T E AT R O C O M U N A L E D I L U M E Z Z A N E Venerdì 29 ottobre 2010 PROGETTI DADAUMPA Giovedì 10 febbraio 2011 FONDAZIONE TPE in collaborazione con MUSICA90 urge di e con Alessandro Bergonzoni regia di Alessandro Bergonzoni e Riccardo Rodolfi Premio UBU 2008 miglior attore A pochi giorni dal debutto nazionale dello spettacolo, torna al Teatro Odeon un attore capace di far scomparire improvvisamente il senso comune e sostituirlo con panorami fino ad un attimo prima impensabili, un autore che non ha imitatori proprio perché non si ferma di fronte al linguaggio ma vi si immerge fino ad estrarne i concetti fondanti, questa volta in una veste polemica e metafisicamente critica verso la realtà che ci assedia. Mercoledì 17 novembre 2010 IL ROSSETTI TEATRO STABILE DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ACCADEMIA DELLA FOLLIA stravaganza di Dacia Maraini - con Claudio Misculin, Dario Kuzma, Donatella Di Gilio, Gabriele Palmano, Ana Dalbello, Giuseppe Feminiano, Giuseppe Denti, Eloise Gatto, Clio Gaudenzi, Max Iurcev - melodie Claudio Misculin - scenografie Diego Iaconfcic regia Claudio Misculin Cinque malati di mente internati in un manicomio si tengono compagnia, si raccontano, si amano, litigano, si aggrediscono, ridono di sé e degli altri. Un giorno vengono a sapere che è stata votata la legge Basaglia: da domani tutti a casa! L’ospedale chiude. Ma dove andare? I cinque decidono di tornare a casa. Ma trovano gelo, disattenzione e persino paura. Il rientro nella vita famigliare e sociale non è proprio come se lo aspettavano e decidono di vivere secondo le loro regole. Martedì 30 novembre 2010 PRODUZIONI FUORIVIA provando in nome della madre di Erri De Luca e Simone Gandolfo con Erri De Luca, Simone Gandolfo e Sara Cianfriglia musiche di Gianmaria Testa, Danny De Luca, Erri De Luca, Fabrizio De André - disegno luci di Andrea Violato regia Simone Gandolfo In nome della madre è la storia raccontata da Erri de Luca, presente in scena, di una donna di Galilea, una ragazza come tante, fidanzata a Giuseppe, falegname, destinata ad una vita di moglie e madre. Ma un giorno succede qualcosa di strano, appare un angelo, e per lei il destino cambia in fretta. Diventa operaia della divinità che le mette in grembo un figlio, che è figlio suo ma anche il figlio di Dio. Dal titolo di uno dei romanzi più celebri di de Luca, una storia “sacra come una ballata popolare, una stazione lunare scarnificata nelle voci e negli echi della coscienza”. Martedì 14 dicembre 2010 STUDIOTI SPETTACOLI IN MOVIMENTO TIEFFE TEATRO - Stabile di Innovazione in collaborazione con la Fondazione Giorgio Gaber e pensare che c’era il pensiero di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con Maddalena Crippa regia Emanuela Giordano Dopo le fortunate esperienze di Sboom e A sud dell’Alma, Maddalena Crippa torna al teatro-canzone confrontandosi con uno spettacolo cult per molte generazioni, nato dal genio di Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Un titolo che segna un preciso spartiacque sul fare e pensare teatro e che rappresenta forse il punto più alto della loro opera. Riascoltiamo così un testo divertente, commovente, uno spettacolo musicale ironico, portato in scena dalla regista Emanuela Giordano e da un’artista che non mira a imitare Gaber ma che trova una propria grintosa identità nel confronto con lui. Martedì 18 gennaio 2011 NUOVA TEATRO ELISEO - TEATRO STABILE DEL VENETO erodiade di Giovanni Testori - con Maria Paiato - scene Francesco Ghisu costumi Sandra Cardini - luci Pasquale Mari musiche Francesco Forni - regia Pierpaolo Sepe drammaturgia e aiuto regia Francesca Manieri Composta tra il 1967 e il 1968, Erodiade fu pubblicata per la prima volta nel 1969. Con questo testo e con un personaggio di grande carattere, Erodiade, si misura la più grande attrice italiana di questi anni, Maria Paiato. Sola sulla scena, Erodiade, antica concubina di Erode rivela le vere motivazioni della decollazione del Battista. È stata lei a spingere la figlia Salomè tra le braccia di Erode e a chiederle la testa di Giovanni, colpevole di aver rifiutato il suo amore. Un’Erodiade ridotta alla sua essenza, privata di ogni orpello scenico, una messa in scena nuda e feroce, come nudo e feroce è l’animo di Erodiade. Martedì 1 febbraio 2011 LA CONTEMPORANEA in coproduzione con MISMAONDA niente progetti per il futuro di Francesco Brandi - con Giobbe Covatta e Enzo Iacchetti scene Nicolas Bovey - regia Francesco Brandi Premio Flaiano 2009 per il testo Un ponte di notte nella periferia di una grande città. Tobia, un vip della televisione caduto in disgrazia, sta per gettarsi di sotto. Viene interrotto da Ivan, un modesto garagista, anche lui intento a buttarsi perché la sua donna l’ha tradito. Ivan decide che la sua ultima buona azione sarà impedire a Tobia di buttarsi. Niente progetti per il futuro è un gioco teatrale surreale, una parabola contemporanea, che cerca di raccontare con i toni della leggerezza e del paradosso una società in crisi, dove i valori dell’Uomo appaiono lisi e sfilacciati sullo sfondo di un progressivo impoverimento spirituale. VIAGGIO AL TERMINE DELLA NOTTE con Elio Germano Teho Teardo chitarra, electronics Martina Bertoni violoncello Elio Germano, uno degli attori italiani più applauditi e originali del momento, legge ed interpreta il fuori abbonamento capolavoro di Céline. Al suo fianco Teho Teardo ripercorre musicalmente alcuni frammenti di Viaggio al termine della notte restituendo in una partitura inedita la disperazione grottesca di questo capolavoro di scrittura. È più di un commento musicale: Teardo riesce a creare un ambiente nel quale la voce di Germano suggerisce nuove prospettive sulle disavventure di Bardamu e gli orrori della guerra, a contatto con una miseria morale prima ancora che umana, in un clima in cui il pessimismo inconsolabile non concede alcuna speranza. Giovedì 17 febbraio 2011 FONDAZIONE DEL TEATRO STABILE DI TORINO TEATRO REGIONALE ALESSANDRINO rusteghi I nemici della civiltà da I Rusteghi di Carlo Goldoni con Eugenio Allegri, Natalino Balasso, Jurij Ferrini traduzione e adattamento Gabriele Vacis e Antonia Spaliviero scene Roberto Tarasco - regia Gabriele Vacis I Rusteghi sono quattro mercanti che condividono oltre alla professione l’avidità, l’atteggiamento duro verso gli altri, in particolare le mogli, e l’isolamento voluto dal mondo. Ma Rusteghi è anche una commedia che parla ancora al nostro tempo, all’intolleranza travestita da moralismo, alla difficoltà di mettersi in relazione, alla mancanza di comunicazione di un’epoca che proprio della comunicazione fa il proprio vessillo. Il disinganno di Goldoni è ancora vivo nelle parole dei protagonisti e descrive una società buia e alla deriva, sopita, ma ancora presente nella nostra pratica quotidiana. Venerdì 18 marzo 2011 TEATRO SEGRETO don chisciotte di Ruggero Cappuccio liberamente ispirato all’opera di Miguel de Cervantes con Lello Arena e Roberto Herlitzka - musiche Paolo Vivaldi progetto scene Nicola Rubertelli - regia Nadia Baldi Un moderno e solitario professore universitario è posseduto dall’anima immortale di Don Chisciotte, allampanato cavaliere, che immerso in una perenne insoddisfazione insegue un sogno esaltato e maniaco di avventure e di gloria. A lui si contrappone la figura del suo pingue ed umanissimo scudiero, incapace di innalzarsi al di sopra della piatta realtà. Due attori di grande personalità rendono contemporanea una vicenda dai confini immutabili che tende a svelare il rapporto tra dolore e bellezza pur nell’oscillare tra dramma e commedia, tra farsa e tragedia. Giovedì 24 marzo 2011 SCENA VERTICALE la borto di e con Saverio La Ruina musiche dal vivo Gianfranco De Franco disegno luci Dario De Luca Premio Ubu 2007 miglior attore e autore per Dissonorata Saverio La Ruina torna a vestire i panni di una donna raccontandone la storia in una società dominata dall’atteggiamento e dallo sguardo fuori abbonamento maschili, uno sguardo predatorio che si avvinghia, violenta e offende; un atteggiamento che provoca gli eventi ma fugge le responsabilità e di cui l’aborto è una delle tante conseguenze, la più estrema. Un mirabile lamento in nome della popolazione femminile in cui la protagonista racconta il suo calvario in un sud arretrato e opprimente. E lo fa nei toni ironici, realistici e visionari insieme, propri di certe donne del sud. Mercoledì 13 aprile 2011 BANANAS TERRYBILMENTE DIVAGANTE di e con Teresa Mannino regia Marco Rampoldi Grande rivelazione di Zelig, Teresa Mannino irrompe a teatro con la sua comicità graffiante e sottile. Storie che dalla sua Sicilia attraversano tutta l’Italia. Per far riflettere e scatenare una risata. Teresa Mannino racconta e chiacchiera con la spontaneità di chi si trova su un palcoscenico ma conserva la stessa immediatezza che avrebbe in un salotto. Ovviamente non un salotto con pretese di mondanità… un salotto qualsiasi, in un pomeriggio qualsiasi. Come se gli spettatori non avessero prenotato un biglietto, ma avessero suonato il citofono per una visita improvvisata. inizio spettacoli ore 20.45 rinnovo abbonamenti dal 1 ottobre nuovi abbonamenti dal 9 ottobre prevendita biglietti dal 19 ottobre Comune di Lumezzane www.comune.lumezzane.bs.it Teatro Comunale Odeon 030.820162 via Marconi, 5 - Lumezzane Libreria Punto Einaudi 030.3757409 via Pace, 16/a - Brescia Comune di Lumezzane Assessorato alla Cultura www.teatro-odeon.it [email protected] @