ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “A.VOLTA” - GUSPINI SEDE DI VILLACIDRO: “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE” Programmazione didattica annuale Anno scolastico: 2013-2014 Docente: Prof.ssa Mazzeo Paola Docente compresente: Prof.ssa Moi Ottavia Disciplina: Scienze integrate - Fisica Ore settimanali: 2 (di cui 1 di compresenza) Valutazione disciplina: Orale e pratico Classe II A ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI L'insegnamento della disciplina dovrà condurre l'alunno a raggiungere i seguenti obiettivi: acquisire un corretto metodo di studio sviluppare la capacità di acquisizione, di analisi, di sintesi e di rielaborazione dell'informazione contribuire ad acquisire un linguaggio corretto e rigoroso; acquisire procedure per la risoluzione di problemi contribuire ad acquisire una visione organica della realtà; prendere coscienza dell'influenza del progresso scientifico sulla società, considerata nei suoi vari aspetti economico, tecnologico, ambientale.. OBIETTIVI TRASVERSALI CENNI STORICI SCANSIONE MODULARE La classe al secondo e ultimo anno dello studio della fisica è composta da 19 alunni di cui cinque femmine e tre non frequentanti. Si segnala la presenza di quattro alunni diversamente abili: Lisci S. e Aresti G. entrambi con programmazione differenziata ma non frequentanti le lezioni; Abis F. e Duras R. seguiti dal docente di sostegno che svolgeranno una programmazione con obiettivi minimi, anche se per Duras, viste le notevoli difficoltà, ci si riserva di chiedere una programmazione differenziata. La classe appare sostanzialmente divisa in tre gruppi: un primo ristretto gruppo segue con interesse e curiosità, partecipa alle lezioni prendendo appunti e rivolgendo domande in caso di incomprensione, sebbene l’attenzione non sia sempre costante; un secondo gruppo segue in maniera non organica interrompendo spesso con chiacchiere e atteggiamenti non adeguati, creando disturbo sia ai docenti che ai compagni; un terzo gruppo è costituito da studenti con difficoltà di attenzione e lacune di base che necessiterebbero una attenzione particolare. Globalmente la classe appare dotata di conoscenze appena sufficienti per un buon proseguo del corso. Durante l’anno si cercherà di trattare gli argomenti in maniera coinvolgente anche attraverso le esercitazioni e le attività di laboratorio utilizzando un linguaggio semplice ma rigoroso. Acquisire abilità di studio; relazionarsi in modo corretto all’interno dei gruppi; comunicare in modo efficace; organizzare autonomamente lo studio personale a casa Modulo 0 Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Riorganizzazione nozioni anno precedente La cinematica, le leggi della dinamica e l’energia La temperatura e il calore L’elettromagnetismo Le onde In itinere 22h 18h 20h 6h La durata dei moduli è da considerarsi comprensiva dei tempi di verifica, dell’attività laboratoriale e delle eventuali unità di recupero. I tempi per il raggiungimento degli obiettivi prefissati potranno variare, compatibilmente con la programmazione del curricolo annuale, in quanto dipenderanno dal livello di apprendimento raggiunto dagli allievi. L’uso della storia (seppur non strettamente rientrante nella programmazione e nella valutazione) potrà costituire uno strumento didattico adatto per motivare gli alunni, per suscitare interesse e curiosità; infatti spiegando le origini delle idee, dei problemi e delle teorie, si infonde la certezza che gli argomenti trattati non sono una stantia raccolta di cose già fatte e sistemate da sempre e per sempre, ma sono in perpetua evoluzione, ricchi di riferimenti alla storia culturale e sociale intesa in senso più ampio. STRUMENTI DIDATTICI Si ritiene inoltre necessario che la parte iniziale delle lezioni (o in alternativa per ogni microargomento) sia espressamente dedicata al riepilogo degli argomenti trattati precedentemente stimolando i ragazzi (attraverso domande flash, test a risposta multipla di breve durata, opportuni esercizi sia in classe che a casa) ad esprimere i dubbi e le difficoltà incontrate. Principalmente ci si servirà di: • Lavagna • Libro di testo (“Fisica – Una scienza per il nostro futuro” + laboratorio; Ed. Mondadori) • Eserciziari • Strumenti di laboratorio Sarà anche possibile l’uso di: o Schemi e/o lucidi o Personal Computer o Fotocopie fornite dal docente LABORATORIO METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE GENERALI Le strategie didattiche che s'intendono adottare sono: • lezione frontale in aula diretta sia alla spiegazione dei concetti fondamentali, sia alla risoluzione di esempi ed esercizi esplicativi ed applicativi della teoria stessa; • lezione dialogata • risoluzione guidata alla lavagna di esercizi da parte degli studenti stessi; • alternanza di esercitazioni degli alunni in laboratorio con momenti di rielaborazione teorica. • Esercitazioni individuali e/o di gruppo • problem solving • brainstorming • Filmati, presentazioni in power point (se presente la strumentazione necessaria) L'esecuzione degli esperimenti in laboratorio e l’eventuale attività nel laboratorio di informatica saranno realizzati singolarmente o a piccoli gruppi dagli alunni o dagli insegnanti. Gli esperimenti avranno carattere sia qualitativo che quantitativo e si richiederà ai singoli alunni la stesura di una sintetica relazione scritta. A questo genere di attività verrà dedicato circa il 30% del monte orario. Gli esperimenti indicati nella programmazione hanno carattere indicativo e potranno cambiare durante l’anno a seconda delle necessità e degli strumenti a disposizione. Laboratorio di fisica Scopo del laboratorio: • Sviluppare l’idea del metodo scientifico • Stimolare i diversi stili di apprendimento dei ragazzi • Imparare facendo • Sviluppare la collaborazione • Sviluppare il senso di responsabilità individuale e di gruppo • Sviluppare la manualità • Sviluppare la capacità di stilare una relazione sull’esperimento realizzato nelle sue diverse fasi: individuazione scopo, procedimento, raccolta ed elaborazione dati, motivazione teorica. Laboratorio di informatica • Osservazione di esperienze virtuali (per esperimenti non realizzabili in laboratorio) • Costruire con l’ausilio di strumenti informatici, grafici cartesiani, istogrammi e tabelle. Queste abilità devono essere sviluppate dai ragazzi anche manualmente, cioè senza l’ausilio degli strumenti informatici. Verifica formativa TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE Alla base della verifica formativa vi è il continuo controllo, attraverso ogni singola fase di ciascuna unità didattica, della corretta assimilazione degli argomenti trattati; tale controllo si esercita fondamentalmente attraverso delle verifiche sia scritte che orali e la partecipazione attiva allo svolgimento delle lezioni e dei lavori da svolgere a casa. Verifica scritta: verifiche strutturate: V/F (perché); test a risposta multipla brevi questionari risoluzione di semplici problemi. Verifica orale: domande flash lezione dialogata ripetizione dell’argomento trattato a fine lezione o all’inizio della successiva Verifica pratica: osservazione delle capacità e abilità connesse con l'esecuzione degli esperimenti osservazione delle esercitazioni strutturate in classe Verifica sommativa L’oggetto della prova sommativa è la verifica del conseguimento degli obiettivi specifici dell’intera unità formativa, occorre quindi essere più rigorosi nell’elaborazione della prova, rispetto alle singole verifiche formative. Lo scopo è di valutare le capacità superiori. Verifica scritta: Verifiche semi-strutturate e/o quesiti a risposta aperta. Verifica orale: riguarderanno la parte teorica e lo svolgimento di alcuni esercizi. Verifica pratica: valutazione delle capacità e abilità connesse con l'esecuzione degli esperimenti, rivolgendo l'attenzione al processo e ai risultati; relazioni individuali presentate dagli studenti sugli esperimenti effettuati; valutazione delle esercitazioni in classe. NOTA: i voti delle verifiche scritte e orali confluiranno tutte in un unico voto orale VALUTAZIONE La valutazione terrà conto sia dei risultati delle varie verifiche, sia dell’evoluzione individuale, della partecipazione e dell’impegno dimostrato. Per effettuare la valutazione si utilizzeranno i criteri generali stabili in sede di Collegio Docenti e di Consiglio di Classe. • Specificazione del livello di sufficienza Si ritiene sufficiente un alunno che abbia capacità di esprimersi utilizzando una terminologia semplice ma corretta. Si ritiene fondamentale la conoscenza degli argomenti principali richiesti dai temi proposti e la capacità di eseguire correttamente l’impostazione del problema, la partecipazione attiva alle attività proposte in classe ed in laboratorio. Negli obiettivi di ogni modulo sono definiti minimi gli obiettivi il cui raggiungimento è essenziale perché lo studente abbia un profitto sufficiente. Si specifica inoltre che: o l’alunno dovrà raggiungere una votazione non inferiore al 4,5 per al massimo una minima parte del programma, mentre per la restante sarà necessaria la sufficienza piena o ogni voto negativo dovrà essere recuperato (non si procederà in tal caso alla media aritmetica) o le interrogazioni verranno sempre segnate sul registro personale della docente insieme al nome dell’alunno e alla parte di programma di volta in volta richiesto o le verifiche scritte saranno accompagnate dalla griglia di valutazione per ogni quesito o le votazioni saranno sempre riferite e motivate ad ogni singolo alunno. RECUPERO Gli eventuali approfondimenti (anche personali) esposti alla classe, l’attività di tutor nel recupero, il lavoro in classe rientreranno anch’essi nella valutazione attraverso voti o segni grafici registrati in itinere. L’impegno extrascolastico per il consolidamento dei concetti proposti nello studio sono anch’essi ritenuti fondamentali. Durante tutto l’anno scolastico i ragazzi saranno a turno chiamati alla lavagna per lo svolgimento di alcuni esercizi (spesso saranno quelli del lavoro assegnato per casa) coinvolgendo il resto della classe attraverso brevi domande e avendo in tal modo un feedback immediato. Anche le interrogazioni orali potranno costituire una forma di ripasso per il resto della classe. Si avrà inoltre cura di riprendere i temi già trattati qualora la maggioranza della classe ne dimostri una non comprensione dovuta all’eventuale difficoltà degli argomenti e non al poco impegno e serietà. Sempre secondo queste modalità si avrà attenzione anche nei riguardo dei singoli cercando di ritagliare del tempo all’interno della classe che potrà per esempio essere coinvolta con esercizi scritti. SCANSIONE MODULARE DEI CONTENUTI NOTA Per una corretta comprensione del corso questi ed altri contenuti di base verranno ripresi di volta in volta o trattati in maniera più approfondita a seconda delle necessità degli alunni. TEMPI MODULO 0 RIORGANIZZAZIONE NOZIONI ANNO PRECEDENTE In itinere PREREQ Conoscere la definizione di grandezza vettoriale Conoscere le unità di misure fondamentali del SI e saper eseguire le equivalenze necessarie Saper costruire e interpretare grafici cartesiani, riconoscendo le relazioni di proporzionalità diretta e inversa CONTENUTI MODULO 1 LA CINEMATICA, LE LEGGI DELLA DINAMICA E L’ENERGIA U.D.1: LA VELOCITÀ La traiettoria e il punto materiale I sistemi di riferimento Il moto rettilineo La velocità media o L’unità di misura della velocità; l’equivalenza tra m/s e km/h Il moto rettilineo uniforme La legge del moto uniforme I grafici spazio-tempo U.D.2: L’ACCELERAZIONE Il moto vario La velocità istantanea L’accelerazione media Il moto uniformemente accelerato o La caduta dei gravi o Il m.u.a. con partenza da fermo U.D.4: I PRINCIPI DELLA DINAMICA Il primo principio della dinamica (o principio di inerzia) Il secondo principio della dinamica (o legge fondamentale) Il terzo principio della dinamica (o principio di azione e reazione) U.D.5: L’ENERGIA Il lavoro o Forza e spostamento paralleli o Forza e spostamento antiparalleli o Forza e spostamento perpendicolari La potenza L’energia L’energia cinetica L’energia potenziale gravitazionale La conservazione dell’energia meccanica La conservazione dell’energia totale OBIETTIVI ATTIVITÀ COMPLEMENTARI: visione filmati con relativo commento Inerzia e moto I sistemi di riferimento (sistemi inerziali e forze apparenti) significato e unità di misura della velocità e della accelerazione. calcolare la velocità media, lo spazio percorso e l’intervallo di tempo di un moto. Interpretare il significato del coefficiente angolare di un grafico spazio-tempo. Conoscere le caratteristiche del moto rettilineo uniforme. MINIMO: calcolare i valori della velocità istantanea e dell’accelerazione media di un corpo in MUA. Interpretare i grafici spazio-tempo e velocità-tempo nel moto uniformemente accelerato, calcolare lo spazio percorso da un corpo. MINIMO: enunciare i tre principi della dinamica. Riconoscere i sistemi di riferimento inerziali. Applicare il terzo principio della dinamica. MINIMO: esprimere i concetti di lavoro, potenza, energia cinetica, potenziale gravitazionale e relative unità di misura. MINIMO: conoscere e utilizzare le formule matematiche relative a lavoro, potenza, energia cinetica, potenziale gravitazionale. MINIMO: definizione dell’energia meccanica e del principio di conservazione. Applicare il principio di conservazione dell’energia meccanica TEMPI LABORATORIO Misura di velocità media Misura di accelerazione Moto uniformemente accelerato Verifica sperimentale del secondo principio della dinamica Verifica sperimentale del principio di conservazione dell’energia meccanica MINIMO: MINIMO: 22h –Settembre-Novembre PREREQ Teoria della misura Proporzioni Definizione operativa di grandezza CONTENUTI MODULO 2 LA TEMPERATURA E IL CALORE U.D.1: LA TEMPERATURA Il concetto di temperatura e la sua misura Il termoscopio – breve parentesi sulla dilatazione termica I vari tipi di termometro La taratura di un termoscopio in gradi Celsius o Il grado Fahrenheit La scala termometrica assoluta – il grado Kelvin o Relazione tra °C , °F e °K L’equilibrio termico • Dilatazione termica lineare nei solidi • La dilatazione termica volumetrica nei solidi e nei liquidi o Il comportamento anomalo dell’acqua U.D.2: CALORIMETRIA Il concetto di calore come forma di energia La caloria La capacità termica e il calore specifico Il calorimetro La temperatura di equilibrio La propagazione del calore o La conduzione o La convezione o L’irraggiamento LABORATORIO OBIETTIVI Comprendere la differenza tra termoscopio e termometro e descrivere il funzionamento di un termometro. MINIMO: Definire la temperatura e relativa unità di misura. MINIMO: Trasformazione del valore di temperatura dalla scala Kelvin alla Celsius e viceversa. Enunciare e spiegare il principio dell’equilibrio termico. MINIMO: Enunciare ed utilizzare le leggi di dilatazione lineare e volumica per calcolare la variazione di corpi solidi e liquidi sottoposti a riscaldamento. Comportamento anomalo dell’acqua. MINIMO: collegare i concetti di lavoro e calore, esprimere l’equivalenza caloria e joule. MINIMO: definire il calore specifico. Distinguere fra capacità termica dei corpi e calore specifico delle sostanze. Conoscere ed utilizzare l’equazione fondamentale della calorimetria. Calcolare il calore specifico di una sostanza con l’utilizzo del calorimetro e la temperatura di equilibrio. MINIMO: descrivere le modalità di trasmissione dell’energia termica. TEMPI Dilatazione termica lineare Determinazione del calore specifico di un solido Calorimetro delle mescolanze MINIMO: 18h –Dicembre-Febbraio PREREQ Sapere che cos’è la forza e qual è la sua unità di misura Conoscere l’enunciato del principio di azione e reazione CONTENUTI U.D.1: QUANTITÀ DI ELETTRICITÀ E LEGGE DI COULOMB Fenomeni elettrici Elettrizzazione per strofinio Conduttori e isolanti Elettrizzazione per contatto. L’elettroscopio La carica elettrica. Il coulomb La legge di Coulomb L’induzione e la polarizzazione U.D.2: CAMPO ELETTRICO Il campo elettrico La differenza di potenziale U.D.3: LA CORRENTE ELETTRICA L’intensità della corrente elettrica I circuiti elettrici elementari o Conduttori in serie e in parallelo U.D.4: IL CAMPO MAGNETICO I fenomeni magnetici Il campo magnetico o Confronto con il campo elettrico LABORATORIO MODULO 3 L’ELETTROMAGNETISMO Esperimenti con fenomeni elettrostatici qualitativi introduttivi al modulo Fenomeni magnetici OBIETTIVI comprendere la differenza tra cariche positive e cariche negative, tra corpi elettricamente carichi e corpi neutri, la differenza tra corpi conduttori e corpi isolanti. MINIMO: usare in maniera appropriata l’unità di misura della carica e calcolare la forza che si esercita tra corpi carichi applicando la legge di Coulomb. Saper distinguere la ridistribuzione della carica in un conduttore per induzione e in un isolante per polarizzazione. MINIMO: il concetto di campo elettrico Enunciare e comprendere il significato di differenza di potenziale, conoscere l'unità di misura. MINIMO: descrivere l'intensità della corrente elettrica, conoscere l'unità di misura e il verso della corrente elettrica MINIMO: caratteristiche di un circuito elementare Distinguere i collegamenti dei conduttori in serie e in parallelo. MINIMO: descrizione ed interpretazione dei fenomeni magnetici. Confrontare le caratteristiche del campo magnetico e del campo elettrico. TEMPI MINIMO: 20h – Marzo-Maggio PREREQ CONTENUTI U.D.1: GENERALITÀ SULLE ONDE E SPETTROELETTROMAGNETICO Le onde o Onde trasversali e longitudinali Le onde sonore o Altezza, intensità, timbro La riflessione e la rifrazione Le onde elettromagnetiche e la loro classificazione in base alla frequenza o alla lunghezze d’onda e colori La riflessione e la rifrazione TEMPI OBIETTIVI Conoscere definizione e unità di misura delle velocità Conoscere il concetto generale di energia Conoscere definizione e significato di campo elettrico e di campo magnetico LABORATORIO MODULO 4 LE ONDE MINIMO: MINIMO: MINIMO: analizzare le caratteristiche di un’onda. distinguere le caratteristiche delle onde trasversali da quelle delle onde longitudinali. descrivere il fenomeno della riflessione e della rifrazione. Mettere in relazione lunghezze d’onda e colori. MINIMO: descrivere le proprietà delle onde elettro-magnetiche. 6h – Maggio- Giugno Luogo e data_Villacidro, Novembre 2013_ Le docenti _Paola Mazzeo_____ _Ottavia Moi_______