Città di Roseto degli Abruzzi Ass.to alle Politiche Comunitarie – Punto Europe Direct Concorso “I Love Europe” BANDO Concorso rivolto, in forma individuale, agli alunni e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado del Comune di Roseto per la realizzazione di elaborati su temi di attualità e di particolare importanza per l’Unione Europea e per il futuro dell’intero continente europeo Art. 1 - Obiettivi e finalità. In occasione della Festa dell’Europa, nel sessantesimo anniversario della “Dichiarazione Shumann del 9 maggio 1950”, l’Assessorato alle Politiche Comunitarie del Comune di Roseto promuove, attraverso il Punto Europe Direct (d’ora in poi: organizzatori), il concorso “I Love Europe”(d’ora in poi: concorso). Il concorso è stato ideato ed organizzato per rispondere alle sollecitazioni della Commissione europea, del Parlamento europeo e delle Istituzioni nazionali e coinvolgere tutta la scuola rosetana in una campagna d’informazione che consenta di stimolare l’interesse dei giovani rosetani sul processo di integrazione del continente europeo e sull’attualità dell’Unione europea, dando loro gli strumenti necessari per diventare cittadini europei attivi. Art. 2 - Sezioni del concorso. Il concorso è riservato agli alunni delle SCUOLE ELEMENTARI, agli studenti delle SCUOLE MEDIE e delle SCUOLE SUPERIORI del Comune di Roseto degli Abruzzi che parteciperanno individualmente. Art. 3 - Aree tematiche. I temi del concorso sono tutti di attualità e di particolare importanza per l’Unione Europea e per il futuro dell’intero continente europeo a) i partecipanti delle scuole primarie dovranno elaborare una lettera, una filastrocca che abbia come argomento principale il “2010: anno della lotta alla povertà e all’esclusione sociale”. Le istruzioni su come svolgere gli elaborati sono indicate nell’allegato 2 del presente bando. b) i partecipanti delle scuole medie dovranno produrre una presentazione in PowerPoint o un cartellone nella quale venga trattato il seguente tema: “L’UE e l’ambiente dopo il vertice di Copenaghen”. Le istruzioni su come svolgere gli elaborati sono indicate nell’allegato 3 del presente bando. c) i partecipanti delle scuole superiori dovranno elaborare un articolo di giornale che abbia come argomento: “Dalla Dichiarazione Schuman del 1950 al Trattato di Lisbona. Sessanta anni di successi…!?” Le istruzioni su come svolgere gli elaborati sono indicate nell’allegato 4 del presente bando. Art. 4 - Criteri di valutazione. Particolare attenzione verrà data a quegli elaborati che presentino le seguenti caratteristiche: a) adeguata e approfondita conoscenza delle pratiche e delle procedure attuate dall’Unione Europea in ambito istituzionale, sociale, culturale ed ambientale; b) originalità degli spunti di riflessione e delle proposte di soluzioni; c) adeguata capacità di rielaborazione dei contenuti, capacità comunicativa, spontaneità, creatività; d) attualità del pensiero. Art. 5 - Modalità di partecipazione. La partecipazione al concorso è gratuita. Gli alunni e gli studenti, appartenenti alle diverse sezioni, possono partecipare individualmente. L’elaborato deve essere accompagnato dalla scheda di candidatura (allegato n.1 del presente bando). Per i partecipanti minorenni è necessario che la scheda di candidatura sia compilata e sottoscritta da almeno un genitore o da chi ne esercita la potestà genitoriale. Art. 6. - Termini e modalità di presentazione degli elaborati. Tutti gli elaborati dovranno essere consegnati a mano presso il Punto Europe Direct di Roseto degli Abruzzi, sito in via Nazionale, 250- 64026 presso la Dependance della Villa Comunale. Il termine ultimo per la presentazione degli elaborati è Martedì 15 Aprile 2010 alle ore 18,00; oltre tale scadenza non verranno prese in esame ulteriori opere. Art. 7 - Proprietà intellettuale. Tutti gli elaborati ammessi al concorso sono di esclusiva proprietà degli organizzatori ed i concorrenti accettano tale condizione. I concorrenti non possono in alcun modo: a) riprodurre materiale di nessun tipo senza aver prima ottenuto il consenso scritto degli organizzatori; b) tenere qualsivoglia comportamento che sia lesivo dei diritti d’autore e della proprietà intellettuale connessi e derivanti dall’operazione. Inoltre, la partecipazione al concorso, da parte dell’Autore, autorizza all’uso dell’elaborato inviato per eventuali iniziative e/o pubblicazioni. Art. 8 - Tutela dei dati personali. Le informazioni fornite dai concorrenti agli organizzatori per la partecipazione al concorso saranno raccolte elettronicamente e trattate limitatamente alle necessità del concorso. In ogni caso saranno cancellate dopo 90 giorni dall’ultima verbalizzazione di assegnazione premi. Art. 9 - Commisione esaminatrice. La Commisione, la cui decisione è inappellabile, sarà composta da 5 membri e provvederà ad esaminare gli elaborati pervenuti nei termini prestabiliti e conformi al regolamento e designerà i vincitori. Art. 10 - Premi e riconoscimenti. Ai vincitori delle sezioni in concorso verranno assegnati i seguenti premi: Per la sezione partecipanti della scuola elementare: € 500,00, per il primo classificato; Per la sezione partecipanti della scuola media: € 500,00, per il primo classificato; Per la sezione partecipanti della scuola superiore: € 500,00, per il primo classificato; Gli assegni, anche in presenza di vincitori maggiorenni, saranno intestati e consegnati ad un genitore o a chi ne esercita la potestà genitoriale. Verranno premiati, inoltre, i secondi e i terzi classificati di ogni sezione. Sarà cura della segreteria di concorso comunicare nel più breve tempo possibile i premi. Art. 11 – Proclamazione dei vincitori I vincitori del concorso saranno proclamati durante le giornate europee promosse in del 9 maggio secondo il seguente calendario: Scuola Primaria: 6 maggio 2010, dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Centro Piamartino Piazza Sacro Cuore di Roseto degli Abruzzi; Scuola Media: 7 maggio 2010, dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Centro Piamartino Piazza Sacro Cuore di Roseto degli Abruzzi; Scuola Superiore: 8 maggio 2010, dalle ore 9,30 alle ore 12,30 - Centro Piamartino Piazza Sacro Cuore di Roseto degli Abruzzi; Art. 12 La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento. Segreteria Concorso: Punto Europe Direct – Centro Informa Giovani Via Nazionale, 250 - 64026 presso Dependance Villa Comunale Tel. 085-89453657-8-9 fax 085-8930482 Web www.comune.roseto.te.it/ped E-MAIL: [email protected] occasione Giovanile Giovanile Giovanile Città di Roseto degli Abruzzi Ass.to alle Politiche Comunitarie – Punto Europe Direct “I Love Europe” Allegato n. 1 SCHEDA DI PARTECIPAZIONE _l_ sottoscritt__ _________________________________________________________________________ In qualità di _____________________________________________________________________________ dell’alunn_______________________________________________________________________________ Recapito Telefonico ____________________________ e-mail ____________________________________ Iscritt__ alla classe _________ del __________________________________________________________ Chiede la partecipazione al concorso I Love Europe per su____ figli__ o per se stess____ (in casso di studente maggiorenne) per la seguente sezione e con il seguente elaborato: Scuola Primaria Lettera Filastrocca Scuola Media PPT Cartellone Scuola Superiore Articolo Giornale Tema scelto Aria Acqua Rifiuti Natura Argomento scelto _________________________ Dichiara, altresì, di aver preso visione del Regolamento, ne accetta tutti le parti con particolare riferimento agli articoli 7,8 e 9. Data __________________ Firma ____________________________________ ALLEGATO 2 – INDICAZIONI E ISTRUZIONI PER LA SCUOLA PRIMARIA Istruzioni: Gli alunni della Scuola primaria possono scegliere tra: 1. elaborare una lettera manoscritta della lunghezza massima di 15 righe indirizzata ad una Istituzione dell’Unione europea (Parlamento, Commissione o Consiglio dell’UE); 2. elaborare una filastrocca (manoscritta o dattiloscritta) di massimo 200 parole. In caso di filastrocca dattiloscritta, oltre al cartaceo, consegnare una copia in formato elettronico (file .doc o .pdf) Spunti per la riflessione sul tema “2010: anno della lotta alla povertà e all’esclusione sociale” Spunti per la riflessione "Sappiatelo, sovrani e vassalli, eminenze e mendicanti, nessuno avrà diritto al superfluo, finché uno solo mancherà del necessario." Salvador Diaz Miròn - 1920 La povertà è fame. La povertà è vivere senza un tetto. La povertà è essere ammalati e non riuscire a farsi visitare da un medico. La povertà è non potere andare a scuola e non sapere leggere. La povertà è non avere un lavoro, è timore del futuro, è vivere giorno per giorno. La povertà è perdere un figlio per una malattia causata dall'inquinamento dell'acqua. La povertà è non avere potere e non essere rappresentati adeguatamente. La povertà è mancanza di libertà. La povertà assume volti diversi, volti che cambiano nei luoghi e nel tempo ed è stata descritta in molti modi. La povertà è una situazione da cui la gente vuole evadere. La povertà, quindi, richiede azioni sia da parte dei poveri che dei benestanti, e richiede di cambiare il mondo per fare sì che molte più persone possano avere un buon livello di nutrizione, un alloggio adeguato, accesso all'educazione e alla salute, protezione dalla violenza, e voce in ciò che succede nella loro comunità. Tratto dal libro di Jean Ziegler “La fame nel mondo spiegata a mio figlio '' Non chiedermi cosa è la povertà perché l'hai incontrata nella mia casa. Guarda il tetto e conta il numero dei buchi. Guarda i miei utensili e gli abiti che indosso. Guarda dappertutto e scrivi cosa vedi. Quello che vedi è la povertà. Kenya, 1997 da “Poverty Reduction Strategies: A Review. New York: United Nations World Summit for Social Development” ALLEGATO 3 - INDICAZIONI E ISTRUZIONI PER LA SCUOLA MEDIA Istruzioni: Gli alunni della Scuola media, dopo aver scelto uno dei temi e uno degli argomenti ad esso correlato, possono optare tra: 1. elaborare una presentazione in PowerPoint di massimo 10 slide; 2. elaborare un cartellone; Qualsiasi forma sarà scelta, l’elaborato dovrà essere corredato da immagini e testo Spunti per la riflessione sul tema “L’UE e l’ambiente dopo il vertice di Copenaghen” Il 29 aprile 1998, l’Unione Europea ha firmato il protocollo di Kyoto, il più importante documento per combattere i cambiamenti climatici in quanto contiene l’impegno di gran parte dei paesi industrializzati a ridurre mediamente del 5% le emissioni di alcuni gas ad effetto serra, responsabili del surriscaldamento della terra. Su questa linea, la quindicesima Conferenza ONU sui cambiamenti climatici, tenutasi lo scorso 7-18 dicembre a Copenaghen, è stata definita da più fronti come un gran fallimento. Alcune Nazioni extraeuropee hanno respinto e criticato l’accordo proposto dall’Unione Europea che prevedeva un’importante strategia per diminuire le emissioni di gas a effetto serra; questo, però, significava minor produzione, soprattutto per le potenze degli USA e i Paesi emergenti come la Cina. La mancanza di un piano strategico concreto ha portato scompensi, ma fortunatamente di concreto c’è che l’accordo di Copenaghen ha promesso 100 miliardi di dollari (da elargire entro il 2020) per lo sviluppo delle cosiddette tecnologie verdi, che sono quasi del tutto assenti nei paesi poveri. Da sempre, l’Unione Europea è impegnata a favore dello sviluppo sostenibile, cioè uno sviluppo che consenta alle generazioni future di avere una migliore qualità di vita in Europa e nel resto del mondo. A tal proposito, attraverso il Settore Direzione Generale dell’Ambiente, ha annunciato : <<Le politiche ambientali devono realizzare un equilibrio tra la crescita economica, lo sviluppo sociale e la tutela dell’ambiente, promuovendo quindi uno sviluppo sostenibile. L’eco-innovazione rappresenta un buon esempio di sinergia tra ambiente e crescita economica: si tratta di un settore estremamente vasto e in rapida crescita nell’UE, che offre grandi opportunità di proteggere l’ambiente e, al tempo stesso, migliorare la competitività dell’UE, creando nuovi posti di lavoro e contribuendo alla futura prosperità>>. Commissione Europea, Settore Direzione Generale dell’Ambiente, in L’Ambiente e la Commissione Europea TEMI: ARIA, ACQUA, RIFIUTI, NATURA - Argomenti: vedi sotto ogni tema 1. L'ARIA: IL RESPIRO VITALE Migliorare la qualità dell'aria è stata per molti anni una questione prioritaria per l'Unione europea e fortunatamente è stata una delle questioni andate a buon fine della politica ambientale. Tuttavia, sebbene la nostra aria sia più pulita di quanto non lo fosse un tempo, esistono ancora tre grossi problemi da affrontare. Prima di tutto, la scadente qualità dell'aria nelle città pregiudica la nostra salute e rende la vita infelice. Le altre questioni maggiori sono rappresentate dal buco nell'ozono e dai mutamenti climatici. Tutti questi problemi si verificano perché la gente e le relative attività rilasciano sostanze nocive nell'aria. Tuttavia le fonti di inquinamento sono diverse in ciascun caso, come lo sono le soluzioni. Noi possiamo fare qualcosa per migliorare la situazione. I mutamenti climatici L'effetto serra contribuisce ai mutamenti climatici, portando al surriscaldamento globale, innalzando i livelli del mare e provocando altri disastri naturali. Cos'è l'effetto serra? Perché può rappresentare un problema? Quali sono i relativi effetti? In che modo può essere ridotto? La scadente qualità dell'aria Tutti i giorni, minuscole particelle ed agenti chimici si disperdono nell'aria, principalmente derivanti dalle fabbriche, dalle attività agricole e dai trasporti. Quali agenti inquinanti derivano da ciascuna attività? Quali sono i relativi effetti sull'ambiente e sulla nostra salute? Cosa si può fare per migliorare la qualità dell'aria nelle nostre città? I problemi legati all'ozono Lo strato di ozono superiore che circonda l'atmosfera terrestre è vitale per la nostra sopravvivenza. Al contrario, l'ozono a livello della Terra presente nell'aria che respiriamo è dannoso per la nostra salute. Perché lo strato di ozono si sta assottigliando? Quali sono gli effetti del minor ozono superiore e del maggiore ozono a livello della Terra? Cosa si può fare per migliorare la situazione? 2. L'ACQUA: UNA RISORSA SENZA PREZZO L'oceano Pacifico copre la metà del globo, un'area abbastanza grande per poter contenere tutti i continenti. Infatti, il 75 % del mondo è coperto dall'acqua, quindi anche se chiamiamo il nostro pianeta "Terra", forse avremmo dovuto chiamarlo "Acqua"! La maggior parte dell'acqua sulla terra è salata. Solo circa il 3 % è acqua dolce ed una parte di questa è rappresentata dai ghiacciai e dagli iceberg. L'acqua è essenziale per la sopravvivenza degli esseri viventi, tuttavia esiste una quantità relativamente piccola da dividersi e questo fatto la rende molto preziosa. Dobbiamo fare del nostro meglio per badare a questa preziosa risorsa. L'attenzione alla cura della nostra acqua ha sempre rappresentato uno dei maggiori aspetti della politica ambientale dell'Unione europea. Il collegamento idrico Tutto in natura opera insieme ed è collegato. L'acqua fa parte di un ciclo naturale perpetuo che trasforma il vapore idrico in nuvole, le nuvole in pioggia e la pioggia in laghi e fiumi che si rigettano nel mare. 3. I RIFIUTI: UN PROBLEMA CRESCENTE Ogni anno nell'Unione europea gettiamo sempre più rifiuti. Tra il 1995 e il 1998, la quantità di rifiuti prodotta è aumentata del 15 %. Se andiamo avanti così, entro il 2020 probabilmente getteremo il 45 % di rifiuti in più rispetto al 1995. La quantità di rifiuti derivanti dalle attrezzature elettriche ed elettroniche - quelli che aumentano il più velocemente - potrebbe raddoppiare in solo 12 anni. Non possiamo andare avanti in questo modo senza arrecare seri danni all'ambiente, così l'Unione europea ha deciso di affrontare i problemi causati dai crescenti cumuli di rifiuti. La prevenzione Il modo più efficace per affrontare il problema dell'immondizia è produrne il meno possibile. Ecco perché le industrie stanno sviluppando la nuova tecnologia "pulita". Cos'è? E in che modo la gente influenza il modo in cui vengono prodotte le cose e cosa sceglie di comperare? Il riciclaggio Molto di quello che gettiamo potrebbe essere riciclato in nuovi prodotti, risparmiando denaro, risorse ed energia, oppure potrebbe anche essere utilizzato per generare energia stessa. Quanti rifiuti vengono già riciclati? Cosa ne è delle attrezzature elettriche ed elettroniche? Il trattamento dei rifiuti I rifiuti che non possono essere riutilizzati o riciclati devono essere bruciati o sotterrati. Quali sono le conseguenze dell'incenerimento dei rifiuti? Quali sono i problemi legati alla "discarica" (interramento dei rifiuti)? 4. LA NATURA: IL NOSTRO MONDO CONDIVISO In Europa esiste una meravigliosa varietà di paesaggi, dalle montagne alpine alle foreste e alle zone umide. Tutti questi sono dimora di diverse specie di flora e fauna. Eppure molti animali, uccelli e piante adesso si trovano in pericolo, mentre alcuni si sono estinti completamente. Protezione e ripristino dei sistemi naturali Esistono centinaia di migliaia di piante, uccelli e animali diversi in Europa, tuttavia alcuni di questi rischiano seriamente di estinguersi. In che modo gli ecologisti studiano la natura? Quali sono gli animali e le piante in pericolo? Perché sono in pericolo? Cosa si può fare per proteggere i sistemi naturali? ALLEGATO 4 - INDICAZIONI E ISTRUZIONI PER LA SCUOLA SUPERIORE Istruzioni: Gli alunni della Scuola superiore devono: 1. Sviluppare l’argomento in forma di «articolo di giornale», interpretando e confrontando solo ed esclusivamente il testo dei documenti forniti, 2. indicare il titolo dell’articolo; 3. non superare quattro colonne dattiloscritte di metà foglio A/4. Oltre al cartaceo, consegnare una copia in formato elettronico (file .doc o .pdf) Spunti per la riflessione sul tema “Dalla Dichiarazione Schuman del 1950 al Trattato di Lisbona. Sessanta anni di successi…!?” DOCUMENTI La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano. Il contributo che un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche. La Francia, facendosi da oltre vent'anni antesignana di un'Europa unita, ha sempre avuto per obiettivo essenziale di servire la pace. L'Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra. L'Europa non potrà farsi un una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L'unione delle nazioni esige l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania. L'azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania. A tal fine, il governo francese propone di concentrare immediatamente l'azione su un punto limitato ma decisivo. Il governo francese propone di mettere l'insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un'organizzazione alla quale possono aderire gli altri paesi europei. La fusione della produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime. Dalla Dichiarazione di Robert Schuman Parigi, Quai d'Orsay - Salon de l'Horloge 9 maggio 1950 A conclusione dei lavori della Commissione incaricata di elaborare le riforme istituzionali, Spinelli prende la parola di fronte l’Assemblea per esporre la sua relazione sul suo progetto di trattato istitutivo dell’Unione europea: “Il nostro progetto fa della Commissione un vero esecutivo politico, mantiene un ruolo legislativo e di bilancio per il Consiglio dell'Unione, ma lo definisce e lo limita, dà al Parlamento un vero potere legislativo e di bilancio, che esso divide con il Consiglio dell'Unione. Il nostro progetto riconosce l'esistenza di una sfera di problemi che saranno trattati dal Consiglio europeo con il metodo della cooperazione. Ma, da un lato, esso vieta al metodo intergovernativo di invadere il campo dell'azione comune e, da un altro lato, apre una porta che rende possibile il passaggio dalla cooperazione all'azione comune”. Dalla relazione di Altiero Spinelli sul progetto d’Unione europea Discorso pronunciato al Parlamento europeo nella seduta plenaria del 14 febbraio 1984 L'Unione avrà un fondamento unico, la Costituzione. D'ora in poi, l'Unione europea sostituirà "la Comunità europea"… I tre "pilastri" saranno fusi, anche se verranno mantenute procedure particolari nel settore della politica estera, di sicurezza e di difesa. Il trattato CE e il trattato UE, nonché tutti i trattati che li hanno modificati e completati, saranno sostituiti dal "trattato che adotta una Costituzione per l'Europa". L'inclusione nel testo della Carta dei diritti fondamentali e la chiara affermazione dei valori e degli obiettivi dell'Unione e dei principi di base che disciplinano le relazioni tra l'Unione e gli Stati membri, ci permettono di chiamare questo testo di base la nostra "Costituzione". La Costituzione enuncia inoltre più chiaramente la ripartizione delle competenze e procede ad una semplificazione degli strumenti e delle procedure. D'ora in poi, una legge europea sarà chiamata tale. Giuridicamente, tuttavia, la Costituzione resta un trattato. Di conseguenza essa entrerà in vigore soltanto dopo la ratifica da parte di tutti gli Stati membri, il che richiederà in molti dei nostri paesi una consultazione popolare. Dalla “Sintesi del trattato che adotta una Costituzione per l'Europa” elaborato dai servizi della Commissione europea a scopo informativo il 21 giugno 2004 29 maggio e 1 giugno 2005: Francia e Olanda dicono no alla Costituzione. Il 29 maggio e il 1 giugno 2005 nei referendum in Francia e nei Paesi Bassi, la maggioranza degli elettori ha votato “no” al testo della Costituzione. I “no” ai referendum di Francia e Paesi Bassi non significa l’abbandono del processo di ratifica della Costituzione, che prosegue pertanto il suo percorso. A fronte di questi risultati, il Consiglio europeo del 16 e 17 giugno 2005 ha ritenuto la scadenza del 1º novembre 2006, che era stata inizialmente prevista per l’entrata in vigore della Costituzione, non più perseguibile, in quanto gli Stati che non hanno ancora ratificato il trattato non saranno in grado di fornire una buona risposta prima della metà del 2007. Tutti gli Stati membri, che abbiano o non abbiano ratificato la Costituzione, si sono così presi una pausa di riflessione, da utilizzare anche per dibattiti e chiarimenti. Il processo di ratifica da parte degli Stati membri non è stato dunque abbandonato. Da “Breve storia dell'Unione europea” pubblicata su www.comune.roseto.te.it/ped La CIG è invitata ad elaborare un trattato (in seguito denominato "trattato di riforma") che modifichi i trattati esistenti allo scopo di rafforzare l'efficienza e la legittimità democratica dell'Unione allargata nonché la coerenza della sua azione esterna. Il progetto costituzionale, che consisteva nell'abrogazione di tutti i trattati esistenti e nella loro sostituzione con un unico testo denominato "Costituzione", è abbandonato. Il trattato di riforma integrerà nei trattati esistenti, che restano in vigore, le innovazioni risultanti dalla CIG del 2004, come indicato dettagliatamente qui di seguito. Dal Mandato della CIG del 2007 Consiglio Dell'unione Europea Bruxelles, 26 giugno 2007 (OR. en) http://register.consilium.europa.eu/pdf/it/07/st11/st11218.it07.pdf Il 1° dicembre 2009 il trattato di Lisbona è entrato in vigore, mettendo fine a diversi anni di negoziati sulla riforma istituzionale. Il trattato di Lisbona modifica il trattato sull’Unione europea e il trattato che istituisce la Comunità europea, senza tuttavia sostituirli. Il nuovo trattato dota l’Unione del quadro giuridico e degli strumenti necessari per far fronte alle sfide del futuro e rispondere alle aspettative dei cittadini. Il trattato in sintesi 1. Un’Europa più democratica e trasparente, che rafforza il ruolo del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali, offre ai cittadini maggiori possibilità di far sentire la loro voce e chiarisce la ripartizione delle competenze a livello europeo e nazionale. Un ruolo rafforzato per il Parlamento europeo: il Parlamento europeo, eletto direttamente dai cittadini dell’UE, è dotato di nuovi importanti poteri per quanto riguarda la legislazione e il bilancio dell’UE e gli accordi internazionali. In particolare, l’estensione della procedura di codecisione garantisce al Parlamento europeo una posizione di parità rispetto al Consiglio, dove sono rappresentati gli Stati membri, per la maggior parte degli atti legislativi europei. Un maggiore coinvolgimento dei parlamenti nazionali: i parlamenti nazionali possono essere maggiormente coinvolti nell’attività dell’UE, in particolare grazie ad un nuovo meccanismo per verificare che l’Unione intervenga solo quando l’azione a livello europeo risulti più efficace (principio di sussidiarietà). Questa maggiore partecipazione, insieme al potenziamento del ruolo del Parlamento europeo, accresce la legittimità ed il funzionamento democratico dell’Unione. Una voce più forte per i cittadini: grazie alla cosiddetta “iniziativa popolare”, un gruppo di almeno un milione di cittadini di un certo numero di Stati membri può invitare la Commissione a presentare nuove proposte. Ripartizione delle competenze: la categorizzazione delle competenze consente di definire in modo più preciso i rapporti tra gli Stati membri e l’Unione europea. Uscita dall’Unione: per la prima volta, il trattato di Lisbona riconosce espressamente agli Stati membri la possibilità di uscire dall’Unione. 2. Un’Europa più efficiente, che semplifica i suoi metodi di lavoro e le norme di voto, si dota di istituzioni più moderne e adeguate ad un’Unione a 27 e dispone di una maggiore capacità di intervenire nei settori di massima priorità per l’Unione di oggi. Un processo decisionale efficace ed efficiente: il voto a maggioranza qualificata in seno al Consiglio viene esteso a nuovi ambiti politici per accelerare e rendere più efficiente il processo decisionale. A partire dal 2014, il calcolo della maggioranza qualificata si baserà sulla doppia maggioranza degli Stati membri e della popolazione, in modo da rappresentare la doppia legittimità dell’Unione. La doppia maggioranza è raggiunta quando una decisione è approvata da almeno il 55% degli Stati membri che rappresentino almeno il 65% della popolazione dell'Unione. Un quadro istituzionale più stabile e più semplice: il trattato di Lisbona istituisce la figura del presidente del Consiglio europeo, eletto per un mandato di due anni e mezzo, introduce un legame diretto tra l’elezione del presidente della Commissione e l’esito delle elezioni europee, prevede nuove disposizioni per la futura composizione del Parlamento europeo e stabilisce norme più chiare sulla cooperazione rafforzata e sulle disposizioni finanziarie. Migliorare la vita degli europei: il trattato di Lisbona migliora la capacità di azione dell’UE in diversi settori prioritari per l’Unione di oggi e per i suoi cittadini. È quanto avviene in particolare nel campo della “libertà, sicurezza e giustizia”, per affrontare problemi come la lotta al terrorismo e alla criminalità. La stessa cosa si verifica, in parte, anche in ambiti come la politica energetica, la salute pubblica, la protezione civile, i cambiamenti climatici, i servizi di interesse generale, la ricerca, lo spazio, la coesione territoriale, la politica commerciale, gli aiuti umanitari, lo sport, il turismo e la cooperazione amministrativa. 3. Un’Europa di diritti e valori, di libertà, solidarietà e sicurezza, che promuove i valori dell’Unione, integra la Carta dei diritti fondamentali nel diritto primario europeo, prevede nuovi meccanismi di solidarietà e garantisce una migliore protezione dei cittadini europei. Valori democratici: il trattato di Lisbona precisa e rafforza i valori e gli obiettivi sui quali l'Unione si fonda. Questi valori devono servire da punto di riferimento per i cittadini europei e dimostrare quello che l’Europa può offrire ai suoi partner nel resto del mondo. I diritti dei cittadini e la Carta dei diritti fondamentali: il trattato di Lisbona mantiene i diritti esistenti e ne introduce di nuovi. In particolare, garantisce le libertà e i principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali rendendoli giuridicamente vincolanti. Il trattato contempla diritti civili, politici, economici e sociali. Libertà dei cittadini europei: il trattato di Lisbona mantiene e rafforza le quattro libertà fondamentali, nonché la libertà politica, economica e sociale dei cittadini europei. Solidarietà tra gli Stati membri: il trattato di Lisbona dispone che l'Unione e gli Stati membri sono tenuti ad agire congiuntamente in uno spirito di solidarietà se un paese dell’UE è oggetto di un attacco terroristico o vittima di una calamità naturale o provocata dall'uomo. Pone inoltre l’accento sulla solidarietà nel settore energetico. Maggiore sicurezza per tutti: la capacità di azione dell'Unione in materia di libertà, sicurezza e giustizia viene rafforzata, consentendo di rendere più incisiva la lotta alla criminalità e al terrorismo. Anche le nuove disposizioni in materia di protezione civile, aiuti umanitari e salute pubblica contribuiscono a potenziare la capacità dell'Unione di far fronte alle minacce per la sicurezza dei cittadini. 4. Un’Europa protagonista sulla scena internazionale, il cui ruolo viene potenziato raggruppando gli strumenti comunitari di politica estera, per quanto riguarda sia l’elaborazione che l’approvazione di nuove politiche. Il trattato di Lisbona permette all'Europa di esprimere una posizione chiara nelle relazioni con i partner a livello mondiale. Mette la potenza economica, umanitaria, politica e diplomatica dell’Europa al servizio dei suoi interessi e valori in tutto il mondo, pur rispettando gli interessi particolari degli Stati membri in politica estera. La nuova figura di alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che è anche vicepresidente della Commissione, è destinata a conferire all'azione esterna dell'UE maggiore impatto, coerenza e visibilità. Un nuovo servizio europeo per l’azione esterna assiste l’alto rappresentante nell’esercizio delle sue funzioni. La personalità giuridica unica conferita all’Unione ne rafforza il potere negoziale, potenzia ulteriormente la sua azione in ambito internazionale e la rende un partner più visibile per i paesi terzi e le organizzazioni internazionali. La politica europea di sicurezza e di difesa, pur conservando dispositivi decisionali speciali, agevola la cooperazione rafforzata tra un numero ristretto di Stati membri. Dal Sito Ufficiale del Trattato di Lisbona http://europa.eu/lisbon_treaty/index_it.htm