RTF 2009-2010 - Giuseppe Olivotti

PROGRAMMA DI INTEGRAZIONE SOCIALE E SCOLASTICA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE
ANNUALITA’ AMMINISTRATIVA 2008 (ANNO SCOL. 2009-2010)
SCHEDA RELAZIONE TECNICA DEL PROGRAMMA TERRITORIALE
DELLA CONFERENZA DEI SINDACI A.ULSS N. 13
Il “Programma di integrazione sociale e scolastica degli immigrati non
comunitari” ULSS13 realizzato tra la fine di ottobre 2009 e giugno 2010, come per le
annualità precedenti, si è posto come prosecuzione e sviluppo delle iniziative
realizzate nei precedenti programmi.
Il Programma si è quindi nuovamente inserito nel tavolo di lavoro del Piano di
Zona per l’area immigrazione, tavolo particolarmente attivo nell’evidenziare i bisogni
del territorio rispetto al tema dell’immigrazione e nella ricerca di finanziamenti per
attivare progetti volti a favorire una reale integrazione dei cittadini immigrati.
Il tavolo di lavoro dei P.d.Z aveva infatti individuato come prioritaria la messa in
rete di tutti i servizi istituzionali e non che si occupano di stranieri, con la necessità di
superare la settorialità degli interventi per evitare dispersioni di risorse e di offerta e
sovrapposizioni di progettualità; prioritario il lavoro a favore di donne e adolescenti
stranieri ritenendo fondamentale la loro alfabetizzazione, l’utilizzo della figura del
mediatore
linguistico-culturale
e
di
operatori
qualificati,
al
fine
di
garantire
integrazione, accesso ai servizi, informazioni e opportunità di salute per i cittadini
immigrati; considerato la formazione degli stessi mediatori linguistico-culturali e degli
operatori come un’opportunità per costruire una rete di servizi sempre più
collaborativa, omogenea ed efficace al fine di garantire interventi di qualità nel
territorio; ritenuto indispensabile migliorare la comunicabilità tra culture diverse e
quindi adottare un atteggiamento collaborativo da parte dell’utenza immigrata.
Come per le annualità precedenti, il Piano di Zona ha proposto il progetto che è
stato presentato dalla Conferenza dei Sindaci dell’ULSS13. Una volta approvato e
finanziato, il programma è stato dato in delega all’Azienda ULSS13 quale ente
tesoriere; l’Azienda, a sua volta, ha stretto una convenzione con la Cooperativa
Giuseppe Olivotti s.c.s. e con la Cooperativa “Il Villaggio Globale” per la gestione dello
stesso.
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SINTESI DELLE ATTIVITÀ SVOLTE:
A. L’INSERIMENTO SCOLASTICO, L’INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA
E LA PROMOZIONE DI INTERVENTI EDUCATIVI RIVOLTI AI MINORI.
In fase di programmazione il coordinamento svolto con tutti gli enti aventi
progetti che prevedevano azioni di mediazione linguistico-culturale nel territorio,
aveva rilevato come la Provincia di Venezia fosse, anche in questa annualità,
beneficiaria di fondi da utilizzare a questo scopo, pertanto la Conferenza dei Sindaci
dell’ULSS13 aveva deciso di destinare fondi per la mediazione linguistico-culturale ai
Centri di Formazione Professionale , esclusi dal progetto provinciale.
Dal 2007 è pubblicato in Internet, sul sito della Cooperativa Giuseppe Olivotti
s.c.s., l’elenco dei mediatori linguistico-culturali, formati e attivi all’interno del
programma, di modo che, se interessate, le singole scuole possano accedervi e
contattare direttamente i mediatori per gli interventi di tipo scolastico.
Per le situazioni complesse, che hanno previsto un intervento di mediazione non
solo scolastica ma anche sociale, le stesse scuole si sono rivolte ai propri comuni di
referenza che, a loro volta, laddove lo hanno ritenuto opportuno, hanno fatto richiesta
di intervento alla Cooperativa Giuseppe Olivotti (vedi Azione E4).
Azione A1: Mediazione linguistico-culturale e consulenza presso i Centri
di Formazione professionale
Allo sportello della Cooperativa Giuseppe Olivotti sono arrivate 13 richieste dagli
Istituti ENAIP (10 dall’Istituto di Dolo e 3 dall’Istituto di Noale) per un totale di 53
interventi di mediazione/traduzione e consulenza effettuati, con la presa in carico
individuale di 11 ragazzi/e di età compresa tra gli 14 e i 18 anni. Gli interventi svolti
sono stati, come ogni anno, di prima accoglienza e inserimento nel gruppo classe;
orientamento e accompagnamento rispetto al proprio percorso scolastico; sostegno ad
alunni con difficoltà nell’accettare le regole di comportamento vigenti nell’Istituto;
facilitazione della comunicazione e relazione con le famiglie. Per i ragazzi stranieri
seguiti, si è concordato con le insegnati di riferimento, di volta in volta, se intervenire
anche nel gruppo classe con interventi di sensibilizzazione sui temi della migrazione e
di mediazione dei conflitti.
Quest’anno ha visto, inoltre, l’inizio di una collaborazione con l’Istituto Engim di
Mirano con la proposta di un Corso di Aggiornamento e Consulenza per gli insegnanti
dell’Istituto, strutturato in tre incontri pomeridiani, che ha approfondito i temi
dell’accoglienza degli alunni stranieri, considerandone il paese di provenienza –
sistemi scolastici, aspetti sociali, culturali e legati alla religione. Negli “incontri” con gli
insegnanti sono stati coinvolti sei mediatori linguistico-culturali provenienti da:
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Argentina,
Camerun,
Cina,
India,
Marocco
e
Romania
che
hanno
parlato
rispettivamente di “Albania-Romania e Marocco” nel primo incontro; “ArgentinaBrasile e India-Bangladesh” nel secondo incontro; “Africa anglofoba-Africa francofona
e Cina” nel terzo e ultimo incontro. Il lavoro di preparazione degli incontri e dei
materiali di consultazione a approfondimento che sono stati lasciati agli insegnanti è
stato però un lavoro dell’intera équipe di mediatori, frutto di un lavoro di scambio e
confronto sviluppatosi in incontri di formazione e supervisione lungo l’intera durata del
programma.
Grazie anche a questo lavoro con gli insegnati, allo sportello della Cooperativa
Giuseppe Olivotti sono arrivate 2 richieste dall’Istituto ENGIM per un totale di 9
interventi di mediazione/traduzione e consulenza effettuati, con la presa in carico
individuale di 2 ragazzi/e di età compresa tra gli 14 e i 18 anni.
B. L’AGGIORNAMENTO DEGLI INSEGNANTI E DEGLI OPERATORI DELLA
SCUOLA
Le azioni del programma che si riferiscono a quest’area sono state pianificate
all’interno dei Piani di Zona – area immigrazione – con le Agenzie, gli Enti e le
Associazioni che si sono occupate di formazione dei docenti in quest’ambito e si sono
poste in continuità con le iniziative promosse all’interno delle annualità precedenti del
programma. In particolare, si era concordato di costruire un’unica proposta formativa,
forte del contributo delle realtà formative coinvolte, così da uniformare l’intervento in
tutta l’area dell’ULSS13 e permettere altresì un risparmio di risorse e sovrapposizioni
nell’erogazione dei servizi.
Come negli anni scorsi le azioni si sono realizzate in collaborazione con le scuole
polo per l’integrazione scolastica di Spinea e Dolo, l’ Ufficio Scolastico Regionale del
Veneto, l’Ufficio Scolastico Provinciale di Venezia, l’Associazione “Incontro e Presenza”
e, per la prima volta, con l’Ufficio Scuola della Provincia di Venezia e l’Associazione di
immigrati “MigraMente: Centro per il Dialogo Interculturale”.
Azione B1: Corsi di aggiornamento per insegnanti e operatori della
scuola
Il Corso “Cominciare bene. Protocolli d’accoglienza e mediazione a scuola” si è
tenuto a Dolo, presso la Direzione Didattica Statale, nei mesi di marzo e aprile 2010.
Sono stati coinvolti 40 docenti provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado della
Riviera del Brenta e del Miranese. Hanno partecipato 25 docenti di scuola primaria;
12 di secondaria di I° grado e 3 di secondaria di II° grado. I moduli didattici sono stati
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trattati attraverso un lavoro di confronto, simulazione e riflessione condivisa in
gruppo.
Articolazione e programma del corso:
8 ore articolate in 4 pomeriggi di due ore ciascuno con attività progettuali,
collegiali e laboratoriali e lezioni magistrali:
1)
2)
L’importanza dell’accoglienza:
-
Condivisione di un percorso con la rete: esempi di rete
-
Presentazione di Protocolli di accoglienza utilizzati a scuola
-
Strategie di collaborazione con il mediatore
L’inserimento a scuola:
Stili comunicativi, educativi e compensativi
- Presentazione di metodologie ed unità didattiche efficaci applicate
nella scuola veneta
-
3)
Monitoraggio e strumenti di verifica per la valutazione dell’inserimento
Esempi di sensibilizzazione – Albania:
Un
modello
di
sensibilizzazione
impiegato
dai
mediatori:
cultura,
religione, sistemi scolastici. Come concordare, preparare e condurre la
sensibilizzazione.
Distinzioni
di
ruolo
e
attitudini
del
mediatore,
dell’insegnante e dello studente.
4)
Esempi di sensibilizzazione – Romania:
Un
modello
di
sensibilizzazione
impiegato
dai
mediatori:
cultura,
religione, sistemi scolastici. Come concordare, preparare e condurre la
sensibilizzazione.
Distinzioni
di
ruolo
e
attitudini
del
mediatore,
dell’insegnante e dello studente.
Gli ultimi due incontri, condotti da due mediatrici linguistico-culturali, sono stati molto
apprezzati dagli iscritti perché hanno coinvolto i presenti nella discussione e nel
confronto sui paesi d’origine dei propri alunni, evidenziando problematiche e fragilità
nell’accoglienza degli alunni provenienti da quei paesi. Le due relatrici hanno inoltre
saputo rispondere in modo esauriente e vivace alle domande ed alle curiosità emerse.
In conclusione, il corso è stato accolto con favore dai partecipanti, che hanno proposto
di organizzare, per il prossimo anno, altri incontri sui sistemi scolastici di altri paesi.
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C. L’INFORMAZIONE
Le attività svolte dalla Cooperativa Il Villaggio Globale all’interno del programma
hanno riguardato l’area dell’informazione attraverso il contatto realizzato negli accessi
ai due sportelli informativi presenti nei distretti. Le azioni sono state quelle di
sostegno e orientamento a persone in disagio con particolare riferimento alla
situazione abitativa, reddituale e di integrazione sociale.
Azione C1: Sportello di orientamento
In aggiunta alle scorse annualità è stato attivato uno sportello itinerante su
appuntamento per garantire l’accesso ad utenti provenienti da diverse aree del
territorio. Lo sportello di Dolo è stato poi spostato dalla sede dell’Associazione Il
Portico a quella di Casa a Colori. Il numero di accessi agli sportelli rispetto alle
annualità precedenti è aumentato, con un’impennata relativa al secondo semestre
2009 e con un crescente numero di richieste di intervento relative a situazioni di
emergenza quali perdita di lavoro e sfratto. Lo sportello ha svolto la funzione di punto
di ascolto per nuclei famigliari presenti nel territorio rilevando oltre alle comuni
difficoltà di tipo culturale e linguistico legate all’integrazione anche il dato di una
crescente crisi economica e occupazionale che vede interessate le fasce più deboli ed
esposte. Le ridotte disponibilità economiche degli enti locali non sempre hanno reso
possibile la programmazione di interventi sostenibili. Il numero di accessi agli sportelli
di Agenzia di Intermediazione Sociale all’Abitare (AISA) sono stati 146. Gli accessi e le
accoglienze in Casa a Colori sono stati 36. Gli appartamenti presenti nel territorio
gestiti dalla cooperativa per accompagnamento a nuclei o singoli sono 7 per un totale
di 22 posti letto.
Azione C2: Accompagnamento all’abitare
Relativamente all’azione di accompagnamento all’abitare vale la pena di
sottolineare l’importanza dell’apertura e dell’avvio della struttura di accoglienza di
Casa a Colori di Dolo che ha richiesto un importante investimento di tempo e di
energie. L’attività di ospitalità è iniziata nel novembre 2009. Tale struttura è stata
pensata per l’accoglienza temporanea di migranti e persone svantaggiate e, con
l’aumento della crisi economica ed occupazionale, può svolgere un ruolo fondamentale
nella gestione delle emergenze abitative e degli sfratti presenti nel territorio. Il
progetto Casa a Colori oltre alla Cooperativa Il Villaggio Globale vede il coinvolgimento
di vari partner quali: Fondazione “La Casa” come proprietario, il Consorzio di
cooperative sociali “Villaggio Solidale”, il Comune di Dolo, la Conferenza dei sindaci
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dell’Azienda ULSS 13, l’associazione di volontariato “CIF Venezia” e la “Fondazione
Oltre Milano”. Parallelamente alle attività di Casa a Colori sono continuate le azioni di
accoglienza presso le strutture all’interno del territorio gestite da “Il Villaggio Globale”.
Si tratta di 1 appartamento a Scorzè, 1 a Robegano, 4 a Zianigo e 1 a Mira per un
totale di 22 posti letto. Nonostante la difficile situazione economica si è riusciti ad
accompagnare alcuni nuclei verso un percorso di autonomia abitativa fornendo loro gli
strumenti per gestire la casa in modo consapevole e responsabile, favorendo le
relazioni con il vicinato e fornendo loro gli strumenti per muoversi autonomamente nel
territorio.
Azione C3: Inclusione sociale
Le attività a diretto favore dei beneficiari sono state affiancate da iniziative di
supporto e conoscenza rivolte ai Comuni del territorio, a parrocchie e associazioni,
nonché ad alcune realtà di tipo informale (come negozi) che intercettano la
popolazione migrante.
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D. L’INSERIMENTO DELLE DONNE IMMIGRATE
Rispetto a questa specifica area di lavoro, la Cooperativa Giuseppe Olivotti si è
avvalsa, come nelle annualità precedenti, della collaborazione dell’Associazione
“Incontro e Presenza” di Mira per la realizzazione dell’Azione D1 e si è avvalsa, per la
prima volta, della collaborazione dell’Associazione di immigrati “MigraMente: Centro
per il Dialogo Interculturale” per la realizzazione dell’Azione D2. Si è consolidato,
inoltre, il lavoro di continuo coordinamento da parte della Cooperativa Giuseppe
Olivotti delle tre Associazioni coinvolte nel programma.
Azione D1: Corsi di lingua italiana come L2
Per la rendicontazione delle attività svolte si veda l’Allegato 1.
Qui ci limitiamo a sottolineare come, nel corso degli anni, quest’area di lavoro
divenga sempre più consistente ed importante all’interno delle azioni del programma e
sempre più richiesta dai rappresentanti dei Comuni dei territori interessati.
Per la prima volta quest’anno, inoltre, a Salzano, da una richiesta delle mamme
frequentanti il corso di lingua italiana è nata l'idea di un laboratorio di lingua italiana
per i loro figli che frequentavano la scuola primaria del paese. Si è realizzato così, con
8 bambini, un laboratorio linguistico di rinforzo scolastico pomeridiano.
Azione D2: Laboratori Artigianali
Per la rendicontazione delle attività svolte si veda l’Allegato 2.
Qui ci limitiamo a sottolineare come questa azione sia nuova nell’ambito del
programma e nasca dall’esperienza dei corsi di lingua italiana da una parte, e
dell’ufficio per la mediazione linguistico-culturale dall’altra, che “incontrano” ogni anno
donne straniere con competenze manuali già elevate e “spendibili” nei loro paesi
d’origine, che necessitano però di essere valorizzate e orientate all’attuale mondo del
lavoro veneziano. Grazie a questa azione si è riusciti a inserire nel programma due
nuove realtà del privato sociale: l’Associazione di immigrati “MigraMente”, beneficiaria
del fondo messo a disposizione a tale scopo, e la Cooperativa “Primavera”, unica
Cooperativa, tra quelle contattate in fase di realizzazione del laboratorio, che ha
risposto nei confronti dell’iniziativa, dando un concreto aiuto per la sua realizzazione.
Ci sembra importante sottolineare il successo dell’iniziativa, sia per la reale
collaborazione di tutti gli “attori” che hanno concorso al suo buon esito (Cooperativa
Giuseppe
Olivotti
s.c.s.;
Associazione
“Incontro
e
Presenza”;
Associazione
“MigraMente”; Cooperativa “Primavera” e tutte le assistenti sociali dei Comuni della
Conferenza dei Sindaci dell’ULSS13), sia per la concreta risposta che è riuscita, in
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breve tempo, a dare: su 25 corsiste, 11 hanno già stipulato un contratto di lavoro e
altre 7 sono in attesa di formalizzare un’assunzione (e si consideri che il corso è finito
soltanto un mese fa). L’elenco delle corsiste rimarrà, inoltre, a disposizione dei Servizi
Sociali dei Comuni, e non solo, come “bacino” di donne formate da cui attingere in
caso di richiesta di personale competente da parte della popolazione civile. Vista,
inoltre, l’enorme richiesta di formazione che, in poco tempo, è stata presentata (95
iscrizioni per i 20 posti disponibili) e il momento di “crisi” socio-economica che stiamo
vivendo, ci sembra doveroso riflettere e riconsiderare quest’ambito di lavoro per la
prossima programmazione degli interventi a favore dei cittadini immigrati.
Azione D3: Coordinamento
In quest’area si inserisce tutto il lavoro di supporto e coordinamento che la
Cooperativa Giuseppe Olivotti s.c.s. ha, in modo puntuale e continuativo, effettuato
lungo l’intera realizzazione del programma con l’Associazione “Incontro e Presenza”; le
due Associazioni di immigrati coinvolte “MigraMente” e “Casa della Cultura Iraniana” e
la Cooperativa “Primavera”. Ci sembra di poter finalmente parlare di un tavolo di
coordinamento articolato, che fa capo alla Cooperativa G. Olivotti come “mente” e
“collettore” delle diverse iniziative, ma che riesce a vedere, piano piano, la presa in
carico di compiti organizzativi da parte delle diverse realtà coinvolte, e a mantenere
molto attiva la comunicazione tra le stesse, in modo da avvicinarsi sempre più ad un
lavoro di Rete che sia efficace e proficuo per i diretti beneficiari degli interventi e per
la popolazione tutta.
E. LA VALORIZZAZIONE DEI MEDIATORI CULTURALI
Azione E1. Coordinamento
Come per le scorse annualità del programma è proseguito il continuo lavoro di
coordinamento tra il Presidente della Conferenza dei Sindaci, la Direzione dei Servizi
Sociali dell’UlSS13, la Cooperativa Giuseppe Olivotti s.c.s., la Cooperativa “Il Villaggio
Globale”, nonché con gli altri collaboratori del programma, con gli aderenti al Piano di
Zona, con la Provincia di Venezia, con le assistenti sociali dei 17 Comuni della
Conferenza, con gli operatori dei servizi dell’ULSS13, e con altre realtà e progettualità
in atto. Questo lavoro continua a garantire il monitoraggio e la valutazione in itinere
del programma; una migliore efficienza di intervento e ha limitato lo spreco di risorse,
evitando sovrapposizioni nell’erogazione dei servizi.
Anche in questa annualità, inoltre, la Cooperativa Giuseppe Olivotti ha
partecipato al percorso della Rete di “Mediazioni in Viaggio” che ha come capofila il
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Comune di Venezia e, quale Ente gestore dell’ufficio per la richiesta di mediazione
linguistico-culturale, al percorso di Accreditamento d’Eccellenza dell’Ulss 13.
Azione E2. Formazione e supporto ai mediatori linguistico-culturali e/o
agli operatori di Servizi e Istituzioni
Il gruppo di mediatori linguistico-culturali si è mantenuto su una trentina di
mediatori, con trenta lingue parlate: albanese, arabo, bambarà, bangla, bulgaro,
cinese (mandarino), ebraico, francese, greco, hausa, ibo, indi, inglese, macedone,
moldavo, olandese, piggin-english, polacco, portoghese, romanes, rumeno, russo,
serbo - croato, sloveno, spagnolo, tedesco, turco, ucraino, urdu, yoruba. Quest’anno il
gruppo si è mantenuto relativamente stabile, seppur si mantenga abbastanza “fluido”
per l’“uscita” di “vecchi” mediatori e l’inserimento di nuovi, questo è dovuto
soprattutto alla tipologia di lavoro libero professionale del mediatore che, lavorando
per più enti dà la sua disponibilità in modo limitato o, nel momento in cui trova
un’attività lavorativa più stabile, si dedica ad altro, ma, quest’anno, anche per la
richiesta, da parte degli Enti coinvolti (e ci riferiamo soprattutto all’Azienda ULSS13)
dell’intervento di una mediazione e facilitazione linguistica per lingue che non
avevamo ancora nel nostro “bacino” di mediatori o per la richiesta di traduzioni
altamente specializzate che ci hanno portato a prendere contatto anche con realtà
universitarie o di Servizio Ospedaliero estere.
Tutto ciò implica un continuo lavoro di ricerca di “nuovi” mediatori al fine di
garantire la copertura di tutte le richieste di intervento che ci vengono rivolte; uno
sforzo continuo per formare i mediatori che si inseriscono nel gruppo, per garantire
l’omogeneità e il monitoraggio accurato delle prestazioni svolte dai mediatori.
Il Gruppo è continuamente supportato e supervisionato dalla psicologa,
coordinatrice delle attività del programma e responsabile dell’Ufficio per la richiesta di
mediazione linguistico-culturale.
Gli operatori di sportello continuano inoltre a fornire formazione, supporto,
tutoraggio e consulenza agli operatori dei servizi e ai mediatori linguistico-culturali
durante la fase di richiesta di mediazione, di analisi della domanda, progettazione e
monitoraggio dell’intervento e in questo ci sentiamo di ringraziare, in particolar modo,
gli operatori dei Servizi dell’Azienda ULSS e le assistenti sociali dei Comuni, che
a
vario titolo sono intervenuti nel programma, per l’attiva collaborazione offerta.
Azione E3. Gestione delle richieste di mediazione
Il 27 marzo 2006 è stato aperto, grazie alla prima annualità del programma, lo
sportello per la raccolta e la gestione delle domande di mediazione linguistico -
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culturale, presso la Cooperativa Giuseppe Olivotti, il lunedì e il giovedì mattina dalle
10.00 alle 13.30, con attiva una linea telefonica e un fax. In quei giorni e orari gli
operatori di sportello sono stati disponibili anche per consulenze e orientamento agli
operatori rispetto al tema dell’immigrazione. Lo sportello ha visto, come peraltro
speravamo, la strutturazione di un vero e proprio servizio che sta rispondendo alla
richiesta di integrazione e parità di diritti che i cittadini stranieri avevano da una parte,
e la richiesta di aiuto e sostegno nell’accoglienza e nella “cura” dei cittadini stranieri
che gli operatori dei servizi avevano dall’altra, proprio per garantire quella parità di
diritti tanto reclamata.
All’inizio del 2010 l’Azienda ULSS13 ha deciso di “usufruire” di questo servizio e
di stanziare un finanziamento per coprire le spese degli interventi di mediazione
linguistico-culturali richiesti. Si sta quindi realizzando il “sogno”, che era frutto di
un’attenta analisi dei bisogni evidenziata all’interno dei Piani di Zona – Area
Immigrazione e fermamente supportata e creduta dalla Direzione dei Servizi Sociali
dell’ULSS13 e dalla Cooperativa Giuseppe Olivotti s.c.s., di un unico Servizio che
faccia fronte alla richiesta di mediazione linguistico-culturale e, di conseguenza, di un
unico gruppo di mediatori stabile sul territorio della Conferenza dei Sindaci
dell’ULSS13, che conosca il territorio e “aiuti” la Rete dei Servizi a lavorare insieme
nell’ottica dell’accompagnamento e della presa in carico dei cittadini immigrati che
hanno bisogno di “cura”.
Azione E4. Mediazione linguistico-culturale e consulenza per Comuni,
ULSS e Associazioni
Dal 21 ottobre 2009 al 30 giugno 2010 (durata della 5° annualità del
programma), sono arrivate allo sportello complessivamente 81 richieste di mediazione
linguistico-culturale e/o traduzione di materiali a favore di adolescenti o donne
immigrate e le loro famiglie per un totale di 255 interventi attivati: di cui 16 richieste
di integrazione e sostegno scolastico e 55 richieste di integrazione sociale e sociosanitaria, finanziate dal programma e altre 10 richieste di mediazione in ambito
sanitario, finanziate dall’Azienda ULSS13. Come ogni anno, gli interventi sono stati
rivolti alla tutela dei minori e al garantire l’integrazione sociale e la salute della donna
e dei cittadini immigrati.
Qui ci soffermeremo esclusivamente sulle richieste finanziate dal programma:
L’Azienda ULSS13 ha fatto 34 richieste per un totale di 106 interventi di
mediazione/traduzione effettuati (confermando il dato della scorsa annualità di programma), che
hanno visto il coinvolgimento di entrambe i Distretti Nord e Sud, con una prevalenza di richieste
(26 su 34) da parte del Distretto Sud (2 richieste dal Consultorio Familiare di Campolongo
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Maggiore; 8 dal C.F. di Mira; 10 dal C.F. di S.Pietro di Stra; 6 dal C.F. di Vigonovo), rispetto al
Distretto Nord (1 richiesta dal Consultorio Familiare di Martellago; 7 dal C.F. di Spinea). Gli
interventi effettuati, come nelle scorse annualità, hanno sostenuto le donne e le loro
famiglie in momenti e situazioni delicati quali la contraccezione, la gravidanza, il parto
e il puerperio; in percorsi di indagine rispetto alla fertilità di coppia; infine in situazioni
in cui era indispensabile la presenza di un facilitatore della comunicazione tra medico
e paziente durante visite per accertamenti sullo stato di salute di donne e minori.
I Comuni complessivamente hanno fatto 21 richieste (circa il 30% in più rispetto
all’annualità precedente) per un totale di 60 interventi di mediazione/traduzione effettuati (gli
interventi effettuati sono letteralmente raddoppiati rispetto all’annualità precedente). Si evidenzia
come via sia un’asimmetria nelle richieste di mediazione inoltrate e quindi nella fruizione
del Servizio offerto, con una preponderanza di utilizzo da parte dei Comuni della Riviera
del Brenta: 8 Comuni su 10 (Camponogara, Fiesso d’Artico, Fossò, Dolo, Mira, Pianiga, Stra,
Vigonovo) con 17 richieste di mediazione linguistico-culturale, rispetto ai Comuni del Miranese: 2
Comuni su 7 (Mirano, Spinea) con 4 richieste di mediazione linguistico-culturale. Gli interventi
effettuati sono stati rivolti all’intera cittadinanza (per esempio la traduzione in diverse
lingue di materiale informativo sui servizi comunali e scolastici) o a singole famiglie
con difficoltà sociali e/o economiche e abitative. Inoltre, anche quest’anno, in un
Comune della Riviera del Brenta sono state richieste due facilitatrici linguistiche che
accompagnassero i docenti durante le prime fasi di un corso di italiano come L2 a
favore di donne del Marocco e della Cina.
Riteniamo importante sottolineare come, anche in questa annualità, alcuni
interventi hanno visto la collaborazione tra servizi sociali dei Comuni e servizi
dell’ULSS13, nonché tra servizi sociali dei Comuni e specifiche Comunità e, per la
prima volta, tra servizi sociali dei Comuni e alcune scuole del territorio al fine di
integrare e proseguire il percorso di mediazione attivato dalla Provincia di Venezia a
favore degli alunni stranieri e delle loro famiglie. Alcuni interventi, infatti, si sono
svolti a sostegno di intere famiglie o di donne in difficoltà e hanno visto sia un lavoro
del mediatore come facilitatore della comunicazione tra assistenti sociali e utenti, sia
di sostegno diretto del mediatore all’utente.
F. LA PROMOZIONE DEL DIALOGO TRA LE CULTURE
Azione F1. Evento Culturale
Per la rendicontazione delle attività svolte si veda l’Allegato 3.
Azione F2. Convegno
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Il 29 giugno scorso ha avuto luogo, presso l’aula magna dell’Ospedale di Noale
(VE), il Convegno “Il Piano di Zona 2011 – 2015. Tra conferme e cambiamenti” (in
Allegato 4 l’invito). L’azione è stata propedeutica alla nuova programmazione dei Piani
di Zona per il prossimo quinquennio ed il convegno è stato un importante momento di
confronto e concertazione con tutto il territorio. Organizzato su invito, ma aperto a
tutta la cittadinanza, ha visto l’intervento di due professori universitari: Giampietro
Dalla Zanna, Professore Ordinario Dip. Scienze Statistiche - Università di Padova, con
un intervento dal titolo “La rivoluzione nella culla: cosa cambia nel Nord est” e Luigi
Gui, Professore Associato Dip. Scienze della Formazione e dei Processi Culturali Università di Trieste, con un intervento dal titolo “Interventi sociali nel caleidoscopio:
tra prestazioni e accompagnamento”. I due interventi e le sintesi conclusive redatte
dai referenti dei diversi tavoli tematici di Area del Piano di Zona 2007-2009 hanno
dato, agli oltre 120 iscritti tra cui tutti i rappresentanti pubblici e privati dell’ULSS13
(Sindaci, Assessori, Capi Dipartimento dell’Azienda Ospedaliera, Rappresentanti delle
Associazioni, Scuole, Sindacati, ecc.) numerosi spunti di riflessione e constatazione dei
molteplici incroci che esistono tra i diversi tavoli e ha permesso di creare relazioni e
connessioni trasversalmente agli stessi. In particolar modo, è risultato evidente come
l’Area
Immigrazione
abbia
connessioni
con
l’Area
Minori/famiglia;
Giovani
e
Dipendenze e come, quindi, nel prossimo quinquennio possa essere utile avere
momenti di presenza reciproca a questi tavoli.
ANALISI DEI PUNTI FORTI E DEI NODI PROBLEMATICI EMERSI DALLE AZIONI
REALIZZATE (VEDI SCHEDA DI MONITORAGGIO):
Punti di Forza:

L'attivazione e il consolidamento dell’utilizzo di un unico ufficio per
l'offerta di mediazione linguistico-culturale e la consulenza per gli
operatori degli Enti ha permesso la diffusione di prassi e procedure di
lavoro comuni tra i diversi servizi; ha contribuito ad implementare
l'utilizzo della mediazione nella relazione servizi/cittadino immigrato e la
sua valorizzazione e ha fatto sì che la Cooperativa Giuseppe Olivotti
entrasse in reti di progettazione regionale, come servizio di mediazione
linguistico-culturale riconosciuto per il territorio della Conferenza dei
sindaci dell'ULSS13.
L’ufficio risulta fermamente utile – le procedure, infatti, permettono un
monitoraggio in tempo reale di tutta l’attività, qualificando la gestione:
PROGRAMMA DI INTEGRAZIONE SOCIALE E SCOLASTICA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE
ANNUALITA’ AMMINISTRATIVA 2008 (ANNO SCOL. 2009-2010)
controllo del servizio, degli eventuali imprevisti e gli elementi di criticità –
e
garantisce
che
gli
interventi
siano
economicamente
efficienti.
Quest’anno, inoltre, con l’apertura dello sportello una terza mattina, si è
riusciti a dare una reperibilità più continuativa nell’arco della settimana,
permettendo così, da una parte, di rispondere celermente alle richieste di
intervento in urgenza e stabilendo, dall’altra, una relazione più stabile
con gli operatori dei servizi e basata sulla reciproca fiducia e sul confronto
continuo.
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La realizzazione del convegno “Il Piano di Zona 2011 – 2015. Tra
conferme e cambiamenti”, proprio in concomitanza con l’apertura del
nuovo Piano di Zona, è stato un importante e significativo momento di
confronto e concertazione con tutto il territorio. Ha fornito ai partecipanti
numerosi spunti di riflessione e ha permesso di creare relazioni anche in
modo trasversale ai diversi tavoli tematici di Area (Minori/famiglia –
Giovani – Immigrazione – Dipendenze – Salute Mentale – Disabili –
Anziani.
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Nel corso degli anni, le attività riferite all’insegnamento della lingua
italiana
realizzate
dall’Associazione
“Incontro
e
Presenza”,
stanno
diventando sempre più consistenti e significative all’interno delle azioni
del programma, sempre più radicate nel territorio e sempre più richieste
dai rappresentanti comunali. Dal 2006, con la realizzazione del corso di
lingua italiana in 1 Comune della Conferenza dei Sindaci dell’ULSS13, si è
passati nel 2010 a 5 Comuni e si prevede per il 2011 di passare a 7
Comuni. Queste azioni, realizzate con un budget estremamente ridotto
per il tipo di attività che viene portato avanti, hanno un importante punto
di forza nella condivisione di uno stesso metodo di approccio e di lavoro
dell’équipe di docenti volontari e quindi nella qualità del servizio offerto.
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Quest’anno la nuova Azione D2 del programma: Laboratori Artgianali,
nata dall’esperienza dei corsi di lingua italiana, da una parte, e dell’ufficio
per la mediazione linguistico-culturale, dall’altra, ha visto la realizzazione
di un corso di formazione professionale sulle tecniche di pulizia civile ed
industriale e l’inizio della collaborazione con altre due realtà del privato
sociale: l’Associazione di immigrati “MigraMente” e la Cooperativa
“Primavera”. L’azione è riuscita, da una parte, ad impattare l’enorme
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ANNUALITA’ AMMINISTRATIVA 2008 (ANNO SCOL. 2009-2010)
richiesta di formazione pervenuta e, dall’altra, a favorire l’inserimento
lavorativo di donne straniere nella realtà locale.
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Relativamente all’area C c’è stato un consolidamento degli sportelli di
informazione ed orientamento sui servizi del territorio e sulle tematiche
dell'immigrazione
oltre
all'abitare.
specifico
Nello
alle
attività
della
istituzionali
azione
C2
di
di
orientamento
accompagnamento
all’abitare, l’avvio di Casa a Colori ha svolto un importante ruolo nella
gestione
delle
emergenze
abitative,
legate
alla
crescente
crisi
occupazionale ed economica.
Punti di Debolezza:
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Vi è la continua necessità di impiegare tempo e risorse per la
manutenzione della Rete, perché l’avvicendarsi di nuovi sindaci e
amministratori comunali richiede una continua “ri-alfabetizzazione” sulle
azioni del programma, sui servizi offerti e una sensibilizzazione sui temi
dell’immigrazione.
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Rispetto alla realizzazione del corso di formazione professionale sulle
tecniche
di
pulizia
civile
ed
industriale,
segnaliamo
che
alcune
cooperative di pulizia, pur avendo appalti con l’Azienda ULSS13, non
hanno dato disponibilità a collaborare. In futuro servirà quindi una
richiesta più esplicita da parte dell’Azienda.
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Relativamente all’area C
c’è ancora la difficoltà di far riconoscere gli
sportelli come punto di riferimento dell'intero distretto, sia per i
beneficiari che per gli operatori. Rispetto all’accompagnamento all’abitare
le difficoltà sono talvolta legate ad un mancato collegamento tra i servizi
e alla mancanza di risposte efficaci dal momento che molte delle recenti
problematiche legate all’abitare sono il riflesso di mancanza di risorse
economiche.
EVENTUALI SUGGERIMENTI/INDICAZIONI PER LO SVILUPPO DELLE
ATTIVITÀ FUTURE:
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ANNUALITA’ AMMINISTRATIVA 2008 (ANNO SCOL. 2009-2010)
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