New Prog
Martedì 31 Marzo 2009 08:50 - Ultimo aggiornamento Sabato 13 Giugno 2009 19:44
A fine anni '70 e agli inizi degli anni '80 , quando il progressive rock era stato spazzato via dal
punk prima, e dalla disco music e new wave poi, alcuni gruppi hanno tentato coraggiosamente,
contro ogni legge di mercato, di continuare lungo il sentiero lasciato dai grandi del prog a metà
degli anni '70.
Quest'opera, se vogliamo, di recupero della musica degli anni '70, si concentra esclusivamente
su quella parte del prog che ha avuto maggior seguito: il rock romantico o sinfonico.
I Genesis fino al '77 (ma anche Camel e King Crimson , 'prima maniera') sono il gruppo di
riferimento al punto da minare l'individualità artistica stessa delle band cosiddette "
new progressive
" (di "
Misplaced Childhood
" la stampa insinuò che fossero vecchi nastri dei Genesis e che i
Marillion
non erano altro che semplici esecutori).
In effetti, nei dischi new prog vi è una riproposizione di certe atmosfere care ai seventies,
svuotate però della carica innovativa che i lavori degli anni '70 giustamente portano con sé. In
più, la sperimentazione è la grande assente, e per questo si arriva a dire che il new progressive
non progredisce (caratteristica peculiare del progressive) ma regredisce!
Esempi di tale regressione sono alcuni lavori di gruppi (come Citizen Cain e The Watch, solo
per citarne un paio) che in pratica riproducono pedissequamente, con nessun intento di
innovazione, le ambientazioni e lo stile presenti in album dei Genesis dal 1970 al 1973.
Ma il new progressive ha anche il merito di aver tenuto alto l'interesse sul mondo prog
riuscendo a far sopravvivere il genere fino ai giorni nostri… e non è poco! Inoltre, ci sono lavori
dei gruppi 'storici' di questo filone molto interessanti, e grazie alla personalità di talune
formazioni sono stati prodotti dei dischi che non sfigurano affatto al confronto delle produzioni
degli anni '70.
Vediamo ora quali sono i gruppi 'storici' della corrente new prog.
Ciò che caratterizza principalmente la musica dei Marillion è il sapiente uso di chitarra (molto
romantica) e di tastiere (dal suono vintage, ad emulare i vecchi moog), ma in particolare la
presenza del frontman, un vero e proprio animale da palcoscenico ed imbonitore di folle:
Fish
.
I Marillion hanno il pregio di aver interiorizzato la musica dei loro massimi ispiratori (Genesis
periodo Gabriel e Camel) e, quindi, di realizzare (almeno per i primi 4 dischi) composizioni
molto piacevoli e di rilievo, senz'altro personali.
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Martedì 31 Marzo 2009 08:50 - Ultimo aggiornamento Sabato 13 Giugno 2009 19:44
Dopo la separazione da Fish, i Marillion perdono smalto e, sebbene producano un ottimo album
(forse il loro migliore), "Brave", poi la loro musica prende direzioni diverse abbandonando quasi
completamente il progressive rock per approdare a volte al pop di classe a volte al
commerciale…
La chitarra e le tastiere sono le protagoniste della musica degli iQ . I toni sono crepuscolari,
talora scuri, salvo poi avere squarci di luce con un assolo di tastiera o di sinth guitar.
Ancor più che nei Marillion, l'eco dei Genesis di "Wind and Wuthering" aleggia (e a volte
sovrasta) fra le idee di questo gruppo. Ma i dischi degli iQ sono ben suonati, i testi spesso sono
al di sopra della media, e il risultato è quello di avere tra le mani sempre un ottimo lavoro
(anche se ultimamente un po' ripetitivo), per ogni loro album.
Il gruppo è tuttoggi in attività (ultimo disco nel 2001), e non ha mai veramente abbandonato il
pianeta progressive.
I Twelfth Night sono una band molto sfortunata, che avrebbe senz'altro meritato più onori.
A mio parere, rappresentano la formazione più originale del periodo. Nella loro musica si
perdono i tastieroni magniloquenti che cedono il posto ad un solo sinth (un Poly-six della Korg)
e all'Hammond, mentre il lavoro 'sporco' lo fa la chitarra. Gli strumentisti sono bravi, con
particolare menzione del bassista che, all'epoca, era uno dei pochi ad utilizzare un basso a sei
corde.
Ma ciò che rende unica la musica dei Twelfth Night, donandole carattere, è la voce di Geoff
Mann
,
straordinario personaggio, pittore, scultore, poeta e grandissimo cantante.
I Pendragon fanno un progressive di maniera. Nella loro produzione, che arriva fino al 2001, ci
sono tutti bei dischi; l'unica pecca è forse la ripetitività: ascoltato un lavoro, bene o male si è
ascoltata l'intera rassegna.
Ultimo gruppo 'storico' è quello dei Pallas. Il loro album più interessante e gradevole è il
concept "
The sentinel": le solite tastiere in stile
barocco, chitarre, una buona voce. Gli altri lavori sono piuttosto anonimi, anche se il più
recente, "
The cross and the
crucible
", è
considerato tutto sommato un buon disco.
Vi sono tantissime altre band (valide e non) che non vengono qui ricordate, poiché l'intento di
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Martedì 31 Marzo 2009 08:50 - Ultimo aggiornamento Sabato 13 Giugno 2009 19:44
questo scritto è di farvi solo 'assaporare' il new prog. Troverete modo, invece, di approfondire
tale filone del rock progressivo nell'apposita sezione delle retrospettive degli artisti.
Ma, in definitiva, cosa bisogna aspettarsi da un disco new prog?
1. Tastiere e chitarra in evidenza. Si preferisce un suono di chitarra alla Gilmour
(Pink Floyd) e sintetizzatori analogici (insomma, quelli presenti nei dischi dei 'vecchi'
Genesis!).
2. Composizioni mediamente lunghe con cambi di ambientazioni e tempi, album concept,
testi generalmente criptici e 'sofferti'.
3. Voce (in timbro e/o modo di cantare) vicina il più possibile a Peter Gabriel.
4. Belle copertine… molto '70.
Discografia consigliata (solo 10 album)
1. Script for a Jester's tear – Marillion
2. Fugazi – Marillion
3. Misplaced Childhood – Marillion
4. Tales from the lush attic – iQ
5. The Wake – iQ
6. Ever – iQ
7. The Sentinel – Pallas
8. The Jewel – Pendragon
9. The World – Pendragon
10. Live and let live – Twelfth Night
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Montag
Giugno 2002
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