Reporting direzionale - Università degli studi di Bergamo

annuncio pubblicitario
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO
Facoltà di Ingegneria
Corso di Gestione dell’Informazione Aziendale
prof. Stefano Pedrini
Reporting direzionale
GIA-L05
Indice
 Definizione del sistema di reporting direzionale
 Obiettivi di un efficiente sistema di reporting
 Esempio d’esame
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
2
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Definizione di sistema di reporting
Definizione del sistema di reporting
Definizione di sistema di reporting
“Sistema strutturato ed integrato di informazioni e processi utilizzato dal Management a supporto delle attività
di pianificazione e controllo, destinato a diffondere le informazioni, raccolte ed organizzate in modo selettivo, al
fine di focalizzare l’informazione sulle determinanti del valore aziendale”
I sistemi di reporting rivestono una fondamentale importanza nel mantenere il sistema organizzativo in
piena efficienza e permettere la diffusione delle informazioni ai vari livelli aziendali, allo scopo di
indirizzare l’azienda verso gli obiettivi strategici e di reddittività definiti, minimizzando/mitigando i diversi rischi.
Il controllo infatti non può esplicarsi senza un’analisi tempestiva delle informazioni sulle attività correnti e la
programmazione non può essere realizzata senza la conoscenza delle informazioni e dei dati relativi alle
attività, le risorse impiegate ed i risultati pregressi.
I sistemi di reporting traggono la loro validità ed utilità dalla preesistenza di attività di budget; a sua volta le
attività di budget risultano del tutto prive di significato se non supportate da un sistema di reporting
direzionale che rilevi tempestivamente eventuali scostamenti dalle previsioni e supporti il management nelle
politiche di indirizzo finalizzate al perseguimento degli obiettivi di budget.
Da modello di controllo tradizionale a un modello di controllo “strategico”, in grado di interpretare e
gestire a proprio vantaggio i cambiamenti e prevenire il sorgere di rischi aziendali.
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
4
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Definizione del sistema di reporting direzionale
Il sistema di reporting direzionale all’interno del Sistema di Controllo di Gestione
Insieme di attività di pianificazione e controllo finalizzate a predefinire prima e a monitorare
poi le prestazioni aziendali
Set di strumenti tecnico-contabili progettati per elaborare informazioni a supporto dei processi
decisionali
- strumenti di controllo (contabilità analitica, sistema di budgeting, analisi varianti)
- strumenti di pianificazione
- DSS (decision Support System)
Sistema informativo aziendale destinato a diffondere le informazioni in modo organizzato e
selettivo
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
5
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Definizione del sistema di reporting direzionale
Il processo di programmazione e controllo è un processo circolare e continuo dove le stesse attività di controllo
attivano il processo decisionale.
Il processo di programmazione e controllo
Formulazione
budget
Pianificazione
strategica
aziendale
Revisione
del budget
(da 3 a 5 anni)
Programmazione
(Breve periodo ≤ 1
anno)
Costi
Attività
Risultati
Revisione dei
programmi
Modifica delle
strategie
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
6
Svolgimento
attività di
misurazione
Reporting e
Valutazione
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Definizione del sistema di reporting direzionale
Le esigenze informative variano in funzione della collocazione organizzativa (livello gerarchico) del fruitore dei
dati:
Livello gerarchico
Tableau de board direzionale
Top Management
Risorse
operativa
Reporting gestionale
Basso
Alto
Grado di dettaglio delle informazioni
Grado di aggregazione delle informazioni
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
7
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Definizione del sistema di reporting direzionale
Tale approccio si esplica in un sistema di reporting disegnato in modo da distribuire le informazioni con un
grado di sintesi funzionale al livello gerarchico destinatario (c.d. logiche drill-down).
Conto Economico
Stato patrimoniale
Cash Flow
Alta
Direzione
Analisi costi di struttura aziendale
Analisi margine industriale
Analisi dei ricavi
Responsabile
Funzionale
Analisi di sintesi dei costi per Centro di Costo
Analisi costi di prodotto
Analisi costi di funzione
Analisi di dettaglio dei costi per Centro di
Costo
Responsabile Centro di Costo
Analisi efficienza per Centro di Costo
Scostamenti di spesa
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
8
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Definizione del sistema di reporting direzionale
Il sistema di reporting fornisce, nelle sue diverse articolazioni, una visione completa dell’azienda in relazione
ai principali profili di analisi:
commerciale
economico – finanziario
profili di rischio (business, operativo, finanziario, ecc.);
posizionamento competitivo
… e deve dotare il Management di un unico strumento efficace di supporto alle decisioni di carattere
strategico ed operativo.
completezza delle informazioni
dettaglio e sintesi dei dati
qualità ed immediatezza/tempestività delle rappresentazioni
versatilità nelle analisi
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
9
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Obiettivi di un efficiente sistema di reporting
Obiettivi di un efficiente sistema di reporting direzionale
Fabbisogni informativi del management
dipendono da ….
Processi gestionali critici e determinanti del valore (value driver)
dipendono da ….
Fattori critici di successo
Sono elementi necessari in ogni
fase per raggiungere gli
obiettivi definiti
Fattori di rischio (interni ed esterni)
Sono eventi la cui manifestazione può precludere il
raggiungimento degli obiettivi strategici e
compromettere la continuità aziendale
devono essere oggetto di costante monitoraggio
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
11
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Obiettivi di un efficiente sistema di reporting direzionale
Generalmente i sistemi di reporting presentano numerose criticità di carattere informatico ed
organizzativo, insite nei flussi di comunicazione e di monitoraggio dell’andamento gestionale ed economico.
Criticità
Impatto
Base dati aziendale non univoca e condivisa
Possibilità di errore nella produzione della reportistica
Assenza di un processo di certificazione dei
dati di input al sistema di reporting
Aggravio operativo dell’ufficio Controllo di Gestione per
attività manuali di controllo
Reportistica non completa
La reportistica standard prodotta non è in grado di
soddisfare tutte le esigenze informative dei diversi utenti
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
12
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Esempio d’esame
Esempio d’esame
 La società Techno Vision è una media impresa italiana che progetta e
commercializza macchinari per la visione artificiale ad altissimo contenuto
tecnologico, adibiti al controllo qualità di componenti standard ad alti volumi
come guarnizioni in gomma, bottoni e minuteria metallica.
 L’impresa è stata suddivisa in centri di responsabilità, in particolare: Acquisti
(CP), Amministrazione (CS), DG (CS), Assemblaggio & Testing (CP), Ufficio
tecnico (CS) e R&D (CP), la produzione è svolta in outsourcing.
 Techno Vision lavora per commessa utilizzando i principi dell’activity based
costing (per il ribaltamento dei centri di servizio sui centri di produzione è
utilizzato il metodo del reciproco); per il kick off di ciascuna commessa è
utilizzato un configuratore standard che permette di estrapolare un conto
economico atteso per la commessa e funge da benchmark una volta che la
commessa è stata conclusa e sono disponibili i dati di consuntivo.
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Esempio d’esame
 L’azienda commercializza 4 diverse tipologie di macchine completamente
automatizzate (ciascuna cella di lavoro contiene in media 3 elaboratori e 12
telecamere HD), ognuna dedicata ad un particolare mercato di sbocco; ciascun
modello può essere altamente personalizzato dall’acquirente, che può attingere
da un nutrito elenco di optional (cosa che effettivamente spesso accade)
 Dal punto di vista finanziario l’azienda è unlevered, avendo i soci optato per una
struttura in full equity.
 Partendo dalle informazioni fornite dal testo, e ricordando che nello scorso
esercizio contabile sono state consegnate 48 macchine (di cui 42 prodotte
nell’anno) e ve ne erano 5 WIP in consegna nel mese di gennaio,
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Domande d’esame
 Q n.1 G
– si strutturi una dashboard a supporto dell’amministratore delegato
indicando esplicitamente i KPI, le motivazioni della scelta, l’area di interesse
ed i driver utilizzati per la loro misurazione.
 Q n. 2 G&I
– Si rediga un sistema di reporting operativo dedicato alla funzione acquisti
indicando un numero congruo di parametri (divisi per categoria) che
permettano di evidenziare eventuali criticità nei processi.
Gestione dell’informazione Aziendale
Stefano Pedrini, PhD
Università degli Studi di Bergamo
Facoltà di Ingegneria
Scarica