Linguistica applicata a.a. 2015-2016 Federica Da Milano Il verbo Questioni di tempo e aspetto Come per il presente, anche per il passato è possibile individuare diverse situazioni d'uso in inglese: - l'azione passata si colloca in un momento definito nel tempo, es. 'I met her in November 1962' - l'azione passata si estende su un'arco di tempo. Il periodo dell'azione può: • essere iniziato nel passato ed estendersi fino a raggiungere il presente, es. 'This factory has been producing excellent hand-made paper for years' • riferirsi esclusivamente al passato, es. 'This factory produced excellent hand-made paper for years' - un'azione abituale avvenuta nel passato può essere espressa: • con il simple past + un avverbio di frequenza: 'He always met her on Sundays' • con would o used to: 'He would meet her on Sundays/He used to meet her on Sundays' Il verbo Questioni di tempo e aspetto La traduzione del simple past: 'La conobbi nel novembre 1962/L'ho conosciuta nel novembre 1962' Il passato remoto indica un'azione collocata in un momento anteriore rispetto a chi parla e priva di legami, obiettivi o psicologici, col presente (Serianni 1997) Il passato prossimo indica un'azione non necessariamente anteriore al momento dell'enunciazione Qualifica un processo come psicologicamente attuale nei suoi effetti Il verbo Questioni di tempo e aspetto La traduzione del present perfect: 'Questa fabbrica ha prodotto per anni un'ottima carta a mano' 'Questa fabbrica produce da anni un'ottima carta a mano' 'Sono anni che questa fabbrica produce un'ottima carta a mano' Il verbo Questioni di tempo e aspetto La consuetudine o la ripetitività di un'azione vengono frequentemente rese in italiano utilizzando come tempo verbale l'imperfetto: 'La incontrava ogni domenica/tutte le domeniche' 'Di solito la incontrava la domenica' 'era solito incontrarla ogni domenica' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Nella narrazione l'imperfetto è il tempo della descrizione, rappresenta scene statiche i cui elementi sono collocati su uno stesso piano temporale; diverso l'effetto prodotto dal passato remoto, che contribuisce a rendere frammentaria la successione degli eventi, enfatizzando l'atto nella sua unicità La traduzione del passato richiede una valutazione attenta, soprattutto per quanto riguarda i dati aspettuali Il verbo Questioni di tempo e aspetto Il futuro, tempo che in inglese ha forti legami con la modalità, non presenta la complessità di varianti traduttive che si riscontrano nel caso del passato In italiano, la modalità dell'azione viene espressa mediante i verbi cosiddetti servili o modali, che qualificano l'azione stessa in quanto possibile (potere), necessaria (dovere), volontaria (volere) Il verbo Questioni di tempo e aspetto Potere, dovere: - senso epistemico, collegato alla valutazione obiettiva di un fatto, quindi interpretabile come ipotesi o probabilità (es. 'Deve essere stanco') - senso deontico, per cui 'dovere' indica obbligo e 'potere' indica permesso (es. 'Dovrà farsene una ragione'; 'si può sapere che ti succede?' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Ai verbi modali si può fare ricorso per rendere l'idea di futuro: 'Dovrò ringraziarvi del bel dono' 'Vorrà ammettere che mi sta chiedendo molto' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Il futuro in italiano può: - avere valore temporale, in quanto colloca l'azione in un tempo successivo rispetto a quello dell'enunciazione - avere valore modale e comunicare sfumature di significato di tipo iussivo, attenuativo, retrospettivo, suppositivo o epistemico 'È ora di andare, saranno le otto' Il verbo Questioni di tempo e aspetto A differenza dell'italiano, l'inglese non ha una for a grammaticalizzata per esprimere l'idea di futuro temporale La realizzazione del futuro avviene mediante ausiliari modali, forme al presente semplice o forme progressive Wi!, sha! + infinito 'He'll be ninety next month' In presenza di subordinazione di tipo condizionale o temporale, nonostante l'azione sia comunque proiettata nel futuro, il tempo usato in inglese è il presente: 'When you are old you'll be able to say: "I took my chances when I was young"' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Wi! può essere utilizzato per conferire una sfumatura di modalità, comunicando l'idea di un atto di volontà più o meno forte Es. 'I trust you will forgive me, but I have much work to do in private this evening. You will, I hope, find all things as you wish' Spero che vorrete perdonarmi, ma questa sera ho molte faccende da sbrigare in privato. Spero che troverete tutto quanto fa al caso vostro Dovete perdonarmi, ma ho molto lavoro da fare in privato questa sera.... Il verbo Questioni di tempo e aspetto Wi! può essere usato per formulare richieste, chiedere a qualcuno se è disposto a fare qualcosa, o invitarlo a fare qualcosa; si tratta di una forma di cortesia che, in realtà, cela una richiesta precisa: 'If you stay at home, will you make sure the lights are off ?' Se resti a casa puoi assicurarti che le luci siano spente?' 'Will you remind me to post those letters?' Per favore, mi ricordi di spedire quelle lettere?' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Be going to + infinito Futuro intenzionale (realizzazione nel futuro di un'intenzione presente); realizzazione di qualcosa che è già in atto nel presente 'They're going to get married next summer' 'She's going to have a baby next month' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Present progressive Indica progettazione e, come il simple present, è usato in particolare con verbi dinamici che comportano transizione da uno stato all'altro 'Italy's Prime Minister is going to Washington next week' 'My plane is taking off at 4.15 p.m.' Il verbo Questioni di tempo e aspetto Wi!/sha! be + ...ing Viene meno il senso di volizione, o altra sfumatura modale, di solito associato a will/shall 'He'll be meeting his new employer next week' Tradurre i nomi propri Mono referenziali, ma non monofunzionali; 'non-descriptive', ma non 'non-informative' 'Culture-specific items' 'Normally, people's first and sure names are transferred, thus preserving nationality and assuming that their have no connotations in the text' (Newmark) Exoticism: 'the name can be taken over unchanged from the ST to the TT' Trasliteration: 'to conform to the phonic/graphic conventions of the TL' Esonimi: toponimi, etnonimi, nomi di idiomi così come sono utilizzati al di fuori del luogo d'origine da parte dei parlanti di una specifica lingua London, Thames Cultural transplantation: 'SL names are replaced by indigenous TL names that are not their literal equivalents, but have similar cultural connotations' Es. 'Mr. Smith' --> signor Rossi 'Enciclopedia' Tradurre i nomi propri L'unico modo per preservare sia la funzione informativa che l'ancoraggio geografico e culturale del nome è quella di compensare la perdita attraverso aggiunte strategiche nel testo, ossia attraverso la creazione di un metatesto fatto di vere e proprie note o di annotazioni di vario tipo, facendo però attenzione a non appesantire troppo la lettura Hard Times Dickens Gradgrind stritola ('grinds') i cervelli dei suoi studenti M'Choakumchild soffoca ('chokes') la creatività Tradurre i nomi propri Nella letteratura per l'infanzia la tendenza è, in genere, favorire la traduzione degli antroponimi, perché ciò facilita l'identificazione del piccolo lettore con i personaggi della storia Es. Harry Potter: Moaning Myrtle 'Mirtilla Malcontenta' Crookshanks 'Grattastinchi'