Laboratorio di Elettronica – A.A. 2012/13- II° periodo Gualtieri Giacomo – Ria Andrea Oscillatore a ponte di Wien con C.A.G. a FET Lo scopo di questa esperienza è la realizzazione di un oscillatore a ponte di Wien con c.a.g. realizzato mediante jfet. Lo schema sottostante riporta la struttura dell’ oscillatore da simulare e montare . I valori delle resistenze da utilizzare sono espresse in funzione delle R che determina la 1 frequenza di oscillazione del dispositivo : f . Si sceglie un frequenza pari a 500 Hz, 2RC pertanto fissando R = 10KΩ, si ottiene una capacità pari a C= 33nF . Conseguentemente si ricavano le altre resistenze espresse nello schema soprastante come formula. La R7 non deve essere inferire al valore riportato in quanto , essendo a regime dinamico in parallelo alla resistenza di ingresso del Jfet, non deve caricare il componente. Il gruppo R7 e R6 è stato inserito per poter variare l’ampiezza del segnale di uscita che si preleva immediatamente fuori dall’operazionale, ovvero sul piedino 6 e non ai capi del parallelo RC in quanto l’ampiezza risulterebbe ridotta di 1/3 * . * Si rimanda alla trattazione teorica del teorema di scomposizione applicato agli oscillatori a ponte di W. dove il fattore beta vale 1/3 (in modulo) Il gruppo D2, R4, C3 servono per ricavare dalla tensione sinusoidale alternativa in uscita dal dispositivo,una tensione sempre sinusoidale ma con un valor medio non nullo e negativo. Questo perché occorre polarizzare il jfet nei pressi di VGS nulla, in modo da avere una resistenza di canale adatta alle specifiche di progetto ** La resistenza di canale del Jfet , quando questo lavora in zona triodo vale : RCAN triodo Vp 2 [Ω] 2(Vgs Vp ) Idss Sempre inerente al gruppo D2, R4, C3 occorre che la frequenza imposta dallo zero di C3 sia 1/10 della frequenza di oscillazione del dispositivo. Per controllare la qualità della sinusoide in uscita si può studiare l’andamento della serie di Fourier della sinusoide ( non ideale ). Si riportano di seguito : Lo schema completo L’andamento temporale della tensione di uscita L’andamento temporale della tensione di gate L’andamento temporale della tensione denominata “picco” nello schema La serie di Fourier della tensione di uscita **Si rimanda alla trattazione teorica del teorema di scomposizione applicato agli oscillatori a ponte di W. Dove il fattore A vale 3 (in modulo) Si nota, dal grafico della tensione Vout, che la frequenza di uscita vale 470 Hz e che la qualità espressa in termini di componenti spettrali, non è molto buona in quanto troviamo una componente spettrale di ampiezza 2,7 V @ 470 Hz corrispondenti a 8,62 dB e, oltre a questa (fondamentale) ben altre 3 componenti : 425 mV @ 918 Hz (-7,43 dB) 235mV @ 1410Hz ( -12,57 dB) 118mV @ 1800Hz (-18,56 dB) Si ha, quindi una distorsione armonica totale data dalla 2 Ai formula : T .H .D. che nel nostro caso vale 18,48% . i 2 A1