GIUDEO-CALVINISMO
CONTRO CATTOLICESIMO
d. CURZIO NITOGLIA
29 dicembre 2010
http://www.doncurzionitoglia.com/giudeo_calvinismo.htm
Il Golgota e la “Sinagoga di satana”
La Rivoluzione consiste essenzialmente in un progetto - prima filosofico e poi teologico di rovesciamento a 360 gradi (“revolutio”) della verit‚ e della morale naturale e
soprannaturale e specialmente di quella cristiana (cfr. M. JONES, Il ritorno di Dioniso.
Musica e rivoluzione culturale, Viterbo, Effedieffe, 2009). La immane tragedia del
popolo ebraico - popolo eminentemente rivoluzionario, soprattutto a partire dal Golgota
- ƒ il rifiuto di Cristo, assieme alla presunzione di essere ancora il popolo eletto da Dio,
nonostante il deicidio. Avendo rifiutata l’unica “Via” per la loro salvezza spirituale (“Io
sono la Via, la Verit‚ e la Vita”), questo popolo una volta eletto ed ora riprovato ha
costantemente ricercato a ricercare la redenzione qui e adesso, nelle risorse della
materia, nell’oro e nel potere; in qualsiasi cosa, ovunque, ma non in Cristo, nell’aldiqu€
e non nell’aldil€. ELIO TOAFF ha scritto che la differenza essenziale tra giudaismo e
cristianesimo consiste nel fatto che, mentre il primo vuol portare il “paradiso” su questa
terra, il secondo vuole portare l’uomo in Paradiso (Essere ebreo, Milano, Bompiani,
1997). Ebbene ƒ proprio questa sua natura immanentistica, che ha tenuto e mantiene
tuttora il giudaismo in una costante condizione di cecit‚, rendendolo il popolo di coloro
che hanno “per padre il diavolo” (Gv, VIII, 42), sino a che non riconosceranno Cristo.
Perci… non pu… non sorprendere la teoria, espressa come dottore privato da Joseph
Ratzinger, secondo la quale gli ebrei attuali non sarebbero soltanto “i nostri Fratelli
maggiori nella fede di Abramo”, come aveva detto Giovanni Paolo II alla sinagoga
romana il 13 aprile 1986, ma addirittura sarebbero “i nostri Padri” (BENEDETTO XVI, Luce
del mondo, Citt‚ del Vaticano, LEV, 2010, p. 123). Ora se Ges† li ha chiamati
implicitamente ‘figli del diavolo’, a rigor di logica il giudeo-cristianesimo ratzingeriano
ha “per nonno il diavolo”.
Ebraismo e protestantesimo
Molti degli ebrei che furono espulsi dalla Spagna e dal Portogallo (1492-1496) fuggirono
verso citt‚ densamente popolate da ebrei in Francia, dove divennero ugonotti. Molti
altri si diressero verso i Paesi Bassi spagnoli e divennero calvinisti. WILLIAM THOMAS WALSH
sostiene che anche un gran numero di protestanti inglesi - ˆsenza dubbio i pi• attivi
nella propaganda e nell’organizzazione‰ (1) - erano ebrei diventati calvinisti mentre
vivevano ad Anversa. I marrani di Anversa, secondo Wolf, avevano preso parte attiva al
movimento protestante fin dall’inizio e ˆabbandonarono il loro travestimento da
cattolici per quello non meno ingannevole da calvinisti‰ (2). Insieme, i calvinisti
olandesi, gli ebrei e gli inglesi costituirono il cuore della cospirazione che scaturir‚ in
aperta ribellione nei Paesi Bassi contro la Spagna e il Papato. C’era una naturale affinit‚
tra i calvinisti e gli ebrei: entrambi erano ˆnemici di Roma, della Spagna e
dell’Inquisizione‚ (3).
1
Giudaismo e calvinismo
Oltre a ci…, come abbiamo gi‚ visto in C. NITOGLIA, “Dal giudaismo rabbinico al giudeoamericanismo” (Genova, EffepŠ, 2006), il calvinismo era simile al giudaismo nel suo
atteggiamento verso l’ “idolatria” (la Divinit‚ di Cristo e la Trinit‚ delle Persone
nell’unica Sostanza divina) e la Legge antica mai abrogata (quanto al Cerimoniale) n‹
perfezionata (quanto al Decalogo) dalla Nuova ed eterna Alleanza. Come risultato, gli
ebrei divennero zelanti e preziosi alleati dei Calvinisti. Non ci sono indicazioni che
Calvino o il suo luogotenente Beza fossero di origine ebraica, ma molti dei loro
predicatori – gente come Farel e Rousel – lo erano. In una lettera ai suoi seguaci inglesi,
Calvino disse che chi rifiutava di abbandonare la Fede cattolica doveva essere ucciso. Fu
proprio a causa del suo “legalismo farisaico” che egli trasform… il calvinismo in un
partito internazionale di avanguardia del movimento rivoluzionario, il quale ben presto
ecliss… rivali come gli anabattisti, troppo radicali ed utopisti (vedi C. GINZBURG, Il
nicomedismo, Torino, Einaudi, 1980). Calvino prov… anche a prendere le distanze dagli
ebrei, ma per la sua forma mentis confid… sempre su di loro come co-rivoluzionari, in
particolare nel loro ruolo di spie. Infatti, n‹ il suo Stato di polizia a Ginevra, n‹ quello
simile, che Elisabetta e William Cecil avrebbero eretto in Inghilterra, avrebbero potuto
prosperare senza l’organizzazione d’intelligence ebraica, cresciuta attorno al
commercio delle spezie nei Paesi Bassi e a Venezia: ƒI pi• attivi informatori, ufficiali di
collegamento e propagandisti di questo esercito internazionale erano ebrei. Solo
quattro anni dopo il primo dilagare di Lutero, il cardinale Alessandro, Nunzio
Apostolico, riferƒ che erano gli ebrei a stampare e a diffondere nelle Fiandre libri del
monaco tedesco. Dai Paesi Bassi avevano inviato Bibbie anche in Spagna, nascoste in
botti di vino dal doppio fondo. A Ferrara, un grande centro ebraico finanziario, gli ebrei
stampavano Bibbie eretiche per la distribuzione in Italia e altrove, obbligando la Chiesa
ad emanare condanne per traduzioni non autorizzate. Ogni ebreo, se mercante o
medico, era una potenziale spia o propagandista per i protestanti‚ (4). Calvino
bruciando Serveto sul rogo tent… di chiudere la bocca a chi lo definiva un giudaizzante;
nello stesso tempo per… inserŠ princŠpi ebraici nel suo sistema religioso. Al tempo della
morte del suo fondatore nel 1564, il calvinismo aveva sostituito l’anabattismo come
punta di diamante del pensiero protestante rivoluzionario.
Millenarismo imperialista americano
Padre JOHN NAVONE de “La Civilt€ Cattolica” scrive: ˆIl nazionalismo americano ƒ diverso
dagli altri, perch‹ ƒ di matrice ideologica. […]. Per questo [l’America] ƒ stata la pi†
nazionalista tra le nazioni pi† importanti. […]. La stessa gente comune [americana]
ribadisce costantemente la propria superiorit‚ su tutti gli altri. […]. Tuttavia il
nazionalismo degli Usa si ƒ sviluppato relativamente tardi, negli ultimi 150 anni. […]. Gli
Stati Uniti non erano una societ‚ che si trovava gi‚ “lŠ”, bensŠ una societ‚ costituita
deliberatamente. La sua era, ed ƒ, una popolazione composta soprattutto da immigrati‰
(5). Il padre gesuita continua spiegando che ˆLa Rivoluzione americana ebbe una
notevole influenza sulla successiva Rivoluzione francese, la quale, a sua volta, esercit…
un forte influsso sulle rivoluzioni latino-americane del XIX secolo‰ (6). La Rivoluzione
americana ha avuto un e norme impatto sull’Europa e l’America Latina grazie alla
dimostrazione pratica che l’uguaglianza e la libert‚ possono essere attuate senza
eccessiva violenza e mediante una democrazia repubblicana. La ribellione alla madrepatria, l’Inghilterra, veniva giustificata tramite i princŠpi dell’illuminismo. Il gesuita
continua asserendo che ˆquella che inizialmente era una societ‚ protestante e bianca,
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nordeuropea e illuminata, […] ƒ divenuta qualcosa di molto differente […] come
conseguenza delle scelte fatte: quelle relative al secolarismo e al materialismo liberista
[…] e pi† recentemente lo sforzo di adottare un sistema sociale multiculturale e
multirazziale. Tutte scelte di natura ideologica‰ (7). Inoltre, se prima del 1895 il
nazionalismo statunitense era qualcosa di interno al nord America, dominato dalla
religione calvinista arminiana (antitrinitaria) specialmente anglo-scozzese, dopo il 1890
essa spinse le sue mire espansionistiche al di l‚ dei suoi confini nel Pacifico grazie al
potere marittimo. Occorreva possedere colonie, sviluppare un forte commercio
marittimo e difendere le rotte del mare. La prima potenza europea a farne le spese fu la
Spagna, che nel 1898, perse Cuba, Portorico, le Filippine e le Hawai. L’imperialismo
americano ƒ caratterizzato da un forte darwinismo sociale: vince la etnia pi† forte e,
siccome l’America aveva superato l’Europa con il Novecento, aveva il dovere e il diritto
di dominarla. Il presidente americano Theodore Roosvelt (1901-1909) era impregnato di
idee del culto della forza, di nazionalismo romantico e non solamente economico, di
decisionismo e di un pizzico di razzismo, naturalmente il tutto condito da una certa
ipocrisia calvinista: ˆil nuovo imperialismo americano non ammise mai di essere ci… che
era, in quanto sia Cuba che le Filippine furono occupate con il pretesto di liberare i loro
abitanti, bench‹ essi manifestassero ben presto il desiderio di essere liberi dal dominio
americano‰ (8). Inoltre ˆl’internazionalismo liberale di Woodrow Wilson (1913-21) fornŠ
un’espressione di quella forma di nazionalismo americano pi† correttamente descritto
come “eccezionalismo”. Esso ritiene che le virt† americane siano eccezionali e non
abbiano paragone in nessun altro luogo e rappresentino una forma del pi† alto grado di
perfezione dell’umanit‚‰ (9). La politica estera americana durante le due guerre
mondiali ha cercato di esportare in tutto il mondo i valori americani, prima in Europa
(1945) e poi in Medio Oriente (1990, 2003). L’“eccezionalismo” statunitense deriva
immediatamente dal calvinismo e, mediatamente, dal talmudismo ebraico, che tanto ha
influito sul calvinismo e l’unitarismo protestantico, secondo i quali l’umanit‚ americana
ƒ la pi† avanzata e deve estendere anche agli altri Continenti i benefici del suo sistema.
Padre Navone non esita a scorgere in tale “eccezionalismo” le impronte del
millenarismo, del messianismo terreno e dello gnosticismo politico, che ha avuto un
notevole peso nella conferenza di pace di Versailles, la quale ha messo in atto tutte i
presupposti della seconda guerra mondiale. L’influsso dell’ebraismo e del
supercapitalismo calvinista nella volont‚ di distruggere la Germania sia nel 1917 che nel
1942 ƒ messo bene in luce da padre Navone a pagina 356 del suo articolo. La rivalit‚ con
l’Urrs ƒ squisitamente ideologica in quanto l’America ritiene che la vera rivoluzione
democratica sia la statunitense ed essa sola deve dominare il mondo, mentre l’Urss
riteneva che la vera rivoluzione fosse quella comunista e che dovesse essere esportata
dappertutto. Non ci si deve stupire pertanto se oggi i capi neoconservatori sono tutti di
estrazione calvinista, trotzkista e israelita. Ieri erano convinti che la vera forza
rivoluzionaria fosse il comunismo figlio dell’anabattismo; oggi pensano che lo sia il
liberismo radicale derivato dal calvinismo; ci… che resta invariato ƒ il loro spirito
rivoluzionario ebraico. Si fanno chiamare “conservatori”, ma sono soprattutto
rivoluzionari che vogliono esportare la “rivoluzione conservatrice” anglo-americana,
giudaico-massonica, liberal-liberista nel mondo intero. Con il pretesto dell’isl‚m che
hanno scatenato contro i cristiani e la civilt‚ europea in Medio Oriente (vedi l’Iraq), si
ergono ipocritamente, come “atei devoti”, a difesa della civilt‚ “occidentale” o
“atlantica” (si badi bene) e non europea e mediterranea. Purtroppo alcuni cattolici si
lasciano ingannare e cadono nella trappola di coloro che vorrebbero conciliare
cristianesimo e giudaismo, dottrina sociale cattolica e liberismo, Tradizione e
americanismo (vedi Il Foglio di Giuliano Ferrara).
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Cristianesimo americano
Esso ƒ caratterizzato dalle correnti pi† radicali del protestantesimo classico europeo. Il
Puritanesimo, che si prefiggeva di purificare la chiesa anglicana, aveva fatto propri
alcuni princŠpi del calvinismo, fondando la vita spirituale sugli ˆstati emozionali interiori
e sottolineando la necessit‚ dell’esperienza religiosa‰ (10). Molto spazio fu concesso
alle ˆmanifestazioni fisiche ed emotive di persone che cadevano sotto il potere dello
Spirito con intense esperienze fisiche ed emotive‰ (11). Da tale religiosit‚ nacquero
movimenti moralizzatori che si lanciavano in crociata contro l’alcool (portando alla
legge sul proibizionismo del 1919) e anche contro l’aborto, crociata che ƒ ancor oggi
predicata in Usa in ambienti protestanti e che sembra accomunare cattolicesimo a
protestantesimo, ma solo in superficie e in apparenza, mentre la realt‚ o la sostanza
resta essenzialmente diversa. Tuttavia occorre ammettere che in genere il cattolicesimo
americano, anche preconciliare, ƒ intriso di tolleranza per principio e di eccessiva
integrazione che ha reso l’ambiente cattolico ˆtroppo simile alla maggioranza
protestante‰ (12).
La controriforma cattolica
A quel tempo la Chiesa cattolica si era svegliata dall’influenza che l’Umanesimo e il
Rinascimento, profondamente intrisi di cabala ebraica, avevano esercitato sugli
intellettuali cattolici ed anche sugli alti prelati (cfr. C. NITOGLIA, L’Esoterismo, Verrua
Savoia, CLS, 2002) e si presentava di fronte a un nuovo nemico: il calvinismo, che
assunse la leadership intellettuale del movimento rivoluzionario protestantico in quanto,
come scrive MARVIN O’CONNELL fu Calvino che salv… la rivoluzione ˆquando la riforma
protestante vacillava sull’orlo dell’anarchia‰ (13). Al tempo dell’abdicazione di Carlo V,
il calvinismo divenne, tra le sette protestanti, l’elemento portante del movimento
rivoluzionario e il centro della sua attivit‚ divennero i Paesi Bassi Spagnoli.
Note
1) W. TH. WALSH, Philip II, Sheed and Ward, New York, 1937, p. 248.
2) W. TH. WALSH, Philip II, p. 249.
3) Ivi.
4) Ivi; per I rapporti tra protestantesimo Americano ed ebraismo cfr. MIRCEA ELIADE
(diretta da), Enciclopedia delle Religioni. Religioni delle Americhe, Milano-Roma, Jaca
Book-Citt‚ Nuova, 2010, vol. 16,.pp. 258-269
5) La Civilt€ Cattolica, 16 febbraio 2008, p. 349.
6) Ibidem, p. 350.
7) Ibid., p. 351.
8) Ibid., p. 354.
9) Ibid., p. 355.
10) MIRCEA ELIADE (diretta da), Enciclopedia delle Religioni. Religioni delle Americhe,
Milano-Roma, Jaca Book-Citt‚ Nuova, 2010, vol. 16, p. 237.
11) Ivi.
12) Ibidem, p. 239; cfr anche J. F. COLOSIMO, Dio … americano. La teodemocrazia negli
Stati Uniti, Milano, 2009.
13) M. O’CONNELL, The Counter Reformation 1559-1610, New York, Harper Torchbooks,
1974, p. 125.
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d. CURZIO NITOGLIA
29 dicembre 2010
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