
finanziarie, promuovere una gestione dei rischi e dei conflitti di interesse conforme al criterio della sana e prudente gestione.
•
•
•
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
La Banca impiega tecniche di mitigazione del rischio tipiche dell’attività bancaria acquisendo dalla controparte, per talune tipologie di affidamenti,
garanzie reali, immobiliari e finanziarie, e garanzie personali. La determinazione dell’ammontare complessivo degli affidamenti concedibili allo
stesso cliente e/o gruppo giuridico ed economico tiene conto di appositi criteri per la ponderazione delle diverse categorie di rischio e delle
garanzie. In particolare, al valore di stima delle garanzie reali vengono applicati “scarti” prudenziali, differenziati per tipologia di garanzia.
Le principali tipologie di garanzie reali accettate dal Gruppo sono rappresentate da:
- ipoteca reale;
- pegno.
Al fine di assicurare la sussistenza dei requisiti generali e specifici richiesti per il riconoscimento a fini prudenziali delle garanzie reali,
annoverate fra le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) – secondo quanto previsto dalla Normativa di Vigilanza - il Gruppo UBI Banca ha:
- ridefinito i processi del credito relativi alla raccolta e gestione delle garanzie. Con particolare riferimento alle garanzie ipotecarie, nelle
Banche Rete è previsto l’obbligo di inserimento, nell’apposito applicativo informatico a disposizione dei gestori, di tutti i dati relativi
all’immobile necessari a rendere la garanzia eligible. Particolare attenzione è stata posta all’obbligatorietà della perizia ed alla tempestività
di recupero delle informazioni ad essa inerenti, ivi comprese quelle notarili (estremi di registrazione notarili), elementi determinanti per il
perfezionamento della garanzia.
- recuperato per le garanzie ipotecarie in essere tutte le informazioni necessarie ad assicurarne l’ammissibilità in linea con le disposizioni
di Basilea 2 in termini di requisiti specifici.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La classificazione del portafoglio problematico coincide con quanto disposto dalla normativa e può essere così sintetizzata:
crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa;
inadempienze probabili;
sofferenze.
•
•
•
Tale classificazione è stato oggetto di revisione ad inizio 2015 per disposizione normativa.
Oltre alle suddette classi, permane la fattispecie dei crediti problematici relativi al “rischio paese” per esposizioni non garantite verso la
clientela, istituzionale ed ordinaria, appartenente a paesi definiti “a rischio” come definito dall’Organo di Vigilanza.
Nella categoria delle inadempienze probabili sono confluiti i precedenti stati di classificazione “incagli” e “crediti ristrutturati”. Tali
suddivisioni tuttavia permangono a livello gestionale.
536 Relazioni e Bilanci 2015
In particolare, per quanto riguarda le inadempienze probabili (ex-incagli), al fine di ottimizzarne il presidio se ne effettua, ad esclusivo fine
gestionale, una suddivisione fra le posizioni in cui la temporanea situazione di obiettiva difficoltà si ritenga risolvibile in brevissimo tempo,
e le restanti posizioni, per le quali si ritenga opportuno il disimpegno dalla relazione con un recupero extragiudiziale entro un periodo di
tempo superiore. Inoltre i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” sono oggetto di controlli per determinarne, entro un limite
massimo gestionale di 180 giorni, il rientro “in bonis” ovvero il passaggio ad altri stati di credito anomalo.
La gestione dei crediti problematici è presidiata in funzione del relativo livello di rischiosità ed è in carico alle strutture organizzative
preposte alla gestione del Credito Anomalo della Banca per quanto riguarda i “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” e le
“inadempienze probabili” (ex-incagli). Per quanto riguarda le posizioni a “sofferenza”, le posizioni Ristrutturate/In corso di Ristrutturazione,
la gestione è in carico alla Capogruppo.
La valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di valore avviene analiticamente, per singola posizione, assicurando adeguati livelli di
copertura delle perdite previste.
L’analisi delle esposizioni deteriorate viene costantemente effettuata dalle singole unità operative che ne presidiano i rischi e dalla
Capogruppo.
La risoluzione da parte delle controparti dello stato di difficoltà è il fattore determinante per il rientro delle posizioni ”in bonis”; tale
evento è sostanzialmente concentrato nelle relazioni con “crediti scaduti e/o sconfinanti in via continuativa” ed in quelle classificate ad
“Inadempienze Probabili” (ex-incagli).
Informazioni di natura quantitativa
A. QUALITÀ DEL CREDITO
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica,
distribuzione economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
Portafogli/qualità
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3. Crediti verso banche
4. Crediti verso clientela
5. Attività finanziarie valutate al fair value
6. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale 31.12.2015
Totale 31.12.2014
Sofferenze
Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Attività non
deteriorate
Totale
319.461
319.461
318.097
17.576
871.702
889.278
932.328
23.671
23.671
30.895
2.255
1.410.269
1.412.524
1.014.882
15.154.275
3.494.547
15.486.960
19.276.287
53.412.069
56.487.371
15.171.851
3.494.547
15.489.215
21.901.390
56.057.003
58.783.573
Al 31 dicembre 2015 le esposizioni creditizie per cassa oggetto di misure di concessione ammontano a circa 616 milioni di euro (di cui 392
milioni deteriorate e 224 milioni non deteriorate) e sono relative a ‘Crediti verso clientela’ e ‘Attività finanziarie disponibili per la vendita;
per ulteriori informazioni si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.6.
Nella seguente tabella si presenta un’analisi dell’anzianità degli scaduti non deteriorati:
Esposizioni oggetto di concessioni
Portafogli/Qualità del
credito
Scaduti
fino a
3 mesi
1. Crediti verso banche
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a
6 mesi
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a
1 anno
Altre Esposizioni
Scaduti
da oltre
1 anno
Scaduti
fino a
3 mesi
Scaduti da
oltre 3 mesi
fino a
6 mesi
Scaduti da
oltre 6 mesi
fino a
1 anno
Scaduti
da oltre
1 anno
Totale
(Esposizione
Netta)
-
-
-
-
2.255
-
-
-
2.255
2. Crediti verso clientela
31.244
8.894
6.908
-
1.312.313
37.730
13.180
-
1.410.269
Totale 31.12.2015
31.244
8.894
6.908
-
1.314.568
37.730
13.180
-
1.412.524
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
Portafogli/qualità
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
3. Crediti verso banche
4. Crediti verso clientela
5. Attività finanziarie valutate al fair value
6. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale 31.12.2015
Totale 31.12.2014
Attività deteriorate
Attività non deteriorate
Esposizione
lorda
Rettifiche
specifiche
Esposizione
netta
Esposizion
lorda
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
netta
17.576
1.838.363
1.855.939
1.939.999
(623.529)
(623.529)
(658.679)
17.576
1.214.834
1.232.410
1.281.320
15.154.275
3.494.547
15.489.215
20.734.329
X
54.872.366
57.587.142
(47.773)
X
(47.773)
(84.889)
15.154.275
3.494.547
15.489.215
20.686.556
54.824.593
57.502.253
Totale
(esposizione
netta)
15.171.851
3.494.547
15.489.215
21.901.390
56.057.003
58.783.573
Nota Integrativa 537
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Per le cancellazioni operate nel corso dell'esercizio sui diversi portafogli di attività deteriorate si rimanda ai dettagli forniti nella tabella A.1.7.
Portafogli/Qualità
Attività di evidente scarsa qualità creditizia
Altre attività
Minusvalenze cumulate
Esposizione netta
Esposizione netta
(23)
239
1.082.587
-
-
592.409
(23)
239
1.674.996
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Derivati di copertura
Totale 31.12.2015
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione deteriorate si riferiscono principalmente al titolo di debito Cogemeset 09/14 Step
Coupon per 100 mila euro, e, per la parte residuale, a posizioni in derivati, classificate come Attività di evidente scarsa qualità creditizia in
correlazione con lo status dei finanziamenti con le controparti di riferimento principali.
A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce di scaduto
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione lorda
Attività deteriorate
Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a
6 mesi
Da oltre 6
mesi fino a
1 anno
Oltre 1
anno
Attività
non
deteriorate
Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
Netta
A. Esposizione per cassa
a) Sofferenze
-
-
-
-
X
-
X
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
-
X
-
X
-
b) Inadempienze probabili
-
-
-
-
X
-
X
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
-
X
-
X
-
c) Esposizione scadute deteriorate
-
-
-
-
X
-
X
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
-
-
-
-
X
-
X
2.255
d) Esposizione scadute non deteriorate
X
X
X
X
2.255
X
-
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
X
X
X
X
-
X
-
-
e) Altre esposizioni non deteriorate
X
X
X
X
15.749.450
X
-
15.749.450
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
X
X
X
X
-
X
-
-
Totale A
-
-
-
-
15.751.705
-
-
15.751.705
B. Esposizione fuori bilancio
a) Deteriorate
1
-
-
-
X
(1)
X
-
b) Non deteriorate
X
X
X
X
13.930.475
X
(61)
13.930.414
Totale B
1
-
-
-
13.930.475
(1)
(61)
13.930.414
Totale A+B
1
-
-
-
29.682.180
(1)
(61)
29.682.119
Non si segnalano posizioni verso banche oggetto di concessioni.
A.1.4 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizioni scadute deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
B. Variazioni in aumento
15.015
-
-
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
15.015
-
-
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
B.3 altre variazioni in aumento
-
-
-
(15.015)
-
-
-
-
-
(15.015)
-
-
C.3 incassi
-
-
-
C.4 realizzi per cessioni
-
-
-
C.5 perdite da cessione
-
-
-
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
C.7 altre variazioni in diminuzione
-
-
-
D. Esposizione lorda finale
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
Le cancellazioni riguardano i titoli obbligazionari subordinati BCA MARCHE 05/15 TV per 5 milioni di euro e BCA POP. ETRURIA 06/16 per
10 milioni di euro.
538 Relazioni e Bilanci 2015
A.1.4 bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte
per qualità creditizia
Non si segnalano esposizioni creditizie per cassa verso banche oggetto di concessione.
A.1.5 Esposizioni creditizie per cassa verso banche deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizioni scadute deteriorate
A. Rettifiche complessive iniziali
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
B. Variazioni in aumento
(15.015)
-
-
B.1 rettifiche di valore
(15.015)
-
-
B.2 perdite da cessione
-
-
-
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
B.4 altre variazioni in aumento
-
-
-
15.015
-
-
C.1 riprese di valore da valutazione
-
-
-
C.2 riprese di valore da incasso
-
-
-
C.3 utili da cessione
-
-
-
15.015
-
-
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
-
-
-
C.6 altre variazioni in diminuzione
-
-
-
D. Rettifiche complessive finali
-
-
-
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
C. Variazioni in diminuzione
C.4 cancellazioni
A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce di scaduto
Tipologie esposizioni/valori
Esposizione lorda
Attività deteriorate
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Oltre
1 anno
Attività
non
deteriorate
Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
Netta
319.461
A. Esposizione per cassa
a) Sofferenze
343
420
767
704.487
X
(386.556)
X
-
224
452
18.945
X
(9.317)
X
10.304
b) Inadempienze probabili
262.969
80.232
75.063
706.652
X
(235.638)
X
889.278
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
192.747
62.711
40.642
183.038
X
(101.880)
X
377.258
90
14.987
8.817
1.111
X
(1.335)
X
23.670
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
8
502
3.315
418
X
(212)
X
4.031
d) Esposizione scadute non deteriorate
X
X
X
X
1.419.253
X
(8.883)
1.410.370
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
c) Esposizione scadute deteriorate
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
X
X
X
X
47.948
X
(902)
47.046
e) Altre esposizioni non deteriorate
X
X
X
X
38.167.008
X
(38.890)
38.128.118
di cui: esposizioni oggetto di concessioni
Totale A
X
X
X
X
179.627
X
(2.298)
177.329
263.402
95.639
84.647
1.412.250
39.586.261
(623.529)
(47.773)
40.770.897
B. Esposizione fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Non deteriorate
Totale B
Totale A+B
12.552
-
-
-
X
(1.478)
X
11.074
X
X
X
X
3.860.513
X
(20.207)
3.840.306
12.552
-
-
-
3.860.513
(1.478)
(20.207)
3.851.380
275.954
95.639
84.647
1.412.250
43.446.774
(625.007)
(67.980)
44.622.277
Si segnala che nella fascia di scaduto “Fino a 3 mesi” sono presenti 575 rapporti verso clientela (tra i quali il titolo obbligazionario Sorgenia
Spa One Coupon conv. cat. A) per un’esposizione lorda pari a 145,9 milioni (115,3 milioni di esposizione netta) oggetto di concessione
deteriorate che nel ‘cure period’ non presentano scaduti.
Nota Integrativa 539
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizioni scadute deteriorate
732.896
1.174.934
32.423
-
-
-
188.624
315.880
58.915
57.368
8.759
194.720
164.199
58.525
25
15.666
62.635
1.522
(215.503)
(365.898)
(66.332)
(351)
(55.805)
(5.067)
(143.737)
(41.898)
-
C.3 incassi
(45.337)
(80.347)
(2.536)
C.4 realizzi per cessioni
(17.725)
-
-
C.5 perdite da cessione
(8.116)
-
-
(237)
(163.783)
(58.729)
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.3 Altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.7 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui esposizioni cedute non cancellate
-
(24.065)
-
706.017
1.124.916
25.006
-
-
-
A.1.7 bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte
per qualità creditizia
Le modifiche normative contenute nella Circolare n. 22 – 4° aggiornamento si applicano a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015,
fatta eccezione per l’informativa di Nota Integrativa sulla dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni, per la quale l’obbligo di
compilazione è previsto a far tempo dal bilancio 2016. Si omette, pertanto, la pubblicazione della tabella A.1.7 bis “Esposizioni creditizie
per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia”.
A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela deteriorate: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
Sofferenze
Inadempienze probabili
Esposizioni scadute deteriorate
(414.544)
(242.606)
(1.528)
-
-
-
B. Variazioni in aumento
(146.118)
(128.441)
(1.677)
B.1 rettifiche di valore
(81.549)
(124.250)
(965)
B.2 perdite da cessione
(8.116)
-
-
(52.362)
(1.097)
(284)
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizione deteriorate
B.4 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 utili da cessione
C.4 cancellazioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizione deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
(4.091)
(3.094)
(428)
174.106
135.409
1.870
10.648
6.899
40
8.172
34.333
412
-
3.387
-
143.737
41.898
-
46
52.279
1.418
8.116
-
-
(386.556)
(235.638)
(1.335)
-
-
-
Le modifiche normative contenute nella Circolare n. 262 - 4° aggiornamento si applicano a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2015,
fatta eccezione per l’informativa di Nota Integrativa sulla dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni, per la quale l’obbligo di
compilazione è previsto a far tempo dal bilancio 2016.
540 Relazioni e Bilanci 2015
Crediti verso clientela: valori lordi e netti
31.12.2015
Esposizione lorda
- Finanziamenti
- Titoli
Rettifiche di valore specifiche
- Finanziamenti
- Titoli
Rettifiche di valore di portafoglio
- Finanziamenti
- Titoli
Totale
Sofferenze
Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute deteriorate
Crediti in bonis
706.017
706.017
(386.556)
(386.556)
319.461
1.107.340
1.107.340
(235.638)
(235.638)
871.702
25.006
25.006
(1.335)
(1.335)
23.671
20.734.329
20.622.985
111.344
X
X
X
(47.773)
(47.773)
20.686.556
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
Esposizioni
A. Esposizioni creditizie per cassa
Classi di rating esterni
Classe 1
Classe 2
Classe 3
Classe 4
Classe 5
Classe 6
Senza
rating
Infragruppo
Totale
56.695.024
123.452
7.196.065
18.753.346
42.984
10.879
1
7.980.018
22.588.279
B. Derivati
25.155
267.144
469
1.705
-
-
252.390
245.180
792.043
B.1 Derivati finanziari
25.155
267.144
469
1.705
-
-
252.390
245.180
792.043
B.2 Derivati creditizi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Garanzie rilasciate
-
440.810
206.265
-
-
-
1.273.726
3.271.044
5.191.845
D. Impegni a erogare fondi
-
4.721
286.052
-
-
-
1.250.545
10.246.370
11.787.688
E. Altre
-
220
-
-
-
-
9.998
-
10.218
148.607
7.908.960
19.246.132
44.689
10.879
1
10.766.677
36.350.873
74.476.818
Totale
Nella seguente legenda si espone la corrispondenza tra le classi di rating esterne indicate in tabella e le classi dalla società di riferimento
Moody’s.
Classe
Rating Moody's
1
2
Aaa,Aa,Aa1,Aa2,Aa3
A,A1,A2,A3
3
Baa,Baa1,Baa2,Baa3
4
Ba,Ba1,Ba2,Ba3
5
B,B1,B2,B3
6
Caa,Caa1,Caa2,Caa3,Ca,C,DDD,DD,D
Nota Integrativa 541
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
Classi di rating interni
1
A. Esposizioni per
cassa
B. Derivati
B.1 Derivati
finanziari
B.2 Derivati
creditizi
C. Garanzie
rilasciate
D. Impegni a
erogare fondi
E. Altre
Totale
2
3
34.912 524.714 645.779
- 27.057
-
4
5
6
7
8
395.940 3.574.794 1.424.325
898
31.127
1.911
656.634
116.941
53.832
6.238
9
10
11
12
13
63.007 327.075 153.312
3.356 13.292
-
87.144
-
53.776
-
Senza
rating
Totale
42.516 48.484.843
3.292
587.931
56.522.603
792.043
14
-
27.057
-
898
31.127
1.911
116.941
6.238
3.356
13.292
-
-
-
3.292
587.931
792.043
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- 220.494
-
137.412
462.093
-
61.702 188.847
-
8.911
-
-
-
-
4.112.386
5.191.845
- 210.727
-
-
704.564
-
188.303
-
1.584
-
515
-
7.312
-
-
-
-
649 10.380.051
10.218
11.787.687
10.218
66.878 356.590 153.312
87.144
53.776
46.457 63.575.429
74.304.396
233.611
-
60.371
-
34.912 982.992 645.779 1.238.814 4.256.317 1.427.820 1.068.888 309.288
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Valore esposizione netta
Garanzie personali (2)
Garanzie reali (1)
immobili
ipoteche
Titoli
leasing
finanziario
Totale
(1)+(2)
Derivati su crediti
Altre
garanzie
reali
CLN
Crediti di firma
Governi Altri enti
e banche pubblici
Banche
Altri centrali
soggetti
Altri derivati
Governi Altri enti
e banche pubblici
centrali
Banche
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite
702.679
15.304
- 687.331
-
-
-
-
-
-
-
-
17
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.2. parzialmente garantite
6
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6
-
6
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
109.258
1.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
- di cui deteriorate
702.652
2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio"
garantite
2.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
542 Relazioni e Bilanci 2015
109.258
-
-
-
109.258
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
33.306
-
-
-
32.320
-
-
-
-
-
-
-
-
-
32.320
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Valore esposizione netta
Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Garanzie reali (1)
immobili
ipoteche
Titoli
leasing
finanziario
Totale
(1)+(2)
Altre
garanzie
reali
CLN
Crediti di firma
Governi Altri enti
e banche pubblici
Banche
Altri centrali
soggetti
Altri derivati
Governi e Altri enti
banche pubblici
centrali
Banche
Altri
soggetti
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite
1.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
- 1.588.942
-
-
-
-
-
-
-
- 132.152 210.993 7.367.481
933.778
874.764
-
1.915
-
-
-
-
-
-
-
-
898
27.781
905.358
581.015
31.681
-
51.681
-
-
-
-
-
-
-
- 102.552
33.777
219.691
49.601
24.345
-
6.828
-
-
-
-
-
-
-
-
618
3.772
35.563
272.344
59
-
74.259
166.584
-
-
-
-
-
-
-
54
25.316
266.272
8.720.444 5.435.394
2. Esposizioni creditizie
"fuori bilancio" garantite
2.1. totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2. parzialmente garantite
- di cui deteriorate
1.864
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
36.182
-
-
4.306
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.267
6.573
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Il quarto aggiornamento della Circolare 262 prevede che il totale delle garanzie non può essere superiore al valore di bilancio delle
esposizioni garantite; pertanto i valori non sono confrontabili con quelli riportati nelle tabelle al 31 dicembre 2014.
Nota Integrativa 543
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela
(valore di bilancio)
Esposizioni/Controparti
Governi
Altri enti pubblici
Società finanziarie
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
-
-
x
-
-
x
12.486
(20.282)
x
-
-
x
-
-
x
14.809
(4.115)
x
4.626
(2.750)
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A.2 Inadempienze
probabili
di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A.3 Esposizioni scadute
deteriorate
-
-
x
-
-
x
-
-
x
18.283.241
x
-
21.564
x
(12)
12.761.543
x
(2.897)
18.283.241
-
-
21.564
-
(12)
12.788.838
(24.397)
(2.897)
B.1 Sofferenze
-
-
x
-
-
x
-
-
x
B.2 Inadempienze
probabili
-
-
x
-
-
x
-
-
x
B.3 Altre attività
deteriorate
x
-
-
-
di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
A.4 Esposizioni non
deteriorate
di cui: esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale A
B. Esposizioni
"fuori bilancio"
-
-
x
-
-
B.4 Esposizioni non
deteriorate
64.547
x
-
89.922
x
(78)
1.302.284
x
(13.004)
Totale B
64.547
-
-
89.922
-
(78)
1.302.284
-
(13.004)
Totale (A+B) 31.12.2015
18.347.788
-
-
111.486
-
(90)
14.091.122
(24.397)
(15.901)
Totale (A+B) 31.12.2014
21.905.473
-
(61)
114.482
-
(443)
14.065.900
(20.670)
(12.950)
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA
Esposizione
netta
Rettifiche
di valore
complessive
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
ASIA
RESTO DEL MONDO
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
316.296
(380.169)
3.165
(6.387)
-
-
-
-
-
-
A.2 Inadempienze probabili
868.278
(214.990)
21.000
(20.648)
-
-
-
-
-
-
23.670
(1.335)
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni non deteriorate
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
38.693.578
(46.384)
645.214
(1.384)
156.179
(5)
27.780
-
15.738
-
TOTALE A
39.901.822
(642.878)
669.379
(28.419)
156.179
(5)
27.780
-
15.738
-
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Inadempienze probabili
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Esposizioni non deteriorate
TOTALE B
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
11.073
(1.478)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.597.273
(20.192)
214.839
(15)
28.194
-
-
-
-
-
3.608.346
(21.670)
214.839
(15)
28.194
-
-
-
-
-
Totale (A+B) 31.12.2015
43.510.168
(664.548)
884.218
(28.434)
184.373
(5)
27.780
-
15.738
-
Totale (A+B) 31.12.2014
47.952.113
(757.387)
580.623
(9.859)
12.829
(6)
8
(3)
21
(1)
544 Relazioni e Bilanci 2015
Imprese di assicurazione
Imprese non finanziarie
Altri soggetti
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
specifiche
Rettifiche
valore di
portafoglio
-
-
x
89.767
(71.324)
x
217.208
(294.950)
x
6.154
(6.650)
4.150
(2.667)
461.593
(145.559)
412.876
(85.964)
250.822
(81.418)
121.810
(17.712)
10.681
(653)
12.989
(682)
4.031
(212)
4.263.381
x
(25.180)
-
-
-
x
-
x
123.912
x
-
4.084.846
123.912
-
-
-
-
-
x
x
x
-
x
(19.684)
(1.108)
174.362
4.646.887
(217.536)
(19.684)
4.906.454
(381.596)
(25.180)
x
-
-
x
-
-
x
-
x
11.073
(1.478)
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
-
-
x
24.943
x
(57)
2.149.444
x
(3.612)
209.166
x
(3.457)
24.943
-
(57)
2.160.517
(1.478)
(3.612)
209.166
-
(3.457)
148.855
-
(57)
6.807.404
(219.014)
(23.296)
5.115.620
(381.596)
(28.637)
133.782
-
(51)
6.608.170
(235.537)
(28.946)
5.717.786
(406.532)
(62.065)
50.013
(2.092)
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso banche (valore di bilancio)
Esposizioni/Aree geografiche
ITALIA
Esposizione
netta
Rettifiche
di valore
complessive
ALTRI PAESI EUROPEI
AMERICA
ASIA
RESTO DEL MONDO
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
Rettifiche
di valore
Esposizione
netta complessive
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Inadempienze probabili
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Esposizioni non deteriorate
A.3 Esposizioni scadute deteriorate
14.602.645
-
1.130.651
-
13.960
-
2.839
-
1.611
-
TOTALE A
14.602.645
-
1.130.651
-
13.960
-
2.839
-
1.611
-
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.2 Inadempienze probabili
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Esposizioni non deteriorate
TOTALE B
-
(1)
-
-
-
-
-
-
-
-
2.620.582
(56)
11.298.115
(4)
-
-
1.499
(1)
-
-
2.620.582
(57)
11.298.115
(4)
-
-
1.499
(1)
-
-
Totale (A+B) 31.12.2015
17.223.227
(57)
12.428.766
(4)
13.960
-
4.338
(1)
1.611
-
Totale (A+B) 31.12.2014
16.172.178
(1)
16.695.193
(16)
5.027
-
1.117
-
160
-
Nota Integrativa 545
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B.4 Grandi esposizioni
Sulla base delle circolari n.285 del 17 dicembre 2013 e n.286 del 17 dicembre 2013, il numero dei grandi rischi esposto in tabella è stato
determinato facendo riferimento alle “esposizioni” non ponderate, incluse quelle verso controparti del Gruppo, di importo nominale
pari o superiore al 10% del Patrimonio di Vigilanza, dove per “esposizioni” si intende la somma delle attività di rischio per cassa e delle
operazioni fuori bilancio (escluse quelle dedotte dal patrimonio di vigilanza) nei confronti di un cliente o di un gruppo di clienti connessi,
senza l’applicazione dei fattori di ponderazione.
Tali criteri espositivi portano a ricomprendere nella tabella di Bilancio relativa ai grandi rischi anche soggetti che – pur con ponderazione
pari allo 0% - presentano un’esposizione non ponderata pari o superiore al 10% del patrimonio valido ai fini dei grandi rischi.
Le singole banche appartenenti a gruppi bancari sono sottoposte ad un limite individuale pari al 25% del proprio Patrimonio di Vigilanza.
Quest’ultimo limite è riferito alla “posizione di rischio” ovvero l’esposizione ponderata secondo le regole previste dalla presente disciplina.
31.12.2015
Numero posizioni
Esposizione
4
80.085.957
di cui infragruppo
52.959.035
Posizione di rischio
-
di cui infragruppo
-
Le esposizioni nei confronti di altre società del Gruppo ammontano a 52,959 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione). Gli altri
“grandi rischi” sono rappresentate da esposizioni verso: il Ministero dell’Economia e delle Finanza per 1,5 miliardi (0 considerando i fattori
di ponderazione); la Cassa di Compensazione e Garanzia per 7,4 miliardi (0 considerando i fattori di ponderazione); il Tesoro dello Stato per
18,2 miliardi di euro (0 considerando i fattori di ponderazione).
C. Operazioni di cartolarizzazione
Informazioni di natura qualitativa
Le operazioni di cartolarizzazione con sottostanti portafogli originati da banche del Gruppo UBI Banca non sono oggetto di trattazione nella
presente sezione, in quanto i titoli cartolarizzati sono stati interamente sottoscritti da ciascun originator all’atto dell’emissione. Come previsto dalla
normativa, non vengono pertanto compilate le relative sezioni della Nota integrativa; per completezza d’informazione, si riportano comunque di
seguito le principali caratteristiche delle operazioni in essere alla data di redazione della presente nota o estinte nell’esercizio appena concluso.
Operazione UBI Finance 3
La strutturazione dell’operazione UBI Finance 3, è stata avviata alla fine del 2010 mediante cessione ad una società veicolo denominata UBI
Finance 3 Srl2 di un portafoglio di 2,8 miliardi di euro di finanziamenti prevalentemente a piccole medie imprese, classificati in bonis, detenuti
dalla Banca Popolare di Bergamo Spa; i titoli cartolarizzati sono stati quindi emessi dalla società veicolo nel successivo esercizio 2011.
L’operazione era finalizzata alla costituzione di titoli da utilizzarsi quali poste stanziabili: a tal fine i titoli emessi sono stati interamente
riacquistati dall’originator Banca Popolare di Bergamo, che successivamente ha messo i titoli Senior a disposizione della Capogruppo tramite operazioni di pronti contro termine – per essere utilizzati in operazioni di rifinanziamento con gli Istituti Centrali.
Di seguito si espongono le caratteristiche dei titoli emessi:
Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 1.863.600.000,00 a tasso variabile, scadenza 2050, con rating attribuito da Fitch e Moody’s
(ridotto successivamente ad A+ per Fitch e Aa2 per Moody’s in seguito al progressivo declassamento del rating dell’Italia e della
Capogruppo UBI Banca operato dalle due agenzie negli esercizi 2011 e 2012);
Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 897.300.000,00, scadenza 2050, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione; questi titoli sono interamente detenuti dall’originator Banca Popolare di Bergamo.
A partire dalla data di pagamento del 24 aprile 2013 si è proceduto al progressivo ammortamento del titolo Classe A, per complessivi 1,738
miliardi di euro.
•
•
Nel corso del quarto trimestre del 2015, in considerazione del ridotto valore residuo del portafoglio cartolarizzato e dei titoli stanziabili da
esso garantiti, l’operazione è stata chiusa anticipatamente. In data 12 novembre 2015 i titoli sono stati ritirati dal pool di garanzie presso
la Banca d’Italia, mentre il successivo 26 novembre è stata sottoscritta dalle varie controparti la documentazione necessaria per procedere
al riacquisto del portafoglio da parte dell’originator Banca Popolare di Bergamo (perfezionato con data economica e contabile dal 16
novembre) alla chiusura dei contratti swap ed alla estinzione dei titoli cartolarizzati avvenuta nel successivo mese di dicembre.
Alla data di pagamento straordinaria del 17 dicembre, quindi, coerentemente con quanto previsto dalla contrattualistica dell’operazione,
UBI Finance 3 ha proceduto:
- all’integrale rimborso dei titoli Senior;
- al regolamento della chiusura dei contratti di swap;
- alla restituzione a Banca Popolare di Bergamo, in qualità di Finanziatore Subordinato, del finanziamento di complessivi 122,6 milioni di
euro concesso a copertura del rischio di “set-off” sui crediti ceduti3;
- alla restituzione ad UBI Banca della somma di 28 milioni di euro erogata a favore di UBI Finance 3 in qualità di Liquidity Facility Provider,
per fronteggiare il rischio di eventuali temporanee carenze di liquidità durante la vita dell’operazione;
- al pagamento dell’ excess spread ed all’integrale rimborso dei titoli Junior.
2 La società è oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.
3 Si tratta del rischio che i debitori ceduti, in caso di default dell’originator Banca Popolare di Bergamo, possano opporre in compensazione alla Società Veicolo cessionaria
i crediti da essi vantati per le somme depositate presso l’originator precedentemente alla cessione dei rispettivi finanziamenti.
546 Relazioni e Bilanci 2015
In tale occasione è stato inoltre rimborsato ad UBI Banca il deposito a garanzia del c.d. “rischio di commingling”4, pari a 27,6 milioni di euro
alla data di estinzione dell’operazione.
Nella tabella seguente si riporta l’ammontare rimborsato per le due classi di titoli:
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al
31.12.2015
% rimborsata
Class A
IT0004675861
1.863.600.000,00
1.863.600.000,00
-
100,0%
Class B
IT0004675879
897.300.000,00
897.300.000,00
-
100,0%
2.760.900.000,00
2.760.900.000,00
-
100,0%
UBI FINANCE 3 - TITOLI CARTOLARIZZATI
Totale
Nell’ambito dell’operazione di cartolarizzazione, il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è stato svolto da The Bank
of New York Mellon, mentre UBI Banca, in qualità di Capogruppo, ha ricoperto il ruolo di Italian Account Bank, Calculation Agent e Servicer.
L’originator Banca Popolare di Bergamo, ha svolto in qualità di Sub-servicer, l’attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati (con
esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo).
Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2015 ammontano a 250 milioni di euro.
I compensi spettanti, per l’esercizio 2015 e fino alla chiusura dell’operazione, per le attività sopra indicate ammontano rispettivamente a
407 mila euro per Banca Popolare di Bergamo e 323 mila euro per UBI Banca.
Operazioni di Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012, UBI SPV BPCI 2012 e UBI SPV BBS 2012
Nel corso dell’esercizio 2012 è stata completata la contemporanea strutturazione di tre nuove operazioni di cartolarizzazione, mediante
cessione a tre nuove società veicolo, denominate UBI SPV BPA 2012 Srl, UBI SPV BPCI 2012 Srl e UBI SPV BBS 2012 Srl.5, di finanziamenti
a piccole medie imprese, classificati in bonis e detenuti rispettivamente da Banca Popolare di Ancona, Banca Popolare Commercio ed
Industria e Banco di Brescia.
Anche queste nuove cartolarizzazioni sono state strutturate con l’obiettivo di costituire per il Gruppo poste stanziabili presso gli Istituti
Centrali, secondo il modello sopra descritto; di conseguenza anche in questa occasione le banche originator hanno sottoscritto all’atto
dell’emissione l’intero ammontare dei titoli cartolarizzati, per poi mettere a disposizione di UBI Banca, tramite operazioni di pronti contro
termine, i soli titoli di classe A.
Si riporta di seguito, per ciascuna cartolarizzazione, le caratteristiche dei titoli, emessi contestualmente per tutte e tre le operazioni in data
30 ottobre 2012:
1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 709.800.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte
di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 307.800.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 575.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte
di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 277.100.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
• Titoli di Classe A (Senior Tranches): nominale 644.600.000 a tasso variabile, scadenza 2057, dotati all’emissione di rating A- da parte
di Standard & Poor’s e A (low) da parte di DBRS;
• Titoli di Classe B (Junior Tranches): nominale 244.400.000, scadenza 2057, senza rating e con rendimento pari all’additional return
dell’operazione.
Anche in questo caso, i rating assegnati ai titoli di cui sopra – che restano validi anche al 31 dicembre 2015 - sono compatibili con i requisiti
per la stanziabilità presso la Banca Centrale.
L’ammortamento dei titoli è iniziato alla data di pagamento del 7 luglio 2014; a partire da tale data sono stati parzialmente rimborsati i
titoli Classe A.
Si riporta nella tabella seguente, per ciascuna operazione, gli importi rimborsati ed il valore residuo dei titoli alla data di riferimento del
presente bilancio:
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al
31.12.2015
% rimborsata
Class A
IT0004841141
709.800.000
365.584.506
344.215.494
51,5%
Class B
IT0004841158
307.800.000
-
307.800.000
0,0%
1.017.600.000
365.584.506
652.015.494
35,9%
UBI SPV BPA 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI
Totale
4 Il rischio di commingling è relativo al ruolo di Account Bank svolto dalla Capogruppo e rappresenta il rischio che si verifichi, in caso di downgrade che comporti il
trasferimento dei conti correnti della SPV dal Gruppo UBI Banca ad una società terza, il mancato trasferimento immediato su tali conti delle somme incassate dal Servicer.
5 Le società sono oggetto di consolidamento integrale da parte della Capogruppo UBI Banca secondo le norme contabili vigenti.
Nota Integrativa 547
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al
31.12.2015
% rimborsata
Class A
IT0004840994
575.600.000
418.069.723
157.530.277
72,6%
Class B
IT0004841000
277.100.000
-
277.100.000
0,0%
852.700.000
418.069.723
434.630.277
49,0%
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al
31.12.2015
% rimborsata
Class A
IT0004841125
644.600.000
404.601.316
239.998.684
62,8%
Class B
IT0004841133
244.400.000
-
244.400.000
0,0%
889.000.000
404.601.316
484.398.684
45,5%
UBI SPV BPCI 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI
Totale
UBI SPV BBS 2012 SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI
Totale
Si segnala, per completezza di informazione, che alla successiva data di pagamento del 7 gennaio 2016 sono stati fatti ulteriori rimborsi sui
titoli Classe A, pari a 68,2milioni per UBI SPV BPA 2012, 41,2milioni per UBI SPV BPCI 2012 e 48,9milioni per UBI SPV BBS 2012.
I titoli Classe B di ciascuna operazione, invece, in virtù delle clausole di subordinazione, non hanno finora ricevuto alcun rimborso.
Per quanto riguarda il portafoglio originariamente ceduto, esso ammontava complessivamente a 2,76 miliardi di euro, così ripartiti fra le tre
banche originator: 1,017 miliardi Banca Popolare di Ancona, 852 milioni Banca Popolare Commercio Industria e 889 milioni Banco di Brescia.
Le operazioni in esame sono operazioni “revolving”: era pertanto prevista la possibilità, entro 18 mesi dall’emissione, di ulteriori cessioni
di mutui da parte delle banche originator, da finanziarsi da parte delle società veicolo con gli incassi generati da ciascun portafoglio
cartolarizzato. Coerentemente con tale previsione, nel primo trimestre del 2014 è stata perfezionata un’ulteriore cessione di attivi per
complessivi 647 milioni di euro, così ripartiti fra le tre cartolarizzazioni (in termini di debito residuo capitale):
- Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 317 milioni;
- Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 137 milioni;
- Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 193 milioni.
Nel corso del primo trimestre 2014, inoltre, ciascuna Banca Originator, con la finalità di migliorare la qualità complessiva del portafoglio,
aveva perfezionato un’operazione di riacquisto volontario di crediti in bonis a rischio alto, riguardante 136 milioni di euro di crediti dei
portafogli inizialmente ceduti; gli importi riacquistati per ogni originator / SPV (in termini di debito residuo capitale) sono stati:
- Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 42 milioni;
- Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 27 milioni;
- Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 67 milioni.
Una nuova operazione di riacquisto crediti è stata effettuata nel terzo trimestre del 2015: in questo caso le tre banche originator hanno
riacquistato crediti deteriorati per 69 milioni di euro complessivi di debito residuo capitale. L’operazione è stata perfezionata in data 30
ottobre (con efficacia contabile ed economica dal precedente 19 ottobre); i crediti riacquistati per ogni originator / SPV, sempre in termini
di debito residuo capitale, sono i seguenti:
- Banca Popolare di Ancona / UBI SPV BPA 2012: euro 35 milioni;
- Banca Popolare Commercio ed Industria / UBI SPV BPCI 2012: euro 13 milioni;
- Banco di Brescia / UBI SPV BBS 2012: euro 21 milioni.
Tenuto conto delle operazioni sopra descritte, e del naturale ammortamento dei finanziamenti, il portafoglio complessivamente ceduto
dalle tre banche originator – anche in questo caso ancora contabilmente inscritto nei bilanci degli originator- si attesta al 31 dicembre 2015
a 1,455 miliardi di euro di debito residuo capitale.
Nelle tabelle seguenti si riporta, per ciascuna banca cedente, la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei
crediti al 31.12.2015 in base alla classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della
reportistica dell’operazione (in termini di debito residuo capitale):
548 Relazioni e Bilanci 2015
1) Cartolarizzazione UBI SPV BPA 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare di Ancona
a UBISPV BPA 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
531.807
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Performing Loans
19.800
543.615
Arrears Loans
5.631
COLLATERAL PORTFOLIO
2.284
38.590
549.246
Defaulted Loans
50.792
TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012
4.326
600.038
596.807
2) Cartolarizzazione UBI SPV BPCI 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da Banca Popolare Comm.
Industria a UBISPV BPCI 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
371.646
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Performing Loans
15.658
383.303
Arrears Loans
3.398
COLLATERAL PORTFOLIO
4.820
16.787
386.701
Defaulted Loans
25.721
TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPCI 2012
2.023
412.422
410.934
3) Cartolarizzazione UBI SPV BBS 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da Banco di Brescia a UBISPV
BBS 2012
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
393.163
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Performing Loans
15.074
405.554
Arrears Loans
3.099
COLLATERAL PORTFOLIO
2.902
23.284
408.653
Defaulted Loans
34.196
TOTALE PORTAFOGLIO UBI SPV BPA 2012
6.242
442.849
440.665
La struttura dell’operazione, conformemente al modello adottato anche per le altre operazioni, prevede che UBI Banca, in qualità di
Capogruppo, svolga il ruolo di Servicer mentre le attività di incasso e la gestione dei rapporti cartolarizzati sono effettuate dalle tre banche
originator, in qualità di Sub-servicer (anche in questo caso con esclusione dei rapporti passati a sofferenza, gestiti dall’Area Credito Anomalo
e Recupero Crediti della Capogruppo).
Gli incassi percepiti nel corso dell’esercizio 2015 sono rappresentati, per ogni singola Banca Originator, nella tabella seguente:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
Incassi esercizio 2015
TOTALE
SVP 2012 BPA - BANCA
POP.ANCONA
SVP 2012 BPCI
- BANCA POP.
COMMERCIO
INDUSTRIA
SVP 2012 BBS BANCO DI BRESCIA
447.635
187.059
121.404
139.172
Il compenso spettante ad UBI Banca per l’esercizio 2015 per le attività di servicing sopra indicate ammonta in totale ad euro 542 mila,
mentre per i tre Sub-servicer i compensi sono rispettivamente: 268 mila euro per Banca Popolare di Ancona, 185 mila euro per Banca
Popolare Commercio ed Industria e 199 mila euro per il Banco di Brescia.
Le tre banche originator svolgono inoltre il ruolo di Subordinated Loan Provider: al fine di costituire una riserva di cassa per fronteggiare
alcuni rischi connessi con le operazioni, nel 2012 sono stati infatti erogati da ciascuna banca originator dei finanziamenti subordinati, del
valore rispettivamente di:
- 26,6 milioni di euro da parte della Banca Popolare di Ancona, incrementati di 8,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 11,3 milioni nel
2014, in occasione della cessione “revolving”;
- 26,3 milioni di euro da parte della Banca Popolare Commercio ed Industria, incrementati di ulteriori 4,9 milioni in occasione del “revolving”
del 2014;
- 22,9 milioni di euro da parte del Banco di Brescia, incrementati successivamente di 2,8 milioni nell’esercizio 2013 e di ulteriori 3,6 milioni
in occasione del “revolving” del 2014.
Il supporto finanziario prestato dalle banche del Gruppo alle operazione in esame ammonta quindi alla data del 31.12.2015 a 107,2 milioni
di euro complessivi.
Nota Integrativa 549
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Come già per le altre operazioni sopra descritte, il ruolo di Cash Manager, Paying Agent ed English Account Bank è svolto, per tutte e tre le
operazioni da The Bank of New York Mellon.
Inoltre, in linea prudenziale al fine di rispettare i requisiti di eleggibilità anche in scenari di stress di mercato, per queste tre operazioni si è
proceduto, ad inizio 2015, alla nomina di un Back up Servicer Facilitator.
Operazione 24-7 Finance
L’operazione di cartolarizzazione 24-7 Finance Srl è stata effettuata nel corso dell’esercizio 2008 con sottostanti attivi detenuti da Banca
24-7 Spa, società come noto incorporata in UBI Banca nell’esercizio 2012.
Le tipologie di attivi, a suo tempo cartolarizzati mediante cessione ad una unica società veicolo 24-7 Finance srl, erano rappresentate da
tre diversi portafogli:
1) Mutui: crediti in bonis derivanti da Mutui ipotecari concessi a privati residenti in Italia, garantiti da ipoteca di primo grado su beni immobili
residenziali situati in Italia ed interamente edificati;
2) Cessioni del Quinto: crediti in bonis derivanti da Cessioni del Quinto dello stipendio a privati residenti in Italia, garantiti da clausola
“riscosso per non riscosso” e da assicurazione su perdita di impiego;
3) Prestiti al consumo: crediti in bonis derivanti da Prestiti Personali e Prestiti Finalizzati rilasciati a privati residenti in Italia.
Su tali attivi erano state strutturate da parte di 24-7 Finance tre diverse emissioni di titoli cartolarizzati.
L’operazione di cartolarizzazione avente per oggetto Finanziamenti contro Cessione del Quinto dello stipendio è stata chiusa
anticipatamente nel corso dell’esercizio 2011.
Analogamente nel corso dell’esercizio 2012 è stata chiusa anticipatamente anche l’operazione avente per sottostante il portafoglio di
Prestiti al consumo.
Al 31.12.2015 pertanto è ancora in essere soltanto l’operazione Mutui, il cui portafoglio ammonta, a tale data, a 1,320 miliardi di euro
(debito residuo capitale).
Nelle tabelle seguenti si riporta la distribuzione del portafoglio cartolarizzato per tipologia qualitativa dei crediti al 31.12.2015 in base alla
classificazione nel bilancio dell’originator (in termini di valore netto di bilancio) ed alla classificazione della reportistica dell’operazione (in
termini di debito residuo capitale “vista cliente”):
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione di bilancio)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attivi ceduti da UBI BANCA a 24-7 Finance
TIPOLOGIA DI CREDITI
(classificazione ai fini dell'operazione)
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
1.082.824
Debito residuo capitale
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Performing Loans
45.894
1.063.496
Arrears Loans
45.597
COLLATERAL PORTFOLIO
3.901
117.114
1.109.093
Defaulted Loans
211.238
TOTALE PORTAFOGLIO 24-7 FINANCE
80.925
1.320.331
1.330.658
Di seguito si riportano le caratteristiche dei titoli emessi:
Titoli di classe A (titoli senior): nominale 2.279.250.000 euro, a tasso variabile, a cui è stato inizialmente attribuito rating Aaa da parte di
Moody’s; l’attuale livello di rating per Moody’s è Aa3, mentre il secondo rating - attribuito da DBRS nell’esercizio 2011 per ottemperare
ai requisiti di stanziabilità - è pari ad A (high).
Titoli di classe B (titoli junior): nominale 225.416.196 euro, scadenza 2055, senza rating e con rendimento pari all’additional return del
portafoglio sottostante.
I titoli cartolarizzati sono interamente posseduti da UBI Banca che utilizza le tranche senior, come per i titoli delle cartolarizzazioni sopra
descritte, quale poste stanziabili per il rifinanziamento presso gli Istituti Centrali.
•
•
L’ammortamento dei titoli Classe A è iniziato a partire dal febbraio 2010; si riporta nella tabella seguente il totale ammortizzato ed il valore
residuo dei titoli al 31.12.2015:
ISIN
Valore Nominale
all'emissione
Valore rimborsato
al 31.12.2015
Valore Nominale
Residuo al
31.12.2015
% rimborsata
Class A
IT0004376437
2.279.250.000
1.344.400.250
934.849.750
59,0%
Class B
IT0004376445
225.416.196
-
225.416.196
0,0%
2.504.666.196
1.344.400.250
1.160.265.946
53,7%
24-7 FINANCE SRL - TITOLI CARTOLARIZZATI
Totale
550 Relazioni e Bilanci 2015
Nell’ambito dell’operazione, il ruolo di Cash Manager, Calculation Agent e Paying Agent è svolto da Bank of New York Mellon che agisce
anche in qualità di Account Bank.
Banca 24-7, ricopriva, oltre al ruolo di originator, anche la funzione di Servicer dell’operazione, ruolo che adesso è svolto da UBI Banca a
seguito della intervenuta fusione delle due entità.
Il compenso spettante ad UBI Banca per le attività di servicing, svolte nel corso dell’esercizio 2015, ammonta complessivamente ad euro 447
mila, mentre gli incassi complessivamente realizzati nell’ambito dell’attività di servicing ammontano, per l’esercizio 2015, a 153 milioni di euro.
Si segnala per completezza che Banca 24-7 Finance svolgeva anche il ruolo di Subordinated Loan Provider avendo erogato un finanziamento
subordinato atto a costituire una riserva iniziale di cassa destinata a fronteggiare eventuali carenze di liquidità dell’operazione; al momento
della fusione in UBI Banca nel 2012 era in essere un finanziamento subordinato di 24,4 milioni di euro, incrementato successivamente, nel
corso dell’esercizio 2013, di ulteriori 73 milioni di euro.
Il supporto finanziario prestato da UBI Banca alla cartolarizzazione, considerato che dal 2012 non sono stati effettuati rimborsi del
finanziamento, ammonta a 97,6 milioni di euro.
Operazione UBI Lease Finance 5
Nell’ambito del processo di accentramento presso la Capogruppo delle attività amministrative e di controllo delle società del Gruppo,
a partire dal 1 novembre 2015 UBI Banca ha assunto anche il ruolo di Servicer nell’operazione di Cartolarizzazione UBI Lease Finance 5,
strutturata nel 2008 con attivi di pertinenza della controllata UBI Leasing. Contestualmente UBI Leasing ha assunto il ruolo di Sub-servicer
per la gestione dei portafogli cartolarizzati, ivi incluse le pratiche passate a sofferenza.
Il compenso spettante ad UBI Banca per l’attività di Servicing svolta nei mesi di novembre e dicembre 2015, ammonta a 19 mila euro.
Per una descrizione dettagliata dell’operazione UBI Lease Finance 5 si fa rimando a quanto indicato nella corrispondente sezione del
Bilancio Consolidato.
Informazioni di natura quantitativa
C.1 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione “proprie” ripartite per
tipologia di attività cartolarizzate e per tipologia di esposizioni
Non si evidenziano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazioni proprie.
C.2 Esposizioni derivanti dalle principali operazioni di cartolarizzazione di “terzi” ripartite per
tipologia delle attività cartolarizzate e per tipo di esposizione
Non si rilevano esposizioni derivanti da operazioni di cartolarizzazione di “terzi”.
C.3 Società veicolo per la cartolarizzazione
Si segnala la sola operazione di cartolarizzazione legata alla 24-7 Finance, le cui caratteristiche sono ampiamente descritte in precedenza
nella parte relativa alle informazioni di natura qualitativa
C.4 Società veicolo per la cartolarizzazione non consolidate
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
C.5 Attività di servicer - cartolarizzazioni proprie: incassi dei crediti cartolarizzati e rimborsi dei
titoli emessi dalla società veicolo per la cartolarizzazione
Come indicato nella parte C.1, l’operazione è stata chiusa nel corso del mese di aprile del 2013.
D. Informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente
(diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione)
Per l’informativa di cui alla presente voce si rimanda a quanto descritto nel Bilancio Consolidato.
Nota Integrativa 551
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
E. Operazioni di cessione
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Informazioni di natura quantitativa
E.1 Attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio e valore intero
Forme tecniche/
Portafoglio
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
rilevate
parzialmente
(VB)
rilevate
parzialmente
(intero valore)
rilevate per
intero (VB)
rilevate
parzialmente
(VB)
rilevate
parzialmente
(intero valore)
rilevate per
intero (VB)
A. Attività per cassa
419.262
-
-
-
-
-
3.934.201
-
-
1. Titoli di debito
419.262
-
-
-
-
-
3.934.201
-
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
-
x
x
x
x
x
x
419.262
-
-
-
-
-
3.934.201
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
415.950
-
-
-
-
-
3.486.135
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale 31.12.2015
di cui deteriorate
Totale 31.12.2014
di cui deteriorate
rilevate
parzialmente
(VB)
rilevate
parzialmente
(intero valore)
rilevate per
intero (VB)
E.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate: valore di bilancio
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie valutate
al fair value
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
1. Debiti verso clientela
324.896
-
3.889.717
a) a fronte di attività rilevate per intero
324.896
-
3.889.717
-
-
-
2. Debiti verso banche
94.424
-
51.564
a) a fronte di attività rilevate per intero
94.424
-
51.564
-
-
-
Totale 31.12.2015
419.320
-
3.941.281
Totale 31.12.2014
415.669
-
3.452.604
Passività/Portafoglio attività
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
E.3 Operazioni di cessione con passività aventi rivalsa esclusivamente sulle attività cedute: fair value
Forme tecniche/Portafoglio
Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la
vendita
A
B
A
B
A
B
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
419.262
-
-
-
3.934.201
-
2. Titoli di capitale
-
-
-
-
-
-
3. O.I.C.R.
-
-
-
-
-
-
4. Finanziamenti
-
-
-
-
-
-
B. Strumenti derivati
-
-
X
X
X
X
419.262
-
-
-
3.934.201
-
Totale attività
C. Passività associate
1. Debiti verso clientela
324.896
-
-
-
3.889.717
-
2. Debiti verso banche
94.424
-
-
-
51.564
-
419.320
-
-
-
3.941.281
-
Valore netto 31.12.2015
(58)
-
-
-
(7.080)
-
Valore netto 31.12.2014
281
-
-
-
33.531
-
Totale passività
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
552 Relazioni e Bilanci 2015
Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
rilevate per
intero (VB)
rilevate
parzialmente
(VB)
Crediti v/banche
rilevate
parzialmente
(intero
valore)
rilevate per
intero (VB)
rilevate
parzialmente
(VB)
Crediti v/clientela
rilevate
parzialmente
(intero
valore)
rilevate per
intero (VB)
Totale
rilevate
parzialmente
(intero
valore)
rilevate
parzialmente
(VB)
31.12.2015
31.12.2014
1.691.268
-
-
-
-
-
-
-
-
6.044.731
5.752.196
1.691.268
-
-
-
-
-
-
-
-
6.044.731
5.752.196
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
x
x
x
x
x
x
x
x
-
-
1.691.268
-
-
-
-
-
-
-
-
6.044.731
x
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
1.850.111
-
-
-
-
-
-
-
-
x
5.752.196
-
-
-
-
-
-
-
-
-
x
-
Attività finanziarie
detenute sino alla scadenza
Crediti v/banche
Crediti v/clientela
1.743.109
-
-
5.957.722
1.743.109
-
-
5.957.722
-
-
-
-
-
-
-
145.988
-
-
-
145.988
-
-
-
-
1.743.109
-
-
6.103.710
1.856.404
-
-
5.724.677
Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza (fair value)
A
Crediti verso banche (fair value)
B
A
Totale
Crediti verso clientela (fair value)
B
A
Totale
B
31.12.2015
31.12.2014
1.742.187
-
-
-
-
-
6.095.650
5.752.196
X
X
X
X
X
X
-
-
X
X
X
X
X
X
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
X
X
X
X
-
-
1.742.187
-
-
-
-
-
6.095.650
5.752.196
1.743.109
-
-
-
-
-
5.957.722
X
-
-
-
-
-
-
145.988
X
5.724.677
1.743.109
-
-
-
-
-
6.103.710
(922)
-
-
-
-
-
(8.060)
X
(6.293)
-
-
-
-
-
X
27.519
Nota Integrativa 553
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo
coinvolgimento
Non si rilevano attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento.
E.4 Operazioni di covered bond
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 15 miliardi - “Programma Residenziale”
Gli Obiettivi
Nell’esercizio 2008 il Consiglio di Gestione di UBI Banca ha deliberato di procedere nella realizzazione di un programma di emissione di obbligazioni
bancarie garantite strutturato, finalizzato al beneficio in termini di funding contestualmente al contenimento del costo della raccolta.
In particolare, il Consiglio di Gestione ha:
• individuato gli obiettivi del programma;
• individuato la struttura base di un’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite alla luce della normativa, enucleando ed
•
•
•
•
esaminando i principali elementi, tra cui il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la struttura finanziaria
dell’operazione ed i test;
valutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti collegati di natura organizzativa, informatica e contabile. Tali adeguamenti
sono stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi anche sulle singole banche partecipanti. Nella predisposizione delle relative
procedure si è altresì tenuto conto dei requisiti fissati dalla normativa emanata dalla Banca d’Italia;
valutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
valutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo al fine di verificare che i documenti contrattuali dell’operazione
contenessero clausole atte ad assicurare un regolare ed efficiente svolgimento delle proprie funzioni da parte della società veicolo stessa;
valutato i profili giuridici, attraverso un’approfondita disamina delle strutture e degli schemi contrattuali impiegati, con particolare
attenzione alle caratteristiche della garanzia prestata dalla società veicolo e al complesso dei rapporti intercorrenti tra la banca
emittente, le banche cedenti e la società veicolo.
Gli obiettivi del programma consistono principalmente:
- nella raccolta istituzionale a lungo termine con costi maggiormente competitivi rispetto alla raccolta effettuata con strumenti alternativi
quali i programmi EMTN o le operazioni di cartolarizzazione;
- nell’accesso, tramite le emissioni di Obbligazioni Bancarie Garantite, a tipologie di investitori specializzati che attualmente non investono
negli altri strumenti di raccolta utilizzati e utilizzabili dal Gruppo UBI Banca.
La struttura
La struttura base dell’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite prevede che vengano realizzate le seguenti attività:
• Una banca (la Banca Cedente o Originator) trasferisce un insieme di asset aventi determinate caratteristiche ad un veicolo, formando
•
•
un patrimonio segregato (cover pool); tale patrimonio, in virtù dei vigenti principi contabili internazionali, non viene però cancellato dal
bilancio della banca cedente;
La stessa banca cedente (qui come Banca Finanziatrice) eroga al veicolo un prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento del
prezzo di acquisto degli asset da parte del veicolo;
La banca (la Banca Emittente) emette obbligazioni bancarie garantite supportate da una garanzia primaria, non condizionata e irrevocabile
emessa dalla società veicolo ad esclusivo beneficio degli investitori detentori delle obbligazioni bancarie garantite e delle controparti di
hedging coinvolte nella transazione. La garanzia è supportata da tutti gli asset ceduti al veicolo e che fanno parte del cover pool.
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato un programma di Obbligazioni Bancarie Garantite (di seguito anche
OBG o “covered bond”) da dieci miliardi di euro di emissioni, massimale che nell’esercizio 2014 è stato aumentato a quindici miliardi di
euro. La struttura che è stata adottata prevede peraltro che i portafogli che costituiscono il patrimonio separato della società veicolo siano
ceduti da più Banche Originator (le Banche Cedenti).
A tal fine è stata costituita, ai sensi della legge 130/1999, un’apposita società veicolo, UBI Finance Srl., partecipata al 60% da UBI Banca6,
che in qualità di garante delle emissioni fatte da UBI Banca ha assunto un portafoglio di mutui ipotecari residenziali ceduti dalle banche rete
del Gruppo, partecipanti al programma sia come Banche Originator, che come Banche Finanziatrici. Ad esse nell’esercizio 2013 si è aggiunta
come Banca Cedente e Finanziatrice anche UBI Banca, che in qualità di Capogruppo, riveste inoltre il ruolo di Master Servicer, Calculation
Agent e Cash Manager dell’operazione.
UBI Banca ha poi delegato alle Banche Originator, in qualità di Sub-servicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e
dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun Originator (con esclusione della gestione dei portafogli di propria
pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Credito Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo).
Il ruolo di Account Bank e Paying Agent è svolto da The Bank of New York Mellon (Luxembourg) Sa, mentre il Rappresentante degli
Obbligazionisti è BNY Mellon Corporate Trustee Services Limited.
Il ruolo di Asset Monitor, esplicitamente previsto dalla normativa per questo tipo di operazioni, è svolto da BDO Italia Spa.
Il Programma da 15 miliardi è inoltre valutato da parte di due agenzie di rating: Moody’s, presente fin dalla prima emissione nell’ambito del
programma, e DBRS, che ha sostituito Fitch nel corso dell’ultimo trimestre del 2015.
6 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
554 Relazioni e Bilanci 2015
Si riporta di seguito una sintesi delle principali caratteristiche della struttura del Programma Covered Bond di UBI Banca:
Coupon (fisso)
annuale
Asset
Monitor
OBG
Accensione
Prestito
Obbligazionario
Interessi
Prestito
Obbligazionario
Raccolta da
Emissione
Covered Bonds
Investitori
OBG
Garanzia
Interessi sul Finanziamento Subordinato
UBI Finance SRL
SPE
Sellers
Euribor + spread
variabile
LIABILITY SWAPS
Coupon (fisso)
Accensione Finanziamento
Subordinato
Portafoglio mutui
Interessi sul Portafoglio mutui
A) Obbligazioni Bancarie Garantite. UBI Banca emette obbligazioni bancarie garantite a valere sul Programma;
B) Prestito Obbligazionario. Per permettere la retrocessione alle banche originator del funding raccolto sui mercati istituzionali con l’emissione
dei Covered Bond, è previsto che le Banche Cedenti abbiano la facoltà di emettere, nei limiti della propria quota di partecipazione al
Programma, prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di UBI Banca. Tali prestiti obbligazionari avranno la
medesima scadenza delle Obbligazioni Bancarie Garantite e remunerazione stabilita secondo le politiche di funding aziendale.
C) Finanziamento Subordinato. Le Banche Cedenti, per finanziare l’acquisto dei mutui da parte della Società Veicolo, erogano a quest’ultima
dei prestiti subordinati; la remunerazione di tali finanziamenti subordinati è calcolata come “Premium” ovvero “Extra-spread” che sarà dato
dall’ammontare degli interessi incassati che rimane nei conti della Società Veicolo una volta dedotti gli importi previsti come prioritari
nella cascata dei pagamenti, relativi ad esempio ai costi sostenuti dal veicolo, ai pagamenti alle controparti swap ed agli accantonamenti
al “reserve account”.
D) Swap a copertura di rischio di tasso. Qualora l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite sia a tasso fisso, UBI Banca può provvedere
ad effettuare la copertura del rischio tasso con la stipula di uno swap con controparti di mercato trasformando la sua esposizione a tasso
variabile. Tale swap è al di fuori del perimetro del Programma e la sua stipula viene decisa in ottica di gestione del rischio tasso in sede di
ALM della Capogruppo.
E) Liability swap: Ad ogni emissione di Covered Bond a tasso fisso inoltre viene stipulato un contratto di liability swap tra UBI Banca e UBI
Finance, finalizzato a proteggere dal rischio di tasso, che potrebbe interessare i flussi ricevuti dalla Società Veicolo e quanto dovuto dalla
stessa Società Veicolo agli investitori (cedole a tasso fisso sulle obbligazioni bancarie garantite) nel caso in cui si verifichi un evento di
default di UBI Banca e la società veicolo debba intervenire per pagare le cedole agli investitori.
Il notional amount dei liability swap deve essere pari al livello necessario a garantire la copertura del rischio di tasso correlata alla quota di
rendimento a tasso variabile dei portafogli sottostanti il patrimonio separato di UBI Finance, tenuto conto che la componente di portafoglio
mutui a tasso fisso costituisce di per sé una parziale copertura naturale rispetto alle obbligazioni bancarie garantite a tasso fisso. La
percentuale di copertura richiesta dalle Agenzie di Rating tramite il liability swap è pari al 70% dei Covered Bond (a tasso fisso) emessi.
La struttura dei liability swap prevede lo scambio di flussi tra UBI Banca e la Società Veicolo solo al verificarsi di un evento di default di
UBI Banca oppure al momento dell’assegnazione dello swap da UBI Banca ad altra controparte eligible. Per completezza segnaliamo che il
Liability swap, comporta per UBI Banca degli obblighi di marginazione; in un’ottica di diversificazione del rischio di controparte, il ruolo di
Account bank per tale marginazione è stato attribuito a BNP Paribas Securities Services.
F) Conti correnti. il Programma prevede un’articolata struttura di conti correnti sui quali sono appoggiati i flussi finanziari dell’operazione.
Al riguardo sono aperti una serie di conti intestati alla Società Veicolo per ciascuna Banca Cedente ed in particolare:
• C ollection Account presso UBI Banca collegati a ciascuna Banca Cedente sui quali verranno accreditate le somme incassate, per interesse
•
e capitale, sul portafogli di pertinenza di ciascun Originator, e - ove applicabile- degli altri assets ceduti alla Società Veicolo nel contesto
del Programma (cd. Eligible Assets e Top-Up Assets);
Interest Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente sul quale vengono trasferiti, con
cadenza giornaliera, tutti gli importi in linea interessi accreditati sui Collection Account, nonché tutti gli importi pagati alla Società
Veicolo dalle Controparti dei Contratti di Swap;
Principal Account presso Bank of New York Mellon, London Branch collegati a ciascuna Banca Cedente, sul quale saranno trasferiti
giornalmente tutti gli importi in linea capitale accreditati sui Collection Account;
un Reserve Fund Account, presso Bank of New York Mellon, London Branch sul quale vengono accreditati mensilmente i ratei di interesse
maturati sulle obbligazioni bancarie garantite emesse, a garanzia del pagamento delle cedole in corso;
un Expense Account, sul quale vengono versate mensilmente, a valere sui fondi disponibili in linea interessi e proporzionalmente alla
quota di partecipazione al Programma di ogni Banca Cedente, le somme necessarie per le spese della Società Veicolo.
•
•
•
Nota Integrativa 555
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
I Test di Efficacia.
Su base mensile vengono eseguiti i test di efficacia, sia a livello complessivo che separatamente in relazione ai portafogli ceduti da ciascun
Originator, per determinare la tenuta finanziaria del portafoglio di ciascuna banca. Come previsto dalla normativa, essendo il Programma
multioriginator, caratterizzato da una cross-collateralization dei portafogli delle Banche Cedenti, l’unico test valido per gli Investitori è il test
di tenuta del portafoglio calcolato a livello complessivo, mentre i test calcolati a livello di singolo portafoglio servono per determinare la
tenuta del portafoglio di pertinenza di ciascun cedente ai fini della cross-collateralization fra le diverse banche cedenti.
In particolare:
• il Nominal Value Test verifica se il Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto è maggiore del Valore Nominale delle
obbligazioni bancarie garantite emesse; al fine di assicurare un adeguato livello di overcollateralization nel portafoglio, è disposto
che mentre le obbligazioni sono considerate al loro valore nominale, i crediti in portafoglio sono ponderati con riferimento al valore
della relativa garanzia e l’importo complessivo è ulteriormente ridotto di una c.d. Asset Percentage. Il calcolo del Nominal Value Test
tiene inoltre conto di potenziali rischi aggiuntivi, quali ad esempio il rischio di compensazione (c.d. “rischio di set-off”) o il “rischio di
commingling”7.
il Net Present Value Test verifica se il valore attuale dei crediti rimanenti nel portafoglio è maggiore del valore attuale delle obbligazioni
bancarie garantite emesse;
l’Interest Cover Test verifica, in un’ottica a 12 mesi, se gli interessi incassati e giacenti sui conti e i flussi di interessi da incassare, al netto
dei costi del veicolo, sono maggiori degli interessi da riconoscere ai titolari delle obbligazioni bancarie garantite;
l’Amortisation Test (segue logiche analoghe al Nominal Value Test, ma viene fatto soltanto qualora UBI Banca dovesse subire un
downgrade da parte delle Agenzie di Rating);
il Top-up Assets Test verifica se, prima del default di UBI Banca, l’ammontare complessivo degli attivi integrativi e della liquidità non sia
superiore al 15% del Valore Nominale dei crediti rimanenti nel portafoglio ceduto, in conformità a quanto previsto dal Decreto MEF e
dalle Istruzioni di Banca d’Italia.
•
•
•
•
Qualora tutti i test8 siano contemporaneamente rispettati, la Società Veicolo può procedere al pagamento di tutti gli attori del processo, ivi
comprese le Banche Originator in qualità di prestatrici del Finanziamento Subordinato, secondo l’ordine di priorità indicato nella “cascata
dei pagamenti”.
Diversamente, qualora i test non siano rispettati, la documentazione contrattuale prevede a carico del Gruppo UBI Banca un obbligo di
integrazione della collateralization del portafoglio attraverso la cessione di nuovi mutui, ovvero di attivi integrativi. Il mancato rispetto
dei test, una volta trascorso il termine concesso al Gruppo per procedere all’integrazione, comporta il verificarsi di un inadempimento
dell’emittente (Issuer Event of Default) con conseguente azionamento della garanzia rilasciata da UBI Finance; in tal caso le Banche
Originator riceverebbero i pagamenti a valere sul Finanziamento Subordinato solo dopo l’avvenuto rimborso delle obbligazioni bancarie
garantite da parte della società veicolo, e nei limiti dei fondi residui.
Come previsto dalla normativa in materia, l’Asset Monitor verifica con cadenza trimestrale la correttezza ed accuratezza dei calcoli svolti
dal Calculation Agent UBI Banca per la determinazione dei Test di efficacia.
Gli adeguamenti organizzativi e le procedure di controllo
Il testo che segue fornisce un’informativa di sintesi sulla nuova struttura organizzativa ed i processi di gestione del Programma di
Obbligazione Bancarie Garantite approvati nell’esercizio 2013. Il testo è stato redatto sulla base di quanto presentato nella Relazione
Programma presentata al Consiglio di Gestione il 15.1.2013, del 28.1.2014 e del 24.2.2015, nonché quanto indicato nella circolare di Gruppo
415/2013 “Revisione dei processi relativi al Primo Programma di Covered Bond”.
Il sistema organizzativo attualmente adottato nel Gruppo UBI Banca per la strutturazione e gestione dei Programmi di obbligazioni bancarie
garantite è il risultato di una generale revisione organizzativa attuata nell’esercizio 2013 come frutto della evoluzione dei processi di
emissione e gestione sperimentati nel corso dei primi anni di vita del Programma.
Si distinguono, in tale sistema, due ambiti di attività:
1) il primo ambito riguarda le attività necessarie per l’allestimento del Programma, che vengono attuate una tantum nella fase propedeutica
all’emissione dei titoli, di cui si fornisce di seguito una descrizione sintetica: le ipotesi di strutturazione di un nuovo Programma
vengono valutate dai competenti Comitati interni di UBI Banca ed approvate nelle loro linee di indirizzo dal Consiglio di Gestione; segue
l’individuazione dei soggetti esterni che dovranno assistere la Capogruppo nella strutturazione e l’emissione del Programma (Studi
Legali, Arranger, Asset Monitor, Agenzie di Rating); la definizione degli asset che dovranno far parte del portafoglio e la definizione della
contrattualistica relativa all’operazione da parte di strutture interne ed esterne alla banca. Successivamente si procede a:
- la costituzione della Società Veicolo e le attività necessarie alla cessione degli attivi al veicolo ed alla corretta segregazione patrimoniale
del portafoglio a garanzia;
- l’attribuzione del Rating al Programma, inclusa la site visit da parte delle Agenzie di Rating;
- la presentazione della Relazione di Compliance del Programma.
2) il secondo ambito riguarda invece le attività ricorrenti per la gestione, monitoraggio e controllo, che sono organizzate nei quattro macro
processi che si descrivono di seguito:
A. Pianificazione annuale: la definizione delle emissioni di covered bond da effettuarsi nell’anno viene fatta dalle competenti strutture
di UBI Banca nell’ambito della più generale definizione delle modalità di copertura delle esigenze di liquidità, sulla base degli indirizzi
strategici e con gli obiettivi di crescita e di rischio espressi dai competenti Organi Aziendali. Alla definizione del planning annuale
sulle emissioni segue la fase di analisi annuale volta a definire l’ammontare del collateral che il Gruppo dovrà essere in grado
prospetticamente di assicurare per garantire le emissioni in essere e quelle future previste. Il Consiglio di Gestione della Capogruppo,
previa verifica da parte dei competenti Comitati interni, è quindi chiamato a deliberare annualmente in merito a:
7 Vedi note precedenti.
8 Il calcolo dei primi tre Test sopra indicati è coerente con quanto richiesto dalle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013) in tema di parziale ponderazione
delle posizioni a garanzia che dovessero superare le soglie di Loan to Value previste (80% mutui residenziali e 60% mutui commerciali). Vedi infra Rischio Garanzie Immobiliare.
556 Relazioni e Bilanci 2015
- Cessioni di nuovi mutui da parte delle Banche Originator partecipanti al Programma ed eventuali riacquisti;
-N
uove emissioni di covered bond.
B Cessioni periodiche di attivi alla Società Veicolo: in base alle linee guida definite come da punto precedente, vengono identificati in
dettaglio i portafogli di attivi da cedere. Le competenti strutture della Capogruppo, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger
ove necessario, predispongono quindi la documentazione contrattuale, effettuano i controlli preventivi e procedono agli adempimenti
tecnici necessari per la segregazione e corretta gestione dei portafogli da parte dei Servicer e Sub-servicer. Le Banche Originator inoltre,
provvedono ad integrare i Finanziamenti Subordinati per quanto necessario in relazione all’ammontare dei nuovi portafogli ceduti.
C. Emissione di nuove obbligazioni bancarie garantite: nell’ambito delle emissioni pianificate secondo quanto descritto ai punti precedenti,
le competenti strutture di UBI Banca definiscono le caratteristiche dell’ emissione e costituiscono il Sindacato di Banche dealers
partecipanti all’emissione; quindi si dà l’avvio all’emissione con raccolte degli ordini dagli investitori istituzionali al termine della quale
vengono formalizzati quantità e prezzo di emissione. A seguire si predispone, con il supporto degli Studi Legali e degli Arranger, la
documentazione la documentazione legale che sarà oggetto di firma fra le parti entro la valuta di decorrenza dell’emissione.
D. Gestione on going del Programma di emissione: questo macro processo regola le attività necessarie alla gestione nel quotidiano dei
portafogli ceduti alla SPV, al regolamento dei flussi finanziari, all’espletamento dei controlli previsti dalla normativa ed alla produzione
dell’informativa obbligatoria e per i mercati9. Questi i principali sottoprocessi, attuati dalle competenti strutture della Capogruppo (che
agisce in qualità di Master Servicer, Calculation Agent e Cash Manager del Programma), o delle Banche Rete (in qualità di Sub-Servicer):
- Regolamento giornaliero dei flussi finanziari rivenienti dal portafoglio a garanzia;
- Determinazione mensile dei Test di Efficacia;
- Determinazione della cascata dei pagamenti mensile e gestione della liquidità;
- Produzione dell’informativa periodica alle varie controparti, agli investitori (nel rispetto dei requisiti di disclosure richiesti dalla
normativa di vigilanza ai fini del trattamento prudenziale delle OBG) ed alle Agenzie di Rating;
- Regolamento delle cedole delle emissioni in essere (con cadenza annuale o infra-annuale a seconda dell’emissione);
- Determinazione (con cadenza semestrale) dei controlli previsti dalla normativa per monitorare i requisiti atti a garantire la qualità e
l’integrità degli attivi ceduti a garanzia e valutazione dell’eventuale riacquisto di attivi non più eligible.
I regolamenti e le normative interne di Gruppo disciplinano in dettaglio gli attori e le singole attività dei processi sopra delineati.
I rischi connessi con l’operazione:
Nel corso degli esercizi 2012 e 2013 la Banca ha provveduto ad una revisione dell’analisi dei rischi individuati in sede di approvazione
del Programma nel giugno 2008, e ha elaborato una nuova mappatura degli stessi. L’elenco di rischi qui di seguito individuati è derivato
dell’attuale framework regolamentare (comunitario ed italiano) e fa riferimento alle attuali metodologie delle agenzie di rating.
Le diverse tipologie di rischio sono ricondotte alle 4 seguenti macro categorie:
1. Rischio downgrade di UBI Banca, che comprende il rischio relativo ai contratti swap in cui UBI Banca è controparte ed il rischio relativo
alle attività di Account Bank svolte da UBI Banca, in quanto in entrambi i casi un eventuale downgrade potrebbe comportare per UBI
Banca la perdita della qualità di controparte “eligible” nei ruoli sopra indicati. In particolare, per quanto riguarda il ruolo di Account Bank,
in caso di downgrade che comporti il trasferimento dei conti correnti della SPV ad una società terza, il mancato trasferimento immediato
su tali conti delle somme incassate rappresenta il c.d. “commingling risk” di cui si tiene conto, come indicato, in sede di calcolo dei Test
Normativi.
2. Rischio legato ai mutui sottostanti (Collateral); L’emissione di obbligazioni bancarie garantite poggia le basi del suo rating sul credit
enhancement fornito dal portafoglio di mutui ceduto a garanzia alla Società Veicolo. I criteri delle agenzie di rating prevedono infatti
che l’ammontare del portafoglio mutui a garanzia si mantenga su livelli più alti rispetto al valore delle obbligazioni emesse (c.d. over
collateralization). Una diminuzione del livello di over collateralization porterebbe in primis a un downgrade dell’operazione e, nei casi più
gravi, al default dell’emittente, nel caso non fosse garantito il livello minimo previsto contrattualmente e/o non fossero superati i test
regolamentari. Per fronteggiare questi rischi sono previsti diversi meccanismi all’interno del Programma, quali: il Nominal Value Test e
vari gradi di over-collateralisation, che mirano ad assicurare che la Società Veicolo sia in grado di garantire integralmente le obbligazioni
bancarie garantite emesse anche a fronte di alcuni default sugli asset sottostanti; la possibilità di apportare denaro liquido a garanzia delle
emissioni (nei limiti del 15% dell’importo complessivo degli attivi detenuti dalla Società Veicolo); la possibilità di inserire nel Portafoglio
anche asset con rating più elevato; infine, per quanto riguarda il rimborso del capitale a scadenza da parte della Società Veicolo (in caso
di default di UBI Banca), è stata prevista la possibilità di estendere la scadenza delle obbligazioni bancarie garantite di un anno (c.d. soft
bullet maturity).
In ogni caso è previsto che, con cadenza periodica, le strutture preposte di UBI Banca procedano alla verifica dell’adeguata disponibilità
di mutui negli attivi delle banche del Gruppo per garantire la dovuta overcollateralisation a fronte delle obbligazioni bancarie garantite
già emesse e di quelle che saranno emesse negli anni a venire.
3. Rischi connessi con la gestione del Programma nel continuo: il Programma coinvolge alcuni soggetti terzi (l’Asset Monitor, i Bank
Account Providers, i Trustees, eventuali Swap Providers), per ciascuno dei quali sussiste il rischio che possa divenire inadempiente; al fine
di limitare tale rischio sono state previste regole di sostituzione delle controparti al ricorrere di determinati eventi.
Il Programma richiede poi una gestione nel continuo di tematiche quali l’attività di servicing, l’attività di investimento, la gestione degli
eventuali contratti swap, il calcolo dei test regolamentari e la produzione di reportistica. L’adozione del modello organizzativo di cui si è
dato conto nelle pagine precedenti ha permesso un ulteriore miglioramento nella gestione dei processi e dei rischi operativi correlati ed
ha incrementato i punti di presidio e controllo grazie ad una più dettagliata attribuzione di responsabilità formalizzate sulle competenti
strutture di Capogruppo.
9 In merito, ricordiamo che le recenti modifiche delle Disposizioni di Vigilanza (Circolare Banca d’Italia 285/2013 citata) hanno esteso i compiti di controllo, oltre che alle
competenti strutture interne di Controllo Rischi dell’Emittente, anche all’Asset Monitor, in termini di verifica della completezza, veridicità e correttezza delle informazioni
messe a disposizione degli investitori e di rispetto dei limiti di Loan to Value alla cessione e all’atto dell’aggiornamento dei valori immobiliari (vedi infra Rischi Garanzie
Immobiliari).
Nota Integrativa 557
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
4. Rischi legali, fra i quali si segnala, per la particolare struttura Multi Originator del Programma UBI Banca, il Rischio di cross-collateralization:
la partecipazione al Programma di più Banche Originator fa sì infatti che tutte le Banche Cedenti concorrano, pari passu tra loro, quali
creditori subordinati della Società Veicolo e, soprattutto, assumano l’obbligo di ripristinare il portafoglio ai livelli previsti dai test in
caso di violazione degli stessi, anche qualora la violazione non sia dovuta ad asset di propria pertinenza. Per mitigare tale rischio, la
documentazione contrattuale prevede che, qualora la Banca Cedente tenuta a reintegrare gli attivi non adempia a tale obbligo, sarà
tenuta in prima istanza la Capogruppo ad integrare il portafoglio fino al raggiungimento del livello di over-collateralization richiesto,
mentre le altre Banche Cedenti si troveranno a dover integrare il portafoglio solo qualora anche la Capogruppo non vi provveda.
In sede di Relazione al Programma 2015, tenuto conto anche delle evoluzioni normative intercorse, sono state formalizzate le due
ulteriori categorie di rischio di seguito descritte:
5. Rischi fiscali, a loro volta suddivisi in due sottocategorie:
a) impatti fiscali da cessione di asset: la legge istitutiva delle Obbligazioni Bancarie Garantite (L.130/1999, art. 7 bis) sancisce che le
cessioni di asset alla Società Veicolo si considerano come non effettuate dal punto di vista fiscale laddove si verifichi, fra le altre, la
condizione dell’identità fra il prezzo di cessione e l’ultimo valore di iscrizione degli attivi ceduti nel bilancio della Banca Cedente. Dal
momento che le cessioni di attivi hanno luogo generalmente in un momento successivo alla data di riferimento dell’ultimo bilancio
approvato delle Banche Cedenti, si è adottata l’interpretazione prevalente secondo cui, per la determinazione del prezzo di cessione,
occorre riferirsi al valore di bilancio, ridotto delle quote capitale medio tempore incassate ed aumentato dei ratei di interessi maturati
alla data di cessione, per tener conto della naturale dinamica finanziaria degli asset ceduti10.
b) IVA sulle commissioni di servicing: secondo una interpretazione assunta di recente, in talune occasioni, da parte dell’Agenzia delle
Entrate, le commissioni per la gestione e l’incasso dei crediti non a sofferenza corrisposte dalla Società Veicolo alla Banca Cedente
che agisce in qualità di Servicer o Sub-servicer del Programma di Covered Bond, dovrebbero essere assoggettate ad IVA con aliquota
ordinaria anziché esenti IVA. Tale interpretazione prende le mosse da una sentenza della Corte di Giustizia Europea secondo la quale
l’attività di gestione ed incasso crediti si qualificherebbe in generale come “attività di recupero crediti”, e come tale imponibile IVA,
a prescindere dal fatto se i crediti gestiti siano a sofferenza o meno, ed ha dato origine ad alcune contestazioni in capo al Gruppo UBI
Banca così come ad altri primari gruppi bancari che utilizzano i medesimi strumenti con analoghe strutture. Il Gruppo UBI Banca, nella
piena convinzione della correttezza del proprio operato, ha proposto ricorso avverso gli avvisi di accertamento in merito pervenuti.
6. Rischio Garanzie Immobiliari: come previsto normativamente, la banca provvede all’aggiornamento su base semestrale del valore dei
beni a garanzia degli asset ceduti. Il rischio in esame risiede nel possibile decremento del valore delle garanzie, che può portare ad una
esclusione totale o parziale del finanziamento dal calcolo dei Test. Il valore aggiornato delle garanzie determina infatti il calcolo del Loan
to Value corrente (debito residuo in essere rapportato al valore corrente della garanzia) e qualora tale indicatore superi la soglia dell’80%,
la parte di finanziamento eccedente tale soglia non può essere ammessa nel calcolo dei Test. Inoltre, nel caso in cui il rapporto fra
valore aggiornato della garanzia e quello della perizia immobiliare più recente sia inferiore al 70%, il finanziamento deve essere escluso
totalmente dal calcolo dei Test, a meno che non venga effettuata una nuova perizia tecnica entro tre mesi. In merito si segnala che, oltre
ai controlli periodici attribuiti normativamente all’Asset Monitor, le strutture di Controllo di Rischi del Gruppo UBI Banca procedono ad
una verifica con cadenza mensile dei valori di Loan to Value, ed i processi organizzativi prevedono che le situazioni anomale rilevate
vengano tempestivamente segnalate alle strutture competenti per attuare i necessari interventi correttivi.
L’evoluzione del Programma Residenziale di Covered Bond UBI Banca
Nell’ambito del modello sopra descritto, il Gruppo UBI Banca ha avviato il programma da dieci miliardi di emissioni di obbligazioni bancarie
garantite nel luglio 2008 effettuando le prime cessioni di mutui da parte di due banche del Gruppo, Banco di Brescia e Banca Regionale
Europea, per un valore complessivo, a tale data, di 2 miliardi di euro. Successivamente, nel corso degli esercizi 2008 – 2010, tutte le banche
rete del Gruppo sono entrate a far parte del programma cedendo progressivamente quote dei propri attivi; ulteriori cessioni di attivi sono
state poi concluse in ciascuno degli esercizi successivi.
In particolare, nel corso dell’esercizio 2015, sono state effettuate due cessioni di attivi: la prima in data 1 maggio 2015, per complessivi
757,5 milioni di euro e la seconda, con efficacia dal 1 novembre 2015, per complessivi 737,7 milioni di euro. Questa la ripartizione degli
attivi ceduti fra le banche originator:
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
-
-
250.238
104.319
-
-
180.425
38.128
-
-
25.250
18.312
38.128
250.238
104.319
25.250
18.312
CESSIONE
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
Cessione del 01.05.2015
757.456
147.162
255.737
-
Cessione del 01.11.2015
737.722
-
-
475.607
1.495.178
147.162
255.737
475.607
180.425
CESSIONI DI ATTIVI A UBI
FINANCE - ANNO 2015
(dati in migliaia di euro)
Totale cessioni 2015
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
Alla data del 31 dicembre 2015 il portafoglio di mutui ceduto a garanzia delle emissioni, che contabilmente è rimasto iscritto negli attivi di
ciascuna banca cedente, ammontava a 14,459 miliardi di euro complessivi in termini di debito residuo capitale.
La tabella seguente espone, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per classe
qualitativa dei crediti al 31.12.2015, secondo la classificazione utilizzata nella documentazione dell’operazione OBG:
TIPOLOGIA DI CREDITI - dati
al 31.12.2015 (Debito residuo
capitale - in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio (1+2)
Defaulted Loans
Totale portafoglio UBI Finance
12.120.138
1.776.603
13.896.741
562.585
14.459.326
1.354.959
223.913
1.578.872
78.573
1.657.445
2.189.826
363.342
2.553.168
110.244
2.663.412
2.968.091
353.968
3.322.059
113.068
3.435.127
1.089.242
179.933
1.269.175
38.674
1.307.849
1.562.683
235.714
1.798.397
71.086
1.869.483
1.736.909
246.390
1.983.299
75.653
2.058.952
821.578
110.102
931.680
49.374
981.054
201.980
39.696
241.676
14.874
256.550
194.870
23.545
218.415
11.039
229.454
10 Cfr. Disposizioni di Vigilanza delle Banche – Circ. 285/2013 – Parte Terza – Cap. 3.
558 Relazioni e Bilanci 2015
Nel corso dell’esercizio 2015 tale portafoglio ha generato incassi complessivi per 1,9 miliardi di euro, così ripartiti fra i portafogli dei diversi
Originator:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
incassi esercizio 2015
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA POP.
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
1.900.183
223.660
363.161
435.667
177.180
196.682
279.757
154.954
34.470
34.652
Nell’ambito del plafond di emissioni previste dal Programma, che come già ricordato è stato innalzato dai dieci miliardi iniziali a quindici
miliardi, UBI Banca ha emesso Obbligazioni bancarie garantite per complessivi 10,514 miliardi di euro (titoli in essere al 31.12.2015); nella
tabella seguente si riportano le caratteristiche delle singole emissioni:
N. serie (*)
1
2
3
4
6
7
8
12
14
15
17
18
19
ISIN
Denominazione
IT0004533896
IT0004558794
IT0004599491
IT0004619109
IT0004682305
IT0004692346
IT0004777444
IT0004966195
IT0004992878
IT0005002677
IT0005067076
IT0005140030
IT0005155673
UBI BANCA 3,625% CB due 23.9.2016
UBI BANCA 4,000% CB due 16.12.2019
UBI BANCA TV CB due 30.04.2022
UBI BANCA 3,375% CB due 15.09.2017
UBI BANCA 5,250% CB due 28.01.2021
UBI BANCA 4,500% CB due 22.02.2016
UBI BANCA TV CB due 18.11.2021
UBI BANCA 3,125% CB due 14.10.2020
UBI BANCA 3,125% CB due 05.02.2024
UBI BANCA TV CB due 05.03.2019
UBI BANCA 1,25% CB due 07.02.2025
UBI BANCA 1%CB due 27.01.2023
UBI BANCA 22 TV CB due 14.12.2022
Data di emissione
Data di scadenza
Capitale (**)
Mercato
23.09.09
23.09.16
16.12.09
16.12.19
30.04.10
30.04.22
15.09.10
15.09.17
28.01.11
28.01.21
22.02.11
22.02.16
18.11.11
18.11.21
14.10.13
14.10.20
05.02.14
05.02.24
05.03.14
05.03.19
07.11.14
07.02.25
27.10.15
27.01.23
14.12.15
14.12.22
Totale emissioni in essere al 31.12.2015
1.000.000.000
1.000.000.000
147.727.276
1.000.000.000
1.000.000.000
750.000.000
166.600.000
1.500.000.000
1.000.000.000
700.000.000
1.000.000.000
750.000.000
500.000.000
10.514.327.276
Investitori istituzionali
Investitori istituzionali
privata - BEI
Investitori istituzionali
Investitori istituzionali
Investitori istituzionali
privata - BEI
Investitori istituzionali
Investitori istituzionali
Retained
Investitori istituzionali
Investitori istituzionali
Retained
Note: (*) s i espongono solo le emissioni in essere alla data di riferimento del bilancio. Per completezza segnaliamo, in merito alle serie estinte, che le emissioni serie n. 9,
10 e 11 (retained) sono state estinte per naturale scadenza nel febbraio 2014; le emissioni n. 13 e 16 (entrambe retained) sono state estinte anticipatamente nel
corso del 2015, mentre la emissione n.5 (pubblica) è scaduta naturalmente nell'ottobre 2015.
(**) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio.
Tutte le obbligazioni sopra indicate presentavano, alla data del 31 dicembre 2015, rating pari ad Aa2 da parte di Moody’s e ad AA (low) da
parte di DBRS.
I rapporti con la società veicolo UBI Finance
Come già ricordato più sopra, l’impostazione contabile adottata in osservanza dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, comporta la non
cancellazione dall’attivo di bilancio delle Banche Originator dei finanziamenti ceduti alla società veicolo (c.d. “non derecognition” degli
attivi). Parimenti, le componenti economiche e valutative relative ai finanziamenti ceduti ma non cancellati continuano a figurare nelle
specifiche voci di costo e ricavo del conto economico, come se l’operazione di cessione non fosse stata effettuata.
Coerentemente con tale impostazione contabile, gli altri rapporti attivi/passivi ed economici fra la Banca e la società veicolo vengono
esposti, per sbilancio, nelle voci “residuali” di Stato Patrimoniale e Conto Ecomomico (“150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale”
e “190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico), ed il relativo saldo va a rappresentare le componenti nette di credito/debito e costo/
ricavo che la Banca vanta nei confronti della società veicolo, ulteriori rispetto a quanto già rappresentato dai valori relativi ai finanziamenti
ceduti e non cancellati, esposti a voce propria.
Si fa rimando alle apposite sezioni della Nota Integrativa per l’ammontare delle poste di cui sopra, iscritte fra le Altre Attività e fra gli
Altri Oneri e Proventi; nelle pagine seguenti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa, si riporta l’informativa di dettaglio sulle
principali interessenze della Banca con la società veicolo UBI Finance in relazione al Programma di Covered Bond da 15 miliardi.
Attivi ceduti – valore di bilancio
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla società
veicolo UBI Finance, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la
classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator.
TIPOLOGIA DI CREDITI
Valore di bilancio
al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non
deteriorate
Esposizioni scadute
deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Attività cedute ad
UBI Finance
BANCO DI
BRESCIA
BANCA
POPOLARE
DI
BERGAMO
BANCA
POPOLARE
DI ANCONA
1.489.117
2.395.214
3.247.272
770.953
117.443
205.115
16.899
328.461
163.701
2.748
45.394
24.300
14.736.310
1.679.002
TOTALE
BANCA
REGIONALE
EUROPEA
13.456.296
UBI
BANCA
BANCA
POPOLARE
COMMERCIO
ED INDUSTRIA
BANCA
CARIME
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
IW BANK
1.237.452
1.836.839
1.929.942
892.502
219.973
207.986
116.879
65.037
70.522
103.145
51.541
24.662
16.609
2.851
68.696
28.708
1.937
50.125
46.496
2.862
27.261
6.232
3.604
68.708
1.042
2.014
37.618
26.561
361
18.267
21.581
185
7.534
4.789
337
4.858
3.992
2.700.584
3.462.709
1.338.844
1.980.715
2.099.280
984.252
257.143
233.782
Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato al paragrafo precedente.
Nota Integrativa 559
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Finanziamento Subordinato
Come indicato più sopra, ciascuna Banca Cedente – in qualità di Banca Finanziatrice – eroga alla società veicolo, in occasione di ogni
cessione di attivi, una quota del prestito subordinato finalizzato a finanziare il pagamento da parte della stessa SPV del prezzo di acquisto
degli asset ceduti in qualità di Banca Originator.
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad UBI Finance a fronte delle cessioni
dell’esercizio 2015:
Finanziamenti Subordinati
erogati nell'esercizio 2015
(dati in migliaia di euro)
Finanziamento erogato per
cessione del 01.05.2015
Finanziamento erogato per
cessione del 01.11.2015
totale erogazioni esercizio 2015
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
250.139
104.736
-
-
CESSIONE
TOTALE
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
756.374
146.941
254.558
-
-
-
739.419
-
-
475.471
181.027
39.463
-
-
25.134
18.324
1.495.793
146.941
254.558
475.471
181.027
39.463
250.139
104.736
25.134
18.324
per un ammontare dei Finanziamenti Subordinati vantati al 31.12.2015 da ciascun originator nei confronti di UBI Finance pari a (in termini
di Debito Residuo Capitale):
Ammontare Finanziamenti
subordinati al 31.12.2015
(dati in migliaia di euro)
Debito residuo capitale
TOTALE
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
14.631.836
1.668.986
2.685.557
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
3.457.462
1.315.640
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI
BANCA
POP.
COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
1.945.464
2.078.706
986.039
258.621
235.361
Il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31.12.2015 confluisce nel saldo netto delle poste iscritte a voce “150 Altre Attività”
nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante dalla partecipazione delle Banche (Originator e
Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti
dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per
la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale finanziamento dipende dall’incasso dei crediti
del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con l’impostazione contabile adottata, nel bilancio
delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante, iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela”
nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato.
Allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca non esiste alcun rischio in merito.
Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2015, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce
“190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 324 milioni di euro,complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti
al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della società
veicolo, ammonta complessivamente a 2,418 miliardi di euro.
Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator:
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
35.953
58.014
67.780
31.454
46.807
44.400
30.120
4.685
5.110
TOTALE
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA
POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA
POP.
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI IW
BANK
2.418.000
290.200
470.300
581.800
234.350
213.100
362.650
185.500
39.000
41.100
Finanziamenti Subordinati
- interessi pagati e maturati
anno 2015
(dati in migliaia di euro)
TOTALE
Totale interessi esercizio 2015
324.323
Finanziamenti Subordinati
- somme rimborsate
nell'esercizio 2015
(dati in migliaia di euro)
Totale rimborsi esercizio 2015
Attività di Servicing - Sub-servicing
Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione dei
rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla società veicolo UBI Finance, per quanto di competenza dell’esercizio 2015,
compensi pari a 1,183 milioni di euro complessivi, mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano
a 619 mila euro. Contestualmente le Banche Rete, per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la
clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, hanno percepito dalla società veicolo UBI
Finance compensi pari a complessivi 4,860 milioni di euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi”
di Conto Economico.
560 Relazioni e Bilanci 2015
Programma di Obbligazioni Bancarie Garantite da 5 miliardi - “Programma Retained”
Nel corso del primo semestre 2012 è stata perfezionata la strutturazione di un nuovo programma di obbligazioni bancarie garantite,
finalizzato ad emettere nuovi titoli obbligazionari che saranno “retained”, ovvero saranno sottoscritti dalla stessa UBI Banca e saranno
utilizzati per la stanziabilità in Banca Centrale Europea andando a rafforzare il pool di attivi rifinanziabili a disposizione del Gruppo.
A tal fine è stata appositamente costituita una nuova Società Veicolo denominata UBI Finance CB2 Srl, anch’essa partecipata al 60% da
UBI Banca11, che riveste la funzione di garante delle emissioni della nuova serie di covered bond. Ad UBI Finance CB2 Srl. vengono ceduti
dalle banche del Gruppo principalmente mutui commerciali e, in aggiunta, mutui residenziali eleggibili per la normativa nazionale ma non
contemplati nelle metodologie delle Agenzie di rating per il primo programma. Infatti, diversamente da quanto effettuato in relazione al
Programma Residenziale, il Programma Retained è stato inizialmente strutturato senza prevedere una valutazione da parte delle Agenzie di
Rating e pertanto ha beneficiato soltanto dei rating senior della Capogruppo UBI Banca.
All’agenzia Fitch ha attribuito, a fine 2013, un rating anche al Programma da 5 miliardi; il rating, era pari a BBB+. Nel corso dell’esercizio
2015 si è proceduto alla sostituzione dell’agenzia Fitch con l’agenzia DBRS, la quale ha attribuito un rating pari ad “A (low)”, immutato alla
data di riferimento del presente bilancio.
A valere su tale programma, UBI Banca potrà emettere Obbligazioni Bancarie Garantite per un importo complessivo di tempo in tempo in
essere non superiore ad Euro 5 miliardi.
Anche per questo secondo programma, il Consiglio di Gestione ha:
• individuato gli obiettivi del programma e della prima emissione;
• individuato la struttura base dell’operazione, esaminando il portafoglio iniziale di crediti e i criteri di selezione dello stesso nonché la
struttura finanziaria dell’operazione ed i test;
• v alutato ed approvato gli impatti ed i necessari adeguamenti di natura organizzativa, informatica, considerando che tali interventi erano
già stati realizzati per garantire il corretto presidio dei rischi relativi al primo programma;
• v alutato i rischi connessi con l’operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite;
• v alutato gli assetti organizzativi e gestionali della società veicolo;
• v alutato i profili giuridici del Programma.
Si fa rimando a quanto indicato più sopra in merito al Programma Residenziale per quanto riguarda gli aspetti strutturali, organizzativi ed
i rischi dell’operazione12, mentre ci si limita a segnalare di seguito i soli punti per i quali il programma da 5 miliardi differisce da quanto
indicato in precedenza:
A. Liability Swap: al momento non sono state fatte emissioni a tasso fisso e non sono presenti pertanto contratti di liability swap tra la
Società Veicolo e controparti terze.
B. Conti correnti. Per il secondo programma i conti Interest e Principal Collection sono stati inizialmente aperti presso UBI Banca International
ed a partire dal mese di agosto 2015 sono stati trasferiti su BNP Paribas Securities Services – London Branch.
C. La liquidità generata dal Programma: In considerazione della tipologia di operazione posta in essere dal Gruppo con il Programma Retained,
funzionale ad aumentare la quantità di attivi disponibili per operazioni di rifinanziamento con l’Eurosistema, non era stata prevista
in questo caso l’emissione di prestiti obbligazionari per la retrocessione del funding alle banche cedenti. Qualora invece si dovesse
procedere a delle emissioni “pubbliche”, come indicato più sopra, a ciascuna Banca Originator verrà riconosciuta, nei limiti della propria
quota di partecipazione al Programma, la facoltà di emettere prestiti obbligazionari e il diritto di richiederne la sottoscrizione da parte di
UBI Banca, in analogia quanto avviene per il Programma da 15 miliardi.
L’evoluzione del Programma Retained di Covered Bond UBI Banca
Il portafoglio iniziale a garanzia delle emissioni del Programma Retained è stato ceduto in due tranches nel corso del primo semestre 2012,
ed ha interessato attivi per complessivi 3 miliardi di euro. Hanno ceduto i propri attivi Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona,
Banca Popolare Commercio ed Industria, Banca di Valle Camonica Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banco di San Giorgio (poi
incorporato in Banca Regionale Europea) e Banca CARIME, mentre UBI Banca ed IWBank hanno effettuato la prima cessione di propri attivi
nel mese di dicembre 2015.
Nel corso dell’esercizio 2015 sono state infatti perfezionate due nuove cessioni, la prima in data 1 giugno e la seconda in data 1 dicembre,
ed hanno interessato complessivamente 469,3 milioni di euro di crediti.
Nella tabella seguente si riporta il dettaglio degli importi ceduti nel 2015 da ciascun originator:
CESSIONI DI ATTIVI A UBI
FINANCE CB2 - ANNO 2015
(dati in migliaia di euro)
Cessione del 01.06.2015
Cessione del 01.12.2015
Totale cessioni 2015
CESSIONE
TOTALE
DI CUI BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI
BANCA POP.
ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
312.595
156.716
469.311
50.195
50.195
155.980
155.980
59.511
59.511
64.291
64.291
12.675
12.675
42.129
42.129
27.365
27.365
31.751
31.751
25.414
25.414
Il portafoglio ceduto, che - come già per il primo programma - è rimasto contabilmente iscritto negli attivi di ciascuna banca cedente,
ammontava al 31 dicembre 2015 a 3,196 miliardi di euro complessivi.
11 La società viene consolidata da UBI Banca nel Bilancio Consolidato di Gruppo, secondo le norme contabili vigenti.
12 Per completezza si ricorda che il limite di Loan to Value per l’ammissibilità delle garanzie è, per i mutui commerciali, pari al 60%.
Nota Integrativa 561
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Nella tabella seguente si riporta, nel totale e per ciascuna Banca Originator, la distribuzione del portafoglio (debito residuo capitale) per
classe qualitativa dei crediti al 31.12.2015:
TIPOLOGIA DI CREDITI
- dati al 31.12.2015
(Debito residuo capitale in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
2.507.999
424.001
2.932.000
263.941
446.248
73.093
519.341
41.541
519.263
98.224
617.487
50.782
573.876
69.810
643.686
32.584
344.683
115.750
460.433
64.649
11.421
1.057
12.478
-
252.853
29.134
281.987
22.243
237.168
23.017
260.185
39.062
98.355
12.898
111.253
13.080
24.132
1.018
25.150
-
3.195.941
560.882
668.269
676.270
525.082
12.478
304.230
299.247
124.333
25.150
Performing loans
Arrears loans
Collateral Portfolio (1+2)
Defaulted Loans
Totale portafoglio
UBI Finance Cb 2
Anche per il portafoglio ceduto a UBI Finance CB2, il Master Servicer UBI Banca ha delegato alle Banche Originator, in qualità di Subservicer, le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto da ciascun
Originator, con esclusione dei crediti del portafoglio di propria pertinenza e dei rapporti passati a sofferenza, presi in carico dall’Area Credito
Anomalo e Recupero Crediti della Capogruppo.
Di seguito si riporta l’ammontare delle somme complessivamente incassate su ogni portafoglio nel’esercizio 2015:
INCASSI
(dati in migliaia di euro)
PORTAFOGLIO
COMPLESSIVO
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
488.249
89.787
114.425
99.733
69.894
222
51.287
45.731
16.853
317
Incassi esercizio 2015
Nell’ambito del Programma sono state fatte due emissioni di Covered Bond nell’esercizio 2012, una nell’esercizio 2014, a cui si è aggiunta
una nuova emissione nel secondo semestre del 2015; l’ammontare dei titoli complessivamente emessi è pari 2,250 miliardi di euro (valore
nominale residuo al 31.12.2015). Alla data di redazione del presente bilancio non sono state fatte emissioni pubbliche e pertanto tutte le
emissioni in essere ad oggi sono “retained” nel portafoglio di UBI Banca.
Si riportano di seguito le caratteristiche delle singole emissioni:
ISIN
Denominazione
Data di
emissione
Data di scadenza
Capitale (*)
Mercato
IT0004818701
UBI BANCA TV CB2 due 28.05.2018
28.05.2012
28.05.2018
900.000.000
Retained
N. serie
1
2
IT0004864663
UBI BANCA TV CB2 due 29.10.2022
29.10.2012
29.10.2022
500.000.000
Retained
3
IT0005002842
UBI BANCA TV CB2 due 05.03.2019
05.03.2014
05.03.2019
200.000.000
Retained
4
IT0005122418
UBI BANCA TV CB2 due 14.07.2021
14.07.2015
14.07.2021
650.000.000
Retained
Totale emissioni in essere al 31/12/2015
2.250.000.000
Nota: (*) per le obbligazioni in ammortamento si indica il valore nominale residuo alla data di riferimento del presente bilancio.
I rapporti con la società veicolo UBI Finance CB2
Attivi ceduti - valore di bilancio
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare del portafoglio cartolarizzato ceduto dall’insieme delle Banche Originator alla società veicolo
UBI Finance CB2, secondo il valore di bilancio esposto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale; la
classificazione segue la distribuzione del portafoglio ceduto in base alla classificazione di bilancio di ciascun originator.
TIPOLOGIA DI CREDITI Valore di
bilancio al 31.12.2015
(migliaia di euro)
Esposizioni non deteriorate
Esposizioni scadute non deteriorate
Esposizioni scadute deteriorate
Inadempienze probabili
Sofferenze
TOTALE Portafoglio Cartolarizzato
UBI Finance CB2
TOTALE
BANCA
REGIONALE
EUROPEA
BANCO DI
BRESCIA
BANCA
POPOLARE
DI BERGAMO
BANCA
POPOLARE
DI ANCONA
UBI
BANCA
BANCA POPOLARE
COMMERCIO ED
INDUSTRIA
BANCA
CARIME
BANCA
DI VALLE
CAMONICA
IW
BANK
2.755.573
481.924
554.080
616.965
446.401
12.932
266.889
247.414
104.374
24.594
202.051
40.712
65.942
28.919
27.284
252
16.745
14.501
6.872
824
8.703
1.952
2.736
466
1.865
-
551
1.093
40
-
149.135
24.537
29.833
16.055
34.489
-
15.366
20.589
8.266
-
81.034
10.852
15.803
13.265
21.476
-
5.157
11.808
2.673
-
3.196.496
559.977
668.394
675.670
531.515
13.184
304.708
295.405
122.225
25.418
Per l’ammontare delle attività trasferite nell’esercizio, si fa rimando a quanto indicato più sopra.
562 Relazioni e Bilanci 2015
Finanziamento Subordinato
Si riporta nella tabella seguente l’ammontare dei finanziamenti erogati dalle banche originator ad UBI Finance CB 2 a fronte delle cessioni
dell’esercizio 2015:
Finanziamenti Subordinati
erogati nell'esercizio 2015
(dati in migliaia di euro)
Finanziamento erogato per
cessione del 01.06.2015
Finanziamento erogato per
cessione del 01.12.15
Totale erogazioni esercizio 2015
CESSIONE
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
314.027
50.287
156.608
-
65.109
-
42.023
-
-
-
157.662
471.689
50.287
156.608
59.380
59.380
65.109
13.406
13.406
42.023
27.535
27.535
31.609
31.609
25.732
25.732
per un ammontare dei finanziamenti subordinati vantati al 31.12.2015 da ciascun originator nei confronti di UBI Finance CB 2 pari a (in
termini di Debito Residuo Capitale):
Ammontare Finanziamenti
subordinati al 31.12.2015
(dati in migliaia di euro)
Debito residuo capitale
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW
BANK
3.245.267
567.950
683.478
684.975
534.005
13.406
307.701
301.477
126.543
25.732
Come per il Programma da 15 miliardi, il valore contabile dei Finanziamenti Subordinati al 31.12.2015 confluisce nel saldo netto delle
poste iscritte a voce “150 Altre Attività” nell’attivo di Stato Patrimoniale, e rappresenta la massima esposizione alla perdita derivante
dalla partecipazione delle Banche (Originator e Finanziatrici) al Programma di Covered Bond, nel caso in cui si attivasse la garanzia prestata
dalla società veicolo e i flussi finanziari derivanti dai portafogli ceduti a garanzia venissero utilizzati per rimborsare gli investitori, e non
fossero quindi disponibili, in tutto o in parte, per la restituzione agli originator dei Finanziamenti Subordinati. La capacità di rimborso di tale
finanziamento dipende dall’incasso dei crediti del portafoglio segregato ceduti alla società veicolo da ciascuna banca; coerentemente con
l’impostazione contabile adottata, nel bilancio delle banche originator si è proceduto a valutare direttamente il portafoglio sottostante,
iscritto nella voce “70 Crediti verso Clientela” nell’attivo dello Stato Patrimoniale, come più sopra indicato.
Anche per il Programma “retained”, allo stato attuale, in considerazione dell’andamento dei rimborsi da parte dell’emittente UBI Banca,
non esiste alcun rischio in merito.
Su tali Finanziamenti Subordinati gli interessi di competenza dell’esercizio 2015, che come indicato, sono ricompresi nel saldo della voce
“190 Altri oneri e proventi” di Conto Economico, ammontano a 58,4 milioni di euro complessivi per tutte le Banche del Gruppo partecipanti
al Programma, mentre l’ammontare dei Finanziamenti rimborsati nell’anno, a valere sugli incassi capitale a disposizione della società
veicolo, ammonta complessivamente a 440,5 milioni di euro.
Nelle tabelle seguenti si riportano le somme sopra indicate, distinte per singola Banca Originator:
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
58.414
10.933
12.128
11.289
10.498
24
4.700
7.000
1.803
39
Finanziamenti Subordinati
- somme rimborsate
nell'esercizio 2015
(dati in migliaia di euro)
TOTALE
DI CUI
BRE
DI CUI
BANCO DI
BRESCIA
DI CUI
BANCA POP.
BERGAMO
DI CUI BANCA
POP. ANCONA
DI CUI
UBI
BANCA
DI CUI BANCA
POP. COMM. E
INDUSTRIA
DI CUI
BANCA
CARIME
DI CUI BANCA
DI VALLE
CAMONICA
DI CUI
IW BANK
Totale rimborsi esercizio 2015
440.550
82.060
102.840
90.930
61.210
-
48.180
40.310
15.020
-
Finanziamenti Subordinati interessi pagati e maturati anno
2015 (dati in migliaia di euro)
Totale interessi esercizio 2015
Attività di Servicing - Sub-servicing
Per le attività di servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la clientela relativi al portafoglio ceduto e per la gestione
dei rapporti passati a sofferenza, la Capogruppo ha percepito dalla società veicolo UBI Finance CB2, per quanto di competenza dell’esercizio
2015, compensi pari a 304 mila euro complessivi, mentre i compensi percepiti in qualità di Master Servicer e Calculation Agent ammontano
a 322 mila euro. Contestualmente le Banche Rete, per le attività di sub-servicing correlate alla gestione degli incassi e dei rapporti con la
clientela relativi ai rispettivi portafogli ceduti, per quanto di competenza dell’esercizio 2015, hanno percepito dalla società veicolo UBI
Finance CB2 compensi pari a complessivi 1,182 milioni di euro.
Il valore contabile dei compensi di competenza per le attività di Servicing e Sub-Servicing è iscritto alla voce “190 Altri oneri e proventi”
di Conto Economico.
F. Modelli per la misurazione del rischio di credito
In merito alla misurazione del rischio di credito, Il Gruppo UBI Banca ha sviluppato un modello di Portfolio Credit Risk attraverso il motore di
calcolo PCRE di Algorithmics: esso considera il rischio complessivo di un portafoglio di crediti modellizzando e catturando la componente
derivante dalla correlazione dei default delle controparti, calcolando le perdite creditizie e il capitale a rischio di credito a livello di
portafoglio. Il modello annovera, fra i vari input, le variabili di PD e LGD utilizzate per finalità di vigilanza.
Nota Integrativa 563
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
SEZIONE 2 - Rischi di mercato
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo - Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali
Per quanto riguarda gli aspetti generali e organizzativi, si rimanda alla corrispondente informativa relativa al “rischio di tasso di interesseportafoglio di negoziazione” presente nel bilancio consolidato.
Di seguito si riportano i principali limiti operativi per il 2015 (incluse riallocazioni e eventuali nuovi limiti definiti nel corso del secondo
semestre):
•M
assima Perdita Accettabile UBI Trading Book
• E arly Warning su Massima Perdita Accettabile
• L imite di VaR a 1 giorno UBI Trading Book
• Early Warning su VaR
Euro 92,5 milioni
70% MPA
Euro 18,5 milioni
80% VaR
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
e del rischio di prezzo
Si veda il successivo paragrafo A. “Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse”.
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione EURO
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione rimborso anticipato
- altri
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
- Altri derivati
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
564 Relazioni e Bilanci 2015
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
102
102
102
(81.464)
(81.464)
(81.464)
163.446
244.910
50.005
50.005
50.005
359.145
359.145
1.623.214
(5.662)
(5.662)
74.496
80.158
1.628.876
1.836.886
2.005.228
168.342
(208.010)
14.959.131
15.167.141
50.025
50.025
50.025
14.844
14.844
(54.251)
(480)
(480)
11.504
11.984
(53.771)
51.359
215.922
164.563
(105.130)
2.715.098
2.820.228
493.137
460
460
676
216
492.677
(1.803)
187.911
189.714
494.480
2.411.419
1.916.939
51.911
51.911
1.701
50.210
(147.206)
(48.026)
(48.026)
2.826
50.852
(99.180)
(54.873)
53.610
108.483
(44.307)
8.499.797
8.544.104
268.300
268.300
268.300
(320.608)
53.699
53.699
53.699
(374.307)
(249.706)
8.339
258.045
(124.601)
6.613.381
6.737.982
2
2
2
(1.290.117)
(1.290.117)
(1.588.278)
1.426
1.589.704
298.161
1.560.836
1.262.675
-
1.2 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle
passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Tipologia/Durata residua
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
Durata
indeterminata
1. Attività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
1.1 Titoli di debito
-
-
-
-
-
44.645
-
-
- con opzione rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
44.645
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2. Passività per cassa
1.2 Altre attività
20
45.311
-
-
-
-
-
-
2.1 P.C.T. passivi
20
45.311
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3. Derivati finanziari
-
(161.517)
(21.219)
9.574
367
(46.386)
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Altre passività
- Opzioni
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
(161.517)
(21.219)
9.574
367
(46.386)
-
-
-
-
-
8.428
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
102.043
285.506
295.965
46.045
-
-
-
- Posizioni corte
-
102.043
285.506
287.537
46.045
-
-
-
- Altri derivati
-
(161.517)
(21.219)
1.146
367
(46.386)
-
-
- Posizioni lunghe
-
1.924.027
33.928
23.551
62.919
-
-
-
- Posizioni corte
-
2.085.544
55.147
22.405
62.552
46.386
-
-
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di capitale e indici azionari per i
principali Paesi del mercato di quotazione
Tipologia operazioni/Indice quotazione
Quotati
ITALIA
Non quotati
GERMANIA
STATI UNITI
A. Titoli di capitale
4.144
436
-
-
- posizioni lunghe
4.144
436
-
-
- posizioni corte
B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale
-
-
-
-
(4)
-
-
-
- posizioni lunghe
6
-
-
-
- posizioni corte
10
-
-
-
C. Altri derivati su titoli di capitale
273
-
-
-
- posizioni lunghe
273
-
-
-
- posizioni corte
D. Derivati su indici azionari
-
-
-
-
-
35.071
(25.194)
-
- posizioni lunghe
-
35.071
-
-
- posizioni corte
-
-
25.194
-
Nota Integrativa 565
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi di sensitività
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2015 per i portafogli di Trading di UBI Banca.
Evoluzione dei rischi di mercato: Market VAR giornaliero dei portafogli bancari di UBI Banca nel 2015
9.000.000
8.000.000
7.000.000
6.000.000
5.000.000
4.000.000
3.000.000
2.000.000
1.000.000
15
15
20
2.
.1
02
02
02
.1
.1
0.
1.
20
20
15
15
02
.0
9.
20
15
8.
.0
02
20
7.
.0
02
6.
.0
02
20
15
15
20
15
20
5.
.0
02
02
.0
4.
20
15
.0
3.
20
15
02
02
.0
2.
20
15
20
1.
.0
02
15
0
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio di negoziazione totale di UBI Banca al 31 dicembre 2015.
Evoluzione rischi di mercato: Market VaR giornaliero UBI Banca nel 2015
Portafoglio di Trading del Gruppo UBI Banca
31.12.2015
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
Effetto diversificazione(1)
Totale
457.013
573.844
2.736.345
909.554
158.995
(1.284.111)
3.551.640
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
Analisi di Backtesting
L’analisi di backtesting, finalizzata a verificare la capacità previsionale del modello di VaR adottato, utilizza un Profit & Loss effettivo
calcolato sulla base dei rendimenti delle posizioni del portafoglio alla giornata precedente.
Viene presentata di seguito l’analisi di backtesting sul portafoglio di negoziazione di UBI Banca per il 2015.
Gruppo UBI Trading Book: Backtesting 2015
Milioni
VaR
6
P&L
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
02.01.2015 02.02.2015 02.03.2015 02.04.2015 02.05.2015 02.06.2015 02.07.2015 02.08.2015 02.09.2015 02.10.2015 02.11.2015 02.12.2015
566 Relazioni e Bilanci 2015
Analisi di Stress Test
Il Gruppo dispone di un programma di stress testing, volto ad analizzare la reazione dei portafogli a shock dei fattori di rischio, con
l’obiettivo di verificare la capacità del patrimonio di vigilanza di assorbire ingenti perdite potenziali e di individuare le eventuali misure
necessarie a ridurre i rischi e a preservare il patrimonio stesso.
Le prove di stress basate su shock teorici hanno ad oggetto movimenti estremi creati ad hoc delle curve di tasso (a breve, medio e lungo
termine), dei credit spread, dei tassi di cambio, dei prezzi delle azioni e delle volatilità
Nella tabella sottostante vengono riportati i risultati degli stress test teorici effettuati sui portafogli di UBI Banca.
Effetto degli shock teorici sui portafogli di Trading e Banking Book UBI Banca
Dati al 31.12.15
Gruppo UBI Banca TRADING BOOK VIG
31.12.15
Gruppo UBI Banca BANKING BOOK
31.12.15
Variazione NAV
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Risk Factors
Shock
Flight to quality scenario
IR
Shock +1bp
IR
Shock -1bp
IR
Bear Steepening
IR
Bull steepening
IR
Bear Flattening
IR
Bull Flattening
Equity
+10%
Equity
-10%
Volatility
+20%
Volatility
-20%
Forex
+15%
Forex
-15%
Credit Spread
TOTALE UBI 31.12.15
Variazione NAV
Variazione NAV
298
0,00%
-558.312
0,00%
-558.014
0,00%
28
0,00%
557.818
0,00%
557.846
0,00%
-2.844.515
-0,58%
-13.030.524
-0,09%
-15.875.039
-0,11%
1.352.129
0,28%
3.424.680
0,02%
4.776.809
0,03%
-282.941
-0,06%
4.714.895
0,03%
4.431.953
0,03%
4.746.761
0,97%
14.262.656
0,10%
19.009.417
0,13%
1.533.531
0,31%
1.782.725
0,01%
3.316.256
0,02%
-1.533.531
-0,31%
-1.782.725
-0,01%
-3.316.256
-0,02%
-50.839
-0,01%
291.535
0,00%
240.696
0,00%
4.725
0,00%
-238.528
0,00%
-233.804
0,00%
3.912.171
0,80%
-521.404
0,00%
3.390.767
0,02%
-6.066.114
-1,23%
521.404
0,00%
-5.544.710
-0,04%
-17.878.986
-17.387.873
-3,64%
-3,54%
-770.573.413
-772.074.385
-5,32%
-5,33%
-788.452.399
-789.462.259
-5,26%
-5,27%
L’analisi evidenzia una spiccata sensibilità dei portafogli di UBI Banca a shock sui credit spread (coerentemente con la presenza di titoli
governativi italiani e di titoli corporate) e a shock dei tassi di interesse (coerentemente con la presenza di titoli obbligazionari e derivati su
tasso all’interno dei portafogli di UBI).
Il sistema dei controlli per i portafogli di Trading Book è ripreso anche per alcuni portafogli appartenenti al Banking Book
Il grafico seguente mostra l’andamento del VaR nel corso del 2015 per i portafogli di Banking di UBI Banca.
Evoluzione dei rischi di mercato: Market VAR giornaliero del Gruppo UBI nel 2015
150.000.000
140.000.000
130.000.000
120.000.000
110.000.000
100.000.000
15
15
20
.1
2.
02
.1
1.
20
15
02
15
.2
0
10
02
.
02
.0
9
.2
0
01
5
.0
8
.2
15
02
.2
0
.0
7
.0
6
02
02
.2
0
15
01
5
02
.0
5
.2
01
5
02
.0
4
.2
01
5
.0
3
.2
01
5
02
.2
.0
2
02
02
.0
1
.2
01
5
90.000.000
Il market VaR non comprende il VaR sui titoli classificati nella categoria contabile Held to Maturity e il VaR sugli Hedge Fund.
Nota Integrativa 567
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Si riporta di seguito il VaR distinto per fattori di rischio, calcolato sul portafoglio bancario totale di UBI Banca al 31 dicembre 2015.
Portafoglio di Banking di UBI Banca
Rischio cambio
Rischio tasso
Rischio azionario
Rischio credito
Rischio volatilità
Effetto diversificazione(1)
Totale
31.12.2015
45.701
5.802.975
108.656.152
444.914
141.049
115.347.417
(1) L'effetto di diversificazione è dovuto alla non perfetta correlazione tra i diversi fattori di rischio presenti nel portafoglio del Gruppo.
2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo - Portafoglio bancario
Il portafoglio bancario è costituito da tutti gli strumenti finanziari attivi e passivi non compresi nel portafoglio di negoziazione di cui alla
sezione 2.1.
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
sulla formazione del margine di interesse e, conseguentemente, sugli utili della banca (cash flow risk);
sul valore attuale netto degli assets e delle liabilities, impattando sul valore attuale dei cash flows futuri (fair value risk).
Il controllo e la gestione del rischio di tasso di interesse strutturale - da fair value e da cash flow - vengono effettuati in modo accentrato
dalla Capogruppo, all’interno del framework definito annualmente della Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca che
individua metodologie e modelli di misurazione e limiti o soglie di attenzione, riguardo al margine di interesse e alla sensitivity del valore
economico del Gruppo.
La misurazione, il monitoraggio ed il reporting dell’esposizione al rischio tasso di interesse sono effettuati a livello consolidato ed individuale
dall’Area Capital & Liquidity Risk Management della Capogruppo, che provvede su base mensile:
ad effettuare un’analisi di sensitività finalizzata alla misurazione della variazione del valore del patrimonio sulla base di shocks paralleli
dei livelli dei tassi su tutti i bucket temporali della curva;
ad effettuare, attraverso un’analisi di gap statico (assumendo cioè che le posizioni siano costanti nel corso del periodo), una simulazione
di impatto sul margine di interesse dell’esercizio in corso, considerando l’effetto derivante dall’elasticità delle poste a vista.
Sulla base dell’informativa periodicamente prodotta, il servizio ALM della Capogruppo provvede a porre in essere le opportune manovre al
fine di evitare lo sconfinamento dei limiti ed eventualmente delle soglie di early warning.
L’esposizione al rischio di tasso viene misurata, attraverso modelli di Gap analysis e Sensitivity analysis, su tutti gli strumenti finanziari, attivi
e passivi, non inclusi nel portafoglio di negoziazione ai sensi della normativa di vigilanza.
L’analisi di sensitivity del valore economico include una stima degli impatti derivanti dal fenomeno di estinzione anticipata di mutui e
prestiti, indipendentemente dalla presenza di opzioni di rimborso anticipato definite contrattualmente.
Ad essa è affiancata una stima della variazione del margine di interesse. L’analisi di impatto sul margine di interesse viene sviluppata su
un orizzonte temporale di 12 mesi, tenendo in considerazione sia la variazione del margine sulle poste a vista (comprensiva del fenomeno
della vischiosità) sia quella sulle poste a scadenza. In tale analisi viene inoltre inclusa una stima dell’effetto reinvestimento/rifinanziamento
dei flussi in scadenza
La Policy a presidio dei Rischi Finanziari del Gruppo UBI Banca 2015 stabilisce, per la Sensitivity delle poste a scadenza e delle poste a vista
rappresentate mediante il modello comportamentale, un livello Target pari al 7,5% del Patrimonio di Vigilanza individuale ed un Early
Warning pari all’10% (soglia definita dall’Autorità di Vigilanza con riferimento al rischio tasso del Banking Book). Il valore da confrontare
con la soglia di attenzione è dato dal valore assoluto della Sensitivity negativa che deriva dalla applicazione di due scenari distinti di tasso
(shock parallelo di +/-100 b.p. della curva dei tassi).
Il rispetto dei limiti individuali è perseguito dalle Società del Gruppo tramite contratti derivati di copertura conclusi con la Capogruppo. UBI
Banca procede eventualmente alla chiusura delle posizioni con controparti esterne al Gruppo, operando coerentemente con gli indirizzi
strategici e nell’ambito dei limiti consolidati definiti dagli Organi di Governo societario.
Per ulteriori dettagli, si rimanda al corrispondente paragrafo presente nella Nota Informativa del Bilancio consolidato.
•
•
•
•
B. Attività di copertura del fair value
Al fine di ridurre l’esposizione a variazioni avverse di fair value (fair value hedge) dovute al rischio di tasso di interesse, al 31 dicembre 2015
sono in essere coperture tramite strumenti finanziari derivati.
Nello specifico sono in essere:
coperture specifiche su titoli available for sale a tasso fisso per circa 10,59 miliardi di euro di nominale;
coperture specifiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 22 milioni di euro di nominale;
macro coperture generiche su finanziamenti a tasso fisso per circa 24 milioni di euro di nominale;
coperture specifiche su titoli obbligazionari per circa 18,55 miliardi di euro di nozionale.
•
•
•
•
I contratti derivati utilizzati sono del tipo Interest Rate Swap e CAP.
L’attività di verifica dell’efficacia delle coperture è svolta dall’Area Controllo Rischi Finanziari, Operativi e di Equilibrio Strutturale della
Capogruppo. Nel dettaglio, le verifiche di efficacia vengono effettuate secondo quanto previsto dai Principi contabili internazionali
attraverso test prospettici all’attivazione della copertura, cui seguono test prospettici e retrospettivi svolti con cadenza mensile.
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
Per UBI Banca al 31 dicembre 2015 è in essere una relazione di copertura di flussi finanziari (Cash Flow Hedge) per un ammontare nominale
di circa 30 milioni di euro.
568 Relazioni e Bilanci 2015
Informazioni di natura quantitativa
1.1 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione EURO
13.356.715
5.423.358
1.525.451
13.990.942
8.323.551
2.399.991
-
4.823.888
1.938.100
195.660
8.663.363
7.466.624
1.778.588
-
1. Attività per cassa
9.657.659
161.233
- con opzione rimborso anticipato
- altri
Durata
indeterminata
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
1.1 Titoli di debito
Oltre
10 anni
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
Fino a
3 mesi
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
A vista
1.409
163.651
2.835
10.245
27.114
31.453
-
-
159.824
4.660.237
1.935.265
185.415
8.636.249
7.435.171
1.778.588
-
1.2 Finanziamenti a banche
2.026.111
2.099.941
17.712
162.804
3.989.112
-
-
-
1.3 Finanziamenti a clientela
7.470.315
6.432.886
3.467.546
1.166.987
1.338.466
856.927
621.403
-
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
816.794
-
-
-
-
464
-
-
6.653.521
6.432.886
3.467.546
1.166.987
1.338.466
856.463
621.403
-
141.159
2.663.859
403.755
1.085.376
1.197.219
286.545
600.056
-
6.512.363
3.769.028
3.063.791
81.610
141.247
569.919
21.347
-
3.508.742
23.706.510
6.837.324
5.006.940
14.386.921
3.940.750
9.344
-
2.1 Debiti verso clientela
835.379
5.973.152
160.512
11.848
5.107
8.193
9.306
-
- c/c
824.718
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
10.661
5.973.152
160.512
11.848
5.107
8.193
9.306
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
10.661
5.973.152
160.512
11.848
5.107
8.193
9.306
-
2.2 Debiti verso banche
2.381.325
9.478.683
1.228.134
1.495.330
-
-
-
-
- c/c
1.851.679
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
3. Derivati finanziari
529.647
9.478.683
1.228.134
1.495.330
-
-
-
-
291.748
8.254.675
5.448.678
3.499.762
14.381.814
3.932.557
38
-
271
339.189
14
54
358
1.536
38
-
291.477
7.915.487
5.448.664
3.499.708
14.381.456
3.931.021
-
-
289
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
289
-
-
-
-
-
-
-
2.152
(12.070.669)
6.605.212
2.307.988
5.917.326
(1.743.808)
(1.232.466)
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
(6)
1.779
136
(216.274)
100
-
-
-
(6)
1.779
136
(216.274)
100
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
1.779
148
93.435
105
-
+ Posizioni corte
-
-
6
-
12
309.710
5
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
2.152
(12.070.669)
6.605.218
2.306.210
5.917.191
(1.527.534)
(1.232.567)
-
2.152
(940.301)
(32.493)
1.009.832
(39.189)
-
-
-
2.167
52.547
-
1.211.777
201.941
-
-
-
15
992.848
32.493
201.945
241.130
-
-
-
-
(11.130.368)
6.637.711
1.296.378
5.956.379
(1.527.534)
(1.232.567)
-
+ Posizioni lunghe
-
7.879.867
6.652.281
1.333.442
9.868.191
3.859.003
-
-
+ Posizioni corte
-
19.010.235
14.570
37.064
3.911.811
5.386.537
1.232.567
-
111.207
(112.044)
-
837
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
4. Altre operazioni fuori bilancio
1.240.138
6.255
-
837
-
-
-
-
+ Posizioni corte
1.128.931
118.300
-
-
-
-
-
-
Nota Integrativa 569
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.2 Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie - Valuta di denominazione ALTRE VALUTE
Da oltre
1 anno fino
a 5 anni
Da oltre
5 anni fino
a 10 anni
Oltre
10 anni
4.131
56.600
8.473
9.774
-
-
46.904
-
-
-
A vista
Fino a
3 mesi
Da oltre
3 mesi fino
a 6 mesi
Da oltre
6 mesi fino
a 1 anno
1. Attività per cassa
148.318
1.072.299
73.295
1.1 Titoli di debito
1.310
-
4.400
Durata
indeterminata
- con opzione rimborso anticipato
502
-
-
-
29.529
-
-
-
- altri
808
-
4.400
-
17.375
-
-
-
1.2 Finanziamenti a banche
70.411
789.471
27.195
4.131
-
-
-
-
1.3 Finanziamenti a clientela
76.597
282.828
41.700
-
9.697
8.473
9.774
-
- c/c
16.324
-
-
-
-
-
-
-
- altri finanziamenti
60.272
282.828
41.700
-
9.697
8.473
9.774
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passività per cassa
1.170
11.476
1.259
-
-
-
-
-
59.102
271.351
40.440
-
9.697
8.473
9.774
-
427.291
683.155
82.667
-
-
-
-
-
2.1 Debiti verso clientela
25.665
-
-
-
-
-
-
-
- c/c
25.488
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
177
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
177
-
-
-
-
-
-
-
2.2 Debiti verso banche
401.626
683.155
82.667
-
-
-
-
-
- c/c
401.424
-
-
-
-
-
-
-
- altri debiti
202
683.155
82.667
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
-
-
-
-
-
-
-
-
2.4 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
- con opzione di rimborso anticipato
-
-
-
-
-
-
-
-
- altri
3. Derivati finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
47.993
(5.424)
-
(103.342)
-
-
-
3.1 Con titolo sottostante
-
-
(5.424)
-
-
-
-
-
-
-
(5.424)
-
-
-
-
-
- Opzioni
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
5.424
-
-
-
-
-
- Altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
-
47.993
-
-
(103.342)
-
-
-
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
47.993
-
-
(103.342)
-
-
-
+ Posizioni lunghe
-
47.993
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
-
-
-
103.342
-
-
-
- Altri derivati
4. Altre operazioni fuori bilancio
18.915
(18.915)
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni lunghe
18.915
-
-
-
-
-
-
-
+ Posizioni corte
-
18.915
-
-
-
-
-
-
570 Relazioni e Bilanci 2015
2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Per UBI Banca, al 31 dicembre 2015 sono stati rilevati i seguenti livelli di sensitivity:
nello scenario di variazione positiva della curva dei tassi (+100 bp), l’esposizione registrata in termini di sensitivity risulta pari a -34,08 milioni.
nello scenario di variazione negativa della curva dei tassi (-100 bp), invece, si evidenzia un livello di sensitivity pari a +160,05
milioni di euro. Tale esposizione risulta influenzata dal vincolo di non negatività imposto ai tassi (ad oggi prossimi a zero) e dunque
dall’applicazione di un floor allo shift della relativa curva.
•
•
Entrambi i livelli presentati includono, coerentemente con quanto previsto dai documenti di Policy, la modellizzazione del profilo
comportamentale delle poste a vista secondo il modello interno stimato.
Gli indicatori risentono dell’incorporazione di Banca 24-7 Spa e Centrobanca Spa in UBI Banca.
La normativa prudenziale prevede inoltre che tutti gli intermediari valutino l’effetto sull’esposizione al rischio tasso di una variazione dei
tassi di +/- 200 b.p. Nel caso in cui si determini una riduzione del valore economico della banca superiore al 20% dei fondi propri, la Banca
Centrale Europea e la Banca d’Italia approfondiscono con la banca i risultati e riservandosi di adottare opportuni interventi.
La tabella sottostante riporta le misure di rischio rilevate per UBI Banca nello scenario di riferimento, che al 31 dicembre 2015 risulta essere
lo scenario di variazione parallela dei tassi di riferimento pari a +200 bp, rapportate al totale Fondi Propri.
Indicatori di rischiosità - valori puntuali
31.12.2015
31.12.2014
1,41%
1,93%
shift parallelo di + 200 bp
Riduzione del valore economico / Fondi Propri
Al 31 dicembre 2015, l’impatto sul margine di interesse, in ipotesi di shift della curva dei tassi di riferimento pari a +100 basis point, è pari a
-16,92 milioni di euro, mentre in ipotesi di riduzione degli stessi (-100 bp) l’impatto sul margine di interesse è stimato in -0,32 milioni di euro.
Di seguito è riportato il profilo dei capitali per data di repricing in input al modello interno per il calcolo dell’esposizione al rischio tasso
di interesse.
Profilo del Gap di periodo (Milioni)
8000
Sbilancio Attivo/Passivo
Derivati copertura
Estinzioni anticipate
Gap Complessivo
6000
4000
2000
0
-2000
-4000
-6000
-8000
-10000
VISTA
Sbilancio
Attivo/Passivo
Derivati di
copertura
Estinzioni
Anticipate
Gap
Complessivo
1M
3M
6M
1Y
3Y
5Y
7Y
10Y
15Y
20Y
Oltre
126,60
-1.175,42
5.484,39
-531,05
-4.346,43
-6.551,21 -3.107,64
4.821,40
-1.762,70
209,75
519,42
950,85
-
-6.691,02
-8.701,23
589,69
1.113,98
3.672,75
6.186,04
1.091,41
2.745,95
-2,47
-3,01
-2,08
-
3,72
6,76
9,36
15,43
32,94
18,69
15,89
11,41
-16,20
-40,55
-57,45
126,60
-7.866,44
-3.216,84
58,64
-3.232,46
-2.878,46
3.078,40
5.912,81
983,26
207,27
516,41
948,76
Nota Integrativa 571
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
2.3 Rischio di cambio
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio
Il rischio di cambio è determinato sulla base della metodologia proposta da Banca Italia ed è quantificata nell’8% della posizione netta
in cambi. Quest’ultima è determinata come la componente più elevata (in valore assoluto) fra la sommatoria delle posizioni nette lunghe
e la sommatoria delle posizioni nette corte (posizione per singola valuta), cui si aggiunge l’esposizione al rischio cambio implicita negli
investimenti in OICR.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
Per quanto attiene l’analisi della copertura del rischio di cambio si rimanda a quanto esposto nel paragrafo relativo all’analisi del rischio di
tasso di interesse.
Informazioni di natura quantitativa
L’assorbimento per il rischio cambio di fine esercizio è pari a circa 17 milioni.
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività e passività e dei derivati
Voci
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli di debito
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni Lunghe
+ Posizioni Corte
- Altri derivati
+ Posizioni Lunghe
+ Posizioni Corte
Totale attività
Totale passività
Sbilancio (+/-)
Valute
TOTALE
DOLLARI
USA
STERLINE
YEN
DOLLARI
CANADESI
FRANCHI
SVIZZERI
ALTRE
VALUTE
553.042
75.021
7.090
211.802
259.129
7.519
1.134.003
1.108.475
25.528
566.077
35.746
533.374
497.628
530.331
1.590.150
1.059.819
2.684.085
2.691.450
(7.365)
40.703
22.583
17.979
141
3.778
27.025
26.909
116
(26.277)
11.025
11.025
(26.277)
86.384
112.661
141.890
150.711
(8.821)
5.125
5.030
95
329
1.307
1.305
2
(4.112)
3.812
3.812
(4.112)
127.833
131.945
137.099
137.064
35
7.120
7.082
38
537
7.364
7.364
(247)
945
945
(247)
5.213
5.460
13.815
13.769
46
665.206
639.285
25.921
3.645
33.342
33.327
15
(636.041)
1.067
1.067
(636.041)
5.558
641.599
675.476
676.008
(532)
153.783
10.030
143.753
1.046
35.403
35.399
4
(146.254)
(27.317)
39.335
66.652
(118.937)
25.390
144.327
219.554
246.382
(26.828)
2. Modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività
Si veda quanto riportato nella analoga parte relativa al “rischio di tasso di interesse e di prezzo” (sezione 2.1- 2.2).
572 Relazioni e Bilanci 2015
1.424.979
97.604
7.090
891.208
429.077
16.854
1.238.444
1.212.779
25.665
(246.854)
8.429
589.558
581.129
(255.283)
1.840.528
2.095.811
3.871.919
3.915.384
(43.465)
2.4 Gli strumenti derivati
A. DERIVATI FINANZIARI
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo
Attività sottostanti/Tipologie derivati
31.12.2015
31.12.2014
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
41.344.443
6.381.672
34.962.771
5.952.132
2.231.840
3.720.292
45.391
47.341.966
109.777
4
109.773
60.270
5
60.265
170.047
43.547.214
7.195.389
36.351.825
4.315.237
2.078.438
2.236.799
36.869
47.899.320
268.550
268.550
34.304
125
34.179
302.854
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo
A.2.1 Di copertura
31.12.2015
Attività sottostanti/Tipologie derivati
31.12.2014
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
33.727.051
-
34.856.807
-
4.086.274
-
4.086.274
-
29.640.777
-
30.770.533
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
2. Titoli di capitale e indici azionari
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
27.674
-
-
-
-
-
-
-
27.674
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
-
-
-
-
33.754.725
-
34.856.807
-
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
a) Opzioni
b) Swap
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
5. Altri sottostanti
Totale
Nella tabella vengono riportati i valori nozionali dei contratti derivati distinti per tipologia contrattuale. I contratti swap si riferiscono a
operazioni derivate per lo scambio di tasso di interesse effettuate essenzialmente per le coperture di attività disponibili per la vendita e
prestiti obbligazionari di propria emissione.
Nota Integrativa 573
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.2.2 Altri derivati
31.12.2015
Attività sottostanti/Tipologie derivati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse
31.12.2014
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
-
-
-
589.018
-
635.724
-
589.018
-
635.724
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
3. Valute e oro
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Swap
-
-
-
-
c) Forward
-
-
-
d) Futures
-
-
-
-
e) Altri
-
-
-
-
4. Merci
-
-
-
-
5. Altri sottostanti
-
-
-
-
589.018
-
635.724
-
Totale
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value positivo
Fair value positivo
31.12.2015
31.12.2014
Over the counter
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
616.579
647
743.207
778
28.654
454
39.311
80
548.218
-
683.739
-
-
-
-
-
-
-
-
-
34.995
-
16.576
698
-
193
-
4.712
-
3.581
-
592.409
-
647.972
-
-
-
-
-
592.046
-
647.972
-
363
-
-
-
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
C. Portafoglio bancario - altri derivati
-
-
-
-
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest rate swap
-
-
-
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
Totale
574 Relazioni e Bilanci 2015
-
-
-
-
1.208.988
647
1.391.179
778
A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Portafogli/Tipologie derivati
Fair value negativo
Fair value negativo
31.12.2015
31.12.2014
Over the counter
Controparti Centrali
Over the counter
Controparti Centrali
608.593
7
721.880
300
23.369
-
36.953
-
546.067
-
664.892
-
A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
34.445
-
16.459
-
-
7
-
300
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario - di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
4.712
-
3.576
-
700.871
-
937.018
-
-
-
-
-
700.871
-
937.018
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
-
-
-
-
C. Portafoglio bancario - altri derivati
-
-
-
-
a) Opzioni
-
-
-
-
b) Interest rate swap
-
-
-
-
c) Cross currency swap
-
-
-
-
d) Equity swap
-
-
-
-
e) Forward
-
-
-
-
f) Futures
-
-
-
-
g) Altri
Totale
-
-
-
-
1.309.464
7
1.658.898
300
A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi
per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
- valore nozionale
-
-
13.167.217
10.160.659
-
1.643.379
-
- fair value positivo
-
-
208.250
27.492
-
203.720
-
- fair value negativo
-
-
2.287
26.009
-
1.467
-
- esposizione futura
-
-
75.082
53.705
-
16.000
-
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- valore nozionale
-
-
1.260.084
1.121.357
594
-
-
- fair value positivo
-
-
7.947
666
-
-
-
- fair value negativo
-
-
14.391
28.857
12
-
-
- esposizione futura
-
-
9.739
11.214
6
-
-
- valore nozionale
-
-
22.696
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
2.139
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
2.587
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
2.318
-
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
2) Titoli di capitale e indici azionari
3) Valute e oro
4) Altri valori
Nota Integrativa 575
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi
per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
-
-
14.947.725
110.886
485.515
1.425.463
5.676
34.887
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.115.870
37.746
8.757
454.227
9.469
1.685
-
-
-
-
-
22.696
2.587
2.139
-
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair valure negativo
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti non rientranti in accordi di compensazione
Contratti non rientranti in accordi
di compensazione
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4) Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
-
-
5.000
1.654
75
-
-
-
-
-
-
12.372
-
252.966
19.371
253.019
25.302
67.357
57
3.304
197
-
-
27.674
363
1.384
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti contratti rientranti in accordi di compensazione
Contratti rientranti in accordi
di compensazione
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
-
-
26.505.533
361.888
546.168
7.216.519
230.158
153.048
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1) Titoli di debito e tassi di interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
3) Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
4) Altri valori
- valore nozionale
-
-
-
-
-
-
-
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
576 Relazioni e Bilanci 2015
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/Vita residua
A) Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
Fino a 1 anno
Oltre 5 anni
Totale
13.241.888
15.854.720
18.245.359
47.341.967
7.436.625
15.662.459
18.245.359
41.344.443
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
-
-
-
-
5.764.699
187.433
-
5.952.132
40.564
4.828
-
45.392
B) Portafoglio bancario
A.4 Derivati finanziari su altri valori
8.977.354
14.315.341
11.051.047
34.343.742
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse
8.961.687
14.287.257
10.478.106
33.727.050
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
15.667
410
572.941
589.018
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
-
27.674
-
27.674
B.4 Derivati finanziari su altri valori
-
-
-
-
Totale 31.12.2015
22.219.242
30.170.061
29.296.406
81.685.709
Totale 31.12.2014
11.779.324
42.616.409
28.996.117
83.391.850
A.10 Derivati finanziari OTC: rischio di controparte / rischio finanziario - Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario di controparte dei derivati finanziari OTC.
B. DERIVATI CREDITIZI
B.1 Derivati creditizi: valori nozionali di fine periodo
In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.
B.2 Derivati creditizi OTC: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano derivati creditizi OTC con fair value lordo positivo.
B.3 Derivati creditizi OTC: fair value lordo negativo – ripartizione per prodotti
Non si segnalano Derivati creditizi OTC con fair value lordo negativo.
B.4 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti non rientranti in accordi di compensazione.
B.5 Derivati creditizi OTC: fair value lordi (positivi e negativi) per controparti – contratti rientranti in accordi di
compensazione
Non si rilevano derivati creditizi OTC con contratti rientranti in accordi di compensazione.
B.6 Vita residua dei derivati creditizi: valori nozionali
In UBI Banca non si rilevano contratti derivati creditizi.
B.7 Derivati creditizi: rischio di controparte e finanziario – Modelli interni
UBI Banca non utilizza modelli interni per la valutazione del rischio finanziario e di controparte dei derivati creditizi.
Nota Integrativa 577
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
C. DERIVATI FINANZIARI E CREDITIZI
C.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti ed esposizione futura per controparti
Governi e
Banche Centrali
Altri enti
pubblici
Banche
Società
finanziarie
Società di
assicurazione
Imprese non
finanziarie
Altri soggetti
1) Accordi bilaterali Derivati Finanziari
- fair value positivo
-
-
156.677
170.314
-
-
-
- fair value negativo
-
-
686.150
114.630
-
-
-
- esposizione futura
-
-
169.597
52.508
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
163.153
51.682
-
-
-
2) Accordi bilaterali Derivati Creditizi
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
-
-
-
-
-
3) Accordi "Cross product"
- fair value positivo
-
-
-
-
-
-
-
- fair value negativo
-
-
-
-
-
-
-
- esposizione futura
-
-
-
-
-
-
-
- rischio di controparte netto
-
-
-
-
-
-
-
SEZIONE 3 - Rischio di liquidità
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità
Il rischio di liquidità si riferisce alla capacità o meno della Banca di far fronte alle proprie obbligazioni di pagamento e/o di raccogliere
sul mercato fondi addizionali (funding liquidity risk), oppure alla possibilità che il valore di una eventuale liquidazione di alcune attività
differisca significativamente dai correnti valori di mercato (asset liquidity risk).
A livello consolidato ed individuale il rischio di liquidità è regolato nell’ambito della Policy a presidio dei Rischi Finanziari che, oltre
alla definizione dei limiti di esposizione e delle relative soglie di early warning, declina anche le regole volte al perseguimento ed al
mantenimento, mediante politiche di raccolta e impiego coordinate ed efficienti, dell’equilibrio strutturale per le Banche Rete e le Società
Prodotto.
La Policy ha infine l’obiettivo di rendere omogenee, per tutte le società del Gruppo, sia le modalità di intervento che i criteri di identificazione
delle condizioni economiche, individuando eventualmente a priori le specifiche eccezioni.
I presidi del rischio di liquidità per conto delle Banche Rete sono accentrati presso la Capogruppo e competono:
alle strutture del Chief Business Officer (presidio di 1° livello) che provvede al monitoraggio giornaliero della liquidità e alla gestione del
rischio nell’ambito dei limiti definiti;
all’Area Capital & Liquidity Risk Management (presidio di 2° livello), cui compete la misurazione degli indicatori sintetici di rischio e la
verifica periodica del rispetto dei limiti.
Con particolare riferimento alla posizione in termini di equilibrio strutturale, il rischio di liquidità è monitorato principalmente attraverso un
modello di liquidity gap in cui viene determinata l’evoluzione temporale dei flussi di cassa netti, allo scopo di evidenziare eventuali criticità
nelle condizioni di liquidità attesa. A livello individuale è stabilito un livello target di sostanziale equilibrio tra raccolta, valutata in base al
grado di stabilità, e impieghi, valutati in base al grado di liquidabilità.
•
•
Ulteriori informazioni, relative all’attività del Gruppo sul mercato interbancario, sono riportate nella Relazione sulla Gestione, cui si
rimanda.
578 Relazioni e Bilanci 2015
Nota Integrativa 579
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
6.928.521
3.396.082
3.133.723
2.309.005
824.718
176.554
85.805
- Banche
- Clientela
B.1 Depositi e conti correnti
- Clientela
Passività per cassa
- Banche
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
- Posizioni corte
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
-
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
1.128.931
697
- Posizioni corte
-
(1.128.931)
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
- Posizioni lunghe
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
- Posizioni corte
-
118.300
- Posizioni lunghe
545.065
118.300
- Posizioni corte
550.646
5.581
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
- Posizioni lunghe
-
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
(1.004.353)
2.025.928
A.4 Finanziamenti
Operazioni "fuori bilancio"
167.498
8.954.449
A.3 Quote OICR
7.329
2
A.2 Altri titoli di debito
9.129.278
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
891
418
(473)
138.976
418.703
279.727
279.254
4.151.621
134.930
-
336.701
336.701
4.623.252
262.940
1.193.010
1.455.950
-
-
-
1.455.950
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
6.255
6.255
-
-
-
5.015
1.332
(3.683)
436.263
20.301
(415.962)
(413.390)
1.370.423
199.853
-
50.000
50.000
1.620.276
155.733
-
155.733
-
-
50.005
205.737
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
118.300
-
(118.300)
5.655
10.998
5.343
1.287.925
1.240.058
(47.868)
(160.824)
528.880
659.674
-
290.703
290.703
1.479.257
950.538
6.310
956.848
-
-
-
956.848
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
20.000
20.000
-
-
-
31.858
63.315
31.458
98.219
485.785
387.567
439.024
268.958
3.354.237
-
340.073
340.073
3.963.268
1.253.579
194.322
1.447.901
-
90.560
13.123
1.551.584
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.198
1.198
-
-
-
49.662
41.778
(7.884)
166.514
186.945
20.431
13.746
266.415
1.944.897
-
724.443
724.443
2.935.755
1.274.907
98.340
1.373.247
-
42.442
198.957
1.614.646
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
3.945
-
7.281
7.281
-
-
-
98.071
115.191
17.120
198.363
193.519
(4.845)
23.500
115.855
5.870.424
-
1.495.924
1.495.924
7.482.203
1.660.956
214.068
1.875.024
-
1.402.263
449.491
3.726.778
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
1.1 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Valuta di denominazione: EURO
Informazioni di natura quantitativa
-
-
-
-
-
-
-
4.380
-
1.063.336
1.063.336
-
-
-
-
-
-
95.569
47.585
(47.984)
1.019.732
8.565.209
19.580.946
-
-
-
28.146.155
4.223.996
4.189.578
8.413.574
-
5.020.841
7.785.005
21.219.420
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
30.860
30.860
-
-
-
-
-
-
309.728
143.584
(166.144)
(135.284)
244.993
4.081.192
-
-
-
4.326.186
4.561.361
2.146
4.563.508
-
662.470
7.660.000
12.885.978
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
375.735
375.735
-
17.576
-
393.310
Durata
indeterminata
580 Relazioni e Bilanci 2015
105.742
87.015
18.727
427.165
426.968
401.480
A.4 Finanziamenti
- Banche
- Clientela
B.1 Depositi e conti correnti
- Clientela
Passività per cassa
- Banche
- Posizioni corte
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
-
-
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
-
-
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
-
C.4 Impegni irrevocabili ad erogare fondi
-
18.915
- Posizioni lunghe
10.635
18.915
- Posizioni corte
11.100
465
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
-
- Posizioni lunghe
-
-
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
19.380
197
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
-
B.2 Titoli di debito
25.488
4.924
A.3 Quote OICR
533
-
A.2 Altri titoli di debito
111.199
A.1 Titoli di Stato
A vista
Attività per cassa
Voci/Scaglioni temporali
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
377.135
90.510
(286.624)
(286.624)
-
-
-
79.687
79.687
79.687
22.966
250.860
273.826
-
-
-
273.826
Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18.915
-
(18.915)
-
-
-
20.423
439.289
418.865
399.951
45.311
-
-
571.512
571.512
616.823
-
45.886
45.886
-
-
-
45.886
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.212.670
1.261.004
48.334
48.334
-
-
-
-
-
-
214.817
36.996
251.812
-
-
-
251.812
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
990
12
(978)
482.602
94.124
(388.478)
(389.456)
-
-
-
32.175
32.175
32.175
244
439.812
440.057
-
1.074
-
441.131
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
1.2 Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie - Altre valute
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
258
76
(181)
184.604
157.786
(26.819)
(27.000)
-
-
-
82.901
82.901
82.901
2.112
27.265
29.377
-
369
-
29.746
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
706
154
(552)
290.611
300.009
9.398
8.847
-
-
-
-
-
-
1.576
4.175
5.751
-
1.074
422
7.247
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
73.675
46.368
(27.307)
(27.307)
-
-
-
-
-
-
115.878
-
115.878
-
43.906
-
159.783
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
52.864
-
52.864
-
4.088
45.927
102.878
Oltre 5 anni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Durata
indeterminata
SEZIONE 4 - Rischi operativi
Informazioni di natura qualitativa
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo
Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di processi, risorse umane e
sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Vi rientrano ad esempio le perdite derivanti da frodi13, errori umani, interruzioni dell’operatività,
indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Con riferimento alla loro manifestazione monetaria, tale
definizione include il rischio legale14, il rischio modello15, le perdite operative in sovrapposizione con il rischio di mercato16 e le perdite
operative in sovrapposizione con il rischio di credito17. Dalla definizione di rischio operativo sono esclusi il rischio reputazionale ed il rischio
strategico19.
Con il fine di garantire un profilo di rischio coerente con la propensione definita dall’Organo di supervisione strategica, il Gruppo ha
definito un Modello Organizzativo basato sulla combinazione di diverse componenti individuate in funzione del ruolo ricoperto e della
responsabilità assegnata dall’organigramma aziendale. Le diverse componenti sono individuate centralmente, presso la Capogruppo, e
localmente, presso le singole entità giuridiche, in coerenza con il modello federale del Gruppo.
Il modello prevede l’accentramento presso la Capogruppo delle funzioni di indirizzo e del sistema dei controlli di secondo e terzo livello.
In ciascuna entità giuridica sono stati individuati più livelli di responsabilità, di seguito elencati, attribuiti in funzione dell’ambito di
operatività:
Referente Rischi Operativi (RRO): presso la Capogruppo è individuato nella figura del Direttore Generale. Nelle altre entità giuridiche è
individuato nella figura dell’Amministratore Delegato o del Direttore Generale, secondo il proprio regolamento aziendale. Il Referente Rischi
Operativi è il responsabile, nell’ambito della propria entità giuridica, dell’intero sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy
di Gruppo;
Supporto Rischi Operativi Locale (SROL): tale ruolo è individuato nella figura del responsabile della struttura preposta al controllo rischi
locale (o alla figura aziendale equivalente secondo proprio regolamento aziendale). Nell’ambito della propria entità giuridica supporta il
Referente Rischi Operativi nella realizzazione e nel coordinamento del sistema di gestione dei rischi operativi definito dalla Policy di Gruppo;
Risk Champion (RC): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture a diretto riporto del Consigliere Delegato, della Direzione
Generale, ai responsabili delle Direzioni (incluse quelle Territoriali ove presenti), ai responsabili delle strutture a cui sono demandate attività
specialistiche quali la gestione di:
- sicurezza logica
- sicurezza fisica
- disaster recovery e continuità operativa
- prevenzione e protezione sul lavoro come definita dalla normativa 81/2008
- attività di antiriciclaggio e antiterrorismo
- controlli contabili come definiti dalla normativa 262/2005
- reclami
- intermediazione titoli
- pratiche legali e fiscali.
Ad essi è demandata la responsabilità di presidiare operativamente il corretto svolgimento del processo di gestione dei rischi operativi in
relazione all’attività di competenza e di coordinare i Risk Owner di riferimento;
Risk Owner (RO): tale ruolo è attribuito ai responsabili delle strutture con riporto gerarchico a un Risk Champion. Ad essi è demandato il
compito di riconoscere e segnalare gli eventi di perdita e/o potenziali riconducibili a fattori di rischio operativo che si manifestano nel corso
delle attività quotidiane;
Addetto Contabile: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata
l’attività di contabilità operativa. Ad essi è demandata la responsabilità di assicurare la corretta e completa contabilizzazione delle perdite
operative;
Funzione Assicurazioni: tale ruolo è attribuito a specifiche figure di riferimento individuate nell’ambito delle strutture a cui è demandata
l’attività di gestione dei sinistri per i quali è prevista una copertura assicurativa. Ad essi è demandata la responsabilità del corretto e
completo censimento dei rimborsi assicurativi e di tutte le informazioni di supporto.
Il sistema di misurazione
Il sistema di misurazione tiene conto dei dati di perdita operativa interni, esterni, dei fattori del contesto operativo e del sistema dei controlli
interni, in modo da cogliere le principali determinanti di rischio (in particolar modo quelle che influiscono sulla coda delle distribuzioni) e
da incorporare i cambiamenti intervenuti nel profilo di rischio.
Per ulteriori dettagli sul funzionamento del modello di calcolo si rimanda al successivo paragrafo dedicato al requisito patrimoniale.
13 In fase di accertamento dei fatti e delle responsabilità le presunte frodi devono essere equiparate alle frodi accertate.
14 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa di violazioni normative, procedimenti legali o azioni volontarie assunte per evitare il
manifestarsi di un rischio legale (la definizione di rischio legale include anche le perdite derivanti da rischi di riciclaggio, misconduct events ed i rischi di non conformità).
15 Definito come il rischio di incorrere in perdite e/o sostenere costi aggiuntivi a causa dei modelli utilizzati nei processi decisionali (ad esempio, modelli di pricing, modelli per
la valutazione degli strumenti finanziari e/o di copertura, modelli utilizzati per il monitoraggio del controllo dei limiti dei rischi, ecc.). Sono escluse dalla definizione di rischio
modello le perdite sostenute a causa di sottovalutazioni dei requisiti patrimoniali calcolati utilizzando modelli interni sottoposti all’approvazione delle Autorità di Vigilanza.
16 Definite come le perdite e/o i costi aggiuntivi legati alle transazioni finanziarie, incluse quelle relative alla gestione del rischio di mercato, causate da inadeguatezza e/o
disfunzioni delle procedure, da errori operativi e/o di data entry, carenze dei sistemi di controllo interno, inadeguatezza dei processi di Data Quality, indisponibilità dei sistemi
ICT, comportamenti non autorizzati, colposi e/o dolosi delle persone e/o da altri eventi esterni.
17 Definite come perdite economiche generatesi in fase di collocamento di un prodotto creditizio e/o nell’ambito del processo del credito, causate prevalentemente da un
rischio operativo.
18 Definito come il rischio attuale o prospettico di flessione degli utili o del capitale derivante da una percezione negativa dell’immagine della Banca/Società da parte di clienti,
controparti, azionisti, investitori o autorità di vigilanza.
19 Definito come il rischio connesso ad errate decisioni in materia di strategie di business o ad intempestività nel processo decisionale di adeguamento al mercato.
Nota Integrativa 581
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Il sistema di reporting
Il monitoraggio dei rischi operativi assunti è realizzato mediante un sistema di reporting standard articolato sui medesimi livelli di
responsabilità previsti dal modello organizzativo. L’attività di reporting direzionale è svolta in service dalla funzione di controllo dei rischi
operativi della Capogruppo che periodicamente predispone:
- l’analisi andamentale delle perdite operative rilevate dal sistema di Loss Data Collection e dei relativi recuperi realizzati;
- le analisi di benchmark con i dati di Sistema;
- la sintesi delle valutazioni dell’esposizione ai rischi potenziali;
- il dettaglio delle aree di vulnerabilità individuate e degli interventi di mitigazione intrapresi.
In virtù delle funzioni attribuite dal Regolamento Generale Aziendale, il monitoraggio del profilo di rischio assunto da ciascuna società del
Gruppo, la sua coerenza con gli obiettivi di rischio, nonché il rispetto dei limiti operativi sono demandati alla struttura di controllo dei rischi
della Capogruppo. A conclusione dell’attività di monitoraggio del profilo di rischio, sono identificati i più opportuni interventi correttivi, che
confluiranno nel Portafoglio Progetti annuale.
Come ulteriore forma di mitigazione, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi
operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale.
Rischio legale
La Banca è coinvolta in una pluralità di procedimenti legali originati dall’ordinario svolgimento della propria attività. A fronte delle richieste
ricevute, la Banca ha ritenuto di appostare congrui accantonamenti a bilancio in base alla ricostruzione degli importi potenzialmente a
rischio, alla valutazione della rischiosità effettuata in funzione del grado di “probabilità” e/o “possibilità” così come definiti dai Principi
Contabili-IAS 37 e tenendo conto della più consolidata giurisprudenza in merito. Pertanto, per quanto non sia possibile prevederne
con certezza l’esito finale, si ritiene che l’eventuale risultato sfavorevole di detti procedimenti non avrebbe, sia singolarmente che
complessivamente, un effetto negativo rilevante sulla situazione finanziaria ed economica della Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio probabile da sono:
- richiesta di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso da un contratto avente ad oggetto la
realizzazione di un software;
- causa di lavoro avviata nei confronti della ex Centrobanca, vinta in primo grado e quindi appellata nei confronti di UBI Banca.
I contenziosi rilevanti (petitum maggiore o uguale a 5 milioni di euro) per i quali è stato stimato un rischio possibile (o una passività
potenziale) sono:
- i tre procedimenti avviati nei confronti della ex Centrobanca e quindi di UBI Banca, in qualità di incorporante della stessa, dai Fallimenti
delle Società del Gruppo Burani, tutti instaurati presso il Tribunale di Milano:
1) in data 11 ottobre 2011 è stato notificato a Centrobanca da parte del Fallimento Burani Designer Holding NV (“BDH”) un atto
di citazione con il quale si afferma una pretesa responsabilità della Banca per “concessione abusiva di credito” in relazione al
finanziamento dell’operazione di Offerta Pubblica di Acquisto promossa nel 2008 dalla Mariella Burani Family Holding Spa (“MBFH”) su
azioni della Mariella Burani Fashion Group Spa (“MBFG”);
2) in data 1° marzo 2012 è stato notificato analogo atto di citazione da parte del Fallimento MBFH, basato su argomenti in fatto e in
diritto assimilabili a quelli della citazione precedente da parte del Fallimento BDH. In entrambe le cause le richieste di risarcimento
ammontano a circa 134 milioni di euro e per esse non sono stati effettuati accantonamenti poiché la Banca, supportata dal parere degli
autorevoli professionisti legali che la assistono, le ritiene destituite di fondamento, risultando semmai la Banca stessa (regolarmente
ammessa quale creditrice al passivo di tutte le procedure concorsuali riguardanti le società del Gruppo Burani) soggetto danneggiato e
non certo corresponsabile delle condotte degli Amministratori del Gruppo Burani. Inoltre, poiché i fatti dedotti dai Fallimenti a sostegno
delle domande degli stessi risultano in parte comuni a Mediobanca Spa e ad Equita Sim Spa, la Banca ha ritenuto di dover estendere il
contraddittorio alle due citate Società;
3) in data 26 marzo 2013 è stato infine notificato un atto di citazione da parte del Fallimento MBFH per ottenere la revoca del pagamento
effettuato nell’anno precedente al fallimento in relazione alla rata di 4 milioni di euro scaduta il 30 giugno 2009, pagamento che,
secondo la prospettazione dell’attrice, sarebbe stato effettuato con modalità anomala, vale a dire trattenendo il ricavato della vendita
dei titoli dati in pegno.
Si precisa che sono state depositate per entrambi i fallimenti (MBFH e BDH) proposte di concordato fallimentare per assunzione. Nel caso
di MBFH la proposta di concordato fallimentare è stata definitivamente omologata, mentre nel caso di BDH è attualmente sottoposta
all’esame dei creditori. All’esito delle procedure stesse, anche le pendenze della Banca potrebbero trovare definizione.
L'esposizione complessiva lorda del Gruppo UBI Banca verso il Gruppo Burani ammontava a fine 2015 a 59,9 milioni di euro, rettificata al
98,79%;
- azione di risarcimento, in fase di appello, dopo la sentenza favorevole alla Banca in primo grado, riveniente dalla ex Centrobanca, intentata
dal liquidatore di una società, per un presunto danno generato dal contenuto di dichiarazioni rilasciate dalla ex Centrobanca a terzi circa la
disponibilità di titoli depositati dalla società presso la Banca. Con sentenza del 4 dicembre 2015 la Corte d’Appello ha definito il giudizio,
confermando la sentenza di primo grado favorevole alla Banca. La sentenza è quindi, allo stato, suscettibile di impugnazione in Cassazione.
n. 3 cause promosse da Soggetti Beneficiari di contribuzioni pubbliche a vario titolo, in relazione alle quali UBI Banca Spa (subentrata a
Centrobanca Spa. nelle Convenzioni da quest’ultima a suo tempo sottoscritte con gli Enti Agevolanti per la gestione degli adempimenti
connessi all’istruttoria delle pratiche agevolative) è stata citata in solido con gli Enti Agevolanti interessati in qualità di Banca Concessionaria
mandataria dei medesimi e, in particolare:
- un giudizio pendente avanti il T.A.R. della Sicilia in cui controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle
agevolazioni, concesse in via provvisoria per Euro 6,4 milioni, disposto a seguito dell’intervenuto sequestro penale dell’unità produttiva
oggetto delle agevolazioni;
582 Relazioni e Bilanci 2015
- un giudizio pendente avanti il T.A.R. del Lazio in cui controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale di revoca delle
agevolazioni, concesse in via provvisoria per Euro 11,6 milioni, disposto a seguito degli esiti di indagini penali avviate in dipendenza di
accertamenti della Guardia di Finanza che avrebbero evidenziato gravi irregolarità nella gestione della società; si segnala che la pratica
agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita da Banca Italease, aderente al Raggruppamento Temporaneo di Imprese da noi
capofilato, che dovrà tenere indenne la Banca da ogni spesa e rischio causa;
- un giudizio pendente avanti il Tribunale Civile di Roma in cui controparte chiede l’annullamento di un provvedimento ministeriale
di revoca delle agevolazioni (disposto per morosità protratta nel rimborso di finanziamento concesso dal Ministero dello Sviluppo
Economico, in conformità a quanto espressamente previsto dalla normativa di riferimento) e il conseguente avvio del recupero coattivo
delle medesime, per Euro 4,3 milioni, oltre al risarcimento di asseriti danni da ciò derivanti, quantificati in Euro 24 milioni, causati dalla
revoca di presunti affidamenti bancari concessi alla società; la pratica agevolativa oggetto di contestazione è stata istruita dalla Banca
Popolare dell’Emilia Romagna, aderente a Raggruppamento Temporaneo di Imprese da noi capofilato, che dovrà tenere indenne la Banca
da ogni spesa e rischio causa.
Rispetto a quanto commentato nella Nota integrativa al Bilancio al 31 dicembre 2014, si registrano, quali contenziosi rilevanti conclusi:
- azione di risarcimento danni, a titolo di responsabilità contrattuale, derivante dal recesso di un contratto di agenzia ex Silf Spa nei
confronti di UBI Banca;
- contenzioso riveniente dalla ex Centrobanca con una controparte pubblica avente ad oggetto la richiesta di restituzione di un pagamento,
incassato a seguito dell’escussione forzosa di una garanzia prestata.
Per quanto attiene al contenzioso societario, non direttamente riconducibile allo svolgimento dell’ordinaria attività, e al contenzioso fiscale
si rimanda agli specifici paragrafi.
Informazioni di natura quantitativa
I grafici sotto riportati evidenziano che le principali fonti di manifestazione del rischio operativo per la Banca nel periodo gennaio 2011 –
dicembre 2015 sono “Processi” (49% delle frequenze e 74% del totale impatti rilevati) e “Cause esterne” (49% delle frequenze e 19% del
totale impatti rilevati).
Il risk driver “Processi”, tra le altre cose, include gli errori non intenzionali di esecuzione dei processi e la non corretta applicazione della
normativa. Il risk driver “Cause esterne”, tra le altre cose, include gli atti umani provocati da terzi e non direttamente controllabili dalla
banca.
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2011 - 31 dicembre 2015)
Numerosità eventi
Impatto economico
1%
1%
19%
49%
6%
49%
74%
1%
Le tipologie di evento che nel periodo oggetto di analisi hanno evidenziato una maggiore concentrazione delle perdite operative sono
“Esecuzione, consegna e gestione dei processi (9% delle frequenze e 49% del totale impatti rilevati), “Clientela, prodotti e prassi
professionali” (41% delle frequenze e 26% del totale impatti rilevati) e “Frode esterna” (44% delle frequenze e 17% del totale impatti
rilevati).
Nota Integrativa 583
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2011 - 31 dicembre 2015)
Numerosità degli eventi
0%
5%
Impatto economico
1%
7%
1%
0%
26%
41%
17%
0%
44%
49%
0%
9%
Clientela, prodotti e prassi professionali
Danni da eventi esterni
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Frode esterna
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro
Frode interna
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano concentrate nei fattori di rischio “Processi (94% delle frequenze e 85% del totale impatti
rilevati) e “Persone” (0,3% delle frequenze e 8% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per Risk Driver (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015)
Numerosità eventi
0%
Impatto economico
6%
0%
4%
3%
8%
94%
85%
Nell’ultimo esercizio le perdite operative risultano prevalentemente concentrate nelle tipologie di evento “Clientela, prodotti e prassi
professionali” (93% delle frequenze e 45% del totale impatti rilevati) e “Esecuzione, consegna e gestione dei processi” (4% delle frequenze
e 45% del totale impatti rilevati).
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015)
584 Relazioni e Bilanci 2015
Incidenza delle perdite operative per tipologia di evento (rilevazione 01 gennaio 2015 - 31 dicembre 2015)
Numerosità degli eventi
0%
4%
1%
0%
0%
Impatto economico
2%
1%
0%
9%
0%
45%
93%
45%
0%
Clientela, prodotti e prassi professionali
Danni da eventi esterni
Esecuzione, consegna e gestione dei processi
Frode esterna
Interruzioni dell'operatività e disfunzioni dei sistemi
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro
Frode interna
Requisito patrimoniale
Con provvedimento di Banca d’Italia la Banca è stata autorizzata, a far data dalla segnalazione su dati al 30 giugno 2012, all’utilizzo del
modello interno di tipo Avanzato (AMA). La misurazione del rischio è effettuata con un approccio di tipo Extreme Value Theory (EVT) in
funzione delle perdite operative rilevate internamente (LDC - “Loss Data Collection”), delle evidenze empiriche rilevate esternamente al
Gruppo (DIPO - “Database Italiano delle Perdite Operative”) e delle perdite potenziali valutate tramite scenari di self risk assessment (SRA “Self Risk Assessment”). Le prime due fonti informative rappresentano la componente quantitativa del modello di misurazione e forniscono
una prospettiva storica del profilo di rischio interno e del sistema bancario italiano. Le analisi di scenario sono invece una componente
informativa di tipo quali-quantitativa, poiché derivano dalle valutazioni di rischiosità fornite nell’ambito del processo interno di Self Risk
Assessment, e hanno lo scopo di fornire una visione prospettica del profilo di rischio interno, dei fattori di contesto operativo e del sistema
dei controlli interni.
Il modello sviluppato è di tipo Loss Distribution Approach e prevede che per ciascuna classe di rischio la stima delle distribuzioni di severity
sia eseguita secondo due componenti distinte: una Generalized Pareto Distribution (GPD) per la coda e una distribuzione empirica per il
corpo. Le stime di severity ottenute sulle code sono successivamente integrate con le informazioni di rischiosità valutate dal processo di
Self Risk Assessment (SRA). Le probabilità di accadimento degli eventi sono descritte utilizzando curve Poissoniane. La stima del capitale
a rischio è determinata al 99.9-esimo percentile della curva delle perdite annue risultante dal processo di convoluzione tra le probabilità
di accadimento degli eventi e la curva di severity integrata. Il requisito patrimoniale consolidato è determinato come somma del capitale
a rischio stimato su ciascuna classe di rischio. La robustezza del modello, e delle ipotesi sottostanti, è verificata mediante un processo di
stress testing che fornisce una stima degli impatti sulle misure di perdita attesa e di VaR al verificarsi di particolari condizioni di stress.
Il Capitale a Rischio calcolato su base consolidata per ciascuna classe di rischio è allocato alle diverse entità giuridiche in funzione di un
indicatore di sintesi determinato dalla rischiosità storica e prospettica rilevata e dal valore del requisito patrimoniale determinato tramite
metodologia Standardizzata.
Come forma di mitigazione del rischio, il Gruppo UBI Banca ha stipulato adeguate polizze assicurative a copertura dei principali rischi
operativi trasferibili, tenendo conto dei requisiti richiesti dalla normativa di vigilanza prudenziale. Si precisa che il Gruppo UBI Banca non
si avvale delle facoltà, previste dalla normativa vigente, di detrarre dal requisito patrimoniale gli effetti delle polizze assicurative e di altri
meccanismi di trasferimento del rischio.
***
Il requisito patrimoniale al netto delle perdite attese coperte da accantonamenti a Fondo Rischi e Oneri è pari a 31,1 milioni di euro
(-11,25% rispetto ai 35 milioni del semestre precedente).
Tale riduzione è stata determinata principalmente dall’effetto congiunto delle variazioni registrate nelle stime del requisito patrimoniale
effettuate a livello consolidato e alla riduzione dei valori dell’Indicatore Rilevante della società utilizzati nel processo di allocazione del
requisito patrimoniale sulle singole entità giuridiche.
I principali fattori che hanno determinato a livello consolidato la riduzione nelle stime del requisito patrimoniale sono dovuti a:
- fusione per incorporazione di IW Bank in UBI Private Investment, che ha comportato l’accorpamento di molte attività svolte dagli uffici
centrali (compliance, antiriciclaggio, risorse umane, ecc) che si è riflessa in una riduzione del rischio potenziale valutato nell’ambito del
processo di Self Risk Asessment;
- riduzione del numero di eventi attesi annui e/o riposizionamento delle probabilità di accadimento degli stessi verso classi di impatto più
basse effettuate nell’ambito del processo di Self Risk Assessment in funzione dell’andamento delle perdite rilevate storicamente sia dal
processo di LDC interno che dal sistema bancario italiano;
- esclusione dal dataset di calcolo del VaR delle scritture contabili effettuate fuori dall’holding period di riferimento;
- interventi di mitigazione effettuati nell’ultimo esercizio;
- riduzione delle perdite storicamente rilevate sia dal processo di Loss Data Collection interno che dal sistema bancario italiano.
Nota Integrativa 585
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F - Informazioni sul patrimonio
SEZIONE 1 - Il Patrimonio dell’Impresa
A - Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio netto è definito dai principi contabili internazionali in via residuale “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto
tutte le passività”. In una logica finanziaria il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati
dall’impresa.
Le leve gestionali si sviluppano su un aggregato più ampio, coerente con l’aggregato di vigilanza, caratterizzato non solo da mezzi propri in
senso stretto, ma anche da aggregati intermedi quali strumenti innovativi, strumenti ibridi e passività subordinate.
In qualità di Capogruppo, UBI Banca esercita un’attività di indirizzo e coordinamento delle Società appartenenti al Gruppo ed a tal fine,
ferma restando l’autonomia statutaria ed imprenditoriale di ciascuna di esse, impartisce alle stesse opportune linee guida.
Sulla base del piano di sviluppo del Gruppo, dei profili di rischio correlati, e non ultimo, nel rispetto dei vincoli patrimoniali di vigilanza, la
Capogruppo analizza e coordina le esigenze di patrimonializzazione, prestandosi come controparte privilegiata nell’acceso ai mercati dei
capitali, in un’ ottica integrata di dimensionamento ottimale del patrimonio.
B - Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci / Valori
31.12.2015
31.12.2014
1. Capitale
2.254.371
2.254.371
2. Sovrapprezzi di emissione
3.798.430
4.716.866
3. Riserve
2.283.488
2.354.285
- di utili
1.606.028
1.678.050
573.912
573.912
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
-
-
5.155
7.250
1.026.961
1.096.888
677.460
676.235
-
-
(5.155)
(5.340)
6. Riserve da valutazione
304.389
164.951
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
281.294
143.045
- Attività materiali
-
-
- Attività immateriali
-
-
-
-
- Copertura dei flussi finanziari
- Copertura di investimenti esteri
(101)
-
- Differenze cambio
(243)
(243)
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdita) d'esercizio
Totale
586 Relazioni e Bilanci 2015
-
-
(7.554)
(8.844)
-
-
30.993
30.993
123.423
(918.437)
8.758.946
8.566.696
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
31.12.2015
Attività/Valori
1.Titoli di debito
31.12.2014
Riserva positiva
Riserva negativa
Riserva positiva
Riserva negativa
(179.194)
228.218
(13.000)
253.440
2. Titoli di capitale
53.727
(18)
59.396
(18)
3. Quote di O.I.C.R.
12.370
(3)
10.165
(744)
4. Finanziamenti
Totale
-
-
-
-
294.315
(13.021)
323.001
(179.956)
Di seguito si fornisce un dettaglio delle principali componenti della riserva da valutazione al netto degli effetti fiscali:
Titoli di Stato ed altri titoli di debito
Riserva Positiva
Riserva Negativa
Totale
228.218
(13.000)
215.218
Quote di O.I.C.R. ed altri fondi di Private Equity
12.370
(3)
12.367
Istituto Centrale Banche Popolari Italiane
19.042
-
19.042
Sacbo Spa
30.263
-
30.263
VISA Inc
1.543
-
1.543
VISA Europe Ltd
2.031
-
2.031
848
(18)
830
294.315
(13.021)
281.294
Altri titoli di capitale
Nel corso del mese di dicembre è pervenuta da parte della società VISA la comunicazione relativa alla proposta di vendita del 100% del
capitale azionario in circolazione di Visa Europe Limited ("Visa Europe") da parte della società VISA INC da concludersi nel primo semestre
2016.
Tale proposta è stata rivolta a tutti gli azionisti “Principal” della società Visa EUROPE (per il gruppo UBI, le società IW Bank e UBI Banca).
Tale accordo prevede il pagamento di un prezzo stabilito secondo tre componenti sulla base del contributo fornito dalla società all’attività
di Visa Europe:
una quota del controvalore in cash
una quota in azioni VISA INC.
un ulteriore quota di earn-out successiva e subordinata alla definizione di tutte le procedure di calcolo
UBI Banca ha predisposto la documentazione richiesta per l’adesione a tale offerta e, di conseguenza, essendo l’azione di VISA Europe
limited valorizzata al valore figurativo nominale di 1 euro, è stata effettuata una rivalutazione della riserva AFS per l’importo di 3 milioni
di euro (2,031 milioni al netto del relativo effetto fiscale).
•
•
•
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di debito
1. Esistenze iniziali
Titoli di capitale
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
74.246
59.378
9.421
-
2. Variazioni positive
244.912
16.433
4.876
-
2.1 Incrementi di fair value
217.894
16.433
4.156
-
27.018
-
720
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
da deterioramento
da realizzo
337
-
276
-
26.681
-
444
-
2.3 Altre variazioni
-
-
-
-
3. Variazioni negative
(103.940)
(22.102)
(1.930)
-
(13.663)
(2.289)
(1.405)
-
-
-
(525)
-
(90.277)
(19.813)
-
-
-
-
-
-
215.218
53.709
12.367
-
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
Le variazioni di fair value sono indicate al netto del relativo effetto fiscale. Per quanto concerne le informazioni di dettaglio al lordo della
fiscalità si rimanda alle note riportate in calce al prospetto analitico della Redditività Complessiva.
Nota Integrativa 587
Parte F - Informazioni sul patrimonio
B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue
Importi in migliaia di euro
1. Esistenze iniziali
31.12.2015
31.12.2014
(8.844)
(6.265)
2. Variazioni positive
1.290
-
2.1 Incrementi di fair value Actuarial (Gains)/Losses
1.290
-
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
-
-
2.3 Altre variazioni
-
-
3. Variazioni negative
-
(2.579)
(2.579)
3.1 Riduzione di fair value Actuarial (Gains)/Losses
-
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive
-
-
3.4 Altre variazioni
-
-
(7.554)
(8.844)
4. Rimanenze finali
Le voci Incrementi/Riduzione di fair value includono l’effetto fiscale conteggiato sulla variazione della Riserva attuariale.
SEZIONE 2 - I fondi propri e i coefficienti di vigilanza
2.1 FONDI PROPRI
A - Informazioni di natura qualitativa
Relativamente alla metodologia di determinazione, sulla base della normativa in vigore, del Patrimonio di Vigilanza, si rimanda alla
corrispondente sezione del Bilancio Consolidato.
Nelle tabelle che seguono viene fornita una sintetica descrizione delle principali caratteristiche contrattuali degli strumenti di debito che
compongono il patrimonio di base, il patrimonio supplementare e il patrimonio di terzo livello. Si segnala che la colonna Valore Nominale
esprime il valore nominale degli stessi al netto dei riacquisti avvenuti nel corso del tempo.
1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)
Il capitale primario di classe 1 è composto come segue:
Importi in migliaia di euro
31.12.2015
Capitale versato
2.254.371
Sovrapprezzo di emissione
3.798.430
Riserve di utili
1.606.028
Risultato d'esercizio
123.423
Altre componenti di conto economico accumulate
304.389
Riserve - altre
Totale
2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)
Non si segnala in UBI Banca Capitale aggiuntivo di classe 1.
588 Relazioni e Bilanci 2015
677.460
8.764.101
3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)
Tipo Emissione
Cedola
2010/2017 - tasso variabile ISIN
IT0004572860
Valuta euro
Semestrale tasso variabile Euribor 6
mesi +0,40%
23.02.2017
2010/2017 - tasso fisso ISIN
IT0004572878 Valuta euro
Semestrale tasso fisso al 3,10%
23.02.2017
2010/2017 - tasso fisso ISIN
IT0004645963
Valuta euro
Prestiti subordinati
ordinari (Lower Tier II)
Data
Scadenza
Semestrale tasso fisso al 4,30%
Clausola
Rimborso Anticipato
Valore
Nominale
Valore IAS
31.12.2015
61.035
60.939
120.000
122.640
05.11.2017
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 05.11.2013
160.000
162.639
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 30.06.2014
240.000
246.370
2011/2018 - tasso fisso ISIN
IT0004723489
Valuta euro
Semestrale tasso fisso al 5,40%
30.06.2018
2009/2019 - tasso misto ISIN
IT0004457070
Valuta euro
Semestrale tasso fisso 4,15% fino
al 2014 e successivamente variabile
Euribor 6M +1,85%
13.03.2019
Dal 13.03.2014
370.000
368.889
13.03.2016
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 13.03.2012
42.398
42.379
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 30.06.2012
31.367
31.289
2009/2016 - tasso variabile ISIN
IT0004457187
Valuta euro
Trimestrale Euribor 3M + 1,25%
2009/2016 - tasso variabile ISIN
IT0004497068
Valuta euro
Trimestrale Euribor 3M + 1,25%
30.06.2016
2009/2019 - tasso misto ISIN
IT0004497050
Valuta euro
Semestrale tasso fisso 4% fino al
2014 e successivamente variabile
Euribor 6M +1,85%
30.06.2019
Dal 30.06.2014
365.000
361.576
Rimborso tramite piano di
ammortamento a quote costanti
annuali dal 16.06.2014
240.000
246.505
222.339
220.040
2011/2018 - tasso fisso ISIN
IT0004718489
Valuta euro
Semestrale tasso fisso al 5,50%
16.06.2018
2011/2018 - tasso misto ISIN
IT0004767742
Valuta euro
Trimestrale tasso fisso 6,25% fino
al 2014 e successivamente variabile
Euribor 3M +1%
18.11.2018
2012/2019 - tasso misto ISIN
IT0004841778
Valuta euro
Trimestrale tasso fisso 7,25% fino
al 2014 e successivamente variabile
Euribor 3M +5%
08.10.2019
Totale
200.000
201.053
2.052.139
2.064.319
Tra i Prestiti obbligazionari subordinati di UBI Banca è presente anche il titolo IT0004842370 per un nominale di 776 milioni di euro e un
valore di bilancio pari a 788 milioni non computabile nel Patrimonio di Vigilanza a seguito delle caratteristiche contrattuali del titolo stesso.
B - Informazioni di natura quantitativa
A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie
B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-)
C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio (A+/-B)
31.12.2015
31.12.2014
8.663.518
8.572.036
-
-
-3.281
-2.576
8.660.237
8.569.460
D. Elementi da dedurre dal CET1
150.901
874.666
E. Regime transitorio - Impatto su CET1 (+/-)
-236.881
602.873
8.272.455
8.297.667
F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) (C-D+/-E)
G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 - AT1) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
-
-
di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie
-
-
H. Elementi da dedurre dall'AT1
3.555
740.334
I. Regime transitorio - Impatto su AT1 (+/-)
3.555
740.334
L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (additional Tier 1 - AT1) (G-H+/-I)
M. Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del regime transitorio
di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie
N. Elementi da dedurre dal T2
O. Regime transitorio - Impatto su T2 (+/-)
-
-
1.443.464
2.196.908
-
-
15.026
15.035
24.422
30.372
P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 - T2) (M-N+/-O)
1.452.860
2.212.245
Q. Totale fondi propri (F+L+P)
9.725.315
10.509.912
Nota Integrativa 589
Parte F - Informazioni sul patrimonio
2.2 ADEGUATEZZA PATRIMONIALE
A. Informazioni di natura qualitativa
I parametri di adeguatezza patrimoniale sono coerenti con la tipologia di attività effettuata dalla Banca in qualità di Capogruppo,
intrattenendo rapporti per la quasi totalità con controparti appartenenti al Gruppo stesso.
Nella seguente tabella viene indicato l’assorbimento di patrimonio di vigilanza in funzione del requisito di adeguatezza patrimoniale
complessivo.
A fine anno il rispetto di tale requisito comportava un assorbimento di patrimonio pari a 1.845 milioni di euro.
B. Informazioni di natura quantitativa
Importi non ponderati
31.12.2015
Importi ponderati
31.12.2014
31.12.2015
31.12.2014
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
1. Metodologia standardizzata
65.566.219
75.660.132
15.670.524
17.012.843
2. Metodologia basata sui rating interni
11.302.512
11.595.293
5.831.530
5.695.336
11.302.512
11.595.293
5.831.530
5.695.336
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito
Requisiti
1.720.164
1.816.654
15.364
14.644
78.625
53.251
31.071
34.253
1.845.225
1.918.802
23.065.310
23.985.029
B.3 Rischio di regolamento
B.4 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.5 Rischio operativo
1. Metodo base
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.6 Altri elementi del calcolo
B.7 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Capitale primario di classe 1 / Attività di rischio ponderate (CET1 capital ratio)
35,87%
34,60%
C.3 Capitale di classe 1 / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
35,87%
34,60%
C.4 Totale fondi propri / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
42,16%
43,82%
Per le banche che adottano la metodologia standardizzata l’importo non ponderato rappresenta l’esposizione che tiene conto dei filtri
prudenziali, delle tecniche di mitigazione del rischio e dei fattori di conversione del credito.
Si segnala che le attività di rischio ponderate sono rappresentate quale reciproco del requisito minimo previsto pari al 8%.
590 Relazioni e Bilanci 2015
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o
rami d’azienda
SEZIONE 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate durante l’esercizio.
SEZIONE 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Non si segnalano operazioni di aggregazione realizzate dopo la chiusura dell’esercizio.
SEZIONE 3 - Rettifiche retrospettive
Non si segnalano rettifiche retrospettive.
Nota Integrativa 591
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H - Operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica
Compensi a Consiglieri e Dirigenti
Benefici a breve termine
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Benefici successivi alla cessazione del rapporto di lavoro
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
11.414
4.913
586
586
Altri benefici a lungo termine
394
394
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
-
Pagamenti in Azioni
288
288
- di cui dirigenti con responsabilità strategiche
In ordine ai compensi erogati nel corso dell’esercizio 2015 a Dirigenti con responsabilità strategiche, compreso il Direttore Generale, si
precisa che, in aggiunta alla componente fissa della retribuzione definita tramite accordi individuali, è presente una componente variabile
legata al raggiungimento di obiettivi strategici di Gruppo.
Con riferimento alla retribuzione fissa si evidenzia la presenza, oltre che della consueta erogazione in forma monetaria, di benefit a
completamento del pacchetto remunerativo quali il fondo di previdenza integrativa, la polizza sanitaria, la polizza infortuni e l’eventuale
attribuzione di autovettura aziendale ad uso promiscuo.
In particolare, si evidenziano i seguenti istituti retributivi (per le cui definizioni si rinvia all’apposito principio contabile):
a) Benefici a breve termine
Nei benefici a breve termine sono ricompresi stipendi, contributi per oneri sociali, indennità sostitutive per ex festività non godute,
assenze per malattia, permessi retribuiti, benefici quali assistenza medica ed abitazione.
b) Benefici successivi al rapporto di lavoro
Nei benefici successivi al rapporto di lavoro sono ricompresi piani previdenziali, pensionistici, assicurativi nonché il trattamento di fine
rapporto.
Nei confronti dei dirigenti in questione sono attive forme di assicurazione sulla vita e di previdenza complementare con orizzonte
temporale anche successivo alla cessazione del rapporto di lavoro dipendente.
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Conformemente a quanto disposto dalle vigenti disposizioni, si precisa che tutte le operazioni svolte dalla Capogruppo con le proprie parti
correlate sono state effettuate nel rispetto di criteri di correttezza sostanziale e procedurale, a condizioni analoghe a quelle applicate per
operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.
Ai sensi dello IAS 24, di seguito vengono riportate le informazioni sui rapporti patrimoniali ed economici che le parti correlate a UBI Banca
intrattengono con le Società del Gruppo, nonché le incidenze che tali rapporti hanno sulle singole voci del Bilancio.
Secondo il principio contabile internazionale IAS 24, una parte correlata è una persona o un’entità che è correlata all’entità che redige il
bilancio.
(a) Una persona o uno stretto familiare di quella persona sono correlati a un’entità che redige il bilancio se tale persona:
(i) ha il controllo o il controllo congiunto dell’entità che redige il bilancio;
(ii) ha un’influenza notevole sull’entità che redige il bilancio; o
(iii) è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell’entità che redige il bilancio o di una sua controllante.
(b) Un’entità è correlata a un’entità che redige il bilancio se si applica una qualsiasi delle seguenti condizioni:
(i) l’entità e l’entità che redige il bilancio fanno parte dello stesso gruppo (il che significa che ciascuna controllante, controllata e società
del gruppo è correlata alle altre);
(ii) un’entità è una collegata o una joint venture dell’altra entità (o una collegata o una joint venture facente parte di un gruppo di cui
fa parte l’altra entità);
(iii) entrambe le entità sono joint venture di una stessa terza controparte;
(iv) un’entità è una joint venture di una terza entità e l’altra entità è una collegata della terza entità;
(v) l’entità è rappresentata da un piano per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro a favore dei dipendenti dell’entità che
redige il bilancio o di un’entità ad essa correlata. Se l’entità che redige il bilancio è essa stessa un piano di questo tipo, anche i datori
di lavoro che la sponsorizzano sono correlati all’entità che redige il bilancio;
(vi) l’entità è controllata o controllata congiuntamente da una persona identificata al punto (a);
(vii) una persona identificata al punto (a)(i) ha un’influenza significativa sull’entità o è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche
dell’entità (o di una sua controllante).
592 Relazioni e Bilanci 2015
Per quanto concerne l’effetto prodotto dall’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo, così come previsto dall’art. 2497 bis
del Codice Civile, si segnala che, coerentemente con il modello organizzativo adottato che prevede l’accentramento presso UBI Banca delle
attività di indirizzo strategico e gestionale, e presso UBI Sistemi e Servizi Scpa delle attività di tipo tecnico-operativo, la Capogruppo e la
sua controllata forniscono alle diverse Società del Gruppo una serie di servizi, regolati da appositi contratti infragruppo redatti sulla base
dei criteri di congruità, trasparenza ed omogeneità; i corrispettivi pattuiti per i servizi resi a norma di tali contratti sono stati determinati
in conformità a condizioni di mercato o, laddove non siano rinvenibili sul mercato idonei parametri di riferimento anche in relazione alle
caratteristiche peculiari dei servizi resi, sulla base del costo sostenuto.
Tra i principali contratti infragruppo in corso di validità alla data di chiusura dell’anno si segnalano quelli che attuano l’accentramento
presso la Capogruppo delle attività nelle Aree di Governo, di Business e che coinvolgono la Capogruppo e le principali banche del Gruppo
come pure i contratti attuativi del c.d. consolidato fiscale nazionale (di cui gli articoli da 117 a 129 del D.P.R. n 917/1986 del Testo Unico
delle Imposte sui Redditi) conclusi dalla Capogruppo. Sono inoltre da segnalarsi tutti i contratti infragruppo che attuano l’accentramento
presso UBI Sistemi e Servizi delle attività di supporto di tutte le principali Società del Gruppo UBI Banca.
Ulteriori informazioni in merito alle operazioni con parti correlate sono riportate nelle successive tabelle.
Sintesi dei principali rapporti patrimoniali con parti correlate
Parte correlata
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Controllate dirette
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Crediti
verso
clientela
Altre
attività
Debiti
verso
banche
Debiti
verso
clientela
Titoli in
circolazione
Passività
finanziarie di
negoziazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
14.234.999 10.349.985
Crediti
verso
banche
245.178
3.296
129.761
6.556.576
254.849
2.953.605
44.770
235.227
3.271.043
Collegate
-
12.406
-
15.026
-
-
91.442
-
12
-
24.943
Dirigenti
-
-
-
-
-
-
30
-
-
-
-
Altre parti correlate
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
245.178
15.702
14.234.999 10.365.011
129.761
6.556.576
346.321
2.953.605
44.782
235.227
3.295.986
Totale
Incidenza percentuale dei rapporti patrimoniali con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
Altre
attività
Debiti
verso
banche
Debiti
verso
clientela
Passività
finanziarie di
negoziazione
Titoli in
circolazione
Altre
passività
Garanzie
rilasciate
245.178
15.702
14.234.999 10.365.011
129.761
6.556.576
346.321
2.953.605
44.782
235.227
3.295.986
1.088.262
15.357.571
15.489.215 21.901.390
699.981 15.845.354
7.357.586
36.265.240
608.600
881.278
5.191.845
22,53%
0,10%
4,71%
8,14%
7,36%
26,69%
63,48%
91,90%
47,33%
18,54%
41,38%
Sintesi dei principali rapporti economici con parti correlate
Altri oneri e
proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
(69.360)
Parte correlata
Interessi netti
Controllate dirette
80.182
(7.072)
229.843
-
94.846
51.102
147
-
10.704
-
1
-
-
-
-
-
-
-
(12.394)
-
Collegate
Dirigenti
Altre parti correlate
Totale
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Commissioni
nette
-
-
-
-
-
-
(70)
80.329
(7.072)
240.547
-
94.847
38.708
(69.430)
Incidenza percentuale dei rapporti economici con parti correlate nei confronti delle voci di Bilancio di UBI Banca
Parte correlata
Con parti correlate (a)
Totale (b)
Incidenza % (a/b*100)
Interessi netti
Commissioni
nette
Dividendi e
proventi simili
Risultato netto
dell'attivita' di
negoziazione
Altri oneri
e proventi di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
80.329
(7.072)
240.547
-
94.847
38.708
(69.430)
(13.593)
48.979
249.430
25.902
117.590
(183.099)
(219.477)
-590,96%
-14,44%
96,44%
0,00%
80,66%
-21,14%
31,63%
Nota Integrativa 593
Parte H - Operazioni con parti correlate
594 Relazioni e Bilanci 2015
-
4.225
1.074
44.203
Banca di Valle Camonica Spa
IW BANK Spa
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
-
16.153
41.303
-
Banca Regionale Europea Spa
Banco di Brescia Spa
BPB Immobiliare Srl
UBI Banca International Sa
-
-
Coralis Rent Srl (*)
-
-
Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa
UBI Finance CB2
-
(*) Società liquidata nel corso del mese di dicembre 2015.
-
UBI Sistemi e Servizi Scpa
-
-
UBI Academy Scrl
-
-
UBI Finance Srl
UBI Finance 3 Srl
UBI Pramerica SGR Spa
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
UBI Trustee SA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
205.639
-
3.500.496
2.612.438
3.060.291
2.129.066
1.864.995
79.216
657.564
125.294
14.234.999
Crediti verso
altre banche
-
-
-
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
UBI SPV BPCI 2012 Srl
-
-
-
Prestitalia Spa
-
-
UBI Management Company Sa
Ubi Finance 2 Srl in liquidazione
UBI Fiduciaria Spa
-
3.296
13.397
Ubi Lease Finance 5 Srl
24-7 Finance Srl
-
-
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
-
-
-
13.446
UBI Leasing Spa
UBI Factor Spa
-
-
-
49.937
50.870
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
-
10.570
3.296
245.178
Società consolidate con il metodo integrale
Attivita
finanziarie
disponibili
per la vendita
Banca Carime Spa
Attivita
finanziarie
detenute per la
negoziazione
43.268
1.522
241
-
494.900
-
-
-
-
-
9.210
52
1.459.468
-
-
98.930
-
-
73
2.104.740
6.137.369
-
212
-
-
-
-
-
-
-
-
10.349.985
Crediti verso
clientela
17.839
541
425
-
-
49
-
-
-
-
996
59
1.299
-
44
-
-
-
13
1.130
1.950
-
870
9.264
3.751
58.659
13.425
17.912
15
1.520
-
129.761
Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.164.004
-
171.095
93.468
2.012.369
88.950
127.027
1.062.497
18.584
818.582
6.556.576
Debiti verso
banche
-
44.103
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
158.665
-
-
-
961
-
-
25.007
26.113
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
254.849
Debiti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.297.569
-
1.656.036
2.953.605
Titoli in
circolazione
Principali rapporti patrimoniali con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto e influenza notevole
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
12.598
-
-
-
-
13.397
-
-
2.192
930
6.890
4.268
3.363
-
1.060
72
44.770
Passività
finanziarie di
negoziazione
5.815
170
-
-
10
-
-
-
-
10
886
301
3.557
-
-
-
-
-
-
3.504
13.456
-
1.026
41.723
18.969
86.306
20.113
23.345
3.822
4.195
8.019
235.227
Altre passività
23
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.276
64.552
1.013.103
40
276.483
19.699
1.633.361
52.284
202.946
3.915
1.402
1.959
3.271.043
Garanzie
rilasciate
Nota Integrativa 595
Parte H - Operazioni con parti correlate
-
-
Lombarda Vita Spa
UFI Servizi Srl
Aviva Assicurazioni Vita Spa
-
SF Consulting Srl
Polis Fondi SGR Spa
-
-
Zhong Ou Fund Management Co.
-
-
-
12.406
-
12.406
-
Attivita
finanziarie
disponibili
per la vendita
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
Attivita
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Aviva Vita Spa
(segue)
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti verso
altre banche
15.026
-
-
-
-
-
-
15.026
Crediti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre attività
-
-
-
-
-
-
-
-
Debiti verso
banche
19.259
-
713
-
-
-
71.470
91.442
Debiti verso
clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
Titoli in
circolazione
12
-
-
-
-
-
-
12
Passività
finanziarie di
negoziazione
-
-
-
-
-
-
-
-
Altre passività
-
-
24.943
-
-
-
-
24.943
Garanzie
rilasciate
Principali rapporti economici con partecipate assoggettate a controllo, controllo congiunto
e influenza notevole
Società consolidate con il metodo integrale
Banca Carime Spa
Banca di Valle Camonica Spa
IW BANK SPA
Banca Popolare Commercio e Industria Spa
Banca Popolare di Ancona Spa
Banca Popolare di Bergamo Spa
Interessi
netti
Commissioni
nette
Dividendi
Risultato
netto
dell'attivita di
negoziazione
Altri
proventi/
oneri di
gestione
Spese per il
personale
Altre spese
amministrative
80.182
(31.978)
(7.072)
(1.666)
229.843
-
-
94.846
6.703
51.102
(1.670)
(69.360)
(213)
6.061
12
-
-
1.995
701
(8)
(27.892)
(1.759)
5.492
-
4.027
2.223
(59)
4.443
(1.932)
28.221
-
11.373
(1.533)
(24)
14.003
(1.635)
7.467
-
7.431
(2.271)
(222)
2.986
(2.549)
133.512
-
33.076
(4.622)
(211)
Banca Regionale Europea Spa
15.591
(78)
10.704
-
7.443
(1.695)
(933)
Banco di Brescia Spa
24.121
(688)
8.411
-
10.578
(3.395)
(95)
-
-
260
-
187
244
(1.083)
UBI Banca International Sa
(3.238)
815
-
-
89
255
7
UBI Leasing Spa
38.693
281
-
-
1.350
502
(8)
UBI Factor Spa
BPB Immobiliare Srl
2.842
968
5.722
-
1.068
5
(2)
Centrobanca Sviluppo Impresa SGR Spa
-
-
-
-
85
66
-
Coralis Rent Srl (*)
-
-
-
-
52
61
-
(32)
-
-
-
-
-
-
Ubi Lease Finance 5 Srl
-
-
-
-
21
-
-
UBI Management Company Sa
-
-
-
-
-
195
-
Ubi Finance 2 Srl in liquidazione
-
-
-
-
-
-
-
34.444
-
-
-
2.321
4.362
(477)
24-7 Finance Srl
Prestitalia Spa
UBI Fiduciaria Spa
-
-
-
-
8
197
(1)
29
-
1.855
-
131
38
(4.588)
UBI Finance CB2
-
-
-
-
2
-
-
UBI SPV BBS 2012 Srl
-
-
-
-
2
-
-
UBI SPV BPCI 2012 Srl
-
-
-
-
2
-
-
UBI SPV BPA 2012 Srl
-
-
-
-
2
-
-
UBI Trustee SA
-
-
-
-
-
191
(9)
-
Società Bresciana Immobiliare - Mobiliare SBIM Spa
UBI Finance Srl
UBI Finance 3 Srl
UBI Academy Scrl
UBI Pramerica SGR Spa
UBI Sistemi e Servizi SCpa
Società consolidate con il metodo del patrimonio netto
-
-
-
-
2
-
108
-
-
-
324
-
-
-
-
-
-
289
1.305
(621)
(1)
1.159
28.199
-
345
1.993
(333)
2
-
-
-
5.940
53.950
(60.480)
147
-
10.704
-
1
-
-
Aviva Vita Spa
-
-
-
-
-
-
-
Zhong Ou Fund Management Co.
-
-
-
-
-
-
-
SF Consulting Srl
-
-
-
-
-
-
-
Polis Fondi SGR Spa
-
-
146
-
-
-
-
Lombarda Vita Spa
-
-
8.598
-
1
-
-
UFI Servizi Srl
-
-
-
-
-
-
-
147
-
1.960
-
-
-
-
Aviva Assicurazioni Vita Spa
(*) Società liquidata nel corso del mese di dicembre 2015.
596 Relazioni e Bilanci 2015
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
A. Informazioni di natura qualitativa
1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
In attuazione delle “Politiche di remunerazione e incentivazione del Gruppo UBI Banca 2015” (c.d. Policy), deliberate il 03 febbraio 2015 dal
Consiglio di Sorveglianza, sentito il Comitato per la Remunerazione, l’Assemblea ordinaria dei Soci di UBI Banca del 25 aprile 2015 ha approvato per
il ”Personale più Rilevante” la valorizzazione della componente variabile dei premi di breve e lungo termine da erogare mediante l’utilizzo di azioni.
I sistemi di incentivazione 2015, descritti nella Relazione sulla Remunerazione dell’Assemblea dei Soci dello scorso anno, sono sottoposti a
condizioni di attivazione (“gate”) fissate a livello di Gruppo che garantiscano il rispetto degli indici di stabilità patrimoniale e di liquidità definiti
nell’ambito delle Policy “Propensione al rischio nel Gruppo UBI Banca” e “Policy a presidio dei rischi finanziari del Gruppo”, in particolare, gli
indicatori individuati, la cui declinazione è prevista negli appositi documenti attuativi, sono:
il Common Equity Tier 1 (“CET 1”);
il Net Stable Funding Ratio (“NSFR”);
il Liquidity Coverage Ratio (“LCR”);
il Leverage Ratio (“LR”).
•
•
•
•
I valori di tali indicatori sono verificati a fine periodo, al 31.12 di ogni anno per il sistema incentivante di breve termine e al 31.12.2017 per quello
a lungo termine.
L’attivazione dei sistemi di incentivazione non avviene, comunque, in caso di bilancio in perdita su valori normalizzati.
Sistema Incentivante di breve termine
In funzione della performance rispetto al budget annualmente approvato dai Consigli di Gestione e di Sorveglianza - calcolata a livello di Gruppo
sull’indicatore di RORAC e a livello di singola entità legale sull’indicatore di Utile Netto rettificato per il delta tra il costo del capitale allocato e
del capitale assorbito1 - lo stanziamento economico (cd. “bonus pool”) al servizio dei sistemi incentivanti potrà incrementarsi, senza pregiudicare
la corretta remunerazione del capitale e della liquidità, fino ad un massimo prestabilito o ridursi fino all’azzeramento (cd. “malus”), sia a livello
complessivo che di singola entità legale, secondo soglie prestabilite. In caso di superamento dello stanziamento disponibile, è previsto un criterio
di ri-proporzionamento dei premi, sino a capienza dello stanziamento medesimo.
In linea con i principi espressi nelle regolamentazioni normative, la struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) a partire dal 2015 é
differenziata in funzione del perimetro di “Personale più rilevante” (“TOP”, “Core” e “Altro Personale più rilevante”).
Per le posizioni appartenenti al perimetro “TOP” e “Core”, in analogia a quanto effettuato negli anni precedenti per tutto il “Personale più Rilevante”:
una quota pari al 50% del premio é commutata in azioni ordinarie UBI Banca e viene assoggettata a clausole di retention che allineino gli
incentivi con gli interessi di lungo termine della Banca;
una quota pari al 40% del premio è differita a tre anni (per il Consigliere Delegato di UBI Banca viene differito il 60% per cinque anni, mentre
negli anni precedenti il differimento era di soli tre anni).
In conseguenza di quanto precede, la prima quota di premio commutato in azioni verrebbe assegnata nel corso del terzo anno successivo a quello di
riferimento, mentre la seconda quota verrebbe assegnata nel corso del quinto anno successivo a quello di riferimento, ad eccezione del Consigliere
Delegato per il quale la seconda quota, a partire da quest’anno, verrà percepita nel corso del settimo anno successivo a quello di riferimento.
•
•
Per l’“Altro Personale più rilevante”, in considerazione del principio di proporzionalità e sulla base della materialità degli importi di variabile, le
regole per il pagamento sono attenuate, prevedendo il differimento di una quota pari al 30% del premio per due anni ed escludendo l’utilizzo di
strumenti finanziari.
Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale, la liquidità e la capacità di generare redditività corretta per il rischio, coerentemente
con gli obiettivi strategici di lungo termine della Banca/Società, la quota differita viene erogata a condizione che siano rispettati a livello di
Gruppo adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”), di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”) e di redditività corretta per il
rischio (“RORAC”), come definito nei regolamenti attuativi aziendali approvati dal Consiglio di Sorveglianza. Il mancato soddisfacimento di dette
condizioni comporta l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”).
Per il perimetro “TOP” e “Core” a partire dal 2015, in caso di maturazione di premi inferiori a 50.000 euro lordi e qualora il premio maturato
individualmente sia inferiore al 15% della retribuzione fissa, la corresponsione avviene in modalità esclusivamente “up-front”, di cui il 50%
“cash” al momento della maturazione e il restante 50% in azioni ordinarie UBI con una “retention” di 2 anni. Negli anni precedenti il trattamento
precedentemente descritto veniva applicato non considerando l’incidenza sulla retribuzione, ma qualora il premio maturato fosse stato inferiore
ai 50.000 Euro.
Sistemi di incentivazione di lungo termine (2015 – 2017)
A partire dal 2015, è stato attivato un sistema di incentivazione a lungo termine su base triennale, con l’obiettivo di allineare sempre più gli interessi
del management con quelli dell’azionista, oltre che nel breve, in una prospettiva di creazione di valore a lungo termine, in coerenza con quanto
previsto dalle normative vigenti e dalle migliori prassi di mercato.
Ferme restando le condizioni preliminari di accesso (“gate”), sono definiti obiettivi di creazione di valore che tengono conto delle criticità
dell’attuale contesto e valutati sulla base di una matrice di performance a 2 indicatori:
“RORAC” di Gruppo, calcolato a fine triennio e rapportato al rendimento medio del BTP a 3 anni nel periodo di riferimento;
Rendimento Complessivo dell’Azionista (“RCA”), che misura l’andamento del titolo azionario UBI Banca, confrontato in termini di posizionamento
sui quartili rispetto alle Banche quotate del “peer group” di riferimento.
•
•
1 Per un ristretto numero di Società a basso assorbimento di capitale l’indicatore utilizzato è l’Utile Netto Normalizzato.
Nota Integrativa 597
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
La struttura della corresponsione dei premi (cd “pay-out”) prevede che l’erogazione avvenga nel seguente modo:
una quota pari al 60% in azioni “up-front”, al termine del periodo triennale di misurazione della performance (“accrual”), con una retention di
due anni;
una quota pari al 40% in azioni, differita di due anni e con una retention di 1 anno. In ottica di adeguatezza alla normativa vigente, la quota è
maturata prima del termine del periodo di differimento, ma sottoposta ad un ulteriore anno di retention per verificarne le effettive condizioni
per il pagamento.
Al fine di assicurare nel tempo la stabilità patrimoniale e la liquidità, coerentemente con gli obiettivi strategici di lungo termine, la quota differita
viene erogata qualora siano rispettati adeguati livelli di stabilità patrimoniale (“Common Equity Tier 1”) e di liquidità (“Net Stable Funding Ratio”)
al termine del periodo di differimento, come definito nei regolamenti attuativi aziendali. Il mancato soddisfacimento di dette condizioni comporta
l’azzeramento della quota di premio differita (cd. “malus”).
•
•
Tempistiche assegnazione delle quote di premio da erogare in strumenti finanziari
Per quanto sopra, di seguito si riportano le tempistiche con le quali verranno erogate le quote di premio da erogare in strumenti finanziari:
nell’anno 2015 è stata assegnata la prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2012;
nell’anno 2016 è prevista l’assegnazione della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2013 e della seconda
quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2011;
nell’anno 2017 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del
2012 e della prima quota di azioni riferita al sistema incentivante di breve termine del 2014;
nell’anno 2018 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del
2013 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2015;
nell’anno 2019 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del 2014;
nell’anno 2020 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per il sistema incentivante di breve termine del
2015 e della prima quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine 2015-2017;
nell’anno 2021 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati per i sistemi di incentivante di lungo termine
2015-2017;
nell’anno 2022 è prevista l’assegnazione della seconda quota di azioni riferita ai premi maturati dal Consigliere Delegato per il sistema
incentivante di breve termine del 2015.
•
•
•
•
•
•
•
•
B. Informazioni di natura quantitativa
Ai sensi delle previsioni dell’IFRS 2 “Pagamenti basati su azioni” il piano in parola configura un’operazione c.d. “equity settled”, ovvero
un pagamento basato su azioni regolato con strumenti rappresentativi di capitale. In funzione di ciò, poiché l’IFRS 2 si pone l’obiettivo di
riconoscere nel conto economico, sotto forma di spese per il Personale, l’impatto economico della remunerazione corrisposta mediante
elementi del patrimonio netto, UBI Banca, nonché le società controllate coinvolte nel piano, hanno rilevato il costo di competenza
dell’esercizio alla voce 150a “Spese amministrative: spese per il Personale” in contropartita ad un incremento del patrimonio netto mediante
valorizzazione di un’apposita riserva data la circostanza che l’obbligazione in capo all’azienda verrà estinta mediante consegna di strumenti di
patrimonio netto e tale obbligazione sarà in ogni caso regolata dalla Capogruppo.
Con particolare riguardo alla quantificazione del costo del piano si specifica che, in ossequio alle previsioni dell’IFRS 2, nell’impossibilità di
quantificare con precisione il valore dei servizi offerti dai dipendenti, il medesimo è calcolato in funzione del fair value dell’azione UBI alla data di
assegnazione moltiplicato per il numero di azioni che si stima matureranno.
Nel dettaglio, il fair value degli strumenti di patrimonio netto assegnati, è determinato tenendo in considerazione che la consegna dei medesimi
avverrà, come previsto, a partire dal 2014 e sino al 2022; tali stime muovono dal prezzo di mercato delle azioni, dedotto il valore attuale dei
dividendi distribuibili dal Gruppo UBI Banca nel periodo immediatamente antecedente l’assegnazione delle azioni, e, in generale, ponderano
adeguatamente i termini e le condizioni in base ai quali gli strumenti sono assegnati.
Il costo complessivo stimato dei sistemi incentivanti di breve termine relativo alle azioni che verranno assegnate dal 2015 è pari a 2.087 migliaia
di euro, e risulta così ripartito:
quote up-front, valorizzate in:
n. 14.441 azioni assegnate nel 2015, equivalente a 49 migliaia di euro;
n. 44.366 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 207 migliaia di euro;
n. 110.091 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 614 migliaia di euro;
n. 67.815 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 476 migliaia di euro.
quote differite, valorizzate (fatta salva la verifica delle condizioni cui è subordinato il differimento) in:
n. 35.022 azioni da assegnare nel 2016, equivalente a 92 migliaia di euro;
n. 9.628 azioni da assegnare nel 2017, equivalente a 30 migliaia di euro;
n. 7.962 azioni da assegnare nel 2018, equivalente a 35 migliaia di euro;
n. 72.432 azioni da assegnare nel 2019, equivalente a 378 migliaia di euro;
n. 13.862 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 92 migliaia di euro;
n. 18.400 azioni da assegnare nel 2022, equivalente a 116 migliaia di euro.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
In funzione delle condizioni di maturazione ipotizzate, il predetto costo del piano è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal
medesimo, imputando a conto economico la quota parte di competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 507 migliaia di euro. Si segnala inoltre
che l’eventuale variazione del costo avverrà solamente in funzione della non maturazione dei requisiti e conseguente mancata consegna di azioni,
per non soddisfacimento delle condizioni di risultato previste dal piano o in caso di non permanenza in servizio, e non anche in funzione delle
variazioni di fair value delle azioni UBI.
Il costo complessivo stimato dei sistemi di incentivazione di lungo termine attivato nel 2015 è pari a 2.493 migliaia di euro e, come per
il breve termine, è ripartito lungo tutto il periodo di maturazione previsto dal medesimo, imputando a conto economico la quota parte di
competenza che, per l’esercizio in corso, è pari a 426 migliaia di euro, in particolare risulta così ripartito:
n. 228.017 azioni da assegnare nel 2020, equivalente a 1.512 migliaia di euro;
n. 152.012 azioni da assegnare nel 2021, equivalente a 981 migliaia di euro.
•
•
598 Relazioni e Bilanci 2015
Parte L - Informativa di settore
Per l’informativa di settore si rimanda a quanto riportato sull’argomento nella sezione relativa del Bilancio Consolidato.
Nota Integrativa 599
Parte L - Informativa di settore
600 Relazioni e Bilanci 2015
Allegati al
Bilancio d’Esercizio
Elenco degli immobili
Obbligazioni convertibili
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile
(Regolamento Emittenti Consob art. 149 duodecies)
Nota Integrativa 601
Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Elenco degli immobili
(Importi al centesimo di euro)
Ubicazione
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
Prop./
Leasing
Investimenti
1 ABBIATEGRASSO-MI-P.ZZA CAVOUR, 11
P
1.348.370,66
-
-
149.323,41
1.497.694,07
-
-806.701,42
690.992,65
2 ALBANO SANT ALESSANDRO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
517.017,94
540.939,12
-
125.049,29
1.183.006,35
-
-504.299,44
678.706,91
3 ALBINO-BG-VIA MAZZINI, 181
P
912.764,12
671.708,52
-
188.602,42
1.773.075,06
-
-591.286,50
1.181.788,56
4 ALME-BG-VIA TORRE D'ORO, 2
P
549.587,59
955.591,35
-
147.706,44
1.652.885,38
-24.093,90
-565.290,65
1.063.500,83
5 ALMENNO SAN BARTOLOMEO-BG-VIA FALCONE, 2
P
549.177,01
-
-
142.545,15
691.722,16
-
-225.616,50
466.105,66
6 ALMENNO SAN SALVATORE-BG-VIA MARCONI, 3
P
459.148,82
524.901,58
-
89.960,32
1.074.010,72
-
-944.714,17
129.296,55
1.252.540,66
7 ALZANO LOMBARDO-BG-P.ZZA GARIBALDI, 3
P
1.080.468,91
780.530,73
-
264.470,20
2.125.469,84
-3.034,78
-869.894,40
8 ALZANO LOMBARDO-BG-VIA EUROPA, 67
P
20.382,05
-
-
281.932,63
302.314,68
-
-114.846,27
187.468,41
9 ANGERA-VA-VIA M. GREPPI, 33
P
166.386,85
444.930,52
-
175.948,70
787.266,07
-
-377.078,46
410.187,61
10 ARCENE-BG-CORSO EUROPA, 7
P
544.716,17
507.105,34
-
86.447,03
1.138.268,54
-
-1.033.020,07
105.248,47
11 ARCORE-MI-VIA CASATI, 45
P
977.807,23
242.785,55
-
176.942,62
1.397.535,40
-
-804.680,07
592.855,33
12 ARDESIO-BG-VIA LOCATELLI, 8
P
145.284,01
633.300,47
-
126.889,62
905.474,10
-
-776.142,85
129.331,25
13 ARLUNO-MI-VIA PIAVE, 5
P
1.260.946,93
-
-
-479.342,67
781.604,26
-
-218.485,71
563.118,55
14 ASSAGO-MI-VIALE MILANOFIORI
P
9.917.653,29
370.406,90
-
-2.169.504,33
8.118.555,86
-
-4.232.053,44
3.886.502,42
15 AZZANO SAN PAOLO-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 4
P
383.348,91
720.230,46
-
137.908,63
1.241.488,00
-
-1.080.742,04
160.745,96
16 AZZATE-VA-VIA V.VENETO, 23
P
950.916,00
181.771,24
495.054,37
201.911,04
1.829.652,65
-
-874.383,68
955.268,97
17 BAGNOLO SAN VITO-CN-VIA DI VITTORIO, 35
P
131.968,60
372.581,85
121.159,50
82.796,84
708.506,79
-
-566.657,49
141.849,30
18 BERBENNO-BG-VIA ANTONIO STOPPANI, 102
P
756.979,09
-
-
-
756.979,09
-56.054,95
-113.889,85
587.034,29
19 BERGAMO-BG-BORGO PALAZZO, 51
P
1.121.597,00
1.191.955,96
-
181.657,06
2.495.210,02
-
-1.142.965,00
1.352.245,02
20 BERGAMO-BG-P.LE RISORGIMENTO, 15
P
1.053.420,36
574.958,09
-
16.438,02
1.644.816,47
-
-814.777,63
830.038,84
21 BERGAMO-BG-P.ZZA PONTIDA, 36/42
P
2.259.854,24
789.282,49
-
75.595,51
3.124.732,24
-
-1.474.552,88
1.650.179,36
70.379.068,94
22 BERGAMO-BG-PIAZZA VITTORIO -VENETO, 8
P
35.481.852,58
85.664.910,69
294.388,88
2.511.566,91
123.952.719,06
-
-53.573.650,12
23 BERGAMO-BG-VIA BORGO PALAZZO, 135
P
1.901.500,15
871.879,13
-
93.137,24
2.866.516,52
-
-1.716.874,34
1.149.642,18
24 BERGAMO-BG-VIA BORGO S.CATERINA, 6
P
921.346,04
693.858,54
-
86.848,23
1.702.052,81
-
-620.235,51
1.081.817,30
25 BERGAMO-BG-VIA D.L.PALAZZOLO 71
P
22.108.728,11
24.996.012,57
701.397,15
1.707.839,02
49.513.976,85
-
-30.949.219,79
18.564.757,06
26 BERGAMO-BG-VIA F.LLI CALVI, 9
P
16.163.671,59
4.232.571,42
23.075,33
-1.061.498,67
19.357.819,67
-
-7.187.226,05
12.170.593,62
27 BERGAMO-BG-VIA GOMBITO, 2/C
P
137.366,80
1.059.591,45
-
89.643,09
1.286.601,34
-
-683.791,72
602.809,62
28 BERGAMO-BG-VIA LEONE XIII, 2
P
28.537,26
448.491,84
-
43.188,08
520.217,18
-
-372.431,53
147.785,65
29 BERGAMO-BG-VIA LOCATELLI, 37
P
5.640,00
-
-
-
5.640,00
-0,06
-696,54
4.943,40
30 BERGAMO-BG-VIA MATTIOLI, 69
P
608.963,45
628.076,80
-
57.693,81
1.294.734,06
-
-500.887,05
793.847,01
1.250.647,30
31 BERGAMO-BG-VIA SAN BERNARDINO,96
P
1.955.066,74
1.221.161,76
-
30.955,49
3.207.183,99
-
-1.956.536,69
32 BERGAMO-BG-VIA TIRABOSCHI, 57
P
4.560,00
-
-
-
4.560,00
-
-519,84
4.040,16
33 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 24
P
137.252,44
694.784,05
-
364.080,01
1.196.116,50
-
-572.336,52
623.779,98
34 BESOZZO-VA-VIA XXV APRILE, 77
P
513.204,39
349.551,60
324.324,01
111.233,86
1.298.313,86
-
-1.031.493,85
266.820,01
35 BIELLA-BI-VIA SAURO, 2
P
652.786,99
662.729,30
62.116,88
-189.245,32
1.188.387,85
-
-552.318,95
636.068,90
36 BISUSCHIO-VA-VIA MAZZINI, 28
P
171.346,39
258.221,79
-
78.995,63
508.563,81
-
-218.196,66
290.367,15
37 BOLOGNA-BO-VIA REPUBBLICA, 29
P
840.896,42
21.118,32
-
-175.892,65
686.122,09
-
-182.149,97
503.972,12
38 BOLTIERE-BG-PIAZZA IV NOVEMBRE, 14
P
287.605,68
158.268,69
-
82.590,04
528.464,41
-1.033,41
-166.551,69
360.879,31
39 BREMBILLA-BG-VIA LIBERTA', 25
P
648.972,22
361.575,07
-
58.264,25
1.068.811,54
-
-976.083,94
92.727,60
40 BRESCIA-BS-VIA BREDINA, 2
P
2.685,58
463.764,42
-
-
466.450,00
-84.911,38
-84.479,83
297.058,79
38.540.423,87
41 BRESCIA-BS-VIA CEFALONIA, 62
P
13.406.697,93
32.789.671,20
-
-
46.196.369,13
10.951.720,75
-18.607.666,01
42 BRESCIA-BS-VIA CIPRO, 54
P
6.760.711,43
-
-
-
6.760.711,43
-
-3.049.120,64
3.711.590,79
43 BRESCIA-BS-VIA CODIGNOLE
P
3.885.969,63
-
-
-
3.885.969,63
-
-1.674.751,29
2.211.218,34
44 BRESCIA-BS-VIA CROCIFISSA ROSA, 1
P
7.117,05
-
-
1.572.178,80
1.579.295,85
-
-514.738,95
1.064.556,90
45 BRESCIA-BS-VIA FARFENGO, 65
P
2.369,50
-
-
710.185,73
712.555,23
-
-288.703,37
423.851,86
46 BRESCIA-BS-VIA GABRIELE ROSA, 71
P
154,94
468.576,65
-
-
468.731,59
209.903,95
-178.139,76
500.495,78
47 BRESCIA-BS-VIA GRAMSCI, 39
P
3.063.806,23
11.030.406,06
570.801,35
92.247,11
14.757.260,75
-
-10.096.148,45
4.661.112,30
48 BRESCIA-BS-VIA SOLDINI, 25
P
41.987,95
1.401.996,05
-
-
1.443.984,00
855.912,55
-920.866,75
1.379.029,80
49 BRESCIA-BS-VIA TRENTO, 5/7
P
797.240,86
6.950.467,87
-
-
7.747.708,73
-193.239,03
-3.133.736,54
4.420.733,16
50 BRESCIA-BS-VIA VITTORIO EMANUELE, 60
P
1.370.137,16
91.200,25
-
35.262,39
1.496.599,80
-
-497.120,69
999.479,11
51 BRIGNANO GERA D'ADDA-BG-PIAZZA MONSIGNOR
DONINI, 1
P
621.767,52
604.977,47
-
220.865,61
1.447.610,60
-
-882.620,57
564.990,03
52 BULCIAGO-LC-VIA DON DAVIDE CANALI, 33/35
P
63.891,84
456.650,05
-
70.450,65
590.992,54
-
-264.516,85
326.475,69
53 BUSTO ARSIZIO-VA-P.ZZA S.GIOVANNI, 3/A
P
3.364.165,32
5.333.880,25
1.364.348,30
808.210,12
10.870.603,99
-
-5.458.232,32
5.412.371,67
1.423.739,30
54 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA FOSCOLO, 10
P
2.116.377,81
703.886,44
-
225.707,16
3.045.971,41
-273.859,89
-1.348.372,22
55 BUSTO ARSIZIO-VA-VIA MAGENTA, 64
P
640.220,64
321.366,12
38.728,74
-143.461,10
856.854,40
-
-482.437,04
374.417,36
56 BUSTO ARSIZIO-VA-VIALE CADORNA, 4
P
2.228.244,91
775.192,51
-
196.879,35
3.200.316,77
-
-1.836.137,92
1.364.178,85
57 CAIRATE-VA-VIA MAZZINI, 13
P
142.562,37
244.680,85
316.367,18
102.490,01
806.100,41
-
-627.973,04
178.127,37
58 CALCIO-BG-VIA P. GIOVANNI XXIII, 153
P
529.561,96
187.376,66
-
80.100,81
797.039,43
-
-410.111,55
386.927,88
59 CALOLZIOCORTE-LC-P.ZZA V.VENETO, 18/A
P
1.127.737,41
353.193,48
-
-309.382,40
1.171.548,49
-
-456.201,54
715.346,95
602 Relazioni e Bilanci 2015
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
60 CALUSCO D ADDA-BG-VIA V. EMANUELE, 35
P
584.456,68
452.869,26
-
94,71
1.037.420,65
-
-445.926,74
591.493,91
61 CANNOBIO-VB-VIA UMBERTO I, 2
P
112.620,89
241.425,16
-
391.415,07
745.461,12
-
-381.097,52
364.363,60
62 CANTELLO-VA-VIA TURCONI, 1
P
789.611,84
272.664,26
-
95.806,50
1.158.082,60
-275.425,14
-513.343,90
369.313,56
63 CARAVAGGIO-BG-PIAZZA GARIBALDI, 1
P
672.002,20
1.093.316,87
-
178.274,08
1.943.593,15
-
-1.727.731,11
215.862,04
64 CARDANO AL CAMPO-VA-VIA G. DA CARDANO, 19
P
498.905,46
118.232,07
684.246,62
177.995,50
1.479.379,65
-
-686.187,76
793.191,89
65 CARONNO PERTUSELLA-VA-VIA ROMA, 190
P
1.094.866,17
248.746,12
495.118,52
273.819,79
2.112.550,60
-
-895.497,31
1.217.053,29
519.635,84
66 CARVICO-BG-VIA EUROPA UNITA , 3
P
1.108.279,50
521.112,70
-
115.687,56
1.745.079,76
-
-1.225.443,92
67 CASAZZA-BG-STR.NAZ.DEL TONALE,92
P
235.154,76
666.007,04
-
112.689,37
1.013.851,17
-
-914.851,60
98.999,57
68 CASORATE SEMPIONE-VA-VIA MILANO, 17
P
619.750,32
150.867,79
66.688,21
123.011,05
960.317,37
-
-521.606,69
438.710,68
510.732,87
69 CASSANO D ADDA-MI-VIA MILANO, 14
P
1.259.734,57
1.083.226,98
-
398.243,13
2.741.204,68
-
-2.230.471,81
70 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA CARDUCCI, 74
P
3.873,43
6.774,52
-
3.397,03
14.044,98
-
-11.796,71
2.248,27
71 CASSINA DE PECCHI-MI-VIA MATTEOTTI, 2/4
P
799.800,49
587.516,32
-
5.038,89
1.392.355,70
-
-590.064,79
802.290,91
528.875,22
72 CASTEL MELLA-BS-VIA QUINZANO, 80/A
P
660.764,26
-
-
172.730,44
833.494,70
-
-304.619,48
73 CASTIONE DELLA PRESOLANA-BG-VIA MANZONI, 20
P
79.418,46
365.664,10
-
67.983,08
513.065,64
-53,10
-457.757,00
55.255,54
74 CASTRONNO-VA-VIA ROMA, 51
P
614.570,96
801.314,36
-
334.085,29
1.749.970,61
-
-1.150.103,10
599.867,51
75 CENE-BG-VIA V.VENETO, 9
P
231.970,33
737.520,91
-
159.197,12
1.128.688,36
-
-898.046,65
230.641,71
76 CERMENATE-CO-VIA MATTEOTTI, 28
P
1.482.116,60
1.138.872,31
-
312.228,24
2.933.217,15
-
-1.865.135,97
1.068.081,18
77 CESANO MADERNO-MI-VIA CONCILIAZIONE, 28
P
813.616,21
91.949,55
-
-294.942,43
610.623,33
-
-179.060,77
431.562,56
78 CHIARI-BS-VIA BETTOLINI, 6
P
1.266.771,26
1.885.202,58
-
490.849,50
3.642.823,34
-
-1.572.719,17
2.070.104,17
79 CHIUDUNO-BG-VIA C.BATTISTI, 1
P
360.882,78
519.549,12
-
175.302,89
1.055.734,79
-137.242,00
-357.310,02
561.182,77
80 CINISELLO BALSAMO-MI-VIA LIBERTA', 68
P
445.533,64
35.806,58
-
33.290,05
514.630,27
-
-156.578,17
358.052,10
81 CISANO BERGAMASCO-BG-VIA PASCOLI, 1
P
200.764,42
1.124.656,71
-
192.632,03
1.518.053,16
-
-1.318.823,36
199.229,80
82 CISLAGO-VA-VIA IV NOVEMBRE, 250
P
794.801,88
28.545,63
500.822,70
-187.600,37
1.136.569,84
-
-444.946,16
691.623,68
83 CITTIGLIO-VA-VIA VALCUVIA, 19
P
175.448,37
501.776,79
-
119.189,29
796.414,45
-
-521.786,98
274.627,47
84 CLUSONE-BG-VIA VERDI, 3
P
812.026,26
1.271.882,54
-
256.029,95
2.339.938,75
-
-2.039.717,92
300.220,83
85 CODOGNO-LO-VIA VITTORIO EMANUELE, 35
P
603.971,83
1.514.031,18
-
479.316,49
2.597.319,50
-
-2.061.604,57
535.714,93
86 COLERE-BG-VIA GIOVANNI XXIII, 33
P
23.218,93
210.357,59
-
40.918,81
274.495,33
-
-240.484,05
34.011,28
87 COMERIO-VA-VIA AL LAGO, 2
P
1.243.671,64
675.712,57
-
229.671,70
2.149.055,91
-
-1.635.164,73
513.891,18
88 COMO-CO-VIA ALDO MORO, 46/48
P
758.223,64
-
-
320.220,71
1.078.444,35
-
-378.219,97
700.224,38
89 COMO-CO-VIA CATTANEO, 3
P
465.143,48
2.441.785,01
-
-247.088,45
2.659.840,04
-
-1.791.009,92
868.830,12
3.526.790,41
90 COMO-CO-VIA GIOVIO, 4
P
2.259.909,73
5.116.802,76
775.298,65
863.028,37
9.015.039,51
-
-5.488.249,10
91 COMUN NUOVO-BG-VIA C.BATTISTI, 3
P
182.746,11
47.517,62
-
36.807,08
267.070,81
-
-111.572,87
155.497,94
92 CONCESIO-BS-VIALE EUROPA, 183
P
1.995.092,87
582.587,76
-
289.026,46
2.866.707,09
-3.959,24
-2.073.025,50
789.722,35
93 CORNAREDO-MI-PIAZZA LIBERTA', 62
P
856.302,43
17.667,41
-
-375.797,67
498.172,17
-
-151.341,62
346.830,55
94 CORNATE D ADDA-MI-VIA CIRCONVALLAZIONE, 12
P
362.726,51
109.589,60
-
-9.234,77
463.081,34
-
-240.622,00
222.459,34
693.316,72
95 CORSICO-MI-VIA LIBERAZIONE, 26/28
P
959.229,16
73.217,47
-
97.630,25
1.130.076,88
-
-436.760,16
96 COSSATO-BI-VIA PAJETTA
P
58.454,65
179.362,97
-
53.640,83
291.458,45
-
-106.448,32
185.010,13
97 COSTA VOLPINO-BG-VIA NAZIONALE, 150
P
266.835,41
997.084,61
-
191.717,85
1.455.637,87
-
-1.116.995,60
338.642,27
98 CREMONA-CR-VIA GIORDANO, 9/21
P
715.645,83
33.603,51
-
234.382,24
983.631,58
-
-371.574,87
612.056,71
99 CUNARDO-VA-VIA LUINESE, 1
P
1.019.742,55
376.413,10
-
299.283,76
1.695.439,41
-
-1.116.906,35
578.533,06
100 CURNO-BG-LARGO VITTORIA, 31
P
797.649,45
85.343,51
-
63.323,21
946.316,17
-25.923,20
-361.162,55
559.230,42
101 CUVEGLIO-VA-VIA BATTAGLIA SAN MARTINO, 50
P
1.025.757,29
618.677,66
-
-191.881,54
1.452.553,41
-
-923.794,63
528.758,78
102 CUVIO-VA-VIA MAGGI, 20
P
342.956,37
18.785,28
249.427,23
43.584,53
654.753,41
-
-299.345,07
355.408,34
103 DALMINE-BG-VIA BUTTARO N.2
P
2.398.327,05
1.211.238,38
-
252.983,38
3.862.548,81
-
-1.779.072,03
2.083.476,78
104 DARFO BOARIO TERME-BS-PIAZZA LORENZINI, 6
P
626.383,13
1.038.400,90
-
169.024,72
1.833.808,75
-
-1.630.941,10
202.867,65
105 DESIO-MI-VIA MATTEOTTI, 10
P
3.950.832,89
408.994,01
-
409.845,70
4.769.672,60
-3.379,06
-2.423.606,40
2.342.687,14
106 ERBA-CO-VIA LEOPARDI, 7/E
P
1.483.898,86
186.267,51
-
219.792,83
1.889.959,20
-
-1.008.327,65
881.631,55
107 FAGNANO OLONA-VA-PIAZZA CAVOUR, 11
P
129.505,30
222.872,16
757.263,46
121.805,53
1.231.446,45
-
-1.057.994,40
173.452,05
108 FERNO-VA-PIAZZA DANTE, 7
P
1.756.904,10
230.927,71
92.520,46
67.171,24
2.147.523,51
-760.879,63
-1.002.505,08
384.138,80
109 FONTANELLA-BG-VIA CAVOUR, 156
P
2.101,90
-
-
502.170,54
504.272,44
-
-222.835,27
281.437,17
110 FORMIGINE-MO-VIA GIARDINI SUD, 22
P
1.874.321,37
-
-
-
1.874.321,37
-375.645,70
-210.504,46
1.288.171,21
111 GALLARATE-VA-VIA MANZONI N. 12
P
2.619.953,52
1.645.212,28
1.342.766,34
528.620,53
6.136.552,67
-
-2.766.665,68
3.369.886,99
112 GALLARATE-VA-VIA MARSALA, 34
P
422.744,00
59.140,47
19.507,33
86.736,48
588.128,28
-
-343.065,39
245.062,89
113 GALLARATE-VA-VIA VARESE, 7A
P
342.012,52
97.202,49
298.506,02
115.441,18
853.162,21
-
-345.735,76
507.426,45
114 GANDINO-BG-VIA BATTISTI, 5
P
821.455,12
885.805,14
-
242.201,51
1.949.461,77
-
-1.515.184,66
434.277,11
115 GARBAGNATE MILANESE-MI-VIA J. F. KENNEDY, 3
P
1.369.074,76
-
-
-
1.369.074,76
-43.257,09
-219.646,67
1.106.171,00
1.349.238,81
116 GAVIRATE-VA-P.ZZA LIBERTA'
P
300.612,42
1.411.845,75
989.682,45
293.983,71
2.996.124,33
-7.545,52
-1.639.340,00
117 GAZZADA SCHIANNO-VA-VIA ROMA, 47/B
P
832.764,66
719.147,70
178.009,15
309.902,21
2.039.823,72
-
-1.329.478,77
710.344,95
118 GAZZANIGA-BG-VIA MARCONI, 14
P
820.947,13
451.394,50
435.364,90
156.404,94
1.864.111,47
-
-1.733.795,10
130.316,37
Allegati al Bilancio d’Esercizio 603
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
119 GENOVA-GE-VIA FIESCHI, 11
P
1.994.025,48
4.261.950,88
-
-423.268,23
5.832.708,13
-
-3.137.953,43
120 GENOVA-GE-VIA MERANO, 1/A NERO
P
204.642,60
341.265,06
-
97.097,39
643.005,05
-11.855,68
-185.672,31
2.694.754,70
445.477,06
121 GORGONZOLA-MI-PIAZZA CAGNOLA -VICOLO
CORRIDONI
P
1.453.314,91
-
-
-
1.453.314,91
-166.924,24
-240.211,63
1.046.179,04
122 GORLA MAGGIORE-VA-VIA G.VERDI, 2
P
1.537.138,82
-
-
-309.773,26
1.227.365,56
-
-461.717,59
765.647,97
123 GORLAGO-BG-PIAZZA GREGIS, 12
P
303.550,52
456.798,52
-
114.232,45
874.581,49
-5.552,53
-384.194,85
484.834,11
124 GRASSOBBIO-BG-VIALE EUROPA, 8/B
P
40.681,09
281.919,10
-
69.128,64
391.728,83
-
-154.806,88
236.921,95
125 GRUMELLO DEL MONTE-BG-VIA MARTIRI D. LIB.14
P
261.723,81
923.153,28
-
195.143,44
1.380.020,53
-
-690.818,00
689.202,53
126 INDUNO OLONA-VA-VIA PORRO, 46
P
275.273,42
672.530,58
99.900,50
103.501,46
1.151.205,96
-
-574.906,24
576.299,72
127 ISPRA-VA-VIA MAZZINI, 5
P
595.811,07
185.352,30
394.460,51
89.054,07
1.264.677,95
-
-1.030.657,72
234.020,23
1.428.735,79
128 JERAGO CON ORAGO-VA-VIA MATTEOTTI, 15
P
1.806.065,06
-
-
-
1.806.065,06
-188.604,87
-188.724,40
129 LAINATE-MI-VIA GARZOLI, 17/19
P
213.013,71
729.733,26
-
93.378,46
1.036.125,43
-1.712,17
-532.011,31
502.401,95
130 LAVENA PONTE TRESA-VA-PIAZZA GRAMSCI, 8
P
479.992,49
686.229,36
-
243.450,02
1.409.671,87
-
-1.225.630,63
184.041,24
131 LAVENO-MOMBELLO-VA-VIA LABIENA, 51/53
P
503.572,34
359.912,42
335.418,52
116.849,91
1.315.753,19
-
-903.894,82
411.858,37
132 LECCO-LC-CORSO MATTEOTTI, 3
P
6.206.082,91
4.274.614,11
-
-2.777.915,51
7.702.781,51
-
-4.029.773,48
3.673.008,03
133 LEFFE-BG-VIA G. MOSCONI, 1
P
842.808,10
1.218.140,03
-
229.772,41
2.290.720,54
-
-1.133.053,13
1.157.667,41
134 LEGGIUNO-VA-VIA BERNARDONI, 9
P
113.091,98
382.146,88
-
144.671,95
639.910,81
-
-574.260,75
65.650,06
135 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 68
P
49.184,24
6.097,36
-
9.805,63
65.087,23
-
-27.198,87
37.888,36
909.237,71
136 LEGNANO-MI-VIA TOSELLI, 74
P
1.547.863,61
-
92.504,76
173.656,45
1.814.024,82
-10.289,21
-894.497,90
137 LODI-LO-VIA DALMAZIA
P
14.107,33
11.551,50
-
-2.658,05
23.000,78
-
-8.367,33
14.633,45
138 LODI-LO-VIA INCORONATA, 12
P
657.248,12
2.503.863,52
-
704.483,27
3.865.594,91
-
-1.408.855,81
2.456.739,10
139 LONATE POZZOLO-VA-PIAZZA MAZZINI, 2
P
580.176,48
102.307,16
331.453,68
122.877,00
1.136.814,32
-17.083,14
-499.841,19
619.889,99
140 LOVERE-BG-VIA TADINI, 30
P
703.360,10
873.401,42
-
269.282,57
1.846.044,09
-
-1.199.407,48
646.636,61
25.018.328,35
141 LUGANO PIAZZA RIFORMA, 2 / 3
P
26.103.661,84
-
-
-
26.103.661,84
-
-1.085.333,49
142 LUINO-VA-VIA PIERO CHIARA, 7/9
P
806.712,56
6.827.496,32
-
699.267,74
8.333.476,62
-
-7.176.153,97
1.157.322,65
143 LUINO-VA-VIA V.VENETO, 6/A-B
P
694.194,68
1.561.186,53
209.525,88
132.928,82
2.597.835,91
-
-1.308.433,37
1.289.402,54
144 LURATE CACCIVIO-CO-VIA VARESINA, 88
P
354.367,67
427.340,22
-
169.535,24
951.243,13
-
-440.391,75
510.851,38
145 MADONE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 44
P
517.290,07
782.374,32
-
133.981,12
1.433.645,51
-
-1.257.318,29
176.327,22
1.583.274,64
146 MALNATE-VA-P.ZZA REPUBBLICA / ANG. VIA GARIBALDI
P
2.097.965,27
-
-
-
2.097.965,27
-187.665,92
-327.024,71
147 MANERBIO-BS-VIA D.ALIGHIERI, 5
P
922.839,19
1.258.583,13
-
276.298,29
2.457.720,61
-
-1.873.172,86
584.547,75
148 MARCHIROLO-VA-PIAZZA BORASIO, 12
P
189.792,52
155.883,17
-
52.498,93
398.174,62
-
-224.510,70
173.663,92
149 MARIANO COMENSE-CO-CORSO BRIANZA, 20
P
343.167,69
168.668,17
94.789,87
109.942,77
716.568,50
-
-348.669,71
367.898,79
150 MARNATE-VA-VIA DIAZ ANGOLO VIA GENOVA
P
541.275,04
481.053,04
476.251,61
231.863,71
1.730.443,40
-
-772.571,51
957.871,89
871.267,63
151 MARTINENGO-BG-VIA PINETTI, 20
P
757.998,73
409.405,14
-
221.210,88
1.388.614,75
-
-517.347,12
152 MILANO - P.ZZA TOMMASEO
P
70.128,45
-
-
-
70.128,45
-
-35.891,21
34.237,24
153 MILANO-MI-CORSO EUROPA 16
P
4.131.655,19
7.638.500,83
-
20.342.420,20
32.112.576,22
-
-8.236.009,99
23.876.566,23
29.085.646,68
154 MILANO-MI-CORSO EUROPA 20
P
2.249.835,90
26.254.884,08
-
22.223.555,42
50.728.275,40
-
-21.642.628,72
155 MILANO-MI-CORSO ITALIA, 20-22
P
4.359.275,73
9.549.009,54
24.273,47
-2.756.830,82
11.175.727,92
-
-3.464.106,17
7.711.621,75
156 MILANO-MI-P.LE ZAVATTARI, 12
L
30.165.849,87
-
-
-
30.165.849,87
-
-3.486.301,89
26.679.547,98
2.382.260,16
157 MILANO-MI-P.ZZA 5 GIORNATE, 1
P
1.831.351,82
2.752.151,53
-
-1.054.390,58
3.529.112,77
-
-1.146.852,61
158 MILANO-MI-P.ZZA TOMMASEO
P
-
-
-
57.699,20
57.699,20
-
-10.482,74
47.216,46
159 MILANO-MI-PIAZZA PIOLA, 8
P
822.473,03
-
-
-219.305,77
603.167,26
-
-126.024,82
477.142,44
160 MILANO-MI-VIA BIONDI, 1
P
513.505,96
306.102,04
1.446.378,73
-117.038,27
2.148.948,46
82.710,40
-660.304,29
1.571.354,57
161 MILANO-MI-VIA BOCCACCIO, 2
P
3.676.015,70
10.309.603,00
-
6.443.734,30
20.429.353,00
-
-3.551.621,91
16.877.731,09
162 MILANO-MI-VIA BOCCHETTO, 13/15
P
865.905,80
5.932.491,44
-
-2.206.788,22
4.591.609,02
-
-849.701,60
3.741.907,42
163 MILANO-MI-VIA BORGOGNA, 2/4
P
1.207.723,22
5.160.001,56
-
1.139.105,37
7.506.830,15
-
-2.057.227,68
5.449.602,47
164 MILANO-MI-VIA BUONARROTI, 22
P
2.732.186,32
7.621.838,92
-
23.105,47
10.377.130,71
-
-4.612.331,33
5.764.799,38
165 MILANO-MI-VIA CIRO MENOTTI, 21
P
345.373,51
1.260.180,31
1.248.828,77
-649.000,47
2.205.382,12
-
-717.378,60
1.488.003,52
166 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 38
P
814,79
773.378,70
-
-164.604,51
609.588,98
-
-137.623,57
471.965,41
167 MILANO-MI-VIA DELLA MOSCOVA, 40/1
P
744.949,97
-
-
446.501,39
1.191.451,36
-
-179.802,87
1.011.648,49
168 MILANO-MI-VIA F. LONDONIO, 29
P
498,26
22.897,12
-
-
23.395,38
22.340,95
-6.107,24
39.629,09
169 MILANO-MI-VIA G.B. GRASSI, 89
P
1.335.715,77
1.003.435,40
-
357.837,60
2.696.988,77
-
-1.444.411,20
1.252.577,57
170 MILANO-MI-VIA LOVANIO, 5/A
P
1.041.947,88
1.104.882,62
-
25.364,28
2.172.194,78
-
-333.747,52
1.838.447,26
171 MILANO-MI-VIA MANZONI, 7
P
18.244.046,86
7.663.576,59
16.408.125,98
2.768.353,06
45.084.102,49
-
-6.643.875,95
38.440.226,54
172 MILANO-MI-VIA MASCAGNI
P
358.038,13
-
-
431.830,01
789.868,14
-
-201.288,70
588.579,44
173 MILANO-MI-VIA MONTE SANTO, 2
P
433.495,98
1.348.271,97
-
155.902,36
1.937.670,31
-
-245.338,14
1.692.332,17
174 MILANO-MI-VIA PADOVA, 97
P
1.475.906,60
-
-
737,27
1.476.643,87
-211.219,65
-362.438,29
902.985,93
175 MILANO-MI-VIA ROSELLINI, 2
P
899.366,97
1.457.082,17
-
577.230,31
2.933.679,45
-
-1.039.931,08
1.893.748,37
176 MILANO-MI-VIA SAFFI, 6/5 ANG. VIA MONTI
P
5.245.633,96
94.749,53
-
-44.947,36
5.295.436,13
-
-1.018.353,54
4.277.082,59
177 MILANO-MI-VIA SECCHI, 2
P
2.524.472,54
166.836,60
-
750.318,11
3.441.627,25
-
-790.602,19
2.651.025,06
604 Relazioni e Bilanci 2015
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
178 MILANO-MI-VIA SOLFERINO, 23
P
1.601.524,88
-
-
-
1.601.524,88
-3.945,68
-30.091,60
179 MILANO-MI-VIA STARO, 1
P
130.223,14
325.338,70
-
-
455.561,84
78.550,03
-200.104,13
1.567.487,60
334.007,74
180 MILANO-MI-ZURETTI, 1
P
5.637,45
100.385,65
-
-
106.023,10
35.143,69
-39.408,14
101.758,65
181 MONCALIERI-TO-STRADA VILLASTELLONE, 2
P
727.294,60
55.323,18
226.056,58
-151.256,26
857.418,10
-
-445.620,38
411.797,72
182 MONZA-MI-PIAZZA GIUSEPPE CAMBIAGHI, 1
P
3.001.925,00
-
-
-924.667,17
2.077.257,83
-
-515.344,66
1.561.913,17
3.625.976,64
183 MONZA-MI-VIA BORGAZZI, 83
P
4.882.395,79
3.588.165,85
-
220.444,43
8.691.006,07
-30.031,32
-5.034.998,11
184 MORNAGO-VA-VIA CELLINI - ANGOLO VIA CARUGO
P
126.637,16
192.786,22
434.080,23
99.704,06
853.207,67
-
-751.560,60
101.647,07
185 NAPOLI-NA-VIA SANTA BRIGIDA, 62/63
P
1.864.197,10
-
-
69.102,26
1.933.299,36
-
-346.571,82
1.586.727,54
186 NEMBRO-BG-PIAZZA DELLA LIBERTA'
P
2.134.739,10
4.450,27
-
331.939,46
2.471.128,83
-
-1.321.879,72
1.149.249,11
187 NOVA MILANESE-MI-VIA BRODOLINI, 1
P
966.654,63
500.577,80
730.980,88
527.419,10
2.725.632,41
-46.900,36
-986.040,88
1.692.691,17
188 NOVARA-NO-CORSO DELLA VITTORIA, 1
P
2.216.624,18
688.842,81
-
-295.255,54
2.610.211,45
-
-1.216.503,59
1.393.707,86
189 NOVARA-NO-LARGO DON MINZONI, 1
P
3.194.684,75
93.250,95
152.046,45
-203.461,37
3.236.520,78
-
-1.196.907,08
2.039.613,70
190 NOVARA-NO-VIA SOLFERINO
P
173.529,51
23.971,12
-
-66.836,42
130.664,21
-
-56.106,71
74.557,50
191 OLGIATE OLONA-VA-VIA MAZZINI, 54/56
P
325.724,31
236.897,41
206.371,83
-69.769,81
699.223,74
-
-321.480,46
377.743,28
192 ORIGGIO-VA-VIA REPUBBLICA 10
P
494.816,12
47.520,35
-
71.405,65
613.742,12
-
-279.410,08
334.332,04
193 ORZINUOVI-BS-P.ZA V.EMANUELE, 31/33
P
681.328,53
307.827,14
-
111.612,08
1.100.767,75
-
-421.284,00
679.483,75
194 OSIO SOTTO-BG-VIA CAVOUR, 2
P
788.885,09
755.038,69
-
266.698,76
1.810.622,54
-
-833.837,96
976.784,58
195 OSPITALETTO-BS-VIA M.D.LIBERTA', 27
P
2.085.732,69
768.771,35
-
326.047,27
3.180.551,31
-
-2.148.215,33
1.032.335,98
196 PALADINA-BG-VIA IV NOVEMBRE, 13
P
331.135,18
408.403,74
-
73.903,02
813.441,94
-
-752.335,21
61.106,73
197 PALAZZOLO SULL OGLIO-BS-PIAZZA ROMA, 1
P
350.073,67
1.388.091,49
-
180.356,07
1.918.521,23
-
-1.028.361,46
890.159,77
198 PAVIA-PV-PIAZZA DUOMO, 1
P
446.217,06
588.387,60
-
553.293,40
1.587.898,06
-
-662.325,83
925.572,23
199 PAVIA-PV-VIA MONTEBELLO DELLA BATTAGLIA, 2
P
444.869,33
955.931,86
-
1.038.088,80
2.438.889,99
-
-1.676.278,97
762.611,02
200 PERUGIA-PG-VIA DEI FILOSOFI, 36
P
151.589,80
148.860,67
-
6.965,21
307.415,68
-37.716,72
-77.013,53
192.685,43
201 PIACENZA-PC-VIA VERDI, 48
P
3.550.621,14
1.730.724,78
-
649.858,93
5.931.204,85
-
-3.335.481,42
2.595.723,43
202 PIAZZA BREMBANA-BG-VIA BELOTTI, 10
P
333.259,42
241.400,70
-
75.771,40
650.431,52
-
-473.843,24
176.588,28
203 POGGIO RUSCO-MN-VIA TRENTO E TRIESTE, 9
P
1.772.102,39
1.314.622,43
1.070.389,61
384.094,82
4.541.209,25
-6.863,42
-2.320.546,74
2.213.799,09
204 PONTE NOSSA-BG-VIA G. FRUA, 24
P
680.063,69
393.984,57
-
132.516,89
1.206.565,15
-
-905.150,65
301.414,50
205 PONTE SAN PIETRO-BG-P.ZZA SS.PIETRO E PAOLO, 19
P
1.405.541,59
1.561.117,33
-
345.879,38
3.312.538,30
-
-2.003.948,25
1.308.590,05
206 PONTERANICA-BG-VIA PONTESECCO, 32
P
371.625,71
317.125,98
-
99.863,59
788.615,28
-
-310.392,43
478.222,85
207 PONTIDA-BG-VIA LEGA LOMBARDA, 161
P
701.416,00
-
-
-
701.416,00
-
-121.293,81
580.122,19
208 PORTO CERESIO-VA-VIA ROMA, 2
P
1.014.941,17
161.518,28
-
180.677,11
1.357.136,56
-606.844,35
-224.803,02
525.489,19
209 RANICA-BG-PIAZZA EUROPA, 2
P
79.928,46
726.162,49
-
126.700,02
932.790,97
-
-756.520,76
176.270,21
210 RAPALLO-GE-VIA DIAZ, 6
P
45.351,56
522.555,39
-
135.054,40
702.961,35
-
-199.604,69
503.356,66
211 REZZATO-BS-VIA EUROPA, 5
P
58.757,17
572.633,99
-
139.925,69
771.316,85
-
-305.978,70
465.338,15
212 ROMA-RM-CORSO VITTORIO EMANUELE, 25/27
P
1.542.739,99
1.914.853,11
-
-378.063,56
3.079.529,54
-
-843.181,94
2.236.347,60
213 ROMA-RM-VIA DEI CROCIFERI, 44
P
12.160.249,72
18.111.353,67
-
3.862.345,24
34.133.948,63
-
-3.657.704,74
30.476.243,89
214 ROMA-RM-VIALE DELLE PROVINCIE, 34/36
P
1.391.883,25
-
-
-356.529,88
1.035.353,37
-
-129.237,88
906.115,49
215 ROMANO DI LOMBARDIA-BG-VIA TADINI, 2
P
666.927,28
573.922,63
-
192.184,07
1.433.033,98
-
-600.533,59
832.500,39
216 ROSASCO-PV-VIA ROMA, 4
P
42.352,68
293.806,91
-
467.297,63
803.457,22
-
-682.815,93
120.641,29
217 ROVELLASCA-CO-VIA VOLTA, 1
P
2.207,70
-
-
638.358,20
640.565,90
-
-292.156,49
348.409,41
218 ROVETTA-BG-VIA TOSI, 13
P
828.169,69
443.574,39
-
76.516,13
1.348.260,21
-91,89
-1.220.704,56
127.463,76
219 ROZZANO-MI-P.ZZA BERLINGUER, 6
P
874.314,34
-
-
281.840,27
1.156.154,61
-
-374.424,48
781.730,13
220 ROZZANO-MI-VIALE LOMBARDIA, 17
P
851.954,35
-
-
-334.236,66
517.717,69
-
-141.990,46
375.727,23
221 SAN GIOVANNI BIANCO-BG-V MARTIRI DI CANTIGLIO,
19
P
356.940,74
541.085,49
-
125.156,92
1.023.183,15
-
-406.958,06
616.225,09
222 SAN GIULIANO MILANESE-MI-VIA F.LLI CERVI, 31
P
687.797,88
-
-
-286.795,29
401.002,59
-
-120.664,13
280.338,46
223 SAN LAZZARO DI SAVENA-BO-VIA EMILIA, 208
P
1.078.461,33
-
-
-218.375,97
860.085,36
-
-249.402,25
610.683,11
224 SAN PAOLO-BS-VIA MAZZINI, 60
P
731.503,50
208.477,41
-
40.835,71
980.816,62
-295.448,06
-603.731,85
81.636,71
225 SAN PELLEGRINO TERME-BG-VIA SAN CARLO, 3
P
306.129,17
310.504,84
-
107.525,92
724.159,93
-
-299.464,78
424.695,15
226 SAN ZENO NAVIGLIO-BS-VIA TITO SPERI, 1
P
579.652,34
1.020.574,43
-
260.257,44
1.860.484,21
-326,85
-1.480.562,63
379.594,73
227 SANT OMOBONO TERME-BG-VIA ALLE FONTI, 8
P
281.498,71
405.402,75
-
83.480,52
770.381,98
-
-559.563,87
210.818,11
228 SANTENA-TO-VIA CAVOUR, 43
P
605.388,24
194.215,54
110.053,06
27.222,83
936.879,67
-
-404.550,82
532.328,85
229 SARNICO-BG-PIAZZA UMBERTO I, 1
P
1.734.688,03
1.600.442,38
-
-265.926,35
3.069.204,06
-1.370,15
-1.171.944,30
1.895.889,61
3.714.324,42
230 SARONNO-VA-VIA PIETRO MICCA, 10
P
3.080.462,42
1.991.266,58
1.614.741,58
628.253,71
7.314.724,29
-
-3.600.399,87
231 SARONNO-VA-VICOLO DEL CALDO, 30
P
85.747,78
28.842,22
-
19.484,48
134.074,48
-
-55.451,69
78.622,79
232 SCANZOROSCIATE-BG-VIA ROMA, 27
P
797.137,29
448.290,73
-
254.181,55
1.499.609,57
-19.069,20
-508.586,35
971.954,02
233 SCHILPARIO-BG-VIA TORRI, 8
P
138.116,82
208.828,19
-
46.931,33
393.876,34
-
-286.448,18
107.428,16
234 SERIATE-BG-VIALE ITALIA, 24
P
1.177.828,79
821.983,40
-
267.309,26
2.267.121,45
-
-962.833,52
1.304.287,93
235 SESTO CALENDE-VA-V. XX SETTEMBRE,35/37
P
748.816,95
270.516,58
420.566,91
108.172,50
1.548.072,94
-
-904.882,41
643.190,53
236 SOLARO-MI-VIA MAZZINI, 66
P
54.878,25
-
-
712.670,75
767.549,00
-
-244.052,54
523.496,46
Allegati al Bilancio d’Esercizio 605
(segue)
Ubicazione
Prop./
Leasing
Investimenti
Rivalutazioni
di legge
Rivalutazioni
da Fusioni
Rivalutazioni
in sede di
F.T.A.
Valori Lordi
Altre
Movimentazioni
Fondi Ammort.
Valori in
bilancio
237 SOLBIATE ARNO-VA-VIA A.AGNELLI, 7
P
683.021,85
528.794,06
227.093,53
190.498,99
1.629.408,43
-
-871.247,69
758.160,74
238 SONCINO-CR-VIA IV NOVEMBRE, 25
P
736.252,57
588.843,73
33.053,24
246.146,92
1.604.296,46
-557,76
-875.389,12
728.349,58
239 SOVERE-BG-VIA BARONI, 5
P
71.367,17
249.196,76
-
49.531,64
370.095,57
-
-167.486,53
202.609,04
240 SPIRANO-BG-VIA DANTE ALIGHIERI
P
755.239,07
716.704,44
-
212.846,87
1.684.790,38
-673,83
-1.065.444,76
618.671,79
241 STEZZANO-BG-VIA BERGAMO, 1
P
24.087,68
1.008.464,25
-
159.854,99
1.192.406,92
-
-596.609,76
595.797,16
242 SUISIO-BG-VIA CARABELLO POMA, 31
P
406.362,37
-
-
-102.674,03
303.688,34
-
-114.760,72
188.927,62
243 TALEGGIO-BG-VIA ROMA, 63
P
112.461,72
64.696,88
-
33.085,92
210.244,52
-
-130.222,59
80.021,93
244 TAVERNOLA BERGAMASCA-BG-VIA ROMA, 12
P
157.047,45
253.070,33
-
70.647,08
480.764,86
-
-238.037,61
242.727,25
245 TELGATE-BG-VIA MORENGHI, 17/ANG. VIA ARICI
P
4.364,00
-
-
637.617,50
641.981,50
-
-274.805,68
367.175,82
246 TORINO-TO-P.ZZA GRAN MADRE DI DIO, 12/A
P
1.178.105,85
-
167.214,92
-33.252,54
1.312.068,23
-
-358.246,07
953.822,16
669.325,17
247 TORINO-TO-PIAZZA ADRIANO, 5
P
754.099,91
357.556,91
497.391,39
-8.031,06
1.601.017,15
-
-931.691,98
248 TORINO-TO-VIA SANTA TERESA, 9
P
18.100,00
-
-
-
18.100,00
-
-312,71
17.787,29
249 TORINO-TO-VIA VITTORIO ALFIERI, 17
P
3.633.729,18
2.588.920,46
1.131.012,86
-954.050,68
6.399.611,82
-
-1.704.876,80
4.694.735,02
250 TORREVECCHIA PIA-PV-VIA MOLINO, 9
P
100.297,94
89.849,31
-
61.796,04
251.943,29
-
-109.490,78
142.452,51
251 TRADATE-VA-VIA XXV APRILE, 1
P
2.192.198,25
762.038,01
797.883,38
283.164,96
4.035.284,60
-
-1.744.776,67
2.290.507,93
252 TRAVEDONA-MONATE-VA-VIA ROMA, 1
P
507.774,94
356.284,64
-
117.739,77
981.799,35
-130.584,00
-357.797,60
493.417,75
253 TRESCORE BALNEARIO-BG-VIA LOCATELLI, 45
P
1.407.196,75
467.598,45
-
95.299,34
1.970.094,54
-
-1.020.064,02
950.030,52
2.562.514,08
254 TREVIGLIO-BG-VIALE FILAGNO, 11
P
1.469.373,83
2.522.977,97
-
466.849,13
4.459.200,93
-
-1.896.686,85
255 TREZZANO ROSA-MI-VIA RAFFAELLO SANZIO, 13/S
P
256.033,85
-
-
76.426,67
332.460,52
-
-147.589,46
184.871,06
256 TREZZO SULL' ADDA-MI-VIA A.SALA, 11
P
934.031,88
874.765,54
-
261.005,50
2.069.802,92
-
-945.293,19
1.124.509,73
257 UBOLDO-VA-VIA R.SANZIO, 46
P
700.119,32
536.698,70
66.779,14
19.028,67
1.322.625,83
-
-795.292,85
527.332,98
258 URGNANO-BG-VIA MATTEOTTI, 157
P
22.637,86
372.725,77
-
85.864,76
481.228,39
-
-146.199,01
335.029,38
259 VARANO BORGHI-VA-VIA V.VENETO, 6
P
853.088,44
91.169,61
372.728,08
97.095,41
1.414.081,54
-169.070,71
-537.059,19
707.951,64
260 VARESE-VA-P.ZZA IV NOVEMBRE, 1
P
672.607,28
178.911,63
512.895,22
86.340,01
1.450.754,14
-
-709.244,49
741.509,65
6.483.073,10
261 VARESE-VA-PIAZZA BATTISTERO, 2
P
3.240.677,41
6.202.412,32
-
2.683.802,46
12.126.892,19
-2.250,09
-5.641.569,00
262 VARESE-VA-VIA SAN MICHELE, 6A
P
170.613,65
29.531,55
31.849,23
6.314,07
238.308,50
-
-119.300,85
119.007,65
263 VARESE-VA-VIA V.VENETO, 2
P
10.548.887,36
9.982.212,99
7.526.419,21
657.192,43
28.714.711,99
26.972,25
-11.780.379,94
16.961.304,30
264 VARESE-VA-VIA VIRGILIO, 27
P
243.494,88
27.727,21
288.933,92
44.529,15
604.685,16
-
-253.094,64
351.590,52
265 VARESE-VA-VIALE BORRI, 155
P
613.259,07
13.123,48
513.063,75
57.651,89
1.197.098,19
-3.337,83
-485.032,08
708.728,28
266 VENEGONO INFERIORE-VA-VIA MAUCERI, 16
P
197.216,47
109.441,44
370.764,64
87.417,85
764.840,40
-
-677.772,33
87.068,07
267 VENEZIA-VE-VIA CAPPUCCINA, 181
P
17.306,75
350.693,25
-
-
368.000,00
30.840,02
-121.733,75
277.106,27
268 VERDELLO-BG-VIA CASTELLO, 31
P
918.201,39
238.867,12
-
37.285,63
1.194.354,14
-
-479.338,34
715.015,80
269 VERONA-VR-VIA CITTA' DI NIMES, 4/8
P
1.732.852,18
-
-
205.281,93
1.938.134,11
-
-509.097,90
1.429.036,21
270 VERTOVA-BG-VIA S.ROCCO, 37
P
309.206,19
592.575,77
-
106.370,89
1.008.152,85
-
-920.715,98
87.436,87
271 VESTONE-BS-VIA PERLASCA
P
0,02
-
-
-
0,02
207.749,99
-
207.750,01
2.493.807,70
272 VIGEVANO-PV-VIA DANTE, 39
P
546.572,16
3.767.489,65
-
1.301.707,94
5.615.769,75
-
-3.121.962,05
273 VIGEVANO-PV-VIA DE AMICIS, 5
P
85.401,89
547.550,89
-
156.823,93
789.776,71
-
-510.829,23
278.947,48
274 VIGEVANO-PV-VIA MADONNA DEGLI ANGELI, 2
P
17.991,11
417.889,31
-
27.743,58
463.624,00
-
-240.323,99
223.300,01
275 VIGEVANO-PV-VICOLO BARBAVARA, 5/7
P
1.127,43
108.977,93
-
47.002,63
157.107,99
-
-130.879,74
26.228,25
276 VIGGIU-VA-VIA CASTAGNA, 1
P
190.312,69
102.838,76
317.479,20
64.093,53
674.724,18
-
-600.140,82
74.583,36
277 VILLA D ADDA-BG-VIA FOSSA, 8
P
347.286,88
113.881,51
-
70.314,67
531.483,06
-
-261.002,51
270.480,55
278 VILLA POMA-MN-PIAZZA MAZZALI, 7
P
590.531,45
-
-
-62.406,01
528.125,44
-1.584,54
-155.685,88
370.855,02
799.195,77
279 VILLONGO-BG-VIA BELLINI, 20
P
733.939,16
443.868,55
-
173.443,41
1.351.251,12
-
-552.055,35
280 VILMINORE DI SCALVE-BG-VIA PAPA GIOVANNI XXIII, 2
P
13.236,10
237.793,28
-
43.752,95
294.782,33
-
-258.916,24
35.866,09
281 VIMERCATE-MI-VIA B. CREMAGNANI, 20/A
P
1.593.586,57
746.313,12
-
233.728,54
2.573.628,23
-
-1.365.009,89
1.208.618,34
282 VIMERCATE-MI-VIA GARIBALDI, 12
P
383.936,62
-
-
2.102,49
386.039,11
-
-145.201,50
240.837,61
283 VIMERCATE-MI-VIA TORRI BIANCHE, 3
P
518.431,86
-
-
37.604,00
556.035,86
-122,36
-185.882,01
370.031,49
5.639.919,80
284 VITERBO-VT-P.ZZA MARTIRI D'UNGHERIA
P
12.116.947,46
-
-
-
12.116.947,46
207.894,43
-6.684.922,09
285 VITERBO-VT-VIA BUSSI, 19-21
P
22.915,22
181.605,46
-
-
204.520,68
29.783,35
-137.885,27
96.418,76
286 ZOGNO-BG-VIA M.D.LIBERTA', 1
P
528.743,90
1.288.500,95
-
219.247,85
2.036.492,70
-
-995.849,61
1.040.643,09
457.523.690,72
436.599.561,16
50.178.744,85
86.126.588,88
1.030.428.585,61
8.312.288,75
-430.741.425,00
607.999.449,36
606 Relazioni e Bilanci 2015
Obbligazioni convertibili
(Importi in unità di euro)
31.12.2014
CODICE
DESCRIZIONE
DIVISA
VALORI
NOMINALI
VARIAZIONI
VALORI DI
BILANCIO
VALORI
NOMINALI
31.12.2015
VALORI DI
BILANCIO
VALORI
NOMINALI
VALORI DI
BILANCIO
IT0003331888
ALITALIA 7,5 10 CV
EUR
32
-
-
-
32
-
IT0003873467
SNIA SPA 3% 05/10 CV
EUR
8
-
-
-
8
-
IT0004447014
COGEMESET 14 SC CV
EUR
2.534.999
253.500
-
-153.368
2.534.999
100.132
IT0004689623
BIOCELL 0,5% 11/14
EUR
1.250.000
1.259.726
-
-6.460
1.250.000
1.253.266
IT0005001273
GABETTI PS 23 TVP CV
EUR
68.463
35.994
-68.463
-35.994
-
-
IT0005095200
SORGENIA 24 OC CV-A
EUR
-
-
24.065.376
17.575.745
24.065.376
17.575.745
IT0005004186
IPO CHALLEN. 0,50 15
EUR
Totale
400.000
401.991
-400.000
-401.991
-
-
4.253.502
1.951.211
23.596.913
16.977.932
27.850.415
18.929.143
Pubblicità dei corrispettivi di revisione contabile e dei
servizi diversi dalla revisione a norma del Regolamento
Emittenti Consob art. 149 duodecies
Ai sensi di quanto disposto dall’art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob si riportano, nella tabella che segue, le informazioni
riguardanti i corrispettivi erogati a favore della società di revisione Deloitte & Touche Spa ed alle società appartenenti alla stessa rete per
i seguenti servizi:
1) Servizi di revisione che comprendono:
l'attività di controllo dei conti annuali, finalizzata all'espressione di un giudizio professionale;
l'attività di controllo dei conti infrannuali.
2) Servizi di attestazione che comprendono incarichi con cui il revisore valuta uno specifico elemento, la cui determinazione è effettuata
da un altro soggetto che ne è responsabile, attraverso opportuni criteri, al fine di esprimere una conclusione che fornisca al destinatario
un grado di affidabilità in relazione a tale specifico elemento.
3) Servizi di consulenza fiscale.
4) Altri servizi.
I corrispettivi esposti in tabella, di competenza dell’esercizio 2015, sono quelli contrattualizzati, comprensivi di eventuali indicizzazioni (ma
non anche di spese vive, dell’eventuale contributo di vigilanza ed IVA).
•
•
Tipologia di servizio
Soggetto che ha erogato il servizio
Destinatario del servizio
Compensi
Revisione contabile
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca Spa
1.118
Servizi di attestazione
Deloitte & Touche Spa
UBI Banca Spa
881
Servizi di consulenza fiscale
Altri servizi:
Attività di supporto metodologico in ambito
Direttiva Recovery & Resolution Plan
Assessment sul processo di indagine della Customer Satisfaction
Altri servizi
Totale
566
Deloitte Consulting Srl, Deloitte Financial
Advisory Srl
UBI Banca Spa
500
Deloitte Consulting Srl
UBI Banca Spa
61
Deloitte ERS Srl
UBI Banca Spa
5
2.565
Allegati al Bilancio d’Esercizio 607