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di Graziano Lori
CRISIS INTERVENTION TEAMS (CIT)
DELLA POLIZIA
Un modello da adottare
Negli Stai Uniti negli ultimi anni si è sviluppato un modello di intervento
conosciuto come Memphis Model: team di poliziotti formati per gestire persone in piena crisi psichica.
Le squadre di intervento di gestione della crisi (CIT) rispondono alle chiamate
dove si manifestano comportamenti evidenti di segnali di disagio mentale da
parte di persone in crisi psichica.
Da una ricerca condotta dalla Società Italiana di Psichiatria (SIP) emerge che
diciassette milioni di italiani soffrono di problemi mentali. Di questi otto
milioni di persone hanno disturbi d'ansia, quattro di depressione, quattro di
insonnia e oltre un milione un disturbo post-traumatico da stress.
Le persone affette dalle più gravi malattie mentali a volte incorrono
nell’attenzione delle forze di polizia, anche in assenza di provvedimenti come
TSO o ASO.
A causa del comportamento a volte estremo manifestato da soggetti affetti
da gravi malattie mentali o in piena crisi psichica, gli incontri con la polizia durante una crisi in alcuni casi finiscono in tragedia.
Sulla scorta del modello statunitense, l'attuazione di un programma di gestione di soggetti in crisi da parte delle forze di polizia, è da considerarsi una
buona pratica in grado di svolgere un ruolo importante nel rispondere in
modo adeguato a queste situazioni.
Il concetto di queste squadre negli Stai Uniti è conosciuto da oltre 25 anni
come il modello di Memphis, dalla sua origine presso il Dipartimento di
Polizia di Memphis (Tennessee), con un grado di successo riconosciuto in
diverse giurisdizioni nazionali.
L'obiettivo primario di questo modello è quello di formare operatori di polizia che siano in grado di riconoscere e gestire persone in piena crisi psichica, diversificandoli da comportamenti violenti messi in atto consapevolmente.
La relazione che si instaura è volta al contenimento e a calmare i soggetticessivamente presso servizi territoriali di assistenza sanitaria mentale piuttosto
che arrestarli.
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Questo modello si basa su cinque obiettivi:
1. favorire la diminuzione delle lesioni agli agenti di polizia
2. favorire la diminuzione delle lesioni alle persone in crisi ed allevia loro
da un ulteriore danno psicologico;
3. promuovere l’approccio depenalizzante alle persone con malattie mentali
in linea alle normative vigenti;
4. ridurre lo stigma associato ai disturbi mentali,
promuovere l'utilizzo di un approccio di squadra per rispondere alle situazione critiche.
Trattare con individui in crisi di salute mentale non fa eccezione.
Esistono alcune differenze nel nostro paese tra le nostre forze dell'ordine su
come queste rispondono a situazioni in cui sono coinvolti soggetti in crisi
psichica ed altri problemi sociali.
Anche se non è una panacea, l'attuazione di un modello comune e condiviso
come il programma di gestione di soggetti psichici fornisce un metodo praticabile per le forze di polizia che cercano un'altra modalità di approccio a
queste situazioni critiche, o semplicemente cercano di migliorare una modalità di intervento già esistente.
La formazione delle squadre di gestione di soggetti psichici
Secondo il Modello Memphis per formare un crisis team della polizia (CIT)
occorre una settimana di formazione di base. Il corso è composto da 15
moduli formativi di varia lunghezza. Questi corsi, di solito sono forniti in
questo ordine:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Introduzione alle problematiche cliniche relative alle malattie mentali
Introduzione alle sostanze psicotrope e alla farmacologia
Abuso di sostanze e disturbi concomitanti
Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD)
Consapevolezza culturale
Prevenzione del suicidio
7. Diritti civili e sociali
8. La famiglia dei soggetti con malattie mentali e problematiche correlate
9. Le lesioni traumatiche al cervello (TBI)
10. Disturbi Generalizzati dello Sviluppo in età evolutiva (infanzia e adolescenza)
11. Introduzione alle tecniche di comunicazione critica
12. Borderline e altri disturbi di personalità
13. Strategie di mediazione base e tecniche di de - escalation del conflitto
14. Tecniche avanzate di comunicazione critica e buone pratiche (simulazioni)
15. Risorse sul territorio
per altri in base alla legge vigente.
3. Nessun individuo in crisi psichica o con una malattia mentale può essere
trattato dalla polizia a meno che non diventi necessario.
I primi due principi sono volti a proteggere il diritto fondamentale dei soggetti psichici, a meno che l'individuo non sia coinvolto in attività criminali, o
esponga altre persone a rischio di danni o della vita.
Il terzo principio riguarda l’etichetta di "malato di mente" e il danno potenziale che questo stigma può produrre.
Anche in Italia la maggior parte delle agenzie e scuole di formazione delle
forze di polizia comprendono nei loro programmi un modulo di comunicazione, in alcuni casi anche di gestione critica. Alcune volte sono presenti programmi formativi sui TSO e ASO improntati per lo più ad un approccio tecnico - operativo e giuridico.
Quasi nessuno prevede un modello formativo su come affrontare le crisi di
salute mentale.
I progetti formativi delle squadre di gestione di soggetti in crisi psichica,
beneficiano di una formazione rigorosa ed approfondita che fornisce un senso
più elevato di consapevolezza e competenza.
La spesa per costituire e mantenere un programma di gestione dei soggetti
psichici è minore del costo di non istituirlo.
La formazione aumenta la consapevolezza e la comunicazione efficace, che
hanno un valore importante nello sviluppo di programmi di gestione di soggetti psichici.
Gli operatori imparano ad approcciarsi con capacità comunicative e relazionali a questi soggetti.
Come risultato di questo approccio strategico diminuiscono le lesioni al personale delle forze dell'ordine e alle persone con malattie mentali e diminuiscono in modo significativo le cause legali e le problematiche derivanti da episodi che sfociano in gravi lesioni o morti di questi soggetti in crisi.
Conclusioni
Vantaggi
I benefici ricevuti da questa formazione comprendono:
Acquisire la conoscenza sulle eventuali reazioni prodotta dall’assunzione
di sostanze alcoliche o stupefacenti, oppure dall’assunzione di
farmaci psicotropi.
Acquisire competenze sulle malattie mentali e sulle reazioni che possono
manifestarsi nei soggetti affetti da queste patologie.
Comprendere che le reazioni di crisi psichica riconducibili a malattie
mentali o ad assunzione di sostanze alteranti che possono allertare
il personale delle forze dell'ordine,
Essere in grado di riconoscere il disagio e saper gestire ed interagire
con la persona in crisi psichica in modo sicuro sia per gli operatori sia per il soggetto.
Le persone con malattie mentali spesso manifestano esperienze concomitanti
di disturbi di alcool e droga. La conoscenza di questa condizione aiuta le
forze dell'ordine nel comprendere le manifestazioni di crisi da parte di queste
persone.
I principi
I programmi di formazione di team di gestione di soggetti in crisi, si basano
su tre principi cardine utili alla polizia per rispondere in modo adeguato alle
persone con malattia mentale.
Tali principi sono:
1. La malattia mentale significativa spesso non richiede di una risposta particolare. Le persone con malattie mentali hanno il diritto di essere rispettate a
meno che non stiano violando una legge o che presentino un rischio di
danno a se stessi o agli altri.
2. Le persone con disturbi psichici non devono essere poste in custodia della
polizia a causa della malattia mentale. L'esercizio dell'autorità della legge,
come la detenzione o l'arresto di un individuo affetto da malattia mentale o
crisi psichica, dovrebbe essere fatto soltanto se la persona è coinvolta in
attività criminali o rappresenta una minaccia immediata e concreta per se o
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