3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali

annuncio pubblicitario
3 Obiettivi istituzionali e strategie aziendali
Come ogni anno questa sezione del Bilancio di Missione contiene innanzitutto lo stato di
avanzamento del Piano strategico Aziendale 2009-2011, definito del Piano delle Azioni 2010,
approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria insieme al bilancio di previsione. La
struttura del Piano ricalca l’indice del Piano strategico. Le azioni di respiro pluriennale, e vedranno
la loro completa realizzazione nell’arco del triennio. Gli schemi che seguono indicano se quanto
previsto è stato completamente realizzato, se è stato avviato e va consolidato, se è stato rinviato o
riorientato a seguito di modifiche nella programmazione avvenute in corso d’anno.
Da quest’anno viene riportato anche l’avanzamento del Piano degli investimenti (infrastrutturali e
tecnologici), anch’esso presentato e approvato dalla Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria in
occasione dell’espressione di parere sul bilancio preventivo. I progetti sono illustrati per Distretto e
per ogni progetto viene indicato se, alla fine del 2010, sia in fase di progettazione, o di esecuzione
dei lavori o completato.
I paragrafi successivi inquadrano, nelle categorie richieste dallo schema regionale del Bilancio di
missione, i risultati rispetto agli obiettivi aziendali 2010, definiti all’interno delle linee di
programmazione regionale (DGR n. 1544/2010), dove non inseriti in altre sezioni.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 107
3.1 Lo stato di avanzamento del Piano Strategico: il Piano delle Azioni 2010
1.
GLI OSPEDALI IN RETE
Azioni 2010
Consolidato
rete endocrinologica
Avviato
Rinviato
Note
Rinviato
Note
9
rete diabetologica: decentramento del secondo
livello negli ospedali di prossimità
9
percorso reumatologico: avvio del progetto e
potenziamento delle attività di secondo livello a
PC, definizione dei linee guida per i farmaci
9
biologici, avvio della formazione del personale
degli ospedali di prossimità per il
decentramento del 1° livello
1.1
OSPEDALE DI CASTEL SAN GIOVANNI
Azioni 2010
Consolidato
consolidamento dell’organizzazione per
Avviato
Avviata la riorganizzazione del pre-
9
intensità di cura e durata della degenza
ricovero
Possibile a seguito
dell’accorpamento dei letti
revisione della continuità assistenziale di area
9
medica
monitorati nella terapia intensiva
polispecialistica, avviato nei primi
mesi del 2011
hub aziendale di chirurgia dei legamenti e
9
potenziamento delle attività
incremento delle attività di riabilitazione
Sono stati recuperati gli spazi da
9
cardiologica;
definizione clinico organizzativa dei percorsi di
dedicare alle attività
9
riabilitazione respiratoria;
Riorganizzato il dipartimento con
rafforzamento delle funzioni di diagnostica per
9
immagini;
l’istituzione tra l’altro della struttura
complessa a Castello, acquisita la
TAC.
Implementazione day service per lo scompenso
cardiaco;
9
Percorso dell’urgenza differibile della
traumatologia sportiva, in particolare
9
dilettantistica
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
Avviati i contatti con i medici delle
società sportive
pag. 108
1.2
OSPEDALE UNICO DELLA VAL D’ARDA
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
consolidamento organizzazione per intensità di
cura e durata della degenza: attivazione
chirurgia breve polidisciplinare e lungodegenza
9
riabilitativa;
hub aziendale di chirurgia flebologica:
9
incremento delle attività;
hub aziendale di chirurgia protesica ortopedica
e potenziamento delle attività riabilitative;
Integrazione dell’organico,
incremento della produzione,
9
istituzione della U.O. complessa
potenziamento rete nefrologica aziendale:
9
aumento posti tecnici di dialisi
potenziamento attività urologiche, in particolare
nell’ambito del progetto “Centro di 1° livello per
9
l’infertilità”
studio di fattibilità per la realizzazione di un
appartamento pre o post-dimissione presso
9
l’Unità Spinale di Villanova d’Arda
Potenziamento chirurgia plastica
Potenziamento chirurgia del dorso
1.3
Organico potenziato da gennaio
9
2011
9
OSPEDALE DI PIACENZA
Azioni 2010
Consolidato
Potenziamento delle attività di endoscopia
Avviato
Rinviato
Note
9
digestiva;
nel 2010 sono state soddisfatte
tutte le richieste, eseguendo 92
Sviluppo della partoanalgesia
9
parto-analgesie, contro una media
di 25/anno nell’ultimo triennio (sono
già 60 nei primi 5 mesi del 2011);
Borncologia: incremento delle attività;
9
avvio del progetto parkinson;
9
Sviluppo della collaborazione con l’Istituto
Rizzoli di Bologna per ortopedia pediatrica e
9
oncologia
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 109
1.4
OSPEDALE DI BOBBIO
Azioni 2010
Consolidato
progetto per l’ampliamento della dialisi
Avviato
Rinviato
Note
9
studio di fattibilità per l’acquisizione degli spazi
necessari alla prosecuzione del piano degli
9
investimenti pluriennale
2.
LA RETE TERRITORIALE SOCIALE E SANITARIA
2.1
LE CURE PRIMARIE
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
completamento della riorganizzazione del
Dipartimento e attribuzione dei diversi livelli di
9
responsabilità
Consolidata la dimissione protetta.
consolidamento delle attività assistenziali
Scompenso cardiaco: avviato il
9
integrate erogate: dimissioni protette, IRC,
9
monitoraggio domiciliare con
scompenso cardiaco
teletrasmissione dell’ECG ad un
mese dalla dimissione.
acquisizione di sonda doppler per la diagnostica
vascolare venosa (varici) e arteriosa sovraortica
(TSA) e definizione di percorsi per la diagnosi e
9
il trattamento presso le medicine di gruppo, in
prevista nel budget 2011
particolare presso le aree a più alta mobilità
passiva extraregionale
medicina di gruppo di Borgonovo-Ziano presso
l’ospedale di Borgonovo: definizione
Lavori conclusi e avvio della
9
medicina di gruppo a febbraio 2011
dell’accordo e avvio dei lavori;
Progettazione completata, non
Studio di fattibilità per la costituzione di una
ancora avviata per l’indisponibilità
9
Medicina di Gruppo ad Agazzano in locali di
di uno dei tre MMG a costituire il
proprietà del Comune;
gruppo
Completato per il DCP;
A inizio 2010 il DSM;
trasferimento presso l’ospedale di Fiorenzuola
dei servizi Territoriali del Distretto di Levante;
9
9
9
Resta da trasferire il DSP, quando
saranno disponibili i locali del
laboratorio, da trasferire nel nuovo
edificio all’espletamento della gara,
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 110
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
revisione organizzativa della continuità
Rinviato
Note
Completametno della
assistenziale: avvio sperimentale in un distretto
9
del numero unico di chiamata con l’attivazione
di una centrale operativa unica e progressiva
progettazione, avvio ad inizio 2011
per alcuni comuni montani, in
progressiva estensione.
estensione a tutto il territorio provinciale;
+ 12 ore di odontoiatria a Città di
Piacenza, + 12 ore di odontoiatria a
Ponente (CSG), + 5 ore di fisiatria
domiciliare
specialistica ambulatoriale, consolidamento:
lo screening ambliopia è stato
- dell’attività odontoiatrica in diverse sedi
riorganizzato con l’UO Oculistica
distrettuali;
- dello screening per l’ambliopia con ortottiste
dedicate in tre sedi del Distretto di Ponente;
- attivazione del day service a
Cortemaggiore;
del PC che ha effettuato le indagini
9
9
presso tre sedi del Distretto di
9
9
- incremento dell’attività fisiatrica
Ponente (Bobbio, Borgonovo Val
Tidone, San Nicolò), una sede a
Levante (Fiorenzuola), e nella Città
di Piacenza.
ambulatoriale e domiciliare;
Complessivamente sono stati
eseguiti 2.500 accertamenti Avviato
il day service diabetologico a
Cortemaggione
revisione organizzativa del servizio sociale
distrettuale, con afferenza al DCP;
9
Assistenza domiciliare:
Attivazione da MMG, servizi sociali
- semplificazione delle procedure di
o familiari. Cartella informatica
attivazione, sviluppo dei controlli di
appropriatezza,
- utilizzo di strumenti informatici per la
rilevazione delle condizioni cliniche del
paziente e per la rilevazione delle attività,
- completa sostituzione delle prestazioni
9
9
9
presente su tutta la provincia per i
casi ADI/SID con presa in carico.
Utilizzo agenda informatica per casi
con prestazioni occasionali.
Internalizzazione completa degli
operatori terminata a marzo 2010
acquisite esternamente con personale
aziendale;
Promozione della prescrizione dei farmaci
generici
Appropriatezza prescrittiva, in particolare sugli
antipertensivi
Azienda USL di Piacenza
9
9
Bilancio di Missione 2010
pag. 111
2.1.1. SALUTE DONNA E INFANZIA
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
Rinviato
Note
consolidamento della figura dei case manager
(ostetriche) per la presa in carico della
gravidanza a basso rischio e per
9
l’accompagnamento alla nascita nei consultori
distrettuali
Consolidamento del percorso nascita
2.1.2
9
ASSISTENZA PROTESICA
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
attivazione di un gruppo aziendale integrato
E’ stata definita ed è operativa una
ospedale-territorio per la valutazione del
bisogno di ausili di persone con particolari
équipe multisciplinare che valuta i
9
casi e prescrive
patologie (es. Sclerosi multipla, SLA, Corea,
cerebrolesioni gravissime, ecc);
Consolidato in struttura;
ri-definizione del percorso per la fornitura e
sostituzione di cannule tracheostomiche nelle
9
9
strutture residenziali e a domicilio
2.1.3
Nei primi mesi del 2011 avviato un
ambulatorio dedicato nei tre comuni
capolfila
SVILUPPO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
Sono stati presi in carco 3 bambini
cronici e circa 80 persone in
sviluppo progettuale e formazione per la
assistenza palliativa.
valorizzazione delle professioni in tema di
assistenza domiciliare pediatrica, assistenza
9
palliativa, assistenza a specifiche comunità in
E’ consolidato a Piacenza il
“Progetto Ciano”.
Su tutto il territorio sono attivi i
cui applicare la medicina d’iniziativa;
percorsi per patologia (ad
esempio gracer, sla, eccetera)
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 112
2.2 IL SISTEMA SOCIOSANITARIO INTEGRATO
Azioni 2010
Consolidato
progettazione del sistema informativo integrato;
supporto tecnico per l’accreditamento dei servizi
socio-sanitari;
Avviato
Rinviato
Note
9
9
Consolidato nel Distretto Città di
definizione di percorsi di accesso integrato;
Piacenza, in corso di definizione
9
negli altri distretti;
Team di transizione: consolidato
per gli autistici, avviato per il
costruzione o consolidamento di:
passaggio alla rete anziani
- team di transizione tra area salute mentale
e area della non autosufficienza;
9
Progettata l’UVM integrata, avviata
9
a marzo 201;
- consulenze specialistiche a favore di
Definito il protocollo per le
anziani e disabili in struttura;
consulenze in CRA e CSR, avviato
a marzo 2011
2.2.1
ASSISTENZA AI DISABILI
Azioni 2010
Consolidato
definizione dei criteri e delle modalità di
Avviato
Rinviato
Definiti i percorsi, non ancora
9
passaggio dei disabili over 64 alla rete anziani;
Note
formalizzati dai Comitati di Distretto
Consolidato per la classificazione
completamento della diffusione del modello di
valutazione basato sul funzionamento (ICF);
della disabilità per le strutture, nel
9
9
2011 estesa anche alla valutazione
della necessità degli interventi di
sostegno
supporto agli Enti Locali nella definizione delle
mission dei vari servizi offerti, nella più
9
complessiva revisione della rete per disabili;
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 113
2.2.2
ASSISTENZA AGLI ANZIANI
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
prevenzione rischio fratture nella popolazione
anziana residente in montagna, anche
9
attraverso somministrazione di vitamina D
sperimentazione dell’utilizzo di strumenti di
telemedicina:
- monitoraggio pazienti nei Distretti di
ridefinito il target per gli ECG (non
9
scompenso ma diabete e aritmie) e
Levante e Ponente;
- monitoraggio del trattamento con ossigeno
avvio nel 2011;
9
avviato a luglio 2010;
a domicilio nella zona montana della val
Completata la progettazione,
9
Tidone;
acquisite le tecnologie, attualmente
- monitoraggio di pazienti fragili in alta val
in fase di test.
Tidone;
verifica dell’efficacia dei progetti sperimentali
attivati (ad esempio “domenicando”, “Alzheimer
9
caffè”, ecc.)
2.2.3
INOVAZIONE PER LA NON AUTOSUFFICIENZA
Azioni 2010
Consolidamento della sperimentazione
dell’infermiere di quartiere/comune;
integrazione tra servizio protesica e centro
adattamento domestico (CAAD) provinciale
ricerca sugli esiti nella popolazione assistita a
domicilio
Azienda USL di Piacenza
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
9
9
9
Bilancio di Missione 2010
pag. 114
2.3
SALUTE MENTALE
2.3.1
RIORGANIZZAZIONE DELLE FUNZIONI “STORICHE”
Azioni 2010
Consolidato
fase propedeutica del progetto “get-up”:
Avviato
Rinviato
Note
9
intercettazione precoce degli esordi psicotici;
attivazione di una funzione residenziale post-
9
crisi;
riorganizzazione e nuove funzioni dei centri
9
diurni psichiatrici;
Istituzione dell’hub di area vasta sui disturbi del
comportamento alimentare (centro di terzo
9
livello)
specializzazione di una residenza per
dipendenze multiproblematiche a livello
9
provinciale;
specializzazione di una comunità terapeutica
per tossicodipendenti adolescenti e giovani
9
adulti;
avvio della prima fase del nuovo programma
9
aziendale alcologico;
accertamenti di tossicodipendenza in alcune
categorie di lavoratori;
Azienda USL di Piacenza
9
Bilancio di Missione 2010
pag. 115
2.3.2
SVILUPPO DELLE ATTIVITA’ DI COLLEGAMENTO
Azioni 2010
Consolidato
revisione della consulenza strutturata alla rete
Avviato
Rinviato
Note
9
assistenziale della disabilità adulti
avvio della strutturazione del Programma
9
“Autismo 0-30”
avvio della costruzione di rapporti di lavoro
strutturati con i Servizi sociali comunali e e il
9
Servizio lavoro dell’amministrazione provinciale
attivazione di residenze socio-assistenziali:
9
appartamenti, comunità
Attivazione del centro di inclusione socio-
9
lavorativa con gruppi appartamento “I Perinelli”
2.4
SANITA’ PUBBLICA
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
A regime il registro di patologia,
avvio da gennaio 2010 del registro
a regime il registro di patologia e
9
consolidamento del registro tumori;
9
tumori. Per la certificazione
AIRTUM servono dati relativi a
quattro anni.
avvio del programma interdipartimentale
promozione della salute e costituzione del un
9
gruppo di lavoro aziendale;
Programmazione coordinata e congiunta delle
attività della sezione permanente provinciale
per il coordinamento delle attività di
9
prevenzione e vigilanza (con Vigili del Fuoco,
Direzione del Lavoro, INAIL, ISPELS, ARPA e
INPS), con priorità alla vigilanza sui cantieri e
sulla grande distribuzione
valutazione di efficacia delle azioni di
prevenzione e protezione negli ospedali pubblici
9
e privati della Provincia;
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 116
3
L’AZIENDA TECNOLOGICA E LOGISTICAMENTE AVANZATA
3.2
L’INNOVAZIONE LOGISTICA
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
Acquisito prodotto per il Clinical
consolidamento del progetto di gestione
Data Repository (CDR) e ricerca
informatizzata del reparto, finalizzato ad
9
informatizzare tutte le informazioni di gestione
sistema per Comparto Operatorio
9
per dare attuazione nel 2011 agli
del paziente;
ulteriori step
Partenza nei tempi previsti sia
avvio del monodose;
nella progettazione, sia come
9
analisi che come
implementazione in reparto
3.3
L’INNOVAZIONE PER IL RISPETTO AMBIENTALE
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
Rinviato
Note
partecipazione al programma regionale per gli
interventi di qualificazione energetica nelle
9
aziende sanitarie;
4
PROGRAMMARE AD AREA VASTA
Azioni 2010
Consolidato
consolidamento degli strumenti di monitoraggio
e rendicontazione
studio di fattibilità per una unica commissione
per i Dispositivi medici
progressiva adozione della codifica unica dei
dispositivi
Azienda USL di Piacenza
Avviato
Tutte le aziende alimentano la
reportistica post gara. Aven
9
rendiconta l’adesione ai contratti
9
Individuate le procedure e
9
realizzato il supporto informatico
per la codifica unica
Bilancio di Missione 2010
pag. 117
5
GOVERNO CLINICO E GESTIONE DEL RISCHIO
Azioni 2010
Consolidato
istituzione e attivazione del Comitato per la
Avviato
Rinviato
Note
9
Sicurezza Aziendale
sviluppo delle attività di segnalazione e di
analisi degli eventi avversi a tutta l’Azienda, a
9
partire dalle strutture in accreditamento
istituzione e avvio del Dipartimento della
9
Sicurezza
avvio della definizione delle procedure del
9
sistema di gestione della sicurezza lavoro
definizione dei sistemi di monitoraggio e avvio
Resta da concludere la
9
della formazione degli auditor
formazione (2011)
ORIENTAMENTI PER LE AZIONI DI SOSTENIBILITA’
Azioni 2010
Consolidato
Avviato
Rinviato
Note
trascinamento e sviluppo di alcuni effetti delle
“azioni centralizzate” del 2009, in particolare
9
quelle legate alla politica del farmaco;
azioni di razionalizzazione non più basate su
“poche grandi azioni”, ma legate allo sviluppo e
all’implementazione di una serie di iniziative
9
volte all’utilizzo appropriato e monitorato delle
diverse risorse (prestazioni di laboratorio, di
diagnostica, ecc.);
analisi, revisione e reingegnerizzazione di
alcuni processi aziendali al fine di migliorare le
9
performance;
adesione e partecipazione attiva allo
svolgimento delle gare AVEN e Intercenter;
Azienda USL di Piacenza
9
Bilancio di Missione 2010
pag. 118
3.2 Lo stato di avanzamento del Piano Strategico: il Piano degli investimenti
Distretto di Ponente:
Progetto
Lavori in
corso
Completato
parcheggio Pronto Soccorso (2010);
9
medicina di gruppo Borgonovo (2010);
9
trasferimento riabilitazione (2010/11);
9
interventi vari per accreditamento (2010);
9
MOC per l’ospedale di Bobbio (2010)
9
Avvio procedure per acquisizione RMN (2010)
9
Studio di fattibilità, ora in
corso l'acquisizione della
tecnologia
9
CSR di Borgonovo (2011)
9
casa della salute di Borgonovo (2011)
lavori appaltati nel 2011
9
TAC 16 Strati (2010)
ristrutturazione e ampliamento degenze (2011)
9
adeguamento sicurezza ospedale Castel San Giovanni
(2011)
Rinnovo tecnologico e arredi comparto operatorio,
terapie intensive, degenze (2012): Tavoli operatori,
ventilatori e monitor per anestesia, elettrobisturi, letti
elettrici per degenza medicina e rianimazione,
ventilatori per rianimazione
9
ospedale di Bobbio: 3° piano e zona spogliatoi
(2012);
Operativa da inizio 2011
Da realizzare attraverso il
finanziamento previsto dalla
finanziaria 2008, ancora in
attesa di stipula l'accordo di
programma Stato - Regione
9
9
Rianimazione ospedale di Castel San Giovanni (2010)
9
comparto operatorio e altro di Castel San Giovanni
(2011);
completamento ristrutturazione dialisi ospedale di
Bobbio (2011)
9
9
Distretto di Levante:
Progetto
Lavori in
corso
Completato
Note
9
sale operatorie (2010)
palestra (2010)
9
ascensori (2010)
9
9
tetto villanova (2010)
Rifacimento parziale
9
tetto palazzina arpa (2010)
9
trasferimento neuropsichiatria infantile (2010)
9
casa della salute di Podenzano (2012)
lavori appaltati nel 2011
9
TAC 16 Strati (2010)
ambulatori monticelli (2010)
9
interventi vari per accreditamento (2010)
9
pronto soccorso, blocco parto, rinnovo tecnologico e
impiantistico del blocco operatorio (ventilatori e
monitor per anestesia, tavoli operatori, scialitiche,
letto parto, sistema di monitoraggio e telemetria
CTG), sicurezza Ospedale della Val d’Arda (2012)
9
Azienda USL di Piacenza
Note
Bilancio di Missione 2010
Da realizzare attraverso il
finanziamento previsto dalla
finanziaria 2008, ancora in
attesa di stipula l'accordo di
programma Stato - Regione
pag. 119
Distretto Città di Piacenza:
Progetto
Lavori in
Completato
corso
Note
9
cellule staminali (2010)
collegamento corpo 4 – polichirurgico e opere
complementari esterne corpo 4 (2010)
9
In corso gara con Comune
di Piacenza
cucina (2010)
accesso da villa speranza e interrato villa speranza
(2010)
edificio 4: realizzazione del poliambulatorio chirurgie
(2011 e 2012)
nuova cabina elettrica, scala esterna di sicurezza e
ascensori (2011 e 2012)
ristrutturazione ex igiene e profilassi per trasferimento
del DH oncologico e del Ser.T (+ diabetologia
nell’attuale dh oncologico) + copertura pneumologia
(2011 e 2012)
Gamma Camera doppia testa (2010/11)
9
9
In fase di appalto
9
In fase di appalto
9
9
9
9
Gamma camera mobile a singola testa (2010/11)
sonda per linfonodo sentinella (2010);
adeguamento strutture, nuovo pronto soccorso e
interventi infrastrutturali, piattaforma per la medicina
diagnostica per immagini, a partire dalla medicina
nucleare (2010, 2011 e 2012);
nuova sede NPI (2010);
Iniziate procedure di gara
Iniziate procedure di gara
9
9
9
nuovo deposito farmaci e nuova cucina (2010 e 2011);
adeguamento impianti di trattamento aria e gruppo
frigorifero (2011);
interventi vari per accreditamento (2010)
Iniziate procedure di gara
In corso procedure di gara
9
9
arredi e attrezzature Pronto Soccorso Piacenza (2012):
1 Tac 16 strati, 2 DR, 1Amplificatore di brillanza, 1
ecografo, sistema per telemetria, rinnovo attrezzature
varie per obsolescenza, tecnologie informatiche;
9
adeguamento impiantistico e tecnologico del comparto
operatorio (2011): Ventilatori e monitor per anestesia,
tavoli operatori, scialitiche, pensili, letti rianimazione
per Recovery Room ;
9
Da realizzare attraverso il
finanziamento previsto dalla
finanziaria 2008, ancora in
attesa di stipula l'accordo di
programma Stato - REgione
3.3 Partecipazione degli Enti Locali alla programmazione sanitaria
La cornice di riferimento per la programmazione è costituita dall’Atto triennale di indirizzo e
coordinamento 2009-2011 che è stato approvato nell’ottobre del 2008 dalla Conferenza Territoriale
Sociale e Sanitaria. Nella prima parte del 2010 sono stati predisposti in tutti i distretti e i Piani
attuativi 2009 in coerenza con i Piani di Zona triennali per la Salute e il Benessere sociale 20092011.
A livello di esecutivo della Conferenza e di tavolo tecnico interdistrettuale, anche in articolazioni
diverse, si è lavorato soprattutto su:
• indirizzi e criteri operativi di riparto interdistrettuali del FRNA (parte disabili e residui) al fine di
arrivare ad una ripartizione condivisa e sostenibile per tutti e tre i distretti.
• il riequilibrio dei Posti letto a livello distrettuale delle strutture per Anziani in coerenza con gli
indirizzi della Regione e della CTSS ed in relazione alla situazione specifica dei singoli distretti
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 120
e dell’evoluzione nel triennio 2007-2009 sia in termini di posti letto attivi sia in termini di utenti
accolti.
• il sistema informativo sociosanitario, con la condivisione dei risultati del lavoro dei gruppi tecnici
e la presentazione del progetto di definizione, sviluppo e implementazione del sistema su
ambito provinciale in coerenza con gli indirizzi della cabina di regia.
• accreditamento sociosanitario: sono stati attivati dei tavoli tecnici in ogni distretto per fornire un
supporto agli Uffici di Piano e a livello interdistrettuale per garantire l’omogeneità e la possibilità
di condividere aspetti critici e tematiche comuni. Si sono sviluppate attività preparatorie alla
valutazione delle domande di accreditamento presentate dai diversi soggetti e attività
propedeutiche alla predisposizione dei contratti, quali verifiche operative sul sistema omogeneo
per la determinazione della tariffa e definizione degli schemi di contratto.
• regolamenti: sono stati predisposti, discussi ed approvati i regolamenti di funzionamento della
CTSS, dell’Ufficio di Presidenza e dell’Ufficio di Supporto.
A livello provinciale da segnalare tre iniziative istituzionali che hanno visto la partecipazione della
Provincia, Comuni e altri soggetti istituzionali:
• progetto europeo “Healthy and Wealthy Together”: l’Azienda collabora con la Provincia di
Piacenza anche per la seconda fase del progetto, riservata ai servizi pre-natali e post-nascita
garantiti alle donne straniere, valendosi dell’apporto dei professionisti operanti in tale settore;
• Inclusione socio-lavorativa delle persone svantaggiate: è stato siglato un Protocollo d’intesa (tra
la Provincia di Piacenza, i Comuni capofila di Distretto, AUSL di Piacenza, consorzio SOL.CO e
associazione la Ricerca) per lo sviluppo della rete integrata pubblico-privata per l’inclusione
socio lavorativa dei soggetti svantaggiati. L’intesa è diretta a favorire l’inserimento sociolavorativo ed aumentare il livello di occupabilità dei Soggetti svantaggiati, di cui all’art.4, l. n.
381/1991 e dei Soggetti svantaggiati privi di lavoro, ovvero persone con gravi problemi sociali o
sanitari certificati dalle competenti strutture pubbliche. I firmatari del protocollo hanno
collaborato nel consolidamento ed implementazione della rete integrata pubblico/privata, tesa a
facilitare l’inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati ed a riguardo intendono operare
attivamente e sinergicamente per attuare strategie e percorsi, anche individualizzati, di
inserimento socio-lavorativo.
• progetto sulla violenza sulle donne “non è stato un incidente”: l’Amministrazione Provinciale ha
avviato una riflessione con tutti i soggetti interessati all’informazione, all’accesso ed alla presa
in carico – con un’attenzione particolare al livello sanitario – delle donne vittime di violenza. Si
sono così realizzati vari incontri tra Associazioni piacentine di tutela della donna (in particolare
“Telefono Rosa” e “il Pane e le Rose”), Azienda e i Comuni di Piacenza, di Fiorenzuola e di
Castel San Giovanni oltre che la Polizia di Stato e Carabinieri per arrivare alla stesura di un
protocollo d’intesa che portasse alla condivisione delle iniziative comuni da avviare in modo
coordinato ed integrato. E’ in corso di predisposizione la stesura finale del protocollo.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 121
In ambito distrettuale da sottolineare la definizione della nuova organizzazione del NUP del
Distretto di Levante, che ha sviluppato un modello orientato alla strutturazione del Sistema
Integrato per l’Accesso ai servizi della rete sociosanitaria.
Da ultimo l’Azienda è stata impegnata, nel ruolo di AUSL Capofila, nello svolgimento delle attività
del Progetto di Modernizzazione dell’Area Vasta Emilia Nord “Modello di presa in carico del
soggetto disabile adulto”, finalizzato alla definizione degli indirizzi di miglioramento per i sistemi e
percorsi di accesso e presa in carico esistenti nelle differenti realtà distrettuali.
3.4 Universalità ed equità di accesso
3.4.1 Gli screening oncologici
E’ regolarmente proseguita l’attività di chiamata dei tre programmi di screening ed è ormai
consolidato il rispetto della programmazione. L’obiettivo del 95% di chiamate rispetto alla
popolazione target è stato ampiamente raggiunto, e più in particolare:
• mammografico: 105 % della popolazione target, comprese le fasce di età interessate
dall’allargamento. L’alta percentuale di chiamate è dovuta al fatto che l’Azienda si è posta
l’obiettivo di invitare tutte le donne 74enni prima della loro uscita dal programma di screening;
• collo dell’utero: 98,4% della popolazione target;
• colon – retto: 99,9% della popolazione target.
I risultati in termini di adesione con i rispettivi valori “soglia” e “desiderabili” sono illustrati nelle
successive figure (vedi da Figura 206 a Figura 207). Tutti i risultati sono al di sopra del valore soglia
definito dalla regione, anche se ancora al di sotto del valore desiderabile.
90%
89,1% FORLI'
85%
80%
valore desiderabile
75%
70%
73,2% RER
71,0%
66,0% PIACENZA
65%
63,7% PARMA
60% 60,2%
valore soglia
55%
50%
45%
40%
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Figura 205: Adesione allo screening mammografico.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 122
85%
81,8% REGGIO E.
80%
75%
70%
65%
60%
55%
61,9% RER
61,4%
valore desiderabile
54,8%
53,7%
50%
PIACENZA
valore soglia
45%
40%
38,2%
RIMINI
35%
30%
25%
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Figura 206: Adesione allo screening citologico.
70%
65%
64,3%
REGGIO
E
valore desiderabile
60%
55%
50%
45%
51,7% PIACENZA
51,5%
RER
37,4%
FORLI'
46,2%
valore soglia
40%
38,5%
35%
30%
25%
20%
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Figura 207: Adesione screening colon retto.
In relazione alle azioni avviate o consolidate e ai risultati ottenuti in relazione agli altri obiettivi
regionali sui programmi di screening vale la pena ricordare in sintesi:
• continuità e l’integrazione dei percorsi diagnostico-terapeutici conseguenti alla positività del test,
con monitoraggio dei tempi intercorrenti fra le diverse fasi del percorso. In relazione al percorso
mammografico il 74% degli interventi chirurgici conseguenti ad esito positivo del test è stato
eseguito entro 60 gg. dalla mammografia (obiettivo: 80%) e l’87,2% degli esiti “normali“ sono
stati comunicati entro 21 giorni dalla mammografia di screening (obiettivo: 90%). In relazione al
colon-retto, le colonscopie eseguite entro 30 gg. dalla data del test positivo sono state nel 2010
il 34,4%. Il dato medio annuo è dovuto a problemi tecnico – organizzativi insorti durante la prima
parte dell’anno e superati nel corso del secondo semestre. Nell’ultimo trimestre 2010 infatti, il
risultato è stato pari al 80,5% (obiettivo 90%).
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 123
• garanzia dell’attività di tutti i Registri tumori di popolazione, generali e di patologia. Il Registro
Tumori è stato attivato, ed è stata completata la registrazione e la trasmissione dei casi relativi
all’anno 2007. È stata inoltre garantita la partecipazione ai progetti valutativi a livello regionale e
nazionale. Il riconoscimento del registro (attraverso la certificazione AIRTum) potrà avvenire
solo dopo la registrazione dei dati di quattro anni consecutivi.
3.4.2 Il Piano per il contenimento dei tempi di attesa
Gli atti regionali di riferimento per la gestione dei tempi di attesa sono la DGR 1035/2009 “Strategia
regionale per il miglioramento dell'accesso ai servizi di specialistica ambulatoriale” e la DGR
1803/2009 “Indicazioni generali alle aziende sanitarie per l'attivazione, l'organizzazione ed il
funzionamento delle attività di day service ambulatoriale”. I risultati rispetto agli obiettivi regionali
per il 2010 legati alla DGR 1035/2009 sono in sintesi i seguenti:
• ambiti di garanzia: il bacino di riferimento, aziendale o distrettuale, è stato individuato per tutte
le prestazioni oggetto del piano. Le rilevazioni regionali sono effettuate secondo la scelta
dell'utente in base al bacino di riferimento;
• percorsi di garanzia: sono stati attivati percorsi di garanzia per le prestazioni RMN encefalo,
RMN addome, TAC, visita dermatologica. Tali prestazioni sono anche ricomprese nell'accordo
di fornitura con la Casa di Cura;
• la distinzione della tipologia prestazione è a regime in relazione alle visite;
• azioni di miglioramento dell'appropriatezza: nel 2010 è ripreso il confronto tra MMG e specialisti
per definire o riformulare percorsi condivisi su specifiche tematiche relative all'attività
diagnostica ambulatoriale. Il confronto ha interessato in particolare i cardiologi sulle tematiche di
appropriatezza delle indagini strumentali, gli urologi sugli accertamenti di 2° livello e gli
ortopedici per i controlli post PS e per le indagini radiologiche (RM, TC,RX ) per patologie
ortopediche.;
I risultati relativi ai tempi di attesa e agli indici di performance per le diverse prestazioni sono
illustrati nella sezione 2, par. 2.3.3, da pag. 69.
Inoltre, rispetto alla DGR 1035/2009:
• i percorsi di day service3 sono stati definiti, formalizzati e trasmessi per la realizzazione di un
apposito archivio regionale. In sintesi nel 2010 erano attivi nelle diverse sedi aziendali 68
3
L’attività di Day Service Ambulatoriale è un modello organizzativo ed operativo finalizzato ad affrontare
problemi clinici di tipo diagnostico e terapeutico che necessitano di prestazioni multiple e/o complesse. Può
essere attivato dal professionista di riferimento che effettua la prima visita. Attraverso la definizione dello
specifico percorso per patologia e di un corrispondente “pacchetto” di prestazioni da eseguire in modo
integrato e contestuale, le attività di day service hanno contribuito a ridurre in modo sostanziale i day hospital
medici di tipo diagnostico.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 124
percorsi di day service: 4 a Castel San Giovanni, 7 a Bobbio, 7 a Fiorenzuola d’Arda e 50 a
Piacenza, e relativi a molteplici patologie e discipline (vedi la successiva Tabella 7). Nel 2010
sono stati assistiti in regime di day service 5.200 utenti.
• quanto al debito informativo, è a regime la rilevazione del medico prescrittore, mentre è ancora
a volte carente la presenza del quesito diagnostico. Lo sviluppo della prescrizione SOLE (per
un approfondimento ved oltre, par. 6.4, da pag.182) comporterà un miglioramento anche di
questo risultato.
disciplina di attivazione
Allergologia
Cardiologia
Centro trasfusionale
Chirurgia Generale
Chirurgia vascolare
Dermatologia
Ematologia
Geriatria
Malattie endocrine
Malattie infettive
Malattire endocrine
Medicina Generale
Nefrologia
Neurologia
Oculistica
Oncologia
Ostetricia
Ostetricia e Ginecologia
Otorino
Pediatria
Pneumologia
Radioterapia
Urologia
Totale complessivo
percorsi di day service attivi
4
1
1
3
1
1
1
3
1
4
3
17
4
5
3
1
1
2
3
3
4
1
1
68
Tabella 7: Percorsi di day service attivi per disciplina
3.4.3 Le reti della terapia del dolore e delle cure palliative
In relazione agli obiettivi regionali su terapia del dolore e cure palliative, si riporta qui di seguito una
sintesi dei risultati:
•
implementazione e consolidamento della rete delle cure palliative: è in corso una revisione
organizzativa che, in base alla legge 38/2010, porterà alla individuazione di due distinte reti,
una per la terapia del dolore e una per le cure palliative, e delle rispettive strutture di riferimento.
L’avvio della riorganizzazione è prevista per i primi mesi del 2011. Nel corso del 2010 si è
continuato a lavorare con la precedente organizzazione e i risultati sono sinteticamente illustrati
qui di seguito. E’ stato consolidato il ruolo dei referenti per le Cure palliative di ogni Nucleo di
Cure Primarie, definito nel 2009 con l’obiettivo di individuare dei professionisti che per ogni
Nucleo di MMG si facessero carico di essere i primi intervenire su problematiche tipiche delle
Cure Palliative e della Terapia del dolore. E’ stato identificato il ruolo operativo dei referenti e
come questi si debbano integrare all'interno della rete (il progetto è in fase di conclusione).
Inoltre la rete è stata consolidata attraverso un Corso di formazione di 50 ore, corredato dalla
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 125
preparazione e pubblicazione di un manuale di cure palliative e incontri a cadenza trimestrale (4
nel 2009 e 4 nel 2010) con discussione di problematiche organizzative e temi di interesse
clinico, quali nuovi farmaci a disposizione, buon uso degli oppioidi, terapia del dolore
nell'anziano. In merito alle attività di progettazione rete interospedaliera di terapia del dolore, nel
gennaio 2010 è stato condiviso e redatto un documento di programmazione e sviluppo
“Proposta di integrazione interospedaliera tra i tre centri aziendali di medicina del dolore”,
mentre il successivo “Progetto di Miglioramento Rete della Terapia del Dolore” è andato in
Accreditamento nel Marzo 2011. Nel corso del triennio 2008-2010, l’Azienda ha partecipato al
progetto nazionale di benchmarking sulla terapia del dolore, al progetto nazionale sul buon uso
degli oppioidi, al progetto regionale di formazione in cure palliative, al progetto MACONDO. In
relazione alle attività di formazione e informazione, si è svolto nel 2010 un incontro a carattere
Regionale sulle tecniche interventistiche in chirurgia antalgica. Inoltre, all’interno del Congresso
Nazionale ESRA 2010 (svoltosi a Cremona, ma di cui i Direttore del Dipartimento delle
Anestesie dell’Azienda era uno dei tre presidenti), una sessione è stata interamente dedicata
alla definizione delle reti delle Cure Palliative e alla Terapia del Dolore, con la presenza di
Esperti Nazionali ed Internazionali. L’U.O.S.D. di terapia del dolore ha assistito, nel 2010, 995
pazienti, effettuando 7.500 prestazioni ambulatoriali per esterni, 720 per interni, 166 interventi in
sala operatoria;
• programma hospice: Il programma per la realizzazione dell’hospice a Piacenza è stato definito
ed i tempi sono stati rispettati. In particolare: a gennaio 2010 è stato avviato il cantiere, con una
previsione di completamento dei lavori a marzo 2011, a maggio 2010 è stata avviata la
costruzione, a dicembre 2010 i lavori erano a tetto, ed erano state completate le parti esterne e
l’impiantistica per il risparmio energetico;
• registrazione del dolore in cartella clinica: per tutte le U.O. di degenza è stata definita una
specifica procedura (diversa per le UU.OO. mediche e chirurgiche), in controllo di qualità. Nel
2010 il controllo sulla presenza della scheda di valutazione del dolore nelle cartelle cliniche ha
riguardato un campione di 7.193 cartelle (su 33.265 ricoveri ordinari complessivi), pari a oltre il
20%. Tra le cartelle campionate, la scheda era presente nell’81% dei casi. Dall’analisi delle
schede è risultato che il 35% dei pazienti per i quali la scheda era presente provava dolore. Di
questi il 12% presentava una VAS superiore a 5. Il progetto di miglioramento prevede per il
2011 di intervenire attraverso formazione e revisione dei protocolli, specificatamente sulla rete
chirurgica;
• Ospedale-territorio senza dolore: la formalizzazione della modifica del Comitato Ospedale
senza dolore in Comitato Ospedale Territorio senza Dolore è prevista per il 2011,
contestualmente all’avvio della nuova organizzazione delle reti di terapia del dolore e cure
palliative. Saranno in quella occasione puntualmente definite le competenze del Comitato
allargato Ospedale Territorio senza Dolore, con le specifiche delle responsabilità e delle
caratteristiche del Comitato. E’ stato attivato l'audit sul dolore per i pazienti in ADI, in modo
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 126
sperimentale. È in via di definizione il percorso di sedazione/trattamento del dolore per i pazienti
dimessi dall’oncologia, che permetterà di integrare i MMG referenti di nucleo per le cure
palliative nel trattamento dei pazienti.
3.5 Centralità del cittadino
3.5.1 I comitati Consultivi Misti
Nel 2010 sono stati rinnovati i Comitati Consultivi Misti dell’Azienda USL di Piacenza, che hanno
iniziato la loro attività organizzandosi in gruppi di lavoro e definendo propri piani di attività, per
promuovere il concetto diritto di cittadinanza e di responsabilizzazione nel percorso di tutela della
salute individuale e collettiva. Ai gruppi di lavoro, con l’obiettivo di migliorare l’interazione tra
l’azienda e gli utenti, hanno partecipato anche i professionisti aziendali di riferimento sui temi
individuati. Le linee di lavoro per il 2010 sono state relative a:
• la gestione delle visite ambulatoriali per i pazienti non autosufficienti, con l’intento di verificare le
effettive modalità accesso e presa in carico delle persone che accedono all’ospedale in barella,
sedia a rotelle, o comunque accompagnate da caregiver o da servizi di trasporto (pubbliche
assistenze, misericordie). Il risultato auspicato, oltre a quello di facilitare l’accesso alle persone
non autosufficienti, è quello di consentire a chi effettua i trasporti di ridurre i tempi di
permanenza, con una ricaduta positiva sulla cittadinanza, che vedrebbe aumentare le
possibilità di supporto a parità di tempi.
• la valutazione della segnaletica per l’accesso ai reparti e agli ambulatori dell’ospedale di
Piacenza, con l’intento di studiare lo stato attuale, segnalare le criticità e proporre correttivi.
• i tempi di d’attesa delle prestazioni specialistiche: l’azione è rivolta a un’analisi sul tema delle
liste di attesa, da realizzare anche attraverso interviste e/o questionari, al fine di produrre
documentazione specifica da divulgare alla cittadinanza, ed eventualmente proporre azioni di
miglioramento dove possibile.
I risultati di tali gruppi di lavoro saranno ora portati a conoscenza della cittadinanza attraverso il
supporto aziendale per l’accesso ai media e saranno oggetto di progetti di fattibilità da parte
dell’Azienda.
Nel mese di ottobre si è tenuto un corso di formazione con il titolo “ La Metodologia della
programmazione per le attività dei Comitati Consultivi Misti” a cui hanno partecipato 45 volontari .
La scelta strategica, infatti, è quella dell’empowerment, con l’obiettivo di fornire alle persone
sufficienti competenze per effettuare scelte responsabili e partecipare attivamente alla prevenzione,
alla cura, alla riabilitazione, e di sollecitare tutti i servizi sanitari ad accertare le aspettative e le
priorità dei cittadini-utenti, coinvolgerli nei propri piani di cura e assistenza utilizzando l’approccio
della decisione condivisa, richiedendo il loro feedback, e apportando
modifiche finalizzate al
miglioramento dei servizi sanitari. Una comunicazione in grado di concretizzare la strategia di
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 127
empowerment garantisce l’alleanza tra sistema sanitario e società civile, il dialogo e la condivisione
di culture e strategie.
I CCM hanno infine valutato i nuovi indicatori per l’anno 2010 da inserire nella parte terza della
Carta dei Servizi, anche selezionando alcune delle criticità emerse dal percorso delle segnalazioni
URP e dalle indagini di customer aziendali.
3.5.2 L’Ufficio Relazioni con il Pubblico
Nel 2010 i tre sportelli aziendali hanno gestito oltre 10.000 richieste da parte degli utenti, così
suddivise:
• 6.320 telefoniche;
• 3.378 direttamente agli sportelli;
• 523 mediante e-mail;
• 137 richieste al 2° livello del numero verde.
Sono state classificate e inserite nel database regionale 900 segnalazioni e di queste, quasi 500
hanno dato origine alle successive attività di gestione dei relativi reclami (237, 9 dei quali a mezzo
stampa), rilievi (247, 13 dei quali a mezzo stampa) o suggerimenti (12). Nel 2010 l’Azienda ha
ricevuto anche 125 Elogi (48 dei quali a mezzo stampa). Tutti i reclami ed i rilievi sono stati gestiti
fornendo risposte in accordo con gli operatori sanitari interessati. Le segnalazioni sono inoltre state
oggetto di valutazione da parte della Direzione di Presidio e, se ritenuto utile, dal Nucleo
valutazione del rischio, accompagnate da un processo di mediazione col cittadino. La distribuzione
per provenienza è illustrata nella successiva Tabella 8.
Cittadini
Associazioni Studi Legali
Anonimi
Totale
Elogi
117
2
0
6
125
Reclami
229
6
2
0
237
Rilievi
235
2
1
9
247
Suggerimenti
12
0
0
0
12
Tabella 8: Segnalazioni per provenienza 2010.
Le segnalazioni suddivise per categoria e relative al periodo 2007-2010 sono rappresentate nella
Tabella 9, e la rappresentazione percentuale del 2010 nella successiva Figura 208. Reclami, rilievi
e suggerimenti sono diminuiti rispetto al 2009 passando da 599 a 496, mentre il numero degli elogi
è rimasto pressoché costante (da 128 a 125). Nel 2010 diminuiscono in particolare le segnalazioni
relative alla macrocategorie “aspetti organizzativi burocratici e amministrativi” (93 rispetto alle 156
del 2009, su cui occorre precisare che molte avevano coinciso con l’invio dei solleciti di pagamento
per prestazioni di Pronto Soccorso recapitati al domicilio degli utenti). Si registra inoltre una
diminuzione significativa delle segnalazioni riferite alla macrocategoria “tempi d’attesa”, che
passano dalle 59 del 2009 alle 30 del 2010. Calano anche le segnalazioni riferite agli “aspetti
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 128
tecnico-professionali” (76 nel 2010 contro le 92 del 2009), bilanciate però da quelle riferite alla
macrocategoria “ Umanizzazione e aspetti relazionali” (28 contro 5). Stabili invece le segnalazioni
riferite alla macrocategoria “aspetti alberghieri e comfort” (13 nel 2010 rispetto alle 11 del 2009), e
quelle relative agli aspetti economici, che rappresentano da sole quasi il 50% del totale.
2007
2008
2009
2010
2010 vs.
2009
Aspetti strutturali
7
13
12
5
-7
Informazione
22
36
19
18
-1
Aspetti organizzativi burocratici amministrativi
69
89
156
93
-63
Aspetti tecnico professionali
72
72
92
76
-16
Umanizzazione e aspetti relazionali
31
39
15
28
13
Aspetti alberghieri e confort
18
7
11
13
2
Tempi d'attesa
43
49
59
30
-29
Aspetti economici
264
237
227
230
3
Adeguamento alla normativa
3
2
7
2
-5
Altro
2
19
1
1
0
531
563
599
496
-103
Totale complessivo
Tabella 9: Segnalazioni per macrocategoria 2007-2010.
Aspetti strutturali
Aspetti organizzativi burocratici amministrativi
Umanizzazione e aspetti relazionali
Tempi d'attesa
Adeguamento alla normativa
0,2% 1,0%
0,4%
Informazione
Aspetti tecnico professionali
Aspetti alberghieri e confort
Aspetti economici
Altro
3,6%
18,8%
15,3%
5,6%
46,4%
6,0%
2,6%
Figura 208: Reclami per tipologia.
3.5.3 Cittadini, comunità e servizio sanitario
Quanto agli altri obiettivi regionali di coinvolgimento e partecipazione dei cittadini vale la pena di
citarne due: il Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino, e le
indagini qualità percepita.
• In relazione al Piano programma aziendale per l’ascolto e la partecipazione del cittadino,
l’Azienda ha partecipato ai lavori del gruppo regionale costituito ad hoc presso l’Agenzia Socio
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 129
Sanitaria Regionale. In attesa che tale gruppo fornisca alle Aziende le linee guida per la
redazione del piano programma, si è provveduto a censire e descrivere i canali attivi della
comunicazione (formali ed informali), ponendo particolare attenzione ai rapporti con i media
locali. Nel corso del 2010, la Direzione Strategica ed il Collegio di Direzione organizzati in un
Comitato di Redazione, hanno provveduto ad approvare il programma complessivo della
comunicazione aziendale, determinandone i contenuti e le linee operative. Pur in assenza di un
piano programma formalmente approvato, nell’ambito di tali linee guida si è provveduto a
gestire:
• eventi ricorrenti: che hanno già una loro immagine definita ed un pubblico fidelizzato;
• nuovi eventi: attraverso un progetto di comunicazione da hoc in funzione del target di
riferimento;
• comunicazione di nuovi servizi, opportunità per i cittadini, scadenze;
• campagne di sensibilizzazione in tema di prevenzione e problemi sanitari emergenti.
• Tra l’altro sono stati realizzati diversi cicli di trasmissioni televisive ed è stato definito un accordo
per la redazione in proprio, e la periodica pubblicazione su quotidiani locali, di pagine di
approfondimento su tematiche sanitarie. Uno stretto rapporto sulle iniziative di comunicazione è
stato costruito anche con i rappresentanti dei cittadini attraverso il coinvolgimento dei Comitati
Consultivi Misti, rinnovati nella loro composizione nel corso del 2010 (vedi sopra).
• L’azienda partecipa inoltre al laboratorio FIASO sulla “Comunicazione e Promozione della
Salute”.
• Secondo il programma triennale impostato nel 2008, anche nel corso del 2010 sono proseguite
le indagini di qualità percepita, che hanno coinvolto oltre 7.000 pazienti di 38 reparti dei quattro
ospedali dell’azienda, e sono state condotte mediante l’auto somministrazione dei questionari
validati dall’Agenzia Socio Sanitaria Regionale. I dati elaborati sono stati comunicati all’Agenzia
per le ulteriori valutazioni di competenza, ed è in corso una restituzione ragionata ai direttori dei
dipartimenti per la determinazione di eventuali azioni correttive o di miglioramento sugli aspetti
di maggior criticità emersi.
3.6 Qualità dell’assistenza ed efficienza gestionale
3.6.1 Interventi sull’accessibilità dei servizi: i consultori familiari
In relazione agli obiettivi regionali sullo sviluppo dei consultori familiari e le principali linee di attività
del 2010, si riporta qui di seguito una sintesi dei risultati:
• protocolli organizzativi distrettuali per l’assistenza socio sanitaria dedicati all’applicazione della
legge 194 e all’assistenza al percorso nascita: è stato istituito un gruppo di lavoro aziendale
dedicato al percorso IVG costituito dal direttore e dalla responsabile assistenziale del
Dipartimento Materno-Infantile, dai direttori delle Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia,
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 130
Anestesia e Rianimazione, Psicologia di base, Qualità e Formazione, Consultori Familiari
(referente aziendale del percorso), con la finalità di definire il protocollo organizzativo aziendale
omogeneo nei tre distretti per l’applicazione della legge 194, implementare la DGR 1690/08
relativamente alla parte dedicata ai profili assistenziali, e attivare il
specifico per
l'interruzione farmacologica
profilo di assistenza
della gravidanza. Pur non avendo ancora
formalizzato un protocollo organizzativo comprensivo di tutto il percorso, molte attività sono
standardizzate e controllate. Le principali azioni pianificate e realizzate nel 2010 sono state: la
realizzazione di un corso di formazione organizzato all’interno dell’azienda, finalizzato alla
diffusione dei contenuti clinico-assistenziali indicati dalla DGR 1690/08 e del profilo di
assistenza per l’interruzione farmacologica al quale hanno partecipato medici e ostetriche delle
unità operative Consultori Familiari, Ostetricia e Ginecologia; la stesura di una procedura unica
aziendale, attiva in modo omogeneo nei tre distretti da aprile 2010, comprensiva di indicatori
per il monitoraggio, nella quale è descritto il percorso, in ambito territoriale e ospedaliero, della
donna/coppia che richiede l’interruzione della gravidanza dal momento dell’accesso e della
presa in carico da parte dei Consultori Familiari, al ricovero e alla visita Post-IVG.
L’applicazione di questa procedura e il monitoraggio dei relativi indicatori, permette una
rilevazione periodica della tempestività della presa in carico e della certificazione, della
continuità assistenziale e dell’applicazione del protocollo aziendale per la presa in carico, come
previsto dalla DGR 1690/08.
• partecipazione ai programmi di integrazione socio-sanitaria in attuazione della DGR 1690/08: Il
direttore dell’U.O. Consultori Familiari partecipa stabilmente ai lavori dell’area minori e famiglie
degli Uffici di Piano dei distretti Città di Piacenza e Ponente. Proseguono inoltre le attività
definite nel protocollo d’intesa con il Centro per le Famiglie del Comune di di Piacenza (DGR n.
748 del 2008), e in particolare: produzione e diffusione di materiale informativo cartaceo
multilingue sui servizi dedicati al Percorso Nascita offerti dal Comune di Piacenza e
dall’Azienda; offerta di interventi educativi dedicati all’accompagnamento alla nascita e al
sostegno alla genitorialità gestiti da operatori di entrambi gli Enti (i gruppi attivati sono stati 5 per
ogni tematica, per un totale di 8 incontri per gruppo con cadenza settimanale); incontri periodici
trimestrali con la partecipazione del responsabile del Centro Famiglie, del direttore dell’U.O.
Consultori e degli operatori coinvolti per la programmazione e il monitoraggio delle attività;
corso di formazione destinato a gli operatori di entrambi gli enti sui corsi di accompagnamento
alla nascita;
• Applicazione delle “Linee di indirizzo per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione
volontaria di gravidanza nell’ambito dei Piani di Zona per il benessere sociale”: è stato definito a
livello aziendale il percorso della donna/coppia che accede ai servizi consultoriali per richiedere
l’IVG, prevedendo il collegamento con i servizi sociali comunali. In particolare nel distretto città
di Piacenza è stato realizzato nell’ambito del Piano di Zona, un progetto rivolto alla nella fascia
d’età 14-20 e finalizzato a fornire consulenze, prestazioni e interventi educativi sulla
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 131
contraccezione e sulla prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmesse individuando
percorsi specifici adeguati alle popolazioni maggiormente a rischio;
• applicazione, per le parti di competenza, della DGR n. 533/2008 “Direttiva alle Aziende sanitarie
in merito al programma percorso nascita”, anche ai fini dell’attività di verifica prevista dalla
Commissione nascita: è attivo dal 2009 un gruppo di lavoro aziendale dedicato al percorso
Nascita costituito dal direttore e dalla RAD del Dipartimento Materno-Infantile, dai direttori delle
Unità Operative di Ostetricia e Ginecologia, Qualità e Formazione, Anestesia e Rianimazione,
Psicologia di base e Consultori Familiari (referente aziendale del percorso), e dai referenti
aziendali che partecipano alla Commissione Nascita. Questo gruppo si riunisce trimestralmente
ed ha l’obiettivo di pianificare annualmente le attività finalizzate all’implementazione degli
obiettivi contenuti nella DGR 533, di verificarne lo stato di realizzazione e di programmare
azioni correttive coerentemente a quanto stabilito dalla Commissione Nascita. Le azioni previste
nella programmazione per l’anno 2010 sono state realizzate, e in particolare: è stato individuato
e condiviso il modello e la procedura per la gestione della gravidanza presso il termine in
consultorio familiare e in ospedale; sono stati individuati gli strumenti operativi e il modello
cartaceo di cartella della gestante, su cui è stato poi avviato il lavoro di scelta/costruzione della
cartella informatizzata e di definizione delle interfacce con i diversi software di rete ospedaliera;
è stato avviato il lavoro di costruzione e formalizzazione dell’interfaccia del percorso gravidanza
tra territorio e ospedale; è stato completato un corso formazione sulla gestione della gravidanza
fisiologica e sull’accertamento ostetrico in gravidanza; si sono svolti incontri con il gruppo risk
management aziendale con illustrazione degli obiettivi della drg 533, con successivo invio delle
istruzioni operative e delle procedure in via di sperimentazione; è stata avviata la costruzione di
un sistema di valutazione clinica di efficacia sul percorso, pianificando per il 2011 un sistema di
audit. Lo stesso gruppo di lavoro ha anche esaminato le criticità evidenziate dalla commissione
nascita regionale ha pianificato le azioni correttive appropriate, in particolare in relazione
all’obiettivo 5, è stato avviato percorso per il riconoscimento precoce e l'assistenza alle donne
con disturbi emozionali in gravidanza e in puerperio, e sono state definite le interfacce tra l'U.O.
Consultori Familiari e l'U.O. Psicologia di base. E’ stata programmata per il 2011formazione
specifica degli operatori, mentre in relazione all’ obiettivo 3,
è stata realizzata formazione
comune (medici e ostetriche dei punti nascita e del territorio) e avviata la definizione del
percorso di condivisione dell'assistenza alla gravidanza a basso rischio, illustrato qui di seguito.
Vale la pena infatti illustrare in sintesi i risultati ottenuti in relazione all’obiettivo relativo alla presa in
carico ostetrica della gravidanza fisiologica. Nella pianificazione del progetto si sono individuate
due aree di assistenza ostetrica, quella territoriale e quella ospedaliera, afferenti rispettivamente ai
Consultori Familiari del Dipartimento delle Cure Primarie e al Dipartimento Materno-Infantile
ospedaliero, che compongono il percorso gravidanza-parto-puerperio e prevedono precisi
passaggi, che sono stati definiti da gruppi di lavoro trasversali (ora in fase sperimentale). Il nodo
essenziale è risultato essere il meccanismo di selezione del rischio ostetrico nei due momenti di
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 132
presa in carico: quello consultoriale di inizio gravidanza e quello ospedaliero di presa in carico e
assessment/ri-assessment ostetrico della gravidanza presso il termine. In questi due momenti,
l’ostetrica applica il relativo piano assistenziale utilizzando strumenti operativi e chek list individuati
e condivisi dalle equipe multidisciplinari e seguendo le specifiche istruzioni operative per la
definizione e selezione tra alto e basso rischio (ARO - BRO). A fine 2010 il livello di
implementazione del modello assistenziale ha completato le seguenti fasi:
• da luglio 2010 è stato avviato l’ambulatorio ostetrico per la gestione della gravidanza nei vari
punti consultoriali con assessment dell’ostetrica: selezione del rischio aro-bro fatta dall’ostetrica
in autonomia, con firma dell’anamnesi e valutazione con il medico delle gestanti risultate a
rischio o patologiche, applicazione dello specifico piano terapeutico e assistenziale del travaglio
con eventuale timing del parto, conseguente possibilità di iniziare i due percorsi assistenziali al
travaglio a basso rischio in autonomia da parte dell’ostetrica e ad alto rischio, in collaborazione
e con l’applicazione del piano assistenziale/terapeutico del medico;
• presso l’ospedale di Piacenza da novembre 2009 è attivo l’ambulatorio ostetrico e da luglio
2010 è gestito in autonomia dall’ostetrica, con la selezione del rischio attivata e la condivisione
con il medico dei casi a rischio individuati.
Il passo successivo, dopo uno specifico audit, prevede di pianificare l’assistenza in autonomia
ostetrica nel travaglio e parto delle gravide selezionate come basso rischio ostetrico con utilizzo
delle raccomandazioni estratte dalle linee guida per il monitoraggio del benessere fetale in
travaglio.
3.6.2 Interventi sui processi assistenziali: le nuove Cure Primarie
A fine 2008 è stato definito e condiviso il percorso di riorganizzazione del Dipartimento delle cure
primarie. Il progetto di riorganizzazione, che trova origine non solo nei contenuti dell’Atto aziendale
approvato dalla Regione a luglio 2008, ma anche dalla revisione distrettuale, è stato approvato
dopo essere stato condiviso dal Collegio di Direzione e discusso sia con le OO.SS. che con gli Enti
locali. Nel 2009 è stato completato il processo di attuazione delle modifiche organizzative previste,
e con il 2010 è stata completata anche l’attribuzione delle responsabilità.
Sono stati confermati i Nuclei di Cure Primarie definiti nel 2008 (vedi la successiva Figura 209) e le
strutture di Nucleo sono tutte collocate presso Medicine di gruppo. In nove di queste, con diverse
articolazioni e specificità, viene erogata attività assistenziale integrata e sono state implementate le
attività di specialistica di primo livello e di diagnostica di base. Complessivamente sono erogate:
• 27 ore settimanali di radiologo (per le ecografie);
• 16 ore bi-settimanali di neurologo (Parkinson);
• 3 ore bisettimanali di diabetologo (consulenze);
• 110 ore annue di cardiologo (scompenso e prevenzione del rischio cardiovascolare).
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 133
L’Azienda ha partecipato al progetto regionale di rilevazione delle caratteristiche organizzative dei
NCP si componeva di tre fasi:
• una prima rilevazione (conclusa) relativa all'organizzazione del DCP e ai percorsi attivi in
azienda;
• una rilevazione degli strumenti di governo dei Nuclei, conclusa nelle singole aziende, e rispetto
alla quale resta da completare la fase di condivisione a livello regionale dei risultati complessivi;
• la costruzione dei profili di Nucleo, concluso in relazione ai dati 2009, e su cui prosegue il lavoro
del gruppo tecnico regionale, a cui l’Azienda partecipa con due professionisti del DCP, per
l’affinamento degli indicatori da inserire nei profili (l’ultimo proposto e condiviso riguarda la
poliprescrizione e l'appropriatezza prescrittiva negli anziani).
A livello aziendale il lavoro sui profili, sarà illustrato alla direzione strategica e ai componenti del
Collegio di Direzione di area territoriale (aziendali e MMG) e ai coordinatori di Nucleo, per poi
essere strumento di lavoro negli incontri di Nucleo.
Distretto Città
di Piacenza
Castel
San Giovanni
Calendasco
Sarmato
Castelvetro
Piacenza:
4 NCP
Gragnano
Borgonovo
Ziano
Monticelli
Rottofreno
Caorso
San Pietro
in Cerro
Pontenure
Cortemaggiore
Gossolengo
Agazzano
Podenzano
Besenzone
Cadeo
Nibbiano
Gazzola
Pianello
Caminata
Villanova
d'Arda
Rivergaro
San
Giorgio
Piacentino
Piozzano
Pecorara
Fiorenzuola
Carpaneto
Vigolzone
Alseno
Ponte
dell'Olio
Travo
Distretto di
Ponente:
4NCP
Gropparello
CastellArquato
Lugagnano
Bobbio
Vernasca
Bettola
Coli
Morfasso
Farini
Cortebrugnatella
Zerba
Cerignale
Ottone
Distretto di
Levante:
5NCP
Ferriere
Figura 209: Nuclei di cure primarie.
In Azienda i NCP sono tuttora funzionali. Anche dove la sede del nucleo è stata individuata in una
medicina di gruppo, che ha ampliato la fascia oraria di apertura, l’attività di medicina generale è
erogata solo per gli assistiti in carico ai mmg della medicina di gruppo.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 134
Nel coso dell’anno, l’impegno dell’Azienda USL di Piacenza nel promuovere il coinvolgimento dei
PLS nei NCP, ha favorito l’inserimento dei 33 PLS nei 13 NCP aziendali e la loro partecipazione
agli incontri periodici di nucleo. Nell’ambito delle trattative in corso per il rinnovo dell’Accordo
aziendale con i PLS, è prevista l’individuazione di tre Unità Pediatriche di Cure Primarie distrettuali.
L’associazionismo in azienda è ormai un processo avviato e in continua espansione: a febbraio
2011 si è costituita una ulteriore Medicina di gruppo a Borgonovo, presso l’ex ospedale, che
diventerà una Casa della Salute. L’attuale situazione delle Medicine di e pediatrie di gruppo in
provincia è illustrata nella successiva Figura 210.
1 PEDIATRIA DI GRUPPO
6 MEDICINE DI GRUPPO
4 PLS
24 MMG
4.000 ASSISTITI
32.300 ASSISTITI
Castel
San Giovanni
1 MEDICINA DI GRUPPO:
Calendasco
Sarmato
Monticelli
Distretto Città
di Piacenza
Rottofreno
6 MMG
Ziano
San Pietro
in Cerro
Pontenure
8.550 ASSISTITI
4 MMG
3 MMG + 1 PLS
4.600 ASSISTITI
Cadeo
Gazzola
Pianello
Caminata
1 MEDICINA DI GRUPPO :
Podenzano
Nibbiano
1 MEDICINA DI GRUPPO
Villanova
d'Arda
Cortemaggiore
Gossolengo
Agazzano
8.500 ASSISTITI
Caorso
Gragnano
Borgonovo
6 MMG
Castelvetro
Piacenza
1 MEDICINA DI GRUPPO
DISTRETTO CITTA’ DI PC
6 MEDICINE DI GRUPPO
1 PEDIATRIA DI GRUPPO
24 MMG
4 PLS
36.300 ASSISTITI
Rivergaro
San
Giorgio
Piacentino
Piozzano
Besenzone
Fiorenzuola
1 PEDIATRIA DI GRUPPO:
3 PLS
5.200 ASSISTITI
Pecorara
Vigolzone
Distretto di
Ponente
DISTRETTO DI PONENTE
2 MEDICINE DI GRUPPO
10 MMG
13.750 ASSISTITI
Carpaneto
Ponte
dell'Olio
Travo
2.700 ASSISTITI
Distretto di
Castell'Arquato
Levante
Alseno
1 MEDICINA DI GRUPPO:
7 MMG
Gropparello
Lugagnano
10.500 ASSISTITI
Bobbio
Vernasca
Bettola
Coli
1 MEDICINA DI GRUPPO:
3 MMG
3.250 ASSISTITI
Morfasso
DISTRETTO DI LEVANTE
4 MEDICINE DI GRUPPO
1 PEDIATRIA DI GRUPPO
19 MMG
4 PLS
29.600 ASSISTITI
Farini
Cortebrugnatella
Cerignale
Zerba
Ottone
Ferriere
12 medicine di gruppo: 55 MMG, 73.000 assistiti
2 pediatrie di gruppo: 7 PLS, 6.700 assistiti
Figura 210: Medicine e pediatrie di gruppo.
In tema di diffusione delle Case della Salute, è stata condivisa e discussa con i competenti uffici
regionali la progettazione sulla Casa della salute di Podenzano. Il progetto è stato autorizzato e
finanziato, l’assegnazione della gara e l’inizio dei lavori è previsto per il 2011 e la conclusione dei
lavori per il 2012.
L’Azienda
ha
partecipato
ai
gruppi
regionali
per
la
redazione
dei
requisiti
specifici
dell’accreditamento del Dipartimento di Cure Primarie. Nel frattempo è proseguito il percorso
aziendale di preparazione.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 135
Nel 2010, in relazione all’obiettivo regionale di riorganizzazione della rete territoriale per la gestione
della continuità assistenziale, è stato definito il progetto per la realizzazione di un “numero unico
aziendale” per le richieste di intervento dei medici di continuità assistenziale. Il progetto è stato poi
avviato nel gennaio 2011 con l’unificazione delle prime tre sedi, esteso ad aprile ad alte tre e poi a
maggio ad ulteriori 2, tutte in area montana o collinare. È stato realizzato un progetto che prevede
l’integrazione tra il 118 e i medici di continuità assistenziale della sede di Farini per l’area montana
dell’alta Val Nure del Distretto di Levante, nei giorni prefestivi e festivi. Lo stesso progetto dal
febbraio 2011 sarà ampliato a tutti i giorni della settimana. Il numero e la distribuzione delle attuali
sedi di continuità assistenziale risponde alle caratteristiche del territorio. In alcune di esse sono stati
rilevati problemi di tipo strutturale, che sono ora oggetto di intervento.
3.6.3 Interventi sulle reti interistituzionali: il sistema sociosanitario integrato
In relazione agli obiettivi regionali e le principali linee di attività del 2010, anche in relazione
all’innovazione, si riporta qui di seguito una sintesi dei risultati:
• partecipazione qualificata e sostegno agli strumenti tecnici del governo del sistema intermedio e
distrettuale: sono stati ridefiniti la composizione ed il regolamento di funzionamento dell’Ufficio
di Supporto alla CTSS. Inoltre l’Azienda ha inoltre mantenuto e in alcuni casi consolidato la
presenza dei propri professionisti all’interno degli Uffici di Piano distrettuali.
• contribuire all’avvio e implementazione dell’accre-ditamento sociosanitario: L’azienda ha
supportato i Comuni Capofila e gli Uffici di Piano nel percorso avviato a livello di distretto di
confronto con i soggetti gestori e di analisi della domande di accreditamento non solo
individuando i professionisti che hanno partecipato agli incontri di confronto e di analisi delle
domande, sia con la costituzione di un tavolo interdistrettuale per il coordinamento generale e la
verifica/analisi congiunta dei casi problematici; Successivamente il tavolo interdistrettuale ha
presidiato le tematiche più rilevanti e potenzialmente critiche dell’accreditamento: tra queste il
sistema omogeneo per la determinazione delle tariffe e la struttura del contratto di servizio.
• partecipare all’attuazione degli obiettivi relativi al FRNA, migliorando l’implementazione degli
strumenti di governo, monitoraggio e valutazione degli interventi e di gestione integrata delle
risorse: l’azienda nel corso dell’anno 2010 ha sviluppato e messo a regime un sistema di
monitoraggio (attività e costi) trimestrale delle attività finanziate con il FRNA e degli obiettivi
specifici. Il sistema prevede incontri a livello distrettuale e interdistrettuale di analisi e verifica
dell’andamento, in coerenza con la programmazione distrettuale e aziendale;
• DGR 2068/2004: per l'applicazione della DGR 840 non sono possibili le modifiche strutturali
(camera singola). Sono tuttavia in costituzione nel prossimo triennio 2 nuclei specializzati (San
Giuseppe e Verani) per totali 28 posti letto. In relazione ai comunicatori, il team composto da
neurologo, case manager, fisioterapista, logopedista valuta gli utenti per il bisogno di
comunicatori che sono regolarmente forniti;
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 136
• assicurare un approccio integrato in materia di salute mentale: è stata definita (e sarà attivata
nel 2011) una “UVM di transizione”, espressione dell’integrazione della UVM di primo livello con
UVM psichiatrica, per la valutazione degli utenti dichiarati “freddi” dallo psichiatra e finalizzata al
passaggio alla disabilità adulta o, al 65° anno di età, da “ambito adulti” ad “ambito anziani”;
• assicurare una qualificata partecipazione all’analisi degli attuali sistemi informativi in area
sociale e socio-sanitaria, collaborare alla realizzazione di una più precisa definizione dei
fabbisogni informativi, e assicurare l’impegno alla definizione delle modalità per costruire
progressivamente un sistema informativo integrato con gli Enti Locali e gli altri soggetti che
operano nell’area sociale e sociosanitaria: l’azienda di Piacenza nel corso dell’anno 2010, oltre
ad avere assicurato la presenza qualificata nei gruppi di lavoro attivati dall’Assessorato sul
Sistema Informativo Sociosanitario, ha sviluppato un progetto di disegno del Sistema
Informativo Sociosanitario di ambito provinciale, coerente con il documento di indirizzo
approvato dalla Cabina di Regia, presentato ai dirigenti regionali referenti dell’area. Inoltre
l’azienda nel corso dell’anno 2010 ha sviluppato, nell’ambito del progetto più complessivo del
disegno del Sistema Informativo Sociosanitario (per un approfondimento vedi la sezione 7,
interamente de dedicata al progetto, da pag. 189), delle analisi specifiche sul fabbisogno
informativo relativo alle varie fasi operative, direzionali e strategiche che ha consentito la
determinazione di un patient record in grado di soddisfare i debiti informativi e consentire lo
svolgimento delle differenti attività in termini di pianificazione, programmazione e gestione
operativa dell’attività condivisa con il livello distrettuale e aziendale;
• dare effettiva attuazione alle indicazioni regionali sulle dimissioni protette e di percorsi di
semplificazione e integrazione per la fornitura di presidi e ausili: nel PAI alla dimissione protetta
si concordano gli ausili con i MMG. Nel caso di valutazione a domicilio, l'infermiera dell’ADI e
l'assistente sociale del Comune, insieme al MMG, prevedono nel PAI gli ausili assistenziali
necessari per il mantenimento a domicilio degli utenti;
• assicurare in ambito distrettuale l’integrazione tra punti unici di accesso e rete degli sportelli
sociali: l’Azienda, sulla base di un’indagine svolta a livello regionale, ha sviluppato un’analisi
degli sportelli sociali e degli sportelli unici distrettuali con indicazioni finalizzate al miglioramento
delle reti distrettuali e della rete provinciale. Inoltre il citati progetto di Sistema Informativo
Sociosanitario prevede una completa integrazione dell’intera rete provinciale degli sportelli.
• In particolare sul tema dell’accesso, gli obiettivi fissati dalla regione riguardavano una più
puntuale definizione degli accordi convenzionali tra Aziende e Comuni sui sistemi di accesso ai
servizi sociali e sociosanitari e l’adozione di regolamenti e protocolli operativi per la regolazione
dei sistemi di accesso e per la definizione della contribuzione a carico dell’utente. Gli accordi
convenzionali tra Azienda USL e i Comuni capofila saranno ridefiniti nel 2011. Qui di seguito si
riportano i principali azioni nel frattempo avviate o consolidate in tema di accesso.
Nel Distretto di Piacenza sono stati definiti:
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 137
• il punto unico di accesso della domanda dell’utente presso gli sportelli sociali;
• il punto unico di accesso per la domanda socio-sanitaria (indirizzata da MMG, istituzioni,
Assistenti Sociali dei Comuni) presso la Segreteria del SAA;
• la composizione e il funzionamento della UVM di Primo livello, composta da assistente sociale e
infermiere (con il MMG presente o contattato successivamente, e/o fisioterapista se sono
necessari ausili);
• la composizione e il funzionamento della UVM di Secondo livello (con l’apporti di geriatri e/o altri
specialisti) sia per anziani, sia per disabili con la funzione di valutazione di bisogni derivanti
dalle patologie che comportano gravi limitazioni di tipo funzionale o che richiedono controlli e
monitoraggi frequenti;
• il contenuto della cartella di valutazione multidimensionale di primo e secondo livello.
Nel Distretto di Levante sono state attivate le stesse cartelle per l’accesso all’ADI e per la
dimissione protetta. In ogni caso è stato definito che, oltre allo sportello sociale/ufficio
dell’Assistente Sociale che rappresenta comunque il punto unico di accesso per i bisogni degli
utenti, la segreteria del SAA riceverà tutte le richieste di intervento sociosanitario per gli utenti del
distretto e l’ufficio ADI rimane il punto di accesso per i servizi sanitari (ausili e Assistenza
domiciliare).
Nel Distretto di Ponente, è in discussione presso l’Ufficio di Piano il documento aziendale con i
processi per l’accesso descritti (flussi) e inseriti nel progetto sul sistema informativo. In ogni caso è
stato definito che, oltre allo sportello sociale/ufficio dell’Assistente Sociale che rappresenta
comunque il punto unico di accesso per i bisogni degli utenti, la segreteria del SAA riceverà tutte le
richieste di intervento sociosanitario per gli utenti del distretto e l’ufficio ADI rimane il punto di
accesso per i servizi sanitari (ausili e Assistenza domiciliare).
Quanto al responsabile del caso, pur non avendo ancora formalizzato protocolli ad hoc, è stato così
definito:
• nel caso di prevalente assistenza sanitaria è l’infermiere o, nel caso dei disabili, l’educatore e
nel caso di progetto prevalentemente riabilitativo il fisioterapista;
• nel caso di prevalente progetto sociale, la responsabile del caso è l’assistente sociale.
• se l’intervento è domiciliare, l’assistente sociale rimane responsabile del caso per le funzioni
comunali e il MMG per il progetto terapeutico.
3.6.4 Interventi sui percorsi multi professionali: i percorsi integrati
Si riportano qui di seguito le azioni avviate e i risultati raggiunti sui programmi assistenziali che
coinvolgono principalmente il Dipartimento di Cure Primarie, insieme ad altre articolazioni aziendali,
individuati come prioritari dalla regione negli atti di programmazione 2010:
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 138
• programmi di prevenzione del Rischio Cardiovascolare Globale: tra la fine del 2009 e l’inizio del
2010 si è completata la strutturazione della lettera di dimissione secondo le direttive regionali. A
febbraio 2010 il Direttore dell’U.O. di Cardiologia dell’Ospedale di Piacenza ed il referente
aziendale per il progetto hanno presentato la nuova lettera di dimissione dedicata ai pazienti
che hanno subito un evento cardiovascolare acuto (IMA/SCA) ed il percorso conseguente ai
Coordinatori dei tredici Nuclei di Cure Primarie dell’Azienda di Piacenza. Nei mesi di Maggio e
Giugno 2010 si sono effettuati gli incontri in ognuno dei tredici NCP dell’Azienda, durante i quali
si è presentata la nuova lettera di dimissione e si sono sottolineate le azioni da condividere con
gli specialisti cardiologi per promuovere la modificazione degli stili di vita con particolare
riguardo all’attività fisica e l’adesione alla terapia farmacologica al fine di una riduzione del
rischio residuo. Nel 2010 per tutti i pazienti dimessi dall’U.O. Cardiologia di Piacenza dopo
evento acuto (IMA/SCA) sono previsti: promozione delle modificazione degli stili di vita secondo
modelli sani e l’eventuale indirizzo in terapia riabilitativa dedicata presso U.O Cardiologia P.O.
della Val Tidone e Casa di Cura convenzionata S. Giacomo di Ponte dell’Olio (PC). Al follow-up
dopo un mese sono previsti un rafforzamento della promozione degli stili di vita ed una
valutazione della compliance terapeutica che vengono ripresi nel controllo a 6 mesi. In ogni fase
del percorso il Medico di Medicina Generale viene coinvolto nella gestione del paziente
attraverso l’utilizzo della lettera di dimissione, e con la lettera aziendale di controllo
ambulatoriale alle viste a 6 mesi e successive. E’ in costruzione una lettera di dimissione
informatizzata consultabile in via telematica sia dal MMG che dal Cardiologo Ospedaliero, che
consentirà lo scambio di informazione tra Ospedale e Territorio in tempo reale, la condivisione
della gestione del paziente post evento coronario acuto e una maggiore prontezza di intervento
in caso di eventi imprevisti.;
• programma “Leggieri”: La rilevazione dati al 31/12/2010 secondo il modello “Stepped care” ha
evidenziato i seguenti risultati: le consulenze per problemi di media complessità, che
prevedevano l’invio del paziente per la valutazione e le indicazioni terapeutiche, sono state 176;
i casi gestiti dai MMG e seguiti congiuntamente per problemi di medio.-alta complessità che
prevedevano un trattamento combinato, farmacologico e psicoterapeutico, sono stati 433;
• presa in carico pazienti portatori di patologie croniche: l’analisi dei tassi di ospedalizzazione è
compresa tra gli indicatori rilevati nei profili di Nucleo. Eventuali valori significativamente
superiori rispetto alla media regionale, così come i relativi percorsi di miglioramento, saranno
oggetto del proseguimento dei lavori all’interno dei Nuclei di Cure Primarie. Inoltre l’azienda ha
attivato percorsi di presa in carico dei pazienti con patologie croniche, anche attraverso l’utilizzo
sperimentale di strumenti di telemedicina, illustrati qui di seguito. Il controllo dei pazienti con
scompenso cardiaco avviene attraverso gli ambulatori cardiologici del Presidio di Piacenza, con
un monitoraggio post ricovero periodico, anche telefonico. E' in revisione la rete cardiologica
territoriale e si stanno predisponendo le condizioni per attivare, oltre che l'ambulatorio
cardiologico di primo livello presso la sede dei servizi territoriali di Piacenza, anche la presenza
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 139
di un infermiere per il monitoraggio dei pazienti con scompenso. Le azioni di supporto alle
patologie croniche si esplicano anche attraverso: controllo dei pazienti con scompenso e aritmie
attraverso monitoraggio con i MMG di due medicine di gruppo, autocontrollo di pazienti ad alta
compliance attraverso uso di tecnologie remote (tracciato ecg), saturimetria periferica in BPCO
avanzati abitanti in aree lontane dai centri specialistici, monitoraggio multiparametrici in pazienti
con ventilazione e 02tp oltre 12 ore die, zideo controllo di pazienti con Alzheimer;
• gestione integrata del paziente diabetico: l’AUSL di Piacenza fa parte del Gruppo Regionale
insieme a Parma, Ravenna e Ferrara per la definizione dei criteri di costruzione del Registro
Diabetici: la bozza di Registro per Piacenza comprende circa 18.000 pazienti. Gli indicatori
relativi al percorso, estratti a fine 2010, evidenziano i seguenti risultati: i pazienti in carico in
gestione integrata sono stati 1.565, il valore medio di emoglobina glicata è stato pari a 6,4, il
numero di determinazioni di emoglobina glicosilata per paziente diabetico assistito in gestione
integrata 2/anno, determinazioni di microalbuminuria per paziente diabetico assistito in gestione
integrata 1/anno. I pazienti complessivamente assistiti dalla struttura diabetologica sono stai nel
2010 6.893, con un valore medio di emoglobina glicosilata pari a 7,8;
• programma di assistenza odontoiatrica: nel corso del 2010 sono stati trattati 4.552 utenti
(perfettamente sovrapponibile al dato complessivo 2009, pari a 4.557), che hanno ricevuto oltre
19mila prestazioni, dei quali 2.473 utenti trattati con ISEE 1 (contro i 1.468 del 2009) e pari al
54% degli utenti trattati. La percentuale di utenti con ISEE 1 è quindi in deciso incremento
rispetto al 2009 (32,2%), mentre il numero assoluto si avvicina al fabbisogno stimato di circa
3.000 utenti, coprendone oltre l’80%; Gli utenti trattati con ISEE 2 sono stati 517 (contro i 250
del 2009), 166 con ISEE 3 (contro i 88 del 2009), 181 con ISEE 4 (contro i 83 del 2009), 53 con
ISEE 5 53 (contro i 12 del 2009)e 2.100 con altre esenzioni (contro i 1.222 del 2009). I non
vulnerabili sono stati 1.087 (pari a quindi al 23,9% del totale) contro i 1.434 del 2009 (31,4%).
3.6.5 Interventi sui percorsi multiprofessionali: l’assistenza farmaceutica
Si riportano qui di seguito le azioni avviate e i risultati raggiunti in merito agli obiettivi regionali
relativi alla politica del farmaco e governo della spesa farmaceutica. L’inserimento in questa
sezione, invece che a margine dei dati illustrati nella sezione 2 (vedi da pag.) come avvenuto nelle
scorse edizioni, deriva dalla considerazione che, oltre al governo della spesa, le attività dei servizi
farmaceutici aziendali sono sempre più orientate alla collaborazione con gli altri professionisti
(clinici sia di area ospedaliera che territoriale e MMG dei Nuclei di Cure Primarie), e legati al nuovo
ruolo che ai farmacisti è assegnato nell’Atto Aziendale e nei conseguenti provvedimenti di
riorganizzazione.
In relazione all’assistenza farmaceutica ospedaliera:
• sono ormai consolidati il monitoraggio dei consumi a livello dipartimentale e di Unità Operativa,
e l’adeguamento alle raccomandazioni e linee guida regionali nel rispetto dei prontuari aven e
regionale. Le categorie maggiormente monitorate sono quelle che dalle analisi, dall’attenta
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 140
valutazione dei consumi, ed in coerenza con quanto emerso negli incontri regionali, potevano
nei vari ambiti generare inaproppiatezza. Per questo motivo, in riunioni e momenti di
formazione/ confronto sono stati coinvolti i vari specialisti affinché l’appropriatezza prescrittiva
basata sulle evidenze costituisse una prassi condivisa;
• appropriatezza: anche in questo ambito sono state consolidate le attività di analisi, controllo e
monitoraggio prescrittivo ed economico dei farmaci con Piano Terapeutico delle varie categorie,
l’invio alla regione dei dati sulle varie categorie sottoposte a monitoraggio, la diffusione in più
incontri delle raccomandazioni e linee guida regionali e contestuale controllo della loro effettiva
applicazione attraverso audit clinici (quali ad esempio: audit in oncoematologia, audit per
farmaci reumatologici, audit clinici sull’applicazione delle linee guida aziendali per il corretto uso
di emazie, albumina e plasma, attraverso la collaborazione tra farmacia ospedaliera, servizio
immunotrasfusionale, qualità), la partecipazione alle iniziative di formazione regionali sull’audit
clinico e la predisposizione di audit clinici in ambito regionale;
• consumo di antibiotici sistemici in ospedale: le attività finalizzate all’ottimizzazione dell’utilizzo
degli antibiotici sistemici in ospedale sono ormai consolidate e si svolgono secondo le modalità
di seguito sintetizzate. Le farmacie ospedaliere valutano le richieste di antibiotici ed in
particolare quelle sottoposte a richiesta motivata personalizzata (RMP); la valutazione e il
monitoraggio dei dati relativi ai consumi e all’appropriatezza prescrittiva è particolarmente
agevole per le RMP processate. Con l’utilizzo dello specifico programma informatico è stata
estesa la richiesta motivata personalizzata (avviata dapprima nei reparti considerati “critici”) a
tutte le UU.OO. aziendali. Per determinati antibiotici è specificamente richiesto l’antibiogramma
che viene valutato per l’evasione della richiesta. È stato inoltre effettuato un audit sull’uso degli
antibiotici nel trattamento della neutropenia febbrile nel paziente ematologico. E’ programmato
per i primi mesi del 2011 un’audit sull’adesione alle linee guida della sepsi severa e schock
settico in RR, medicina area critica, ematologia e malattie infettive;
• uso razionale e sicuro dei farmaci: viene richiesta la corretta e puntuale compilazione del
registro AIFA per i farmaci sottoposti a monitoraggio con questa metodica. Solo dopo la corretta
compilazione c’è l’acquisizione del farmaco e la sua dispensazione e registrazione. Questo ha
consentito il rimborso, attraverso il Risk –sharing per le terapie che non hanno avuto buon esito
ed in cui vi è stat progressione di malattia. C’è stata piena adesione alla procedura regionale
della gestione clinica dei farmaci ed è stata attuata la stesura della procedura aziendale,
convocando il gruppo di lavoro che ha prodotto un documento basato sulle Linee guida e sulle
raccomandazioni regionali e ministeriali in materia (gestione clinica del farmaco, KCl, off-label,
LASA,…). inoltre nel corso dell’anno sono stati fatti incontri e ci sono state collaborazioni con
vari specialisti ospedalieri al
fine di sensibilizzare e promuovere segnalazioni di
farmacovigilanza, soprattutto per quanto riguarda farmaci oncologici e ad alto monitoraggio
• rete delle farmacie oncologiche: è in via di realizzazione il progetto dell’ UFA, che verrà
completato a giugno 2011. Contemporaneamente verrà acquisito il sistema log80 per la
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 141
prescrizione, preparazione e somministrazione farmaci oncologici. Sono nel frattempo stati
previsti incontri con i clinici di riferimento per la condivisione e per l’implementazione dei
protocolli in uso, secondo quanto previsto anche dal GREFO. E’ stata realizzata della
formazione con l’UFA di Parma e sono stati contattati altri centri regionali che già allestiscono
farmaci per condividere le metodologie. La formazione prevede anche incontri per sensibilizzare
gli operatori sulle problematiche della manipolazione degli antiblastici e la messa in sicurezza,
al fine di garantire una corretta azione di informazione e prevenzione del rischio chimico e
biologico. Verrà infine rafforzata l’azione di farmacovigilanza e di gestione del rischio di
insorgenza di eventi avversi.
• governo dei dispositivi medici: ogni qualvolta un reparto fa richiesta di un nuovo dispositivo si
procede al controllo della richiesta tramite la modulistica in vigore. La richiesta converge
sempre verso il farmacista responsabile dei Dispositivi Medici che ne valuta le caratteristiche,
l’innovatività, l’economicità o comunque il costo/beneficio. Per evitare dispersioni e garantire
un’uniformità di gestione in tutti gli ospedali dell’Azienda, si è ritenuto infatti di far convergere in
un unico punto le richieste. E’ stato inoltre perseguito un ulteriore incremento nell’adesione alle
gare AVEN e quindi unico criterio di acquisizione, anche in vista dell’avvio del magazzino
centralizzato. La Commissione Aziendale Dispositivi Medici (CADM), in ottemperanza a quanto
richiesto, ha regolarmente inviato alla CRDM la relazione dell’attività svolta, con la periodicità
semestrale definita. Il repertorio dei dispositivi è in costruzione sulla base delle indicazioni
regionali tuttora in evoluzione. La stesura del repertorio aziendale dei DM è inoltre strettamente
correlata al completamento dell’anagrafica aziendale con CND e numero di iscrizione al
repertorio nazionale. Tutto il lavoro è comunque complementare alla futura partenza del
magazzino AVEN: soprattutto per i dispositivi di uso corrente il percorso sarà comune per le
aziende che ne fanno parte. Dopo l’incontro in RER della primavera scorsa è stato inviato al
fornitore del sistema operativo aziendale lo schema del tracciato del flusso informativo dei DiMe
affinché si predisponessero tutti i campi necessari all’inserimento delle informazioni
specificatamente richieste. E’ perciò previsto per l’inizio 2011 il primo invio del flusso “DiMe”.
In relazione all’assistenza farmaceutica convenzionata, nel corso dell’anno è stata modificata la
lettera di dimissione da reparto, per i vari ambiti di attività degli ospedali della provincia, al fine di
consentire una corretta prescrizione per principio attivo, monitorandone i volumi ed il rispetto delle
note Aifa, per garantire in ambito territoriale una ricaduta di maggior appropriatezza d’uso delle
Note Aifa. Per quanto riguarda i Piani terapeutici vengono puntualmente inseriti in un programma
informatico all’atto della distribuzione diretta e comunque vengono fatti controlli incrociati anche sui
P.T. dei farmaci dati in distribuzione per conto. Si valuta la correttezza del Centro Prescrittore
individuato dalla RER, la compilazione, la validità ai fini del rispetto dell’erogazione in regime di
SSN. Per gli off label sono state fatte analisi e si è ottemperato all’invio del flusso richiesto dalla
RER nell’ambito della legge 648. Quanto agli altri obiettivi:
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 142
• prescrizione di farmaci con brevetto scaduto: nel 2009 sono state avviate attività di
informazione indirizzata ai MMG attraverso incontri per ogni NCP dell’Azienda USL di Piacenza
sui farmaci generici nei quali venivano chiarite: definizione, caratteristiche farmacologiche,
biodisponibilità, studi di equivalenza con i farmaci di riferimento, le modalità di immissione in
commercio e le criticità. Nel 2010, nel corso degli incontri di formazione in tutti gli NCP sulla
prescrizione di farmaci cardiovascolari, si è ribadita la necessità dell’uso del farmaco a brevetto
scaduto per contenere la spesa farmaceutica territoriale senza penalizzare l’efficacia
terapeutica, anche quale indice di appropriatezza prescrittiva. Per garantire la prescrizione del
farmaco equivalente come passaggio dall’ospedale al territorio si è attuata una modifica del
programma informatico della lettera di dimissione da ricovero al fine di far pervenire al territorio,
al MMG, una prescrizione unicamente per principio attivo e contrastare l’eventuale prescrizione
dell’analoga specialità;
• interventi su categorie terapeutiche critiche per consumi e spesa: nel 2010 si è lavorato
principalmente con cardiologi e internisti per l’adesione alla prescrizione di farmaci per
l’ipertensione in base alle EBM (cardiovascolari: Ace inibitori e sartani). E’ stato inoltre previsto
per il 2011 di affrontare nuovamente il tema della terapia ipolipemizzante (già affrontato nel
2008), a livello anche in questo caso dei singoli NCP, poi in estensione anche all’interno
dell’ospedale al fine di promuovere il corretto utilizzo di questi farmaci secondo le EBM. E’ in
corso la definizione di indicazioni più stringenti da utilizzare nell’ambito dei farmaci inibitori di
pompa, poiché dall’analisi dei consumi e dagli incontri fatti nelle varie UU.OO., se ne è
evidenziato un uso a volte improprio, determinato per la maggior parte da comportamenti di
autotutela (“medicina difensiva”). In relazione infine agli antidepressivi sono state fatte analisi
sulle ricette prescritte in regime di SSN per valutare l’appropriatezza prescrittiva e corretta
indicazione d’uso. L’obiettivo è poi quello di valutare con gli specialisti come intervenire poiché,
essendo Piacenza zona di confine, molte delle prescrizioni provengono da fuori regione, ed
oltre al rispetto degli aspetti di carattere più formale (P.T., indicazione, ecc.), non sono molti i
margini di intervento;
• appropriatezza prescrittiva antibiotici sistemici: nell’ambito della formazione dei Medici di
Medicina Generale è stato previsto entro il primo semestre 2011, un evento di aggiornamento
obbligatorio in ognuno dei 13 NCP in cui è suddiviso il Territorio dell’Azienda USL di Piacenza,
nel quale verranno presentate le Linee Guida Regionali sul trattamento delle infezioni delle vie
urinarie nell’adulto. Ciò nell’ambito di un più vasto e già previsto progetto di implementazione
della appropriatezza prescrittiva della terapia antibiotica in generale, che veda coinvolto oltre
l’ospedale, anche il territorio;
• distribuzione diretta e per conto: per quanto riguarda la distribuzione diretta si effettua una
precisa attività di controllo dei P.T. dei centri autorizzati a redigerli, la corretta compilazione e la
congruenza della prescrizione. I volumi di distribuzione dell’extra PHT, rispetto all’iniziale
incremento dovuto nel 2009 ad un più corretto e coerente svolgimento dell’attività secondo
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 143
quanto previsto dalla normativa vigente, si sono assestati ed anzi sono nel corso del 2010
diminuiti, proprio in funzione dell’accordo raggiunto a livello regionale. Ci si è attenuti alle
indicazioni regionali in relazione alla distribuzione per conto, orientando anche i pazienti a
ritirare i farmaci che non necessitano più di piano terapeutico verso le farmacie territoriali. Si è
costituita la Commissione della DPC, che durante l’anno ha lavorato per incrementare il numero
delle molecole inserite in tale regime e per risolvere criticità ancora presenti.
Azienda USL di Piacenza
Bilancio di Missione 2010
pag. 144
Scarica