Festival Croma Tigullio

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L’Arte come Promozione del Benessere
l’Arte come Espressione di Sé e della Realtà in cui Viviamo.
Progetto di Intervento di Prevenzione e Informazione nell’ambito
dell’Uso e Abuso di Sostanze finalizzato alla Riflessione e a un
Divertimento Sicuro.
ENTE ESECUTORE: Il Comune , Comunità Terapeutica “Un’Occasione” –
Consorzio Tassano, Croma Tigullio, Dipartimento per le Dipendenze e per i
Comportamenti d'Abuso dell'Asl 4 Chiavarese.
REFERENTI DEL PROGETTO: Maurizio Bornengo – Presidente della Comunità
Terapeutica “Un’Occasione”, Dott.ssa Simona Celle – Coordinatrice dell'Unità
Mobile Interattiva, Luca Bacigalupo – Direttore Artistico.
TEL. 3331411738
E-MAIL: [email protected]
[email protected]
[email protected]
WEB:http://www.psicoattiva.it
http://www.cromatigullio.org
“Festival Croma Tigullio”
Il progetto è volto allo svolgimento di un grande intervento di prevenzione
sull'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti e sulle nuove dipendenze, mediante
una realtà di aggregazione musicale già esistente nel territorio del Tigullio e
vicina al mondo dei giovani.
Nel 2005 Croma Tigullio ha organizzato, oltre a diversi concerti occasionali, il
primo “Festival Croma Tigullio” strutturato in 5 date, svoltesi a Casarza,
Chiavari, Sestri Levante e Lavagna tra Luglio e Agosto, il progetto ha
conseguito buoni risultati in termini di affluenza di pubblico e di sinergia tra
Croma, le varie amministrazioni comunali (diverse e coinvolte in un unico
progetto comprensoriale rivolto ai giovani) ed enti come la Comunità
Terapeutica “La Fattoria” (ora “Un'Occasione”) o Emergency che hanno avuto
nella manifestazione un ottimo punto d'incontro con il popolo giovanile.
Questa esperienza è continuata nel 2006-2007 proponendo uno scambio
culturale: dalla musica “nuova” al cantautorato, dalla scultura alla pittura.
“LiberaMente 2006” è un progetto che va a coronare la nostra attività in
collaborazione con la Comunità “Un’Occasione”. Si tratta della realizzazione di
una compilation di soli pezzi originali corrispondenti a 3 brani per 6 gruppi per
un totale di circa 80 minuti. L'idea è quella di sposare due concetti base del
nostro lavoro: da un lato la descrizione della nostra realtà provinciale
attraverso musica originale e testi e dall'altro l'attenzione per la prevenzione
dei fenomeni legati alle dipendenze. I due concetti ovviamente non sono in
antitesi e anzi si coagulano nelle riflessioni che spesso stanno dietro alle
canzoni che guardano a ciò che qui ci circonda: il degrado ambientale, sociale
e culturale delle periferie, il netto contrasto tra le adiacenti zone “villeggiatura”
e quelle “dormitorio”, la monocultura dell'alcool come divertimento e
l'emarginazione della depressione e della diversità. La rappresentazione
attraverso la musica di questa realtà la rende più immediata e accessibile, è un
processo che fa pensare, che afferma la conoscenza come presupposto non
tanto della cura quanto della scelta, in una parola la prevenzione. Fare arte qui
da noi è esigenza di comunicare, spesso di comunicare il disagio. “Padrone di
me stesso” è il concetto da cui siamo partiti, per arrivare a LiberaMente, dove
le idee che si sposano sono il concetto di libertà, che orgogliosamente
rivendichiamo come atto creativo (e non come scelta di fuga o di assunzione di
placebo legali o meno), e il concetto di pensiero libero, il presupposto alla
comunicazione, alla riflessione, alla cura.
“Libere Interpretazioni danno le Vertigini” è il progetto che va a completare il
lavoro fatto in questi anni. E' un libro, una raccolta dei testi più significativi
delle band che hanno suonato e che suonano nel Tigullio. E' un libro che narra,
descrive e denuncia la vita dei giovani del nostro comprensorio, attraverso un
linguaggio, quello della poesia, che per essere scarno ed ermetico è il più
completo. Perchè non si ferma a semplici dati o a opinioni oggettive come un
saggio sulla realtà giovanile in provincia, ma raccoglie una quantità di umori,
sensazioni e sintomi altrimenti inavvertibili. Corredato nelle nostre speranze da
una premessa fatta da la Comunità “Un’Occasione” che rappresenta il legame
fattuale tra “idea” e “azione”. La raccolta è rappresentativa geograficamente e
storicamente, raccogliendo 10 anni di storia da Rapallo a Sestri Levante,
affrontando ogni tipo di tema (dall'amore alla droga, dalla depressione
all'autodistruzione). In appendice, è presente la sondaggistica della Comunità
“Un’Occasione” effettuata nel 2005 tra i ragazzi, che rafforza l'ulteriore
contenuto esplicativo della situazione, aprendo in tal modo direttamente alle
tematiche proprie della prevenzione.
Croma Tigullio
Croma Tigullio è una associazione giovanile di musicisti, di band emergenti e
amanti della musica, formatasi a Chiavari, Lavagna e Sestri Levante, per un
totale di circa 200 soci, con lo scopo di tutelare e promuovere musica e cultura
giovanile.
Unità Mobile Interattiva
Il Dipartimento delle Dipendenze e dei Comportamenti d’Abuso (SerT-Noa)
dell’Asl 4 Chiavarese con l'unità operativa extra aziendale Comunità
Terapeutica “Un Occasione” (consorzio Tassano) utilizza l’Unità Mobile
Interattiva come strumento di Prevenzione per operare sul territorio e agire su
tre fronti:
1.prevenzione primaria: progetti rivolti principalmente ad adolescenti in
luoghi aggregativi formali e informali. Il messaggio che si vuole veicolare
attraverso l’utilizzo di strumenti multimediali riguarda un concetto generale
di benessere fisico e psicologico, condizione preventiva primaria rispetto
all’uso e abuso di sostanze. L’avvicinamento e l’utilizzo dalle
apparecchiature multimediali rappresenta uno strumento attraverso il quale
i ragazzi possono cercare informazioni ed esprimere sé stessi, i loro bisogni,
la propria creatività;
2.prevenzione secondaria: nelle discoteche, nei concerti, nelle sagre
cittadine per la promozione di un “consumo consapevole” e l’informazione
circa i rischi connessi l’uso di sostanze psicoattive (droghe e alcool);
3.osservatorio sul mondo giovanile: l’Unità Mobile si muove nei luoghi
della strada dove i ragazzi si relazionano e cerca di coglierne le variabili e la
complessità, in un’interazione continua tra il sociale e il culturale. Ogni anno
viene realizzata un’indagine sullo stile di vita e i consumi tra i giovani, che
tocca tematiche diverse (uso di alcool e droghe, internet, sessualità, vita
sociale e familiare).
L’Unità Mobile organizza eventi che aggregano una fascia di popolazione molto
ampia sia come età che come interessi, dagli amanti della musica dal vivo agli
amanti dello sport, dell’arte e delle occasioni culturali.
I criteri ispiratori sono:
L’aggregazione di persone, di manifestazioni musicali, culturali e
sportive, per creare eventi che offrono alla cittadinanza ed ai turisti non
solo occasioni di divertimento e svago, ma anche la possibilità di fare
esperienza e riflettere circa un modo di stare insieme “sano e
consapevole”, ripensando ai comportamenti dannosi per la salute come
l’abuso di alcool e l’uso di sostanze psicoattive;
La promozione del benessere fisico psicologico e sociale,
attraverso l’allestimento di uno spazio dove mangiare, bere, ascoltare
musica, guardare esibizioni sportive o artistiche di vario genere, con la
possibilità anche di misurare il proprio tasso alcolico dopo aver consumato
vino, birra e altri alcolici, avere informazioni circa i rischi connessi l’uso e
l’abuso di sostanze psicoattive;
La prevenzione dell’uso e abuso di sostanze psicoattive attraverso una
capillare azione di informazione e prevenzione esperienziale con
l’etilometro.
Il materiale multimediale dell’Unità Mobile, che viene utilizzato in queste
occasioni, è costituito da maxischermo, proiettore, pc, computer, video,
televisore, decodificatore, parabola satellitare, internet, lettore dvd e vhs,
telecamera, fotocamera digitale, mixer, casse, gazebo e impianto elettrico. Il
tutto allo scopo di fornire strumenti moderni per l’espressione e la liberazione
della creatività, possibilmente in un ottica di promozione del benessere e della
consapevolezza.
L’Unità Mobile organizza interventi di prevenzione nelle discoteche
collaborando con i gestori per realizzare un divertimento sicuro e per fornire
alla clientela un servizio di autocontrollo e consapevolezza circa l’assunzione di
alcolici. La prova dell’etilometro viene fatta anonimamente e gratuitamente in
qualsiasi momento della serata, soprattutto prima di uscire dal locale e di
prendere l’auto, per verificare il proprio livello di attenzione e l’effettiva
capacità di guidare e se si è in regola con il limite legale per la guida (0,50). I
ragazzi che dimostrano il loro stato di sobrietà rimanendo al di sotto dello 0,50,
nell’arco di tutta la serata, possono vincere i gadget proposti.
L’Equipe che gestisce l’Unità Mobile è costituita da:
una Psicologa della Comunità Terapeutica “Un’Occasione” del Consorzio
Tassano, con funzione di Coordinatrice dell’attività ,tale professionista
svolge altresì attività clinica presso il Noa della Asl 4 per facilitare gli accessi
al servizio delle persone contattate tramite l'attività territoriale
un Educatore Professionale del SerT dell’Asl 4 Chiavarese,
una Dott.ssa in Psicologia e una Dott.ssa in Scienze e Tecniche Psicologiche
della Comunità Terapeutica “Un’Occasione” del Consorzio Tassano,
impegnate anche part time nella prima accoglienza del SerT dell’Asl 4
Chiavarese;
un Assistente di Comunità Infantile che collabora anche nei progetti di
prevenzione all’interno del Dipartimento (SerT) dell’Asl 4 Chiavarese;
un Mediatore Culturale con funzione di peer-educator.
La Storia: Il “progetto Unità Mobile” nasce nel 1997 da un’idea della Comunità
Terapeutica “La Fattoria” e del Sert dell’ASL 4 Chiavarese, in collaborazione
con la Comunità Terapeutica “Il Villaggio”.
Il primo progetto di prevenzione primaria sulle dipendenze (alcol e droghe) e
sui comportamenti a rischio di infezione HIV/AIDS, rivolti alla popolazione
principalmente giovanile del territorio dell’ASL 4 Chiavarese, vede come
protagonisti gli enti dell’attuale Dipartimento delle Dipendenze con i suoi
operatori. Gli interventi più salienti riguardano le uscite nelle discoteche in
collaborazione con il CPST, coordinamento persone sieropositive del Tigullio
Un altro progetto è “Tracce di Musica”,che ha aperto la porta ai progetti di
prevenzione primaria attuati con lo “Shuttle”, una nuova Unità Mobile con
cambiamenti sostanziali. Molti ragazzi ricordano ancora con affetto questo
progetto che consisteva in una serie di concerti realizzati nelle piazze dei
Comuni del Tigullio, ai quali hanno partecipato oltre 50 gruppi musicali
esistenti sul nostro territorio, che hanno potuto così emergere, farsi conoscere
ed esprimere dal palco i propri pensieri, stati d’animo,paure, sogni. Lo scopo
dell’intervento era quello di aumentare nei giovani la propria accettazione e la
fiducia in se stessi, partendo dall’espressione dell’individualità di ognuno,
aumentare la propria capacità di scelta e consapevolezza delle scelte,
promuovere processi di individuazione di obiettivi e percorsi per raggiungerli,
aiutarli a individuare uno stile di vita piuttosto che un altro, nella grande
difficoltà del giovane di trovare un proprio equilibrio tra innovazione e
conservazione, esclusione e integrazione, rischio e piacere, disagio e
benessere.
L’Unità Mobile Shuttle, al fine di mantenere la continuità degli interventi, ha
finanziato i suoi progetti attraverso fondi europei come Equal, finanziamenti
stanziati appositamente dalla ASL per gli interventi di prevenzione e
finanziamento della L.309. L’équipe è formata da educatori professionali,
educatori e mediatori culturali del dipartimento delle Dipendenze, con la
supervisione dello Psicologo responsabile delle attività di prevenzione.
L’équipe inoltre usufruisce anche della supervisione di una Psicologa e
Psicoterapeuta che guida il gruppo in un percorso per l’individuazione di una
sempre più appropriata metodologia di lavoro e la ricerca di significati comuni.
Dal 2004 infatti, la supervisione è stata estesa a educatori di strada e operatori
che lavorano con gli adolescenti ma per cooperative ed enti diversi dal
Dipartimento, al fine di unire le forze e generare approcci condivisi, modi di
lavorare sempre più completi e rispondenti ai bisogni degli utenti.
Il lavoro svolto dall’Unità Mobile parte dall’idea di utilizzare un nucleo di
operatori che operino nel territorio avendo una particolare attenzione nel
favorire le connessioni di rete delle varie Agenzie pubblico/private dell’ASL 4
Chiavarese. E’ per questo motivo che è nato il progetto IN RETE 2000 che vede
coinvolti i seguenti soggetti promotori: ASL 4 Chiavarese, Comuni di Chiavari,
Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante (in rappresentanza
con i relativi Distretti Sociali), le Comunità Terapeutiche “La Fattoria”, “Il
Villaggio del Ragazzo” e “La Coop. Sociale Consorzio Tassano”. Gli operatori
che hanno partecipato ai vari sub-progetti hanno fatto un Corso di Formazione
al fine di avere un linguaggio comune fra le diverse professionalità e una
visione unitaria delle problematiche e delle risorse del territorio.
Il progetto Equal promuoveva l’informazione circa le possibilità formative e
lavorative perché rappresentano elementi di primaria importanza per la
costruzione di un futuro e una vita soddisfacente e felice.
La prevenzione sull’uso di sostanze è stata contestualizzata anche per quanto
riguarda i rischi connessi agli infortuni sul lavoro o ancor più grave la perdita
del lavoro stesso.
Nel concreto, ciò che si è voluto sperimentare è stata l’offerta di punti
informativi itineranti che oscillassero tra il formale e l’informale, la strada e i
servizi, il contatto e la relazione, il dialogo spontaneo, il colloquio strutturato e
il counselling.
Durante le uscite condotte secondo un calendario concordato con le zone del
Tigullio, si è cercato di offrire un ponte tra la persona incontrata casualmente
per strada e i servizi dove ci si può recare appositamente per uno scopo. In
questo scenario si concretizza una metodologia che viaggia tra il legame
debole che si instaura tra gli utenti dell’Unità Mobile e la necessità che emerge
nel momento in cui le parole che si consumano sono finalizzate ad un obiettivo
ambizioso come l’orientare la persona nel mondo del lavoro e dei servizi. Gli
strumenti utilizzati a tale scopo sono un interno dell’Unità Mobile confortevole
ed ospitale, internet, il materiale cartaceo fornito dall’informagiovani,
dall’informalavoro e dal centro per l’impiego, la rete formale-informale di
conoscenza-amicizia che lega gli operatori dell’Unità Mobile con gli operatori
degli altri servizi con i quali (grazie al progetto in rete 2000) il legame
istituzionale si è nel corso degli anni rinforzato e arricchito dal legame
personale.
L’Unità Mobile è l’avamposto primario delle Istituzioni che coglie, legge e
interpreta i bisogni del cittadino inespressi e latenti o quantomeno espressi ma
che non sanno trovare un interlocutore.
L’Unità Mobile è un luogo dove avvengono scambi culturali, ricco di risorse ma
è anche luogo del disagio sociale, della presenza del “sommerso” che è utile
conoscere per poter svolgere iniziative d’intervento di prevenzione primaria e
secondaria.
Da un punto di vista metodologico ciò che caratterizza la relazione che si crea
tra gli operatori dello Shuttle e l’utenza, si può definire approccio informale.
Questa metodologia privilegia modalità d’intervento e relazionali propositive,
lasciando quindi all’educando l’ultima parola e la possibilità di scelta tra le varie
proposte. Si decidono insieme obiettivi e strategie per raggiungerli,
nell’interesse dell’utente e nell’ottica di rete facendo emergere il protagonismo
del ragazzo. Il legame con l’utente inizia fragilmente e si arricchisce
gradualmente attraverso alcune qualità che gli operatori dell’Unità Mobile
cercano di non dimenticare mai: una profonda attenzione alla persona e al
come ci si relaziona, l’aprire un dialogo e un coinvolgimento dell’utente nella
programmazione di iniziative educative.
L’approccio informale è stato il frutto di un lavoro “learning by doing”
(imparare facendo) ed è inteso come processo che avviene per fasi finalizzato
ad una presa in carico in rete.
Le fasi sono:
 individuazione di un luogo di aggregazione formale o informale, insieme ai
servizi del territorio (Cag, Servizi Sociali, etc.)
 presenza dell’unità mobile
 messa in atto di interventi di educativa di strada e prevenzione,
considerando nella progettazione i fattori protettivi quali self-efficacy, cioè la
sensazione di poter contare sulle proprie forze e risorse, e l’importanza della
propria accettazione e fiducia in sé stessi
 presa in carico informale con l’obiettivo:
1. favorire con l’utente, nell’ottica di una cittadinanza attiva e del
protagonismo, processi di cambiamento e di crescita
2. favorire il coinvolgimento operativo e progettuale di giovani in
qualità di peer-educators e opinion leaders
3. promuovere lo sviluppo di reti educative di sostegno, quindi
svolgere azioni di agenti di collegamento con le risorse e i
servizi presenti sul territorio
4. aumentare la capacità di scelta e di consapevolezza negli utenti
e promuovere processi di individuazione di obiettivi e di scelta
percorsi.
L’approccio informale offre differenti vantaggi:
 si crea con l’utente un rapporto tale da renderlo al centro,
importante, e ogni ragazzo cerca questo
 il ragazzo può stare tranquillamente nel suo “habitat” (in
discoteca, in piazza, ad una festa) e utilizzare il rapporto con
l’adulto come meglio crede
 l’informazione essendo esperenziale cioè sperimentata
direttamente dal ragazzo (attraverso l’etilomentro o
attraverso
la
strumentazione
multimediale)
viene
personalizzata e utilizzata meglio
 si instaurano con gli utenti relazioni autentiche anche nei
luoghi più impensabili come la discoteca. Gli operatori
dell’Unità Mobile hanno capito che i ragazzi hanno bisogno di
parlare anche con gli adulti e lo fanno volentieri se c’è
qualcuno che li sa ascoltare.
L’unità mobile utilizza un approccio informale per incrementare le metodologie
educative proprie della peer education, cioè l’informazione veicolata dai
coetanei: grazie al coinvolgimento dei destinatari nella progettazione,
programmazione e messa in atto di tali iniziative con l’assunzione di un ruolo
da protagonisti anche nella trasmissione dei messaggi ai loro pari, con
l’appoggio e la supervisione degli operatori, è possibile sfruttare l’effetto del
passaparola andando ad incidere nel pregiudizio veicolato dallo scarto
generazionale.
L’informazione, infatti, veicolata dai “pari” essendo esperenziale viene
personalizzata nel linguaggio e nei canali comunicativi propri delle varie età,
diviene maggiormente fruibile poiché spesso noi adulti utilizziamo un
linguaggio da tecnici e utilizziamo modalità comunicative percepite dai giovani
come “obsolete”, con conseguenti difficoltà per i riceventi del messaggio.
I peer educators, che hanno seguito le attività dell’Unità Mobile, sono nati da
“Tracce di Musica” del 2000 e hanno coinvolto altri ragazzi facenti parte di
gruppi musicali che hanno scritto testi significativi sulla tematica dell’AIDS,
testi che sono stati cantati durante la manifestazione della giornata mondiale
dell’AIDS e raccolti in un libro che è stato pubblicato. I ragazzi dell’Istituto
d’Arte di Chiavari hanno invece esposto elaborati di oreficeria sempre sulla
tematica dell’AIDS, mentre i ragazzi di Ragioneria e Geometri di Chiavari
hanno realizzato un cubo rotante sulle cui facce comparivano messaggi di
informazione e prevenzione. Inoltre hanno realizzato insieme ad alcuni studenti
dell’Istituto Caboto di Chiavari diversi manifesti pubblicitari inventandosi uno
slogan preventivo: “La Libertà è quando un uomo inizia a scegliere”. Durante
un percorso di prevenzione all’Istituto d’Arte di Chiavari è stato fatto un
disegno da applicare sulla parete dell’Unità Mobile, un cavallo bianco che corre
dal buio alla luce, con scritto: “Il futuro dipende da coloro che credono nella
bellezza dei loro sogni”.
Le attività dell’Unità Mobile per l’anno 2006 si sono concluse con la vincita del
2° premio del concorso nazionale “Marketing per la salute”, organizzato
dalla Regione Emilia Romagna e Asl di Modena. La Asl 4 Chiavarese è stata
premiata a Novembre 2006 al “Salone Europeo della Comunicazione Pubblica
dei servizi al cittadino e alle imprese”, svoltosi a Bologna. Il progetto vincitore
è stato “Non solo calcio”, svoltosi a Chiavari con la collaborazione del Comune
e del Pub Excalibur, per tutto il periodo dei Mondiali di calcio.
Durante il 2007 L'Unità Mobile ha collaborato con il Comune di Sestri Levante
nel Progetto “Giovani per Sestri Sicura”, finanziato dalla Regione Liguria,
coinvolgendo i gestori dei locali, gli educatori e i cittadini per un maggior
controllo e sensibilizzazione all'uso e all'abuso di alcol e sostanze.
I Progetti Attuali: Il Dipartimento delle Dipendenze e dei Comportamenti
d’Abuso dell’Asl 4 Chiavarese nel corso del tempo ha avuto diversi
cambiamenti nel target dei pazienti e nelle modalità di cura per adattarsi alle
nuove esigenze. Assistiamo come Dipartimento all’incrementarsi del numero
dei pazienti giovanissimi soprattutto per quanto concerne l’abuso di sostanze e
gli episodi di ebbrezza patologica. Ciò significa una sempre maggiore necessità
per il nostro dipartimento di figure professionali in grado di lavorare con i
giovani e preparate sul piano psicologico e relazionale considerando che il
problema alcologico e delle tossicodipendenze non è un “vizio” né una diagnosi
a sé stante ma una modalità di vivere e rapportarsi con il mondo esterno da
trattare con la massima delicatezza ed il massimo rispetto.
Per quanto riguarda l’attività di prevenzione attuata attraverso l’Unità Mobile
Multimediale, per il 2008 si è previsto:
un aggiornamento nella metodologia comunicativa per la diffusione dei
messaggi attraverso internet e la strumentazione multimediale; è stata
allestita
una
nuova
pagina
web
contattabile
all’indirizzo
www.psicoattiva.it, sito interattivo dove oltre ai progetti dell’Unità Mobile
c’è un servizio di domande e risposte on line, curato dagli operatori del
Sert e dai Mediatori Culturali della Fattoria.
interventi nelle discoteche e nei luoghi di aggregazione informale, per
affrontare il fenomeno del policonsumo tipico del mondo giovanile, che
trovando origine principalmente nella conduzione di un certo stile di vita,
può essere efficacemente contrastato attraverso interventi di peer
education, in collaborazione con la rete di servizi che offre consulenza e
spazi ai giovani.
le nostre attività educative di strada assumeranno sempre più l’aspetto
di interventi di prevenzione primaria precoci, volti a promuovere
comportamenti consapevoli e ad aumentare le capacità critiche e
relazionali degli adolescenti. A tal fine, verranno utilizzate le
strumentazioni audiovisive (telecamera, video, musica), per creare nuovi
messaggi e rielaborare i messaggi imposti dai media volti a favorire
l’uso di alcool e la conduzione di un certo stile di vita.
mantenere l’aspetto dell’Unità Mobile di osservatorio sul mondo che ci
circonda, per cogliere rapidamente i cambiamenti e adottare le
procedure terapeutiche e d’intervento adeguate da parte dei servizi
territoriali.
L’abbassamento dell’età di arrivo al Sert è connessa alle politiche di
prevenzione territoriale, in quanto permette di individuare precocemente i
nuovi stili d’abuso e di entrare in contatto ravvicinato
con i giovani
consumatori.
Infatti più che di “nuove droghe” possiamo parlare di nuove modalità d’ uso di
vecchie droghe.
Il boom della cocaina, di cui frequentemente parlano i giornali in questi ultimi
mesi, nel nostro Dipartimento è stato ravvisabile da almeno tre anni ed è
andato di pari passo con l’abbassarsi del prezzo della sostanza e con l’aumento
della “moda” di fumare la cocaina.
In quest’ultimo caso è evidente un cambio di stile d’uso, come prima
sottolineato e un parallelo aumento anche dell’abitudine a fumare eroina.
Queste nuove modalità permettono al consumatore di non credersi
tossicodipendente e di infilarsi rapidamente in un circuito di dipendenza molto
profonda, mantenendo tuttavia l’illusione di avere tutto sotto controllo.
L’abitudine di mescolare poi il tutto con hashish e psicofarmaci, conditi con un
bel po’ d’alcool, rende il tutto ancora più distruttivo, creando anche dipendenze
crociate.
Altre sostanze sintetiche come l’ecstasy, il popper e similari hanno una
diffusione più limitate sul nostro territorio e si collocano all’interno di particolari
momenti di aggregazione come discoteche, concerti, raduni giovanili (Dott.
Federico Lorenzotti, Dott.ssa Monica Arcellaschi e Sara Fazzeri, 2007).
L’Unità di strada è il risultato maturato in questi anni della convergenza, a
volte anche ben riuscita, dell’alleanza tra due culture: quella della sanità
pubblica, da una parte, e la cultura dell’attenzione alla persona dall’altra.
La grande sfida è quella di non abbandonare le persone in difficoltà, costi quel
che costi, o di non abbandonare chi si trova in situazioni che sembrano senza
via d’uscita. Ricordiamo che il grande scossone che ha dato l’Aids, nel
momento in cui ha messo in crisi le sicurezze dogmatiche dei molti – e ce ne
sono ancora oggi – che pretendevano di possedere la ricetta per le persone
tossicodipendenti: quella teoria del “far toccare il fondo” alle persone per
portarle verso la comunità o altre terapie, salvo poi scoprire quanti ne sono
rimasti, poi, sul “fondo”.
Stare accanto alle persone in difficoltà è sempre un cammino di ricerca, fatto di
dubbi e di interrogativi. La strada ci insegna a porci interrogativi, a saper
ascoltare, a imparare a cogliere segnali…La strada ci chiede questo, ci chiede
lealtà.
Le storie di tante persone che incontriamo sulla strada ci chiamano a guardare
oltre le ricette, le certezze acquisite, e a misurarci continuamente con le
persone, con le loro differenze.
La presunzione di avere la risposta giusta ha portato l’Italia ad un paradosso: il
più alto numero di servizi pubblici e del privato sociale da una parte ma,
dall’altra, il più alto numero di persone tossicodipendenti e malate di Aids. Una
grande contraddizione, che comporta gravi conseguenze.
Di circa 55.286 casi di Aids conclamato in Italia, dall’inizio dell’epidemia, il 37%
riguarda chi ha fatto uso di droghe, e questo è già un pugno nello stomaco,
una denuncia drammatica dei gravi ritardi e delle responsabilità. Le campagne
sull’Aids risultavano solo parzialmente efficaci per le persone tossicodipendenti.
Si rendeva necessario raggiungerle concretamente, offrire un contatto in più,
strumenti pratici indispensabili alla prevenzione. Ma è stato molto difficile
promuovere questa riflessione, semplificazioni, giudizi, battaglie, fatiche.
Si è trattato di impegnarsi per modificare, nel rispetto delle persone, i
comportamenti e le abitudini più rischiose, cercare di esserci, di
accompagnare. Insomma, non si poteva aspettare, era necessario agire,
andare incontro. La strada ci ha insegnato che chi sta male spesso si rinchiude
in se stesso, o per la mancanza di conoscenza o per diffidenza, perché
timoroso di esporsi o bruciato da qualche precedente contatto, e molte volte
non chiede aiuto, ci si sente respinti, non si accede ai servizi per timore e
difficoltà. Esserci, avvicinarsi: è anche questo il valore dell’esperienza sulla
strada. E qui non bastano le sole risposte tecniche: è indispensabile una
capacità di relazione, un’anima che cerchi l’altro, che motivi, che stimoli, che
dia speranza; non si può restare ad aspettare nei nostri recinti, nei nostri
servizi, nei nostri ambulatori.
Obiettivi del progetto
La creazione di uno spazio di aggregazione libero, di ingresso gratuito,
ludoricreativo, “sano” e non contaminato da comportamenti degenerativi (ad
esempio l'abuso di alcool) dove personale qualificato può entrare in diretto
contatto con la popolazione, soprattutto giovanile, per la diffusione
dell'informazione nei riguardi di comportamenti nocivi nei confronti del singolo
individuo e della società, la conoscenza dei rischi e pericoli conseguenti l'uso e
l'abuso di sostanze stupefacenti legali o illegali.
I servizi territoriali lavorano in rete per offrire uno spazio dove la prevenzione
diventa promozione del benessere attraverso la musica, strumento di
comunicazione ed espressione di sé e della realtà in cui viviamo.
L'Unità mobile fornirà una panoramica sulla realtà giovanile del nostro territorio
attraverso i questionari e la rilevazione dei tassi alcolici. Quest'anno si vuole
indagare, in particolare, l'uso e l'abuso di alcool e del gioco d'azzardo,
problematiche piuttosto diffuse in questi ultimi anni.
Riassumendo, gli obiettivi generali del “Festival Croma Tigullio” sono:
Prevenzione Primaria e Secondaria sull’uso e l’abuso di sostanze psicoattive
Promozione del benessere fisico, psicologico e sociale
Espressione di se e della propria creatività attraverso l’arte e la musica
Collaborazione in rete tra i servizi territorali (Comuni, Comunità
Terapeutiche, Dipartimento per le Dipendenze e per i Comportamenti
d’Abuso dell’Asl 4 Chiavarese (SerT-Noa)
Osservatorio del mondo giovanile sul territorio
Convegno
PROGRAMMAZIONE:
OBIETTIVI
SPECIFICI
Prevenzione
Primaria e
Secondaria
Promozione del
Benessere Fisico,
Psicologico e
Sociale
Espressione di sé
e della propria
creatività
Collaborazione in
rete tra i servizi
INDICATORI
Attività di
Informazione
rispetto l'uso e
l'abuso delle
sostanze
psicoattive
Luogo di
aggregazione
riflessione su
un modo di
stare insieme
sano e
consapevole
Incontri di
preparazione
per il Festival
Croma Tigullio
Incontri con le
band dei
concerti
Incontri di
progettazione
PRINCIPALI
AZIONI
Distribuzione
di materiale
informativo
sull’uso e
l’abuso di
sostanze
psicoattive
Punto d’ascolto
e counselling
Misurazione
del tasso
alcolico con
l’Etilometro
Formazione di
un gruppo di
peer-educator
MODALITA’ DI
VALUTAZIONE
Quantità di
persone
contattatate
 Quantità di
materiale
distribuito
Numero di
etilometri
effettuati
Numero di
questionari
raccolti
Incontro con il
gruppo dei
peer-educator
Concerti
Peer-educator
e giovani
musicisti
protagonisti
della
prevenzione
Espressione di
sé e della realtà
in cui viviamo
attraverso la
Musica
La Musica
come
strumento di
comunicazione
e
sensibilizzazion
e
Progetto di
Prevenzione
Valutazione
della risposta
delle persone
alla iniziativa
proposta
Incontri di
valutazione
delle canzoni
presentate
Incontro finale
di valutazione
territoriali:
Comuni,
Comunità
Terapeutiche,
Dipartimento per
le Dipendenze e
per i
Comportamenti
d'Abuso dell'Asl 4
Chiavarese (SerTNoa)
Osservatorio del
mondo giovanile
sul territorio
Convegno
tra l'equipe
dell'Unità
Mobile e Croma
Tigullio
Presentazione
del progetto ai
comuni
Presentazione
del progetto
alle tv locali
Comunicato
Stampa
Questionario
sul Gioco
d'Azzardo
Etilometro
Primaria e
Secondaria sul
disagio
giovanile
Formazione di
una equipe di
lavoro
del progetto tra
gli enti che
hanno
collaborato
Compilazione
del questionario
Rilevazione dei
tassi alcolici
attraverso
l'etilometro
Elaborazione
dei dati raccolti
Report
Incontro sui
dati raccolti
durante il
progetto
Incontro di
preparazione
dei vari
interventi al
convegno
Comunicato
stampa
invito alle tv
locali e ai
giornali
Restituzione
dei dati raccolti
Interventi sulle
nuove
dipendenze
Interventi sul
Gioco d'Azzardo
Interventi sulla
prevenzione e
sulla
promozione del
benessere
fisico,
psicologico e
sociale
Intervento
sull'arte come
espressione di
Sé e come
strumento di
Prevenzione del
disagio
giovanile
Videomontaggio
Incontri di
valutazione dei
possibili
interventi al
convegno
Incontro di
valutazione
post-convegno
Trasmissioni
televisive postconvegno
Modalità di realizzazione
Organizzazione dello spazio di aggregazione:
 Concerto
 Prevenzione attraverso l'Unità Mobile Interattiva
 Sponsorizzazione da parte di chi si dimostrasse interessato delle proprie
attività purché attinenti agli scopi e obiettivi del Festival
 Stand gazebo informativi per associazioni o realtà che volessero
partecipare
Promozione:
-la promozione dell’evento è un aspetto di grandissima importanza per il
raggiungimento degli obiettivi sopraindicati, necessita di un programma
dettagliato e articolato nel veicolare il messaggio promozionale non solo nel
tigullio ma anche a carattere regionale e se possibile nazionale, è necessaria la
stesura di preventivo appropriato. I canali di promozione possono essere
identificati in:
1.
2.
3.
4.
Pubbliche affissioni;
Comunicati stampa ai giornali, radio, reti televisive;
Volantinaggio
Publicizzazione presso enti pubblici e privati, locali notturni e diurni.
Ciò e volto ad ampliare il target dell’intervento preventivo in modo da renderlo
più efficace e incisivo.
L’organizzazione e lo svolgimento delle attività di prevenzione è a cura e
discrezione dell’ente in forza per questa causa ( Dipartimento delle Dipendenze
e dei comportamenti d'abuso ASL 4 ) che fornirà personale qualificato e
specificatamente preparato nonchè proprie attrezzature per l’attuazione di
questo progetto.
Sarà necessario:
l'autorizzazione all'occupazione del suolo pubblico per i luoghi interessati dalla
manifestazione;
la predisposizione della fornitura elettrica, dei palchi e delle attrezzature di
supporto
A cosa è diretto tutto questo
Il Festival fino a qui descritto è indirizzato ai giovani di fascia compresa dai 15
anni a crescere. Ovvero:
1. il progetto che proponiamo ha una fortissima identità culturale che si
concretizza in primo luogo nel dialogo tra le diverse forme di musica che
vengono proposte dalle band emergenti; nel cantautorato (in lingua
italiana) che promuoviamo come mezzo di comunicazione “sociale”; nella
natura “riflessiva” e “artistica” delle serate che proponiamo che è poi la
loro originalità in un Tigullio spesso a corto di idee, spazi “sociali e
culturali”, confronti tra realtà e generazioni.
2. Il progetto è aperto a tutti e nella prossima edizione più che in passato
abbiamo pensato a una mediazione generazionale, venendo incontro alle
esigenze comunicative ed estetiche in un tutt’uno organico e strutturato,
badando alla qualità.
3. Le tappe del festival sono state pensate come un'occasione per il
monitoraggio, la sensibilizzazione, l'informazione della realtà giovanile da
parte di quelle associazioni o enti che vorranno partecipare. Come punto
di contatto tra soggetti altrimenti naturalmente distanti.
4. In ultima analisi il nostro scopo è un miglioramento di tendenza della vita
sociale e ricreativa del Tigullio, con un occhio lanciato anche a chi, specie
d'estate, viene qui anche da altre regioni; è il nostro privato tentativo di
creare spazi aperti non commerciali dove il dialogo sia veramente
possibile e la cultura indigena giovanile sia rispettata e compresa in
quanto tale.
Costi
Uscita Unità Mobile
Allaccio Enel
Siae
Pubblicità
Affissioni-stampa-locandine
Service
Palco
700
150
300
300
250 per 100 locandine
da 600 a 1300
1000
Relazione delle attività già svolte
L’associazione Croma Tigullio opera già da alcuni anni nell’ambiente musicale
locale, e oltre a essere impegnata attualmente nell’allestimento della sede
sociale che comprende una sala prove/studio di registrazione per i soci, ha
all’attivo diversi concerti organizzati in tutto il Tigullio; segue l’elenco.
1. Chiavari 03/05: Concerto di inaugurazione a Parco Rocca. Gruppi locali e
gli Stone Throw, gruppo jazz di Milano.
2. Chiavari 07/05: Concerto Punk al Porto di Chiavari. Gruppi locali e gli
Spiders dalla Toscana.
3. Chiavari 07/05: Concerto rock in Piazza dell’Umanità. Gruppi locali.
4. Sestri Levante 07/05: Concerto in spiaggia, località Balin. Gruppi Locali e
i Bhangra Bit da Pavia.
5. Chiavari 08/05: Collaborazione con il “Festival dei Popoli” per 3 giorni di
concerti in Piazza dei Pescatori. Gruppi locali.
6. Lavagna 08/05: Concerto di Fine estate. Gruppi locali e i Viclarsen
(www.viclarsen.com), gruppo di fama internazionale.
7. Chiavari 12/05: Concerto per la Giornata Mondiale contro l’AIDS a Parco
Rocca. Gruppi locali.
8. Lavagna 12/05: Concerto di auguri di fine anno, presso il Porticato
Brignardello. Gruppi locali.
9. Sestri Levante 02/06: Concerto di Carnevale in Largo Colombo, in
collaborazione col Forum dei Giovani. Gruppi Locali.
10.
Sestri Levante 02/06: Concerto del gruppo storico italiano Skiantos
(www.skiantos.com), in Piscina dei Castelli.
11.
Sestri Levante 03-05/06: Collaborazione collo staff della Piscina dei
Castelli per l’organizzazione di concerti con gruppi di fama italiana.
12.
Chiavari
06/06:
Collaborazione
nell’organizzazione
della
manifestazione “Non solo calcio 2006”, per cinque concerti all’interno
della manifestazione. Gruppi locali.
13.
Lavagna 08/06: Festival di due giorni con gruppi locali e due gruppi
di
fama
internazionale:
One
Dimensional
Man
(www.onedimensionalman.com),
e
Julie’s
Haircut
(www.julieshaircut.com)
14.
Sestri Levante 08/06: Concerto rock in spiaggia, località Balin.
Grupi locali.
15.
Genova 09/06: organizzazione di 6 concerti sul Palco Giovani della
Festa dell’Unità. Gruppi locali tra cui i Sigma Six, gruppo cover dei Pink
Floyd.
16.
Lavagna 07/08: Festival di 2 giorni con gruppi locali e gruppo di
fama internazionale Ulan Bator (http://www.ulanbator-archive.com/).
Oltre all’attività di organizzazione di concerti, Croma ha inoltre realizzato il
libro “Libere interpretazione danno le vertigini”, che nasce e rappresenta la
scena musicale del Tigullio. In allegato vi è una compilation di 6 gruppi attivi
sul nostro territorio.
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