Leguminose Importanti per due fattori: • nell’alimentazione sono gli unici vegetali che forniscono proteine • assorbono azoto dall’aria e lo «fissano» nel terreno arricchendolo quindi sono anche autosufficienti per questo elemento. La pianta cede zuccheri agli azotofissatori che in cambio forniscono N, ma questo processo «costa» alla pianta !!! a cura del dott. Andrea Giongo 1 La pianta «preferirebbe» assumere N dal terreno, ma si ammalerebbe più facilmente perché sarebbe «troppo lussureggiante» (più ricca di AA e proteine) e più soggetta agli attacchi afidi. Per questo «ama la forza vecchia» cioè le concimazioni «fatte prima» a cura del dott. Andrea Giongo 2 Le leguminose offrono una grande BIODIVERSITA’ Posso scegliere la «tipologia» più adatta (rampicanti, nani, ecc. lisci, rugosi, a baccelli lunghi, ecc.) a cura del dott. Andrea Giongo 3 Pisello • A seconda dell’altezza si distingue in nano, mezza rama, rampicante (gli ultimi due richiedono un sostegno per la crescita, per la prima si possono evitare sostegni o usare semplici rametti) • Ama il fresco, hanno origine da climi temperati (resiste fino a -10°) Se fa caldo si ha la «cascola» (caduta dei fiori) alla fioritura e i piselli diventano asciutti e «saponosi» a cura del dott. Andrea Giongo 4 • SEMINA - febbraio/marzo (raccolto in maggio/giugno); la semina a ottobre/novembre è sconsigliata per evitare possibili attacchi di topi • A febbraio fa freddo e magari piove: è consigliata una semina «pesante» per ridurre le fallanze (più semi sulla fila) oppure… • I ristagni di acqua fanno marcire il seme: meglio non concimare con sostanza organica che contiene humus che trattiene acqua a cura del dott. Andrea Giongo 5 • L’azoto prodotto dai batteri è a pronto effetto: è vantaggioso far seguire o consociare una cultura «avida» come radicchi e lattughe che sono anche a ciclo breve e non necessitano di ulteriori concimazioni. (Se mettessi il porro che vuole concimazioni ricche ed è a ciclo lungo dovrei integrare con compost) • Varietà NANE sono meno produttive, ma il ciclo è breve e potrebbero permettere due raccolti; non necessitano di tutori • Varietà MEZZA RAMA e RAMPICANTI necessitano di tutori • SEMINA TRA LE FILE :è fisiologica e dipende dalle varietà: le nane 5060 cm tra le file, le mezza rame e rampicanti 80-90 cm per cui una sola fila a prosa. SULLA FILA : continua o a postarelle distanti 4-5 cm a cura del dott. Andrea Giongo 6 • «Ama la terra addosso» per cui non si usa la pacciamatura e si rincalza la pianta già quando è alta 15-20 cm. In questo modo si controlla anche la crescita delle infestanti. • La raccolta avviene effettuando al massimo due passaggi perché la fioritura e la maturazione sono scalari. Dopo due passaggi si estirpa la pianta o la si taglia alla base lasciando le radici nel terreno a cura del dott. Andrea Giongo 7 Fagiolo e Fagiolo mangiatutto (Fagiolino) • Sul mercato si trovano varietà nane rampicante (richiedono un sostegno per la crescita) • Anch’essi NON sopportano le temperature elevate dell’estate (originari del Perù): con 30°-35° i fiori cadono e non si formano baccelli a cura del dott. Andrea Giongo 8 • Semina - 1/2 aprile-maggio (raccolto fino al 20 luglio a seconda delle varietà) oppure a fine luglio (le rampicanti) così superano il periodo caldo prima di fiorire DETTO POPOLARE: vanno seminati non prima che l’anno abbia superato i 100 giorni e in modo tale che sentano le campane • Attenzione alla formazione della crosta superficiale che può danneggiare i cotiledoni e aumentare le fallanze (allora seminare a postarelle, fare pre germinazione, seminare nei vasetti, coprire con telo antigrandine, ecc.) a cura del dott. Andrea Giongo 9 • Dalla fioritura in poi è importante irrigare 1-2 volte la settimana con poca acqua nel caso di varietà rampicanti, 2 volte alla sola fioritura (che è concentrata e non scalare) nelle varietà nane. Si consideri inoltre le precipitazioni atmosferiche e ci si comporti di conseguenza • SEMINA TRA LE FILE :per le varietà nane in semina binata 70 cm tra le bine, per le varietà rampicanti un’unica fila a prosa. SULLA FILA : a postarelle distanti 40 cm per le semine binate, a 10-15 cm sulla fila singola a cura del dott. Andrea Giongo 70 cm 40 cm Semina binata 10 • TUTORAGGIO: paletti incrociati nel caso delle bine, rete o simili in caso di fila singola • «Ama la terra addosso» per cui non si usa la pacciamatura e si rincalza la pianta già quando è alta 15-20 cm. In questo modo si controlla anche la crescita delle infestanti. • La raccolta avviene effettuando scalarmente. Fagiolino: raccolta prima della formazione dei semi Fagiolo: quando il baccello è pieno e quasi asciutto a cura del dott. Andrea Giongo 11 Avversità • Afidi • Tonchio (nei fagioli lasciati seccare in pianta) • Antracnosi • Rizoctonia INSETTI MALATTIE FUNGINE • Trattamenti rameici per le malattie fungine e con piretro per gli attacchi degli insetti Liliacee Comprendono: Cipolla Aglio …. • Non necessitano di molta concimazione (0,3-0,4 kg/mq di letame secco) • Sopportano bene il trapianto a radice nuda • Non necessitano di molta acqua perché marcirebbe il bulbo: se non piove è sufficiente irrigare ogni 2-3 settimane • E’ la temperatura che regola la fioritura e il ciclo vitale. a cura del dott. Andrea Giongo 13 … ma anche: Porro Scalogno Asparago a cura del dott. Andrea Giongo I Cipollotti e le Cipolline sono CIPOLLE a crescita interrotta cioè raccolte in anticipo !!!! 14 Cipolla • E’ una specie BIENNALE cioè fiorisce al secondo anno dalla semina e dopo aver subito la VERNALIZZAZIONE (la «botta di freddo») che fa capire alla pianta di essere entrata nel 2° anno cioè quello della fioritura. • ATTENZIONE alla prefioritura che SVUOTA il bulbo e quindi non ho produzione. Può accadere con i bulbilli piantati a febbraio se vegetano troppo vigorosamente. a cura del dott. Andrea Giongo 15 STRATEGIE DI COLTIVAZIONE 1. PIANTUMAZIONE novembre/inizio inverno (uso le piantine seminate in ottobre/novembre) ALLORA - RACCOLTA PRECOCE (marzo-maggio) ottengo i cipollotti di cui mangio anche le foglie perché tenere (ottime nelle insalate) - RACCOLTA DA FINE MAGGIO (quando la canna si piega)ottengo le cipolle da CONSUMARE FRESCHE(2-3 mesi al massimo); NON sono cipolle da conservare a cura del dott. Andrea Giongo 16 2. PIANTUMAZIONE febbraio (dopo il freddo) ho due opzioni: - raccolta precoce e ottengo i cipollotti - raccolta a maturità per la conservazione quando la canna si piega da sola a cura del dott. Andrea Giongo 17 N.B. -Se colte non mature in presenza di umidità germogliano subito -Appena colte vanno fatte asciugare al sole per 2-3 gg. e poi conservate in luogo fresco -Se una cipolla germina (si verifica a ottobre o inizio primavera) può essere piantata per raccogliere i cipollotti prima che vada a fiore -La raccolta va fatta sempre prima che compaia lo scapo a cura del dott. Andrea Giongo fiorale 18 Si coltivano tre varietà diverse: Rosse (es. Di Tropea) sono precoci e si conservano poco Bianche sono semi precoci con media conservabilità Dorate sono tardive adatte alla conservazione Le rosse e le bianche sono destinate al consumo fresco. a cura del dott. Andrea Giongo 19 • Amano la « forza vecchia» (ad esempio dopo i cavoli che si raccolgono a marzo). L’eccesso di azoto tende a farle marcire e si conservano male • Non esagerare con le irrigazioni: è un bulbo e come tutti i bulbi se troppo bagnato marcisce • Bene la coltivazione su pacciamatura con distanze d’impianto di 20x20 cm. Se l’impianto è più fitto raccolgo solo cipollotti perché non crescono • Non si rincalza perché marcirebbe a cura del dott. Andrea Giongo 20 Aglio • Si riproduce SOLO CON I BULBILLI (divisione del bulbo) • Non ci sono particolari problemi di fioritura legati alla temperatura • AMA il freddo: con temperature superiori ai 15° il bulbo fatica a formarsi • Non vuole letame fresco • Piantare interrando leggermente (se pianto in superficie ho pezzature più grosse) a cura del dott. Andrea Giongo 21 • Piantumazione novembre oppure febbraio • Raccolta dopo 5-6 mesi quando il gambo si piega e diventa vuoto. Raccolta e conservazione come la cipolla • Buona pratica è la pacciamatura • Distanze d’impianto: 40 cm tra le file x 30 cm sulla fila a cura del dott. Andrea Giongo 22 Scalogno E’ una liliacea biennale (la fioritura avviene al secondo anno dalla piantumazione), ma come per l’aglio monta meno a seme PIANTUMAZIONE bulbilli a novembre oppure metà/fine di febbraio RACCOLTA A giugno ne colgo uno per mazzetto; quelli che lascio crescono OPPURE Quando la pianta è matura (praticamente secca) anche 1 mese prima della cipolla dorata: poi pianto radicchio e cavoli. a cura del dott. Andrea Giongo 23 Nei terreni pesanti è preferibile NON piantare a novembre Prodotto interessante perché più delicato della cipolla. Esistono varietà tonde o allungate Si conserva come la cipolla: al buio in locali ben areati NON tagliare le foglie quando lo si raccoglie perché dal taglio possono entrare dei funghi che lo fanno marcire. a cura del dott. Andrea Giongo 24 Piantumazione 30 x 30 su pacciamatura oppure 40 x 30 su prosa libera: attenzione alle infestanti. Durante la crescita, soprattutto nelle varietà tonde più produttive, i bulbi centrali vengono spinti in superficie: vanno colti subito altrimenti seccano e germinano a cura del dott. Andrea Giongo 25 Porro • Liliacea biennale come la cipolla: è il freddo che induce la fioritura • E’ facile fare il semenzaio a febbraio per poi piantare a maggio ATTENZIONE a NON anticipare il trapianto prima di maggio: il ritorno di freddo potrebbe stimolare la fioritura • Non ha particolari esigenze di terreno a cura del dott. Andrea Giongo 26 • Vuole una buona concimazione di fondo e leggere irrigazioni in caso di periodi siccitosi (è un ciclo colturale lungo di 100-120 gg) • Se manca N non cresce • Vuole essere RINCALZATO per mantenere l’umidità e aumentare la parte bianca che è quella edibile a cura del dott. Andrea Giongo 27 TRAPIANTI RACCOLTA Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novem./Dic./Genn Primavera successiva NON oltre Aprile perché va fiore e diventa coriaceo La raccolta è scalare, al bisogno 70 cm tra le file perché ho bisogno di terra per rincalzare Fitto sulla fila così «fila» e ottengo una parte bianca più lunga a cura del dott. Andrea Giongo 28 MALATTIE E PARASSITI • Peronospora che colpisce le foglie e bulbo: attenzione ai ristagni. Usare solamente rame sulle foglie . • Insetto tipico delle labiate è invece la mosca della cipolla. I bulbi sono danneggiati dalle larve che scavano gallerie per nutrirsi. I bulbi colpiti sono irrecuperabili. Si combatte con prodotti biologici come il Bacillus thuringensis. a cura del dott. Andrea Giongo 29 La «consociazione» con la carota è un rimedio naturale per porro e cipolla contro la mosca Il porro potrebbe anche essere tagliato due dita dal terreno asportando le foglie colpite dall’insetto: ricrescerà nei due mesi successivi rimanendo solamente un po’ più piccolo NON mettere le foglie o i bulbi colpiti nel composter a cura del dott. Andrea Giongo 30 Asparago Diffusione limitata negli orti famigliari per il costo delle «zampe», per le notevoli cure soprattutto dell’asparago bianco Per le qualità che si raccolgono verdi si può optare per la semina a inizio primavera Le piantine sono poi trapiantate a giugno, 1 fila a prosa (1 metro tra le file) e 30 cm sulla fila. Tenere pulita la prosa e in autunno tagliare la parte aerea, coprire con qualche centimetro di terra e poi letame maturo o compost. a cura del dott. Andrea Giongo 31 Non si fa più nulla, si mantiene pulita la prosa dalle erbacce e si ripete nell’autunno successivo il taglio della parte aerea e la copertura con terra e letame maturo o compost. a cura del dott. Andrea Giongo 32 Alla primavera del 2° anno inizio a raccogliere qualche turrione quando emerge e quando sono alti 10-20 cm, ma non tutti! Ad autunno ritaglio la parte aerea e ricopro con terra e letame maturo o compost. Dalla primavera del 3° anno fino a giugno raccolgo i turrioni; e in autunno ritaglio la parte aerea e ricopro come sopra. La raccolta procede per 10-20 anni. Importante è mantenere pulite le aiuole e in primavera se non piove bisogna inumidire il terreno (non inzupparlo) a cura del dott. Andrea Giongo 33 L’asparago vuole terreni assolutamente molto sciolto (sabbioso) La principale avversità è la mosca bianca (come per le cipolle) che si combatte con il Bacillus thuringensis. a cura del dott. Andrea Giongo 34 Chenopodiacee Comprendono: Spinacio Bietola da costa Bietola da taglio (erbetta) Barbabietola Sono tutte biennali : pianta che completa il proprio ciclo vitale nell’arco di due anni: nel primo anno sviluppa le proprie strutture vegetative (foglie, fusti, radici), nel secondo fiorisce, fruttifica e muore. Non amano la rincalzatura: si coltivano con pacciamatura a cura del dott. Andrea Giongo 35 Spinacio • E’ la lunghezza del giorno (ore di luce) che induce la fioritura, è una brevidiurna: quando le giornate si allungano e la temperatura media supera i 15° vanno a fiore • Vuole letame o compost ben maturi (forza vecchia) e ama il calcio • Non vuole concimazioni azotate che portano all’accumulo di nitrati nella foglia (come per tutte le chenopodiacee) a cura del dott. Andrea Giongo 36 • I suoli pesanti, i periodi piovosi e i terreni freddi rallentano la germinazione • Nei terreni argillosi-limosi tende ad ingiallire • L’umidità aiuta la germinazione e la crescita nelle primavere siccitose, ma attenzione ai ristagni • Migliori le varietà bollose • Bene la coltivazione su pacciamatura (non si rincalza): ottengo un anticipo della germinazione e un prodotto pulito a cura del dott. Andrea Giongo 37 • Semina: 20-30 cm tra le file, continua o ogni 5 cm sulla fila sett./ott. raccolgo all’occorrenze le foglie Lo spinacio ricaccia e protraggo la raccolta fino alla primavera successiva. Ottimo se protetto in piccola serra o tunnel marzo • Trapianti raccolgo presto: le giornate si allungano e tende ad andare a fiore 20x20 su telo pacciamante a cura del dott. Andrea Giongo 38 Bieta da coste Bieta da taglio • La prima è apprezzata per la «costa» e per la foglia, la seconda per la foglia. Sono più richieste in estate rispetto allo spinacio • Sono lente a germinare. a cura del dott. Andrea Giongo 39 SEMINA - TRAPIANTO marzo oppure inizio settembre La semina di settembre mi fornisce un raccolto anche invernale se la proteggo sotto un tunnel. Comunque ricaccia in primavera ma devo affrettarmi a raccogliere perché va a fiore Meglio sfruttare la «forza vecchia», evitare le concimazioni azotate 20 cm tra le file x 20 sulla fila Irrigazioni costanti ma non abbondanti (favorirebbero lo sviluppo della cercospora) a cura del dott. Andrea Giongo 40 PARASSITI Altica: insetto che in estate bucherella le foglie (anche di cavoli, ravanelli, rucola, ecc.) REGOLE GENERALI PER IL CONTROLLO rotazione adeguata concimazioni azotate equilibrate evitare i ristagni idrici favorire il drenaggio evitare le semine troppo fitte irrigare regolarmente in modo localizzato asportare e distruggere le foglie malate a cura del dott. Andrea Giongo 41 Altica RIMEDI Infusi e decotti di tanaceto a scopo curativo e preventivo Tanacetum vulgare - specie erbacea perenne . I fiori (in realtà delle infiorescenze) sembrano margherite senza petali. Rustica, si trova nei terreni incolti di pianura e di montagna. «Specie trappola»: senape indiana, rafano (o barbabaforte per fare il «cren), farinaccio che però sono meno appetibili della rucola a cura del dott. Andrea Giongo 42 Altica RIMEDI Macerati di aglio e cipolla Macerato di ortica Sapone liquido di Marsiglia diluito in acqua (5-10 %) Olio di Neem Piretro Gli insetticidi devono essere usati nelle prime ore della mattina quando l’insetto è ancora poco mobile a cura del dott. Andrea Giongo 43 Cercospora: una malattia fungina che macchia le foglie che in seguito si perforano e seccano. I trattamenti per il controllo della cercospora e di eventuali marciumi possono essere effettuati all’occorrenza con: propoli macerato di equiseto a cura del dott. Andrea Giongo 44 Barbabietola • Poiché cresce praticamente fuori terra, si coltiva bene anche nei terreni pesanti dove carote e patate avrebbero difficoltà • SEMINA da maggio a giugno; è lenta a germinare (8-15 gg.) • 20 x 20 è la distanza ottimale per non avere pezzatura gande, 40 tra le file x 30 sulla fila se voglio barbabietole grandi • Attenzione alle irrigazioni: umidità si, ma senza ristagni • Raccolgo dopo circa 2-2mesi e ½ all’occorrenza a cura del dott. Andrea Giongo 45 Utilizzate in cucina principalmente per dare sapore al cibo Comprendono: Carota, finocchio, prezzemolo, sedano, aneto, coriandolo, cumino, oltre all’achillea e al genepì Presentano la caratteristica di avere una crescita iniziale molto lenta: meglio seminarle in vasetto e poi trapiantarle. Questa regola non vale per la carota che nel vasetto si «fascicola» (si divide) a cura del dott. Andrea Giongo 46 Prezzemolo • E’ biennale e la produzione dura 1 anno; poi quando la temperatura comincia a salire dopo la vernalizzazione va fiore • Attenzione a non trapiantare troppo presto: se torna il freddo la piantina andrà a fiore lo stesso anno del trapianto • Teme i ristagni che lo fanno ingiallire • Le varietà giganti sono le più resistenti a cura del dott. Andrea Giongo 47 Finocchio • E’ una coltivazione complessa perché ho «tempi stretti» • E’ UNA BREVIDIURNA : se il giorno è troppo lungo (più di 12 ore di luce) monta rapidamente a seme • Teme il freddo: per prolungare la raccolta posso proteggerlo con tessuto non tessuto ALLORA SEMINA 1. marzo 2. 10 luglio raccolta raccolta giugno autunno a cura del dott. Andrea Giongo 48 TRAPIANTO agosto raccolta settembre ottobre novembre • Meglio utilizzare varietà precoci con ciclo di 60 gg. (le tardive vanno troppo verso il freddo) • LE PIANTINE ACQUISTATE DEVONO ESSERE GIOVANI: se restano nell’alveolo subiscono una pecie di «induzione a fiore» il finocchio RESTA PIATTO ! a cura del dott. Andrea Giongo 49 • Ama la terra addosso allora 70 cm tra le file 30 cm sulla fila. La rincalzatura NON serve per imbiancare, ma per creare un microclima adatto alla crescita. • Rincalzo già dopo 15 gg dal trapianto • Bagno al trapianto e poi mantengo l’umidità senza esagerare. ATTENZIONE Se manca l’acqua al trapianto va in stress e va in prefioritura Se manca l’acqua durante la coltivazione diventa coriaceo a cura del dott. Andrea Giongo 50 • I finocchi piatti Mantovani sopportano meglio il caldo e si addicono alla raccolta estiva, quelli tondi sono più adatti alla raccolta autunnale PARASSITI • Peronospora e Xantomonas causano striature nere e/o marciumi: posso controllarle con il rame (20 gg di carenza) • Afidi e il Macaone (farfalla) sono gli insetti che lo attaccano: la consociazione con la cipolla tiene lontana la farfalla a cura del dott. Andrea Giongo 51 Sedano • E’ una coltivazione difficile perché soffre di SEPTORIOSI che attacca anche il gambo • Come per il prezzemolo il freddo induce la fioritura • Mai bagnare a pioggia ma a goccia • E’ molto lento nascere e a «partire»; meglio effettuare il trapianto con piantine pronte • La pacciamatura, come nel prezzemolo, ha un effetto favorevole sulla crescita: calore e acqua in abbondanza (soprattutto nella fase iniziale)fanno sviluppare bene sia le a cura del dott. Andrea Giongo foglie che il gambo 52 • NON si effettua la rincalzatura perché lo farebbe marcire più facilmente TRAPIANTO Maggio Luglio raccolta raccolta giugno settembre ottobre Il sapore amaro è dato dalla scarsità d’acqua durante la coltivazione Per imbiancare il sedano si ricorre alla legatura-rincalzatura con il terreno, alla copertura con carta(incartatura) o alla semplice legatura dei piccioli con fibre vegetali (giunco o rafia) o sintetiche a cura del dott. Andrea Giongo 53 • Il POMODORO è la pianta «più lontana» da noi del Nord e più adatta alla coltivazione al sud nonostante i miglioramenti genetici • Possiamo avere bacche con forma differente (allungata, piriforme, piatta, tonda, costoluti, a ciliegina, a datterino, ecc.) • Si distinguono essenzialmente per la differente crescita: determinata (generalmente sono pomodori per l’industria) e indeterminata (per il consumo fresco a cura del dott. Andrea Giongo 54 • Temperature troppo alte NON fanno maturare bene il pomodoro mentre l’eccesso di umidità lo fa ammalare: attenzione alle fittezze d’impianto • I problemi maggiori in fatto di malattie si hanno in agosto dove si ha elevata umidità (condensa) causata dalla a forte escursione termica tra notte e giorno, foglie bagnate per 4-5 ore • Una irrigazione/settimana è quasi sempre sufficiente: non creo eccessi di umidità a cura del dott. Andrea Giongo 55 • Ama la concimazione organica di fondo : 0,60,7 kg/mq di pellettato organico o 6 kg/mq di letame maturo. • N.B. Se la produzione è scalare (es. nel cuore di bue ho fusto fiori e bacche in contemporanea da gestire) si può integrare la concimazione con prodotti organici idrosolubili (sangue di bue, borlande, macerato di ortica, ecc.) dalla fioritura 1 volta settimana con l’irrigazione. Meglio i concimi organici di quelli chimici: faccio meno danni • N.B.B. NON usare urine o liquami: si dilavano a cura del dott. Andrea Giongo 56 • Importante - irrigazioni costanti e abbondanti soprattutto se non piove per evitare fisiopatie in genere (es. spaccature della bacca soprattutto in prossimità della maturazione). Ha una radice profonda che va a cercare l’acqua. • Evitare di bagnare la sera perché resta umidità nel terreno e si forma condensa che favorisce l’insorgenza di malattie fungine • Necessita di temperature superiori ai 12-14 °C per crescere e per l’allegagione dei fiori: trapianto consigliato ad inizio maggio • Le cimici: a settembre compaiono le cimici (verdi, se adulte, colorate, se sono forme giovanili). Pungono la bacca che diventa gialla e cattiva. N.B. Le cimici amano la bacca grossa e poco i datterini: posso avere un buon prodotto anche in autunno inoltrato a cura del dott. Andrea Giongo 57 • Trapianti a file binate sfalcate 60x70 con pali tutori che si legano in alto N.B. Mettere prima il palo e poi trapiantare per evitare di danneggiare le radici • A fine agosto la crescita rallenta: mantenere 4-5-6 palchi fiorali a seconda della varietà per farli maturare tutti. Se non lo facessi rischio che i palchi basali NON MATURINO • Numero palchi consigliati: 4 per cuore di bue 5 per i grappoli 6 per le bacche piccole a cura del dott. Andrea Giongo 58 San Marzano • La crescita è indeterminata allora devo intervenire con: - tutoraggio - sfemminellatura ascellare e al piede - blocco della crescita perché siamo al nord in un clima sfavorevole A fine agosto/primi settembre la pianta rallenta la crescita: mantengo 4/6 palchi fiorali per poterli far maturare tutti. Se non lo faccio quelli basali NON maturano a cura del dott. Andrea Giongo 59 • La «macchia nera» o «cicca» è una FISIOPATIA non una malattia fungina o procurata da un insetto. E’ causata da SQUILIBRI IDRICI Tutte i pomodori ne soffrono ma i S. Marzano sono più sensibili; la var. Oscar è la più resistente. Evitare di bagnare il colletto della pianta (irrigazione a goccia non ad allagamento). E’ possibile aiutare la pianta spruzzandola fin da piccola con concimi fogliari a base di calcio a cura del dott. Andrea Giongo 60 Cuore di Bue a cura del dott. Andrea Giongo 61 Cuore di Bue • Concimazione e produzione difficile: bacca grossa, scalarità della produzione crescita vegetativa e fioritura continua. Alla concimazione di fondo ottimo è l’integrazione con concimi organici liquidi dalla fioritura in poi 1 volta settimana. • La buccia sottile tende a rompersi durante la manipolazione in fase di raccolta. • Irrigazioni costanti e abbondanti: se salto l’innaffiatura la buccia si «irrigidisce»; quando irrigo di nuovo la bacca si rigonfi ma tende a rompersi e a marcire a cura del dott. Andrea Giongo 62 Ramato o a grappolo • Interessante perché un po’ più piccolo del cuore di bue, resistente e rustico, si mantiene bene senza raggrinzire. Se è sovramaturo è molto buono. • La buccia è un po’ coriacea se non è ben maturo • Varietà interessante: Piccadilly (sembrano dei S. Marzano piccoli) a cura del dott. Andrea Giongo 63 Bacche piccole • Ciliegini e Datterini sono i più interessanti da coltivare perché si adattano bene e «sopportano» gli errori di coltivazione • I Datterini raggiungono dei livelli qualitativi moto buoni anche al nord. • Posso lasciarli sulla pianta e raccoglierli all’occorrenza ma se piove si possono spaccare e marcire a cura del dott. Andrea Giongo 64 Malattie e parassiti Le «buone pratiche agronomiche» rappresentano il primo efficace intervento preventivo per il contenimento delle malattie MALATTIE FUNGINE Peronospora e alternaria colpiscono sia le foglie che i frutti causando ingiallimenti, imbrunimenti, seccumi. Il caldo e l’umidita sono i responsabili di queste malattie. Il controllo si ottiene con l’utilizzo di prodotti a base di rame a cura del dott. Andrea Giongo 65 Malattie e parassiti Le «buone pratiche agronomiche» rappresentano il primo efficace intervento preventivo per il contenimento delle malattie INSETTI Afidi, nottue, cimici Il controllo si ottiene con l’utilizzo di insetticidi a base di piretro o macerati specifici. Per le elateridi (ferretti) che vivono nel terreno si utilizzano esche per attirarli «fuori terra» (es. pezzetti di patata) o si usa la pacciamatura che scoraggia la ovideposizione dei coleotteri a cura del dott. Andrea Giongo 66 Fisiopatologie Sono alterazioni di natura NON parassitaria, ma imputabili a fattori climatici o pratiche colturali errate. Marciume apicale (cicca) Scatolamento: frutti leggeri vuoti, molli Scottature: decolorazione dei frutti (macchie gialle) Depressioni nerastre dovute a sbalzi termici a cura del dott. Andrea Giongo 67 Melanzana • Si trovano diverse tipologie con buccia di colore differente e forme svariate. Per esempio la Violetta di Firenze ha buccia sottile ed è ideale per le grigliate; quella Bianca è molto precoce. • E’ più rustica del pomodoro e produce fino a tardo autunno • Tra una fioritura e l’altra c’è una stasi di circa 15 gg. e le temperature elevate (32-33 °C) di luglio causano la cascola dei fiori e l’arresto momentaneo della produzione che riprende a settembre. P.S. Anche l’eccesso di azoto o la carenza di acqua possono causare la cascola: mai fare seguire la melanzana ad una leguminosa a cura del dott. Andrea Giongo 68 • Concimazioni di fondo e poi in copertura e irrigazioni come per il pomodoro • La raccolta va fatta fino a quando la buccia è brillante prima cioè che il frutto diventi duro e pieno di semi maturi che danno fastidio e deprezzano il prodotto. • Quando la buccia perde lucentezza e il frutto incomincia ad assumere un colore giallastro marrone la melanzana diventa dura e legnosa e piena di semi • Trapianto a maggio; 70x80 sulle file perché ha bisogno di spazio perché si allarga e non cresce in altezza • Sempre meglio tutorare la pianta a cura del dott. Andrea Giongo 69 Peperone • E’ forse la solanacea con maggiori problemi di coltivazione • Soffre i marciumi del colletto per cui bisogna evitare i ristagni d’acqua, ma la carenza insieme alle alte temperature e alla eccessiva luce NON fanno colorare la bacca • La colorazione ha un ciclo lungo: a luglio e agosto è vede e si colora a settembre. Ai fini alimentari la differenza tra un frutto verde e uno colorato è insignificante • Le varietà a cono (piccolo o grande) sono più resistenti di quelle quadrate a cura del dott. Andrea Giongo 70 • Le varietà a cono (piccolo o grande) sono più resistenti di quelle quadrate • Interessanti sono i «friggitelli» o «sigaretta» da mettere sottaceto o mangiare fritti • Concimazioni e irrigazioni come tutte le solanacee • Necessitano di tutori • N.B. Man mano che cresce aumenta anche il numero di fiori emessi: se voglio avere peperoni di dimensione costante devo intervenire con la potatura di alcuni frutti a cura del dott. Andrea Giongo 71 • Zucchino, zucca, cetriolo, melone, anguria • Hanno tutte grande sviluppo 1. necessitano di spazio: circa 1 mq a pianta 1. alte esigenze nutrizionali 2. alte esigenze idriche • Richiedono la presenza di insetti pronubi per l’impollinazione perché sulla stessa pianta trovo fiori maschili e femminili quindi si avranno innumerevoli incroci e varietà sempre nuove ogni anno a cura del dott. Andrea Giongo 72 Si possono raccogliere i fiori la mattina da fare impanati fritti (solo i fiori maschili). I fiori femminili si possono raccogliere la sera quando iniziano ad appassire senza rovinare l’ovario per non perdere il frutto fecondato Fiori di zucchini a sinistra e fiore di zucca a destra a cura del dott. Andrea Giongo 73 fiori femminili fiori maschili fiori maschili a cura del dott. Andrea Giongo fiori femminili 74 Zucchino • Trapianto o semina in fila singola con prosa è di 1 mt • E’ esigente in fatto di concimazione (8 kg/mq di stallatico maturo !!!). Amano P e K: lo stallatico apporta anche molto K che da sorbevolezza • I terreni argillosi sono più ricchi di quelli sabbiosi e pertanto le cucurbitacee in genere sono più saporite • Vuole irrigazioni abbondanti perché le foglie sono grandi: NON irrigazione a pioggia (favorirebbe l’insorgenza di malattie) a cura del dott. Andrea Giongo 75 • Quando piove lo zucchino resta più piccolo perché i bombi non circolano: le loro «visite» non solo impollinano ma stimolano la produzione di ormoni che migliorano in generale il frutto a cura del dott. Andrea Giongo 76 • Trapianto a maggio (ho seminato 15 gg prima) alla 3^ foglia vera: se ritardo e lascio la piantina nel vasetto la radice si arrotola su sé stessa e la pianta si stressa. Dopo circa 30 gg la piantina entra in produzione • I primi zucchini sono più piccoli ma è meglio raccoglierli (tanto non crescerebbero molto di più): stimolo la produzione • Più sono regolare e costante nella raccolta e più dura la produzione • A metà luglio generalmente si ha un calo di produzione dovuto alle temperature elevate a cura del dott. Andrea Giongo 77 • Se voglio una raccolta costante e continua quando entra in il primo trapianto devo trapiantare le nuove piantine. • Le varietà chiare sono più precoci ma poi calano di produzione e sono più delicate delle varietà scure a cura del dott. Andrea Giongo 78 SEMINA a cura del dott. Andrea Giongo 79 Zucca • Negli ultimi anni sono comparse una infinità di varietà • Sostanzialmente si distinguono due varietà - le varietà tipo «Mantovana» (varietà Delica) a buccia sottile (si cuociono senza pelarle), di dimensioni più ridotte, ma che non sono adatte alla conservazione (non arrivano a Natale) - Le varietà a buccia rugosa e di grandi dimensioni adatte alla conservazione (es. la varietà «Piacentina») a cura del dott. Andrea Giongo 80 • Si consiglia di rialzare i frutti da terra per evitare che marciscano a contatto con l’umidità LA LUFFA Una spugna naturale a cura del dott. Andrea Giongo 81 Crucifere Cavolo verza, cavolo nero, cavolo cappuccio bianco, cavolfiore, broccolo, cavolino di Bruxelles, ma anche rapanello, rucola, crescione, rafano. • In generale sono attivi contro i nematodi del terreno • In genere resistono bene al freddo a cura del dott. Andrea Giongo 82 Cavolo verza • Ci sono varietà da 60-90-120 gg PIANTUMAZIONE: tutte a fine luglio • Varietà da 60 gg sono le meno gustose. Raccolta TASSATIVA a settembre: se ritardo le butto via • Varietà da 90 gg: sono pronte a fine ottobre/novembre poi la crescita si ferma. Le raccolgo scalarmente perché resistono al freddo; buone come caratteristiche organolettiche a cura del dott. Andrea Giongo Cavolo cappuccio 83 • Varietà da 120 gg sono rappresentate dai cavoli neri e sono le più resistenti al freddo PIANTUMAZIONE: fine luglio – primi di agosto entro il 10-12 soprattutto per le varietà a ciclo lungo • Si consiglia una concimazione supplementare un mese prima del trapianto (se possibile) perché hanno un ciclo lungo • Le varietà a foglia bollosa resistono meglio al freddo di quelle a foglia liscia • 70x60 o 60x60 se più fitto resta piccolo a cura del dott. Andrea Giongo 84 • Tutti vanno rincalzati • Ricordarsi di bagnarli al trapianto con una frequenza settimanale: siamo nel mese di agosto e fa caldo • Hanno bisogno di acqua soprattutto quando «chiudono la testa» quando cioè le foglie iniziano a girare per formare la «palla»; se manca l’acqua allora restano piccoli. a cura del dott. Andrea Giongo 85 Broccolo • Interessante perché quando lo taglio poi ricaccia e raccolgo scalarmente i ricacci • Prima si raccoglie il centrale poi i ricacci laterali Cavolfiore romano, violetto, bianco, verde di Macerata • Se non li raccolgo continuano a crescere ma si deprezzano • Quelli «colorati» resisto maggiormente al freddo Le migliori varietà di broccolo e di cavolfiore sono quelle da 80-90 gg a cura del dott. Andrea Giongo 86 a cura del dott. Andrea Giongo 87 ELEMENTI GENERALI DI DIFESA DELLE COLTURE DA ORTO Gli ANTIPARASSITARI, detti anche PESTICIDI o PRESIDI SANITARI, si suddividono in due gruppi: insetticidi – anticrittogamici INSETTICIDI: eliminano o controllano gli insetti ANTICRITTOGAMICI: eliminano o controllano le muffe e i funghi microscopici a cura del dott. Andrea Giongo 88 Gli ANTIPARASSITARI possono essere: DI CONTATTO: NON vengono assorbiti dalle piante e agiscono se colpiscono direttamente l’insetto o la muffa o il fungo o se coprono la foglia di cui essi si nutriranno TRANSLAMINARI: i prodotti distribuiti su una pagina della foglia sono trasportati anche nell’altra pagina della foglia SISTEMICI: i prodotti sono assorbiti dalla pianta e trasportati in ogni sua parte garantendo una protezione totale anche dove non ho distribuito il prodotto. I più pericolosi per noi sono gli ANTIPARASSITARI SISTEMICI perché rischiamo di «mangiarli» e «accumularli» nel nostro organismo !!! a cura del dott. Andrea Giongo 89 Gli ANTIPARASSITARI per l’orto biologico dovrebbero essere soltanto quelli di copertura di origine organica o naturali (non sintetizzati chimicamente) INSETTICIDI • Bacillus thuringensis: ingerito dall’insetto ne blocca l’apparato masticatore • Piretro: agisce solo per contatto ed elimina tutti gli insetti colpiti anche quelli «buoni». Da usare con cautela • Neem: sotto forma di polveri o olii da diluire INSETTIFUGHI allontanano gli insetti, ma NON li uccidono • Ortica: 100 gr di foglie in 1 litro di acqua in infusione per 10 gg.; filtrare e diluire 1:10 in acqua. Spruzzare sulle piante • Aglio: spremuto e lasciato in infusione per 3-4 gg e poi spruzzato • Sapone di Marsiglia puro: sciolto in acqua e spruzzato a cura del dott. Andrea Giongo 90 ANTICRITTOGMICI • Rame: si trova in svariate forme, anche se l’effetto è più blando di altri prodotti ha tuttavia un ampio spettro di azione: colpisce cioè una vasta gamma di malattie crittogamiche. Ha un TEMPO DI CARENZA(1) VARIABILE (5-20 gg a seconda dell’ortaggio trattato) anche se un buon lavaggio sotto l’acqua corrente o la caduta della pioggia ne anticipa il consumo, ma meglio rispettare i tempi di carenza effettivi. L’efficacia maggiore si ha se usato «in prevenzione» prima o al manifestarsi della malattia. E’ possibile usarlo anche in fioritura, ma con attenzione e nelle ore più fresche della giornata Combatte peronospora, septoria, alternaria, marciumi radicali vari, ecc. (1)TEMPO DI CARENZA – Periodo che deve trascorrere prima che il prodotto trattato possa essere consumato. I tempi di carenza per i diversi ortaggi sono riportati nell’etichetta della confezione. a cura del dott. Andrea Giongo 91 ANTICRITTOGMICI • Zolfo: l’efficacia maggiore si ha se usato «in prevenzione» prima o al manifestarsi della malattia. Va distribuito nelle ore più fresche della giornata per non provocare scottature. La prevenzione contro l’oidio va fatta soprattutto a maggio e all’inizio di agosto quando le temperature sono comprese tra 20° e 25°C e l’umidità dell’aria è elevata. Il tempo di carenza(1) è di circa sette giorni Combatte l’oidio (il mal bianco) tipico delle cucurbitacee (1)TEMPO DI CARENZA – Periodo che deve trascorrere prima che il prodotto trattato possa essere consumato. I tempi di carenza per i diversi ortaggi sono riportati nell’etichetta della confezione. a cura del dott. Andrea Giongo 92 PRINCIPALE BIBLIOGRAFIA CONSULTATA Enrico Accorsi e Francesco Beldì (2010) – Il mio orto Biologico – Terra Nuova Edizioni Coltivazione biologica (2012) – Giunti Editore S.p.A. Orto Professionale (2013) – Scuola Agraria del Parco di Monza Giacomo Sartori – L’acqua nei suoli e nel sottosuolo Dott. Agronomo M Zonca - Appunti di Tecnica di Orticoltura (2013) Maria Pagnini – Il campo in conca, l’arte dell’orto – Terra Nuova Edizioni VITA IN CAMPAGNA – Mensile di agricoltura part-time Verdi incontri – Rivista di giardinaggio on line Enrico Meineri e Rosanna Giordano (2010) Assessorato all’Agricoltura di Cuneo - “La sostanza organica, la vita del terreno e l’humus” - Messaggerie Subalpine scn Carmelo Santonoceto - Il terreno - Corso di Laurea Scienze e Tecnologie Alimentari (L26) Corso integrato Agronomia e colture erbacee e arboree industriali Modulo Agronomia e colture erbacee industriali Bill Mollison e Reny Mia Slay – Introduzione alla permacultura – Terra Nuova Edizioni a cura del dott. Andrea Giongo 93