210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 1 di 12 PIANO DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICA Anno scolastico: 2010/2011 Insegnanti: Materia: FISICA BOCELLI SILVIA, ROMANO ELENA Appr. in R.d.M. in data: 07.09.2010 Indirizzo scolastico: Liceo Scientifico Tecnologico Appr. in C.d.C. in data: 26/11/2010 Classe: TERZA Quadro orario (ore settimanali): 4 Finalità Lo studio della fisica nel triennio è caratterizzato dai seguenti aspetti fondamentali: la sistemazione disciplinare che cura particolarmente gli aspetti di concettualizzazione e di formalizzazione teoriche; in questo ambito è essenziale il ruolo della matematica come strumento di pensiero che accompagna il passaggio dal concreto all’astratto; la trattazione in chiave storica di alcuni argomenti che metta in luce il cammino non sempre lineare della conoscenza, le ragioni dello sviluppo scientifico; l’esame delle problematiche di ordine filosofico ed epistemologico connesse ai principi fisici e, in generale, l'impiego di un metodo di indagine che permetta di superare lo stretto ambito disciplinare, estendendosi ad altri campi del sapere; la necessità di evidenziare i legami tra scienza e tecnologia; Pertanto le finalità sono: 1- comprensione dei procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, che si articolano in un continuo rapporto tra costruzione teorica e attività sperimentale; 2- acquisizione di un sistema organico di metodi e di contenuti, finalizzati a una adeguata interpretazione della natura; 3- capacità di reperire informazioni, di utilizzarle in modo autonomo e finalizzato e di comunicarle con un linguaggio scientifico; 4- capacità di analizzare e schematizzare situazioni reali e di affrontare problemi concreti anche al di fuori dello stretto ambito disciplinare; 5- abitudine all’approfondimento, alla riflessione individuale e all’organizzazione del lavoro personale; 6- capacità di apprezzare l’utilità del confronto di idee e dell’organizzazione del lavoro di gruppo; 7- capacità di riconoscere i fondamenti scientifici presenti nelle attività tecniche; 8- consapevolezza delle potenzialità, dello sviluppo e dei limiti delle conoscenze scientifiche; 9- capacità di cogliere le relazioni tra lo sviluppo delle conoscenze fisiche e quello del contesto umano storico e tecnologico; 10- capacità di cogliere l’importanza del linguaggio matematico come potente strumento nella descrizione del mondo e capacità di utilizzarlo adeguatamente. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 2 di 12 Analisi della situazione di partenza Profilo generale della classe (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interesse, partecipazione): Si tratta, nel complesso, di una discreta classe, sia come comportamento sia come partecipazione e interesse verso la materia. Alcuni alunni, tuttavia, dimostrano già in partenza scarso impegno nel lavoro sia domestico che in classe e qualche difficoltà di comprensione. Fonti di rilevazione del profilo generale della classe: griglie e questionari conoscitivi del progetto accoglienza colloqui con gli alunni colloqui con le famiglie colloqui con gli insegnanti delle scuole medie (classi prime) colloqui con gli insegnanti dell’anno precedente (classi successive) altro: ripasso, discussioni……………………………………….. Livelli di profitto: LIVELLI Gravemente Insufficiente Insufficiente Sufficiente Buono Ottimo NUM. ALLIEVI 1 4 8 5 5 Fonti di rilevazione dei livelli di profitto: test d’ingresso lavoro individuale estivo valutazione dello studio autonomo % 4,4 17,4 34,8 21,7 21,7 % AGGREGATE 21,8 34,8 43,4 risultati dell’anno precedente altro: ripasso………………………………………………………….. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 3 di 12 Obiettivi di Competenza (competenze da acquisire) 1- analizzare fenomeni individuando le variabili che li caratterizzano; 2- definire grandezze e concetti in modo operativo, associandoli per quanto possibile a procedimenti di misura; 3- mettere in atto le abilità operative connesse con l’uso degli strumenti; 4- esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra documentazione; 5- valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali ottenuti; 6- comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato; 7- riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; 8- applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; 9- inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti e invarianti; 10- collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; 11- conoscere e utilizzare strumenti matematici adeguati e interpretarne il significato fisico; 12- distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; 13- utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; 14- utilizzare semplici programmi all’elaboratore per la soluzione di problemi, simulazioni, gestione di informazioni; 15- utilizzare, con l’aiuto dell’insegnante, le informazioni reperite anche in documenti originali quali memorie storiche, articoli scientifici, articoli divulgativi. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 4 di 12 MODULI DIDATTICI: articolazione degli obiettivi di competenza in abilità e conoscenze MODULO 1 Metodo sperimentale e misura CAPACITA’/ABILITA’ COMPETENZE1 analizzare fenomeni caratterizzano; individuando le variabili che li definire grandezze e concetti in modo operativo, associandoli per quanto possibile a procedimenti di misura; mettere in atto le abilità operative connesse con l’uso degli strumenti; esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra documentazione; valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali ottenuti; comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato; riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti e invarianti; collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; conoscere e utilizzare strumenti matematici adeguati e interpretarne il significato fisico; distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; Individuare le caratteristiche note degli strumenti tarati Determinare l’errore della misura con semidispersione Determinare l’errore della misura con deviazione standard Eseguire correttamente misure di grandezze fondamentali Scrivere correttamente il risultato di una misura, tenendo conto dell’errore Riconoscere relazioni tra grandezze ed esprimerle in forma simbolica Discriminare tra grandezze scalari e grandezze vettoriali Eseguire le operazioni con i vettori. CONTENUTI/CONOSCENZE Misura diretta ed indiretta Strumenti di misura tarati e loro principali caratteristiche Errore di sensibilità Errori casuali Parallasse Errori sistematici Media aritmetica Semidispersione Deviazione standard Errore assoluto, relativo, percentuale Deviazione standard della media Istogramma Curva di Gauss Propagazione degli errori Interpolazione ed estrapolazione. Vettore spostamento Grandezze scalari e grandezze vettoriali Versore Somma di due o più vettori Risultante e componenti Regola del poligono Regola del parallelogramma Scomposizione di un vettore in due componenti Prodotto di un numero per un vettore Rapporto di un vettore con un numero Differenza di due vettori Prodotto scalare di due vettori Prodotto vettoriale di due vettori Espressione cartesiana di un vettore Operazioni vettoriali con le componenti cartesiane. Attività sperimentali: utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; utilizzare semplici programmi all’elaboratore per la soluzione di problemi, simulazioni, gestione di informazioni; utilizzare, con l’aiuto dell’insegnante, le informazioni reperite anche in documenti originali quali memorie storiche, articoli scientifici, articoli divulgativi. 1 Far riferimento agli obiettivi di competenza del punto precedente - Misura ed elaborazione di dati sperimentali - composizione e scomposizione di vettori. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 5 di 12 MODULO 2 – Il movimento dei corpi CAPACITA’/ABILITA’ COMPETENZE2 analizzare fenomeni caratterizzano; individuando le variabili che li definire grandezze e concetti in modo operativo, associandoli per quanto possibile a procedimenti di misura; mettere in atto le abilità operative connesse con l’uso degli strumenti; esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra documentazione; valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali ottenuti; comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato; riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti e invarianti; collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; conoscere e utilizzare strumenti interpretarne il significato fisico; matematici adeguati e distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; utilizzare semplici programmi all’elaboratore per la soluzione di problemi, simulazioni, gestione di informazioni; utilizzare, con l’aiuto dell’insegnante, le informazioni reperite anche in documenti originali quali memorie storiche, articoli scientifici, articoli divulgativi. 2 Far riferimento agli obiettivi di competenza del punto precedente Individuare i problemi connessi con la descrizione del movimento Calcolare la velocità media Trasformare una velocità da Km/h in m/s e viceversa Utilizzare la legge oraria del moto rettilineo uniforme Correlare diagramma orario e legge oraria Calcolare l’accelerazione media Applicare la legge oraria e la legge della velocità in un moto rettilineo uniformemente accelerato Ricavare la legge oraria e la legge della velocità del moto rettilineo uniformemente accelerato da un grafico e viceversa Ricavare informazioni dai grafici posizione/tempo, velocità/tempo, accelerazione/tempo per il moto vario Tracciare i grafici posizione/tempo, velocità/tempo, accelerazione/tempo per il moto vario Studiare un problema storico rilevante: la caduta dei gravi Ridefinire velocità ed accelerazione nei moti curvilinei Utilizzare il principio di indipendenza dei moti simultanei per descrivere moti nel piano Individuare le caratteristiche di alcuni importanti moti curvilinei ( moto circolare uniforme, moto parabolico e moto armonico ) e calcolare le grandezze fisiche corrispondenti, applicando le rispettive leggi del moto. CONTENUTI/CONOSCENZE Il moto Sistema di riferimento Punto materiale Traiettoria Che cosa si intende per moto rettilineo e per moto uniforme Legge oraria Legge oraria del moto rettilineo uniforme Diagramma orario Definizione di velocità media e velocità istantanea Moto vario Definizione di accelerazione media ed accelerazione istantanea Che cosa si intende per moto uniformemente accelerato Leggi del moto rettilineo uniformemente accelerato Accelerazione di gravità Moto dei gravi Vettore posizione Velocità vettoriale Velocità scalare Moto uniforme Accelerazione vettoriale Accelerazione centripeta Accelerazione tangenziale Moto circolare uniforme Frequenza e sua unità di misura Velocità angolare Principio di indipendenza dei moti simultanei Moto parabolico Moto armonico Attività sperimentali: - Moto rettilineo uniforme - Moto rettilineo uniformemente accelerato - Moto di caduta di un grave. - Moto circolare uniforme - Moto parabolico - Moto armonico. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 6 di 12 MODULO 3 – Le forze e l’equilibrio CAPACITA’/ABILITA’ COMPETENZE3 analizzare fenomeni caratterizzano; individuando le variabili che li definire grandezze e concetti in modo operativo, associandoli per quanto possibile a procedimenti di misura; mettere in atto le abilità operative connesse con l’uso degli strumenti; esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra documentazione; valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali ottenuti; comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato; riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti e invarianti; collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; conoscere e utilizzare strumenti interpretarne il significato fisico; matematici adeguati e distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; utilizzare semplici programmi all’elaboratore per la soluzione di problemi, simulazioni, gestione di informazioni; utilizzare, con l’aiuto dell’insegnante, le informazioni reperite anche in documenti originali quali memorie storiche, articoli scientifici, articoli divulgativi. 3 Far riferimento agli obiettivi di competenza del punto precedente Utilizzare il dinamometro per la misura statica delle forze Comporre e scomporre le forze secondo le regole dell’analisi vettoriale Distinguere tra forze fondamentali e forze non fondamentali della natura Applicare la legge di Hooke Calcolare la forza d’attrito radente Calcolare la forza d’attrito volvente Applicare la legge di Stokes Stabilire se un punto materiale è in equilibrio Calcolare il momento di una forza o di un sistema di forze Stabilire se un corpo rigido ruota o non ruota Stabilire se un corpo rigido è in equilibrio Trovare il baricentro di un corpo Discutere la stabilità dell’equilibrio CONTENUTI/CONOSCENZE Definizione operativa della forza Vincolo Peso; Dinamometro; Unità di misura delle forze ( newton ) Punto di applicazione Forza risultante Forza gravitazionale (Legge di gravitazione universale) Forza elettrica (Legge di Coulomb); Unità di misura della carica elettrica ( coulomb ); Forze nucleari; Forza di coesione Forza elastica ( Legge di Hooke ) Attrito radente ( coefficiente di attrito radente ) Attrito volvente ( coefficiente di attrito volvente ) Resistenza del mezzo ( Leggi di Stokes ) Equilibrio di un punto materiale Reazione vincolare Diagramma di corpo libero Tensione di una fune Piano inclinato Retta d’azione di una forza Momento di una forza Braccio di una forza Momento risultante Coppia di forze; Momento di una coppia Sistema rigido Forze concorrenti Equilibrio di un corpo rigido Forze parallele Baricentro Stabilità dell’equilibrio. Attività sperimentali: - Attrito radente - Forze in equilibrio - Equilibrio alla rotazione di un corpo. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 7 di 12 MODULO 4 – Le forze e il movimento COMPETENZE4 CAPACITA’/ABILITA’ riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; analizzare fenomeni caratterizzano; individuando le variabili che li definire grandezze e concetti in modo operativo, associandoli per quanto possibile a procedimenti di misura; mettere in atto le abilità operative connesse con l’uso degli strumenti; esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra documentazione; valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali ottenuti; comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato; inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti e invarianti; collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; conoscere e utilizzare strumenti interpretarne il significato fisico; matematici adeguati e distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; utilizzare semplici programmi all’elaboratore per la soluzione di problemi, simulazioni, gestione di informazioni; utilizzare, con l’aiuto dell’insegnante, le informazioni reperite anche in documenti originali quali memorie storiche, articoli scientifici, articoli divulgativi. 4 CONTENUTI/CONOSCENZE Far riferimento agli obiettivi di competenza del punto precedente Applicare il principio di inerzia Applicare il secondo principio della dinamica Distinguere tra massa inerziale e massa gravitazionale Distinguere tra massa e peso Applicare il terzo principio della dinamica Inquadrare i principi della dinamica quale una prima sintesi generale. Applicare i principi della dinamica nello studio del moto di caduta dei gravi (libera e lungo un piano inclinato ), parabolico, circolare uniforme ed armonico Discriminare tra moto dei gravi in assenza o in presenza di una forza di attrito (resistenza del mezzo) Analizzare quantitativamente il moto di caduta di un corpo sferico in un mezzo viscoso. Principio di inerzia Sistema di riferimento inerziale Secondo principio della dinamica Massa inerziale Indipendenza delle azioni simultanee L’unità di misura della forza: il newton Massa gravitazionale Massa e peso Terzo principio della dinamica Caduta libera Moto sopra un piano inclinato Moto dei proiettili (gittata ) Forza centripeta Legge do Hooke Moto armonico Moto di un corpo appeso ad una molla verticale Pendolo semplice (invarianza del piano di oscillazione ) La resistenza del mezzo al moto dei gravi: regime laminare e regime turbolento Caduta di un corpo in un mezzo viscoso. Attività sperimentali: - Il primo principio della dinamica - Il secondo principio della dinamica - Caduta sopra un piano inclinato - Moto di un corpo soggetto a una forza costante ed a una forza elastica - Moto di caduta di una sferetta in un mezzo viscoso 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 8 di 12 MODULO 5 – Principi di conservazione CAPACITA’/ABILITA’ COMPETENZE5 analizzare fenomeni caratterizzano; individuando le variabili che li definire grandezze e concetti in modo operativo, associandoli per quanto possibile a procedimenti di misura; mettere in atto le abilità operative connesse con l’uso degli strumenti; esaminare dati e ricavare informazioni significative da tabelle, grafici e altra documentazione; valutare l’attendibilità dei risultati sperimentali ottenuti; comunicare in modo chiaro e sintetico le procedure seguite nelle proprie indagini, i risultati raggiunti e il loro significato; applicare in contesti diversi le conoscenze acquisite; inquadrare in un medesimo schema logico situazioni diverse, riconoscendo analogie e differenze, proprietà varianti e invarianti; collegare le conoscenze acquisite con le implicazioni della realtà quotidiana; matematici adeguati e distinguere la realtà fisica dai modelli costruiti per la sua interpretazione; utilizzare il linguaggio specifico della disciplina; utilizzare semplici programmi all’elaboratore per la soluzione di problemi, simulazioni, gestione di informazioni; utilizzare, con l’aiuto dell’insegnante, le informazioni reperite anche in documenti originali quali memorie storiche, articoli scientifici, articoli divulgativi. 5 riconoscere l’ambito di validità delle leggi scientifiche; conoscere e utilizzare strumenti interpretarne il significato fisico; Far riferimento agli obiettivi di competenza del punto precedente Calcolare il lavoro di una o più forze costanti applicate allo stesso corpo Calcolare in modo approssimato il lavoro compiuto da una forza variabile Calcolare la potenza Calcolare il momento di inerzia Calcolare l’energia cinetica Applicare il teorema dell’energia cinetica Calcolare l’energia potenziale gravitazionale Calcolare l’energia l’energia potenziale elastica Descrivere trasformazioni di energia da una forma all’altra Calcolare l’energia meccanica Comprendere in quali opportune condizioni l’energia meccanica si conserva Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica nella risoluzione dei problemi Distinguere tra forze conservative e forze dissipative. Calcolare quantità di moto ed impulso Comprendere quando un sistema è isolato Applicare il principio di conservazione della quantità di moto per risolvere problemi relativi agli urti Calcolare il momento angolare Applicare il principio di conservazione del momento angolare Comprendere l’importanza dei principi di conservazione Analizzare il moto dei pianeti attraverso la leggi di Keplero Applicare la legge di gravitazione universale Distinguere tra massa inerziale e massa gravitazionale Utilizzare il concetto di campo, la sua rappresentazione e le implicazioni energetiche ad esso connesse per studiare il moto dei pianeti e dei satelliti in campo gravitazionale Applicare i concetti studiati per affrontare alcuni problemi connessi con i voli spaziali. CONTENUTI/CONOSCENZE Definizione di lavoro e sua unità di misura Il lavoro di una forza variabile La definizione di potenza e sua unità di misura Che cosa è l’energia; Unità di misura dell’energia Definizione di energia cinetica Il teorema dell’energia cinetica Energia cinetica di un sistema rigido rotante e rotolante Momento di inerzia Che cosa è l’energia potenziale gravitazionale Che cosa è l’energia potenziale elastica Che cosa è una forza conservativa Che cosa è l’energia meccanica Il principio di conservazione dell’energia meccanica Che cosa è una forza dissipativa. Definizione di quantità di moto Sistema isolato; Forza interna Principio di conservazione della quantità di moto Definizione di impulso di una forza; Forza impulsiva Il legame tra i principi della dinamica e la legge di conservazione della quantità di moto Urti elastici e urti anelastici Centro di massa Definizione di momento angolare Principio di conservazione del momento angolare. Conoscere le principali teorie che nel corso dei secoli sono state formulate per spiegare il moto dei pianeti Leggi di Keplero; Legge di gravitazione universale Massa inerziale e massa gravitazionale Concetto di campo e di linee di campo; Campo gravitazionale Conoscere il legame tra rotazione terrestre ed accelerazione di gravità Lavoro della forza gravitazionale Moto dei pianeti e dei satelliti; Prima e seconda velocità cosmica Conoscere il legame tra il valore dell’energia meccanica dei satelliti di un pianeta e l’orbita percorsa. Attività sperimentali: - Verifica del teorema dell’energia cinetica - Lavoro di una forza variabile - Trasformazioni di energia - Urti elastici centrali - Urti obliqui - Momento angolare 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 9 di 12 Modalità di lavoro 12345678- lezioni frontali uso guidato del libro di testo discussioni guidate sulla conclusione di un’esperienza esercizi esempio svolti alla lavagna dall’insegnante esercizi svolti alla lavagna dagli alunni compiti a casa, correzione e commento dei compiti assegnati esperienze di laboratorio svolte a gruppi attività di recupero Per integrare le spiegazioni e per facilitare l’apprendimento si usano sussidi audiovisivi e, talvolta, specifici programmi applicativi. Strumenti di lavoro 12345- Libro di testo; Integrazioni con fotocopie; Strumenti di laboratorio; Software Audiovisivi. 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 10 di 12 Tipologie di verifica 1- prova scritta con domande e/o esercizi; 2- test a risposta multipla, vero/falso; 3- interrogazione orale. L’attività di laboratorio verrà verificata attraverso le seguenti modalità: 4- correzione delle relazioni svolte a gruppi durante ogni esperienza; 5- brevi prove pratiche individuali; 6- prova scritta con domande e/o esercizi; 7- test a risposta multipla, vero/falso. Griglia di valutazione / descrittori Peso Verifiche orali o scritte: Esercizi o problemi La capacità di applicare in semplici contesti noti le conoscenze acquisite La coerenza nello sviluppare la soluzione La correttezza formale La correttezza nei calcoli La capacità di effettuare analisi di situazioni non note Domande o quesiti La conoscenza delle definizione, dei termini, delle leggi La correttezza di linguaggio La capacità di applicare in semplici contesti noti le conoscenze acquisite La capacità di effettuare analisi di situazioni non note sotto la guida del docente Test a scelta multipla, vero /falso 30% 25% 25% 10% 10% 30% 25% 25% 20% ogni item avrà un punteggio definito dall’insegnante Pratiche: formulare lo scopo dell’esperienza; comprendere ed esporre le modalità operative; montare i dispositivi in modo corretto (abilità manuale); usare in modo appropriato gli strumenti di misura, leggere il valore ottenuto; indicare l’incertezza associata alla misura; raccogliere in modo ordinato i dati sperimentali (in tabelle e/o grafici); elaborare i dati sperimentali; formulare conclusioni adeguate e coerenti. 10% 10% 5% 15% 5% 20% 20% 15% 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 11 di 12 Valutazione A. B. C. D. Misura del profitto nelle singole prove Livelli di partenza Miglioramenti Impegno Modalità di recupero ripasso in base alle prove formative svolte in itinere revisione mirata per colmare le lacune più diffuse emerse da una verifica; utilizzo di nuovo materiale didattico svolgimento di esercizi consolidamento svolgimento di esercizi di recupero sia in classe che a casa correzione degli esercizi assegnati a casa o nelle verifiche coinvolgimento attivo durante le verifiche orali nuove esperienze per suscitare maggior interesse e per riprendere argomenti da un diverso punto di vista verifica di recupero Saperi minimi che devono essere raggiunti per poter affrontare il programma dell’anno successivo Evidenziati in grassetto nei moduli didattici 210-A Ed. 3 del 01/09/2009 Istituto Tecnico Industriale Statale con Liceo Scientifico Tecnologico “Galileo Galilei” - CREMA Aggiornamento del: 7/09/2010 Pag. 12 di 12 SEQUENZA DI LAVORO Attività / Moduli Periodo Ore didattiche Prev.7 1. Metodo sperimentale e misura 2. Il movimento dei corpi 3. Le forze e l’equilibrio 4. Le forze e il movimento 5. Principi di conservazione 6 Prev. Cons. Tipologia verifiche Prev. Cons. Ore verifiche Prev. Cons. Totale ore Prev. Settembre Ottobre 9 2 Teoria Pratica 1 12 Ottobre Novembre 18 3 Teoria Pratica 3 24 Novembre Dicembre 12 2 Teoria Pratica 2 16 Gennaio Febbraio 16 3 Teoria Pratica 3 22 38 4 Teoria Pratica 4 46 Marzo Aprile Maggio Da compilare in sede di consuntivo di fine anno Prev. = definito in sede di programmazione 8 Cons. = valutato in sede di consuntivo di fine anno 7 Cons.8 Ore recupero Cons. Contenuti non trattati/aggiunti6