Maghen David
Maghen David o "Scudo di Davide".
Lo Scudo di David (in ebraico ‫מגן דוד‬/ma'gɛn da'vid/, o /'mɔjgen 'dɔvɪd/ secondo la pronuncia
askenazita), o anche sigillo di Salomone, è la stella a sei punte.
Insieme con la Menorah rappresenta la civiltà e la religiosità ebraica.
Diventata simbolo del sionismo fin dal primo congresso di Basilea (1898), è presente nella bandiera
dello Stato di Israele (insieme alle fasce blu del Talled) a partire dal 1948, quando la bandiera
sionista diviene quella ufficiale dello Stato di Israele.
Bandiera di Israele
Origine
Forma
La forma della stella è un esempio dell'esagramma, un simbolo significativo anche per altre
religioni. L'esagramma è da datarsi anteriormente all'utilizzo degli ebrei. Fuori dal sistema giudaico
viene utilizzato prevalentemente nell'occultismo.
L'esagramma è un antico simbolo Mandala trovato su antichi templi Indiani costruiti migliaia di
anni fa. Simboleggiava il Nara-Narayana, o il perfetto stato meditativo dell'equilibrio tra l'Uomo e
Dio, e, se mantenuto, avrebbe portato nel "Moksha," o "Nirvāṇa" (liberazione dai limiti del mondo
terrenale e le sue trappole materialistiche).
Un'altra teoria sull'origine della forma è da reperirsi semplicemente in 2 delle 3 lettere ebraiche del
nome David. Nella scrittura ebraica Davide è scritto solo con 3 caratteri, due dei quali sono la "D"
(o "Dàleth" in ebraico). Nei tempi antichi questa lettera veniva scritta in modo molto simile a un
triangolo, più o meno come la lettera greca "Delta" con la quale condivide il suono e la stessa
posizione (quarta) nei rispettivi alfabeti come anche la D in italiano e negli altri alfabeti occidentali.
Il simbolo poteva essere un semplice stemma della famiglia formato ribaltando e sovrapponendo le
due più importanti lettere del nome del capostipite.
Alcuni ricercatori hanno anche teorizzato che la Stella di David rappresenti la situazione astrale al
momento della nascita di David o della sua incoronazione come re.
Un'etimologia popolare sarebbe quella secondo cui la Stella di David venne letteralmente tratta
dallo scudo del giovane guerriero Davide (che poi sarebbe diventato il re David). Per risparmiare
metallo, lo scudo sarebbe stato fatto con un supporto metallico di due triangoli incrociati con una
copertura in pelle. Ovviamente non c'è nessuna prova storica evidente dell'esattezza di questa
etimologia popolare, anche se possiamo dire che è sicuramente frutto di un inventiva geniale.
Utilizzo ebraico
Una sinagoga con la forma della Stella di David
La Stella di David può essere trovata sulle lapidi degli ebrei religiosi fin da centinaia di anni fa in
Europa, ed è universalmente accettata come simbolo del popolo ebraico. A conseguenza
dell'emancipazione giudea dopo la Rivoluzione francese, le comunità ebraiche scelsero la Stella di
David per rappresentarsi, un po' come la croce usata dalla maggioranza dei cristiani.
Alcuni gruppi di ebrei ortodossi rifiutano l'uso dell'esagramma a causa della sua relazione con la
magia e l'occulto e non lo riconoscono come un simbolo ebraico. Alcuni gruppi di Haredi, chiamati
Neturei Karta, lo rigettano a causa dell'associazione comune col Sionismo.
Diverse sinagoghe degli ortodossi moderni, e anche numerose sinagoghe di altri movimenti ebrei,
espongono comunque la bandiera di Israele con la Stella di David in evidenza di fronte alle
sinagoghe e vicino all'arca contenente i rotoli della Torah.
Utilizzo presso i cristiani
Il motivo della Stella di David nel campanile neo-gotico di Santa Maria in Strada a Monza (fine
XIX secolo)
La Bibbia non fa nessuna menzione diretta della Stella di Davide. Il Catechismo della Chiesa
Cattolica, al numero 528, riferisce che "I magi [venuti] a Gerusalemme per adorare il re dei Giudei
... alla luce messianica della stella di Davide, cercano in Israele colui che sarà il re delle nazioni". È
evidente che in questo contesto non si sta parlando di un particolare simbolo a forma di esagramma,
quanto della nuova stella come simbolo biblico dell'ascesa regale della casata di Davide (Cfr. Nm
24,17-19: la visione di Balaam).
Fino al XIX secolo la Stella di Davide appare sporadicamente come motivo puramente ornamentale
anche in chiese o altri edifici sacri cristiani. A partire dall'Ottocento, invece, crebbe una certa
perplessità di fronte all'impiego di questo simbolo, che progressivamente veniva sempre più
connotato come identificativo dell'ebraismo, se non addirittura come un richiamo all'occultismo o
alla simbologia massonica. Alcune chiese relativamente moderne presentano tuttavia ancora la
Stella di Davide come motivo ornamentale (si pensi al timpano nella facciata neogotica della
Basilica di Santa Croce a Firenze). Ad ogni modo, il suo utilizzo negli edifici di culto cattolici
rimane sempre raro .
Parecchi cristiani, specialmente tra gli anglicani indipendenti, i battisti, ed altri protestanti,
appoggiano dichiaratamente lo Stato di Israele, sulla base della convinzione che Dio abbia stabilito
un patto con gli israeliti in cui è stabilito che la Terra di Israele debba rimanere in loro possesso.
Ecco per quale motivo si possono vedere Stelle di David (o altri simboli ebraici) nelle loro chiese e
in particolar modo nelle vetrate. Un esempio di ciò è la stella incastonata nel soffitto della
Cattedrale nazionale di Washington.
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Utilizzo presso i musulmani
Il professor Gershom Scholem teorizza che la Stella di Davide ebbe origine nei testi di Aristotele,
che usò i triangoli in differenti posizioni per indicare i diversi elementi basici. I triangoli
sovrapposti rappresentano così le combinazioni di elementi. Dai testi di Aristotele questi simboli
sono arrivati fino alla letteratura araba pre-musulmana.
Gli arabi musulmani si interessavano di matematica ed erano attirati dalle storie bibliche ed
islamiche. Difatti uno dei personaggi più importanti nella prima letteratura araba islamica era il Re
Salomone (in arabo Sulaymān). Il Talmud babilonese contiene una leggenda su Salomone rapito da
Asmodeo, re dei demoni. Riusci a rapire il re rubandogli il suo "sigillo di Salomone", anche se
secondo il Talmud quel sigillo era semplicemente una moneta di metallo col tetragramma del nome
divino scritto sopra. È possibile che il sigillo venisse alterato nelle storie arabe. La prima
apparizione del simbolo nelle scritture ebree fu nei testi kabbalistici orientali, cosi è possibile che la
Stella di David fosse un'alterazione del pentagramma mediante l'influenza araba.
In vari passaggi del Corano vi è scritto che David e Salomone fossero profeti e re, e pertanto sono
figure riverite dai musulmani. I Beylik musulmani della Turchia e parte dei Giannizzeri, durante le
dinastie qaramanide e Candaroglu usarono la stella sulle loro bandiere. Tuttora la stella si può
trovare in moschee e in altri manufatti dell'arte islamica.
Utilizzo presso i nazisti
Una Stella di David, spesso di colore giallo, venne utilizzata dai nazisti durante l'olocausto come
metodo di identificazione degli ebrei, e venne chiamata la Stella Ebrea. L'obbligo di portare la
Stella di Davide con la parola jude (giudeo in tedesco) scritta sopra venne esteso a tutti gli ebrei al
di sopra dei 6 anni nelle zone occupate dalla Germania dal 6 settembre 1941. In altri luoghi vennero
utilizzate le parole della lingua locale (per esempio juif in francese, jood in olandese) Nella Polonia
occupata gli ebrei vennero costretti a portare una fascia sul braccio con una Stella di Davide sopra,
come anche una pezza davanti e dietro i propri indumenti.
Gli ebrei internati nei campi di concentramento vennero in seguito costretti a portare simili distintivi
del campo di concentramento nazista. I nazisti obbligavano gli ebrei ad indossare vestiti con cucita
la stella di David per farsi riconoscere.