Cadmo Associazione Culturale Le vie dei Festival 2011 XVIII edizione a Roma il meglio del teatro dai festival estivi Teatro India - dal 10 al 16 ottobre comunicato stampa Torna dal 10 al 16 ottobre Le vie dei festival - manifestazione ideata e curata dall’Associazione Cadmo, con il sostegno di Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e al Centro Storico. Festival dei festival, che da diciotto anni presenta a Roma il meglio del teatro visto nelle manifestazioni dell'estate, Le vie dei festival, diretto da Natalia Di Iorio, ha sempre espresso una spiccata vocazione internazionale, ospitando per la prima volta artisti oggi unanimemente considerati maestri della nuova scena mondiale, da Eimuntas Nekrosius a William Kentridge e Alain Platel, fino ad Alvis Hermanis. Vi hanno inoltre trovato spazio alcune delle esperienze più innovative di questi anni, quelle che maggiormente interrogano la forma del teatro che verrà, come l'intrecciarsi di cinema e teatro nel newyorkese Big Art Group di Caden Manson, la poetica scrittura drammaturgica dell’iraniano Amir Reza Koohestani e, dalla Bielorussia, il “teatro giornale” del Belarus Free Theatre. Da mettere a confronto naturalmente con un teatro italiano altrettanto ricco di fermenti, sia che guardi alla “tradizione del nuovo” con Scimone e Sframeli, Societas Raffaello Sanzio, Tiezzi e Lombardi, sia che si apra alle ultime generazioni della scena: una ricerca di nuovi talenti che ha dato negli anni ottimi frutti. L’edizione 2011 - che si svolgerà interamente al Teatro India, grazie alla preziosa collaborazione del Teatro di Roma - si inaugura lunedì 10 ottobre, alle ore 21.00, con Lady Gray, protagonista Isabella Ragonese (da Mittelfest, La notte dei Poeti di Cagliari, TaorminaArte). Un monologo sull’identità femminile, del brillante autore americano Will Eno, che torna alle Vie dei Festival dopo il successo ottenuto nella scorsa edizione dal suo Thom Pain, interpretato da Elio Germano. I pensieri più autentici della giovane protagonista prendono vita in uno stile scattante e caustico, trascorrendo dalla gioia al dolore, dall’ironia alla rabbia. Lo spettacolo sarà preceduto dalla lettura che Claudio Gioè farà di un altro brevissimo testo di Eno: Mr. Theatre torna a casa cambiato, presentato in anteprima nazionale per Le vie dei Festival. Sono tre le proposte straniere di quest’edizione: per la prima volta a Roma, i Rimini Protokoll – collettivo berlinese ben noto sulla scena internazionale e che riceverà proprio quest’anno il Leone d’Argento della Biennale di Venezia destinato alle nuove realtà teatrali. Esponenti di un teatro post-drammatico, secondo la definizione nata in Germania e destinata a una fortunata diffusione, il gruppo berlinese presenta Black Tie (14 e 15 ottobre), lavoro ispirato a una storia di vita vissuta, quella di Miriam Yung Min Stein, ragazza nata in Corea del Sud, poi adottata e cresciuta in Germania. Attraverso la sua storia e la sua testimonianza, si avvia una riflessione spiazzante e poco ortodossa, come sempre nei lavori dei Rimini Protokoll, su temi quali il bisogno di conoscere le proprie origini, le adozioni internazionali, le banche dello sperma. Un atteso ritorno è quello del colombiano Enrique Vargas – già ospite nel 2000 a Le vie dei Festival con l’indimenticabile Oracoli – che con Fermentaciòn (14, 15 e 16 ottobre – 3 repliche al giorno per 30 spettatori alla volta), presentato all’ultimo Festival di Benevento e prodotto dal Teatro de los Sentidos, in collaborazione con il FITT, “Festival International de Teatre de Tarragona”, cala il pubblico in un’esperienza sensoriale che permette allo spettatore, nel buio in cui è immerso, di imparare a vedere coi soli occhi della mente, del tatto, dell’olfatto e dell’udito. Guidati dagli attori/contadini che fanno luce con piccole lanterne, si intraprende il viaggio e si ascolta la narrazione, sussurrata, del “segreto” custodito, molto tempo fa. Le vie dei festival affidano la chiusura della loro XVIII edizione ad una novità assoluta per i palcoscenici romani, la giovane compagnia inglese Lone Twin Theatre con The Festival (16 ottobre) - spettacolo che li conferma come una delle compagnie più originali e acclamate della scena internazionale - proveniente dai festival Uovo Performing Arts Festival, Milano; KunstenFestivaldesArts, Brussels; Festival Huis De Werf , Utrecht; Salisbury Festival; Homo Novus Festival, Riga. Ultima tappa della “Trilogia della catastrofe”, The Festival è una storia semplice che parla di amore e di attesa, di famiglia e di amicizia, dell’ordinario e dello straordinario. Due vite s’incrociano ad un festival di musica e i loro universi privati ne risultano irreversibilmente cambiati. Uno spettacolo gioioso, divertente, avvincente e caldamente ottimistico. Una sezione de Le vie dei festival è dedicata al panorama teatrale milanese e, in particolare, a due festival che si distinguono per l’originalità delle proposte e delle modalità di lavoro: Uovo, co-produttore di The Festival, e Da Vicino Nessuno è normale del Paolo Pini, ex ospedale psichiatrico divenuto attraverso il teatro, ma non solo, importante punto di aggregazione cittadina. Dal Pini dunque arriva Report dalla città fragile (11 e 12 ottobre), spettacolo in cui Gigi Gherzi e Pietro Floridia continuano la loro originale ricerca artistica sull’evento teatrale e sul “teatro dello spettatore”, messo al centro dello spettacolo come il protagonista, che di sera in sera ne determina l’andamento attraverso i propri pensieri e le proprie emozioni. Partendo da un lungo lavoro di interviste, Gigi Gherzi e Pietro Floridia compongono ogni sera con il pubblico una mappa della città fragile, fatta di luoghi, di emozioni, di storie. Il secondo spettacolo prodotto dal Paolo Pini di Milano è Lucido (13 ottobre) - uno dei testi più recenti di Rafael Spregelburd, artista di punta della nuova scena argentina, vincitore del premio UBU 2010 -, diretto da Milena Costanzo e Roberto Rustioni. Lucido è una commedia ambientata a Buenos Aires. Da bambina una sorella ha donato un rene al fratello agonizzante. Ma dopo molti anni la sorella torna a reclamare ciò che è suo. Dal grottesco della situazione prendono vita dialoghi ingegnosi e battute fulminanti, umorismo nero e sapori di tragedia. Completano il programma due appuntamenti che l’Associazione Cadmo realizza in proprio, grazie alla collaborazione del Teatro Franco Parenti di Milano: Bello e lontano di Daniil Privalov, regia di Georgy Tsnobiladze, viene proposto dalla Civica Scuola Paolo Grassi ed è interpretato dagli allievi neodiplomati (16 ottobre, ore 22.00). Presentato con successo al festival Dentro l’anima russa, realizzato in collaborazione con Laboratorio ON.TEATR di San Pietroburgo, lo spettacolo immagina l’incontro di sei giovani dopo la morte e le loro aspettative su quel al di là cui forse stanno per accedere. La Porta, dal capolavoro di Magda Szabò, è presentato dal Centro di Drammaturgia delle donne, dal Teatro Metastasio di Prato e da Avamposti Teatro Festival XX edizione, Calenzano (15 ottobre, ore 22.00). La versione teatrale è firmata da Stefano Massini e ne sono interpreti Barbara Valmorin, Alvia Reale. Motore di questa appassionata iniziativa è Barbara Valmorin, che proprio dalla Szabò ha ricevuto l’investitura – umana e artistica – per portare in scena il testo. Il festival conferma la sua costante attenzione verso un pubblico che voglia confrontarsi con tematiche e linguaggi attuali e fissa il prezzo dei biglietto intero a 18 euro, del ridotto a 16 euro e a 10 euro per under 25 e over 65. E’ prevista inoltre al costo di 40 euro vieCard che dà diritto a 4 ingressi. Materiali e foto su www.leviedeifestival.com con cortese richiesta di pubblicazione ufficio stampa simona carlucci tel. 0765.24182 – 335.5952789 [email protected]