Nota informativa 6 Distretto Tecnologico Trentino Società Consortile a r.l. Via Fortunato Zeni, 8 – 38068 Rovereto (TN) Telefono 0464-443450 Fax 0464-443460 e-mail: [email protected] I CAMBIAMENTI CLIMATICI E L’EDILIZIA SOSTENIBILE Gli oltre duemila scienziati e tecnici che hanno predisposto l’ultimo rapporto Onu sul clima hanno previsto gli effetti del riscaldamento globale sull’ambiente e sugli esseri umani nei prossimi anni. Lo scenario è inquietante: un ulteriore innalzamento delle temperature potrà avere impatti negativi sulla salute, a causa di ondate di calore, malnutrizione, siccità e infezioni. Milioni di persone che vivono lungo le coste sarebbero a rischio di inondazioni e molte specie di animali e di piante potrebbe estinguersi. Alcuni effetti sono già evidenti. Per fare un esempio trentino, il ghiacciaio dell’AdamelloMandrone, che, con una superficie di circa 17 chilometri quadrati, è il più esteso delle Alpi italiane e che alla fine degli anni ’90 costituiva un serbatoio di circa 800 miliardi di litri d’acqua, è arretrato di 140 metri dal 1989 al 2006. Il fenomeno del riscaldamento è legato all’immissione di anidride carbonica e di altri gas ad effetto serra nell’atmosfera, in seguito all’utilizzo di combustibili fossili come il petrolio. Per contribuire a risolvere il problema sono state individuate dagli esperti dell’Onu alcune azioni a breve e medio termine (fino al 2030) nel settore civile e residenziale. L’obiettivo è aumentare l’efficienza delle apparecchiature elettriche sia per l’illuminazione che per riscaldamento e raffrescamento, nonché ricorrere al fotovoltaico integrato e alla domotica per ottimizzare i consumi. Negli Stati Uniti si calcola che gli edifici sono responsabili dell’emissione del 38% dell’anidride carbonica totale. Molte di queste emissioni provengono dall’utilizzo di combustibili fossili per il riscaldamento, l’aria condizionata, l’illuminazione e l’uso di varie apparecchiature. Un edificio costruito secondo gli standard LEED negli Stati Uniti ha un consumo medio di energia elettrica inferiore del 32% rispetto agli edifici tradizionali ed evita annualmente l’immissione nell’atmosfera di circa 350 tonnellate metriche di anidride carbonica (pari all’anidride carbonica che emettono in un anno 70 automobili). Questi risultati vengono raggiunti grazie all’istallazione negli edifici dei migliori sistemi di riscaldamento, ventilazione e condizionamento e a corrette procedure di manutenzione. Vengono anche utilizzate soluzioni che permettono di sfruttare al meglio la luce naturale, mentre per l’illuminazione artificiale vengono scelti i migliori ritrovati presenti sul mercato. Nella costruzione di edifici LEED si prevede anche l’uso di materiali riciclati e di materiali prodotti localmente. Attenzione viene posta nella riduzione del consumo di acqua potabile e nello sfruttamento di energie rinnovabili.