Nicolò Battisti
TipoAppunto: Riassunto
Argomento: Anatomia Patologica
Anno: 2003
nomedocente: "Istologia" di Rosati - EDI ERMES
commento: sintesi ben fatta sul cuore
nome: Nico
facolta: Università degli Studi di Milano
a.a. 2003/2004
APPARATO CIRCOLATORIO
 L’apparato circolatorio è costituito dall’insieme dei VASI, in cui circolano il
SANGUE e la LINFA => app. circolatorio sanguifero = CUORE + ARTERIE +
VENE + CAPILLARI
APPARATO CIRCOLATORIO SANGUIFERO
 Il cuore spinge il sangue in vasi a decorso centrifugo (ARTERIE) => si
risolvono in vasi sottilissimi (CAPILLARI) => confluiscono nelle VENE, che
hanno decorso centripeto
 Cuore = diviso in cuore dx e cuore sx => ogni metà è suddivisa in un ATRIO
(cavità sup.) e un VENTRICOLO (cavità inf.) => comunicano con un ostio
atrioventricolare o venoso (dotato di valvola)
 GRANDE CIRCOLAZIONE = inizia nel ventricolo sx con l’AORTA => si ramifica
in arterie, arteriole e capillari => confluiscono nelle venule e nelle vene => nelle
VENE CAVE SUP. e INF. => sboccano nell’atrio dx => nel ventricolo dx
 PICCOLA CIRCOLAZIONE = inizia dal ventricolo dx con il TRONCO
POLMONARE => nelle due arterie polmonari => nei capillari polmonari =>
nelle VENE POLMONARI => nell’atrio sx => nel ventricolo sx
CUORE
 Organo centrale dell’apparato circolatorio => situato nel MEDIASTINO
 Ha forma di cono tronco, con asse obliquo da dietro in avanti, dall’alto in
basso, da destra a sinistra e la base rivolta superiormente => deborda a
sinistra per 2/3 del suo volume
 Racchiuso anteriormente dal torace (sterno + cartilagini costali III-VI); riposa
posteroinferiormente sulla cupola diaframmatici; continua superiormente con i
grossi vasi (cava superiore, aorta ascendente, tronco arterioso polmonare)
 È contenuto nel PERICARDIO = sacco fibroso fissato al diaframma => lo isola
dagli organi vicini
 Posteriormente, attraverso il pericardio, entra in rapporto col polmone dx e con
gli organi del mediastino posteriore (esofago, v. azigos, dotto toracico, n. vaghi e
aorta discendente) => separano il cuore dalla colonna (V-VIII T = vertebre
cardiache)
 Il volume è 280-340 g nel maschio, 230-280 nella femmina
CONFIGURAZIONE ESTERNA
 Si descrivono una faccia anteriore o sternocostale, una faccia inferiore o
diaframmatica, una base (a cui fanno capo i grossi vasi), un apice (rivolto in
basso e a sinistra), un margine acuto (dx) e un margine ottuso (sx) + un solco
atrioventricolare o coronario (trasversale => separa atri da ventricoli), un solco
interatriale (longitudinale => separa sulla faccia diaframmatici e sulla base i
due atri) e due solchi longitudinali o interventricolari anteriore e posteriore
(segnano il limite fra i due ventricoli)
 FACCIA ANTERIORE O STERNOCOSTALE = guarda in avanti, in alto e a
sinistra (in parte nascosta dai tronchi aortico e polmonare) => distinta dal
solco coronario o atrioventricolare in parte atriale (superiore) e ventricolare
(inferiore):

Parte atriale = concava trasversalmente, abbraccia il tratto iniziale dei due
tronchi arteriosi => lateralmente si prolunga in avanti nell’auricola dx
(circonda con il suo apice sx l’origine dell’aorta) e nell’auricola sx
(abbraccia con il suo margine dx il tronco polmonare)

Parte ventricolare = convessa in senso trasversale e longitudinale,
delimitata lateralmente dal margine acuto e dal margine ottuso => percorsa
dal solco longitudinale anteriore (origina sul solco coronario, a sx del
tronco polmonare => discende prossimo al margine ottuso => raggiunge il
margine acuto nell’incisura dell’apice del cuore) => divide la superficie in
ventricolo dx (2/3 della faccia) e ventricolo sx => il ventricolo dx si solleva
formando il cono arterioso (a cui segue il tronco polmonare)
 FACCIA POSTEROINFERIORE O DIAFRAMMATICA = riposa sul centro
tendineo del diaframma => orizzontale e triangolare (con base posteriore e
apice anteriore) => corrisponde ai ventricoli e ad una piccola parte degli atri =>
separate dal solco coronario o atrioventricolare:

Parte ventricolare = percorsa dal solco longitudinale posteriore (muove
dal solco coronario e si porta all’apice dell’apice del cuore, più prossimo al
margine acuto) => divide l’area in una parte dx meno estesa (ventricolo dx)
e in una parte sx più ampia (ventricolo sx)

Parte atriale = esigua striscia compresa a dx fra il solco coronario e lo
sbocco della cava inf., a sx corrisponde alla zona retrostante il solco
coronario
 BASE = formata dalla faccia posterosuperiore degli atrii => rivolta in dietro, in
alto e a destra, complessivamente convessa (con alcune irregolarità) => ha
morfologia cupoliforme => ha margini poco netti; è percorsa dal solco
interatriale (coperto dalle vene polmonari, delimita i due atrii => parte dal
solco coronario e sale fino al margine anteriore):

a dx del solco interatriale (atrio dx): superiormente, lo sbocco della vena
cava sup.; inferiormente, al confine con la faccia diaframmatica, lo sbocco
della vena cava inf. => continua con la faccia diaframmatica degli atrii,
percorsa dal seno coronario (circolazione reflua del cuore => supera il
solco inteatriale e sbocca nell’atrio dx) => al limite con la parte laterale,
l’atrio dx presenta il solco terminale (dal lato dx dello sbocco della vena
cava inf. fino al davanti dello sbocco della ven cava sup. => separa il seno
delle vene cave dalla parte atriale propriamente detta)

a sx del solco interatriale (atrio sx): all’estremo limite dx, gli sbocchi delle
due vene polmonari dx; a sx, al confine laterale, gli sbocchi delle due vene
polmonari sx => il territorio compreso fra gli sbocchi dx e sx è detto tetto o
vestibolo dell’atrio sx (determina lo sviluppo trasversale dell’atrio sx)
 APICE = formato dal ventricolo sx => rivolto in basso, in avanti e a sinistra
 MARGINE OTTUSO = segna il graduale passaggio dalla faccia sternocostale a
quella diaframmatici => formato da ventricolo sx e, in piccola parte, dall’atrio
sx => è arrotondato => FACCIA POLMONARE
 MARGINE ACUTO = sottile, delimita a destra la faccia sternocostale da quella
diaframmatica => corrisponde per breve tratto all’atrio dx e prevalentemente al
ventricolo dx
CONFIGURAZIONE INTERNA
 CUORE = organo cavo suddiviso in due metà indipendenti (cuore dx e sx) =>
ogni metà comprende un atrio (cubico) e un ventricolo (piramidale), che
comunicano con due orifizi atrioventricolari (osti venosi, provvisti di valvole
cuspidali), mentre atri e ventricoli sono separati dal setto interatriale e dal
setto interventricolare => al davanti di quelli venosi, due osti arteriosi
(dotati di valvole semilunari) collegano base dei ventricoli e arterie
Atrio destro
 Situato a destra e in avanti rispetto all’atrio sx
 Ha la forma di un cubo => 6 pareti: anterosuperiore (faccia sternocostale),
posterosuperiore (base del cuore => sbocchi delle vene cave), posteroinferiore
(esigua faccia diaframmatici => sbocco del seno coronario), anteroinferiore
(aperta => orifizio atrioventricolare dx), mediale (setto interatriale), laterale
(foro che immette nella cavità dell’auricola dx)
 Superficie interna tappezzata da endocardio => suddivisa in porzione
posteriore (seno delle vene cave) e anterolaterale (accidentata per i muscoli
pettinati), divise dalla cresta terminale (corrisponde al solco terminale)
 Nella superficie posterosuperiore, si trovano gli sbocchi delle vene cave =>
l’orifizio di sbocco della vena cava inf. presenta una rudimentale valvola di
Eustachio (piega membranosa semilunare), che si porta al lembo della fossa
ovale; a sinistra dello sbocco della cava inf., si trova lo sbocco del seno
coronario (con la valvola di Tebesio)
 La parete mediale o settale presenta la fossa ovale (residuo del foro di Botallo
del feto), delimitata in avanti dal lembo della fossa ovale
 La parete laterale presenta l’apertura della cavità dell’auricola, con molti rilievi
muscolari
 Si osservano sulle pareti numerosi sbocchi delle vene minime e delle vene
cardiache anteriori
 In avanti e in basso, si trova l’ostio tricuspidale (orifizio atrioventricolare dx)
provvisto della valvola tricuspide
Ventricolo destro
 Ha capacità di 200 ml
 Ha forma di piramide triangolare => parete anteriore (faccia sternocostale),
parete posteroinferiore (porzione dx della faccia diaframmatica), parete mediale
o settale (setto interventricolare), base (ostii venoso/atrioventricolare e
arterioso/polmonare)
 La parete del ventricolo dx è più spessa di quella striale, ma circa 1/3 più
sottile di quella del ventricolo sx
 Sulla base, tra gli orifizi atrioventricolare e polmonare, si trova la cresta
sopraventricolare che separa la parte venosa (di afflusso) da quella
infundibolare del cono arterioso (di efflusso) => dalla sua estremità mediale si
diparte la trabecola settomarginale o fascio moderatore (diretto in basso e
in avanti, fino al muscolo papillare ant.) => delimitano una sorta di orifizio
tra parte venosa e cono del tronco polmonare => la parte venosa presenta
trabecole carnee, quella infundibolare ha pareti lisce
 L’orifizio atrioventricolare dx (o tricuspidale od ostio venoso) si trova in
dietro, a destra e in basso rispetto all’ostio arterioso => è provvisto della
valvola atrioventricolare dx (tricuspide), i cui lembi si attaccano ad un
anello fibroso => si distinguono un lembo mediale (settale), anteriore e
posteriore, costituiti da tess. fibroso rivestito di endocardio => danno
inserzione alle corde tendinee distaccatesi dai muscoli papillari
 L’orifizio polmonare (ostio arterioso) è situato accanto al setto, davanti, a
sinistra e in alto rispetto all’orifizio atrioventricolare dx => presenta tre valvole
semilunari (anteriore, destra e sinistra) = pieghe membranose a nido di
rondine, impiantate su un anello fibroso (con nodulo di Morgagni)
 La parete ventricolare presenta trabecole carnee ad esclusione del cono
arterioso => trabecole di III ordine = aderiscono totalmente alla parete;
trabecole di II ordine = fissate alle pareti con le estremità (a ponte); trabecole
di I ordine = muscoli papillari (fissati solo con la base) => anteriore,
posteriore (o inferiore), mediale (o settale)
Atrio sinistro
 Minor volume e pareti più spesso dell’atrio dx
 Forma gran parte della base del cuore
 Parete anterosuperiore (faccia sternocostale), parete posterosuperiore (ha
rapporto con l’esofago), parete posteroinferiore (faccia diaframmatica), parete
anteroinferiore (orifizio atrioventricolare), parete mediale (setto interatriale),
parete laterale (auricola sx)
 4 orifizi delle vene polmonari, privi di valvole, due per lato
 Ha pareti lisce, eccetto nell’auricola (trabecole carnee anastomizzate a rete)
 La parete settale presenta una depressione (corrispondete alla fossa ovale sul
lato dx) limitata anteriormente dalla plica semilunare (residuo della valvola
del forame ovale)
 In basso e in avanti si trova l’orifizio atrioventricolare sx (ostio mitralico),
dotato di valvola mitrale (bicuspide o atrioventricolare sx)
Ventricolo sinistro
 Ha capacità di 180 ml
 Ha forma di cono lievemente appiattito => il suo apice corrisponde a quello del
cuore
 Parete anterolaterale (faccia sternocostale e margine ottuso), parete
inferomediale (faccia diaframmatici e setto interventricolare), base (con i due
ostii venoso/atrioventricolare e arterioso/aortico)
 Orifizio atrioventricolare sx (mitralico) = situato in dietro e a sinistra,
delimitato da un anello fibroso su cui si impianta la valvola atrioventricolare
sx (bicuspide o mitrale) formata da due cuspidi (anteriore/aortica, più larga, e
posteriore) => ricevono le corde tendinee
 Orifizio aortico (ostio arterioso) = situato davanti e a destra dell’orifizio
mitralico, da cui è separato dalla cuspide anteriore => a esso si accede
attraverso il vestibolo aortico (parte di efflusso) => provvisto di 3 valvole
semilunari (destra, sinistra e posteriore), con un nodulo di Aranzio
 La superficie interna è percorsa da trabecole carnee => presenta 2 muscoli
papillari (anteriore e posteriore)
 Setto interventricolare = si estende dall’apice del cuore fino alla base dei
ventricoli => prevalentemente carnoso, offre una piccola porzione fibrosa
superiormente = PARTE MEMBRANACEA DEL SETTO
RICHIAMI DI MORFOLOGIA FUNZIONALE DEI VENTRICOLI E DELLE
VALVOLE CARDIACHE
 Mentre il ventricolo dx mostra la suddivisione fra parte di afflusso (parte
ventricolare propr. detta) e parte di efflusso (cono arterioso), il ventricolo sx
presenta il vestibolo aortico (parte di efflusso)
 Le parti di efflusso terminano in alto con gli osti arteriosi posti alla base dei
ventricoli => il sangue durante la diastole discende attraverso l’ostio venoso
verso la punta dei ventricoli, quindi durante la sistole è indirizzato
nuovamente verso la base dei ventricoli per imboccare gli osti arteriosi
 Durante la sistole dalle vene cave e dalla vene polmonari affluisce sangue agli
atri => durante la diastole la caduta di pressione nei ventricoli richiama
sangue determinando l’apertura delle valvole atrioventricolari => il
riempimento dei ventricoli si completa e nella fase finale della diastole la
contrazione degli atri solleva le cuspidi fino a porle in contatto, chiudendo
l’ostio atrioventricolare
 La successiva sistole ventricolare determina un aumento di pressione che
supera quella aortica e polmonare => apre le valvole semilunari ed espelle il
sangue nelle arterie
 I muscoli papillari si accorciano in sincrono con il miocardio => tendono le
corde tendinee mantenendo in sesto i lembi valvolari, impedendone
l’estroflessione e assicurandone la tenuta
RAPPORTI DEL CUORE E TOPOGRAFIA TORACOCARDIACA
 Il cuore è situato nel mediastino anteriore => contrae rapporti attraverso il
pericardio e, inferiormente, anche attraverso il diaframma
 FACCIA ANTERIORE (STERNOCOSTALE): con la superficie posteriore dello
sterno e con le cartilagini costali (III-VI), con l’interposizione dei seni plurali
costomediastinici e dei margini ant. dei polmoni
 MARGINE OTTUSO: attraverso la pleura mediastinica, con la faccia mediale
del polmone sx (nella fossa cardiaca)
 FACCIA POSTEROINFERIORE: riposa sul centro tendineo del diaframma =>
attraverso questo ha rapporti con il lobo sx del fegato e con il fondo dello
stomaco (se pieno)
 BASE: a destra, con la faccia mediale del polmone dx; in dietro e a sinistra
con i linfonodi mediastinici, l’esofago, il nervo vago sx; a distanza, con la
vena azigos, il nervo vago dx, il dotto toracico e l’aorta toracica (=
mediastino posteriore)
 APICE: con la parete anteriore del torace (mediato dal margine ant. del
polmone sx e dal seno pleurico costomediastinico sx)
 Il cuore si può proiettare sulla parete toracica nell’AIA CARDIACA
STRUTTURA DEL CUORE
 Le pareti del cuore sono prevalentemente formate da MIOCARDIO COMUNE
(forma lo scheletro del cuore) + formazioni muscolari specializzate
(MIOCARDIO SPECIFICO) che si organizzano nel sistema di conduzione del
cuore
 Sono rivestite esternamente dal foglietto viscerale del pericardio (epicardio);
internamente, da una membrana rivestita da endotelio (endocardio)
Epicardio
 Membrana sierosa sottile e trasparente che riveste la superficie esterna del
cuore fino alla radice dei grossi vasi
 È formato da un singolo tratto di cellule mesoteliali + sottile lamina di
connettivo denso (ricco di fibre elastiche)
 Può presentare grasso sottoepicardico
Endocardio
 Tonaca biancastra, liscia e splendente che riveste la superficie interna del
cuore
 È formato da uno strato di cellule poligonali + strato sottoendoteliale
(connettivo)
 Presenta uno strato sottoendocardico (connettivo fibrillare denso) che collega
endocardio e miocardio e contiene vasi e nervi
Miocardio, scheletro fibroso e valvole del cuore
 MIOCARDIO = tonaca muscolare del cuore => formato da fibre miocardiche
comuni = elementi cellulari distinti (non sinciziali) di forma cilindrica, che alle
estremità si dividono per congiungersi alle fibre vicine => costituiscono strie
intercalari

il nucleo si dispone nella parte centrale e raccoglie intorno a sé il
sarcoplasma => molti mitocondri, accumuli di glicogeno, lipidi e lipofuscina

il reticolo sarcoplasmatico dispone i tubuli in maniera plessiforme e
manca delle cisterne terminali

i miofilamenti non sono organizzati in miofibrille, ma formano aggregati
più o meno estesi

le strie o dischi intercalari sono giunzioni di tipo desmosomiale, zone
aderenti, zone occludenti e giunzioni serrate => le giunzioni serrate
permettono una rapida diffusione dell’eccitamento, le altre assicurano
coesione meccanica

le fibre miocardiche comuni delle auricole contengono un apparato di
Golgi perinucleare => sono mioendocrine (secernono l’ormone cardiodilatina)

lo stroma degli atri è ricco di fibre elastiche, quello dei ventricoli di fasci
collagene
 SCHELETRO DEL CUORE = formazione fibroso che offre inserzione ai fasci
del miocardio striale e ventricolare + serve di impianto alle valvole cardiache +
realizza la continuità strutturale fra ventricoli e coni arteriosi => 4 anelli
fibrosi + 2 trigoni fibrosi fra essi interposti:

Gli anelli fibrosi degli osti venosi sono formati da lamine di tessuto
connettivo

Gli anelli fibrosi degli osti arteriosi sono brevi cilindri su cui si
impiantano, con andamento festonato, le valvole semilunari

Il trigono fibroso destro è una massa di tessuto fibroso interposta fra il
contorno posteriore dell’ostio aortico e i due osti atrioventricolari

Il trigono fibroso sinistro occupa la parte anteriore
separa l’ostio aortico da quello atrioventricolare sx
dello spazio che

Il tendine del cono si diparte dall’anello fibroso aortico e giunge sull’anello
fibroso dell’ostio polmonare

Il setto membranoso (parte membranosa del setto interventricolare) è
connesso all’anello fibroso aortico e al erigono fibroso dx
 MUSCOLATURA DEGLI ATRII = sottile e composta da traiettori principali

Nell’atrio sx si osservano sistemi di fibre trasversali (originano dal setto
interatriale o dal solco terminale => decorrono sulla faccia anteriore =>
circondano l’auricola => percorrono la faccia posteroinferiore => si
inseriscono sugli anelli fibrosi degli osti venosi sx e dx) e verticali (ad ansa,
originano dall’anello fibroso atrioventricolare sx, decorrono sul tetto =>
terminano in dietro sullo scheletro fibroso del cuore e sul setto interatriale)

Nell’atrio dx si descrivono: il fascio terminale (origina dal setto
interatriale, percorre la cresta terminale e raggiunge la valvola di
Eustachio), i muscoli pettinati (verticali, si distaccano dal fascio terminale
e discendendo sulla parete laterale si inseriscono sull’anello fibroso
dell’ostio tricuspidale), i fascicoli limbici sup. e inf. (contornano la fossa
ovale superiormente e inferiormente), il fascicolo di Lower (origina dal
fascicolo libico superiore e si porta sul fascio terminale)
 MUSCOLATURA DEI VENTRICOLI = composta da fasci a decorso complesso
distinti in:

Fasci propri = disposti ad anse, le estremità si fissano sugli anelli fibrosi
degli osti arteriosi e atrioventricolari

Fasci comuni = disposti in due strati anteriore e posteriore => i fasci
anteriori scendono dagli anelli fibrosi sulla faccia sternocostale,
convergendo nell’apice del cuore => formano un vortice destrorso ed
entrano nel fascio proprio => risalgono nel ventricolo sx, dove costituiscono
i muscoli papillari e raggiungono gli anelli fibrosi; i fasci posteriori
scendono analogamente sulla faccia diaframmatici, convergendo verso il
margine dx dove formano un vortice => penetrano nel sacco proprio e
raggiungono gli anelli fibrosi del ventricolo dx, formando i muscoli papillari

Fasci suturali = decorrono obliquamente e profondamente fra i due anelli
fibrosi atrioventricolari => riuniscono i due sacchi delle fibre proprie

Esistono dunque 3 strati sovrapposti: sotto l’epicardio, un sacco muscolare
comune ai due ventricoli; il secondo strato è formato da due sacchi, uno
per ventricolo; il terzo è dato dalla continuazione delle fibre comuni
superficiali che assumono decorso ascendente + fibre suturali + fibre
proprio a sinistra => imprimono una spinta concentrica alla massa
sanguigna => ogni punto ha uguale forza contrattile e identica resistenza
alle pressioni
 VALVOLE CARDIACHE = lamine connettivali in continuità strutturale con gli
anelli fibrosi

Cuspidi delle valvole atrioventricolari = formati da due lamine fibrose
assiale (meno spessa) e parietale (scheletro portante dei lembi)

Valvole semilunari = formate da tre lamine sovrapposte: lamina assiale,
lamina media, lamina parietale (più spessa, è lo scheletro portante dei
lembi)
SISTEMA DI CONDUZIONE DEL CUORE
 È LA SEDE DOVE INSORGONO GLI STIMOLI CHE DETERMINANO LA
CONTRAZIONE => formato dal sistema senoatriale + sistema atrioventricolare
=> costituito da MIOCARDIO SPECIFICO
 SISTEMA SENOATRIALE = formato dal nodo senoatriale o nodo del seno
(piccola formazione di fibre miocardiche specifiche intrecciate, situato al limite
tra lo sbocco della vena cava sup. e l’inizio della cresta terminale) => ha la
capacità di contrarsi aritmicamente in modo automatico => dà origine
all’impulso che determina la contrazione di atrii e ventricoli attraverso 3 fasci:

Fascio internodale anteriore = origina dalla parte superiore del nodo e si
dirige verso sinistra => si divide in due diramazioni(una verso atrio sx,
l’altra verso nodo atrioventricolare)

Fascio internodale medio = nasce posteriormente al nodo del seno =>
percorre il setto interatriale e raggiunge il nodo atrioventricolare

Fascio internodale posteriore = origina dalla parte inferiore del nodo del
seno => percorre la cresta terminale => giunge al nodo atrioventricolare
 SISTEMA ATRIOVENTRICOLARE = comprende alcune parti:

Nodo atrioventricolare = rigonfiamento ovoidale situato sul lato dx del
setto interatriale, tra l’inserzione della cuspide settale della valvola
tricuspide e lo sbocco del seno coronario

Tronco comune del fascio atrioventricolare (fascio di His) = si stacca
dal nodo atrioventricolare e decorre avanti => attraversa il trigono fibroso
dx e raggiunge il margine posteriore della porzione membranosa del setto
interventricolare => giunge sul margine superiore della porzione muscolare
del setto => si divide in branca destra (più sottile, decorre lungo la parete
settale del ventricolo dx => raggiunge sotto la trasecola settomarginale il
muscolo papillare anteriore) e in branca sinistra (largo nastro appiattito
che discende lungo la faccia sinistra del setto => si divide in diramazioni x i
muscoli papillari anteriore e posteriore)
 Il nodo senoatriale possiede una guaina connettivale da cui si staccano
sepimenti di fibre collagene ed elastiche che delimitano territori in cui si
raggruppano le fibre miocardiche nodali => sono più piccole, più ricche di
sarcoplasma e di aspetto stellato + cellule P (nella parte centrale del nodo) che
svolgono attività di pacemaker
 Il nodo atrioventricolare e il fascio atrioventricolare sono separati da uno
strato connettivale che invia sepimenti al loro interno => il nodo
atrioventricolare è formato da fasci di fibre miocardiche nodali riunite in
plessi, come nel tronco comune e nel tratto prossimale delle due branche (più
ricche si sarcoplasma a disposte a fasci paralleli)
 La parte distale dei bracci e i plessi sottoendocardici terminali sono costituiti
da cellule del Purkinje = voluminose, irregolari, con glicogeno e miofibrille
addensate verso il sarcolemma
VASI DEL CUORE
 Le arterie coronali sono rami dell’aorta ascendente
 Le vene cardiache sboccano nell’atrio dx
 I vasi linfatici del cuore sono tributari dei linfonodi tracheobronchiali
INNERVAZIONE DEL CUORE
 Il cuore è innervato dal PLESSO CARDIACO (fibre parasimpatiche dei nervi
vaghi + fibre ortosimpatiche da gangli e tronchi del tratto cervicale e toracico
della catena dell’ortosimpatico)
 RAMI CARDIACI DEL VAGO = originano nel collo e nel torace => si riuniscono
in gruppi:

Gruppo superiore = 2-3 filamenti che si staccano dal vago nella parte alta
del collo => formano il NERVO CARDIACO SUPERIORE, che si unisce al
nervo cardiaco cervicale superiore dell’ortosimpatico

Gruppo medio = 1-3 rami che originano dall’ansa del nervo ricorrente => si
portano al plesso cardiaco

Gruppo inferiore = si stacca dal nervo vago poco al di sotto del precedente
=> filamenti che a destra si uniscono al nervo laringeo inferiore (ricorrente)
=> si portano al plesso cardiaco
 NERVI CARDIACI DELL’ORTOSIMPATICO = originano dai gangli cervicali e
da quelli toracici superiori della catena

Nervo cardiaco superiore = origina dalla parte inferiore del ganglio
cervicale superiore => si porta in basso e raggiunge il plesso cardiaco (a
destra passa dietro l’arteria anonima e l’arco aortico, a sinistra segue la
carotide comune)

Nervo cardiaco medio = il più grosso, deriva dal ganglio cervicale medio =>
confluisce nel plesso cardiaco

Nervo cardiaco inferiore = unione di filamenti provenienti dal ganglio
stellato => raggiunge il plesso cardiaco

Nervi cardiaci toracici = sorgono dal II al IV-V ganglio toracico =>
raggiungono in basso e medialmente il plesso cardiaco, dopo aver contratto
anastomosi con filamenti destinati ad organi vicini
 PLESSO CARDIACO = situato sulla base del cuore => formato dalla
confluenza e fusione dei vari nervi cardiaci + alcuni piccoli gangli
parasimpatici (il più grande è il ganglio di Wrisberg) => si originano filamenti
che accompagnano le coronarie e si distribuiscono al cuore
 Nell’endocardio che riveste gli orifizi delle vene cave, il setto interatriale e i
lembi delle valvole atrioventricolari, esistono RECETTORI CARDIACI (reti
nervose di tipo terminale)
 I nervi cardiaci simpatici e parasimpatici sono formati da fibre:

FIBRE AFFERENTI (sensitive) = conducono in direzione centripeta gli
stimoli provenienti dai recettori cardiaci e diretti ai centri nervosi
(ortosimpatici: gangli dei IV-V nervi spinali toracici; parasimpatici: ganglio
del nervo vago)

FIBRE EFFETTRICI PARASIMPATICHE (pregangliari) = provengono dal
nucleo motore dorsale del vago => terminano nei gangli del plesso cardiaco
e nei gangli cardiaci intrinseci, dai quali originano le fibre postgangliari =>
provocano diminuzione della frequenza, allungamento del tempo di
conduzione atrioventricolare, diminuzione dell’energia di contrazione

FIBRE EFFETTRICI ORTOSIMPATICHE (pregangliari) = originano dai
neuroni della colonna laterale grigia dei primi 4-5 neuromeri toracici del
midollo spinale => si portano alla catena dell’ortosimpatico => dai gangli
simpatici cervicali derivano le fibre effettrici postgangliari che formano i
nervi cardiaci cervicali superiori, medi e inferiori; dai gangli simpatici
toracici derivano i nervi cardiaci toracici del simpatico; tutti i nervi cardiaci
ortosimpatici raggiungono il plesso cardiaco => seguono le arterie coronarie
=> provocano aumento della frequenza, aumento dell’energia di contrazione
del miocardio, vasodilatazione delle arterie coronarie
SVILUPPO DEL CUORE

L’abbozzo precoce del cuore e dei vasi compare nella parte laterale del SACCO VITELLINO (20°
gg.) => isole sanguigne in cordoni

I due cordoni solidi acquistano un lume => formano due tubi endocardici

I due tubi si avvicinano e si fondono => costituiscono un unico tubo (23° giorno) => anche i vasi si
fondono formano un tronco arterioso e un seno venoso alle due estremità => si riconoscono in
senso caudocraniale il seno venoso, l’atrio, il ventricolo, il bulbo e il tronco arterioso

Il tubo cardiaco si flette e si ripiega => il seno venoso si porta in alto e dietro il tronco arterioso =>
compare uno strozzamento (canale auricolare) che separa il tubo in atrio primitivo e
ventricolo primitivo => il canale di Hiller separa ventricolo e bulbo

L’atrio si espande lateralmente => costituisce le auricole che circondano il bulbo arterioso

Il ventricolo si espande in direzione caudale => viene suddiviso in preampolla e metaampolla
dalla cresta bulboventricolare che discende dal bulbo arterioso

Dalla parete dorsale del ventricolo si sviluppa il setto interventricolare secondario => si
accresce verso l’alto x incontrare il sepimento che ha diviso gli osti atrioventricolari e si è formato
da due cuscinetti => i due sepimenti delimitano il forame interventricolare situato presso il
bulbo

Anche il setto che divide il bulbo arterioso in arteria polmonare e aorta contribuisce a
chiudere il forame interventricolare

L’estremità inferiore del setto discende e raggiunge la parte superiore del setto interventricolare
=> forma la parte membranosa del setto interventricolare => separa i due ventricoli

Nella cavità dell’atrio primitivo si sviluppa il setto primario => divide i due atri in modo
incompleto => inferiormente, delimita il foro primitivo, che poi chiude

Dalle pareti anteriore e superiore dell’atrio destro si sviluppa il setto interatriale secondario,
che discende alla destra di quello primario scivolando sul forame ovale, che viene quindi
delimitato in basso e dietro dal setto primario, in avanti e in alto dal setto secondario => si
accollano alla nascita

Le valvole atrioventricolari derivano dai cuscinetti endocardici del canale auricolare => si
formano pieghe endocardiche e il tessuto miocardio che le regge viene sostituito da tessuto
fibroso => le corde tendinee derivano da trasformazione fibrosa di trasecole carnee

Le valvole semilunari si sviluppano da cuscinetti endocardici della porzione distale del tubo
PERICARDIO
 SACCO FIBROSIEROSO CONTENENTE IL CUORE E IL TRATTO INIZIALE DEI
GROSSI VASI
 PERICARDIO FIBROSO = ha la forma di tronco di cono con apice in alto
(contorna i grossi vasi) e base che aderisce al centro frenico del diaframma =>
la parete anteriore è in rapporto con la pleura mediastinica e con la faccia
mediastinica dei polmoni (fra lo sterno e il pericardio, si trova uno strato di
connettivo lasso); la faccia posteriore è separata dalla colonna vertebrale da
bronchi principali, esofago, nervi vaghi, aorta discendente e parte posteriore
della faccia mediastinica dei polmoni
 Proietta sulla superficie anteriore del torace un’area pericardica
 Si presenta come una grossa lamina di connettivo denso che in basso aderisce
al diaframma, in alto continua nell’avventizia dei grossi vasi e si estende a
formare
legamenti
del
pericardio
con
organi
vicini:
legamenti
sternopericardici superiore (tra parte anterosuperiore del pericardio e
manubrio sternale) e inferiore (tra parte anteroinferiore del pericardio e
processo xifoideo), legamento vertebropericardico (tra parete posteriore del
pericardio e colonna vertebrale, in più fasci), legamenti frenopericardici
(brevi tratti fibrosi: anteriore, posteriore, destro e sinistro)
 PERICARDIO SIEROSO = sacco a doppia parete che riveste la superificie
esterna del cuore => formato da foglietto parietale + foglietto viscerale
(epicardio)
 Forma due guaine tubulari distinte per ricoprire l’aorta e il tronco polmonare e
gli atri e le vene in essi confluenti => separate dal seno traverso del pericardio
VASI E NERVI
 ARTERIE = esili rami dell’aorta toracica (arterie pericardiche)
 VENE = satelliti delle arterie, si gettano nelle vene azigos, freniche sup.,
brachiocefaliche, cava sup., toraciche interne
 VASI LINFATICI = poco numerosi, afferiscono a linfonodi nell’angolo di
biforcazione della trachea
 NERVI = fini diramazioni del nervo frenico, del vago e dell’ortosimpatico