3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali Come ogni anno questa sezione del Bilancio di Missione contiene innanzitutto lo stato di avanzamento del Piano strategico Aziendale 2009-2011, definito del Piano delle Azioni 2010, approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria insieme al bilancio di previsione. La struttura del Piano ricalca l’indice del Piano strategico. Le azioni di respiro pluriennale, e vedranno la loro completa realizzazione nell’arco del triennio. Gli schemi che seguono indicano se quanto previsto è stato completamente realizzato, se è stato avviato e va consolidato, se è stato rinviato o riorientato a seguito di modifiche nella programmazione avvenute in corso d’anno. Da quest’anno viene riportato anche l’avanzamento del Piano degli investimenti (infrastrutturali e tecnologici), anch’esso presentato e approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria in occasione dell’espressione di parere sul bilancio preventivo. I progetti sono illustrati per Distretto e per ogni progetto viene indicato se, alla fine del 2010, sia in fase di progettazione, o di esecuzione dei lavori o completato. I paragrafi successivi inquadrano, nelle categorie richieste dallo schema regionale del Bilancio di missione, i risultati rispetto agli obiettivi aziendali 2010, definiti all’interno delle linee di programmazione regionale (DGR n. 1544/2010), dove non inseriti in altre sezioni. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 107 3.1 Lo stato di avanzamento del Piano Strategico: il Piano delle Azioni 2010 1. GLI OSPEDALI IN RETE Azioni 2010 Consolidato rete endocrinologica Avviato Rinviato Note Rinviato Note 9 rete diabetologica: decentramento del secondo livello negli ospedali di prossimità 9 percorso reumatologico: avvio del progetto e potenziamento delle attività di secondo livello a PC, definizione dei linee guida per i farmaci 9 biologici, avvio della formazione del personale degli ospedali di prossimità per il decentramento del 1° livello 1.1 OSPEDALE DI CASTEL SAN GIOVANNI Azioni 2010 Consolidato consolidamento dell’organizzazione per Avviato Avviata la riorganizzazione del pre- 9 intensità di cura e durata della degenza ricovero Possibile a seguito dell’accorpamento dei letti revisione della continuità assistenziale di area 9 medica monitorati nella terapia intensiva polispecialistica, avviato nei primi mesi del 2011 hub aziendale di chirurgia dei legamenti e 9 potenziamento delle attività incremento delle attività di riabilitazione Sono stati recuperati gli spazi da 9 cardiologica; definizione clinico organizzativa dei percorsi di dedicare alle attività 9 riabilitazione respiratoria; Riorganizzato il dipartimento con rafforzamento delle funzioni di diagnostica per 9 immagini; l’istituzione tra l’altro della struttura complessa a Castello, acquisita la TAC. Implementazione day service per lo scompenso cardiaco; 9 Percorso dell’urgenza differibile della traumatologia sportiva, in particolare 9 dilettantistica Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 Avviati i contatti con i medici delle società sportive pag. 108 1.2 OSPEDALE UNICO DELLA VAL D’ARDA Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note consolidamento organizzazione per intensità di cura e durata della degenza: attivazione chirurgia breve polidisciplinare e lungodegenza 9 riabilitativa; hub aziendale di chirurgia flebologica: 9 incremento delle attività; hub aziendale di chirurgia protesica ortopedica e potenziamento delle attività riabilitative; Integrazione dell’organico, incremento della produzione, 9 istituzione della U.O. complessa potenziamento rete nefrologica aziendale: 9 aumento posti tecnici di dialisi potenziamento attività urologiche, in particolare nell’ambito del progetto “Centro di 1° livello per 9 l’infertilità” studio di fattibilità per la realizzazione di un appartamento pre o post-dimissione presso 9 l’Unità Spinale di Villanova d’Arda Potenziamento chirurgia plastica Potenziamento chirurgia del dorso 1.3 Organico potenziato da gennaio 9 2011 9 OSPEDALE DI PIACENZA Azioni 2010 Consolidato Potenziamento delle attività di endoscopia Avviato Rinviato Note 9 digestiva; nel 2010 sono state soddisfatte tutte le richieste, eseguendo 92 Sviluppo della partoanalgesia 9 parto-analgesie, contro una media di 25/anno nell’ultimo triennio (sono già 60 nei primi 5 mesi del 2011); Borncologia: incremento delle attività; 9 avvio del progetto parkinson; 9 Sviluppo della collaborazione con l’Istituto Rizzoli di Bologna per ortopedia pediatrica e 9 oncologia Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 109 1.4 OSPEDALE DI BOBBIO Azioni 2010 Consolidato progetto per l’ampliamento della dialisi Avviato Rinviato Note 9 studio di fattibilità per l’acquisizione degli spazi necessari alla prosecuzione del piano degli 9 investimenti pluriennale 2. LA RETE TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA 2.1 LE CURE PRIMARIE Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note completamento della riorganizzazione del Dipartimento e attribuzione dei diversi livelli di 9 responsabilità Consolidata la dimissione protetta. consolidamento delle attività assistenziali Scompenso cardiaco: avviato il 9 integrate erogate: dimissioni protette, IRC, 9 monitoraggio domiciliare con scompenso cardiaco teletrasmissione dell’ECG ad un mese dalla dimissione. acquisizione di sonda doppler per la diagnostica vascolare venosa (varici) e arteriosa sovraortica (TSA) e definizione di percorsi per la diagnosi e 9 il trattamento presso le medicine di gruppo, in prevista nel budget 2011 particolare presso le aree a più alta mobilità passiva extraregionale medicina di gruppo di Borgonovo-Ziano presso l’ospedale di Borgonovo: definizione Lavori conclusi e avvio della 9 medicina di gruppo a febbraio 2011 dell’accordo e avvio dei lavori; Progettazione completata, non Studio di fattibilità per la costituzione di una ancora avviata per l’indisponibilità 9 Medicina di Gruppo ad Agazzano in locali di di uno dei tre MMG a costituire il proprietà del Comune; gruppo Completato per il DCP; A inizio 2010 il DSM; trasferimento presso l’ospedale di Fiorenzuola dei servizi Territoriali del Distretto di Levante; 9 9 9 Resta da trasferire il DSP, quando saranno disponibili i locali del laboratorio, da trasferire nel nuovo edificio all’espletamento della gara, Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 110 Azioni 2010 Consolidato Avviato revisione organizzativa della continuità Rinviato Note Completametno della assistenziale: avvio sperimentale in un distretto 9 del numero unico di chiamata con l’attivazione di una centrale operativa unica e progressiva progettazione, avvio ad inizio 2011 per alcuni comuni montani, in progressiva estensione. estensione a tutto il territorio provinciale; + 12 ore di odontoiatria a Città di Piacenza, + 12 ore di odontoiatria a Ponente (CSG), + 5 ore di fisiatria domiciliare specialistica ambulatoriale, consolidamento: lo screening ambliopia è stato - dell’attività odontoiatrica in diverse sedi riorganizzato con l’UO Oculistica distrettuali; - dello screening per l’ambliopia con ortottiste dedicate in tre sedi del Distretto di Ponente; - attivazione del day service a Cortemaggiore; del PC che ha effettuato le indagini 9 9 presso tre sedi del Distretto di 9 9 - incremento dell’attività fisiatrica Ponente (Bobbio, Borgonovo Val Tidone, San Nicolò), una sede a Levante (Fiorenzuola), e nella Città di Piacenza. ambulatoriale e domiciliare; Complessivamente sono stati eseguiti 2.500 accertamenti Avviato il day service diabetologico a Cortemaggione revisione organizzativa del servizio sociale distrettuale, con afferenza al DCP; 9 Assistenza domiciliare: Attivazione da MMG, servizi sociali - semplificazione delle procedure di o familiari. Cartella informatica attivazione, sviluppo dei controlli di appropriatezza, - utilizzo di strumenti informatici per la rilevazione delle condizioni cliniche del paziente e per la rilevazione delle attività, - completa sostituzione delle prestazioni 9 9 9 presente su tutta la provincia per i casi ADI/SID con presa in carico. Utilizzo agenda informatica per casi con prestazioni occasionali. Internalizzazione completa degli operatori terminata a marzo 2010 acquisite esternamente con personale aziendale; Promozione della prescrizione dei farmaci generici Appropriatezza prescrittiva, in particolare sugli antipertensivi Azienda USL di Piacenza 9 9 Bilancio di Missione 2010 pag. 111 2.1.1. SALUTE DONNA E INFANZIA Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note Rinviato Note consolidamento della figura dei case manager (ostetriche) per la presa in carico della gravidanza a basso rischio e per 9 l’accompagnamento alla nascita nei consultori distrettuali Consolidamento del percorso nascita 2.1.2 9 ASSISTENZA PROTESICA Azioni 2010 Consolidato Avviato attivazione di un gruppo aziendale integrato E’ stata definita ed è operativa una ospedale-territorio per la valutazione del bisogno di ausili di persone con particolari équipe multisciplinare che valuta i 9 casi e prescrive patologie (es. Sclerosi multipla, SLA, Corea, cerebrolesioni gravissime, ecc); Consolidato in struttura; ri-definizione del percorso per la fornitura e sostituzione di cannule tracheostomiche nelle 9 9 strutture residenziali e a domicilio 2.1.3 Nei primi mesi del 2011 avviato un ambulatorio dedicato nei tre comuni capolfila SVILUPPO DELLE PROFESSIONI SANITARIE Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note Sono stati presi in carco 3 bambini cronici e circa 80 persone in sviluppo progettuale e formazione per la assistenza palliativa. valorizzazione delle professioni in tema di assistenza domiciliare pediatrica, assistenza 9 palliativa, assistenza a specifiche comunità in E’ consolidato a Piacenza il “Progetto Ciano”. Su tutto il territorio sono attivi i cui applicare la medicina d’iniziativa; percorsi per patologia (ad esempio gracer, sla, eccetera) Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 112 2.2 IL SISTEMA SOCIOSANITARIO INTEGRATO Azioni 2010 Consolidato progettazione del sistema informativo integrato; supporto tecnico per l’accreditamento dei servizi socio-sanitari; Avviato Rinviato Note 9 9 Consolidato nel Distretto Città di definizione di percorsi di accesso integrato; Piacenza, in corso di definizione 9 negli altri distretti; Team di transizione: consolidato per gli autistici, avviato per il costruzione o consolidamento di: passaggio alla rete anziani - team di transizione tra area salute mentale e area della non autosufficienza; 9 Progettata l’UVM integrata, avviata 9 a marzo 201; - consulenze specialistiche a favore di Definito il protocollo per le anziani e disabili in struttura; consulenze in CRA e CSR, avviato a marzo 2011 2.2.1 ASSISTENZA AI DISABILI Azioni 2010 Consolidato definizione dei criteri e delle modalità di Avviato Rinviato Definiti i percorsi, non ancora 9 passaggio dei disabili over 64 alla rete anziani; Note formalizzati dai Comitati di Distretto Consolidato per la classificazione completamento della diffusione del modello di valutazione basato sul funzionamento (ICF); della disabilità per le strutture, nel 9 9 2011 estesa anche alla valutazione della necessità degli interventi di sostegno supporto agli Enti Locali nella definizione delle mission dei vari servizi offerti, nella più 9 complessiva revisione della rete per disabili; Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 113 2.2.2 ASSISTENZA AGLI ANZIANI Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note prevenzione rischio fratture nella popolazione anziana residente in montagna, anche 9 attraverso somministrazione di vitamina D sperimentazione dell’utilizzo di strumenti di telemedicina: - monitoraggio pazienti nei Distretti di ridefinito il target per gli ECG (non 9 scompenso ma diabete e aritmie) e Levante e Ponente; - monitoraggio del trattamento con ossigeno avvio nel 2011; 9 avviato a luglio 2010; a domicilio nella zona montana della val Completata la progettazione, 9 Tidone; acquisite le tecnologie, attualmente - monitoraggio di pazienti fragili in alta val in fase di test. Tidone; verifica dell’efficacia dei progetti sperimentali attivati (ad esempio “domenicando”, “Alzheimer 9 caffè”, ecc.) 2.2.3 INOVAZIONE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Azioni 2010 Consolidamento della sperimentazione dell’infermiere di quartiere/comune; integrazione tra servizio protesica e centro adattamento domestico (CAAD) provinciale ricerca sugli esiti nella popolazione assistita a domicilio Azienda USL di Piacenza Consolidato Avviato Rinviato Note 9 9 9 Bilancio di Missione 2010 pag. 114 2.3 SALUTE MENTALE 2.3.1 RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI “STORICHE” Azioni 2010 Consolidato fase propedeutica del progetto “get-up”: Avviato Rinviato Note 9 intercettazione precoce degli esordi psicotici; attivazione di una funzione residenziale post- 9 crisi; riorganizzazione e nuove funzioni dei centri 9 diurni psichiatrici; Istituzione dell’hub di area vasta sui disturbi del comportamento alimentare (centro di terzo 9 livello) specializzazione di una residenza per dipendenze multiproblematiche a livello 9 provinciale; specializzazione di una comunità terapeutica per tossicodipendenti adolescenti e giovani 9 adulti; avvio della prima fase del nuovo programma 9 aziendale alcologico; accertamenti di tossicodipendenza in alcune categorie di lavoratori; Azienda USL di Piacenza 9 Bilancio di Missione 2010 pag. 115 2.3.2 SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ DI COLLEGAMENTO Azioni 2010 Consolidato revisione della consulenza strutturata alla rete Avviato Rinviato Note 9 assistenziale della disabilità adulti avvio della strutturazione del Programma 9 “Autismo 0-30” avvio della costruzione di rapporti di lavoro strutturati con i Servizi sociali comunali e e il 9 Servizio lavoro dell’amministrazione provinciale attivazione di residenze socio-assistenziali: 9 appartamenti, comunità Attivazione del centro di inclusione socio- 9 lavorativa con gruppi appartamento “I Perinelli” 2.4 SANITA’ PUBBLICA Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note A regime il registro di patologia, avvio da gennaio 2010 del registro a regime il registro di patologia e 9 consolidamento del registro tumori; 9 tumori. Per la certificazione AIRTUM servono dati relativi a quattro anni. avvio del programma interdipartimentale promozione della salute e costituzione del un 9 gruppo di lavoro aziendale; Programmazione coordinata e congiunta delle attività della sezione permanente provinciale per il coordinamento delle attività di 9 prevenzione e vigilanza (con Vigili del Fuoco, Direzione del Lavoro, INAIL, ISPELS, ARPA e INPS), con priorità alla vigilanza sui cantieri e sulla grande distribuzione valutazione di efficacia delle azioni di prevenzione e protezione negli ospedali pubblici 9 e privati della Provincia; Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 116 3 L’AZIENDA TECNOLOGICA E LOGISTICAMENTE AVANZATA 3.2 L’INNOVAZIONE LOGISTICA Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note Acquisito prodotto per il Clinical consolidamento del progetto di gestione Data Repository (CDR) e ricerca informatizzata del reparto, finalizzato ad 9 informatizzare tutte le informazioni di gestione sistema per Comparto Operatorio 9 per dare attuazione nel 2011 agli del paziente; ulteriori step Partenza nei tempi previsti sia avvio del monodose; nella progettazione, sia come 9 analisi che come implementazione in reparto 3.3 L’INNOVAZIONE PER IL RISPETTO AMBIENTALE Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note Rinviato Note partecipazione al programma regionale per gli interventi di qualificazione energetica nelle 9 aziende sanitarie; 4 PROGRAMMARE AD AREA VASTA Azioni 2010 Consolidato consolidamento degli strumenti di monitoraggio e rendicontazione studio di fattibilità per una unica commissione per i Dispositivi medici progressiva adozione della codifica unica dei dispositivi Azienda USL di Piacenza Avviato Tutte le aziende alimentano la reportistica post gara. Aven 9 rendiconta l’adesione ai contratti 9 Individuate le procedure e 9 realizzato il supporto informatico per la codifica unica Bilancio di Missione 2010 pag. 117 5 GOVERNO CLINICO E GESTIONE DEL RISCHIO Azioni 2010 Consolidato istituzione e attivazione del Comitato per la Avviato Rinviato Note 9 Sicurezza Aziendale sviluppo delle attività di segnalazione e di analisi degli eventi avversi a tutta l’Azienda, a 9 partire dalle strutture in accreditamento istituzione e avvio del Dipartimento della 9 Sicurezza avvio della definizione delle procedure del 9 sistema di gestione della sicurezza lavoro definizione dei sistemi di monitoraggio e avvio Resta da concludere la 9 della formazione degli auditor formazione (2011) ORIENTAMENTI PER LE AZIONI DI SOSTENIBILITA’ Azioni 2010 Consolidato Avviato Rinviato Note trascinamento e sviluppo di alcuni effetti delle “azioni centralizzate” del 2009, in particolare 9 quelle legate alla politica del farmaco; azioni di razionalizzazione non più basate su “poche grandi azioni”, ma legate allo sviluppo e all’implementazione di una serie di iniziative 9 volte all’utilizzo appropriato e monitorato delle diverse risorse (prestazioni di laboratorio, di diagnostica, ecc.); analisi, revisione e reingegnerizzazione di alcuni processi aziendali al fine di migliorare le 9 performance; adesione e partecipazione attiva allo svolgimento delle gare AVEN e Intercenter; Azienda USL di Piacenza 9 Bilancio di Missione 2010 pag. 118 3.2 Lo stato di avanzamento del Piano Strategico: il Piano degli investimenti Distretto di Ponente: Progetto Lavori in corso Completato parcheggio Pronto Soccorso (2010); 9 medicina di gruppo Borgonovo (2010); 9 trasferimento riabilitazione (2010/11); 9 interventi vari per accreditamento (2010); 9 MOC per l’ospedale di Bobbio (2010) 9 Avvio procedure per acquisizione RMN (2010) 9 Studio di fattibilità, ora in corso l'acquisizione della tecnologia 9 CSR di Borgonovo (2011) 9 casa della salute di Borgonovo (2011) lavori appaltati nel 2011 9 TAC 16 Strati (2010) ristrutturazione e ampliamento degenze (2011) 9 adeguamento sicurezza ospedale Castel San Giovanni (2011) Rinnovo tecnologico e arredi comparto operatorio, terapie intensive, degenze (2012): Tavoli operatori, ventilatori e monitor per anestesia, elettrobisturi, letti elettrici per degenza medicina e rianimazione, ventilatori per rianimazione 9 ospedale di Bobbio: 3° piano e zona spogliatoi (2012); Operativa da inizio 2011 Da realizzare attraverso il finanziamento previsto dalla finanziaria 2008, ancora in attesa di stipula l'accordo di programma Stato - Regione 9 9 Rianimazione ospedale di Castel San Giovanni (2010) 9 comparto operatorio e altro di Castel San Giovanni (2011); completamento ristrutturazione dialisi ospedale di Bobbio (2011) 9 9 Distretto di Levante: Progetto Lavori in corso Completato Note 9 sale operatorie (2010) palestra (2010) 9 ascensori (2010) 9 9 tetto villanova (2010) Rifacimento parziale 9 tetto palazzina arpa (2010) 9 trasferimento neuropsichiatria infantile (2010) 9 casa della salute di Podenzano (2012) lavori appaltati nel 2011 9 TAC 16 Strati (2010) ambulatori monticelli (2010) 9 interventi vari per accreditamento (2010) 9 pronto soccorso, blocco parto, rinnovo tecnologico e impiantistico del blocco operatorio (ventilatori e monitor per anestesia, tavoli operatori, scialitiche, letto parto, sistema di monitoraggio e telemetria CTG), sicurezza Ospedale della Val d’Arda (2012) 9 Azienda USL di Piacenza Note Bilancio di Missione 2010 Da realizzare attraverso il finanziamento previsto dalla finanziaria 2008, ancora in attesa di stipula l'accordo di programma Stato - Regione pag. 119 Distretto Città di Piacenza: Progetto Lavori in Completato corso Note 9 cellule staminali (2010) collegamento corpo 4 – polichirurgico e opere complementari esterne corpo 4 (2010) 9 In corso gara con Comune di Piacenza cucina (2010) accesso da villa speranza e interrato villa speranza (2010) edificio 4: realizzazione del poliambulatorio chirurgie (2011 e 2012) nuova cabina elettrica, scala esterna di sicurezza e ascensori (2011 e 2012) ristrutturazione ex igiene e profilassi per trasferimento del DH oncologico e del Ser.T (+ diabetologia nell’attuale dh oncologico) + copertura pneumologia (2011 e 2012) Gamma Camera doppia testa (2010/11) 9 9 In fase di appalto 9 In fase di appalto 9 9 9 9 Gamma camera mobile a singola testa (2010/11) sonda per linfonodo sentinella (2010); adeguamento strutture, nuovo pronto soccorso e interventi infrastrutturali, piattaforma per la medicina diagnostica per immagini, a partire dalla medicina nucleare (2010, 2011 e 2012); nuova sede NPI (2010); Iniziate procedure di gara Iniziate procedure di gara 9 9 9 nuovo deposito farmaci e nuova cucina (2010 e 2011); adeguamento impianti di trattamento aria e gruppo frigorifero (2011); interventi vari per accreditamento (2010) Iniziate procedure di gara In corso procedure di gara 9 9 arredi e attrezzature Pronto Soccorso Piacenza (2012): 1 Tac 16 strati, 2 DR, 1Amplificatore di brillanza, 1 ecografo, sistema per telemetria, rinnovo attrezzature varie per obsolescenza, tecnologie informatiche; 9 adeguamento impiantistico e tecnologico del comparto operatorio (2011): Ventilatori e monitor per anestesia, tavoli operatori, scialitiche, pensili, letti rianimazione per Recovery Room ; 9 Da realizzare attraverso il finanziamento previsto dalla finanziaria 2008, ancora in attesa di stipula l'accordo di programma Stato - REgione 3.3 Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria La cornice di riferimento per la programmazione è costituita dall’Atto triennale di indirizzo e coordinamento 2009-2011 che è stato approvato nell’ottobre del 2008 dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria. Nella prima parte del 2010 sono stati predisposti in tutti i distretti e i Piani attuativi 2009 in coerenza con i Piani di Zona triennali per la Salute e il Benessere sociale 20092011. A livello di esecutivo della Conferenza e di tavolo tecnico interdistrettuale, anche in articolazioni diverse, si è lavorato soprattutto su: • indirizzi e criteri operativi di riparto interdistrettuali del FRNA (parte disabili e residui) al fine di arrivare ad una ripartizione condivisa e sostenibile per tutti e tre i distretti. • il riequilibrio dei Posti letto a livello distrettuale delle strutture per Anziani in coerenza con gli indirizzi della Regione e della CTSS ed in relazione alla situazione specifica dei singoli distretti Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 120 e dell’evoluzione nel triennio 2007-2009 sia in termini di posti letto attivi sia in termini di utenti accolti. • il sistema informativo sociosanitario, con la condivisione dei risultati del lavoro dei gruppi tecnici e la presentazione del progetto di definizione, sviluppo e implementazione del sistema su ambito provinciale in coerenza con gli indirizzi della cabina di regia. • accreditamento sociosanitario: sono stati attivati dei tavoli tecnici in ogni distretto per fornire un supporto agli Uffici di Piano e a livello interdistrettuale per garantire l’omogeneità e la possibilità di condividere aspetti critici e tematiche comuni. Si sono sviluppate attività preparatorie alla valutazione delle domande di accreditamento presentate dai diversi soggetti e attività propedeutiche alla predisposizione dei contratti, quali verifiche operative sul sistema omogeneo per la determinazione della tariffa e definizione degli schemi di contratto. • regolamenti: sono stati predisposti, discussi ed approvati i regolamenti di funzionamento della CTSS, dell’Ufficio di Presidenza e dell’Ufficio di Supporto. A livello provinciale da segnalare tre iniziative istituzionali che hanno visto la partecipazione della Provincia, Comuni e altri soggetti istituzionali: • progetto europeo “Healthy and Wealthy Together”: l’Azienda collabora con la Provincia di Piacenza anche per la seconda fase del progetto, riservata ai servizi pre-natali e post-nascita garantiti alle donne straniere, valendosi dell’apporto dei professionisti operanti in tale settore; • Inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate: è stato siglato un Protocollo d’intesa (tra la Provincia di Piacenza, i Comuni capofila di Distretto, AUSL di Piacenza, consorzio SOL.CO e associazione la Ricerca) per lo sviluppo della rete integrata pubblico-privata per l’inclusione socio lavorativa dei soggetti svantaggiati. L’intesa è diretta a favorire l’inserimento sociolavorativo ed aumentare il livello di occupabilità dei Soggetti svantaggiati, di cui all’art.4, l. n. 381/1991 e dei Soggetti svantaggiati privi di lavoro, ovvero persone con gravi problemi sociali o sanitari certificati dalle competenti strutture pubbliche. I firmatari del protocollo hanno collaborato nel consolidamento ed implementazione della rete integrata pubblico/privata, tesa a facilitare l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati ed a riguardo intendono operare attivamente e sinergicamente per attuare strategie e percorsi, anche individualizzati, di inserimento socio-lavorativo. • progetto sulla violenza sulle donne “non è stato un incidente”: l’Amministrazione Provinciale ha avviato una riflessione con tutti i soggetti interessati all’informazione, all’accesso ed alla presa in carico – con un’attenzione particolare al livello sanitario – delle donne vittime di violenza. Si sono così realizzati vari incontri tra Associazioni piacentine di tutela della donna (in particolare “Telefono Rosa” e “il Pane e le Rose”), Azienda e i Comuni di Piacenza, di Fiorenzuola e di Castel San Giovanni oltre che la Polizia di Stato e Carabinieri per arrivare alla stesura di un protocollo d’intesa che portasse alla condivisione delle iniziative comuni da avviare in modo coordinato ed integrato. E’ in corso di predisposizione la stesura finale del protocollo. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 121 In ambito distrettuale da sottolineare la definizione della nuova organizzazione del NUP del Distretto di Levante, che ha sviluppato un modello orientato alla strutturazione del Sistema Integrato per l’Accesso ai servizi della rete sociosanitaria. Da ultimo l’Azienda è stata impegnata, nel ruolo di AUSL Capofila, nello svolgimento delle attività del Progetto di Modernizzazione dell’Area Vasta Emilia Nord “Modello di presa in carico del soggetto disabile adulto”, finalizzato alla definizione degli indirizzi di miglioramento per i sistemi e percorsi di accesso e presa in carico esistenti nelle differenti realtà distrettuali. 3.4 Universalità ed equità di accesso 3.4.1 Gli screening oncologici E’ regolarmente proseguita l’attività di chiamata dei tre programmi di screening ed è ormai consolidato il rispetto della programmazione. L’obiettivo del 95% di chiamate rispetto alla popolazione target è stato ampiamente raggiunto, e più in particolare: • mammografico: 105 % della popolazione target, comprese le fasce di età interessate dall’allargamento. L’alta percentuale di chiamate è dovuta al fatto che l’Azienda si è posta l’obiettivo di invitare tutte le donne 74enni prima della loro uscita dal programma di screening; • collo dell’utero: 98,4% della popolazione target; • colon – retto: 99,9% della popolazione target. I risultati in termini di adesione con i rispettivi valori “soglia” e “desiderabili” sono illustrati nelle successive figure (vedi da Figura 206 a Figura 207). Tutti i risultati sono al di sopra del valore soglia definito dalla regione, anche se ancora al di sotto del valore desiderabile. 90% 89,1% FORLI' 85% 80% valore desiderabile 75% 70% 73,2% RER 71,0% 66,0% PIACENZA 65% 63,7% PARMA 60% 60,2% valore soglia 55% 50% 45% 40% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Figura 205: Adesione allo screening mammografico. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 122 85% 81,8% REGGIO E. 80% 75% 70% 65% 60% 55% 61,9% RER 61,4% valore desiderabile 54,8% 53,7% 50% PIACENZA valore soglia 45% 40% 38,2% RIMINI 35% 30% 25% 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Figura 206: Adesione allo screening citologico. 70% 65% 64,3% REGGIO E valore desiderabile 60% 55% 50% 45% 51,7% PIACENZA 51,5% RER 37,4% FORLI' 46,2% valore soglia 40% 38,5% 35% 30% 25% 20% 2005 2006 2007 2008 2009 2010 Figura 207: Adesione screening colon retto. In relazione alle azioni avviate o consolidate e ai risultati ottenuti in relazione agli altri obiettivi regionali sui programmi di screening vale la pena ricordare in sintesi: • continuità e l’integrazione dei percorsi diagnostico-terapeutici conseguenti alla positività del test, con monitoraggio dei tempi intercorrenti fra le diverse fasi del percorso. In relazione al percorso mammografico il 74% degli interventi chirurgici conseguenti ad esito positivo del test è stato eseguito entro 60 gg. dalla mammografia (obiettivo: 80%) e l’87,2% degli esiti “normali“ sono stati comunicati entro 21 giorni dalla mammografia di screening (obiettivo: 90%). In relazione al colon-retto, le colonscopie eseguite entro 30 gg. dalla data del test positivo sono state nel 2010 il 34,4%. Il dato medio annuo è dovuto a problemi tecnico – organizzativi insorti durante la prima parte dell’anno e superati nel corso del secondo semestre. Nell’ultimo trimestre 2010 infatti, il risultato è stato pari al 80,5% (obiettivo 90%). Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 123 • garanzia dell’attività di tutti i Registri tumori di popolazione, generali e di patologia. Il Registro Tumori è stato attivato, ed è stata completata la registrazione e la trasmissione dei casi relativi all’anno 2007. È stata inoltre garantita la partecipazione ai progetti valutativi a livello regionale e nazionale. Il riconoscimento del registro (attraverso la certificazione AIRTum) potrà avvenire solo dopo la registrazione dei dati di quattro anni consecutivi. 3.4.2 Il Piano per il contenimento dei tempi di attesa Gli atti regionali di riferimento per la gestione dei tempi di attesa sono la DGR 1035/2009 “Strategia regionale per il miglioramento dell'accesso ai servizi di specialistica ambulatoriale” e la DGR 1803/2009 “Indicazioni generali alle aziende sanitarie per l'attivazione, l'organizzazione ed il funzionamento delle attività di day service ambulatoriale”. I risultati rispetto agli obiettivi regionali per il 2010 legati alla DGR 1035/2009 sono in sintesi i seguenti: • ambiti di garanzia: il bacino di riferimento, aziendale o distrettuale, è stato individuato per tutte le prestazioni oggetto del piano. Le rilevazioni regionali sono effettuate secondo la scelta dell'utente in base al bacino di riferimento; • percorsi di garanzia: sono stati attivati percorsi di garanzia per le prestazioni RMN encefalo, RMN addome, TAC, visita dermatologica. Tali prestazioni sono anche ricomprese nell'accordo di fornitura con la Casa di Cura; • la distinzione della tipologia prestazione è a regime in relazione alle visite; • azioni di miglioramento dell'appropriatezza: nel 2010 è ripreso il confronto tra MMG e specialisti per definire o riformulare percorsi condivisi su specifiche tematiche relative all'attività diagnostica ambulatoriale. Il confronto ha interessato in particolare i cardiologi sulle tematiche di appropriatezza delle indagini strumentali, gli urologi sugli accertamenti di 2° livello e gli ortopedici per i controlli post PS e per le indagini radiologiche (RM, TC,RX ) per patologie ortopediche.; I risultati relativi ai tempi di attesa e agli indici di performance per le diverse prestazioni sono illustrati nella sezione 2, par. 2.3.3, da pag. 69. Inoltre, rispetto alla DGR 1035/2009: • i percorsi di day service3 sono stati definiti, formalizzati e trasmessi per la realizzazione di un apposito archivio regionale. In sintesi nel 2010 erano attivi nelle diverse sedi aziendali 68 3 L’attività di Day Service Ambulatoriale è un modello organizzativo ed operativo finalizzato ad affrontare problemi clinici di tipo diagnostico e terapeutico che necessitano di prestazioni multiple e/o complesse. Può essere attivato dal professionista di riferimento che effettua la prima visita. Attraverso la definizione dello specifico percorso per patologia e di un corrispondente “pacchetto” di prestazioni da eseguire in modo integrato e contestuale, le attività di day service hanno contribuito a ridurre in modo sostanziale i day hospital medici di tipo diagnostico. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 124 percorsi di day service: 4 a Castel San Giovanni, 7 a Bobbio, 7 a Fiorenzuola d’Arda e 50 a Piacenza, e relativi a molteplici patologie e discipline (vedi la successiva Tabella 7). Nel 2010 sono stati assistiti in regime di day service 5.200 utenti. • quanto al debito informativo, è a regime la rilevazione del medico prescrittore, mentre è ancora a volte carente la presenza del quesito diagnostico. Lo sviluppo della prescrizione SOLE (per un approfondimento ved oltre, par. 6.4, da pag.182) comporterà un miglioramento anche di questo risultato. disciplina di attivazione Allergologia Cardiologia Centro trasfusionale Chirurgia Generale Chirurgia vascolare Dermatologia Ematologia Geriatria Malattie endocrine Malattie infettive Malattire endocrine Medicina Generale Nefrologia Neurologia Oculistica Oncologia Ostetricia Ostetricia e Ginecologia Otorino Pediatria Pneumologia Radioterapia Urologia Totale complessivo percorsi di day service attivi 4 1 1 3 1 1 1 3 1 4 3 17 4 5 3 1 1 2 3 3 4 1 1 68 Tabella 7: Percorsi di day service attivi per disciplina 3.4.3 Le reti della terapia del dolore e delle cure palliative In relazione agli obiettivi regionali su terapia del dolore e cure palliative, si riporta qui di seguito una sintesi dei risultati: • implementazione e consolidamento della rete delle cure palliative: è in corso una revisione organizzativa che, in base alla legge 38/2010, porterà alla individuazione di due distinte reti, una per la terapia del dolore e una per le cure palliative, e delle rispettive strutture di riferimento. L’avvio della riorganizzazione è prevista per i primi mesi del 2011. Nel corso del 2010 si è continuato a lavorare con la precedente organizzazione e i risultati sono sinteticamente illustrati qui di seguito. E’ stato consolidato il ruolo dei referenti per le Cure palliative di ogni Nucleo di Cure Primarie, definito nel 2009 con l’obiettivo di individuare dei professionisti che per ogni Nucleo di MMG si facessero carico di essere i primi intervenire su problematiche tipiche delle Cure Palliative e della Terapia del dolore. E’ stato identificato il ruolo operativo dei referenti e come questi si debbano integrare all'interno della rete (il progetto è in fase di conclusione). Inoltre la rete è stata consolidata attraverso un Corso di formazione di 50 ore, corredato dalla Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 125 preparazione e pubblicazione di un manuale di cure palliative e incontri a cadenza trimestrale (4 nel 2009 e 4 nel 2010) con discussione di problematiche organizzative e temi di interesse clinico, quali nuovi farmaci a disposizione, buon uso degli oppioidi, terapia del dolore nell'anziano. In merito alle attività di progettazione rete interospedaliera di terapia del dolore, nel gennaio 2010 è stato condiviso e redatto un documento di programmazione e sviluppo “Proposta di integrazione interospedaliera tra i tre centri aziendali di medicina del dolore”, mentre il successivo “Progetto di Miglioramento Rete della Terapia del Dolore” è andato in Accreditamento nel Marzo 2011. Nel corso del triennio 2008-2010, l’Azienda ha partecipato al progetto nazionale di benchmarking sulla terapia del dolore, al progetto nazionale sul buon uso degli oppioidi, al progetto regionale di formazione in cure palliative, al progetto MACONDO. In relazione alle attività di formazione e informazione, si è svolto nel 2010 un incontro a carattere Regionale sulle tecniche interventistiche in chirurgia antalgica. Inoltre, all’interno del Congresso Nazionale ESRA 2010 (svoltosi a Cremona, ma di cui i Direttore del Dipartimento delle Anestesie dell’Azienda era uno dei tre presidenti), una sessione è stata interamente dedicata alla definizione delle reti delle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore, con la presenza di Esperti Nazionali ed Internazionali. L’U.O.S.D. di terapia del dolore ha assistito, nel 2010, 995 pazienti, effettuando 7.500 prestazioni ambulatoriali per esterni, 720 per interni, 166 interventi in sala operatoria; • programma hospice: Il programma per la realizzazione dell’hospice a Piacenza è stato definito ed i tempi sono stati rispettati. In particolare: a gennaio 2010 è stato avviato il cantiere, con una previsione di completamento dei lavori a marzo 2011, a maggio 2010 è stata avviata la costruzione, a dicembre 2010 i lavori erano a tetto, ed erano state completate le parti esterne e l’impiantistica per il risparmio energetico; • registrazione del dolore in cartella clinica: per tutte le U.O. di degenza è stata definita una specifica procedura (diversa per le UU.OO. mediche e chirurgiche), in controllo di qualità. Nel 2010 il controllo sulla presenza della scheda di valutazione del dolore nelle cartelle cliniche ha riguardato un campione di 7.193 cartelle (su 33.265 ricoveri ordinari complessivi), pari a oltre il 20%. Tra le cartelle campionate, la scheda era presente nell’81% dei casi. Dall’analisi delle schede è risultato che il 35% dei pazienti per i quali la scheda era presente provava dolore. Di questi il 12% presentava una VAS superiore a 5. Il progetto di miglioramento prevede per il 2011 di intervenire attraverso formazione e revisione dei protocolli, specificatamente sulla rete chirurgica; • Ospedale-territorio senza dolore: la formalizzazione della modifica del Comitato Ospedale senza dolore in Comitato Ospedale Territorio senza Dolore è prevista per il 2011, contestualmente all’avvio della nuova organizzazione delle reti di terapia del dolore e cure palliative. Saranno in quella occasione puntualmente definite le competenze del Comitato allargato Ospedale Territorio senza Dolore, con le specifiche delle responsabilità e delle caratteristiche del Comitato. E’ stato attivato l'audit sul dolore per i pazienti in ADI, in modo Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 126 sperimentale. È in via di definizione il percorso di sedazione/trattamento del dolore per i pazienti dimessi dall’oncologia, che permetterà di integrare i MMG referenti di nucleo per le cure palliative nel trattamento dei pazienti. 3.5 Centralità del cittadino 3.5.1 I comitati Consultivi Misti Nel 2010 sono stati rinnovati i Comitati Consultivi Misti dell’Azienda USL di Piacenza, che hanno iniziato la loro attività organizzandosi in gruppi di lavoro e definendo propri piani di attività, per promuovere il concetto diritto di cittadinanza e di responsabilizzazione nel percorso di tutela della salute individuale e collettiva. Ai gruppi di lavoro, con l’obiettivo di migliorare l’interazione tra l’azienda e gli utenti, hanno partecipato anche i professionisti aziendali di riferimento sui temi individuati. Le linee di lavoro per il 2010 sono state relative a: • la gestione delle visite ambulatoriali per i pazienti non autosufficienti, con l’intento di verificare le effettive modalità accesso e presa in carico delle persone che accedono all’ospedale in barella, sedia a rotelle, o comunque accompagnate da caregiver o da servizi di trasporto (pubbliche assistenze, misericordie). Il risultato auspicato, oltre a quello di facilitare l’accesso alle persone non autosufficienti, è quello di consentire a chi effettua i trasporti di ridurre i tempi di permanenza, con una ricaduta positiva sulla cittadinanza, che vedrebbe aumentare le possibilità di supporto a parità di tempi. • la valutazione della segnaletica per l’accesso ai reparti e agli ambulatori dell’ospedale di Piacenza, con l’intento di studiare lo stato attuale, segnalare le criticità e proporre correttivi. • i tempi di d’attesa delle prestazioni specialistiche: l’azione è rivolta a un’analisi sul tema delle liste di attesa, da realizzare anche attraverso interviste e/o questionari, al fine di produrre documentazione specifica da divulgare alla cittadinanza, ed eventualmente proporre azioni di miglioramento dove possibile. I risultati di tali gruppi di lavoro saranno ora portati a conoscenza della cittadinanza attraverso il supporto aziendale per l’accesso ai media e saranno oggetto di progetti di fattibilità da parte dell’Azienda. Nel mese di ottobre si è tenuto un corso di formazione con il titolo “ La Metodologia della programmazione per le attività dei Comitati Consultivi Misti” a cui hanno partecipato 45 volontari . La scelta strategica, infatti, è quella dell’empowerment, con l’obiettivo di fornire alle persone sufficienti competenze per effettuare scelte responsabili e partecipare attivamente alla prevenzione, alla cura, alla riabilitazione, e di sollecitare tutti i servizi sanitari ad accertare le aspettative e le priorità dei cittadini-utenti, coinvolgerli nei propri piani di cura e assistenza utilizzando l’approccio della decisione condivisa, richiedendo il loro feedback, e apportando modifiche finalizzate al miglioramento dei servizi sanitari. Una comunicazione in grado di concretizzare la strategia di Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 127 empowerment garantisce l’alleanza tra sistema sanitario e società civile, il dialogo e la condivisione di culture e strategie. I CCM hanno infine valutato i nuovi indicatori per l’anno 2010 da inserire nella parte terza della Carta dei Servizi, anche selezionando alcune delle criticità emerse dal percorso delle segnalazioni URP e dalle indagini di customer aziendali. 3.5.2 L’Ufficio Relazioni con il Pubblico Nel 2010 i tre sportelli aziendali hanno gestito oltre 10.000 richieste da parte degli utenti, così suddivise: • 6.320 telefoniche; • 3.378 direttamente agli sportelli; • 523 mediante e-mail; • 137 richieste al 2° livello del numero verde. Sono state classificate e inserite nel database regionale 900 segnalazioni e di queste, quasi 500 hanno dato origine alle successive attività di gestione dei relativi reclami (237, 9 dei quali a mezzo stampa), rilievi (247, 13 dei quali a mezzo stampa) o suggerimenti (12). Nel 2010 l’Azienda ha ricevuto anche 125 Elogi (48 dei quali a mezzo stampa). Tutti i reclami ed i rilievi sono stati gestiti fornendo risposte in accordo con gli operatori sanitari interessati. Le segnalazioni sono inoltre state oggetto di valutazione da parte della Direzione di Presidio e, se ritenuto utile, dal Nucleo valutazione del rischio, accompagnate da un processo di mediazione col cittadino. La distribuzione per provenienza è illustrata nella successiva Tabella 8. Cittadini Associazioni Studi Legali Anonimi Totale Elogi 117 2 0 6 125 Reclami 229 6 2 0 237 Rilievi 235 2 1 9 247 Suggerimenti 12 0 0 0 12 Tabella 8: Segnalazioni per provenienza 2010. Le segnalazioni suddivise per categoria e relative al periodo 2007-2010 sono rappresentate nella Tabella 9, e la rappresentazione percentuale del 2010 nella successiva Figura 208. Reclami, rilievi e suggerimenti sono diminuiti rispetto al 2009 passando da 599 a 496, mentre il numero degli elogi è rimasto pressoché costante (da 128 a 125). Nel 2010 diminuiscono in particolare le segnalazioni relative alla macrocategorie “aspetti organizzativi burocratici e amministrativi” (93 rispetto alle 156 del 2009, su cui occorre precisare che molte avevano coinciso con l’invio dei solleciti di pagamento per prestazioni di Pronto Soccorso recapitati al domicilio degli utenti). Si registra inoltre una diminuzione significativa delle segnalazioni riferite alla macrocategoria “tempi d’attesa”, che passano dalle 59 del 2009 alle 30 del 2010. Calano anche le segnalazioni riferite agli “aspetti Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 128 tecnico-professionali” (76 nel 2010 contro le 92 del 2009), bilanciate però da quelle riferite alla macrocategoria “ Umanizzazione e aspetti relazionali” (28 contro 5). Stabili invece le segnalazioni riferite alla macrocategoria “aspetti alberghieri e comfort” (13 nel 2010 rispetto alle 11 del 2009), e quelle relative agli aspetti economici, che rappresentano da sole quasi il 50% del totale. 2007 2008 2009 2010 2010 vs. 2009 Aspetti strutturali 7 13 12 5 -7 Informazione 22 36 19 18 -1 Aspetti organizzativi burocratici amministrativi 69 89 156 93 -63 Aspetti tecnico professionali 72 72 92 76 -16 Umanizzazione e aspetti relazionali 31 39 15 28 13 Aspetti alberghieri e confort 18 7 11 13 2 Tempi d'attesa 43 49 59 30 -29 Aspetti economici 264 237 227 230 3 Adeguamento alla normativa 3 2 7 2 -5 Altro 2 19 1 1 0 531 563 599 496 -103 Totale complessivo Tabella 9: Segnalazioni per macrocategoria 2007-2010. Aspetti strutturali Aspetti organizzativi burocratici amministrativi Umanizzazione e aspetti relazionali Tempi d'attesa Adeguamento alla normativa 0,2% 1,0% 0,4% Informazione Aspetti tecnico professionali Aspetti alberghieri e confort Aspetti economici Altro 3,6% 18,8% 15,3% 5,6% 46,4% 6,0% 2,6% Figura 208: Reclami per tipologia. 3.5.3 Cittadini, comunità e servizio sanitario Quanto agli altri obiettivi regionali di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini vale la pena di citarne due: il Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, e le indagini qualità percepita. • In relazione al Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, l’Azienda ha partecipato ai lavori del gruppo regionale costituito ad hoc presso l’Agenzia Socio Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 129 Sanitaria Regionale. In attesa che tale gruppo fornisca alle Aziende le linee guida per la redazione del piano programma, si è provveduto a censire e descrivere i canali attivi della comunicazione (formali ed informali), ponendo particolare attenzione ai rapporti con i media locali. Nel corso del 2010, la Direzione Strategica ed il Collegio di Direzione organizzati in un Comitato di Redazione, hanno provveduto ad approvare il programma complessivo della comunicazione aziendale, determinandone i contenuti e le linee operative. Pur in assenza di un piano programma formalmente approvato, nell’ambito di tali linee guida si è provveduto a gestire: • eventi ricorrenti: che hanno già una loro immagine definita ed un pubblico fidelizzato; • nuovi eventi: attraverso un progetto di comunicazione da hoc in funzione del target di riferimento; • comunicazione di nuovi servizi, opportunità per i cittadini, scadenze; • campagne di sensibilizzazione in tema di prevenzione e problemi sanitari emergenti. • Tra l’altro sono stati realizzati diversi cicli di trasmissioni televisive ed è stato definito un accordo per la redazione in proprio, e la periodica pubblicazione su quotidiani locali, di pagine di approfondimento su tematiche sanitarie. Uno stretto rapporto sulle iniziative di comunicazione è stato costruito anche con i rappresentanti dei cittadini attraverso il coinvolgimento dei Comitati Consultivi Misti, rinnovati nella loro composizione nel corso del 2010 (vedi sopra). • L’azienda partecipa inoltre al laboratorio FIASO sulla “Comunicazione e Promozione della Salute”. • Secondo il programma triennale impostato nel 2008, anche nel corso del 2010 sono proseguite le indagini di qualità percepita, che hanno coinvolto oltre 7.000 pazienti di 38 reparti dei quattro ospedali dell’azienda, e sono state condotte mediante l’auto somministrazione dei questionari validati dall’Agenzia Socio Sanitaria Regionale. I dati elaborati sono stati comunicati all’Agenzia per le ulteriori valutazioni di competenza, ed è in corso una restituzione ragionata ai direttori dei dipartimenti per la determinazione di eventuali azioni correttive o di miglioramento sugli aspetti di maggior criticità emersi. 3.6 Qualità dell’assistenza ed efficienza gestionale 3.6.1 Interventi sull’accessibilità dei servizi: i consultori familiari In relazione agli obiettivi regionali sullo sviluppo dei consultori familiari e le principali linee di attività del 2010, si riporta qui di seguito una sintesi dei risultati: • protocolli organizzativi distrettuali per l’assistenza socio sanitaria dedicati all’applicazione della legge 194 e all’assistenza al percorso nascita: è stato istituito un gruppo di lavoro aziendale dedicato al percorso IVG costituito dal direttore e dalla responsabile assistenziale del Dipartimento Materno-Infantile, dai direttori delle Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia, Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 130 Anestesia e Rianimazione, Psicologia di base, Qualità e Formazione, Consultori Familiari (referente aziendale del percorso), con la finalità di definire il protocollo organizzativo aziendale omogeneo nei tre distretti per l’applicazione della legge 194, implementare la DGR 1690/08 relativamente alla parte dedicata ai profili assistenziali, e attivare il specifico per l'interruzione farmacologica profilo di assistenza della gravidanza. Pur non avendo ancora formalizzato un protocollo organizzativo comprensivo di tutto il percorso, molte attività sono standardizzate e controllate. Le principali azioni pianificate e realizzate nel 2010 sono state: la realizzazione di un corso di formazione organizzato all’interno dell’azienda, finalizzato alla diffusione dei contenuti clinico-assistenziali indicati dalla DGR 1690/08 e del profilo di assistenza per l’interruzione farmacologica al quale hanno partecipato medici e ostetriche delle unità operative Consultori Familiari, Ostetricia e Ginecologia; la stesura di una procedura unica aziendale, attiva in modo omogeneo nei tre distretti da aprile 2010, comprensiva di indicatori per il monitoraggio, nella quale è descritto il percorso, in ambito territoriale e ospedaliero, della donna/coppia che richiede l’interruzione della gravidanza dal momento dell’accesso e della presa in carico da parte dei Consultori Familiari, al ricovero e alla visita Post-IVG. L’applicazione di questa procedura e il monitoraggio dei relativi indicatori, permette una rilevazione periodica della tempestività della presa in carico e della certificazione, della continuità assistenziale e dell’applicazione del protocollo aziendale per la presa in carico, come previsto dalla DGR 1690/08. • partecipazione ai programmi di integrazione socio-sanitaria in attuazione della DGR 1690/08: Il direttore dell’U.O. Consultori Familiari partecipa stabilmente ai lavori dell’area minori e famiglie degli Uffici di Piano dei distretti Città di Piacenza e Ponente. Proseguono inoltre le attività definite nel protocollo d’intesa con il Centro per le Famiglie del Comune di di Piacenza (DGR n. 748 del 2008), e in particolare: produzione e diffusione di materiale informativo cartaceo multilingue sui servizi dedicati al Percorso Nascita offerti dal Comune di Piacenza e dall’Azienda; offerta di interventi educativi dedicati all’accompagnamento alla nascita e al sostegno alla genitorialità gestiti da operatori di entrambi gli Enti (i gruppi attivati sono stati 5 per ogni tematica, per un totale di 8 incontri per gruppo con cadenza settimanale); incontri periodici trimestrali con la partecipazione del responsabile del Centro Famiglie, del direttore dell’U.O. Consultori e degli operatori coinvolti per la programmazione e il monitoraggio delle attività; corso di formazione destinato a gli operatori di entrambi gli enti sui corsi di accompagnamento alla nascita; • Applicazione delle “Linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria di gravidanza nell’ambito dei Piani di Zona per il benessere sociale”: è stato definito a livello aziendale il percorso della donna/coppia che accede ai servizi consultoriali per richiedere l’IVG, prevedendo il collegamento con i servizi sociali comunali. In particolare nel distretto città di Piacenza è stato realizzato nell’ambito del Piano di Zona, un progetto rivolto alla nella fascia d’età 14-20 e finalizzato a fornire consulenze, prestazioni e interventi educativi sulla Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 131 contraccezione e sulla prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmesse individuando percorsi specifici adeguati alle popolazioni maggiormente a rischio; • applicazione, per le parti di competenza, della DGR n. 533/2008 “Direttiva alle Aziende sanitarie in merito al programma percorso nascita”, anche ai fini dell’attività di verifica prevista dalla Commissione nascita: è attivo dal 2009 un gruppo di lavoro aziendale dedicato al percorso Nascita costituito dal direttore e dalla RAD del Dipartimento Materno-Infantile, dai direttori delle Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia, Qualità e Formazione, Anestesia e Rianimazione, Psicologia di base e Consultori Familiari (referente aziendale del percorso), e dai referenti aziendali che partecipano alla Commissione Nascita. Questo gruppo si riunisce trimestralmente ed ha l’obiettivo di pianificare annualmente le attività finalizzate all’implementazione degli obiettivi contenuti nella DGR 533, di verificarne lo stato di realizzazione e di programmare azioni correttive coerentemente a quanto stabilito dalla Commissione Nascita. Le azioni previste nella programmazione per l’anno 2010 sono state realizzate, e in particolare: è stato individuato e condiviso il modello e la procedura per la gestione della gravidanza presso il termine in consultorio familiare e in ospedale; sono stati individuati gli strumenti operativi e il modello cartaceo di cartella della gestante, su cui è stato poi avviato il lavoro di scelta/costruzione della cartella informatizzata e di definizione delle interfacce con i diversi software di rete ospedaliera; è stato avviato il lavoro di costruzione e formalizzazione dell’interfaccia del percorso gravidanza tra territorio e ospedale; è stato completato un corso formazione sulla gestione della gravidanza fisiologica e sull’accertamento ostetrico in gravidanza; si sono svolti incontri con il gruppo risk management aziendale con illustrazione degli obiettivi della drg 533, con successivo invio delle istruzioni operative e delle procedure in via di sperimentazione; è stata avviata la costruzione di un sistema di valutazione clinica di efficacia sul percorso, pianificando per il 2011 un sistema di audit. Lo stesso gruppo di lavoro ha anche esaminato le criticità evidenziate dalla commissione nascita regionale ha pianificato le azioni correttive appropriate, in particolare in relazione all’obiettivo 5, è stato avviato percorso per il riconoscimento precoce e l'assistenza alle donne con disturbi emozionali in gravidanza e in puerperio, e sono state definite le interfacce tra l'U.O. Consultori Familiari e l'U.O. Psicologia di base. E’ stata programmata per il 2011formazione specifica degli operatori, mentre in relazione all’ obiettivo 3, è stata realizzata formazione comune (medici e ostetriche dei punti nascita e del territorio) e avviata la definizione del percorso di condivisione dell'assistenza alla gravidanza a basso rischio, illustrato qui di seguito. Vale la pena infatti illustrare in sintesi i risultati ottenuti in relazione all’obiettivo relativo alla presa in carico ostetrica della gravidanza fisiologica. Nella pianificazione del progetto si sono individuate due aree di assistenza ostetrica, quella territoriale e quella ospedaliera, afferenti rispettivamente ai Consultori Familiari del Dipartimento delle Cure Primarie e al Dipartimento Materno-Infantile ospedaliero, che compongono il percorso gravidanza-parto-puerperio e prevedono precisi passaggi, che sono stati definiti da gruppi di lavoro trasversali (ora in fase sperimentale). Il nodo essenziale è risultato essere il meccanismo di selezione del rischio ostetrico nei due momenti di Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 132 presa in carico: quello consultoriale di inizio gravidanza e quello ospedaliero di presa in carico e assessment/ri-assessment ostetrico della gravidanza presso il termine. In questi due momenti, l’ostetrica applica il relativo piano assistenziale utilizzando strumenti operativi e chek list individuati e condivisi dalle equipe multidisciplinari e seguendo le specifiche istruzioni operative per la definizione e selezione tra alto e basso rischio (ARO - BRO). A fine 2010 il livello di implementazione del modello assistenziale ha completato le seguenti fasi: • da luglio 2010 è stato avviato l’ambulatorio ostetrico per la gestione della gravidanza nei vari punti consultoriali con assessment dell’ostetrica: selezione del rischio aro-bro fatta dall’ostetrica in autonomia, con firma dell’anamnesi e valutazione con il medico delle gestanti risultate a rischio o patologiche, applicazione dello specifico piano terapeutico e assistenziale del travaglio con eventuale timing del parto, conseguente possibilità di iniziare i due percorsi assistenziali al travaglio a basso rischio in autonomia da parte dell’ostetrica e ad alto rischio, in collaborazione e con l’applicazione del piano assistenziale/terapeutico del medico; • presso l’ospedale di Piacenza da novembre 2009 è attivo l’ambulatorio ostetrico e da luglio 2010 è gestito in autonomia dall’ostetrica, con la selezione del rischio attivata e la condivisione con il medico dei casi a rischio individuati. Il passo successivo, dopo uno specifico audit, prevede di pianificare l’assistenza in autonomia ostetrica nel travaglio e parto delle gravide selezionate come basso rischio ostetrico con utilizzo delle raccomandazioni estratte dalle linee guida per il monitoraggio del benessere fetale in travaglio. 3.6.2 Interventi sui processi assistenziali: le nuove Cure Primarie A fine 2008 è stato definito e condiviso il percorso di riorganizzazione del Dipartimento delle cure primarie. Il progetto di riorganizzazione, che trova origine non solo nei contenuti dell’Atto aziendale approvato dalla Regione a luglio 2008, ma anche dalla revisione distrettuale, è stato approvato dopo essere stato condiviso dal Collegio di Direzione e discusso sia con le OO.SS. che con gli Enti locali. Nel 2009 è stato completato il processo di attuazione delle modifiche organizzative previste, e con il 2010 è stata completata anche l’attribuzione delle responsabilità. Sono stati confermati i Nuclei di Cure Primarie definiti nel 2008 (vedi la successiva Figura 209) e le strutture di Nucleo sono tutte collocate presso Medicine di gruppo. In nove di queste, con diverse articolazioni e specificità, viene erogata attività assistenziale integrata e sono state implementate le attività di specialistica di primo livello e di diagnostica di base. Complessivamente sono erogate: • 27 ore settimanali di radiologo (per le ecografie); • 16 ore bi-settimanali di neurologo (Parkinson); • 3 ore bisettimanali di diabetologo (consulenze); • 110 ore annue di cardiologo (scompenso e prevenzione del rischio cardiovascolare). Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 133 L’Azienda ha partecipato al progetto regionale di rilevazione delle caratteristiche organizzative dei NCP si componeva di tre fasi: • una prima rilevazione (conclusa) relativa all'organizzazione del DCP e ai percorsi attivi in azienda; • una rilevazione degli strumenti di governo dei Nuclei, conclusa nelle singole aziende, e rispetto alla quale resta da completare la fase di condivisione a livello regionale dei risultati complessivi; • la costruzione dei profili di Nucleo, concluso in relazione ai dati 2009, e su cui prosegue il lavoro del gruppo tecnico regionale, a cui l’Azienda partecipa con due professionisti del DCP, per l’affinamento degli indicatori da inserire nei profili (l’ultimo proposto e condiviso riguarda la poliprescrizione e l'appropriatezza prescrittiva negli anziani). A livello aziendale il lavoro sui profili, sarà illustrato alla direzione strategica e ai componenti del Collegio di Direzione di area territoriale (aziendali e MMG) e ai coordinatori di Nucleo, per poi essere strumento di lavoro negli incontri di Nucleo. Distretto Città di Piacenza Castel San Giovanni Calendasco Sarmato Castelvetro Piacenza: 4 NCP Gragnano Borgonovo Ziano Monticelli Rottofreno Caorso San Pietro in Cerro Pontenure Cortemaggiore Gossolengo Agazzano Podenzano Besenzone Cadeo Nibbiano Gazzola Pianello Caminata Villanova d'Arda Rivergaro San Giorgio Piacentino Piozzano Pecorara Fiorenzuola Carpaneto Vigolzone Alseno Ponte dell'Olio Travo Distretto di Ponente: 4NCP Gropparello CastellArquato Lugagnano Bobbio Vernasca Bettola Coli Morfasso Farini Cortebrugnatella Zerba Cerignale Ottone Distretto di Levante: 5NCP Ferriere Figura 209: Nuclei di cure primarie. In Azienda i NCP sono tuttora funzionali. Anche dove la sede del nucleo è stata individuata in una medicina di gruppo, che ha ampliato la fascia oraria di apertura, l’attività di medicina generale è erogata solo per gli assistiti in carico ai mmg della medicina di gruppo. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 134 Nel coso dell’anno, l’impegno dell’Azienda USL di Piacenza nel promuovere il coinvolgimento dei PLS nei NCP, ha favorito l’inserimento dei 33 PLS nei 13 NCP aziendali e la loro partecipazione agli incontri periodici di nucleo. Nell’ambito delle trattative in corso per il rinnovo dell’Accordo aziendale con i PLS, è prevista l’individuazione di tre Unità Pediatriche di Cure Primarie distrettuali. L’associazionismo in azienda è ormai un processo avviato e in continua espansione: a febbraio 2011 si è costituita una ulteriore Medicina di gruppo a Borgonovo, presso l’ex ospedale, che diventerà una Casa della Salute. L’attuale situazione delle Medicine di e pediatrie di gruppo in provincia è illustrata nella successiva Figura 210. 1 PEDIATRIA DI GRUPPO 6 MEDICINE DI GRUPPO 4 PLS 24 MMG 4.000 ASSISTITI 32.300 ASSISTITI Castel San Giovanni 1 MEDICINA DI GRUPPO: Calendasco Sarmato Monticelli Distretto Città di Piacenza Rottofreno 6 MMG Ziano San Pietro in Cerro Pontenure 8.550 ASSISTITI 4 MMG 3 MMG + 1 PLS 4.600 ASSISTITI Cadeo Gazzola Pianello Caminata 1 MEDICINA DI GRUPPO : Podenzano Nibbiano 1 MEDICINA DI GRUPPO Villanova d'Arda Cortemaggiore Gossolengo Agazzano 8.500 ASSISTITI Caorso Gragnano Borgonovo 6 MMG Castelvetro Piacenza 1 MEDICINA DI GRUPPO DISTRETTO CITTA’ DI PC 6 MEDICINE DI GRUPPO 1 PEDIATRIA DI GRUPPO 24 MMG 4 PLS 36.300 ASSISTITI Rivergaro San Giorgio Piacentino Piozzano Besenzone Fiorenzuola 1 PEDIATRIA DI GRUPPO: 3 PLS 5.200 ASSISTITI Pecorara Vigolzone Distretto di Ponente DISTRETTO DI PONENTE 2 MEDICINE DI GRUPPO 10 MMG 13.750 ASSISTITI Carpaneto Ponte dell'Olio Travo 2.700 ASSISTITI Distretto di Castell'Arquato Levante Alseno 1 MEDICINA DI GRUPPO: 7 MMG Gropparello Lugagnano 10.500 ASSISTITI Bobbio Vernasca Bettola Coli 1 MEDICINA DI GRUPPO: 3 MMG 3.250 ASSISTITI Morfasso DISTRETTO DI LEVANTE 4 MEDICINE DI GRUPPO 1 PEDIATRIA DI GRUPPO 19 MMG 4 PLS 29.600 ASSISTITI Farini Cortebrugnatella Cerignale Zerba Ottone Ferriere 12 medicine di gruppo: 55 MMG, 73.000 assistiti 2 pediatrie di gruppo: 7 PLS, 6.700 assistiti Figura 210: Medicine e pediatrie di gruppo. In tema di diffusione delle Case della Salute, è stata condivisa e discussa con i competenti uffici regionali la progettazione sulla Casa della salute di Podenzano. Il progetto è stato autorizzato e finanziato, l’assegnazione della gara e l’inizio dei lavori è previsto per il 2011 e la conclusione dei lavori per il 2012. L’Azienda ha partecipato ai gruppi regionali per la redazione dei requisiti specifici dell’accreditamento del Dipartimento di Cure Primarie. Nel frattempo è proseguito il percorso aziendale di preparazione. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 135 Nel 2010, in relazione all’obiettivo regionale di riorganizzazione della rete territoriale per la gestione della continuità assistenziale, è stato definito il progetto per la realizzazione di un “numero unico aziendale” per le richieste di intervento dei medici di continuità assistenziale. Il progetto è stato poi avviato nel gennaio 2011 con l’unificazione delle prime tre sedi, esteso ad aprile ad alte tre e poi a maggio ad ulteriori 2, tutte in area montana o collinare. È stato realizzato un progetto che prevede l’integrazione tra il 118 e i medici di continuità assistenziale della sede di Farini per l’area montana dell’alta Val Nure del Distretto di Levante, nei giorni prefestivi e festivi. Lo stesso progetto dal febbraio 2011 sarà ampliato a tutti i giorni della settimana. Il numero e la distribuzione delle attuali sedi di continuità assistenziale risponde alle caratteristiche del territorio. In alcune di esse sono stati rilevati problemi di tipo strutturale, che sono ora oggetto di intervento. 3.6.3 Interventi sulle reti interistituzionali: il sistema sociosanitario integrato In relazione agli obiettivi regionali e le principali linee di attività del 2010, anche in relazione all’innovazione, si riporta qui di seguito una sintesi dei risultati: • partecipazione qualificata e sostegno agli strumenti tecnici del governo del sistema intermedio e distrettuale: sono stati ridefiniti la composizione ed il regolamento di funzionamento dell’Ufficio di Supporto alla CTSS. Inoltre l’Azienda ha inoltre mantenuto e in alcuni casi consolidato la presenza dei propri professionisti all’interno degli Uffici di Piano distrettuali. • contribuire all’avvio e implementazione dell’accre-ditamento sociosanitario: L’azienda ha supportato i Comuni Capofila e gli Uffici di Piano nel percorso avviato a livello di distretto di confronto con i soggetti gestori e di analisi della domande di accreditamento non solo individuando i professionisti che hanno partecipato agli incontri di confronto e di analisi delle domande, sia con la costituzione di un tavolo interdistrettuale per il coordinamento generale e la verifica/analisi congiunta dei casi problematici; Successivamente il tavolo interdistrettuale ha presidiato le tematiche più rilevanti e potenzialmente critiche dell’accreditamento: tra queste il sistema omogeneo per la determinazione delle tariffe e la struttura del contratto di servizio. • partecipare all’attuazione degli obiettivi relativi al FRNA, migliorando l’implementazione degli strumenti di governo, monitoraggio e valutazione degli interventi e di gestione integrata delle risorse: l’azienda nel corso dell’anno 2010 ha sviluppato e messo a regime un sistema di monitoraggio (attività e costi) trimestrale delle attività finanziate con il FRNA e degli obiettivi specifici. Il sistema prevede incontri a livello distrettuale e interdistrettuale di analisi e verifica dell’andamento, in coerenza con la programmazione distrettuale e aziendale; • DGR 2068/2004: per l'applicazione della DGR 840 non sono possibili le modifiche strutturali (camera singola). Sono tuttavia in costituzione nel prossimo triennio 2 nuclei specializzati (San Giuseppe e Verani) per totali 28 posti letto. In relazione ai comunicatori, il team composto da neurologo, case manager, fisioterapista, logopedista valuta gli utenti per il bisogno di comunicatori che sono regolarmente forniti; Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 136 • assicurare un approccio integrato in materia di salute mentale: è stata definita (e sarà attivata nel 2011) una “UVM di transizione”, espressione dell’integrazione della UVM di primo livello con UVM psichiatrica, per la valutazione degli utenti dichiarati “freddi” dallo psichiatra e finalizzata al passaggio alla disabilità adulta o, al 65° anno di età, da “ambito adulti” ad “ambito anziani”; • assicurare una qualificata partecipazione all’analisi degli attuali sistemi informativi in area sociale e socio-sanitaria, collaborare alla realizzazione di una più precisa definizione dei fabbisogni informativi, e assicurare l’impegno alla definizione delle modalità per costruire progressivamente un sistema informativo integrato con gli Enti Locali e gli altri soggetti che operano nell’area sociale e sociosanitaria: l’azienda di Piacenza nel corso dell’anno 2010, oltre ad avere assicurato la presenza qualificata nei gruppi di lavoro attivati dall’Assessorato sul Sistema Informativo Sociosanitario, ha sviluppato un progetto di disegno del Sistema Informativo Sociosanitario di ambito provinciale, coerente con il documento di indirizzo approvato dalla Cabina di Regia, presentato ai dirigenti regionali referenti dell’area. Inoltre l’azienda nel corso dell’anno 2010 ha sviluppato, nell’ambito del progetto più complessivo del disegno del Sistema Informativo Sociosanitario (per un approfondimento vedi la sezione 7, interamente de dedicata al progetto, da pag. 189), delle analisi specifiche sul fabbisogno informativo relativo alle varie fasi operative, direzionali e strategiche che ha consentito la determinazione di un patient record in grado di soddisfare i debiti informativi e consentire lo svolgimento delle differenti attività in termini di pianificazione, programmazione e gestione operativa dell’attività condivisa con il livello distrettuale e aziendale; • dare effettiva attuazione alle indicazioni regionali sulle dimissioni protette e di percorsi di semplificazione e integrazione per la fornitura di presidi e ausili: nel PAI alla dimissione protetta si concordano gli ausili con i MMG. Nel caso di valutazione a domicilio, l'infermiera dell’ADI e l'assistente sociale del Comune, insieme al MMG, prevedono nel PAI gli ausili assistenziali necessari per il mantenimento a domicilio degli utenti; • assicurare in ambito distrettuale l’integrazione tra punti unici di accesso e rete degli sportelli sociali: l’Azienda, sulla base di un’indagine svolta a livello regionale, ha sviluppato un’analisi degli sportelli sociali e degli sportelli unici distrettuali con indicazioni finalizzate al miglioramento delle reti distrettuali e della rete provinciale. Inoltre il citati progetto di Sistema Informativo Sociosanitario prevede una completa integrazione dell’intera rete provinciale degli sportelli. • In particolare sul tema dell’accesso, gli obiettivi fissati dalla regione riguardavano una più puntuale definizione degli accordi convenzionali tra Aziende e Comuni sui sistemi di accesso ai servizi sociali e sociosanitari e l’adozione di regolamenti e protocolli operativi per la regolazione dei sistemi di accesso e per la definizione della contribuzione a carico dell’utente. Gli accordi convenzionali tra Azienda USL e i Comuni capofila saranno ridefiniti nel 2011. Qui di seguito si riportano i principali azioni nel frattempo avviate o consolidate in tema di accesso. Nel Distretto di Piacenza sono stati definiti: Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 137 • il punto unico di accesso della domanda dell’utente presso gli sportelli sociali; • il punto unico di accesso per la domanda socio-sanitaria (indirizzata da MMG, istituzioni, Assistenti Sociali dei Comuni) presso la Segreteria del SAA; • la composizione e il funzionamento della UVM di Primo livello, composta da assistente sociale e infermiere (con il MMG presente o contattato successivamente, e/o fisioterapista se sono necessari ausili); • la composizione e il funzionamento della UVM di Secondo livello (con l’apporti di geriatri e/o altri specialisti) sia per anziani, sia per disabili con la funzione di valutazione di bisogni derivanti dalle patologie che comportano gravi limitazioni di tipo funzionale o che richiedono controlli e monitoraggi frequenti; • il contenuto della cartella di valutazione multidimensionale di primo e secondo livello. Nel Distretto di Levante sono state attivate le stesse cartelle per l’accesso all’ADI e per la dimissione protetta. In ogni caso è stato definito che, oltre allo sportello sociale/ufficio dell’Assistente Sociale che rappresenta comunque il punto unico di accesso per i bisogni degli utenti, la segreteria del SAA riceverà tutte le richieste di intervento sociosanitario per gli utenti del distretto e l’ufficio ADI rimane il punto di accesso per i servizi sanitari (ausili e Assistenza domiciliare). Nel Distretto di Ponente, è in discussione presso l’Ufficio di Piano il documento aziendale con i processi per l’accesso descritti (flussi) e inseriti nel progetto sul sistema informativo. In ogni caso è stato definito che, oltre allo sportello sociale/ufficio dell’Assistente Sociale che rappresenta comunque il punto unico di accesso per i bisogni degli utenti, la segreteria del SAA riceverà tutte le richieste di intervento sociosanitario per gli utenti del distretto e l’ufficio ADI rimane il punto di accesso per i servizi sanitari (ausili e Assistenza domiciliare). Quanto al responsabile del caso, pur non avendo ancora formalizzato protocolli ad hoc, è stato così definito: • nel caso di prevalente assistenza sanitaria è l’infermiere o, nel caso dei disabili, l’educatore e nel caso di progetto prevalentemente riabilitativo il fisioterapista; • nel caso di prevalente progetto sociale, la responsabile del caso è l’assistente sociale. • se l’intervento è domiciliare, l’assistente sociale rimane responsabile del caso per le funzioni comunali e il MMG per il progetto terapeutico. 3.6.4 Interventi sui percorsi multi professionali: i percorsi integrati Si riportano qui di seguito le azioni avviate e i risultati raggiunti sui programmi assistenziali che coinvolgono principalmente il Dipartimento di Cure Primarie, insieme ad altre articolazioni aziendali, individuati come prioritari dalla regione negli atti di programmazione 2010: Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 138 • programmi di prevenzione del Rischio Cardiovascolare Globale: tra la fine del 2009 e l’inizio del 2010 si è completata la strutturazione della lettera di dimissione secondo le direttive regionali. A febbraio 2010 il Direttore dell’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale di Piacenza ed il referente aziendale per il progetto hanno presentato la nuova lettera di dimissione dedicata ai pazienti che hanno subito un evento cardiovascolare acuto (IMA/SCA) ed il percorso conseguente ai Coordinatori dei tredici Nuclei di Cure Primarie dell’Azienda di Piacenza. Nei mesi di Maggio e Giugno 2010 si sono effettuati gli incontri in ognuno dei tredici NCP dell’Azienda, durante i quali si è presentata la nuova lettera di dimissione e si sono sottolineate le azioni da condividere con gli specialisti cardiologi per promuovere la modificazione degli stili di vita con particolare riguardo all’attività fisica e l’adesione alla terapia farmacologica al fine di una riduzione del rischio residuo. Nel 2010 per tutti i pazienti dimessi dall’U.O. Cardiologia di Piacenza dopo evento acuto (IMA/SCA) sono previsti: promozione delle modificazione degli stili di vita secondo modelli sani e l’eventuale indirizzo in terapia riabilitativa dedicata presso U.O Cardiologia P.O. della Val Tidone e Casa di Cura convenzionata S. Giacomo di Ponte dell’Olio (PC). Al follow-up dopo un mese sono previsti un rafforzamento della promozione degli stili di vita ed una valutazione della compliance terapeutica che vengono ripresi nel controllo a 6 mesi. In ogni fase del percorso il Medico di Medicina Generale viene coinvolto nella gestione del paziente attraverso l’utilizzo della lettera di dimissione, e con la lettera aziendale di controllo ambulatoriale alle viste a 6 mesi e successive. E’ in costruzione una lettera di dimissione informatizzata consultabile in via telematica sia dal MMG che dal Cardiologo Ospedaliero, che consentirà lo scambio di informazione tra Ospedale e Territorio in tempo reale, la condivisione della gestione del paziente post evento coronario acuto e una maggiore prontezza di intervento in caso di eventi imprevisti.; • programma “Leggieri”: La rilevazione dati al 31/12/2010 secondo il modello “Stepped care” ha evidenziato i seguenti risultati: le consulenze per problemi di media complessità, che prevedevano l’invio del paziente per la valutazione e le indicazioni terapeutiche, sono state 176; i casi gestiti dai MMG e seguiti congiuntamente per problemi di medio.-alta complessità che prevedevano un trattamento combinato, farmacologico e psicoterapeutico, sono stati 433; • presa in carico pazienti portatori di patologie croniche: l’analisi dei tassi di ospedalizzazione è compresa tra gli indicatori rilevati nei profili di Nucleo. Eventuali valori significativamente superiori rispetto alla media regionale, così come i relativi percorsi di miglioramento, saranno oggetto del proseguimento dei lavori all’interno dei Nuclei di Cure Primarie. Inoltre l’azienda ha attivato percorsi di presa in carico dei pazienti con patologie croniche, anche attraverso l’utilizzo sperimentale di strumenti di telemedicina, illustrati qui di seguito. Il controllo dei pazienti con scompenso cardiaco avviene attraverso gli ambulatori cardiologici del Presidio di Piacenza, con un monitoraggio post ricovero periodico, anche telefonico. E' in revisione la rete cardiologica territoriale e si stanno predisponendo le condizioni per attivare, oltre che l'ambulatorio cardiologico di primo livello presso la sede dei servizi territoriali di Piacenza, anche la presenza Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 139 di un infermiere per il monitoraggio dei pazienti con scompenso. Le azioni di supporto alle patologie croniche si esplicano anche attraverso: controllo dei pazienti con scompenso e aritmie attraverso monitoraggio con i MMG di due medicine di gruppo, autocontrollo di pazienti ad alta compliance attraverso uso di tecnologie remote (tracciato ecg), saturimetria periferica in BPCO avanzati abitanti in aree lontane dai centri specialistici, monitoraggio multiparametrici in pazienti con ventilazione e 02tp oltre 12 ore die, zideo controllo di pazienti con Alzheimer; • gestione integrata del paziente diabetico: l’AUSL di Piacenza fa parte del Gruppo Regionale insieme a Parma, Ravenna e Ferrara per la definizione dei criteri di costruzione del Registro Diabetici: la bozza di Registro per Piacenza comprende circa 18.000 pazienti. Gli indicatori relativi al percorso, estratti a fine 2010, evidenziano i seguenti risultati: i pazienti in carico in gestione integrata sono stati 1.565, il valore medio di emoglobina glicata è stato pari a 6,4, il numero di determinazioni di emoglobina glicosilata per paziente diabetico assistito in gestione integrata 2/anno, determinazioni di microalbuminuria per paziente diabetico assistito in gestione integrata 1/anno. I pazienti complessivamente assistiti dalla struttura diabetologica sono stai nel 2010 6.893, con un valore medio di emoglobina glicosilata pari a 7,8; • programma di assistenza odontoiatrica: nel corso del 2010 sono stati trattati 4.552 utenti (perfettamente sovrapponibile al dato complessivo 2009, pari a 4.557), che hanno ricevuto oltre 19mila prestazioni, dei quali 2.473 utenti trattati con ISEE 1 (contro i 1.468 del 2009) e pari al 54% degli utenti trattati. La percentuale di utenti con ISEE 1 è quindi in deciso incremento rispetto al 2009 (32,2%), mentre il numero assoluto si avvicina al fabbisogno stimato di circa 3.000 utenti, coprendone oltre l’80%; Gli utenti trattati con ISEE 2 sono stati 517 (contro i 250 del 2009), 166 con ISEE 3 (contro i 88 del 2009), 181 con ISEE 4 (contro i 83 del 2009), 53 con ISEE 5 53 (contro i 12 del 2009)e 2.100 con altre esenzioni (contro i 1.222 del 2009). I non vulnerabili sono stati 1.087 (pari a quindi al 23,9% del totale) contro i 1.434 del 2009 (31,4%). 3.6.5 Interventi sui percorsi multiprofessionali: l’assistenza farmaceutica Si riportano qui di seguito le azioni avviate e i risultati raggiunti in merito agli obiettivi regionali relativi alla politica del farmaco e governo della spesa farmaceutica. L’inserimento in questa sezione, invece che a margine dei dati illustrati nella sezione 2 (vedi da pag.) come avvenuto nelle scorse edizioni, deriva dalla considerazione che, oltre al governo della spesa, le attività dei servizi farmaceutici aziendali sono sempre più orientate alla collaborazione con gli altri professionisti (clinici sia di area ospedaliera che territoriale e MMG dei Nuclei di Cure Primarie), e legati al nuovo ruolo che ai farmacisti è assegnato nell’Atto Aziendale e nei conseguenti provvedimenti di riorganizzazione. In relazione all’assistenza farmaceutica ospedaliera: • sono ormai consolidati il monitoraggio dei consumi a livello dipartimentale e di Unità Operativa, e l’adeguamento alle raccomandazioni e linee guida regionali nel rispetto dei prontuari aven e regionale. Le categorie maggiormente monitorate sono quelle che dalle analisi, dall’attenta Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 140 valutazione dei consumi, ed in coerenza con quanto emerso negli incontri regionali, potevano nei vari ambiti generare inaproppiatezza. Per questo motivo, in riunioni e momenti di formazione/ confronto sono stati coinvolti i vari specialisti affinché l’appropriatezza prescrittiva basata sulle evidenze costituisse una prassi condivisa; • appropriatezza: anche in questo ambito sono state consolidate le attività di analisi, controllo e monitoraggio prescrittivo ed economico dei farmaci con Piano Terapeutico delle varie categorie, l’invio alla regione dei dati sulle varie categorie sottoposte a monitoraggio, la diffusione in più incontri delle raccomandazioni e linee guida regionali e contestuale controllo della loro effettiva applicazione attraverso audit clinici (quali ad esempio: audit in oncoematologia, audit per farmaci reumatologici, audit clinici sull’applicazione delle linee guida aziendali per il corretto uso di emazie, albumina e plasma, attraverso la collaborazione tra farmacia ospedaliera, servizio immunotrasfusionale, qualità), la partecipazione alle iniziative di formazione regionali sull’audit clinico e la predisposizione di audit clinici in ambito regionale; • consumo di antibiotici sistemici in ospedale: le attività finalizzate all’ottimizzazione dell’utilizzo degli antibiotici sistemici in ospedale sono ormai consolidate e si svolgono secondo le modalità di seguito sintetizzate. Le farmacie ospedaliere valutano le richieste di antibiotici ed in particolare quelle sottoposte a richiesta motivata personalizzata (RMP); la valutazione e il monitoraggio dei dati relativi ai consumi e all’appropriatezza prescrittiva è particolarmente agevole per le RMP processate. Con l’utilizzo dello specifico programma informatico è stata estesa la richiesta motivata personalizzata (avviata dapprima nei reparti considerati “critici”) a tutte le UU.OO. aziendali. Per determinati antibiotici è specificamente richiesto l’antibiogramma che viene valutato per l’evasione della richiesta. È stato inoltre effettuato un audit sull’uso degli antibiotici nel trattamento della neutropenia febbrile nel paziente ematologico. E’ programmato per i primi mesi del 2011 un’audit sull’adesione alle linee guida della sepsi severa e schock settico in RR, medicina area critica, ematologia e malattie infettive; • uso razionale e sicuro dei farmaci: viene richiesta la corretta e puntuale compilazione del registro AIFA per i farmaci sottoposti a monitoraggio con questa metodica. Solo dopo la corretta compilazione c’è l’acquisizione del farmaco e la sua dispensazione e registrazione. Questo ha consentito il rimborso, attraverso il Risk –sharing per le terapie che non hanno avuto buon esito ed in cui vi è stat progressione di malattia. C’è stata piena adesione alla procedura regionale della gestione clinica dei farmaci ed è stata attuata la stesura della procedura aziendale, convocando il gruppo di lavoro che ha prodotto un documento basato sulle Linee guida e sulle raccomandazioni regionali e ministeriali in materia (gestione clinica del farmaco, KCl, off-label, LASA,…). inoltre nel corso dell’anno sono stati fatti incontri e ci sono state collaborazioni con vari specialisti ospedalieri al fine di sensibilizzare e promuovere segnalazioni di farmacovigilanza, soprattutto per quanto riguarda farmaci oncologici e ad alto monitoraggio • rete delle farmacie oncologiche: è in via di realizzazione il progetto dell’ UFA, che verrà completato a giugno 2011. Contemporaneamente verrà acquisito il sistema log80 per la Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 141 prescrizione, preparazione e somministrazione farmaci oncologici. Sono nel frattempo stati previsti incontri con i clinici di riferimento per la condivisione e per l’implementazione dei protocolli in uso, secondo quanto previsto anche dal GREFO. E’ stata realizzata della formazione con l’UFA di Parma e sono stati contattati altri centri regionali che già allestiscono farmaci per condividere le metodologie. La formazione prevede anche incontri per sensibilizzare gli operatori sulle problematiche della manipolazione degli antiblastici e la messa in sicurezza, al fine di garantire una corretta azione di informazione e prevenzione del rischio chimico e biologico. Verrà infine rafforzata l’azione di farmacovigilanza e di gestione del rischio di insorgenza di eventi avversi. • governo dei dispositivi medici: ogni qualvolta un reparto fa richiesta di un nuovo dispositivo si procede al controllo della richiesta tramite la modulistica in vigore. La richiesta converge sempre verso il farmacista responsabile dei Dispositivi Medici che ne valuta le caratteristiche, l’innovatività, l’economicità o comunque il costo/beneficio. Per evitare dispersioni e garantire un’uniformità di gestione in tutti gli ospedali dell’Azienda, si è ritenuto infatti di far convergere in un unico punto le richieste. E’ stato inoltre perseguito un ulteriore incremento nell’adesione alle gare AVEN e quindi unico criterio di acquisizione, anche in vista dell’avvio del magazzino centralizzato. La Commissione Aziendale Dispositivi Medici (CADM), in ottemperanza a quanto richiesto, ha regolarmente inviato alla CRDM la relazione dell’attività svolta, con la periodicità semestrale definita. Il repertorio dei dispositivi è in costruzione sulla base delle indicazioni regionali tuttora in evoluzione. La stesura del repertorio aziendale dei DM è inoltre strettamente correlata al completamento dell’anagrafica aziendale con CND e numero di iscrizione al repertorio nazionale. Tutto il lavoro è comunque complementare alla futura partenza del magazzino AVEN: soprattutto per i dispositivi di uso corrente il percorso sarà comune per le aziende che ne fanno parte. Dopo l’incontro in RER della primavera scorsa è stato inviato al fornitore del sistema operativo aziendale lo schema del tracciato del flusso informativo dei DiMe affinché si predisponessero tutti i campi necessari all’inserimento delle informazioni specificatamente richieste. E’ perciò previsto per l’inizio 2011 il primo invio del flusso “DiMe”. In relazione all’assistenza farmaceutica convenzionata, nel corso dell’anno è stata modificata la lettera di dimissione da reparto, per i vari ambiti di attività degli ospedali della provincia, al fine di consentire una corretta prescrizione per principio attivo, monitorandone i volumi ed il rispetto delle note Aifa, per garantire in ambito territoriale una ricaduta di maggior appropriatezza d’uso delle Note Aifa. Per quanto riguarda i Piani terapeutici vengono puntualmente inseriti in un programma informatico all’atto della distribuzione diretta e comunque vengono fatti controlli incrociati anche sui P.T. dei farmaci dati in distribuzione per conto. Si valuta la correttezza del Centro Prescrittore individuato dalla RER, la compilazione, la validità ai fini del rispetto dell’erogazione in regime di SSN. Per gli off label sono state fatte analisi e si è ottemperato all’invio del flusso richiesto dalla RER nell’ambito della legge 648. Quanto agli altri obiettivi: Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 142 • prescrizione di farmaci con brevetto scaduto: nel 2009 sono state avviate attività di informazione indirizzata ai MMG attraverso incontri per ogni NCP dell’Azienda USL di Piacenza sui farmaci generici nei quali venivano chiarite: definizione, caratteristiche farmacologiche, biodisponibilità, studi di equivalenza con i farmaci di riferimento, le modalità di immissione in commercio e le criticità. Nel 2010, nel corso degli incontri di formazione in tutti gli NCP sulla prescrizione di farmaci cardiovascolari, si è ribadita la necessità dell’uso del farmaco a brevetto scaduto per contenere la spesa farmaceutica territoriale senza penalizzare l’efficacia terapeutica, anche quale indice di appropriatezza prescrittiva. Per garantire la prescrizione del farmaco equivalente come passaggio dall’ospedale al territorio si è attuata una modifica del programma informatico della lettera di dimissione da ricovero al fine di far pervenire al territorio, al MMG, una prescrizione unicamente per principio attivo e contrastare l’eventuale prescrizione dell’analoga specialità; • interventi su categorie terapeutiche critiche per consumi e spesa: nel 2010 si è lavorato principalmente con cardiologi e internisti per l’adesione alla prescrizione di farmaci per l’ipertensione in base alle EBM (cardiovascolari: Ace inibitori e sartani). E’ stato inoltre previsto per il 2011 di affrontare nuovamente il tema della terapia ipolipemizzante (già affrontato nel 2008), a livello anche in questo caso dei singoli NCP, poi in estensione anche all’interno dell’ospedale al fine di promuovere il corretto utilizzo di questi farmaci secondo le EBM. E’ in corso la definizione di indicazioni più stringenti da utilizzare nell’ambito dei farmaci inibitori di pompa, poiché dall’analisi dei consumi e dagli incontri fatti nelle varie UU.OO., se ne è evidenziato un uso a volte improprio, determinato per la maggior parte da comportamenti di autotutela (“medicina difensiva”). In relazione infine agli antidepressivi sono state fatte analisi sulle ricette prescritte in regime di SSN per valutare l’appropriatezza prescrittiva e corretta indicazione d’uso. L’obiettivo è poi quello di valutare con gli specialisti come intervenire poiché, essendo Piacenza zona di confine, molte delle prescrizioni provengono da fuori regione, ed oltre al rispetto degli aspetti di carattere più formale (P.T., indicazione, ecc.), non sono molti i margini di intervento; • appropriatezza prescrittiva antibiotici sistemici: nell’ambito della formazione dei Medici di Medicina Generale è stato previsto entro il primo semestre 2011, un evento di aggiornamento obbligatorio in ognuno dei 13 NCP in cui è suddiviso il Territorio dell’Azienda USL di Piacenza, nel quale verranno presentate le Linee Guida Regionali sul trattamento delle infezioni delle vie urinarie nell’adulto. Ciò nell’ambito di un più vasto e già previsto progetto di implementazione della appropriatezza prescrittiva della terapia antibiotica in generale, che veda coinvolto oltre l’ospedale, anche il territorio; • distribuzione diretta e per conto: per quanto riguarda la distribuzione diretta si effettua una precisa attività di controllo dei P.T. dei centri autorizzati a redigerli, la corretta compilazione e la congruenza della prescrizione. I volumi di distribuzione dell’extra PHT, rispetto all’iniziale incremento dovuto nel 2009 ad un più corretto e coerente svolgimento dell’attività secondo Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 143 quanto previsto dalla normativa vigente, si sono assestati ed anzi sono nel corso del 2010 diminuiti, proprio in funzione dell’accordo raggiunto a livello regionale. Ci si è attenuti alle indicazioni regionali in relazione alla distribuzione per conto, orientando anche i pazienti a ritirare i farmaci che non necessitano più di piano terapeutico verso le farmacie territoriali. Si è costituita la Commissione della DPC, che durante l’anno ha lavorato per incrementare il numero delle molecole inserite in tale regime e per risolvere criticità ancora presenti. Azienda USL di Piacenza Bilancio di Missione 2010 pag. 144