marocco - Caritas Italiana

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MAROCCO
Aggiornamento terremoto
(Gennaio 2007)
Programma di ricostruzione scuole ad Al Hoceima a seguito del terremoto del 24 febbraio 2004
RAPPORTO FINALE
All’alba del 24 febbraio 2004 un terremoto di magnitudo 6,1-6,5 della scala Richter ha colpito la
regione di Al Hoceima, a nord del Marocco. Il bilancio è stato di 628 morti e 926 feriti. Questa
regione, popolata da berberi, si trovava già da tre anni in una situazione socio-economica
difficile. E’ una zona montagnosa e difficile da raggiungere: la stazione più vicina alla città di Al
Hoceima, capitale della regione, si trova a circa 3 ore di autobus; la rete stradale è in uno stato
disastroso e il traffico aereo si riduce ad un solo collegamento settimanale verso l’Europa. A
livello agricolo, i rilievi e il clima non favoriscono una buona produzione. Nel campo
dell’istruzione, risale solo a qualche anno fa la costruzione di qualche scuola.
Questa situazione, che non corrisponde a quella del resto del paese, proviene
essenzialmente dai rapporti conflittuali esistenti tra Rabat – capitale del Regno – e la
provincia di Al Hoceima che sono durati fino al 1999, anno in cui è salito al trono Mohamme
IV che ha portato una speranza di cambiamento per questa regione.
In questo contesto così difficile gli aiuti umanitari arrivati a seguito del terremoto sono stati
subordinati alle visite e alle decisioni del re; inoltre, le pratiche amministrative hanno
rallentato l’azione delle ong presenti sul posto.
Caritas Marocco ha incontrato il Direttore dell’Agenzia per la Promozione e lo Sviluppo SocioEconomico delle Prefetture e Province del Nord (si tratta di una struttura collegata al Primo
Ministro) incaricata per il coordinamento degli interventi. In accordo con questa, Caritas
Marocco si è orientata verso un progetto di ricostruzione di 3 scuole per favorire la
scolarizzazione dei bambini nella regione colpita dal terremoto il 24 febbraio 2004.
Le tre scuole sono state ricostruite nelle città di: Al Hoceima (100.000 abitanti), Imzouren
(25.000 abitanti) e il villaggio di Bni Bouayach. Queste tre località si trovano a circa 15 km
dall’epicentro.
Il numero totale di beneficiari è di circa 2.350 alunni.
Le scuole ricostruite sono frequentate da bambini e da bambine e, nonostante provengono da
ambienti piuttosto disagiati dove non c’è l’usanza di far studiare le bambine, il numero di
ragazzine istruite è significativo: in alcune classi sono addirittura la metà del numero
complessivo. Si tratta di una evoluzione mentale importante che i marocchini attribuiscono alle
decisioni prese dal nuovo giovane re Mohammed VI. Gli interventi delle ong, e in particolare
della rete Caritas, hanno permesso di accompagnare questo cambiamento di mentalità.
I Direttori delle 3 scuole ricostruite, gli insegnanti e i genitori degli alunni hanno apprezzato
moltissimo gli interventi effettuati dalla rete Caritas a loro beneficio. Tuttavia, ignoravano
completamente la provenienza dei fondi che hanno permesso i lavori. E’ stato, quindi,
necessario spiegare loro che i fondi provenivano dalla rete Caritas Internationalis, una
confederazione cattolica, ed è stato precisato il ruolo pilota di Caritas Marocco nella
ricostruzione delle loro scuole.
In una società essenzialmente musulmana, il personale e i genitori degli alunni sono stati
particolarmente toccati dal fatto che dovevano la ricostruzione delle loro scuole ad una
organizzazione cattolica.
L’azione intrapresa è stata una opportunità per Caritas Marocco e la rete Caritas più in
generale per rendere la sua azione a favore dei sinistrati più visibile agli occhi delle autorità
marocchine e della popolazione locale. L’obiettivo di completamento dei lavori per il rientro a
scuola nell’anno 2005-2006 è stato raggiunto.
Il contributo di Caritas Italiana
per la realizzazione dell’intervento è stato di € 64.000
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