Comune di Suzzara Risparmio Energetico ed incentivi fiscali in edilizia Suzzara, 3 luglio 2008 dott. Antonio Siciliano Istituto di Ricerche Ambiente Italia 20129 Milano www.ambienteitalia.it Indice AZIONI DI RISPARMIO ENERGETICO Azioni sull’involucro edilizio Azioni sugli impianti Le Fonti Rinnovabili per l’edilizia INCENTIVI FISCALI Agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie Agevolazioni fiscali per il risparmio energetico ESEMPIO Esempio di analisi economica d’investimento in riqualificazione energetica IL PROGRAMMA “CONTO ENERGIA” Incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici www.ambienteitalia.it Azioni di risparmio energetico www.ambienteitalia.it RIDUZIONE DELLA DOMANDA L’approccio integrato APPLICAZIONI DELLE MIGLIORI TECNOLOGIE www.ambienteitalia.it MASSIMO RISPARMIO ENERGETICO Uso razionale dell’energia MINORI COSTI POSSIBILI 300 250 elettricità (energia primaria) -x% Consumo di combustibile (kWh/m 2 superficie riscaldata /a) 350 200 150 perdite di generazione e distribuzione 100 acqua calda sanitaria riscaldamento ambienti 50 0 Stato secondo normativa www.ambienteitalia.it Progetto energetico integrato Combinazione di misure di risparmio ottimizzata secondo il rapporto costo/beneficio p.es. coibentazione dell'involucro dell'edificio, serramenti LE , solare termico, co-generazione, FV, ... La dispersione di calore negli edifici www.ambienteitalia.it La dispersione di calore negli edifici www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio Pareti perimetrali esterne – Isolamento a cappotto Isolamento dall’esterno (sistema a cappotto). E’ senza dubbio la soluzione più efficace per isolare bene un edificio. In particolare è molto conveniente quando è comunque previsto un rifacimento della facciata, non altera i volumi interni degli ambienti e richiede comunque l’intervento di imprese specializzate. www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio Pareti perimetrali esterne – Isolamento a cappotto www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio Pareti perimetrali esterne – Isolamento dall’interno Isolamento dall’interno. E’ un metodo non eccessivamente costoso che può essere realizzato anche “in fai da te”. Consente un isolamento selettivo, effettuato, ad esempio solo negli ambienti più freddi o più abitati durante il giorno e/o nelle camere da letto. Provoca però una leggera diminuzione dello spazio abitabile. I materiali isolanti adatti per la coibentazione interna sono: -Polistirene espanso - Lastre in legnocemento con isolante - Fibre di cocco - Lana di vetro - Fibra di roccia www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio Pareti perimetrali esterne – Isolamento intercapedine Isolamento dell’intercapedine. Quando la parete contiene un’intercapedine è possibile riempirla con opportuni materiali isolanti. La spesa è variabile a seconda della situazione iniziale www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio Pareti perimetrali esterne – Quanto costa No. STRUTTURA DELLA PARETE (DALL’ESTERNO ALL’INTERNO) Spessore dell’isolante U - value cm - W/m K 1.5 Parete standard: intonaco - 30 cm mattoni forati – gesso 2. Isolamento esterno: intonaco – lana minerale mattoni - gesso 10 0.31 3. Doppia facciata: rivestimento – intercapedine d’aria – lana minerale – mattoni forati porosi - gesso Isolamento interno: intonaco - mattoni - PS hard foam - truciolato + barriera di vapore 12 0.26 6 0.46 www.ambienteitalia.it Costi addizionali per 2 m 2 €./m - Accurata applicazione alle finestre e ai ponti termici Standard BE solo per i nuovi edifici 50 - 70 2 1. 4. Dettagli strutturali La barriera di vapore è necessaria solo per quegli edifici dove non è possibile l’isolamento esterno 60 - 80 40 - 50 Azioni sull’involucro edilizio La copertura Isolamento della copertura piana. E’ un intervento estremamente delicato perché necessita di un’accurata impermeabilizzazione e, se il tetto è praticabile, di una adeguata pavimentazione. In molti casi può risultare conveniente la controsoffittatura. Isolamento del sottotetto non praticabile. Conviene posare e distribuire l’isolante sul pavimento del sottotetto. E’ l’intervento meno costoso e di più semplice realizzazione che rende possibile anche “il fai da te”. Si può procedere, ad esempio, posando dei materassini isolanti dello spessore di 8-10 cm o anche versando 10 cm di isolante sciolto. Isolare la parte inclinata porterebbe solo a riscaldare inutilmente il volume del sottotetto con il calore che sale dagli ambienti sottostanti. Isolante del sottotetto praticabile. Si deve porre l’isolante parallelamente alla eventuale pendenza del tetto. Si può realizzare, ad esempio, fissando materassini, pannelli o lastre d’isolante alle assi o fra le travi del tetto, prestando attenzione alla presenza o alla posa della barriera al vapore o all’eventuale creazione di un’intercapedine che consenta l’aerazione del vapore. Soffitto ultimo piano. E’ un intervento di facile attuazione che, generalmente, non richiede decisioni condominiali. Si deve posare l’isolante sul soffitto dell’ambiente dell’ultimo piano. www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio La copertura www.ambienteitalia.it Azioni sull’involucro edilizio La copertura – I costi No. 1. 2. Tipo di tetto Tetto inclinato con pannelli di legno interni Soffitto di cemento sotto un solaio non abitato 3. Tetto piano in cemento con insufficiente isolamento No. Descrizione 1. 2. Basamento in cemento verso locali non riscaldati Basamento in cemento verso il terreno www.ambienteitalia.it Trasmittanza Interventi di Trasmittanza isolamento 2 2 W/m K W/m K 1.85 Isolamento aggiuntivo 0.33 tra le tegole 10 cm 2.04 0.78 Isolamento aggiuntivo sulla superficie superiore del soffitto (14 cm) Isolamento aggiuntivo sulla superficie superiore del tetto (14 cm) Trasmittanza Interventi di isolamento 2 W/m K 1.39 Isolamento aggiuntivo sotto lo strato di cemento, 7 cm 2.00 Isolamento sulla superficie superiore del pavimento (8 cm) Costi addizionali 2 €./m 20 - 30 0.25 15 - 20 0.23 40 - 50 Trasmittanza Costi addizionali W/m K 0.43 2 €./m 40 - 50 2 0.43 40 - 50 Azioni sugli impianti Gli impianti di riscaldamento – Caldaie a Condensazione In queste caldaie gli scambiatori di calore dei gas di scarico sono dimensionati in modo da raffreddare i gas stessi fino a temperature di 40 - 50 °C e guadagnano così, in confronto ad una convenzionale caldaia a bassa temperatura (con temperature dei gas di scarico intorno ai 120 °C) non solo in calore sensibile, ma anche in calore latente. La temperatura di gas esausti (tra cui anche vapore d’acqua) scende al di sotto del punto corrispondente al passaggio di fase e quindi condensa. L’energia termica utile quindi aumenta grazie al calore latente ceduto dall’acqua durante la condensazione. A causa delle basse temperature di esercizio, le caldaie a condensazione sono caratterizzate da perdite ridotte, sia da parte dei gas esausti, sia dai bassi livelli di scambio radiativo. L’efficienza di tali tipi di caldaie diventa ancora maggiora se si utilizzano sistemi di distribuzione del calore a bassa temperatura come ad esempio i pannelli radianti. www.ambienteitalia.it Azioni sugli impianti Gli impianti di riscaldamento www.ambienteitalia.it Azioni sugli impianti Gli impianti di riscaldamento I pannelli radianti forniscono il medesimo comfort dei radiatori tradizionali ma con un notevole livello di risparmio energetico. Il calore viene ceduto dal pavimento all’ambiente prevalentemente per irraggiamento e consente di riscaldare la parte della stanza che ne necessita maggiormente. Questo aspetto consente risparmi di energia primaria dell’ordine del 20% www.ambienteitalia.it Le fonti rinnovabili di energia Il solare termico L’Italia offre condizioni meteorologiche molto favorevoli all’uso dell’energia solare. La differenza dal nord al sud della radiazione solare è pari a circa il 40% e sta tra 1.200 e 1.750 kWh per m2 per anno. In entrambi i casi, i valori di radiazione sono sufficienti per soddisfare la domanda procapite di ACS di una abitazione. In queste condizioni un sistema solare standard risparmia più dell’80% di energia necessaria per la preparazione di ACS e fino al 30% della domanda totale per ACS e per riscaldamento. Sotto queste condizioni favorevoli e grazie alla disponibilità della tecnologia sul mercato, l’Italia possiede un elevato potenziale tecnico ed economico per lo sfruttamento di tale fonte rinnovabile. Impianti solari termici autonomi Impianti solari termici centralizzati www.ambienteitalia.it Le fonti rinnovabili di energia Il solare termico Il fabbisogno termico medio per la produzione di ACS nelle abitazioni private ammonta a circa 1.000 kWh all’anno. Poiché la domanda termica è pressoché costante nell’intero anno e risulta presente anche nei mesi estivi più caldi, la produzione di ACS è una delle applicazioni più adatte per i sistemi solari termici. L’area minima dei collettori solari varia tra 0,5 m2/persona per le zone meridionali della penisola e 1 m2/persona per le zone del nord. www.ambienteitalia.it Le fonti rinnovabili di energia Il solare termico Un collettore solare separato connesso, attraverso un circuito di circolazione, ad un accumulo localizzato all’interno dell’edificio, forma il sistema a circolazione forzata standard per la produzione di ACS. I moderni ed efficienti sistemi combinati per la produzione di ACS e per il riscaldamento domestico, detti anche sistemi “combi”, rendono possibile l’uso dell’energia solare anche per il riscaldamento degli ambienti, sebbene l’insolazione durante il periodo di riscaldamento sia molto minore rispetto a quella dei mesi estivi Impianti solari a circolazione forzata Impianto solare a circolazione forzata per ACS www.ambienteitalia.it Impianto solare combinato Le fonti rinnovabili di energia Il solare termico Una delle più convenienti applicazioni delle tecnologie solari termiche è rappresentata oggi da impianti di media dimensione su larga scala, con aree dei collettori da 50 a 1000 m2 , per un contributo solare di ca. 50 % della domanda di acqua calda di grandi edifici residenziali, ospedali, case di riposo, ecc.. Per effetto della maggiore distribuzione della domanda di acqua calda con un maggior numero di utenti e delle minori perdite specifiche dei grandi impianti, la loro efficienza aumenta nonostante i costi specifici di investimento diminuiscano se paragonati a piccoli impianti solari termici per case monofamiglia. www.ambienteitalia.it Le fonti rinnovabili di energia Il solare termico Esempio di impianto solare termico in abitazione privata (per una famiglia di quattro persone) con valori indicativi di risparmio energetico ed i relativi costi. I requisiti e i presupposti per l’installazione di un impianto solare di grandi dimensioni sono: • Impianto termico centralizzato (riscaldamento ambienti e sistema di distribuzione ACS) • Superficie del tetto sufficiente (poche ombre, orientamento, altre installazioni) • Disponibilità di spazio per l’accumulo all’interno o in prossimità dell’impianto. • Se previsto il riscaldamento ambienti, bassa temperatura di ritorno dal sistema interno di riscaldamento (max. 70/40°C) • Sistema di produzione ACS ben bilanciato www.ambienteitalia.it Le fonti rinnovabili di energia Il solare fotovoltaico www.ambienteitalia.it Le fonti rinnovabili di energia Il solare fotovoltaico Se tutti gli spazi disponibili fossero coperti da moduli fotovoltaici, sarebbe possibile produrre circa 130 TWh/anno, pari al consumo di oltre 30 milioni di famiglie (considerando una media di 4.000 kWh/anno per nucleo familiare). Sono ovviamente calcoli ipotetici, ma che fanno comunque ben comprendere l’enorme potenziale offerto da simili applicazioni. Coperture piane www.ambienteitalia.it Coperture a falda Facciate fotovoltaiche Le fonti rinnovabili di energia Il solare fotovoltaico Potenza di picco Spazio occupato Costo approssimativo Risparmio - Nord Italia Risparmio - Sud Italia kWp mq Euro Euro/anno Euro/anno 1,3 11 10.000 400 - 450 500 - 550 2 17 14.000 500 - 600 600 - 700 2,6 22 20.000 700 - 800 800 - 900 www.ambienteitalia.it Incentivi VARIE FORME contributi in conto/capitale FISCALI detrazioni fiscali finanziamenti agevolati o tasso zero impianti dimostrativi – contributi altri fondi agevolazioni comunali 36% sulle ristrutturazioni edilizie www.ambienteitalia.it 55% per il risparmio energetico (legge fin 2007/08) Incentivi detrazioni fiscali 36% sulle ristrutturazioni edilizie www.ambienteitalia.it Detrazione fiscale 36% …in alternativa alla richiesta di detrazione del 55%... Gli interventi di recupero del patrimonio edilizio per i quali è ammessa la detrazione d’imposta sono quelli elencati nell’art. 31, lettere a), b), c) e d) della legge 5 agosto 1978, n. 457, ripresi dal Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia approvato con D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, come modificato dal D.Lgs. 27 dicembre 2002, n. 301. In particolare, la detrazione Irpef è prevista per le seguenti categorie di intervento edilizio: • manutenzione ordinaria • restauro e risanamento conservativo • manutenzione straordinaria; • ristrutturazione edilizia. Inoltre, sono ammessi al beneficio della detrazione altri interventi previsti da specifici provvedimenti e finalizzati ad esempio alla realizzazione di parcheggi su aree pubbliche, alla eliminazione di barriere architettoniche, all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, alla cablatura degli edifici, al contenimento dell’inquinamento acustico, al conseguimento di risparmi energetici, alla adozione di misure antisismiche, all’esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici. www.ambienteitalia.it Detrazione fiscale 36% ¾ Per lavori dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 ¾ Detrazione del 36% su un massimo di spesa di 48.000 € ¾ Ripartizione della detrazione : 10 anni ¾ IVA al 10% …cosa fare… ¾ comunicazione Agenzia delle Entrate inizio lavori di ristrutturazione ¾ (eventuale comunicazione all’ ASL) ¾ pagamenti con bonifico bancario o postale ¾ conservare i documenti trasmessi, le fatture e le copie del bonifico ¾ il costo della manodopera deve essere indicato a parte …note ¾ in fattura, costo della manodopera a parte ¾ modulista Æ www.agenziaentrate.it (strumenti, modelli, comunicaz, e domande 2008) www.ambienteitalia.it Incentivi detrazioni fiscali 55% per il risparmio energetico (legge fin 2007/08) www.ambienteitalia.it Incentivi fiscali al 55% - premesse legislative La legge finanziaria 2008 (legge 24 dicembre 2007 n. 244) proroga al 31 dicembre 2010 gli incentivi nel settore dell’ edilizia già previsti dalla Finanziaria 2007 (commi 344 e seguenti) ossia per: ¾ la riqualificazione globale degli edifici ¾ la coibentazione di strutture orizzontali e verticali ¾ la sostituzione di finestre comprensive di infissi ¾ l'installazione di pannelli solari termici ¾ le sostituzioni di impianti di riscaldamento ¾ … …. .. www.ambienteitalia.it Incentivi fiscali al 55% - premesse legislative Inoltre, la legge finanziaria 2008 prevede che : (commi 288-289) il rilascio del permesso di costruire dal 2009 sia subordinato all‘ installazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili , alla certificazione energetica dell'edificio e a caratteristiche strutturali dell'edificio finalizzate al risparmio idrico. www.ambienteitalia.it Incentivi fiscali al 55% - precisazioni riqualificazione globale degli edifici Si deve conseguire un indice di prestazione energetica (IPE) per la climatizzazione invernale < del 20% rispetto a valori tabulati di legge. coibentazioni verticali ed orizzontali e sostituzione finestre ed infissi Si devono realizzare coibentazioni verticali/orizzontali od installare finestre ed infissi che garantiscano il rispetto dei valori di trasmittanza di legge. sostituzione di impianti di riscaldamento Si deve intendere la sostituzione, integrale o parziale, degli impianti di climatizzazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione. (nota: in generale non si considerano impianti di riscaldamento elementi quali stufe, caminetti, scaldaacqua unifamiliari in quanto mancanti del sistema di distribuzione, regolaz e controllo) www.ambienteitalia.it Incentivi fiscali al 55% - tabella riassuntiva INTERVENTO (edifici esistenti) DETRAZIONE MASSIMA riqualificazione energetica globale degli edifici 100.000 € (pari al 55% di 181.818,18 €) coibentazione involucro edifici (pareti, finestre e infissi, coperture) 60.000 € (pari al 55% di 109.090,90 €) installazione pannelli solari termici 60.000 € (pari al 55% di 109.090,90 €) sostituzione impianti per la climatizzazione invernale 30.000 € (pari al 55% di 54.545,45 €) www.ambienteitalia.it Incentivi fiscali al 55% - concetti chiave ¾ Agevolazioni solo su edifici esistenti ¾ Soggetti beneficiari: persone fisiche e giuridiche (IRPEF, IRES) ¾ Per lavori dal 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2010 ¾ Ripartizione della detrazione : da 3 a 10 anni, a scelta ¾ Agevolazione ammessa entro il limite di capienza dell’imposta ¾ Limite massimo di detrazione riferita alla singola unità immobiliare ¾ Nei condomini la detrazione può riferirsi ad ogni singolo appartamento ¾ L’incentivo fiscale è cumulabile con altri incentivi non fiscali ¾ L’ incentivo fiscale al 55% non impedisce di richiedere quello al 36% ¾ Si può richiedere l’ IVA agevolata al 10% www.ambienteitalia.it Incentivi fiscali al 55% Æ documenti da produrre ¾ Asseverazione da parte di un tecnico abilitato ¾ Attestato di qualificazione/certificazione energetica edificio ¾ Scheda informativa relativa agli interventi realizzati Per la sostituzione di infissi e di pannelli solari termici non è necessario l’ attestato di qualificazione/certificazione energetica. Incentivi fiscali al 55% Æ documenti da trasmettere ¾ attestato di certificazione o di qualificazione energetica ¾ scheda informativa trasmissione telematica all’ Enea entro 60 giorni dalla fine dei lavori. (sito Æ www.acs.enea.it), www.ambienteitalia.it Detrazione fiscale 55% Æ informazioni ¾ pagamenti tramite bonifico bancario o postale ¾ manodopera a parte in fattura Detrazione fiscale 55% Æ documenti da conservare ¾ certificato di asseverazione ¾ ricevuta trasmissione documenti ¾ fatture ¾ ricevute bonifici http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/faq.htm www.ambienteitalia.it Analisi economica di un investimento Installazione di un impianto solare termico www.ambienteitalia.it Determiniamo il fabbisogno energetico per produrre ACS per 4 persone caldaia 530 5 mq Solare termico 0,51 Solare termico 3.100 0,75 caldaia 2.300 400 300 2.700 kWh/a 500 fabbisogno ≈ 2.700 kWh www.ambienteitalia.it Calcolo risparmi e costo impianto Consumo energetico: Qsolare = 530 kWh Qbase = 3630 kWh f = (3630 - 530) / 3630 =0,85 Erisp = 3630 - 530 = 3100 kWh Consumo energetico con impianto solare: Consumo energetico senza impianto solare: copertura impianto solare: energia risparmiata: Risparmio economico: metano: gasolio: corrente elettrica: 3100 kWh * 0,080 Euro / kWh = 250 Euro / a 3100 kWh * 0,120 Euro / kWh = 370 Euro / a 3100 kWh * 0,180 Euro / kWh = 560 Euro / a costo impianto teorico = 3.000 Euro (iva inclusa 10%) spese aggiuntive teoriche = TOTALE IMPIANTO teorico = 3.600 600 Euro (range teorico 300 - 900 Euro) Euro Ipotesi di costo: Metano 0,8€/mc – Gasolio 1,3 €/lit – E.E. 0,18 €/kWh www.ambienteitalia.it Tempi di ritorno: casi possibili tempi di ritorno (situazione normale) = (3600 Euro/250 Euro / a) = 14,4 anni (gas) = (3600 Euro/370 Euro / a) = 9,7 anni (gasolio) = (3600 Euro/560 Euro / a) = 6,4 anni (elettrico) tempi di ritorno (con detrazione fiscale 55%) = (3600 Euro/250 Euro / a) * 0,45 = 6,5 anni (gas) = (3600 Euro/370 Euro / a) * 0,45 = 4,4 anni (gasolio) = (3600 Euro/560 Euro / a) * 0,45 = 2,8 anni (elettrico) tempi di ritorno (con detrazione fiscale 55% + contributo 800 €) = (2800 Euro/250 Euro / a) * 0,45 = 5 anni (gas) = (2800 Euro/370 Euro / a) * 0,45 = 3,4 anni (gasolio) = (2800 Euro/560 Euro / a) * 0,45 = 2,3 anni (elettrico) www.ambienteitalia.it Risparmio di CO2 annui metano: 2.500 kWh/a * 200 g/kWh = 500 kg/a gpl: 2.500 kWh/a * 230 g/kWh = 575 kg/a gasolio: 2.500 kWh/a * 260 g/kWh = 650 kg/a corrente elettrica: 2.500 kWh/a * 575 g/kWh = 1.450 kg/a Risparmio di CO2 totali metano: 500 kg/a x 20 anni = 10.000 kg (10,0 ton) gpl: 575 kg/a x 20 anni = 11.500 kg (11,5 ton) gasolio: 650 kg/a x 20 anni = 13.000 kg (13,0 ton) 1.450 kg/a x 20 anni = 29.000 kg (29,0 ton) corrente elettrica: www.ambienteitalia.it IL CONTO ENERGIA • Il Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell’Ambiente, ha approvato il decreto 19 febbraio 2007 dal titolo “Criteri e modalità per incentivare la produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare, in attuazione dell’art.7 del D.Lgs. n.387/03”. Il decreto è pubblicato nella Gazzetta ufficiale del 23 febbraio 2007 • Il conto energia è un meccanismo di incentivazione della tecnologia fotovoltaica; l’obiettivo finale è installare 3000 MW al 2016 (quasi 100 volte l’attuale potenza installata) (art.12) www.ambienteitalia.it IL CONTO ENERGIA Consiste in un contributo proporzionale all’energia prodotta da un impianto connesso alla rete elettrica o a piccole reti isolate e con potenza superiore a 1 kW (art. 4). Possono beneficiare del conto energia (art.3): • • • • persone fisiche persone giuridiche soggetti pubblici condomini di unità abitative e/o di edifici www.ambienteitalia.it TIPOLOGIE DI INSTALLAZIONE • Si distinguono tre diverse tipologie di installazione : • • • impianti FV “non integrati” impianti FV “parzialmente integrati” (All.2) impianti FV “con integrazione architettonica” (All.3) www.ambienteitalia.it Vengono distinte tre fasce di potenza per le quali sono previste differenti tariffe incentivanti (art.6) > www.ambienteitalia.it Le Regole di incentivazione • • • • • Non esiste un tetto massimo di potenza Le tariffe incentivanti si applicano agli impianti che entreranno in esercizio entro il 31 dicembre 2008 Saranno ridotte del 2% per ogni anno successivo al 2008 La tariffa incentivante viene corrisposta per 20 anni e rimane costante negli anni, quindi senza essere aggiornata con il tasso d’inflazione Gli impianti devono essere entrati in esercizio in data successiva alla data di entrata in vigore del provvedimento a seguito di interventi di nuova costruzione, rifacimento totale o potenziamento www.ambienteitalia.it Procedura per l’accesso alle tariffe incentivanti 1. 2. 3. 4. per l’accesso alle tariffe, il titolare dell’ impianto deve presentare al gestore di rete la richiesta di connessione alla rete stessa, corredata da un progetto preliminare. Per gli impianti con potenza nominale non > 20 kW, il soggetto indica se intende usufruire o meno del servizio di scambio sul posto terminata l’installazione, trasmette al gestore di rete comunicazione di fine lavori ed invia, sempre al gestore, entro 60 giorni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto, la richiesta di concessione della tariffa incentivante spettante entro 60 giorni dalla data di ricevimento della suddetta richiesta, il gestore di rete comunica al titolare dell’impianto la tariffa riconosciuta gli impianti di potenza non > 20 kW, quelli parzialmente integrati e quelli con integrazione architettonica, non sono considerati impianti industriali e quindi non sono soggetti alla procedura di verifica ambientale www.ambienteitalia.it Incrementi delle tariffe Per alcune tipologie di intervento è previsto un incremento del 5% dei corrispettivi: – impianti non integrati con potenza oltre 3 kWp dei quali sia autoconsumata almeno il 70% dell’energia prodotta – impianti realizzati su scuole pubbliche o paritarie e su strutture sanitarie pubbliche – impianti integrati in edifici e strutture agricole in sostituzione di elementi contenenti amianto – Impianti realizzati da soggetti pubblici in Comuni sino a 5.000 abitanti (comprese le Municipalità e le Circoscrizioni con propria autonomia e al di sotto dei 5.000 abitanti www.ambienteitalia.it Ritiro e valorizzazione dell’energia L’energia prodotta da impianti sino a 20 kW può beneficiare della disciplina dello “scambio sul posto”, vale a dire la compensazione tra energia prelevata dalla rete e prodotta dai pannelli, indipendentemente dalle modalità di prelievo (diurno/notturno). L’energia immessa in rete costituisce un “credito” energetico (non economico) e può essere utilizzata nei 3 anni successivi, al termine dei quali l’eventuale credito residuo verrà annullato. Tale disciplina si applica anche dopo il termine dei 20 anni. www.ambienteitalia.it Un esempio di ammortamento Utenza domestica con consumo annuo pari a 3500 kWh/anno con una spesa di 700 €/anno (0,2 €/kWh). Installazione di un impianto fotovoltaico con potenza pari a 2 kW (superficie stimata pari a 20 m2), posato sulla falda del tetto dell’edificio. Investimento pari a circa 15000 €. Produttività media attesa: 2200 kWh/anno (1100 kWh/mq anno equivalenti). Si tratta di impianto con potenza da 1 a 3 kW parzialmente integrato. Si stipula il contratto di scambio sul posto, vale a dire si coprono i consumi dell’utenza con la produzione fotovoltaica e si effettua il conguaglio in energia con il distributore. La tariffa riconosciuta per la tipologia di impianto è pari a 0,44 €/kWh. Dopo l’intervento si acquistano dalla rete 1300 kWh/anno, con un costo quantificabile in circa 200 €/anno. I vantaggi economici conseguiti sono pari a circa 1500 €/anno (500 €/anno per risparmi sulla fornitura oltre a 968 €/anno per tariffa incentivante). Il ritorno economico è pari a circa 10 anni. www.ambienteitalia.it Risparmio Energetico ed incentivi fiscali in edilizia FINE Grazie per l’ attenzione dott. Antonio Siciliano Ricercatore Senior – Istituto di Ricerche Ambiente Italia mail: [email protected] www.ambienteitalia.it