Liceo Scientifico Statale “E. Fermi” Via Parma n. 1 – 92019 - Sciacca (Ag) Tel. 092585103 fax 092584309 Codice Fiscale 83001490842 - Codice Meccanografico AGPS02000P www.liceofermisciacca.it E.Mail: [email protected] FINALITA’ DELL’USCITA SUL CAMPO L’uscita sul campo ha avuto come finalità quella di avvicinare i corsisti al paesaggio naturale ed agli elementi in esso presenti, al fine di motivare la loro azione, per entusiasmarli, ravvivare in loro l’amore per l’osservazione, la ricerca, la voglia di documentarsi, per poter agire in modo consapevole quali trasmettitori di voglia di conoscere nei confronti dei propri alunni. Per questo si è scelto un percorso vicino al territorio su cui insiste la scuola, facilmente accessibile e fruibile. Il percorso realizzato ripercorre l’antico sentiero usato dalla cittadinanza per recarsi in pellegrinaggio presso il monte San Calogero, dove esiste una grotta naturale, considerata dalla tradizione l’eremo del Santo. ED ECCO I CORSISTI ALL’OPERA………. foto che ritrae i corsisti su per l’antico sentiero….. La prima sosta è stata presso un antico abbeveratoio, ancora funzionante….. che ha subito ispirato un prelievo per possibili ricerche di organismi micro e macroscopici. Foto digitale che ritrae i corsisti presso l’abbeveratoio Questo ha ispirato la ricerca sull’Hirudo medicinalis e la preparazione dell’infuso di fieno per far nascere e sviluppare i parameci…..ed ecco l’approfondimento: Con il termine sanguisuga vengono comunemente chiamate le specie di Anellidi (vermi segmentati) appartenenti alla sottoclasse Hirudinea. Le sanguisughe vivono generalmente nelle paludi non inquinate delle regioni intertropicali, fino a latitudini moderate. La loro bocca è provvista di una ventosa con la quale si attaccano al corpo di un vertebrato, in genere un mammifero, e, servendosi di "mascelle" chitinose dentellate, incidono la cute della vittima per nutrirsi del suo sangue. Resistono a lunghi periodi di digiuno (fino a un anno). Gli Irudínei sono ectoparassiti ematofagi di animali a sangue caldo e vivono nelle acque dolci. Un tipico rappresentante è Hirudo medicinalis, la comune sanguisuga dei nostri climi. La metameria non è così evidente, almeno dall'esterno, tuttavia il corpo delle sanguisughe è sempre composto di 32 segmenti. I segmenti sono suddivisi, ma solo esternamente, in più anelli ciascuno. La bocca è circolare e provvista di dentelli calcarei. Produce un potente anticoagulante per meglio succhiare il sangue e un anestetico per impedire alla vittima di provare dolore, permettendole così di nutrirsi indisturbata. Una volta nutrite, le sanguisughe possono rimanere per mesi senza prendere cibo. Preparazione dell’infuso di fieno INFUSO DI FIENO Materiale occorrente: una bottiglia di plastica vuota e pulita forbici o taglierino tre tre--quattro fili di fieno acqua di pozzo non è possibile usare acqua d’acquedotto perché contiene un’alta concentrazione di cloro, che inibisce lo sviluppo microbico Per l’osservazione: microscopio o bioculare vetrini porta oggetti pipetta o palettina di plastica o cannuccia tanta pazienza Quest’ultimo ingrediente è necessario perché l’osservazione può iniziare dopo 55-6 giorni e deve ripetersi nelle settimane successive per ottenere microflora o microfauna significativa. A questo punto la nostra guida di LEGAMBIENTE ci ha fatto notare che era possibile orientarsi con il sole, la carta, la bussola e dei punti di riferimento….. Foto che ritraggono l’orientamento della carta con la bussola e i punti di riferimento per noi Porta San Calogero, una delle cinque porte di Sciacca e la Rocca delle Guardie…qua ritratte. e ci ha anche spiegato come si orienta una carta……tutto ciò ha risvegliato la voglia di approfondire sull’orientamento….ed ecco mappa e lavori. Per determinare la nostra posizione sulla carta topografica, occorre far riferimento perlomeno a 2 punti punti.. Puntiamo la bussola sul primo punto che denominiamo A, ruotiamo la bussola fino a quando il Nord della bussola corrisponde al Nord della carta. A questo punto avendo la bussola sulla carta che è orientata a Nord tracciamo una linea dal punto in cui siamo. Determiniamo poi l'altro punto denominato B e nello stesso modo tracciamo una seconda linea, l'intersezione delle due linee ci indica esattamente il punto in cui siamo sulla carta topografica. ORIENTAMENTO Un buon escursionista fra le proprie conoscenze teoriche deve perlomeno possedere alcune cognizioni in tema di orientamento. Orientamento come la capacità di determinare la propria posizione rispetto a quello che ci circonda. Gli strumenti principali sono la carta topografica e la bussola con l'avvertenza però che l'orientamento si determina usando contemporaneamente i due strumenti. Quando i sentieri sono ben segnati può bastare la carta topografica, ma gli escursionisti sanno che non sempre i sentieri sono segnati perfettamente, a volte i segnali dei sentieri sono poco visibili a causa degli agenti atmosferici che li deteriorano a volte gli stessi non sono curati quindi è facile perdersi nei boschi e sui monti. La bussola che ci segnala i punti cardinali e la carta topografica ci danno indicazioni precise sulla nostra posizione e sulla nostra direzione. E' bene però non usare questi due strumenti solo in caso di necessità ma usarli più volte durante le escursioni per verificare la posizione o per indentificare gli elementi naturali circostanti, questo permetterà di prendere dimestichezza con questi mezzi. Vi sono modi comunque di trovare il nord anche senza bussola sfruttando gli elementi della natura e usando semplicemente l'orologio o un bastone. ANCORA SULL’ORIENTAMENTO Il sole sorge a EST, passa a mezzogiorno per il SUD e tramonta a OVEST, con l'avvertenza però che tale rilevamento è esatto solo due volte all'anno, nell'equinozio di primavera e equinozio di autunno. In autunno e in inverno, infatti il sole sorge più a sud, in primavera e in estate più a nord. Sempre con il sole e l'utilizzo di un bastone si riesce a determinare il nord. Si pianta a terra un bastone, detto in questo caso anche gnomone, in modo che inizialmente non faccia ombra sul terreno. Dopo qualche minuto apparirà l'ombra sul terreno e quando questa è ben definita essa punta a est. Si traccia la perpendicolare in direzione dell'ombra e si ottiene il nord. Altro metodo per definire il nord senza bussola è l'orologio. Occorre usare un orologio con le lancette, e disporlo orizzontalmente. La linea che unisce il sole con il centro dell'orologio corrisponde ad un certo orario, si divide l'ora trovata per due e la linea ad essa corrispondente che si unisce al centro dell'orologio ci indica la direzione del nord. Da ricordarsi che in estate è in vigore l'ora legale e quindi occorre togliere un'ora da quella segnata dall'orologio. ORIENTAMENTO CON LA BUSSOLA Bussola Esistono numerosi modelli di bussola in commercio, una delle più diffuse ed adatte all'escursionismo è quella formata da una placca con base trasparente e forma rettangolare sulla quale è fissato l'abitacolo contenente l'ago magnetico. Alcuni modelli sui bordi laterali e superiore riportano una o più scale così che la bussola serve anche da scalimetro e da righello in modo da misurare le distanze sulla carta topografica. Generalmente vi si trova anche una freccia di direzione che ha la funzione di indirizzare il rilevamento e la direzione di marcia. Infine la graduazione del quadrante a 360° 360° serve a calcolare le coordinate topografiche del punto e la sua direzione (90° (90° corrisponde ad est, 180° 180° sud, 270 ovest, 360° 360° nord). Immagine illustrativa: ORIENTARSI CON LE STELLE Nelle nottate serene rappresentano una guida per trovare il nord. Il nord è indicato dalla stella polare, ma quando non è ben visibile ci si può servire di alcune costellazioni che sono rivolte verso la stella polare: Cassiopea - Se ci poniamo in direzione nord a destra della stella polare, si può notare una costellazione formata da 5 stelle a forma di W in estate o a forma di M in inverno. La stella centrale è quella rivolta verso nord. Orsa Maggiore o Grande Carro - Il grande carro è formato da quattro stelle che formano il carro e da tre che formano il timone. Il segmento pari a cinque volte la distanza delle due stelle alla base del carro porta alla stella polare. Orsa Minore o Piccolo Carro - Meno luminosa e più piccola è la costellazione dell'orsa minore. La prima stella del timone del carro è sulla stella polare. BUSSOLA MODERNA Storia della bussola L'invenzione della bussola si attribuisce ai cinesi e ai vichinghi. Essi scoprirono il campo magnetico terrestre che veniva usato come forma di spettacolo: Es. venivano lanciate casualmente delle frecce magnetizzate, come si fa con i dadi, e "magicamente" queste si allineavano verso il nord, impressionando gli spettatori. Nelle bussole venne fissato un ago libero di ruotare che si disponeva sempre nella direzione del nord. Una volta conosciuta la posizione del nord era poi possibile identificare il sud come la direzione opposta, mentre l'est e l'ovest erano rispettivamente alla destra ed alla sinistra dell'osservatore rivolto verso il nord.E' certo che l'uso della bussola come strumento di navigazione risale all'anno 1100 dagli stessi cinesi. Si diceva che la bussola fosse stata inventata dall'italiano Flavio Gioia, ma adesso si sa con certezza che nella realta non è mai esistito. Il nome Flavio, in effetti, nacque da un equivoco: l'umanista Flavio Biondo scrisse che la bussola era stata inventata dagli Amalfitani. Questa notizia venne dapprima riportata con l'indicazione dell'autore: "a Flavio dicitur", cioè "viene detto da parte di Flavio", Biondo s'intende. Poi cambiò l'interpretazione della frase, così da farle dire che la bussola era stata inventata dagli Amalfitani, da Flavio, a quanto si dice. E così nacque il leggendario Flavio USO DELLA BUSSOLA La bussola è uno strumento per la determinazione dei punti cardinali; cardinali; è provvisto di un ago calamitato che ha la proprietà di dirigersi sempre verso nord nord.. L'uso della bussola è fondamentale soprattutto in mare aperto (o in mezzo al deserto deserto)) dove non ci sono punti di riferimento e utilizzata con un orologio ed un sestante è possibile avere a disposizione un accuratissimo sistema di navigazione navigazione.. Questo strumento ha migliorato la navigazione facilitando i commerci marittimi e i viaggi per mare rendendoli più sicuri ed efficienti. Ogni strumento che utilizza una barretta magnetizzata con una punta che, libera di girare attorno ad un perno centrale, si posiziona nella direzione del nord magnetico può essere definito come bussola. Alla bussola può essere associata una meridiana che permette di giorno,, semplicemente osservando l'ombra l'ombra prodotta dalla conoscere l'ora l'ora solare durante il giorno barra, perpendicolare all'ago, dopo che quest'ultimo si è posizionato verso Nord. Il piccolo punto, generalmente fosforescente, a circa 330° 330° indica, nelle bussole di costruzione recente, la posizione de La Mecca, per facilitare la ricerca della direzione cui rivolgersi per le devozioni. COSTRUZIONE DI UNA SEMPLICE BUSSOLA Occorre: un'asta magnetica, la quale può essere costruita allineando un'asta d'acciaio d'acciaio o di ferro con il campo magnetico terrestre prima di temprarla o colpirla ripetutamente. Però questo metodo genera un magnete molto debole e quindi è consigliabile usare un altro metodo. Ottenuta l'asta magnetica occorre posizionarla su una superficie con un basso attrito che le permetta di muoversi per allinearsi con il campo magnetico terrestre. Infine indicando i punti cardinali si ottiene una semplice, ma funzionante bussola. Il sistema più semplice per costruire una bussola è quello di magnetizzare uno spillo o un ago poi appoggiarlo con delicatezza su un piccolo corpo impermeabile e galleggiante dentro un bicchiere d'acqua. La quasi assenza di attrito dell'acqua farà roteare lo spillo allineandolo con i poli magnetici terrestri. A questo punto però sorge un problema. Se la punta dello spillo è stata magnetizzata con il polo sud del magnete, essa punterà al nord terrestre; viceversa, se la magnetizzazione è stata effettuata con il polo nord, lo spillo punterà al sud terrestre. La ricerca del nord terrestre dovrà essere effettuata osservando il sorgere del sole; considerando che esso sorge ad est, il nord sarà alla sua sinistra. Quindi, se l'ago punta alla destra del tramonto (ovest), quello sarà il nord. La magnetizzazione si ottiene semplicemente strofinando più volte in un solo senso un oggetto ferroso, in questo caso lo spillo, contro una calamita ……ed ecco l’approfondimento sulle carte geografiche……. La carta topografica La carta è una rappresentazione grafica, in scala ridotta, della realtà vista dell'alto con una propria simbologia e linguaggio. Essendo una riduzione della realtà ogni carta è caratterizzata da una scala, 1:10.000 significa che 1 centimetro sulla carta equivale a 10.000 centimetri nella realtà (100 metri). Generalmente le carte per alpinismo ed escursionismo hanno una scala di 1:25.000 in quanto sono più pratiche per questi scopi. Comunque per percorsi lunghi risulta più utile avere una scala 1:50.000 in modo da avere uno sguardo più completo del territorio e del sentiero. Si ricorda che le cartine dei sentieri sono disegnate in modo che il lato superiore è orientato a nord. Corrispondenze fra distanze sulla carta e sul terreno: scala1: 25.0001 cm250 m4 cm1 kmscala1: 50.0001 cm 500 m2 cm 1 kmscala1: 100.0001 cm1 km CARTE GENERALI In base al CARTE SPECIALI (nautiche, aereonautiche) CARTE TEMATICHE (Aspetti fisici, biologici, antropici,economici) contenuto CARTE GEOGRAFICHE Rappresentano in piano la superficie terrestre CARTE DERIVATE In base al metodo di costruzione CARTE RILEVATE (Mediante misurazione e foto satellitari) Si classificano In base alla scala PIANTE e MAPPE Scala fino a 1:10.000 Rappresentano la planimetria di centri urbani, terreni e proprietà rurali CARTE TOPOGRAFICHE Scala da 1:10.000 a 1: 150.000 Rappresentano la morfologia del rilievo mediante ISOIPSE, strade,autostrade, ferrovie, aeroporti, fiumi, laghi,mari mediante ISOBATE Linea ideale che congiunge punti che si trovano alla stessa quota CARTE COROGRAFICHE Scala da 1:150.000 a 1:1000.000 CARTE GEOGRAFICHE Scala da 1:1000.000 a 1:10.000.000 Rappresentano una regione, un piccolo Stato Linea ideale che congiunge punti che si trovano alla stessa profondità Rappresentano uno Stato, un continente, il planisfero Marina Ranzini Le carte topografiche ufficiali Le carte topografiche ufficiali sono quelle dell' Istituto geografico militare e sono prodotte in varie scale. Le carte topografiche ufficiali con scala 1:100.000 sono così suddivise: * Fogli sono 285 (con scala 1:100.000) e sono identificati con numeri arabi e generalmente nominati con l'oggetto più importante in quella delimitazione territoriale, un centro abitato un monte etc. * Quadranti sono 4 per ogni foglio, sono indicati con i numeri romani ed hanno il senso orario all'interno del foglio. * Tavolette sono 4 per ogni quadrante e sono indicati con i punti cardinali all'interno del quadrante. In commercio comunque esistono carte escursionistiche più specifiche per questo scopo e non posseggono questa suddivisione. Le carte topografiche, essendo una rappresentazione bidimensionale di una realtà tridimensionale per mettere in evidenza i rilievi e la pendenza del terreno utilizzano le curve di livello, linee che collegano vari punti della superficie alla medesima altezza. Dove le curve di livello sono più fitte indicano una forte pendenza del terreno, dove sono più rade indicano una zona pianeggiante o leggermente inclinata. ISO = uguale Dal greco ίσος,η,ον [isos,e,on [isos,e,on]: ]:uguale uguale ISOBARA da ίσος+βάρος[isos+baros ίσος+βάρος[isos+baros]: ]:uguale uguale peso In meteorologia, l’isobara è la linea che unisce tutti i punti della Terra che in un dato momento hanno identica pressione barometrica. ISOBATA da ίσος+βάθος[isos+bathos ίσος+βάθος[isos+bathos]: ]:uguale uguale profondità Nelle carte geografiche, l’isobata è la linea luogo dei punti di una cavità di uguale profondità rispetto alla superficie dell’acqua ISOIPSA da ίσος+ύψος[isos+hỳpsos ίσος+ύψος[isos+hỳpsos]: ]:uguale uguale altezza L’isoipsa è la linea luogo dei punti di una superficie che si trovano a ugual livello; detta anche linea di livello. livello. ED ECCO I CORSISTI DI NUOVO ALL’OPERA STANNO OSSERVANDO LA FERULA O FERLA Il nome deriva da ferire “percuotere”per l’uso dei fusti. Quando è secca è usata come manico da scopa o per realizzare sgabelli molto leggeri e robusti, e dai barbieri per affilare i rasoi, mentre tutti ricordano che appartiene alle Umbrellifere. Habitat: terreni incolti, pendii collinari e rupi. ED ECCO LA NOSTRA BELLISSIMA GINESTRA CHE SUBITO ISPIRA UN APPROFONDIMENTO…… ……..interdisciplinare e pluridisciplinare Il sentiero che stiamo percorrendo è comunale, fra le recinzioni realizzate dalla regione Sicilia, ciò per garantire il diritto al passaggio. Ed ecco all’improvviso comparire il CISTO, un fiore delicato dalle foglie stropicciate, la cui esistenza… è molto effimera, con sopra un ARACNIDE in accoppiamento che invita all’approfondimento. Il cisto rosso delle Cistaceae è un cespuglietto basso con foglie increspate e con fiori solitari rosa intenso con petali sgualciti che fanno pensare a fiori artificiali di carta pesta. Il nome deriva dalla forma del frutto, Kistè “cassula” Esiste anche il cisto bianco, emanante un proprio odore che ricorda la salvia. Fioriscono in aprileaprile-maggio. Ed ecco l’Artemisia l’Artemisia Arborescens delle composite, un cespuglio argentinoargentino- sericeo con base legnosa e foglie picciolate. Il nome dal greco artemès “sano” per le sue virtù medicinali viene usata come tonico, stimolante la digestione, vermifugo, oltre che come erba aromatica. I fiori sono raccolti in capolini emisferici di 55-7 mm di diametro, disposti in pannocchie e di colore giallogiallo-bruno.I frutti sono acheni cosparsi di ghiandole Sul nostro percorso incontriamo l’Helix terricola ed ecco l’imput per l’approfondimento…o per saperne di più. Può essere interessante per i nostri alunni scoprire la torsione dei visceri della lumaca, o la sua ghiandola del guscio…..o la radula che serve loro per mangiare, o la capacità di costruire l’opercolo, o quant’altro viene fuori dalla loro curiosità….e dalla nostra capacità di coinvolgerli. NUOVAMENTE I CORSISTI IN AZIONE…..ALLA RICERCA DI PIANTE TIPICHE…. …come il carrubo che è una pianta rustica, poco esigente, resistente agli incendi e che cresce bene in terreni aridi, calcarei.. La sua crescita è calcarei lenta, ma ha una longevità alta.